Acri lancia il Premio GenP – Giovani che partecipano
13 Giugno 2025
Aperte fino al 14 settembre le candidature al premio per le organizzazioni del Terzo settore che incentivano la partecipazione giovanile
Non è vero che i giovani non partecipano e non si impegnano a migliorare il Paese. Lo fanno, ma non sempre all’interno delle organizzazioni tradizionali del Terzo settore. Sempre più spesso scelgono forme di impegno fluide, informali, legate a cause specifiche – come l’ambiente, i diritti civili e la giustizia sociale – e lontane da strutture composte e guidate prevalentemente da persone di generazioni passate. In questo scenario, molte realtà del Terzo settore stanno cercando nuove strade per coinvolgere le nuove generazioni anche all’interno dei propri processi decisionali.
In questo scenario nasce “GenP – Giovani che partecipano”, un premio promosso da Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria, dedicato alle organizzazioni del Terzo settore composte da giovani che valorizzino il protagonismo giovanile. Il premio si rivolge a realtà i cui organi di amministrazione siano composti o coinvolgano giovani under 35, incentivando la loro partecipazione attiva nella progettazione e realizzazione dei progetti. Il premio intende infatti portare alla luce e dare visibilità a esperienze significative di partecipazione giovanile.
Le organizzazioni vincitrici riceveranno un contributo di 10mila euro ciascuna e saranno premiate nel corso di un evento nazionale che si terrà nel mese di dicembre 2025.
Le candidature sono aperte fino al 14 settembre 2025 sul sito ufficiale www.genp.it, dove sono disponibili il regolamento completo e il modulo di partecipazione.
A novembre verrà annunciata la shortlist delle 10 organizzazioni finaliste e, tra queste, una giuria composta da esperti del settore e rappresentanti di Acri selezionerà le 3 organizzazioni vincitrici.
I componenti della giuria:
Ferruccio de Bortoli, giornalista
Lucrezia Ferrara, Young Advisory Board Fondazione Compagnia di San Paolo
Luca Gori, presidente Commissione Innovazione sociale di Acri
Clara Morelli, autrice Will Media
Vanessa Pallucchi, portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore
Tommaso Salaroli, cofondatore e CEO di Scomodo
Michele Sciscioli, capo Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale
Media partner dell’iniziativa sono Vita e Will, mentre Percorsi di Secondo Welfare realizzerà e presenterà, in occasione dell’evento di premiazione, un’indagine sul tasso di under 35 nei Cda delle organizzazioni del Terzo settore.
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa
10 Giugno 2025
Assegnate 6 borse di studio per programmi di vita e di studio all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione Carisbo
Sono stati premiati, presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, i 6 studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura. I 6 studenti potranno vivere e studiare per un trimestre fino ad un anno scolastico all’estero, accolti in una famiglia e una scuola del luogo e assistiti dai volontari locali.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Fondazione Intercultura e Fondazione Carisbo che risale al 2020-2021 e, grazie ad essa, 62 studentesse e studenti delle scuole secondarie di II grado – a cui si aggiungono i 6 studenti premiati quest’anno – hanno finora potuto vivere un’esperienza autentica delle diversità e acquisire nuove competenze utili per la loro vita personale e professionale.
Alla cerimonia di premiazione è intervenuta Maila Quaglia, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Carisbo, insieme a Vincenzo Morlini, past Consigliere di Amministrazione di Intercultura, poi Direttore Esecutivo di Intercultura e poi Presidente internazionale di AFS, alle famiglie dei giovani ambasciatori nel mondo e ai volontari di Intercultura, che proprio in questi mesi si stanno occupando della formazione degli studenti in partenza per prepararli alla loro esperienza.
I vincitori sono:
Sara, iscritta al Liceo E. Fermi di Bologna e in partenza per un programma scolastico semestrale in Brasile;
Steven, iscritto al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Thailandia;
Geremia, iscritto all’IIS G. Bruno di Medicina e in partenza per un programma annuale in Lettonia;
Francesca, iscritta all’IIS Montessori-Da Vinci di Porretta Terme e in partenza per un programma annuale in Perù;
Sabrina, iscritta al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma annuale in Honduras;
Matteo, iscritto al Liceo L. Bassi di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Messico.
Emozionati e felici per il traguardo raggiunto, alcuni ragazzi hanno così commentato la vincita della borsa di studio.
Geremia: «Quando ho scoperto di aver vinto, ho sentito come un ritorno brusco al presente. Quella che fino a poco prima sembrava solo un’idea improbabile era diventata concreta. È stato uno shock di consapevolezza. Ero felice, ma allo stesso tempo ero offuscato da tante altre emozioni, compresa la paura iniziale. Marco Aurelioperò, affermava che “ciò che ostacola l’azione, la promuove”, come se fosse proprio l’attrito, a dare lo slancio. Così il timore, invece di essere un intralcio, è ciò che valorizza la scelta.»
Sabrina: «Ho deciso di accettare questa sfida perché volevo mettermi in gioco davvero. Sentivo il bisogno di uscire dalla mia routine e conoscere un altro modo di vivere. L’Honduras, con la sua cultura e la sua lingua completamente nuove per me, mi è sembrato il luogo perfetto per farlo. So che sarà difficile, ma credo che le sfide più grandi siano anche le più formative.» Con loro erano presenti anche due ex vincitrici del concorso Intercultura e della borsa di studio FormazionEuropa, Sara Bonora, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Brasile a.s. 2023-24 e Matilde Mazzanti, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Cile a.s. 2023-24.
Ricerca Ipsos: l’esperienza con Intercultura decisiva per la propria vita per il 68% degli ex partecipanti
Partire con Intercultura non è solo un soggiorno all’estero, ma un’esperienza che lascia il segno per tutta la vita. Un’indagine Ipsos su 958 ex studenti, oggi tra i 20 e i 64 anni, lo conferma. Il 68% riconosce un impatto decisivo sulla propria identità e attribuisce ai volontari un ruolo chiave nel proprio percorso di crescita personale. Vivere e studiare all’estero con Intercultura permette di sviluppare competenze trasversali, fondamentali sia nella vita personale che in quella professionale.
Il 58% ha scelto destinazioni non convenzionali tra cui l’Asia, l’America Latina e l’Africa sviluppando un atteggiamento di apertura alla diversità culturale e competenze linguistiche: tutti parlano almeno un’altra lingua oltre all’inglese. Le soft skills ne escono rafforzate: il 97% migliora le relazioni, l’89% diventa più autonomo e il 74% si sente pronto alle sfide del mondo di oggi.
Sul piano personale, chi ha vissuto l’esperienza Intercultura denota una grande attenzione e accettazione delle diversità e una coscienza sociale evoluta e sensibile a tematiche di equità. E infine, il 65% si dichiara felice della propria vita, un aspetto che deriva dalla maggiore consapevolezza delle proprie risorse e da una marcata adattabilità di fronte ai cambiamenti. Intercultura non è solo un viaggio, ma un investimento nel futuro di sé stessi e del mondo intero.
Persone
Al via il canale di cofinanziamento del Fondo per la Repubblica Digitale
26 Maggio 2025
L’iniziativa
Annunciata dall’Impresa socialeFondo per la Repubblica Digitalel’attivazione di un canale di cofinanziamento da 5 milioni di euro, destinato a sostenere progetti ed iniziative congiunte orientate allo sviluppo delle competenze digitali e all’inclusione sociale, economica e lavorativa dei cittadini.
L’iniziativa, parte del Piano Strategico 2025–2026 approvato dal Comitato di Indirizzo Strategico del Fondo per la Repubblica Digitale, rappresenta uno strumento innovativo per attivare collaborazioni strategiche tra enti pubblici, privati e del Terzo Settore, con l’obiettivo di amplificare l’impatto delle azioni formative sul territorio.
Il canale di cofinanziamento, che mira ad attrarre risorse supplementari coerenti con le finalità del Fondo per la Repubblica Digitale, vuole inoltre favorire un confronto positivo con le esperienze di altri soggetti, portando avanti collaborazioni strategiche per arricchire reciprocamente la conoscenza, le pratiche e le esperienze sui temi relativi alla formazione e all’inclusione digitale. Questo approccio permette di amplificare l’impatto delle iniziative sostenute e di rafforzare la consapevolezza sul valore dell’investimento e della collaborazione per promuovere la formazione digitale e il reinserimento sociale delle categorie più fragili. Oltre a generare un effetto leva sulle risorse economiche messe in campo dal Fondo per la Repubblica Digitale e dagli interlocutori coinvolti, l’apertura del canale di cofinanziamento mira anche a sperimentare forme di innovazione, sia negli ambiti di intervento sia nelle modalità operative o metodologiche scelte.
Modalità di partecipazione
Il canale di cofinanziamento è aperto a soggetti pubblici e privati, con o senza scopo di lucro. Le iniziative e le progettualità promosse dovranno focalizzarsi su tematiche di interesse condiviso, attraverso tre modalità operative:
bandi pubblici elaborati e promossi congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori in funzione di enti erogatori;
progetti proposti direttamente da enti del Terzo Settore e sostenuti, almeno al 50%, da risorse interne e/o esterne provenienti da uno o più cofinanziatori;
iniziative elaborate e promosse congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori per la realizzazione di opportunità rivolte alla collettività in linea con la mission del Fondo per la Repubblica Digitale.
Il processo di selezione si articola in due momenti: una prima fase, in cui i soggetti interessati presentano la propria idea progettuale e una seconda fase, riservata esclusivamente alle idee ritenute idonee, in cui si procederà con la progettazione esecutiva. I criteri di selezione includono: coerenza con la missione del Fondo, originalità della proposta, assenza di contenuti già sottoposti o respinti, e assenza di interventi per l’acquisto e la costruzione di infrastrutture o esclusivamente finalizzate alla ricerca.
Le proposte potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili.
Risorse disponibili
Il Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale ha stanziato in totale 5 milioni di euro.
Fondazione, Comune e Chiesa di Bologna insieme per il progetto Bologna Serena per gli anziani
19 Maggio 2025
Investimento complessivo da 9 milioni di euro in tre anni per un progetto sulla qualità della vita delle persone over 65. Villa Serena come punto di riferimento per persone anziane
A Bologna la popolazione over 65, conta circa 96.000 persone, sono il 25% della popolazione. Saranno oltre 100 mila tra dieci anni e 109 mila tra venti. Di questi, quasi 55.000 hanno più di 75 anni e 36.000 superano gli 80 anni, mentre i centenari si avvicinano alle 250 unità. I livelli di autosufficienza non dipendono solo dall’età, ma diminuiscono con l’invecchiamento. Dall’indagine sulla qualità della vita realizzata dal Comune di Bologna sappiamo che oggi le persone che dichiarano di prendersi cura di un anziano sopra i 75 anni sono stimate in 17 mila. Il 33% degli over 65 a Bologna oggi abita da solo, percentuale che sale al 50% per gli over 80.
Da questi dati e da questa tendenza all’invecchiamento della popolazione e quindi dell’aspettativa di vita in città, parte il progettoBologna Serena per gli anziani.
Bologna Serena per gli anziani è il nuovo progetto con il quale Fondazione Carisbo, Comune e Chiesa di Bologna collaboreranno nei prossimi tre anni, a partire dal 2025, nel realizzare servizi di supporto, assistenza e inclusione sociale dedicati alla popolazione anziana e ai caregiver, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli over 65.
Bologna Serena per gli anziani ha gli obiettivi di:
innovare e rafforzare le risposte del sistema dei servizi mirati a rispondere ai bisogni della terza età;
sperimentare nuove risposte al cambiamento dei bisogni espressi dalla popolazione anziana alla luce delle mutazioni sociali e demografiche;
aggregare istituzioni, soggetti del terzo settore e comunità nel progettare e realizzare insieme un nuovo welfare per gli anziani.
Questi obiettivi saranno realizzati lungo tre assi strategici:
il domicilio come prospettiva prioritaria per il benessere dell’anziano;
la valorizzazione del ruolo del caregiver familiare e delle assistenti familiari;
la risposta a chi non entra nelle strutture residenziali sociosanitarie.
La convenzionetra gli enti sarà approvata nella prossima Giunta e prevede un investimento da parte della Fondazione Carisbo, che partecipa alla redazione delle linee guida e alle azioni, allo sviluppo, monitoraggio e valutazione del progetto, pari a 4,25 milioni di euro nell’arco di un triennio (di cui 1,25 milioni nel 2025, 1,5 milioni per il 2026 e 1,5 per il 2027).
Il Comune attuerà il progetto secondo le linee guida concordate, cofinanziandolo con ulteriori interventi nell’ambito delle risorse del proprio bilancio, per un valore di altri 4,5 milioni di euro nel triennio 2025/2027.
Questi fondi, pari a 9 milioni di euro in 3 anni, saranno destinati alle attività previste e gli enti collaboreranno nella gestione e il coordinamento delle azioni in collaborazione con gli enti e i soggetti del territorio garantendo la partecipazione della rete socio-sanitaria, in particolare Ausl di Bologna e Asp Città di Bologna, mentre la Chiesa di Bologna si impegna a collaborare al monitoraggio del progetto in sinergia con i propri servizi di ascolto territoriale.
Questo budget sarà suddiviso nel triennio su varie linee progettuali che riguardano:
interventi per i caregiver;
costruire una comunità dementia friendly;
potenziamento di telecontrollo, teleassistenza, telecompagnia;
servizi sociosanitari aperti;
promozione dell’invecchiamento in salute;
la creazione di un luogo e un team di riferimento in città sulle politiche per gli anziani.
A Villa Serena un punto di riferimento sulle politiche per le persone anziane
Sarà Villa Serena il punto di riferimento dove realizzare un luogo fisico in città per le famiglie, i cittadini, le associazioni e la comunità professionale sulle politiche per gli anziani. Lo spazio potrà essere allestito con mostre a tema, materiale informativo sulle opportunità esistenti, punti di informazione e orientamento per gli anziani sui temi della salute e dei servizi, uffici da dedicare all’organizzazione di eventi, gite o vacanze, locali e spazi aperti per lo svolgimento di attività di socializzazione, culturali e sportive.
Sarà sede di un team dedicato all’analisi del fenomeno dell’invecchiamento demografico e alla creazione di progettazioni innovative a partire dalla raccolta di dati affidabili e comparabili per monitorare i progressi delle azioni messe in campo e per la definizione delle politiche in questo ambito. Le nuove informazioni raccolte sui caregiver potranno offrire una maggior conoscenza delle conseguenze dell’assistenza informale sullo stress di chi si prende cura dei propri familiari, sulle diseguaglianze di genere ad esse connesse, sull’effettiva capacità di accesso ai servizi per le long term care, sulle diseguaglianze territoriali e servire alla produzione di conoscenze da mettere a disposizione della città per costruire il futuro welfare per gli anziani a Bologna.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo entra a far parte del Consorzio BI-REX di Bologna
23 Aprile 2025
Fondazione Carisbo annuncia la sua adesione al Consorzio BI-REX Big Data Innovation & Research Excellence, Competence Center nazionale e soggetto attuatore del Pnrr ad alta specializzazione sui Big Data, Industria 4.0 e Transizione 5.0.
La convenzione siglata, della durata di 3 anni e rinnovabile, darà avvio a forme di collaborazione sinergica, particolarmente focalizzate su iniziative per lo sviluppo economico del territorio, tramite la promozione di attività nell’ambito di Industria 4.0 di ricerca applicata, l’attivazione di progetti di innovazione e supporto all’imprenditorialità, nonché la messa a punto di percorsi di incubazione, accelerazione, orientamento e formazione.
Fondazione Carisbo e Consorzio BI-REX saranno così impegnate nella partecipazione congiunta a bandi europei, nazionali, regionali per la realizzazione di progetti di ricerca e formazione, attivando programmi di incubazione e accelerazione d’impresa, sostenendo la partecipazione delle rispettive startup a iniziative di networking e favorendone l’accesso, tramite tariffe agevolate, agli spazi di coworking nelle rispettive strutture.
Fondazione Carisbo è una fondazione di origine bancaria che persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo del territorio metropolitano di Bologna. Con il progetto BIGBO – Boost Innovation Garage, polo dedicato ai talenti, all’innovazione e alla trasformazione digitale, la Fondazione contribuisce nel diffondere una cultura imprenditoriale innovativa, generando un impatto tangibile e creando nuove opportunità di lavoro. BIGBO offre spazi di lavoro flessibili, multifunzionali e organizza tavole rotonde ed eventi incentrati su innovazione e tecnologia, programmi di accelerazione, attività di collegamento tra aziende consolidate e startup.
Il Competence Center BI-REX, con sede a Bologna, si configura come Public Private Partnership che raccoglie 64 player tra Università, Centri di Ricerca e Imprese di eccellenza, con l’obiettivo di supportare le aziende nei processi di innovazione, trasformazione digitale e sostenibilità, favorendo l’adozione delle tecnologie Industria 4.0 e 5.0 e il trasferimento tecnologico attraverso una vasta serie di servizi. Principale valore aggiunto di BI-REX è rappresentato dalla Linea Pilota, fabbrica digitale interconnessa completamente a disposizione delle imprese, in cui le tecnologie 4.0 and 5.0 sono integrate con quelle tradizionali.
Persone
Pubblicato il bando “Dritti al Punto” del Fondo per la Repubblica Digitale
22 Aprile 2025
Il contesto italiano
Lo sviluppo delle competenze digitali è uno degli obiettivi strategici dell’Unione europea, che mira a dotare almeno l’80% dei cittadini tra i 16 e i 74 anni di competenze digitali di base entro il 2030. A guidare questo processo è il quadro europeoDigComp 2.2, che individua cinque aree chiave – dalla sicurezza informatica, alla creazione di contenuti – ritenute essenziali per una piena partecipazione alla vita sociale e professionale. L’Italia, tuttavia, registra un significativo ritardo rispetto alla media UE: nel 2023 solo il 46% degli adulti possedeva competenze digitali almeno di base.
Il quadro è aggravato da divari generazionali e territoriali: tra i giovani (16-24 anni) la quota sale al 59%, mentre tra gli over 65 crolla al 19%, con le regioni del Sud ampiamente sotto la media UE (34%). Per colmare il ritardo, il PNRR ha attivato la misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, con l’obiettivo di formare 2 milioni di cittadini entro il 2026 attraverso 3000 Punti Digitale Facile. Sebbene la rete dei punti sia stata attivata, a marzo 2025, sono stati raggiunti circa 760 mila cittadini, pari al 38% dell’obiettivo, con risultati disomogenei tra le diverse regioni.
Bando Dritti al Punto
Il bando intende sostenere progetti di formazione all’interno dei Punti Digitale Facile, integrando le attività già pianificate e realizzate nell’ambito della misura M1C1 1.7.2 “Rete dei servizi di facilitazione digitale” del PNRR, al fine di potenziarne l’offerta formativa.
In particolare, si intende selezionare progetti formativi rivolti a tutti i cittadini, incentrati sui temi individuati dal quadro europeo DigComp 2.2, come l’alfabetizzazione su informazione e dati, ovvero la capacità di analizzare criticamente fonti e contenuti online e distinguere le informazioni affidabili dalle fake news; la sicurezza informatica, intesa come consapevolezza dei rischi digitali e capacità di proteggere dispositivi e dati personali; la creazione di contenuti digitali, anche con il supporto dell’Intelligenza Artificiale, promuovendo un uso consapevole e responsabile degli strumenti digitali e una riflessione sulle implicazioni etiche, sociali e legali dell’IA; infine, la comunicazione e collaborazione attraverso le tecnologie digitali, per incentivare l’uso attivo dei servizi digitali pubblici e privati (come l’uso di app quali Io e IT-Wallet, o servizi come Identità digitale, Domicilio digitale e Fascicolo sanitario elettronico), sviluppando strategie comunicative efficaci e inclusive nei diversi ambienti digitali.
Chi può partecipare
Le proposte possono essere presentate da Soggetti attuatori o Soggetti sub-attuatori della misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, che si occupino direttamente o indirettamente – per tramite di Soggetti realizzatori – della gestione di almeno un Punto Digitale Facile, o ancora da Soggetti realizzatori della misura, intesi come enti privati che abbiano sottoscritto un’apposita convenzione/contratto con un Soggetto attuatore/sub-attuatore per la co-gestione e co-progettazione delle attività presso uno o più Punti Digitale Facile.
Le proposte progettuali, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma Re@dy, entro le ore 11 del30 maggio 2025.
Composizione della lista congiunta di candidati al Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025/2026/2027 di Intesa Sanpaolo S.p.A.
28 Marzo 2025
Le Fondazioni aderenti al patto parasociale di consultazione e voto sottoscritto l’11 novembre 2024 in relazione all’Assemblea di Intesa Sanpaolo convocata per il 29 aprile 2025, anche sulla base degli orientamenti manifestati dal Consiglio di Amministrazione uscente della Banca per la composizione della lista dei candidati alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025−2027 e con l’intento di assicurare:
la composizione quantitativamente ottimale, avuto riguardo alla complessità organizzativa, di operatività e di governance della Banca e alle valutazioni espresse sulle dinamiche di funzionamento dell’Organo collegiale;
la continuità di azione ed il mantenimento del patrimonio informativo e di esperienze acquisito nel corso dei precedenti mandati;
un riscontro concreto alle esigenze di continuare a esprimere scelte di elevata qualità, diversità, complementarità e di integrare nuove competenze strategiche, professionalità e personalità, al fine di dare continuità alle capacità di approfondimento e di dibattito in tutte le complesse materie di competenza del Consiglio e del Comitato per il Controllo sulla Gestione, e permettere un’adeguata costituzione e funzionalità dei Comitati endo−consiliari;
hanno depositato in data 27 marzo 2025 la seguente lista di 17 candidati così articolata:
SEZIONE 1
GIAN MARIA GROS-PIETRO
PAOLA TAGLIAVINI
CARLO MESSINA
MARIANGELA ZAPPIA
FRANCO CERUTI
PAOLO MARIA VITTORIO GRANDI
LUCIANO NEBBIA
LIANA LOGIURATO
PIETRO PREVITALI
MARIA ALESSANDRA STEFANELLI
BRUNO MARIA PARIGI
DONATELLA BUSSO
SILVIA MERLO
PAOLO MESSA
SEZIONE 2
FABRIZIO MOSCA
MARIELLA TAGLIABUE
MAURA CAMPRA
Nel medesimo contesto, le Fondazioni hanno proposto (i) di determinare in 19 il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da nominare, (ii) di riconfermare il Prof. Gian Maria Gros−Pietro quale Presidente del Consiglio di Amministrazione e (iii) di nominare la Prof.a Paola Tagliavini quale Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione; nonché (iv) di indicare il Dott. Carlo Messina come profilo ideale per la posizione di Consigliere Delegato e CEO, nell’ambito della lista presentata, ferme restando le piene prerogative proprie del Consiglio di Amministrazione che sarà nominato, in ragione dei poteri definiti dallo Statuto sociale.
Alla luce dei risultati conseguiti nell’ultimo decennio dalla Banca, che hanno posto Intesa Sanpaolo in una posizione di vertice assoluto tra le banche europee, sia per l’affidabilità sia per il sostegno allo sviluppo del Paese, i Presidenti delle Fondazioni, nella loro connaturata rappresentanza di azionisti istituzionali di lungo termine, esprimono vivo apprezzamento per la visione e la gestione altamente efficace da parte del CEO e conseguentemente auspicano che il Dr. Carlo Messina possa garantire il suo ruolo di leadership nella Banca anche per i successivi mandati.
Infine, le Fondazioni hanno proposto, in linea con quanto evidenziato dal Consiglio uscente, la conferma degli emolumenti per i consiglieri che non siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione e l’incremento del compenso fisso specifico per i consiglieri che siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione nonché del compenso additivo del Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione.
Sviluppo del territorio
Aperto il bando Fairplay (terza sessione erogativa 2025)
28 Marzo 2025
Per l’area Sviluppo del territorio (settore Educazione, istruzione e formazione) e la missione “Formazione del capitale umano”, con specifico riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile SDG n° 4 “Istruzione di qualità” e SDG n° 9 “Imprese, innovazione e infrastrutture”, il bando Fairplay accessibile fino al 5 maggio rende disponibili risorse per 150.000 euro allo scopo di:
promuovere l’idea di sport inclusivo, aperto a tutti, capace di incidere positivamente sulla coesione sociale della comunità territoriale;
incentivare la rigenerazione di spazi in un’ottica di condivisione e cura del bene comune;
favorire la diffusione di valori educativi e corretti stili di vita.
Acri lancia il Premio GenP – Giovani che partecipano
13 Giugno 2025
Aperte fino al 14 settembre le candidature al premio per le organizzazioni del Terzo settore che incentivano la partecipazione giovanile
Non è vero che i giovani non partecipano e non si impegnano a migliorare il Paese. Lo fanno, ma non sempre all’interno delle organizzazioni tradizionali del Terzo settore. Sempre più spesso scelgono forme di impegno fluide, informali, legate a cause specifiche – come l’ambiente, i diritti civili e la giustizia sociale – e lontane da strutture composte e guidate prevalentemente da persone di generazioni passate. In questo scenario, molte realtà del Terzo settore stanno cercando nuove strade per coinvolgere le nuove generazioni anche all’interno dei propri processi decisionali.
In questo scenario nasce “GenP – Giovani che partecipano”, un premio promosso da Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria, dedicato alle organizzazioni del Terzo settore composte da giovani che valorizzino il protagonismo giovanile. Il premio si rivolge a realtà i cui organi di amministrazione siano composti o coinvolgano giovani under 35, incentivando la loro partecipazione attiva nella progettazione e realizzazione dei progetti. Il premio intende infatti portare alla luce e dare visibilità a esperienze significative di partecipazione giovanile.
Le organizzazioni vincitrici riceveranno un contributo di 10mila euro ciascuna e saranno premiate nel corso di un evento nazionale che si terrà nel mese di dicembre 2025.
Le candidature sono aperte fino al 14 settembre 2025 sul sito ufficiale www.genp.it, dove sono disponibili il regolamento completo e il modulo di partecipazione.
A novembre verrà annunciata la shortlist delle 10 organizzazioni finaliste e, tra queste, una giuria composta da esperti del settore e rappresentanti di Acri selezionerà le 3 organizzazioni vincitrici.
I componenti della giuria:
Ferruccio de Bortoli, giornalista
Lucrezia Ferrara, Young Advisory Board Fondazione Compagnia di San Paolo
Luca Gori, presidente Commissione Innovazione sociale di Acri
Clara Morelli, autrice Will Media
Vanessa Pallucchi, portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore
Tommaso Salaroli, cofondatore e CEO di Scomodo
Michele Sciscioli, capo Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale
Media partner dell’iniziativa sono Vita e Will, mentre Percorsi di Secondo Welfare realizzerà e presenterà, in occasione dell’evento di premiazione, un’indagine sul tasso di under 35 nei Cda delle organizzazioni del Terzo settore.
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa
10 Giugno 2025
Assegnate 6 borse di studio per programmi di vita e di studio all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione Carisbo
Sono stati premiati, presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, i 6 studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura. I 6 studenti potranno vivere e studiare per un trimestre fino ad un anno scolastico all’estero, accolti in una famiglia e una scuola del luogo e assistiti dai volontari locali.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Fondazione Intercultura e Fondazione Carisbo che risale al 2020-2021 e, grazie ad essa, 62 studentesse e studenti delle scuole secondarie di II grado – a cui si aggiungono i 6 studenti premiati quest’anno – hanno finora potuto vivere un’esperienza autentica delle diversità e acquisire nuove competenze utili per la loro vita personale e professionale.
Alla cerimonia di premiazione è intervenuta Maila Quaglia, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Carisbo, insieme a Vincenzo Morlini, past Consigliere di Amministrazione di Intercultura, poi Direttore Esecutivo di Intercultura e poi Presidente internazionale di AFS, alle famiglie dei giovani ambasciatori nel mondo e ai volontari di Intercultura, che proprio in questi mesi si stanno occupando della formazione degli studenti in partenza per prepararli alla loro esperienza.
I vincitori sono:
Sara, iscritta al Liceo E. Fermi di Bologna e in partenza per un programma scolastico semestrale in Brasile;
Steven, iscritto al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Thailandia;
Geremia, iscritto all’IIS G. Bruno di Medicina e in partenza per un programma annuale in Lettonia;
Francesca, iscritta all’IIS Montessori-Da Vinci di Porretta Terme e in partenza per un programma annuale in Perù;
Sabrina, iscritta al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma annuale in Honduras;
Matteo, iscritto al Liceo L. Bassi di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Messico.
Emozionati e felici per il traguardo raggiunto, alcuni ragazzi hanno così commentato la vincita della borsa di studio.
Geremia: «Quando ho scoperto di aver vinto, ho sentito come un ritorno brusco al presente. Quella che fino a poco prima sembrava solo un’idea improbabile era diventata concreta. È stato uno shock di consapevolezza. Ero felice, ma allo stesso tempo ero offuscato da tante altre emozioni, compresa la paura iniziale. Marco Aurelioperò, affermava che “ciò che ostacola l’azione, la promuove”, come se fosse proprio l’attrito, a dare lo slancio. Così il timore, invece di essere un intralcio, è ciò che valorizza la scelta.»
Sabrina: «Ho deciso di accettare questa sfida perché volevo mettermi in gioco davvero. Sentivo il bisogno di uscire dalla mia routine e conoscere un altro modo di vivere. L’Honduras, con la sua cultura e la sua lingua completamente nuove per me, mi è sembrato il luogo perfetto per farlo. So che sarà difficile, ma credo che le sfide più grandi siano anche le più formative.» Con loro erano presenti anche due ex vincitrici del concorso Intercultura e della borsa di studio FormazionEuropa, Sara Bonora, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Brasile a.s. 2023-24 e Matilde Mazzanti, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Cile a.s. 2023-24.
Ricerca Ipsos: l’esperienza con Intercultura decisiva per la propria vita per il 68% degli ex partecipanti
Partire con Intercultura non è solo un soggiorno all’estero, ma un’esperienza che lascia il segno per tutta la vita. Un’indagine Ipsos su 958 ex studenti, oggi tra i 20 e i 64 anni, lo conferma. Il 68% riconosce un impatto decisivo sulla propria identità e attribuisce ai volontari un ruolo chiave nel proprio percorso di crescita personale. Vivere e studiare all’estero con Intercultura permette di sviluppare competenze trasversali, fondamentali sia nella vita personale che in quella professionale.
Il 58% ha scelto destinazioni non convenzionali tra cui l’Asia, l’America Latina e l’Africa sviluppando un atteggiamento di apertura alla diversità culturale e competenze linguistiche: tutti parlano almeno un’altra lingua oltre all’inglese. Le soft skills ne escono rafforzate: il 97% migliora le relazioni, l’89% diventa più autonomo e il 74% si sente pronto alle sfide del mondo di oggi.
Sul piano personale, chi ha vissuto l’esperienza Intercultura denota una grande attenzione e accettazione delle diversità e una coscienza sociale evoluta e sensibile a tematiche di equità. E infine, il 65% si dichiara felice della propria vita, un aspetto che deriva dalla maggiore consapevolezza delle proprie risorse e da una marcata adattabilità di fronte ai cambiamenti. Intercultura non è solo un viaggio, ma un investimento nel futuro di sé stessi e del mondo intero.
Persone
Al via il canale di cofinanziamento del Fondo per la Repubblica Digitale
26 Maggio 2025
L’iniziativa
Annunciata dall’Impresa socialeFondo per la Repubblica Digitalel’attivazione di un canale di cofinanziamento da 5 milioni di euro, destinato a sostenere progetti ed iniziative congiunte orientate allo sviluppo delle competenze digitali e all’inclusione sociale, economica e lavorativa dei cittadini.
L’iniziativa, parte del Piano Strategico 2025–2026 approvato dal Comitato di Indirizzo Strategico del Fondo per la Repubblica Digitale, rappresenta uno strumento innovativo per attivare collaborazioni strategiche tra enti pubblici, privati e del Terzo Settore, con l’obiettivo di amplificare l’impatto delle azioni formative sul territorio.
Il canale di cofinanziamento, che mira ad attrarre risorse supplementari coerenti con le finalità del Fondo per la Repubblica Digitale, vuole inoltre favorire un confronto positivo con le esperienze di altri soggetti, portando avanti collaborazioni strategiche per arricchire reciprocamente la conoscenza, le pratiche e le esperienze sui temi relativi alla formazione e all’inclusione digitale. Questo approccio permette di amplificare l’impatto delle iniziative sostenute e di rafforzare la consapevolezza sul valore dell’investimento e della collaborazione per promuovere la formazione digitale e il reinserimento sociale delle categorie più fragili. Oltre a generare un effetto leva sulle risorse economiche messe in campo dal Fondo per la Repubblica Digitale e dagli interlocutori coinvolti, l’apertura del canale di cofinanziamento mira anche a sperimentare forme di innovazione, sia negli ambiti di intervento sia nelle modalità operative o metodologiche scelte.
Modalità di partecipazione
Il canale di cofinanziamento è aperto a soggetti pubblici e privati, con o senza scopo di lucro. Le iniziative e le progettualità promosse dovranno focalizzarsi su tematiche di interesse condiviso, attraverso tre modalità operative:
bandi pubblici elaborati e promossi congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori in funzione di enti erogatori;
progetti proposti direttamente da enti del Terzo Settore e sostenuti, almeno al 50%, da risorse interne e/o esterne provenienti da uno o più cofinanziatori;
iniziative elaborate e promosse congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori per la realizzazione di opportunità rivolte alla collettività in linea con la mission del Fondo per la Repubblica Digitale.
Il processo di selezione si articola in due momenti: una prima fase, in cui i soggetti interessati presentano la propria idea progettuale e una seconda fase, riservata esclusivamente alle idee ritenute idonee, in cui si procederà con la progettazione esecutiva. I criteri di selezione includono: coerenza con la missione del Fondo, originalità della proposta, assenza di contenuti già sottoposti o respinti, e assenza di interventi per l’acquisto e la costruzione di infrastrutture o esclusivamente finalizzate alla ricerca.
Le proposte potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili.
Risorse disponibili
Il Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale ha stanziato in totale 5 milioni di euro.
Fondazione, Comune e Chiesa di Bologna insieme per il progetto Bologna Serena per gli anziani
19 Maggio 2025
Investimento complessivo da 9 milioni di euro in tre anni per un progetto sulla qualità della vita delle persone over 65. Villa Serena come punto di riferimento per persone anziane
A Bologna la popolazione over 65, conta circa 96.000 persone, sono il 25% della popolazione. Saranno oltre 100 mila tra dieci anni e 109 mila tra venti. Di questi, quasi 55.000 hanno più di 75 anni e 36.000 superano gli 80 anni, mentre i centenari si avvicinano alle 250 unità. I livelli di autosufficienza non dipendono solo dall’età, ma diminuiscono con l’invecchiamento. Dall’indagine sulla qualità della vita realizzata dal Comune di Bologna sappiamo che oggi le persone che dichiarano di prendersi cura di un anziano sopra i 75 anni sono stimate in 17 mila. Il 33% degli over 65 a Bologna oggi abita da solo, percentuale che sale al 50% per gli over 80.
Da questi dati e da questa tendenza all’invecchiamento della popolazione e quindi dell’aspettativa di vita in città, parte il progettoBologna Serena per gli anziani.
Bologna Serena per gli anziani è il nuovo progetto con il quale Fondazione Carisbo, Comune e Chiesa di Bologna collaboreranno nei prossimi tre anni, a partire dal 2025, nel realizzare servizi di supporto, assistenza e inclusione sociale dedicati alla popolazione anziana e ai caregiver, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli over 65.
Bologna Serena per gli anziani ha gli obiettivi di:
innovare e rafforzare le risposte del sistema dei servizi mirati a rispondere ai bisogni della terza età;
sperimentare nuove risposte al cambiamento dei bisogni espressi dalla popolazione anziana alla luce delle mutazioni sociali e demografiche;
aggregare istituzioni, soggetti del terzo settore e comunità nel progettare e realizzare insieme un nuovo welfare per gli anziani.
Questi obiettivi saranno realizzati lungo tre assi strategici:
il domicilio come prospettiva prioritaria per il benessere dell’anziano;
la valorizzazione del ruolo del caregiver familiare e delle assistenti familiari;
la risposta a chi non entra nelle strutture residenziali sociosanitarie.
La convenzionetra gli enti sarà approvata nella prossima Giunta e prevede un investimento da parte della Fondazione Carisbo, che partecipa alla redazione delle linee guida e alle azioni, allo sviluppo, monitoraggio e valutazione del progetto, pari a 4,25 milioni di euro nell’arco di un triennio (di cui 1,25 milioni nel 2025, 1,5 milioni per il 2026 e 1,5 per il 2027).
Il Comune attuerà il progetto secondo le linee guida concordate, cofinanziandolo con ulteriori interventi nell’ambito delle risorse del proprio bilancio, per un valore di altri 4,5 milioni di euro nel triennio 2025/2027.
Questi fondi, pari a 9 milioni di euro in 3 anni, saranno destinati alle attività previste e gli enti collaboreranno nella gestione e il coordinamento delle azioni in collaborazione con gli enti e i soggetti del territorio garantendo la partecipazione della rete socio-sanitaria, in particolare Ausl di Bologna e Asp Città di Bologna, mentre la Chiesa di Bologna si impegna a collaborare al monitoraggio del progetto in sinergia con i propri servizi di ascolto territoriale.
Questo budget sarà suddiviso nel triennio su varie linee progettuali che riguardano:
interventi per i caregiver;
costruire una comunità dementia friendly;
potenziamento di telecontrollo, teleassistenza, telecompagnia;
servizi sociosanitari aperti;
promozione dell’invecchiamento in salute;
la creazione di un luogo e un team di riferimento in città sulle politiche per gli anziani.
A Villa Serena un punto di riferimento sulle politiche per le persone anziane
Sarà Villa Serena il punto di riferimento dove realizzare un luogo fisico in città per le famiglie, i cittadini, le associazioni e la comunità professionale sulle politiche per gli anziani. Lo spazio potrà essere allestito con mostre a tema, materiale informativo sulle opportunità esistenti, punti di informazione e orientamento per gli anziani sui temi della salute e dei servizi, uffici da dedicare all’organizzazione di eventi, gite o vacanze, locali e spazi aperti per lo svolgimento di attività di socializzazione, culturali e sportive.
Sarà sede di un team dedicato all’analisi del fenomeno dell’invecchiamento demografico e alla creazione di progettazioni innovative a partire dalla raccolta di dati affidabili e comparabili per monitorare i progressi delle azioni messe in campo e per la definizione delle politiche in questo ambito. Le nuove informazioni raccolte sui caregiver potranno offrire una maggior conoscenza delle conseguenze dell’assistenza informale sullo stress di chi si prende cura dei propri familiari, sulle diseguaglianze di genere ad esse connesse, sull’effettiva capacità di accesso ai servizi per le long term care, sulle diseguaglianze territoriali e servire alla produzione di conoscenze da mettere a disposizione della città per costruire il futuro welfare per gli anziani a Bologna.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo entra a far parte del Consorzio BI-REX di Bologna
23 Aprile 2025
Fondazione Carisbo annuncia la sua adesione al Consorzio BI-REX Big Data Innovation & Research Excellence, Competence Center nazionale e soggetto attuatore del Pnrr ad alta specializzazione sui Big Data, Industria 4.0 e Transizione 5.0.
La convenzione siglata, della durata di 3 anni e rinnovabile, darà avvio a forme di collaborazione sinergica, particolarmente focalizzate su iniziative per lo sviluppo economico del territorio, tramite la promozione di attività nell’ambito di Industria 4.0 di ricerca applicata, l’attivazione di progetti di innovazione e supporto all’imprenditorialità, nonché la messa a punto di percorsi di incubazione, accelerazione, orientamento e formazione.
Fondazione Carisbo e Consorzio BI-REX saranno così impegnate nella partecipazione congiunta a bandi europei, nazionali, regionali per la realizzazione di progetti di ricerca e formazione, attivando programmi di incubazione e accelerazione d’impresa, sostenendo la partecipazione delle rispettive startup a iniziative di networking e favorendone l’accesso, tramite tariffe agevolate, agli spazi di coworking nelle rispettive strutture.
Fondazione Carisbo è una fondazione di origine bancaria che persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo del territorio metropolitano di Bologna. Con il progetto BIGBO – Boost Innovation Garage, polo dedicato ai talenti, all’innovazione e alla trasformazione digitale, la Fondazione contribuisce nel diffondere una cultura imprenditoriale innovativa, generando un impatto tangibile e creando nuove opportunità di lavoro. BIGBO offre spazi di lavoro flessibili, multifunzionali e organizza tavole rotonde ed eventi incentrati su innovazione e tecnologia, programmi di accelerazione, attività di collegamento tra aziende consolidate e startup.
Il Competence Center BI-REX, con sede a Bologna, si configura come Public Private Partnership che raccoglie 64 player tra Università, Centri di Ricerca e Imprese di eccellenza, con l’obiettivo di supportare le aziende nei processi di innovazione, trasformazione digitale e sostenibilità, favorendo l’adozione delle tecnologie Industria 4.0 e 5.0 e il trasferimento tecnologico attraverso una vasta serie di servizi. Principale valore aggiunto di BI-REX è rappresentato dalla Linea Pilota, fabbrica digitale interconnessa completamente a disposizione delle imprese, in cui le tecnologie 4.0 and 5.0 sono integrate con quelle tradizionali.
Persone
Pubblicato il bando “Dritti al Punto” del Fondo per la Repubblica Digitale
22 Aprile 2025
Il contesto italiano
Lo sviluppo delle competenze digitali è uno degli obiettivi strategici dell’Unione europea, che mira a dotare almeno l’80% dei cittadini tra i 16 e i 74 anni di competenze digitali di base entro il 2030. A guidare questo processo è il quadro europeoDigComp 2.2, che individua cinque aree chiave – dalla sicurezza informatica, alla creazione di contenuti – ritenute essenziali per una piena partecipazione alla vita sociale e professionale. L’Italia, tuttavia, registra un significativo ritardo rispetto alla media UE: nel 2023 solo il 46% degli adulti possedeva competenze digitali almeno di base.
Il quadro è aggravato da divari generazionali e territoriali: tra i giovani (16-24 anni) la quota sale al 59%, mentre tra gli over 65 crolla al 19%, con le regioni del Sud ampiamente sotto la media UE (34%). Per colmare il ritardo, il PNRR ha attivato la misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, con l’obiettivo di formare 2 milioni di cittadini entro il 2026 attraverso 3000 Punti Digitale Facile. Sebbene la rete dei punti sia stata attivata, a marzo 2025, sono stati raggiunti circa 760 mila cittadini, pari al 38% dell’obiettivo, con risultati disomogenei tra le diverse regioni.
Bando Dritti al Punto
Il bando intende sostenere progetti di formazione all’interno dei Punti Digitale Facile, integrando le attività già pianificate e realizzate nell’ambito della misura M1C1 1.7.2 “Rete dei servizi di facilitazione digitale” del PNRR, al fine di potenziarne l’offerta formativa.
In particolare, si intende selezionare progetti formativi rivolti a tutti i cittadini, incentrati sui temi individuati dal quadro europeo DigComp 2.2, come l’alfabetizzazione su informazione e dati, ovvero la capacità di analizzare criticamente fonti e contenuti online e distinguere le informazioni affidabili dalle fake news; la sicurezza informatica, intesa come consapevolezza dei rischi digitali e capacità di proteggere dispositivi e dati personali; la creazione di contenuti digitali, anche con il supporto dell’Intelligenza Artificiale, promuovendo un uso consapevole e responsabile degli strumenti digitali e una riflessione sulle implicazioni etiche, sociali e legali dell’IA; infine, la comunicazione e collaborazione attraverso le tecnologie digitali, per incentivare l’uso attivo dei servizi digitali pubblici e privati (come l’uso di app quali Io e IT-Wallet, o servizi come Identità digitale, Domicilio digitale e Fascicolo sanitario elettronico), sviluppando strategie comunicative efficaci e inclusive nei diversi ambienti digitali.
Chi può partecipare
Le proposte possono essere presentate da Soggetti attuatori o Soggetti sub-attuatori della misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, che si occupino direttamente o indirettamente – per tramite di Soggetti realizzatori – della gestione di almeno un Punto Digitale Facile, o ancora da Soggetti realizzatori della misura, intesi come enti privati che abbiano sottoscritto un’apposita convenzione/contratto con un Soggetto attuatore/sub-attuatore per la co-gestione e co-progettazione delle attività presso uno o più Punti Digitale Facile.
Le proposte progettuali, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma Re@dy, entro le ore 11 del30 maggio 2025.
Composizione della lista congiunta di candidati al Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025/2026/2027 di Intesa Sanpaolo S.p.A.
28 Marzo 2025
Le Fondazioni aderenti al patto parasociale di consultazione e voto sottoscritto l’11 novembre 2024 in relazione all’Assemblea di Intesa Sanpaolo convocata per il 29 aprile 2025, anche sulla base degli orientamenti manifestati dal Consiglio di Amministrazione uscente della Banca per la composizione della lista dei candidati alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025−2027 e con l’intento di assicurare:
la composizione quantitativamente ottimale, avuto riguardo alla complessità organizzativa, di operatività e di governance della Banca e alle valutazioni espresse sulle dinamiche di funzionamento dell’Organo collegiale;
la continuità di azione ed il mantenimento del patrimonio informativo e di esperienze acquisito nel corso dei precedenti mandati;
un riscontro concreto alle esigenze di continuare a esprimere scelte di elevata qualità, diversità, complementarità e di integrare nuove competenze strategiche, professionalità e personalità, al fine di dare continuità alle capacità di approfondimento e di dibattito in tutte le complesse materie di competenza del Consiglio e del Comitato per il Controllo sulla Gestione, e permettere un’adeguata costituzione e funzionalità dei Comitati endo−consiliari;
hanno depositato in data 27 marzo 2025 la seguente lista di 17 candidati così articolata:
SEZIONE 1
GIAN MARIA GROS-PIETRO
PAOLA TAGLIAVINI
CARLO MESSINA
MARIANGELA ZAPPIA
FRANCO CERUTI
PAOLO MARIA VITTORIO GRANDI
LUCIANO NEBBIA
LIANA LOGIURATO
PIETRO PREVITALI
MARIA ALESSANDRA STEFANELLI
BRUNO MARIA PARIGI
DONATELLA BUSSO
SILVIA MERLO
PAOLO MESSA
SEZIONE 2
FABRIZIO MOSCA
MARIELLA TAGLIABUE
MAURA CAMPRA
Nel medesimo contesto, le Fondazioni hanno proposto (i) di determinare in 19 il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da nominare, (ii) di riconfermare il Prof. Gian Maria Gros−Pietro quale Presidente del Consiglio di Amministrazione e (iii) di nominare la Prof.a Paola Tagliavini quale Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione; nonché (iv) di indicare il Dott. Carlo Messina come profilo ideale per la posizione di Consigliere Delegato e CEO, nell’ambito della lista presentata, ferme restando le piene prerogative proprie del Consiglio di Amministrazione che sarà nominato, in ragione dei poteri definiti dallo Statuto sociale.
Alla luce dei risultati conseguiti nell’ultimo decennio dalla Banca, che hanno posto Intesa Sanpaolo in una posizione di vertice assoluto tra le banche europee, sia per l’affidabilità sia per il sostegno allo sviluppo del Paese, i Presidenti delle Fondazioni, nella loro connaturata rappresentanza di azionisti istituzionali di lungo termine, esprimono vivo apprezzamento per la visione e la gestione altamente efficace da parte del CEO e conseguentemente auspicano che il Dr. Carlo Messina possa garantire il suo ruolo di leadership nella Banca anche per i successivi mandati.
Infine, le Fondazioni hanno proposto, in linea con quanto evidenziato dal Consiglio uscente, la conferma degli emolumenti per i consiglieri che non siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione e l’incremento del compenso fisso specifico per i consiglieri che siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione nonché del compenso additivo del Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione.
Sviluppo del territorio
Aperto il bando Fairplay (terza sessione erogativa 2025)
28 Marzo 2025
Per l’area Sviluppo del territorio (settore Educazione, istruzione e formazione) e la missione “Formazione del capitale umano”, con specifico riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile SDG n° 4 “Istruzione di qualità” e SDG n° 9 “Imprese, innovazione e infrastrutture”, il bando Fairplay accessibile fino al 5 maggio rende disponibili risorse per 150.000 euro allo scopo di:
promuovere l’idea di sport inclusivo, aperto a tutti, capace di incidere positivamente sulla coesione sociale della comunità territoriale;
incentivare la rigenerazione di spazi in un’ottica di condivisione e cura del bene comune;
favorire la diffusione di valori educativi e corretti stili di vita.
Acri lancia il Premio GenP – Giovani che partecipano
13 Giugno 2025
Aperte fino al 14 settembre le candidature al premio per le organizzazioni del Terzo settore che incentivano la partecipazione giovanile
Non è vero che i giovani non partecipano e non si impegnano a migliorare il Paese. Lo fanno, ma non sempre all’interno delle organizzazioni tradizionali del Terzo settore. Sempre più spesso scelgono forme di impegno fluide, informali, legate a cause specifiche – come l’ambiente, i diritti civili e la giustizia sociale – e lontane da strutture composte e guidate prevalentemente da persone di generazioni passate. In questo scenario, molte realtà del Terzo settore stanno cercando nuove strade per coinvolgere le nuove generazioni anche all’interno dei propri processi decisionali.
In questo scenario nasce “GenP – Giovani che partecipano”, un premio promosso da Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria, dedicato alle organizzazioni del Terzo settore composte da giovani che valorizzino il protagonismo giovanile. Il premio si rivolge a realtà i cui organi di amministrazione siano composti o coinvolgano giovani under 35, incentivando la loro partecipazione attiva nella progettazione e realizzazione dei progetti. Il premio intende infatti portare alla luce e dare visibilità a esperienze significative di partecipazione giovanile.
Le organizzazioni vincitrici riceveranno un contributo di 10mila euro ciascuna e saranno premiate nel corso di un evento nazionale che si terrà nel mese di dicembre 2025.
Le candidature sono aperte fino al 14 settembre 2025 sul sito ufficiale www.genp.it, dove sono disponibili il regolamento completo e il modulo di partecipazione.
A novembre verrà annunciata la shortlist delle 10 organizzazioni finaliste e, tra queste, una giuria composta da esperti del settore e rappresentanti di Acri selezionerà le 3 organizzazioni vincitrici.
I componenti della giuria:
Ferruccio de Bortoli, giornalista
Lucrezia Ferrara, Young Advisory Board Fondazione Compagnia di San Paolo
Luca Gori, presidente Commissione Innovazione sociale di Acri
Clara Morelli, autrice Will Media
Vanessa Pallucchi, portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore
Tommaso Salaroli, cofondatore e CEO di Scomodo
Michele Sciscioli, capo Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale
Media partner dell’iniziativa sono Vita e Will, mentre Percorsi di Secondo Welfare realizzerà e presenterà, in occasione dell’evento di premiazione, un’indagine sul tasso di under 35 nei Cda delle organizzazioni del Terzo settore.
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa
10 Giugno 2025
Assegnate 6 borse di studio per programmi di vita e di studio all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione Carisbo
Sono stati premiati, presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, i 6 studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura. I 6 studenti potranno vivere e studiare per un trimestre fino ad un anno scolastico all’estero, accolti in una famiglia e una scuola del luogo e assistiti dai volontari locali.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Fondazione Intercultura e Fondazione Carisbo che risale al 2020-2021 e, grazie ad essa, 62 studentesse e studenti delle scuole secondarie di II grado – a cui si aggiungono i 6 studenti premiati quest’anno – hanno finora potuto vivere un’esperienza autentica delle diversità e acquisire nuove competenze utili per la loro vita personale e professionale.
Alla cerimonia di premiazione è intervenuta Maila Quaglia, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Carisbo, insieme a Vincenzo Morlini, past Consigliere di Amministrazione di Intercultura, poi Direttore Esecutivo di Intercultura e poi Presidente internazionale di AFS, alle famiglie dei giovani ambasciatori nel mondo e ai volontari di Intercultura, che proprio in questi mesi si stanno occupando della formazione degli studenti in partenza per prepararli alla loro esperienza.
I vincitori sono:
Sara, iscritta al Liceo E. Fermi di Bologna e in partenza per un programma scolastico semestrale in Brasile;
Steven, iscritto al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Thailandia;
Geremia, iscritto all’IIS G. Bruno di Medicina e in partenza per un programma annuale in Lettonia;
Francesca, iscritta all’IIS Montessori-Da Vinci di Porretta Terme e in partenza per un programma annuale in Perù;
Sabrina, iscritta al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma annuale in Honduras;
Matteo, iscritto al Liceo L. Bassi di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Messico.
Emozionati e felici per il traguardo raggiunto, alcuni ragazzi hanno così commentato la vincita della borsa di studio.
Geremia: «Quando ho scoperto di aver vinto, ho sentito come un ritorno brusco al presente. Quella che fino a poco prima sembrava solo un’idea improbabile era diventata concreta. È stato uno shock di consapevolezza. Ero felice, ma allo stesso tempo ero offuscato da tante altre emozioni, compresa la paura iniziale. Marco Aurelioperò, affermava che “ciò che ostacola l’azione, la promuove”, come se fosse proprio l’attrito, a dare lo slancio. Così il timore, invece di essere un intralcio, è ciò che valorizza la scelta.»
Sabrina: «Ho deciso di accettare questa sfida perché volevo mettermi in gioco davvero. Sentivo il bisogno di uscire dalla mia routine e conoscere un altro modo di vivere. L’Honduras, con la sua cultura e la sua lingua completamente nuove per me, mi è sembrato il luogo perfetto per farlo. So che sarà difficile, ma credo che le sfide più grandi siano anche le più formative.» Con loro erano presenti anche due ex vincitrici del concorso Intercultura e della borsa di studio FormazionEuropa, Sara Bonora, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Brasile a.s. 2023-24 e Matilde Mazzanti, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Cile a.s. 2023-24.
Ricerca Ipsos: l’esperienza con Intercultura decisiva per la propria vita per il 68% degli ex partecipanti
Partire con Intercultura non è solo un soggiorno all’estero, ma un’esperienza che lascia il segno per tutta la vita. Un’indagine Ipsos su 958 ex studenti, oggi tra i 20 e i 64 anni, lo conferma. Il 68% riconosce un impatto decisivo sulla propria identità e attribuisce ai volontari un ruolo chiave nel proprio percorso di crescita personale. Vivere e studiare all’estero con Intercultura permette di sviluppare competenze trasversali, fondamentali sia nella vita personale che in quella professionale.
Il 58% ha scelto destinazioni non convenzionali tra cui l’Asia, l’America Latina e l’Africa sviluppando un atteggiamento di apertura alla diversità culturale e competenze linguistiche: tutti parlano almeno un’altra lingua oltre all’inglese. Le soft skills ne escono rafforzate: il 97% migliora le relazioni, l’89% diventa più autonomo e il 74% si sente pronto alle sfide del mondo di oggi.
Sul piano personale, chi ha vissuto l’esperienza Intercultura denota una grande attenzione e accettazione delle diversità e una coscienza sociale evoluta e sensibile a tematiche di equità. E infine, il 65% si dichiara felice della propria vita, un aspetto che deriva dalla maggiore consapevolezza delle proprie risorse e da una marcata adattabilità di fronte ai cambiamenti. Intercultura non è solo un viaggio, ma un investimento nel futuro di sé stessi e del mondo intero.
Persone
Al via il canale di cofinanziamento del Fondo per la Repubblica Digitale
26 Maggio 2025
L’iniziativa
Annunciata dall’Impresa socialeFondo per la Repubblica Digitalel’attivazione di un canale di cofinanziamento da 5 milioni di euro, destinato a sostenere progetti ed iniziative congiunte orientate allo sviluppo delle competenze digitali e all’inclusione sociale, economica e lavorativa dei cittadini.
L’iniziativa, parte del Piano Strategico 2025–2026 approvato dal Comitato di Indirizzo Strategico del Fondo per la Repubblica Digitale, rappresenta uno strumento innovativo per attivare collaborazioni strategiche tra enti pubblici, privati e del Terzo Settore, con l’obiettivo di amplificare l’impatto delle azioni formative sul territorio.
Il canale di cofinanziamento, che mira ad attrarre risorse supplementari coerenti con le finalità del Fondo per la Repubblica Digitale, vuole inoltre favorire un confronto positivo con le esperienze di altri soggetti, portando avanti collaborazioni strategiche per arricchire reciprocamente la conoscenza, le pratiche e le esperienze sui temi relativi alla formazione e all’inclusione digitale. Questo approccio permette di amplificare l’impatto delle iniziative sostenute e di rafforzare la consapevolezza sul valore dell’investimento e della collaborazione per promuovere la formazione digitale e il reinserimento sociale delle categorie più fragili. Oltre a generare un effetto leva sulle risorse economiche messe in campo dal Fondo per la Repubblica Digitale e dagli interlocutori coinvolti, l’apertura del canale di cofinanziamento mira anche a sperimentare forme di innovazione, sia negli ambiti di intervento sia nelle modalità operative o metodologiche scelte.
Modalità di partecipazione
Il canale di cofinanziamento è aperto a soggetti pubblici e privati, con o senza scopo di lucro. Le iniziative e le progettualità promosse dovranno focalizzarsi su tematiche di interesse condiviso, attraverso tre modalità operative:
bandi pubblici elaborati e promossi congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori in funzione di enti erogatori;
progetti proposti direttamente da enti del Terzo Settore e sostenuti, almeno al 50%, da risorse interne e/o esterne provenienti da uno o più cofinanziatori;
iniziative elaborate e promosse congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori per la realizzazione di opportunità rivolte alla collettività in linea con la mission del Fondo per la Repubblica Digitale.
Il processo di selezione si articola in due momenti: una prima fase, in cui i soggetti interessati presentano la propria idea progettuale e una seconda fase, riservata esclusivamente alle idee ritenute idonee, in cui si procederà con la progettazione esecutiva. I criteri di selezione includono: coerenza con la missione del Fondo, originalità della proposta, assenza di contenuti già sottoposti o respinti, e assenza di interventi per l’acquisto e la costruzione di infrastrutture o esclusivamente finalizzate alla ricerca.
Le proposte potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili.
Risorse disponibili
Il Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale ha stanziato in totale 5 milioni di euro.
Fondazione, Comune e Chiesa di Bologna insieme per il progetto Bologna Serena per gli anziani
19 Maggio 2025
Investimento complessivo da 9 milioni di euro in tre anni per un progetto sulla qualità della vita delle persone over 65. Villa Serena come punto di riferimento per persone anziane
A Bologna la popolazione over 65, conta circa 96.000 persone, sono il 25% della popolazione. Saranno oltre 100 mila tra dieci anni e 109 mila tra venti. Di questi, quasi 55.000 hanno più di 75 anni e 36.000 superano gli 80 anni, mentre i centenari si avvicinano alle 250 unità. I livelli di autosufficienza non dipendono solo dall’età, ma diminuiscono con l’invecchiamento. Dall’indagine sulla qualità della vita realizzata dal Comune di Bologna sappiamo che oggi le persone che dichiarano di prendersi cura di un anziano sopra i 75 anni sono stimate in 17 mila. Il 33% degli over 65 a Bologna oggi abita da solo, percentuale che sale al 50% per gli over 80.
Da questi dati e da questa tendenza all’invecchiamento della popolazione e quindi dell’aspettativa di vita in città, parte il progettoBologna Serena per gli anziani.
Bologna Serena per gli anziani è il nuovo progetto con il quale Fondazione Carisbo, Comune e Chiesa di Bologna collaboreranno nei prossimi tre anni, a partire dal 2025, nel realizzare servizi di supporto, assistenza e inclusione sociale dedicati alla popolazione anziana e ai caregiver, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli over 65.
Bologna Serena per gli anziani ha gli obiettivi di:
innovare e rafforzare le risposte del sistema dei servizi mirati a rispondere ai bisogni della terza età;
sperimentare nuove risposte al cambiamento dei bisogni espressi dalla popolazione anziana alla luce delle mutazioni sociali e demografiche;
aggregare istituzioni, soggetti del terzo settore e comunità nel progettare e realizzare insieme un nuovo welfare per gli anziani.
Questi obiettivi saranno realizzati lungo tre assi strategici:
il domicilio come prospettiva prioritaria per il benessere dell’anziano;
la valorizzazione del ruolo del caregiver familiare e delle assistenti familiari;
la risposta a chi non entra nelle strutture residenziali sociosanitarie.
La convenzionetra gli enti sarà approvata nella prossima Giunta e prevede un investimento da parte della Fondazione Carisbo, che partecipa alla redazione delle linee guida e alle azioni, allo sviluppo, monitoraggio e valutazione del progetto, pari a 4,25 milioni di euro nell’arco di un triennio (di cui 1,25 milioni nel 2025, 1,5 milioni per il 2026 e 1,5 per il 2027).
Il Comune attuerà il progetto secondo le linee guida concordate, cofinanziandolo con ulteriori interventi nell’ambito delle risorse del proprio bilancio, per un valore di altri 4,5 milioni di euro nel triennio 2025/2027.
Questi fondi, pari a 9 milioni di euro in 3 anni, saranno destinati alle attività previste e gli enti collaboreranno nella gestione e il coordinamento delle azioni in collaborazione con gli enti e i soggetti del territorio garantendo la partecipazione della rete socio-sanitaria, in particolare Ausl di Bologna e Asp Città di Bologna, mentre la Chiesa di Bologna si impegna a collaborare al monitoraggio del progetto in sinergia con i propri servizi di ascolto territoriale.
Questo budget sarà suddiviso nel triennio su varie linee progettuali che riguardano:
interventi per i caregiver;
costruire una comunità dementia friendly;
potenziamento di telecontrollo, teleassistenza, telecompagnia;
servizi sociosanitari aperti;
promozione dell’invecchiamento in salute;
la creazione di un luogo e un team di riferimento in città sulle politiche per gli anziani.
A Villa Serena un punto di riferimento sulle politiche per le persone anziane
Sarà Villa Serena il punto di riferimento dove realizzare un luogo fisico in città per le famiglie, i cittadini, le associazioni e la comunità professionale sulle politiche per gli anziani. Lo spazio potrà essere allestito con mostre a tema, materiale informativo sulle opportunità esistenti, punti di informazione e orientamento per gli anziani sui temi della salute e dei servizi, uffici da dedicare all’organizzazione di eventi, gite o vacanze, locali e spazi aperti per lo svolgimento di attività di socializzazione, culturali e sportive.
Sarà sede di un team dedicato all’analisi del fenomeno dell’invecchiamento demografico e alla creazione di progettazioni innovative a partire dalla raccolta di dati affidabili e comparabili per monitorare i progressi delle azioni messe in campo e per la definizione delle politiche in questo ambito. Le nuove informazioni raccolte sui caregiver potranno offrire una maggior conoscenza delle conseguenze dell’assistenza informale sullo stress di chi si prende cura dei propri familiari, sulle diseguaglianze di genere ad esse connesse, sull’effettiva capacità di accesso ai servizi per le long term care, sulle diseguaglianze territoriali e servire alla produzione di conoscenze da mettere a disposizione della città per costruire il futuro welfare per gli anziani a Bologna.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo entra a far parte del Consorzio BI-REX di Bologna
23 Aprile 2025
Fondazione Carisbo annuncia la sua adesione al Consorzio BI-REX Big Data Innovation & Research Excellence, Competence Center nazionale e soggetto attuatore del Pnrr ad alta specializzazione sui Big Data, Industria 4.0 e Transizione 5.0.
La convenzione siglata, della durata di 3 anni e rinnovabile, darà avvio a forme di collaborazione sinergica, particolarmente focalizzate su iniziative per lo sviluppo economico del territorio, tramite la promozione di attività nell’ambito di Industria 4.0 di ricerca applicata, l’attivazione di progetti di innovazione e supporto all’imprenditorialità, nonché la messa a punto di percorsi di incubazione, accelerazione, orientamento e formazione.
Fondazione Carisbo e Consorzio BI-REX saranno così impegnate nella partecipazione congiunta a bandi europei, nazionali, regionali per la realizzazione di progetti di ricerca e formazione, attivando programmi di incubazione e accelerazione d’impresa, sostenendo la partecipazione delle rispettive startup a iniziative di networking e favorendone l’accesso, tramite tariffe agevolate, agli spazi di coworking nelle rispettive strutture.
Fondazione Carisbo è una fondazione di origine bancaria che persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo del territorio metropolitano di Bologna. Con il progetto BIGBO – Boost Innovation Garage, polo dedicato ai talenti, all’innovazione e alla trasformazione digitale, la Fondazione contribuisce nel diffondere una cultura imprenditoriale innovativa, generando un impatto tangibile e creando nuove opportunità di lavoro. BIGBO offre spazi di lavoro flessibili, multifunzionali e organizza tavole rotonde ed eventi incentrati su innovazione e tecnologia, programmi di accelerazione, attività di collegamento tra aziende consolidate e startup.
Il Competence Center BI-REX, con sede a Bologna, si configura come Public Private Partnership che raccoglie 64 player tra Università, Centri di Ricerca e Imprese di eccellenza, con l’obiettivo di supportare le aziende nei processi di innovazione, trasformazione digitale e sostenibilità, favorendo l’adozione delle tecnologie Industria 4.0 e 5.0 e il trasferimento tecnologico attraverso una vasta serie di servizi. Principale valore aggiunto di BI-REX è rappresentato dalla Linea Pilota, fabbrica digitale interconnessa completamente a disposizione delle imprese, in cui le tecnologie 4.0 and 5.0 sono integrate con quelle tradizionali.
Persone
Pubblicato il bando “Dritti al Punto” del Fondo per la Repubblica Digitale
22 Aprile 2025
Il contesto italiano
Lo sviluppo delle competenze digitali è uno degli obiettivi strategici dell’Unione europea, che mira a dotare almeno l’80% dei cittadini tra i 16 e i 74 anni di competenze digitali di base entro il 2030. A guidare questo processo è il quadro europeoDigComp 2.2, che individua cinque aree chiave – dalla sicurezza informatica, alla creazione di contenuti – ritenute essenziali per una piena partecipazione alla vita sociale e professionale. L’Italia, tuttavia, registra un significativo ritardo rispetto alla media UE: nel 2023 solo il 46% degli adulti possedeva competenze digitali almeno di base.
Il quadro è aggravato da divari generazionali e territoriali: tra i giovani (16-24 anni) la quota sale al 59%, mentre tra gli over 65 crolla al 19%, con le regioni del Sud ampiamente sotto la media UE (34%). Per colmare il ritardo, il PNRR ha attivato la misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, con l’obiettivo di formare 2 milioni di cittadini entro il 2026 attraverso 3000 Punti Digitale Facile. Sebbene la rete dei punti sia stata attivata, a marzo 2025, sono stati raggiunti circa 760 mila cittadini, pari al 38% dell’obiettivo, con risultati disomogenei tra le diverse regioni.
Bando Dritti al Punto
Il bando intende sostenere progetti di formazione all’interno dei Punti Digitale Facile, integrando le attività già pianificate e realizzate nell’ambito della misura M1C1 1.7.2 “Rete dei servizi di facilitazione digitale” del PNRR, al fine di potenziarne l’offerta formativa.
In particolare, si intende selezionare progetti formativi rivolti a tutti i cittadini, incentrati sui temi individuati dal quadro europeo DigComp 2.2, come l’alfabetizzazione su informazione e dati, ovvero la capacità di analizzare criticamente fonti e contenuti online e distinguere le informazioni affidabili dalle fake news; la sicurezza informatica, intesa come consapevolezza dei rischi digitali e capacità di proteggere dispositivi e dati personali; la creazione di contenuti digitali, anche con il supporto dell’Intelligenza Artificiale, promuovendo un uso consapevole e responsabile degli strumenti digitali e una riflessione sulle implicazioni etiche, sociali e legali dell’IA; infine, la comunicazione e collaborazione attraverso le tecnologie digitali, per incentivare l’uso attivo dei servizi digitali pubblici e privati (come l’uso di app quali Io e IT-Wallet, o servizi come Identità digitale, Domicilio digitale e Fascicolo sanitario elettronico), sviluppando strategie comunicative efficaci e inclusive nei diversi ambienti digitali.
Chi può partecipare
Le proposte possono essere presentate da Soggetti attuatori o Soggetti sub-attuatori della misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, che si occupino direttamente o indirettamente – per tramite di Soggetti realizzatori – della gestione di almeno un Punto Digitale Facile, o ancora da Soggetti realizzatori della misura, intesi come enti privati che abbiano sottoscritto un’apposita convenzione/contratto con un Soggetto attuatore/sub-attuatore per la co-gestione e co-progettazione delle attività presso uno o più Punti Digitale Facile.
Le proposte progettuali, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma Re@dy, entro le ore 11 del30 maggio 2025.
Composizione della lista congiunta di candidati al Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025/2026/2027 di Intesa Sanpaolo S.p.A.
28 Marzo 2025
Le Fondazioni aderenti al patto parasociale di consultazione e voto sottoscritto l’11 novembre 2024 in relazione all’Assemblea di Intesa Sanpaolo convocata per il 29 aprile 2025, anche sulla base degli orientamenti manifestati dal Consiglio di Amministrazione uscente della Banca per la composizione della lista dei candidati alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025−2027 e con l’intento di assicurare:
la composizione quantitativamente ottimale, avuto riguardo alla complessità organizzativa, di operatività e di governance della Banca e alle valutazioni espresse sulle dinamiche di funzionamento dell’Organo collegiale;
la continuità di azione ed il mantenimento del patrimonio informativo e di esperienze acquisito nel corso dei precedenti mandati;
un riscontro concreto alle esigenze di continuare a esprimere scelte di elevata qualità, diversità, complementarità e di integrare nuove competenze strategiche, professionalità e personalità, al fine di dare continuità alle capacità di approfondimento e di dibattito in tutte le complesse materie di competenza del Consiglio e del Comitato per il Controllo sulla Gestione, e permettere un’adeguata costituzione e funzionalità dei Comitati endo−consiliari;
hanno depositato in data 27 marzo 2025 la seguente lista di 17 candidati così articolata:
SEZIONE 1
GIAN MARIA GROS-PIETRO
PAOLA TAGLIAVINI
CARLO MESSINA
MARIANGELA ZAPPIA
FRANCO CERUTI
PAOLO MARIA VITTORIO GRANDI
LUCIANO NEBBIA
LIANA LOGIURATO
PIETRO PREVITALI
MARIA ALESSANDRA STEFANELLI
BRUNO MARIA PARIGI
DONATELLA BUSSO
SILVIA MERLO
PAOLO MESSA
SEZIONE 2
FABRIZIO MOSCA
MARIELLA TAGLIABUE
MAURA CAMPRA
Nel medesimo contesto, le Fondazioni hanno proposto (i) di determinare in 19 il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da nominare, (ii) di riconfermare il Prof. Gian Maria Gros−Pietro quale Presidente del Consiglio di Amministrazione e (iii) di nominare la Prof.a Paola Tagliavini quale Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione; nonché (iv) di indicare il Dott. Carlo Messina come profilo ideale per la posizione di Consigliere Delegato e CEO, nell’ambito della lista presentata, ferme restando le piene prerogative proprie del Consiglio di Amministrazione che sarà nominato, in ragione dei poteri definiti dallo Statuto sociale.
Alla luce dei risultati conseguiti nell’ultimo decennio dalla Banca, che hanno posto Intesa Sanpaolo in una posizione di vertice assoluto tra le banche europee, sia per l’affidabilità sia per il sostegno allo sviluppo del Paese, i Presidenti delle Fondazioni, nella loro connaturata rappresentanza di azionisti istituzionali di lungo termine, esprimono vivo apprezzamento per la visione e la gestione altamente efficace da parte del CEO e conseguentemente auspicano che il Dr. Carlo Messina possa garantire il suo ruolo di leadership nella Banca anche per i successivi mandati.
Infine, le Fondazioni hanno proposto, in linea con quanto evidenziato dal Consiglio uscente, la conferma degli emolumenti per i consiglieri che non siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione e l’incremento del compenso fisso specifico per i consiglieri che siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione nonché del compenso additivo del Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione.
Sviluppo del territorio
Aperto il bando Fairplay (terza sessione erogativa 2025)
28 Marzo 2025
Per l’area Sviluppo del territorio (settore Educazione, istruzione e formazione) e la missione “Formazione del capitale umano”, con specifico riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile SDG n° 4 “Istruzione di qualità” e SDG n° 9 “Imprese, innovazione e infrastrutture”, il bando Fairplay accessibile fino al 5 maggio rende disponibili risorse per 150.000 euro allo scopo di:
promuovere l’idea di sport inclusivo, aperto a tutti, capace di incidere positivamente sulla coesione sociale della comunità territoriale;
incentivare la rigenerazione di spazi in un’ottica di condivisione e cura del bene comune;
favorire la diffusione di valori educativi e corretti stili di vita.
Acri lancia il Premio GenP – Giovani che partecipano
13 Giugno 2025
Aperte fino al 14 settembre le candidature al premio per le organizzazioni del Terzo settore che incentivano la partecipazione giovanile
Non è vero che i giovani non partecipano e non si impegnano a migliorare il Paese. Lo fanno, ma non sempre all’interno delle organizzazioni tradizionali del Terzo settore. Sempre più spesso scelgono forme di impegno fluide, informali, legate a cause specifiche – come l’ambiente, i diritti civili e la giustizia sociale – e lontane da strutture composte e guidate prevalentemente da persone di generazioni passate. In questo scenario, molte realtà del Terzo settore stanno cercando nuove strade per coinvolgere le nuove generazioni anche all’interno dei propri processi decisionali.
In questo scenario nasce “GenP – Giovani che partecipano”, un premio promosso da Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria, dedicato alle organizzazioni del Terzo settore composte da giovani che valorizzino il protagonismo giovanile. Il premio si rivolge a realtà i cui organi di amministrazione siano composti o coinvolgano giovani under 35, incentivando la loro partecipazione attiva nella progettazione e realizzazione dei progetti. Il premio intende infatti portare alla luce e dare visibilità a esperienze significative di partecipazione giovanile.
Le organizzazioni vincitrici riceveranno un contributo di 10mila euro ciascuna e saranno premiate nel corso di un evento nazionale che si terrà nel mese di dicembre 2025.
Le candidature sono aperte fino al 14 settembre 2025 sul sito ufficiale www.genp.it, dove sono disponibili il regolamento completo e il modulo di partecipazione.
A novembre verrà annunciata la shortlist delle 10 organizzazioni finaliste e, tra queste, una giuria composta da esperti del settore e rappresentanti di Acri selezionerà le 3 organizzazioni vincitrici.
I componenti della giuria:
Ferruccio de Bortoli, giornalista
Lucrezia Ferrara, Young Advisory Board Fondazione Compagnia di San Paolo
Luca Gori, presidente Commissione Innovazione sociale di Acri
Clara Morelli, autrice Will Media
Vanessa Pallucchi, portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore
Tommaso Salaroli, cofondatore e CEO di Scomodo
Michele Sciscioli, capo Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale
Media partner dell’iniziativa sono Vita e Will, mentre Percorsi di Secondo Welfare realizzerà e presenterà, in occasione dell’evento di premiazione, un’indagine sul tasso di under 35 nei Cda delle organizzazioni del Terzo settore.
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa
10 Giugno 2025
Assegnate 6 borse di studio per programmi di vita e di studio all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione Carisbo
Sono stati premiati, presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, i 6 studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura. I 6 studenti potranno vivere e studiare per un trimestre fino ad un anno scolastico all’estero, accolti in una famiglia e una scuola del luogo e assistiti dai volontari locali.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Fondazione Intercultura e Fondazione Carisbo che risale al 2020-2021 e, grazie ad essa, 62 studentesse e studenti delle scuole secondarie di II grado – a cui si aggiungono i 6 studenti premiati quest’anno – hanno finora potuto vivere un’esperienza autentica delle diversità e acquisire nuove competenze utili per la loro vita personale e professionale.
Alla cerimonia di premiazione è intervenuta Maila Quaglia, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Carisbo, insieme a Vincenzo Morlini, past Consigliere di Amministrazione di Intercultura, poi Direttore Esecutivo di Intercultura e poi Presidente internazionale di AFS, alle famiglie dei giovani ambasciatori nel mondo e ai volontari di Intercultura, che proprio in questi mesi si stanno occupando della formazione degli studenti in partenza per prepararli alla loro esperienza.
I vincitori sono:
Sara, iscritta al Liceo E. Fermi di Bologna e in partenza per un programma scolastico semestrale in Brasile;
Steven, iscritto al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Thailandia;
Geremia, iscritto all’IIS G. Bruno di Medicina e in partenza per un programma annuale in Lettonia;
Francesca, iscritta all’IIS Montessori-Da Vinci di Porretta Terme e in partenza per un programma annuale in Perù;
Sabrina, iscritta al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma annuale in Honduras;
Matteo, iscritto al Liceo L. Bassi di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Messico.
Emozionati e felici per il traguardo raggiunto, alcuni ragazzi hanno così commentato la vincita della borsa di studio.
Geremia: «Quando ho scoperto di aver vinto, ho sentito come un ritorno brusco al presente. Quella che fino a poco prima sembrava solo un’idea improbabile era diventata concreta. È stato uno shock di consapevolezza. Ero felice, ma allo stesso tempo ero offuscato da tante altre emozioni, compresa la paura iniziale. Marco Aurelioperò, affermava che “ciò che ostacola l’azione, la promuove”, come se fosse proprio l’attrito, a dare lo slancio. Così il timore, invece di essere un intralcio, è ciò che valorizza la scelta.»
Sabrina: «Ho deciso di accettare questa sfida perché volevo mettermi in gioco davvero. Sentivo il bisogno di uscire dalla mia routine e conoscere un altro modo di vivere. L’Honduras, con la sua cultura e la sua lingua completamente nuove per me, mi è sembrato il luogo perfetto per farlo. So che sarà difficile, ma credo che le sfide più grandi siano anche le più formative.» Con loro erano presenti anche due ex vincitrici del concorso Intercultura e della borsa di studio FormazionEuropa, Sara Bonora, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Brasile a.s. 2023-24 e Matilde Mazzanti, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Cile a.s. 2023-24.
Ricerca Ipsos: l’esperienza con Intercultura decisiva per la propria vita per il 68% degli ex partecipanti
Partire con Intercultura non è solo un soggiorno all’estero, ma un’esperienza che lascia il segno per tutta la vita. Un’indagine Ipsos su 958 ex studenti, oggi tra i 20 e i 64 anni, lo conferma. Il 68% riconosce un impatto decisivo sulla propria identità e attribuisce ai volontari un ruolo chiave nel proprio percorso di crescita personale. Vivere e studiare all’estero con Intercultura permette di sviluppare competenze trasversali, fondamentali sia nella vita personale che in quella professionale.
Il 58% ha scelto destinazioni non convenzionali tra cui l’Asia, l’America Latina e l’Africa sviluppando un atteggiamento di apertura alla diversità culturale e competenze linguistiche: tutti parlano almeno un’altra lingua oltre all’inglese. Le soft skills ne escono rafforzate: il 97% migliora le relazioni, l’89% diventa più autonomo e il 74% si sente pronto alle sfide del mondo di oggi.
Sul piano personale, chi ha vissuto l’esperienza Intercultura denota una grande attenzione e accettazione delle diversità e una coscienza sociale evoluta e sensibile a tematiche di equità. E infine, il 65% si dichiara felice della propria vita, un aspetto che deriva dalla maggiore consapevolezza delle proprie risorse e da una marcata adattabilità di fronte ai cambiamenti. Intercultura non è solo un viaggio, ma un investimento nel futuro di sé stessi e del mondo intero.
Persone
Al via il canale di cofinanziamento del Fondo per la Repubblica Digitale
26 Maggio 2025
L’iniziativa
Annunciata dall’Impresa socialeFondo per la Repubblica Digitalel’attivazione di un canale di cofinanziamento da 5 milioni di euro, destinato a sostenere progetti ed iniziative congiunte orientate allo sviluppo delle competenze digitali e all’inclusione sociale, economica e lavorativa dei cittadini.
L’iniziativa, parte del Piano Strategico 2025–2026 approvato dal Comitato di Indirizzo Strategico del Fondo per la Repubblica Digitale, rappresenta uno strumento innovativo per attivare collaborazioni strategiche tra enti pubblici, privati e del Terzo Settore, con l’obiettivo di amplificare l’impatto delle azioni formative sul territorio.
Il canale di cofinanziamento, che mira ad attrarre risorse supplementari coerenti con le finalità del Fondo per la Repubblica Digitale, vuole inoltre favorire un confronto positivo con le esperienze di altri soggetti, portando avanti collaborazioni strategiche per arricchire reciprocamente la conoscenza, le pratiche e le esperienze sui temi relativi alla formazione e all’inclusione digitale. Questo approccio permette di amplificare l’impatto delle iniziative sostenute e di rafforzare la consapevolezza sul valore dell’investimento e della collaborazione per promuovere la formazione digitale e il reinserimento sociale delle categorie più fragili. Oltre a generare un effetto leva sulle risorse economiche messe in campo dal Fondo per la Repubblica Digitale e dagli interlocutori coinvolti, l’apertura del canale di cofinanziamento mira anche a sperimentare forme di innovazione, sia negli ambiti di intervento sia nelle modalità operative o metodologiche scelte.
Modalità di partecipazione
Il canale di cofinanziamento è aperto a soggetti pubblici e privati, con o senza scopo di lucro. Le iniziative e le progettualità promosse dovranno focalizzarsi su tematiche di interesse condiviso, attraverso tre modalità operative:
bandi pubblici elaborati e promossi congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori in funzione di enti erogatori;
progetti proposti direttamente da enti del Terzo Settore e sostenuti, almeno al 50%, da risorse interne e/o esterne provenienti da uno o più cofinanziatori;
iniziative elaborate e promosse congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori per la realizzazione di opportunità rivolte alla collettività in linea con la mission del Fondo per la Repubblica Digitale.
Il processo di selezione si articola in due momenti: una prima fase, in cui i soggetti interessati presentano la propria idea progettuale e una seconda fase, riservata esclusivamente alle idee ritenute idonee, in cui si procederà con la progettazione esecutiva. I criteri di selezione includono: coerenza con la missione del Fondo, originalità della proposta, assenza di contenuti già sottoposti o respinti, e assenza di interventi per l’acquisto e la costruzione di infrastrutture o esclusivamente finalizzate alla ricerca.
Le proposte potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili.
Risorse disponibili
Il Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale ha stanziato in totale 5 milioni di euro.
Fondazione, Comune e Chiesa di Bologna insieme per il progetto Bologna Serena per gli anziani
19 Maggio 2025
Investimento complessivo da 9 milioni di euro in tre anni per un progetto sulla qualità della vita delle persone over 65. Villa Serena come punto di riferimento per persone anziane
A Bologna la popolazione over 65, conta circa 96.000 persone, sono il 25% della popolazione. Saranno oltre 100 mila tra dieci anni e 109 mila tra venti. Di questi, quasi 55.000 hanno più di 75 anni e 36.000 superano gli 80 anni, mentre i centenari si avvicinano alle 250 unità. I livelli di autosufficienza non dipendono solo dall’età, ma diminuiscono con l’invecchiamento. Dall’indagine sulla qualità della vita realizzata dal Comune di Bologna sappiamo che oggi le persone che dichiarano di prendersi cura di un anziano sopra i 75 anni sono stimate in 17 mila. Il 33% degli over 65 a Bologna oggi abita da solo, percentuale che sale al 50% per gli over 80.
Da questi dati e da questa tendenza all’invecchiamento della popolazione e quindi dell’aspettativa di vita in città, parte il progettoBologna Serena per gli anziani.
Bologna Serena per gli anziani è il nuovo progetto con il quale Fondazione Carisbo, Comune e Chiesa di Bologna collaboreranno nei prossimi tre anni, a partire dal 2025, nel realizzare servizi di supporto, assistenza e inclusione sociale dedicati alla popolazione anziana e ai caregiver, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli over 65.
Bologna Serena per gli anziani ha gli obiettivi di:
innovare e rafforzare le risposte del sistema dei servizi mirati a rispondere ai bisogni della terza età;
sperimentare nuove risposte al cambiamento dei bisogni espressi dalla popolazione anziana alla luce delle mutazioni sociali e demografiche;
aggregare istituzioni, soggetti del terzo settore e comunità nel progettare e realizzare insieme un nuovo welfare per gli anziani.
Questi obiettivi saranno realizzati lungo tre assi strategici:
il domicilio come prospettiva prioritaria per il benessere dell’anziano;
la valorizzazione del ruolo del caregiver familiare e delle assistenti familiari;
la risposta a chi non entra nelle strutture residenziali sociosanitarie.
La convenzionetra gli enti sarà approvata nella prossima Giunta e prevede un investimento da parte della Fondazione Carisbo, che partecipa alla redazione delle linee guida e alle azioni, allo sviluppo, monitoraggio e valutazione del progetto, pari a 4,25 milioni di euro nell’arco di un triennio (di cui 1,25 milioni nel 2025, 1,5 milioni per il 2026 e 1,5 per il 2027).
Il Comune attuerà il progetto secondo le linee guida concordate, cofinanziandolo con ulteriori interventi nell’ambito delle risorse del proprio bilancio, per un valore di altri 4,5 milioni di euro nel triennio 2025/2027.
Questi fondi, pari a 9 milioni di euro in 3 anni, saranno destinati alle attività previste e gli enti collaboreranno nella gestione e il coordinamento delle azioni in collaborazione con gli enti e i soggetti del territorio garantendo la partecipazione della rete socio-sanitaria, in particolare Ausl di Bologna e Asp Città di Bologna, mentre la Chiesa di Bologna si impegna a collaborare al monitoraggio del progetto in sinergia con i propri servizi di ascolto territoriale.
Questo budget sarà suddiviso nel triennio su varie linee progettuali che riguardano:
interventi per i caregiver;
costruire una comunità dementia friendly;
potenziamento di telecontrollo, teleassistenza, telecompagnia;
servizi sociosanitari aperti;
promozione dell’invecchiamento in salute;
la creazione di un luogo e un team di riferimento in città sulle politiche per gli anziani.
A Villa Serena un punto di riferimento sulle politiche per le persone anziane
Sarà Villa Serena il punto di riferimento dove realizzare un luogo fisico in città per le famiglie, i cittadini, le associazioni e la comunità professionale sulle politiche per gli anziani. Lo spazio potrà essere allestito con mostre a tema, materiale informativo sulle opportunità esistenti, punti di informazione e orientamento per gli anziani sui temi della salute e dei servizi, uffici da dedicare all’organizzazione di eventi, gite o vacanze, locali e spazi aperti per lo svolgimento di attività di socializzazione, culturali e sportive.
Sarà sede di un team dedicato all’analisi del fenomeno dell’invecchiamento demografico e alla creazione di progettazioni innovative a partire dalla raccolta di dati affidabili e comparabili per monitorare i progressi delle azioni messe in campo e per la definizione delle politiche in questo ambito. Le nuove informazioni raccolte sui caregiver potranno offrire una maggior conoscenza delle conseguenze dell’assistenza informale sullo stress di chi si prende cura dei propri familiari, sulle diseguaglianze di genere ad esse connesse, sull’effettiva capacità di accesso ai servizi per le long term care, sulle diseguaglianze territoriali e servire alla produzione di conoscenze da mettere a disposizione della città per costruire il futuro welfare per gli anziani a Bologna.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo entra a far parte del Consorzio BI-REX di Bologna
23 Aprile 2025
Fondazione Carisbo annuncia la sua adesione al Consorzio BI-REX Big Data Innovation & Research Excellence, Competence Center nazionale e soggetto attuatore del Pnrr ad alta specializzazione sui Big Data, Industria 4.0 e Transizione 5.0.
La convenzione siglata, della durata di 3 anni e rinnovabile, darà avvio a forme di collaborazione sinergica, particolarmente focalizzate su iniziative per lo sviluppo economico del territorio, tramite la promozione di attività nell’ambito di Industria 4.0 di ricerca applicata, l’attivazione di progetti di innovazione e supporto all’imprenditorialità, nonché la messa a punto di percorsi di incubazione, accelerazione, orientamento e formazione.
Fondazione Carisbo e Consorzio BI-REX saranno così impegnate nella partecipazione congiunta a bandi europei, nazionali, regionali per la realizzazione di progetti di ricerca e formazione, attivando programmi di incubazione e accelerazione d’impresa, sostenendo la partecipazione delle rispettive startup a iniziative di networking e favorendone l’accesso, tramite tariffe agevolate, agli spazi di coworking nelle rispettive strutture.
Fondazione Carisbo è una fondazione di origine bancaria che persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo del territorio metropolitano di Bologna. Con il progetto BIGBO – Boost Innovation Garage, polo dedicato ai talenti, all’innovazione e alla trasformazione digitale, la Fondazione contribuisce nel diffondere una cultura imprenditoriale innovativa, generando un impatto tangibile e creando nuove opportunità di lavoro. BIGBO offre spazi di lavoro flessibili, multifunzionali e organizza tavole rotonde ed eventi incentrati su innovazione e tecnologia, programmi di accelerazione, attività di collegamento tra aziende consolidate e startup.
Il Competence Center BI-REX, con sede a Bologna, si configura come Public Private Partnership che raccoglie 64 player tra Università, Centri di Ricerca e Imprese di eccellenza, con l’obiettivo di supportare le aziende nei processi di innovazione, trasformazione digitale e sostenibilità, favorendo l’adozione delle tecnologie Industria 4.0 e 5.0 e il trasferimento tecnologico attraverso una vasta serie di servizi. Principale valore aggiunto di BI-REX è rappresentato dalla Linea Pilota, fabbrica digitale interconnessa completamente a disposizione delle imprese, in cui le tecnologie 4.0 and 5.0 sono integrate con quelle tradizionali.
Persone
Pubblicato il bando “Dritti al Punto” del Fondo per la Repubblica Digitale
22 Aprile 2025
Il contesto italiano
Lo sviluppo delle competenze digitali è uno degli obiettivi strategici dell’Unione europea, che mira a dotare almeno l’80% dei cittadini tra i 16 e i 74 anni di competenze digitali di base entro il 2030. A guidare questo processo è il quadro europeoDigComp 2.2, che individua cinque aree chiave – dalla sicurezza informatica, alla creazione di contenuti – ritenute essenziali per una piena partecipazione alla vita sociale e professionale. L’Italia, tuttavia, registra un significativo ritardo rispetto alla media UE: nel 2023 solo il 46% degli adulti possedeva competenze digitali almeno di base.
Il quadro è aggravato da divari generazionali e territoriali: tra i giovani (16-24 anni) la quota sale al 59%, mentre tra gli over 65 crolla al 19%, con le regioni del Sud ampiamente sotto la media UE (34%). Per colmare il ritardo, il PNRR ha attivato la misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, con l’obiettivo di formare 2 milioni di cittadini entro il 2026 attraverso 3000 Punti Digitale Facile. Sebbene la rete dei punti sia stata attivata, a marzo 2025, sono stati raggiunti circa 760 mila cittadini, pari al 38% dell’obiettivo, con risultati disomogenei tra le diverse regioni.
Bando Dritti al Punto
Il bando intende sostenere progetti di formazione all’interno dei Punti Digitale Facile, integrando le attività già pianificate e realizzate nell’ambito della misura M1C1 1.7.2 “Rete dei servizi di facilitazione digitale” del PNRR, al fine di potenziarne l’offerta formativa.
In particolare, si intende selezionare progetti formativi rivolti a tutti i cittadini, incentrati sui temi individuati dal quadro europeo DigComp 2.2, come l’alfabetizzazione su informazione e dati, ovvero la capacità di analizzare criticamente fonti e contenuti online e distinguere le informazioni affidabili dalle fake news; la sicurezza informatica, intesa come consapevolezza dei rischi digitali e capacità di proteggere dispositivi e dati personali; la creazione di contenuti digitali, anche con il supporto dell’Intelligenza Artificiale, promuovendo un uso consapevole e responsabile degli strumenti digitali e una riflessione sulle implicazioni etiche, sociali e legali dell’IA; infine, la comunicazione e collaborazione attraverso le tecnologie digitali, per incentivare l’uso attivo dei servizi digitali pubblici e privati (come l’uso di app quali Io e IT-Wallet, o servizi come Identità digitale, Domicilio digitale e Fascicolo sanitario elettronico), sviluppando strategie comunicative efficaci e inclusive nei diversi ambienti digitali.
Chi può partecipare
Le proposte possono essere presentate da Soggetti attuatori o Soggetti sub-attuatori della misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, che si occupino direttamente o indirettamente – per tramite di Soggetti realizzatori – della gestione di almeno un Punto Digitale Facile, o ancora da Soggetti realizzatori della misura, intesi come enti privati che abbiano sottoscritto un’apposita convenzione/contratto con un Soggetto attuatore/sub-attuatore per la co-gestione e co-progettazione delle attività presso uno o più Punti Digitale Facile.
Le proposte progettuali, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma Re@dy, entro le ore 11 del30 maggio 2025.
Composizione della lista congiunta di candidati al Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025/2026/2027 di Intesa Sanpaolo S.p.A.
28 Marzo 2025
Le Fondazioni aderenti al patto parasociale di consultazione e voto sottoscritto l’11 novembre 2024 in relazione all’Assemblea di Intesa Sanpaolo convocata per il 29 aprile 2025, anche sulla base degli orientamenti manifestati dal Consiglio di Amministrazione uscente della Banca per la composizione della lista dei candidati alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025−2027 e con l’intento di assicurare:
la composizione quantitativamente ottimale, avuto riguardo alla complessità organizzativa, di operatività e di governance della Banca e alle valutazioni espresse sulle dinamiche di funzionamento dell’Organo collegiale;
la continuità di azione ed il mantenimento del patrimonio informativo e di esperienze acquisito nel corso dei precedenti mandati;
un riscontro concreto alle esigenze di continuare a esprimere scelte di elevata qualità, diversità, complementarità e di integrare nuove competenze strategiche, professionalità e personalità, al fine di dare continuità alle capacità di approfondimento e di dibattito in tutte le complesse materie di competenza del Consiglio e del Comitato per il Controllo sulla Gestione, e permettere un’adeguata costituzione e funzionalità dei Comitati endo−consiliari;
hanno depositato in data 27 marzo 2025 la seguente lista di 17 candidati così articolata:
SEZIONE 1
GIAN MARIA GROS-PIETRO
PAOLA TAGLIAVINI
CARLO MESSINA
MARIANGELA ZAPPIA
FRANCO CERUTI
PAOLO MARIA VITTORIO GRANDI
LUCIANO NEBBIA
LIANA LOGIURATO
PIETRO PREVITALI
MARIA ALESSANDRA STEFANELLI
BRUNO MARIA PARIGI
DONATELLA BUSSO
SILVIA MERLO
PAOLO MESSA
SEZIONE 2
FABRIZIO MOSCA
MARIELLA TAGLIABUE
MAURA CAMPRA
Nel medesimo contesto, le Fondazioni hanno proposto (i) di determinare in 19 il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da nominare, (ii) di riconfermare il Prof. Gian Maria Gros−Pietro quale Presidente del Consiglio di Amministrazione e (iii) di nominare la Prof.a Paola Tagliavini quale Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione; nonché (iv) di indicare il Dott. Carlo Messina come profilo ideale per la posizione di Consigliere Delegato e CEO, nell’ambito della lista presentata, ferme restando le piene prerogative proprie del Consiglio di Amministrazione che sarà nominato, in ragione dei poteri definiti dallo Statuto sociale.
Alla luce dei risultati conseguiti nell’ultimo decennio dalla Banca, che hanno posto Intesa Sanpaolo in una posizione di vertice assoluto tra le banche europee, sia per l’affidabilità sia per il sostegno allo sviluppo del Paese, i Presidenti delle Fondazioni, nella loro connaturata rappresentanza di azionisti istituzionali di lungo termine, esprimono vivo apprezzamento per la visione e la gestione altamente efficace da parte del CEO e conseguentemente auspicano che il Dr. Carlo Messina possa garantire il suo ruolo di leadership nella Banca anche per i successivi mandati.
Infine, le Fondazioni hanno proposto, in linea con quanto evidenziato dal Consiglio uscente, la conferma degli emolumenti per i consiglieri che non siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione e l’incremento del compenso fisso specifico per i consiglieri che siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione nonché del compenso additivo del Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione.
Sviluppo del territorio
Aperto il bando Fairplay (terza sessione erogativa 2025)
28 Marzo 2025
Per l’area Sviluppo del territorio (settore Educazione, istruzione e formazione) e la missione “Formazione del capitale umano”, con specifico riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile SDG n° 4 “Istruzione di qualità” e SDG n° 9 “Imprese, innovazione e infrastrutture”, il bando Fairplay accessibile fino al 5 maggio rende disponibili risorse per 150.000 euro allo scopo di:
promuovere l’idea di sport inclusivo, aperto a tutti, capace di incidere positivamente sulla coesione sociale della comunità territoriale;
incentivare la rigenerazione di spazi in un’ottica di condivisione e cura del bene comune;
favorire la diffusione di valori educativi e corretti stili di vita.
Acri lancia il Premio GenP – Giovani che partecipano
13 Giugno 2025
Aperte fino al 14 settembre le candidature al premio per le organizzazioni del Terzo settore che incentivano la partecipazione giovanile
Non è vero che i giovani non partecipano e non si impegnano a migliorare il Paese. Lo fanno, ma non sempre all’interno delle organizzazioni tradizionali del Terzo settore. Sempre più spesso scelgono forme di impegno fluide, informali, legate a cause specifiche – come l’ambiente, i diritti civili e la giustizia sociale – e lontane da strutture composte e guidate prevalentemente da persone di generazioni passate. In questo scenario, molte realtà del Terzo settore stanno cercando nuove strade per coinvolgere le nuove generazioni anche all’interno dei propri processi decisionali.
In questo scenario nasce “GenP – Giovani che partecipano”, un premio promosso da Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria, dedicato alle organizzazioni del Terzo settore composte da giovani che valorizzino il protagonismo giovanile. Il premio si rivolge a realtà i cui organi di amministrazione siano composti o coinvolgano giovani under 35, incentivando la loro partecipazione attiva nella progettazione e realizzazione dei progetti. Il premio intende infatti portare alla luce e dare visibilità a esperienze significative di partecipazione giovanile.
Le organizzazioni vincitrici riceveranno un contributo di 10mila euro ciascuna e saranno premiate nel corso di un evento nazionale che si terrà nel mese di dicembre 2025.
Le candidature sono aperte fino al 14 settembre 2025 sul sito ufficiale www.genp.it, dove sono disponibili il regolamento completo e il modulo di partecipazione.
A novembre verrà annunciata la shortlist delle 10 organizzazioni finaliste e, tra queste, una giuria composta da esperti del settore e rappresentanti di Acri selezionerà le 3 organizzazioni vincitrici.
I componenti della giuria:
Ferruccio de Bortoli, giornalista
Lucrezia Ferrara, Young Advisory Board Fondazione Compagnia di San Paolo
Luca Gori, presidente Commissione Innovazione sociale di Acri
Clara Morelli, autrice Will Media
Vanessa Pallucchi, portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore
Tommaso Salaroli, cofondatore e CEO di Scomodo
Michele Sciscioli, capo Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale
Media partner dell’iniziativa sono Vita e Will, mentre Percorsi di Secondo Welfare realizzerà e presenterà, in occasione dell’evento di premiazione, un’indagine sul tasso di under 35 nei Cda delle organizzazioni del Terzo settore.
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa
10 Giugno 2025
Assegnate 6 borse di studio per programmi di vita e di studio all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione Carisbo
Sono stati premiati, presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, i 6 studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura. I 6 studenti potranno vivere e studiare per un trimestre fino ad un anno scolastico all’estero, accolti in una famiglia e una scuola del luogo e assistiti dai volontari locali.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Fondazione Intercultura e Fondazione Carisbo che risale al 2020-2021 e, grazie ad essa, 62 studentesse e studenti delle scuole secondarie di II grado – a cui si aggiungono i 6 studenti premiati quest’anno – hanno finora potuto vivere un’esperienza autentica delle diversità e acquisire nuove competenze utili per la loro vita personale e professionale.
Alla cerimonia di premiazione è intervenuta Maila Quaglia, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Carisbo, insieme a Vincenzo Morlini, past Consigliere di Amministrazione di Intercultura, poi Direttore Esecutivo di Intercultura e poi Presidente internazionale di AFS, alle famiglie dei giovani ambasciatori nel mondo e ai volontari di Intercultura, che proprio in questi mesi si stanno occupando della formazione degli studenti in partenza per prepararli alla loro esperienza.
I vincitori sono:
Sara, iscritta al Liceo E. Fermi di Bologna e in partenza per un programma scolastico semestrale in Brasile;
Steven, iscritto al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Thailandia;
Geremia, iscritto all’IIS G. Bruno di Medicina e in partenza per un programma annuale in Lettonia;
Francesca, iscritta all’IIS Montessori-Da Vinci di Porretta Terme e in partenza per un programma annuale in Perù;
Sabrina, iscritta al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma annuale in Honduras;
Matteo, iscritto al Liceo L. Bassi di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Messico.
Emozionati e felici per il traguardo raggiunto, alcuni ragazzi hanno così commentato la vincita della borsa di studio.
Geremia: «Quando ho scoperto di aver vinto, ho sentito come un ritorno brusco al presente. Quella che fino a poco prima sembrava solo un’idea improbabile era diventata concreta. È stato uno shock di consapevolezza. Ero felice, ma allo stesso tempo ero offuscato da tante altre emozioni, compresa la paura iniziale. Marco Aurelioperò, affermava che “ciò che ostacola l’azione, la promuove”, come se fosse proprio l’attrito, a dare lo slancio. Così il timore, invece di essere un intralcio, è ciò che valorizza la scelta.»
Sabrina: «Ho deciso di accettare questa sfida perché volevo mettermi in gioco davvero. Sentivo il bisogno di uscire dalla mia routine e conoscere un altro modo di vivere. L’Honduras, con la sua cultura e la sua lingua completamente nuove per me, mi è sembrato il luogo perfetto per farlo. So che sarà difficile, ma credo che le sfide più grandi siano anche le più formative.» Con loro erano presenti anche due ex vincitrici del concorso Intercultura e della borsa di studio FormazionEuropa, Sara Bonora, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Brasile a.s. 2023-24 e Matilde Mazzanti, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Cile a.s. 2023-24.
Ricerca Ipsos: l’esperienza con Intercultura decisiva per la propria vita per il 68% degli ex partecipanti
Partire con Intercultura non è solo un soggiorno all’estero, ma un’esperienza che lascia il segno per tutta la vita. Un’indagine Ipsos su 958 ex studenti, oggi tra i 20 e i 64 anni, lo conferma. Il 68% riconosce un impatto decisivo sulla propria identità e attribuisce ai volontari un ruolo chiave nel proprio percorso di crescita personale. Vivere e studiare all’estero con Intercultura permette di sviluppare competenze trasversali, fondamentali sia nella vita personale che in quella professionale.
Il 58% ha scelto destinazioni non convenzionali tra cui l’Asia, l’America Latina e l’Africa sviluppando un atteggiamento di apertura alla diversità culturale e competenze linguistiche: tutti parlano almeno un’altra lingua oltre all’inglese. Le soft skills ne escono rafforzate: il 97% migliora le relazioni, l’89% diventa più autonomo e il 74% si sente pronto alle sfide del mondo di oggi.
Sul piano personale, chi ha vissuto l’esperienza Intercultura denota una grande attenzione e accettazione delle diversità e una coscienza sociale evoluta e sensibile a tematiche di equità. E infine, il 65% si dichiara felice della propria vita, un aspetto che deriva dalla maggiore consapevolezza delle proprie risorse e da una marcata adattabilità di fronte ai cambiamenti. Intercultura non è solo un viaggio, ma un investimento nel futuro di sé stessi e del mondo intero.
Persone
Al via il canale di cofinanziamento del Fondo per la Repubblica Digitale
26 Maggio 2025
L’iniziativa
Annunciata dall’Impresa socialeFondo per la Repubblica Digitalel’attivazione di un canale di cofinanziamento da 5 milioni di euro, destinato a sostenere progetti ed iniziative congiunte orientate allo sviluppo delle competenze digitali e all’inclusione sociale, economica e lavorativa dei cittadini.
L’iniziativa, parte del Piano Strategico 2025–2026 approvato dal Comitato di Indirizzo Strategico del Fondo per la Repubblica Digitale, rappresenta uno strumento innovativo per attivare collaborazioni strategiche tra enti pubblici, privati e del Terzo Settore, con l’obiettivo di amplificare l’impatto delle azioni formative sul territorio.
Il canale di cofinanziamento, che mira ad attrarre risorse supplementari coerenti con le finalità del Fondo per la Repubblica Digitale, vuole inoltre favorire un confronto positivo con le esperienze di altri soggetti, portando avanti collaborazioni strategiche per arricchire reciprocamente la conoscenza, le pratiche e le esperienze sui temi relativi alla formazione e all’inclusione digitale. Questo approccio permette di amplificare l’impatto delle iniziative sostenute e di rafforzare la consapevolezza sul valore dell’investimento e della collaborazione per promuovere la formazione digitale e il reinserimento sociale delle categorie più fragili. Oltre a generare un effetto leva sulle risorse economiche messe in campo dal Fondo per la Repubblica Digitale e dagli interlocutori coinvolti, l’apertura del canale di cofinanziamento mira anche a sperimentare forme di innovazione, sia negli ambiti di intervento sia nelle modalità operative o metodologiche scelte.
Modalità di partecipazione
Il canale di cofinanziamento è aperto a soggetti pubblici e privati, con o senza scopo di lucro. Le iniziative e le progettualità promosse dovranno focalizzarsi su tematiche di interesse condiviso, attraverso tre modalità operative:
bandi pubblici elaborati e promossi congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori in funzione di enti erogatori;
progetti proposti direttamente da enti del Terzo Settore e sostenuti, almeno al 50%, da risorse interne e/o esterne provenienti da uno o più cofinanziatori;
iniziative elaborate e promosse congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori per la realizzazione di opportunità rivolte alla collettività in linea con la mission del Fondo per la Repubblica Digitale.
Il processo di selezione si articola in due momenti: una prima fase, in cui i soggetti interessati presentano la propria idea progettuale e una seconda fase, riservata esclusivamente alle idee ritenute idonee, in cui si procederà con la progettazione esecutiva. I criteri di selezione includono: coerenza con la missione del Fondo, originalità della proposta, assenza di contenuti già sottoposti o respinti, e assenza di interventi per l’acquisto e la costruzione di infrastrutture o esclusivamente finalizzate alla ricerca.
Le proposte potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili.
Risorse disponibili
Il Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale ha stanziato in totale 5 milioni di euro.
Fondazione, Comune e Chiesa di Bologna insieme per il progetto Bologna Serena per gli anziani
19 Maggio 2025
Investimento complessivo da 9 milioni di euro in tre anni per un progetto sulla qualità della vita delle persone over 65. Villa Serena come punto di riferimento per persone anziane
A Bologna la popolazione over 65, conta circa 96.000 persone, sono il 25% della popolazione. Saranno oltre 100 mila tra dieci anni e 109 mila tra venti. Di questi, quasi 55.000 hanno più di 75 anni e 36.000 superano gli 80 anni, mentre i centenari si avvicinano alle 250 unità. I livelli di autosufficienza non dipendono solo dall’età, ma diminuiscono con l’invecchiamento. Dall’indagine sulla qualità della vita realizzata dal Comune di Bologna sappiamo che oggi le persone che dichiarano di prendersi cura di un anziano sopra i 75 anni sono stimate in 17 mila. Il 33% degli over 65 a Bologna oggi abita da solo, percentuale che sale al 50% per gli over 80.
Da questi dati e da questa tendenza all’invecchiamento della popolazione e quindi dell’aspettativa di vita in città, parte il progettoBologna Serena per gli anziani.
Bologna Serena per gli anziani è il nuovo progetto con il quale Fondazione Carisbo, Comune e Chiesa di Bologna collaboreranno nei prossimi tre anni, a partire dal 2025, nel realizzare servizi di supporto, assistenza e inclusione sociale dedicati alla popolazione anziana e ai caregiver, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli over 65.
Bologna Serena per gli anziani ha gli obiettivi di:
innovare e rafforzare le risposte del sistema dei servizi mirati a rispondere ai bisogni della terza età;
sperimentare nuove risposte al cambiamento dei bisogni espressi dalla popolazione anziana alla luce delle mutazioni sociali e demografiche;
aggregare istituzioni, soggetti del terzo settore e comunità nel progettare e realizzare insieme un nuovo welfare per gli anziani.
Questi obiettivi saranno realizzati lungo tre assi strategici:
il domicilio come prospettiva prioritaria per il benessere dell’anziano;
la valorizzazione del ruolo del caregiver familiare e delle assistenti familiari;
la risposta a chi non entra nelle strutture residenziali sociosanitarie.
La convenzionetra gli enti sarà approvata nella prossima Giunta e prevede un investimento da parte della Fondazione Carisbo, che partecipa alla redazione delle linee guida e alle azioni, allo sviluppo, monitoraggio e valutazione del progetto, pari a 4,25 milioni di euro nell’arco di un triennio (di cui 1,25 milioni nel 2025, 1,5 milioni per il 2026 e 1,5 per il 2027).
Il Comune attuerà il progetto secondo le linee guida concordate, cofinanziandolo con ulteriori interventi nell’ambito delle risorse del proprio bilancio, per un valore di altri 4,5 milioni di euro nel triennio 2025/2027.
Questi fondi, pari a 9 milioni di euro in 3 anni, saranno destinati alle attività previste e gli enti collaboreranno nella gestione e il coordinamento delle azioni in collaborazione con gli enti e i soggetti del territorio garantendo la partecipazione della rete socio-sanitaria, in particolare Ausl di Bologna e Asp Città di Bologna, mentre la Chiesa di Bologna si impegna a collaborare al monitoraggio del progetto in sinergia con i propri servizi di ascolto territoriale.
Questo budget sarà suddiviso nel triennio su varie linee progettuali che riguardano:
interventi per i caregiver;
costruire una comunità dementia friendly;
potenziamento di telecontrollo, teleassistenza, telecompagnia;
servizi sociosanitari aperti;
promozione dell’invecchiamento in salute;
la creazione di un luogo e un team di riferimento in città sulle politiche per gli anziani.
A Villa Serena un punto di riferimento sulle politiche per le persone anziane
Sarà Villa Serena il punto di riferimento dove realizzare un luogo fisico in città per le famiglie, i cittadini, le associazioni e la comunità professionale sulle politiche per gli anziani. Lo spazio potrà essere allestito con mostre a tema, materiale informativo sulle opportunità esistenti, punti di informazione e orientamento per gli anziani sui temi della salute e dei servizi, uffici da dedicare all’organizzazione di eventi, gite o vacanze, locali e spazi aperti per lo svolgimento di attività di socializzazione, culturali e sportive.
Sarà sede di un team dedicato all’analisi del fenomeno dell’invecchiamento demografico e alla creazione di progettazioni innovative a partire dalla raccolta di dati affidabili e comparabili per monitorare i progressi delle azioni messe in campo e per la definizione delle politiche in questo ambito. Le nuove informazioni raccolte sui caregiver potranno offrire una maggior conoscenza delle conseguenze dell’assistenza informale sullo stress di chi si prende cura dei propri familiari, sulle diseguaglianze di genere ad esse connesse, sull’effettiva capacità di accesso ai servizi per le long term care, sulle diseguaglianze territoriali e servire alla produzione di conoscenze da mettere a disposizione della città per costruire il futuro welfare per gli anziani a Bologna.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo entra a far parte del Consorzio BI-REX di Bologna
23 Aprile 2025
Fondazione Carisbo annuncia la sua adesione al Consorzio BI-REX Big Data Innovation & Research Excellence, Competence Center nazionale e soggetto attuatore del Pnrr ad alta specializzazione sui Big Data, Industria 4.0 e Transizione 5.0.
La convenzione siglata, della durata di 3 anni e rinnovabile, darà avvio a forme di collaborazione sinergica, particolarmente focalizzate su iniziative per lo sviluppo economico del territorio, tramite la promozione di attività nell’ambito di Industria 4.0 di ricerca applicata, l’attivazione di progetti di innovazione e supporto all’imprenditorialità, nonché la messa a punto di percorsi di incubazione, accelerazione, orientamento e formazione.
Fondazione Carisbo e Consorzio BI-REX saranno così impegnate nella partecipazione congiunta a bandi europei, nazionali, regionali per la realizzazione di progetti di ricerca e formazione, attivando programmi di incubazione e accelerazione d’impresa, sostenendo la partecipazione delle rispettive startup a iniziative di networking e favorendone l’accesso, tramite tariffe agevolate, agli spazi di coworking nelle rispettive strutture.
Fondazione Carisbo è una fondazione di origine bancaria che persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo del territorio metropolitano di Bologna. Con il progetto BIGBO – Boost Innovation Garage, polo dedicato ai talenti, all’innovazione e alla trasformazione digitale, la Fondazione contribuisce nel diffondere una cultura imprenditoriale innovativa, generando un impatto tangibile e creando nuove opportunità di lavoro. BIGBO offre spazi di lavoro flessibili, multifunzionali e organizza tavole rotonde ed eventi incentrati su innovazione e tecnologia, programmi di accelerazione, attività di collegamento tra aziende consolidate e startup.
Il Competence Center BI-REX, con sede a Bologna, si configura come Public Private Partnership che raccoglie 64 player tra Università, Centri di Ricerca e Imprese di eccellenza, con l’obiettivo di supportare le aziende nei processi di innovazione, trasformazione digitale e sostenibilità, favorendo l’adozione delle tecnologie Industria 4.0 e 5.0 e il trasferimento tecnologico attraverso una vasta serie di servizi. Principale valore aggiunto di BI-REX è rappresentato dalla Linea Pilota, fabbrica digitale interconnessa completamente a disposizione delle imprese, in cui le tecnologie 4.0 and 5.0 sono integrate con quelle tradizionali.
Persone
Pubblicato il bando “Dritti al Punto” del Fondo per la Repubblica Digitale
22 Aprile 2025
Il contesto italiano
Lo sviluppo delle competenze digitali è uno degli obiettivi strategici dell’Unione europea, che mira a dotare almeno l’80% dei cittadini tra i 16 e i 74 anni di competenze digitali di base entro il 2030. A guidare questo processo è il quadro europeoDigComp 2.2, che individua cinque aree chiave – dalla sicurezza informatica, alla creazione di contenuti – ritenute essenziali per una piena partecipazione alla vita sociale e professionale. L’Italia, tuttavia, registra un significativo ritardo rispetto alla media UE: nel 2023 solo il 46% degli adulti possedeva competenze digitali almeno di base.
Il quadro è aggravato da divari generazionali e territoriali: tra i giovani (16-24 anni) la quota sale al 59%, mentre tra gli over 65 crolla al 19%, con le regioni del Sud ampiamente sotto la media UE (34%). Per colmare il ritardo, il PNRR ha attivato la misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, con l’obiettivo di formare 2 milioni di cittadini entro il 2026 attraverso 3000 Punti Digitale Facile. Sebbene la rete dei punti sia stata attivata, a marzo 2025, sono stati raggiunti circa 760 mila cittadini, pari al 38% dell’obiettivo, con risultati disomogenei tra le diverse regioni.
Bando Dritti al Punto
Il bando intende sostenere progetti di formazione all’interno dei Punti Digitale Facile, integrando le attività già pianificate e realizzate nell’ambito della misura M1C1 1.7.2 “Rete dei servizi di facilitazione digitale” del PNRR, al fine di potenziarne l’offerta formativa.
In particolare, si intende selezionare progetti formativi rivolti a tutti i cittadini, incentrati sui temi individuati dal quadro europeo DigComp 2.2, come l’alfabetizzazione su informazione e dati, ovvero la capacità di analizzare criticamente fonti e contenuti online e distinguere le informazioni affidabili dalle fake news; la sicurezza informatica, intesa come consapevolezza dei rischi digitali e capacità di proteggere dispositivi e dati personali; la creazione di contenuti digitali, anche con il supporto dell’Intelligenza Artificiale, promuovendo un uso consapevole e responsabile degli strumenti digitali e una riflessione sulle implicazioni etiche, sociali e legali dell’IA; infine, la comunicazione e collaborazione attraverso le tecnologie digitali, per incentivare l’uso attivo dei servizi digitali pubblici e privati (come l’uso di app quali Io e IT-Wallet, o servizi come Identità digitale, Domicilio digitale e Fascicolo sanitario elettronico), sviluppando strategie comunicative efficaci e inclusive nei diversi ambienti digitali.
Chi può partecipare
Le proposte possono essere presentate da Soggetti attuatori o Soggetti sub-attuatori della misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, che si occupino direttamente o indirettamente – per tramite di Soggetti realizzatori – della gestione di almeno un Punto Digitale Facile, o ancora da Soggetti realizzatori della misura, intesi come enti privati che abbiano sottoscritto un’apposita convenzione/contratto con un Soggetto attuatore/sub-attuatore per la co-gestione e co-progettazione delle attività presso uno o più Punti Digitale Facile.
Le proposte progettuali, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma Re@dy, entro le ore 11 del30 maggio 2025.
Composizione della lista congiunta di candidati al Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025/2026/2027 di Intesa Sanpaolo S.p.A.
28 Marzo 2025
Le Fondazioni aderenti al patto parasociale di consultazione e voto sottoscritto l’11 novembre 2024 in relazione all’Assemblea di Intesa Sanpaolo convocata per il 29 aprile 2025, anche sulla base degli orientamenti manifestati dal Consiglio di Amministrazione uscente della Banca per la composizione della lista dei candidati alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025−2027 e con l’intento di assicurare:
la composizione quantitativamente ottimale, avuto riguardo alla complessità organizzativa, di operatività e di governance della Banca e alle valutazioni espresse sulle dinamiche di funzionamento dell’Organo collegiale;
la continuità di azione ed il mantenimento del patrimonio informativo e di esperienze acquisito nel corso dei precedenti mandati;
un riscontro concreto alle esigenze di continuare a esprimere scelte di elevata qualità, diversità, complementarità e di integrare nuove competenze strategiche, professionalità e personalità, al fine di dare continuità alle capacità di approfondimento e di dibattito in tutte le complesse materie di competenza del Consiglio e del Comitato per il Controllo sulla Gestione, e permettere un’adeguata costituzione e funzionalità dei Comitati endo−consiliari;
hanno depositato in data 27 marzo 2025 la seguente lista di 17 candidati così articolata:
SEZIONE 1
GIAN MARIA GROS-PIETRO
PAOLA TAGLIAVINI
CARLO MESSINA
MARIANGELA ZAPPIA
FRANCO CERUTI
PAOLO MARIA VITTORIO GRANDI
LUCIANO NEBBIA
LIANA LOGIURATO
PIETRO PREVITALI
MARIA ALESSANDRA STEFANELLI
BRUNO MARIA PARIGI
DONATELLA BUSSO
SILVIA MERLO
PAOLO MESSA
SEZIONE 2
FABRIZIO MOSCA
MARIELLA TAGLIABUE
MAURA CAMPRA
Nel medesimo contesto, le Fondazioni hanno proposto (i) di determinare in 19 il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da nominare, (ii) di riconfermare il Prof. Gian Maria Gros−Pietro quale Presidente del Consiglio di Amministrazione e (iii) di nominare la Prof.a Paola Tagliavini quale Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione; nonché (iv) di indicare il Dott. Carlo Messina come profilo ideale per la posizione di Consigliere Delegato e CEO, nell’ambito della lista presentata, ferme restando le piene prerogative proprie del Consiglio di Amministrazione che sarà nominato, in ragione dei poteri definiti dallo Statuto sociale.
Alla luce dei risultati conseguiti nell’ultimo decennio dalla Banca, che hanno posto Intesa Sanpaolo in una posizione di vertice assoluto tra le banche europee, sia per l’affidabilità sia per il sostegno allo sviluppo del Paese, i Presidenti delle Fondazioni, nella loro connaturata rappresentanza di azionisti istituzionali di lungo termine, esprimono vivo apprezzamento per la visione e la gestione altamente efficace da parte del CEO e conseguentemente auspicano che il Dr. Carlo Messina possa garantire il suo ruolo di leadership nella Banca anche per i successivi mandati.
Infine, le Fondazioni hanno proposto, in linea con quanto evidenziato dal Consiglio uscente, la conferma degli emolumenti per i consiglieri che non siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione e l’incremento del compenso fisso specifico per i consiglieri che siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione nonché del compenso additivo del Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione.
Sviluppo del territorio
Aperto il bando Fairplay (terza sessione erogativa 2025)
28 Marzo 2025
Per l’area Sviluppo del territorio (settore Educazione, istruzione e formazione) e la missione “Formazione del capitale umano”, con specifico riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile SDG n° 4 “Istruzione di qualità” e SDG n° 9 “Imprese, innovazione e infrastrutture”, il bando Fairplay accessibile fino al 5 maggio rende disponibili risorse per 150.000 euro allo scopo di:
promuovere l’idea di sport inclusivo, aperto a tutti, capace di incidere positivamente sulla coesione sociale della comunità territoriale;
incentivare la rigenerazione di spazi in un’ottica di condivisione e cura del bene comune;
favorire la diffusione di valori educativi e corretti stili di vita.
Acri lancia il Premio GenP – Giovani che partecipano
13 Giugno 2025
Aperte fino al 14 settembre le candidature al premio per le organizzazioni del Terzo settore che incentivano la partecipazione giovanile
Non è vero che i giovani non partecipano e non si impegnano a migliorare il Paese. Lo fanno, ma non sempre all’interno delle organizzazioni tradizionali del Terzo settore. Sempre più spesso scelgono forme di impegno fluide, informali, legate a cause specifiche – come l’ambiente, i diritti civili e la giustizia sociale – e lontane da strutture composte e guidate prevalentemente da persone di generazioni passate. In questo scenario, molte realtà del Terzo settore stanno cercando nuove strade per coinvolgere le nuove generazioni anche all’interno dei propri processi decisionali.
In questo scenario nasce “GenP – Giovani che partecipano”, un premio promosso da Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria, dedicato alle organizzazioni del Terzo settore composte da giovani che valorizzino il protagonismo giovanile. Il premio si rivolge a realtà i cui organi di amministrazione siano composti o coinvolgano giovani under 35, incentivando la loro partecipazione attiva nella progettazione e realizzazione dei progetti. Il premio intende infatti portare alla luce e dare visibilità a esperienze significative di partecipazione giovanile.
Le organizzazioni vincitrici riceveranno un contributo di 10mila euro ciascuna e saranno premiate nel corso di un evento nazionale che si terrà nel mese di dicembre 2025.
Le candidature sono aperte fino al 14 settembre 2025 sul sito ufficiale www.genp.it, dove sono disponibili il regolamento completo e il modulo di partecipazione.
A novembre verrà annunciata la shortlist delle 10 organizzazioni finaliste e, tra queste, una giuria composta da esperti del settore e rappresentanti di Acri selezionerà le 3 organizzazioni vincitrici.
I componenti della giuria:
Ferruccio de Bortoli, giornalista
Lucrezia Ferrara, Young Advisory Board Fondazione Compagnia di San Paolo
Luca Gori, presidente Commissione Innovazione sociale di Acri
Clara Morelli, autrice Will Media
Vanessa Pallucchi, portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore
Tommaso Salaroli, cofondatore e CEO di Scomodo
Michele Sciscioli, capo Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale
Media partner dell’iniziativa sono Vita e Will, mentre Percorsi di Secondo Welfare realizzerà e presenterà, in occasione dell’evento di premiazione, un’indagine sul tasso di under 35 nei Cda delle organizzazioni del Terzo settore.
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa
10 Giugno 2025
Assegnate 6 borse di studio per programmi di vita e di studio all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione Carisbo
Sono stati premiati, presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, i 6 studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura. I 6 studenti potranno vivere e studiare per un trimestre fino ad un anno scolastico all’estero, accolti in una famiglia e una scuola del luogo e assistiti dai volontari locali.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Fondazione Intercultura e Fondazione Carisbo che risale al 2020-2021 e, grazie ad essa, 62 studentesse e studenti delle scuole secondarie di II grado – a cui si aggiungono i 6 studenti premiati quest’anno – hanno finora potuto vivere un’esperienza autentica delle diversità e acquisire nuove competenze utili per la loro vita personale e professionale.
Alla cerimonia di premiazione è intervenuta Maila Quaglia, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Carisbo, insieme a Vincenzo Morlini, past Consigliere di Amministrazione di Intercultura, poi Direttore Esecutivo di Intercultura e poi Presidente internazionale di AFS, alle famiglie dei giovani ambasciatori nel mondo e ai volontari di Intercultura, che proprio in questi mesi si stanno occupando della formazione degli studenti in partenza per prepararli alla loro esperienza.
I vincitori sono:
Sara, iscritta al Liceo E. Fermi di Bologna e in partenza per un programma scolastico semestrale in Brasile;
Steven, iscritto al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Thailandia;
Geremia, iscritto all’IIS G. Bruno di Medicina e in partenza per un programma annuale in Lettonia;
Francesca, iscritta all’IIS Montessori-Da Vinci di Porretta Terme e in partenza per un programma annuale in Perù;
Sabrina, iscritta al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma annuale in Honduras;
Matteo, iscritto al Liceo L. Bassi di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Messico.
Emozionati e felici per il traguardo raggiunto, alcuni ragazzi hanno così commentato la vincita della borsa di studio.
Geremia: «Quando ho scoperto di aver vinto, ho sentito come un ritorno brusco al presente. Quella che fino a poco prima sembrava solo un’idea improbabile era diventata concreta. È stato uno shock di consapevolezza. Ero felice, ma allo stesso tempo ero offuscato da tante altre emozioni, compresa la paura iniziale. Marco Aurelioperò, affermava che “ciò che ostacola l’azione, la promuove”, come se fosse proprio l’attrito, a dare lo slancio. Così il timore, invece di essere un intralcio, è ciò che valorizza la scelta.»
Sabrina: «Ho deciso di accettare questa sfida perché volevo mettermi in gioco davvero. Sentivo il bisogno di uscire dalla mia routine e conoscere un altro modo di vivere. L’Honduras, con la sua cultura e la sua lingua completamente nuove per me, mi è sembrato il luogo perfetto per farlo. So che sarà difficile, ma credo che le sfide più grandi siano anche le più formative.» Con loro erano presenti anche due ex vincitrici del concorso Intercultura e della borsa di studio FormazionEuropa, Sara Bonora, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Brasile a.s. 2023-24 e Matilde Mazzanti, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Cile a.s. 2023-24.
Ricerca Ipsos: l’esperienza con Intercultura decisiva per la propria vita per il 68% degli ex partecipanti
Partire con Intercultura non è solo un soggiorno all’estero, ma un’esperienza che lascia il segno per tutta la vita. Un’indagine Ipsos su 958 ex studenti, oggi tra i 20 e i 64 anni, lo conferma. Il 68% riconosce un impatto decisivo sulla propria identità e attribuisce ai volontari un ruolo chiave nel proprio percorso di crescita personale. Vivere e studiare all’estero con Intercultura permette di sviluppare competenze trasversali, fondamentali sia nella vita personale che in quella professionale.
Il 58% ha scelto destinazioni non convenzionali tra cui l’Asia, l’America Latina e l’Africa sviluppando un atteggiamento di apertura alla diversità culturale e competenze linguistiche: tutti parlano almeno un’altra lingua oltre all’inglese. Le soft skills ne escono rafforzate: il 97% migliora le relazioni, l’89% diventa più autonomo e il 74% si sente pronto alle sfide del mondo di oggi.
Sul piano personale, chi ha vissuto l’esperienza Intercultura denota una grande attenzione e accettazione delle diversità e una coscienza sociale evoluta e sensibile a tematiche di equità. E infine, il 65% si dichiara felice della propria vita, un aspetto che deriva dalla maggiore consapevolezza delle proprie risorse e da una marcata adattabilità di fronte ai cambiamenti. Intercultura non è solo un viaggio, ma un investimento nel futuro di sé stessi e del mondo intero.
Persone
Al via il canale di cofinanziamento del Fondo per la Repubblica Digitale
26 Maggio 2025
L’iniziativa
Annunciata dall’Impresa socialeFondo per la Repubblica Digitalel’attivazione di un canale di cofinanziamento da 5 milioni di euro, destinato a sostenere progetti ed iniziative congiunte orientate allo sviluppo delle competenze digitali e all’inclusione sociale, economica e lavorativa dei cittadini.
L’iniziativa, parte del Piano Strategico 2025–2026 approvato dal Comitato di Indirizzo Strategico del Fondo per la Repubblica Digitale, rappresenta uno strumento innovativo per attivare collaborazioni strategiche tra enti pubblici, privati e del Terzo Settore, con l’obiettivo di amplificare l’impatto delle azioni formative sul territorio.
Il canale di cofinanziamento, che mira ad attrarre risorse supplementari coerenti con le finalità del Fondo per la Repubblica Digitale, vuole inoltre favorire un confronto positivo con le esperienze di altri soggetti, portando avanti collaborazioni strategiche per arricchire reciprocamente la conoscenza, le pratiche e le esperienze sui temi relativi alla formazione e all’inclusione digitale. Questo approccio permette di amplificare l’impatto delle iniziative sostenute e di rafforzare la consapevolezza sul valore dell’investimento e della collaborazione per promuovere la formazione digitale e il reinserimento sociale delle categorie più fragili. Oltre a generare un effetto leva sulle risorse economiche messe in campo dal Fondo per la Repubblica Digitale e dagli interlocutori coinvolti, l’apertura del canale di cofinanziamento mira anche a sperimentare forme di innovazione, sia negli ambiti di intervento sia nelle modalità operative o metodologiche scelte.
Modalità di partecipazione
Il canale di cofinanziamento è aperto a soggetti pubblici e privati, con o senza scopo di lucro. Le iniziative e le progettualità promosse dovranno focalizzarsi su tematiche di interesse condiviso, attraverso tre modalità operative:
bandi pubblici elaborati e promossi congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori in funzione di enti erogatori;
progetti proposti direttamente da enti del Terzo Settore e sostenuti, almeno al 50%, da risorse interne e/o esterne provenienti da uno o più cofinanziatori;
iniziative elaborate e promosse congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori per la realizzazione di opportunità rivolte alla collettività in linea con la mission del Fondo per la Repubblica Digitale.
Il processo di selezione si articola in due momenti: una prima fase, in cui i soggetti interessati presentano la propria idea progettuale e una seconda fase, riservata esclusivamente alle idee ritenute idonee, in cui si procederà con la progettazione esecutiva. I criteri di selezione includono: coerenza con la missione del Fondo, originalità della proposta, assenza di contenuti già sottoposti o respinti, e assenza di interventi per l’acquisto e la costruzione di infrastrutture o esclusivamente finalizzate alla ricerca.
Le proposte potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili.
Risorse disponibili
Il Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale ha stanziato in totale 5 milioni di euro.
Fondazione, Comune e Chiesa di Bologna insieme per il progetto Bologna Serena per gli anziani
19 Maggio 2025
Investimento complessivo da 9 milioni di euro in tre anni per un progetto sulla qualità della vita delle persone over 65. Villa Serena come punto di riferimento per persone anziane
A Bologna la popolazione over 65, conta circa 96.000 persone, sono il 25% della popolazione. Saranno oltre 100 mila tra dieci anni e 109 mila tra venti. Di questi, quasi 55.000 hanno più di 75 anni e 36.000 superano gli 80 anni, mentre i centenari si avvicinano alle 250 unità. I livelli di autosufficienza non dipendono solo dall’età, ma diminuiscono con l’invecchiamento. Dall’indagine sulla qualità della vita realizzata dal Comune di Bologna sappiamo che oggi le persone che dichiarano di prendersi cura di un anziano sopra i 75 anni sono stimate in 17 mila. Il 33% degli over 65 a Bologna oggi abita da solo, percentuale che sale al 50% per gli over 80.
Da questi dati e da questa tendenza all’invecchiamento della popolazione e quindi dell’aspettativa di vita in città, parte il progettoBologna Serena per gli anziani.
Bologna Serena per gli anziani è il nuovo progetto con il quale Fondazione Carisbo, Comune e Chiesa di Bologna collaboreranno nei prossimi tre anni, a partire dal 2025, nel realizzare servizi di supporto, assistenza e inclusione sociale dedicati alla popolazione anziana e ai caregiver, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli over 65.
Bologna Serena per gli anziani ha gli obiettivi di:
innovare e rafforzare le risposte del sistema dei servizi mirati a rispondere ai bisogni della terza età;
sperimentare nuove risposte al cambiamento dei bisogni espressi dalla popolazione anziana alla luce delle mutazioni sociali e demografiche;
aggregare istituzioni, soggetti del terzo settore e comunità nel progettare e realizzare insieme un nuovo welfare per gli anziani.
Questi obiettivi saranno realizzati lungo tre assi strategici:
il domicilio come prospettiva prioritaria per il benessere dell’anziano;
la valorizzazione del ruolo del caregiver familiare e delle assistenti familiari;
la risposta a chi non entra nelle strutture residenziali sociosanitarie.
La convenzionetra gli enti sarà approvata nella prossima Giunta e prevede un investimento da parte della Fondazione Carisbo, che partecipa alla redazione delle linee guida e alle azioni, allo sviluppo, monitoraggio e valutazione del progetto, pari a 4,25 milioni di euro nell’arco di un triennio (di cui 1,25 milioni nel 2025, 1,5 milioni per il 2026 e 1,5 per il 2027).
Il Comune attuerà il progetto secondo le linee guida concordate, cofinanziandolo con ulteriori interventi nell’ambito delle risorse del proprio bilancio, per un valore di altri 4,5 milioni di euro nel triennio 2025/2027.
Questi fondi, pari a 9 milioni di euro in 3 anni, saranno destinati alle attività previste e gli enti collaboreranno nella gestione e il coordinamento delle azioni in collaborazione con gli enti e i soggetti del territorio garantendo la partecipazione della rete socio-sanitaria, in particolare Ausl di Bologna e Asp Città di Bologna, mentre la Chiesa di Bologna si impegna a collaborare al monitoraggio del progetto in sinergia con i propri servizi di ascolto territoriale.
Questo budget sarà suddiviso nel triennio su varie linee progettuali che riguardano:
interventi per i caregiver;
costruire una comunità dementia friendly;
potenziamento di telecontrollo, teleassistenza, telecompagnia;
servizi sociosanitari aperti;
promozione dell’invecchiamento in salute;
la creazione di un luogo e un team di riferimento in città sulle politiche per gli anziani.
A Villa Serena un punto di riferimento sulle politiche per le persone anziane
Sarà Villa Serena il punto di riferimento dove realizzare un luogo fisico in città per le famiglie, i cittadini, le associazioni e la comunità professionale sulle politiche per gli anziani. Lo spazio potrà essere allestito con mostre a tema, materiale informativo sulle opportunità esistenti, punti di informazione e orientamento per gli anziani sui temi della salute e dei servizi, uffici da dedicare all’organizzazione di eventi, gite o vacanze, locali e spazi aperti per lo svolgimento di attività di socializzazione, culturali e sportive.
Sarà sede di un team dedicato all’analisi del fenomeno dell’invecchiamento demografico e alla creazione di progettazioni innovative a partire dalla raccolta di dati affidabili e comparabili per monitorare i progressi delle azioni messe in campo e per la definizione delle politiche in questo ambito. Le nuove informazioni raccolte sui caregiver potranno offrire una maggior conoscenza delle conseguenze dell’assistenza informale sullo stress di chi si prende cura dei propri familiari, sulle diseguaglianze di genere ad esse connesse, sull’effettiva capacità di accesso ai servizi per le long term care, sulle diseguaglianze territoriali e servire alla produzione di conoscenze da mettere a disposizione della città per costruire il futuro welfare per gli anziani a Bologna.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo entra a far parte del Consorzio BI-REX di Bologna
23 Aprile 2025
Fondazione Carisbo annuncia la sua adesione al Consorzio BI-REX Big Data Innovation & Research Excellence, Competence Center nazionale e soggetto attuatore del Pnrr ad alta specializzazione sui Big Data, Industria 4.0 e Transizione 5.0.
La convenzione siglata, della durata di 3 anni e rinnovabile, darà avvio a forme di collaborazione sinergica, particolarmente focalizzate su iniziative per lo sviluppo economico del territorio, tramite la promozione di attività nell’ambito di Industria 4.0 di ricerca applicata, l’attivazione di progetti di innovazione e supporto all’imprenditorialità, nonché la messa a punto di percorsi di incubazione, accelerazione, orientamento e formazione.
Fondazione Carisbo e Consorzio BI-REX saranno così impegnate nella partecipazione congiunta a bandi europei, nazionali, regionali per la realizzazione di progetti di ricerca e formazione, attivando programmi di incubazione e accelerazione d’impresa, sostenendo la partecipazione delle rispettive startup a iniziative di networking e favorendone l’accesso, tramite tariffe agevolate, agli spazi di coworking nelle rispettive strutture.
Fondazione Carisbo è una fondazione di origine bancaria che persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo del territorio metropolitano di Bologna. Con il progetto BIGBO – Boost Innovation Garage, polo dedicato ai talenti, all’innovazione e alla trasformazione digitale, la Fondazione contribuisce nel diffondere una cultura imprenditoriale innovativa, generando un impatto tangibile e creando nuove opportunità di lavoro. BIGBO offre spazi di lavoro flessibili, multifunzionali e organizza tavole rotonde ed eventi incentrati su innovazione e tecnologia, programmi di accelerazione, attività di collegamento tra aziende consolidate e startup.
Il Competence Center BI-REX, con sede a Bologna, si configura come Public Private Partnership che raccoglie 64 player tra Università, Centri di Ricerca e Imprese di eccellenza, con l’obiettivo di supportare le aziende nei processi di innovazione, trasformazione digitale e sostenibilità, favorendo l’adozione delle tecnologie Industria 4.0 e 5.0 e il trasferimento tecnologico attraverso una vasta serie di servizi. Principale valore aggiunto di BI-REX è rappresentato dalla Linea Pilota, fabbrica digitale interconnessa completamente a disposizione delle imprese, in cui le tecnologie 4.0 and 5.0 sono integrate con quelle tradizionali.
Persone
Pubblicato il bando “Dritti al Punto” del Fondo per la Repubblica Digitale
22 Aprile 2025
Il contesto italiano
Lo sviluppo delle competenze digitali è uno degli obiettivi strategici dell’Unione europea, che mira a dotare almeno l’80% dei cittadini tra i 16 e i 74 anni di competenze digitali di base entro il 2030. A guidare questo processo è il quadro europeoDigComp 2.2, che individua cinque aree chiave – dalla sicurezza informatica, alla creazione di contenuti – ritenute essenziali per una piena partecipazione alla vita sociale e professionale. L’Italia, tuttavia, registra un significativo ritardo rispetto alla media UE: nel 2023 solo il 46% degli adulti possedeva competenze digitali almeno di base.
Il quadro è aggravato da divari generazionali e territoriali: tra i giovani (16-24 anni) la quota sale al 59%, mentre tra gli over 65 crolla al 19%, con le regioni del Sud ampiamente sotto la media UE (34%). Per colmare il ritardo, il PNRR ha attivato la misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, con l’obiettivo di formare 2 milioni di cittadini entro il 2026 attraverso 3000 Punti Digitale Facile. Sebbene la rete dei punti sia stata attivata, a marzo 2025, sono stati raggiunti circa 760 mila cittadini, pari al 38% dell’obiettivo, con risultati disomogenei tra le diverse regioni.
Bando Dritti al Punto
Il bando intende sostenere progetti di formazione all’interno dei Punti Digitale Facile, integrando le attività già pianificate e realizzate nell’ambito della misura M1C1 1.7.2 “Rete dei servizi di facilitazione digitale” del PNRR, al fine di potenziarne l’offerta formativa.
In particolare, si intende selezionare progetti formativi rivolti a tutti i cittadini, incentrati sui temi individuati dal quadro europeo DigComp 2.2, come l’alfabetizzazione su informazione e dati, ovvero la capacità di analizzare criticamente fonti e contenuti online e distinguere le informazioni affidabili dalle fake news; la sicurezza informatica, intesa come consapevolezza dei rischi digitali e capacità di proteggere dispositivi e dati personali; la creazione di contenuti digitali, anche con il supporto dell’Intelligenza Artificiale, promuovendo un uso consapevole e responsabile degli strumenti digitali e una riflessione sulle implicazioni etiche, sociali e legali dell’IA; infine, la comunicazione e collaborazione attraverso le tecnologie digitali, per incentivare l’uso attivo dei servizi digitali pubblici e privati (come l’uso di app quali Io e IT-Wallet, o servizi come Identità digitale, Domicilio digitale e Fascicolo sanitario elettronico), sviluppando strategie comunicative efficaci e inclusive nei diversi ambienti digitali.
Chi può partecipare
Le proposte possono essere presentate da Soggetti attuatori o Soggetti sub-attuatori della misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, che si occupino direttamente o indirettamente – per tramite di Soggetti realizzatori – della gestione di almeno un Punto Digitale Facile, o ancora da Soggetti realizzatori della misura, intesi come enti privati che abbiano sottoscritto un’apposita convenzione/contratto con un Soggetto attuatore/sub-attuatore per la co-gestione e co-progettazione delle attività presso uno o più Punti Digitale Facile.
Le proposte progettuali, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma Re@dy, entro le ore 11 del30 maggio 2025.
Composizione della lista congiunta di candidati al Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025/2026/2027 di Intesa Sanpaolo S.p.A.
28 Marzo 2025
Le Fondazioni aderenti al patto parasociale di consultazione e voto sottoscritto l’11 novembre 2024 in relazione all’Assemblea di Intesa Sanpaolo convocata per il 29 aprile 2025, anche sulla base degli orientamenti manifestati dal Consiglio di Amministrazione uscente della Banca per la composizione della lista dei candidati alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025−2027 e con l’intento di assicurare:
la composizione quantitativamente ottimale, avuto riguardo alla complessità organizzativa, di operatività e di governance della Banca e alle valutazioni espresse sulle dinamiche di funzionamento dell’Organo collegiale;
la continuità di azione ed il mantenimento del patrimonio informativo e di esperienze acquisito nel corso dei precedenti mandati;
un riscontro concreto alle esigenze di continuare a esprimere scelte di elevata qualità, diversità, complementarità e di integrare nuove competenze strategiche, professionalità e personalità, al fine di dare continuità alle capacità di approfondimento e di dibattito in tutte le complesse materie di competenza del Consiglio e del Comitato per il Controllo sulla Gestione, e permettere un’adeguata costituzione e funzionalità dei Comitati endo−consiliari;
hanno depositato in data 27 marzo 2025 la seguente lista di 17 candidati così articolata:
SEZIONE 1
GIAN MARIA GROS-PIETRO
PAOLA TAGLIAVINI
CARLO MESSINA
MARIANGELA ZAPPIA
FRANCO CERUTI
PAOLO MARIA VITTORIO GRANDI
LUCIANO NEBBIA
LIANA LOGIURATO
PIETRO PREVITALI
MARIA ALESSANDRA STEFANELLI
BRUNO MARIA PARIGI
DONATELLA BUSSO
SILVIA MERLO
PAOLO MESSA
SEZIONE 2
FABRIZIO MOSCA
MARIELLA TAGLIABUE
MAURA CAMPRA
Nel medesimo contesto, le Fondazioni hanno proposto (i) di determinare in 19 il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da nominare, (ii) di riconfermare il Prof. Gian Maria Gros−Pietro quale Presidente del Consiglio di Amministrazione e (iii) di nominare la Prof.a Paola Tagliavini quale Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione; nonché (iv) di indicare il Dott. Carlo Messina come profilo ideale per la posizione di Consigliere Delegato e CEO, nell’ambito della lista presentata, ferme restando le piene prerogative proprie del Consiglio di Amministrazione che sarà nominato, in ragione dei poteri definiti dallo Statuto sociale.
Alla luce dei risultati conseguiti nell’ultimo decennio dalla Banca, che hanno posto Intesa Sanpaolo in una posizione di vertice assoluto tra le banche europee, sia per l’affidabilità sia per il sostegno allo sviluppo del Paese, i Presidenti delle Fondazioni, nella loro connaturata rappresentanza di azionisti istituzionali di lungo termine, esprimono vivo apprezzamento per la visione e la gestione altamente efficace da parte del CEO e conseguentemente auspicano che il Dr. Carlo Messina possa garantire il suo ruolo di leadership nella Banca anche per i successivi mandati.
Infine, le Fondazioni hanno proposto, in linea con quanto evidenziato dal Consiglio uscente, la conferma degli emolumenti per i consiglieri che non siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione e l’incremento del compenso fisso specifico per i consiglieri che siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione nonché del compenso additivo del Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione.
Sviluppo del territorio
Aperto il bando Fairplay (terza sessione erogativa 2025)
28 Marzo 2025
Per l’area Sviluppo del territorio (settore Educazione, istruzione e formazione) e la missione “Formazione del capitale umano”, con specifico riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile SDG n° 4 “Istruzione di qualità” e SDG n° 9 “Imprese, innovazione e infrastrutture”, il bando Fairplay accessibile fino al 5 maggio rende disponibili risorse per 150.000 euro allo scopo di:
promuovere l’idea di sport inclusivo, aperto a tutti, capace di incidere positivamente sulla coesione sociale della comunità territoriale;
incentivare la rigenerazione di spazi in un’ottica di condivisione e cura del bene comune;
favorire la diffusione di valori educativi e corretti stili di vita.
Acri lancia il Premio GenP – Giovani che partecipano
13 Giugno 2025
Aperte fino al 14 settembre le candidature al premio per le organizzazioni del Terzo settore che incentivano la partecipazione giovanile
Non è vero che i giovani non partecipano e non si impegnano a migliorare il Paese. Lo fanno, ma non sempre all’interno delle organizzazioni tradizionali del Terzo settore. Sempre più spesso scelgono forme di impegno fluide, informali, legate a cause specifiche – come l’ambiente, i diritti civili e la giustizia sociale – e lontane da strutture composte e guidate prevalentemente da persone di generazioni passate. In questo scenario, molte realtà del Terzo settore stanno cercando nuove strade per coinvolgere le nuove generazioni anche all’interno dei propri processi decisionali.
In questo scenario nasce “GenP – Giovani che partecipano”, un premio promosso da Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria, dedicato alle organizzazioni del Terzo settore composte da giovani che valorizzino il protagonismo giovanile. Il premio si rivolge a realtà i cui organi di amministrazione siano composti o coinvolgano giovani under 35, incentivando la loro partecipazione attiva nella progettazione e realizzazione dei progetti. Il premio intende infatti portare alla luce e dare visibilità a esperienze significative di partecipazione giovanile.
Le organizzazioni vincitrici riceveranno un contributo di 10mila euro ciascuna e saranno premiate nel corso di un evento nazionale che si terrà nel mese di dicembre 2025.
Le candidature sono aperte fino al 14 settembre 2025 sul sito ufficiale www.genp.it, dove sono disponibili il regolamento completo e il modulo di partecipazione.
A novembre verrà annunciata la shortlist delle 10 organizzazioni finaliste e, tra queste, una giuria composta da esperti del settore e rappresentanti di Acri selezionerà le 3 organizzazioni vincitrici.
I componenti della giuria:
Ferruccio de Bortoli, giornalista
Lucrezia Ferrara, Young Advisory Board Fondazione Compagnia di San Paolo
Luca Gori, presidente Commissione Innovazione sociale di Acri
Clara Morelli, autrice Will Media
Vanessa Pallucchi, portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore
Tommaso Salaroli, cofondatore e CEO di Scomodo
Michele Sciscioli, capo Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale
Media partner dell’iniziativa sono Vita e Will, mentre Percorsi di Secondo Welfare realizzerà e presenterà, in occasione dell’evento di premiazione, un’indagine sul tasso di under 35 nei Cda delle organizzazioni del Terzo settore.
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa
10 Giugno 2025
Assegnate 6 borse di studio per programmi di vita e di studio all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione Carisbo
Sono stati premiati, presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, i 6 studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura. I 6 studenti potranno vivere e studiare per un trimestre fino ad un anno scolastico all’estero, accolti in una famiglia e una scuola del luogo e assistiti dai volontari locali.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Fondazione Intercultura e Fondazione Carisbo che risale al 2020-2021 e, grazie ad essa, 62 studentesse e studenti delle scuole secondarie di II grado – a cui si aggiungono i 6 studenti premiati quest’anno – hanno finora potuto vivere un’esperienza autentica delle diversità e acquisire nuove competenze utili per la loro vita personale e professionale.
Alla cerimonia di premiazione è intervenuta Maila Quaglia, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Carisbo, insieme a Vincenzo Morlini, past Consigliere di Amministrazione di Intercultura, poi Direttore Esecutivo di Intercultura e poi Presidente internazionale di AFS, alle famiglie dei giovani ambasciatori nel mondo e ai volontari di Intercultura, che proprio in questi mesi si stanno occupando della formazione degli studenti in partenza per prepararli alla loro esperienza.
I vincitori sono:
Sara, iscritta al Liceo E. Fermi di Bologna e in partenza per un programma scolastico semestrale in Brasile;
Steven, iscritto al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Thailandia;
Geremia, iscritto all’IIS G. Bruno di Medicina e in partenza per un programma annuale in Lettonia;
Francesca, iscritta all’IIS Montessori-Da Vinci di Porretta Terme e in partenza per un programma annuale in Perù;
Sabrina, iscritta al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma annuale in Honduras;
Matteo, iscritto al Liceo L. Bassi di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Messico.
Emozionati e felici per il traguardo raggiunto, alcuni ragazzi hanno così commentato la vincita della borsa di studio.
Geremia: «Quando ho scoperto di aver vinto, ho sentito come un ritorno brusco al presente. Quella che fino a poco prima sembrava solo un’idea improbabile era diventata concreta. È stato uno shock di consapevolezza. Ero felice, ma allo stesso tempo ero offuscato da tante altre emozioni, compresa la paura iniziale. Marco Aurelioperò, affermava che “ciò che ostacola l’azione, la promuove”, come se fosse proprio l’attrito, a dare lo slancio. Così il timore, invece di essere un intralcio, è ciò che valorizza la scelta.»
Sabrina: «Ho deciso di accettare questa sfida perché volevo mettermi in gioco davvero. Sentivo il bisogno di uscire dalla mia routine e conoscere un altro modo di vivere. L’Honduras, con la sua cultura e la sua lingua completamente nuove per me, mi è sembrato il luogo perfetto per farlo. So che sarà difficile, ma credo che le sfide più grandi siano anche le più formative.» Con loro erano presenti anche due ex vincitrici del concorso Intercultura e della borsa di studio FormazionEuropa, Sara Bonora, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Brasile a.s. 2023-24 e Matilde Mazzanti, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Cile a.s. 2023-24.
Ricerca Ipsos: l’esperienza con Intercultura decisiva per la propria vita per il 68% degli ex partecipanti
Partire con Intercultura non è solo un soggiorno all’estero, ma un’esperienza che lascia il segno per tutta la vita. Un’indagine Ipsos su 958 ex studenti, oggi tra i 20 e i 64 anni, lo conferma. Il 68% riconosce un impatto decisivo sulla propria identità e attribuisce ai volontari un ruolo chiave nel proprio percorso di crescita personale. Vivere e studiare all’estero con Intercultura permette di sviluppare competenze trasversali, fondamentali sia nella vita personale che in quella professionale.
Il 58% ha scelto destinazioni non convenzionali tra cui l’Asia, l’America Latina e l’Africa sviluppando un atteggiamento di apertura alla diversità culturale e competenze linguistiche: tutti parlano almeno un’altra lingua oltre all’inglese. Le soft skills ne escono rafforzate: il 97% migliora le relazioni, l’89% diventa più autonomo e il 74% si sente pronto alle sfide del mondo di oggi.
Sul piano personale, chi ha vissuto l’esperienza Intercultura denota una grande attenzione e accettazione delle diversità e una coscienza sociale evoluta e sensibile a tematiche di equità. E infine, il 65% si dichiara felice della propria vita, un aspetto che deriva dalla maggiore consapevolezza delle proprie risorse e da una marcata adattabilità di fronte ai cambiamenti. Intercultura non è solo un viaggio, ma un investimento nel futuro di sé stessi e del mondo intero.
Persone
Al via il canale di cofinanziamento del Fondo per la Repubblica Digitale
26 Maggio 2025
L’iniziativa
Annunciata dall’Impresa socialeFondo per la Repubblica Digitalel’attivazione di un canale di cofinanziamento da 5 milioni di euro, destinato a sostenere progetti ed iniziative congiunte orientate allo sviluppo delle competenze digitali e all’inclusione sociale, economica e lavorativa dei cittadini.
L’iniziativa, parte del Piano Strategico 2025–2026 approvato dal Comitato di Indirizzo Strategico del Fondo per la Repubblica Digitale, rappresenta uno strumento innovativo per attivare collaborazioni strategiche tra enti pubblici, privati e del Terzo Settore, con l’obiettivo di amplificare l’impatto delle azioni formative sul territorio.
Il canale di cofinanziamento, che mira ad attrarre risorse supplementari coerenti con le finalità del Fondo per la Repubblica Digitale, vuole inoltre favorire un confronto positivo con le esperienze di altri soggetti, portando avanti collaborazioni strategiche per arricchire reciprocamente la conoscenza, le pratiche e le esperienze sui temi relativi alla formazione e all’inclusione digitale. Questo approccio permette di amplificare l’impatto delle iniziative sostenute e di rafforzare la consapevolezza sul valore dell’investimento e della collaborazione per promuovere la formazione digitale e il reinserimento sociale delle categorie più fragili. Oltre a generare un effetto leva sulle risorse economiche messe in campo dal Fondo per la Repubblica Digitale e dagli interlocutori coinvolti, l’apertura del canale di cofinanziamento mira anche a sperimentare forme di innovazione, sia negli ambiti di intervento sia nelle modalità operative o metodologiche scelte.
Modalità di partecipazione
Il canale di cofinanziamento è aperto a soggetti pubblici e privati, con o senza scopo di lucro. Le iniziative e le progettualità promosse dovranno focalizzarsi su tematiche di interesse condiviso, attraverso tre modalità operative:
bandi pubblici elaborati e promossi congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori in funzione di enti erogatori;
progetti proposti direttamente da enti del Terzo Settore e sostenuti, almeno al 50%, da risorse interne e/o esterne provenienti da uno o più cofinanziatori;
iniziative elaborate e promosse congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori per la realizzazione di opportunità rivolte alla collettività in linea con la mission del Fondo per la Repubblica Digitale.
Il processo di selezione si articola in due momenti: una prima fase, in cui i soggetti interessati presentano la propria idea progettuale e una seconda fase, riservata esclusivamente alle idee ritenute idonee, in cui si procederà con la progettazione esecutiva. I criteri di selezione includono: coerenza con la missione del Fondo, originalità della proposta, assenza di contenuti già sottoposti o respinti, e assenza di interventi per l’acquisto e la costruzione di infrastrutture o esclusivamente finalizzate alla ricerca.
Le proposte potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili.
Risorse disponibili
Il Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale ha stanziato in totale 5 milioni di euro.
Fondazione, Comune e Chiesa di Bologna insieme per il progetto Bologna Serena per gli anziani
19 Maggio 2025
Investimento complessivo da 9 milioni di euro in tre anni per un progetto sulla qualità della vita delle persone over 65. Villa Serena come punto di riferimento per persone anziane
A Bologna la popolazione over 65, conta circa 96.000 persone, sono il 25% della popolazione. Saranno oltre 100 mila tra dieci anni e 109 mila tra venti. Di questi, quasi 55.000 hanno più di 75 anni e 36.000 superano gli 80 anni, mentre i centenari si avvicinano alle 250 unità. I livelli di autosufficienza non dipendono solo dall’età, ma diminuiscono con l’invecchiamento. Dall’indagine sulla qualità della vita realizzata dal Comune di Bologna sappiamo che oggi le persone che dichiarano di prendersi cura di un anziano sopra i 75 anni sono stimate in 17 mila. Il 33% degli over 65 a Bologna oggi abita da solo, percentuale che sale al 50% per gli over 80.
Da questi dati e da questa tendenza all’invecchiamento della popolazione e quindi dell’aspettativa di vita in città, parte il progettoBologna Serena per gli anziani.
Bologna Serena per gli anziani è il nuovo progetto con il quale Fondazione Carisbo, Comune e Chiesa di Bologna collaboreranno nei prossimi tre anni, a partire dal 2025, nel realizzare servizi di supporto, assistenza e inclusione sociale dedicati alla popolazione anziana e ai caregiver, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli over 65.
Bologna Serena per gli anziani ha gli obiettivi di:
innovare e rafforzare le risposte del sistema dei servizi mirati a rispondere ai bisogni della terza età;
sperimentare nuove risposte al cambiamento dei bisogni espressi dalla popolazione anziana alla luce delle mutazioni sociali e demografiche;
aggregare istituzioni, soggetti del terzo settore e comunità nel progettare e realizzare insieme un nuovo welfare per gli anziani.
Questi obiettivi saranno realizzati lungo tre assi strategici:
il domicilio come prospettiva prioritaria per il benessere dell’anziano;
la valorizzazione del ruolo del caregiver familiare e delle assistenti familiari;
la risposta a chi non entra nelle strutture residenziali sociosanitarie.
La convenzionetra gli enti sarà approvata nella prossima Giunta e prevede un investimento da parte della Fondazione Carisbo, che partecipa alla redazione delle linee guida e alle azioni, allo sviluppo, monitoraggio e valutazione del progetto, pari a 4,25 milioni di euro nell’arco di un triennio (di cui 1,25 milioni nel 2025, 1,5 milioni per il 2026 e 1,5 per il 2027).
Il Comune attuerà il progetto secondo le linee guida concordate, cofinanziandolo con ulteriori interventi nell’ambito delle risorse del proprio bilancio, per un valore di altri 4,5 milioni di euro nel triennio 2025/2027.
Questi fondi, pari a 9 milioni di euro in 3 anni, saranno destinati alle attività previste e gli enti collaboreranno nella gestione e il coordinamento delle azioni in collaborazione con gli enti e i soggetti del territorio garantendo la partecipazione della rete socio-sanitaria, in particolare Ausl di Bologna e Asp Città di Bologna, mentre la Chiesa di Bologna si impegna a collaborare al monitoraggio del progetto in sinergia con i propri servizi di ascolto territoriale.
Questo budget sarà suddiviso nel triennio su varie linee progettuali che riguardano:
interventi per i caregiver;
costruire una comunità dementia friendly;
potenziamento di telecontrollo, teleassistenza, telecompagnia;
servizi sociosanitari aperti;
promozione dell’invecchiamento in salute;
la creazione di un luogo e un team di riferimento in città sulle politiche per gli anziani.
A Villa Serena un punto di riferimento sulle politiche per le persone anziane
Sarà Villa Serena il punto di riferimento dove realizzare un luogo fisico in città per le famiglie, i cittadini, le associazioni e la comunità professionale sulle politiche per gli anziani. Lo spazio potrà essere allestito con mostre a tema, materiale informativo sulle opportunità esistenti, punti di informazione e orientamento per gli anziani sui temi della salute e dei servizi, uffici da dedicare all’organizzazione di eventi, gite o vacanze, locali e spazi aperti per lo svolgimento di attività di socializzazione, culturali e sportive.
Sarà sede di un team dedicato all’analisi del fenomeno dell’invecchiamento demografico e alla creazione di progettazioni innovative a partire dalla raccolta di dati affidabili e comparabili per monitorare i progressi delle azioni messe in campo e per la definizione delle politiche in questo ambito. Le nuove informazioni raccolte sui caregiver potranno offrire una maggior conoscenza delle conseguenze dell’assistenza informale sullo stress di chi si prende cura dei propri familiari, sulle diseguaglianze di genere ad esse connesse, sull’effettiva capacità di accesso ai servizi per le long term care, sulle diseguaglianze territoriali e servire alla produzione di conoscenze da mettere a disposizione della città per costruire il futuro welfare per gli anziani a Bologna.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo entra a far parte del Consorzio BI-REX di Bologna
23 Aprile 2025
Fondazione Carisbo annuncia la sua adesione al Consorzio BI-REX Big Data Innovation & Research Excellence, Competence Center nazionale e soggetto attuatore del Pnrr ad alta specializzazione sui Big Data, Industria 4.0 e Transizione 5.0.
La convenzione siglata, della durata di 3 anni e rinnovabile, darà avvio a forme di collaborazione sinergica, particolarmente focalizzate su iniziative per lo sviluppo economico del territorio, tramite la promozione di attività nell’ambito di Industria 4.0 di ricerca applicata, l’attivazione di progetti di innovazione e supporto all’imprenditorialità, nonché la messa a punto di percorsi di incubazione, accelerazione, orientamento e formazione.
Fondazione Carisbo e Consorzio BI-REX saranno così impegnate nella partecipazione congiunta a bandi europei, nazionali, regionali per la realizzazione di progetti di ricerca e formazione, attivando programmi di incubazione e accelerazione d’impresa, sostenendo la partecipazione delle rispettive startup a iniziative di networking e favorendone l’accesso, tramite tariffe agevolate, agli spazi di coworking nelle rispettive strutture.
Fondazione Carisbo è una fondazione di origine bancaria che persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo del territorio metropolitano di Bologna. Con il progetto BIGBO – Boost Innovation Garage, polo dedicato ai talenti, all’innovazione e alla trasformazione digitale, la Fondazione contribuisce nel diffondere una cultura imprenditoriale innovativa, generando un impatto tangibile e creando nuove opportunità di lavoro. BIGBO offre spazi di lavoro flessibili, multifunzionali e organizza tavole rotonde ed eventi incentrati su innovazione e tecnologia, programmi di accelerazione, attività di collegamento tra aziende consolidate e startup.
Il Competence Center BI-REX, con sede a Bologna, si configura come Public Private Partnership che raccoglie 64 player tra Università, Centri di Ricerca e Imprese di eccellenza, con l’obiettivo di supportare le aziende nei processi di innovazione, trasformazione digitale e sostenibilità, favorendo l’adozione delle tecnologie Industria 4.0 e 5.0 e il trasferimento tecnologico attraverso una vasta serie di servizi. Principale valore aggiunto di BI-REX è rappresentato dalla Linea Pilota, fabbrica digitale interconnessa completamente a disposizione delle imprese, in cui le tecnologie 4.0 and 5.0 sono integrate con quelle tradizionali.
Persone
Pubblicato il bando “Dritti al Punto” del Fondo per la Repubblica Digitale
22 Aprile 2025
Il contesto italiano
Lo sviluppo delle competenze digitali è uno degli obiettivi strategici dell’Unione europea, che mira a dotare almeno l’80% dei cittadini tra i 16 e i 74 anni di competenze digitali di base entro il 2030. A guidare questo processo è il quadro europeoDigComp 2.2, che individua cinque aree chiave – dalla sicurezza informatica, alla creazione di contenuti – ritenute essenziali per una piena partecipazione alla vita sociale e professionale. L’Italia, tuttavia, registra un significativo ritardo rispetto alla media UE: nel 2023 solo il 46% degli adulti possedeva competenze digitali almeno di base.
Il quadro è aggravato da divari generazionali e territoriali: tra i giovani (16-24 anni) la quota sale al 59%, mentre tra gli over 65 crolla al 19%, con le regioni del Sud ampiamente sotto la media UE (34%). Per colmare il ritardo, il PNRR ha attivato la misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, con l’obiettivo di formare 2 milioni di cittadini entro il 2026 attraverso 3000 Punti Digitale Facile. Sebbene la rete dei punti sia stata attivata, a marzo 2025, sono stati raggiunti circa 760 mila cittadini, pari al 38% dell’obiettivo, con risultati disomogenei tra le diverse regioni.
Bando Dritti al Punto
Il bando intende sostenere progetti di formazione all’interno dei Punti Digitale Facile, integrando le attività già pianificate e realizzate nell’ambito della misura M1C1 1.7.2 “Rete dei servizi di facilitazione digitale” del PNRR, al fine di potenziarne l’offerta formativa.
In particolare, si intende selezionare progetti formativi rivolti a tutti i cittadini, incentrati sui temi individuati dal quadro europeo DigComp 2.2, come l’alfabetizzazione su informazione e dati, ovvero la capacità di analizzare criticamente fonti e contenuti online e distinguere le informazioni affidabili dalle fake news; la sicurezza informatica, intesa come consapevolezza dei rischi digitali e capacità di proteggere dispositivi e dati personali; la creazione di contenuti digitali, anche con il supporto dell’Intelligenza Artificiale, promuovendo un uso consapevole e responsabile degli strumenti digitali e una riflessione sulle implicazioni etiche, sociali e legali dell’IA; infine, la comunicazione e collaborazione attraverso le tecnologie digitali, per incentivare l’uso attivo dei servizi digitali pubblici e privati (come l’uso di app quali Io e IT-Wallet, o servizi come Identità digitale, Domicilio digitale e Fascicolo sanitario elettronico), sviluppando strategie comunicative efficaci e inclusive nei diversi ambienti digitali.
Chi può partecipare
Le proposte possono essere presentate da Soggetti attuatori o Soggetti sub-attuatori della misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, che si occupino direttamente o indirettamente – per tramite di Soggetti realizzatori – della gestione di almeno un Punto Digitale Facile, o ancora da Soggetti realizzatori della misura, intesi come enti privati che abbiano sottoscritto un’apposita convenzione/contratto con un Soggetto attuatore/sub-attuatore per la co-gestione e co-progettazione delle attività presso uno o più Punti Digitale Facile.
Le proposte progettuali, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma Re@dy, entro le ore 11 del30 maggio 2025.
Composizione della lista congiunta di candidati al Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025/2026/2027 di Intesa Sanpaolo S.p.A.
28 Marzo 2025
Le Fondazioni aderenti al patto parasociale di consultazione e voto sottoscritto l’11 novembre 2024 in relazione all’Assemblea di Intesa Sanpaolo convocata per il 29 aprile 2025, anche sulla base degli orientamenti manifestati dal Consiglio di Amministrazione uscente della Banca per la composizione della lista dei candidati alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025−2027 e con l’intento di assicurare:
la composizione quantitativamente ottimale, avuto riguardo alla complessità organizzativa, di operatività e di governance della Banca e alle valutazioni espresse sulle dinamiche di funzionamento dell’Organo collegiale;
la continuità di azione ed il mantenimento del patrimonio informativo e di esperienze acquisito nel corso dei precedenti mandati;
un riscontro concreto alle esigenze di continuare a esprimere scelte di elevata qualità, diversità, complementarità e di integrare nuove competenze strategiche, professionalità e personalità, al fine di dare continuità alle capacità di approfondimento e di dibattito in tutte le complesse materie di competenza del Consiglio e del Comitato per il Controllo sulla Gestione, e permettere un’adeguata costituzione e funzionalità dei Comitati endo−consiliari;
hanno depositato in data 27 marzo 2025 la seguente lista di 17 candidati così articolata:
SEZIONE 1
GIAN MARIA GROS-PIETRO
PAOLA TAGLIAVINI
CARLO MESSINA
MARIANGELA ZAPPIA
FRANCO CERUTI
PAOLO MARIA VITTORIO GRANDI
LUCIANO NEBBIA
LIANA LOGIURATO
PIETRO PREVITALI
MARIA ALESSANDRA STEFANELLI
BRUNO MARIA PARIGI
DONATELLA BUSSO
SILVIA MERLO
PAOLO MESSA
SEZIONE 2
FABRIZIO MOSCA
MARIELLA TAGLIABUE
MAURA CAMPRA
Nel medesimo contesto, le Fondazioni hanno proposto (i) di determinare in 19 il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da nominare, (ii) di riconfermare il Prof. Gian Maria Gros−Pietro quale Presidente del Consiglio di Amministrazione e (iii) di nominare la Prof.a Paola Tagliavini quale Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione; nonché (iv) di indicare il Dott. Carlo Messina come profilo ideale per la posizione di Consigliere Delegato e CEO, nell’ambito della lista presentata, ferme restando le piene prerogative proprie del Consiglio di Amministrazione che sarà nominato, in ragione dei poteri definiti dallo Statuto sociale.
Alla luce dei risultati conseguiti nell’ultimo decennio dalla Banca, che hanno posto Intesa Sanpaolo in una posizione di vertice assoluto tra le banche europee, sia per l’affidabilità sia per il sostegno allo sviluppo del Paese, i Presidenti delle Fondazioni, nella loro connaturata rappresentanza di azionisti istituzionali di lungo termine, esprimono vivo apprezzamento per la visione e la gestione altamente efficace da parte del CEO e conseguentemente auspicano che il Dr. Carlo Messina possa garantire il suo ruolo di leadership nella Banca anche per i successivi mandati.
Infine, le Fondazioni hanno proposto, in linea con quanto evidenziato dal Consiglio uscente, la conferma degli emolumenti per i consiglieri che non siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione e l’incremento del compenso fisso specifico per i consiglieri che siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione nonché del compenso additivo del Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione.
Sviluppo del territorio
Aperto il bando Fairplay (terza sessione erogativa 2025)
28 Marzo 2025
Per l’area Sviluppo del territorio (settore Educazione, istruzione e formazione) e la missione “Formazione del capitale umano”, con specifico riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile SDG n° 4 “Istruzione di qualità” e SDG n° 9 “Imprese, innovazione e infrastrutture”, il bando Fairplay accessibile fino al 5 maggio rende disponibili risorse per 150.000 euro allo scopo di:
promuovere l’idea di sport inclusivo, aperto a tutti, capace di incidere positivamente sulla coesione sociale della comunità territoriale;
incentivare la rigenerazione di spazi in un’ottica di condivisione e cura del bene comune;
favorire la diffusione di valori educativi e corretti stili di vita.
Acri lancia il Premio GenP – Giovani che partecipano
13 Giugno 2025
Aperte fino al 14 settembre le candidature al premio per le organizzazioni del Terzo settore che incentivano la partecipazione giovanile
Non è vero che i giovani non partecipano e non si impegnano a migliorare il Paese. Lo fanno, ma non sempre all’interno delle organizzazioni tradizionali del Terzo settore. Sempre più spesso scelgono forme di impegno fluide, informali, legate a cause specifiche – come l’ambiente, i diritti civili e la giustizia sociale – e lontane da strutture composte e guidate prevalentemente da persone di generazioni passate. In questo scenario, molte realtà del Terzo settore stanno cercando nuove strade per coinvolgere le nuove generazioni anche all’interno dei propri processi decisionali.
In questo scenario nasce “GenP – Giovani che partecipano”, un premio promosso da Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria, dedicato alle organizzazioni del Terzo settore composte da giovani che valorizzino il protagonismo giovanile. Il premio si rivolge a realtà i cui organi di amministrazione siano composti o coinvolgano giovani under 35, incentivando la loro partecipazione attiva nella progettazione e realizzazione dei progetti. Il premio intende infatti portare alla luce e dare visibilità a esperienze significative di partecipazione giovanile.
Le organizzazioni vincitrici riceveranno un contributo di 10mila euro ciascuna e saranno premiate nel corso di un evento nazionale che si terrà nel mese di dicembre 2025.
Le candidature sono aperte fino al 14 settembre 2025 sul sito ufficiale www.genp.it, dove sono disponibili il regolamento completo e il modulo di partecipazione.
A novembre verrà annunciata la shortlist delle 10 organizzazioni finaliste e, tra queste, una giuria composta da esperti del settore e rappresentanti di Acri selezionerà le 3 organizzazioni vincitrici.
I componenti della giuria:
Ferruccio de Bortoli, giornalista
Lucrezia Ferrara, Young Advisory Board Fondazione Compagnia di San Paolo
Luca Gori, presidente Commissione Innovazione sociale di Acri
Clara Morelli, autrice Will Media
Vanessa Pallucchi, portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore
Tommaso Salaroli, cofondatore e CEO di Scomodo
Michele Sciscioli, capo Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale
Media partner dell’iniziativa sono Vita e Will, mentre Percorsi di Secondo Welfare realizzerà e presenterà, in occasione dell’evento di premiazione, un’indagine sul tasso di under 35 nei Cda delle organizzazioni del Terzo settore.
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa
10 Giugno 2025
Assegnate 6 borse di studio per programmi di vita e di studio all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione Carisbo
Sono stati premiati, presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, i 6 studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura. I 6 studenti potranno vivere e studiare per un trimestre fino ad un anno scolastico all’estero, accolti in una famiglia e una scuola del luogo e assistiti dai volontari locali.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Fondazione Intercultura e Fondazione Carisbo che risale al 2020-2021 e, grazie ad essa, 62 studentesse e studenti delle scuole secondarie di II grado – a cui si aggiungono i 6 studenti premiati quest’anno – hanno finora potuto vivere un’esperienza autentica delle diversità e acquisire nuove competenze utili per la loro vita personale e professionale.
Alla cerimonia di premiazione è intervenuta Maila Quaglia, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Carisbo, insieme a Vincenzo Morlini, past Consigliere di Amministrazione di Intercultura, poi Direttore Esecutivo di Intercultura e poi Presidente internazionale di AFS, alle famiglie dei giovani ambasciatori nel mondo e ai volontari di Intercultura, che proprio in questi mesi si stanno occupando della formazione degli studenti in partenza per prepararli alla loro esperienza.
I vincitori sono:
Sara, iscritta al Liceo E. Fermi di Bologna e in partenza per un programma scolastico semestrale in Brasile;
Steven, iscritto al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Thailandia;
Geremia, iscritto all’IIS G. Bruno di Medicina e in partenza per un programma annuale in Lettonia;
Francesca, iscritta all’IIS Montessori-Da Vinci di Porretta Terme e in partenza per un programma annuale in Perù;
Sabrina, iscritta al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma annuale in Honduras;
Matteo, iscritto al Liceo L. Bassi di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Messico.
Emozionati e felici per il traguardo raggiunto, alcuni ragazzi hanno così commentato la vincita della borsa di studio.
Geremia: «Quando ho scoperto di aver vinto, ho sentito come un ritorno brusco al presente. Quella che fino a poco prima sembrava solo un’idea improbabile era diventata concreta. È stato uno shock di consapevolezza. Ero felice, ma allo stesso tempo ero offuscato da tante altre emozioni, compresa la paura iniziale. Marco Aurelioperò, affermava che “ciò che ostacola l’azione, la promuove”, come se fosse proprio l’attrito, a dare lo slancio. Così il timore, invece di essere un intralcio, è ciò che valorizza la scelta.»
Sabrina: «Ho deciso di accettare questa sfida perché volevo mettermi in gioco davvero. Sentivo il bisogno di uscire dalla mia routine e conoscere un altro modo di vivere. L’Honduras, con la sua cultura e la sua lingua completamente nuove per me, mi è sembrato il luogo perfetto per farlo. So che sarà difficile, ma credo che le sfide più grandi siano anche le più formative.» Con loro erano presenti anche due ex vincitrici del concorso Intercultura e della borsa di studio FormazionEuropa, Sara Bonora, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Brasile a.s. 2023-24 e Matilde Mazzanti, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Cile a.s. 2023-24.
Ricerca Ipsos: l’esperienza con Intercultura decisiva per la propria vita per il 68% degli ex partecipanti
Partire con Intercultura non è solo un soggiorno all’estero, ma un’esperienza che lascia il segno per tutta la vita. Un’indagine Ipsos su 958 ex studenti, oggi tra i 20 e i 64 anni, lo conferma. Il 68% riconosce un impatto decisivo sulla propria identità e attribuisce ai volontari un ruolo chiave nel proprio percorso di crescita personale. Vivere e studiare all’estero con Intercultura permette di sviluppare competenze trasversali, fondamentali sia nella vita personale che in quella professionale.
Il 58% ha scelto destinazioni non convenzionali tra cui l’Asia, l’America Latina e l’Africa sviluppando un atteggiamento di apertura alla diversità culturale e competenze linguistiche: tutti parlano almeno un’altra lingua oltre all’inglese. Le soft skills ne escono rafforzate: il 97% migliora le relazioni, l’89% diventa più autonomo e il 74% si sente pronto alle sfide del mondo di oggi.
Sul piano personale, chi ha vissuto l’esperienza Intercultura denota una grande attenzione e accettazione delle diversità e una coscienza sociale evoluta e sensibile a tematiche di equità. E infine, il 65% si dichiara felice della propria vita, un aspetto che deriva dalla maggiore consapevolezza delle proprie risorse e da una marcata adattabilità di fronte ai cambiamenti. Intercultura non è solo un viaggio, ma un investimento nel futuro di sé stessi e del mondo intero.
Persone
Al via il canale di cofinanziamento del Fondo per la Repubblica Digitale
26 Maggio 2025
L’iniziativa
Annunciata dall’Impresa socialeFondo per la Repubblica Digitalel’attivazione di un canale di cofinanziamento da 5 milioni di euro, destinato a sostenere progetti ed iniziative congiunte orientate allo sviluppo delle competenze digitali e all’inclusione sociale, economica e lavorativa dei cittadini.
L’iniziativa, parte del Piano Strategico 2025–2026 approvato dal Comitato di Indirizzo Strategico del Fondo per la Repubblica Digitale, rappresenta uno strumento innovativo per attivare collaborazioni strategiche tra enti pubblici, privati e del Terzo Settore, con l’obiettivo di amplificare l’impatto delle azioni formative sul territorio.
Il canale di cofinanziamento, che mira ad attrarre risorse supplementari coerenti con le finalità del Fondo per la Repubblica Digitale, vuole inoltre favorire un confronto positivo con le esperienze di altri soggetti, portando avanti collaborazioni strategiche per arricchire reciprocamente la conoscenza, le pratiche e le esperienze sui temi relativi alla formazione e all’inclusione digitale. Questo approccio permette di amplificare l’impatto delle iniziative sostenute e di rafforzare la consapevolezza sul valore dell’investimento e della collaborazione per promuovere la formazione digitale e il reinserimento sociale delle categorie più fragili. Oltre a generare un effetto leva sulle risorse economiche messe in campo dal Fondo per la Repubblica Digitale e dagli interlocutori coinvolti, l’apertura del canale di cofinanziamento mira anche a sperimentare forme di innovazione, sia negli ambiti di intervento sia nelle modalità operative o metodologiche scelte.
Modalità di partecipazione
Il canale di cofinanziamento è aperto a soggetti pubblici e privati, con o senza scopo di lucro. Le iniziative e le progettualità promosse dovranno focalizzarsi su tematiche di interesse condiviso, attraverso tre modalità operative:
bandi pubblici elaborati e promossi congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori in funzione di enti erogatori;
progetti proposti direttamente da enti del Terzo Settore e sostenuti, almeno al 50%, da risorse interne e/o esterne provenienti da uno o più cofinanziatori;
iniziative elaborate e promosse congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori per la realizzazione di opportunità rivolte alla collettività in linea con la mission del Fondo per la Repubblica Digitale.
Il processo di selezione si articola in due momenti: una prima fase, in cui i soggetti interessati presentano la propria idea progettuale e una seconda fase, riservata esclusivamente alle idee ritenute idonee, in cui si procederà con la progettazione esecutiva. I criteri di selezione includono: coerenza con la missione del Fondo, originalità della proposta, assenza di contenuti già sottoposti o respinti, e assenza di interventi per l’acquisto e la costruzione di infrastrutture o esclusivamente finalizzate alla ricerca.
Le proposte potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili.
Risorse disponibili
Il Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale ha stanziato in totale 5 milioni di euro.
Fondazione, Comune e Chiesa di Bologna insieme per il progetto Bologna Serena per gli anziani
19 Maggio 2025
Investimento complessivo da 9 milioni di euro in tre anni per un progetto sulla qualità della vita delle persone over 65. Villa Serena come punto di riferimento per persone anziane
A Bologna la popolazione over 65, conta circa 96.000 persone, sono il 25% della popolazione. Saranno oltre 100 mila tra dieci anni e 109 mila tra venti. Di questi, quasi 55.000 hanno più di 75 anni e 36.000 superano gli 80 anni, mentre i centenari si avvicinano alle 250 unità. I livelli di autosufficienza non dipendono solo dall’età, ma diminuiscono con l’invecchiamento. Dall’indagine sulla qualità della vita realizzata dal Comune di Bologna sappiamo che oggi le persone che dichiarano di prendersi cura di un anziano sopra i 75 anni sono stimate in 17 mila. Il 33% degli over 65 a Bologna oggi abita da solo, percentuale che sale al 50% per gli over 80.
Da questi dati e da questa tendenza all’invecchiamento della popolazione e quindi dell’aspettativa di vita in città, parte il progettoBologna Serena per gli anziani.
Bologna Serena per gli anziani è il nuovo progetto con il quale Fondazione Carisbo, Comune e Chiesa di Bologna collaboreranno nei prossimi tre anni, a partire dal 2025, nel realizzare servizi di supporto, assistenza e inclusione sociale dedicati alla popolazione anziana e ai caregiver, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli over 65.
Bologna Serena per gli anziani ha gli obiettivi di:
innovare e rafforzare le risposte del sistema dei servizi mirati a rispondere ai bisogni della terza età;
sperimentare nuove risposte al cambiamento dei bisogni espressi dalla popolazione anziana alla luce delle mutazioni sociali e demografiche;
aggregare istituzioni, soggetti del terzo settore e comunità nel progettare e realizzare insieme un nuovo welfare per gli anziani.
Questi obiettivi saranno realizzati lungo tre assi strategici:
il domicilio come prospettiva prioritaria per il benessere dell’anziano;
la valorizzazione del ruolo del caregiver familiare e delle assistenti familiari;
la risposta a chi non entra nelle strutture residenziali sociosanitarie.
La convenzionetra gli enti sarà approvata nella prossima Giunta e prevede un investimento da parte della Fondazione Carisbo, che partecipa alla redazione delle linee guida e alle azioni, allo sviluppo, monitoraggio e valutazione del progetto, pari a 4,25 milioni di euro nell’arco di un triennio (di cui 1,25 milioni nel 2025, 1,5 milioni per il 2026 e 1,5 per il 2027).
Il Comune attuerà il progetto secondo le linee guida concordate, cofinanziandolo con ulteriori interventi nell’ambito delle risorse del proprio bilancio, per un valore di altri 4,5 milioni di euro nel triennio 2025/2027.
Questi fondi, pari a 9 milioni di euro in 3 anni, saranno destinati alle attività previste e gli enti collaboreranno nella gestione e il coordinamento delle azioni in collaborazione con gli enti e i soggetti del territorio garantendo la partecipazione della rete socio-sanitaria, in particolare Ausl di Bologna e Asp Città di Bologna, mentre la Chiesa di Bologna si impegna a collaborare al monitoraggio del progetto in sinergia con i propri servizi di ascolto territoriale.
Questo budget sarà suddiviso nel triennio su varie linee progettuali che riguardano:
interventi per i caregiver;
costruire una comunità dementia friendly;
potenziamento di telecontrollo, teleassistenza, telecompagnia;
servizi sociosanitari aperti;
promozione dell’invecchiamento in salute;
la creazione di un luogo e un team di riferimento in città sulle politiche per gli anziani.
A Villa Serena un punto di riferimento sulle politiche per le persone anziane
Sarà Villa Serena il punto di riferimento dove realizzare un luogo fisico in città per le famiglie, i cittadini, le associazioni e la comunità professionale sulle politiche per gli anziani. Lo spazio potrà essere allestito con mostre a tema, materiale informativo sulle opportunità esistenti, punti di informazione e orientamento per gli anziani sui temi della salute e dei servizi, uffici da dedicare all’organizzazione di eventi, gite o vacanze, locali e spazi aperti per lo svolgimento di attività di socializzazione, culturali e sportive.
Sarà sede di un team dedicato all’analisi del fenomeno dell’invecchiamento demografico e alla creazione di progettazioni innovative a partire dalla raccolta di dati affidabili e comparabili per monitorare i progressi delle azioni messe in campo e per la definizione delle politiche in questo ambito. Le nuove informazioni raccolte sui caregiver potranno offrire una maggior conoscenza delle conseguenze dell’assistenza informale sullo stress di chi si prende cura dei propri familiari, sulle diseguaglianze di genere ad esse connesse, sull’effettiva capacità di accesso ai servizi per le long term care, sulle diseguaglianze territoriali e servire alla produzione di conoscenze da mettere a disposizione della città per costruire il futuro welfare per gli anziani a Bologna.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo entra a far parte del Consorzio BI-REX di Bologna
23 Aprile 2025
Fondazione Carisbo annuncia la sua adesione al Consorzio BI-REX Big Data Innovation & Research Excellence, Competence Center nazionale e soggetto attuatore del Pnrr ad alta specializzazione sui Big Data, Industria 4.0 e Transizione 5.0.
La convenzione siglata, della durata di 3 anni e rinnovabile, darà avvio a forme di collaborazione sinergica, particolarmente focalizzate su iniziative per lo sviluppo economico del territorio, tramite la promozione di attività nell’ambito di Industria 4.0 di ricerca applicata, l’attivazione di progetti di innovazione e supporto all’imprenditorialità, nonché la messa a punto di percorsi di incubazione, accelerazione, orientamento e formazione.
Fondazione Carisbo e Consorzio BI-REX saranno così impegnate nella partecipazione congiunta a bandi europei, nazionali, regionali per la realizzazione di progetti di ricerca e formazione, attivando programmi di incubazione e accelerazione d’impresa, sostenendo la partecipazione delle rispettive startup a iniziative di networking e favorendone l’accesso, tramite tariffe agevolate, agli spazi di coworking nelle rispettive strutture.
Fondazione Carisbo è una fondazione di origine bancaria che persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo del territorio metropolitano di Bologna. Con il progetto BIGBO – Boost Innovation Garage, polo dedicato ai talenti, all’innovazione e alla trasformazione digitale, la Fondazione contribuisce nel diffondere una cultura imprenditoriale innovativa, generando un impatto tangibile e creando nuove opportunità di lavoro. BIGBO offre spazi di lavoro flessibili, multifunzionali e organizza tavole rotonde ed eventi incentrati su innovazione e tecnologia, programmi di accelerazione, attività di collegamento tra aziende consolidate e startup.
Il Competence Center BI-REX, con sede a Bologna, si configura come Public Private Partnership che raccoglie 64 player tra Università, Centri di Ricerca e Imprese di eccellenza, con l’obiettivo di supportare le aziende nei processi di innovazione, trasformazione digitale e sostenibilità, favorendo l’adozione delle tecnologie Industria 4.0 e 5.0 e il trasferimento tecnologico attraverso una vasta serie di servizi. Principale valore aggiunto di BI-REX è rappresentato dalla Linea Pilota, fabbrica digitale interconnessa completamente a disposizione delle imprese, in cui le tecnologie 4.0 and 5.0 sono integrate con quelle tradizionali.
Persone
Pubblicato il bando “Dritti al Punto” del Fondo per la Repubblica Digitale
22 Aprile 2025
Il contesto italiano
Lo sviluppo delle competenze digitali è uno degli obiettivi strategici dell’Unione europea, che mira a dotare almeno l’80% dei cittadini tra i 16 e i 74 anni di competenze digitali di base entro il 2030. A guidare questo processo è il quadro europeoDigComp 2.2, che individua cinque aree chiave – dalla sicurezza informatica, alla creazione di contenuti – ritenute essenziali per una piena partecipazione alla vita sociale e professionale. L’Italia, tuttavia, registra un significativo ritardo rispetto alla media UE: nel 2023 solo il 46% degli adulti possedeva competenze digitali almeno di base.
Il quadro è aggravato da divari generazionali e territoriali: tra i giovani (16-24 anni) la quota sale al 59%, mentre tra gli over 65 crolla al 19%, con le regioni del Sud ampiamente sotto la media UE (34%). Per colmare il ritardo, il PNRR ha attivato la misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, con l’obiettivo di formare 2 milioni di cittadini entro il 2026 attraverso 3000 Punti Digitale Facile. Sebbene la rete dei punti sia stata attivata, a marzo 2025, sono stati raggiunti circa 760 mila cittadini, pari al 38% dell’obiettivo, con risultati disomogenei tra le diverse regioni.
Bando Dritti al Punto
Il bando intende sostenere progetti di formazione all’interno dei Punti Digitale Facile, integrando le attività già pianificate e realizzate nell’ambito della misura M1C1 1.7.2 “Rete dei servizi di facilitazione digitale” del PNRR, al fine di potenziarne l’offerta formativa.
In particolare, si intende selezionare progetti formativi rivolti a tutti i cittadini, incentrati sui temi individuati dal quadro europeo DigComp 2.2, come l’alfabetizzazione su informazione e dati, ovvero la capacità di analizzare criticamente fonti e contenuti online e distinguere le informazioni affidabili dalle fake news; la sicurezza informatica, intesa come consapevolezza dei rischi digitali e capacità di proteggere dispositivi e dati personali; la creazione di contenuti digitali, anche con il supporto dell’Intelligenza Artificiale, promuovendo un uso consapevole e responsabile degli strumenti digitali e una riflessione sulle implicazioni etiche, sociali e legali dell’IA; infine, la comunicazione e collaborazione attraverso le tecnologie digitali, per incentivare l’uso attivo dei servizi digitali pubblici e privati (come l’uso di app quali Io e IT-Wallet, o servizi come Identità digitale, Domicilio digitale e Fascicolo sanitario elettronico), sviluppando strategie comunicative efficaci e inclusive nei diversi ambienti digitali.
Chi può partecipare
Le proposte possono essere presentate da Soggetti attuatori o Soggetti sub-attuatori della misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, che si occupino direttamente o indirettamente – per tramite di Soggetti realizzatori – della gestione di almeno un Punto Digitale Facile, o ancora da Soggetti realizzatori della misura, intesi come enti privati che abbiano sottoscritto un’apposita convenzione/contratto con un Soggetto attuatore/sub-attuatore per la co-gestione e co-progettazione delle attività presso uno o più Punti Digitale Facile.
Le proposte progettuali, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma Re@dy, entro le ore 11 del30 maggio 2025.
Composizione della lista congiunta di candidati al Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025/2026/2027 di Intesa Sanpaolo S.p.A.
28 Marzo 2025
Le Fondazioni aderenti al patto parasociale di consultazione e voto sottoscritto l’11 novembre 2024 in relazione all’Assemblea di Intesa Sanpaolo convocata per il 29 aprile 2025, anche sulla base degli orientamenti manifestati dal Consiglio di Amministrazione uscente della Banca per la composizione della lista dei candidati alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025−2027 e con l’intento di assicurare:
la composizione quantitativamente ottimale, avuto riguardo alla complessità organizzativa, di operatività e di governance della Banca e alle valutazioni espresse sulle dinamiche di funzionamento dell’Organo collegiale;
la continuità di azione ed il mantenimento del patrimonio informativo e di esperienze acquisito nel corso dei precedenti mandati;
un riscontro concreto alle esigenze di continuare a esprimere scelte di elevata qualità, diversità, complementarità e di integrare nuove competenze strategiche, professionalità e personalità, al fine di dare continuità alle capacità di approfondimento e di dibattito in tutte le complesse materie di competenza del Consiglio e del Comitato per il Controllo sulla Gestione, e permettere un’adeguata costituzione e funzionalità dei Comitati endo−consiliari;
hanno depositato in data 27 marzo 2025 la seguente lista di 17 candidati così articolata:
SEZIONE 1
GIAN MARIA GROS-PIETRO
PAOLA TAGLIAVINI
CARLO MESSINA
MARIANGELA ZAPPIA
FRANCO CERUTI
PAOLO MARIA VITTORIO GRANDI
LUCIANO NEBBIA
LIANA LOGIURATO
PIETRO PREVITALI
MARIA ALESSANDRA STEFANELLI
BRUNO MARIA PARIGI
DONATELLA BUSSO
SILVIA MERLO
PAOLO MESSA
SEZIONE 2
FABRIZIO MOSCA
MARIELLA TAGLIABUE
MAURA CAMPRA
Nel medesimo contesto, le Fondazioni hanno proposto (i) di determinare in 19 il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da nominare, (ii) di riconfermare il Prof. Gian Maria Gros−Pietro quale Presidente del Consiglio di Amministrazione e (iii) di nominare la Prof.a Paola Tagliavini quale Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione; nonché (iv) di indicare il Dott. Carlo Messina come profilo ideale per la posizione di Consigliere Delegato e CEO, nell’ambito della lista presentata, ferme restando le piene prerogative proprie del Consiglio di Amministrazione che sarà nominato, in ragione dei poteri definiti dallo Statuto sociale.
Alla luce dei risultati conseguiti nell’ultimo decennio dalla Banca, che hanno posto Intesa Sanpaolo in una posizione di vertice assoluto tra le banche europee, sia per l’affidabilità sia per il sostegno allo sviluppo del Paese, i Presidenti delle Fondazioni, nella loro connaturata rappresentanza di azionisti istituzionali di lungo termine, esprimono vivo apprezzamento per la visione e la gestione altamente efficace da parte del CEO e conseguentemente auspicano che il Dr. Carlo Messina possa garantire il suo ruolo di leadership nella Banca anche per i successivi mandati.
Infine, le Fondazioni hanno proposto, in linea con quanto evidenziato dal Consiglio uscente, la conferma degli emolumenti per i consiglieri che non siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione e l’incremento del compenso fisso specifico per i consiglieri che siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione nonché del compenso additivo del Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione.
Sviluppo del territorio
Aperto il bando Fairplay (terza sessione erogativa 2025)
28 Marzo 2025
Per l’area Sviluppo del territorio (settore Educazione, istruzione e formazione) e la missione “Formazione del capitale umano”, con specifico riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile SDG n° 4 “Istruzione di qualità” e SDG n° 9 “Imprese, innovazione e infrastrutture”, il bando Fairplay accessibile fino al 5 maggio rende disponibili risorse per 150.000 euro allo scopo di:
promuovere l’idea di sport inclusivo, aperto a tutti, capace di incidere positivamente sulla coesione sociale della comunità territoriale;
incentivare la rigenerazione di spazi in un’ottica di condivisione e cura del bene comune;
favorire la diffusione di valori educativi e corretti stili di vita.
Acri lancia il Premio GenP – Giovani che partecipano
13 Giugno 2025
Aperte fino al 14 settembre le candidature al premio per le organizzazioni del Terzo settore che incentivano la partecipazione giovanile
Non è vero che i giovani non partecipano e non si impegnano a migliorare il Paese. Lo fanno, ma non sempre all’interno delle organizzazioni tradizionali del Terzo settore. Sempre più spesso scelgono forme di impegno fluide, informali, legate a cause specifiche – come l’ambiente, i diritti civili e la giustizia sociale – e lontane da strutture composte e guidate prevalentemente da persone di generazioni passate. In questo scenario, molte realtà del Terzo settore stanno cercando nuove strade per coinvolgere le nuove generazioni anche all’interno dei propri processi decisionali.
In questo scenario nasce “GenP – Giovani che partecipano”, un premio promosso da Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria, dedicato alle organizzazioni del Terzo settore composte da giovani che valorizzino il protagonismo giovanile. Il premio si rivolge a realtà i cui organi di amministrazione siano composti o coinvolgano giovani under 35, incentivando la loro partecipazione attiva nella progettazione e realizzazione dei progetti. Il premio intende infatti portare alla luce e dare visibilità a esperienze significative di partecipazione giovanile.
Le organizzazioni vincitrici riceveranno un contributo di 10mila euro ciascuna e saranno premiate nel corso di un evento nazionale che si terrà nel mese di dicembre 2025.
Le candidature sono aperte fino al 14 settembre 2025 sul sito ufficiale www.genp.it, dove sono disponibili il regolamento completo e il modulo di partecipazione.
A novembre verrà annunciata la shortlist delle 10 organizzazioni finaliste e, tra queste, una giuria composta da esperti del settore e rappresentanti di Acri selezionerà le 3 organizzazioni vincitrici.
I componenti della giuria:
Ferruccio de Bortoli, giornalista
Lucrezia Ferrara, Young Advisory Board Fondazione Compagnia di San Paolo
Luca Gori, presidente Commissione Innovazione sociale di Acri
Clara Morelli, autrice Will Media
Vanessa Pallucchi, portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore
Tommaso Salaroli, cofondatore e CEO di Scomodo
Michele Sciscioli, capo Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale
Media partner dell’iniziativa sono Vita e Will, mentre Percorsi di Secondo Welfare realizzerà e presenterà, in occasione dell’evento di premiazione, un’indagine sul tasso di under 35 nei Cda delle organizzazioni del Terzo settore.
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa
10 Giugno 2025
Assegnate 6 borse di studio per programmi di vita e di studio all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione Carisbo
Sono stati premiati, presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, i 6 studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura. I 6 studenti potranno vivere e studiare per un trimestre fino ad un anno scolastico all’estero, accolti in una famiglia e una scuola del luogo e assistiti dai volontari locali.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Fondazione Intercultura e Fondazione Carisbo che risale al 2020-2021 e, grazie ad essa, 62 studentesse e studenti delle scuole secondarie di II grado – a cui si aggiungono i 6 studenti premiati quest’anno – hanno finora potuto vivere un’esperienza autentica delle diversità e acquisire nuove competenze utili per la loro vita personale e professionale.
Alla cerimonia di premiazione è intervenuta Maila Quaglia, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Carisbo, insieme a Vincenzo Morlini, past Consigliere di Amministrazione di Intercultura, poi Direttore Esecutivo di Intercultura e poi Presidente internazionale di AFS, alle famiglie dei giovani ambasciatori nel mondo e ai volontari di Intercultura, che proprio in questi mesi si stanno occupando della formazione degli studenti in partenza per prepararli alla loro esperienza.
I vincitori sono:
Sara, iscritta al Liceo E. Fermi di Bologna e in partenza per un programma scolastico semestrale in Brasile;
Steven, iscritto al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Thailandia;
Geremia, iscritto all’IIS G. Bruno di Medicina e in partenza per un programma annuale in Lettonia;
Francesca, iscritta all’IIS Montessori-Da Vinci di Porretta Terme e in partenza per un programma annuale in Perù;
Sabrina, iscritta al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma annuale in Honduras;
Matteo, iscritto al Liceo L. Bassi di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Messico.
Emozionati e felici per il traguardo raggiunto, alcuni ragazzi hanno così commentato la vincita della borsa di studio.
Geremia: «Quando ho scoperto di aver vinto, ho sentito come un ritorno brusco al presente. Quella che fino a poco prima sembrava solo un’idea improbabile era diventata concreta. È stato uno shock di consapevolezza. Ero felice, ma allo stesso tempo ero offuscato da tante altre emozioni, compresa la paura iniziale. Marco Aurelioperò, affermava che “ciò che ostacola l’azione, la promuove”, come se fosse proprio l’attrito, a dare lo slancio. Così il timore, invece di essere un intralcio, è ciò che valorizza la scelta.»
Sabrina: «Ho deciso di accettare questa sfida perché volevo mettermi in gioco davvero. Sentivo il bisogno di uscire dalla mia routine e conoscere un altro modo di vivere. L’Honduras, con la sua cultura e la sua lingua completamente nuove per me, mi è sembrato il luogo perfetto per farlo. So che sarà difficile, ma credo che le sfide più grandi siano anche le più formative.» Con loro erano presenti anche due ex vincitrici del concorso Intercultura e della borsa di studio FormazionEuropa, Sara Bonora, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Brasile a.s. 2023-24 e Matilde Mazzanti, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Cile a.s. 2023-24.
Ricerca Ipsos: l’esperienza con Intercultura decisiva per la propria vita per il 68% degli ex partecipanti
Partire con Intercultura non è solo un soggiorno all’estero, ma un’esperienza che lascia il segno per tutta la vita. Un’indagine Ipsos su 958 ex studenti, oggi tra i 20 e i 64 anni, lo conferma. Il 68% riconosce un impatto decisivo sulla propria identità e attribuisce ai volontari un ruolo chiave nel proprio percorso di crescita personale. Vivere e studiare all’estero con Intercultura permette di sviluppare competenze trasversali, fondamentali sia nella vita personale che in quella professionale.
Il 58% ha scelto destinazioni non convenzionali tra cui l’Asia, l’America Latina e l’Africa sviluppando un atteggiamento di apertura alla diversità culturale e competenze linguistiche: tutti parlano almeno un’altra lingua oltre all’inglese. Le soft skills ne escono rafforzate: il 97% migliora le relazioni, l’89% diventa più autonomo e il 74% si sente pronto alle sfide del mondo di oggi.
Sul piano personale, chi ha vissuto l’esperienza Intercultura denota una grande attenzione e accettazione delle diversità e una coscienza sociale evoluta e sensibile a tematiche di equità. E infine, il 65% si dichiara felice della propria vita, un aspetto che deriva dalla maggiore consapevolezza delle proprie risorse e da una marcata adattabilità di fronte ai cambiamenti. Intercultura non è solo un viaggio, ma un investimento nel futuro di sé stessi e del mondo intero.
Persone
Al via il canale di cofinanziamento del Fondo per la Repubblica Digitale
26 Maggio 2025
L’iniziativa
Annunciata dall’Impresa socialeFondo per la Repubblica Digitalel’attivazione di un canale di cofinanziamento da 5 milioni di euro, destinato a sostenere progetti ed iniziative congiunte orientate allo sviluppo delle competenze digitali e all’inclusione sociale, economica e lavorativa dei cittadini.
L’iniziativa, parte del Piano Strategico 2025–2026 approvato dal Comitato di Indirizzo Strategico del Fondo per la Repubblica Digitale, rappresenta uno strumento innovativo per attivare collaborazioni strategiche tra enti pubblici, privati e del Terzo Settore, con l’obiettivo di amplificare l’impatto delle azioni formative sul territorio.
Il canale di cofinanziamento, che mira ad attrarre risorse supplementari coerenti con le finalità del Fondo per la Repubblica Digitale, vuole inoltre favorire un confronto positivo con le esperienze di altri soggetti, portando avanti collaborazioni strategiche per arricchire reciprocamente la conoscenza, le pratiche e le esperienze sui temi relativi alla formazione e all’inclusione digitale. Questo approccio permette di amplificare l’impatto delle iniziative sostenute e di rafforzare la consapevolezza sul valore dell’investimento e della collaborazione per promuovere la formazione digitale e il reinserimento sociale delle categorie più fragili. Oltre a generare un effetto leva sulle risorse economiche messe in campo dal Fondo per la Repubblica Digitale e dagli interlocutori coinvolti, l’apertura del canale di cofinanziamento mira anche a sperimentare forme di innovazione, sia negli ambiti di intervento sia nelle modalità operative o metodologiche scelte.
Modalità di partecipazione
Il canale di cofinanziamento è aperto a soggetti pubblici e privati, con o senza scopo di lucro. Le iniziative e le progettualità promosse dovranno focalizzarsi su tematiche di interesse condiviso, attraverso tre modalità operative:
bandi pubblici elaborati e promossi congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori in funzione di enti erogatori;
progetti proposti direttamente da enti del Terzo Settore e sostenuti, almeno al 50%, da risorse interne e/o esterne provenienti da uno o più cofinanziatori;
iniziative elaborate e promosse congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori per la realizzazione di opportunità rivolte alla collettività in linea con la mission del Fondo per la Repubblica Digitale.
Il processo di selezione si articola in due momenti: una prima fase, in cui i soggetti interessati presentano la propria idea progettuale e una seconda fase, riservata esclusivamente alle idee ritenute idonee, in cui si procederà con la progettazione esecutiva. I criteri di selezione includono: coerenza con la missione del Fondo, originalità della proposta, assenza di contenuti già sottoposti o respinti, e assenza di interventi per l’acquisto e la costruzione di infrastrutture o esclusivamente finalizzate alla ricerca.
Le proposte potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili.
Risorse disponibili
Il Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale ha stanziato in totale 5 milioni di euro.
Fondazione, Comune e Chiesa di Bologna insieme per il progetto Bologna Serena per gli anziani
19 Maggio 2025
Investimento complessivo da 9 milioni di euro in tre anni per un progetto sulla qualità della vita delle persone over 65. Villa Serena come punto di riferimento per persone anziane
A Bologna la popolazione over 65, conta circa 96.000 persone, sono il 25% della popolazione. Saranno oltre 100 mila tra dieci anni e 109 mila tra venti. Di questi, quasi 55.000 hanno più di 75 anni e 36.000 superano gli 80 anni, mentre i centenari si avvicinano alle 250 unità. I livelli di autosufficienza non dipendono solo dall’età, ma diminuiscono con l’invecchiamento. Dall’indagine sulla qualità della vita realizzata dal Comune di Bologna sappiamo che oggi le persone che dichiarano di prendersi cura di un anziano sopra i 75 anni sono stimate in 17 mila. Il 33% degli over 65 a Bologna oggi abita da solo, percentuale che sale al 50% per gli over 80.
Da questi dati e da questa tendenza all’invecchiamento della popolazione e quindi dell’aspettativa di vita in città, parte il progettoBologna Serena per gli anziani.
Bologna Serena per gli anziani è il nuovo progetto con il quale Fondazione Carisbo, Comune e Chiesa di Bologna collaboreranno nei prossimi tre anni, a partire dal 2025, nel realizzare servizi di supporto, assistenza e inclusione sociale dedicati alla popolazione anziana e ai caregiver, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli over 65.
Bologna Serena per gli anziani ha gli obiettivi di:
innovare e rafforzare le risposte del sistema dei servizi mirati a rispondere ai bisogni della terza età;
sperimentare nuove risposte al cambiamento dei bisogni espressi dalla popolazione anziana alla luce delle mutazioni sociali e demografiche;
aggregare istituzioni, soggetti del terzo settore e comunità nel progettare e realizzare insieme un nuovo welfare per gli anziani.
Questi obiettivi saranno realizzati lungo tre assi strategici:
il domicilio come prospettiva prioritaria per il benessere dell’anziano;
la valorizzazione del ruolo del caregiver familiare e delle assistenti familiari;
la risposta a chi non entra nelle strutture residenziali sociosanitarie.
La convenzionetra gli enti sarà approvata nella prossima Giunta e prevede un investimento da parte della Fondazione Carisbo, che partecipa alla redazione delle linee guida e alle azioni, allo sviluppo, monitoraggio e valutazione del progetto, pari a 4,25 milioni di euro nell’arco di un triennio (di cui 1,25 milioni nel 2025, 1,5 milioni per il 2026 e 1,5 per il 2027).
Il Comune attuerà il progetto secondo le linee guida concordate, cofinanziandolo con ulteriori interventi nell’ambito delle risorse del proprio bilancio, per un valore di altri 4,5 milioni di euro nel triennio 2025/2027.
Questi fondi, pari a 9 milioni di euro in 3 anni, saranno destinati alle attività previste e gli enti collaboreranno nella gestione e il coordinamento delle azioni in collaborazione con gli enti e i soggetti del territorio garantendo la partecipazione della rete socio-sanitaria, in particolare Ausl di Bologna e Asp Città di Bologna, mentre la Chiesa di Bologna si impegna a collaborare al monitoraggio del progetto in sinergia con i propri servizi di ascolto territoriale.
Questo budget sarà suddiviso nel triennio su varie linee progettuali che riguardano:
interventi per i caregiver;
costruire una comunità dementia friendly;
potenziamento di telecontrollo, teleassistenza, telecompagnia;
servizi sociosanitari aperti;
promozione dell’invecchiamento in salute;
la creazione di un luogo e un team di riferimento in città sulle politiche per gli anziani.
A Villa Serena un punto di riferimento sulle politiche per le persone anziane
Sarà Villa Serena il punto di riferimento dove realizzare un luogo fisico in città per le famiglie, i cittadini, le associazioni e la comunità professionale sulle politiche per gli anziani. Lo spazio potrà essere allestito con mostre a tema, materiale informativo sulle opportunità esistenti, punti di informazione e orientamento per gli anziani sui temi della salute e dei servizi, uffici da dedicare all’organizzazione di eventi, gite o vacanze, locali e spazi aperti per lo svolgimento di attività di socializzazione, culturali e sportive.
Sarà sede di un team dedicato all’analisi del fenomeno dell’invecchiamento demografico e alla creazione di progettazioni innovative a partire dalla raccolta di dati affidabili e comparabili per monitorare i progressi delle azioni messe in campo e per la definizione delle politiche in questo ambito. Le nuove informazioni raccolte sui caregiver potranno offrire una maggior conoscenza delle conseguenze dell’assistenza informale sullo stress di chi si prende cura dei propri familiari, sulle diseguaglianze di genere ad esse connesse, sull’effettiva capacità di accesso ai servizi per le long term care, sulle diseguaglianze territoriali e servire alla produzione di conoscenze da mettere a disposizione della città per costruire il futuro welfare per gli anziani a Bologna.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo entra a far parte del Consorzio BI-REX di Bologna
23 Aprile 2025
Fondazione Carisbo annuncia la sua adesione al Consorzio BI-REX Big Data Innovation & Research Excellence, Competence Center nazionale e soggetto attuatore del Pnrr ad alta specializzazione sui Big Data, Industria 4.0 e Transizione 5.0.
La convenzione siglata, della durata di 3 anni e rinnovabile, darà avvio a forme di collaborazione sinergica, particolarmente focalizzate su iniziative per lo sviluppo economico del territorio, tramite la promozione di attività nell’ambito di Industria 4.0 di ricerca applicata, l’attivazione di progetti di innovazione e supporto all’imprenditorialità, nonché la messa a punto di percorsi di incubazione, accelerazione, orientamento e formazione.
Fondazione Carisbo e Consorzio BI-REX saranno così impegnate nella partecipazione congiunta a bandi europei, nazionali, regionali per la realizzazione di progetti di ricerca e formazione, attivando programmi di incubazione e accelerazione d’impresa, sostenendo la partecipazione delle rispettive startup a iniziative di networking e favorendone l’accesso, tramite tariffe agevolate, agli spazi di coworking nelle rispettive strutture.
Fondazione Carisbo è una fondazione di origine bancaria che persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo del territorio metropolitano di Bologna. Con il progetto BIGBO – Boost Innovation Garage, polo dedicato ai talenti, all’innovazione e alla trasformazione digitale, la Fondazione contribuisce nel diffondere una cultura imprenditoriale innovativa, generando un impatto tangibile e creando nuove opportunità di lavoro. BIGBO offre spazi di lavoro flessibili, multifunzionali e organizza tavole rotonde ed eventi incentrati su innovazione e tecnologia, programmi di accelerazione, attività di collegamento tra aziende consolidate e startup.
Il Competence Center BI-REX, con sede a Bologna, si configura come Public Private Partnership che raccoglie 64 player tra Università, Centri di Ricerca e Imprese di eccellenza, con l’obiettivo di supportare le aziende nei processi di innovazione, trasformazione digitale e sostenibilità, favorendo l’adozione delle tecnologie Industria 4.0 e 5.0 e il trasferimento tecnologico attraverso una vasta serie di servizi. Principale valore aggiunto di BI-REX è rappresentato dalla Linea Pilota, fabbrica digitale interconnessa completamente a disposizione delle imprese, in cui le tecnologie 4.0 and 5.0 sono integrate con quelle tradizionali.
Persone
Pubblicato il bando “Dritti al Punto” del Fondo per la Repubblica Digitale
22 Aprile 2025
Il contesto italiano
Lo sviluppo delle competenze digitali è uno degli obiettivi strategici dell’Unione europea, che mira a dotare almeno l’80% dei cittadini tra i 16 e i 74 anni di competenze digitali di base entro il 2030. A guidare questo processo è il quadro europeoDigComp 2.2, che individua cinque aree chiave – dalla sicurezza informatica, alla creazione di contenuti – ritenute essenziali per una piena partecipazione alla vita sociale e professionale. L’Italia, tuttavia, registra un significativo ritardo rispetto alla media UE: nel 2023 solo il 46% degli adulti possedeva competenze digitali almeno di base.
Il quadro è aggravato da divari generazionali e territoriali: tra i giovani (16-24 anni) la quota sale al 59%, mentre tra gli over 65 crolla al 19%, con le regioni del Sud ampiamente sotto la media UE (34%). Per colmare il ritardo, il PNRR ha attivato la misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, con l’obiettivo di formare 2 milioni di cittadini entro il 2026 attraverso 3000 Punti Digitale Facile. Sebbene la rete dei punti sia stata attivata, a marzo 2025, sono stati raggiunti circa 760 mila cittadini, pari al 38% dell’obiettivo, con risultati disomogenei tra le diverse regioni.
Bando Dritti al Punto
Il bando intende sostenere progetti di formazione all’interno dei Punti Digitale Facile, integrando le attività già pianificate e realizzate nell’ambito della misura M1C1 1.7.2 “Rete dei servizi di facilitazione digitale” del PNRR, al fine di potenziarne l’offerta formativa.
In particolare, si intende selezionare progetti formativi rivolti a tutti i cittadini, incentrati sui temi individuati dal quadro europeo DigComp 2.2, come l’alfabetizzazione su informazione e dati, ovvero la capacità di analizzare criticamente fonti e contenuti online e distinguere le informazioni affidabili dalle fake news; la sicurezza informatica, intesa come consapevolezza dei rischi digitali e capacità di proteggere dispositivi e dati personali; la creazione di contenuti digitali, anche con il supporto dell’Intelligenza Artificiale, promuovendo un uso consapevole e responsabile degli strumenti digitali e una riflessione sulle implicazioni etiche, sociali e legali dell’IA; infine, la comunicazione e collaborazione attraverso le tecnologie digitali, per incentivare l’uso attivo dei servizi digitali pubblici e privati (come l’uso di app quali Io e IT-Wallet, o servizi come Identità digitale, Domicilio digitale e Fascicolo sanitario elettronico), sviluppando strategie comunicative efficaci e inclusive nei diversi ambienti digitali.
Chi può partecipare
Le proposte possono essere presentate da Soggetti attuatori o Soggetti sub-attuatori della misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, che si occupino direttamente o indirettamente – per tramite di Soggetti realizzatori – della gestione di almeno un Punto Digitale Facile, o ancora da Soggetti realizzatori della misura, intesi come enti privati che abbiano sottoscritto un’apposita convenzione/contratto con un Soggetto attuatore/sub-attuatore per la co-gestione e co-progettazione delle attività presso uno o più Punti Digitale Facile.
Le proposte progettuali, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma Re@dy, entro le ore 11 del30 maggio 2025.
Composizione della lista congiunta di candidati al Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025/2026/2027 di Intesa Sanpaolo S.p.A.
28 Marzo 2025
Le Fondazioni aderenti al patto parasociale di consultazione e voto sottoscritto l’11 novembre 2024 in relazione all’Assemblea di Intesa Sanpaolo convocata per il 29 aprile 2025, anche sulla base degli orientamenti manifestati dal Consiglio di Amministrazione uscente della Banca per la composizione della lista dei candidati alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025−2027 e con l’intento di assicurare:
la composizione quantitativamente ottimale, avuto riguardo alla complessità organizzativa, di operatività e di governance della Banca e alle valutazioni espresse sulle dinamiche di funzionamento dell’Organo collegiale;
la continuità di azione ed il mantenimento del patrimonio informativo e di esperienze acquisito nel corso dei precedenti mandati;
un riscontro concreto alle esigenze di continuare a esprimere scelte di elevata qualità, diversità, complementarità e di integrare nuove competenze strategiche, professionalità e personalità, al fine di dare continuità alle capacità di approfondimento e di dibattito in tutte le complesse materie di competenza del Consiglio e del Comitato per il Controllo sulla Gestione, e permettere un’adeguata costituzione e funzionalità dei Comitati endo−consiliari;
hanno depositato in data 27 marzo 2025 la seguente lista di 17 candidati così articolata:
SEZIONE 1
GIAN MARIA GROS-PIETRO
PAOLA TAGLIAVINI
CARLO MESSINA
MARIANGELA ZAPPIA
FRANCO CERUTI
PAOLO MARIA VITTORIO GRANDI
LUCIANO NEBBIA
LIANA LOGIURATO
PIETRO PREVITALI
MARIA ALESSANDRA STEFANELLI
BRUNO MARIA PARIGI
DONATELLA BUSSO
SILVIA MERLO
PAOLO MESSA
SEZIONE 2
FABRIZIO MOSCA
MARIELLA TAGLIABUE
MAURA CAMPRA
Nel medesimo contesto, le Fondazioni hanno proposto (i) di determinare in 19 il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da nominare, (ii) di riconfermare il Prof. Gian Maria Gros−Pietro quale Presidente del Consiglio di Amministrazione e (iii) di nominare la Prof.a Paola Tagliavini quale Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione; nonché (iv) di indicare il Dott. Carlo Messina come profilo ideale per la posizione di Consigliere Delegato e CEO, nell’ambito della lista presentata, ferme restando le piene prerogative proprie del Consiglio di Amministrazione che sarà nominato, in ragione dei poteri definiti dallo Statuto sociale.
Alla luce dei risultati conseguiti nell’ultimo decennio dalla Banca, che hanno posto Intesa Sanpaolo in una posizione di vertice assoluto tra le banche europee, sia per l’affidabilità sia per il sostegno allo sviluppo del Paese, i Presidenti delle Fondazioni, nella loro connaturata rappresentanza di azionisti istituzionali di lungo termine, esprimono vivo apprezzamento per la visione e la gestione altamente efficace da parte del CEO e conseguentemente auspicano che il Dr. Carlo Messina possa garantire il suo ruolo di leadership nella Banca anche per i successivi mandati.
Infine, le Fondazioni hanno proposto, in linea con quanto evidenziato dal Consiglio uscente, la conferma degli emolumenti per i consiglieri che non siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione e l’incremento del compenso fisso specifico per i consiglieri che siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione nonché del compenso additivo del Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione.
Sviluppo del territorio
Aperto il bando Fairplay (terza sessione erogativa 2025)
28 Marzo 2025
Per l’area Sviluppo del territorio (settore Educazione, istruzione e formazione) e la missione “Formazione del capitale umano”, con specifico riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile SDG n° 4 “Istruzione di qualità” e SDG n° 9 “Imprese, innovazione e infrastrutture”, il bando Fairplay accessibile fino al 5 maggio rende disponibili risorse per 150.000 euro allo scopo di:
promuovere l’idea di sport inclusivo, aperto a tutti, capace di incidere positivamente sulla coesione sociale della comunità territoriale;
incentivare la rigenerazione di spazi in un’ottica di condivisione e cura del bene comune;
favorire la diffusione di valori educativi e corretti stili di vita.
Acri lancia il Premio GenP – Giovani che partecipano
13 Giugno 2025
Aperte fino al 14 settembre le candidature al premio per le organizzazioni del Terzo settore che incentivano la partecipazione giovanile
Non è vero che i giovani non partecipano e non si impegnano a migliorare il Paese. Lo fanno, ma non sempre all’interno delle organizzazioni tradizionali del Terzo settore. Sempre più spesso scelgono forme di impegno fluide, informali, legate a cause specifiche – come l’ambiente, i diritti civili e la giustizia sociale – e lontane da strutture composte e guidate prevalentemente da persone di generazioni passate. In questo scenario, molte realtà del Terzo settore stanno cercando nuove strade per coinvolgere le nuove generazioni anche all’interno dei propri processi decisionali.
In questo scenario nasce “GenP – Giovani che partecipano”, un premio promosso da Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria, dedicato alle organizzazioni del Terzo settore composte da giovani che valorizzino il protagonismo giovanile. Il premio si rivolge a realtà i cui organi di amministrazione siano composti o coinvolgano giovani under 35, incentivando la loro partecipazione attiva nella progettazione e realizzazione dei progetti. Il premio intende infatti portare alla luce e dare visibilità a esperienze significative di partecipazione giovanile.
Le organizzazioni vincitrici riceveranno un contributo di 10mila euro ciascuna e saranno premiate nel corso di un evento nazionale che si terrà nel mese di dicembre 2025.
Le candidature sono aperte fino al 14 settembre 2025 sul sito ufficiale www.genp.it, dove sono disponibili il regolamento completo e il modulo di partecipazione.
A novembre verrà annunciata la shortlist delle 10 organizzazioni finaliste e, tra queste, una giuria composta da esperti del settore e rappresentanti di Acri selezionerà le 3 organizzazioni vincitrici.
I componenti della giuria:
Ferruccio de Bortoli, giornalista
Lucrezia Ferrara, Young Advisory Board Fondazione Compagnia di San Paolo
Luca Gori, presidente Commissione Innovazione sociale di Acri
Clara Morelli, autrice Will Media
Vanessa Pallucchi, portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore
Tommaso Salaroli, cofondatore e CEO di Scomodo
Michele Sciscioli, capo Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale
Media partner dell’iniziativa sono Vita e Will, mentre Percorsi di Secondo Welfare realizzerà e presenterà, in occasione dell’evento di premiazione, un’indagine sul tasso di under 35 nei Cda delle organizzazioni del Terzo settore.
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa
10 Giugno 2025
Assegnate 6 borse di studio per programmi di vita e di studio all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione Carisbo
Sono stati premiati, presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, i 6 studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura. I 6 studenti potranno vivere e studiare per un trimestre fino ad un anno scolastico all’estero, accolti in una famiglia e una scuola del luogo e assistiti dai volontari locali.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Fondazione Intercultura e Fondazione Carisbo che risale al 2020-2021 e, grazie ad essa, 62 studentesse e studenti delle scuole secondarie di II grado – a cui si aggiungono i 6 studenti premiati quest’anno – hanno finora potuto vivere un’esperienza autentica delle diversità e acquisire nuove competenze utili per la loro vita personale e professionale.
Alla cerimonia di premiazione è intervenuta Maila Quaglia, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Carisbo, insieme a Vincenzo Morlini, past Consigliere di Amministrazione di Intercultura, poi Direttore Esecutivo di Intercultura e poi Presidente internazionale di AFS, alle famiglie dei giovani ambasciatori nel mondo e ai volontari di Intercultura, che proprio in questi mesi si stanno occupando della formazione degli studenti in partenza per prepararli alla loro esperienza.
I vincitori sono:
Sara, iscritta al Liceo E. Fermi di Bologna e in partenza per un programma scolastico semestrale in Brasile;
Steven, iscritto al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Thailandia;
Geremia, iscritto all’IIS G. Bruno di Medicina e in partenza per un programma annuale in Lettonia;
Francesca, iscritta all’IIS Montessori-Da Vinci di Porretta Terme e in partenza per un programma annuale in Perù;
Sabrina, iscritta al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma annuale in Honduras;
Matteo, iscritto al Liceo L. Bassi di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Messico.
Emozionati e felici per il traguardo raggiunto, alcuni ragazzi hanno così commentato la vincita della borsa di studio.
Geremia: «Quando ho scoperto di aver vinto, ho sentito come un ritorno brusco al presente. Quella che fino a poco prima sembrava solo un’idea improbabile era diventata concreta. È stato uno shock di consapevolezza. Ero felice, ma allo stesso tempo ero offuscato da tante altre emozioni, compresa la paura iniziale. Marco Aurelioperò, affermava che “ciò che ostacola l’azione, la promuove”, come se fosse proprio l’attrito, a dare lo slancio. Così il timore, invece di essere un intralcio, è ciò che valorizza la scelta.»
Sabrina: «Ho deciso di accettare questa sfida perché volevo mettermi in gioco davvero. Sentivo il bisogno di uscire dalla mia routine e conoscere un altro modo di vivere. L’Honduras, con la sua cultura e la sua lingua completamente nuove per me, mi è sembrato il luogo perfetto per farlo. So che sarà difficile, ma credo che le sfide più grandi siano anche le più formative.» Con loro erano presenti anche due ex vincitrici del concorso Intercultura e della borsa di studio FormazionEuropa, Sara Bonora, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Brasile a.s. 2023-24 e Matilde Mazzanti, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Cile a.s. 2023-24.
Ricerca Ipsos: l’esperienza con Intercultura decisiva per la propria vita per il 68% degli ex partecipanti
Partire con Intercultura non è solo un soggiorno all’estero, ma un’esperienza che lascia il segno per tutta la vita. Un’indagine Ipsos su 958 ex studenti, oggi tra i 20 e i 64 anni, lo conferma. Il 68% riconosce un impatto decisivo sulla propria identità e attribuisce ai volontari un ruolo chiave nel proprio percorso di crescita personale. Vivere e studiare all’estero con Intercultura permette di sviluppare competenze trasversali, fondamentali sia nella vita personale che in quella professionale.
Il 58% ha scelto destinazioni non convenzionali tra cui l’Asia, l’America Latina e l’Africa sviluppando un atteggiamento di apertura alla diversità culturale e competenze linguistiche: tutti parlano almeno un’altra lingua oltre all’inglese. Le soft skills ne escono rafforzate: il 97% migliora le relazioni, l’89% diventa più autonomo e il 74% si sente pronto alle sfide del mondo di oggi.
Sul piano personale, chi ha vissuto l’esperienza Intercultura denota una grande attenzione e accettazione delle diversità e una coscienza sociale evoluta e sensibile a tematiche di equità. E infine, il 65% si dichiara felice della propria vita, un aspetto che deriva dalla maggiore consapevolezza delle proprie risorse e da una marcata adattabilità di fronte ai cambiamenti. Intercultura non è solo un viaggio, ma un investimento nel futuro di sé stessi e del mondo intero.
Persone
Al via il canale di cofinanziamento del Fondo per la Repubblica Digitale
26 Maggio 2025
L’iniziativa
Annunciata dall’Impresa socialeFondo per la Repubblica Digitalel’attivazione di un canale di cofinanziamento da 5 milioni di euro, destinato a sostenere progetti ed iniziative congiunte orientate allo sviluppo delle competenze digitali e all’inclusione sociale, economica e lavorativa dei cittadini.
L’iniziativa, parte del Piano Strategico 2025–2026 approvato dal Comitato di Indirizzo Strategico del Fondo per la Repubblica Digitale, rappresenta uno strumento innovativo per attivare collaborazioni strategiche tra enti pubblici, privati e del Terzo Settore, con l’obiettivo di amplificare l’impatto delle azioni formative sul territorio.
Il canale di cofinanziamento, che mira ad attrarre risorse supplementari coerenti con le finalità del Fondo per la Repubblica Digitale, vuole inoltre favorire un confronto positivo con le esperienze di altri soggetti, portando avanti collaborazioni strategiche per arricchire reciprocamente la conoscenza, le pratiche e le esperienze sui temi relativi alla formazione e all’inclusione digitale. Questo approccio permette di amplificare l’impatto delle iniziative sostenute e di rafforzare la consapevolezza sul valore dell’investimento e della collaborazione per promuovere la formazione digitale e il reinserimento sociale delle categorie più fragili. Oltre a generare un effetto leva sulle risorse economiche messe in campo dal Fondo per la Repubblica Digitale e dagli interlocutori coinvolti, l’apertura del canale di cofinanziamento mira anche a sperimentare forme di innovazione, sia negli ambiti di intervento sia nelle modalità operative o metodologiche scelte.
Modalità di partecipazione
Il canale di cofinanziamento è aperto a soggetti pubblici e privati, con o senza scopo di lucro. Le iniziative e le progettualità promosse dovranno focalizzarsi su tematiche di interesse condiviso, attraverso tre modalità operative:
bandi pubblici elaborati e promossi congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori in funzione di enti erogatori;
progetti proposti direttamente da enti del Terzo Settore e sostenuti, almeno al 50%, da risorse interne e/o esterne provenienti da uno o più cofinanziatori;
iniziative elaborate e promosse congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori per la realizzazione di opportunità rivolte alla collettività in linea con la mission del Fondo per la Repubblica Digitale.
Il processo di selezione si articola in due momenti: una prima fase, in cui i soggetti interessati presentano la propria idea progettuale e una seconda fase, riservata esclusivamente alle idee ritenute idonee, in cui si procederà con la progettazione esecutiva. I criteri di selezione includono: coerenza con la missione del Fondo, originalità della proposta, assenza di contenuti già sottoposti o respinti, e assenza di interventi per l’acquisto e la costruzione di infrastrutture o esclusivamente finalizzate alla ricerca.
Le proposte potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili.
Risorse disponibili
Il Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale ha stanziato in totale 5 milioni di euro.
Fondazione, Comune e Chiesa di Bologna insieme per il progetto Bologna Serena per gli anziani
19 Maggio 2025
Investimento complessivo da 9 milioni di euro in tre anni per un progetto sulla qualità della vita delle persone over 65. Villa Serena come punto di riferimento per persone anziane
A Bologna la popolazione over 65, conta circa 96.000 persone, sono il 25% della popolazione. Saranno oltre 100 mila tra dieci anni e 109 mila tra venti. Di questi, quasi 55.000 hanno più di 75 anni e 36.000 superano gli 80 anni, mentre i centenari si avvicinano alle 250 unità. I livelli di autosufficienza non dipendono solo dall’età, ma diminuiscono con l’invecchiamento. Dall’indagine sulla qualità della vita realizzata dal Comune di Bologna sappiamo che oggi le persone che dichiarano di prendersi cura di un anziano sopra i 75 anni sono stimate in 17 mila. Il 33% degli over 65 a Bologna oggi abita da solo, percentuale che sale al 50% per gli over 80.
Da questi dati e da questa tendenza all’invecchiamento della popolazione e quindi dell’aspettativa di vita in città, parte il progettoBologna Serena per gli anziani.
Bologna Serena per gli anziani è il nuovo progetto con il quale Fondazione Carisbo, Comune e Chiesa di Bologna collaboreranno nei prossimi tre anni, a partire dal 2025, nel realizzare servizi di supporto, assistenza e inclusione sociale dedicati alla popolazione anziana e ai caregiver, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli over 65.
Bologna Serena per gli anziani ha gli obiettivi di:
innovare e rafforzare le risposte del sistema dei servizi mirati a rispondere ai bisogni della terza età;
sperimentare nuove risposte al cambiamento dei bisogni espressi dalla popolazione anziana alla luce delle mutazioni sociali e demografiche;
aggregare istituzioni, soggetti del terzo settore e comunità nel progettare e realizzare insieme un nuovo welfare per gli anziani.
Questi obiettivi saranno realizzati lungo tre assi strategici:
il domicilio come prospettiva prioritaria per il benessere dell’anziano;
la valorizzazione del ruolo del caregiver familiare e delle assistenti familiari;
la risposta a chi non entra nelle strutture residenziali sociosanitarie.
La convenzionetra gli enti sarà approvata nella prossima Giunta e prevede un investimento da parte della Fondazione Carisbo, che partecipa alla redazione delle linee guida e alle azioni, allo sviluppo, monitoraggio e valutazione del progetto, pari a 4,25 milioni di euro nell’arco di un triennio (di cui 1,25 milioni nel 2025, 1,5 milioni per il 2026 e 1,5 per il 2027).
Il Comune attuerà il progetto secondo le linee guida concordate, cofinanziandolo con ulteriori interventi nell’ambito delle risorse del proprio bilancio, per un valore di altri 4,5 milioni di euro nel triennio 2025/2027.
Questi fondi, pari a 9 milioni di euro in 3 anni, saranno destinati alle attività previste e gli enti collaboreranno nella gestione e il coordinamento delle azioni in collaborazione con gli enti e i soggetti del territorio garantendo la partecipazione della rete socio-sanitaria, in particolare Ausl di Bologna e Asp Città di Bologna, mentre la Chiesa di Bologna si impegna a collaborare al monitoraggio del progetto in sinergia con i propri servizi di ascolto territoriale.
Questo budget sarà suddiviso nel triennio su varie linee progettuali che riguardano:
interventi per i caregiver;
costruire una comunità dementia friendly;
potenziamento di telecontrollo, teleassistenza, telecompagnia;
servizi sociosanitari aperti;
promozione dell’invecchiamento in salute;
la creazione di un luogo e un team di riferimento in città sulle politiche per gli anziani.
A Villa Serena un punto di riferimento sulle politiche per le persone anziane
Sarà Villa Serena il punto di riferimento dove realizzare un luogo fisico in città per le famiglie, i cittadini, le associazioni e la comunità professionale sulle politiche per gli anziani. Lo spazio potrà essere allestito con mostre a tema, materiale informativo sulle opportunità esistenti, punti di informazione e orientamento per gli anziani sui temi della salute e dei servizi, uffici da dedicare all’organizzazione di eventi, gite o vacanze, locali e spazi aperti per lo svolgimento di attività di socializzazione, culturali e sportive.
Sarà sede di un team dedicato all’analisi del fenomeno dell’invecchiamento demografico e alla creazione di progettazioni innovative a partire dalla raccolta di dati affidabili e comparabili per monitorare i progressi delle azioni messe in campo e per la definizione delle politiche in questo ambito. Le nuove informazioni raccolte sui caregiver potranno offrire una maggior conoscenza delle conseguenze dell’assistenza informale sullo stress di chi si prende cura dei propri familiari, sulle diseguaglianze di genere ad esse connesse, sull’effettiva capacità di accesso ai servizi per le long term care, sulle diseguaglianze territoriali e servire alla produzione di conoscenze da mettere a disposizione della città per costruire il futuro welfare per gli anziani a Bologna.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo entra a far parte del Consorzio BI-REX di Bologna
23 Aprile 2025
Fondazione Carisbo annuncia la sua adesione al Consorzio BI-REX Big Data Innovation & Research Excellence, Competence Center nazionale e soggetto attuatore del Pnrr ad alta specializzazione sui Big Data, Industria 4.0 e Transizione 5.0.
La convenzione siglata, della durata di 3 anni e rinnovabile, darà avvio a forme di collaborazione sinergica, particolarmente focalizzate su iniziative per lo sviluppo economico del territorio, tramite la promozione di attività nell’ambito di Industria 4.0 di ricerca applicata, l’attivazione di progetti di innovazione e supporto all’imprenditorialità, nonché la messa a punto di percorsi di incubazione, accelerazione, orientamento e formazione.
Fondazione Carisbo e Consorzio BI-REX saranno così impegnate nella partecipazione congiunta a bandi europei, nazionali, regionali per la realizzazione di progetti di ricerca e formazione, attivando programmi di incubazione e accelerazione d’impresa, sostenendo la partecipazione delle rispettive startup a iniziative di networking e favorendone l’accesso, tramite tariffe agevolate, agli spazi di coworking nelle rispettive strutture.
Fondazione Carisbo è una fondazione di origine bancaria che persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo del territorio metropolitano di Bologna. Con il progetto BIGBO – Boost Innovation Garage, polo dedicato ai talenti, all’innovazione e alla trasformazione digitale, la Fondazione contribuisce nel diffondere una cultura imprenditoriale innovativa, generando un impatto tangibile e creando nuove opportunità di lavoro. BIGBO offre spazi di lavoro flessibili, multifunzionali e organizza tavole rotonde ed eventi incentrati su innovazione e tecnologia, programmi di accelerazione, attività di collegamento tra aziende consolidate e startup.
Il Competence Center BI-REX, con sede a Bologna, si configura come Public Private Partnership che raccoglie 64 player tra Università, Centri di Ricerca e Imprese di eccellenza, con l’obiettivo di supportare le aziende nei processi di innovazione, trasformazione digitale e sostenibilità, favorendo l’adozione delle tecnologie Industria 4.0 e 5.0 e il trasferimento tecnologico attraverso una vasta serie di servizi. Principale valore aggiunto di BI-REX è rappresentato dalla Linea Pilota, fabbrica digitale interconnessa completamente a disposizione delle imprese, in cui le tecnologie 4.0 and 5.0 sono integrate con quelle tradizionali.
Persone
Pubblicato il bando “Dritti al Punto” del Fondo per la Repubblica Digitale
22 Aprile 2025
Il contesto italiano
Lo sviluppo delle competenze digitali è uno degli obiettivi strategici dell’Unione europea, che mira a dotare almeno l’80% dei cittadini tra i 16 e i 74 anni di competenze digitali di base entro il 2030. A guidare questo processo è il quadro europeoDigComp 2.2, che individua cinque aree chiave – dalla sicurezza informatica, alla creazione di contenuti – ritenute essenziali per una piena partecipazione alla vita sociale e professionale. L’Italia, tuttavia, registra un significativo ritardo rispetto alla media UE: nel 2023 solo il 46% degli adulti possedeva competenze digitali almeno di base.
Il quadro è aggravato da divari generazionali e territoriali: tra i giovani (16-24 anni) la quota sale al 59%, mentre tra gli over 65 crolla al 19%, con le regioni del Sud ampiamente sotto la media UE (34%). Per colmare il ritardo, il PNRR ha attivato la misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, con l’obiettivo di formare 2 milioni di cittadini entro il 2026 attraverso 3000 Punti Digitale Facile. Sebbene la rete dei punti sia stata attivata, a marzo 2025, sono stati raggiunti circa 760 mila cittadini, pari al 38% dell’obiettivo, con risultati disomogenei tra le diverse regioni.
Bando Dritti al Punto
Il bando intende sostenere progetti di formazione all’interno dei Punti Digitale Facile, integrando le attività già pianificate e realizzate nell’ambito della misura M1C1 1.7.2 “Rete dei servizi di facilitazione digitale” del PNRR, al fine di potenziarne l’offerta formativa.
In particolare, si intende selezionare progetti formativi rivolti a tutti i cittadini, incentrati sui temi individuati dal quadro europeo DigComp 2.2, come l’alfabetizzazione su informazione e dati, ovvero la capacità di analizzare criticamente fonti e contenuti online e distinguere le informazioni affidabili dalle fake news; la sicurezza informatica, intesa come consapevolezza dei rischi digitali e capacità di proteggere dispositivi e dati personali; la creazione di contenuti digitali, anche con il supporto dell’Intelligenza Artificiale, promuovendo un uso consapevole e responsabile degli strumenti digitali e una riflessione sulle implicazioni etiche, sociali e legali dell’IA; infine, la comunicazione e collaborazione attraverso le tecnologie digitali, per incentivare l’uso attivo dei servizi digitali pubblici e privati (come l’uso di app quali Io e IT-Wallet, o servizi come Identità digitale, Domicilio digitale e Fascicolo sanitario elettronico), sviluppando strategie comunicative efficaci e inclusive nei diversi ambienti digitali.
Chi può partecipare
Le proposte possono essere presentate da Soggetti attuatori o Soggetti sub-attuatori della misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, che si occupino direttamente o indirettamente – per tramite di Soggetti realizzatori – della gestione di almeno un Punto Digitale Facile, o ancora da Soggetti realizzatori della misura, intesi come enti privati che abbiano sottoscritto un’apposita convenzione/contratto con un Soggetto attuatore/sub-attuatore per la co-gestione e co-progettazione delle attività presso uno o più Punti Digitale Facile.
Le proposte progettuali, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma Re@dy, entro le ore 11 del30 maggio 2025.
Composizione della lista congiunta di candidati al Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025/2026/2027 di Intesa Sanpaolo S.p.A.
28 Marzo 2025
Le Fondazioni aderenti al patto parasociale di consultazione e voto sottoscritto l’11 novembre 2024 in relazione all’Assemblea di Intesa Sanpaolo convocata per il 29 aprile 2025, anche sulla base degli orientamenti manifestati dal Consiglio di Amministrazione uscente della Banca per la composizione della lista dei candidati alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025−2027 e con l’intento di assicurare:
la composizione quantitativamente ottimale, avuto riguardo alla complessità organizzativa, di operatività e di governance della Banca e alle valutazioni espresse sulle dinamiche di funzionamento dell’Organo collegiale;
la continuità di azione ed il mantenimento del patrimonio informativo e di esperienze acquisito nel corso dei precedenti mandati;
un riscontro concreto alle esigenze di continuare a esprimere scelte di elevata qualità, diversità, complementarità e di integrare nuove competenze strategiche, professionalità e personalità, al fine di dare continuità alle capacità di approfondimento e di dibattito in tutte le complesse materie di competenza del Consiglio e del Comitato per il Controllo sulla Gestione, e permettere un’adeguata costituzione e funzionalità dei Comitati endo−consiliari;
hanno depositato in data 27 marzo 2025 la seguente lista di 17 candidati così articolata:
SEZIONE 1
GIAN MARIA GROS-PIETRO
PAOLA TAGLIAVINI
CARLO MESSINA
MARIANGELA ZAPPIA
FRANCO CERUTI
PAOLO MARIA VITTORIO GRANDI
LUCIANO NEBBIA
LIANA LOGIURATO
PIETRO PREVITALI
MARIA ALESSANDRA STEFANELLI
BRUNO MARIA PARIGI
DONATELLA BUSSO
SILVIA MERLO
PAOLO MESSA
SEZIONE 2
FABRIZIO MOSCA
MARIELLA TAGLIABUE
MAURA CAMPRA
Nel medesimo contesto, le Fondazioni hanno proposto (i) di determinare in 19 il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da nominare, (ii) di riconfermare il Prof. Gian Maria Gros−Pietro quale Presidente del Consiglio di Amministrazione e (iii) di nominare la Prof.a Paola Tagliavini quale Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione; nonché (iv) di indicare il Dott. Carlo Messina come profilo ideale per la posizione di Consigliere Delegato e CEO, nell’ambito della lista presentata, ferme restando le piene prerogative proprie del Consiglio di Amministrazione che sarà nominato, in ragione dei poteri definiti dallo Statuto sociale.
Alla luce dei risultati conseguiti nell’ultimo decennio dalla Banca, che hanno posto Intesa Sanpaolo in una posizione di vertice assoluto tra le banche europee, sia per l’affidabilità sia per il sostegno allo sviluppo del Paese, i Presidenti delle Fondazioni, nella loro connaturata rappresentanza di azionisti istituzionali di lungo termine, esprimono vivo apprezzamento per la visione e la gestione altamente efficace da parte del CEO e conseguentemente auspicano che il Dr. Carlo Messina possa garantire il suo ruolo di leadership nella Banca anche per i successivi mandati.
Infine, le Fondazioni hanno proposto, in linea con quanto evidenziato dal Consiglio uscente, la conferma degli emolumenti per i consiglieri che non siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione e l’incremento del compenso fisso specifico per i consiglieri che siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione nonché del compenso additivo del Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione.
Sviluppo del territorio
Aperto il bando Fairplay (terza sessione erogativa 2025)
28 Marzo 2025
Per l’area Sviluppo del territorio (settore Educazione, istruzione e formazione) e la missione “Formazione del capitale umano”, con specifico riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile SDG n° 4 “Istruzione di qualità” e SDG n° 9 “Imprese, innovazione e infrastrutture”, il bando Fairplay accessibile fino al 5 maggio rende disponibili risorse per 150.000 euro allo scopo di:
promuovere l’idea di sport inclusivo, aperto a tutti, capace di incidere positivamente sulla coesione sociale della comunità territoriale;
incentivare la rigenerazione di spazi in un’ottica di condivisione e cura del bene comune;
favorire la diffusione di valori educativi e corretti stili di vita.
Acri lancia il Premio GenP – Giovani che partecipano
13 Giugno 2025
Aperte fino al 14 settembre le candidature al premio per le organizzazioni del Terzo settore che incentivano la partecipazione giovanile
Non è vero che i giovani non partecipano e non si impegnano a migliorare il Paese. Lo fanno, ma non sempre all’interno delle organizzazioni tradizionali del Terzo settore. Sempre più spesso scelgono forme di impegno fluide, informali, legate a cause specifiche – come l’ambiente, i diritti civili e la giustizia sociale – e lontane da strutture composte e guidate prevalentemente da persone di generazioni passate. In questo scenario, molte realtà del Terzo settore stanno cercando nuove strade per coinvolgere le nuove generazioni anche all’interno dei propri processi decisionali.
In questo scenario nasce “GenP – Giovani che partecipano”, un premio promosso da Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria, dedicato alle organizzazioni del Terzo settore composte da giovani che valorizzino il protagonismo giovanile. Il premio si rivolge a realtà i cui organi di amministrazione siano composti o coinvolgano giovani under 35, incentivando la loro partecipazione attiva nella progettazione e realizzazione dei progetti. Il premio intende infatti portare alla luce e dare visibilità a esperienze significative di partecipazione giovanile.
Le organizzazioni vincitrici riceveranno un contributo di 10mila euro ciascuna e saranno premiate nel corso di un evento nazionale che si terrà nel mese di dicembre 2025.
Le candidature sono aperte fino al 14 settembre 2025 sul sito ufficiale www.genp.it, dove sono disponibili il regolamento completo e il modulo di partecipazione.
A novembre verrà annunciata la shortlist delle 10 organizzazioni finaliste e, tra queste, una giuria composta da esperti del settore e rappresentanti di Acri selezionerà le 3 organizzazioni vincitrici.
I componenti della giuria:
Ferruccio de Bortoli, giornalista
Lucrezia Ferrara, Young Advisory Board Fondazione Compagnia di San Paolo
Luca Gori, presidente Commissione Innovazione sociale di Acri
Clara Morelli, autrice Will Media
Vanessa Pallucchi, portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore
Tommaso Salaroli, cofondatore e CEO di Scomodo
Michele Sciscioli, capo Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale
Media partner dell’iniziativa sono Vita e Will, mentre Percorsi di Secondo Welfare realizzerà e presenterà, in occasione dell’evento di premiazione, un’indagine sul tasso di under 35 nei Cda delle organizzazioni del Terzo settore.
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa
10 Giugno 2025
Assegnate 6 borse di studio per programmi di vita e di studio all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione Carisbo
Sono stati premiati, presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, i 6 studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura. I 6 studenti potranno vivere e studiare per un trimestre fino ad un anno scolastico all’estero, accolti in una famiglia e una scuola del luogo e assistiti dai volontari locali.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Fondazione Intercultura e Fondazione Carisbo che risale al 2020-2021 e, grazie ad essa, 62 studentesse e studenti delle scuole secondarie di II grado – a cui si aggiungono i 6 studenti premiati quest’anno – hanno finora potuto vivere un’esperienza autentica delle diversità e acquisire nuove competenze utili per la loro vita personale e professionale.
Alla cerimonia di premiazione è intervenuta Maila Quaglia, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Carisbo, insieme a Vincenzo Morlini, past Consigliere di Amministrazione di Intercultura, poi Direttore Esecutivo di Intercultura e poi Presidente internazionale di AFS, alle famiglie dei giovani ambasciatori nel mondo e ai volontari di Intercultura, che proprio in questi mesi si stanno occupando della formazione degli studenti in partenza per prepararli alla loro esperienza.
I vincitori sono:
Sara, iscritta al Liceo E. Fermi di Bologna e in partenza per un programma scolastico semestrale in Brasile;
Steven, iscritto al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Thailandia;
Geremia, iscritto all’IIS G. Bruno di Medicina e in partenza per un programma annuale in Lettonia;
Francesca, iscritta all’IIS Montessori-Da Vinci di Porretta Terme e in partenza per un programma annuale in Perù;
Sabrina, iscritta al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma annuale in Honduras;
Matteo, iscritto al Liceo L. Bassi di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Messico.
Emozionati e felici per il traguardo raggiunto, alcuni ragazzi hanno così commentato la vincita della borsa di studio.
Geremia: «Quando ho scoperto di aver vinto, ho sentito come un ritorno brusco al presente. Quella che fino a poco prima sembrava solo un’idea improbabile era diventata concreta. È stato uno shock di consapevolezza. Ero felice, ma allo stesso tempo ero offuscato da tante altre emozioni, compresa la paura iniziale. Marco Aurelioperò, affermava che “ciò che ostacola l’azione, la promuove”, come se fosse proprio l’attrito, a dare lo slancio. Così il timore, invece di essere un intralcio, è ciò che valorizza la scelta.»
Sabrina: «Ho deciso di accettare questa sfida perché volevo mettermi in gioco davvero. Sentivo il bisogno di uscire dalla mia routine e conoscere un altro modo di vivere. L’Honduras, con la sua cultura e la sua lingua completamente nuove per me, mi è sembrato il luogo perfetto per farlo. So che sarà difficile, ma credo che le sfide più grandi siano anche le più formative.» Con loro erano presenti anche due ex vincitrici del concorso Intercultura e della borsa di studio FormazionEuropa, Sara Bonora, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Brasile a.s. 2023-24 e Matilde Mazzanti, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Cile a.s. 2023-24.
Ricerca Ipsos: l’esperienza con Intercultura decisiva per la propria vita per il 68% degli ex partecipanti
Partire con Intercultura non è solo un soggiorno all’estero, ma un’esperienza che lascia il segno per tutta la vita. Un’indagine Ipsos su 958 ex studenti, oggi tra i 20 e i 64 anni, lo conferma. Il 68% riconosce un impatto decisivo sulla propria identità e attribuisce ai volontari un ruolo chiave nel proprio percorso di crescita personale. Vivere e studiare all’estero con Intercultura permette di sviluppare competenze trasversali, fondamentali sia nella vita personale che in quella professionale.
Il 58% ha scelto destinazioni non convenzionali tra cui l’Asia, l’America Latina e l’Africa sviluppando un atteggiamento di apertura alla diversità culturale e competenze linguistiche: tutti parlano almeno un’altra lingua oltre all’inglese. Le soft skills ne escono rafforzate: il 97% migliora le relazioni, l’89% diventa più autonomo e il 74% si sente pronto alle sfide del mondo di oggi.
Sul piano personale, chi ha vissuto l’esperienza Intercultura denota una grande attenzione e accettazione delle diversità e una coscienza sociale evoluta e sensibile a tematiche di equità. E infine, il 65% si dichiara felice della propria vita, un aspetto che deriva dalla maggiore consapevolezza delle proprie risorse e da una marcata adattabilità di fronte ai cambiamenti. Intercultura non è solo un viaggio, ma un investimento nel futuro di sé stessi e del mondo intero.
Persone
Al via il canale di cofinanziamento del Fondo per la Repubblica Digitale
26 Maggio 2025
L’iniziativa
Annunciata dall’Impresa socialeFondo per la Repubblica Digitalel’attivazione di un canale di cofinanziamento da 5 milioni di euro, destinato a sostenere progetti ed iniziative congiunte orientate allo sviluppo delle competenze digitali e all’inclusione sociale, economica e lavorativa dei cittadini.
L’iniziativa, parte del Piano Strategico 2025–2026 approvato dal Comitato di Indirizzo Strategico del Fondo per la Repubblica Digitale, rappresenta uno strumento innovativo per attivare collaborazioni strategiche tra enti pubblici, privati e del Terzo Settore, con l’obiettivo di amplificare l’impatto delle azioni formative sul territorio.
Il canale di cofinanziamento, che mira ad attrarre risorse supplementari coerenti con le finalità del Fondo per la Repubblica Digitale, vuole inoltre favorire un confronto positivo con le esperienze di altri soggetti, portando avanti collaborazioni strategiche per arricchire reciprocamente la conoscenza, le pratiche e le esperienze sui temi relativi alla formazione e all’inclusione digitale. Questo approccio permette di amplificare l’impatto delle iniziative sostenute e di rafforzare la consapevolezza sul valore dell’investimento e della collaborazione per promuovere la formazione digitale e il reinserimento sociale delle categorie più fragili. Oltre a generare un effetto leva sulle risorse economiche messe in campo dal Fondo per la Repubblica Digitale e dagli interlocutori coinvolti, l’apertura del canale di cofinanziamento mira anche a sperimentare forme di innovazione, sia negli ambiti di intervento sia nelle modalità operative o metodologiche scelte.
Modalità di partecipazione
Il canale di cofinanziamento è aperto a soggetti pubblici e privati, con o senza scopo di lucro. Le iniziative e le progettualità promosse dovranno focalizzarsi su tematiche di interesse condiviso, attraverso tre modalità operative:
bandi pubblici elaborati e promossi congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori in funzione di enti erogatori;
progetti proposti direttamente da enti del Terzo Settore e sostenuti, almeno al 50%, da risorse interne e/o esterne provenienti da uno o più cofinanziatori;
iniziative elaborate e promosse congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori per la realizzazione di opportunità rivolte alla collettività in linea con la mission del Fondo per la Repubblica Digitale.
Il processo di selezione si articola in due momenti: una prima fase, in cui i soggetti interessati presentano la propria idea progettuale e una seconda fase, riservata esclusivamente alle idee ritenute idonee, in cui si procederà con la progettazione esecutiva. I criteri di selezione includono: coerenza con la missione del Fondo, originalità della proposta, assenza di contenuti già sottoposti o respinti, e assenza di interventi per l’acquisto e la costruzione di infrastrutture o esclusivamente finalizzate alla ricerca.
Le proposte potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili.
Risorse disponibili
Il Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale ha stanziato in totale 5 milioni di euro.
Fondazione, Comune e Chiesa di Bologna insieme per il progetto Bologna Serena per gli anziani
19 Maggio 2025
Investimento complessivo da 9 milioni di euro in tre anni per un progetto sulla qualità della vita delle persone over 65. Villa Serena come punto di riferimento per persone anziane
A Bologna la popolazione over 65, conta circa 96.000 persone, sono il 25% della popolazione. Saranno oltre 100 mila tra dieci anni e 109 mila tra venti. Di questi, quasi 55.000 hanno più di 75 anni e 36.000 superano gli 80 anni, mentre i centenari si avvicinano alle 250 unità. I livelli di autosufficienza non dipendono solo dall’età, ma diminuiscono con l’invecchiamento. Dall’indagine sulla qualità della vita realizzata dal Comune di Bologna sappiamo che oggi le persone che dichiarano di prendersi cura di un anziano sopra i 75 anni sono stimate in 17 mila. Il 33% degli over 65 a Bologna oggi abita da solo, percentuale che sale al 50% per gli over 80.
Da questi dati e da questa tendenza all’invecchiamento della popolazione e quindi dell’aspettativa di vita in città, parte il progettoBologna Serena per gli anziani.
Bologna Serena per gli anziani è il nuovo progetto con il quale Fondazione Carisbo, Comune e Chiesa di Bologna collaboreranno nei prossimi tre anni, a partire dal 2025, nel realizzare servizi di supporto, assistenza e inclusione sociale dedicati alla popolazione anziana e ai caregiver, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli over 65.
Bologna Serena per gli anziani ha gli obiettivi di:
innovare e rafforzare le risposte del sistema dei servizi mirati a rispondere ai bisogni della terza età;
sperimentare nuove risposte al cambiamento dei bisogni espressi dalla popolazione anziana alla luce delle mutazioni sociali e demografiche;
aggregare istituzioni, soggetti del terzo settore e comunità nel progettare e realizzare insieme un nuovo welfare per gli anziani.
Questi obiettivi saranno realizzati lungo tre assi strategici:
il domicilio come prospettiva prioritaria per il benessere dell’anziano;
la valorizzazione del ruolo del caregiver familiare e delle assistenti familiari;
la risposta a chi non entra nelle strutture residenziali sociosanitarie.
La convenzionetra gli enti sarà approvata nella prossima Giunta e prevede un investimento da parte della Fondazione Carisbo, che partecipa alla redazione delle linee guida e alle azioni, allo sviluppo, monitoraggio e valutazione del progetto, pari a 4,25 milioni di euro nell’arco di un triennio (di cui 1,25 milioni nel 2025, 1,5 milioni per il 2026 e 1,5 per il 2027).
Il Comune attuerà il progetto secondo le linee guida concordate, cofinanziandolo con ulteriori interventi nell’ambito delle risorse del proprio bilancio, per un valore di altri 4,5 milioni di euro nel triennio 2025/2027.
Questi fondi, pari a 9 milioni di euro in 3 anni, saranno destinati alle attività previste e gli enti collaboreranno nella gestione e il coordinamento delle azioni in collaborazione con gli enti e i soggetti del territorio garantendo la partecipazione della rete socio-sanitaria, in particolare Ausl di Bologna e Asp Città di Bologna, mentre la Chiesa di Bologna si impegna a collaborare al monitoraggio del progetto in sinergia con i propri servizi di ascolto territoriale.
Questo budget sarà suddiviso nel triennio su varie linee progettuali che riguardano:
interventi per i caregiver;
costruire una comunità dementia friendly;
potenziamento di telecontrollo, teleassistenza, telecompagnia;
servizi sociosanitari aperti;
promozione dell’invecchiamento in salute;
la creazione di un luogo e un team di riferimento in città sulle politiche per gli anziani.
A Villa Serena un punto di riferimento sulle politiche per le persone anziane
Sarà Villa Serena il punto di riferimento dove realizzare un luogo fisico in città per le famiglie, i cittadini, le associazioni e la comunità professionale sulle politiche per gli anziani. Lo spazio potrà essere allestito con mostre a tema, materiale informativo sulle opportunità esistenti, punti di informazione e orientamento per gli anziani sui temi della salute e dei servizi, uffici da dedicare all’organizzazione di eventi, gite o vacanze, locali e spazi aperti per lo svolgimento di attività di socializzazione, culturali e sportive.
Sarà sede di un team dedicato all’analisi del fenomeno dell’invecchiamento demografico e alla creazione di progettazioni innovative a partire dalla raccolta di dati affidabili e comparabili per monitorare i progressi delle azioni messe in campo e per la definizione delle politiche in questo ambito. Le nuove informazioni raccolte sui caregiver potranno offrire una maggior conoscenza delle conseguenze dell’assistenza informale sullo stress di chi si prende cura dei propri familiari, sulle diseguaglianze di genere ad esse connesse, sull’effettiva capacità di accesso ai servizi per le long term care, sulle diseguaglianze territoriali e servire alla produzione di conoscenze da mettere a disposizione della città per costruire il futuro welfare per gli anziani a Bologna.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo entra a far parte del Consorzio BI-REX di Bologna
23 Aprile 2025
Fondazione Carisbo annuncia la sua adesione al Consorzio BI-REX Big Data Innovation & Research Excellence, Competence Center nazionale e soggetto attuatore del Pnrr ad alta specializzazione sui Big Data, Industria 4.0 e Transizione 5.0.
La convenzione siglata, della durata di 3 anni e rinnovabile, darà avvio a forme di collaborazione sinergica, particolarmente focalizzate su iniziative per lo sviluppo economico del territorio, tramite la promozione di attività nell’ambito di Industria 4.0 di ricerca applicata, l’attivazione di progetti di innovazione e supporto all’imprenditorialità, nonché la messa a punto di percorsi di incubazione, accelerazione, orientamento e formazione.
Fondazione Carisbo e Consorzio BI-REX saranno così impegnate nella partecipazione congiunta a bandi europei, nazionali, regionali per la realizzazione di progetti di ricerca e formazione, attivando programmi di incubazione e accelerazione d’impresa, sostenendo la partecipazione delle rispettive startup a iniziative di networking e favorendone l’accesso, tramite tariffe agevolate, agli spazi di coworking nelle rispettive strutture.
Fondazione Carisbo è una fondazione di origine bancaria che persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo del territorio metropolitano di Bologna. Con il progetto BIGBO – Boost Innovation Garage, polo dedicato ai talenti, all’innovazione e alla trasformazione digitale, la Fondazione contribuisce nel diffondere una cultura imprenditoriale innovativa, generando un impatto tangibile e creando nuove opportunità di lavoro. BIGBO offre spazi di lavoro flessibili, multifunzionali e organizza tavole rotonde ed eventi incentrati su innovazione e tecnologia, programmi di accelerazione, attività di collegamento tra aziende consolidate e startup.
Il Competence Center BI-REX, con sede a Bologna, si configura come Public Private Partnership che raccoglie 64 player tra Università, Centri di Ricerca e Imprese di eccellenza, con l’obiettivo di supportare le aziende nei processi di innovazione, trasformazione digitale e sostenibilità, favorendo l’adozione delle tecnologie Industria 4.0 e 5.0 e il trasferimento tecnologico attraverso una vasta serie di servizi. Principale valore aggiunto di BI-REX è rappresentato dalla Linea Pilota, fabbrica digitale interconnessa completamente a disposizione delle imprese, in cui le tecnologie 4.0 and 5.0 sono integrate con quelle tradizionali.
Persone
Pubblicato il bando “Dritti al Punto” del Fondo per la Repubblica Digitale
22 Aprile 2025
Il contesto italiano
Lo sviluppo delle competenze digitali è uno degli obiettivi strategici dell’Unione europea, che mira a dotare almeno l’80% dei cittadini tra i 16 e i 74 anni di competenze digitali di base entro il 2030. A guidare questo processo è il quadro europeoDigComp 2.2, che individua cinque aree chiave – dalla sicurezza informatica, alla creazione di contenuti – ritenute essenziali per una piena partecipazione alla vita sociale e professionale. L’Italia, tuttavia, registra un significativo ritardo rispetto alla media UE: nel 2023 solo il 46% degli adulti possedeva competenze digitali almeno di base.
Il quadro è aggravato da divari generazionali e territoriali: tra i giovani (16-24 anni) la quota sale al 59%, mentre tra gli over 65 crolla al 19%, con le regioni del Sud ampiamente sotto la media UE (34%). Per colmare il ritardo, il PNRR ha attivato la misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, con l’obiettivo di formare 2 milioni di cittadini entro il 2026 attraverso 3000 Punti Digitale Facile. Sebbene la rete dei punti sia stata attivata, a marzo 2025, sono stati raggiunti circa 760 mila cittadini, pari al 38% dell’obiettivo, con risultati disomogenei tra le diverse regioni.
Bando Dritti al Punto
Il bando intende sostenere progetti di formazione all’interno dei Punti Digitale Facile, integrando le attività già pianificate e realizzate nell’ambito della misura M1C1 1.7.2 “Rete dei servizi di facilitazione digitale” del PNRR, al fine di potenziarne l’offerta formativa.
In particolare, si intende selezionare progetti formativi rivolti a tutti i cittadini, incentrati sui temi individuati dal quadro europeo DigComp 2.2, come l’alfabetizzazione su informazione e dati, ovvero la capacità di analizzare criticamente fonti e contenuti online e distinguere le informazioni affidabili dalle fake news; la sicurezza informatica, intesa come consapevolezza dei rischi digitali e capacità di proteggere dispositivi e dati personali; la creazione di contenuti digitali, anche con il supporto dell’Intelligenza Artificiale, promuovendo un uso consapevole e responsabile degli strumenti digitali e una riflessione sulle implicazioni etiche, sociali e legali dell’IA; infine, la comunicazione e collaborazione attraverso le tecnologie digitali, per incentivare l’uso attivo dei servizi digitali pubblici e privati (come l’uso di app quali Io e IT-Wallet, o servizi come Identità digitale, Domicilio digitale e Fascicolo sanitario elettronico), sviluppando strategie comunicative efficaci e inclusive nei diversi ambienti digitali.
Chi può partecipare
Le proposte possono essere presentate da Soggetti attuatori o Soggetti sub-attuatori della misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, che si occupino direttamente o indirettamente – per tramite di Soggetti realizzatori – della gestione di almeno un Punto Digitale Facile, o ancora da Soggetti realizzatori della misura, intesi come enti privati che abbiano sottoscritto un’apposita convenzione/contratto con un Soggetto attuatore/sub-attuatore per la co-gestione e co-progettazione delle attività presso uno o più Punti Digitale Facile.
Le proposte progettuali, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma Re@dy, entro le ore 11 del30 maggio 2025.
Composizione della lista congiunta di candidati al Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025/2026/2027 di Intesa Sanpaolo S.p.A.
28 Marzo 2025
Le Fondazioni aderenti al patto parasociale di consultazione e voto sottoscritto l’11 novembre 2024 in relazione all’Assemblea di Intesa Sanpaolo convocata per il 29 aprile 2025, anche sulla base degli orientamenti manifestati dal Consiglio di Amministrazione uscente della Banca per la composizione della lista dei candidati alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025−2027 e con l’intento di assicurare:
la composizione quantitativamente ottimale, avuto riguardo alla complessità organizzativa, di operatività e di governance della Banca e alle valutazioni espresse sulle dinamiche di funzionamento dell’Organo collegiale;
la continuità di azione ed il mantenimento del patrimonio informativo e di esperienze acquisito nel corso dei precedenti mandati;
un riscontro concreto alle esigenze di continuare a esprimere scelte di elevata qualità, diversità, complementarità e di integrare nuove competenze strategiche, professionalità e personalità, al fine di dare continuità alle capacità di approfondimento e di dibattito in tutte le complesse materie di competenza del Consiglio e del Comitato per il Controllo sulla Gestione, e permettere un’adeguata costituzione e funzionalità dei Comitati endo−consiliari;
hanno depositato in data 27 marzo 2025 la seguente lista di 17 candidati così articolata:
SEZIONE 1
GIAN MARIA GROS-PIETRO
PAOLA TAGLIAVINI
CARLO MESSINA
MARIANGELA ZAPPIA
FRANCO CERUTI
PAOLO MARIA VITTORIO GRANDI
LUCIANO NEBBIA
LIANA LOGIURATO
PIETRO PREVITALI
MARIA ALESSANDRA STEFANELLI
BRUNO MARIA PARIGI
DONATELLA BUSSO
SILVIA MERLO
PAOLO MESSA
SEZIONE 2
FABRIZIO MOSCA
MARIELLA TAGLIABUE
MAURA CAMPRA
Nel medesimo contesto, le Fondazioni hanno proposto (i) di determinare in 19 il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da nominare, (ii) di riconfermare il Prof. Gian Maria Gros−Pietro quale Presidente del Consiglio di Amministrazione e (iii) di nominare la Prof.a Paola Tagliavini quale Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione; nonché (iv) di indicare il Dott. Carlo Messina come profilo ideale per la posizione di Consigliere Delegato e CEO, nell’ambito della lista presentata, ferme restando le piene prerogative proprie del Consiglio di Amministrazione che sarà nominato, in ragione dei poteri definiti dallo Statuto sociale.
Alla luce dei risultati conseguiti nell’ultimo decennio dalla Banca, che hanno posto Intesa Sanpaolo in una posizione di vertice assoluto tra le banche europee, sia per l’affidabilità sia per il sostegno allo sviluppo del Paese, i Presidenti delle Fondazioni, nella loro connaturata rappresentanza di azionisti istituzionali di lungo termine, esprimono vivo apprezzamento per la visione e la gestione altamente efficace da parte del CEO e conseguentemente auspicano che il Dr. Carlo Messina possa garantire il suo ruolo di leadership nella Banca anche per i successivi mandati.
Infine, le Fondazioni hanno proposto, in linea con quanto evidenziato dal Consiglio uscente, la conferma degli emolumenti per i consiglieri che non siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione e l’incremento del compenso fisso specifico per i consiglieri che siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione nonché del compenso additivo del Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione.
Sviluppo del territorio
Aperto il bando Fairplay (terza sessione erogativa 2025)
28 Marzo 2025
Per l’area Sviluppo del territorio (settore Educazione, istruzione e formazione) e la missione “Formazione del capitale umano”, con specifico riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile SDG n° 4 “Istruzione di qualità” e SDG n° 9 “Imprese, innovazione e infrastrutture”, il bando Fairplay accessibile fino al 5 maggio rende disponibili risorse per 150.000 euro allo scopo di:
promuovere l’idea di sport inclusivo, aperto a tutti, capace di incidere positivamente sulla coesione sociale della comunità territoriale;
incentivare la rigenerazione di spazi in un’ottica di condivisione e cura del bene comune;
favorire la diffusione di valori educativi e corretti stili di vita.
Acri lancia il Premio GenP – Giovani che partecipano
13 Giugno 2025
Aperte fino al 14 settembre le candidature al premio per le organizzazioni del Terzo settore che incentivano la partecipazione giovanile
Non è vero che i giovani non partecipano e non si impegnano a migliorare il Paese. Lo fanno, ma non sempre all’interno delle organizzazioni tradizionali del Terzo settore. Sempre più spesso scelgono forme di impegno fluide, informali, legate a cause specifiche – come l’ambiente, i diritti civili e la giustizia sociale – e lontane da strutture composte e guidate prevalentemente da persone di generazioni passate. In questo scenario, molte realtà del Terzo settore stanno cercando nuove strade per coinvolgere le nuove generazioni anche all’interno dei propri processi decisionali.
In questo scenario nasce “GenP – Giovani che partecipano”, un premio promosso da Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria, dedicato alle organizzazioni del Terzo settore composte da giovani che valorizzino il protagonismo giovanile. Il premio si rivolge a realtà i cui organi di amministrazione siano composti o coinvolgano giovani under 35, incentivando la loro partecipazione attiva nella progettazione e realizzazione dei progetti. Il premio intende infatti portare alla luce e dare visibilità a esperienze significative di partecipazione giovanile.
Le organizzazioni vincitrici riceveranno un contributo di 10mila euro ciascuna e saranno premiate nel corso di un evento nazionale che si terrà nel mese di dicembre 2025.
Le candidature sono aperte fino al 14 settembre 2025 sul sito ufficiale www.genp.it, dove sono disponibili il regolamento completo e il modulo di partecipazione.
A novembre verrà annunciata la shortlist delle 10 organizzazioni finaliste e, tra queste, una giuria composta da esperti del settore e rappresentanti di Acri selezionerà le 3 organizzazioni vincitrici.
I componenti della giuria:
Ferruccio de Bortoli, giornalista
Lucrezia Ferrara, Young Advisory Board Fondazione Compagnia di San Paolo
Luca Gori, presidente Commissione Innovazione sociale di Acri
Clara Morelli, autrice Will Media
Vanessa Pallucchi, portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore
Tommaso Salaroli, cofondatore e CEO di Scomodo
Michele Sciscioli, capo Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale
Media partner dell’iniziativa sono Vita e Will, mentre Percorsi di Secondo Welfare realizzerà e presenterà, in occasione dell’evento di premiazione, un’indagine sul tasso di under 35 nei Cda delle organizzazioni del Terzo settore.
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa
10 Giugno 2025
Assegnate 6 borse di studio per programmi di vita e di studio all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione Carisbo
Sono stati premiati, presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, i 6 studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura. I 6 studenti potranno vivere e studiare per un trimestre fino ad un anno scolastico all’estero, accolti in una famiglia e una scuola del luogo e assistiti dai volontari locali.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Fondazione Intercultura e Fondazione Carisbo che risale al 2020-2021 e, grazie ad essa, 62 studentesse e studenti delle scuole secondarie di II grado – a cui si aggiungono i 6 studenti premiati quest’anno – hanno finora potuto vivere un’esperienza autentica delle diversità e acquisire nuove competenze utili per la loro vita personale e professionale.
Alla cerimonia di premiazione è intervenuta Maila Quaglia, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Carisbo, insieme a Vincenzo Morlini, past Consigliere di Amministrazione di Intercultura, poi Direttore Esecutivo di Intercultura e poi Presidente internazionale di AFS, alle famiglie dei giovani ambasciatori nel mondo e ai volontari di Intercultura, che proprio in questi mesi si stanno occupando della formazione degli studenti in partenza per prepararli alla loro esperienza.
I vincitori sono:
Sara, iscritta al Liceo E. Fermi di Bologna e in partenza per un programma scolastico semestrale in Brasile;
Steven, iscritto al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Thailandia;
Geremia, iscritto all’IIS G. Bruno di Medicina e in partenza per un programma annuale in Lettonia;
Francesca, iscritta all’IIS Montessori-Da Vinci di Porretta Terme e in partenza per un programma annuale in Perù;
Sabrina, iscritta al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma annuale in Honduras;
Matteo, iscritto al Liceo L. Bassi di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Messico.
Emozionati e felici per il traguardo raggiunto, alcuni ragazzi hanno così commentato la vincita della borsa di studio.
Geremia: «Quando ho scoperto di aver vinto, ho sentito come un ritorno brusco al presente. Quella che fino a poco prima sembrava solo un’idea improbabile era diventata concreta. È stato uno shock di consapevolezza. Ero felice, ma allo stesso tempo ero offuscato da tante altre emozioni, compresa la paura iniziale. Marco Aurelioperò, affermava che “ciò che ostacola l’azione, la promuove”, come se fosse proprio l’attrito, a dare lo slancio. Così il timore, invece di essere un intralcio, è ciò che valorizza la scelta.»
Sabrina: «Ho deciso di accettare questa sfida perché volevo mettermi in gioco davvero. Sentivo il bisogno di uscire dalla mia routine e conoscere un altro modo di vivere. L’Honduras, con la sua cultura e la sua lingua completamente nuove per me, mi è sembrato il luogo perfetto per farlo. So che sarà difficile, ma credo che le sfide più grandi siano anche le più formative.» Con loro erano presenti anche due ex vincitrici del concorso Intercultura e della borsa di studio FormazionEuropa, Sara Bonora, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Brasile a.s. 2023-24 e Matilde Mazzanti, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Cile a.s. 2023-24.
Ricerca Ipsos: l’esperienza con Intercultura decisiva per la propria vita per il 68% degli ex partecipanti
Partire con Intercultura non è solo un soggiorno all’estero, ma un’esperienza che lascia il segno per tutta la vita. Un’indagine Ipsos su 958 ex studenti, oggi tra i 20 e i 64 anni, lo conferma. Il 68% riconosce un impatto decisivo sulla propria identità e attribuisce ai volontari un ruolo chiave nel proprio percorso di crescita personale. Vivere e studiare all’estero con Intercultura permette di sviluppare competenze trasversali, fondamentali sia nella vita personale che in quella professionale.
Il 58% ha scelto destinazioni non convenzionali tra cui l’Asia, l’America Latina e l’Africa sviluppando un atteggiamento di apertura alla diversità culturale e competenze linguistiche: tutti parlano almeno un’altra lingua oltre all’inglese. Le soft skills ne escono rafforzate: il 97% migliora le relazioni, l’89% diventa più autonomo e il 74% si sente pronto alle sfide del mondo di oggi.
Sul piano personale, chi ha vissuto l’esperienza Intercultura denota una grande attenzione e accettazione delle diversità e una coscienza sociale evoluta e sensibile a tematiche di equità. E infine, il 65% si dichiara felice della propria vita, un aspetto che deriva dalla maggiore consapevolezza delle proprie risorse e da una marcata adattabilità di fronte ai cambiamenti. Intercultura non è solo un viaggio, ma un investimento nel futuro di sé stessi e del mondo intero.
Persone
Al via il canale di cofinanziamento del Fondo per la Repubblica Digitale
26 Maggio 2025
L’iniziativa
Annunciata dall’Impresa socialeFondo per la Repubblica Digitalel’attivazione di un canale di cofinanziamento da 5 milioni di euro, destinato a sostenere progetti ed iniziative congiunte orientate allo sviluppo delle competenze digitali e all’inclusione sociale, economica e lavorativa dei cittadini.
L’iniziativa, parte del Piano Strategico 2025–2026 approvato dal Comitato di Indirizzo Strategico del Fondo per la Repubblica Digitale, rappresenta uno strumento innovativo per attivare collaborazioni strategiche tra enti pubblici, privati e del Terzo Settore, con l’obiettivo di amplificare l’impatto delle azioni formative sul territorio.
Il canale di cofinanziamento, che mira ad attrarre risorse supplementari coerenti con le finalità del Fondo per la Repubblica Digitale, vuole inoltre favorire un confronto positivo con le esperienze di altri soggetti, portando avanti collaborazioni strategiche per arricchire reciprocamente la conoscenza, le pratiche e le esperienze sui temi relativi alla formazione e all’inclusione digitale. Questo approccio permette di amplificare l’impatto delle iniziative sostenute e di rafforzare la consapevolezza sul valore dell’investimento e della collaborazione per promuovere la formazione digitale e il reinserimento sociale delle categorie più fragili. Oltre a generare un effetto leva sulle risorse economiche messe in campo dal Fondo per la Repubblica Digitale e dagli interlocutori coinvolti, l’apertura del canale di cofinanziamento mira anche a sperimentare forme di innovazione, sia negli ambiti di intervento sia nelle modalità operative o metodologiche scelte.
Modalità di partecipazione
Il canale di cofinanziamento è aperto a soggetti pubblici e privati, con o senza scopo di lucro. Le iniziative e le progettualità promosse dovranno focalizzarsi su tematiche di interesse condiviso, attraverso tre modalità operative:
bandi pubblici elaborati e promossi congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori in funzione di enti erogatori;
progetti proposti direttamente da enti del Terzo Settore e sostenuti, almeno al 50%, da risorse interne e/o esterne provenienti da uno o più cofinanziatori;
iniziative elaborate e promosse congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori per la realizzazione di opportunità rivolte alla collettività in linea con la mission del Fondo per la Repubblica Digitale.
Il processo di selezione si articola in due momenti: una prima fase, in cui i soggetti interessati presentano la propria idea progettuale e una seconda fase, riservata esclusivamente alle idee ritenute idonee, in cui si procederà con la progettazione esecutiva. I criteri di selezione includono: coerenza con la missione del Fondo, originalità della proposta, assenza di contenuti già sottoposti o respinti, e assenza di interventi per l’acquisto e la costruzione di infrastrutture o esclusivamente finalizzate alla ricerca.
Le proposte potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili.
Risorse disponibili
Il Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale ha stanziato in totale 5 milioni di euro.
Fondazione, Comune e Chiesa di Bologna insieme per il progetto Bologna Serena per gli anziani
19 Maggio 2025
Investimento complessivo da 9 milioni di euro in tre anni per un progetto sulla qualità della vita delle persone over 65. Villa Serena come punto di riferimento per persone anziane
A Bologna la popolazione over 65, conta circa 96.000 persone, sono il 25% della popolazione. Saranno oltre 100 mila tra dieci anni e 109 mila tra venti. Di questi, quasi 55.000 hanno più di 75 anni e 36.000 superano gli 80 anni, mentre i centenari si avvicinano alle 250 unità. I livelli di autosufficienza non dipendono solo dall’età, ma diminuiscono con l’invecchiamento. Dall’indagine sulla qualità della vita realizzata dal Comune di Bologna sappiamo che oggi le persone che dichiarano di prendersi cura di un anziano sopra i 75 anni sono stimate in 17 mila. Il 33% degli over 65 a Bologna oggi abita da solo, percentuale che sale al 50% per gli over 80.
Da questi dati e da questa tendenza all’invecchiamento della popolazione e quindi dell’aspettativa di vita in città, parte il progettoBologna Serena per gli anziani.
Bologna Serena per gli anziani è il nuovo progetto con il quale Fondazione Carisbo, Comune e Chiesa di Bologna collaboreranno nei prossimi tre anni, a partire dal 2025, nel realizzare servizi di supporto, assistenza e inclusione sociale dedicati alla popolazione anziana e ai caregiver, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli over 65.
Bologna Serena per gli anziani ha gli obiettivi di:
innovare e rafforzare le risposte del sistema dei servizi mirati a rispondere ai bisogni della terza età;
sperimentare nuove risposte al cambiamento dei bisogni espressi dalla popolazione anziana alla luce delle mutazioni sociali e demografiche;
aggregare istituzioni, soggetti del terzo settore e comunità nel progettare e realizzare insieme un nuovo welfare per gli anziani.
Questi obiettivi saranno realizzati lungo tre assi strategici:
il domicilio come prospettiva prioritaria per il benessere dell’anziano;
la valorizzazione del ruolo del caregiver familiare e delle assistenti familiari;
la risposta a chi non entra nelle strutture residenziali sociosanitarie.
La convenzionetra gli enti sarà approvata nella prossima Giunta e prevede un investimento da parte della Fondazione Carisbo, che partecipa alla redazione delle linee guida e alle azioni, allo sviluppo, monitoraggio e valutazione del progetto, pari a 4,25 milioni di euro nell’arco di un triennio (di cui 1,25 milioni nel 2025, 1,5 milioni per il 2026 e 1,5 per il 2027).
Il Comune attuerà il progetto secondo le linee guida concordate, cofinanziandolo con ulteriori interventi nell’ambito delle risorse del proprio bilancio, per un valore di altri 4,5 milioni di euro nel triennio 2025/2027.
Questi fondi, pari a 9 milioni di euro in 3 anni, saranno destinati alle attività previste e gli enti collaboreranno nella gestione e il coordinamento delle azioni in collaborazione con gli enti e i soggetti del territorio garantendo la partecipazione della rete socio-sanitaria, in particolare Ausl di Bologna e Asp Città di Bologna, mentre la Chiesa di Bologna si impegna a collaborare al monitoraggio del progetto in sinergia con i propri servizi di ascolto territoriale.
Questo budget sarà suddiviso nel triennio su varie linee progettuali che riguardano:
interventi per i caregiver;
costruire una comunità dementia friendly;
potenziamento di telecontrollo, teleassistenza, telecompagnia;
servizi sociosanitari aperti;
promozione dell’invecchiamento in salute;
la creazione di un luogo e un team di riferimento in città sulle politiche per gli anziani.
A Villa Serena un punto di riferimento sulle politiche per le persone anziane
Sarà Villa Serena il punto di riferimento dove realizzare un luogo fisico in città per le famiglie, i cittadini, le associazioni e la comunità professionale sulle politiche per gli anziani. Lo spazio potrà essere allestito con mostre a tema, materiale informativo sulle opportunità esistenti, punti di informazione e orientamento per gli anziani sui temi della salute e dei servizi, uffici da dedicare all’organizzazione di eventi, gite o vacanze, locali e spazi aperti per lo svolgimento di attività di socializzazione, culturali e sportive.
Sarà sede di un team dedicato all’analisi del fenomeno dell’invecchiamento demografico e alla creazione di progettazioni innovative a partire dalla raccolta di dati affidabili e comparabili per monitorare i progressi delle azioni messe in campo e per la definizione delle politiche in questo ambito. Le nuove informazioni raccolte sui caregiver potranno offrire una maggior conoscenza delle conseguenze dell’assistenza informale sullo stress di chi si prende cura dei propri familiari, sulle diseguaglianze di genere ad esse connesse, sull’effettiva capacità di accesso ai servizi per le long term care, sulle diseguaglianze territoriali e servire alla produzione di conoscenze da mettere a disposizione della città per costruire il futuro welfare per gli anziani a Bologna.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo entra a far parte del Consorzio BI-REX di Bologna
23 Aprile 2025
Fondazione Carisbo annuncia la sua adesione al Consorzio BI-REX Big Data Innovation & Research Excellence, Competence Center nazionale e soggetto attuatore del Pnrr ad alta specializzazione sui Big Data, Industria 4.0 e Transizione 5.0.
La convenzione siglata, della durata di 3 anni e rinnovabile, darà avvio a forme di collaborazione sinergica, particolarmente focalizzate su iniziative per lo sviluppo economico del territorio, tramite la promozione di attività nell’ambito di Industria 4.0 di ricerca applicata, l’attivazione di progetti di innovazione e supporto all’imprenditorialità, nonché la messa a punto di percorsi di incubazione, accelerazione, orientamento e formazione.
Fondazione Carisbo e Consorzio BI-REX saranno così impegnate nella partecipazione congiunta a bandi europei, nazionali, regionali per la realizzazione di progetti di ricerca e formazione, attivando programmi di incubazione e accelerazione d’impresa, sostenendo la partecipazione delle rispettive startup a iniziative di networking e favorendone l’accesso, tramite tariffe agevolate, agli spazi di coworking nelle rispettive strutture.
Fondazione Carisbo è una fondazione di origine bancaria che persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo del territorio metropolitano di Bologna. Con il progetto BIGBO – Boost Innovation Garage, polo dedicato ai talenti, all’innovazione e alla trasformazione digitale, la Fondazione contribuisce nel diffondere una cultura imprenditoriale innovativa, generando un impatto tangibile e creando nuove opportunità di lavoro. BIGBO offre spazi di lavoro flessibili, multifunzionali e organizza tavole rotonde ed eventi incentrati su innovazione e tecnologia, programmi di accelerazione, attività di collegamento tra aziende consolidate e startup.
Il Competence Center BI-REX, con sede a Bologna, si configura come Public Private Partnership che raccoglie 64 player tra Università, Centri di Ricerca e Imprese di eccellenza, con l’obiettivo di supportare le aziende nei processi di innovazione, trasformazione digitale e sostenibilità, favorendo l’adozione delle tecnologie Industria 4.0 e 5.0 e il trasferimento tecnologico attraverso una vasta serie di servizi. Principale valore aggiunto di BI-REX è rappresentato dalla Linea Pilota, fabbrica digitale interconnessa completamente a disposizione delle imprese, in cui le tecnologie 4.0 and 5.0 sono integrate con quelle tradizionali.
Persone
Pubblicato il bando “Dritti al Punto” del Fondo per la Repubblica Digitale
22 Aprile 2025
Il contesto italiano
Lo sviluppo delle competenze digitali è uno degli obiettivi strategici dell’Unione europea, che mira a dotare almeno l’80% dei cittadini tra i 16 e i 74 anni di competenze digitali di base entro il 2030. A guidare questo processo è il quadro europeoDigComp 2.2, che individua cinque aree chiave – dalla sicurezza informatica, alla creazione di contenuti – ritenute essenziali per una piena partecipazione alla vita sociale e professionale. L’Italia, tuttavia, registra un significativo ritardo rispetto alla media UE: nel 2023 solo il 46% degli adulti possedeva competenze digitali almeno di base.
Il quadro è aggravato da divari generazionali e territoriali: tra i giovani (16-24 anni) la quota sale al 59%, mentre tra gli over 65 crolla al 19%, con le regioni del Sud ampiamente sotto la media UE (34%). Per colmare il ritardo, il PNRR ha attivato la misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, con l’obiettivo di formare 2 milioni di cittadini entro il 2026 attraverso 3000 Punti Digitale Facile. Sebbene la rete dei punti sia stata attivata, a marzo 2025, sono stati raggiunti circa 760 mila cittadini, pari al 38% dell’obiettivo, con risultati disomogenei tra le diverse regioni.
Bando Dritti al Punto
Il bando intende sostenere progetti di formazione all’interno dei Punti Digitale Facile, integrando le attività già pianificate e realizzate nell’ambito della misura M1C1 1.7.2 “Rete dei servizi di facilitazione digitale” del PNRR, al fine di potenziarne l’offerta formativa.
In particolare, si intende selezionare progetti formativi rivolti a tutti i cittadini, incentrati sui temi individuati dal quadro europeo DigComp 2.2, come l’alfabetizzazione su informazione e dati, ovvero la capacità di analizzare criticamente fonti e contenuti online e distinguere le informazioni affidabili dalle fake news; la sicurezza informatica, intesa come consapevolezza dei rischi digitali e capacità di proteggere dispositivi e dati personali; la creazione di contenuti digitali, anche con il supporto dell’Intelligenza Artificiale, promuovendo un uso consapevole e responsabile degli strumenti digitali e una riflessione sulle implicazioni etiche, sociali e legali dell’IA; infine, la comunicazione e collaborazione attraverso le tecnologie digitali, per incentivare l’uso attivo dei servizi digitali pubblici e privati (come l’uso di app quali Io e IT-Wallet, o servizi come Identità digitale, Domicilio digitale e Fascicolo sanitario elettronico), sviluppando strategie comunicative efficaci e inclusive nei diversi ambienti digitali.
Chi può partecipare
Le proposte possono essere presentate da Soggetti attuatori o Soggetti sub-attuatori della misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, che si occupino direttamente o indirettamente – per tramite di Soggetti realizzatori – della gestione di almeno un Punto Digitale Facile, o ancora da Soggetti realizzatori della misura, intesi come enti privati che abbiano sottoscritto un’apposita convenzione/contratto con un Soggetto attuatore/sub-attuatore per la co-gestione e co-progettazione delle attività presso uno o più Punti Digitale Facile.
Le proposte progettuali, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma Re@dy, entro le ore 11 del30 maggio 2025.
Composizione della lista congiunta di candidati al Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025/2026/2027 di Intesa Sanpaolo S.p.A.
28 Marzo 2025
Le Fondazioni aderenti al patto parasociale di consultazione e voto sottoscritto l’11 novembre 2024 in relazione all’Assemblea di Intesa Sanpaolo convocata per il 29 aprile 2025, anche sulla base degli orientamenti manifestati dal Consiglio di Amministrazione uscente della Banca per la composizione della lista dei candidati alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025−2027 e con l’intento di assicurare:
la composizione quantitativamente ottimale, avuto riguardo alla complessità organizzativa, di operatività e di governance della Banca e alle valutazioni espresse sulle dinamiche di funzionamento dell’Organo collegiale;
la continuità di azione ed il mantenimento del patrimonio informativo e di esperienze acquisito nel corso dei precedenti mandati;
un riscontro concreto alle esigenze di continuare a esprimere scelte di elevata qualità, diversità, complementarità e di integrare nuove competenze strategiche, professionalità e personalità, al fine di dare continuità alle capacità di approfondimento e di dibattito in tutte le complesse materie di competenza del Consiglio e del Comitato per il Controllo sulla Gestione, e permettere un’adeguata costituzione e funzionalità dei Comitati endo−consiliari;
hanno depositato in data 27 marzo 2025 la seguente lista di 17 candidati così articolata:
SEZIONE 1
GIAN MARIA GROS-PIETRO
PAOLA TAGLIAVINI
CARLO MESSINA
MARIANGELA ZAPPIA
FRANCO CERUTI
PAOLO MARIA VITTORIO GRANDI
LUCIANO NEBBIA
LIANA LOGIURATO
PIETRO PREVITALI
MARIA ALESSANDRA STEFANELLI
BRUNO MARIA PARIGI
DONATELLA BUSSO
SILVIA MERLO
PAOLO MESSA
SEZIONE 2
FABRIZIO MOSCA
MARIELLA TAGLIABUE
MAURA CAMPRA
Nel medesimo contesto, le Fondazioni hanno proposto (i) di determinare in 19 il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da nominare, (ii) di riconfermare il Prof. Gian Maria Gros−Pietro quale Presidente del Consiglio di Amministrazione e (iii) di nominare la Prof.a Paola Tagliavini quale Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione; nonché (iv) di indicare il Dott. Carlo Messina come profilo ideale per la posizione di Consigliere Delegato e CEO, nell’ambito della lista presentata, ferme restando le piene prerogative proprie del Consiglio di Amministrazione che sarà nominato, in ragione dei poteri definiti dallo Statuto sociale.
Alla luce dei risultati conseguiti nell’ultimo decennio dalla Banca, che hanno posto Intesa Sanpaolo in una posizione di vertice assoluto tra le banche europee, sia per l’affidabilità sia per il sostegno allo sviluppo del Paese, i Presidenti delle Fondazioni, nella loro connaturata rappresentanza di azionisti istituzionali di lungo termine, esprimono vivo apprezzamento per la visione e la gestione altamente efficace da parte del CEO e conseguentemente auspicano che il Dr. Carlo Messina possa garantire il suo ruolo di leadership nella Banca anche per i successivi mandati.
Infine, le Fondazioni hanno proposto, in linea con quanto evidenziato dal Consiglio uscente, la conferma degli emolumenti per i consiglieri che non siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione e l’incremento del compenso fisso specifico per i consiglieri che siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione nonché del compenso additivo del Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione.
Sviluppo del territorio
Aperto il bando Fairplay (terza sessione erogativa 2025)
28 Marzo 2025
Per l’area Sviluppo del territorio (settore Educazione, istruzione e formazione) e la missione “Formazione del capitale umano”, con specifico riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile SDG n° 4 “Istruzione di qualità” e SDG n° 9 “Imprese, innovazione e infrastrutture”, il bando Fairplay accessibile fino al 5 maggio rende disponibili risorse per 150.000 euro allo scopo di:
promuovere l’idea di sport inclusivo, aperto a tutti, capace di incidere positivamente sulla coesione sociale della comunità territoriale;
incentivare la rigenerazione di spazi in un’ottica di condivisione e cura del bene comune;
favorire la diffusione di valori educativi e corretti stili di vita.
Acri lancia il Premio GenP – Giovani che partecipano
13 Giugno 2025
Aperte fino al 14 settembre le candidature al premio per le organizzazioni del Terzo settore che incentivano la partecipazione giovanile
Non è vero che i giovani non partecipano e non si impegnano a migliorare il Paese. Lo fanno, ma non sempre all’interno delle organizzazioni tradizionali del Terzo settore. Sempre più spesso scelgono forme di impegno fluide, informali, legate a cause specifiche – come l’ambiente, i diritti civili e la giustizia sociale – e lontane da strutture composte e guidate prevalentemente da persone di generazioni passate. In questo scenario, molte realtà del Terzo settore stanno cercando nuove strade per coinvolgere le nuove generazioni anche all’interno dei propri processi decisionali.
In questo scenario nasce “GenP – Giovani che partecipano”, un premio promosso da Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria, dedicato alle organizzazioni del Terzo settore composte da giovani che valorizzino il protagonismo giovanile. Il premio si rivolge a realtà i cui organi di amministrazione siano composti o coinvolgano giovani under 35, incentivando la loro partecipazione attiva nella progettazione e realizzazione dei progetti. Il premio intende infatti portare alla luce e dare visibilità a esperienze significative di partecipazione giovanile.
Le organizzazioni vincitrici riceveranno un contributo di 10mila euro ciascuna e saranno premiate nel corso di un evento nazionale che si terrà nel mese di dicembre 2025.
Le candidature sono aperte fino al 14 settembre 2025 sul sito ufficiale www.genp.it, dove sono disponibili il regolamento completo e il modulo di partecipazione.
A novembre verrà annunciata la shortlist delle 10 organizzazioni finaliste e, tra queste, una giuria composta da esperti del settore e rappresentanti di Acri selezionerà le 3 organizzazioni vincitrici.
I componenti della giuria:
Ferruccio de Bortoli, giornalista
Lucrezia Ferrara, Young Advisory Board Fondazione Compagnia di San Paolo
Luca Gori, presidente Commissione Innovazione sociale di Acri
Clara Morelli, autrice Will Media
Vanessa Pallucchi, portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore
Tommaso Salaroli, cofondatore e CEO di Scomodo
Michele Sciscioli, capo Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale
Media partner dell’iniziativa sono Vita e Will, mentre Percorsi di Secondo Welfare realizzerà e presenterà, in occasione dell’evento di premiazione, un’indagine sul tasso di under 35 nei Cda delle organizzazioni del Terzo settore.
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa
10 Giugno 2025
Assegnate 6 borse di studio per programmi di vita e di studio all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione Carisbo
Sono stati premiati, presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, i 6 studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura. I 6 studenti potranno vivere e studiare per un trimestre fino ad un anno scolastico all’estero, accolti in una famiglia e una scuola del luogo e assistiti dai volontari locali.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Fondazione Intercultura e Fondazione Carisbo che risale al 2020-2021 e, grazie ad essa, 62 studentesse e studenti delle scuole secondarie di II grado – a cui si aggiungono i 6 studenti premiati quest’anno – hanno finora potuto vivere un’esperienza autentica delle diversità e acquisire nuove competenze utili per la loro vita personale e professionale.
Alla cerimonia di premiazione è intervenuta Maila Quaglia, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Carisbo, insieme a Vincenzo Morlini, past Consigliere di Amministrazione di Intercultura, poi Direttore Esecutivo di Intercultura e poi Presidente internazionale di AFS, alle famiglie dei giovani ambasciatori nel mondo e ai volontari di Intercultura, che proprio in questi mesi si stanno occupando della formazione degli studenti in partenza per prepararli alla loro esperienza.
I vincitori sono:
Sara, iscritta al Liceo E. Fermi di Bologna e in partenza per un programma scolastico semestrale in Brasile;
Steven, iscritto al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Thailandia;
Geremia, iscritto all’IIS G. Bruno di Medicina e in partenza per un programma annuale in Lettonia;
Francesca, iscritta all’IIS Montessori-Da Vinci di Porretta Terme e in partenza per un programma annuale in Perù;
Sabrina, iscritta al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma annuale in Honduras;
Matteo, iscritto al Liceo L. Bassi di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Messico.
Emozionati e felici per il traguardo raggiunto, alcuni ragazzi hanno così commentato la vincita della borsa di studio.
Geremia: «Quando ho scoperto di aver vinto, ho sentito come un ritorno brusco al presente. Quella che fino a poco prima sembrava solo un’idea improbabile era diventata concreta. È stato uno shock di consapevolezza. Ero felice, ma allo stesso tempo ero offuscato da tante altre emozioni, compresa la paura iniziale. Marco Aurelioperò, affermava che “ciò che ostacola l’azione, la promuove”, come se fosse proprio l’attrito, a dare lo slancio. Così il timore, invece di essere un intralcio, è ciò che valorizza la scelta.»
Sabrina: «Ho deciso di accettare questa sfida perché volevo mettermi in gioco davvero. Sentivo il bisogno di uscire dalla mia routine e conoscere un altro modo di vivere. L’Honduras, con la sua cultura e la sua lingua completamente nuove per me, mi è sembrato il luogo perfetto per farlo. So che sarà difficile, ma credo che le sfide più grandi siano anche le più formative.» Con loro erano presenti anche due ex vincitrici del concorso Intercultura e della borsa di studio FormazionEuropa, Sara Bonora, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Brasile a.s. 2023-24 e Matilde Mazzanti, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Cile a.s. 2023-24.
Ricerca Ipsos: l’esperienza con Intercultura decisiva per la propria vita per il 68% degli ex partecipanti
Partire con Intercultura non è solo un soggiorno all’estero, ma un’esperienza che lascia il segno per tutta la vita. Un’indagine Ipsos su 958 ex studenti, oggi tra i 20 e i 64 anni, lo conferma. Il 68% riconosce un impatto decisivo sulla propria identità e attribuisce ai volontari un ruolo chiave nel proprio percorso di crescita personale. Vivere e studiare all’estero con Intercultura permette di sviluppare competenze trasversali, fondamentali sia nella vita personale che in quella professionale.
Il 58% ha scelto destinazioni non convenzionali tra cui l’Asia, l’America Latina e l’Africa sviluppando un atteggiamento di apertura alla diversità culturale e competenze linguistiche: tutti parlano almeno un’altra lingua oltre all’inglese. Le soft skills ne escono rafforzate: il 97% migliora le relazioni, l’89% diventa più autonomo e il 74% si sente pronto alle sfide del mondo di oggi.
Sul piano personale, chi ha vissuto l’esperienza Intercultura denota una grande attenzione e accettazione delle diversità e una coscienza sociale evoluta e sensibile a tematiche di equità. E infine, il 65% si dichiara felice della propria vita, un aspetto che deriva dalla maggiore consapevolezza delle proprie risorse e da una marcata adattabilità di fronte ai cambiamenti. Intercultura non è solo un viaggio, ma un investimento nel futuro di sé stessi e del mondo intero.
Persone
Al via il canale di cofinanziamento del Fondo per la Repubblica Digitale
26 Maggio 2025
L’iniziativa
Annunciata dall’Impresa socialeFondo per la Repubblica Digitalel’attivazione di un canale di cofinanziamento da 5 milioni di euro, destinato a sostenere progetti ed iniziative congiunte orientate allo sviluppo delle competenze digitali e all’inclusione sociale, economica e lavorativa dei cittadini.
L’iniziativa, parte del Piano Strategico 2025–2026 approvato dal Comitato di Indirizzo Strategico del Fondo per la Repubblica Digitale, rappresenta uno strumento innovativo per attivare collaborazioni strategiche tra enti pubblici, privati e del Terzo Settore, con l’obiettivo di amplificare l’impatto delle azioni formative sul territorio.
Il canale di cofinanziamento, che mira ad attrarre risorse supplementari coerenti con le finalità del Fondo per la Repubblica Digitale, vuole inoltre favorire un confronto positivo con le esperienze di altri soggetti, portando avanti collaborazioni strategiche per arricchire reciprocamente la conoscenza, le pratiche e le esperienze sui temi relativi alla formazione e all’inclusione digitale. Questo approccio permette di amplificare l’impatto delle iniziative sostenute e di rafforzare la consapevolezza sul valore dell’investimento e della collaborazione per promuovere la formazione digitale e il reinserimento sociale delle categorie più fragili. Oltre a generare un effetto leva sulle risorse economiche messe in campo dal Fondo per la Repubblica Digitale e dagli interlocutori coinvolti, l’apertura del canale di cofinanziamento mira anche a sperimentare forme di innovazione, sia negli ambiti di intervento sia nelle modalità operative o metodologiche scelte.
Modalità di partecipazione
Il canale di cofinanziamento è aperto a soggetti pubblici e privati, con o senza scopo di lucro. Le iniziative e le progettualità promosse dovranno focalizzarsi su tematiche di interesse condiviso, attraverso tre modalità operative:
bandi pubblici elaborati e promossi congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori in funzione di enti erogatori;
progetti proposti direttamente da enti del Terzo Settore e sostenuti, almeno al 50%, da risorse interne e/o esterne provenienti da uno o più cofinanziatori;
iniziative elaborate e promosse congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori per la realizzazione di opportunità rivolte alla collettività in linea con la mission del Fondo per la Repubblica Digitale.
Il processo di selezione si articola in due momenti: una prima fase, in cui i soggetti interessati presentano la propria idea progettuale e una seconda fase, riservata esclusivamente alle idee ritenute idonee, in cui si procederà con la progettazione esecutiva. I criteri di selezione includono: coerenza con la missione del Fondo, originalità della proposta, assenza di contenuti già sottoposti o respinti, e assenza di interventi per l’acquisto e la costruzione di infrastrutture o esclusivamente finalizzate alla ricerca.
Le proposte potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili.
Risorse disponibili
Il Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale ha stanziato in totale 5 milioni di euro.
Fondazione, Comune e Chiesa di Bologna insieme per il progetto Bologna Serena per gli anziani
19 Maggio 2025
Investimento complessivo da 9 milioni di euro in tre anni per un progetto sulla qualità della vita delle persone over 65. Villa Serena come punto di riferimento per persone anziane
A Bologna la popolazione over 65, conta circa 96.000 persone, sono il 25% della popolazione. Saranno oltre 100 mila tra dieci anni e 109 mila tra venti. Di questi, quasi 55.000 hanno più di 75 anni e 36.000 superano gli 80 anni, mentre i centenari si avvicinano alle 250 unità. I livelli di autosufficienza non dipendono solo dall’età, ma diminuiscono con l’invecchiamento. Dall’indagine sulla qualità della vita realizzata dal Comune di Bologna sappiamo che oggi le persone che dichiarano di prendersi cura di un anziano sopra i 75 anni sono stimate in 17 mila. Il 33% degli over 65 a Bologna oggi abita da solo, percentuale che sale al 50% per gli over 80.
Da questi dati e da questa tendenza all’invecchiamento della popolazione e quindi dell’aspettativa di vita in città, parte il progettoBologna Serena per gli anziani.
Bologna Serena per gli anziani è il nuovo progetto con il quale Fondazione Carisbo, Comune e Chiesa di Bologna collaboreranno nei prossimi tre anni, a partire dal 2025, nel realizzare servizi di supporto, assistenza e inclusione sociale dedicati alla popolazione anziana e ai caregiver, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli over 65.
Bologna Serena per gli anziani ha gli obiettivi di:
innovare e rafforzare le risposte del sistema dei servizi mirati a rispondere ai bisogni della terza età;
sperimentare nuove risposte al cambiamento dei bisogni espressi dalla popolazione anziana alla luce delle mutazioni sociali e demografiche;
aggregare istituzioni, soggetti del terzo settore e comunità nel progettare e realizzare insieme un nuovo welfare per gli anziani.
Questi obiettivi saranno realizzati lungo tre assi strategici:
il domicilio come prospettiva prioritaria per il benessere dell’anziano;
la valorizzazione del ruolo del caregiver familiare e delle assistenti familiari;
la risposta a chi non entra nelle strutture residenziali sociosanitarie.
La convenzionetra gli enti sarà approvata nella prossima Giunta e prevede un investimento da parte della Fondazione Carisbo, che partecipa alla redazione delle linee guida e alle azioni, allo sviluppo, monitoraggio e valutazione del progetto, pari a 4,25 milioni di euro nell’arco di un triennio (di cui 1,25 milioni nel 2025, 1,5 milioni per il 2026 e 1,5 per il 2027).
Il Comune attuerà il progetto secondo le linee guida concordate, cofinanziandolo con ulteriori interventi nell’ambito delle risorse del proprio bilancio, per un valore di altri 4,5 milioni di euro nel triennio 2025/2027.
Questi fondi, pari a 9 milioni di euro in 3 anni, saranno destinati alle attività previste e gli enti collaboreranno nella gestione e il coordinamento delle azioni in collaborazione con gli enti e i soggetti del territorio garantendo la partecipazione della rete socio-sanitaria, in particolare Ausl di Bologna e Asp Città di Bologna, mentre la Chiesa di Bologna si impegna a collaborare al monitoraggio del progetto in sinergia con i propri servizi di ascolto territoriale.
Questo budget sarà suddiviso nel triennio su varie linee progettuali che riguardano:
interventi per i caregiver;
costruire una comunità dementia friendly;
potenziamento di telecontrollo, teleassistenza, telecompagnia;
servizi sociosanitari aperti;
promozione dell’invecchiamento in salute;
la creazione di un luogo e un team di riferimento in città sulle politiche per gli anziani.
A Villa Serena un punto di riferimento sulle politiche per le persone anziane
Sarà Villa Serena il punto di riferimento dove realizzare un luogo fisico in città per le famiglie, i cittadini, le associazioni e la comunità professionale sulle politiche per gli anziani. Lo spazio potrà essere allestito con mostre a tema, materiale informativo sulle opportunità esistenti, punti di informazione e orientamento per gli anziani sui temi della salute e dei servizi, uffici da dedicare all’organizzazione di eventi, gite o vacanze, locali e spazi aperti per lo svolgimento di attività di socializzazione, culturali e sportive.
Sarà sede di un team dedicato all’analisi del fenomeno dell’invecchiamento demografico e alla creazione di progettazioni innovative a partire dalla raccolta di dati affidabili e comparabili per monitorare i progressi delle azioni messe in campo e per la definizione delle politiche in questo ambito. Le nuove informazioni raccolte sui caregiver potranno offrire una maggior conoscenza delle conseguenze dell’assistenza informale sullo stress di chi si prende cura dei propri familiari, sulle diseguaglianze di genere ad esse connesse, sull’effettiva capacità di accesso ai servizi per le long term care, sulle diseguaglianze territoriali e servire alla produzione di conoscenze da mettere a disposizione della città per costruire il futuro welfare per gli anziani a Bologna.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo entra a far parte del Consorzio BI-REX di Bologna
23 Aprile 2025
Fondazione Carisbo annuncia la sua adesione al Consorzio BI-REX Big Data Innovation & Research Excellence, Competence Center nazionale e soggetto attuatore del Pnrr ad alta specializzazione sui Big Data, Industria 4.0 e Transizione 5.0.
La convenzione siglata, della durata di 3 anni e rinnovabile, darà avvio a forme di collaborazione sinergica, particolarmente focalizzate su iniziative per lo sviluppo economico del territorio, tramite la promozione di attività nell’ambito di Industria 4.0 di ricerca applicata, l’attivazione di progetti di innovazione e supporto all’imprenditorialità, nonché la messa a punto di percorsi di incubazione, accelerazione, orientamento e formazione.
Fondazione Carisbo e Consorzio BI-REX saranno così impegnate nella partecipazione congiunta a bandi europei, nazionali, regionali per la realizzazione di progetti di ricerca e formazione, attivando programmi di incubazione e accelerazione d’impresa, sostenendo la partecipazione delle rispettive startup a iniziative di networking e favorendone l’accesso, tramite tariffe agevolate, agli spazi di coworking nelle rispettive strutture.
Fondazione Carisbo è una fondazione di origine bancaria che persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo del territorio metropolitano di Bologna. Con il progetto BIGBO – Boost Innovation Garage, polo dedicato ai talenti, all’innovazione e alla trasformazione digitale, la Fondazione contribuisce nel diffondere una cultura imprenditoriale innovativa, generando un impatto tangibile e creando nuove opportunità di lavoro. BIGBO offre spazi di lavoro flessibili, multifunzionali e organizza tavole rotonde ed eventi incentrati su innovazione e tecnologia, programmi di accelerazione, attività di collegamento tra aziende consolidate e startup.
Il Competence Center BI-REX, con sede a Bologna, si configura come Public Private Partnership che raccoglie 64 player tra Università, Centri di Ricerca e Imprese di eccellenza, con l’obiettivo di supportare le aziende nei processi di innovazione, trasformazione digitale e sostenibilità, favorendo l’adozione delle tecnologie Industria 4.0 e 5.0 e il trasferimento tecnologico attraverso una vasta serie di servizi. Principale valore aggiunto di BI-REX è rappresentato dalla Linea Pilota, fabbrica digitale interconnessa completamente a disposizione delle imprese, in cui le tecnologie 4.0 and 5.0 sono integrate con quelle tradizionali.
Persone
Pubblicato il bando “Dritti al Punto” del Fondo per la Repubblica Digitale
22 Aprile 2025
Il contesto italiano
Lo sviluppo delle competenze digitali è uno degli obiettivi strategici dell’Unione europea, che mira a dotare almeno l’80% dei cittadini tra i 16 e i 74 anni di competenze digitali di base entro il 2030. A guidare questo processo è il quadro europeoDigComp 2.2, che individua cinque aree chiave – dalla sicurezza informatica, alla creazione di contenuti – ritenute essenziali per una piena partecipazione alla vita sociale e professionale. L’Italia, tuttavia, registra un significativo ritardo rispetto alla media UE: nel 2023 solo il 46% degli adulti possedeva competenze digitali almeno di base.
Il quadro è aggravato da divari generazionali e territoriali: tra i giovani (16-24 anni) la quota sale al 59%, mentre tra gli over 65 crolla al 19%, con le regioni del Sud ampiamente sotto la media UE (34%). Per colmare il ritardo, il PNRR ha attivato la misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, con l’obiettivo di formare 2 milioni di cittadini entro il 2026 attraverso 3000 Punti Digitale Facile. Sebbene la rete dei punti sia stata attivata, a marzo 2025, sono stati raggiunti circa 760 mila cittadini, pari al 38% dell’obiettivo, con risultati disomogenei tra le diverse regioni.
Bando Dritti al Punto
Il bando intende sostenere progetti di formazione all’interno dei Punti Digitale Facile, integrando le attività già pianificate e realizzate nell’ambito della misura M1C1 1.7.2 “Rete dei servizi di facilitazione digitale” del PNRR, al fine di potenziarne l’offerta formativa.
In particolare, si intende selezionare progetti formativi rivolti a tutti i cittadini, incentrati sui temi individuati dal quadro europeo DigComp 2.2, come l’alfabetizzazione su informazione e dati, ovvero la capacità di analizzare criticamente fonti e contenuti online e distinguere le informazioni affidabili dalle fake news; la sicurezza informatica, intesa come consapevolezza dei rischi digitali e capacità di proteggere dispositivi e dati personali; la creazione di contenuti digitali, anche con il supporto dell’Intelligenza Artificiale, promuovendo un uso consapevole e responsabile degli strumenti digitali e una riflessione sulle implicazioni etiche, sociali e legali dell’IA; infine, la comunicazione e collaborazione attraverso le tecnologie digitali, per incentivare l’uso attivo dei servizi digitali pubblici e privati (come l’uso di app quali Io e IT-Wallet, o servizi come Identità digitale, Domicilio digitale e Fascicolo sanitario elettronico), sviluppando strategie comunicative efficaci e inclusive nei diversi ambienti digitali.
Chi può partecipare
Le proposte possono essere presentate da Soggetti attuatori o Soggetti sub-attuatori della misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, che si occupino direttamente o indirettamente – per tramite di Soggetti realizzatori – della gestione di almeno un Punto Digitale Facile, o ancora da Soggetti realizzatori della misura, intesi come enti privati che abbiano sottoscritto un’apposita convenzione/contratto con un Soggetto attuatore/sub-attuatore per la co-gestione e co-progettazione delle attività presso uno o più Punti Digitale Facile.
Le proposte progettuali, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma Re@dy, entro le ore 11 del30 maggio 2025.
Composizione della lista congiunta di candidati al Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025/2026/2027 di Intesa Sanpaolo S.p.A.
28 Marzo 2025
Le Fondazioni aderenti al patto parasociale di consultazione e voto sottoscritto l’11 novembre 2024 in relazione all’Assemblea di Intesa Sanpaolo convocata per il 29 aprile 2025, anche sulla base degli orientamenti manifestati dal Consiglio di Amministrazione uscente della Banca per la composizione della lista dei candidati alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025−2027 e con l’intento di assicurare:
la composizione quantitativamente ottimale, avuto riguardo alla complessità organizzativa, di operatività e di governance della Banca e alle valutazioni espresse sulle dinamiche di funzionamento dell’Organo collegiale;
la continuità di azione ed il mantenimento del patrimonio informativo e di esperienze acquisito nel corso dei precedenti mandati;
un riscontro concreto alle esigenze di continuare a esprimere scelte di elevata qualità, diversità, complementarità e di integrare nuove competenze strategiche, professionalità e personalità, al fine di dare continuità alle capacità di approfondimento e di dibattito in tutte le complesse materie di competenza del Consiglio e del Comitato per il Controllo sulla Gestione, e permettere un’adeguata costituzione e funzionalità dei Comitati endo−consiliari;
hanno depositato in data 27 marzo 2025 la seguente lista di 17 candidati così articolata:
SEZIONE 1
GIAN MARIA GROS-PIETRO
PAOLA TAGLIAVINI
CARLO MESSINA
MARIANGELA ZAPPIA
FRANCO CERUTI
PAOLO MARIA VITTORIO GRANDI
LUCIANO NEBBIA
LIANA LOGIURATO
PIETRO PREVITALI
MARIA ALESSANDRA STEFANELLI
BRUNO MARIA PARIGI
DONATELLA BUSSO
SILVIA MERLO
PAOLO MESSA
SEZIONE 2
FABRIZIO MOSCA
MARIELLA TAGLIABUE
MAURA CAMPRA
Nel medesimo contesto, le Fondazioni hanno proposto (i) di determinare in 19 il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da nominare, (ii) di riconfermare il Prof. Gian Maria Gros−Pietro quale Presidente del Consiglio di Amministrazione e (iii) di nominare la Prof.a Paola Tagliavini quale Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione; nonché (iv) di indicare il Dott. Carlo Messina come profilo ideale per la posizione di Consigliere Delegato e CEO, nell’ambito della lista presentata, ferme restando le piene prerogative proprie del Consiglio di Amministrazione che sarà nominato, in ragione dei poteri definiti dallo Statuto sociale.
Alla luce dei risultati conseguiti nell’ultimo decennio dalla Banca, che hanno posto Intesa Sanpaolo in una posizione di vertice assoluto tra le banche europee, sia per l’affidabilità sia per il sostegno allo sviluppo del Paese, i Presidenti delle Fondazioni, nella loro connaturata rappresentanza di azionisti istituzionali di lungo termine, esprimono vivo apprezzamento per la visione e la gestione altamente efficace da parte del CEO e conseguentemente auspicano che il Dr. Carlo Messina possa garantire il suo ruolo di leadership nella Banca anche per i successivi mandati.
Infine, le Fondazioni hanno proposto, in linea con quanto evidenziato dal Consiglio uscente, la conferma degli emolumenti per i consiglieri che non siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione e l’incremento del compenso fisso specifico per i consiglieri che siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione nonché del compenso additivo del Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione.
Sviluppo del territorio
Aperto il bando Fairplay (terza sessione erogativa 2025)
28 Marzo 2025
Per l’area Sviluppo del territorio (settore Educazione, istruzione e formazione) e la missione “Formazione del capitale umano”, con specifico riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile SDG n° 4 “Istruzione di qualità” e SDG n° 9 “Imprese, innovazione e infrastrutture”, il bando Fairplay accessibile fino al 5 maggio rende disponibili risorse per 150.000 euro allo scopo di:
promuovere l’idea di sport inclusivo, aperto a tutti, capace di incidere positivamente sulla coesione sociale della comunità territoriale;
incentivare la rigenerazione di spazi in un’ottica di condivisione e cura del bene comune;
favorire la diffusione di valori educativi e corretti stili di vita.
Acri lancia il Premio GenP – Giovani che partecipano
13 Giugno 2025
Aperte fino al 14 settembre le candidature al premio per le organizzazioni del Terzo settore che incentivano la partecipazione giovanile
Non è vero che i giovani non partecipano e non si impegnano a migliorare il Paese. Lo fanno, ma non sempre all’interno delle organizzazioni tradizionali del Terzo settore. Sempre più spesso scelgono forme di impegno fluide, informali, legate a cause specifiche – come l’ambiente, i diritti civili e la giustizia sociale – e lontane da strutture composte e guidate prevalentemente da persone di generazioni passate. In questo scenario, molte realtà del Terzo settore stanno cercando nuove strade per coinvolgere le nuove generazioni anche all’interno dei propri processi decisionali.
In questo scenario nasce “GenP – Giovani che partecipano”, un premio promosso da Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria, dedicato alle organizzazioni del Terzo settore composte da giovani che valorizzino il protagonismo giovanile. Il premio si rivolge a realtà i cui organi di amministrazione siano composti o coinvolgano giovani under 35, incentivando la loro partecipazione attiva nella progettazione e realizzazione dei progetti. Il premio intende infatti portare alla luce e dare visibilità a esperienze significative di partecipazione giovanile.
Le organizzazioni vincitrici riceveranno un contributo di 10mila euro ciascuna e saranno premiate nel corso di un evento nazionale che si terrà nel mese di dicembre 2025.
Le candidature sono aperte fino al 14 settembre 2025 sul sito ufficiale www.genp.it, dove sono disponibili il regolamento completo e il modulo di partecipazione.
A novembre verrà annunciata la shortlist delle 10 organizzazioni finaliste e, tra queste, una giuria composta da esperti del settore e rappresentanti di Acri selezionerà le 3 organizzazioni vincitrici.
I componenti della giuria:
Ferruccio de Bortoli, giornalista
Lucrezia Ferrara, Young Advisory Board Fondazione Compagnia di San Paolo
Luca Gori, presidente Commissione Innovazione sociale di Acri
Clara Morelli, autrice Will Media
Vanessa Pallucchi, portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore
Tommaso Salaroli, cofondatore e CEO di Scomodo
Michele Sciscioli, capo Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale
Media partner dell’iniziativa sono Vita e Will, mentre Percorsi di Secondo Welfare realizzerà e presenterà, in occasione dell’evento di premiazione, un’indagine sul tasso di under 35 nei Cda delle organizzazioni del Terzo settore.
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa
10 Giugno 2025
Assegnate 6 borse di studio per programmi di vita e di studio all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione Carisbo
Sono stati premiati, presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, i 6 studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura. I 6 studenti potranno vivere e studiare per un trimestre fino ad un anno scolastico all’estero, accolti in una famiglia e una scuola del luogo e assistiti dai volontari locali.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Fondazione Intercultura e Fondazione Carisbo che risale al 2020-2021 e, grazie ad essa, 62 studentesse e studenti delle scuole secondarie di II grado – a cui si aggiungono i 6 studenti premiati quest’anno – hanno finora potuto vivere un’esperienza autentica delle diversità e acquisire nuove competenze utili per la loro vita personale e professionale.
Alla cerimonia di premiazione è intervenuta Maila Quaglia, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Carisbo, insieme a Vincenzo Morlini, past Consigliere di Amministrazione di Intercultura, poi Direttore Esecutivo di Intercultura e poi Presidente internazionale di AFS, alle famiglie dei giovani ambasciatori nel mondo e ai volontari di Intercultura, che proprio in questi mesi si stanno occupando della formazione degli studenti in partenza per prepararli alla loro esperienza.
I vincitori sono:
Sara, iscritta al Liceo E. Fermi di Bologna e in partenza per un programma scolastico semestrale in Brasile;
Steven, iscritto al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Thailandia;
Geremia, iscritto all’IIS G. Bruno di Medicina e in partenza per un programma annuale in Lettonia;
Francesca, iscritta all’IIS Montessori-Da Vinci di Porretta Terme e in partenza per un programma annuale in Perù;
Sabrina, iscritta al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma annuale in Honduras;
Matteo, iscritto al Liceo L. Bassi di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Messico.
Emozionati e felici per il traguardo raggiunto, alcuni ragazzi hanno così commentato la vincita della borsa di studio.
Geremia: «Quando ho scoperto di aver vinto, ho sentito come un ritorno brusco al presente. Quella che fino a poco prima sembrava solo un’idea improbabile era diventata concreta. È stato uno shock di consapevolezza. Ero felice, ma allo stesso tempo ero offuscato da tante altre emozioni, compresa la paura iniziale. Marco Aurelioperò, affermava che “ciò che ostacola l’azione, la promuove”, come se fosse proprio l’attrito, a dare lo slancio. Così il timore, invece di essere un intralcio, è ciò che valorizza la scelta.»
Sabrina: «Ho deciso di accettare questa sfida perché volevo mettermi in gioco davvero. Sentivo il bisogno di uscire dalla mia routine e conoscere un altro modo di vivere. L’Honduras, con la sua cultura e la sua lingua completamente nuove per me, mi è sembrato il luogo perfetto per farlo. So che sarà difficile, ma credo che le sfide più grandi siano anche le più formative.» Con loro erano presenti anche due ex vincitrici del concorso Intercultura e della borsa di studio FormazionEuropa, Sara Bonora, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Brasile a.s. 2023-24 e Matilde Mazzanti, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Cile a.s. 2023-24.
Ricerca Ipsos: l’esperienza con Intercultura decisiva per la propria vita per il 68% degli ex partecipanti
Partire con Intercultura non è solo un soggiorno all’estero, ma un’esperienza che lascia il segno per tutta la vita. Un’indagine Ipsos su 958 ex studenti, oggi tra i 20 e i 64 anni, lo conferma. Il 68% riconosce un impatto decisivo sulla propria identità e attribuisce ai volontari un ruolo chiave nel proprio percorso di crescita personale. Vivere e studiare all’estero con Intercultura permette di sviluppare competenze trasversali, fondamentali sia nella vita personale che in quella professionale.
Il 58% ha scelto destinazioni non convenzionali tra cui l’Asia, l’America Latina e l’Africa sviluppando un atteggiamento di apertura alla diversità culturale e competenze linguistiche: tutti parlano almeno un’altra lingua oltre all’inglese. Le soft skills ne escono rafforzate: il 97% migliora le relazioni, l’89% diventa più autonomo e il 74% si sente pronto alle sfide del mondo di oggi.
Sul piano personale, chi ha vissuto l’esperienza Intercultura denota una grande attenzione e accettazione delle diversità e una coscienza sociale evoluta e sensibile a tematiche di equità. E infine, il 65% si dichiara felice della propria vita, un aspetto che deriva dalla maggiore consapevolezza delle proprie risorse e da una marcata adattabilità di fronte ai cambiamenti. Intercultura non è solo un viaggio, ma un investimento nel futuro di sé stessi e del mondo intero.
Persone
Al via il canale di cofinanziamento del Fondo per la Repubblica Digitale
26 Maggio 2025
L’iniziativa
Annunciata dall’Impresa socialeFondo per la Repubblica Digitalel’attivazione di un canale di cofinanziamento da 5 milioni di euro, destinato a sostenere progetti ed iniziative congiunte orientate allo sviluppo delle competenze digitali e all’inclusione sociale, economica e lavorativa dei cittadini.
L’iniziativa, parte del Piano Strategico 2025–2026 approvato dal Comitato di Indirizzo Strategico del Fondo per la Repubblica Digitale, rappresenta uno strumento innovativo per attivare collaborazioni strategiche tra enti pubblici, privati e del Terzo Settore, con l’obiettivo di amplificare l’impatto delle azioni formative sul territorio.
Il canale di cofinanziamento, che mira ad attrarre risorse supplementari coerenti con le finalità del Fondo per la Repubblica Digitale, vuole inoltre favorire un confronto positivo con le esperienze di altri soggetti, portando avanti collaborazioni strategiche per arricchire reciprocamente la conoscenza, le pratiche e le esperienze sui temi relativi alla formazione e all’inclusione digitale. Questo approccio permette di amplificare l’impatto delle iniziative sostenute e di rafforzare la consapevolezza sul valore dell’investimento e della collaborazione per promuovere la formazione digitale e il reinserimento sociale delle categorie più fragili. Oltre a generare un effetto leva sulle risorse economiche messe in campo dal Fondo per la Repubblica Digitale e dagli interlocutori coinvolti, l’apertura del canale di cofinanziamento mira anche a sperimentare forme di innovazione, sia negli ambiti di intervento sia nelle modalità operative o metodologiche scelte.
Modalità di partecipazione
Il canale di cofinanziamento è aperto a soggetti pubblici e privati, con o senza scopo di lucro. Le iniziative e le progettualità promosse dovranno focalizzarsi su tematiche di interesse condiviso, attraverso tre modalità operative:
bandi pubblici elaborati e promossi congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori in funzione di enti erogatori;
progetti proposti direttamente da enti del Terzo Settore e sostenuti, almeno al 50%, da risorse interne e/o esterne provenienti da uno o più cofinanziatori;
iniziative elaborate e promosse congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori per la realizzazione di opportunità rivolte alla collettività in linea con la mission del Fondo per la Repubblica Digitale.
Il processo di selezione si articola in due momenti: una prima fase, in cui i soggetti interessati presentano la propria idea progettuale e una seconda fase, riservata esclusivamente alle idee ritenute idonee, in cui si procederà con la progettazione esecutiva. I criteri di selezione includono: coerenza con la missione del Fondo, originalità della proposta, assenza di contenuti già sottoposti o respinti, e assenza di interventi per l’acquisto e la costruzione di infrastrutture o esclusivamente finalizzate alla ricerca.
Le proposte potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili.
Risorse disponibili
Il Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale ha stanziato in totale 5 milioni di euro.
Fondazione, Comune e Chiesa di Bologna insieme per il progetto Bologna Serena per gli anziani
19 Maggio 2025
Investimento complessivo da 9 milioni di euro in tre anni per un progetto sulla qualità della vita delle persone over 65. Villa Serena come punto di riferimento per persone anziane
A Bologna la popolazione over 65, conta circa 96.000 persone, sono il 25% della popolazione. Saranno oltre 100 mila tra dieci anni e 109 mila tra venti. Di questi, quasi 55.000 hanno più di 75 anni e 36.000 superano gli 80 anni, mentre i centenari si avvicinano alle 250 unità. I livelli di autosufficienza non dipendono solo dall’età, ma diminuiscono con l’invecchiamento. Dall’indagine sulla qualità della vita realizzata dal Comune di Bologna sappiamo che oggi le persone che dichiarano di prendersi cura di un anziano sopra i 75 anni sono stimate in 17 mila. Il 33% degli over 65 a Bologna oggi abita da solo, percentuale che sale al 50% per gli over 80.
Da questi dati e da questa tendenza all’invecchiamento della popolazione e quindi dell’aspettativa di vita in città, parte il progettoBologna Serena per gli anziani.
Bologna Serena per gli anziani è il nuovo progetto con il quale Fondazione Carisbo, Comune e Chiesa di Bologna collaboreranno nei prossimi tre anni, a partire dal 2025, nel realizzare servizi di supporto, assistenza e inclusione sociale dedicati alla popolazione anziana e ai caregiver, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli over 65.
Bologna Serena per gli anziani ha gli obiettivi di:
innovare e rafforzare le risposte del sistema dei servizi mirati a rispondere ai bisogni della terza età;
sperimentare nuove risposte al cambiamento dei bisogni espressi dalla popolazione anziana alla luce delle mutazioni sociali e demografiche;
aggregare istituzioni, soggetti del terzo settore e comunità nel progettare e realizzare insieme un nuovo welfare per gli anziani.
Questi obiettivi saranno realizzati lungo tre assi strategici:
il domicilio come prospettiva prioritaria per il benessere dell’anziano;
la valorizzazione del ruolo del caregiver familiare e delle assistenti familiari;
la risposta a chi non entra nelle strutture residenziali sociosanitarie.
La convenzionetra gli enti sarà approvata nella prossima Giunta e prevede un investimento da parte della Fondazione Carisbo, che partecipa alla redazione delle linee guida e alle azioni, allo sviluppo, monitoraggio e valutazione del progetto, pari a 4,25 milioni di euro nell’arco di un triennio (di cui 1,25 milioni nel 2025, 1,5 milioni per il 2026 e 1,5 per il 2027).
Il Comune attuerà il progetto secondo le linee guida concordate, cofinanziandolo con ulteriori interventi nell’ambito delle risorse del proprio bilancio, per un valore di altri 4,5 milioni di euro nel triennio 2025/2027.
Questi fondi, pari a 9 milioni di euro in 3 anni, saranno destinati alle attività previste e gli enti collaboreranno nella gestione e il coordinamento delle azioni in collaborazione con gli enti e i soggetti del territorio garantendo la partecipazione della rete socio-sanitaria, in particolare Ausl di Bologna e Asp Città di Bologna, mentre la Chiesa di Bologna si impegna a collaborare al monitoraggio del progetto in sinergia con i propri servizi di ascolto territoriale.
Questo budget sarà suddiviso nel triennio su varie linee progettuali che riguardano:
interventi per i caregiver;
costruire una comunità dementia friendly;
potenziamento di telecontrollo, teleassistenza, telecompagnia;
servizi sociosanitari aperti;
promozione dell’invecchiamento in salute;
la creazione di un luogo e un team di riferimento in città sulle politiche per gli anziani.
A Villa Serena un punto di riferimento sulle politiche per le persone anziane
Sarà Villa Serena il punto di riferimento dove realizzare un luogo fisico in città per le famiglie, i cittadini, le associazioni e la comunità professionale sulle politiche per gli anziani. Lo spazio potrà essere allestito con mostre a tema, materiale informativo sulle opportunità esistenti, punti di informazione e orientamento per gli anziani sui temi della salute e dei servizi, uffici da dedicare all’organizzazione di eventi, gite o vacanze, locali e spazi aperti per lo svolgimento di attività di socializzazione, culturali e sportive.
Sarà sede di un team dedicato all’analisi del fenomeno dell’invecchiamento demografico e alla creazione di progettazioni innovative a partire dalla raccolta di dati affidabili e comparabili per monitorare i progressi delle azioni messe in campo e per la definizione delle politiche in questo ambito. Le nuove informazioni raccolte sui caregiver potranno offrire una maggior conoscenza delle conseguenze dell’assistenza informale sullo stress di chi si prende cura dei propri familiari, sulle diseguaglianze di genere ad esse connesse, sull’effettiva capacità di accesso ai servizi per le long term care, sulle diseguaglianze territoriali e servire alla produzione di conoscenze da mettere a disposizione della città per costruire il futuro welfare per gli anziani a Bologna.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo entra a far parte del Consorzio BI-REX di Bologna
23 Aprile 2025
Fondazione Carisbo annuncia la sua adesione al Consorzio BI-REX Big Data Innovation & Research Excellence, Competence Center nazionale e soggetto attuatore del Pnrr ad alta specializzazione sui Big Data, Industria 4.0 e Transizione 5.0.
La convenzione siglata, della durata di 3 anni e rinnovabile, darà avvio a forme di collaborazione sinergica, particolarmente focalizzate su iniziative per lo sviluppo economico del territorio, tramite la promozione di attività nell’ambito di Industria 4.0 di ricerca applicata, l’attivazione di progetti di innovazione e supporto all’imprenditorialità, nonché la messa a punto di percorsi di incubazione, accelerazione, orientamento e formazione.
Fondazione Carisbo e Consorzio BI-REX saranno così impegnate nella partecipazione congiunta a bandi europei, nazionali, regionali per la realizzazione di progetti di ricerca e formazione, attivando programmi di incubazione e accelerazione d’impresa, sostenendo la partecipazione delle rispettive startup a iniziative di networking e favorendone l’accesso, tramite tariffe agevolate, agli spazi di coworking nelle rispettive strutture.
Fondazione Carisbo è una fondazione di origine bancaria che persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo del territorio metropolitano di Bologna. Con il progetto BIGBO – Boost Innovation Garage, polo dedicato ai talenti, all’innovazione e alla trasformazione digitale, la Fondazione contribuisce nel diffondere una cultura imprenditoriale innovativa, generando un impatto tangibile e creando nuove opportunità di lavoro. BIGBO offre spazi di lavoro flessibili, multifunzionali e organizza tavole rotonde ed eventi incentrati su innovazione e tecnologia, programmi di accelerazione, attività di collegamento tra aziende consolidate e startup.
Il Competence Center BI-REX, con sede a Bologna, si configura come Public Private Partnership che raccoglie 64 player tra Università, Centri di Ricerca e Imprese di eccellenza, con l’obiettivo di supportare le aziende nei processi di innovazione, trasformazione digitale e sostenibilità, favorendo l’adozione delle tecnologie Industria 4.0 e 5.0 e il trasferimento tecnologico attraverso una vasta serie di servizi. Principale valore aggiunto di BI-REX è rappresentato dalla Linea Pilota, fabbrica digitale interconnessa completamente a disposizione delle imprese, in cui le tecnologie 4.0 and 5.0 sono integrate con quelle tradizionali.
Persone
Pubblicato il bando “Dritti al Punto” del Fondo per la Repubblica Digitale
22 Aprile 2025
Il contesto italiano
Lo sviluppo delle competenze digitali è uno degli obiettivi strategici dell’Unione europea, che mira a dotare almeno l’80% dei cittadini tra i 16 e i 74 anni di competenze digitali di base entro il 2030. A guidare questo processo è il quadro europeoDigComp 2.2, che individua cinque aree chiave – dalla sicurezza informatica, alla creazione di contenuti – ritenute essenziali per una piena partecipazione alla vita sociale e professionale. L’Italia, tuttavia, registra un significativo ritardo rispetto alla media UE: nel 2023 solo il 46% degli adulti possedeva competenze digitali almeno di base.
Il quadro è aggravato da divari generazionali e territoriali: tra i giovani (16-24 anni) la quota sale al 59%, mentre tra gli over 65 crolla al 19%, con le regioni del Sud ampiamente sotto la media UE (34%). Per colmare il ritardo, il PNRR ha attivato la misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, con l’obiettivo di formare 2 milioni di cittadini entro il 2026 attraverso 3000 Punti Digitale Facile. Sebbene la rete dei punti sia stata attivata, a marzo 2025, sono stati raggiunti circa 760 mila cittadini, pari al 38% dell’obiettivo, con risultati disomogenei tra le diverse regioni.
Bando Dritti al Punto
Il bando intende sostenere progetti di formazione all’interno dei Punti Digitale Facile, integrando le attività già pianificate e realizzate nell’ambito della misura M1C1 1.7.2 “Rete dei servizi di facilitazione digitale” del PNRR, al fine di potenziarne l’offerta formativa.
In particolare, si intende selezionare progetti formativi rivolti a tutti i cittadini, incentrati sui temi individuati dal quadro europeo DigComp 2.2, come l’alfabetizzazione su informazione e dati, ovvero la capacità di analizzare criticamente fonti e contenuti online e distinguere le informazioni affidabili dalle fake news; la sicurezza informatica, intesa come consapevolezza dei rischi digitali e capacità di proteggere dispositivi e dati personali; la creazione di contenuti digitali, anche con il supporto dell’Intelligenza Artificiale, promuovendo un uso consapevole e responsabile degli strumenti digitali e una riflessione sulle implicazioni etiche, sociali e legali dell’IA; infine, la comunicazione e collaborazione attraverso le tecnologie digitali, per incentivare l’uso attivo dei servizi digitali pubblici e privati (come l’uso di app quali Io e IT-Wallet, o servizi come Identità digitale, Domicilio digitale e Fascicolo sanitario elettronico), sviluppando strategie comunicative efficaci e inclusive nei diversi ambienti digitali.
Chi può partecipare
Le proposte possono essere presentate da Soggetti attuatori o Soggetti sub-attuatori della misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, che si occupino direttamente o indirettamente – per tramite di Soggetti realizzatori – della gestione di almeno un Punto Digitale Facile, o ancora da Soggetti realizzatori della misura, intesi come enti privati che abbiano sottoscritto un’apposita convenzione/contratto con un Soggetto attuatore/sub-attuatore per la co-gestione e co-progettazione delle attività presso uno o più Punti Digitale Facile.
Le proposte progettuali, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma Re@dy, entro le ore 11 del30 maggio 2025.
Composizione della lista congiunta di candidati al Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025/2026/2027 di Intesa Sanpaolo S.p.A.
28 Marzo 2025
Le Fondazioni aderenti al patto parasociale di consultazione e voto sottoscritto l’11 novembre 2024 in relazione all’Assemblea di Intesa Sanpaolo convocata per il 29 aprile 2025, anche sulla base degli orientamenti manifestati dal Consiglio di Amministrazione uscente della Banca per la composizione della lista dei candidati alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025−2027 e con l’intento di assicurare:
la composizione quantitativamente ottimale, avuto riguardo alla complessità organizzativa, di operatività e di governance della Banca e alle valutazioni espresse sulle dinamiche di funzionamento dell’Organo collegiale;
la continuità di azione ed il mantenimento del patrimonio informativo e di esperienze acquisito nel corso dei precedenti mandati;
un riscontro concreto alle esigenze di continuare a esprimere scelte di elevata qualità, diversità, complementarità e di integrare nuove competenze strategiche, professionalità e personalità, al fine di dare continuità alle capacità di approfondimento e di dibattito in tutte le complesse materie di competenza del Consiglio e del Comitato per il Controllo sulla Gestione, e permettere un’adeguata costituzione e funzionalità dei Comitati endo−consiliari;
hanno depositato in data 27 marzo 2025 la seguente lista di 17 candidati così articolata:
SEZIONE 1
GIAN MARIA GROS-PIETRO
PAOLA TAGLIAVINI
CARLO MESSINA
MARIANGELA ZAPPIA
FRANCO CERUTI
PAOLO MARIA VITTORIO GRANDI
LUCIANO NEBBIA
LIANA LOGIURATO
PIETRO PREVITALI
MARIA ALESSANDRA STEFANELLI
BRUNO MARIA PARIGI
DONATELLA BUSSO
SILVIA MERLO
PAOLO MESSA
SEZIONE 2
FABRIZIO MOSCA
MARIELLA TAGLIABUE
MAURA CAMPRA
Nel medesimo contesto, le Fondazioni hanno proposto (i) di determinare in 19 il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da nominare, (ii) di riconfermare il Prof. Gian Maria Gros−Pietro quale Presidente del Consiglio di Amministrazione e (iii) di nominare la Prof.a Paola Tagliavini quale Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione; nonché (iv) di indicare il Dott. Carlo Messina come profilo ideale per la posizione di Consigliere Delegato e CEO, nell’ambito della lista presentata, ferme restando le piene prerogative proprie del Consiglio di Amministrazione che sarà nominato, in ragione dei poteri definiti dallo Statuto sociale.
Alla luce dei risultati conseguiti nell’ultimo decennio dalla Banca, che hanno posto Intesa Sanpaolo in una posizione di vertice assoluto tra le banche europee, sia per l’affidabilità sia per il sostegno allo sviluppo del Paese, i Presidenti delle Fondazioni, nella loro connaturata rappresentanza di azionisti istituzionali di lungo termine, esprimono vivo apprezzamento per la visione e la gestione altamente efficace da parte del CEO e conseguentemente auspicano che il Dr. Carlo Messina possa garantire il suo ruolo di leadership nella Banca anche per i successivi mandati.
Infine, le Fondazioni hanno proposto, in linea con quanto evidenziato dal Consiglio uscente, la conferma degli emolumenti per i consiglieri che non siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione e l’incremento del compenso fisso specifico per i consiglieri che siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione nonché del compenso additivo del Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione.
Sviluppo del territorio
Aperto il bando Fairplay (terza sessione erogativa 2025)
28 Marzo 2025
Per l’area Sviluppo del territorio (settore Educazione, istruzione e formazione) e la missione “Formazione del capitale umano”, con specifico riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile SDG n° 4 “Istruzione di qualità” e SDG n° 9 “Imprese, innovazione e infrastrutture”, il bando Fairplay accessibile fino al 5 maggio rende disponibili risorse per 150.000 euro allo scopo di:
promuovere l’idea di sport inclusivo, aperto a tutti, capace di incidere positivamente sulla coesione sociale della comunità territoriale;
incentivare la rigenerazione di spazi in un’ottica di condivisione e cura del bene comune;
favorire la diffusione di valori educativi e corretti stili di vita.
Acri lancia il Premio GenP – Giovani che partecipano
13 Giugno 2025
Aperte fino al 14 settembre le candidature al premio per le organizzazioni del Terzo settore che incentivano la partecipazione giovanile
Non è vero che i giovani non partecipano e non si impegnano a migliorare il Paese. Lo fanno, ma non sempre all’interno delle organizzazioni tradizionali del Terzo settore. Sempre più spesso scelgono forme di impegno fluide, informali, legate a cause specifiche – come l’ambiente, i diritti civili e la giustizia sociale – e lontane da strutture composte e guidate prevalentemente da persone di generazioni passate. In questo scenario, molte realtà del Terzo settore stanno cercando nuove strade per coinvolgere le nuove generazioni anche all’interno dei propri processi decisionali.
In questo scenario nasce “GenP – Giovani che partecipano”, un premio promosso da Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria, dedicato alle organizzazioni del Terzo settore composte da giovani che valorizzino il protagonismo giovanile. Il premio si rivolge a realtà i cui organi di amministrazione siano composti o coinvolgano giovani under 35, incentivando la loro partecipazione attiva nella progettazione e realizzazione dei progetti. Il premio intende infatti portare alla luce e dare visibilità a esperienze significative di partecipazione giovanile.
Le organizzazioni vincitrici riceveranno un contributo di 10mila euro ciascuna e saranno premiate nel corso di un evento nazionale che si terrà nel mese di dicembre 2025.
Le candidature sono aperte fino al 14 settembre 2025 sul sito ufficiale www.genp.it, dove sono disponibili il regolamento completo e il modulo di partecipazione.
A novembre verrà annunciata la shortlist delle 10 organizzazioni finaliste e, tra queste, una giuria composta da esperti del settore e rappresentanti di Acri selezionerà le 3 organizzazioni vincitrici.
I componenti della giuria:
Ferruccio de Bortoli, giornalista
Lucrezia Ferrara, Young Advisory Board Fondazione Compagnia di San Paolo
Luca Gori, presidente Commissione Innovazione sociale di Acri
Clara Morelli, autrice Will Media
Vanessa Pallucchi, portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore
Tommaso Salaroli, cofondatore e CEO di Scomodo
Michele Sciscioli, capo Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale
Media partner dell’iniziativa sono Vita e Will, mentre Percorsi di Secondo Welfare realizzerà e presenterà, in occasione dell’evento di premiazione, un’indagine sul tasso di under 35 nei Cda delle organizzazioni del Terzo settore.
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa
10 Giugno 2025
Assegnate 6 borse di studio per programmi di vita e di studio all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione Carisbo
Sono stati premiati, presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, i 6 studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura. I 6 studenti potranno vivere e studiare per un trimestre fino ad un anno scolastico all’estero, accolti in una famiglia e una scuola del luogo e assistiti dai volontari locali.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Fondazione Intercultura e Fondazione Carisbo che risale al 2020-2021 e, grazie ad essa, 62 studentesse e studenti delle scuole secondarie di II grado – a cui si aggiungono i 6 studenti premiati quest’anno – hanno finora potuto vivere un’esperienza autentica delle diversità e acquisire nuove competenze utili per la loro vita personale e professionale.
Alla cerimonia di premiazione è intervenuta Maila Quaglia, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Carisbo, insieme a Vincenzo Morlini, past Consigliere di Amministrazione di Intercultura, poi Direttore Esecutivo di Intercultura e poi Presidente internazionale di AFS, alle famiglie dei giovani ambasciatori nel mondo e ai volontari di Intercultura, che proprio in questi mesi si stanno occupando della formazione degli studenti in partenza per prepararli alla loro esperienza.
I vincitori sono:
Sara, iscritta al Liceo E. Fermi di Bologna e in partenza per un programma scolastico semestrale in Brasile;
Steven, iscritto al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Thailandia;
Geremia, iscritto all’IIS G. Bruno di Medicina e in partenza per un programma annuale in Lettonia;
Francesca, iscritta all’IIS Montessori-Da Vinci di Porretta Terme e in partenza per un programma annuale in Perù;
Sabrina, iscritta al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma annuale in Honduras;
Matteo, iscritto al Liceo L. Bassi di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Messico.
Emozionati e felici per il traguardo raggiunto, alcuni ragazzi hanno così commentato la vincita della borsa di studio.
Geremia: «Quando ho scoperto di aver vinto, ho sentito come un ritorno brusco al presente. Quella che fino a poco prima sembrava solo un’idea improbabile era diventata concreta. È stato uno shock di consapevolezza. Ero felice, ma allo stesso tempo ero offuscato da tante altre emozioni, compresa la paura iniziale. Marco Aurelioperò, affermava che “ciò che ostacola l’azione, la promuove”, come se fosse proprio l’attrito, a dare lo slancio. Così il timore, invece di essere un intralcio, è ciò che valorizza la scelta.»
Sabrina: «Ho deciso di accettare questa sfida perché volevo mettermi in gioco davvero. Sentivo il bisogno di uscire dalla mia routine e conoscere un altro modo di vivere. L’Honduras, con la sua cultura e la sua lingua completamente nuove per me, mi è sembrato il luogo perfetto per farlo. So che sarà difficile, ma credo che le sfide più grandi siano anche le più formative.» Con loro erano presenti anche due ex vincitrici del concorso Intercultura e della borsa di studio FormazionEuropa, Sara Bonora, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Brasile a.s. 2023-24 e Matilde Mazzanti, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Cile a.s. 2023-24.
Ricerca Ipsos: l’esperienza con Intercultura decisiva per la propria vita per il 68% degli ex partecipanti
Partire con Intercultura non è solo un soggiorno all’estero, ma un’esperienza che lascia il segno per tutta la vita. Un’indagine Ipsos su 958 ex studenti, oggi tra i 20 e i 64 anni, lo conferma. Il 68% riconosce un impatto decisivo sulla propria identità e attribuisce ai volontari un ruolo chiave nel proprio percorso di crescita personale. Vivere e studiare all’estero con Intercultura permette di sviluppare competenze trasversali, fondamentali sia nella vita personale che in quella professionale.
Il 58% ha scelto destinazioni non convenzionali tra cui l’Asia, l’America Latina e l’Africa sviluppando un atteggiamento di apertura alla diversità culturale e competenze linguistiche: tutti parlano almeno un’altra lingua oltre all’inglese. Le soft skills ne escono rafforzate: il 97% migliora le relazioni, l’89% diventa più autonomo e il 74% si sente pronto alle sfide del mondo di oggi.
Sul piano personale, chi ha vissuto l’esperienza Intercultura denota una grande attenzione e accettazione delle diversità e una coscienza sociale evoluta e sensibile a tematiche di equità. E infine, il 65% si dichiara felice della propria vita, un aspetto che deriva dalla maggiore consapevolezza delle proprie risorse e da una marcata adattabilità di fronte ai cambiamenti. Intercultura non è solo un viaggio, ma un investimento nel futuro di sé stessi e del mondo intero.
Persone
Al via il canale di cofinanziamento del Fondo per la Repubblica Digitale
26 Maggio 2025
L’iniziativa
Annunciata dall’Impresa socialeFondo per la Repubblica Digitalel’attivazione di un canale di cofinanziamento da 5 milioni di euro, destinato a sostenere progetti ed iniziative congiunte orientate allo sviluppo delle competenze digitali e all’inclusione sociale, economica e lavorativa dei cittadini.
L’iniziativa, parte del Piano Strategico 2025–2026 approvato dal Comitato di Indirizzo Strategico del Fondo per la Repubblica Digitale, rappresenta uno strumento innovativo per attivare collaborazioni strategiche tra enti pubblici, privati e del Terzo Settore, con l’obiettivo di amplificare l’impatto delle azioni formative sul territorio.
Il canale di cofinanziamento, che mira ad attrarre risorse supplementari coerenti con le finalità del Fondo per la Repubblica Digitale, vuole inoltre favorire un confronto positivo con le esperienze di altri soggetti, portando avanti collaborazioni strategiche per arricchire reciprocamente la conoscenza, le pratiche e le esperienze sui temi relativi alla formazione e all’inclusione digitale. Questo approccio permette di amplificare l’impatto delle iniziative sostenute e di rafforzare la consapevolezza sul valore dell’investimento e della collaborazione per promuovere la formazione digitale e il reinserimento sociale delle categorie più fragili. Oltre a generare un effetto leva sulle risorse economiche messe in campo dal Fondo per la Repubblica Digitale e dagli interlocutori coinvolti, l’apertura del canale di cofinanziamento mira anche a sperimentare forme di innovazione, sia negli ambiti di intervento sia nelle modalità operative o metodologiche scelte.
Modalità di partecipazione
Il canale di cofinanziamento è aperto a soggetti pubblici e privati, con o senza scopo di lucro. Le iniziative e le progettualità promosse dovranno focalizzarsi su tematiche di interesse condiviso, attraverso tre modalità operative:
bandi pubblici elaborati e promossi congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori in funzione di enti erogatori;
progetti proposti direttamente da enti del Terzo Settore e sostenuti, almeno al 50%, da risorse interne e/o esterne provenienti da uno o più cofinanziatori;
iniziative elaborate e promosse congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori per la realizzazione di opportunità rivolte alla collettività in linea con la mission del Fondo per la Repubblica Digitale.
Il processo di selezione si articola in due momenti: una prima fase, in cui i soggetti interessati presentano la propria idea progettuale e una seconda fase, riservata esclusivamente alle idee ritenute idonee, in cui si procederà con la progettazione esecutiva. I criteri di selezione includono: coerenza con la missione del Fondo, originalità della proposta, assenza di contenuti già sottoposti o respinti, e assenza di interventi per l’acquisto e la costruzione di infrastrutture o esclusivamente finalizzate alla ricerca.
Le proposte potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili.
Risorse disponibili
Il Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale ha stanziato in totale 5 milioni di euro.
Fondazione, Comune e Chiesa di Bologna insieme per il progetto Bologna Serena per gli anziani
19 Maggio 2025
Investimento complessivo da 9 milioni di euro in tre anni per un progetto sulla qualità della vita delle persone over 65. Villa Serena come punto di riferimento per persone anziane
A Bologna la popolazione over 65, conta circa 96.000 persone, sono il 25% della popolazione. Saranno oltre 100 mila tra dieci anni e 109 mila tra venti. Di questi, quasi 55.000 hanno più di 75 anni e 36.000 superano gli 80 anni, mentre i centenari si avvicinano alle 250 unità. I livelli di autosufficienza non dipendono solo dall’età, ma diminuiscono con l’invecchiamento. Dall’indagine sulla qualità della vita realizzata dal Comune di Bologna sappiamo che oggi le persone che dichiarano di prendersi cura di un anziano sopra i 75 anni sono stimate in 17 mila. Il 33% degli over 65 a Bologna oggi abita da solo, percentuale che sale al 50% per gli over 80.
Da questi dati e da questa tendenza all’invecchiamento della popolazione e quindi dell’aspettativa di vita in città, parte il progettoBologna Serena per gli anziani.
Bologna Serena per gli anziani è il nuovo progetto con il quale Fondazione Carisbo, Comune e Chiesa di Bologna collaboreranno nei prossimi tre anni, a partire dal 2025, nel realizzare servizi di supporto, assistenza e inclusione sociale dedicati alla popolazione anziana e ai caregiver, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli over 65.
Bologna Serena per gli anziani ha gli obiettivi di:
innovare e rafforzare le risposte del sistema dei servizi mirati a rispondere ai bisogni della terza età;
sperimentare nuove risposte al cambiamento dei bisogni espressi dalla popolazione anziana alla luce delle mutazioni sociali e demografiche;
aggregare istituzioni, soggetti del terzo settore e comunità nel progettare e realizzare insieme un nuovo welfare per gli anziani.
Questi obiettivi saranno realizzati lungo tre assi strategici:
il domicilio come prospettiva prioritaria per il benessere dell’anziano;
la valorizzazione del ruolo del caregiver familiare e delle assistenti familiari;
la risposta a chi non entra nelle strutture residenziali sociosanitarie.
La convenzionetra gli enti sarà approvata nella prossima Giunta e prevede un investimento da parte della Fondazione Carisbo, che partecipa alla redazione delle linee guida e alle azioni, allo sviluppo, monitoraggio e valutazione del progetto, pari a 4,25 milioni di euro nell’arco di un triennio (di cui 1,25 milioni nel 2025, 1,5 milioni per il 2026 e 1,5 per il 2027).
Il Comune attuerà il progetto secondo le linee guida concordate, cofinanziandolo con ulteriori interventi nell’ambito delle risorse del proprio bilancio, per un valore di altri 4,5 milioni di euro nel triennio 2025/2027.
Questi fondi, pari a 9 milioni di euro in 3 anni, saranno destinati alle attività previste e gli enti collaboreranno nella gestione e il coordinamento delle azioni in collaborazione con gli enti e i soggetti del territorio garantendo la partecipazione della rete socio-sanitaria, in particolare Ausl di Bologna e Asp Città di Bologna, mentre la Chiesa di Bologna si impegna a collaborare al monitoraggio del progetto in sinergia con i propri servizi di ascolto territoriale.
Questo budget sarà suddiviso nel triennio su varie linee progettuali che riguardano:
interventi per i caregiver;
costruire una comunità dementia friendly;
potenziamento di telecontrollo, teleassistenza, telecompagnia;
servizi sociosanitari aperti;
promozione dell’invecchiamento in salute;
la creazione di un luogo e un team di riferimento in città sulle politiche per gli anziani.
A Villa Serena un punto di riferimento sulle politiche per le persone anziane
Sarà Villa Serena il punto di riferimento dove realizzare un luogo fisico in città per le famiglie, i cittadini, le associazioni e la comunità professionale sulle politiche per gli anziani. Lo spazio potrà essere allestito con mostre a tema, materiale informativo sulle opportunità esistenti, punti di informazione e orientamento per gli anziani sui temi della salute e dei servizi, uffici da dedicare all’organizzazione di eventi, gite o vacanze, locali e spazi aperti per lo svolgimento di attività di socializzazione, culturali e sportive.
Sarà sede di un team dedicato all’analisi del fenomeno dell’invecchiamento demografico e alla creazione di progettazioni innovative a partire dalla raccolta di dati affidabili e comparabili per monitorare i progressi delle azioni messe in campo e per la definizione delle politiche in questo ambito. Le nuove informazioni raccolte sui caregiver potranno offrire una maggior conoscenza delle conseguenze dell’assistenza informale sullo stress di chi si prende cura dei propri familiari, sulle diseguaglianze di genere ad esse connesse, sull’effettiva capacità di accesso ai servizi per le long term care, sulle diseguaglianze territoriali e servire alla produzione di conoscenze da mettere a disposizione della città per costruire il futuro welfare per gli anziani a Bologna.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo entra a far parte del Consorzio BI-REX di Bologna
23 Aprile 2025
Fondazione Carisbo annuncia la sua adesione al Consorzio BI-REX Big Data Innovation & Research Excellence, Competence Center nazionale e soggetto attuatore del Pnrr ad alta specializzazione sui Big Data, Industria 4.0 e Transizione 5.0.
La convenzione siglata, della durata di 3 anni e rinnovabile, darà avvio a forme di collaborazione sinergica, particolarmente focalizzate su iniziative per lo sviluppo economico del territorio, tramite la promozione di attività nell’ambito di Industria 4.0 di ricerca applicata, l’attivazione di progetti di innovazione e supporto all’imprenditorialità, nonché la messa a punto di percorsi di incubazione, accelerazione, orientamento e formazione.
Fondazione Carisbo e Consorzio BI-REX saranno così impegnate nella partecipazione congiunta a bandi europei, nazionali, regionali per la realizzazione di progetti di ricerca e formazione, attivando programmi di incubazione e accelerazione d’impresa, sostenendo la partecipazione delle rispettive startup a iniziative di networking e favorendone l’accesso, tramite tariffe agevolate, agli spazi di coworking nelle rispettive strutture.
Fondazione Carisbo è una fondazione di origine bancaria che persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo del territorio metropolitano di Bologna. Con il progetto BIGBO – Boost Innovation Garage, polo dedicato ai talenti, all’innovazione e alla trasformazione digitale, la Fondazione contribuisce nel diffondere una cultura imprenditoriale innovativa, generando un impatto tangibile e creando nuove opportunità di lavoro. BIGBO offre spazi di lavoro flessibili, multifunzionali e organizza tavole rotonde ed eventi incentrati su innovazione e tecnologia, programmi di accelerazione, attività di collegamento tra aziende consolidate e startup.
Il Competence Center BI-REX, con sede a Bologna, si configura come Public Private Partnership che raccoglie 64 player tra Università, Centri di Ricerca e Imprese di eccellenza, con l’obiettivo di supportare le aziende nei processi di innovazione, trasformazione digitale e sostenibilità, favorendo l’adozione delle tecnologie Industria 4.0 e 5.0 e il trasferimento tecnologico attraverso una vasta serie di servizi. Principale valore aggiunto di BI-REX è rappresentato dalla Linea Pilota, fabbrica digitale interconnessa completamente a disposizione delle imprese, in cui le tecnologie 4.0 and 5.0 sono integrate con quelle tradizionali.
Persone
Pubblicato il bando “Dritti al Punto” del Fondo per la Repubblica Digitale
22 Aprile 2025
Il contesto italiano
Lo sviluppo delle competenze digitali è uno degli obiettivi strategici dell’Unione europea, che mira a dotare almeno l’80% dei cittadini tra i 16 e i 74 anni di competenze digitali di base entro il 2030. A guidare questo processo è il quadro europeoDigComp 2.2, che individua cinque aree chiave – dalla sicurezza informatica, alla creazione di contenuti – ritenute essenziali per una piena partecipazione alla vita sociale e professionale. L’Italia, tuttavia, registra un significativo ritardo rispetto alla media UE: nel 2023 solo il 46% degli adulti possedeva competenze digitali almeno di base.
Il quadro è aggravato da divari generazionali e territoriali: tra i giovani (16-24 anni) la quota sale al 59%, mentre tra gli over 65 crolla al 19%, con le regioni del Sud ampiamente sotto la media UE (34%). Per colmare il ritardo, il PNRR ha attivato la misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, con l’obiettivo di formare 2 milioni di cittadini entro il 2026 attraverso 3000 Punti Digitale Facile. Sebbene la rete dei punti sia stata attivata, a marzo 2025, sono stati raggiunti circa 760 mila cittadini, pari al 38% dell’obiettivo, con risultati disomogenei tra le diverse regioni.
Bando Dritti al Punto
Il bando intende sostenere progetti di formazione all’interno dei Punti Digitale Facile, integrando le attività già pianificate e realizzate nell’ambito della misura M1C1 1.7.2 “Rete dei servizi di facilitazione digitale” del PNRR, al fine di potenziarne l’offerta formativa.
In particolare, si intende selezionare progetti formativi rivolti a tutti i cittadini, incentrati sui temi individuati dal quadro europeo DigComp 2.2, come l’alfabetizzazione su informazione e dati, ovvero la capacità di analizzare criticamente fonti e contenuti online e distinguere le informazioni affidabili dalle fake news; la sicurezza informatica, intesa come consapevolezza dei rischi digitali e capacità di proteggere dispositivi e dati personali; la creazione di contenuti digitali, anche con il supporto dell’Intelligenza Artificiale, promuovendo un uso consapevole e responsabile degli strumenti digitali e una riflessione sulle implicazioni etiche, sociali e legali dell’IA; infine, la comunicazione e collaborazione attraverso le tecnologie digitali, per incentivare l’uso attivo dei servizi digitali pubblici e privati (come l’uso di app quali Io e IT-Wallet, o servizi come Identità digitale, Domicilio digitale e Fascicolo sanitario elettronico), sviluppando strategie comunicative efficaci e inclusive nei diversi ambienti digitali.
Chi può partecipare
Le proposte possono essere presentate da Soggetti attuatori o Soggetti sub-attuatori della misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, che si occupino direttamente o indirettamente – per tramite di Soggetti realizzatori – della gestione di almeno un Punto Digitale Facile, o ancora da Soggetti realizzatori della misura, intesi come enti privati che abbiano sottoscritto un’apposita convenzione/contratto con un Soggetto attuatore/sub-attuatore per la co-gestione e co-progettazione delle attività presso uno o più Punti Digitale Facile.
Le proposte progettuali, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma Re@dy, entro le ore 11 del30 maggio 2025.
Composizione della lista congiunta di candidati al Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025/2026/2027 di Intesa Sanpaolo S.p.A.
28 Marzo 2025
Le Fondazioni aderenti al patto parasociale di consultazione e voto sottoscritto l’11 novembre 2024 in relazione all’Assemblea di Intesa Sanpaolo convocata per il 29 aprile 2025, anche sulla base degli orientamenti manifestati dal Consiglio di Amministrazione uscente della Banca per la composizione della lista dei candidati alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025−2027 e con l’intento di assicurare:
la composizione quantitativamente ottimale, avuto riguardo alla complessità organizzativa, di operatività e di governance della Banca e alle valutazioni espresse sulle dinamiche di funzionamento dell’Organo collegiale;
la continuità di azione ed il mantenimento del patrimonio informativo e di esperienze acquisito nel corso dei precedenti mandati;
un riscontro concreto alle esigenze di continuare a esprimere scelte di elevata qualità, diversità, complementarità e di integrare nuove competenze strategiche, professionalità e personalità, al fine di dare continuità alle capacità di approfondimento e di dibattito in tutte le complesse materie di competenza del Consiglio e del Comitato per il Controllo sulla Gestione, e permettere un’adeguata costituzione e funzionalità dei Comitati endo−consiliari;
hanno depositato in data 27 marzo 2025 la seguente lista di 17 candidati così articolata:
SEZIONE 1
GIAN MARIA GROS-PIETRO
PAOLA TAGLIAVINI
CARLO MESSINA
MARIANGELA ZAPPIA
FRANCO CERUTI
PAOLO MARIA VITTORIO GRANDI
LUCIANO NEBBIA
LIANA LOGIURATO
PIETRO PREVITALI
MARIA ALESSANDRA STEFANELLI
BRUNO MARIA PARIGI
DONATELLA BUSSO
SILVIA MERLO
PAOLO MESSA
SEZIONE 2
FABRIZIO MOSCA
MARIELLA TAGLIABUE
MAURA CAMPRA
Nel medesimo contesto, le Fondazioni hanno proposto (i) di determinare in 19 il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da nominare, (ii) di riconfermare il Prof. Gian Maria Gros−Pietro quale Presidente del Consiglio di Amministrazione e (iii) di nominare la Prof.a Paola Tagliavini quale Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione; nonché (iv) di indicare il Dott. Carlo Messina come profilo ideale per la posizione di Consigliere Delegato e CEO, nell’ambito della lista presentata, ferme restando le piene prerogative proprie del Consiglio di Amministrazione che sarà nominato, in ragione dei poteri definiti dallo Statuto sociale.
Alla luce dei risultati conseguiti nell’ultimo decennio dalla Banca, che hanno posto Intesa Sanpaolo in una posizione di vertice assoluto tra le banche europee, sia per l’affidabilità sia per il sostegno allo sviluppo del Paese, i Presidenti delle Fondazioni, nella loro connaturata rappresentanza di azionisti istituzionali di lungo termine, esprimono vivo apprezzamento per la visione e la gestione altamente efficace da parte del CEO e conseguentemente auspicano che il Dr. Carlo Messina possa garantire il suo ruolo di leadership nella Banca anche per i successivi mandati.
Infine, le Fondazioni hanno proposto, in linea con quanto evidenziato dal Consiglio uscente, la conferma degli emolumenti per i consiglieri che non siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione e l’incremento del compenso fisso specifico per i consiglieri che siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione nonché del compenso additivo del Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione.
Sviluppo del territorio
Aperto il bando Fairplay (terza sessione erogativa 2025)
28 Marzo 2025
Per l’area Sviluppo del territorio (settore Educazione, istruzione e formazione) e la missione “Formazione del capitale umano”, con specifico riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile SDG n° 4 “Istruzione di qualità” e SDG n° 9 “Imprese, innovazione e infrastrutture”, il bando Fairplay accessibile fino al 5 maggio rende disponibili risorse per 150.000 euro allo scopo di:
promuovere l’idea di sport inclusivo, aperto a tutti, capace di incidere positivamente sulla coesione sociale della comunità territoriale;
incentivare la rigenerazione di spazi in un’ottica di condivisione e cura del bene comune;
favorire la diffusione di valori educativi e corretti stili di vita.
Acri lancia il Premio GenP – Giovani che partecipano
13 Giugno 2025
Aperte fino al 14 settembre le candidature al premio per le organizzazioni del Terzo settore che incentivano la partecipazione giovanile
Non è vero che i giovani non partecipano e non si impegnano a migliorare il Paese. Lo fanno, ma non sempre all’interno delle organizzazioni tradizionali del Terzo settore. Sempre più spesso scelgono forme di impegno fluide, informali, legate a cause specifiche – come l’ambiente, i diritti civili e la giustizia sociale – e lontane da strutture composte e guidate prevalentemente da persone di generazioni passate. In questo scenario, molte realtà del Terzo settore stanno cercando nuove strade per coinvolgere le nuove generazioni anche all’interno dei propri processi decisionali.
In questo scenario nasce “GenP – Giovani che partecipano”, un premio promosso da Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria, dedicato alle organizzazioni del Terzo settore composte da giovani che valorizzino il protagonismo giovanile. Il premio si rivolge a realtà i cui organi di amministrazione siano composti o coinvolgano giovani under 35, incentivando la loro partecipazione attiva nella progettazione e realizzazione dei progetti. Il premio intende infatti portare alla luce e dare visibilità a esperienze significative di partecipazione giovanile.
Le organizzazioni vincitrici riceveranno un contributo di 10mila euro ciascuna e saranno premiate nel corso di un evento nazionale che si terrà nel mese di dicembre 2025.
Le candidature sono aperte fino al 14 settembre 2025 sul sito ufficiale www.genp.it, dove sono disponibili il regolamento completo e il modulo di partecipazione.
A novembre verrà annunciata la shortlist delle 10 organizzazioni finaliste e, tra queste, una giuria composta da esperti del settore e rappresentanti di Acri selezionerà le 3 organizzazioni vincitrici.
I componenti della giuria:
Ferruccio de Bortoli, giornalista
Lucrezia Ferrara, Young Advisory Board Fondazione Compagnia di San Paolo
Luca Gori, presidente Commissione Innovazione sociale di Acri
Clara Morelli, autrice Will Media
Vanessa Pallucchi, portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore
Tommaso Salaroli, cofondatore e CEO di Scomodo
Michele Sciscioli, capo Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale
Media partner dell’iniziativa sono Vita e Will, mentre Percorsi di Secondo Welfare realizzerà e presenterà, in occasione dell’evento di premiazione, un’indagine sul tasso di under 35 nei Cda delle organizzazioni del Terzo settore.
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa
10 Giugno 2025
Assegnate 6 borse di studio per programmi di vita e di studio all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione Carisbo
Sono stati premiati, presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, i 6 studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura. I 6 studenti potranno vivere e studiare per un trimestre fino ad un anno scolastico all’estero, accolti in una famiglia e una scuola del luogo e assistiti dai volontari locali.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Fondazione Intercultura e Fondazione Carisbo che risale al 2020-2021 e, grazie ad essa, 62 studentesse e studenti delle scuole secondarie di II grado – a cui si aggiungono i 6 studenti premiati quest’anno – hanno finora potuto vivere un’esperienza autentica delle diversità e acquisire nuove competenze utili per la loro vita personale e professionale.
Alla cerimonia di premiazione è intervenuta Maila Quaglia, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Carisbo, insieme a Vincenzo Morlini, past Consigliere di Amministrazione di Intercultura, poi Direttore Esecutivo di Intercultura e poi Presidente internazionale di AFS, alle famiglie dei giovani ambasciatori nel mondo e ai volontari di Intercultura, che proprio in questi mesi si stanno occupando della formazione degli studenti in partenza per prepararli alla loro esperienza.
I vincitori sono:
Sara, iscritta al Liceo E. Fermi di Bologna e in partenza per un programma scolastico semestrale in Brasile;
Steven, iscritto al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Thailandia;
Geremia, iscritto all’IIS G. Bruno di Medicina e in partenza per un programma annuale in Lettonia;
Francesca, iscritta all’IIS Montessori-Da Vinci di Porretta Terme e in partenza per un programma annuale in Perù;
Sabrina, iscritta al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma annuale in Honduras;
Matteo, iscritto al Liceo L. Bassi di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Messico.
Emozionati e felici per il traguardo raggiunto, alcuni ragazzi hanno così commentato la vincita della borsa di studio.
Geremia: «Quando ho scoperto di aver vinto, ho sentito come un ritorno brusco al presente. Quella che fino a poco prima sembrava solo un’idea improbabile era diventata concreta. È stato uno shock di consapevolezza. Ero felice, ma allo stesso tempo ero offuscato da tante altre emozioni, compresa la paura iniziale. Marco Aurelioperò, affermava che “ciò che ostacola l’azione, la promuove”, come se fosse proprio l’attrito, a dare lo slancio. Così il timore, invece di essere un intralcio, è ciò che valorizza la scelta.»
Sabrina: «Ho deciso di accettare questa sfida perché volevo mettermi in gioco davvero. Sentivo il bisogno di uscire dalla mia routine e conoscere un altro modo di vivere. L’Honduras, con la sua cultura e la sua lingua completamente nuove per me, mi è sembrato il luogo perfetto per farlo. So che sarà difficile, ma credo che le sfide più grandi siano anche le più formative.» Con loro erano presenti anche due ex vincitrici del concorso Intercultura e della borsa di studio FormazionEuropa, Sara Bonora, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Brasile a.s. 2023-24 e Matilde Mazzanti, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Cile a.s. 2023-24.
Ricerca Ipsos: l’esperienza con Intercultura decisiva per la propria vita per il 68% degli ex partecipanti
Partire con Intercultura non è solo un soggiorno all’estero, ma un’esperienza che lascia il segno per tutta la vita. Un’indagine Ipsos su 958 ex studenti, oggi tra i 20 e i 64 anni, lo conferma. Il 68% riconosce un impatto decisivo sulla propria identità e attribuisce ai volontari un ruolo chiave nel proprio percorso di crescita personale. Vivere e studiare all’estero con Intercultura permette di sviluppare competenze trasversali, fondamentali sia nella vita personale che in quella professionale.
Il 58% ha scelto destinazioni non convenzionali tra cui l’Asia, l’America Latina e l’Africa sviluppando un atteggiamento di apertura alla diversità culturale e competenze linguistiche: tutti parlano almeno un’altra lingua oltre all’inglese. Le soft skills ne escono rafforzate: il 97% migliora le relazioni, l’89% diventa più autonomo e il 74% si sente pronto alle sfide del mondo di oggi.
Sul piano personale, chi ha vissuto l’esperienza Intercultura denota una grande attenzione e accettazione delle diversità e una coscienza sociale evoluta e sensibile a tematiche di equità. E infine, il 65% si dichiara felice della propria vita, un aspetto che deriva dalla maggiore consapevolezza delle proprie risorse e da una marcata adattabilità di fronte ai cambiamenti. Intercultura non è solo un viaggio, ma un investimento nel futuro di sé stessi e del mondo intero.
Persone
Al via il canale di cofinanziamento del Fondo per la Repubblica Digitale
26 Maggio 2025
L’iniziativa
Annunciata dall’Impresa socialeFondo per la Repubblica Digitalel’attivazione di un canale di cofinanziamento da 5 milioni di euro, destinato a sostenere progetti ed iniziative congiunte orientate allo sviluppo delle competenze digitali e all’inclusione sociale, economica e lavorativa dei cittadini.
L’iniziativa, parte del Piano Strategico 2025–2026 approvato dal Comitato di Indirizzo Strategico del Fondo per la Repubblica Digitale, rappresenta uno strumento innovativo per attivare collaborazioni strategiche tra enti pubblici, privati e del Terzo Settore, con l’obiettivo di amplificare l’impatto delle azioni formative sul territorio.
Il canale di cofinanziamento, che mira ad attrarre risorse supplementari coerenti con le finalità del Fondo per la Repubblica Digitale, vuole inoltre favorire un confronto positivo con le esperienze di altri soggetti, portando avanti collaborazioni strategiche per arricchire reciprocamente la conoscenza, le pratiche e le esperienze sui temi relativi alla formazione e all’inclusione digitale. Questo approccio permette di amplificare l’impatto delle iniziative sostenute e di rafforzare la consapevolezza sul valore dell’investimento e della collaborazione per promuovere la formazione digitale e il reinserimento sociale delle categorie più fragili. Oltre a generare un effetto leva sulle risorse economiche messe in campo dal Fondo per la Repubblica Digitale e dagli interlocutori coinvolti, l’apertura del canale di cofinanziamento mira anche a sperimentare forme di innovazione, sia negli ambiti di intervento sia nelle modalità operative o metodologiche scelte.
Modalità di partecipazione
Il canale di cofinanziamento è aperto a soggetti pubblici e privati, con o senza scopo di lucro. Le iniziative e le progettualità promosse dovranno focalizzarsi su tematiche di interesse condiviso, attraverso tre modalità operative:
bandi pubblici elaborati e promossi congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori in funzione di enti erogatori;
progetti proposti direttamente da enti del Terzo Settore e sostenuti, almeno al 50%, da risorse interne e/o esterne provenienti da uno o più cofinanziatori;
iniziative elaborate e promosse congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori per la realizzazione di opportunità rivolte alla collettività in linea con la mission del Fondo per la Repubblica Digitale.
Il processo di selezione si articola in due momenti: una prima fase, in cui i soggetti interessati presentano la propria idea progettuale e una seconda fase, riservata esclusivamente alle idee ritenute idonee, in cui si procederà con la progettazione esecutiva. I criteri di selezione includono: coerenza con la missione del Fondo, originalità della proposta, assenza di contenuti già sottoposti o respinti, e assenza di interventi per l’acquisto e la costruzione di infrastrutture o esclusivamente finalizzate alla ricerca.
Le proposte potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili.
Risorse disponibili
Il Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale ha stanziato in totale 5 milioni di euro.
Fondazione, Comune e Chiesa di Bologna insieme per il progetto Bologna Serena per gli anziani
19 Maggio 2025
Investimento complessivo da 9 milioni di euro in tre anni per un progetto sulla qualità della vita delle persone over 65. Villa Serena come punto di riferimento per persone anziane
A Bologna la popolazione over 65, conta circa 96.000 persone, sono il 25% della popolazione. Saranno oltre 100 mila tra dieci anni e 109 mila tra venti. Di questi, quasi 55.000 hanno più di 75 anni e 36.000 superano gli 80 anni, mentre i centenari si avvicinano alle 250 unità. I livelli di autosufficienza non dipendono solo dall’età, ma diminuiscono con l’invecchiamento. Dall’indagine sulla qualità della vita realizzata dal Comune di Bologna sappiamo che oggi le persone che dichiarano di prendersi cura di un anziano sopra i 75 anni sono stimate in 17 mila. Il 33% degli over 65 a Bologna oggi abita da solo, percentuale che sale al 50% per gli over 80.
Da questi dati e da questa tendenza all’invecchiamento della popolazione e quindi dell’aspettativa di vita in città, parte il progettoBologna Serena per gli anziani.
Bologna Serena per gli anziani è il nuovo progetto con il quale Fondazione Carisbo, Comune e Chiesa di Bologna collaboreranno nei prossimi tre anni, a partire dal 2025, nel realizzare servizi di supporto, assistenza e inclusione sociale dedicati alla popolazione anziana e ai caregiver, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli over 65.
Bologna Serena per gli anziani ha gli obiettivi di:
innovare e rafforzare le risposte del sistema dei servizi mirati a rispondere ai bisogni della terza età;
sperimentare nuove risposte al cambiamento dei bisogni espressi dalla popolazione anziana alla luce delle mutazioni sociali e demografiche;
aggregare istituzioni, soggetti del terzo settore e comunità nel progettare e realizzare insieme un nuovo welfare per gli anziani.
Questi obiettivi saranno realizzati lungo tre assi strategici:
il domicilio come prospettiva prioritaria per il benessere dell’anziano;
la valorizzazione del ruolo del caregiver familiare e delle assistenti familiari;
la risposta a chi non entra nelle strutture residenziali sociosanitarie.
La convenzionetra gli enti sarà approvata nella prossima Giunta e prevede un investimento da parte della Fondazione Carisbo, che partecipa alla redazione delle linee guida e alle azioni, allo sviluppo, monitoraggio e valutazione del progetto, pari a 4,25 milioni di euro nell’arco di un triennio (di cui 1,25 milioni nel 2025, 1,5 milioni per il 2026 e 1,5 per il 2027).
Il Comune attuerà il progetto secondo le linee guida concordate, cofinanziandolo con ulteriori interventi nell’ambito delle risorse del proprio bilancio, per un valore di altri 4,5 milioni di euro nel triennio 2025/2027.
Questi fondi, pari a 9 milioni di euro in 3 anni, saranno destinati alle attività previste e gli enti collaboreranno nella gestione e il coordinamento delle azioni in collaborazione con gli enti e i soggetti del territorio garantendo la partecipazione della rete socio-sanitaria, in particolare Ausl di Bologna e Asp Città di Bologna, mentre la Chiesa di Bologna si impegna a collaborare al monitoraggio del progetto in sinergia con i propri servizi di ascolto territoriale.
Questo budget sarà suddiviso nel triennio su varie linee progettuali che riguardano:
interventi per i caregiver;
costruire una comunità dementia friendly;
potenziamento di telecontrollo, teleassistenza, telecompagnia;
servizi sociosanitari aperti;
promozione dell’invecchiamento in salute;
la creazione di un luogo e un team di riferimento in città sulle politiche per gli anziani.
A Villa Serena un punto di riferimento sulle politiche per le persone anziane
Sarà Villa Serena il punto di riferimento dove realizzare un luogo fisico in città per le famiglie, i cittadini, le associazioni e la comunità professionale sulle politiche per gli anziani. Lo spazio potrà essere allestito con mostre a tema, materiale informativo sulle opportunità esistenti, punti di informazione e orientamento per gli anziani sui temi della salute e dei servizi, uffici da dedicare all’organizzazione di eventi, gite o vacanze, locali e spazi aperti per lo svolgimento di attività di socializzazione, culturali e sportive.
Sarà sede di un team dedicato all’analisi del fenomeno dell’invecchiamento demografico e alla creazione di progettazioni innovative a partire dalla raccolta di dati affidabili e comparabili per monitorare i progressi delle azioni messe in campo e per la definizione delle politiche in questo ambito. Le nuove informazioni raccolte sui caregiver potranno offrire una maggior conoscenza delle conseguenze dell’assistenza informale sullo stress di chi si prende cura dei propri familiari, sulle diseguaglianze di genere ad esse connesse, sull’effettiva capacità di accesso ai servizi per le long term care, sulle diseguaglianze territoriali e servire alla produzione di conoscenze da mettere a disposizione della città per costruire il futuro welfare per gli anziani a Bologna.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo entra a far parte del Consorzio BI-REX di Bologna
23 Aprile 2025
Fondazione Carisbo annuncia la sua adesione al Consorzio BI-REX Big Data Innovation & Research Excellence, Competence Center nazionale e soggetto attuatore del Pnrr ad alta specializzazione sui Big Data, Industria 4.0 e Transizione 5.0.
La convenzione siglata, della durata di 3 anni e rinnovabile, darà avvio a forme di collaborazione sinergica, particolarmente focalizzate su iniziative per lo sviluppo economico del territorio, tramite la promozione di attività nell’ambito di Industria 4.0 di ricerca applicata, l’attivazione di progetti di innovazione e supporto all’imprenditorialità, nonché la messa a punto di percorsi di incubazione, accelerazione, orientamento e formazione.
Fondazione Carisbo e Consorzio BI-REX saranno così impegnate nella partecipazione congiunta a bandi europei, nazionali, regionali per la realizzazione di progetti di ricerca e formazione, attivando programmi di incubazione e accelerazione d’impresa, sostenendo la partecipazione delle rispettive startup a iniziative di networking e favorendone l’accesso, tramite tariffe agevolate, agli spazi di coworking nelle rispettive strutture.
Fondazione Carisbo è una fondazione di origine bancaria che persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo del territorio metropolitano di Bologna. Con il progetto BIGBO – Boost Innovation Garage, polo dedicato ai talenti, all’innovazione e alla trasformazione digitale, la Fondazione contribuisce nel diffondere una cultura imprenditoriale innovativa, generando un impatto tangibile e creando nuove opportunità di lavoro. BIGBO offre spazi di lavoro flessibili, multifunzionali e organizza tavole rotonde ed eventi incentrati su innovazione e tecnologia, programmi di accelerazione, attività di collegamento tra aziende consolidate e startup.
Il Competence Center BI-REX, con sede a Bologna, si configura come Public Private Partnership che raccoglie 64 player tra Università, Centri di Ricerca e Imprese di eccellenza, con l’obiettivo di supportare le aziende nei processi di innovazione, trasformazione digitale e sostenibilità, favorendo l’adozione delle tecnologie Industria 4.0 e 5.0 e il trasferimento tecnologico attraverso una vasta serie di servizi. Principale valore aggiunto di BI-REX è rappresentato dalla Linea Pilota, fabbrica digitale interconnessa completamente a disposizione delle imprese, in cui le tecnologie 4.0 and 5.0 sono integrate con quelle tradizionali.
Persone
Pubblicato il bando “Dritti al Punto” del Fondo per la Repubblica Digitale
22 Aprile 2025
Il contesto italiano
Lo sviluppo delle competenze digitali è uno degli obiettivi strategici dell’Unione europea, che mira a dotare almeno l’80% dei cittadini tra i 16 e i 74 anni di competenze digitali di base entro il 2030. A guidare questo processo è il quadro europeoDigComp 2.2, che individua cinque aree chiave – dalla sicurezza informatica, alla creazione di contenuti – ritenute essenziali per una piena partecipazione alla vita sociale e professionale. L’Italia, tuttavia, registra un significativo ritardo rispetto alla media UE: nel 2023 solo il 46% degli adulti possedeva competenze digitali almeno di base.
Il quadro è aggravato da divari generazionali e territoriali: tra i giovani (16-24 anni) la quota sale al 59%, mentre tra gli over 65 crolla al 19%, con le regioni del Sud ampiamente sotto la media UE (34%). Per colmare il ritardo, il PNRR ha attivato la misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, con l’obiettivo di formare 2 milioni di cittadini entro il 2026 attraverso 3000 Punti Digitale Facile. Sebbene la rete dei punti sia stata attivata, a marzo 2025, sono stati raggiunti circa 760 mila cittadini, pari al 38% dell’obiettivo, con risultati disomogenei tra le diverse regioni.
Bando Dritti al Punto
Il bando intende sostenere progetti di formazione all’interno dei Punti Digitale Facile, integrando le attività già pianificate e realizzate nell’ambito della misura M1C1 1.7.2 “Rete dei servizi di facilitazione digitale” del PNRR, al fine di potenziarne l’offerta formativa.
In particolare, si intende selezionare progetti formativi rivolti a tutti i cittadini, incentrati sui temi individuati dal quadro europeo DigComp 2.2, come l’alfabetizzazione su informazione e dati, ovvero la capacità di analizzare criticamente fonti e contenuti online e distinguere le informazioni affidabili dalle fake news; la sicurezza informatica, intesa come consapevolezza dei rischi digitali e capacità di proteggere dispositivi e dati personali; la creazione di contenuti digitali, anche con il supporto dell’Intelligenza Artificiale, promuovendo un uso consapevole e responsabile degli strumenti digitali e una riflessione sulle implicazioni etiche, sociali e legali dell’IA; infine, la comunicazione e collaborazione attraverso le tecnologie digitali, per incentivare l’uso attivo dei servizi digitali pubblici e privati (come l’uso di app quali Io e IT-Wallet, o servizi come Identità digitale, Domicilio digitale e Fascicolo sanitario elettronico), sviluppando strategie comunicative efficaci e inclusive nei diversi ambienti digitali.
Chi può partecipare
Le proposte possono essere presentate da Soggetti attuatori o Soggetti sub-attuatori della misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, che si occupino direttamente o indirettamente – per tramite di Soggetti realizzatori – della gestione di almeno un Punto Digitale Facile, o ancora da Soggetti realizzatori della misura, intesi come enti privati che abbiano sottoscritto un’apposita convenzione/contratto con un Soggetto attuatore/sub-attuatore per la co-gestione e co-progettazione delle attività presso uno o più Punti Digitale Facile.
Le proposte progettuali, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma Re@dy, entro le ore 11 del30 maggio 2025.
Composizione della lista congiunta di candidati al Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025/2026/2027 di Intesa Sanpaolo S.p.A.
28 Marzo 2025
Le Fondazioni aderenti al patto parasociale di consultazione e voto sottoscritto l’11 novembre 2024 in relazione all’Assemblea di Intesa Sanpaolo convocata per il 29 aprile 2025, anche sulla base degli orientamenti manifestati dal Consiglio di Amministrazione uscente della Banca per la composizione della lista dei candidati alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025−2027 e con l’intento di assicurare:
la composizione quantitativamente ottimale, avuto riguardo alla complessità organizzativa, di operatività e di governance della Banca e alle valutazioni espresse sulle dinamiche di funzionamento dell’Organo collegiale;
la continuità di azione ed il mantenimento del patrimonio informativo e di esperienze acquisito nel corso dei precedenti mandati;
un riscontro concreto alle esigenze di continuare a esprimere scelte di elevata qualità, diversità, complementarità e di integrare nuove competenze strategiche, professionalità e personalità, al fine di dare continuità alle capacità di approfondimento e di dibattito in tutte le complesse materie di competenza del Consiglio e del Comitato per il Controllo sulla Gestione, e permettere un’adeguata costituzione e funzionalità dei Comitati endo−consiliari;
hanno depositato in data 27 marzo 2025 la seguente lista di 17 candidati così articolata:
SEZIONE 1
GIAN MARIA GROS-PIETRO
PAOLA TAGLIAVINI
CARLO MESSINA
MARIANGELA ZAPPIA
FRANCO CERUTI
PAOLO MARIA VITTORIO GRANDI
LUCIANO NEBBIA
LIANA LOGIURATO
PIETRO PREVITALI
MARIA ALESSANDRA STEFANELLI
BRUNO MARIA PARIGI
DONATELLA BUSSO
SILVIA MERLO
PAOLO MESSA
SEZIONE 2
FABRIZIO MOSCA
MARIELLA TAGLIABUE
MAURA CAMPRA
Nel medesimo contesto, le Fondazioni hanno proposto (i) di determinare in 19 il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da nominare, (ii) di riconfermare il Prof. Gian Maria Gros−Pietro quale Presidente del Consiglio di Amministrazione e (iii) di nominare la Prof.a Paola Tagliavini quale Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione; nonché (iv) di indicare il Dott. Carlo Messina come profilo ideale per la posizione di Consigliere Delegato e CEO, nell’ambito della lista presentata, ferme restando le piene prerogative proprie del Consiglio di Amministrazione che sarà nominato, in ragione dei poteri definiti dallo Statuto sociale.
Alla luce dei risultati conseguiti nell’ultimo decennio dalla Banca, che hanno posto Intesa Sanpaolo in una posizione di vertice assoluto tra le banche europee, sia per l’affidabilità sia per il sostegno allo sviluppo del Paese, i Presidenti delle Fondazioni, nella loro connaturata rappresentanza di azionisti istituzionali di lungo termine, esprimono vivo apprezzamento per la visione e la gestione altamente efficace da parte del CEO e conseguentemente auspicano che il Dr. Carlo Messina possa garantire il suo ruolo di leadership nella Banca anche per i successivi mandati.
Infine, le Fondazioni hanno proposto, in linea con quanto evidenziato dal Consiglio uscente, la conferma degli emolumenti per i consiglieri che non siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione e l’incremento del compenso fisso specifico per i consiglieri che siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione nonché del compenso additivo del Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione.
Sviluppo del territorio
Aperto il bando Fairplay (terza sessione erogativa 2025)
28 Marzo 2025
Per l’area Sviluppo del territorio (settore Educazione, istruzione e formazione) e la missione “Formazione del capitale umano”, con specifico riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile SDG n° 4 “Istruzione di qualità” e SDG n° 9 “Imprese, innovazione e infrastrutture”, il bando Fairplay accessibile fino al 5 maggio rende disponibili risorse per 150.000 euro allo scopo di:
promuovere l’idea di sport inclusivo, aperto a tutti, capace di incidere positivamente sulla coesione sociale della comunità territoriale;
incentivare la rigenerazione di spazi in un’ottica di condivisione e cura del bene comune;
favorire la diffusione di valori educativi e corretti stili di vita.
Acri lancia il Premio GenP – Giovani che partecipano
13 Giugno 2025
Aperte fino al 14 settembre le candidature al premio per le organizzazioni del Terzo settore che incentivano la partecipazione giovanile
Non è vero che i giovani non partecipano e non si impegnano a migliorare il Paese. Lo fanno, ma non sempre all’interno delle organizzazioni tradizionali del Terzo settore. Sempre più spesso scelgono forme di impegno fluide, informali, legate a cause specifiche – come l’ambiente, i diritti civili e la giustizia sociale – e lontane da strutture composte e guidate prevalentemente da persone di generazioni passate. In questo scenario, molte realtà del Terzo settore stanno cercando nuove strade per coinvolgere le nuove generazioni anche all’interno dei propri processi decisionali.
In questo scenario nasce “GenP – Giovani che partecipano”, un premio promosso da Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria, dedicato alle organizzazioni del Terzo settore composte da giovani che valorizzino il protagonismo giovanile. Il premio si rivolge a realtà i cui organi di amministrazione siano composti o coinvolgano giovani under 35, incentivando la loro partecipazione attiva nella progettazione e realizzazione dei progetti. Il premio intende infatti portare alla luce e dare visibilità a esperienze significative di partecipazione giovanile.
Le organizzazioni vincitrici riceveranno un contributo di 10mila euro ciascuna e saranno premiate nel corso di un evento nazionale che si terrà nel mese di dicembre 2025.
Le candidature sono aperte fino al 14 settembre 2025 sul sito ufficiale www.genp.it, dove sono disponibili il regolamento completo e il modulo di partecipazione.
A novembre verrà annunciata la shortlist delle 10 organizzazioni finaliste e, tra queste, una giuria composta da esperti del settore e rappresentanti di Acri selezionerà le 3 organizzazioni vincitrici.
I componenti della giuria:
Ferruccio de Bortoli, giornalista
Lucrezia Ferrara, Young Advisory Board Fondazione Compagnia di San Paolo
Luca Gori, presidente Commissione Innovazione sociale di Acri
Clara Morelli, autrice Will Media
Vanessa Pallucchi, portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore
Tommaso Salaroli, cofondatore e CEO di Scomodo
Michele Sciscioli, capo Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale
Media partner dell’iniziativa sono Vita e Will, mentre Percorsi di Secondo Welfare realizzerà e presenterà, in occasione dell’evento di premiazione, un’indagine sul tasso di under 35 nei Cda delle organizzazioni del Terzo settore.
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa
10 Giugno 2025
Assegnate 6 borse di studio per programmi di vita e di studio all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione Carisbo
Sono stati premiati, presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, i 6 studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura. I 6 studenti potranno vivere e studiare per un trimestre fino ad un anno scolastico all’estero, accolti in una famiglia e una scuola del luogo e assistiti dai volontari locali.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Fondazione Intercultura e Fondazione Carisbo che risale al 2020-2021 e, grazie ad essa, 62 studentesse e studenti delle scuole secondarie di II grado – a cui si aggiungono i 6 studenti premiati quest’anno – hanno finora potuto vivere un’esperienza autentica delle diversità e acquisire nuove competenze utili per la loro vita personale e professionale.
Alla cerimonia di premiazione è intervenuta Maila Quaglia, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Carisbo, insieme a Vincenzo Morlini, past Consigliere di Amministrazione di Intercultura, poi Direttore Esecutivo di Intercultura e poi Presidente internazionale di AFS, alle famiglie dei giovani ambasciatori nel mondo e ai volontari di Intercultura, che proprio in questi mesi si stanno occupando della formazione degli studenti in partenza per prepararli alla loro esperienza.
I vincitori sono:
Sara, iscritta al Liceo E. Fermi di Bologna e in partenza per un programma scolastico semestrale in Brasile;
Steven, iscritto al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Thailandia;
Geremia, iscritto all’IIS G. Bruno di Medicina e in partenza per un programma annuale in Lettonia;
Francesca, iscritta all’IIS Montessori-Da Vinci di Porretta Terme e in partenza per un programma annuale in Perù;
Sabrina, iscritta al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma annuale in Honduras;
Matteo, iscritto al Liceo L. Bassi di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Messico.
Emozionati e felici per il traguardo raggiunto, alcuni ragazzi hanno così commentato la vincita della borsa di studio.
Geremia: «Quando ho scoperto di aver vinto, ho sentito come un ritorno brusco al presente. Quella che fino a poco prima sembrava solo un’idea improbabile era diventata concreta. È stato uno shock di consapevolezza. Ero felice, ma allo stesso tempo ero offuscato da tante altre emozioni, compresa la paura iniziale. Marco Aurelioperò, affermava che “ciò che ostacola l’azione, la promuove”, come se fosse proprio l’attrito, a dare lo slancio. Così il timore, invece di essere un intralcio, è ciò che valorizza la scelta.»
Sabrina: «Ho deciso di accettare questa sfida perché volevo mettermi in gioco davvero. Sentivo il bisogno di uscire dalla mia routine e conoscere un altro modo di vivere. L’Honduras, con la sua cultura e la sua lingua completamente nuove per me, mi è sembrato il luogo perfetto per farlo. So che sarà difficile, ma credo che le sfide più grandi siano anche le più formative.» Con loro erano presenti anche due ex vincitrici del concorso Intercultura e della borsa di studio FormazionEuropa, Sara Bonora, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Brasile a.s. 2023-24 e Matilde Mazzanti, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Cile a.s. 2023-24.
Ricerca Ipsos: l’esperienza con Intercultura decisiva per la propria vita per il 68% degli ex partecipanti
Partire con Intercultura non è solo un soggiorno all’estero, ma un’esperienza che lascia il segno per tutta la vita. Un’indagine Ipsos su 958 ex studenti, oggi tra i 20 e i 64 anni, lo conferma. Il 68% riconosce un impatto decisivo sulla propria identità e attribuisce ai volontari un ruolo chiave nel proprio percorso di crescita personale. Vivere e studiare all’estero con Intercultura permette di sviluppare competenze trasversali, fondamentali sia nella vita personale che in quella professionale.
Il 58% ha scelto destinazioni non convenzionali tra cui l’Asia, l’America Latina e l’Africa sviluppando un atteggiamento di apertura alla diversità culturale e competenze linguistiche: tutti parlano almeno un’altra lingua oltre all’inglese. Le soft skills ne escono rafforzate: il 97% migliora le relazioni, l’89% diventa più autonomo e il 74% si sente pronto alle sfide del mondo di oggi.
Sul piano personale, chi ha vissuto l’esperienza Intercultura denota una grande attenzione e accettazione delle diversità e una coscienza sociale evoluta e sensibile a tematiche di equità. E infine, il 65% si dichiara felice della propria vita, un aspetto che deriva dalla maggiore consapevolezza delle proprie risorse e da una marcata adattabilità di fronte ai cambiamenti. Intercultura non è solo un viaggio, ma un investimento nel futuro di sé stessi e del mondo intero.
Persone
Al via il canale di cofinanziamento del Fondo per la Repubblica Digitale
26 Maggio 2025
L’iniziativa
Annunciata dall’Impresa socialeFondo per la Repubblica Digitalel’attivazione di un canale di cofinanziamento da 5 milioni di euro, destinato a sostenere progetti ed iniziative congiunte orientate allo sviluppo delle competenze digitali e all’inclusione sociale, economica e lavorativa dei cittadini.
L’iniziativa, parte del Piano Strategico 2025–2026 approvato dal Comitato di Indirizzo Strategico del Fondo per la Repubblica Digitale, rappresenta uno strumento innovativo per attivare collaborazioni strategiche tra enti pubblici, privati e del Terzo Settore, con l’obiettivo di amplificare l’impatto delle azioni formative sul territorio.
Il canale di cofinanziamento, che mira ad attrarre risorse supplementari coerenti con le finalità del Fondo per la Repubblica Digitale, vuole inoltre favorire un confronto positivo con le esperienze di altri soggetti, portando avanti collaborazioni strategiche per arricchire reciprocamente la conoscenza, le pratiche e le esperienze sui temi relativi alla formazione e all’inclusione digitale. Questo approccio permette di amplificare l’impatto delle iniziative sostenute e di rafforzare la consapevolezza sul valore dell’investimento e della collaborazione per promuovere la formazione digitale e il reinserimento sociale delle categorie più fragili. Oltre a generare un effetto leva sulle risorse economiche messe in campo dal Fondo per la Repubblica Digitale e dagli interlocutori coinvolti, l’apertura del canale di cofinanziamento mira anche a sperimentare forme di innovazione, sia negli ambiti di intervento sia nelle modalità operative o metodologiche scelte.
Modalità di partecipazione
Il canale di cofinanziamento è aperto a soggetti pubblici e privati, con o senza scopo di lucro. Le iniziative e le progettualità promosse dovranno focalizzarsi su tematiche di interesse condiviso, attraverso tre modalità operative:
bandi pubblici elaborati e promossi congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori in funzione di enti erogatori;
progetti proposti direttamente da enti del Terzo Settore e sostenuti, almeno al 50%, da risorse interne e/o esterne provenienti da uno o più cofinanziatori;
iniziative elaborate e promosse congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori per la realizzazione di opportunità rivolte alla collettività in linea con la mission del Fondo per la Repubblica Digitale.
Il processo di selezione si articola in due momenti: una prima fase, in cui i soggetti interessati presentano la propria idea progettuale e una seconda fase, riservata esclusivamente alle idee ritenute idonee, in cui si procederà con la progettazione esecutiva. I criteri di selezione includono: coerenza con la missione del Fondo, originalità della proposta, assenza di contenuti già sottoposti o respinti, e assenza di interventi per l’acquisto e la costruzione di infrastrutture o esclusivamente finalizzate alla ricerca.
Le proposte potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili.
Risorse disponibili
Il Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale ha stanziato in totale 5 milioni di euro.
Fondazione, Comune e Chiesa di Bologna insieme per il progetto Bologna Serena per gli anziani
19 Maggio 2025
Investimento complessivo da 9 milioni di euro in tre anni per un progetto sulla qualità della vita delle persone over 65. Villa Serena come punto di riferimento per persone anziane
A Bologna la popolazione over 65, conta circa 96.000 persone, sono il 25% della popolazione. Saranno oltre 100 mila tra dieci anni e 109 mila tra venti. Di questi, quasi 55.000 hanno più di 75 anni e 36.000 superano gli 80 anni, mentre i centenari si avvicinano alle 250 unità. I livelli di autosufficienza non dipendono solo dall’età, ma diminuiscono con l’invecchiamento. Dall’indagine sulla qualità della vita realizzata dal Comune di Bologna sappiamo che oggi le persone che dichiarano di prendersi cura di un anziano sopra i 75 anni sono stimate in 17 mila. Il 33% degli over 65 a Bologna oggi abita da solo, percentuale che sale al 50% per gli over 80.
Da questi dati e da questa tendenza all’invecchiamento della popolazione e quindi dell’aspettativa di vita in città, parte il progettoBologna Serena per gli anziani.
Bologna Serena per gli anziani è il nuovo progetto con il quale Fondazione Carisbo, Comune e Chiesa di Bologna collaboreranno nei prossimi tre anni, a partire dal 2025, nel realizzare servizi di supporto, assistenza e inclusione sociale dedicati alla popolazione anziana e ai caregiver, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli over 65.
Bologna Serena per gli anziani ha gli obiettivi di:
innovare e rafforzare le risposte del sistema dei servizi mirati a rispondere ai bisogni della terza età;
sperimentare nuove risposte al cambiamento dei bisogni espressi dalla popolazione anziana alla luce delle mutazioni sociali e demografiche;
aggregare istituzioni, soggetti del terzo settore e comunità nel progettare e realizzare insieme un nuovo welfare per gli anziani.
Questi obiettivi saranno realizzati lungo tre assi strategici:
il domicilio come prospettiva prioritaria per il benessere dell’anziano;
la valorizzazione del ruolo del caregiver familiare e delle assistenti familiari;
la risposta a chi non entra nelle strutture residenziali sociosanitarie.
La convenzionetra gli enti sarà approvata nella prossima Giunta e prevede un investimento da parte della Fondazione Carisbo, che partecipa alla redazione delle linee guida e alle azioni, allo sviluppo, monitoraggio e valutazione del progetto, pari a 4,25 milioni di euro nell’arco di un triennio (di cui 1,25 milioni nel 2025, 1,5 milioni per il 2026 e 1,5 per il 2027).
Il Comune attuerà il progetto secondo le linee guida concordate, cofinanziandolo con ulteriori interventi nell’ambito delle risorse del proprio bilancio, per un valore di altri 4,5 milioni di euro nel triennio 2025/2027.
Questi fondi, pari a 9 milioni di euro in 3 anni, saranno destinati alle attività previste e gli enti collaboreranno nella gestione e il coordinamento delle azioni in collaborazione con gli enti e i soggetti del territorio garantendo la partecipazione della rete socio-sanitaria, in particolare Ausl di Bologna e Asp Città di Bologna, mentre la Chiesa di Bologna si impegna a collaborare al monitoraggio del progetto in sinergia con i propri servizi di ascolto territoriale.
Questo budget sarà suddiviso nel triennio su varie linee progettuali che riguardano:
interventi per i caregiver;
costruire una comunità dementia friendly;
potenziamento di telecontrollo, teleassistenza, telecompagnia;
servizi sociosanitari aperti;
promozione dell’invecchiamento in salute;
la creazione di un luogo e un team di riferimento in città sulle politiche per gli anziani.
A Villa Serena un punto di riferimento sulle politiche per le persone anziane
Sarà Villa Serena il punto di riferimento dove realizzare un luogo fisico in città per le famiglie, i cittadini, le associazioni e la comunità professionale sulle politiche per gli anziani. Lo spazio potrà essere allestito con mostre a tema, materiale informativo sulle opportunità esistenti, punti di informazione e orientamento per gli anziani sui temi della salute e dei servizi, uffici da dedicare all’organizzazione di eventi, gite o vacanze, locali e spazi aperti per lo svolgimento di attività di socializzazione, culturali e sportive.
Sarà sede di un team dedicato all’analisi del fenomeno dell’invecchiamento demografico e alla creazione di progettazioni innovative a partire dalla raccolta di dati affidabili e comparabili per monitorare i progressi delle azioni messe in campo e per la definizione delle politiche in questo ambito. Le nuove informazioni raccolte sui caregiver potranno offrire una maggior conoscenza delle conseguenze dell’assistenza informale sullo stress di chi si prende cura dei propri familiari, sulle diseguaglianze di genere ad esse connesse, sull’effettiva capacità di accesso ai servizi per le long term care, sulle diseguaglianze territoriali e servire alla produzione di conoscenze da mettere a disposizione della città per costruire il futuro welfare per gli anziani a Bologna.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo entra a far parte del Consorzio BI-REX di Bologna
23 Aprile 2025
Fondazione Carisbo annuncia la sua adesione al Consorzio BI-REX Big Data Innovation & Research Excellence, Competence Center nazionale e soggetto attuatore del Pnrr ad alta specializzazione sui Big Data, Industria 4.0 e Transizione 5.0.
La convenzione siglata, della durata di 3 anni e rinnovabile, darà avvio a forme di collaborazione sinergica, particolarmente focalizzate su iniziative per lo sviluppo economico del territorio, tramite la promozione di attività nell’ambito di Industria 4.0 di ricerca applicata, l’attivazione di progetti di innovazione e supporto all’imprenditorialità, nonché la messa a punto di percorsi di incubazione, accelerazione, orientamento e formazione.
Fondazione Carisbo e Consorzio BI-REX saranno così impegnate nella partecipazione congiunta a bandi europei, nazionali, regionali per la realizzazione di progetti di ricerca e formazione, attivando programmi di incubazione e accelerazione d’impresa, sostenendo la partecipazione delle rispettive startup a iniziative di networking e favorendone l’accesso, tramite tariffe agevolate, agli spazi di coworking nelle rispettive strutture.
Fondazione Carisbo è una fondazione di origine bancaria che persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo del territorio metropolitano di Bologna. Con il progetto BIGBO – Boost Innovation Garage, polo dedicato ai talenti, all’innovazione e alla trasformazione digitale, la Fondazione contribuisce nel diffondere una cultura imprenditoriale innovativa, generando un impatto tangibile e creando nuove opportunità di lavoro. BIGBO offre spazi di lavoro flessibili, multifunzionali e organizza tavole rotonde ed eventi incentrati su innovazione e tecnologia, programmi di accelerazione, attività di collegamento tra aziende consolidate e startup.
Il Competence Center BI-REX, con sede a Bologna, si configura come Public Private Partnership che raccoglie 64 player tra Università, Centri di Ricerca e Imprese di eccellenza, con l’obiettivo di supportare le aziende nei processi di innovazione, trasformazione digitale e sostenibilità, favorendo l’adozione delle tecnologie Industria 4.0 e 5.0 e il trasferimento tecnologico attraverso una vasta serie di servizi. Principale valore aggiunto di BI-REX è rappresentato dalla Linea Pilota, fabbrica digitale interconnessa completamente a disposizione delle imprese, in cui le tecnologie 4.0 and 5.0 sono integrate con quelle tradizionali.
Persone
Pubblicato il bando “Dritti al Punto” del Fondo per la Repubblica Digitale
22 Aprile 2025
Il contesto italiano
Lo sviluppo delle competenze digitali è uno degli obiettivi strategici dell’Unione europea, che mira a dotare almeno l’80% dei cittadini tra i 16 e i 74 anni di competenze digitali di base entro il 2030. A guidare questo processo è il quadro europeoDigComp 2.2, che individua cinque aree chiave – dalla sicurezza informatica, alla creazione di contenuti – ritenute essenziali per una piena partecipazione alla vita sociale e professionale. L’Italia, tuttavia, registra un significativo ritardo rispetto alla media UE: nel 2023 solo il 46% degli adulti possedeva competenze digitali almeno di base.
Il quadro è aggravato da divari generazionali e territoriali: tra i giovani (16-24 anni) la quota sale al 59%, mentre tra gli over 65 crolla al 19%, con le regioni del Sud ampiamente sotto la media UE (34%). Per colmare il ritardo, il PNRR ha attivato la misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, con l’obiettivo di formare 2 milioni di cittadini entro il 2026 attraverso 3000 Punti Digitale Facile. Sebbene la rete dei punti sia stata attivata, a marzo 2025, sono stati raggiunti circa 760 mila cittadini, pari al 38% dell’obiettivo, con risultati disomogenei tra le diverse regioni.
Bando Dritti al Punto
Il bando intende sostenere progetti di formazione all’interno dei Punti Digitale Facile, integrando le attività già pianificate e realizzate nell’ambito della misura M1C1 1.7.2 “Rete dei servizi di facilitazione digitale” del PNRR, al fine di potenziarne l’offerta formativa.
In particolare, si intende selezionare progetti formativi rivolti a tutti i cittadini, incentrati sui temi individuati dal quadro europeo DigComp 2.2, come l’alfabetizzazione su informazione e dati, ovvero la capacità di analizzare criticamente fonti e contenuti online e distinguere le informazioni affidabili dalle fake news; la sicurezza informatica, intesa come consapevolezza dei rischi digitali e capacità di proteggere dispositivi e dati personali; la creazione di contenuti digitali, anche con il supporto dell’Intelligenza Artificiale, promuovendo un uso consapevole e responsabile degli strumenti digitali e una riflessione sulle implicazioni etiche, sociali e legali dell’IA; infine, la comunicazione e collaborazione attraverso le tecnologie digitali, per incentivare l’uso attivo dei servizi digitali pubblici e privati (come l’uso di app quali Io e IT-Wallet, o servizi come Identità digitale, Domicilio digitale e Fascicolo sanitario elettronico), sviluppando strategie comunicative efficaci e inclusive nei diversi ambienti digitali.
Chi può partecipare
Le proposte possono essere presentate da Soggetti attuatori o Soggetti sub-attuatori della misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, che si occupino direttamente o indirettamente – per tramite di Soggetti realizzatori – della gestione di almeno un Punto Digitale Facile, o ancora da Soggetti realizzatori della misura, intesi come enti privati che abbiano sottoscritto un’apposita convenzione/contratto con un Soggetto attuatore/sub-attuatore per la co-gestione e co-progettazione delle attività presso uno o più Punti Digitale Facile.
Le proposte progettuali, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma Re@dy, entro le ore 11 del30 maggio 2025.
Composizione della lista congiunta di candidati al Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025/2026/2027 di Intesa Sanpaolo S.p.A.
28 Marzo 2025
Le Fondazioni aderenti al patto parasociale di consultazione e voto sottoscritto l’11 novembre 2024 in relazione all’Assemblea di Intesa Sanpaolo convocata per il 29 aprile 2025, anche sulla base degli orientamenti manifestati dal Consiglio di Amministrazione uscente della Banca per la composizione della lista dei candidati alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025−2027 e con l’intento di assicurare:
la composizione quantitativamente ottimale, avuto riguardo alla complessità organizzativa, di operatività e di governance della Banca e alle valutazioni espresse sulle dinamiche di funzionamento dell’Organo collegiale;
la continuità di azione ed il mantenimento del patrimonio informativo e di esperienze acquisito nel corso dei precedenti mandati;
un riscontro concreto alle esigenze di continuare a esprimere scelte di elevata qualità, diversità, complementarità e di integrare nuove competenze strategiche, professionalità e personalità, al fine di dare continuità alle capacità di approfondimento e di dibattito in tutte le complesse materie di competenza del Consiglio e del Comitato per il Controllo sulla Gestione, e permettere un’adeguata costituzione e funzionalità dei Comitati endo−consiliari;
hanno depositato in data 27 marzo 2025 la seguente lista di 17 candidati così articolata:
SEZIONE 1
GIAN MARIA GROS-PIETRO
PAOLA TAGLIAVINI
CARLO MESSINA
MARIANGELA ZAPPIA
FRANCO CERUTI
PAOLO MARIA VITTORIO GRANDI
LUCIANO NEBBIA
LIANA LOGIURATO
PIETRO PREVITALI
MARIA ALESSANDRA STEFANELLI
BRUNO MARIA PARIGI
DONATELLA BUSSO
SILVIA MERLO
PAOLO MESSA
SEZIONE 2
FABRIZIO MOSCA
MARIELLA TAGLIABUE
MAURA CAMPRA
Nel medesimo contesto, le Fondazioni hanno proposto (i) di determinare in 19 il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da nominare, (ii) di riconfermare il Prof. Gian Maria Gros−Pietro quale Presidente del Consiglio di Amministrazione e (iii) di nominare la Prof.a Paola Tagliavini quale Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione; nonché (iv) di indicare il Dott. Carlo Messina come profilo ideale per la posizione di Consigliere Delegato e CEO, nell’ambito della lista presentata, ferme restando le piene prerogative proprie del Consiglio di Amministrazione che sarà nominato, in ragione dei poteri definiti dallo Statuto sociale.
Alla luce dei risultati conseguiti nell’ultimo decennio dalla Banca, che hanno posto Intesa Sanpaolo in una posizione di vertice assoluto tra le banche europee, sia per l’affidabilità sia per il sostegno allo sviluppo del Paese, i Presidenti delle Fondazioni, nella loro connaturata rappresentanza di azionisti istituzionali di lungo termine, esprimono vivo apprezzamento per la visione e la gestione altamente efficace da parte del CEO e conseguentemente auspicano che il Dr. Carlo Messina possa garantire il suo ruolo di leadership nella Banca anche per i successivi mandati.
Infine, le Fondazioni hanno proposto, in linea con quanto evidenziato dal Consiglio uscente, la conferma degli emolumenti per i consiglieri che non siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione e l’incremento del compenso fisso specifico per i consiglieri che siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione nonché del compenso additivo del Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione.
Sviluppo del territorio
Aperto il bando Fairplay (terza sessione erogativa 2025)
28 Marzo 2025
Per l’area Sviluppo del territorio (settore Educazione, istruzione e formazione) e la missione “Formazione del capitale umano”, con specifico riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile SDG n° 4 “Istruzione di qualità” e SDG n° 9 “Imprese, innovazione e infrastrutture”, il bando Fairplay accessibile fino al 5 maggio rende disponibili risorse per 150.000 euro allo scopo di:
promuovere l’idea di sport inclusivo, aperto a tutti, capace di incidere positivamente sulla coesione sociale della comunità territoriale;
incentivare la rigenerazione di spazi in un’ottica di condivisione e cura del bene comune;
favorire la diffusione di valori educativi e corretti stili di vita.
Acri lancia il Premio GenP – Giovani che partecipano
13 Giugno 2025
Aperte fino al 14 settembre le candidature al premio per le organizzazioni del Terzo settore che incentivano la partecipazione giovanile
Non è vero che i giovani non partecipano e non si impegnano a migliorare il Paese. Lo fanno, ma non sempre all’interno delle organizzazioni tradizionali del Terzo settore. Sempre più spesso scelgono forme di impegno fluide, informali, legate a cause specifiche – come l’ambiente, i diritti civili e la giustizia sociale – e lontane da strutture composte e guidate prevalentemente da persone di generazioni passate. In questo scenario, molte realtà del Terzo settore stanno cercando nuove strade per coinvolgere le nuove generazioni anche all’interno dei propri processi decisionali.
In questo scenario nasce “GenP – Giovani che partecipano”, un premio promosso da Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria, dedicato alle organizzazioni del Terzo settore composte da giovani che valorizzino il protagonismo giovanile. Il premio si rivolge a realtà i cui organi di amministrazione siano composti o coinvolgano giovani under 35, incentivando la loro partecipazione attiva nella progettazione e realizzazione dei progetti. Il premio intende infatti portare alla luce e dare visibilità a esperienze significative di partecipazione giovanile.
Le organizzazioni vincitrici riceveranno un contributo di 10mila euro ciascuna e saranno premiate nel corso di un evento nazionale che si terrà nel mese di dicembre 2025.
Le candidature sono aperte fino al 14 settembre 2025 sul sito ufficiale www.genp.it, dove sono disponibili il regolamento completo e il modulo di partecipazione.
A novembre verrà annunciata la shortlist delle 10 organizzazioni finaliste e, tra queste, una giuria composta da esperti del settore e rappresentanti di Acri selezionerà le 3 organizzazioni vincitrici.
I componenti della giuria:
Ferruccio de Bortoli, giornalista
Lucrezia Ferrara, Young Advisory Board Fondazione Compagnia di San Paolo
Luca Gori, presidente Commissione Innovazione sociale di Acri
Clara Morelli, autrice Will Media
Vanessa Pallucchi, portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore
Tommaso Salaroli, cofondatore e CEO di Scomodo
Michele Sciscioli, capo Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale
Media partner dell’iniziativa sono Vita e Will, mentre Percorsi di Secondo Welfare realizzerà e presenterà, in occasione dell’evento di premiazione, un’indagine sul tasso di under 35 nei Cda delle organizzazioni del Terzo settore.
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa
10 Giugno 2025
Assegnate 6 borse di studio per programmi di vita e di studio all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione Carisbo
Sono stati premiati, presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, i 6 studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura. I 6 studenti potranno vivere e studiare per un trimestre fino ad un anno scolastico all’estero, accolti in una famiglia e una scuola del luogo e assistiti dai volontari locali.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Fondazione Intercultura e Fondazione Carisbo che risale al 2020-2021 e, grazie ad essa, 62 studentesse e studenti delle scuole secondarie di II grado – a cui si aggiungono i 6 studenti premiati quest’anno – hanno finora potuto vivere un’esperienza autentica delle diversità e acquisire nuove competenze utili per la loro vita personale e professionale.
Alla cerimonia di premiazione è intervenuta Maila Quaglia, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Carisbo, insieme a Vincenzo Morlini, past Consigliere di Amministrazione di Intercultura, poi Direttore Esecutivo di Intercultura e poi Presidente internazionale di AFS, alle famiglie dei giovani ambasciatori nel mondo e ai volontari di Intercultura, che proprio in questi mesi si stanno occupando della formazione degli studenti in partenza per prepararli alla loro esperienza.
I vincitori sono:
Sara, iscritta al Liceo E. Fermi di Bologna e in partenza per un programma scolastico semestrale in Brasile;
Steven, iscritto al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Thailandia;
Geremia, iscritto all’IIS G. Bruno di Medicina e in partenza per un programma annuale in Lettonia;
Francesca, iscritta all’IIS Montessori-Da Vinci di Porretta Terme e in partenza per un programma annuale in Perù;
Sabrina, iscritta al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma annuale in Honduras;
Matteo, iscritto al Liceo L. Bassi di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Messico.
Emozionati e felici per il traguardo raggiunto, alcuni ragazzi hanno così commentato la vincita della borsa di studio.
Geremia: «Quando ho scoperto di aver vinto, ho sentito come un ritorno brusco al presente. Quella che fino a poco prima sembrava solo un’idea improbabile era diventata concreta. È stato uno shock di consapevolezza. Ero felice, ma allo stesso tempo ero offuscato da tante altre emozioni, compresa la paura iniziale. Marco Aurelioperò, affermava che “ciò che ostacola l’azione, la promuove”, come se fosse proprio l’attrito, a dare lo slancio. Così il timore, invece di essere un intralcio, è ciò che valorizza la scelta.»
Sabrina: «Ho deciso di accettare questa sfida perché volevo mettermi in gioco davvero. Sentivo il bisogno di uscire dalla mia routine e conoscere un altro modo di vivere. L’Honduras, con la sua cultura e la sua lingua completamente nuove per me, mi è sembrato il luogo perfetto per farlo. So che sarà difficile, ma credo che le sfide più grandi siano anche le più formative.» Con loro erano presenti anche due ex vincitrici del concorso Intercultura e della borsa di studio FormazionEuropa, Sara Bonora, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Brasile a.s. 2023-24 e Matilde Mazzanti, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Cile a.s. 2023-24.
Ricerca Ipsos: l’esperienza con Intercultura decisiva per la propria vita per il 68% degli ex partecipanti
Partire con Intercultura non è solo un soggiorno all’estero, ma un’esperienza che lascia il segno per tutta la vita. Un’indagine Ipsos su 958 ex studenti, oggi tra i 20 e i 64 anni, lo conferma. Il 68% riconosce un impatto decisivo sulla propria identità e attribuisce ai volontari un ruolo chiave nel proprio percorso di crescita personale. Vivere e studiare all’estero con Intercultura permette di sviluppare competenze trasversali, fondamentali sia nella vita personale che in quella professionale.
Il 58% ha scelto destinazioni non convenzionali tra cui l’Asia, l’America Latina e l’Africa sviluppando un atteggiamento di apertura alla diversità culturale e competenze linguistiche: tutti parlano almeno un’altra lingua oltre all’inglese. Le soft skills ne escono rafforzate: il 97% migliora le relazioni, l’89% diventa più autonomo e il 74% si sente pronto alle sfide del mondo di oggi.
Sul piano personale, chi ha vissuto l’esperienza Intercultura denota una grande attenzione e accettazione delle diversità e una coscienza sociale evoluta e sensibile a tematiche di equità. E infine, il 65% si dichiara felice della propria vita, un aspetto che deriva dalla maggiore consapevolezza delle proprie risorse e da una marcata adattabilità di fronte ai cambiamenti. Intercultura non è solo un viaggio, ma un investimento nel futuro di sé stessi e del mondo intero.
Persone
Al via il canale di cofinanziamento del Fondo per la Repubblica Digitale
26 Maggio 2025
L’iniziativa
Annunciata dall’Impresa socialeFondo per la Repubblica Digitalel’attivazione di un canale di cofinanziamento da 5 milioni di euro, destinato a sostenere progetti ed iniziative congiunte orientate allo sviluppo delle competenze digitali e all’inclusione sociale, economica e lavorativa dei cittadini.
L’iniziativa, parte del Piano Strategico 2025–2026 approvato dal Comitato di Indirizzo Strategico del Fondo per la Repubblica Digitale, rappresenta uno strumento innovativo per attivare collaborazioni strategiche tra enti pubblici, privati e del Terzo Settore, con l’obiettivo di amplificare l’impatto delle azioni formative sul territorio.
Il canale di cofinanziamento, che mira ad attrarre risorse supplementari coerenti con le finalità del Fondo per la Repubblica Digitale, vuole inoltre favorire un confronto positivo con le esperienze di altri soggetti, portando avanti collaborazioni strategiche per arricchire reciprocamente la conoscenza, le pratiche e le esperienze sui temi relativi alla formazione e all’inclusione digitale. Questo approccio permette di amplificare l’impatto delle iniziative sostenute e di rafforzare la consapevolezza sul valore dell’investimento e della collaborazione per promuovere la formazione digitale e il reinserimento sociale delle categorie più fragili. Oltre a generare un effetto leva sulle risorse economiche messe in campo dal Fondo per la Repubblica Digitale e dagli interlocutori coinvolti, l’apertura del canale di cofinanziamento mira anche a sperimentare forme di innovazione, sia negli ambiti di intervento sia nelle modalità operative o metodologiche scelte.
Modalità di partecipazione
Il canale di cofinanziamento è aperto a soggetti pubblici e privati, con o senza scopo di lucro. Le iniziative e le progettualità promosse dovranno focalizzarsi su tematiche di interesse condiviso, attraverso tre modalità operative:
bandi pubblici elaborati e promossi congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori in funzione di enti erogatori;
progetti proposti direttamente da enti del Terzo Settore e sostenuti, almeno al 50%, da risorse interne e/o esterne provenienti da uno o più cofinanziatori;
iniziative elaborate e promosse congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori per la realizzazione di opportunità rivolte alla collettività in linea con la mission del Fondo per la Repubblica Digitale.
Il processo di selezione si articola in due momenti: una prima fase, in cui i soggetti interessati presentano la propria idea progettuale e una seconda fase, riservata esclusivamente alle idee ritenute idonee, in cui si procederà con la progettazione esecutiva. I criteri di selezione includono: coerenza con la missione del Fondo, originalità della proposta, assenza di contenuti già sottoposti o respinti, e assenza di interventi per l’acquisto e la costruzione di infrastrutture o esclusivamente finalizzate alla ricerca.
Le proposte potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili.
Risorse disponibili
Il Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale ha stanziato in totale 5 milioni di euro.
Fondazione, Comune e Chiesa di Bologna insieme per il progetto Bologna Serena per gli anziani
19 Maggio 2025
Investimento complessivo da 9 milioni di euro in tre anni per un progetto sulla qualità della vita delle persone over 65. Villa Serena come punto di riferimento per persone anziane
A Bologna la popolazione over 65, conta circa 96.000 persone, sono il 25% della popolazione. Saranno oltre 100 mila tra dieci anni e 109 mila tra venti. Di questi, quasi 55.000 hanno più di 75 anni e 36.000 superano gli 80 anni, mentre i centenari si avvicinano alle 250 unità. I livelli di autosufficienza non dipendono solo dall’età, ma diminuiscono con l’invecchiamento. Dall’indagine sulla qualità della vita realizzata dal Comune di Bologna sappiamo che oggi le persone che dichiarano di prendersi cura di un anziano sopra i 75 anni sono stimate in 17 mila. Il 33% degli over 65 a Bologna oggi abita da solo, percentuale che sale al 50% per gli over 80.
Da questi dati e da questa tendenza all’invecchiamento della popolazione e quindi dell’aspettativa di vita in città, parte il progettoBologna Serena per gli anziani.
Bologna Serena per gli anziani è il nuovo progetto con il quale Fondazione Carisbo, Comune e Chiesa di Bologna collaboreranno nei prossimi tre anni, a partire dal 2025, nel realizzare servizi di supporto, assistenza e inclusione sociale dedicati alla popolazione anziana e ai caregiver, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli over 65.
Bologna Serena per gli anziani ha gli obiettivi di:
innovare e rafforzare le risposte del sistema dei servizi mirati a rispondere ai bisogni della terza età;
sperimentare nuove risposte al cambiamento dei bisogni espressi dalla popolazione anziana alla luce delle mutazioni sociali e demografiche;
aggregare istituzioni, soggetti del terzo settore e comunità nel progettare e realizzare insieme un nuovo welfare per gli anziani.
Questi obiettivi saranno realizzati lungo tre assi strategici:
il domicilio come prospettiva prioritaria per il benessere dell’anziano;
la valorizzazione del ruolo del caregiver familiare e delle assistenti familiari;
la risposta a chi non entra nelle strutture residenziali sociosanitarie.
La convenzionetra gli enti sarà approvata nella prossima Giunta e prevede un investimento da parte della Fondazione Carisbo, che partecipa alla redazione delle linee guida e alle azioni, allo sviluppo, monitoraggio e valutazione del progetto, pari a 4,25 milioni di euro nell’arco di un triennio (di cui 1,25 milioni nel 2025, 1,5 milioni per il 2026 e 1,5 per il 2027).
Il Comune attuerà il progetto secondo le linee guida concordate, cofinanziandolo con ulteriori interventi nell’ambito delle risorse del proprio bilancio, per un valore di altri 4,5 milioni di euro nel triennio 2025/2027.
Questi fondi, pari a 9 milioni di euro in 3 anni, saranno destinati alle attività previste e gli enti collaboreranno nella gestione e il coordinamento delle azioni in collaborazione con gli enti e i soggetti del territorio garantendo la partecipazione della rete socio-sanitaria, in particolare Ausl di Bologna e Asp Città di Bologna, mentre la Chiesa di Bologna si impegna a collaborare al monitoraggio del progetto in sinergia con i propri servizi di ascolto territoriale.
Questo budget sarà suddiviso nel triennio su varie linee progettuali che riguardano:
interventi per i caregiver;
costruire una comunità dementia friendly;
potenziamento di telecontrollo, teleassistenza, telecompagnia;
servizi sociosanitari aperti;
promozione dell’invecchiamento in salute;
la creazione di un luogo e un team di riferimento in città sulle politiche per gli anziani.
A Villa Serena un punto di riferimento sulle politiche per le persone anziane
Sarà Villa Serena il punto di riferimento dove realizzare un luogo fisico in città per le famiglie, i cittadini, le associazioni e la comunità professionale sulle politiche per gli anziani. Lo spazio potrà essere allestito con mostre a tema, materiale informativo sulle opportunità esistenti, punti di informazione e orientamento per gli anziani sui temi della salute e dei servizi, uffici da dedicare all’organizzazione di eventi, gite o vacanze, locali e spazi aperti per lo svolgimento di attività di socializzazione, culturali e sportive.
Sarà sede di un team dedicato all’analisi del fenomeno dell’invecchiamento demografico e alla creazione di progettazioni innovative a partire dalla raccolta di dati affidabili e comparabili per monitorare i progressi delle azioni messe in campo e per la definizione delle politiche in questo ambito. Le nuove informazioni raccolte sui caregiver potranno offrire una maggior conoscenza delle conseguenze dell’assistenza informale sullo stress di chi si prende cura dei propri familiari, sulle diseguaglianze di genere ad esse connesse, sull’effettiva capacità di accesso ai servizi per le long term care, sulle diseguaglianze territoriali e servire alla produzione di conoscenze da mettere a disposizione della città per costruire il futuro welfare per gli anziani a Bologna.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo entra a far parte del Consorzio BI-REX di Bologna
23 Aprile 2025
Fondazione Carisbo annuncia la sua adesione al Consorzio BI-REX Big Data Innovation & Research Excellence, Competence Center nazionale e soggetto attuatore del Pnrr ad alta specializzazione sui Big Data, Industria 4.0 e Transizione 5.0.
La convenzione siglata, della durata di 3 anni e rinnovabile, darà avvio a forme di collaborazione sinergica, particolarmente focalizzate su iniziative per lo sviluppo economico del territorio, tramite la promozione di attività nell’ambito di Industria 4.0 di ricerca applicata, l’attivazione di progetti di innovazione e supporto all’imprenditorialità, nonché la messa a punto di percorsi di incubazione, accelerazione, orientamento e formazione.
Fondazione Carisbo e Consorzio BI-REX saranno così impegnate nella partecipazione congiunta a bandi europei, nazionali, regionali per la realizzazione di progetti di ricerca e formazione, attivando programmi di incubazione e accelerazione d’impresa, sostenendo la partecipazione delle rispettive startup a iniziative di networking e favorendone l’accesso, tramite tariffe agevolate, agli spazi di coworking nelle rispettive strutture.
Fondazione Carisbo è una fondazione di origine bancaria che persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo del territorio metropolitano di Bologna. Con il progetto BIGBO – Boost Innovation Garage, polo dedicato ai talenti, all’innovazione e alla trasformazione digitale, la Fondazione contribuisce nel diffondere una cultura imprenditoriale innovativa, generando un impatto tangibile e creando nuove opportunità di lavoro. BIGBO offre spazi di lavoro flessibili, multifunzionali e organizza tavole rotonde ed eventi incentrati su innovazione e tecnologia, programmi di accelerazione, attività di collegamento tra aziende consolidate e startup.
Il Competence Center BI-REX, con sede a Bologna, si configura come Public Private Partnership che raccoglie 64 player tra Università, Centri di Ricerca e Imprese di eccellenza, con l’obiettivo di supportare le aziende nei processi di innovazione, trasformazione digitale e sostenibilità, favorendo l’adozione delle tecnologie Industria 4.0 e 5.0 e il trasferimento tecnologico attraverso una vasta serie di servizi. Principale valore aggiunto di BI-REX è rappresentato dalla Linea Pilota, fabbrica digitale interconnessa completamente a disposizione delle imprese, in cui le tecnologie 4.0 and 5.0 sono integrate con quelle tradizionali.
Persone
Pubblicato il bando “Dritti al Punto” del Fondo per la Repubblica Digitale
22 Aprile 2025
Il contesto italiano
Lo sviluppo delle competenze digitali è uno degli obiettivi strategici dell’Unione europea, che mira a dotare almeno l’80% dei cittadini tra i 16 e i 74 anni di competenze digitali di base entro il 2030. A guidare questo processo è il quadro europeoDigComp 2.2, che individua cinque aree chiave – dalla sicurezza informatica, alla creazione di contenuti – ritenute essenziali per una piena partecipazione alla vita sociale e professionale. L’Italia, tuttavia, registra un significativo ritardo rispetto alla media UE: nel 2023 solo il 46% degli adulti possedeva competenze digitali almeno di base.
Il quadro è aggravato da divari generazionali e territoriali: tra i giovani (16-24 anni) la quota sale al 59%, mentre tra gli over 65 crolla al 19%, con le regioni del Sud ampiamente sotto la media UE (34%). Per colmare il ritardo, il PNRR ha attivato la misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, con l’obiettivo di formare 2 milioni di cittadini entro il 2026 attraverso 3000 Punti Digitale Facile. Sebbene la rete dei punti sia stata attivata, a marzo 2025, sono stati raggiunti circa 760 mila cittadini, pari al 38% dell’obiettivo, con risultati disomogenei tra le diverse regioni.
Bando Dritti al Punto
Il bando intende sostenere progetti di formazione all’interno dei Punti Digitale Facile, integrando le attività già pianificate e realizzate nell’ambito della misura M1C1 1.7.2 “Rete dei servizi di facilitazione digitale” del PNRR, al fine di potenziarne l’offerta formativa.
In particolare, si intende selezionare progetti formativi rivolti a tutti i cittadini, incentrati sui temi individuati dal quadro europeo DigComp 2.2, come l’alfabetizzazione su informazione e dati, ovvero la capacità di analizzare criticamente fonti e contenuti online e distinguere le informazioni affidabili dalle fake news; la sicurezza informatica, intesa come consapevolezza dei rischi digitali e capacità di proteggere dispositivi e dati personali; la creazione di contenuti digitali, anche con il supporto dell’Intelligenza Artificiale, promuovendo un uso consapevole e responsabile degli strumenti digitali e una riflessione sulle implicazioni etiche, sociali e legali dell’IA; infine, la comunicazione e collaborazione attraverso le tecnologie digitali, per incentivare l’uso attivo dei servizi digitali pubblici e privati (come l’uso di app quali Io e IT-Wallet, o servizi come Identità digitale, Domicilio digitale e Fascicolo sanitario elettronico), sviluppando strategie comunicative efficaci e inclusive nei diversi ambienti digitali.
Chi può partecipare
Le proposte possono essere presentate da Soggetti attuatori o Soggetti sub-attuatori della misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, che si occupino direttamente o indirettamente – per tramite di Soggetti realizzatori – della gestione di almeno un Punto Digitale Facile, o ancora da Soggetti realizzatori della misura, intesi come enti privati che abbiano sottoscritto un’apposita convenzione/contratto con un Soggetto attuatore/sub-attuatore per la co-gestione e co-progettazione delle attività presso uno o più Punti Digitale Facile.
Le proposte progettuali, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma Re@dy, entro le ore 11 del30 maggio 2025.
Composizione della lista congiunta di candidati al Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025/2026/2027 di Intesa Sanpaolo S.p.A.
28 Marzo 2025
Le Fondazioni aderenti al patto parasociale di consultazione e voto sottoscritto l’11 novembre 2024 in relazione all’Assemblea di Intesa Sanpaolo convocata per il 29 aprile 2025, anche sulla base degli orientamenti manifestati dal Consiglio di Amministrazione uscente della Banca per la composizione della lista dei candidati alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025−2027 e con l’intento di assicurare:
la composizione quantitativamente ottimale, avuto riguardo alla complessità organizzativa, di operatività e di governance della Banca e alle valutazioni espresse sulle dinamiche di funzionamento dell’Organo collegiale;
la continuità di azione ed il mantenimento del patrimonio informativo e di esperienze acquisito nel corso dei precedenti mandati;
un riscontro concreto alle esigenze di continuare a esprimere scelte di elevata qualità, diversità, complementarità e di integrare nuove competenze strategiche, professionalità e personalità, al fine di dare continuità alle capacità di approfondimento e di dibattito in tutte le complesse materie di competenza del Consiglio e del Comitato per il Controllo sulla Gestione, e permettere un’adeguata costituzione e funzionalità dei Comitati endo−consiliari;
hanno depositato in data 27 marzo 2025 la seguente lista di 17 candidati così articolata:
SEZIONE 1
GIAN MARIA GROS-PIETRO
PAOLA TAGLIAVINI
CARLO MESSINA
MARIANGELA ZAPPIA
FRANCO CERUTI
PAOLO MARIA VITTORIO GRANDI
LUCIANO NEBBIA
LIANA LOGIURATO
PIETRO PREVITALI
MARIA ALESSANDRA STEFANELLI
BRUNO MARIA PARIGI
DONATELLA BUSSO
SILVIA MERLO
PAOLO MESSA
SEZIONE 2
FABRIZIO MOSCA
MARIELLA TAGLIABUE
MAURA CAMPRA
Nel medesimo contesto, le Fondazioni hanno proposto (i) di determinare in 19 il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da nominare, (ii) di riconfermare il Prof. Gian Maria Gros−Pietro quale Presidente del Consiglio di Amministrazione e (iii) di nominare la Prof.a Paola Tagliavini quale Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione; nonché (iv) di indicare il Dott. Carlo Messina come profilo ideale per la posizione di Consigliere Delegato e CEO, nell’ambito della lista presentata, ferme restando le piene prerogative proprie del Consiglio di Amministrazione che sarà nominato, in ragione dei poteri definiti dallo Statuto sociale.
Alla luce dei risultati conseguiti nell’ultimo decennio dalla Banca, che hanno posto Intesa Sanpaolo in una posizione di vertice assoluto tra le banche europee, sia per l’affidabilità sia per il sostegno allo sviluppo del Paese, i Presidenti delle Fondazioni, nella loro connaturata rappresentanza di azionisti istituzionali di lungo termine, esprimono vivo apprezzamento per la visione e la gestione altamente efficace da parte del CEO e conseguentemente auspicano che il Dr. Carlo Messina possa garantire il suo ruolo di leadership nella Banca anche per i successivi mandati.
Infine, le Fondazioni hanno proposto, in linea con quanto evidenziato dal Consiglio uscente, la conferma degli emolumenti per i consiglieri che non siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione e l’incremento del compenso fisso specifico per i consiglieri che siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione nonché del compenso additivo del Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione.
Sviluppo del territorio
Aperto il bando Fairplay (terza sessione erogativa 2025)
28 Marzo 2025
Per l’area Sviluppo del territorio (settore Educazione, istruzione e formazione) e la missione “Formazione del capitale umano”, con specifico riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile SDG n° 4 “Istruzione di qualità” e SDG n° 9 “Imprese, innovazione e infrastrutture”, il bando Fairplay accessibile fino al 5 maggio rende disponibili risorse per 150.000 euro allo scopo di:
promuovere l’idea di sport inclusivo, aperto a tutti, capace di incidere positivamente sulla coesione sociale della comunità territoriale;
incentivare la rigenerazione di spazi in un’ottica di condivisione e cura del bene comune;
favorire la diffusione di valori educativi e corretti stili di vita.
Acri lancia il Premio GenP – Giovani che partecipano
13 Giugno 2025
Aperte fino al 14 settembre le candidature al premio per le organizzazioni del Terzo settore che incentivano la partecipazione giovanile
Non è vero che i giovani non partecipano e non si impegnano a migliorare il Paese. Lo fanno, ma non sempre all’interno delle organizzazioni tradizionali del Terzo settore. Sempre più spesso scelgono forme di impegno fluide, informali, legate a cause specifiche – come l’ambiente, i diritti civili e la giustizia sociale – e lontane da strutture composte e guidate prevalentemente da persone di generazioni passate. In questo scenario, molte realtà del Terzo settore stanno cercando nuove strade per coinvolgere le nuove generazioni anche all’interno dei propri processi decisionali.
In questo scenario nasce “GenP – Giovani che partecipano”, un premio promosso da Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria, dedicato alle organizzazioni del Terzo settore composte da giovani che valorizzino il protagonismo giovanile. Il premio si rivolge a realtà i cui organi di amministrazione siano composti o coinvolgano giovani under 35, incentivando la loro partecipazione attiva nella progettazione e realizzazione dei progetti. Il premio intende infatti portare alla luce e dare visibilità a esperienze significative di partecipazione giovanile.
Le organizzazioni vincitrici riceveranno un contributo di 10mila euro ciascuna e saranno premiate nel corso di un evento nazionale che si terrà nel mese di dicembre 2025.
Le candidature sono aperte fino al 14 settembre 2025 sul sito ufficiale www.genp.it, dove sono disponibili il regolamento completo e il modulo di partecipazione.
A novembre verrà annunciata la shortlist delle 10 organizzazioni finaliste e, tra queste, una giuria composta da esperti del settore e rappresentanti di Acri selezionerà le 3 organizzazioni vincitrici.
I componenti della giuria:
Ferruccio de Bortoli, giornalista
Lucrezia Ferrara, Young Advisory Board Fondazione Compagnia di San Paolo
Luca Gori, presidente Commissione Innovazione sociale di Acri
Clara Morelli, autrice Will Media
Vanessa Pallucchi, portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore
Tommaso Salaroli, cofondatore e CEO di Scomodo
Michele Sciscioli, capo Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale
Media partner dell’iniziativa sono Vita e Will, mentre Percorsi di Secondo Welfare realizzerà e presenterà, in occasione dell’evento di premiazione, un’indagine sul tasso di under 35 nei Cda delle organizzazioni del Terzo settore.
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa
10 Giugno 2025
Assegnate 6 borse di studio per programmi di vita e di studio all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione Carisbo
Sono stati premiati, presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, i 6 studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura. I 6 studenti potranno vivere e studiare per un trimestre fino ad un anno scolastico all’estero, accolti in una famiglia e una scuola del luogo e assistiti dai volontari locali.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Fondazione Intercultura e Fondazione Carisbo che risale al 2020-2021 e, grazie ad essa, 62 studentesse e studenti delle scuole secondarie di II grado – a cui si aggiungono i 6 studenti premiati quest’anno – hanno finora potuto vivere un’esperienza autentica delle diversità e acquisire nuove competenze utili per la loro vita personale e professionale.
Alla cerimonia di premiazione è intervenuta Maila Quaglia, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Carisbo, insieme a Vincenzo Morlini, past Consigliere di Amministrazione di Intercultura, poi Direttore Esecutivo di Intercultura e poi Presidente internazionale di AFS, alle famiglie dei giovani ambasciatori nel mondo e ai volontari di Intercultura, che proprio in questi mesi si stanno occupando della formazione degli studenti in partenza per prepararli alla loro esperienza.
I vincitori sono:
Sara, iscritta al Liceo E. Fermi di Bologna e in partenza per un programma scolastico semestrale in Brasile;
Steven, iscritto al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Thailandia;
Geremia, iscritto all’IIS G. Bruno di Medicina e in partenza per un programma annuale in Lettonia;
Francesca, iscritta all’IIS Montessori-Da Vinci di Porretta Terme e in partenza per un programma annuale in Perù;
Sabrina, iscritta al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma annuale in Honduras;
Matteo, iscritto al Liceo L. Bassi di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Messico.
Emozionati e felici per il traguardo raggiunto, alcuni ragazzi hanno così commentato la vincita della borsa di studio.
Geremia: «Quando ho scoperto di aver vinto, ho sentito come un ritorno brusco al presente. Quella che fino a poco prima sembrava solo un’idea improbabile era diventata concreta. È stato uno shock di consapevolezza. Ero felice, ma allo stesso tempo ero offuscato da tante altre emozioni, compresa la paura iniziale. Marco Aurelioperò, affermava che “ciò che ostacola l’azione, la promuove”, come se fosse proprio l’attrito, a dare lo slancio. Così il timore, invece di essere un intralcio, è ciò che valorizza la scelta.»
Sabrina: «Ho deciso di accettare questa sfida perché volevo mettermi in gioco davvero. Sentivo il bisogno di uscire dalla mia routine e conoscere un altro modo di vivere. L’Honduras, con la sua cultura e la sua lingua completamente nuove per me, mi è sembrato il luogo perfetto per farlo. So che sarà difficile, ma credo che le sfide più grandi siano anche le più formative.» Con loro erano presenti anche due ex vincitrici del concorso Intercultura e della borsa di studio FormazionEuropa, Sara Bonora, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Brasile a.s. 2023-24 e Matilde Mazzanti, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Cile a.s. 2023-24.
Ricerca Ipsos: l’esperienza con Intercultura decisiva per la propria vita per il 68% degli ex partecipanti
Partire con Intercultura non è solo un soggiorno all’estero, ma un’esperienza che lascia il segno per tutta la vita. Un’indagine Ipsos su 958 ex studenti, oggi tra i 20 e i 64 anni, lo conferma. Il 68% riconosce un impatto decisivo sulla propria identità e attribuisce ai volontari un ruolo chiave nel proprio percorso di crescita personale. Vivere e studiare all’estero con Intercultura permette di sviluppare competenze trasversali, fondamentali sia nella vita personale che in quella professionale.
Il 58% ha scelto destinazioni non convenzionali tra cui l’Asia, l’America Latina e l’Africa sviluppando un atteggiamento di apertura alla diversità culturale e competenze linguistiche: tutti parlano almeno un’altra lingua oltre all’inglese. Le soft skills ne escono rafforzate: il 97% migliora le relazioni, l’89% diventa più autonomo e il 74% si sente pronto alle sfide del mondo di oggi.
Sul piano personale, chi ha vissuto l’esperienza Intercultura denota una grande attenzione e accettazione delle diversità e una coscienza sociale evoluta e sensibile a tematiche di equità. E infine, il 65% si dichiara felice della propria vita, un aspetto che deriva dalla maggiore consapevolezza delle proprie risorse e da una marcata adattabilità di fronte ai cambiamenti. Intercultura non è solo un viaggio, ma un investimento nel futuro di sé stessi e del mondo intero.
Persone
Al via il canale di cofinanziamento del Fondo per la Repubblica Digitale
26 Maggio 2025
L’iniziativa
Annunciata dall’Impresa socialeFondo per la Repubblica Digitalel’attivazione di un canale di cofinanziamento da 5 milioni di euro, destinato a sostenere progetti ed iniziative congiunte orientate allo sviluppo delle competenze digitali e all’inclusione sociale, economica e lavorativa dei cittadini.
L’iniziativa, parte del Piano Strategico 2025–2026 approvato dal Comitato di Indirizzo Strategico del Fondo per la Repubblica Digitale, rappresenta uno strumento innovativo per attivare collaborazioni strategiche tra enti pubblici, privati e del Terzo Settore, con l’obiettivo di amplificare l’impatto delle azioni formative sul territorio.
Il canale di cofinanziamento, che mira ad attrarre risorse supplementari coerenti con le finalità del Fondo per la Repubblica Digitale, vuole inoltre favorire un confronto positivo con le esperienze di altri soggetti, portando avanti collaborazioni strategiche per arricchire reciprocamente la conoscenza, le pratiche e le esperienze sui temi relativi alla formazione e all’inclusione digitale. Questo approccio permette di amplificare l’impatto delle iniziative sostenute e di rafforzare la consapevolezza sul valore dell’investimento e della collaborazione per promuovere la formazione digitale e il reinserimento sociale delle categorie più fragili. Oltre a generare un effetto leva sulle risorse economiche messe in campo dal Fondo per la Repubblica Digitale e dagli interlocutori coinvolti, l’apertura del canale di cofinanziamento mira anche a sperimentare forme di innovazione, sia negli ambiti di intervento sia nelle modalità operative o metodologiche scelte.
Modalità di partecipazione
Il canale di cofinanziamento è aperto a soggetti pubblici e privati, con o senza scopo di lucro. Le iniziative e le progettualità promosse dovranno focalizzarsi su tematiche di interesse condiviso, attraverso tre modalità operative:
bandi pubblici elaborati e promossi congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori in funzione di enti erogatori;
progetti proposti direttamente da enti del Terzo Settore e sostenuti, almeno al 50%, da risorse interne e/o esterne provenienti da uno o più cofinanziatori;
iniziative elaborate e promosse congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori per la realizzazione di opportunità rivolte alla collettività in linea con la mission del Fondo per la Repubblica Digitale.
Il processo di selezione si articola in due momenti: una prima fase, in cui i soggetti interessati presentano la propria idea progettuale e una seconda fase, riservata esclusivamente alle idee ritenute idonee, in cui si procederà con la progettazione esecutiva. I criteri di selezione includono: coerenza con la missione del Fondo, originalità della proposta, assenza di contenuti già sottoposti o respinti, e assenza di interventi per l’acquisto e la costruzione di infrastrutture o esclusivamente finalizzate alla ricerca.
Le proposte potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili.
Risorse disponibili
Il Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale ha stanziato in totale 5 milioni di euro.
Fondazione, Comune e Chiesa di Bologna insieme per il progetto Bologna Serena per gli anziani
19 Maggio 2025
Investimento complessivo da 9 milioni di euro in tre anni per un progetto sulla qualità della vita delle persone over 65. Villa Serena come punto di riferimento per persone anziane
A Bologna la popolazione over 65, conta circa 96.000 persone, sono il 25% della popolazione. Saranno oltre 100 mila tra dieci anni e 109 mila tra venti. Di questi, quasi 55.000 hanno più di 75 anni e 36.000 superano gli 80 anni, mentre i centenari si avvicinano alle 250 unità. I livelli di autosufficienza non dipendono solo dall’età, ma diminuiscono con l’invecchiamento. Dall’indagine sulla qualità della vita realizzata dal Comune di Bologna sappiamo che oggi le persone che dichiarano di prendersi cura di un anziano sopra i 75 anni sono stimate in 17 mila. Il 33% degli over 65 a Bologna oggi abita da solo, percentuale che sale al 50% per gli over 80.
Da questi dati e da questa tendenza all’invecchiamento della popolazione e quindi dell’aspettativa di vita in città, parte il progettoBologna Serena per gli anziani.
Bologna Serena per gli anziani è il nuovo progetto con il quale Fondazione Carisbo, Comune e Chiesa di Bologna collaboreranno nei prossimi tre anni, a partire dal 2025, nel realizzare servizi di supporto, assistenza e inclusione sociale dedicati alla popolazione anziana e ai caregiver, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli over 65.
Bologna Serena per gli anziani ha gli obiettivi di:
innovare e rafforzare le risposte del sistema dei servizi mirati a rispondere ai bisogni della terza età;
sperimentare nuove risposte al cambiamento dei bisogni espressi dalla popolazione anziana alla luce delle mutazioni sociali e demografiche;
aggregare istituzioni, soggetti del terzo settore e comunità nel progettare e realizzare insieme un nuovo welfare per gli anziani.
Questi obiettivi saranno realizzati lungo tre assi strategici:
il domicilio come prospettiva prioritaria per il benessere dell’anziano;
la valorizzazione del ruolo del caregiver familiare e delle assistenti familiari;
la risposta a chi non entra nelle strutture residenziali sociosanitarie.
La convenzionetra gli enti sarà approvata nella prossima Giunta e prevede un investimento da parte della Fondazione Carisbo, che partecipa alla redazione delle linee guida e alle azioni, allo sviluppo, monitoraggio e valutazione del progetto, pari a 4,25 milioni di euro nell’arco di un triennio (di cui 1,25 milioni nel 2025, 1,5 milioni per il 2026 e 1,5 per il 2027).
Il Comune attuerà il progetto secondo le linee guida concordate, cofinanziandolo con ulteriori interventi nell’ambito delle risorse del proprio bilancio, per un valore di altri 4,5 milioni di euro nel triennio 2025/2027.
Questi fondi, pari a 9 milioni di euro in 3 anni, saranno destinati alle attività previste e gli enti collaboreranno nella gestione e il coordinamento delle azioni in collaborazione con gli enti e i soggetti del territorio garantendo la partecipazione della rete socio-sanitaria, in particolare Ausl di Bologna e Asp Città di Bologna, mentre la Chiesa di Bologna si impegna a collaborare al monitoraggio del progetto in sinergia con i propri servizi di ascolto territoriale.
Questo budget sarà suddiviso nel triennio su varie linee progettuali che riguardano:
interventi per i caregiver;
costruire una comunità dementia friendly;
potenziamento di telecontrollo, teleassistenza, telecompagnia;
servizi sociosanitari aperti;
promozione dell’invecchiamento in salute;
la creazione di un luogo e un team di riferimento in città sulle politiche per gli anziani.
A Villa Serena un punto di riferimento sulle politiche per le persone anziane
Sarà Villa Serena il punto di riferimento dove realizzare un luogo fisico in città per le famiglie, i cittadini, le associazioni e la comunità professionale sulle politiche per gli anziani. Lo spazio potrà essere allestito con mostre a tema, materiale informativo sulle opportunità esistenti, punti di informazione e orientamento per gli anziani sui temi della salute e dei servizi, uffici da dedicare all’organizzazione di eventi, gite o vacanze, locali e spazi aperti per lo svolgimento di attività di socializzazione, culturali e sportive.
Sarà sede di un team dedicato all’analisi del fenomeno dell’invecchiamento demografico e alla creazione di progettazioni innovative a partire dalla raccolta di dati affidabili e comparabili per monitorare i progressi delle azioni messe in campo e per la definizione delle politiche in questo ambito. Le nuove informazioni raccolte sui caregiver potranno offrire una maggior conoscenza delle conseguenze dell’assistenza informale sullo stress di chi si prende cura dei propri familiari, sulle diseguaglianze di genere ad esse connesse, sull’effettiva capacità di accesso ai servizi per le long term care, sulle diseguaglianze territoriali e servire alla produzione di conoscenze da mettere a disposizione della città per costruire il futuro welfare per gli anziani a Bologna.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo entra a far parte del Consorzio BI-REX di Bologna
23 Aprile 2025
Fondazione Carisbo annuncia la sua adesione al Consorzio BI-REX Big Data Innovation & Research Excellence, Competence Center nazionale e soggetto attuatore del Pnrr ad alta specializzazione sui Big Data, Industria 4.0 e Transizione 5.0.
La convenzione siglata, della durata di 3 anni e rinnovabile, darà avvio a forme di collaborazione sinergica, particolarmente focalizzate su iniziative per lo sviluppo economico del territorio, tramite la promozione di attività nell’ambito di Industria 4.0 di ricerca applicata, l’attivazione di progetti di innovazione e supporto all’imprenditorialità, nonché la messa a punto di percorsi di incubazione, accelerazione, orientamento e formazione.
Fondazione Carisbo e Consorzio BI-REX saranno così impegnate nella partecipazione congiunta a bandi europei, nazionali, regionali per la realizzazione di progetti di ricerca e formazione, attivando programmi di incubazione e accelerazione d’impresa, sostenendo la partecipazione delle rispettive startup a iniziative di networking e favorendone l’accesso, tramite tariffe agevolate, agli spazi di coworking nelle rispettive strutture.
Fondazione Carisbo è una fondazione di origine bancaria che persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo del territorio metropolitano di Bologna. Con il progetto BIGBO – Boost Innovation Garage, polo dedicato ai talenti, all’innovazione e alla trasformazione digitale, la Fondazione contribuisce nel diffondere una cultura imprenditoriale innovativa, generando un impatto tangibile e creando nuove opportunità di lavoro. BIGBO offre spazi di lavoro flessibili, multifunzionali e organizza tavole rotonde ed eventi incentrati su innovazione e tecnologia, programmi di accelerazione, attività di collegamento tra aziende consolidate e startup.
Il Competence Center BI-REX, con sede a Bologna, si configura come Public Private Partnership che raccoglie 64 player tra Università, Centri di Ricerca e Imprese di eccellenza, con l’obiettivo di supportare le aziende nei processi di innovazione, trasformazione digitale e sostenibilità, favorendo l’adozione delle tecnologie Industria 4.0 e 5.0 e il trasferimento tecnologico attraverso una vasta serie di servizi. Principale valore aggiunto di BI-REX è rappresentato dalla Linea Pilota, fabbrica digitale interconnessa completamente a disposizione delle imprese, in cui le tecnologie 4.0 and 5.0 sono integrate con quelle tradizionali.
Persone
Pubblicato il bando “Dritti al Punto” del Fondo per la Repubblica Digitale
22 Aprile 2025
Il contesto italiano
Lo sviluppo delle competenze digitali è uno degli obiettivi strategici dell’Unione europea, che mira a dotare almeno l’80% dei cittadini tra i 16 e i 74 anni di competenze digitali di base entro il 2030. A guidare questo processo è il quadro europeoDigComp 2.2, che individua cinque aree chiave – dalla sicurezza informatica, alla creazione di contenuti – ritenute essenziali per una piena partecipazione alla vita sociale e professionale. L’Italia, tuttavia, registra un significativo ritardo rispetto alla media UE: nel 2023 solo il 46% degli adulti possedeva competenze digitali almeno di base.
Il quadro è aggravato da divari generazionali e territoriali: tra i giovani (16-24 anni) la quota sale al 59%, mentre tra gli over 65 crolla al 19%, con le regioni del Sud ampiamente sotto la media UE (34%). Per colmare il ritardo, il PNRR ha attivato la misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, con l’obiettivo di formare 2 milioni di cittadini entro il 2026 attraverso 3000 Punti Digitale Facile. Sebbene la rete dei punti sia stata attivata, a marzo 2025, sono stati raggiunti circa 760 mila cittadini, pari al 38% dell’obiettivo, con risultati disomogenei tra le diverse regioni.
Bando Dritti al Punto
Il bando intende sostenere progetti di formazione all’interno dei Punti Digitale Facile, integrando le attività già pianificate e realizzate nell’ambito della misura M1C1 1.7.2 “Rete dei servizi di facilitazione digitale” del PNRR, al fine di potenziarne l’offerta formativa.
In particolare, si intende selezionare progetti formativi rivolti a tutti i cittadini, incentrati sui temi individuati dal quadro europeo DigComp 2.2, come l’alfabetizzazione su informazione e dati, ovvero la capacità di analizzare criticamente fonti e contenuti online e distinguere le informazioni affidabili dalle fake news; la sicurezza informatica, intesa come consapevolezza dei rischi digitali e capacità di proteggere dispositivi e dati personali; la creazione di contenuti digitali, anche con il supporto dell’Intelligenza Artificiale, promuovendo un uso consapevole e responsabile degli strumenti digitali e una riflessione sulle implicazioni etiche, sociali e legali dell’IA; infine, la comunicazione e collaborazione attraverso le tecnologie digitali, per incentivare l’uso attivo dei servizi digitali pubblici e privati (come l’uso di app quali Io e IT-Wallet, o servizi come Identità digitale, Domicilio digitale e Fascicolo sanitario elettronico), sviluppando strategie comunicative efficaci e inclusive nei diversi ambienti digitali.
Chi può partecipare
Le proposte possono essere presentate da Soggetti attuatori o Soggetti sub-attuatori della misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, che si occupino direttamente o indirettamente – per tramite di Soggetti realizzatori – della gestione di almeno un Punto Digitale Facile, o ancora da Soggetti realizzatori della misura, intesi come enti privati che abbiano sottoscritto un’apposita convenzione/contratto con un Soggetto attuatore/sub-attuatore per la co-gestione e co-progettazione delle attività presso uno o più Punti Digitale Facile.
Le proposte progettuali, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma Re@dy, entro le ore 11 del30 maggio 2025.
Composizione della lista congiunta di candidati al Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025/2026/2027 di Intesa Sanpaolo S.p.A.
28 Marzo 2025
Le Fondazioni aderenti al patto parasociale di consultazione e voto sottoscritto l’11 novembre 2024 in relazione all’Assemblea di Intesa Sanpaolo convocata per il 29 aprile 2025, anche sulla base degli orientamenti manifestati dal Consiglio di Amministrazione uscente della Banca per la composizione della lista dei candidati alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025−2027 e con l’intento di assicurare:
la composizione quantitativamente ottimale, avuto riguardo alla complessità organizzativa, di operatività e di governance della Banca e alle valutazioni espresse sulle dinamiche di funzionamento dell’Organo collegiale;
la continuità di azione ed il mantenimento del patrimonio informativo e di esperienze acquisito nel corso dei precedenti mandati;
un riscontro concreto alle esigenze di continuare a esprimere scelte di elevata qualità, diversità, complementarità e di integrare nuove competenze strategiche, professionalità e personalità, al fine di dare continuità alle capacità di approfondimento e di dibattito in tutte le complesse materie di competenza del Consiglio e del Comitato per il Controllo sulla Gestione, e permettere un’adeguata costituzione e funzionalità dei Comitati endo−consiliari;
hanno depositato in data 27 marzo 2025 la seguente lista di 17 candidati così articolata:
SEZIONE 1
GIAN MARIA GROS-PIETRO
PAOLA TAGLIAVINI
CARLO MESSINA
MARIANGELA ZAPPIA
FRANCO CERUTI
PAOLO MARIA VITTORIO GRANDI
LUCIANO NEBBIA
LIANA LOGIURATO
PIETRO PREVITALI
MARIA ALESSANDRA STEFANELLI
BRUNO MARIA PARIGI
DONATELLA BUSSO
SILVIA MERLO
PAOLO MESSA
SEZIONE 2
FABRIZIO MOSCA
MARIELLA TAGLIABUE
MAURA CAMPRA
Nel medesimo contesto, le Fondazioni hanno proposto (i) di determinare in 19 il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da nominare, (ii) di riconfermare il Prof. Gian Maria Gros−Pietro quale Presidente del Consiglio di Amministrazione e (iii) di nominare la Prof.a Paola Tagliavini quale Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione; nonché (iv) di indicare il Dott. Carlo Messina come profilo ideale per la posizione di Consigliere Delegato e CEO, nell’ambito della lista presentata, ferme restando le piene prerogative proprie del Consiglio di Amministrazione che sarà nominato, in ragione dei poteri definiti dallo Statuto sociale.
Alla luce dei risultati conseguiti nell’ultimo decennio dalla Banca, che hanno posto Intesa Sanpaolo in una posizione di vertice assoluto tra le banche europee, sia per l’affidabilità sia per il sostegno allo sviluppo del Paese, i Presidenti delle Fondazioni, nella loro connaturata rappresentanza di azionisti istituzionali di lungo termine, esprimono vivo apprezzamento per la visione e la gestione altamente efficace da parte del CEO e conseguentemente auspicano che il Dr. Carlo Messina possa garantire il suo ruolo di leadership nella Banca anche per i successivi mandati.
Infine, le Fondazioni hanno proposto, in linea con quanto evidenziato dal Consiglio uscente, la conferma degli emolumenti per i consiglieri che non siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione e l’incremento del compenso fisso specifico per i consiglieri che siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione nonché del compenso additivo del Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione.
Sviluppo del territorio
Aperto il bando Fairplay (terza sessione erogativa 2025)
28 Marzo 2025
Per l’area Sviluppo del territorio (settore Educazione, istruzione e formazione) e la missione “Formazione del capitale umano”, con specifico riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile SDG n° 4 “Istruzione di qualità” e SDG n° 9 “Imprese, innovazione e infrastrutture”, il bando Fairplay accessibile fino al 5 maggio rende disponibili risorse per 150.000 euro allo scopo di:
promuovere l’idea di sport inclusivo, aperto a tutti, capace di incidere positivamente sulla coesione sociale della comunità territoriale;
incentivare la rigenerazione di spazi in un’ottica di condivisione e cura del bene comune;
favorire la diffusione di valori educativi e corretti stili di vita.
Acri lancia il Premio GenP – Giovani che partecipano
13 Giugno 2025
Aperte fino al 14 settembre le candidature al premio per le organizzazioni del Terzo settore che incentivano la partecipazione giovanile
Non è vero che i giovani non partecipano e non si impegnano a migliorare il Paese. Lo fanno, ma non sempre all’interno delle organizzazioni tradizionali del Terzo settore. Sempre più spesso scelgono forme di impegno fluide, informali, legate a cause specifiche – come l’ambiente, i diritti civili e la giustizia sociale – e lontane da strutture composte e guidate prevalentemente da persone di generazioni passate. In questo scenario, molte realtà del Terzo settore stanno cercando nuove strade per coinvolgere le nuove generazioni anche all’interno dei propri processi decisionali.
In questo scenario nasce “GenP – Giovani che partecipano”, un premio promosso da Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria, dedicato alle organizzazioni del Terzo settore composte da giovani che valorizzino il protagonismo giovanile. Il premio si rivolge a realtà i cui organi di amministrazione siano composti o coinvolgano giovani under 35, incentivando la loro partecipazione attiva nella progettazione e realizzazione dei progetti. Il premio intende infatti portare alla luce e dare visibilità a esperienze significative di partecipazione giovanile.
Le organizzazioni vincitrici riceveranno un contributo di 10mila euro ciascuna e saranno premiate nel corso di un evento nazionale che si terrà nel mese di dicembre 2025.
Le candidature sono aperte fino al 14 settembre 2025 sul sito ufficiale www.genp.it, dove sono disponibili il regolamento completo e il modulo di partecipazione.
A novembre verrà annunciata la shortlist delle 10 organizzazioni finaliste e, tra queste, una giuria composta da esperti del settore e rappresentanti di Acri selezionerà le 3 organizzazioni vincitrici.
I componenti della giuria:
Ferruccio de Bortoli, giornalista
Lucrezia Ferrara, Young Advisory Board Fondazione Compagnia di San Paolo
Luca Gori, presidente Commissione Innovazione sociale di Acri
Clara Morelli, autrice Will Media
Vanessa Pallucchi, portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore
Tommaso Salaroli, cofondatore e CEO di Scomodo
Michele Sciscioli, capo Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale
Media partner dell’iniziativa sono Vita e Will, mentre Percorsi di Secondo Welfare realizzerà e presenterà, in occasione dell’evento di premiazione, un’indagine sul tasso di under 35 nei Cda delle organizzazioni del Terzo settore.
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa
10 Giugno 2025
Assegnate 6 borse di studio per programmi di vita e di studio all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione Carisbo
Sono stati premiati, presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, i 6 studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura. I 6 studenti potranno vivere e studiare per un trimestre fino ad un anno scolastico all’estero, accolti in una famiglia e una scuola del luogo e assistiti dai volontari locali.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Fondazione Intercultura e Fondazione Carisbo che risale al 2020-2021 e, grazie ad essa, 62 studentesse e studenti delle scuole secondarie di II grado – a cui si aggiungono i 6 studenti premiati quest’anno – hanno finora potuto vivere un’esperienza autentica delle diversità e acquisire nuove competenze utili per la loro vita personale e professionale.
Alla cerimonia di premiazione è intervenuta Maila Quaglia, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Carisbo, insieme a Vincenzo Morlini, past Consigliere di Amministrazione di Intercultura, poi Direttore Esecutivo di Intercultura e poi Presidente internazionale di AFS, alle famiglie dei giovani ambasciatori nel mondo e ai volontari di Intercultura, che proprio in questi mesi si stanno occupando della formazione degli studenti in partenza per prepararli alla loro esperienza.
I vincitori sono:
Sara, iscritta al Liceo E. Fermi di Bologna e in partenza per un programma scolastico semestrale in Brasile;
Steven, iscritto al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Thailandia;
Geremia, iscritto all’IIS G. Bruno di Medicina e in partenza per un programma annuale in Lettonia;
Francesca, iscritta all’IIS Montessori-Da Vinci di Porretta Terme e in partenza per un programma annuale in Perù;
Sabrina, iscritta al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma annuale in Honduras;
Matteo, iscritto al Liceo L. Bassi di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Messico.
Emozionati e felici per il traguardo raggiunto, alcuni ragazzi hanno così commentato la vincita della borsa di studio.
Geremia: «Quando ho scoperto di aver vinto, ho sentito come un ritorno brusco al presente. Quella che fino a poco prima sembrava solo un’idea improbabile era diventata concreta. È stato uno shock di consapevolezza. Ero felice, ma allo stesso tempo ero offuscato da tante altre emozioni, compresa la paura iniziale. Marco Aurelioperò, affermava che “ciò che ostacola l’azione, la promuove”, come se fosse proprio l’attrito, a dare lo slancio. Così il timore, invece di essere un intralcio, è ciò che valorizza la scelta.»
Sabrina: «Ho deciso di accettare questa sfida perché volevo mettermi in gioco davvero. Sentivo il bisogno di uscire dalla mia routine e conoscere un altro modo di vivere. L’Honduras, con la sua cultura e la sua lingua completamente nuove per me, mi è sembrato il luogo perfetto per farlo. So che sarà difficile, ma credo che le sfide più grandi siano anche le più formative.» Con loro erano presenti anche due ex vincitrici del concorso Intercultura e della borsa di studio FormazionEuropa, Sara Bonora, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Brasile a.s. 2023-24 e Matilde Mazzanti, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Cile a.s. 2023-24.
Ricerca Ipsos: l’esperienza con Intercultura decisiva per la propria vita per il 68% degli ex partecipanti
Partire con Intercultura non è solo un soggiorno all’estero, ma un’esperienza che lascia il segno per tutta la vita. Un’indagine Ipsos su 958 ex studenti, oggi tra i 20 e i 64 anni, lo conferma. Il 68% riconosce un impatto decisivo sulla propria identità e attribuisce ai volontari un ruolo chiave nel proprio percorso di crescita personale. Vivere e studiare all’estero con Intercultura permette di sviluppare competenze trasversali, fondamentali sia nella vita personale che in quella professionale.
Il 58% ha scelto destinazioni non convenzionali tra cui l’Asia, l’America Latina e l’Africa sviluppando un atteggiamento di apertura alla diversità culturale e competenze linguistiche: tutti parlano almeno un’altra lingua oltre all’inglese. Le soft skills ne escono rafforzate: il 97% migliora le relazioni, l’89% diventa più autonomo e il 74% si sente pronto alle sfide del mondo di oggi.
Sul piano personale, chi ha vissuto l’esperienza Intercultura denota una grande attenzione e accettazione delle diversità e una coscienza sociale evoluta e sensibile a tematiche di equità. E infine, il 65% si dichiara felice della propria vita, un aspetto che deriva dalla maggiore consapevolezza delle proprie risorse e da una marcata adattabilità di fronte ai cambiamenti. Intercultura non è solo un viaggio, ma un investimento nel futuro di sé stessi e del mondo intero.
Persone
Al via il canale di cofinanziamento del Fondo per la Repubblica Digitale
26 Maggio 2025
L’iniziativa
Annunciata dall’Impresa socialeFondo per la Repubblica Digitalel’attivazione di un canale di cofinanziamento da 5 milioni di euro, destinato a sostenere progetti ed iniziative congiunte orientate allo sviluppo delle competenze digitali e all’inclusione sociale, economica e lavorativa dei cittadini.
L’iniziativa, parte del Piano Strategico 2025–2026 approvato dal Comitato di Indirizzo Strategico del Fondo per la Repubblica Digitale, rappresenta uno strumento innovativo per attivare collaborazioni strategiche tra enti pubblici, privati e del Terzo Settore, con l’obiettivo di amplificare l’impatto delle azioni formative sul territorio.
Il canale di cofinanziamento, che mira ad attrarre risorse supplementari coerenti con le finalità del Fondo per la Repubblica Digitale, vuole inoltre favorire un confronto positivo con le esperienze di altri soggetti, portando avanti collaborazioni strategiche per arricchire reciprocamente la conoscenza, le pratiche e le esperienze sui temi relativi alla formazione e all’inclusione digitale. Questo approccio permette di amplificare l’impatto delle iniziative sostenute e di rafforzare la consapevolezza sul valore dell’investimento e della collaborazione per promuovere la formazione digitale e il reinserimento sociale delle categorie più fragili. Oltre a generare un effetto leva sulle risorse economiche messe in campo dal Fondo per la Repubblica Digitale e dagli interlocutori coinvolti, l’apertura del canale di cofinanziamento mira anche a sperimentare forme di innovazione, sia negli ambiti di intervento sia nelle modalità operative o metodologiche scelte.
Modalità di partecipazione
Il canale di cofinanziamento è aperto a soggetti pubblici e privati, con o senza scopo di lucro. Le iniziative e le progettualità promosse dovranno focalizzarsi su tematiche di interesse condiviso, attraverso tre modalità operative:
bandi pubblici elaborati e promossi congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori in funzione di enti erogatori;
progetti proposti direttamente da enti del Terzo Settore e sostenuti, almeno al 50%, da risorse interne e/o esterne provenienti da uno o più cofinanziatori;
iniziative elaborate e promosse congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori per la realizzazione di opportunità rivolte alla collettività in linea con la mission del Fondo per la Repubblica Digitale.
Il processo di selezione si articola in due momenti: una prima fase, in cui i soggetti interessati presentano la propria idea progettuale e una seconda fase, riservata esclusivamente alle idee ritenute idonee, in cui si procederà con la progettazione esecutiva. I criteri di selezione includono: coerenza con la missione del Fondo, originalità della proposta, assenza di contenuti già sottoposti o respinti, e assenza di interventi per l’acquisto e la costruzione di infrastrutture o esclusivamente finalizzate alla ricerca.
Le proposte potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili.
Risorse disponibili
Il Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale ha stanziato in totale 5 milioni di euro.
Fondazione, Comune e Chiesa di Bologna insieme per il progetto Bologna Serena per gli anziani
19 Maggio 2025
Investimento complessivo da 9 milioni di euro in tre anni per un progetto sulla qualità della vita delle persone over 65. Villa Serena come punto di riferimento per persone anziane
A Bologna la popolazione over 65, conta circa 96.000 persone, sono il 25% della popolazione. Saranno oltre 100 mila tra dieci anni e 109 mila tra venti. Di questi, quasi 55.000 hanno più di 75 anni e 36.000 superano gli 80 anni, mentre i centenari si avvicinano alle 250 unità. I livelli di autosufficienza non dipendono solo dall’età, ma diminuiscono con l’invecchiamento. Dall’indagine sulla qualità della vita realizzata dal Comune di Bologna sappiamo che oggi le persone che dichiarano di prendersi cura di un anziano sopra i 75 anni sono stimate in 17 mila. Il 33% degli over 65 a Bologna oggi abita da solo, percentuale che sale al 50% per gli over 80.
Da questi dati e da questa tendenza all’invecchiamento della popolazione e quindi dell’aspettativa di vita in città, parte il progettoBologna Serena per gli anziani.
Bologna Serena per gli anziani è il nuovo progetto con il quale Fondazione Carisbo, Comune e Chiesa di Bologna collaboreranno nei prossimi tre anni, a partire dal 2025, nel realizzare servizi di supporto, assistenza e inclusione sociale dedicati alla popolazione anziana e ai caregiver, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli over 65.
Bologna Serena per gli anziani ha gli obiettivi di:
innovare e rafforzare le risposte del sistema dei servizi mirati a rispondere ai bisogni della terza età;
sperimentare nuove risposte al cambiamento dei bisogni espressi dalla popolazione anziana alla luce delle mutazioni sociali e demografiche;
aggregare istituzioni, soggetti del terzo settore e comunità nel progettare e realizzare insieme un nuovo welfare per gli anziani.
Questi obiettivi saranno realizzati lungo tre assi strategici:
il domicilio come prospettiva prioritaria per il benessere dell’anziano;
la valorizzazione del ruolo del caregiver familiare e delle assistenti familiari;
la risposta a chi non entra nelle strutture residenziali sociosanitarie.
La convenzionetra gli enti sarà approvata nella prossima Giunta e prevede un investimento da parte della Fondazione Carisbo, che partecipa alla redazione delle linee guida e alle azioni, allo sviluppo, monitoraggio e valutazione del progetto, pari a 4,25 milioni di euro nell’arco di un triennio (di cui 1,25 milioni nel 2025, 1,5 milioni per il 2026 e 1,5 per il 2027).
Il Comune attuerà il progetto secondo le linee guida concordate, cofinanziandolo con ulteriori interventi nell’ambito delle risorse del proprio bilancio, per un valore di altri 4,5 milioni di euro nel triennio 2025/2027.
Questi fondi, pari a 9 milioni di euro in 3 anni, saranno destinati alle attività previste e gli enti collaboreranno nella gestione e il coordinamento delle azioni in collaborazione con gli enti e i soggetti del territorio garantendo la partecipazione della rete socio-sanitaria, in particolare Ausl di Bologna e Asp Città di Bologna, mentre la Chiesa di Bologna si impegna a collaborare al monitoraggio del progetto in sinergia con i propri servizi di ascolto territoriale.
Questo budget sarà suddiviso nel triennio su varie linee progettuali che riguardano:
interventi per i caregiver;
costruire una comunità dementia friendly;
potenziamento di telecontrollo, teleassistenza, telecompagnia;
servizi sociosanitari aperti;
promozione dell’invecchiamento in salute;
la creazione di un luogo e un team di riferimento in città sulle politiche per gli anziani.
A Villa Serena un punto di riferimento sulle politiche per le persone anziane
Sarà Villa Serena il punto di riferimento dove realizzare un luogo fisico in città per le famiglie, i cittadini, le associazioni e la comunità professionale sulle politiche per gli anziani. Lo spazio potrà essere allestito con mostre a tema, materiale informativo sulle opportunità esistenti, punti di informazione e orientamento per gli anziani sui temi della salute e dei servizi, uffici da dedicare all’organizzazione di eventi, gite o vacanze, locali e spazi aperti per lo svolgimento di attività di socializzazione, culturali e sportive.
Sarà sede di un team dedicato all’analisi del fenomeno dell’invecchiamento demografico e alla creazione di progettazioni innovative a partire dalla raccolta di dati affidabili e comparabili per monitorare i progressi delle azioni messe in campo e per la definizione delle politiche in questo ambito. Le nuove informazioni raccolte sui caregiver potranno offrire una maggior conoscenza delle conseguenze dell’assistenza informale sullo stress di chi si prende cura dei propri familiari, sulle diseguaglianze di genere ad esse connesse, sull’effettiva capacità di accesso ai servizi per le long term care, sulle diseguaglianze territoriali e servire alla produzione di conoscenze da mettere a disposizione della città per costruire il futuro welfare per gli anziani a Bologna.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo entra a far parte del Consorzio BI-REX di Bologna
23 Aprile 2025
Fondazione Carisbo annuncia la sua adesione al Consorzio BI-REX Big Data Innovation & Research Excellence, Competence Center nazionale e soggetto attuatore del Pnrr ad alta specializzazione sui Big Data, Industria 4.0 e Transizione 5.0.
La convenzione siglata, della durata di 3 anni e rinnovabile, darà avvio a forme di collaborazione sinergica, particolarmente focalizzate su iniziative per lo sviluppo economico del territorio, tramite la promozione di attività nell’ambito di Industria 4.0 di ricerca applicata, l’attivazione di progetti di innovazione e supporto all’imprenditorialità, nonché la messa a punto di percorsi di incubazione, accelerazione, orientamento e formazione.
Fondazione Carisbo e Consorzio BI-REX saranno così impegnate nella partecipazione congiunta a bandi europei, nazionali, regionali per la realizzazione di progetti di ricerca e formazione, attivando programmi di incubazione e accelerazione d’impresa, sostenendo la partecipazione delle rispettive startup a iniziative di networking e favorendone l’accesso, tramite tariffe agevolate, agli spazi di coworking nelle rispettive strutture.
Fondazione Carisbo è una fondazione di origine bancaria che persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo del territorio metropolitano di Bologna. Con il progetto BIGBO – Boost Innovation Garage, polo dedicato ai talenti, all’innovazione e alla trasformazione digitale, la Fondazione contribuisce nel diffondere una cultura imprenditoriale innovativa, generando un impatto tangibile e creando nuove opportunità di lavoro. BIGBO offre spazi di lavoro flessibili, multifunzionali e organizza tavole rotonde ed eventi incentrati su innovazione e tecnologia, programmi di accelerazione, attività di collegamento tra aziende consolidate e startup.
Il Competence Center BI-REX, con sede a Bologna, si configura come Public Private Partnership che raccoglie 64 player tra Università, Centri di Ricerca e Imprese di eccellenza, con l’obiettivo di supportare le aziende nei processi di innovazione, trasformazione digitale e sostenibilità, favorendo l’adozione delle tecnologie Industria 4.0 e 5.0 e il trasferimento tecnologico attraverso una vasta serie di servizi. Principale valore aggiunto di BI-REX è rappresentato dalla Linea Pilota, fabbrica digitale interconnessa completamente a disposizione delle imprese, in cui le tecnologie 4.0 and 5.0 sono integrate con quelle tradizionali.
Persone
Pubblicato il bando “Dritti al Punto” del Fondo per la Repubblica Digitale
22 Aprile 2025
Il contesto italiano
Lo sviluppo delle competenze digitali è uno degli obiettivi strategici dell’Unione europea, che mira a dotare almeno l’80% dei cittadini tra i 16 e i 74 anni di competenze digitali di base entro il 2030. A guidare questo processo è il quadro europeoDigComp 2.2, che individua cinque aree chiave – dalla sicurezza informatica, alla creazione di contenuti – ritenute essenziali per una piena partecipazione alla vita sociale e professionale. L’Italia, tuttavia, registra un significativo ritardo rispetto alla media UE: nel 2023 solo il 46% degli adulti possedeva competenze digitali almeno di base.
Il quadro è aggravato da divari generazionali e territoriali: tra i giovani (16-24 anni) la quota sale al 59%, mentre tra gli over 65 crolla al 19%, con le regioni del Sud ampiamente sotto la media UE (34%). Per colmare il ritardo, il PNRR ha attivato la misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, con l’obiettivo di formare 2 milioni di cittadini entro il 2026 attraverso 3000 Punti Digitale Facile. Sebbene la rete dei punti sia stata attivata, a marzo 2025, sono stati raggiunti circa 760 mila cittadini, pari al 38% dell’obiettivo, con risultati disomogenei tra le diverse regioni.
Bando Dritti al Punto
Il bando intende sostenere progetti di formazione all’interno dei Punti Digitale Facile, integrando le attività già pianificate e realizzate nell’ambito della misura M1C1 1.7.2 “Rete dei servizi di facilitazione digitale” del PNRR, al fine di potenziarne l’offerta formativa.
In particolare, si intende selezionare progetti formativi rivolti a tutti i cittadini, incentrati sui temi individuati dal quadro europeo DigComp 2.2, come l’alfabetizzazione su informazione e dati, ovvero la capacità di analizzare criticamente fonti e contenuti online e distinguere le informazioni affidabili dalle fake news; la sicurezza informatica, intesa come consapevolezza dei rischi digitali e capacità di proteggere dispositivi e dati personali; la creazione di contenuti digitali, anche con il supporto dell’Intelligenza Artificiale, promuovendo un uso consapevole e responsabile degli strumenti digitali e una riflessione sulle implicazioni etiche, sociali e legali dell’IA; infine, la comunicazione e collaborazione attraverso le tecnologie digitali, per incentivare l’uso attivo dei servizi digitali pubblici e privati (come l’uso di app quali Io e IT-Wallet, o servizi come Identità digitale, Domicilio digitale e Fascicolo sanitario elettronico), sviluppando strategie comunicative efficaci e inclusive nei diversi ambienti digitali.
Chi può partecipare
Le proposte possono essere presentate da Soggetti attuatori o Soggetti sub-attuatori della misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, che si occupino direttamente o indirettamente – per tramite di Soggetti realizzatori – della gestione di almeno un Punto Digitale Facile, o ancora da Soggetti realizzatori della misura, intesi come enti privati che abbiano sottoscritto un’apposita convenzione/contratto con un Soggetto attuatore/sub-attuatore per la co-gestione e co-progettazione delle attività presso uno o più Punti Digitale Facile.
Le proposte progettuali, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma Re@dy, entro le ore 11 del30 maggio 2025.
Composizione della lista congiunta di candidati al Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025/2026/2027 di Intesa Sanpaolo S.p.A.
28 Marzo 2025
Le Fondazioni aderenti al patto parasociale di consultazione e voto sottoscritto l’11 novembre 2024 in relazione all’Assemblea di Intesa Sanpaolo convocata per il 29 aprile 2025, anche sulla base degli orientamenti manifestati dal Consiglio di Amministrazione uscente della Banca per la composizione della lista dei candidati alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025−2027 e con l’intento di assicurare:
la composizione quantitativamente ottimale, avuto riguardo alla complessità organizzativa, di operatività e di governance della Banca e alle valutazioni espresse sulle dinamiche di funzionamento dell’Organo collegiale;
la continuità di azione ed il mantenimento del patrimonio informativo e di esperienze acquisito nel corso dei precedenti mandati;
un riscontro concreto alle esigenze di continuare a esprimere scelte di elevata qualità, diversità, complementarità e di integrare nuove competenze strategiche, professionalità e personalità, al fine di dare continuità alle capacità di approfondimento e di dibattito in tutte le complesse materie di competenza del Consiglio e del Comitato per il Controllo sulla Gestione, e permettere un’adeguata costituzione e funzionalità dei Comitati endo−consiliari;
hanno depositato in data 27 marzo 2025 la seguente lista di 17 candidati così articolata:
SEZIONE 1
GIAN MARIA GROS-PIETRO
PAOLA TAGLIAVINI
CARLO MESSINA
MARIANGELA ZAPPIA
FRANCO CERUTI
PAOLO MARIA VITTORIO GRANDI
LUCIANO NEBBIA
LIANA LOGIURATO
PIETRO PREVITALI
MARIA ALESSANDRA STEFANELLI
BRUNO MARIA PARIGI
DONATELLA BUSSO
SILVIA MERLO
PAOLO MESSA
SEZIONE 2
FABRIZIO MOSCA
MARIELLA TAGLIABUE
MAURA CAMPRA
Nel medesimo contesto, le Fondazioni hanno proposto (i) di determinare in 19 il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da nominare, (ii) di riconfermare il Prof. Gian Maria Gros−Pietro quale Presidente del Consiglio di Amministrazione e (iii) di nominare la Prof.a Paola Tagliavini quale Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione; nonché (iv) di indicare il Dott. Carlo Messina come profilo ideale per la posizione di Consigliere Delegato e CEO, nell’ambito della lista presentata, ferme restando le piene prerogative proprie del Consiglio di Amministrazione che sarà nominato, in ragione dei poteri definiti dallo Statuto sociale.
Alla luce dei risultati conseguiti nell’ultimo decennio dalla Banca, che hanno posto Intesa Sanpaolo in una posizione di vertice assoluto tra le banche europee, sia per l’affidabilità sia per il sostegno allo sviluppo del Paese, i Presidenti delle Fondazioni, nella loro connaturata rappresentanza di azionisti istituzionali di lungo termine, esprimono vivo apprezzamento per la visione e la gestione altamente efficace da parte del CEO e conseguentemente auspicano che il Dr. Carlo Messina possa garantire il suo ruolo di leadership nella Banca anche per i successivi mandati.
Infine, le Fondazioni hanno proposto, in linea con quanto evidenziato dal Consiglio uscente, la conferma degli emolumenti per i consiglieri che non siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione e l’incremento del compenso fisso specifico per i consiglieri che siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione nonché del compenso additivo del Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione.
Sviluppo del territorio
Aperto il bando Fairplay (terza sessione erogativa 2025)
28 Marzo 2025
Per l’area Sviluppo del territorio (settore Educazione, istruzione e formazione) e la missione “Formazione del capitale umano”, con specifico riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile SDG n° 4 “Istruzione di qualità” e SDG n° 9 “Imprese, innovazione e infrastrutture”, il bando Fairplay accessibile fino al 5 maggio rende disponibili risorse per 150.000 euro allo scopo di:
promuovere l’idea di sport inclusivo, aperto a tutti, capace di incidere positivamente sulla coesione sociale della comunità territoriale;
incentivare la rigenerazione di spazi in un’ottica di condivisione e cura del bene comune;
favorire la diffusione di valori educativi e corretti stili di vita.
Acri lancia il Premio GenP – Giovani che partecipano
13 Giugno 2025
Aperte fino al 14 settembre le candidature al premio per le organizzazioni del Terzo settore che incentivano la partecipazione giovanile
Non è vero che i giovani non partecipano e non si impegnano a migliorare il Paese. Lo fanno, ma non sempre all’interno delle organizzazioni tradizionali del Terzo settore. Sempre più spesso scelgono forme di impegno fluide, informali, legate a cause specifiche – come l’ambiente, i diritti civili e la giustizia sociale – e lontane da strutture composte e guidate prevalentemente da persone di generazioni passate. In questo scenario, molte realtà del Terzo settore stanno cercando nuove strade per coinvolgere le nuove generazioni anche all’interno dei propri processi decisionali.
In questo scenario nasce “GenP – Giovani che partecipano”, un premio promosso da Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria, dedicato alle organizzazioni del Terzo settore composte da giovani che valorizzino il protagonismo giovanile. Il premio si rivolge a realtà i cui organi di amministrazione siano composti o coinvolgano giovani under 35, incentivando la loro partecipazione attiva nella progettazione e realizzazione dei progetti. Il premio intende infatti portare alla luce e dare visibilità a esperienze significative di partecipazione giovanile.
Le organizzazioni vincitrici riceveranno un contributo di 10mila euro ciascuna e saranno premiate nel corso di un evento nazionale che si terrà nel mese di dicembre 2025.
Le candidature sono aperte fino al 14 settembre 2025 sul sito ufficiale www.genp.it, dove sono disponibili il regolamento completo e il modulo di partecipazione.
A novembre verrà annunciata la shortlist delle 10 organizzazioni finaliste e, tra queste, una giuria composta da esperti del settore e rappresentanti di Acri selezionerà le 3 organizzazioni vincitrici.
I componenti della giuria:
Ferruccio de Bortoli, giornalista
Lucrezia Ferrara, Young Advisory Board Fondazione Compagnia di San Paolo
Luca Gori, presidente Commissione Innovazione sociale di Acri
Clara Morelli, autrice Will Media
Vanessa Pallucchi, portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore
Tommaso Salaroli, cofondatore e CEO di Scomodo
Michele Sciscioli, capo Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale
Media partner dell’iniziativa sono Vita e Will, mentre Percorsi di Secondo Welfare realizzerà e presenterà, in occasione dell’evento di premiazione, un’indagine sul tasso di under 35 nei Cda delle organizzazioni del Terzo settore.
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa
10 Giugno 2025
Assegnate 6 borse di studio per programmi di vita e di studio all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione Carisbo
Sono stati premiati, presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, i 6 studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura. I 6 studenti potranno vivere e studiare per un trimestre fino ad un anno scolastico all’estero, accolti in una famiglia e una scuola del luogo e assistiti dai volontari locali.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Fondazione Intercultura e Fondazione Carisbo che risale al 2020-2021 e, grazie ad essa, 62 studentesse e studenti delle scuole secondarie di II grado – a cui si aggiungono i 6 studenti premiati quest’anno – hanno finora potuto vivere un’esperienza autentica delle diversità e acquisire nuove competenze utili per la loro vita personale e professionale.
Alla cerimonia di premiazione è intervenuta Maila Quaglia, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Carisbo, insieme a Vincenzo Morlini, past Consigliere di Amministrazione di Intercultura, poi Direttore Esecutivo di Intercultura e poi Presidente internazionale di AFS, alle famiglie dei giovani ambasciatori nel mondo e ai volontari di Intercultura, che proprio in questi mesi si stanno occupando della formazione degli studenti in partenza per prepararli alla loro esperienza.
I vincitori sono:
Sara, iscritta al Liceo E. Fermi di Bologna e in partenza per un programma scolastico semestrale in Brasile;
Steven, iscritto al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Thailandia;
Geremia, iscritto all’IIS G. Bruno di Medicina e in partenza per un programma annuale in Lettonia;
Francesca, iscritta all’IIS Montessori-Da Vinci di Porretta Terme e in partenza per un programma annuale in Perù;
Sabrina, iscritta al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma annuale in Honduras;
Matteo, iscritto al Liceo L. Bassi di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Messico.
Emozionati e felici per il traguardo raggiunto, alcuni ragazzi hanno così commentato la vincita della borsa di studio.
Geremia: «Quando ho scoperto di aver vinto, ho sentito come un ritorno brusco al presente. Quella che fino a poco prima sembrava solo un’idea improbabile era diventata concreta. È stato uno shock di consapevolezza. Ero felice, ma allo stesso tempo ero offuscato da tante altre emozioni, compresa la paura iniziale. Marco Aurelioperò, affermava che “ciò che ostacola l’azione, la promuove”, come se fosse proprio l’attrito, a dare lo slancio. Così il timore, invece di essere un intralcio, è ciò che valorizza la scelta.»
Sabrina: «Ho deciso di accettare questa sfida perché volevo mettermi in gioco davvero. Sentivo il bisogno di uscire dalla mia routine e conoscere un altro modo di vivere. L’Honduras, con la sua cultura e la sua lingua completamente nuove per me, mi è sembrato il luogo perfetto per farlo. So che sarà difficile, ma credo che le sfide più grandi siano anche le più formative.» Con loro erano presenti anche due ex vincitrici del concorso Intercultura e della borsa di studio FormazionEuropa, Sara Bonora, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Brasile a.s. 2023-24 e Matilde Mazzanti, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Cile a.s. 2023-24.
Ricerca Ipsos: l’esperienza con Intercultura decisiva per la propria vita per il 68% degli ex partecipanti
Partire con Intercultura non è solo un soggiorno all’estero, ma un’esperienza che lascia il segno per tutta la vita. Un’indagine Ipsos su 958 ex studenti, oggi tra i 20 e i 64 anni, lo conferma. Il 68% riconosce un impatto decisivo sulla propria identità e attribuisce ai volontari un ruolo chiave nel proprio percorso di crescita personale. Vivere e studiare all’estero con Intercultura permette di sviluppare competenze trasversali, fondamentali sia nella vita personale che in quella professionale.
Il 58% ha scelto destinazioni non convenzionali tra cui l’Asia, l’America Latina e l’Africa sviluppando un atteggiamento di apertura alla diversità culturale e competenze linguistiche: tutti parlano almeno un’altra lingua oltre all’inglese. Le soft skills ne escono rafforzate: il 97% migliora le relazioni, l’89% diventa più autonomo e il 74% si sente pronto alle sfide del mondo di oggi.
Sul piano personale, chi ha vissuto l’esperienza Intercultura denota una grande attenzione e accettazione delle diversità e una coscienza sociale evoluta e sensibile a tematiche di equità. E infine, il 65% si dichiara felice della propria vita, un aspetto che deriva dalla maggiore consapevolezza delle proprie risorse e da una marcata adattabilità di fronte ai cambiamenti. Intercultura non è solo un viaggio, ma un investimento nel futuro di sé stessi e del mondo intero.
Persone
Al via il canale di cofinanziamento del Fondo per la Repubblica Digitale
26 Maggio 2025
L’iniziativa
Annunciata dall’Impresa socialeFondo per la Repubblica Digitalel’attivazione di un canale di cofinanziamento da 5 milioni di euro, destinato a sostenere progetti ed iniziative congiunte orientate allo sviluppo delle competenze digitali e all’inclusione sociale, economica e lavorativa dei cittadini.
L’iniziativa, parte del Piano Strategico 2025–2026 approvato dal Comitato di Indirizzo Strategico del Fondo per la Repubblica Digitale, rappresenta uno strumento innovativo per attivare collaborazioni strategiche tra enti pubblici, privati e del Terzo Settore, con l’obiettivo di amplificare l’impatto delle azioni formative sul territorio.
Il canale di cofinanziamento, che mira ad attrarre risorse supplementari coerenti con le finalità del Fondo per la Repubblica Digitale, vuole inoltre favorire un confronto positivo con le esperienze di altri soggetti, portando avanti collaborazioni strategiche per arricchire reciprocamente la conoscenza, le pratiche e le esperienze sui temi relativi alla formazione e all’inclusione digitale. Questo approccio permette di amplificare l’impatto delle iniziative sostenute e di rafforzare la consapevolezza sul valore dell’investimento e della collaborazione per promuovere la formazione digitale e il reinserimento sociale delle categorie più fragili. Oltre a generare un effetto leva sulle risorse economiche messe in campo dal Fondo per la Repubblica Digitale e dagli interlocutori coinvolti, l’apertura del canale di cofinanziamento mira anche a sperimentare forme di innovazione, sia negli ambiti di intervento sia nelle modalità operative o metodologiche scelte.
Modalità di partecipazione
Il canale di cofinanziamento è aperto a soggetti pubblici e privati, con o senza scopo di lucro. Le iniziative e le progettualità promosse dovranno focalizzarsi su tematiche di interesse condiviso, attraverso tre modalità operative:
bandi pubblici elaborati e promossi congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori in funzione di enti erogatori;
progetti proposti direttamente da enti del Terzo Settore e sostenuti, almeno al 50%, da risorse interne e/o esterne provenienti da uno o più cofinanziatori;
iniziative elaborate e promosse congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori per la realizzazione di opportunità rivolte alla collettività in linea con la mission del Fondo per la Repubblica Digitale.
Il processo di selezione si articola in due momenti: una prima fase, in cui i soggetti interessati presentano la propria idea progettuale e una seconda fase, riservata esclusivamente alle idee ritenute idonee, in cui si procederà con la progettazione esecutiva. I criteri di selezione includono: coerenza con la missione del Fondo, originalità della proposta, assenza di contenuti già sottoposti o respinti, e assenza di interventi per l’acquisto e la costruzione di infrastrutture o esclusivamente finalizzate alla ricerca.
Le proposte potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili.
Risorse disponibili
Il Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale ha stanziato in totale 5 milioni di euro.
Fondazione, Comune e Chiesa di Bologna insieme per il progetto Bologna Serena per gli anziani
19 Maggio 2025
Investimento complessivo da 9 milioni di euro in tre anni per un progetto sulla qualità della vita delle persone over 65. Villa Serena come punto di riferimento per persone anziane
A Bologna la popolazione over 65, conta circa 96.000 persone, sono il 25% della popolazione. Saranno oltre 100 mila tra dieci anni e 109 mila tra venti. Di questi, quasi 55.000 hanno più di 75 anni e 36.000 superano gli 80 anni, mentre i centenari si avvicinano alle 250 unità. I livelli di autosufficienza non dipendono solo dall’età, ma diminuiscono con l’invecchiamento. Dall’indagine sulla qualità della vita realizzata dal Comune di Bologna sappiamo che oggi le persone che dichiarano di prendersi cura di un anziano sopra i 75 anni sono stimate in 17 mila. Il 33% degli over 65 a Bologna oggi abita da solo, percentuale che sale al 50% per gli over 80.
Da questi dati e da questa tendenza all’invecchiamento della popolazione e quindi dell’aspettativa di vita in città, parte il progettoBologna Serena per gli anziani.
Bologna Serena per gli anziani è il nuovo progetto con il quale Fondazione Carisbo, Comune e Chiesa di Bologna collaboreranno nei prossimi tre anni, a partire dal 2025, nel realizzare servizi di supporto, assistenza e inclusione sociale dedicati alla popolazione anziana e ai caregiver, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli over 65.
Bologna Serena per gli anziani ha gli obiettivi di:
innovare e rafforzare le risposte del sistema dei servizi mirati a rispondere ai bisogni della terza età;
sperimentare nuove risposte al cambiamento dei bisogni espressi dalla popolazione anziana alla luce delle mutazioni sociali e demografiche;
aggregare istituzioni, soggetti del terzo settore e comunità nel progettare e realizzare insieme un nuovo welfare per gli anziani.
Questi obiettivi saranno realizzati lungo tre assi strategici:
il domicilio come prospettiva prioritaria per il benessere dell’anziano;
la valorizzazione del ruolo del caregiver familiare e delle assistenti familiari;
la risposta a chi non entra nelle strutture residenziali sociosanitarie.
La convenzionetra gli enti sarà approvata nella prossima Giunta e prevede un investimento da parte della Fondazione Carisbo, che partecipa alla redazione delle linee guida e alle azioni, allo sviluppo, monitoraggio e valutazione del progetto, pari a 4,25 milioni di euro nell’arco di un triennio (di cui 1,25 milioni nel 2025, 1,5 milioni per il 2026 e 1,5 per il 2027).
Il Comune attuerà il progetto secondo le linee guida concordate, cofinanziandolo con ulteriori interventi nell’ambito delle risorse del proprio bilancio, per un valore di altri 4,5 milioni di euro nel triennio 2025/2027.
Questi fondi, pari a 9 milioni di euro in 3 anni, saranno destinati alle attività previste e gli enti collaboreranno nella gestione e il coordinamento delle azioni in collaborazione con gli enti e i soggetti del territorio garantendo la partecipazione della rete socio-sanitaria, in particolare Ausl di Bologna e Asp Città di Bologna, mentre la Chiesa di Bologna si impegna a collaborare al monitoraggio del progetto in sinergia con i propri servizi di ascolto territoriale.
Questo budget sarà suddiviso nel triennio su varie linee progettuali che riguardano:
interventi per i caregiver;
costruire una comunità dementia friendly;
potenziamento di telecontrollo, teleassistenza, telecompagnia;
servizi sociosanitari aperti;
promozione dell’invecchiamento in salute;
la creazione di un luogo e un team di riferimento in città sulle politiche per gli anziani.
A Villa Serena un punto di riferimento sulle politiche per le persone anziane
Sarà Villa Serena il punto di riferimento dove realizzare un luogo fisico in città per le famiglie, i cittadini, le associazioni e la comunità professionale sulle politiche per gli anziani. Lo spazio potrà essere allestito con mostre a tema, materiale informativo sulle opportunità esistenti, punti di informazione e orientamento per gli anziani sui temi della salute e dei servizi, uffici da dedicare all’organizzazione di eventi, gite o vacanze, locali e spazi aperti per lo svolgimento di attività di socializzazione, culturali e sportive.
Sarà sede di un team dedicato all’analisi del fenomeno dell’invecchiamento demografico e alla creazione di progettazioni innovative a partire dalla raccolta di dati affidabili e comparabili per monitorare i progressi delle azioni messe in campo e per la definizione delle politiche in questo ambito. Le nuove informazioni raccolte sui caregiver potranno offrire una maggior conoscenza delle conseguenze dell’assistenza informale sullo stress di chi si prende cura dei propri familiari, sulle diseguaglianze di genere ad esse connesse, sull’effettiva capacità di accesso ai servizi per le long term care, sulle diseguaglianze territoriali e servire alla produzione di conoscenze da mettere a disposizione della città per costruire il futuro welfare per gli anziani a Bologna.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo entra a far parte del Consorzio BI-REX di Bologna
23 Aprile 2025
Fondazione Carisbo annuncia la sua adesione al Consorzio BI-REX Big Data Innovation & Research Excellence, Competence Center nazionale e soggetto attuatore del Pnrr ad alta specializzazione sui Big Data, Industria 4.0 e Transizione 5.0.
La convenzione siglata, della durata di 3 anni e rinnovabile, darà avvio a forme di collaborazione sinergica, particolarmente focalizzate su iniziative per lo sviluppo economico del territorio, tramite la promozione di attività nell’ambito di Industria 4.0 di ricerca applicata, l’attivazione di progetti di innovazione e supporto all’imprenditorialità, nonché la messa a punto di percorsi di incubazione, accelerazione, orientamento e formazione.
Fondazione Carisbo e Consorzio BI-REX saranno così impegnate nella partecipazione congiunta a bandi europei, nazionali, regionali per la realizzazione di progetti di ricerca e formazione, attivando programmi di incubazione e accelerazione d’impresa, sostenendo la partecipazione delle rispettive startup a iniziative di networking e favorendone l’accesso, tramite tariffe agevolate, agli spazi di coworking nelle rispettive strutture.
Fondazione Carisbo è una fondazione di origine bancaria che persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo del territorio metropolitano di Bologna. Con il progetto BIGBO – Boost Innovation Garage, polo dedicato ai talenti, all’innovazione e alla trasformazione digitale, la Fondazione contribuisce nel diffondere una cultura imprenditoriale innovativa, generando un impatto tangibile e creando nuove opportunità di lavoro. BIGBO offre spazi di lavoro flessibili, multifunzionali e organizza tavole rotonde ed eventi incentrati su innovazione e tecnologia, programmi di accelerazione, attività di collegamento tra aziende consolidate e startup.
Il Competence Center BI-REX, con sede a Bologna, si configura come Public Private Partnership che raccoglie 64 player tra Università, Centri di Ricerca e Imprese di eccellenza, con l’obiettivo di supportare le aziende nei processi di innovazione, trasformazione digitale e sostenibilità, favorendo l’adozione delle tecnologie Industria 4.0 e 5.0 e il trasferimento tecnologico attraverso una vasta serie di servizi. Principale valore aggiunto di BI-REX è rappresentato dalla Linea Pilota, fabbrica digitale interconnessa completamente a disposizione delle imprese, in cui le tecnologie 4.0 and 5.0 sono integrate con quelle tradizionali.
Persone
Pubblicato il bando “Dritti al Punto” del Fondo per la Repubblica Digitale
22 Aprile 2025
Il contesto italiano
Lo sviluppo delle competenze digitali è uno degli obiettivi strategici dell’Unione europea, che mira a dotare almeno l’80% dei cittadini tra i 16 e i 74 anni di competenze digitali di base entro il 2030. A guidare questo processo è il quadro europeoDigComp 2.2, che individua cinque aree chiave – dalla sicurezza informatica, alla creazione di contenuti – ritenute essenziali per una piena partecipazione alla vita sociale e professionale. L’Italia, tuttavia, registra un significativo ritardo rispetto alla media UE: nel 2023 solo il 46% degli adulti possedeva competenze digitali almeno di base.
Il quadro è aggravato da divari generazionali e territoriali: tra i giovani (16-24 anni) la quota sale al 59%, mentre tra gli over 65 crolla al 19%, con le regioni del Sud ampiamente sotto la media UE (34%). Per colmare il ritardo, il PNRR ha attivato la misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, con l’obiettivo di formare 2 milioni di cittadini entro il 2026 attraverso 3000 Punti Digitale Facile. Sebbene la rete dei punti sia stata attivata, a marzo 2025, sono stati raggiunti circa 760 mila cittadini, pari al 38% dell’obiettivo, con risultati disomogenei tra le diverse regioni.
Bando Dritti al Punto
Il bando intende sostenere progetti di formazione all’interno dei Punti Digitale Facile, integrando le attività già pianificate e realizzate nell’ambito della misura M1C1 1.7.2 “Rete dei servizi di facilitazione digitale” del PNRR, al fine di potenziarne l’offerta formativa.
In particolare, si intende selezionare progetti formativi rivolti a tutti i cittadini, incentrati sui temi individuati dal quadro europeo DigComp 2.2, come l’alfabetizzazione su informazione e dati, ovvero la capacità di analizzare criticamente fonti e contenuti online e distinguere le informazioni affidabili dalle fake news; la sicurezza informatica, intesa come consapevolezza dei rischi digitali e capacità di proteggere dispositivi e dati personali; la creazione di contenuti digitali, anche con il supporto dell’Intelligenza Artificiale, promuovendo un uso consapevole e responsabile degli strumenti digitali e una riflessione sulle implicazioni etiche, sociali e legali dell’IA; infine, la comunicazione e collaborazione attraverso le tecnologie digitali, per incentivare l’uso attivo dei servizi digitali pubblici e privati (come l’uso di app quali Io e IT-Wallet, o servizi come Identità digitale, Domicilio digitale e Fascicolo sanitario elettronico), sviluppando strategie comunicative efficaci e inclusive nei diversi ambienti digitali.
Chi può partecipare
Le proposte possono essere presentate da Soggetti attuatori o Soggetti sub-attuatori della misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, che si occupino direttamente o indirettamente – per tramite di Soggetti realizzatori – della gestione di almeno un Punto Digitale Facile, o ancora da Soggetti realizzatori della misura, intesi come enti privati che abbiano sottoscritto un’apposita convenzione/contratto con un Soggetto attuatore/sub-attuatore per la co-gestione e co-progettazione delle attività presso uno o più Punti Digitale Facile.
Le proposte progettuali, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma Re@dy, entro le ore 11 del30 maggio 2025.
Composizione della lista congiunta di candidati al Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025/2026/2027 di Intesa Sanpaolo S.p.A.
28 Marzo 2025
Le Fondazioni aderenti al patto parasociale di consultazione e voto sottoscritto l’11 novembre 2024 in relazione all’Assemblea di Intesa Sanpaolo convocata per il 29 aprile 2025, anche sulla base degli orientamenti manifestati dal Consiglio di Amministrazione uscente della Banca per la composizione della lista dei candidati alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025−2027 e con l’intento di assicurare:
la composizione quantitativamente ottimale, avuto riguardo alla complessità organizzativa, di operatività e di governance della Banca e alle valutazioni espresse sulle dinamiche di funzionamento dell’Organo collegiale;
la continuità di azione ed il mantenimento del patrimonio informativo e di esperienze acquisito nel corso dei precedenti mandati;
un riscontro concreto alle esigenze di continuare a esprimere scelte di elevata qualità, diversità, complementarità e di integrare nuove competenze strategiche, professionalità e personalità, al fine di dare continuità alle capacità di approfondimento e di dibattito in tutte le complesse materie di competenza del Consiglio e del Comitato per il Controllo sulla Gestione, e permettere un’adeguata costituzione e funzionalità dei Comitati endo−consiliari;
hanno depositato in data 27 marzo 2025 la seguente lista di 17 candidati così articolata:
SEZIONE 1
GIAN MARIA GROS-PIETRO
PAOLA TAGLIAVINI
CARLO MESSINA
MARIANGELA ZAPPIA
FRANCO CERUTI
PAOLO MARIA VITTORIO GRANDI
LUCIANO NEBBIA
LIANA LOGIURATO
PIETRO PREVITALI
MARIA ALESSANDRA STEFANELLI
BRUNO MARIA PARIGI
DONATELLA BUSSO
SILVIA MERLO
PAOLO MESSA
SEZIONE 2
FABRIZIO MOSCA
MARIELLA TAGLIABUE
MAURA CAMPRA
Nel medesimo contesto, le Fondazioni hanno proposto (i) di determinare in 19 il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da nominare, (ii) di riconfermare il Prof. Gian Maria Gros−Pietro quale Presidente del Consiglio di Amministrazione e (iii) di nominare la Prof.a Paola Tagliavini quale Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione; nonché (iv) di indicare il Dott. Carlo Messina come profilo ideale per la posizione di Consigliere Delegato e CEO, nell’ambito della lista presentata, ferme restando le piene prerogative proprie del Consiglio di Amministrazione che sarà nominato, in ragione dei poteri definiti dallo Statuto sociale.
Alla luce dei risultati conseguiti nell’ultimo decennio dalla Banca, che hanno posto Intesa Sanpaolo in una posizione di vertice assoluto tra le banche europee, sia per l’affidabilità sia per il sostegno allo sviluppo del Paese, i Presidenti delle Fondazioni, nella loro connaturata rappresentanza di azionisti istituzionali di lungo termine, esprimono vivo apprezzamento per la visione e la gestione altamente efficace da parte del CEO e conseguentemente auspicano che il Dr. Carlo Messina possa garantire il suo ruolo di leadership nella Banca anche per i successivi mandati.
Infine, le Fondazioni hanno proposto, in linea con quanto evidenziato dal Consiglio uscente, la conferma degli emolumenti per i consiglieri che non siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione e l’incremento del compenso fisso specifico per i consiglieri che siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione nonché del compenso additivo del Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione.
Sviluppo del territorio
Aperto il bando Fairplay (terza sessione erogativa 2025)
28 Marzo 2025
Per l’area Sviluppo del territorio (settore Educazione, istruzione e formazione) e la missione “Formazione del capitale umano”, con specifico riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile SDG n° 4 “Istruzione di qualità” e SDG n° 9 “Imprese, innovazione e infrastrutture”, il bando Fairplay accessibile fino al 5 maggio rende disponibili risorse per 150.000 euro allo scopo di:
promuovere l’idea di sport inclusivo, aperto a tutti, capace di incidere positivamente sulla coesione sociale della comunità territoriale;
incentivare la rigenerazione di spazi in un’ottica di condivisione e cura del bene comune;
favorire la diffusione di valori educativi e corretti stili di vita.
Acri lancia il Premio GenP – Giovani che partecipano
13 Giugno 2025
Aperte fino al 14 settembre le candidature al premio per le organizzazioni del Terzo settore che incentivano la partecipazione giovanile
Non è vero che i giovani non partecipano e non si impegnano a migliorare il Paese. Lo fanno, ma non sempre all’interno delle organizzazioni tradizionali del Terzo settore. Sempre più spesso scelgono forme di impegno fluide, informali, legate a cause specifiche – come l’ambiente, i diritti civili e la giustizia sociale – e lontane da strutture composte e guidate prevalentemente da persone di generazioni passate. In questo scenario, molte realtà del Terzo settore stanno cercando nuove strade per coinvolgere le nuove generazioni anche all’interno dei propri processi decisionali.
In questo scenario nasce “GenP – Giovani che partecipano”, un premio promosso da Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria, dedicato alle organizzazioni del Terzo settore composte da giovani che valorizzino il protagonismo giovanile. Il premio si rivolge a realtà i cui organi di amministrazione siano composti o coinvolgano giovani under 35, incentivando la loro partecipazione attiva nella progettazione e realizzazione dei progetti. Il premio intende infatti portare alla luce e dare visibilità a esperienze significative di partecipazione giovanile.
Le organizzazioni vincitrici riceveranno un contributo di 10mila euro ciascuna e saranno premiate nel corso di un evento nazionale che si terrà nel mese di dicembre 2025.
Le candidature sono aperte fino al 14 settembre 2025 sul sito ufficiale www.genp.it, dove sono disponibili il regolamento completo e il modulo di partecipazione.
A novembre verrà annunciata la shortlist delle 10 organizzazioni finaliste e, tra queste, una giuria composta da esperti del settore e rappresentanti di Acri selezionerà le 3 organizzazioni vincitrici.
I componenti della giuria:
Ferruccio de Bortoli, giornalista
Lucrezia Ferrara, Young Advisory Board Fondazione Compagnia di San Paolo
Luca Gori, presidente Commissione Innovazione sociale di Acri
Clara Morelli, autrice Will Media
Vanessa Pallucchi, portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore
Tommaso Salaroli, cofondatore e CEO di Scomodo
Michele Sciscioli, capo Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale
Media partner dell’iniziativa sono Vita e Will, mentre Percorsi di Secondo Welfare realizzerà e presenterà, in occasione dell’evento di premiazione, un’indagine sul tasso di under 35 nei Cda delle organizzazioni del Terzo settore.
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa
10 Giugno 2025
Assegnate 6 borse di studio per programmi di vita e di studio all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione Carisbo
Sono stati premiati, presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, i 6 studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura. I 6 studenti potranno vivere e studiare per un trimestre fino ad un anno scolastico all’estero, accolti in una famiglia e una scuola del luogo e assistiti dai volontari locali.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Fondazione Intercultura e Fondazione Carisbo che risale al 2020-2021 e, grazie ad essa, 62 studentesse e studenti delle scuole secondarie di II grado – a cui si aggiungono i 6 studenti premiati quest’anno – hanno finora potuto vivere un’esperienza autentica delle diversità e acquisire nuove competenze utili per la loro vita personale e professionale.
Alla cerimonia di premiazione è intervenuta Maila Quaglia, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Carisbo, insieme a Vincenzo Morlini, past Consigliere di Amministrazione di Intercultura, poi Direttore Esecutivo di Intercultura e poi Presidente internazionale di AFS, alle famiglie dei giovani ambasciatori nel mondo e ai volontari di Intercultura, che proprio in questi mesi si stanno occupando della formazione degli studenti in partenza per prepararli alla loro esperienza.
I vincitori sono:
Sara, iscritta al Liceo E. Fermi di Bologna e in partenza per un programma scolastico semestrale in Brasile;
Steven, iscritto al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Thailandia;
Geremia, iscritto all’IIS G. Bruno di Medicina e in partenza per un programma annuale in Lettonia;
Francesca, iscritta all’IIS Montessori-Da Vinci di Porretta Terme e in partenza per un programma annuale in Perù;
Sabrina, iscritta al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma annuale in Honduras;
Matteo, iscritto al Liceo L. Bassi di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Messico.
Emozionati e felici per il traguardo raggiunto, alcuni ragazzi hanno così commentato la vincita della borsa di studio.
Geremia: «Quando ho scoperto di aver vinto, ho sentito come un ritorno brusco al presente. Quella che fino a poco prima sembrava solo un’idea improbabile era diventata concreta. È stato uno shock di consapevolezza. Ero felice, ma allo stesso tempo ero offuscato da tante altre emozioni, compresa la paura iniziale. Marco Aurelioperò, affermava che “ciò che ostacola l’azione, la promuove”, come se fosse proprio l’attrito, a dare lo slancio. Così il timore, invece di essere un intralcio, è ciò che valorizza la scelta.»
Sabrina: «Ho deciso di accettare questa sfida perché volevo mettermi in gioco davvero. Sentivo il bisogno di uscire dalla mia routine e conoscere un altro modo di vivere. L’Honduras, con la sua cultura e la sua lingua completamente nuove per me, mi è sembrato il luogo perfetto per farlo. So che sarà difficile, ma credo che le sfide più grandi siano anche le più formative.» Con loro erano presenti anche due ex vincitrici del concorso Intercultura e della borsa di studio FormazionEuropa, Sara Bonora, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Brasile a.s. 2023-24 e Matilde Mazzanti, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Cile a.s. 2023-24.
Ricerca Ipsos: l’esperienza con Intercultura decisiva per la propria vita per il 68% degli ex partecipanti
Partire con Intercultura non è solo un soggiorno all’estero, ma un’esperienza che lascia il segno per tutta la vita. Un’indagine Ipsos su 958 ex studenti, oggi tra i 20 e i 64 anni, lo conferma. Il 68% riconosce un impatto decisivo sulla propria identità e attribuisce ai volontari un ruolo chiave nel proprio percorso di crescita personale. Vivere e studiare all’estero con Intercultura permette di sviluppare competenze trasversali, fondamentali sia nella vita personale che in quella professionale.
Il 58% ha scelto destinazioni non convenzionali tra cui l’Asia, l’America Latina e l’Africa sviluppando un atteggiamento di apertura alla diversità culturale e competenze linguistiche: tutti parlano almeno un’altra lingua oltre all’inglese. Le soft skills ne escono rafforzate: il 97% migliora le relazioni, l’89% diventa più autonomo e il 74% si sente pronto alle sfide del mondo di oggi.
Sul piano personale, chi ha vissuto l’esperienza Intercultura denota una grande attenzione e accettazione delle diversità e una coscienza sociale evoluta e sensibile a tematiche di equità. E infine, il 65% si dichiara felice della propria vita, un aspetto che deriva dalla maggiore consapevolezza delle proprie risorse e da una marcata adattabilità di fronte ai cambiamenti. Intercultura non è solo un viaggio, ma un investimento nel futuro di sé stessi e del mondo intero.
Persone
Al via il canale di cofinanziamento del Fondo per la Repubblica Digitale
26 Maggio 2025
L’iniziativa
Annunciata dall’Impresa socialeFondo per la Repubblica Digitalel’attivazione di un canale di cofinanziamento da 5 milioni di euro, destinato a sostenere progetti ed iniziative congiunte orientate allo sviluppo delle competenze digitali e all’inclusione sociale, economica e lavorativa dei cittadini.
L’iniziativa, parte del Piano Strategico 2025–2026 approvato dal Comitato di Indirizzo Strategico del Fondo per la Repubblica Digitale, rappresenta uno strumento innovativo per attivare collaborazioni strategiche tra enti pubblici, privati e del Terzo Settore, con l’obiettivo di amplificare l’impatto delle azioni formative sul territorio.
Il canale di cofinanziamento, che mira ad attrarre risorse supplementari coerenti con le finalità del Fondo per la Repubblica Digitale, vuole inoltre favorire un confronto positivo con le esperienze di altri soggetti, portando avanti collaborazioni strategiche per arricchire reciprocamente la conoscenza, le pratiche e le esperienze sui temi relativi alla formazione e all’inclusione digitale. Questo approccio permette di amplificare l’impatto delle iniziative sostenute e di rafforzare la consapevolezza sul valore dell’investimento e della collaborazione per promuovere la formazione digitale e il reinserimento sociale delle categorie più fragili. Oltre a generare un effetto leva sulle risorse economiche messe in campo dal Fondo per la Repubblica Digitale e dagli interlocutori coinvolti, l’apertura del canale di cofinanziamento mira anche a sperimentare forme di innovazione, sia negli ambiti di intervento sia nelle modalità operative o metodologiche scelte.
Modalità di partecipazione
Il canale di cofinanziamento è aperto a soggetti pubblici e privati, con o senza scopo di lucro. Le iniziative e le progettualità promosse dovranno focalizzarsi su tematiche di interesse condiviso, attraverso tre modalità operative:
bandi pubblici elaborati e promossi congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori in funzione di enti erogatori;
progetti proposti direttamente da enti del Terzo Settore e sostenuti, almeno al 50%, da risorse interne e/o esterne provenienti da uno o più cofinanziatori;
iniziative elaborate e promosse congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori per la realizzazione di opportunità rivolte alla collettività in linea con la mission del Fondo per la Repubblica Digitale.
Il processo di selezione si articola in due momenti: una prima fase, in cui i soggetti interessati presentano la propria idea progettuale e una seconda fase, riservata esclusivamente alle idee ritenute idonee, in cui si procederà con la progettazione esecutiva. I criteri di selezione includono: coerenza con la missione del Fondo, originalità della proposta, assenza di contenuti già sottoposti o respinti, e assenza di interventi per l’acquisto e la costruzione di infrastrutture o esclusivamente finalizzate alla ricerca.
Le proposte potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili.
Risorse disponibili
Il Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale ha stanziato in totale 5 milioni di euro.
Fondazione, Comune e Chiesa di Bologna insieme per il progetto Bologna Serena per gli anziani
19 Maggio 2025
Investimento complessivo da 9 milioni di euro in tre anni per un progetto sulla qualità della vita delle persone over 65. Villa Serena come punto di riferimento per persone anziane
A Bologna la popolazione over 65, conta circa 96.000 persone, sono il 25% della popolazione. Saranno oltre 100 mila tra dieci anni e 109 mila tra venti. Di questi, quasi 55.000 hanno più di 75 anni e 36.000 superano gli 80 anni, mentre i centenari si avvicinano alle 250 unità. I livelli di autosufficienza non dipendono solo dall’età, ma diminuiscono con l’invecchiamento. Dall’indagine sulla qualità della vita realizzata dal Comune di Bologna sappiamo che oggi le persone che dichiarano di prendersi cura di un anziano sopra i 75 anni sono stimate in 17 mila. Il 33% degli over 65 a Bologna oggi abita da solo, percentuale che sale al 50% per gli over 80.
Da questi dati e da questa tendenza all’invecchiamento della popolazione e quindi dell’aspettativa di vita in città, parte il progettoBologna Serena per gli anziani.
Bologna Serena per gli anziani è il nuovo progetto con il quale Fondazione Carisbo, Comune e Chiesa di Bologna collaboreranno nei prossimi tre anni, a partire dal 2025, nel realizzare servizi di supporto, assistenza e inclusione sociale dedicati alla popolazione anziana e ai caregiver, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli over 65.
Bologna Serena per gli anziani ha gli obiettivi di:
innovare e rafforzare le risposte del sistema dei servizi mirati a rispondere ai bisogni della terza età;
sperimentare nuove risposte al cambiamento dei bisogni espressi dalla popolazione anziana alla luce delle mutazioni sociali e demografiche;
aggregare istituzioni, soggetti del terzo settore e comunità nel progettare e realizzare insieme un nuovo welfare per gli anziani.
Questi obiettivi saranno realizzati lungo tre assi strategici:
il domicilio come prospettiva prioritaria per il benessere dell’anziano;
la valorizzazione del ruolo del caregiver familiare e delle assistenti familiari;
la risposta a chi non entra nelle strutture residenziali sociosanitarie.
La convenzionetra gli enti sarà approvata nella prossima Giunta e prevede un investimento da parte della Fondazione Carisbo, che partecipa alla redazione delle linee guida e alle azioni, allo sviluppo, monitoraggio e valutazione del progetto, pari a 4,25 milioni di euro nell’arco di un triennio (di cui 1,25 milioni nel 2025, 1,5 milioni per il 2026 e 1,5 per il 2027).
Il Comune attuerà il progetto secondo le linee guida concordate, cofinanziandolo con ulteriori interventi nell’ambito delle risorse del proprio bilancio, per un valore di altri 4,5 milioni di euro nel triennio 2025/2027.
Questi fondi, pari a 9 milioni di euro in 3 anni, saranno destinati alle attività previste e gli enti collaboreranno nella gestione e il coordinamento delle azioni in collaborazione con gli enti e i soggetti del territorio garantendo la partecipazione della rete socio-sanitaria, in particolare Ausl di Bologna e Asp Città di Bologna, mentre la Chiesa di Bologna si impegna a collaborare al monitoraggio del progetto in sinergia con i propri servizi di ascolto territoriale.
Questo budget sarà suddiviso nel triennio su varie linee progettuali che riguardano:
interventi per i caregiver;
costruire una comunità dementia friendly;
potenziamento di telecontrollo, teleassistenza, telecompagnia;
servizi sociosanitari aperti;
promozione dell’invecchiamento in salute;
la creazione di un luogo e un team di riferimento in città sulle politiche per gli anziani.
A Villa Serena un punto di riferimento sulle politiche per le persone anziane
Sarà Villa Serena il punto di riferimento dove realizzare un luogo fisico in città per le famiglie, i cittadini, le associazioni e la comunità professionale sulle politiche per gli anziani. Lo spazio potrà essere allestito con mostre a tema, materiale informativo sulle opportunità esistenti, punti di informazione e orientamento per gli anziani sui temi della salute e dei servizi, uffici da dedicare all’organizzazione di eventi, gite o vacanze, locali e spazi aperti per lo svolgimento di attività di socializzazione, culturali e sportive.
Sarà sede di un team dedicato all’analisi del fenomeno dell’invecchiamento demografico e alla creazione di progettazioni innovative a partire dalla raccolta di dati affidabili e comparabili per monitorare i progressi delle azioni messe in campo e per la definizione delle politiche in questo ambito. Le nuove informazioni raccolte sui caregiver potranno offrire una maggior conoscenza delle conseguenze dell’assistenza informale sullo stress di chi si prende cura dei propri familiari, sulle diseguaglianze di genere ad esse connesse, sull’effettiva capacità di accesso ai servizi per le long term care, sulle diseguaglianze territoriali e servire alla produzione di conoscenze da mettere a disposizione della città per costruire il futuro welfare per gli anziani a Bologna.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo entra a far parte del Consorzio BI-REX di Bologna
23 Aprile 2025
Fondazione Carisbo annuncia la sua adesione al Consorzio BI-REX Big Data Innovation & Research Excellence, Competence Center nazionale e soggetto attuatore del Pnrr ad alta specializzazione sui Big Data, Industria 4.0 e Transizione 5.0.
La convenzione siglata, della durata di 3 anni e rinnovabile, darà avvio a forme di collaborazione sinergica, particolarmente focalizzate su iniziative per lo sviluppo economico del territorio, tramite la promozione di attività nell’ambito di Industria 4.0 di ricerca applicata, l’attivazione di progetti di innovazione e supporto all’imprenditorialità, nonché la messa a punto di percorsi di incubazione, accelerazione, orientamento e formazione.
Fondazione Carisbo e Consorzio BI-REX saranno così impegnate nella partecipazione congiunta a bandi europei, nazionali, regionali per la realizzazione di progetti di ricerca e formazione, attivando programmi di incubazione e accelerazione d’impresa, sostenendo la partecipazione delle rispettive startup a iniziative di networking e favorendone l’accesso, tramite tariffe agevolate, agli spazi di coworking nelle rispettive strutture.
Fondazione Carisbo è una fondazione di origine bancaria che persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo del territorio metropolitano di Bologna. Con il progetto BIGBO – Boost Innovation Garage, polo dedicato ai talenti, all’innovazione e alla trasformazione digitale, la Fondazione contribuisce nel diffondere una cultura imprenditoriale innovativa, generando un impatto tangibile e creando nuove opportunità di lavoro. BIGBO offre spazi di lavoro flessibili, multifunzionali e organizza tavole rotonde ed eventi incentrati su innovazione e tecnologia, programmi di accelerazione, attività di collegamento tra aziende consolidate e startup.
Il Competence Center BI-REX, con sede a Bologna, si configura come Public Private Partnership che raccoglie 64 player tra Università, Centri di Ricerca e Imprese di eccellenza, con l’obiettivo di supportare le aziende nei processi di innovazione, trasformazione digitale e sostenibilità, favorendo l’adozione delle tecnologie Industria 4.0 e 5.0 e il trasferimento tecnologico attraverso una vasta serie di servizi. Principale valore aggiunto di BI-REX è rappresentato dalla Linea Pilota, fabbrica digitale interconnessa completamente a disposizione delle imprese, in cui le tecnologie 4.0 and 5.0 sono integrate con quelle tradizionali.
Persone
Pubblicato il bando “Dritti al Punto” del Fondo per la Repubblica Digitale
22 Aprile 2025
Il contesto italiano
Lo sviluppo delle competenze digitali è uno degli obiettivi strategici dell’Unione europea, che mira a dotare almeno l’80% dei cittadini tra i 16 e i 74 anni di competenze digitali di base entro il 2030. A guidare questo processo è il quadro europeoDigComp 2.2, che individua cinque aree chiave – dalla sicurezza informatica, alla creazione di contenuti – ritenute essenziali per una piena partecipazione alla vita sociale e professionale. L’Italia, tuttavia, registra un significativo ritardo rispetto alla media UE: nel 2023 solo il 46% degli adulti possedeva competenze digitali almeno di base.
Il quadro è aggravato da divari generazionali e territoriali: tra i giovani (16-24 anni) la quota sale al 59%, mentre tra gli over 65 crolla al 19%, con le regioni del Sud ampiamente sotto la media UE (34%). Per colmare il ritardo, il PNRR ha attivato la misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, con l’obiettivo di formare 2 milioni di cittadini entro il 2026 attraverso 3000 Punti Digitale Facile. Sebbene la rete dei punti sia stata attivata, a marzo 2025, sono stati raggiunti circa 760 mila cittadini, pari al 38% dell’obiettivo, con risultati disomogenei tra le diverse regioni.
Bando Dritti al Punto
Il bando intende sostenere progetti di formazione all’interno dei Punti Digitale Facile, integrando le attività già pianificate e realizzate nell’ambito della misura M1C1 1.7.2 “Rete dei servizi di facilitazione digitale” del PNRR, al fine di potenziarne l’offerta formativa.
In particolare, si intende selezionare progetti formativi rivolti a tutti i cittadini, incentrati sui temi individuati dal quadro europeo DigComp 2.2, come l’alfabetizzazione su informazione e dati, ovvero la capacità di analizzare criticamente fonti e contenuti online e distinguere le informazioni affidabili dalle fake news; la sicurezza informatica, intesa come consapevolezza dei rischi digitali e capacità di proteggere dispositivi e dati personali; la creazione di contenuti digitali, anche con il supporto dell’Intelligenza Artificiale, promuovendo un uso consapevole e responsabile degli strumenti digitali e una riflessione sulle implicazioni etiche, sociali e legali dell’IA; infine, la comunicazione e collaborazione attraverso le tecnologie digitali, per incentivare l’uso attivo dei servizi digitali pubblici e privati (come l’uso di app quali Io e IT-Wallet, o servizi come Identità digitale, Domicilio digitale e Fascicolo sanitario elettronico), sviluppando strategie comunicative efficaci e inclusive nei diversi ambienti digitali.
Chi può partecipare
Le proposte possono essere presentate da Soggetti attuatori o Soggetti sub-attuatori della misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, che si occupino direttamente o indirettamente – per tramite di Soggetti realizzatori – della gestione di almeno un Punto Digitale Facile, o ancora da Soggetti realizzatori della misura, intesi come enti privati che abbiano sottoscritto un’apposita convenzione/contratto con un Soggetto attuatore/sub-attuatore per la co-gestione e co-progettazione delle attività presso uno o più Punti Digitale Facile.
Le proposte progettuali, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma Re@dy, entro le ore 11 del30 maggio 2025.
Composizione della lista congiunta di candidati al Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025/2026/2027 di Intesa Sanpaolo S.p.A.
28 Marzo 2025
Le Fondazioni aderenti al patto parasociale di consultazione e voto sottoscritto l’11 novembre 2024 in relazione all’Assemblea di Intesa Sanpaolo convocata per il 29 aprile 2025, anche sulla base degli orientamenti manifestati dal Consiglio di Amministrazione uscente della Banca per la composizione della lista dei candidati alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025−2027 e con l’intento di assicurare:
la composizione quantitativamente ottimale, avuto riguardo alla complessità organizzativa, di operatività e di governance della Banca e alle valutazioni espresse sulle dinamiche di funzionamento dell’Organo collegiale;
la continuità di azione ed il mantenimento del patrimonio informativo e di esperienze acquisito nel corso dei precedenti mandati;
un riscontro concreto alle esigenze di continuare a esprimere scelte di elevata qualità, diversità, complementarità e di integrare nuove competenze strategiche, professionalità e personalità, al fine di dare continuità alle capacità di approfondimento e di dibattito in tutte le complesse materie di competenza del Consiglio e del Comitato per il Controllo sulla Gestione, e permettere un’adeguata costituzione e funzionalità dei Comitati endo−consiliari;
hanno depositato in data 27 marzo 2025 la seguente lista di 17 candidati così articolata:
SEZIONE 1
GIAN MARIA GROS-PIETRO
PAOLA TAGLIAVINI
CARLO MESSINA
MARIANGELA ZAPPIA
FRANCO CERUTI
PAOLO MARIA VITTORIO GRANDI
LUCIANO NEBBIA
LIANA LOGIURATO
PIETRO PREVITALI
MARIA ALESSANDRA STEFANELLI
BRUNO MARIA PARIGI
DONATELLA BUSSO
SILVIA MERLO
PAOLO MESSA
SEZIONE 2
FABRIZIO MOSCA
MARIELLA TAGLIABUE
MAURA CAMPRA
Nel medesimo contesto, le Fondazioni hanno proposto (i) di determinare in 19 il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da nominare, (ii) di riconfermare il Prof. Gian Maria Gros−Pietro quale Presidente del Consiglio di Amministrazione e (iii) di nominare la Prof.a Paola Tagliavini quale Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione; nonché (iv) di indicare il Dott. Carlo Messina come profilo ideale per la posizione di Consigliere Delegato e CEO, nell’ambito della lista presentata, ferme restando le piene prerogative proprie del Consiglio di Amministrazione che sarà nominato, in ragione dei poteri definiti dallo Statuto sociale.
Alla luce dei risultati conseguiti nell’ultimo decennio dalla Banca, che hanno posto Intesa Sanpaolo in una posizione di vertice assoluto tra le banche europee, sia per l’affidabilità sia per il sostegno allo sviluppo del Paese, i Presidenti delle Fondazioni, nella loro connaturata rappresentanza di azionisti istituzionali di lungo termine, esprimono vivo apprezzamento per la visione e la gestione altamente efficace da parte del CEO e conseguentemente auspicano che il Dr. Carlo Messina possa garantire il suo ruolo di leadership nella Banca anche per i successivi mandati.
Infine, le Fondazioni hanno proposto, in linea con quanto evidenziato dal Consiglio uscente, la conferma degli emolumenti per i consiglieri che non siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione e l’incremento del compenso fisso specifico per i consiglieri che siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione nonché del compenso additivo del Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione.
Sviluppo del territorio
Aperto il bando Fairplay (terza sessione erogativa 2025)
28 Marzo 2025
Per l’area Sviluppo del territorio (settore Educazione, istruzione e formazione) e la missione “Formazione del capitale umano”, con specifico riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile SDG n° 4 “Istruzione di qualità” e SDG n° 9 “Imprese, innovazione e infrastrutture”, il bando Fairplay accessibile fino al 5 maggio rende disponibili risorse per 150.000 euro allo scopo di:
promuovere l’idea di sport inclusivo, aperto a tutti, capace di incidere positivamente sulla coesione sociale della comunità territoriale;
incentivare la rigenerazione di spazi in un’ottica di condivisione e cura del bene comune;
favorire la diffusione di valori educativi e corretti stili di vita.
Acri lancia il Premio GenP – Giovani che partecipano
13 Giugno 2025
Aperte fino al 14 settembre le candidature al premio per le organizzazioni del Terzo settore che incentivano la partecipazione giovanile
Non è vero che i giovani non partecipano e non si impegnano a migliorare il Paese. Lo fanno, ma non sempre all’interno delle organizzazioni tradizionali del Terzo settore. Sempre più spesso scelgono forme di impegno fluide, informali, legate a cause specifiche – come l’ambiente, i diritti civili e la giustizia sociale – e lontane da strutture composte e guidate prevalentemente da persone di generazioni passate. In questo scenario, molte realtà del Terzo settore stanno cercando nuove strade per coinvolgere le nuove generazioni anche all’interno dei propri processi decisionali.
In questo scenario nasce “GenP – Giovani che partecipano”, un premio promosso da Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria, dedicato alle organizzazioni del Terzo settore composte da giovani che valorizzino il protagonismo giovanile. Il premio si rivolge a realtà i cui organi di amministrazione siano composti o coinvolgano giovani under 35, incentivando la loro partecipazione attiva nella progettazione e realizzazione dei progetti. Il premio intende infatti portare alla luce e dare visibilità a esperienze significative di partecipazione giovanile.
Le organizzazioni vincitrici riceveranno un contributo di 10mila euro ciascuna e saranno premiate nel corso di un evento nazionale che si terrà nel mese di dicembre 2025.
Le candidature sono aperte fino al 14 settembre 2025 sul sito ufficiale www.genp.it, dove sono disponibili il regolamento completo e il modulo di partecipazione.
A novembre verrà annunciata la shortlist delle 10 organizzazioni finaliste e, tra queste, una giuria composta da esperti del settore e rappresentanti di Acri selezionerà le 3 organizzazioni vincitrici.
I componenti della giuria:
Ferruccio de Bortoli, giornalista
Lucrezia Ferrara, Young Advisory Board Fondazione Compagnia di San Paolo
Luca Gori, presidente Commissione Innovazione sociale di Acri
Clara Morelli, autrice Will Media
Vanessa Pallucchi, portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore
Tommaso Salaroli, cofondatore e CEO di Scomodo
Michele Sciscioli, capo Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale
Media partner dell’iniziativa sono Vita e Will, mentre Percorsi di Secondo Welfare realizzerà e presenterà, in occasione dell’evento di premiazione, un’indagine sul tasso di under 35 nei Cda delle organizzazioni del Terzo settore.
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa
10 Giugno 2025
Assegnate 6 borse di studio per programmi di vita e di studio all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione Carisbo
Sono stati premiati, presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, i 6 studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura. I 6 studenti potranno vivere e studiare per un trimestre fino ad un anno scolastico all’estero, accolti in una famiglia e una scuola del luogo e assistiti dai volontari locali.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Fondazione Intercultura e Fondazione Carisbo che risale al 2020-2021 e, grazie ad essa, 62 studentesse e studenti delle scuole secondarie di II grado – a cui si aggiungono i 6 studenti premiati quest’anno – hanno finora potuto vivere un’esperienza autentica delle diversità e acquisire nuove competenze utili per la loro vita personale e professionale.
Alla cerimonia di premiazione è intervenuta Maila Quaglia, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Carisbo, insieme a Vincenzo Morlini, past Consigliere di Amministrazione di Intercultura, poi Direttore Esecutivo di Intercultura e poi Presidente internazionale di AFS, alle famiglie dei giovani ambasciatori nel mondo e ai volontari di Intercultura, che proprio in questi mesi si stanno occupando della formazione degli studenti in partenza per prepararli alla loro esperienza.
I vincitori sono:
Sara, iscritta al Liceo E. Fermi di Bologna e in partenza per un programma scolastico semestrale in Brasile;
Steven, iscritto al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Thailandia;
Geremia, iscritto all’IIS G. Bruno di Medicina e in partenza per un programma annuale in Lettonia;
Francesca, iscritta all’IIS Montessori-Da Vinci di Porretta Terme e in partenza per un programma annuale in Perù;
Sabrina, iscritta al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma annuale in Honduras;
Matteo, iscritto al Liceo L. Bassi di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Messico.
Emozionati e felici per il traguardo raggiunto, alcuni ragazzi hanno così commentato la vincita della borsa di studio.
Geremia: «Quando ho scoperto di aver vinto, ho sentito come un ritorno brusco al presente. Quella che fino a poco prima sembrava solo un’idea improbabile era diventata concreta. È stato uno shock di consapevolezza. Ero felice, ma allo stesso tempo ero offuscato da tante altre emozioni, compresa la paura iniziale. Marco Aurelioperò, affermava che “ciò che ostacola l’azione, la promuove”, come se fosse proprio l’attrito, a dare lo slancio. Così il timore, invece di essere un intralcio, è ciò che valorizza la scelta.»
Sabrina: «Ho deciso di accettare questa sfida perché volevo mettermi in gioco davvero. Sentivo il bisogno di uscire dalla mia routine e conoscere un altro modo di vivere. L’Honduras, con la sua cultura e la sua lingua completamente nuove per me, mi è sembrato il luogo perfetto per farlo. So che sarà difficile, ma credo che le sfide più grandi siano anche le più formative.» Con loro erano presenti anche due ex vincitrici del concorso Intercultura e della borsa di studio FormazionEuropa, Sara Bonora, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Brasile a.s. 2023-24 e Matilde Mazzanti, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Cile a.s. 2023-24.
Ricerca Ipsos: l’esperienza con Intercultura decisiva per la propria vita per il 68% degli ex partecipanti
Partire con Intercultura non è solo un soggiorno all’estero, ma un’esperienza che lascia il segno per tutta la vita. Un’indagine Ipsos su 958 ex studenti, oggi tra i 20 e i 64 anni, lo conferma. Il 68% riconosce un impatto decisivo sulla propria identità e attribuisce ai volontari un ruolo chiave nel proprio percorso di crescita personale. Vivere e studiare all’estero con Intercultura permette di sviluppare competenze trasversali, fondamentali sia nella vita personale che in quella professionale.
Il 58% ha scelto destinazioni non convenzionali tra cui l’Asia, l’America Latina e l’Africa sviluppando un atteggiamento di apertura alla diversità culturale e competenze linguistiche: tutti parlano almeno un’altra lingua oltre all’inglese. Le soft skills ne escono rafforzate: il 97% migliora le relazioni, l’89% diventa più autonomo e il 74% si sente pronto alle sfide del mondo di oggi.
Sul piano personale, chi ha vissuto l’esperienza Intercultura denota una grande attenzione e accettazione delle diversità e una coscienza sociale evoluta e sensibile a tematiche di equità. E infine, il 65% si dichiara felice della propria vita, un aspetto che deriva dalla maggiore consapevolezza delle proprie risorse e da una marcata adattabilità di fronte ai cambiamenti. Intercultura non è solo un viaggio, ma un investimento nel futuro di sé stessi e del mondo intero.
Persone
Al via il canale di cofinanziamento del Fondo per la Repubblica Digitale
26 Maggio 2025
L’iniziativa
Annunciata dall’Impresa socialeFondo per la Repubblica Digitalel’attivazione di un canale di cofinanziamento da 5 milioni di euro, destinato a sostenere progetti ed iniziative congiunte orientate allo sviluppo delle competenze digitali e all’inclusione sociale, economica e lavorativa dei cittadini.
L’iniziativa, parte del Piano Strategico 2025–2026 approvato dal Comitato di Indirizzo Strategico del Fondo per la Repubblica Digitale, rappresenta uno strumento innovativo per attivare collaborazioni strategiche tra enti pubblici, privati e del Terzo Settore, con l’obiettivo di amplificare l’impatto delle azioni formative sul territorio.
Il canale di cofinanziamento, che mira ad attrarre risorse supplementari coerenti con le finalità del Fondo per la Repubblica Digitale, vuole inoltre favorire un confronto positivo con le esperienze di altri soggetti, portando avanti collaborazioni strategiche per arricchire reciprocamente la conoscenza, le pratiche e le esperienze sui temi relativi alla formazione e all’inclusione digitale. Questo approccio permette di amplificare l’impatto delle iniziative sostenute e di rafforzare la consapevolezza sul valore dell’investimento e della collaborazione per promuovere la formazione digitale e il reinserimento sociale delle categorie più fragili. Oltre a generare un effetto leva sulle risorse economiche messe in campo dal Fondo per la Repubblica Digitale e dagli interlocutori coinvolti, l’apertura del canale di cofinanziamento mira anche a sperimentare forme di innovazione, sia negli ambiti di intervento sia nelle modalità operative o metodologiche scelte.
Modalità di partecipazione
Il canale di cofinanziamento è aperto a soggetti pubblici e privati, con o senza scopo di lucro. Le iniziative e le progettualità promosse dovranno focalizzarsi su tematiche di interesse condiviso, attraverso tre modalità operative:
bandi pubblici elaborati e promossi congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori in funzione di enti erogatori;
progetti proposti direttamente da enti del Terzo Settore e sostenuti, almeno al 50%, da risorse interne e/o esterne provenienti da uno o più cofinanziatori;
iniziative elaborate e promosse congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori per la realizzazione di opportunità rivolte alla collettività in linea con la mission del Fondo per la Repubblica Digitale.
Il processo di selezione si articola in due momenti: una prima fase, in cui i soggetti interessati presentano la propria idea progettuale e una seconda fase, riservata esclusivamente alle idee ritenute idonee, in cui si procederà con la progettazione esecutiva. I criteri di selezione includono: coerenza con la missione del Fondo, originalità della proposta, assenza di contenuti già sottoposti o respinti, e assenza di interventi per l’acquisto e la costruzione di infrastrutture o esclusivamente finalizzate alla ricerca.
Le proposte potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili.
Risorse disponibili
Il Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale ha stanziato in totale 5 milioni di euro.
Fondazione, Comune e Chiesa di Bologna insieme per il progetto Bologna Serena per gli anziani
19 Maggio 2025
Investimento complessivo da 9 milioni di euro in tre anni per un progetto sulla qualità della vita delle persone over 65. Villa Serena come punto di riferimento per persone anziane
A Bologna la popolazione over 65, conta circa 96.000 persone, sono il 25% della popolazione. Saranno oltre 100 mila tra dieci anni e 109 mila tra venti. Di questi, quasi 55.000 hanno più di 75 anni e 36.000 superano gli 80 anni, mentre i centenari si avvicinano alle 250 unità. I livelli di autosufficienza non dipendono solo dall’età, ma diminuiscono con l’invecchiamento. Dall’indagine sulla qualità della vita realizzata dal Comune di Bologna sappiamo che oggi le persone che dichiarano di prendersi cura di un anziano sopra i 75 anni sono stimate in 17 mila. Il 33% degli over 65 a Bologna oggi abita da solo, percentuale che sale al 50% per gli over 80.
Da questi dati e da questa tendenza all’invecchiamento della popolazione e quindi dell’aspettativa di vita in città, parte il progettoBologna Serena per gli anziani.
Bologna Serena per gli anziani è il nuovo progetto con il quale Fondazione Carisbo, Comune e Chiesa di Bologna collaboreranno nei prossimi tre anni, a partire dal 2025, nel realizzare servizi di supporto, assistenza e inclusione sociale dedicati alla popolazione anziana e ai caregiver, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli over 65.
Bologna Serena per gli anziani ha gli obiettivi di:
innovare e rafforzare le risposte del sistema dei servizi mirati a rispondere ai bisogni della terza età;
sperimentare nuove risposte al cambiamento dei bisogni espressi dalla popolazione anziana alla luce delle mutazioni sociali e demografiche;
aggregare istituzioni, soggetti del terzo settore e comunità nel progettare e realizzare insieme un nuovo welfare per gli anziani.
Questi obiettivi saranno realizzati lungo tre assi strategici:
il domicilio come prospettiva prioritaria per il benessere dell’anziano;
la valorizzazione del ruolo del caregiver familiare e delle assistenti familiari;
la risposta a chi non entra nelle strutture residenziali sociosanitarie.
La convenzionetra gli enti sarà approvata nella prossima Giunta e prevede un investimento da parte della Fondazione Carisbo, che partecipa alla redazione delle linee guida e alle azioni, allo sviluppo, monitoraggio e valutazione del progetto, pari a 4,25 milioni di euro nell’arco di un triennio (di cui 1,25 milioni nel 2025, 1,5 milioni per il 2026 e 1,5 per il 2027).
Il Comune attuerà il progetto secondo le linee guida concordate, cofinanziandolo con ulteriori interventi nell’ambito delle risorse del proprio bilancio, per un valore di altri 4,5 milioni di euro nel triennio 2025/2027.
Questi fondi, pari a 9 milioni di euro in 3 anni, saranno destinati alle attività previste e gli enti collaboreranno nella gestione e il coordinamento delle azioni in collaborazione con gli enti e i soggetti del territorio garantendo la partecipazione della rete socio-sanitaria, in particolare Ausl di Bologna e Asp Città di Bologna, mentre la Chiesa di Bologna si impegna a collaborare al monitoraggio del progetto in sinergia con i propri servizi di ascolto territoriale.
Questo budget sarà suddiviso nel triennio su varie linee progettuali che riguardano:
interventi per i caregiver;
costruire una comunità dementia friendly;
potenziamento di telecontrollo, teleassistenza, telecompagnia;
servizi sociosanitari aperti;
promozione dell’invecchiamento in salute;
la creazione di un luogo e un team di riferimento in città sulle politiche per gli anziani.
A Villa Serena un punto di riferimento sulle politiche per le persone anziane
Sarà Villa Serena il punto di riferimento dove realizzare un luogo fisico in città per le famiglie, i cittadini, le associazioni e la comunità professionale sulle politiche per gli anziani. Lo spazio potrà essere allestito con mostre a tema, materiale informativo sulle opportunità esistenti, punti di informazione e orientamento per gli anziani sui temi della salute e dei servizi, uffici da dedicare all’organizzazione di eventi, gite o vacanze, locali e spazi aperti per lo svolgimento di attività di socializzazione, culturali e sportive.
Sarà sede di un team dedicato all’analisi del fenomeno dell’invecchiamento demografico e alla creazione di progettazioni innovative a partire dalla raccolta di dati affidabili e comparabili per monitorare i progressi delle azioni messe in campo e per la definizione delle politiche in questo ambito. Le nuove informazioni raccolte sui caregiver potranno offrire una maggior conoscenza delle conseguenze dell’assistenza informale sullo stress di chi si prende cura dei propri familiari, sulle diseguaglianze di genere ad esse connesse, sull’effettiva capacità di accesso ai servizi per le long term care, sulle diseguaglianze territoriali e servire alla produzione di conoscenze da mettere a disposizione della città per costruire il futuro welfare per gli anziani a Bologna.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo entra a far parte del Consorzio BI-REX di Bologna
23 Aprile 2025
Fondazione Carisbo annuncia la sua adesione al Consorzio BI-REX Big Data Innovation & Research Excellence, Competence Center nazionale e soggetto attuatore del Pnrr ad alta specializzazione sui Big Data, Industria 4.0 e Transizione 5.0.
La convenzione siglata, della durata di 3 anni e rinnovabile, darà avvio a forme di collaborazione sinergica, particolarmente focalizzate su iniziative per lo sviluppo economico del territorio, tramite la promozione di attività nell’ambito di Industria 4.0 di ricerca applicata, l’attivazione di progetti di innovazione e supporto all’imprenditorialità, nonché la messa a punto di percorsi di incubazione, accelerazione, orientamento e formazione.
Fondazione Carisbo e Consorzio BI-REX saranno così impegnate nella partecipazione congiunta a bandi europei, nazionali, regionali per la realizzazione di progetti di ricerca e formazione, attivando programmi di incubazione e accelerazione d’impresa, sostenendo la partecipazione delle rispettive startup a iniziative di networking e favorendone l’accesso, tramite tariffe agevolate, agli spazi di coworking nelle rispettive strutture.
Fondazione Carisbo è una fondazione di origine bancaria che persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo del territorio metropolitano di Bologna. Con il progetto BIGBO – Boost Innovation Garage, polo dedicato ai talenti, all’innovazione e alla trasformazione digitale, la Fondazione contribuisce nel diffondere una cultura imprenditoriale innovativa, generando un impatto tangibile e creando nuove opportunità di lavoro. BIGBO offre spazi di lavoro flessibili, multifunzionali e organizza tavole rotonde ed eventi incentrati su innovazione e tecnologia, programmi di accelerazione, attività di collegamento tra aziende consolidate e startup.
Il Competence Center BI-REX, con sede a Bologna, si configura come Public Private Partnership che raccoglie 64 player tra Università, Centri di Ricerca e Imprese di eccellenza, con l’obiettivo di supportare le aziende nei processi di innovazione, trasformazione digitale e sostenibilità, favorendo l’adozione delle tecnologie Industria 4.0 e 5.0 e il trasferimento tecnologico attraverso una vasta serie di servizi. Principale valore aggiunto di BI-REX è rappresentato dalla Linea Pilota, fabbrica digitale interconnessa completamente a disposizione delle imprese, in cui le tecnologie 4.0 and 5.0 sono integrate con quelle tradizionali.
Persone
Pubblicato il bando “Dritti al Punto” del Fondo per la Repubblica Digitale
22 Aprile 2025
Il contesto italiano
Lo sviluppo delle competenze digitali è uno degli obiettivi strategici dell’Unione europea, che mira a dotare almeno l’80% dei cittadini tra i 16 e i 74 anni di competenze digitali di base entro il 2030. A guidare questo processo è il quadro europeoDigComp 2.2, che individua cinque aree chiave – dalla sicurezza informatica, alla creazione di contenuti – ritenute essenziali per una piena partecipazione alla vita sociale e professionale. L’Italia, tuttavia, registra un significativo ritardo rispetto alla media UE: nel 2023 solo il 46% degli adulti possedeva competenze digitali almeno di base.
Il quadro è aggravato da divari generazionali e territoriali: tra i giovani (16-24 anni) la quota sale al 59%, mentre tra gli over 65 crolla al 19%, con le regioni del Sud ampiamente sotto la media UE (34%). Per colmare il ritardo, il PNRR ha attivato la misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, con l’obiettivo di formare 2 milioni di cittadini entro il 2026 attraverso 3000 Punti Digitale Facile. Sebbene la rete dei punti sia stata attivata, a marzo 2025, sono stati raggiunti circa 760 mila cittadini, pari al 38% dell’obiettivo, con risultati disomogenei tra le diverse regioni.
Bando Dritti al Punto
Il bando intende sostenere progetti di formazione all’interno dei Punti Digitale Facile, integrando le attività già pianificate e realizzate nell’ambito della misura M1C1 1.7.2 “Rete dei servizi di facilitazione digitale” del PNRR, al fine di potenziarne l’offerta formativa.
In particolare, si intende selezionare progetti formativi rivolti a tutti i cittadini, incentrati sui temi individuati dal quadro europeo DigComp 2.2, come l’alfabetizzazione su informazione e dati, ovvero la capacità di analizzare criticamente fonti e contenuti online e distinguere le informazioni affidabili dalle fake news; la sicurezza informatica, intesa come consapevolezza dei rischi digitali e capacità di proteggere dispositivi e dati personali; la creazione di contenuti digitali, anche con il supporto dell’Intelligenza Artificiale, promuovendo un uso consapevole e responsabile degli strumenti digitali e una riflessione sulle implicazioni etiche, sociali e legali dell’IA; infine, la comunicazione e collaborazione attraverso le tecnologie digitali, per incentivare l’uso attivo dei servizi digitali pubblici e privati (come l’uso di app quali Io e IT-Wallet, o servizi come Identità digitale, Domicilio digitale e Fascicolo sanitario elettronico), sviluppando strategie comunicative efficaci e inclusive nei diversi ambienti digitali.
Chi può partecipare
Le proposte possono essere presentate da Soggetti attuatori o Soggetti sub-attuatori della misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, che si occupino direttamente o indirettamente – per tramite di Soggetti realizzatori – della gestione di almeno un Punto Digitale Facile, o ancora da Soggetti realizzatori della misura, intesi come enti privati che abbiano sottoscritto un’apposita convenzione/contratto con un Soggetto attuatore/sub-attuatore per la co-gestione e co-progettazione delle attività presso uno o più Punti Digitale Facile.
Le proposte progettuali, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma Re@dy, entro le ore 11 del30 maggio 2025.
Composizione della lista congiunta di candidati al Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025/2026/2027 di Intesa Sanpaolo S.p.A.
28 Marzo 2025
Le Fondazioni aderenti al patto parasociale di consultazione e voto sottoscritto l’11 novembre 2024 in relazione all’Assemblea di Intesa Sanpaolo convocata per il 29 aprile 2025, anche sulla base degli orientamenti manifestati dal Consiglio di Amministrazione uscente della Banca per la composizione della lista dei candidati alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025−2027 e con l’intento di assicurare:
la composizione quantitativamente ottimale, avuto riguardo alla complessità organizzativa, di operatività e di governance della Banca e alle valutazioni espresse sulle dinamiche di funzionamento dell’Organo collegiale;
la continuità di azione ed il mantenimento del patrimonio informativo e di esperienze acquisito nel corso dei precedenti mandati;
un riscontro concreto alle esigenze di continuare a esprimere scelte di elevata qualità, diversità, complementarità e di integrare nuove competenze strategiche, professionalità e personalità, al fine di dare continuità alle capacità di approfondimento e di dibattito in tutte le complesse materie di competenza del Consiglio e del Comitato per il Controllo sulla Gestione, e permettere un’adeguata costituzione e funzionalità dei Comitati endo−consiliari;
hanno depositato in data 27 marzo 2025 la seguente lista di 17 candidati così articolata:
SEZIONE 1
GIAN MARIA GROS-PIETRO
PAOLA TAGLIAVINI
CARLO MESSINA
MARIANGELA ZAPPIA
FRANCO CERUTI
PAOLO MARIA VITTORIO GRANDI
LUCIANO NEBBIA
LIANA LOGIURATO
PIETRO PREVITALI
MARIA ALESSANDRA STEFANELLI
BRUNO MARIA PARIGI
DONATELLA BUSSO
SILVIA MERLO
PAOLO MESSA
SEZIONE 2
FABRIZIO MOSCA
MARIELLA TAGLIABUE
MAURA CAMPRA
Nel medesimo contesto, le Fondazioni hanno proposto (i) di determinare in 19 il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da nominare, (ii) di riconfermare il Prof. Gian Maria Gros−Pietro quale Presidente del Consiglio di Amministrazione e (iii) di nominare la Prof.a Paola Tagliavini quale Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione; nonché (iv) di indicare il Dott. Carlo Messina come profilo ideale per la posizione di Consigliere Delegato e CEO, nell’ambito della lista presentata, ferme restando le piene prerogative proprie del Consiglio di Amministrazione che sarà nominato, in ragione dei poteri definiti dallo Statuto sociale.
Alla luce dei risultati conseguiti nell’ultimo decennio dalla Banca, che hanno posto Intesa Sanpaolo in una posizione di vertice assoluto tra le banche europee, sia per l’affidabilità sia per il sostegno allo sviluppo del Paese, i Presidenti delle Fondazioni, nella loro connaturata rappresentanza di azionisti istituzionali di lungo termine, esprimono vivo apprezzamento per la visione e la gestione altamente efficace da parte del CEO e conseguentemente auspicano che il Dr. Carlo Messina possa garantire il suo ruolo di leadership nella Banca anche per i successivi mandati.
Infine, le Fondazioni hanno proposto, in linea con quanto evidenziato dal Consiglio uscente, la conferma degli emolumenti per i consiglieri che non siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione e l’incremento del compenso fisso specifico per i consiglieri che siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione nonché del compenso additivo del Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione.
Sviluppo del territorio
Aperto il bando Fairplay (terza sessione erogativa 2025)
28 Marzo 2025
Per l’area Sviluppo del territorio (settore Educazione, istruzione e formazione) e la missione “Formazione del capitale umano”, con specifico riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile SDG n° 4 “Istruzione di qualità” e SDG n° 9 “Imprese, innovazione e infrastrutture”, il bando Fairplay accessibile fino al 5 maggio rende disponibili risorse per 150.000 euro allo scopo di:
promuovere l’idea di sport inclusivo, aperto a tutti, capace di incidere positivamente sulla coesione sociale della comunità territoriale;
incentivare la rigenerazione di spazi in un’ottica di condivisione e cura del bene comune;
favorire la diffusione di valori educativi e corretti stili di vita.
Acri lancia il Premio GenP – Giovani che partecipano
13 Giugno 2025
Aperte fino al 14 settembre le candidature al premio per le organizzazioni del Terzo settore che incentivano la partecipazione giovanile
Non è vero che i giovani non partecipano e non si impegnano a migliorare il Paese. Lo fanno, ma non sempre all’interno delle organizzazioni tradizionali del Terzo settore. Sempre più spesso scelgono forme di impegno fluide, informali, legate a cause specifiche – come l’ambiente, i diritti civili e la giustizia sociale – e lontane da strutture composte e guidate prevalentemente da persone di generazioni passate. In questo scenario, molte realtà del Terzo settore stanno cercando nuove strade per coinvolgere le nuove generazioni anche all’interno dei propri processi decisionali.
In questo scenario nasce “GenP – Giovani che partecipano”, un premio promosso da Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria, dedicato alle organizzazioni del Terzo settore composte da giovani che valorizzino il protagonismo giovanile. Il premio si rivolge a realtà i cui organi di amministrazione siano composti o coinvolgano giovani under 35, incentivando la loro partecipazione attiva nella progettazione e realizzazione dei progetti. Il premio intende infatti portare alla luce e dare visibilità a esperienze significative di partecipazione giovanile.
Le organizzazioni vincitrici riceveranno un contributo di 10mila euro ciascuna e saranno premiate nel corso di un evento nazionale che si terrà nel mese di dicembre 2025.
Le candidature sono aperte fino al 14 settembre 2025 sul sito ufficiale www.genp.it, dove sono disponibili il regolamento completo e il modulo di partecipazione.
A novembre verrà annunciata la shortlist delle 10 organizzazioni finaliste e, tra queste, una giuria composta da esperti del settore e rappresentanti di Acri selezionerà le 3 organizzazioni vincitrici.
I componenti della giuria:
Ferruccio de Bortoli, giornalista
Lucrezia Ferrara, Young Advisory Board Fondazione Compagnia di San Paolo
Luca Gori, presidente Commissione Innovazione sociale di Acri
Clara Morelli, autrice Will Media
Vanessa Pallucchi, portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore
Tommaso Salaroli, cofondatore e CEO di Scomodo
Michele Sciscioli, capo Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale
Media partner dell’iniziativa sono Vita e Will, mentre Percorsi di Secondo Welfare realizzerà e presenterà, in occasione dell’evento di premiazione, un’indagine sul tasso di under 35 nei Cda delle organizzazioni del Terzo settore.
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa
10 Giugno 2025
Assegnate 6 borse di studio per programmi di vita e di studio all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione Carisbo
Sono stati premiati, presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, i 6 studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura. I 6 studenti potranno vivere e studiare per un trimestre fino ad un anno scolastico all’estero, accolti in una famiglia e una scuola del luogo e assistiti dai volontari locali.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Fondazione Intercultura e Fondazione Carisbo che risale al 2020-2021 e, grazie ad essa, 62 studentesse e studenti delle scuole secondarie di II grado – a cui si aggiungono i 6 studenti premiati quest’anno – hanno finora potuto vivere un’esperienza autentica delle diversità e acquisire nuove competenze utili per la loro vita personale e professionale.
Alla cerimonia di premiazione è intervenuta Maila Quaglia, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Carisbo, insieme a Vincenzo Morlini, past Consigliere di Amministrazione di Intercultura, poi Direttore Esecutivo di Intercultura e poi Presidente internazionale di AFS, alle famiglie dei giovani ambasciatori nel mondo e ai volontari di Intercultura, che proprio in questi mesi si stanno occupando della formazione degli studenti in partenza per prepararli alla loro esperienza.
I vincitori sono:
Sara, iscritta al Liceo E. Fermi di Bologna e in partenza per un programma scolastico semestrale in Brasile;
Steven, iscritto al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Thailandia;
Geremia, iscritto all’IIS G. Bruno di Medicina e in partenza per un programma annuale in Lettonia;
Francesca, iscritta all’IIS Montessori-Da Vinci di Porretta Terme e in partenza per un programma annuale in Perù;
Sabrina, iscritta al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma annuale in Honduras;
Matteo, iscritto al Liceo L. Bassi di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Messico.
Emozionati e felici per il traguardo raggiunto, alcuni ragazzi hanno così commentato la vincita della borsa di studio.
Geremia: «Quando ho scoperto di aver vinto, ho sentito come un ritorno brusco al presente. Quella che fino a poco prima sembrava solo un’idea improbabile era diventata concreta. È stato uno shock di consapevolezza. Ero felice, ma allo stesso tempo ero offuscato da tante altre emozioni, compresa la paura iniziale. Marco Aurelioperò, affermava che “ciò che ostacola l’azione, la promuove”, come se fosse proprio l’attrito, a dare lo slancio. Così il timore, invece di essere un intralcio, è ciò che valorizza la scelta.»
Sabrina: «Ho deciso di accettare questa sfida perché volevo mettermi in gioco davvero. Sentivo il bisogno di uscire dalla mia routine e conoscere un altro modo di vivere. L’Honduras, con la sua cultura e la sua lingua completamente nuove per me, mi è sembrato il luogo perfetto per farlo. So che sarà difficile, ma credo che le sfide più grandi siano anche le più formative.» Con loro erano presenti anche due ex vincitrici del concorso Intercultura e della borsa di studio FormazionEuropa, Sara Bonora, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Brasile a.s. 2023-24 e Matilde Mazzanti, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Cile a.s. 2023-24.
Ricerca Ipsos: l’esperienza con Intercultura decisiva per la propria vita per il 68% degli ex partecipanti
Partire con Intercultura non è solo un soggiorno all’estero, ma un’esperienza che lascia il segno per tutta la vita. Un’indagine Ipsos su 958 ex studenti, oggi tra i 20 e i 64 anni, lo conferma. Il 68% riconosce un impatto decisivo sulla propria identità e attribuisce ai volontari un ruolo chiave nel proprio percorso di crescita personale. Vivere e studiare all’estero con Intercultura permette di sviluppare competenze trasversali, fondamentali sia nella vita personale che in quella professionale.
Il 58% ha scelto destinazioni non convenzionali tra cui l’Asia, l’America Latina e l’Africa sviluppando un atteggiamento di apertura alla diversità culturale e competenze linguistiche: tutti parlano almeno un’altra lingua oltre all’inglese. Le soft skills ne escono rafforzate: il 97% migliora le relazioni, l’89% diventa più autonomo e il 74% si sente pronto alle sfide del mondo di oggi.
Sul piano personale, chi ha vissuto l’esperienza Intercultura denota una grande attenzione e accettazione delle diversità e una coscienza sociale evoluta e sensibile a tematiche di equità. E infine, il 65% si dichiara felice della propria vita, un aspetto che deriva dalla maggiore consapevolezza delle proprie risorse e da una marcata adattabilità di fronte ai cambiamenti. Intercultura non è solo un viaggio, ma un investimento nel futuro di sé stessi e del mondo intero.
Persone
Al via il canale di cofinanziamento del Fondo per la Repubblica Digitale
26 Maggio 2025
L’iniziativa
Annunciata dall’Impresa socialeFondo per la Repubblica Digitalel’attivazione di un canale di cofinanziamento da 5 milioni di euro, destinato a sostenere progetti ed iniziative congiunte orientate allo sviluppo delle competenze digitali e all’inclusione sociale, economica e lavorativa dei cittadini.
L’iniziativa, parte del Piano Strategico 2025–2026 approvato dal Comitato di Indirizzo Strategico del Fondo per la Repubblica Digitale, rappresenta uno strumento innovativo per attivare collaborazioni strategiche tra enti pubblici, privati e del Terzo Settore, con l’obiettivo di amplificare l’impatto delle azioni formative sul territorio.
Il canale di cofinanziamento, che mira ad attrarre risorse supplementari coerenti con le finalità del Fondo per la Repubblica Digitale, vuole inoltre favorire un confronto positivo con le esperienze di altri soggetti, portando avanti collaborazioni strategiche per arricchire reciprocamente la conoscenza, le pratiche e le esperienze sui temi relativi alla formazione e all’inclusione digitale. Questo approccio permette di amplificare l’impatto delle iniziative sostenute e di rafforzare la consapevolezza sul valore dell’investimento e della collaborazione per promuovere la formazione digitale e il reinserimento sociale delle categorie più fragili. Oltre a generare un effetto leva sulle risorse economiche messe in campo dal Fondo per la Repubblica Digitale e dagli interlocutori coinvolti, l’apertura del canale di cofinanziamento mira anche a sperimentare forme di innovazione, sia negli ambiti di intervento sia nelle modalità operative o metodologiche scelte.
Modalità di partecipazione
Il canale di cofinanziamento è aperto a soggetti pubblici e privati, con o senza scopo di lucro. Le iniziative e le progettualità promosse dovranno focalizzarsi su tematiche di interesse condiviso, attraverso tre modalità operative:
bandi pubblici elaborati e promossi congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori in funzione di enti erogatori;
progetti proposti direttamente da enti del Terzo Settore e sostenuti, almeno al 50%, da risorse interne e/o esterne provenienti da uno o più cofinanziatori;
iniziative elaborate e promosse congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori per la realizzazione di opportunità rivolte alla collettività in linea con la mission del Fondo per la Repubblica Digitale.
Il processo di selezione si articola in due momenti: una prima fase, in cui i soggetti interessati presentano la propria idea progettuale e una seconda fase, riservata esclusivamente alle idee ritenute idonee, in cui si procederà con la progettazione esecutiva. I criteri di selezione includono: coerenza con la missione del Fondo, originalità della proposta, assenza di contenuti già sottoposti o respinti, e assenza di interventi per l’acquisto e la costruzione di infrastrutture o esclusivamente finalizzate alla ricerca.
Le proposte potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili.
Risorse disponibili
Il Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale ha stanziato in totale 5 milioni di euro.
Fondazione, Comune e Chiesa di Bologna insieme per il progetto Bologna Serena per gli anziani
19 Maggio 2025
Investimento complessivo da 9 milioni di euro in tre anni per un progetto sulla qualità della vita delle persone over 65. Villa Serena come punto di riferimento per persone anziane
A Bologna la popolazione over 65, conta circa 96.000 persone, sono il 25% della popolazione. Saranno oltre 100 mila tra dieci anni e 109 mila tra venti. Di questi, quasi 55.000 hanno più di 75 anni e 36.000 superano gli 80 anni, mentre i centenari si avvicinano alle 250 unità. I livelli di autosufficienza non dipendono solo dall’età, ma diminuiscono con l’invecchiamento. Dall’indagine sulla qualità della vita realizzata dal Comune di Bologna sappiamo che oggi le persone che dichiarano di prendersi cura di un anziano sopra i 75 anni sono stimate in 17 mila. Il 33% degli over 65 a Bologna oggi abita da solo, percentuale che sale al 50% per gli over 80.
Da questi dati e da questa tendenza all’invecchiamento della popolazione e quindi dell’aspettativa di vita in città, parte il progettoBologna Serena per gli anziani.
Bologna Serena per gli anziani è il nuovo progetto con il quale Fondazione Carisbo, Comune e Chiesa di Bologna collaboreranno nei prossimi tre anni, a partire dal 2025, nel realizzare servizi di supporto, assistenza e inclusione sociale dedicati alla popolazione anziana e ai caregiver, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli over 65.
Bologna Serena per gli anziani ha gli obiettivi di:
innovare e rafforzare le risposte del sistema dei servizi mirati a rispondere ai bisogni della terza età;
sperimentare nuove risposte al cambiamento dei bisogni espressi dalla popolazione anziana alla luce delle mutazioni sociali e demografiche;
aggregare istituzioni, soggetti del terzo settore e comunità nel progettare e realizzare insieme un nuovo welfare per gli anziani.
Questi obiettivi saranno realizzati lungo tre assi strategici:
il domicilio come prospettiva prioritaria per il benessere dell’anziano;
la valorizzazione del ruolo del caregiver familiare e delle assistenti familiari;
la risposta a chi non entra nelle strutture residenziali sociosanitarie.
La convenzionetra gli enti sarà approvata nella prossima Giunta e prevede un investimento da parte della Fondazione Carisbo, che partecipa alla redazione delle linee guida e alle azioni, allo sviluppo, monitoraggio e valutazione del progetto, pari a 4,25 milioni di euro nell’arco di un triennio (di cui 1,25 milioni nel 2025, 1,5 milioni per il 2026 e 1,5 per il 2027).
Il Comune attuerà il progetto secondo le linee guida concordate, cofinanziandolo con ulteriori interventi nell’ambito delle risorse del proprio bilancio, per un valore di altri 4,5 milioni di euro nel triennio 2025/2027.
Questi fondi, pari a 9 milioni di euro in 3 anni, saranno destinati alle attività previste e gli enti collaboreranno nella gestione e il coordinamento delle azioni in collaborazione con gli enti e i soggetti del territorio garantendo la partecipazione della rete socio-sanitaria, in particolare Ausl di Bologna e Asp Città di Bologna, mentre la Chiesa di Bologna si impegna a collaborare al monitoraggio del progetto in sinergia con i propri servizi di ascolto territoriale.
Questo budget sarà suddiviso nel triennio su varie linee progettuali che riguardano:
interventi per i caregiver;
costruire una comunità dementia friendly;
potenziamento di telecontrollo, teleassistenza, telecompagnia;
servizi sociosanitari aperti;
promozione dell’invecchiamento in salute;
la creazione di un luogo e un team di riferimento in città sulle politiche per gli anziani.
A Villa Serena un punto di riferimento sulle politiche per le persone anziane
Sarà Villa Serena il punto di riferimento dove realizzare un luogo fisico in città per le famiglie, i cittadini, le associazioni e la comunità professionale sulle politiche per gli anziani. Lo spazio potrà essere allestito con mostre a tema, materiale informativo sulle opportunità esistenti, punti di informazione e orientamento per gli anziani sui temi della salute e dei servizi, uffici da dedicare all’organizzazione di eventi, gite o vacanze, locali e spazi aperti per lo svolgimento di attività di socializzazione, culturali e sportive.
Sarà sede di un team dedicato all’analisi del fenomeno dell’invecchiamento demografico e alla creazione di progettazioni innovative a partire dalla raccolta di dati affidabili e comparabili per monitorare i progressi delle azioni messe in campo e per la definizione delle politiche in questo ambito. Le nuove informazioni raccolte sui caregiver potranno offrire una maggior conoscenza delle conseguenze dell’assistenza informale sullo stress di chi si prende cura dei propri familiari, sulle diseguaglianze di genere ad esse connesse, sull’effettiva capacità di accesso ai servizi per le long term care, sulle diseguaglianze territoriali e servire alla produzione di conoscenze da mettere a disposizione della città per costruire il futuro welfare per gli anziani a Bologna.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo entra a far parte del Consorzio BI-REX di Bologna
23 Aprile 2025
Fondazione Carisbo annuncia la sua adesione al Consorzio BI-REX Big Data Innovation & Research Excellence, Competence Center nazionale e soggetto attuatore del Pnrr ad alta specializzazione sui Big Data, Industria 4.0 e Transizione 5.0.
La convenzione siglata, della durata di 3 anni e rinnovabile, darà avvio a forme di collaborazione sinergica, particolarmente focalizzate su iniziative per lo sviluppo economico del territorio, tramite la promozione di attività nell’ambito di Industria 4.0 di ricerca applicata, l’attivazione di progetti di innovazione e supporto all’imprenditorialità, nonché la messa a punto di percorsi di incubazione, accelerazione, orientamento e formazione.
Fondazione Carisbo e Consorzio BI-REX saranno così impegnate nella partecipazione congiunta a bandi europei, nazionali, regionali per la realizzazione di progetti di ricerca e formazione, attivando programmi di incubazione e accelerazione d’impresa, sostenendo la partecipazione delle rispettive startup a iniziative di networking e favorendone l’accesso, tramite tariffe agevolate, agli spazi di coworking nelle rispettive strutture.
Fondazione Carisbo è una fondazione di origine bancaria che persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo del territorio metropolitano di Bologna. Con il progetto BIGBO – Boost Innovation Garage, polo dedicato ai talenti, all’innovazione e alla trasformazione digitale, la Fondazione contribuisce nel diffondere una cultura imprenditoriale innovativa, generando un impatto tangibile e creando nuove opportunità di lavoro. BIGBO offre spazi di lavoro flessibili, multifunzionali e organizza tavole rotonde ed eventi incentrati su innovazione e tecnologia, programmi di accelerazione, attività di collegamento tra aziende consolidate e startup.
Il Competence Center BI-REX, con sede a Bologna, si configura come Public Private Partnership che raccoglie 64 player tra Università, Centri di Ricerca e Imprese di eccellenza, con l’obiettivo di supportare le aziende nei processi di innovazione, trasformazione digitale e sostenibilità, favorendo l’adozione delle tecnologie Industria 4.0 e 5.0 e il trasferimento tecnologico attraverso una vasta serie di servizi. Principale valore aggiunto di BI-REX è rappresentato dalla Linea Pilota, fabbrica digitale interconnessa completamente a disposizione delle imprese, in cui le tecnologie 4.0 and 5.0 sono integrate con quelle tradizionali.
Persone
Pubblicato il bando “Dritti al Punto” del Fondo per la Repubblica Digitale
22 Aprile 2025
Il contesto italiano
Lo sviluppo delle competenze digitali è uno degli obiettivi strategici dell’Unione europea, che mira a dotare almeno l’80% dei cittadini tra i 16 e i 74 anni di competenze digitali di base entro il 2030. A guidare questo processo è il quadro europeoDigComp 2.2, che individua cinque aree chiave – dalla sicurezza informatica, alla creazione di contenuti – ritenute essenziali per una piena partecipazione alla vita sociale e professionale. L’Italia, tuttavia, registra un significativo ritardo rispetto alla media UE: nel 2023 solo il 46% degli adulti possedeva competenze digitali almeno di base.
Il quadro è aggravato da divari generazionali e territoriali: tra i giovani (16-24 anni) la quota sale al 59%, mentre tra gli over 65 crolla al 19%, con le regioni del Sud ampiamente sotto la media UE (34%). Per colmare il ritardo, il PNRR ha attivato la misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, con l’obiettivo di formare 2 milioni di cittadini entro il 2026 attraverso 3000 Punti Digitale Facile. Sebbene la rete dei punti sia stata attivata, a marzo 2025, sono stati raggiunti circa 760 mila cittadini, pari al 38% dell’obiettivo, con risultati disomogenei tra le diverse regioni.
Bando Dritti al Punto
Il bando intende sostenere progetti di formazione all’interno dei Punti Digitale Facile, integrando le attività già pianificate e realizzate nell’ambito della misura M1C1 1.7.2 “Rete dei servizi di facilitazione digitale” del PNRR, al fine di potenziarne l’offerta formativa.
In particolare, si intende selezionare progetti formativi rivolti a tutti i cittadini, incentrati sui temi individuati dal quadro europeo DigComp 2.2, come l’alfabetizzazione su informazione e dati, ovvero la capacità di analizzare criticamente fonti e contenuti online e distinguere le informazioni affidabili dalle fake news; la sicurezza informatica, intesa come consapevolezza dei rischi digitali e capacità di proteggere dispositivi e dati personali; la creazione di contenuti digitali, anche con il supporto dell’Intelligenza Artificiale, promuovendo un uso consapevole e responsabile degli strumenti digitali e una riflessione sulle implicazioni etiche, sociali e legali dell’IA; infine, la comunicazione e collaborazione attraverso le tecnologie digitali, per incentivare l’uso attivo dei servizi digitali pubblici e privati (come l’uso di app quali Io e IT-Wallet, o servizi come Identità digitale, Domicilio digitale e Fascicolo sanitario elettronico), sviluppando strategie comunicative efficaci e inclusive nei diversi ambienti digitali.
Chi può partecipare
Le proposte possono essere presentate da Soggetti attuatori o Soggetti sub-attuatori della misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, che si occupino direttamente o indirettamente – per tramite di Soggetti realizzatori – della gestione di almeno un Punto Digitale Facile, o ancora da Soggetti realizzatori della misura, intesi come enti privati che abbiano sottoscritto un’apposita convenzione/contratto con un Soggetto attuatore/sub-attuatore per la co-gestione e co-progettazione delle attività presso uno o più Punti Digitale Facile.
Le proposte progettuali, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma Re@dy, entro le ore 11 del30 maggio 2025.
Composizione della lista congiunta di candidati al Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025/2026/2027 di Intesa Sanpaolo S.p.A.
28 Marzo 2025
Le Fondazioni aderenti al patto parasociale di consultazione e voto sottoscritto l’11 novembre 2024 in relazione all’Assemblea di Intesa Sanpaolo convocata per il 29 aprile 2025, anche sulla base degli orientamenti manifestati dal Consiglio di Amministrazione uscente della Banca per la composizione della lista dei candidati alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025−2027 e con l’intento di assicurare:
la composizione quantitativamente ottimale, avuto riguardo alla complessità organizzativa, di operatività e di governance della Banca e alle valutazioni espresse sulle dinamiche di funzionamento dell’Organo collegiale;
la continuità di azione ed il mantenimento del patrimonio informativo e di esperienze acquisito nel corso dei precedenti mandati;
un riscontro concreto alle esigenze di continuare a esprimere scelte di elevata qualità, diversità, complementarità e di integrare nuove competenze strategiche, professionalità e personalità, al fine di dare continuità alle capacità di approfondimento e di dibattito in tutte le complesse materie di competenza del Consiglio e del Comitato per il Controllo sulla Gestione, e permettere un’adeguata costituzione e funzionalità dei Comitati endo−consiliari;
hanno depositato in data 27 marzo 2025 la seguente lista di 17 candidati così articolata:
SEZIONE 1
GIAN MARIA GROS-PIETRO
PAOLA TAGLIAVINI
CARLO MESSINA
MARIANGELA ZAPPIA
FRANCO CERUTI
PAOLO MARIA VITTORIO GRANDI
LUCIANO NEBBIA
LIANA LOGIURATO
PIETRO PREVITALI
MARIA ALESSANDRA STEFANELLI
BRUNO MARIA PARIGI
DONATELLA BUSSO
SILVIA MERLO
PAOLO MESSA
SEZIONE 2
FABRIZIO MOSCA
MARIELLA TAGLIABUE
MAURA CAMPRA
Nel medesimo contesto, le Fondazioni hanno proposto (i) di determinare in 19 il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da nominare, (ii) di riconfermare il Prof. Gian Maria Gros−Pietro quale Presidente del Consiglio di Amministrazione e (iii) di nominare la Prof.a Paola Tagliavini quale Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione; nonché (iv) di indicare il Dott. Carlo Messina come profilo ideale per la posizione di Consigliere Delegato e CEO, nell’ambito della lista presentata, ferme restando le piene prerogative proprie del Consiglio di Amministrazione che sarà nominato, in ragione dei poteri definiti dallo Statuto sociale.
Alla luce dei risultati conseguiti nell’ultimo decennio dalla Banca, che hanno posto Intesa Sanpaolo in una posizione di vertice assoluto tra le banche europee, sia per l’affidabilità sia per il sostegno allo sviluppo del Paese, i Presidenti delle Fondazioni, nella loro connaturata rappresentanza di azionisti istituzionali di lungo termine, esprimono vivo apprezzamento per la visione e la gestione altamente efficace da parte del CEO e conseguentemente auspicano che il Dr. Carlo Messina possa garantire il suo ruolo di leadership nella Banca anche per i successivi mandati.
Infine, le Fondazioni hanno proposto, in linea con quanto evidenziato dal Consiglio uscente, la conferma degli emolumenti per i consiglieri che non siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione e l’incremento del compenso fisso specifico per i consiglieri che siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione nonché del compenso additivo del Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione.
Sviluppo del territorio
Aperto il bando Fairplay (terza sessione erogativa 2025)
28 Marzo 2025
Per l’area Sviluppo del territorio (settore Educazione, istruzione e formazione) e la missione “Formazione del capitale umano”, con specifico riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile SDG n° 4 “Istruzione di qualità” e SDG n° 9 “Imprese, innovazione e infrastrutture”, il bando Fairplay accessibile fino al 5 maggio rende disponibili risorse per 150.000 euro allo scopo di:
promuovere l’idea di sport inclusivo, aperto a tutti, capace di incidere positivamente sulla coesione sociale della comunità territoriale;
incentivare la rigenerazione di spazi in un’ottica di condivisione e cura del bene comune;
favorire la diffusione di valori educativi e corretti stili di vita.
Acri lancia il Premio GenP – Giovani che partecipano
13 Giugno 2025
Aperte fino al 14 settembre le candidature al premio per le organizzazioni del Terzo settore che incentivano la partecipazione giovanile
Non è vero che i giovani non partecipano e non si impegnano a migliorare il Paese. Lo fanno, ma non sempre all’interno delle organizzazioni tradizionali del Terzo settore. Sempre più spesso scelgono forme di impegno fluide, informali, legate a cause specifiche – come l’ambiente, i diritti civili e la giustizia sociale – e lontane da strutture composte e guidate prevalentemente da persone di generazioni passate. In questo scenario, molte realtà del Terzo settore stanno cercando nuove strade per coinvolgere le nuove generazioni anche all’interno dei propri processi decisionali.
In questo scenario nasce “GenP – Giovani che partecipano”, un premio promosso da Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria, dedicato alle organizzazioni del Terzo settore composte da giovani che valorizzino il protagonismo giovanile. Il premio si rivolge a realtà i cui organi di amministrazione siano composti o coinvolgano giovani under 35, incentivando la loro partecipazione attiva nella progettazione e realizzazione dei progetti. Il premio intende infatti portare alla luce e dare visibilità a esperienze significative di partecipazione giovanile.
Le organizzazioni vincitrici riceveranno un contributo di 10mila euro ciascuna e saranno premiate nel corso di un evento nazionale che si terrà nel mese di dicembre 2025.
Le candidature sono aperte fino al 14 settembre 2025 sul sito ufficiale www.genp.it, dove sono disponibili il regolamento completo e il modulo di partecipazione.
A novembre verrà annunciata la shortlist delle 10 organizzazioni finaliste e, tra queste, una giuria composta da esperti del settore e rappresentanti di Acri selezionerà le 3 organizzazioni vincitrici.
I componenti della giuria:
Ferruccio de Bortoli, giornalista
Lucrezia Ferrara, Young Advisory Board Fondazione Compagnia di San Paolo
Luca Gori, presidente Commissione Innovazione sociale di Acri
Clara Morelli, autrice Will Media
Vanessa Pallucchi, portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore
Tommaso Salaroli, cofondatore e CEO di Scomodo
Michele Sciscioli, capo Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale
Media partner dell’iniziativa sono Vita e Will, mentre Percorsi di Secondo Welfare realizzerà e presenterà, in occasione dell’evento di premiazione, un’indagine sul tasso di under 35 nei Cda delle organizzazioni del Terzo settore.
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa
10 Giugno 2025
Assegnate 6 borse di studio per programmi di vita e di studio all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione Carisbo
Sono stati premiati, presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, i 6 studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura. I 6 studenti potranno vivere e studiare per un trimestre fino ad un anno scolastico all’estero, accolti in una famiglia e una scuola del luogo e assistiti dai volontari locali.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Fondazione Intercultura e Fondazione Carisbo che risale al 2020-2021 e, grazie ad essa, 62 studentesse e studenti delle scuole secondarie di II grado – a cui si aggiungono i 6 studenti premiati quest’anno – hanno finora potuto vivere un’esperienza autentica delle diversità e acquisire nuove competenze utili per la loro vita personale e professionale.
Alla cerimonia di premiazione è intervenuta Maila Quaglia, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Carisbo, insieme a Vincenzo Morlini, past Consigliere di Amministrazione di Intercultura, poi Direttore Esecutivo di Intercultura e poi Presidente internazionale di AFS, alle famiglie dei giovani ambasciatori nel mondo e ai volontari di Intercultura, che proprio in questi mesi si stanno occupando della formazione degli studenti in partenza per prepararli alla loro esperienza.
I vincitori sono:
Sara, iscritta al Liceo E. Fermi di Bologna e in partenza per un programma scolastico semestrale in Brasile;
Steven, iscritto al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Thailandia;
Geremia, iscritto all’IIS G. Bruno di Medicina e in partenza per un programma annuale in Lettonia;
Francesca, iscritta all’IIS Montessori-Da Vinci di Porretta Terme e in partenza per un programma annuale in Perù;
Sabrina, iscritta al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma annuale in Honduras;
Matteo, iscritto al Liceo L. Bassi di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Messico.
Emozionati e felici per il traguardo raggiunto, alcuni ragazzi hanno così commentato la vincita della borsa di studio.
Geremia: «Quando ho scoperto di aver vinto, ho sentito come un ritorno brusco al presente. Quella che fino a poco prima sembrava solo un’idea improbabile era diventata concreta. È stato uno shock di consapevolezza. Ero felice, ma allo stesso tempo ero offuscato da tante altre emozioni, compresa la paura iniziale. Marco Aurelioperò, affermava che “ciò che ostacola l’azione, la promuove”, come se fosse proprio l’attrito, a dare lo slancio. Così il timore, invece di essere un intralcio, è ciò che valorizza la scelta.»
Sabrina: «Ho deciso di accettare questa sfida perché volevo mettermi in gioco davvero. Sentivo il bisogno di uscire dalla mia routine e conoscere un altro modo di vivere. L’Honduras, con la sua cultura e la sua lingua completamente nuove per me, mi è sembrato il luogo perfetto per farlo. So che sarà difficile, ma credo che le sfide più grandi siano anche le più formative.» Con loro erano presenti anche due ex vincitrici del concorso Intercultura e della borsa di studio FormazionEuropa, Sara Bonora, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Brasile a.s. 2023-24 e Matilde Mazzanti, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Cile a.s. 2023-24.
Ricerca Ipsos: l’esperienza con Intercultura decisiva per la propria vita per il 68% degli ex partecipanti
Partire con Intercultura non è solo un soggiorno all’estero, ma un’esperienza che lascia il segno per tutta la vita. Un’indagine Ipsos su 958 ex studenti, oggi tra i 20 e i 64 anni, lo conferma. Il 68% riconosce un impatto decisivo sulla propria identità e attribuisce ai volontari un ruolo chiave nel proprio percorso di crescita personale. Vivere e studiare all’estero con Intercultura permette di sviluppare competenze trasversali, fondamentali sia nella vita personale che in quella professionale.
Il 58% ha scelto destinazioni non convenzionali tra cui l’Asia, l’America Latina e l’Africa sviluppando un atteggiamento di apertura alla diversità culturale e competenze linguistiche: tutti parlano almeno un’altra lingua oltre all’inglese. Le soft skills ne escono rafforzate: il 97% migliora le relazioni, l’89% diventa più autonomo e il 74% si sente pronto alle sfide del mondo di oggi.
Sul piano personale, chi ha vissuto l’esperienza Intercultura denota una grande attenzione e accettazione delle diversità e una coscienza sociale evoluta e sensibile a tematiche di equità. E infine, il 65% si dichiara felice della propria vita, un aspetto che deriva dalla maggiore consapevolezza delle proprie risorse e da una marcata adattabilità di fronte ai cambiamenti. Intercultura non è solo un viaggio, ma un investimento nel futuro di sé stessi e del mondo intero.
Persone
Al via il canale di cofinanziamento del Fondo per la Repubblica Digitale
26 Maggio 2025
L’iniziativa
Annunciata dall’Impresa socialeFondo per la Repubblica Digitalel’attivazione di un canale di cofinanziamento da 5 milioni di euro, destinato a sostenere progetti ed iniziative congiunte orientate allo sviluppo delle competenze digitali e all’inclusione sociale, economica e lavorativa dei cittadini.
L’iniziativa, parte del Piano Strategico 2025–2026 approvato dal Comitato di Indirizzo Strategico del Fondo per la Repubblica Digitale, rappresenta uno strumento innovativo per attivare collaborazioni strategiche tra enti pubblici, privati e del Terzo Settore, con l’obiettivo di amplificare l’impatto delle azioni formative sul territorio.
Il canale di cofinanziamento, che mira ad attrarre risorse supplementari coerenti con le finalità del Fondo per la Repubblica Digitale, vuole inoltre favorire un confronto positivo con le esperienze di altri soggetti, portando avanti collaborazioni strategiche per arricchire reciprocamente la conoscenza, le pratiche e le esperienze sui temi relativi alla formazione e all’inclusione digitale. Questo approccio permette di amplificare l’impatto delle iniziative sostenute e di rafforzare la consapevolezza sul valore dell’investimento e della collaborazione per promuovere la formazione digitale e il reinserimento sociale delle categorie più fragili. Oltre a generare un effetto leva sulle risorse economiche messe in campo dal Fondo per la Repubblica Digitale e dagli interlocutori coinvolti, l’apertura del canale di cofinanziamento mira anche a sperimentare forme di innovazione, sia negli ambiti di intervento sia nelle modalità operative o metodologiche scelte.
Modalità di partecipazione
Il canale di cofinanziamento è aperto a soggetti pubblici e privati, con o senza scopo di lucro. Le iniziative e le progettualità promosse dovranno focalizzarsi su tematiche di interesse condiviso, attraverso tre modalità operative:
bandi pubblici elaborati e promossi congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori in funzione di enti erogatori;
progetti proposti direttamente da enti del Terzo Settore e sostenuti, almeno al 50%, da risorse interne e/o esterne provenienti da uno o più cofinanziatori;
iniziative elaborate e promosse congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori per la realizzazione di opportunità rivolte alla collettività in linea con la mission del Fondo per la Repubblica Digitale.
Il processo di selezione si articola in due momenti: una prima fase, in cui i soggetti interessati presentano la propria idea progettuale e una seconda fase, riservata esclusivamente alle idee ritenute idonee, in cui si procederà con la progettazione esecutiva. I criteri di selezione includono: coerenza con la missione del Fondo, originalità della proposta, assenza di contenuti già sottoposti o respinti, e assenza di interventi per l’acquisto e la costruzione di infrastrutture o esclusivamente finalizzate alla ricerca.
Le proposte potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili.
Risorse disponibili
Il Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale ha stanziato in totale 5 milioni di euro.
Fondazione, Comune e Chiesa di Bologna insieme per il progetto Bologna Serena per gli anziani
19 Maggio 2025
Investimento complessivo da 9 milioni di euro in tre anni per un progetto sulla qualità della vita delle persone over 65. Villa Serena come punto di riferimento per persone anziane
A Bologna la popolazione over 65, conta circa 96.000 persone, sono il 25% della popolazione. Saranno oltre 100 mila tra dieci anni e 109 mila tra venti. Di questi, quasi 55.000 hanno più di 75 anni e 36.000 superano gli 80 anni, mentre i centenari si avvicinano alle 250 unità. I livelli di autosufficienza non dipendono solo dall’età, ma diminuiscono con l’invecchiamento. Dall’indagine sulla qualità della vita realizzata dal Comune di Bologna sappiamo che oggi le persone che dichiarano di prendersi cura di un anziano sopra i 75 anni sono stimate in 17 mila. Il 33% degli over 65 a Bologna oggi abita da solo, percentuale che sale al 50% per gli over 80.
Da questi dati e da questa tendenza all’invecchiamento della popolazione e quindi dell’aspettativa di vita in città, parte il progettoBologna Serena per gli anziani.
Bologna Serena per gli anziani è il nuovo progetto con il quale Fondazione Carisbo, Comune e Chiesa di Bologna collaboreranno nei prossimi tre anni, a partire dal 2025, nel realizzare servizi di supporto, assistenza e inclusione sociale dedicati alla popolazione anziana e ai caregiver, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli over 65.
Bologna Serena per gli anziani ha gli obiettivi di:
innovare e rafforzare le risposte del sistema dei servizi mirati a rispondere ai bisogni della terza età;
sperimentare nuove risposte al cambiamento dei bisogni espressi dalla popolazione anziana alla luce delle mutazioni sociali e demografiche;
aggregare istituzioni, soggetti del terzo settore e comunità nel progettare e realizzare insieme un nuovo welfare per gli anziani.
Questi obiettivi saranno realizzati lungo tre assi strategici:
il domicilio come prospettiva prioritaria per il benessere dell’anziano;
la valorizzazione del ruolo del caregiver familiare e delle assistenti familiari;
la risposta a chi non entra nelle strutture residenziali sociosanitarie.
La convenzionetra gli enti sarà approvata nella prossima Giunta e prevede un investimento da parte della Fondazione Carisbo, che partecipa alla redazione delle linee guida e alle azioni, allo sviluppo, monitoraggio e valutazione del progetto, pari a 4,25 milioni di euro nell’arco di un triennio (di cui 1,25 milioni nel 2025, 1,5 milioni per il 2026 e 1,5 per il 2027).
Il Comune attuerà il progetto secondo le linee guida concordate, cofinanziandolo con ulteriori interventi nell’ambito delle risorse del proprio bilancio, per un valore di altri 4,5 milioni di euro nel triennio 2025/2027.
Questi fondi, pari a 9 milioni di euro in 3 anni, saranno destinati alle attività previste e gli enti collaboreranno nella gestione e il coordinamento delle azioni in collaborazione con gli enti e i soggetti del territorio garantendo la partecipazione della rete socio-sanitaria, in particolare Ausl di Bologna e Asp Città di Bologna, mentre la Chiesa di Bologna si impegna a collaborare al monitoraggio del progetto in sinergia con i propri servizi di ascolto territoriale.
Questo budget sarà suddiviso nel triennio su varie linee progettuali che riguardano:
interventi per i caregiver;
costruire una comunità dementia friendly;
potenziamento di telecontrollo, teleassistenza, telecompagnia;
servizi sociosanitari aperti;
promozione dell’invecchiamento in salute;
la creazione di un luogo e un team di riferimento in città sulle politiche per gli anziani.
A Villa Serena un punto di riferimento sulle politiche per le persone anziane
Sarà Villa Serena il punto di riferimento dove realizzare un luogo fisico in città per le famiglie, i cittadini, le associazioni e la comunità professionale sulle politiche per gli anziani. Lo spazio potrà essere allestito con mostre a tema, materiale informativo sulle opportunità esistenti, punti di informazione e orientamento per gli anziani sui temi della salute e dei servizi, uffici da dedicare all’organizzazione di eventi, gite o vacanze, locali e spazi aperti per lo svolgimento di attività di socializzazione, culturali e sportive.
Sarà sede di un team dedicato all’analisi del fenomeno dell’invecchiamento demografico e alla creazione di progettazioni innovative a partire dalla raccolta di dati affidabili e comparabili per monitorare i progressi delle azioni messe in campo e per la definizione delle politiche in questo ambito. Le nuove informazioni raccolte sui caregiver potranno offrire una maggior conoscenza delle conseguenze dell’assistenza informale sullo stress di chi si prende cura dei propri familiari, sulle diseguaglianze di genere ad esse connesse, sull’effettiva capacità di accesso ai servizi per le long term care, sulle diseguaglianze territoriali e servire alla produzione di conoscenze da mettere a disposizione della città per costruire il futuro welfare per gli anziani a Bologna.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo entra a far parte del Consorzio BI-REX di Bologna
23 Aprile 2025
Fondazione Carisbo annuncia la sua adesione al Consorzio BI-REX Big Data Innovation & Research Excellence, Competence Center nazionale e soggetto attuatore del Pnrr ad alta specializzazione sui Big Data, Industria 4.0 e Transizione 5.0.
La convenzione siglata, della durata di 3 anni e rinnovabile, darà avvio a forme di collaborazione sinergica, particolarmente focalizzate su iniziative per lo sviluppo economico del territorio, tramite la promozione di attività nell’ambito di Industria 4.0 di ricerca applicata, l’attivazione di progetti di innovazione e supporto all’imprenditorialità, nonché la messa a punto di percorsi di incubazione, accelerazione, orientamento e formazione.
Fondazione Carisbo e Consorzio BI-REX saranno così impegnate nella partecipazione congiunta a bandi europei, nazionali, regionali per la realizzazione di progetti di ricerca e formazione, attivando programmi di incubazione e accelerazione d’impresa, sostenendo la partecipazione delle rispettive startup a iniziative di networking e favorendone l’accesso, tramite tariffe agevolate, agli spazi di coworking nelle rispettive strutture.
Fondazione Carisbo è una fondazione di origine bancaria che persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo del territorio metropolitano di Bologna. Con il progetto BIGBO – Boost Innovation Garage, polo dedicato ai talenti, all’innovazione e alla trasformazione digitale, la Fondazione contribuisce nel diffondere una cultura imprenditoriale innovativa, generando un impatto tangibile e creando nuove opportunità di lavoro. BIGBO offre spazi di lavoro flessibili, multifunzionali e organizza tavole rotonde ed eventi incentrati su innovazione e tecnologia, programmi di accelerazione, attività di collegamento tra aziende consolidate e startup.
Il Competence Center BI-REX, con sede a Bologna, si configura come Public Private Partnership che raccoglie 64 player tra Università, Centri di Ricerca e Imprese di eccellenza, con l’obiettivo di supportare le aziende nei processi di innovazione, trasformazione digitale e sostenibilità, favorendo l’adozione delle tecnologie Industria 4.0 e 5.0 e il trasferimento tecnologico attraverso una vasta serie di servizi. Principale valore aggiunto di BI-REX è rappresentato dalla Linea Pilota, fabbrica digitale interconnessa completamente a disposizione delle imprese, in cui le tecnologie 4.0 and 5.0 sono integrate con quelle tradizionali.
Persone
Pubblicato il bando “Dritti al Punto” del Fondo per la Repubblica Digitale
22 Aprile 2025
Il contesto italiano
Lo sviluppo delle competenze digitali è uno degli obiettivi strategici dell’Unione europea, che mira a dotare almeno l’80% dei cittadini tra i 16 e i 74 anni di competenze digitali di base entro il 2030. A guidare questo processo è il quadro europeoDigComp 2.2, che individua cinque aree chiave – dalla sicurezza informatica, alla creazione di contenuti – ritenute essenziali per una piena partecipazione alla vita sociale e professionale. L’Italia, tuttavia, registra un significativo ritardo rispetto alla media UE: nel 2023 solo il 46% degli adulti possedeva competenze digitali almeno di base.
Il quadro è aggravato da divari generazionali e territoriali: tra i giovani (16-24 anni) la quota sale al 59%, mentre tra gli over 65 crolla al 19%, con le regioni del Sud ampiamente sotto la media UE (34%). Per colmare il ritardo, il PNRR ha attivato la misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, con l’obiettivo di formare 2 milioni di cittadini entro il 2026 attraverso 3000 Punti Digitale Facile. Sebbene la rete dei punti sia stata attivata, a marzo 2025, sono stati raggiunti circa 760 mila cittadini, pari al 38% dell’obiettivo, con risultati disomogenei tra le diverse regioni.
Bando Dritti al Punto
Il bando intende sostenere progetti di formazione all’interno dei Punti Digitale Facile, integrando le attività già pianificate e realizzate nell’ambito della misura M1C1 1.7.2 “Rete dei servizi di facilitazione digitale” del PNRR, al fine di potenziarne l’offerta formativa.
In particolare, si intende selezionare progetti formativi rivolti a tutti i cittadini, incentrati sui temi individuati dal quadro europeo DigComp 2.2, come l’alfabetizzazione su informazione e dati, ovvero la capacità di analizzare criticamente fonti e contenuti online e distinguere le informazioni affidabili dalle fake news; la sicurezza informatica, intesa come consapevolezza dei rischi digitali e capacità di proteggere dispositivi e dati personali; la creazione di contenuti digitali, anche con il supporto dell’Intelligenza Artificiale, promuovendo un uso consapevole e responsabile degli strumenti digitali e una riflessione sulle implicazioni etiche, sociali e legali dell’IA; infine, la comunicazione e collaborazione attraverso le tecnologie digitali, per incentivare l’uso attivo dei servizi digitali pubblici e privati (come l’uso di app quali Io e IT-Wallet, o servizi come Identità digitale, Domicilio digitale e Fascicolo sanitario elettronico), sviluppando strategie comunicative efficaci e inclusive nei diversi ambienti digitali.
Chi può partecipare
Le proposte possono essere presentate da Soggetti attuatori o Soggetti sub-attuatori della misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, che si occupino direttamente o indirettamente – per tramite di Soggetti realizzatori – della gestione di almeno un Punto Digitale Facile, o ancora da Soggetti realizzatori della misura, intesi come enti privati che abbiano sottoscritto un’apposita convenzione/contratto con un Soggetto attuatore/sub-attuatore per la co-gestione e co-progettazione delle attività presso uno o più Punti Digitale Facile.
Le proposte progettuali, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma Re@dy, entro le ore 11 del30 maggio 2025.
Composizione della lista congiunta di candidati al Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025/2026/2027 di Intesa Sanpaolo S.p.A.
28 Marzo 2025
Le Fondazioni aderenti al patto parasociale di consultazione e voto sottoscritto l’11 novembre 2024 in relazione all’Assemblea di Intesa Sanpaolo convocata per il 29 aprile 2025, anche sulla base degli orientamenti manifestati dal Consiglio di Amministrazione uscente della Banca per la composizione della lista dei candidati alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025−2027 e con l’intento di assicurare:
la composizione quantitativamente ottimale, avuto riguardo alla complessità organizzativa, di operatività e di governance della Banca e alle valutazioni espresse sulle dinamiche di funzionamento dell’Organo collegiale;
la continuità di azione ed il mantenimento del patrimonio informativo e di esperienze acquisito nel corso dei precedenti mandati;
un riscontro concreto alle esigenze di continuare a esprimere scelte di elevata qualità, diversità, complementarità e di integrare nuove competenze strategiche, professionalità e personalità, al fine di dare continuità alle capacità di approfondimento e di dibattito in tutte le complesse materie di competenza del Consiglio e del Comitato per il Controllo sulla Gestione, e permettere un’adeguata costituzione e funzionalità dei Comitati endo−consiliari;
hanno depositato in data 27 marzo 2025 la seguente lista di 17 candidati così articolata:
SEZIONE 1
GIAN MARIA GROS-PIETRO
PAOLA TAGLIAVINI
CARLO MESSINA
MARIANGELA ZAPPIA
FRANCO CERUTI
PAOLO MARIA VITTORIO GRANDI
LUCIANO NEBBIA
LIANA LOGIURATO
PIETRO PREVITALI
MARIA ALESSANDRA STEFANELLI
BRUNO MARIA PARIGI
DONATELLA BUSSO
SILVIA MERLO
PAOLO MESSA
SEZIONE 2
FABRIZIO MOSCA
MARIELLA TAGLIABUE
MAURA CAMPRA
Nel medesimo contesto, le Fondazioni hanno proposto (i) di determinare in 19 il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da nominare, (ii) di riconfermare il Prof. Gian Maria Gros−Pietro quale Presidente del Consiglio di Amministrazione e (iii) di nominare la Prof.a Paola Tagliavini quale Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione; nonché (iv) di indicare il Dott. Carlo Messina come profilo ideale per la posizione di Consigliere Delegato e CEO, nell’ambito della lista presentata, ferme restando le piene prerogative proprie del Consiglio di Amministrazione che sarà nominato, in ragione dei poteri definiti dallo Statuto sociale.
Alla luce dei risultati conseguiti nell’ultimo decennio dalla Banca, che hanno posto Intesa Sanpaolo in una posizione di vertice assoluto tra le banche europee, sia per l’affidabilità sia per il sostegno allo sviluppo del Paese, i Presidenti delle Fondazioni, nella loro connaturata rappresentanza di azionisti istituzionali di lungo termine, esprimono vivo apprezzamento per la visione e la gestione altamente efficace da parte del CEO e conseguentemente auspicano che il Dr. Carlo Messina possa garantire il suo ruolo di leadership nella Banca anche per i successivi mandati.
Infine, le Fondazioni hanno proposto, in linea con quanto evidenziato dal Consiglio uscente, la conferma degli emolumenti per i consiglieri che non siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione e l’incremento del compenso fisso specifico per i consiglieri che siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione nonché del compenso additivo del Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione.
Sviluppo del territorio
Aperto il bando Fairplay (terza sessione erogativa 2025)
28 Marzo 2025
Per l’area Sviluppo del territorio (settore Educazione, istruzione e formazione) e la missione “Formazione del capitale umano”, con specifico riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile SDG n° 4 “Istruzione di qualità” e SDG n° 9 “Imprese, innovazione e infrastrutture”, il bando Fairplay accessibile fino al 5 maggio rende disponibili risorse per 150.000 euro allo scopo di:
promuovere l’idea di sport inclusivo, aperto a tutti, capace di incidere positivamente sulla coesione sociale della comunità territoriale;
incentivare la rigenerazione di spazi in un’ottica di condivisione e cura del bene comune;
favorire la diffusione di valori educativi e corretti stili di vita.
Acri lancia il Premio GenP – Giovani che partecipano
13 Giugno 2025
Aperte fino al 14 settembre le candidature al premio per le organizzazioni del Terzo settore che incentivano la partecipazione giovanile
Non è vero che i giovani non partecipano e non si impegnano a migliorare il Paese. Lo fanno, ma non sempre all’interno delle organizzazioni tradizionali del Terzo settore. Sempre più spesso scelgono forme di impegno fluide, informali, legate a cause specifiche – come l’ambiente, i diritti civili e la giustizia sociale – e lontane da strutture composte e guidate prevalentemente da persone di generazioni passate. In questo scenario, molte realtà del Terzo settore stanno cercando nuove strade per coinvolgere le nuove generazioni anche all’interno dei propri processi decisionali.
In questo scenario nasce “GenP – Giovani che partecipano”, un premio promosso da Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria, dedicato alle organizzazioni del Terzo settore composte da giovani che valorizzino il protagonismo giovanile. Il premio si rivolge a realtà i cui organi di amministrazione siano composti o coinvolgano giovani under 35, incentivando la loro partecipazione attiva nella progettazione e realizzazione dei progetti. Il premio intende infatti portare alla luce e dare visibilità a esperienze significative di partecipazione giovanile.
Le organizzazioni vincitrici riceveranno un contributo di 10mila euro ciascuna e saranno premiate nel corso di un evento nazionale che si terrà nel mese di dicembre 2025.
Le candidature sono aperte fino al 14 settembre 2025 sul sito ufficiale www.genp.it, dove sono disponibili il regolamento completo e il modulo di partecipazione.
A novembre verrà annunciata la shortlist delle 10 organizzazioni finaliste e, tra queste, una giuria composta da esperti del settore e rappresentanti di Acri selezionerà le 3 organizzazioni vincitrici.
I componenti della giuria:
Ferruccio de Bortoli, giornalista
Lucrezia Ferrara, Young Advisory Board Fondazione Compagnia di San Paolo
Luca Gori, presidente Commissione Innovazione sociale di Acri
Clara Morelli, autrice Will Media
Vanessa Pallucchi, portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore
Tommaso Salaroli, cofondatore e CEO di Scomodo
Michele Sciscioli, capo Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale
Media partner dell’iniziativa sono Vita e Will, mentre Percorsi di Secondo Welfare realizzerà e presenterà, in occasione dell’evento di premiazione, un’indagine sul tasso di under 35 nei Cda delle organizzazioni del Terzo settore.
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa
10 Giugno 2025
Assegnate 6 borse di studio per programmi di vita e di studio all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione Carisbo
Sono stati premiati, presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, i 6 studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura. I 6 studenti potranno vivere e studiare per un trimestre fino ad un anno scolastico all’estero, accolti in una famiglia e una scuola del luogo e assistiti dai volontari locali.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Fondazione Intercultura e Fondazione Carisbo che risale al 2020-2021 e, grazie ad essa, 62 studentesse e studenti delle scuole secondarie di II grado – a cui si aggiungono i 6 studenti premiati quest’anno – hanno finora potuto vivere un’esperienza autentica delle diversità e acquisire nuove competenze utili per la loro vita personale e professionale.
Alla cerimonia di premiazione è intervenuta Maila Quaglia, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Carisbo, insieme a Vincenzo Morlini, past Consigliere di Amministrazione di Intercultura, poi Direttore Esecutivo di Intercultura e poi Presidente internazionale di AFS, alle famiglie dei giovani ambasciatori nel mondo e ai volontari di Intercultura, che proprio in questi mesi si stanno occupando della formazione degli studenti in partenza per prepararli alla loro esperienza.
I vincitori sono:
Sara, iscritta al Liceo E. Fermi di Bologna e in partenza per un programma scolastico semestrale in Brasile;
Steven, iscritto al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Thailandia;
Geremia, iscritto all’IIS G. Bruno di Medicina e in partenza per un programma annuale in Lettonia;
Francesca, iscritta all’IIS Montessori-Da Vinci di Porretta Terme e in partenza per un programma annuale in Perù;
Sabrina, iscritta al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma annuale in Honduras;
Matteo, iscritto al Liceo L. Bassi di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Messico.
Emozionati e felici per il traguardo raggiunto, alcuni ragazzi hanno così commentato la vincita della borsa di studio.
Geremia: «Quando ho scoperto di aver vinto, ho sentito come un ritorno brusco al presente. Quella che fino a poco prima sembrava solo un’idea improbabile era diventata concreta. È stato uno shock di consapevolezza. Ero felice, ma allo stesso tempo ero offuscato da tante altre emozioni, compresa la paura iniziale. Marco Aurelioperò, affermava che “ciò che ostacola l’azione, la promuove”, come se fosse proprio l’attrito, a dare lo slancio. Così il timore, invece di essere un intralcio, è ciò che valorizza la scelta.»
Sabrina: «Ho deciso di accettare questa sfida perché volevo mettermi in gioco davvero. Sentivo il bisogno di uscire dalla mia routine e conoscere un altro modo di vivere. L’Honduras, con la sua cultura e la sua lingua completamente nuove per me, mi è sembrato il luogo perfetto per farlo. So che sarà difficile, ma credo che le sfide più grandi siano anche le più formative.» Con loro erano presenti anche due ex vincitrici del concorso Intercultura e della borsa di studio FormazionEuropa, Sara Bonora, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Brasile a.s. 2023-24 e Matilde Mazzanti, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Cile a.s. 2023-24.
Ricerca Ipsos: l’esperienza con Intercultura decisiva per la propria vita per il 68% degli ex partecipanti
Partire con Intercultura non è solo un soggiorno all’estero, ma un’esperienza che lascia il segno per tutta la vita. Un’indagine Ipsos su 958 ex studenti, oggi tra i 20 e i 64 anni, lo conferma. Il 68% riconosce un impatto decisivo sulla propria identità e attribuisce ai volontari un ruolo chiave nel proprio percorso di crescita personale. Vivere e studiare all’estero con Intercultura permette di sviluppare competenze trasversali, fondamentali sia nella vita personale che in quella professionale.
Il 58% ha scelto destinazioni non convenzionali tra cui l’Asia, l’America Latina e l’Africa sviluppando un atteggiamento di apertura alla diversità culturale e competenze linguistiche: tutti parlano almeno un’altra lingua oltre all’inglese. Le soft skills ne escono rafforzate: il 97% migliora le relazioni, l’89% diventa più autonomo e il 74% si sente pronto alle sfide del mondo di oggi.
Sul piano personale, chi ha vissuto l’esperienza Intercultura denota una grande attenzione e accettazione delle diversità e una coscienza sociale evoluta e sensibile a tematiche di equità. E infine, il 65% si dichiara felice della propria vita, un aspetto che deriva dalla maggiore consapevolezza delle proprie risorse e da una marcata adattabilità di fronte ai cambiamenti. Intercultura non è solo un viaggio, ma un investimento nel futuro di sé stessi e del mondo intero.
Persone
Al via il canale di cofinanziamento del Fondo per la Repubblica Digitale
26 Maggio 2025
L’iniziativa
Annunciata dall’Impresa socialeFondo per la Repubblica Digitalel’attivazione di un canale di cofinanziamento da 5 milioni di euro, destinato a sostenere progetti ed iniziative congiunte orientate allo sviluppo delle competenze digitali e all’inclusione sociale, economica e lavorativa dei cittadini.
L’iniziativa, parte del Piano Strategico 2025–2026 approvato dal Comitato di Indirizzo Strategico del Fondo per la Repubblica Digitale, rappresenta uno strumento innovativo per attivare collaborazioni strategiche tra enti pubblici, privati e del Terzo Settore, con l’obiettivo di amplificare l’impatto delle azioni formative sul territorio.
Il canale di cofinanziamento, che mira ad attrarre risorse supplementari coerenti con le finalità del Fondo per la Repubblica Digitale, vuole inoltre favorire un confronto positivo con le esperienze di altri soggetti, portando avanti collaborazioni strategiche per arricchire reciprocamente la conoscenza, le pratiche e le esperienze sui temi relativi alla formazione e all’inclusione digitale. Questo approccio permette di amplificare l’impatto delle iniziative sostenute e di rafforzare la consapevolezza sul valore dell’investimento e della collaborazione per promuovere la formazione digitale e il reinserimento sociale delle categorie più fragili. Oltre a generare un effetto leva sulle risorse economiche messe in campo dal Fondo per la Repubblica Digitale e dagli interlocutori coinvolti, l’apertura del canale di cofinanziamento mira anche a sperimentare forme di innovazione, sia negli ambiti di intervento sia nelle modalità operative o metodologiche scelte.
Modalità di partecipazione
Il canale di cofinanziamento è aperto a soggetti pubblici e privati, con o senza scopo di lucro. Le iniziative e le progettualità promosse dovranno focalizzarsi su tematiche di interesse condiviso, attraverso tre modalità operative:
bandi pubblici elaborati e promossi congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori in funzione di enti erogatori;
progetti proposti direttamente da enti del Terzo Settore e sostenuti, almeno al 50%, da risorse interne e/o esterne provenienti da uno o più cofinanziatori;
iniziative elaborate e promosse congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori per la realizzazione di opportunità rivolte alla collettività in linea con la mission del Fondo per la Repubblica Digitale.
Il processo di selezione si articola in due momenti: una prima fase, in cui i soggetti interessati presentano la propria idea progettuale e una seconda fase, riservata esclusivamente alle idee ritenute idonee, in cui si procederà con la progettazione esecutiva. I criteri di selezione includono: coerenza con la missione del Fondo, originalità della proposta, assenza di contenuti già sottoposti o respinti, e assenza di interventi per l’acquisto e la costruzione di infrastrutture o esclusivamente finalizzate alla ricerca.
Le proposte potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili.
Risorse disponibili
Il Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale ha stanziato in totale 5 milioni di euro.
Fondazione, Comune e Chiesa di Bologna insieme per il progetto Bologna Serena per gli anziani
19 Maggio 2025
Investimento complessivo da 9 milioni di euro in tre anni per un progetto sulla qualità della vita delle persone over 65. Villa Serena come punto di riferimento per persone anziane
A Bologna la popolazione over 65, conta circa 96.000 persone, sono il 25% della popolazione. Saranno oltre 100 mila tra dieci anni e 109 mila tra venti. Di questi, quasi 55.000 hanno più di 75 anni e 36.000 superano gli 80 anni, mentre i centenari si avvicinano alle 250 unità. I livelli di autosufficienza non dipendono solo dall’età, ma diminuiscono con l’invecchiamento. Dall’indagine sulla qualità della vita realizzata dal Comune di Bologna sappiamo che oggi le persone che dichiarano di prendersi cura di un anziano sopra i 75 anni sono stimate in 17 mila. Il 33% degli over 65 a Bologna oggi abita da solo, percentuale che sale al 50% per gli over 80.
Da questi dati e da questa tendenza all’invecchiamento della popolazione e quindi dell’aspettativa di vita in città, parte il progettoBologna Serena per gli anziani.
Bologna Serena per gli anziani è il nuovo progetto con il quale Fondazione Carisbo, Comune e Chiesa di Bologna collaboreranno nei prossimi tre anni, a partire dal 2025, nel realizzare servizi di supporto, assistenza e inclusione sociale dedicati alla popolazione anziana e ai caregiver, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli over 65.
Bologna Serena per gli anziani ha gli obiettivi di:
innovare e rafforzare le risposte del sistema dei servizi mirati a rispondere ai bisogni della terza età;
sperimentare nuove risposte al cambiamento dei bisogni espressi dalla popolazione anziana alla luce delle mutazioni sociali e demografiche;
aggregare istituzioni, soggetti del terzo settore e comunità nel progettare e realizzare insieme un nuovo welfare per gli anziani.
Questi obiettivi saranno realizzati lungo tre assi strategici:
il domicilio come prospettiva prioritaria per il benessere dell’anziano;
la valorizzazione del ruolo del caregiver familiare e delle assistenti familiari;
la risposta a chi non entra nelle strutture residenziali sociosanitarie.
La convenzionetra gli enti sarà approvata nella prossima Giunta e prevede un investimento da parte della Fondazione Carisbo, che partecipa alla redazione delle linee guida e alle azioni, allo sviluppo, monitoraggio e valutazione del progetto, pari a 4,25 milioni di euro nell’arco di un triennio (di cui 1,25 milioni nel 2025, 1,5 milioni per il 2026 e 1,5 per il 2027).
Il Comune attuerà il progetto secondo le linee guida concordate, cofinanziandolo con ulteriori interventi nell’ambito delle risorse del proprio bilancio, per un valore di altri 4,5 milioni di euro nel triennio 2025/2027.
Questi fondi, pari a 9 milioni di euro in 3 anni, saranno destinati alle attività previste e gli enti collaboreranno nella gestione e il coordinamento delle azioni in collaborazione con gli enti e i soggetti del territorio garantendo la partecipazione della rete socio-sanitaria, in particolare Ausl di Bologna e Asp Città di Bologna, mentre la Chiesa di Bologna si impegna a collaborare al monitoraggio del progetto in sinergia con i propri servizi di ascolto territoriale.
Questo budget sarà suddiviso nel triennio su varie linee progettuali che riguardano:
interventi per i caregiver;
costruire una comunità dementia friendly;
potenziamento di telecontrollo, teleassistenza, telecompagnia;
servizi sociosanitari aperti;
promozione dell’invecchiamento in salute;
la creazione di un luogo e un team di riferimento in città sulle politiche per gli anziani.
A Villa Serena un punto di riferimento sulle politiche per le persone anziane
Sarà Villa Serena il punto di riferimento dove realizzare un luogo fisico in città per le famiglie, i cittadini, le associazioni e la comunità professionale sulle politiche per gli anziani. Lo spazio potrà essere allestito con mostre a tema, materiale informativo sulle opportunità esistenti, punti di informazione e orientamento per gli anziani sui temi della salute e dei servizi, uffici da dedicare all’organizzazione di eventi, gite o vacanze, locali e spazi aperti per lo svolgimento di attività di socializzazione, culturali e sportive.
Sarà sede di un team dedicato all’analisi del fenomeno dell’invecchiamento demografico e alla creazione di progettazioni innovative a partire dalla raccolta di dati affidabili e comparabili per monitorare i progressi delle azioni messe in campo e per la definizione delle politiche in questo ambito. Le nuove informazioni raccolte sui caregiver potranno offrire una maggior conoscenza delle conseguenze dell’assistenza informale sullo stress di chi si prende cura dei propri familiari, sulle diseguaglianze di genere ad esse connesse, sull’effettiva capacità di accesso ai servizi per le long term care, sulle diseguaglianze territoriali e servire alla produzione di conoscenze da mettere a disposizione della città per costruire il futuro welfare per gli anziani a Bologna.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo entra a far parte del Consorzio BI-REX di Bologna
23 Aprile 2025
Fondazione Carisbo annuncia la sua adesione al Consorzio BI-REX Big Data Innovation & Research Excellence, Competence Center nazionale e soggetto attuatore del Pnrr ad alta specializzazione sui Big Data, Industria 4.0 e Transizione 5.0.
La convenzione siglata, della durata di 3 anni e rinnovabile, darà avvio a forme di collaborazione sinergica, particolarmente focalizzate su iniziative per lo sviluppo economico del territorio, tramite la promozione di attività nell’ambito di Industria 4.0 di ricerca applicata, l’attivazione di progetti di innovazione e supporto all’imprenditorialità, nonché la messa a punto di percorsi di incubazione, accelerazione, orientamento e formazione.
Fondazione Carisbo e Consorzio BI-REX saranno così impegnate nella partecipazione congiunta a bandi europei, nazionali, regionali per la realizzazione di progetti di ricerca e formazione, attivando programmi di incubazione e accelerazione d’impresa, sostenendo la partecipazione delle rispettive startup a iniziative di networking e favorendone l’accesso, tramite tariffe agevolate, agli spazi di coworking nelle rispettive strutture.
Fondazione Carisbo è una fondazione di origine bancaria che persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo del territorio metropolitano di Bologna. Con il progetto BIGBO – Boost Innovation Garage, polo dedicato ai talenti, all’innovazione e alla trasformazione digitale, la Fondazione contribuisce nel diffondere una cultura imprenditoriale innovativa, generando un impatto tangibile e creando nuove opportunità di lavoro. BIGBO offre spazi di lavoro flessibili, multifunzionali e organizza tavole rotonde ed eventi incentrati su innovazione e tecnologia, programmi di accelerazione, attività di collegamento tra aziende consolidate e startup.
Il Competence Center BI-REX, con sede a Bologna, si configura come Public Private Partnership che raccoglie 64 player tra Università, Centri di Ricerca e Imprese di eccellenza, con l’obiettivo di supportare le aziende nei processi di innovazione, trasformazione digitale e sostenibilità, favorendo l’adozione delle tecnologie Industria 4.0 e 5.0 e il trasferimento tecnologico attraverso una vasta serie di servizi. Principale valore aggiunto di BI-REX è rappresentato dalla Linea Pilota, fabbrica digitale interconnessa completamente a disposizione delle imprese, in cui le tecnologie 4.0 and 5.0 sono integrate con quelle tradizionali.
Persone
Pubblicato il bando “Dritti al Punto” del Fondo per la Repubblica Digitale
22 Aprile 2025
Il contesto italiano
Lo sviluppo delle competenze digitali è uno degli obiettivi strategici dell’Unione europea, che mira a dotare almeno l’80% dei cittadini tra i 16 e i 74 anni di competenze digitali di base entro il 2030. A guidare questo processo è il quadro europeoDigComp 2.2, che individua cinque aree chiave – dalla sicurezza informatica, alla creazione di contenuti – ritenute essenziali per una piena partecipazione alla vita sociale e professionale. L’Italia, tuttavia, registra un significativo ritardo rispetto alla media UE: nel 2023 solo il 46% degli adulti possedeva competenze digitali almeno di base.
Il quadro è aggravato da divari generazionali e territoriali: tra i giovani (16-24 anni) la quota sale al 59%, mentre tra gli over 65 crolla al 19%, con le regioni del Sud ampiamente sotto la media UE (34%). Per colmare il ritardo, il PNRR ha attivato la misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, con l’obiettivo di formare 2 milioni di cittadini entro il 2026 attraverso 3000 Punti Digitale Facile. Sebbene la rete dei punti sia stata attivata, a marzo 2025, sono stati raggiunti circa 760 mila cittadini, pari al 38% dell’obiettivo, con risultati disomogenei tra le diverse regioni.
Bando Dritti al Punto
Il bando intende sostenere progetti di formazione all’interno dei Punti Digitale Facile, integrando le attività già pianificate e realizzate nell’ambito della misura M1C1 1.7.2 “Rete dei servizi di facilitazione digitale” del PNRR, al fine di potenziarne l’offerta formativa.
In particolare, si intende selezionare progetti formativi rivolti a tutti i cittadini, incentrati sui temi individuati dal quadro europeo DigComp 2.2, come l’alfabetizzazione su informazione e dati, ovvero la capacità di analizzare criticamente fonti e contenuti online e distinguere le informazioni affidabili dalle fake news; la sicurezza informatica, intesa come consapevolezza dei rischi digitali e capacità di proteggere dispositivi e dati personali; la creazione di contenuti digitali, anche con il supporto dell’Intelligenza Artificiale, promuovendo un uso consapevole e responsabile degli strumenti digitali e una riflessione sulle implicazioni etiche, sociali e legali dell’IA; infine, la comunicazione e collaborazione attraverso le tecnologie digitali, per incentivare l’uso attivo dei servizi digitali pubblici e privati (come l’uso di app quali Io e IT-Wallet, o servizi come Identità digitale, Domicilio digitale e Fascicolo sanitario elettronico), sviluppando strategie comunicative efficaci e inclusive nei diversi ambienti digitali.
Chi può partecipare
Le proposte possono essere presentate da Soggetti attuatori o Soggetti sub-attuatori della misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, che si occupino direttamente o indirettamente – per tramite di Soggetti realizzatori – della gestione di almeno un Punto Digitale Facile, o ancora da Soggetti realizzatori della misura, intesi come enti privati che abbiano sottoscritto un’apposita convenzione/contratto con un Soggetto attuatore/sub-attuatore per la co-gestione e co-progettazione delle attività presso uno o più Punti Digitale Facile.
Le proposte progettuali, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma Re@dy, entro le ore 11 del30 maggio 2025.
Composizione della lista congiunta di candidati al Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025/2026/2027 di Intesa Sanpaolo S.p.A.
28 Marzo 2025
Le Fondazioni aderenti al patto parasociale di consultazione e voto sottoscritto l’11 novembre 2024 in relazione all’Assemblea di Intesa Sanpaolo convocata per il 29 aprile 2025, anche sulla base degli orientamenti manifestati dal Consiglio di Amministrazione uscente della Banca per la composizione della lista dei candidati alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025−2027 e con l’intento di assicurare:
la composizione quantitativamente ottimale, avuto riguardo alla complessità organizzativa, di operatività e di governance della Banca e alle valutazioni espresse sulle dinamiche di funzionamento dell’Organo collegiale;
la continuità di azione ed il mantenimento del patrimonio informativo e di esperienze acquisito nel corso dei precedenti mandati;
un riscontro concreto alle esigenze di continuare a esprimere scelte di elevata qualità, diversità, complementarità e di integrare nuove competenze strategiche, professionalità e personalità, al fine di dare continuità alle capacità di approfondimento e di dibattito in tutte le complesse materie di competenza del Consiglio e del Comitato per il Controllo sulla Gestione, e permettere un’adeguata costituzione e funzionalità dei Comitati endo−consiliari;
hanno depositato in data 27 marzo 2025 la seguente lista di 17 candidati così articolata:
SEZIONE 1
GIAN MARIA GROS-PIETRO
PAOLA TAGLIAVINI
CARLO MESSINA
MARIANGELA ZAPPIA
FRANCO CERUTI
PAOLO MARIA VITTORIO GRANDI
LUCIANO NEBBIA
LIANA LOGIURATO
PIETRO PREVITALI
MARIA ALESSANDRA STEFANELLI
BRUNO MARIA PARIGI
DONATELLA BUSSO
SILVIA MERLO
PAOLO MESSA
SEZIONE 2
FABRIZIO MOSCA
MARIELLA TAGLIABUE
MAURA CAMPRA
Nel medesimo contesto, le Fondazioni hanno proposto (i) di determinare in 19 il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da nominare, (ii) di riconfermare il Prof. Gian Maria Gros−Pietro quale Presidente del Consiglio di Amministrazione e (iii) di nominare la Prof.a Paola Tagliavini quale Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione; nonché (iv) di indicare il Dott. Carlo Messina come profilo ideale per la posizione di Consigliere Delegato e CEO, nell’ambito della lista presentata, ferme restando le piene prerogative proprie del Consiglio di Amministrazione che sarà nominato, in ragione dei poteri definiti dallo Statuto sociale.
Alla luce dei risultati conseguiti nell’ultimo decennio dalla Banca, che hanno posto Intesa Sanpaolo in una posizione di vertice assoluto tra le banche europee, sia per l’affidabilità sia per il sostegno allo sviluppo del Paese, i Presidenti delle Fondazioni, nella loro connaturata rappresentanza di azionisti istituzionali di lungo termine, esprimono vivo apprezzamento per la visione e la gestione altamente efficace da parte del CEO e conseguentemente auspicano che il Dr. Carlo Messina possa garantire il suo ruolo di leadership nella Banca anche per i successivi mandati.
Infine, le Fondazioni hanno proposto, in linea con quanto evidenziato dal Consiglio uscente, la conferma degli emolumenti per i consiglieri che non siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione e l’incremento del compenso fisso specifico per i consiglieri che siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione nonché del compenso additivo del Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione.
Sviluppo del territorio
Aperto il bando Fairplay (terza sessione erogativa 2025)
28 Marzo 2025
Per l’area Sviluppo del territorio (settore Educazione, istruzione e formazione) e la missione “Formazione del capitale umano”, con specifico riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile SDG n° 4 “Istruzione di qualità” e SDG n° 9 “Imprese, innovazione e infrastrutture”, il bando Fairplay accessibile fino al 5 maggio rende disponibili risorse per 150.000 euro allo scopo di:
promuovere l’idea di sport inclusivo, aperto a tutti, capace di incidere positivamente sulla coesione sociale della comunità territoriale;
incentivare la rigenerazione di spazi in un’ottica di condivisione e cura del bene comune;
favorire la diffusione di valori educativi e corretti stili di vita.
Acri lancia il Premio GenP – Giovani che partecipano
13 Giugno 2025
Aperte fino al 14 settembre le candidature al premio per le organizzazioni del Terzo settore che incentivano la partecipazione giovanile
Non è vero che i giovani non partecipano e non si impegnano a migliorare il Paese. Lo fanno, ma non sempre all’interno delle organizzazioni tradizionali del Terzo settore. Sempre più spesso scelgono forme di impegno fluide, informali, legate a cause specifiche – come l’ambiente, i diritti civili e la giustizia sociale – e lontane da strutture composte e guidate prevalentemente da persone di generazioni passate. In questo scenario, molte realtà del Terzo settore stanno cercando nuove strade per coinvolgere le nuove generazioni anche all’interno dei propri processi decisionali.
In questo scenario nasce “GenP – Giovani che partecipano”, un premio promosso da Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria, dedicato alle organizzazioni del Terzo settore composte da giovani che valorizzino il protagonismo giovanile. Il premio si rivolge a realtà i cui organi di amministrazione siano composti o coinvolgano giovani under 35, incentivando la loro partecipazione attiva nella progettazione e realizzazione dei progetti. Il premio intende infatti portare alla luce e dare visibilità a esperienze significative di partecipazione giovanile.
Le organizzazioni vincitrici riceveranno un contributo di 10mila euro ciascuna e saranno premiate nel corso di un evento nazionale che si terrà nel mese di dicembre 2025.
Le candidature sono aperte fino al 14 settembre 2025 sul sito ufficiale www.genp.it, dove sono disponibili il regolamento completo e il modulo di partecipazione.
A novembre verrà annunciata la shortlist delle 10 organizzazioni finaliste e, tra queste, una giuria composta da esperti del settore e rappresentanti di Acri selezionerà le 3 organizzazioni vincitrici.
I componenti della giuria:
Ferruccio de Bortoli, giornalista
Lucrezia Ferrara, Young Advisory Board Fondazione Compagnia di San Paolo
Luca Gori, presidente Commissione Innovazione sociale di Acri
Clara Morelli, autrice Will Media
Vanessa Pallucchi, portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore
Tommaso Salaroli, cofondatore e CEO di Scomodo
Michele Sciscioli, capo Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale
Media partner dell’iniziativa sono Vita e Will, mentre Percorsi di Secondo Welfare realizzerà e presenterà, in occasione dell’evento di premiazione, un’indagine sul tasso di under 35 nei Cda delle organizzazioni del Terzo settore.
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa
10 Giugno 2025
Assegnate 6 borse di studio per programmi di vita e di studio all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione Carisbo
Sono stati premiati, presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, i 6 studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura. I 6 studenti potranno vivere e studiare per un trimestre fino ad un anno scolastico all’estero, accolti in una famiglia e una scuola del luogo e assistiti dai volontari locali.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Fondazione Intercultura e Fondazione Carisbo che risale al 2020-2021 e, grazie ad essa, 62 studentesse e studenti delle scuole secondarie di II grado – a cui si aggiungono i 6 studenti premiati quest’anno – hanno finora potuto vivere un’esperienza autentica delle diversità e acquisire nuove competenze utili per la loro vita personale e professionale.
Alla cerimonia di premiazione è intervenuta Maila Quaglia, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Carisbo, insieme a Vincenzo Morlini, past Consigliere di Amministrazione di Intercultura, poi Direttore Esecutivo di Intercultura e poi Presidente internazionale di AFS, alle famiglie dei giovani ambasciatori nel mondo e ai volontari di Intercultura, che proprio in questi mesi si stanno occupando della formazione degli studenti in partenza per prepararli alla loro esperienza.
I vincitori sono:
Sara, iscritta al Liceo E. Fermi di Bologna e in partenza per un programma scolastico semestrale in Brasile;
Steven, iscritto al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Thailandia;
Geremia, iscritto all’IIS G. Bruno di Medicina e in partenza per un programma annuale in Lettonia;
Francesca, iscritta all’IIS Montessori-Da Vinci di Porretta Terme e in partenza per un programma annuale in Perù;
Sabrina, iscritta al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma annuale in Honduras;
Matteo, iscritto al Liceo L. Bassi di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Messico.
Emozionati e felici per il traguardo raggiunto, alcuni ragazzi hanno così commentato la vincita della borsa di studio.
Geremia: «Quando ho scoperto di aver vinto, ho sentito come un ritorno brusco al presente. Quella che fino a poco prima sembrava solo un’idea improbabile era diventata concreta. È stato uno shock di consapevolezza. Ero felice, ma allo stesso tempo ero offuscato da tante altre emozioni, compresa la paura iniziale. Marco Aurelioperò, affermava che “ciò che ostacola l’azione, la promuove”, come se fosse proprio l’attrito, a dare lo slancio. Così il timore, invece di essere un intralcio, è ciò che valorizza la scelta.»
Sabrina: «Ho deciso di accettare questa sfida perché volevo mettermi in gioco davvero. Sentivo il bisogno di uscire dalla mia routine e conoscere un altro modo di vivere. L’Honduras, con la sua cultura e la sua lingua completamente nuove per me, mi è sembrato il luogo perfetto per farlo. So che sarà difficile, ma credo che le sfide più grandi siano anche le più formative.» Con loro erano presenti anche due ex vincitrici del concorso Intercultura e della borsa di studio FormazionEuropa, Sara Bonora, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Brasile a.s. 2023-24 e Matilde Mazzanti, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Cile a.s. 2023-24.
Ricerca Ipsos: l’esperienza con Intercultura decisiva per la propria vita per il 68% degli ex partecipanti
Partire con Intercultura non è solo un soggiorno all’estero, ma un’esperienza che lascia il segno per tutta la vita. Un’indagine Ipsos su 958 ex studenti, oggi tra i 20 e i 64 anni, lo conferma. Il 68% riconosce un impatto decisivo sulla propria identità e attribuisce ai volontari un ruolo chiave nel proprio percorso di crescita personale. Vivere e studiare all’estero con Intercultura permette di sviluppare competenze trasversali, fondamentali sia nella vita personale che in quella professionale.
Il 58% ha scelto destinazioni non convenzionali tra cui l’Asia, l’America Latina e l’Africa sviluppando un atteggiamento di apertura alla diversità culturale e competenze linguistiche: tutti parlano almeno un’altra lingua oltre all’inglese. Le soft skills ne escono rafforzate: il 97% migliora le relazioni, l’89% diventa più autonomo e il 74% si sente pronto alle sfide del mondo di oggi.
Sul piano personale, chi ha vissuto l’esperienza Intercultura denota una grande attenzione e accettazione delle diversità e una coscienza sociale evoluta e sensibile a tematiche di equità. E infine, il 65% si dichiara felice della propria vita, un aspetto che deriva dalla maggiore consapevolezza delle proprie risorse e da una marcata adattabilità di fronte ai cambiamenti. Intercultura non è solo un viaggio, ma un investimento nel futuro di sé stessi e del mondo intero.
Persone
Al via il canale di cofinanziamento del Fondo per la Repubblica Digitale
26 Maggio 2025
L’iniziativa
Annunciata dall’Impresa socialeFondo per la Repubblica Digitalel’attivazione di un canale di cofinanziamento da 5 milioni di euro, destinato a sostenere progetti ed iniziative congiunte orientate allo sviluppo delle competenze digitali e all’inclusione sociale, economica e lavorativa dei cittadini.
L’iniziativa, parte del Piano Strategico 2025–2026 approvato dal Comitato di Indirizzo Strategico del Fondo per la Repubblica Digitale, rappresenta uno strumento innovativo per attivare collaborazioni strategiche tra enti pubblici, privati e del Terzo Settore, con l’obiettivo di amplificare l’impatto delle azioni formative sul territorio.
Il canale di cofinanziamento, che mira ad attrarre risorse supplementari coerenti con le finalità del Fondo per la Repubblica Digitale, vuole inoltre favorire un confronto positivo con le esperienze di altri soggetti, portando avanti collaborazioni strategiche per arricchire reciprocamente la conoscenza, le pratiche e le esperienze sui temi relativi alla formazione e all’inclusione digitale. Questo approccio permette di amplificare l’impatto delle iniziative sostenute e di rafforzare la consapevolezza sul valore dell’investimento e della collaborazione per promuovere la formazione digitale e il reinserimento sociale delle categorie più fragili. Oltre a generare un effetto leva sulle risorse economiche messe in campo dal Fondo per la Repubblica Digitale e dagli interlocutori coinvolti, l’apertura del canale di cofinanziamento mira anche a sperimentare forme di innovazione, sia negli ambiti di intervento sia nelle modalità operative o metodologiche scelte.
Modalità di partecipazione
Il canale di cofinanziamento è aperto a soggetti pubblici e privati, con o senza scopo di lucro. Le iniziative e le progettualità promosse dovranno focalizzarsi su tematiche di interesse condiviso, attraverso tre modalità operative:
bandi pubblici elaborati e promossi congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori in funzione di enti erogatori;
progetti proposti direttamente da enti del Terzo Settore e sostenuti, almeno al 50%, da risorse interne e/o esterne provenienti da uno o più cofinanziatori;
iniziative elaborate e promosse congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori per la realizzazione di opportunità rivolte alla collettività in linea con la mission del Fondo per la Repubblica Digitale.
Il processo di selezione si articola in due momenti: una prima fase, in cui i soggetti interessati presentano la propria idea progettuale e una seconda fase, riservata esclusivamente alle idee ritenute idonee, in cui si procederà con la progettazione esecutiva. I criteri di selezione includono: coerenza con la missione del Fondo, originalità della proposta, assenza di contenuti già sottoposti o respinti, e assenza di interventi per l’acquisto e la costruzione di infrastrutture o esclusivamente finalizzate alla ricerca.
Le proposte potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili.
Risorse disponibili
Il Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale ha stanziato in totale 5 milioni di euro.
Fondazione, Comune e Chiesa di Bologna insieme per il progetto Bologna Serena per gli anziani
19 Maggio 2025
Investimento complessivo da 9 milioni di euro in tre anni per un progetto sulla qualità della vita delle persone over 65. Villa Serena come punto di riferimento per persone anziane
A Bologna la popolazione over 65, conta circa 96.000 persone, sono il 25% della popolazione. Saranno oltre 100 mila tra dieci anni e 109 mila tra venti. Di questi, quasi 55.000 hanno più di 75 anni e 36.000 superano gli 80 anni, mentre i centenari si avvicinano alle 250 unità. I livelli di autosufficienza non dipendono solo dall’età, ma diminuiscono con l’invecchiamento. Dall’indagine sulla qualità della vita realizzata dal Comune di Bologna sappiamo che oggi le persone che dichiarano di prendersi cura di un anziano sopra i 75 anni sono stimate in 17 mila. Il 33% degli over 65 a Bologna oggi abita da solo, percentuale che sale al 50% per gli over 80.
Da questi dati e da questa tendenza all’invecchiamento della popolazione e quindi dell’aspettativa di vita in città, parte il progettoBologna Serena per gli anziani.
Bologna Serena per gli anziani è il nuovo progetto con il quale Fondazione Carisbo, Comune e Chiesa di Bologna collaboreranno nei prossimi tre anni, a partire dal 2025, nel realizzare servizi di supporto, assistenza e inclusione sociale dedicati alla popolazione anziana e ai caregiver, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli over 65.
Bologna Serena per gli anziani ha gli obiettivi di:
innovare e rafforzare le risposte del sistema dei servizi mirati a rispondere ai bisogni della terza età;
sperimentare nuove risposte al cambiamento dei bisogni espressi dalla popolazione anziana alla luce delle mutazioni sociali e demografiche;
aggregare istituzioni, soggetti del terzo settore e comunità nel progettare e realizzare insieme un nuovo welfare per gli anziani.
Questi obiettivi saranno realizzati lungo tre assi strategici:
il domicilio come prospettiva prioritaria per il benessere dell’anziano;
la valorizzazione del ruolo del caregiver familiare e delle assistenti familiari;
la risposta a chi non entra nelle strutture residenziali sociosanitarie.
La convenzionetra gli enti sarà approvata nella prossima Giunta e prevede un investimento da parte della Fondazione Carisbo, che partecipa alla redazione delle linee guida e alle azioni, allo sviluppo, monitoraggio e valutazione del progetto, pari a 4,25 milioni di euro nell’arco di un triennio (di cui 1,25 milioni nel 2025, 1,5 milioni per il 2026 e 1,5 per il 2027).
Il Comune attuerà il progetto secondo le linee guida concordate, cofinanziandolo con ulteriori interventi nell’ambito delle risorse del proprio bilancio, per un valore di altri 4,5 milioni di euro nel triennio 2025/2027.
Questi fondi, pari a 9 milioni di euro in 3 anni, saranno destinati alle attività previste e gli enti collaboreranno nella gestione e il coordinamento delle azioni in collaborazione con gli enti e i soggetti del territorio garantendo la partecipazione della rete socio-sanitaria, in particolare Ausl di Bologna e Asp Città di Bologna, mentre la Chiesa di Bologna si impegna a collaborare al monitoraggio del progetto in sinergia con i propri servizi di ascolto territoriale.
Questo budget sarà suddiviso nel triennio su varie linee progettuali che riguardano:
interventi per i caregiver;
costruire una comunità dementia friendly;
potenziamento di telecontrollo, teleassistenza, telecompagnia;
servizi sociosanitari aperti;
promozione dell’invecchiamento in salute;
la creazione di un luogo e un team di riferimento in città sulle politiche per gli anziani.
A Villa Serena un punto di riferimento sulle politiche per le persone anziane
Sarà Villa Serena il punto di riferimento dove realizzare un luogo fisico in città per le famiglie, i cittadini, le associazioni e la comunità professionale sulle politiche per gli anziani. Lo spazio potrà essere allestito con mostre a tema, materiale informativo sulle opportunità esistenti, punti di informazione e orientamento per gli anziani sui temi della salute e dei servizi, uffici da dedicare all’organizzazione di eventi, gite o vacanze, locali e spazi aperti per lo svolgimento di attività di socializzazione, culturali e sportive.
Sarà sede di un team dedicato all’analisi del fenomeno dell’invecchiamento demografico e alla creazione di progettazioni innovative a partire dalla raccolta di dati affidabili e comparabili per monitorare i progressi delle azioni messe in campo e per la definizione delle politiche in questo ambito. Le nuove informazioni raccolte sui caregiver potranno offrire una maggior conoscenza delle conseguenze dell’assistenza informale sullo stress di chi si prende cura dei propri familiari, sulle diseguaglianze di genere ad esse connesse, sull’effettiva capacità di accesso ai servizi per le long term care, sulle diseguaglianze territoriali e servire alla produzione di conoscenze da mettere a disposizione della città per costruire il futuro welfare per gli anziani a Bologna.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo entra a far parte del Consorzio BI-REX di Bologna
23 Aprile 2025
Fondazione Carisbo annuncia la sua adesione al Consorzio BI-REX Big Data Innovation & Research Excellence, Competence Center nazionale e soggetto attuatore del Pnrr ad alta specializzazione sui Big Data, Industria 4.0 e Transizione 5.0.
La convenzione siglata, della durata di 3 anni e rinnovabile, darà avvio a forme di collaborazione sinergica, particolarmente focalizzate su iniziative per lo sviluppo economico del territorio, tramite la promozione di attività nell’ambito di Industria 4.0 di ricerca applicata, l’attivazione di progetti di innovazione e supporto all’imprenditorialità, nonché la messa a punto di percorsi di incubazione, accelerazione, orientamento e formazione.
Fondazione Carisbo e Consorzio BI-REX saranno così impegnate nella partecipazione congiunta a bandi europei, nazionali, regionali per la realizzazione di progetti di ricerca e formazione, attivando programmi di incubazione e accelerazione d’impresa, sostenendo la partecipazione delle rispettive startup a iniziative di networking e favorendone l’accesso, tramite tariffe agevolate, agli spazi di coworking nelle rispettive strutture.
Fondazione Carisbo è una fondazione di origine bancaria che persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo del territorio metropolitano di Bologna. Con il progetto BIGBO – Boost Innovation Garage, polo dedicato ai talenti, all’innovazione e alla trasformazione digitale, la Fondazione contribuisce nel diffondere una cultura imprenditoriale innovativa, generando un impatto tangibile e creando nuove opportunità di lavoro. BIGBO offre spazi di lavoro flessibili, multifunzionali e organizza tavole rotonde ed eventi incentrati su innovazione e tecnologia, programmi di accelerazione, attività di collegamento tra aziende consolidate e startup.
Il Competence Center BI-REX, con sede a Bologna, si configura come Public Private Partnership che raccoglie 64 player tra Università, Centri di Ricerca e Imprese di eccellenza, con l’obiettivo di supportare le aziende nei processi di innovazione, trasformazione digitale e sostenibilità, favorendo l’adozione delle tecnologie Industria 4.0 e 5.0 e il trasferimento tecnologico attraverso una vasta serie di servizi. Principale valore aggiunto di BI-REX è rappresentato dalla Linea Pilota, fabbrica digitale interconnessa completamente a disposizione delle imprese, in cui le tecnologie 4.0 and 5.0 sono integrate con quelle tradizionali.
Persone
Pubblicato il bando “Dritti al Punto” del Fondo per la Repubblica Digitale
22 Aprile 2025
Il contesto italiano
Lo sviluppo delle competenze digitali è uno degli obiettivi strategici dell’Unione europea, che mira a dotare almeno l’80% dei cittadini tra i 16 e i 74 anni di competenze digitali di base entro il 2030. A guidare questo processo è il quadro europeoDigComp 2.2, che individua cinque aree chiave – dalla sicurezza informatica, alla creazione di contenuti – ritenute essenziali per una piena partecipazione alla vita sociale e professionale. L’Italia, tuttavia, registra un significativo ritardo rispetto alla media UE: nel 2023 solo il 46% degli adulti possedeva competenze digitali almeno di base.
Il quadro è aggravato da divari generazionali e territoriali: tra i giovani (16-24 anni) la quota sale al 59%, mentre tra gli over 65 crolla al 19%, con le regioni del Sud ampiamente sotto la media UE (34%). Per colmare il ritardo, il PNRR ha attivato la misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, con l’obiettivo di formare 2 milioni di cittadini entro il 2026 attraverso 3000 Punti Digitale Facile. Sebbene la rete dei punti sia stata attivata, a marzo 2025, sono stati raggiunti circa 760 mila cittadini, pari al 38% dell’obiettivo, con risultati disomogenei tra le diverse regioni.
Bando Dritti al Punto
Il bando intende sostenere progetti di formazione all’interno dei Punti Digitale Facile, integrando le attività già pianificate e realizzate nell’ambito della misura M1C1 1.7.2 “Rete dei servizi di facilitazione digitale” del PNRR, al fine di potenziarne l’offerta formativa.
In particolare, si intende selezionare progetti formativi rivolti a tutti i cittadini, incentrati sui temi individuati dal quadro europeo DigComp 2.2, come l’alfabetizzazione su informazione e dati, ovvero la capacità di analizzare criticamente fonti e contenuti online e distinguere le informazioni affidabili dalle fake news; la sicurezza informatica, intesa come consapevolezza dei rischi digitali e capacità di proteggere dispositivi e dati personali; la creazione di contenuti digitali, anche con il supporto dell’Intelligenza Artificiale, promuovendo un uso consapevole e responsabile degli strumenti digitali e una riflessione sulle implicazioni etiche, sociali e legali dell’IA; infine, la comunicazione e collaborazione attraverso le tecnologie digitali, per incentivare l’uso attivo dei servizi digitali pubblici e privati (come l’uso di app quali Io e IT-Wallet, o servizi come Identità digitale, Domicilio digitale e Fascicolo sanitario elettronico), sviluppando strategie comunicative efficaci e inclusive nei diversi ambienti digitali.
Chi può partecipare
Le proposte possono essere presentate da Soggetti attuatori o Soggetti sub-attuatori della misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, che si occupino direttamente o indirettamente – per tramite di Soggetti realizzatori – della gestione di almeno un Punto Digitale Facile, o ancora da Soggetti realizzatori della misura, intesi come enti privati che abbiano sottoscritto un’apposita convenzione/contratto con un Soggetto attuatore/sub-attuatore per la co-gestione e co-progettazione delle attività presso uno o più Punti Digitale Facile.
Le proposte progettuali, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma Re@dy, entro le ore 11 del30 maggio 2025.
Composizione della lista congiunta di candidati al Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025/2026/2027 di Intesa Sanpaolo S.p.A.
28 Marzo 2025
Le Fondazioni aderenti al patto parasociale di consultazione e voto sottoscritto l’11 novembre 2024 in relazione all’Assemblea di Intesa Sanpaolo convocata per il 29 aprile 2025, anche sulla base degli orientamenti manifestati dal Consiglio di Amministrazione uscente della Banca per la composizione della lista dei candidati alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025−2027 e con l’intento di assicurare:
la composizione quantitativamente ottimale, avuto riguardo alla complessità organizzativa, di operatività e di governance della Banca e alle valutazioni espresse sulle dinamiche di funzionamento dell’Organo collegiale;
la continuità di azione ed il mantenimento del patrimonio informativo e di esperienze acquisito nel corso dei precedenti mandati;
un riscontro concreto alle esigenze di continuare a esprimere scelte di elevata qualità, diversità, complementarità e di integrare nuove competenze strategiche, professionalità e personalità, al fine di dare continuità alle capacità di approfondimento e di dibattito in tutte le complesse materie di competenza del Consiglio e del Comitato per il Controllo sulla Gestione, e permettere un’adeguata costituzione e funzionalità dei Comitati endo−consiliari;
hanno depositato in data 27 marzo 2025 la seguente lista di 17 candidati così articolata:
SEZIONE 1
GIAN MARIA GROS-PIETRO
PAOLA TAGLIAVINI
CARLO MESSINA
MARIANGELA ZAPPIA
FRANCO CERUTI
PAOLO MARIA VITTORIO GRANDI
LUCIANO NEBBIA
LIANA LOGIURATO
PIETRO PREVITALI
MARIA ALESSANDRA STEFANELLI
BRUNO MARIA PARIGI
DONATELLA BUSSO
SILVIA MERLO
PAOLO MESSA
SEZIONE 2
FABRIZIO MOSCA
MARIELLA TAGLIABUE
MAURA CAMPRA
Nel medesimo contesto, le Fondazioni hanno proposto (i) di determinare in 19 il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da nominare, (ii) di riconfermare il Prof. Gian Maria Gros−Pietro quale Presidente del Consiglio di Amministrazione e (iii) di nominare la Prof.a Paola Tagliavini quale Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione; nonché (iv) di indicare il Dott. Carlo Messina come profilo ideale per la posizione di Consigliere Delegato e CEO, nell’ambito della lista presentata, ferme restando le piene prerogative proprie del Consiglio di Amministrazione che sarà nominato, in ragione dei poteri definiti dallo Statuto sociale.
Alla luce dei risultati conseguiti nell’ultimo decennio dalla Banca, che hanno posto Intesa Sanpaolo in una posizione di vertice assoluto tra le banche europee, sia per l’affidabilità sia per il sostegno allo sviluppo del Paese, i Presidenti delle Fondazioni, nella loro connaturata rappresentanza di azionisti istituzionali di lungo termine, esprimono vivo apprezzamento per la visione e la gestione altamente efficace da parte del CEO e conseguentemente auspicano che il Dr. Carlo Messina possa garantire il suo ruolo di leadership nella Banca anche per i successivi mandati.
Infine, le Fondazioni hanno proposto, in linea con quanto evidenziato dal Consiglio uscente, la conferma degli emolumenti per i consiglieri che non siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione e l’incremento del compenso fisso specifico per i consiglieri che siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione nonché del compenso additivo del Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione.
Sviluppo del territorio
Aperto il bando Fairplay (terza sessione erogativa 2025)
28 Marzo 2025
Per l’area Sviluppo del territorio (settore Educazione, istruzione e formazione) e la missione “Formazione del capitale umano”, con specifico riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile SDG n° 4 “Istruzione di qualità” e SDG n° 9 “Imprese, innovazione e infrastrutture”, il bando Fairplay accessibile fino al 5 maggio rende disponibili risorse per 150.000 euro allo scopo di:
promuovere l’idea di sport inclusivo, aperto a tutti, capace di incidere positivamente sulla coesione sociale della comunità territoriale;
incentivare la rigenerazione di spazi in un’ottica di condivisione e cura del bene comune;
favorire la diffusione di valori educativi e corretti stili di vita.
Acri lancia il Premio GenP – Giovani che partecipano
13 Giugno 2025
Aperte fino al 14 settembre le candidature al premio per le organizzazioni del Terzo settore che incentivano la partecipazione giovanile
Non è vero che i giovani non partecipano e non si impegnano a migliorare il Paese. Lo fanno, ma non sempre all’interno delle organizzazioni tradizionali del Terzo settore. Sempre più spesso scelgono forme di impegno fluide, informali, legate a cause specifiche – come l’ambiente, i diritti civili e la giustizia sociale – e lontane da strutture composte e guidate prevalentemente da persone di generazioni passate. In questo scenario, molte realtà del Terzo settore stanno cercando nuove strade per coinvolgere le nuove generazioni anche all’interno dei propri processi decisionali.
In questo scenario nasce “GenP – Giovani che partecipano”, un premio promosso da Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria, dedicato alle organizzazioni del Terzo settore composte da giovani che valorizzino il protagonismo giovanile. Il premio si rivolge a realtà i cui organi di amministrazione siano composti o coinvolgano giovani under 35, incentivando la loro partecipazione attiva nella progettazione e realizzazione dei progetti. Il premio intende infatti portare alla luce e dare visibilità a esperienze significative di partecipazione giovanile.
Le organizzazioni vincitrici riceveranno un contributo di 10mila euro ciascuna e saranno premiate nel corso di un evento nazionale che si terrà nel mese di dicembre 2025.
Le candidature sono aperte fino al 14 settembre 2025 sul sito ufficiale www.genp.it, dove sono disponibili il regolamento completo e il modulo di partecipazione.
A novembre verrà annunciata la shortlist delle 10 organizzazioni finaliste e, tra queste, una giuria composta da esperti del settore e rappresentanti di Acri selezionerà le 3 organizzazioni vincitrici.
I componenti della giuria:
Ferruccio de Bortoli, giornalista
Lucrezia Ferrara, Young Advisory Board Fondazione Compagnia di San Paolo
Luca Gori, presidente Commissione Innovazione sociale di Acri
Clara Morelli, autrice Will Media
Vanessa Pallucchi, portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore
Tommaso Salaroli, cofondatore e CEO di Scomodo
Michele Sciscioli, capo Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale
Media partner dell’iniziativa sono Vita e Will, mentre Percorsi di Secondo Welfare realizzerà e presenterà, in occasione dell’evento di premiazione, un’indagine sul tasso di under 35 nei Cda delle organizzazioni del Terzo settore.
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa
10 Giugno 2025
Assegnate 6 borse di studio per programmi di vita e di studio all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione Carisbo
Sono stati premiati, presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, i 6 studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura. I 6 studenti potranno vivere e studiare per un trimestre fino ad un anno scolastico all’estero, accolti in una famiglia e una scuola del luogo e assistiti dai volontari locali.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Fondazione Intercultura e Fondazione Carisbo che risale al 2020-2021 e, grazie ad essa, 62 studentesse e studenti delle scuole secondarie di II grado – a cui si aggiungono i 6 studenti premiati quest’anno – hanno finora potuto vivere un’esperienza autentica delle diversità e acquisire nuove competenze utili per la loro vita personale e professionale.
Alla cerimonia di premiazione è intervenuta Maila Quaglia, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Carisbo, insieme a Vincenzo Morlini, past Consigliere di Amministrazione di Intercultura, poi Direttore Esecutivo di Intercultura e poi Presidente internazionale di AFS, alle famiglie dei giovani ambasciatori nel mondo e ai volontari di Intercultura, che proprio in questi mesi si stanno occupando della formazione degli studenti in partenza per prepararli alla loro esperienza.
I vincitori sono:
Sara, iscritta al Liceo E. Fermi di Bologna e in partenza per un programma scolastico semestrale in Brasile;
Steven, iscritto al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Thailandia;
Geremia, iscritto all’IIS G. Bruno di Medicina e in partenza per un programma annuale in Lettonia;
Francesca, iscritta all’IIS Montessori-Da Vinci di Porretta Terme e in partenza per un programma annuale in Perù;
Sabrina, iscritta al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma annuale in Honduras;
Matteo, iscritto al Liceo L. Bassi di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Messico.
Emozionati e felici per il traguardo raggiunto, alcuni ragazzi hanno così commentato la vincita della borsa di studio.
Geremia: «Quando ho scoperto di aver vinto, ho sentito come un ritorno brusco al presente. Quella che fino a poco prima sembrava solo un’idea improbabile era diventata concreta. È stato uno shock di consapevolezza. Ero felice, ma allo stesso tempo ero offuscato da tante altre emozioni, compresa la paura iniziale. Marco Aurelioperò, affermava che “ciò che ostacola l’azione, la promuove”, come se fosse proprio l’attrito, a dare lo slancio. Così il timore, invece di essere un intralcio, è ciò che valorizza la scelta.»
Sabrina: «Ho deciso di accettare questa sfida perché volevo mettermi in gioco davvero. Sentivo il bisogno di uscire dalla mia routine e conoscere un altro modo di vivere. L’Honduras, con la sua cultura e la sua lingua completamente nuove per me, mi è sembrato il luogo perfetto per farlo. So che sarà difficile, ma credo che le sfide più grandi siano anche le più formative.» Con loro erano presenti anche due ex vincitrici del concorso Intercultura e della borsa di studio FormazionEuropa, Sara Bonora, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Brasile a.s. 2023-24 e Matilde Mazzanti, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Cile a.s. 2023-24.
Ricerca Ipsos: l’esperienza con Intercultura decisiva per la propria vita per il 68% degli ex partecipanti
Partire con Intercultura non è solo un soggiorno all’estero, ma un’esperienza che lascia il segno per tutta la vita. Un’indagine Ipsos su 958 ex studenti, oggi tra i 20 e i 64 anni, lo conferma. Il 68% riconosce un impatto decisivo sulla propria identità e attribuisce ai volontari un ruolo chiave nel proprio percorso di crescita personale. Vivere e studiare all’estero con Intercultura permette di sviluppare competenze trasversali, fondamentali sia nella vita personale che in quella professionale.
Il 58% ha scelto destinazioni non convenzionali tra cui l’Asia, l’America Latina e l’Africa sviluppando un atteggiamento di apertura alla diversità culturale e competenze linguistiche: tutti parlano almeno un’altra lingua oltre all’inglese. Le soft skills ne escono rafforzate: il 97% migliora le relazioni, l’89% diventa più autonomo e il 74% si sente pronto alle sfide del mondo di oggi.
Sul piano personale, chi ha vissuto l’esperienza Intercultura denota una grande attenzione e accettazione delle diversità e una coscienza sociale evoluta e sensibile a tematiche di equità. E infine, il 65% si dichiara felice della propria vita, un aspetto che deriva dalla maggiore consapevolezza delle proprie risorse e da una marcata adattabilità di fronte ai cambiamenti. Intercultura non è solo un viaggio, ma un investimento nel futuro di sé stessi e del mondo intero.
Persone
Al via il canale di cofinanziamento del Fondo per la Repubblica Digitale
26 Maggio 2025
L’iniziativa
Annunciata dall’Impresa socialeFondo per la Repubblica Digitalel’attivazione di un canale di cofinanziamento da 5 milioni di euro, destinato a sostenere progetti ed iniziative congiunte orientate allo sviluppo delle competenze digitali e all’inclusione sociale, economica e lavorativa dei cittadini.
L’iniziativa, parte del Piano Strategico 2025–2026 approvato dal Comitato di Indirizzo Strategico del Fondo per la Repubblica Digitale, rappresenta uno strumento innovativo per attivare collaborazioni strategiche tra enti pubblici, privati e del Terzo Settore, con l’obiettivo di amplificare l’impatto delle azioni formative sul territorio.
Il canale di cofinanziamento, che mira ad attrarre risorse supplementari coerenti con le finalità del Fondo per la Repubblica Digitale, vuole inoltre favorire un confronto positivo con le esperienze di altri soggetti, portando avanti collaborazioni strategiche per arricchire reciprocamente la conoscenza, le pratiche e le esperienze sui temi relativi alla formazione e all’inclusione digitale. Questo approccio permette di amplificare l’impatto delle iniziative sostenute e di rafforzare la consapevolezza sul valore dell’investimento e della collaborazione per promuovere la formazione digitale e il reinserimento sociale delle categorie più fragili. Oltre a generare un effetto leva sulle risorse economiche messe in campo dal Fondo per la Repubblica Digitale e dagli interlocutori coinvolti, l’apertura del canale di cofinanziamento mira anche a sperimentare forme di innovazione, sia negli ambiti di intervento sia nelle modalità operative o metodologiche scelte.
Modalità di partecipazione
Il canale di cofinanziamento è aperto a soggetti pubblici e privati, con o senza scopo di lucro. Le iniziative e le progettualità promosse dovranno focalizzarsi su tematiche di interesse condiviso, attraverso tre modalità operative:
bandi pubblici elaborati e promossi congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori in funzione di enti erogatori;
progetti proposti direttamente da enti del Terzo Settore e sostenuti, almeno al 50%, da risorse interne e/o esterne provenienti da uno o più cofinanziatori;
iniziative elaborate e promosse congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori per la realizzazione di opportunità rivolte alla collettività in linea con la mission del Fondo per la Repubblica Digitale.
Il processo di selezione si articola in due momenti: una prima fase, in cui i soggetti interessati presentano la propria idea progettuale e una seconda fase, riservata esclusivamente alle idee ritenute idonee, in cui si procederà con la progettazione esecutiva. I criteri di selezione includono: coerenza con la missione del Fondo, originalità della proposta, assenza di contenuti già sottoposti o respinti, e assenza di interventi per l’acquisto e la costruzione di infrastrutture o esclusivamente finalizzate alla ricerca.
Le proposte potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili.
Risorse disponibili
Il Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale ha stanziato in totale 5 milioni di euro.
Fondazione, Comune e Chiesa di Bologna insieme per il progetto Bologna Serena per gli anziani
19 Maggio 2025
Investimento complessivo da 9 milioni di euro in tre anni per un progetto sulla qualità della vita delle persone over 65. Villa Serena come punto di riferimento per persone anziane
A Bologna la popolazione over 65, conta circa 96.000 persone, sono il 25% della popolazione. Saranno oltre 100 mila tra dieci anni e 109 mila tra venti. Di questi, quasi 55.000 hanno più di 75 anni e 36.000 superano gli 80 anni, mentre i centenari si avvicinano alle 250 unità. I livelli di autosufficienza non dipendono solo dall’età, ma diminuiscono con l’invecchiamento. Dall’indagine sulla qualità della vita realizzata dal Comune di Bologna sappiamo che oggi le persone che dichiarano di prendersi cura di un anziano sopra i 75 anni sono stimate in 17 mila. Il 33% degli over 65 a Bologna oggi abita da solo, percentuale che sale al 50% per gli over 80.
Da questi dati e da questa tendenza all’invecchiamento della popolazione e quindi dell’aspettativa di vita in città, parte il progettoBologna Serena per gli anziani.
Bologna Serena per gli anziani è il nuovo progetto con il quale Fondazione Carisbo, Comune e Chiesa di Bologna collaboreranno nei prossimi tre anni, a partire dal 2025, nel realizzare servizi di supporto, assistenza e inclusione sociale dedicati alla popolazione anziana e ai caregiver, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli over 65.
Bologna Serena per gli anziani ha gli obiettivi di:
innovare e rafforzare le risposte del sistema dei servizi mirati a rispondere ai bisogni della terza età;
sperimentare nuove risposte al cambiamento dei bisogni espressi dalla popolazione anziana alla luce delle mutazioni sociali e demografiche;
aggregare istituzioni, soggetti del terzo settore e comunità nel progettare e realizzare insieme un nuovo welfare per gli anziani.
Questi obiettivi saranno realizzati lungo tre assi strategici:
il domicilio come prospettiva prioritaria per il benessere dell’anziano;
la valorizzazione del ruolo del caregiver familiare e delle assistenti familiari;
la risposta a chi non entra nelle strutture residenziali sociosanitarie.
La convenzionetra gli enti sarà approvata nella prossima Giunta e prevede un investimento da parte della Fondazione Carisbo, che partecipa alla redazione delle linee guida e alle azioni, allo sviluppo, monitoraggio e valutazione del progetto, pari a 4,25 milioni di euro nell’arco di un triennio (di cui 1,25 milioni nel 2025, 1,5 milioni per il 2026 e 1,5 per il 2027).
Il Comune attuerà il progetto secondo le linee guida concordate, cofinanziandolo con ulteriori interventi nell’ambito delle risorse del proprio bilancio, per un valore di altri 4,5 milioni di euro nel triennio 2025/2027.
Questi fondi, pari a 9 milioni di euro in 3 anni, saranno destinati alle attività previste e gli enti collaboreranno nella gestione e il coordinamento delle azioni in collaborazione con gli enti e i soggetti del territorio garantendo la partecipazione della rete socio-sanitaria, in particolare Ausl di Bologna e Asp Città di Bologna, mentre la Chiesa di Bologna si impegna a collaborare al monitoraggio del progetto in sinergia con i propri servizi di ascolto territoriale.
Questo budget sarà suddiviso nel triennio su varie linee progettuali che riguardano:
interventi per i caregiver;
costruire una comunità dementia friendly;
potenziamento di telecontrollo, teleassistenza, telecompagnia;
servizi sociosanitari aperti;
promozione dell’invecchiamento in salute;
la creazione di un luogo e un team di riferimento in città sulle politiche per gli anziani.
A Villa Serena un punto di riferimento sulle politiche per le persone anziane
Sarà Villa Serena il punto di riferimento dove realizzare un luogo fisico in città per le famiglie, i cittadini, le associazioni e la comunità professionale sulle politiche per gli anziani. Lo spazio potrà essere allestito con mostre a tema, materiale informativo sulle opportunità esistenti, punti di informazione e orientamento per gli anziani sui temi della salute e dei servizi, uffici da dedicare all’organizzazione di eventi, gite o vacanze, locali e spazi aperti per lo svolgimento di attività di socializzazione, culturali e sportive.
Sarà sede di un team dedicato all’analisi del fenomeno dell’invecchiamento demografico e alla creazione di progettazioni innovative a partire dalla raccolta di dati affidabili e comparabili per monitorare i progressi delle azioni messe in campo e per la definizione delle politiche in questo ambito. Le nuove informazioni raccolte sui caregiver potranno offrire una maggior conoscenza delle conseguenze dell’assistenza informale sullo stress di chi si prende cura dei propri familiari, sulle diseguaglianze di genere ad esse connesse, sull’effettiva capacità di accesso ai servizi per le long term care, sulle diseguaglianze territoriali e servire alla produzione di conoscenze da mettere a disposizione della città per costruire il futuro welfare per gli anziani a Bologna.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo entra a far parte del Consorzio BI-REX di Bologna
23 Aprile 2025
Fondazione Carisbo annuncia la sua adesione al Consorzio BI-REX Big Data Innovation & Research Excellence, Competence Center nazionale e soggetto attuatore del Pnrr ad alta specializzazione sui Big Data, Industria 4.0 e Transizione 5.0.
La convenzione siglata, della durata di 3 anni e rinnovabile, darà avvio a forme di collaborazione sinergica, particolarmente focalizzate su iniziative per lo sviluppo economico del territorio, tramite la promozione di attività nell’ambito di Industria 4.0 di ricerca applicata, l’attivazione di progetti di innovazione e supporto all’imprenditorialità, nonché la messa a punto di percorsi di incubazione, accelerazione, orientamento e formazione.
Fondazione Carisbo e Consorzio BI-REX saranno così impegnate nella partecipazione congiunta a bandi europei, nazionali, regionali per la realizzazione di progetti di ricerca e formazione, attivando programmi di incubazione e accelerazione d’impresa, sostenendo la partecipazione delle rispettive startup a iniziative di networking e favorendone l’accesso, tramite tariffe agevolate, agli spazi di coworking nelle rispettive strutture.
Fondazione Carisbo è una fondazione di origine bancaria che persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo del territorio metropolitano di Bologna. Con il progetto BIGBO – Boost Innovation Garage, polo dedicato ai talenti, all’innovazione e alla trasformazione digitale, la Fondazione contribuisce nel diffondere una cultura imprenditoriale innovativa, generando un impatto tangibile e creando nuove opportunità di lavoro. BIGBO offre spazi di lavoro flessibili, multifunzionali e organizza tavole rotonde ed eventi incentrati su innovazione e tecnologia, programmi di accelerazione, attività di collegamento tra aziende consolidate e startup.
Il Competence Center BI-REX, con sede a Bologna, si configura come Public Private Partnership che raccoglie 64 player tra Università, Centri di Ricerca e Imprese di eccellenza, con l’obiettivo di supportare le aziende nei processi di innovazione, trasformazione digitale e sostenibilità, favorendo l’adozione delle tecnologie Industria 4.0 e 5.0 e il trasferimento tecnologico attraverso una vasta serie di servizi. Principale valore aggiunto di BI-REX è rappresentato dalla Linea Pilota, fabbrica digitale interconnessa completamente a disposizione delle imprese, in cui le tecnologie 4.0 and 5.0 sono integrate con quelle tradizionali.
Persone
Pubblicato il bando “Dritti al Punto” del Fondo per la Repubblica Digitale
22 Aprile 2025
Il contesto italiano
Lo sviluppo delle competenze digitali è uno degli obiettivi strategici dell’Unione europea, che mira a dotare almeno l’80% dei cittadini tra i 16 e i 74 anni di competenze digitali di base entro il 2030. A guidare questo processo è il quadro europeoDigComp 2.2, che individua cinque aree chiave – dalla sicurezza informatica, alla creazione di contenuti – ritenute essenziali per una piena partecipazione alla vita sociale e professionale. L’Italia, tuttavia, registra un significativo ritardo rispetto alla media UE: nel 2023 solo il 46% degli adulti possedeva competenze digitali almeno di base.
Il quadro è aggravato da divari generazionali e territoriali: tra i giovani (16-24 anni) la quota sale al 59%, mentre tra gli over 65 crolla al 19%, con le regioni del Sud ampiamente sotto la media UE (34%). Per colmare il ritardo, il PNRR ha attivato la misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, con l’obiettivo di formare 2 milioni di cittadini entro il 2026 attraverso 3000 Punti Digitale Facile. Sebbene la rete dei punti sia stata attivata, a marzo 2025, sono stati raggiunti circa 760 mila cittadini, pari al 38% dell’obiettivo, con risultati disomogenei tra le diverse regioni.
Bando Dritti al Punto
Il bando intende sostenere progetti di formazione all’interno dei Punti Digitale Facile, integrando le attività già pianificate e realizzate nell’ambito della misura M1C1 1.7.2 “Rete dei servizi di facilitazione digitale” del PNRR, al fine di potenziarne l’offerta formativa.
In particolare, si intende selezionare progetti formativi rivolti a tutti i cittadini, incentrati sui temi individuati dal quadro europeo DigComp 2.2, come l’alfabetizzazione su informazione e dati, ovvero la capacità di analizzare criticamente fonti e contenuti online e distinguere le informazioni affidabili dalle fake news; la sicurezza informatica, intesa come consapevolezza dei rischi digitali e capacità di proteggere dispositivi e dati personali; la creazione di contenuti digitali, anche con il supporto dell’Intelligenza Artificiale, promuovendo un uso consapevole e responsabile degli strumenti digitali e una riflessione sulle implicazioni etiche, sociali e legali dell’IA; infine, la comunicazione e collaborazione attraverso le tecnologie digitali, per incentivare l’uso attivo dei servizi digitali pubblici e privati (come l’uso di app quali Io e IT-Wallet, o servizi come Identità digitale, Domicilio digitale e Fascicolo sanitario elettronico), sviluppando strategie comunicative efficaci e inclusive nei diversi ambienti digitali.
Chi può partecipare
Le proposte possono essere presentate da Soggetti attuatori o Soggetti sub-attuatori della misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, che si occupino direttamente o indirettamente – per tramite di Soggetti realizzatori – della gestione di almeno un Punto Digitale Facile, o ancora da Soggetti realizzatori della misura, intesi come enti privati che abbiano sottoscritto un’apposita convenzione/contratto con un Soggetto attuatore/sub-attuatore per la co-gestione e co-progettazione delle attività presso uno o più Punti Digitale Facile.
Le proposte progettuali, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma Re@dy, entro le ore 11 del30 maggio 2025.
Composizione della lista congiunta di candidati al Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025/2026/2027 di Intesa Sanpaolo S.p.A.
28 Marzo 2025
Le Fondazioni aderenti al patto parasociale di consultazione e voto sottoscritto l’11 novembre 2024 in relazione all’Assemblea di Intesa Sanpaolo convocata per il 29 aprile 2025, anche sulla base degli orientamenti manifestati dal Consiglio di Amministrazione uscente della Banca per la composizione della lista dei candidati alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025−2027 e con l’intento di assicurare:
la composizione quantitativamente ottimale, avuto riguardo alla complessità organizzativa, di operatività e di governance della Banca e alle valutazioni espresse sulle dinamiche di funzionamento dell’Organo collegiale;
la continuità di azione ed il mantenimento del patrimonio informativo e di esperienze acquisito nel corso dei precedenti mandati;
un riscontro concreto alle esigenze di continuare a esprimere scelte di elevata qualità, diversità, complementarità e di integrare nuove competenze strategiche, professionalità e personalità, al fine di dare continuità alle capacità di approfondimento e di dibattito in tutte le complesse materie di competenza del Consiglio e del Comitato per il Controllo sulla Gestione, e permettere un’adeguata costituzione e funzionalità dei Comitati endo−consiliari;
hanno depositato in data 27 marzo 2025 la seguente lista di 17 candidati così articolata:
SEZIONE 1
GIAN MARIA GROS-PIETRO
PAOLA TAGLIAVINI
CARLO MESSINA
MARIANGELA ZAPPIA
FRANCO CERUTI
PAOLO MARIA VITTORIO GRANDI
LUCIANO NEBBIA
LIANA LOGIURATO
PIETRO PREVITALI
MARIA ALESSANDRA STEFANELLI
BRUNO MARIA PARIGI
DONATELLA BUSSO
SILVIA MERLO
PAOLO MESSA
SEZIONE 2
FABRIZIO MOSCA
MARIELLA TAGLIABUE
MAURA CAMPRA
Nel medesimo contesto, le Fondazioni hanno proposto (i) di determinare in 19 il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da nominare, (ii) di riconfermare il Prof. Gian Maria Gros−Pietro quale Presidente del Consiglio di Amministrazione e (iii) di nominare la Prof.a Paola Tagliavini quale Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione; nonché (iv) di indicare il Dott. Carlo Messina come profilo ideale per la posizione di Consigliere Delegato e CEO, nell’ambito della lista presentata, ferme restando le piene prerogative proprie del Consiglio di Amministrazione che sarà nominato, in ragione dei poteri definiti dallo Statuto sociale.
Alla luce dei risultati conseguiti nell’ultimo decennio dalla Banca, che hanno posto Intesa Sanpaolo in una posizione di vertice assoluto tra le banche europee, sia per l’affidabilità sia per il sostegno allo sviluppo del Paese, i Presidenti delle Fondazioni, nella loro connaturata rappresentanza di azionisti istituzionali di lungo termine, esprimono vivo apprezzamento per la visione e la gestione altamente efficace da parte del CEO e conseguentemente auspicano che il Dr. Carlo Messina possa garantire il suo ruolo di leadership nella Banca anche per i successivi mandati.
Infine, le Fondazioni hanno proposto, in linea con quanto evidenziato dal Consiglio uscente, la conferma degli emolumenti per i consiglieri che non siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione e l’incremento del compenso fisso specifico per i consiglieri che siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione nonché del compenso additivo del Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione.
Sviluppo del territorio
Aperto il bando Fairplay (terza sessione erogativa 2025)
28 Marzo 2025
Per l’area Sviluppo del territorio (settore Educazione, istruzione e formazione) e la missione “Formazione del capitale umano”, con specifico riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile SDG n° 4 “Istruzione di qualità” e SDG n° 9 “Imprese, innovazione e infrastrutture”, il bando Fairplay accessibile fino al 5 maggio rende disponibili risorse per 150.000 euro allo scopo di:
promuovere l’idea di sport inclusivo, aperto a tutti, capace di incidere positivamente sulla coesione sociale della comunità territoriale;
incentivare la rigenerazione di spazi in un’ottica di condivisione e cura del bene comune;
favorire la diffusione di valori educativi e corretti stili di vita.
Acri lancia il Premio GenP – Giovani che partecipano
13 Giugno 2025
Aperte fino al 14 settembre le candidature al premio per le organizzazioni del Terzo settore che incentivano la partecipazione giovanile
Non è vero che i giovani non partecipano e non si impegnano a migliorare il Paese. Lo fanno, ma non sempre all’interno delle organizzazioni tradizionali del Terzo settore. Sempre più spesso scelgono forme di impegno fluide, informali, legate a cause specifiche – come l’ambiente, i diritti civili e la giustizia sociale – e lontane da strutture composte e guidate prevalentemente da persone di generazioni passate. In questo scenario, molte realtà del Terzo settore stanno cercando nuove strade per coinvolgere le nuove generazioni anche all’interno dei propri processi decisionali.
In questo scenario nasce “GenP – Giovani che partecipano”, un premio promosso da Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria, dedicato alle organizzazioni del Terzo settore composte da giovani che valorizzino il protagonismo giovanile. Il premio si rivolge a realtà i cui organi di amministrazione siano composti o coinvolgano giovani under 35, incentivando la loro partecipazione attiva nella progettazione e realizzazione dei progetti. Il premio intende infatti portare alla luce e dare visibilità a esperienze significative di partecipazione giovanile.
Le organizzazioni vincitrici riceveranno un contributo di 10mila euro ciascuna e saranno premiate nel corso di un evento nazionale che si terrà nel mese di dicembre 2025.
Le candidature sono aperte fino al 14 settembre 2025 sul sito ufficiale www.genp.it, dove sono disponibili il regolamento completo e il modulo di partecipazione.
A novembre verrà annunciata la shortlist delle 10 organizzazioni finaliste e, tra queste, una giuria composta da esperti del settore e rappresentanti di Acri selezionerà le 3 organizzazioni vincitrici.
I componenti della giuria:
Ferruccio de Bortoli, giornalista
Lucrezia Ferrara, Young Advisory Board Fondazione Compagnia di San Paolo
Luca Gori, presidente Commissione Innovazione sociale di Acri
Clara Morelli, autrice Will Media
Vanessa Pallucchi, portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore
Tommaso Salaroli, cofondatore e CEO di Scomodo
Michele Sciscioli, capo Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale
Media partner dell’iniziativa sono Vita e Will, mentre Percorsi di Secondo Welfare realizzerà e presenterà, in occasione dell’evento di premiazione, un’indagine sul tasso di under 35 nei Cda delle organizzazioni del Terzo settore.
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa
10 Giugno 2025
Assegnate 6 borse di studio per programmi di vita e di studio all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione Carisbo
Sono stati premiati, presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, i 6 studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura. I 6 studenti potranno vivere e studiare per un trimestre fino ad un anno scolastico all’estero, accolti in una famiglia e una scuola del luogo e assistiti dai volontari locali.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Fondazione Intercultura e Fondazione Carisbo che risale al 2020-2021 e, grazie ad essa, 62 studentesse e studenti delle scuole secondarie di II grado – a cui si aggiungono i 6 studenti premiati quest’anno – hanno finora potuto vivere un’esperienza autentica delle diversità e acquisire nuove competenze utili per la loro vita personale e professionale.
Alla cerimonia di premiazione è intervenuta Maila Quaglia, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Carisbo, insieme a Vincenzo Morlini, past Consigliere di Amministrazione di Intercultura, poi Direttore Esecutivo di Intercultura e poi Presidente internazionale di AFS, alle famiglie dei giovani ambasciatori nel mondo e ai volontari di Intercultura, che proprio in questi mesi si stanno occupando della formazione degli studenti in partenza per prepararli alla loro esperienza.
I vincitori sono:
Sara, iscritta al Liceo E. Fermi di Bologna e in partenza per un programma scolastico semestrale in Brasile;
Steven, iscritto al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Thailandia;
Geremia, iscritto all’IIS G. Bruno di Medicina e in partenza per un programma annuale in Lettonia;
Francesca, iscritta all’IIS Montessori-Da Vinci di Porretta Terme e in partenza per un programma annuale in Perù;
Sabrina, iscritta al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma annuale in Honduras;
Matteo, iscritto al Liceo L. Bassi di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Messico.
Emozionati e felici per il traguardo raggiunto, alcuni ragazzi hanno così commentato la vincita della borsa di studio.
Geremia: «Quando ho scoperto di aver vinto, ho sentito come un ritorno brusco al presente. Quella che fino a poco prima sembrava solo un’idea improbabile era diventata concreta. È stato uno shock di consapevolezza. Ero felice, ma allo stesso tempo ero offuscato da tante altre emozioni, compresa la paura iniziale. Marco Aurelioperò, affermava che “ciò che ostacola l’azione, la promuove”, come se fosse proprio l’attrito, a dare lo slancio. Così il timore, invece di essere un intralcio, è ciò che valorizza la scelta.»
Sabrina: «Ho deciso di accettare questa sfida perché volevo mettermi in gioco davvero. Sentivo il bisogno di uscire dalla mia routine e conoscere un altro modo di vivere. L’Honduras, con la sua cultura e la sua lingua completamente nuove per me, mi è sembrato il luogo perfetto per farlo. So che sarà difficile, ma credo che le sfide più grandi siano anche le più formative.» Con loro erano presenti anche due ex vincitrici del concorso Intercultura e della borsa di studio FormazionEuropa, Sara Bonora, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Brasile a.s. 2023-24 e Matilde Mazzanti, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Cile a.s. 2023-24.
Ricerca Ipsos: l’esperienza con Intercultura decisiva per la propria vita per il 68% degli ex partecipanti
Partire con Intercultura non è solo un soggiorno all’estero, ma un’esperienza che lascia il segno per tutta la vita. Un’indagine Ipsos su 958 ex studenti, oggi tra i 20 e i 64 anni, lo conferma. Il 68% riconosce un impatto decisivo sulla propria identità e attribuisce ai volontari un ruolo chiave nel proprio percorso di crescita personale. Vivere e studiare all’estero con Intercultura permette di sviluppare competenze trasversali, fondamentali sia nella vita personale che in quella professionale.
Il 58% ha scelto destinazioni non convenzionali tra cui l’Asia, l’America Latina e l’Africa sviluppando un atteggiamento di apertura alla diversità culturale e competenze linguistiche: tutti parlano almeno un’altra lingua oltre all’inglese. Le soft skills ne escono rafforzate: il 97% migliora le relazioni, l’89% diventa più autonomo e il 74% si sente pronto alle sfide del mondo di oggi.
Sul piano personale, chi ha vissuto l’esperienza Intercultura denota una grande attenzione e accettazione delle diversità e una coscienza sociale evoluta e sensibile a tematiche di equità. E infine, il 65% si dichiara felice della propria vita, un aspetto che deriva dalla maggiore consapevolezza delle proprie risorse e da una marcata adattabilità di fronte ai cambiamenti. Intercultura non è solo un viaggio, ma un investimento nel futuro di sé stessi e del mondo intero.
Persone
Al via il canale di cofinanziamento del Fondo per la Repubblica Digitale
26 Maggio 2025
L’iniziativa
Annunciata dall’Impresa socialeFondo per la Repubblica Digitalel’attivazione di un canale di cofinanziamento da 5 milioni di euro, destinato a sostenere progetti ed iniziative congiunte orientate allo sviluppo delle competenze digitali e all’inclusione sociale, economica e lavorativa dei cittadini.
L’iniziativa, parte del Piano Strategico 2025–2026 approvato dal Comitato di Indirizzo Strategico del Fondo per la Repubblica Digitale, rappresenta uno strumento innovativo per attivare collaborazioni strategiche tra enti pubblici, privati e del Terzo Settore, con l’obiettivo di amplificare l’impatto delle azioni formative sul territorio.
Il canale di cofinanziamento, che mira ad attrarre risorse supplementari coerenti con le finalità del Fondo per la Repubblica Digitale, vuole inoltre favorire un confronto positivo con le esperienze di altri soggetti, portando avanti collaborazioni strategiche per arricchire reciprocamente la conoscenza, le pratiche e le esperienze sui temi relativi alla formazione e all’inclusione digitale. Questo approccio permette di amplificare l’impatto delle iniziative sostenute e di rafforzare la consapevolezza sul valore dell’investimento e della collaborazione per promuovere la formazione digitale e il reinserimento sociale delle categorie più fragili. Oltre a generare un effetto leva sulle risorse economiche messe in campo dal Fondo per la Repubblica Digitale e dagli interlocutori coinvolti, l’apertura del canale di cofinanziamento mira anche a sperimentare forme di innovazione, sia negli ambiti di intervento sia nelle modalità operative o metodologiche scelte.
Modalità di partecipazione
Il canale di cofinanziamento è aperto a soggetti pubblici e privati, con o senza scopo di lucro. Le iniziative e le progettualità promosse dovranno focalizzarsi su tematiche di interesse condiviso, attraverso tre modalità operative:
bandi pubblici elaborati e promossi congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori in funzione di enti erogatori;
progetti proposti direttamente da enti del Terzo Settore e sostenuti, almeno al 50%, da risorse interne e/o esterne provenienti da uno o più cofinanziatori;
iniziative elaborate e promosse congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori per la realizzazione di opportunità rivolte alla collettività in linea con la mission del Fondo per la Repubblica Digitale.
Il processo di selezione si articola in due momenti: una prima fase, in cui i soggetti interessati presentano la propria idea progettuale e una seconda fase, riservata esclusivamente alle idee ritenute idonee, in cui si procederà con la progettazione esecutiva. I criteri di selezione includono: coerenza con la missione del Fondo, originalità della proposta, assenza di contenuti già sottoposti o respinti, e assenza di interventi per l’acquisto e la costruzione di infrastrutture o esclusivamente finalizzate alla ricerca.
Le proposte potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili.
Risorse disponibili
Il Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale ha stanziato in totale 5 milioni di euro.
Fondazione, Comune e Chiesa di Bologna insieme per il progetto Bologna Serena per gli anziani
19 Maggio 2025
Investimento complessivo da 9 milioni di euro in tre anni per un progetto sulla qualità della vita delle persone over 65. Villa Serena come punto di riferimento per persone anziane
A Bologna la popolazione over 65, conta circa 96.000 persone, sono il 25% della popolazione. Saranno oltre 100 mila tra dieci anni e 109 mila tra venti. Di questi, quasi 55.000 hanno più di 75 anni e 36.000 superano gli 80 anni, mentre i centenari si avvicinano alle 250 unità. I livelli di autosufficienza non dipendono solo dall’età, ma diminuiscono con l’invecchiamento. Dall’indagine sulla qualità della vita realizzata dal Comune di Bologna sappiamo che oggi le persone che dichiarano di prendersi cura di un anziano sopra i 75 anni sono stimate in 17 mila. Il 33% degli over 65 a Bologna oggi abita da solo, percentuale che sale al 50% per gli over 80.
Da questi dati e da questa tendenza all’invecchiamento della popolazione e quindi dell’aspettativa di vita in città, parte il progettoBologna Serena per gli anziani.
Bologna Serena per gli anziani è il nuovo progetto con il quale Fondazione Carisbo, Comune e Chiesa di Bologna collaboreranno nei prossimi tre anni, a partire dal 2025, nel realizzare servizi di supporto, assistenza e inclusione sociale dedicati alla popolazione anziana e ai caregiver, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli over 65.
Bologna Serena per gli anziani ha gli obiettivi di:
innovare e rafforzare le risposte del sistema dei servizi mirati a rispondere ai bisogni della terza età;
sperimentare nuove risposte al cambiamento dei bisogni espressi dalla popolazione anziana alla luce delle mutazioni sociali e demografiche;
aggregare istituzioni, soggetti del terzo settore e comunità nel progettare e realizzare insieme un nuovo welfare per gli anziani.
Questi obiettivi saranno realizzati lungo tre assi strategici:
il domicilio come prospettiva prioritaria per il benessere dell’anziano;
la valorizzazione del ruolo del caregiver familiare e delle assistenti familiari;
la risposta a chi non entra nelle strutture residenziali sociosanitarie.
La convenzionetra gli enti sarà approvata nella prossima Giunta e prevede un investimento da parte della Fondazione Carisbo, che partecipa alla redazione delle linee guida e alle azioni, allo sviluppo, monitoraggio e valutazione del progetto, pari a 4,25 milioni di euro nell’arco di un triennio (di cui 1,25 milioni nel 2025, 1,5 milioni per il 2026 e 1,5 per il 2027).
Il Comune attuerà il progetto secondo le linee guida concordate, cofinanziandolo con ulteriori interventi nell’ambito delle risorse del proprio bilancio, per un valore di altri 4,5 milioni di euro nel triennio 2025/2027.
Questi fondi, pari a 9 milioni di euro in 3 anni, saranno destinati alle attività previste e gli enti collaboreranno nella gestione e il coordinamento delle azioni in collaborazione con gli enti e i soggetti del territorio garantendo la partecipazione della rete socio-sanitaria, in particolare Ausl di Bologna e Asp Città di Bologna, mentre la Chiesa di Bologna si impegna a collaborare al monitoraggio del progetto in sinergia con i propri servizi di ascolto territoriale.
Questo budget sarà suddiviso nel triennio su varie linee progettuali che riguardano:
interventi per i caregiver;
costruire una comunità dementia friendly;
potenziamento di telecontrollo, teleassistenza, telecompagnia;
servizi sociosanitari aperti;
promozione dell’invecchiamento in salute;
la creazione di un luogo e un team di riferimento in città sulle politiche per gli anziani.
A Villa Serena un punto di riferimento sulle politiche per le persone anziane
Sarà Villa Serena il punto di riferimento dove realizzare un luogo fisico in città per le famiglie, i cittadini, le associazioni e la comunità professionale sulle politiche per gli anziani. Lo spazio potrà essere allestito con mostre a tema, materiale informativo sulle opportunità esistenti, punti di informazione e orientamento per gli anziani sui temi della salute e dei servizi, uffici da dedicare all’organizzazione di eventi, gite o vacanze, locali e spazi aperti per lo svolgimento di attività di socializzazione, culturali e sportive.
Sarà sede di un team dedicato all’analisi del fenomeno dell’invecchiamento demografico e alla creazione di progettazioni innovative a partire dalla raccolta di dati affidabili e comparabili per monitorare i progressi delle azioni messe in campo e per la definizione delle politiche in questo ambito. Le nuove informazioni raccolte sui caregiver potranno offrire una maggior conoscenza delle conseguenze dell’assistenza informale sullo stress di chi si prende cura dei propri familiari, sulle diseguaglianze di genere ad esse connesse, sull’effettiva capacità di accesso ai servizi per le long term care, sulle diseguaglianze territoriali e servire alla produzione di conoscenze da mettere a disposizione della città per costruire il futuro welfare per gli anziani a Bologna.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo entra a far parte del Consorzio BI-REX di Bologna
23 Aprile 2025
Fondazione Carisbo annuncia la sua adesione al Consorzio BI-REX Big Data Innovation & Research Excellence, Competence Center nazionale e soggetto attuatore del Pnrr ad alta specializzazione sui Big Data, Industria 4.0 e Transizione 5.0.
La convenzione siglata, della durata di 3 anni e rinnovabile, darà avvio a forme di collaborazione sinergica, particolarmente focalizzate su iniziative per lo sviluppo economico del territorio, tramite la promozione di attività nell’ambito di Industria 4.0 di ricerca applicata, l’attivazione di progetti di innovazione e supporto all’imprenditorialità, nonché la messa a punto di percorsi di incubazione, accelerazione, orientamento e formazione.
Fondazione Carisbo e Consorzio BI-REX saranno così impegnate nella partecipazione congiunta a bandi europei, nazionali, regionali per la realizzazione di progetti di ricerca e formazione, attivando programmi di incubazione e accelerazione d’impresa, sostenendo la partecipazione delle rispettive startup a iniziative di networking e favorendone l’accesso, tramite tariffe agevolate, agli spazi di coworking nelle rispettive strutture.
Fondazione Carisbo è una fondazione di origine bancaria che persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo del territorio metropolitano di Bologna. Con il progetto BIGBO – Boost Innovation Garage, polo dedicato ai talenti, all’innovazione e alla trasformazione digitale, la Fondazione contribuisce nel diffondere una cultura imprenditoriale innovativa, generando un impatto tangibile e creando nuove opportunità di lavoro. BIGBO offre spazi di lavoro flessibili, multifunzionali e organizza tavole rotonde ed eventi incentrati su innovazione e tecnologia, programmi di accelerazione, attività di collegamento tra aziende consolidate e startup.
Il Competence Center BI-REX, con sede a Bologna, si configura come Public Private Partnership che raccoglie 64 player tra Università, Centri di Ricerca e Imprese di eccellenza, con l’obiettivo di supportare le aziende nei processi di innovazione, trasformazione digitale e sostenibilità, favorendo l’adozione delle tecnologie Industria 4.0 e 5.0 e il trasferimento tecnologico attraverso una vasta serie di servizi. Principale valore aggiunto di BI-REX è rappresentato dalla Linea Pilota, fabbrica digitale interconnessa completamente a disposizione delle imprese, in cui le tecnologie 4.0 and 5.0 sono integrate con quelle tradizionali.
Persone
Pubblicato il bando “Dritti al Punto” del Fondo per la Repubblica Digitale
22 Aprile 2025
Il contesto italiano
Lo sviluppo delle competenze digitali è uno degli obiettivi strategici dell’Unione europea, che mira a dotare almeno l’80% dei cittadini tra i 16 e i 74 anni di competenze digitali di base entro il 2030. A guidare questo processo è il quadro europeoDigComp 2.2, che individua cinque aree chiave – dalla sicurezza informatica, alla creazione di contenuti – ritenute essenziali per una piena partecipazione alla vita sociale e professionale. L’Italia, tuttavia, registra un significativo ritardo rispetto alla media UE: nel 2023 solo il 46% degli adulti possedeva competenze digitali almeno di base.
Il quadro è aggravato da divari generazionali e territoriali: tra i giovani (16-24 anni) la quota sale al 59%, mentre tra gli over 65 crolla al 19%, con le regioni del Sud ampiamente sotto la media UE (34%). Per colmare il ritardo, il PNRR ha attivato la misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, con l’obiettivo di formare 2 milioni di cittadini entro il 2026 attraverso 3000 Punti Digitale Facile. Sebbene la rete dei punti sia stata attivata, a marzo 2025, sono stati raggiunti circa 760 mila cittadini, pari al 38% dell’obiettivo, con risultati disomogenei tra le diverse regioni.
Bando Dritti al Punto
Il bando intende sostenere progetti di formazione all’interno dei Punti Digitale Facile, integrando le attività già pianificate e realizzate nell’ambito della misura M1C1 1.7.2 “Rete dei servizi di facilitazione digitale” del PNRR, al fine di potenziarne l’offerta formativa.
In particolare, si intende selezionare progetti formativi rivolti a tutti i cittadini, incentrati sui temi individuati dal quadro europeo DigComp 2.2, come l’alfabetizzazione su informazione e dati, ovvero la capacità di analizzare criticamente fonti e contenuti online e distinguere le informazioni affidabili dalle fake news; la sicurezza informatica, intesa come consapevolezza dei rischi digitali e capacità di proteggere dispositivi e dati personali; la creazione di contenuti digitali, anche con il supporto dell’Intelligenza Artificiale, promuovendo un uso consapevole e responsabile degli strumenti digitali e una riflessione sulle implicazioni etiche, sociali e legali dell’IA; infine, la comunicazione e collaborazione attraverso le tecnologie digitali, per incentivare l’uso attivo dei servizi digitali pubblici e privati (come l’uso di app quali Io e IT-Wallet, o servizi come Identità digitale, Domicilio digitale e Fascicolo sanitario elettronico), sviluppando strategie comunicative efficaci e inclusive nei diversi ambienti digitali.
Chi può partecipare
Le proposte possono essere presentate da Soggetti attuatori o Soggetti sub-attuatori della misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, che si occupino direttamente o indirettamente – per tramite di Soggetti realizzatori – della gestione di almeno un Punto Digitale Facile, o ancora da Soggetti realizzatori della misura, intesi come enti privati che abbiano sottoscritto un’apposita convenzione/contratto con un Soggetto attuatore/sub-attuatore per la co-gestione e co-progettazione delle attività presso uno o più Punti Digitale Facile.
Le proposte progettuali, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma Re@dy, entro le ore 11 del30 maggio 2025.
Composizione della lista congiunta di candidati al Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025/2026/2027 di Intesa Sanpaolo S.p.A.
28 Marzo 2025
Le Fondazioni aderenti al patto parasociale di consultazione e voto sottoscritto l’11 novembre 2024 in relazione all’Assemblea di Intesa Sanpaolo convocata per il 29 aprile 2025, anche sulla base degli orientamenti manifestati dal Consiglio di Amministrazione uscente della Banca per la composizione della lista dei candidati alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025−2027 e con l’intento di assicurare:
la composizione quantitativamente ottimale, avuto riguardo alla complessità organizzativa, di operatività e di governance della Banca e alle valutazioni espresse sulle dinamiche di funzionamento dell’Organo collegiale;
la continuità di azione ed il mantenimento del patrimonio informativo e di esperienze acquisito nel corso dei precedenti mandati;
un riscontro concreto alle esigenze di continuare a esprimere scelte di elevata qualità, diversità, complementarità e di integrare nuove competenze strategiche, professionalità e personalità, al fine di dare continuità alle capacità di approfondimento e di dibattito in tutte le complesse materie di competenza del Consiglio e del Comitato per il Controllo sulla Gestione, e permettere un’adeguata costituzione e funzionalità dei Comitati endo−consiliari;
hanno depositato in data 27 marzo 2025 la seguente lista di 17 candidati così articolata:
SEZIONE 1
GIAN MARIA GROS-PIETRO
PAOLA TAGLIAVINI
CARLO MESSINA
MARIANGELA ZAPPIA
FRANCO CERUTI
PAOLO MARIA VITTORIO GRANDI
LUCIANO NEBBIA
LIANA LOGIURATO
PIETRO PREVITALI
MARIA ALESSANDRA STEFANELLI
BRUNO MARIA PARIGI
DONATELLA BUSSO
SILVIA MERLO
PAOLO MESSA
SEZIONE 2
FABRIZIO MOSCA
MARIELLA TAGLIABUE
MAURA CAMPRA
Nel medesimo contesto, le Fondazioni hanno proposto (i) di determinare in 19 il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da nominare, (ii) di riconfermare il Prof. Gian Maria Gros−Pietro quale Presidente del Consiglio di Amministrazione e (iii) di nominare la Prof.a Paola Tagliavini quale Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione; nonché (iv) di indicare il Dott. Carlo Messina come profilo ideale per la posizione di Consigliere Delegato e CEO, nell’ambito della lista presentata, ferme restando le piene prerogative proprie del Consiglio di Amministrazione che sarà nominato, in ragione dei poteri definiti dallo Statuto sociale.
Alla luce dei risultati conseguiti nell’ultimo decennio dalla Banca, che hanno posto Intesa Sanpaolo in una posizione di vertice assoluto tra le banche europee, sia per l’affidabilità sia per il sostegno allo sviluppo del Paese, i Presidenti delle Fondazioni, nella loro connaturata rappresentanza di azionisti istituzionali di lungo termine, esprimono vivo apprezzamento per la visione e la gestione altamente efficace da parte del CEO e conseguentemente auspicano che il Dr. Carlo Messina possa garantire il suo ruolo di leadership nella Banca anche per i successivi mandati.
Infine, le Fondazioni hanno proposto, in linea con quanto evidenziato dal Consiglio uscente, la conferma degli emolumenti per i consiglieri che non siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione e l’incremento del compenso fisso specifico per i consiglieri che siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione nonché del compenso additivo del Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione.
Sviluppo del territorio
Aperto il bando Fairplay (terza sessione erogativa 2025)
28 Marzo 2025
Per l’area Sviluppo del territorio (settore Educazione, istruzione e formazione) e la missione “Formazione del capitale umano”, con specifico riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile SDG n° 4 “Istruzione di qualità” e SDG n° 9 “Imprese, innovazione e infrastrutture”, il bando Fairplay accessibile fino al 5 maggio rende disponibili risorse per 150.000 euro allo scopo di:
promuovere l’idea di sport inclusivo, aperto a tutti, capace di incidere positivamente sulla coesione sociale della comunità territoriale;
incentivare la rigenerazione di spazi in un’ottica di condivisione e cura del bene comune;
favorire la diffusione di valori educativi e corretti stili di vita.
Acri lancia il Premio GenP – Giovani che partecipano
13 Giugno 2025
Aperte fino al 14 settembre le candidature al premio per le organizzazioni del Terzo settore che incentivano la partecipazione giovanile
Non è vero che i giovani non partecipano e non si impegnano a migliorare il Paese. Lo fanno, ma non sempre all’interno delle organizzazioni tradizionali del Terzo settore. Sempre più spesso scelgono forme di impegno fluide, informali, legate a cause specifiche – come l’ambiente, i diritti civili e la giustizia sociale – e lontane da strutture composte e guidate prevalentemente da persone di generazioni passate. In questo scenario, molte realtà del Terzo settore stanno cercando nuove strade per coinvolgere le nuove generazioni anche all’interno dei propri processi decisionali.
In questo scenario nasce “GenP – Giovani che partecipano”, un premio promosso da Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria, dedicato alle organizzazioni del Terzo settore composte da giovani che valorizzino il protagonismo giovanile. Il premio si rivolge a realtà i cui organi di amministrazione siano composti o coinvolgano giovani under 35, incentivando la loro partecipazione attiva nella progettazione e realizzazione dei progetti. Il premio intende infatti portare alla luce e dare visibilità a esperienze significative di partecipazione giovanile.
Le organizzazioni vincitrici riceveranno un contributo di 10mila euro ciascuna e saranno premiate nel corso di un evento nazionale che si terrà nel mese di dicembre 2025.
Le candidature sono aperte fino al 14 settembre 2025 sul sito ufficiale www.genp.it, dove sono disponibili il regolamento completo e il modulo di partecipazione.
A novembre verrà annunciata la shortlist delle 10 organizzazioni finaliste e, tra queste, una giuria composta da esperti del settore e rappresentanti di Acri selezionerà le 3 organizzazioni vincitrici.
I componenti della giuria:
Ferruccio de Bortoli, giornalista
Lucrezia Ferrara, Young Advisory Board Fondazione Compagnia di San Paolo
Luca Gori, presidente Commissione Innovazione sociale di Acri
Clara Morelli, autrice Will Media
Vanessa Pallucchi, portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore
Tommaso Salaroli, cofondatore e CEO di Scomodo
Michele Sciscioli, capo Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale
Media partner dell’iniziativa sono Vita e Will, mentre Percorsi di Secondo Welfare realizzerà e presenterà, in occasione dell’evento di premiazione, un’indagine sul tasso di under 35 nei Cda delle organizzazioni del Terzo settore.
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa
10 Giugno 2025
Assegnate 6 borse di studio per programmi di vita e di studio all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione Carisbo
Sono stati premiati, presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, i 6 studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura. I 6 studenti potranno vivere e studiare per un trimestre fino ad un anno scolastico all’estero, accolti in una famiglia e una scuola del luogo e assistiti dai volontari locali.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Fondazione Intercultura e Fondazione Carisbo che risale al 2020-2021 e, grazie ad essa, 62 studentesse e studenti delle scuole secondarie di II grado – a cui si aggiungono i 6 studenti premiati quest’anno – hanno finora potuto vivere un’esperienza autentica delle diversità e acquisire nuove competenze utili per la loro vita personale e professionale.
Alla cerimonia di premiazione è intervenuta Maila Quaglia, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Carisbo, insieme a Vincenzo Morlini, past Consigliere di Amministrazione di Intercultura, poi Direttore Esecutivo di Intercultura e poi Presidente internazionale di AFS, alle famiglie dei giovani ambasciatori nel mondo e ai volontari di Intercultura, che proprio in questi mesi si stanno occupando della formazione degli studenti in partenza per prepararli alla loro esperienza.
I vincitori sono:
Sara, iscritta al Liceo E. Fermi di Bologna e in partenza per un programma scolastico semestrale in Brasile;
Steven, iscritto al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Thailandia;
Geremia, iscritto all’IIS G. Bruno di Medicina e in partenza per un programma annuale in Lettonia;
Francesca, iscritta all’IIS Montessori-Da Vinci di Porretta Terme e in partenza per un programma annuale in Perù;
Sabrina, iscritta al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma annuale in Honduras;
Matteo, iscritto al Liceo L. Bassi di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Messico.
Emozionati e felici per il traguardo raggiunto, alcuni ragazzi hanno così commentato la vincita della borsa di studio.
Geremia: «Quando ho scoperto di aver vinto, ho sentito come un ritorno brusco al presente. Quella che fino a poco prima sembrava solo un’idea improbabile era diventata concreta. È stato uno shock di consapevolezza. Ero felice, ma allo stesso tempo ero offuscato da tante altre emozioni, compresa la paura iniziale. Marco Aurelioperò, affermava che “ciò che ostacola l’azione, la promuove”, come se fosse proprio l’attrito, a dare lo slancio. Così il timore, invece di essere un intralcio, è ciò che valorizza la scelta.»
Sabrina: «Ho deciso di accettare questa sfida perché volevo mettermi in gioco davvero. Sentivo il bisogno di uscire dalla mia routine e conoscere un altro modo di vivere. L’Honduras, con la sua cultura e la sua lingua completamente nuove per me, mi è sembrato il luogo perfetto per farlo. So che sarà difficile, ma credo che le sfide più grandi siano anche le più formative.» Con loro erano presenti anche due ex vincitrici del concorso Intercultura e della borsa di studio FormazionEuropa, Sara Bonora, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Brasile a.s. 2023-24 e Matilde Mazzanti, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Cile a.s. 2023-24.
Ricerca Ipsos: l’esperienza con Intercultura decisiva per la propria vita per il 68% degli ex partecipanti
Partire con Intercultura non è solo un soggiorno all’estero, ma un’esperienza che lascia il segno per tutta la vita. Un’indagine Ipsos su 958 ex studenti, oggi tra i 20 e i 64 anni, lo conferma. Il 68% riconosce un impatto decisivo sulla propria identità e attribuisce ai volontari un ruolo chiave nel proprio percorso di crescita personale. Vivere e studiare all’estero con Intercultura permette di sviluppare competenze trasversali, fondamentali sia nella vita personale che in quella professionale.
Il 58% ha scelto destinazioni non convenzionali tra cui l’Asia, l’America Latina e l’Africa sviluppando un atteggiamento di apertura alla diversità culturale e competenze linguistiche: tutti parlano almeno un’altra lingua oltre all’inglese. Le soft skills ne escono rafforzate: il 97% migliora le relazioni, l’89% diventa più autonomo e il 74% si sente pronto alle sfide del mondo di oggi.
Sul piano personale, chi ha vissuto l’esperienza Intercultura denota una grande attenzione e accettazione delle diversità e una coscienza sociale evoluta e sensibile a tematiche di equità. E infine, il 65% si dichiara felice della propria vita, un aspetto che deriva dalla maggiore consapevolezza delle proprie risorse e da una marcata adattabilità di fronte ai cambiamenti. Intercultura non è solo un viaggio, ma un investimento nel futuro di sé stessi e del mondo intero.
Persone
Al via il canale di cofinanziamento del Fondo per la Repubblica Digitale
26 Maggio 2025
L’iniziativa
Annunciata dall’Impresa socialeFondo per la Repubblica Digitalel’attivazione di un canale di cofinanziamento da 5 milioni di euro, destinato a sostenere progetti ed iniziative congiunte orientate allo sviluppo delle competenze digitali e all’inclusione sociale, economica e lavorativa dei cittadini.
L’iniziativa, parte del Piano Strategico 2025–2026 approvato dal Comitato di Indirizzo Strategico del Fondo per la Repubblica Digitale, rappresenta uno strumento innovativo per attivare collaborazioni strategiche tra enti pubblici, privati e del Terzo Settore, con l’obiettivo di amplificare l’impatto delle azioni formative sul territorio.
Il canale di cofinanziamento, che mira ad attrarre risorse supplementari coerenti con le finalità del Fondo per la Repubblica Digitale, vuole inoltre favorire un confronto positivo con le esperienze di altri soggetti, portando avanti collaborazioni strategiche per arricchire reciprocamente la conoscenza, le pratiche e le esperienze sui temi relativi alla formazione e all’inclusione digitale. Questo approccio permette di amplificare l’impatto delle iniziative sostenute e di rafforzare la consapevolezza sul valore dell’investimento e della collaborazione per promuovere la formazione digitale e il reinserimento sociale delle categorie più fragili. Oltre a generare un effetto leva sulle risorse economiche messe in campo dal Fondo per la Repubblica Digitale e dagli interlocutori coinvolti, l’apertura del canale di cofinanziamento mira anche a sperimentare forme di innovazione, sia negli ambiti di intervento sia nelle modalità operative o metodologiche scelte.
Modalità di partecipazione
Il canale di cofinanziamento è aperto a soggetti pubblici e privati, con o senza scopo di lucro. Le iniziative e le progettualità promosse dovranno focalizzarsi su tematiche di interesse condiviso, attraverso tre modalità operative:
bandi pubblici elaborati e promossi congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori in funzione di enti erogatori;
progetti proposti direttamente da enti del Terzo Settore e sostenuti, almeno al 50%, da risorse interne e/o esterne provenienti da uno o più cofinanziatori;
iniziative elaborate e promosse congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori per la realizzazione di opportunità rivolte alla collettività in linea con la mission del Fondo per la Repubblica Digitale.
Il processo di selezione si articola in due momenti: una prima fase, in cui i soggetti interessati presentano la propria idea progettuale e una seconda fase, riservata esclusivamente alle idee ritenute idonee, in cui si procederà con la progettazione esecutiva. I criteri di selezione includono: coerenza con la missione del Fondo, originalità della proposta, assenza di contenuti già sottoposti o respinti, e assenza di interventi per l’acquisto e la costruzione di infrastrutture o esclusivamente finalizzate alla ricerca.
Le proposte potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili.
Risorse disponibili
Il Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale ha stanziato in totale 5 milioni di euro.
Fondazione, Comune e Chiesa di Bologna insieme per il progetto Bologna Serena per gli anziani
19 Maggio 2025
Investimento complessivo da 9 milioni di euro in tre anni per un progetto sulla qualità della vita delle persone over 65. Villa Serena come punto di riferimento per persone anziane
A Bologna la popolazione over 65, conta circa 96.000 persone, sono il 25% della popolazione. Saranno oltre 100 mila tra dieci anni e 109 mila tra venti. Di questi, quasi 55.000 hanno più di 75 anni e 36.000 superano gli 80 anni, mentre i centenari si avvicinano alle 250 unità. I livelli di autosufficienza non dipendono solo dall’età, ma diminuiscono con l’invecchiamento. Dall’indagine sulla qualità della vita realizzata dal Comune di Bologna sappiamo che oggi le persone che dichiarano di prendersi cura di un anziano sopra i 75 anni sono stimate in 17 mila. Il 33% degli over 65 a Bologna oggi abita da solo, percentuale che sale al 50% per gli over 80.
Da questi dati e da questa tendenza all’invecchiamento della popolazione e quindi dell’aspettativa di vita in città, parte il progettoBologna Serena per gli anziani.
Bologna Serena per gli anziani è il nuovo progetto con il quale Fondazione Carisbo, Comune e Chiesa di Bologna collaboreranno nei prossimi tre anni, a partire dal 2025, nel realizzare servizi di supporto, assistenza e inclusione sociale dedicati alla popolazione anziana e ai caregiver, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli over 65.
Bologna Serena per gli anziani ha gli obiettivi di:
innovare e rafforzare le risposte del sistema dei servizi mirati a rispondere ai bisogni della terza età;
sperimentare nuove risposte al cambiamento dei bisogni espressi dalla popolazione anziana alla luce delle mutazioni sociali e demografiche;
aggregare istituzioni, soggetti del terzo settore e comunità nel progettare e realizzare insieme un nuovo welfare per gli anziani.
Questi obiettivi saranno realizzati lungo tre assi strategici:
il domicilio come prospettiva prioritaria per il benessere dell’anziano;
la valorizzazione del ruolo del caregiver familiare e delle assistenti familiari;
la risposta a chi non entra nelle strutture residenziali sociosanitarie.
La convenzionetra gli enti sarà approvata nella prossima Giunta e prevede un investimento da parte della Fondazione Carisbo, che partecipa alla redazione delle linee guida e alle azioni, allo sviluppo, monitoraggio e valutazione del progetto, pari a 4,25 milioni di euro nell’arco di un triennio (di cui 1,25 milioni nel 2025, 1,5 milioni per il 2026 e 1,5 per il 2027).
Il Comune attuerà il progetto secondo le linee guida concordate, cofinanziandolo con ulteriori interventi nell’ambito delle risorse del proprio bilancio, per un valore di altri 4,5 milioni di euro nel triennio 2025/2027.
Questi fondi, pari a 9 milioni di euro in 3 anni, saranno destinati alle attività previste e gli enti collaboreranno nella gestione e il coordinamento delle azioni in collaborazione con gli enti e i soggetti del territorio garantendo la partecipazione della rete socio-sanitaria, in particolare Ausl di Bologna e Asp Città di Bologna, mentre la Chiesa di Bologna si impegna a collaborare al monitoraggio del progetto in sinergia con i propri servizi di ascolto territoriale.
Questo budget sarà suddiviso nel triennio su varie linee progettuali che riguardano:
interventi per i caregiver;
costruire una comunità dementia friendly;
potenziamento di telecontrollo, teleassistenza, telecompagnia;
servizi sociosanitari aperti;
promozione dell’invecchiamento in salute;
la creazione di un luogo e un team di riferimento in città sulle politiche per gli anziani.
A Villa Serena un punto di riferimento sulle politiche per le persone anziane
Sarà Villa Serena il punto di riferimento dove realizzare un luogo fisico in città per le famiglie, i cittadini, le associazioni e la comunità professionale sulle politiche per gli anziani. Lo spazio potrà essere allestito con mostre a tema, materiale informativo sulle opportunità esistenti, punti di informazione e orientamento per gli anziani sui temi della salute e dei servizi, uffici da dedicare all’organizzazione di eventi, gite o vacanze, locali e spazi aperti per lo svolgimento di attività di socializzazione, culturali e sportive.
Sarà sede di un team dedicato all’analisi del fenomeno dell’invecchiamento demografico e alla creazione di progettazioni innovative a partire dalla raccolta di dati affidabili e comparabili per monitorare i progressi delle azioni messe in campo e per la definizione delle politiche in questo ambito. Le nuove informazioni raccolte sui caregiver potranno offrire una maggior conoscenza delle conseguenze dell’assistenza informale sullo stress di chi si prende cura dei propri familiari, sulle diseguaglianze di genere ad esse connesse, sull’effettiva capacità di accesso ai servizi per le long term care, sulle diseguaglianze territoriali e servire alla produzione di conoscenze da mettere a disposizione della città per costruire il futuro welfare per gli anziani a Bologna.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo entra a far parte del Consorzio BI-REX di Bologna
23 Aprile 2025
Fondazione Carisbo annuncia la sua adesione al Consorzio BI-REX Big Data Innovation & Research Excellence, Competence Center nazionale e soggetto attuatore del Pnrr ad alta specializzazione sui Big Data, Industria 4.0 e Transizione 5.0.
La convenzione siglata, della durata di 3 anni e rinnovabile, darà avvio a forme di collaborazione sinergica, particolarmente focalizzate su iniziative per lo sviluppo economico del territorio, tramite la promozione di attività nell’ambito di Industria 4.0 di ricerca applicata, l’attivazione di progetti di innovazione e supporto all’imprenditorialità, nonché la messa a punto di percorsi di incubazione, accelerazione, orientamento e formazione.
Fondazione Carisbo e Consorzio BI-REX saranno così impegnate nella partecipazione congiunta a bandi europei, nazionali, regionali per la realizzazione di progetti di ricerca e formazione, attivando programmi di incubazione e accelerazione d’impresa, sostenendo la partecipazione delle rispettive startup a iniziative di networking e favorendone l’accesso, tramite tariffe agevolate, agli spazi di coworking nelle rispettive strutture.
Fondazione Carisbo è una fondazione di origine bancaria che persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo del territorio metropolitano di Bologna. Con il progetto BIGBO – Boost Innovation Garage, polo dedicato ai talenti, all’innovazione e alla trasformazione digitale, la Fondazione contribuisce nel diffondere una cultura imprenditoriale innovativa, generando un impatto tangibile e creando nuove opportunità di lavoro. BIGBO offre spazi di lavoro flessibili, multifunzionali e organizza tavole rotonde ed eventi incentrati su innovazione e tecnologia, programmi di accelerazione, attività di collegamento tra aziende consolidate e startup.
Il Competence Center BI-REX, con sede a Bologna, si configura come Public Private Partnership che raccoglie 64 player tra Università, Centri di Ricerca e Imprese di eccellenza, con l’obiettivo di supportare le aziende nei processi di innovazione, trasformazione digitale e sostenibilità, favorendo l’adozione delle tecnologie Industria 4.0 e 5.0 e il trasferimento tecnologico attraverso una vasta serie di servizi. Principale valore aggiunto di BI-REX è rappresentato dalla Linea Pilota, fabbrica digitale interconnessa completamente a disposizione delle imprese, in cui le tecnologie 4.0 and 5.0 sono integrate con quelle tradizionali.
Persone
Pubblicato il bando “Dritti al Punto” del Fondo per la Repubblica Digitale
22 Aprile 2025
Il contesto italiano
Lo sviluppo delle competenze digitali è uno degli obiettivi strategici dell’Unione europea, che mira a dotare almeno l’80% dei cittadini tra i 16 e i 74 anni di competenze digitali di base entro il 2030. A guidare questo processo è il quadro europeoDigComp 2.2, che individua cinque aree chiave – dalla sicurezza informatica, alla creazione di contenuti – ritenute essenziali per una piena partecipazione alla vita sociale e professionale. L’Italia, tuttavia, registra un significativo ritardo rispetto alla media UE: nel 2023 solo il 46% degli adulti possedeva competenze digitali almeno di base.
Il quadro è aggravato da divari generazionali e territoriali: tra i giovani (16-24 anni) la quota sale al 59%, mentre tra gli over 65 crolla al 19%, con le regioni del Sud ampiamente sotto la media UE (34%). Per colmare il ritardo, il PNRR ha attivato la misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, con l’obiettivo di formare 2 milioni di cittadini entro il 2026 attraverso 3000 Punti Digitale Facile. Sebbene la rete dei punti sia stata attivata, a marzo 2025, sono stati raggiunti circa 760 mila cittadini, pari al 38% dell’obiettivo, con risultati disomogenei tra le diverse regioni.
Bando Dritti al Punto
Il bando intende sostenere progetti di formazione all’interno dei Punti Digitale Facile, integrando le attività già pianificate e realizzate nell’ambito della misura M1C1 1.7.2 “Rete dei servizi di facilitazione digitale” del PNRR, al fine di potenziarne l’offerta formativa.
In particolare, si intende selezionare progetti formativi rivolti a tutti i cittadini, incentrati sui temi individuati dal quadro europeo DigComp 2.2, come l’alfabetizzazione su informazione e dati, ovvero la capacità di analizzare criticamente fonti e contenuti online e distinguere le informazioni affidabili dalle fake news; la sicurezza informatica, intesa come consapevolezza dei rischi digitali e capacità di proteggere dispositivi e dati personali; la creazione di contenuti digitali, anche con il supporto dell’Intelligenza Artificiale, promuovendo un uso consapevole e responsabile degli strumenti digitali e una riflessione sulle implicazioni etiche, sociali e legali dell’IA; infine, la comunicazione e collaborazione attraverso le tecnologie digitali, per incentivare l’uso attivo dei servizi digitali pubblici e privati (come l’uso di app quali Io e IT-Wallet, o servizi come Identità digitale, Domicilio digitale e Fascicolo sanitario elettronico), sviluppando strategie comunicative efficaci e inclusive nei diversi ambienti digitali.
Chi può partecipare
Le proposte possono essere presentate da Soggetti attuatori o Soggetti sub-attuatori della misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, che si occupino direttamente o indirettamente – per tramite di Soggetti realizzatori – della gestione di almeno un Punto Digitale Facile, o ancora da Soggetti realizzatori della misura, intesi come enti privati che abbiano sottoscritto un’apposita convenzione/contratto con un Soggetto attuatore/sub-attuatore per la co-gestione e co-progettazione delle attività presso uno o più Punti Digitale Facile.
Le proposte progettuali, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma Re@dy, entro le ore 11 del30 maggio 2025.
Composizione della lista congiunta di candidati al Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025/2026/2027 di Intesa Sanpaolo S.p.A.
28 Marzo 2025
Le Fondazioni aderenti al patto parasociale di consultazione e voto sottoscritto l’11 novembre 2024 in relazione all’Assemblea di Intesa Sanpaolo convocata per il 29 aprile 2025, anche sulla base degli orientamenti manifestati dal Consiglio di Amministrazione uscente della Banca per la composizione della lista dei candidati alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025−2027 e con l’intento di assicurare:
la composizione quantitativamente ottimale, avuto riguardo alla complessità organizzativa, di operatività e di governance della Banca e alle valutazioni espresse sulle dinamiche di funzionamento dell’Organo collegiale;
la continuità di azione ed il mantenimento del patrimonio informativo e di esperienze acquisito nel corso dei precedenti mandati;
un riscontro concreto alle esigenze di continuare a esprimere scelte di elevata qualità, diversità, complementarità e di integrare nuove competenze strategiche, professionalità e personalità, al fine di dare continuità alle capacità di approfondimento e di dibattito in tutte le complesse materie di competenza del Consiglio e del Comitato per il Controllo sulla Gestione, e permettere un’adeguata costituzione e funzionalità dei Comitati endo−consiliari;
hanno depositato in data 27 marzo 2025 la seguente lista di 17 candidati così articolata:
SEZIONE 1
GIAN MARIA GROS-PIETRO
PAOLA TAGLIAVINI
CARLO MESSINA
MARIANGELA ZAPPIA
FRANCO CERUTI
PAOLO MARIA VITTORIO GRANDI
LUCIANO NEBBIA
LIANA LOGIURATO
PIETRO PREVITALI
MARIA ALESSANDRA STEFANELLI
BRUNO MARIA PARIGI
DONATELLA BUSSO
SILVIA MERLO
PAOLO MESSA
SEZIONE 2
FABRIZIO MOSCA
MARIELLA TAGLIABUE
MAURA CAMPRA
Nel medesimo contesto, le Fondazioni hanno proposto (i) di determinare in 19 il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da nominare, (ii) di riconfermare il Prof. Gian Maria Gros−Pietro quale Presidente del Consiglio di Amministrazione e (iii) di nominare la Prof.a Paola Tagliavini quale Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione; nonché (iv) di indicare il Dott. Carlo Messina come profilo ideale per la posizione di Consigliere Delegato e CEO, nell’ambito della lista presentata, ferme restando le piene prerogative proprie del Consiglio di Amministrazione che sarà nominato, in ragione dei poteri definiti dallo Statuto sociale.
Alla luce dei risultati conseguiti nell’ultimo decennio dalla Banca, che hanno posto Intesa Sanpaolo in una posizione di vertice assoluto tra le banche europee, sia per l’affidabilità sia per il sostegno allo sviluppo del Paese, i Presidenti delle Fondazioni, nella loro connaturata rappresentanza di azionisti istituzionali di lungo termine, esprimono vivo apprezzamento per la visione e la gestione altamente efficace da parte del CEO e conseguentemente auspicano che il Dr. Carlo Messina possa garantire il suo ruolo di leadership nella Banca anche per i successivi mandati.
Infine, le Fondazioni hanno proposto, in linea con quanto evidenziato dal Consiglio uscente, la conferma degli emolumenti per i consiglieri che non siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione e l’incremento del compenso fisso specifico per i consiglieri che siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione nonché del compenso additivo del Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione.
Sviluppo del territorio
Aperto il bando Fairplay (terza sessione erogativa 2025)
28 Marzo 2025
Per l’area Sviluppo del territorio (settore Educazione, istruzione e formazione) e la missione “Formazione del capitale umano”, con specifico riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile SDG n° 4 “Istruzione di qualità” e SDG n° 9 “Imprese, innovazione e infrastrutture”, il bando Fairplay accessibile fino al 5 maggio rende disponibili risorse per 150.000 euro allo scopo di:
promuovere l’idea di sport inclusivo, aperto a tutti, capace di incidere positivamente sulla coesione sociale della comunità territoriale;
incentivare la rigenerazione di spazi in un’ottica di condivisione e cura del bene comune;
favorire la diffusione di valori educativi e corretti stili di vita.
Acri lancia il Premio GenP – Giovani che partecipano
13 Giugno 2025
Aperte fino al 14 settembre le candidature al premio per le organizzazioni del Terzo settore che incentivano la partecipazione giovanile
Non è vero che i giovani non partecipano e non si impegnano a migliorare il Paese. Lo fanno, ma non sempre all’interno delle organizzazioni tradizionali del Terzo settore. Sempre più spesso scelgono forme di impegno fluide, informali, legate a cause specifiche – come l’ambiente, i diritti civili e la giustizia sociale – e lontane da strutture composte e guidate prevalentemente da persone di generazioni passate. In questo scenario, molte realtà del Terzo settore stanno cercando nuove strade per coinvolgere le nuove generazioni anche all’interno dei propri processi decisionali.
In questo scenario nasce “GenP – Giovani che partecipano”, un premio promosso da Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria, dedicato alle organizzazioni del Terzo settore composte da giovani che valorizzino il protagonismo giovanile. Il premio si rivolge a realtà i cui organi di amministrazione siano composti o coinvolgano giovani under 35, incentivando la loro partecipazione attiva nella progettazione e realizzazione dei progetti. Il premio intende infatti portare alla luce e dare visibilità a esperienze significative di partecipazione giovanile.
Le organizzazioni vincitrici riceveranno un contributo di 10mila euro ciascuna e saranno premiate nel corso di un evento nazionale che si terrà nel mese di dicembre 2025.
Le candidature sono aperte fino al 14 settembre 2025 sul sito ufficiale www.genp.it, dove sono disponibili il regolamento completo e il modulo di partecipazione.
A novembre verrà annunciata la shortlist delle 10 organizzazioni finaliste e, tra queste, una giuria composta da esperti del settore e rappresentanti di Acri selezionerà le 3 organizzazioni vincitrici.
I componenti della giuria:
Ferruccio de Bortoli, giornalista
Lucrezia Ferrara, Young Advisory Board Fondazione Compagnia di San Paolo
Luca Gori, presidente Commissione Innovazione sociale di Acri
Clara Morelli, autrice Will Media
Vanessa Pallucchi, portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore
Tommaso Salaroli, cofondatore e CEO di Scomodo
Michele Sciscioli, capo Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale
Media partner dell’iniziativa sono Vita e Will, mentre Percorsi di Secondo Welfare realizzerà e presenterà, in occasione dell’evento di premiazione, un’indagine sul tasso di under 35 nei Cda delle organizzazioni del Terzo settore.
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa
10 Giugno 2025
Assegnate 6 borse di studio per programmi di vita e di studio all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione Carisbo
Sono stati premiati, presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, i 6 studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura. I 6 studenti potranno vivere e studiare per un trimestre fino ad un anno scolastico all’estero, accolti in una famiglia e una scuola del luogo e assistiti dai volontari locali.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Fondazione Intercultura e Fondazione Carisbo che risale al 2020-2021 e, grazie ad essa, 62 studentesse e studenti delle scuole secondarie di II grado – a cui si aggiungono i 6 studenti premiati quest’anno – hanno finora potuto vivere un’esperienza autentica delle diversità e acquisire nuove competenze utili per la loro vita personale e professionale.
Alla cerimonia di premiazione è intervenuta Maila Quaglia, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Carisbo, insieme a Vincenzo Morlini, past Consigliere di Amministrazione di Intercultura, poi Direttore Esecutivo di Intercultura e poi Presidente internazionale di AFS, alle famiglie dei giovani ambasciatori nel mondo e ai volontari di Intercultura, che proprio in questi mesi si stanno occupando della formazione degli studenti in partenza per prepararli alla loro esperienza.
I vincitori sono:
Sara, iscritta al Liceo E. Fermi di Bologna e in partenza per un programma scolastico semestrale in Brasile;
Steven, iscritto al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Thailandia;
Geremia, iscritto all’IIS G. Bruno di Medicina e in partenza per un programma annuale in Lettonia;
Francesca, iscritta all’IIS Montessori-Da Vinci di Porretta Terme e in partenza per un programma annuale in Perù;
Sabrina, iscritta al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma annuale in Honduras;
Matteo, iscritto al Liceo L. Bassi di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Messico.
Emozionati e felici per il traguardo raggiunto, alcuni ragazzi hanno così commentato la vincita della borsa di studio.
Geremia: «Quando ho scoperto di aver vinto, ho sentito come un ritorno brusco al presente. Quella che fino a poco prima sembrava solo un’idea improbabile era diventata concreta. È stato uno shock di consapevolezza. Ero felice, ma allo stesso tempo ero offuscato da tante altre emozioni, compresa la paura iniziale. Marco Aurelioperò, affermava che “ciò che ostacola l’azione, la promuove”, come se fosse proprio l’attrito, a dare lo slancio. Così il timore, invece di essere un intralcio, è ciò che valorizza la scelta.»
Sabrina: «Ho deciso di accettare questa sfida perché volevo mettermi in gioco davvero. Sentivo il bisogno di uscire dalla mia routine e conoscere un altro modo di vivere. L’Honduras, con la sua cultura e la sua lingua completamente nuove per me, mi è sembrato il luogo perfetto per farlo. So che sarà difficile, ma credo che le sfide più grandi siano anche le più formative.» Con loro erano presenti anche due ex vincitrici del concorso Intercultura e della borsa di studio FormazionEuropa, Sara Bonora, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Brasile a.s. 2023-24 e Matilde Mazzanti, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Cile a.s. 2023-24.
Ricerca Ipsos: l’esperienza con Intercultura decisiva per la propria vita per il 68% degli ex partecipanti
Partire con Intercultura non è solo un soggiorno all’estero, ma un’esperienza che lascia il segno per tutta la vita. Un’indagine Ipsos su 958 ex studenti, oggi tra i 20 e i 64 anni, lo conferma. Il 68% riconosce un impatto decisivo sulla propria identità e attribuisce ai volontari un ruolo chiave nel proprio percorso di crescita personale. Vivere e studiare all’estero con Intercultura permette di sviluppare competenze trasversali, fondamentali sia nella vita personale che in quella professionale.
Il 58% ha scelto destinazioni non convenzionali tra cui l’Asia, l’America Latina e l’Africa sviluppando un atteggiamento di apertura alla diversità culturale e competenze linguistiche: tutti parlano almeno un’altra lingua oltre all’inglese. Le soft skills ne escono rafforzate: il 97% migliora le relazioni, l’89% diventa più autonomo e il 74% si sente pronto alle sfide del mondo di oggi.
Sul piano personale, chi ha vissuto l’esperienza Intercultura denota una grande attenzione e accettazione delle diversità e una coscienza sociale evoluta e sensibile a tematiche di equità. E infine, il 65% si dichiara felice della propria vita, un aspetto che deriva dalla maggiore consapevolezza delle proprie risorse e da una marcata adattabilità di fronte ai cambiamenti. Intercultura non è solo un viaggio, ma un investimento nel futuro di sé stessi e del mondo intero.
Persone
Al via il canale di cofinanziamento del Fondo per la Repubblica Digitale
26 Maggio 2025
L’iniziativa
Annunciata dall’Impresa socialeFondo per la Repubblica Digitalel’attivazione di un canale di cofinanziamento da 5 milioni di euro, destinato a sostenere progetti ed iniziative congiunte orientate allo sviluppo delle competenze digitali e all’inclusione sociale, economica e lavorativa dei cittadini.
L’iniziativa, parte del Piano Strategico 2025–2026 approvato dal Comitato di Indirizzo Strategico del Fondo per la Repubblica Digitale, rappresenta uno strumento innovativo per attivare collaborazioni strategiche tra enti pubblici, privati e del Terzo Settore, con l’obiettivo di amplificare l’impatto delle azioni formative sul territorio.
Il canale di cofinanziamento, che mira ad attrarre risorse supplementari coerenti con le finalità del Fondo per la Repubblica Digitale, vuole inoltre favorire un confronto positivo con le esperienze di altri soggetti, portando avanti collaborazioni strategiche per arricchire reciprocamente la conoscenza, le pratiche e le esperienze sui temi relativi alla formazione e all’inclusione digitale. Questo approccio permette di amplificare l’impatto delle iniziative sostenute e di rafforzare la consapevolezza sul valore dell’investimento e della collaborazione per promuovere la formazione digitale e il reinserimento sociale delle categorie più fragili. Oltre a generare un effetto leva sulle risorse economiche messe in campo dal Fondo per la Repubblica Digitale e dagli interlocutori coinvolti, l’apertura del canale di cofinanziamento mira anche a sperimentare forme di innovazione, sia negli ambiti di intervento sia nelle modalità operative o metodologiche scelte.
Modalità di partecipazione
Il canale di cofinanziamento è aperto a soggetti pubblici e privati, con o senza scopo di lucro. Le iniziative e le progettualità promosse dovranno focalizzarsi su tematiche di interesse condiviso, attraverso tre modalità operative:
bandi pubblici elaborati e promossi congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori in funzione di enti erogatori;
progetti proposti direttamente da enti del Terzo Settore e sostenuti, almeno al 50%, da risorse interne e/o esterne provenienti da uno o più cofinanziatori;
iniziative elaborate e promosse congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori per la realizzazione di opportunità rivolte alla collettività in linea con la mission del Fondo per la Repubblica Digitale.
Il processo di selezione si articola in due momenti: una prima fase, in cui i soggetti interessati presentano la propria idea progettuale e una seconda fase, riservata esclusivamente alle idee ritenute idonee, in cui si procederà con la progettazione esecutiva. I criteri di selezione includono: coerenza con la missione del Fondo, originalità della proposta, assenza di contenuti già sottoposti o respinti, e assenza di interventi per l’acquisto e la costruzione di infrastrutture o esclusivamente finalizzate alla ricerca.
Le proposte potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili.
Risorse disponibili
Il Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale ha stanziato in totale 5 milioni di euro.
Fondazione, Comune e Chiesa di Bologna insieme per il progetto Bologna Serena per gli anziani
19 Maggio 2025
Investimento complessivo da 9 milioni di euro in tre anni per un progetto sulla qualità della vita delle persone over 65. Villa Serena come punto di riferimento per persone anziane
A Bologna la popolazione over 65, conta circa 96.000 persone, sono il 25% della popolazione. Saranno oltre 100 mila tra dieci anni e 109 mila tra venti. Di questi, quasi 55.000 hanno più di 75 anni e 36.000 superano gli 80 anni, mentre i centenari si avvicinano alle 250 unità. I livelli di autosufficienza non dipendono solo dall’età, ma diminuiscono con l’invecchiamento. Dall’indagine sulla qualità della vita realizzata dal Comune di Bologna sappiamo che oggi le persone che dichiarano di prendersi cura di un anziano sopra i 75 anni sono stimate in 17 mila. Il 33% degli over 65 a Bologna oggi abita da solo, percentuale che sale al 50% per gli over 80.
Da questi dati e da questa tendenza all’invecchiamento della popolazione e quindi dell’aspettativa di vita in città, parte il progettoBologna Serena per gli anziani.
Bologna Serena per gli anziani è il nuovo progetto con il quale Fondazione Carisbo, Comune e Chiesa di Bologna collaboreranno nei prossimi tre anni, a partire dal 2025, nel realizzare servizi di supporto, assistenza e inclusione sociale dedicati alla popolazione anziana e ai caregiver, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli over 65.
Bologna Serena per gli anziani ha gli obiettivi di:
innovare e rafforzare le risposte del sistema dei servizi mirati a rispondere ai bisogni della terza età;
sperimentare nuove risposte al cambiamento dei bisogni espressi dalla popolazione anziana alla luce delle mutazioni sociali e demografiche;
aggregare istituzioni, soggetti del terzo settore e comunità nel progettare e realizzare insieme un nuovo welfare per gli anziani.
Questi obiettivi saranno realizzati lungo tre assi strategici:
il domicilio come prospettiva prioritaria per il benessere dell’anziano;
la valorizzazione del ruolo del caregiver familiare e delle assistenti familiari;
la risposta a chi non entra nelle strutture residenziali sociosanitarie.
La convenzionetra gli enti sarà approvata nella prossima Giunta e prevede un investimento da parte della Fondazione Carisbo, che partecipa alla redazione delle linee guida e alle azioni, allo sviluppo, monitoraggio e valutazione del progetto, pari a 4,25 milioni di euro nell’arco di un triennio (di cui 1,25 milioni nel 2025, 1,5 milioni per il 2026 e 1,5 per il 2027).
Il Comune attuerà il progetto secondo le linee guida concordate, cofinanziandolo con ulteriori interventi nell’ambito delle risorse del proprio bilancio, per un valore di altri 4,5 milioni di euro nel triennio 2025/2027.
Questi fondi, pari a 9 milioni di euro in 3 anni, saranno destinati alle attività previste e gli enti collaboreranno nella gestione e il coordinamento delle azioni in collaborazione con gli enti e i soggetti del territorio garantendo la partecipazione della rete socio-sanitaria, in particolare Ausl di Bologna e Asp Città di Bologna, mentre la Chiesa di Bologna si impegna a collaborare al monitoraggio del progetto in sinergia con i propri servizi di ascolto territoriale.
Questo budget sarà suddiviso nel triennio su varie linee progettuali che riguardano:
interventi per i caregiver;
costruire una comunità dementia friendly;
potenziamento di telecontrollo, teleassistenza, telecompagnia;
servizi sociosanitari aperti;
promozione dell’invecchiamento in salute;
la creazione di un luogo e un team di riferimento in città sulle politiche per gli anziani.
A Villa Serena un punto di riferimento sulle politiche per le persone anziane
Sarà Villa Serena il punto di riferimento dove realizzare un luogo fisico in città per le famiglie, i cittadini, le associazioni e la comunità professionale sulle politiche per gli anziani. Lo spazio potrà essere allestito con mostre a tema, materiale informativo sulle opportunità esistenti, punti di informazione e orientamento per gli anziani sui temi della salute e dei servizi, uffici da dedicare all’organizzazione di eventi, gite o vacanze, locali e spazi aperti per lo svolgimento di attività di socializzazione, culturali e sportive.
Sarà sede di un team dedicato all’analisi del fenomeno dell’invecchiamento demografico e alla creazione di progettazioni innovative a partire dalla raccolta di dati affidabili e comparabili per monitorare i progressi delle azioni messe in campo e per la definizione delle politiche in questo ambito. Le nuove informazioni raccolte sui caregiver potranno offrire una maggior conoscenza delle conseguenze dell’assistenza informale sullo stress di chi si prende cura dei propri familiari, sulle diseguaglianze di genere ad esse connesse, sull’effettiva capacità di accesso ai servizi per le long term care, sulle diseguaglianze territoriali e servire alla produzione di conoscenze da mettere a disposizione della città per costruire il futuro welfare per gli anziani a Bologna.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo entra a far parte del Consorzio BI-REX di Bologna
23 Aprile 2025
Fondazione Carisbo annuncia la sua adesione al Consorzio BI-REX Big Data Innovation & Research Excellence, Competence Center nazionale e soggetto attuatore del Pnrr ad alta specializzazione sui Big Data, Industria 4.0 e Transizione 5.0.
La convenzione siglata, della durata di 3 anni e rinnovabile, darà avvio a forme di collaborazione sinergica, particolarmente focalizzate su iniziative per lo sviluppo economico del territorio, tramite la promozione di attività nell’ambito di Industria 4.0 di ricerca applicata, l’attivazione di progetti di innovazione e supporto all’imprenditorialità, nonché la messa a punto di percorsi di incubazione, accelerazione, orientamento e formazione.
Fondazione Carisbo e Consorzio BI-REX saranno così impegnate nella partecipazione congiunta a bandi europei, nazionali, regionali per la realizzazione di progetti di ricerca e formazione, attivando programmi di incubazione e accelerazione d’impresa, sostenendo la partecipazione delle rispettive startup a iniziative di networking e favorendone l’accesso, tramite tariffe agevolate, agli spazi di coworking nelle rispettive strutture.
Fondazione Carisbo è una fondazione di origine bancaria che persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo del territorio metropolitano di Bologna. Con il progetto BIGBO – Boost Innovation Garage, polo dedicato ai talenti, all’innovazione e alla trasformazione digitale, la Fondazione contribuisce nel diffondere una cultura imprenditoriale innovativa, generando un impatto tangibile e creando nuove opportunità di lavoro. BIGBO offre spazi di lavoro flessibili, multifunzionali e organizza tavole rotonde ed eventi incentrati su innovazione e tecnologia, programmi di accelerazione, attività di collegamento tra aziende consolidate e startup.
Il Competence Center BI-REX, con sede a Bologna, si configura come Public Private Partnership che raccoglie 64 player tra Università, Centri di Ricerca e Imprese di eccellenza, con l’obiettivo di supportare le aziende nei processi di innovazione, trasformazione digitale e sostenibilità, favorendo l’adozione delle tecnologie Industria 4.0 e 5.0 e il trasferimento tecnologico attraverso una vasta serie di servizi. Principale valore aggiunto di BI-REX è rappresentato dalla Linea Pilota, fabbrica digitale interconnessa completamente a disposizione delle imprese, in cui le tecnologie 4.0 and 5.0 sono integrate con quelle tradizionali.
Persone
Pubblicato il bando “Dritti al Punto” del Fondo per la Repubblica Digitale
22 Aprile 2025
Il contesto italiano
Lo sviluppo delle competenze digitali è uno degli obiettivi strategici dell’Unione europea, che mira a dotare almeno l’80% dei cittadini tra i 16 e i 74 anni di competenze digitali di base entro il 2030. A guidare questo processo è il quadro europeoDigComp 2.2, che individua cinque aree chiave – dalla sicurezza informatica, alla creazione di contenuti – ritenute essenziali per una piena partecipazione alla vita sociale e professionale. L’Italia, tuttavia, registra un significativo ritardo rispetto alla media UE: nel 2023 solo il 46% degli adulti possedeva competenze digitali almeno di base.
Il quadro è aggravato da divari generazionali e territoriali: tra i giovani (16-24 anni) la quota sale al 59%, mentre tra gli over 65 crolla al 19%, con le regioni del Sud ampiamente sotto la media UE (34%). Per colmare il ritardo, il PNRR ha attivato la misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, con l’obiettivo di formare 2 milioni di cittadini entro il 2026 attraverso 3000 Punti Digitale Facile. Sebbene la rete dei punti sia stata attivata, a marzo 2025, sono stati raggiunti circa 760 mila cittadini, pari al 38% dell’obiettivo, con risultati disomogenei tra le diverse regioni.
Bando Dritti al Punto
Il bando intende sostenere progetti di formazione all’interno dei Punti Digitale Facile, integrando le attività già pianificate e realizzate nell’ambito della misura M1C1 1.7.2 “Rete dei servizi di facilitazione digitale” del PNRR, al fine di potenziarne l’offerta formativa.
In particolare, si intende selezionare progetti formativi rivolti a tutti i cittadini, incentrati sui temi individuati dal quadro europeo DigComp 2.2, come l’alfabetizzazione su informazione e dati, ovvero la capacità di analizzare criticamente fonti e contenuti online e distinguere le informazioni affidabili dalle fake news; la sicurezza informatica, intesa come consapevolezza dei rischi digitali e capacità di proteggere dispositivi e dati personali; la creazione di contenuti digitali, anche con il supporto dell’Intelligenza Artificiale, promuovendo un uso consapevole e responsabile degli strumenti digitali e una riflessione sulle implicazioni etiche, sociali e legali dell’IA; infine, la comunicazione e collaborazione attraverso le tecnologie digitali, per incentivare l’uso attivo dei servizi digitali pubblici e privati (come l’uso di app quali Io e IT-Wallet, o servizi come Identità digitale, Domicilio digitale e Fascicolo sanitario elettronico), sviluppando strategie comunicative efficaci e inclusive nei diversi ambienti digitali.
Chi può partecipare
Le proposte possono essere presentate da Soggetti attuatori o Soggetti sub-attuatori della misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, che si occupino direttamente o indirettamente – per tramite di Soggetti realizzatori – della gestione di almeno un Punto Digitale Facile, o ancora da Soggetti realizzatori della misura, intesi come enti privati che abbiano sottoscritto un’apposita convenzione/contratto con un Soggetto attuatore/sub-attuatore per la co-gestione e co-progettazione delle attività presso uno o più Punti Digitale Facile.
Le proposte progettuali, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma Re@dy, entro le ore 11 del30 maggio 2025.
Composizione della lista congiunta di candidati al Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025/2026/2027 di Intesa Sanpaolo S.p.A.
28 Marzo 2025
Le Fondazioni aderenti al patto parasociale di consultazione e voto sottoscritto l’11 novembre 2024 in relazione all’Assemblea di Intesa Sanpaolo convocata per il 29 aprile 2025, anche sulla base degli orientamenti manifestati dal Consiglio di Amministrazione uscente della Banca per la composizione della lista dei candidati alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025−2027 e con l’intento di assicurare:
la composizione quantitativamente ottimale, avuto riguardo alla complessità organizzativa, di operatività e di governance della Banca e alle valutazioni espresse sulle dinamiche di funzionamento dell’Organo collegiale;
la continuità di azione ed il mantenimento del patrimonio informativo e di esperienze acquisito nel corso dei precedenti mandati;
un riscontro concreto alle esigenze di continuare a esprimere scelte di elevata qualità, diversità, complementarità e di integrare nuove competenze strategiche, professionalità e personalità, al fine di dare continuità alle capacità di approfondimento e di dibattito in tutte le complesse materie di competenza del Consiglio e del Comitato per il Controllo sulla Gestione, e permettere un’adeguata costituzione e funzionalità dei Comitati endo−consiliari;
hanno depositato in data 27 marzo 2025 la seguente lista di 17 candidati così articolata:
SEZIONE 1
GIAN MARIA GROS-PIETRO
PAOLA TAGLIAVINI
CARLO MESSINA
MARIANGELA ZAPPIA
FRANCO CERUTI
PAOLO MARIA VITTORIO GRANDI
LUCIANO NEBBIA
LIANA LOGIURATO
PIETRO PREVITALI
MARIA ALESSANDRA STEFANELLI
BRUNO MARIA PARIGI
DONATELLA BUSSO
SILVIA MERLO
PAOLO MESSA
SEZIONE 2
FABRIZIO MOSCA
MARIELLA TAGLIABUE
MAURA CAMPRA
Nel medesimo contesto, le Fondazioni hanno proposto (i) di determinare in 19 il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da nominare, (ii) di riconfermare il Prof. Gian Maria Gros−Pietro quale Presidente del Consiglio di Amministrazione e (iii) di nominare la Prof.a Paola Tagliavini quale Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione; nonché (iv) di indicare il Dott. Carlo Messina come profilo ideale per la posizione di Consigliere Delegato e CEO, nell’ambito della lista presentata, ferme restando le piene prerogative proprie del Consiglio di Amministrazione che sarà nominato, in ragione dei poteri definiti dallo Statuto sociale.
Alla luce dei risultati conseguiti nell’ultimo decennio dalla Banca, che hanno posto Intesa Sanpaolo in una posizione di vertice assoluto tra le banche europee, sia per l’affidabilità sia per il sostegno allo sviluppo del Paese, i Presidenti delle Fondazioni, nella loro connaturata rappresentanza di azionisti istituzionali di lungo termine, esprimono vivo apprezzamento per la visione e la gestione altamente efficace da parte del CEO e conseguentemente auspicano che il Dr. Carlo Messina possa garantire il suo ruolo di leadership nella Banca anche per i successivi mandati.
Infine, le Fondazioni hanno proposto, in linea con quanto evidenziato dal Consiglio uscente, la conferma degli emolumenti per i consiglieri che non siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione e l’incremento del compenso fisso specifico per i consiglieri che siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione nonché del compenso additivo del Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione.
Sviluppo del territorio
Aperto il bando Fairplay (terza sessione erogativa 2025)
28 Marzo 2025
Per l’area Sviluppo del territorio (settore Educazione, istruzione e formazione) e la missione “Formazione del capitale umano”, con specifico riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile SDG n° 4 “Istruzione di qualità” e SDG n° 9 “Imprese, innovazione e infrastrutture”, il bando Fairplay accessibile fino al 5 maggio rende disponibili risorse per 150.000 euro allo scopo di:
promuovere l’idea di sport inclusivo, aperto a tutti, capace di incidere positivamente sulla coesione sociale della comunità territoriale;
incentivare la rigenerazione di spazi in un’ottica di condivisione e cura del bene comune;
favorire la diffusione di valori educativi e corretti stili di vita.
Acri lancia il Premio GenP – Giovani che partecipano
13 Giugno 2025
Aperte fino al 14 settembre le candidature al premio per le organizzazioni del Terzo settore che incentivano la partecipazione giovanile
Non è vero che i giovani non partecipano e non si impegnano a migliorare il Paese. Lo fanno, ma non sempre all’interno delle organizzazioni tradizionali del Terzo settore. Sempre più spesso scelgono forme di impegno fluide, informali, legate a cause specifiche – come l’ambiente, i diritti civili e la giustizia sociale – e lontane da strutture composte e guidate prevalentemente da persone di generazioni passate. In questo scenario, molte realtà del Terzo settore stanno cercando nuove strade per coinvolgere le nuove generazioni anche all’interno dei propri processi decisionali.
In questo scenario nasce “GenP – Giovani che partecipano”, un premio promosso da Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria, dedicato alle organizzazioni del Terzo settore composte da giovani che valorizzino il protagonismo giovanile. Il premio si rivolge a realtà i cui organi di amministrazione siano composti o coinvolgano giovani under 35, incentivando la loro partecipazione attiva nella progettazione e realizzazione dei progetti. Il premio intende infatti portare alla luce e dare visibilità a esperienze significative di partecipazione giovanile.
Le organizzazioni vincitrici riceveranno un contributo di 10mila euro ciascuna e saranno premiate nel corso di un evento nazionale che si terrà nel mese di dicembre 2025.
Le candidature sono aperte fino al 14 settembre 2025 sul sito ufficiale www.genp.it, dove sono disponibili il regolamento completo e il modulo di partecipazione.
A novembre verrà annunciata la shortlist delle 10 organizzazioni finaliste e, tra queste, una giuria composta da esperti del settore e rappresentanti di Acri selezionerà le 3 organizzazioni vincitrici.
I componenti della giuria:
Ferruccio de Bortoli, giornalista
Lucrezia Ferrara, Young Advisory Board Fondazione Compagnia di San Paolo
Luca Gori, presidente Commissione Innovazione sociale di Acri
Clara Morelli, autrice Will Media
Vanessa Pallucchi, portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore
Tommaso Salaroli, cofondatore e CEO di Scomodo
Michele Sciscioli, capo Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale
Media partner dell’iniziativa sono Vita e Will, mentre Percorsi di Secondo Welfare realizzerà e presenterà, in occasione dell’evento di premiazione, un’indagine sul tasso di under 35 nei Cda delle organizzazioni del Terzo settore.
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa
10 Giugno 2025
Assegnate 6 borse di studio per programmi di vita e di studio all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione Carisbo
Sono stati premiati, presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, i 6 studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura. I 6 studenti potranno vivere e studiare per un trimestre fino ad un anno scolastico all’estero, accolti in una famiglia e una scuola del luogo e assistiti dai volontari locali.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Fondazione Intercultura e Fondazione Carisbo che risale al 2020-2021 e, grazie ad essa, 62 studentesse e studenti delle scuole secondarie di II grado – a cui si aggiungono i 6 studenti premiati quest’anno – hanno finora potuto vivere un’esperienza autentica delle diversità e acquisire nuove competenze utili per la loro vita personale e professionale.
Alla cerimonia di premiazione è intervenuta Maila Quaglia, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Carisbo, insieme a Vincenzo Morlini, past Consigliere di Amministrazione di Intercultura, poi Direttore Esecutivo di Intercultura e poi Presidente internazionale di AFS, alle famiglie dei giovani ambasciatori nel mondo e ai volontari di Intercultura, che proprio in questi mesi si stanno occupando della formazione degli studenti in partenza per prepararli alla loro esperienza.
I vincitori sono:
Sara, iscritta al Liceo E. Fermi di Bologna e in partenza per un programma scolastico semestrale in Brasile;
Steven, iscritto al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Thailandia;
Geremia, iscritto all’IIS G. Bruno di Medicina e in partenza per un programma annuale in Lettonia;
Francesca, iscritta all’IIS Montessori-Da Vinci di Porretta Terme e in partenza per un programma annuale in Perù;
Sabrina, iscritta al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma annuale in Honduras;
Matteo, iscritto al Liceo L. Bassi di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Messico.
Emozionati e felici per il traguardo raggiunto, alcuni ragazzi hanno così commentato la vincita della borsa di studio.
Geremia: «Quando ho scoperto di aver vinto, ho sentito come un ritorno brusco al presente. Quella che fino a poco prima sembrava solo un’idea improbabile era diventata concreta. È stato uno shock di consapevolezza. Ero felice, ma allo stesso tempo ero offuscato da tante altre emozioni, compresa la paura iniziale. Marco Aurelioperò, affermava che “ciò che ostacola l’azione, la promuove”, come se fosse proprio l’attrito, a dare lo slancio. Così il timore, invece di essere un intralcio, è ciò che valorizza la scelta.»
Sabrina: «Ho deciso di accettare questa sfida perché volevo mettermi in gioco davvero. Sentivo il bisogno di uscire dalla mia routine e conoscere un altro modo di vivere. L’Honduras, con la sua cultura e la sua lingua completamente nuove per me, mi è sembrato il luogo perfetto per farlo. So che sarà difficile, ma credo che le sfide più grandi siano anche le più formative.» Con loro erano presenti anche due ex vincitrici del concorso Intercultura e della borsa di studio FormazionEuropa, Sara Bonora, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Brasile a.s. 2023-24 e Matilde Mazzanti, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Cile a.s. 2023-24.
Ricerca Ipsos: l’esperienza con Intercultura decisiva per la propria vita per il 68% degli ex partecipanti
Partire con Intercultura non è solo un soggiorno all’estero, ma un’esperienza che lascia il segno per tutta la vita. Un’indagine Ipsos su 958 ex studenti, oggi tra i 20 e i 64 anni, lo conferma. Il 68% riconosce un impatto decisivo sulla propria identità e attribuisce ai volontari un ruolo chiave nel proprio percorso di crescita personale. Vivere e studiare all’estero con Intercultura permette di sviluppare competenze trasversali, fondamentali sia nella vita personale che in quella professionale.
Il 58% ha scelto destinazioni non convenzionali tra cui l’Asia, l’America Latina e l’Africa sviluppando un atteggiamento di apertura alla diversità culturale e competenze linguistiche: tutti parlano almeno un’altra lingua oltre all’inglese. Le soft skills ne escono rafforzate: il 97% migliora le relazioni, l’89% diventa più autonomo e il 74% si sente pronto alle sfide del mondo di oggi.
Sul piano personale, chi ha vissuto l’esperienza Intercultura denota una grande attenzione e accettazione delle diversità e una coscienza sociale evoluta e sensibile a tematiche di equità. E infine, il 65% si dichiara felice della propria vita, un aspetto che deriva dalla maggiore consapevolezza delle proprie risorse e da una marcata adattabilità di fronte ai cambiamenti. Intercultura non è solo un viaggio, ma un investimento nel futuro di sé stessi e del mondo intero.
Persone
Al via il canale di cofinanziamento del Fondo per la Repubblica Digitale
26 Maggio 2025
L’iniziativa
Annunciata dall’Impresa socialeFondo per la Repubblica Digitalel’attivazione di un canale di cofinanziamento da 5 milioni di euro, destinato a sostenere progetti ed iniziative congiunte orientate allo sviluppo delle competenze digitali e all’inclusione sociale, economica e lavorativa dei cittadini.
L’iniziativa, parte del Piano Strategico 2025–2026 approvato dal Comitato di Indirizzo Strategico del Fondo per la Repubblica Digitale, rappresenta uno strumento innovativo per attivare collaborazioni strategiche tra enti pubblici, privati e del Terzo Settore, con l’obiettivo di amplificare l’impatto delle azioni formative sul territorio.
Il canale di cofinanziamento, che mira ad attrarre risorse supplementari coerenti con le finalità del Fondo per la Repubblica Digitale, vuole inoltre favorire un confronto positivo con le esperienze di altri soggetti, portando avanti collaborazioni strategiche per arricchire reciprocamente la conoscenza, le pratiche e le esperienze sui temi relativi alla formazione e all’inclusione digitale. Questo approccio permette di amplificare l’impatto delle iniziative sostenute e di rafforzare la consapevolezza sul valore dell’investimento e della collaborazione per promuovere la formazione digitale e il reinserimento sociale delle categorie più fragili. Oltre a generare un effetto leva sulle risorse economiche messe in campo dal Fondo per la Repubblica Digitale e dagli interlocutori coinvolti, l’apertura del canale di cofinanziamento mira anche a sperimentare forme di innovazione, sia negli ambiti di intervento sia nelle modalità operative o metodologiche scelte.
Modalità di partecipazione
Il canale di cofinanziamento è aperto a soggetti pubblici e privati, con o senza scopo di lucro. Le iniziative e le progettualità promosse dovranno focalizzarsi su tematiche di interesse condiviso, attraverso tre modalità operative:
bandi pubblici elaborati e promossi congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori in funzione di enti erogatori;
progetti proposti direttamente da enti del Terzo Settore e sostenuti, almeno al 50%, da risorse interne e/o esterne provenienti da uno o più cofinanziatori;
iniziative elaborate e promosse congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori per la realizzazione di opportunità rivolte alla collettività in linea con la mission del Fondo per la Repubblica Digitale.
Il processo di selezione si articola in due momenti: una prima fase, in cui i soggetti interessati presentano la propria idea progettuale e una seconda fase, riservata esclusivamente alle idee ritenute idonee, in cui si procederà con la progettazione esecutiva. I criteri di selezione includono: coerenza con la missione del Fondo, originalità della proposta, assenza di contenuti già sottoposti o respinti, e assenza di interventi per l’acquisto e la costruzione di infrastrutture o esclusivamente finalizzate alla ricerca.
Le proposte potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili.
Risorse disponibili
Il Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale ha stanziato in totale 5 milioni di euro.
Fondazione, Comune e Chiesa di Bologna insieme per il progetto Bologna Serena per gli anziani
19 Maggio 2025
Investimento complessivo da 9 milioni di euro in tre anni per un progetto sulla qualità della vita delle persone over 65. Villa Serena come punto di riferimento per persone anziane
A Bologna la popolazione over 65, conta circa 96.000 persone, sono il 25% della popolazione. Saranno oltre 100 mila tra dieci anni e 109 mila tra venti. Di questi, quasi 55.000 hanno più di 75 anni e 36.000 superano gli 80 anni, mentre i centenari si avvicinano alle 250 unità. I livelli di autosufficienza non dipendono solo dall’età, ma diminuiscono con l’invecchiamento. Dall’indagine sulla qualità della vita realizzata dal Comune di Bologna sappiamo che oggi le persone che dichiarano di prendersi cura di un anziano sopra i 75 anni sono stimate in 17 mila. Il 33% degli over 65 a Bologna oggi abita da solo, percentuale che sale al 50% per gli over 80.
Da questi dati e da questa tendenza all’invecchiamento della popolazione e quindi dell’aspettativa di vita in città, parte il progettoBologna Serena per gli anziani.
Bologna Serena per gli anziani è il nuovo progetto con il quale Fondazione Carisbo, Comune e Chiesa di Bologna collaboreranno nei prossimi tre anni, a partire dal 2025, nel realizzare servizi di supporto, assistenza e inclusione sociale dedicati alla popolazione anziana e ai caregiver, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli over 65.
Bologna Serena per gli anziani ha gli obiettivi di:
innovare e rafforzare le risposte del sistema dei servizi mirati a rispondere ai bisogni della terza età;
sperimentare nuove risposte al cambiamento dei bisogni espressi dalla popolazione anziana alla luce delle mutazioni sociali e demografiche;
aggregare istituzioni, soggetti del terzo settore e comunità nel progettare e realizzare insieme un nuovo welfare per gli anziani.
Questi obiettivi saranno realizzati lungo tre assi strategici:
il domicilio come prospettiva prioritaria per il benessere dell’anziano;
la valorizzazione del ruolo del caregiver familiare e delle assistenti familiari;
la risposta a chi non entra nelle strutture residenziali sociosanitarie.
La convenzionetra gli enti sarà approvata nella prossima Giunta e prevede un investimento da parte della Fondazione Carisbo, che partecipa alla redazione delle linee guida e alle azioni, allo sviluppo, monitoraggio e valutazione del progetto, pari a 4,25 milioni di euro nell’arco di un triennio (di cui 1,25 milioni nel 2025, 1,5 milioni per il 2026 e 1,5 per il 2027).
Il Comune attuerà il progetto secondo le linee guida concordate, cofinanziandolo con ulteriori interventi nell’ambito delle risorse del proprio bilancio, per un valore di altri 4,5 milioni di euro nel triennio 2025/2027.
Questi fondi, pari a 9 milioni di euro in 3 anni, saranno destinati alle attività previste e gli enti collaboreranno nella gestione e il coordinamento delle azioni in collaborazione con gli enti e i soggetti del territorio garantendo la partecipazione della rete socio-sanitaria, in particolare Ausl di Bologna e Asp Città di Bologna, mentre la Chiesa di Bologna si impegna a collaborare al monitoraggio del progetto in sinergia con i propri servizi di ascolto territoriale.
Questo budget sarà suddiviso nel triennio su varie linee progettuali che riguardano:
interventi per i caregiver;
costruire una comunità dementia friendly;
potenziamento di telecontrollo, teleassistenza, telecompagnia;
servizi sociosanitari aperti;
promozione dell’invecchiamento in salute;
la creazione di un luogo e un team di riferimento in città sulle politiche per gli anziani.
A Villa Serena un punto di riferimento sulle politiche per le persone anziane
Sarà Villa Serena il punto di riferimento dove realizzare un luogo fisico in città per le famiglie, i cittadini, le associazioni e la comunità professionale sulle politiche per gli anziani. Lo spazio potrà essere allestito con mostre a tema, materiale informativo sulle opportunità esistenti, punti di informazione e orientamento per gli anziani sui temi della salute e dei servizi, uffici da dedicare all’organizzazione di eventi, gite o vacanze, locali e spazi aperti per lo svolgimento di attività di socializzazione, culturali e sportive.
Sarà sede di un team dedicato all’analisi del fenomeno dell’invecchiamento demografico e alla creazione di progettazioni innovative a partire dalla raccolta di dati affidabili e comparabili per monitorare i progressi delle azioni messe in campo e per la definizione delle politiche in questo ambito. Le nuove informazioni raccolte sui caregiver potranno offrire una maggior conoscenza delle conseguenze dell’assistenza informale sullo stress di chi si prende cura dei propri familiari, sulle diseguaglianze di genere ad esse connesse, sull’effettiva capacità di accesso ai servizi per le long term care, sulle diseguaglianze territoriali e servire alla produzione di conoscenze da mettere a disposizione della città per costruire il futuro welfare per gli anziani a Bologna.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo entra a far parte del Consorzio BI-REX di Bologna
23 Aprile 2025
Fondazione Carisbo annuncia la sua adesione al Consorzio BI-REX Big Data Innovation & Research Excellence, Competence Center nazionale e soggetto attuatore del Pnrr ad alta specializzazione sui Big Data, Industria 4.0 e Transizione 5.0.
La convenzione siglata, della durata di 3 anni e rinnovabile, darà avvio a forme di collaborazione sinergica, particolarmente focalizzate su iniziative per lo sviluppo economico del territorio, tramite la promozione di attività nell’ambito di Industria 4.0 di ricerca applicata, l’attivazione di progetti di innovazione e supporto all’imprenditorialità, nonché la messa a punto di percorsi di incubazione, accelerazione, orientamento e formazione.
Fondazione Carisbo e Consorzio BI-REX saranno così impegnate nella partecipazione congiunta a bandi europei, nazionali, regionali per la realizzazione di progetti di ricerca e formazione, attivando programmi di incubazione e accelerazione d’impresa, sostenendo la partecipazione delle rispettive startup a iniziative di networking e favorendone l’accesso, tramite tariffe agevolate, agli spazi di coworking nelle rispettive strutture.
Fondazione Carisbo è una fondazione di origine bancaria che persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo del territorio metropolitano di Bologna. Con il progetto BIGBO – Boost Innovation Garage, polo dedicato ai talenti, all’innovazione e alla trasformazione digitale, la Fondazione contribuisce nel diffondere una cultura imprenditoriale innovativa, generando un impatto tangibile e creando nuove opportunità di lavoro. BIGBO offre spazi di lavoro flessibili, multifunzionali e organizza tavole rotonde ed eventi incentrati su innovazione e tecnologia, programmi di accelerazione, attività di collegamento tra aziende consolidate e startup.
Il Competence Center BI-REX, con sede a Bologna, si configura come Public Private Partnership che raccoglie 64 player tra Università, Centri di Ricerca e Imprese di eccellenza, con l’obiettivo di supportare le aziende nei processi di innovazione, trasformazione digitale e sostenibilità, favorendo l’adozione delle tecnologie Industria 4.0 e 5.0 e il trasferimento tecnologico attraverso una vasta serie di servizi. Principale valore aggiunto di BI-REX è rappresentato dalla Linea Pilota, fabbrica digitale interconnessa completamente a disposizione delle imprese, in cui le tecnologie 4.0 and 5.0 sono integrate con quelle tradizionali.
Persone
Pubblicato il bando “Dritti al Punto” del Fondo per la Repubblica Digitale
22 Aprile 2025
Il contesto italiano
Lo sviluppo delle competenze digitali è uno degli obiettivi strategici dell’Unione europea, che mira a dotare almeno l’80% dei cittadini tra i 16 e i 74 anni di competenze digitali di base entro il 2030. A guidare questo processo è il quadro europeoDigComp 2.2, che individua cinque aree chiave – dalla sicurezza informatica, alla creazione di contenuti – ritenute essenziali per una piena partecipazione alla vita sociale e professionale. L’Italia, tuttavia, registra un significativo ritardo rispetto alla media UE: nel 2023 solo il 46% degli adulti possedeva competenze digitali almeno di base.
Il quadro è aggravato da divari generazionali e territoriali: tra i giovani (16-24 anni) la quota sale al 59%, mentre tra gli over 65 crolla al 19%, con le regioni del Sud ampiamente sotto la media UE (34%). Per colmare il ritardo, il PNRR ha attivato la misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, con l’obiettivo di formare 2 milioni di cittadini entro il 2026 attraverso 3000 Punti Digitale Facile. Sebbene la rete dei punti sia stata attivata, a marzo 2025, sono stati raggiunti circa 760 mila cittadini, pari al 38% dell’obiettivo, con risultati disomogenei tra le diverse regioni.
Bando Dritti al Punto
Il bando intende sostenere progetti di formazione all’interno dei Punti Digitale Facile, integrando le attività già pianificate e realizzate nell’ambito della misura M1C1 1.7.2 “Rete dei servizi di facilitazione digitale” del PNRR, al fine di potenziarne l’offerta formativa.
In particolare, si intende selezionare progetti formativi rivolti a tutti i cittadini, incentrati sui temi individuati dal quadro europeo DigComp 2.2, come l’alfabetizzazione su informazione e dati, ovvero la capacità di analizzare criticamente fonti e contenuti online e distinguere le informazioni affidabili dalle fake news; la sicurezza informatica, intesa come consapevolezza dei rischi digitali e capacità di proteggere dispositivi e dati personali; la creazione di contenuti digitali, anche con il supporto dell’Intelligenza Artificiale, promuovendo un uso consapevole e responsabile degli strumenti digitali e una riflessione sulle implicazioni etiche, sociali e legali dell’IA; infine, la comunicazione e collaborazione attraverso le tecnologie digitali, per incentivare l’uso attivo dei servizi digitali pubblici e privati (come l’uso di app quali Io e IT-Wallet, o servizi come Identità digitale, Domicilio digitale e Fascicolo sanitario elettronico), sviluppando strategie comunicative efficaci e inclusive nei diversi ambienti digitali.
Chi può partecipare
Le proposte possono essere presentate da Soggetti attuatori o Soggetti sub-attuatori della misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, che si occupino direttamente o indirettamente – per tramite di Soggetti realizzatori – della gestione di almeno un Punto Digitale Facile, o ancora da Soggetti realizzatori della misura, intesi come enti privati che abbiano sottoscritto un’apposita convenzione/contratto con un Soggetto attuatore/sub-attuatore per la co-gestione e co-progettazione delle attività presso uno o più Punti Digitale Facile.
Le proposte progettuali, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma Re@dy, entro le ore 11 del30 maggio 2025.
Composizione della lista congiunta di candidati al Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025/2026/2027 di Intesa Sanpaolo S.p.A.
28 Marzo 2025
Le Fondazioni aderenti al patto parasociale di consultazione e voto sottoscritto l’11 novembre 2024 in relazione all’Assemblea di Intesa Sanpaolo convocata per il 29 aprile 2025, anche sulla base degli orientamenti manifestati dal Consiglio di Amministrazione uscente della Banca per la composizione della lista dei candidati alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025−2027 e con l’intento di assicurare:
la composizione quantitativamente ottimale, avuto riguardo alla complessità organizzativa, di operatività e di governance della Banca e alle valutazioni espresse sulle dinamiche di funzionamento dell’Organo collegiale;
la continuità di azione ed il mantenimento del patrimonio informativo e di esperienze acquisito nel corso dei precedenti mandati;
un riscontro concreto alle esigenze di continuare a esprimere scelte di elevata qualità, diversità, complementarità e di integrare nuove competenze strategiche, professionalità e personalità, al fine di dare continuità alle capacità di approfondimento e di dibattito in tutte le complesse materie di competenza del Consiglio e del Comitato per il Controllo sulla Gestione, e permettere un’adeguata costituzione e funzionalità dei Comitati endo−consiliari;
hanno depositato in data 27 marzo 2025 la seguente lista di 17 candidati così articolata:
SEZIONE 1
GIAN MARIA GROS-PIETRO
PAOLA TAGLIAVINI
CARLO MESSINA
MARIANGELA ZAPPIA
FRANCO CERUTI
PAOLO MARIA VITTORIO GRANDI
LUCIANO NEBBIA
LIANA LOGIURATO
PIETRO PREVITALI
MARIA ALESSANDRA STEFANELLI
BRUNO MARIA PARIGI
DONATELLA BUSSO
SILVIA MERLO
PAOLO MESSA
SEZIONE 2
FABRIZIO MOSCA
MARIELLA TAGLIABUE
MAURA CAMPRA
Nel medesimo contesto, le Fondazioni hanno proposto (i) di determinare in 19 il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da nominare, (ii) di riconfermare il Prof. Gian Maria Gros−Pietro quale Presidente del Consiglio di Amministrazione e (iii) di nominare la Prof.a Paola Tagliavini quale Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione; nonché (iv) di indicare il Dott. Carlo Messina come profilo ideale per la posizione di Consigliere Delegato e CEO, nell’ambito della lista presentata, ferme restando le piene prerogative proprie del Consiglio di Amministrazione che sarà nominato, in ragione dei poteri definiti dallo Statuto sociale.
Alla luce dei risultati conseguiti nell’ultimo decennio dalla Banca, che hanno posto Intesa Sanpaolo in una posizione di vertice assoluto tra le banche europee, sia per l’affidabilità sia per il sostegno allo sviluppo del Paese, i Presidenti delle Fondazioni, nella loro connaturata rappresentanza di azionisti istituzionali di lungo termine, esprimono vivo apprezzamento per la visione e la gestione altamente efficace da parte del CEO e conseguentemente auspicano che il Dr. Carlo Messina possa garantire il suo ruolo di leadership nella Banca anche per i successivi mandati.
Infine, le Fondazioni hanno proposto, in linea con quanto evidenziato dal Consiglio uscente, la conferma degli emolumenti per i consiglieri che non siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione e l’incremento del compenso fisso specifico per i consiglieri che siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione nonché del compenso additivo del Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione.
Sviluppo del territorio
Aperto il bando Fairplay (terza sessione erogativa 2025)
28 Marzo 2025
Per l’area Sviluppo del territorio (settore Educazione, istruzione e formazione) e la missione “Formazione del capitale umano”, con specifico riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile SDG n° 4 “Istruzione di qualità” e SDG n° 9 “Imprese, innovazione e infrastrutture”, il bando Fairplay accessibile fino al 5 maggio rende disponibili risorse per 150.000 euro allo scopo di:
promuovere l’idea di sport inclusivo, aperto a tutti, capace di incidere positivamente sulla coesione sociale della comunità territoriale;
incentivare la rigenerazione di spazi in un’ottica di condivisione e cura del bene comune;
favorire la diffusione di valori educativi e corretti stili di vita.
Acri lancia il Premio GenP – Giovani che partecipano
13 Giugno 2025
Aperte fino al 14 settembre le candidature al premio per le organizzazioni del Terzo settore che incentivano la partecipazione giovanile
Non è vero che i giovani non partecipano e non si impegnano a migliorare il Paese. Lo fanno, ma non sempre all’interno delle organizzazioni tradizionali del Terzo settore. Sempre più spesso scelgono forme di impegno fluide, informali, legate a cause specifiche – come l’ambiente, i diritti civili e la giustizia sociale – e lontane da strutture composte e guidate prevalentemente da persone di generazioni passate. In questo scenario, molte realtà del Terzo settore stanno cercando nuove strade per coinvolgere le nuove generazioni anche all’interno dei propri processi decisionali.
In questo scenario nasce “GenP – Giovani che partecipano”, un premio promosso da Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria, dedicato alle organizzazioni del Terzo settore composte da giovani che valorizzino il protagonismo giovanile. Il premio si rivolge a realtà i cui organi di amministrazione siano composti o coinvolgano giovani under 35, incentivando la loro partecipazione attiva nella progettazione e realizzazione dei progetti. Il premio intende infatti portare alla luce e dare visibilità a esperienze significative di partecipazione giovanile.
Le organizzazioni vincitrici riceveranno un contributo di 10mila euro ciascuna e saranno premiate nel corso di un evento nazionale che si terrà nel mese di dicembre 2025.
Le candidature sono aperte fino al 14 settembre 2025 sul sito ufficiale www.genp.it, dove sono disponibili il regolamento completo e il modulo di partecipazione.
A novembre verrà annunciata la shortlist delle 10 organizzazioni finaliste e, tra queste, una giuria composta da esperti del settore e rappresentanti di Acri selezionerà le 3 organizzazioni vincitrici.
I componenti della giuria:
Ferruccio de Bortoli, giornalista
Lucrezia Ferrara, Young Advisory Board Fondazione Compagnia di San Paolo
Luca Gori, presidente Commissione Innovazione sociale di Acri
Clara Morelli, autrice Will Media
Vanessa Pallucchi, portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore
Tommaso Salaroli, cofondatore e CEO di Scomodo
Michele Sciscioli, capo Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale
Media partner dell’iniziativa sono Vita e Will, mentre Percorsi di Secondo Welfare realizzerà e presenterà, in occasione dell’evento di premiazione, un’indagine sul tasso di under 35 nei Cda delle organizzazioni del Terzo settore.
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa
10 Giugno 2025
Assegnate 6 borse di studio per programmi di vita e di studio all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione Carisbo
Sono stati premiati, presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, i 6 studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura. I 6 studenti potranno vivere e studiare per un trimestre fino ad un anno scolastico all’estero, accolti in una famiglia e una scuola del luogo e assistiti dai volontari locali.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Fondazione Intercultura e Fondazione Carisbo che risale al 2020-2021 e, grazie ad essa, 62 studentesse e studenti delle scuole secondarie di II grado – a cui si aggiungono i 6 studenti premiati quest’anno – hanno finora potuto vivere un’esperienza autentica delle diversità e acquisire nuove competenze utili per la loro vita personale e professionale.
Alla cerimonia di premiazione è intervenuta Maila Quaglia, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Carisbo, insieme a Vincenzo Morlini, past Consigliere di Amministrazione di Intercultura, poi Direttore Esecutivo di Intercultura e poi Presidente internazionale di AFS, alle famiglie dei giovani ambasciatori nel mondo e ai volontari di Intercultura, che proprio in questi mesi si stanno occupando della formazione degli studenti in partenza per prepararli alla loro esperienza.
I vincitori sono:
Sara, iscritta al Liceo E. Fermi di Bologna e in partenza per un programma scolastico semestrale in Brasile;
Steven, iscritto al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Thailandia;
Geremia, iscritto all’IIS G. Bruno di Medicina e in partenza per un programma annuale in Lettonia;
Francesca, iscritta all’IIS Montessori-Da Vinci di Porretta Terme e in partenza per un programma annuale in Perù;
Sabrina, iscritta al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma annuale in Honduras;
Matteo, iscritto al Liceo L. Bassi di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Messico.
Emozionati e felici per il traguardo raggiunto, alcuni ragazzi hanno così commentato la vincita della borsa di studio.
Geremia: «Quando ho scoperto di aver vinto, ho sentito come un ritorno brusco al presente. Quella che fino a poco prima sembrava solo un’idea improbabile era diventata concreta. È stato uno shock di consapevolezza. Ero felice, ma allo stesso tempo ero offuscato da tante altre emozioni, compresa la paura iniziale. Marco Aurelioperò, affermava che “ciò che ostacola l’azione, la promuove”, come se fosse proprio l’attrito, a dare lo slancio. Così il timore, invece di essere un intralcio, è ciò che valorizza la scelta.»
Sabrina: «Ho deciso di accettare questa sfida perché volevo mettermi in gioco davvero. Sentivo il bisogno di uscire dalla mia routine e conoscere un altro modo di vivere. L’Honduras, con la sua cultura e la sua lingua completamente nuove per me, mi è sembrato il luogo perfetto per farlo. So che sarà difficile, ma credo che le sfide più grandi siano anche le più formative.» Con loro erano presenti anche due ex vincitrici del concorso Intercultura e della borsa di studio FormazionEuropa, Sara Bonora, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Brasile a.s. 2023-24 e Matilde Mazzanti, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Cile a.s. 2023-24.
Ricerca Ipsos: l’esperienza con Intercultura decisiva per la propria vita per il 68% degli ex partecipanti
Partire con Intercultura non è solo un soggiorno all’estero, ma un’esperienza che lascia il segno per tutta la vita. Un’indagine Ipsos su 958 ex studenti, oggi tra i 20 e i 64 anni, lo conferma. Il 68% riconosce un impatto decisivo sulla propria identità e attribuisce ai volontari un ruolo chiave nel proprio percorso di crescita personale. Vivere e studiare all’estero con Intercultura permette di sviluppare competenze trasversali, fondamentali sia nella vita personale che in quella professionale.
Il 58% ha scelto destinazioni non convenzionali tra cui l’Asia, l’America Latina e l’Africa sviluppando un atteggiamento di apertura alla diversità culturale e competenze linguistiche: tutti parlano almeno un’altra lingua oltre all’inglese. Le soft skills ne escono rafforzate: il 97% migliora le relazioni, l’89% diventa più autonomo e il 74% si sente pronto alle sfide del mondo di oggi.
Sul piano personale, chi ha vissuto l’esperienza Intercultura denota una grande attenzione e accettazione delle diversità e una coscienza sociale evoluta e sensibile a tematiche di equità. E infine, il 65% si dichiara felice della propria vita, un aspetto che deriva dalla maggiore consapevolezza delle proprie risorse e da una marcata adattabilità di fronte ai cambiamenti. Intercultura non è solo un viaggio, ma un investimento nel futuro di sé stessi e del mondo intero.
Persone
Al via il canale di cofinanziamento del Fondo per la Repubblica Digitale
26 Maggio 2025
L’iniziativa
Annunciata dall’Impresa socialeFondo per la Repubblica Digitalel’attivazione di un canale di cofinanziamento da 5 milioni di euro, destinato a sostenere progetti ed iniziative congiunte orientate allo sviluppo delle competenze digitali e all’inclusione sociale, economica e lavorativa dei cittadini.
L’iniziativa, parte del Piano Strategico 2025–2026 approvato dal Comitato di Indirizzo Strategico del Fondo per la Repubblica Digitale, rappresenta uno strumento innovativo per attivare collaborazioni strategiche tra enti pubblici, privati e del Terzo Settore, con l’obiettivo di amplificare l’impatto delle azioni formative sul territorio.
Il canale di cofinanziamento, che mira ad attrarre risorse supplementari coerenti con le finalità del Fondo per la Repubblica Digitale, vuole inoltre favorire un confronto positivo con le esperienze di altri soggetti, portando avanti collaborazioni strategiche per arricchire reciprocamente la conoscenza, le pratiche e le esperienze sui temi relativi alla formazione e all’inclusione digitale. Questo approccio permette di amplificare l’impatto delle iniziative sostenute e di rafforzare la consapevolezza sul valore dell’investimento e della collaborazione per promuovere la formazione digitale e il reinserimento sociale delle categorie più fragili. Oltre a generare un effetto leva sulle risorse economiche messe in campo dal Fondo per la Repubblica Digitale e dagli interlocutori coinvolti, l’apertura del canale di cofinanziamento mira anche a sperimentare forme di innovazione, sia negli ambiti di intervento sia nelle modalità operative o metodologiche scelte.
Modalità di partecipazione
Il canale di cofinanziamento è aperto a soggetti pubblici e privati, con o senza scopo di lucro. Le iniziative e le progettualità promosse dovranno focalizzarsi su tematiche di interesse condiviso, attraverso tre modalità operative:
bandi pubblici elaborati e promossi congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori in funzione di enti erogatori;
progetti proposti direttamente da enti del Terzo Settore e sostenuti, almeno al 50%, da risorse interne e/o esterne provenienti da uno o più cofinanziatori;
iniziative elaborate e promosse congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori per la realizzazione di opportunità rivolte alla collettività in linea con la mission del Fondo per la Repubblica Digitale.
Il processo di selezione si articola in due momenti: una prima fase, in cui i soggetti interessati presentano la propria idea progettuale e una seconda fase, riservata esclusivamente alle idee ritenute idonee, in cui si procederà con la progettazione esecutiva. I criteri di selezione includono: coerenza con la missione del Fondo, originalità della proposta, assenza di contenuti già sottoposti o respinti, e assenza di interventi per l’acquisto e la costruzione di infrastrutture o esclusivamente finalizzate alla ricerca.
Le proposte potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili.
Risorse disponibili
Il Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale ha stanziato in totale 5 milioni di euro.
Fondazione, Comune e Chiesa di Bologna insieme per il progetto Bologna Serena per gli anziani
19 Maggio 2025
Investimento complessivo da 9 milioni di euro in tre anni per un progetto sulla qualità della vita delle persone over 65. Villa Serena come punto di riferimento per persone anziane
A Bologna la popolazione over 65, conta circa 96.000 persone, sono il 25% della popolazione. Saranno oltre 100 mila tra dieci anni e 109 mila tra venti. Di questi, quasi 55.000 hanno più di 75 anni e 36.000 superano gli 80 anni, mentre i centenari si avvicinano alle 250 unità. I livelli di autosufficienza non dipendono solo dall’età, ma diminuiscono con l’invecchiamento. Dall’indagine sulla qualità della vita realizzata dal Comune di Bologna sappiamo che oggi le persone che dichiarano di prendersi cura di un anziano sopra i 75 anni sono stimate in 17 mila. Il 33% degli over 65 a Bologna oggi abita da solo, percentuale che sale al 50% per gli over 80.
Da questi dati e da questa tendenza all’invecchiamento della popolazione e quindi dell’aspettativa di vita in città, parte il progettoBologna Serena per gli anziani.
Bologna Serena per gli anziani è il nuovo progetto con il quale Fondazione Carisbo, Comune e Chiesa di Bologna collaboreranno nei prossimi tre anni, a partire dal 2025, nel realizzare servizi di supporto, assistenza e inclusione sociale dedicati alla popolazione anziana e ai caregiver, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli over 65.
Bologna Serena per gli anziani ha gli obiettivi di:
innovare e rafforzare le risposte del sistema dei servizi mirati a rispondere ai bisogni della terza età;
sperimentare nuove risposte al cambiamento dei bisogni espressi dalla popolazione anziana alla luce delle mutazioni sociali e demografiche;
aggregare istituzioni, soggetti del terzo settore e comunità nel progettare e realizzare insieme un nuovo welfare per gli anziani.
Questi obiettivi saranno realizzati lungo tre assi strategici:
il domicilio come prospettiva prioritaria per il benessere dell’anziano;
la valorizzazione del ruolo del caregiver familiare e delle assistenti familiari;
la risposta a chi non entra nelle strutture residenziali sociosanitarie.
La convenzionetra gli enti sarà approvata nella prossima Giunta e prevede un investimento da parte della Fondazione Carisbo, che partecipa alla redazione delle linee guida e alle azioni, allo sviluppo, monitoraggio e valutazione del progetto, pari a 4,25 milioni di euro nell’arco di un triennio (di cui 1,25 milioni nel 2025, 1,5 milioni per il 2026 e 1,5 per il 2027).
Il Comune attuerà il progetto secondo le linee guida concordate, cofinanziandolo con ulteriori interventi nell’ambito delle risorse del proprio bilancio, per un valore di altri 4,5 milioni di euro nel triennio 2025/2027.
Questi fondi, pari a 9 milioni di euro in 3 anni, saranno destinati alle attività previste e gli enti collaboreranno nella gestione e il coordinamento delle azioni in collaborazione con gli enti e i soggetti del territorio garantendo la partecipazione della rete socio-sanitaria, in particolare Ausl di Bologna e Asp Città di Bologna, mentre la Chiesa di Bologna si impegna a collaborare al monitoraggio del progetto in sinergia con i propri servizi di ascolto territoriale.
Questo budget sarà suddiviso nel triennio su varie linee progettuali che riguardano:
interventi per i caregiver;
costruire una comunità dementia friendly;
potenziamento di telecontrollo, teleassistenza, telecompagnia;
servizi sociosanitari aperti;
promozione dell’invecchiamento in salute;
la creazione di un luogo e un team di riferimento in città sulle politiche per gli anziani.
A Villa Serena un punto di riferimento sulle politiche per le persone anziane
Sarà Villa Serena il punto di riferimento dove realizzare un luogo fisico in città per le famiglie, i cittadini, le associazioni e la comunità professionale sulle politiche per gli anziani. Lo spazio potrà essere allestito con mostre a tema, materiale informativo sulle opportunità esistenti, punti di informazione e orientamento per gli anziani sui temi della salute e dei servizi, uffici da dedicare all’organizzazione di eventi, gite o vacanze, locali e spazi aperti per lo svolgimento di attività di socializzazione, culturali e sportive.
Sarà sede di un team dedicato all’analisi del fenomeno dell’invecchiamento demografico e alla creazione di progettazioni innovative a partire dalla raccolta di dati affidabili e comparabili per monitorare i progressi delle azioni messe in campo e per la definizione delle politiche in questo ambito. Le nuove informazioni raccolte sui caregiver potranno offrire una maggior conoscenza delle conseguenze dell’assistenza informale sullo stress di chi si prende cura dei propri familiari, sulle diseguaglianze di genere ad esse connesse, sull’effettiva capacità di accesso ai servizi per le long term care, sulle diseguaglianze territoriali e servire alla produzione di conoscenze da mettere a disposizione della città per costruire il futuro welfare per gli anziani a Bologna.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo entra a far parte del Consorzio BI-REX di Bologna
23 Aprile 2025
Fondazione Carisbo annuncia la sua adesione al Consorzio BI-REX Big Data Innovation & Research Excellence, Competence Center nazionale e soggetto attuatore del Pnrr ad alta specializzazione sui Big Data, Industria 4.0 e Transizione 5.0.
La convenzione siglata, della durata di 3 anni e rinnovabile, darà avvio a forme di collaborazione sinergica, particolarmente focalizzate su iniziative per lo sviluppo economico del territorio, tramite la promozione di attività nell’ambito di Industria 4.0 di ricerca applicata, l’attivazione di progetti di innovazione e supporto all’imprenditorialità, nonché la messa a punto di percorsi di incubazione, accelerazione, orientamento e formazione.
Fondazione Carisbo e Consorzio BI-REX saranno così impegnate nella partecipazione congiunta a bandi europei, nazionali, regionali per la realizzazione di progetti di ricerca e formazione, attivando programmi di incubazione e accelerazione d’impresa, sostenendo la partecipazione delle rispettive startup a iniziative di networking e favorendone l’accesso, tramite tariffe agevolate, agli spazi di coworking nelle rispettive strutture.
Fondazione Carisbo è una fondazione di origine bancaria che persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo del territorio metropolitano di Bologna. Con il progetto BIGBO – Boost Innovation Garage, polo dedicato ai talenti, all’innovazione e alla trasformazione digitale, la Fondazione contribuisce nel diffondere una cultura imprenditoriale innovativa, generando un impatto tangibile e creando nuove opportunità di lavoro. BIGBO offre spazi di lavoro flessibili, multifunzionali e organizza tavole rotonde ed eventi incentrati su innovazione e tecnologia, programmi di accelerazione, attività di collegamento tra aziende consolidate e startup.
Il Competence Center BI-REX, con sede a Bologna, si configura come Public Private Partnership che raccoglie 64 player tra Università, Centri di Ricerca e Imprese di eccellenza, con l’obiettivo di supportare le aziende nei processi di innovazione, trasformazione digitale e sostenibilità, favorendo l’adozione delle tecnologie Industria 4.0 e 5.0 e il trasferimento tecnologico attraverso una vasta serie di servizi. Principale valore aggiunto di BI-REX è rappresentato dalla Linea Pilota, fabbrica digitale interconnessa completamente a disposizione delle imprese, in cui le tecnologie 4.0 and 5.0 sono integrate con quelle tradizionali.
Persone
Pubblicato il bando “Dritti al Punto” del Fondo per la Repubblica Digitale
22 Aprile 2025
Il contesto italiano
Lo sviluppo delle competenze digitali è uno degli obiettivi strategici dell’Unione europea, che mira a dotare almeno l’80% dei cittadini tra i 16 e i 74 anni di competenze digitali di base entro il 2030. A guidare questo processo è il quadro europeoDigComp 2.2, che individua cinque aree chiave – dalla sicurezza informatica, alla creazione di contenuti – ritenute essenziali per una piena partecipazione alla vita sociale e professionale. L’Italia, tuttavia, registra un significativo ritardo rispetto alla media UE: nel 2023 solo il 46% degli adulti possedeva competenze digitali almeno di base.
Il quadro è aggravato da divari generazionali e territoriali: tra i giovani (16-24 anni) la quota sale al 59%, mentre tra gli over 65 crolla al 19%, con le regioni del Sud ampiamente sotto la media UE (34%). Per colmare il ritardo, il PNRR ha attivato la misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, con l’obiettivo di formare 2 milioni di cittadini entro il 2026 attraverso 3000 Punti Digitale Facile. Sebbene la rete dei punti sia stata attivata, a marzo 2025, sono stati raggiunti circa 760 mila cittadini, pari al 38% dell’obiettivo, con risultati disomogenei tra le diverse regioni.
Bando Dritti al Punto
Il bando intende sostenere progetti di formazione all’interno dei Punti Digitale Facile, integrando le attività già pianificate e realizzate nell’ambito della misura M1C1 1.7.2 “Rete dei servizi di facilitazione digitale” del PNRR, al fine di potenziarne l’offerta formativa.
In particolare, si intende selezionare progetti formativi rivolti a tutti i cittadini, incentrati sui temi individuati dal quadro europeo DigComp 2.2, come l’alfabetizzazione su informazione e dati, ovvero la capacità di analizzare criticamente fonti e contenuti online e distinguere le informazioni affidabili dalle fake news; la sicurezza informatica, intesa come consapevolezza dei rischi digitali e capacità di proteggere dispositivi e dati personali; la creazione di contenuti digitali, anche con il supporto dell’Intelligenza Artificiale, promuovendo un uso consapevole e responsabile degli strumenti digitali e una riflessione sulle implicazioni etiche, sociali e legali dell’IA; infine, la comunicazione e collaborazione attraverso le tecnologie digitali, per incentivare l’uso attivo dei servizi digitali pubblici e privati (come l’uso di app quali Io e IT-Wallet, o servizi come Identità digitale, Domicilio digitale e Fascicolo sanitario elettronico), sviluppando strategie comunicative efficaci e inclusive nei diversi ambienti digitali.
Chi può partecipare
Le proposte possono essere presentate da Soggetti attuatori o Soggetti sub-attuatori della misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, che si occupino direttamente o indirettamente – per tramite di Soggetti realizzatori – della gestione di almeno un Punto Digitale Facile, o ancora da Soggetti realizzatori della misura, intesi come enti privati che abbiano sottoscritto un’apposita convenzione/contratto con un Soggetto attuatore/sub-attuatore per la co-gestione e co-progettazione delle attività presso uno o più Punti Digitale Facile.
Le proposte progettuali, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma Re@dy, entro le ore 11 del30 maggio 2025.
Composizione della lista congiunta di candidati al Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025/2026/2027 di Intesa Sanpaolo S.p.A.
28 Marzo 2025
Le Fondazioni aderenti al patto parasociale di consultazione e voto sottoscritto l’11 novembre 2024 in relazione all’Assemblea di Intesa Sanpaolo convocata per il 29 aprile 2025, anche sulla base degli orientamenti manifestati dal Consiglio di Amministrazione uscente della Banca per la composizione della lista dei candidati alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025−2027 e con l’intento di assicurare:
la composizione quantitativamente ottimale, avuto riguardo alla complessità organizzativa, di operatività e di governance della Banca e alle valutazioni espresse sulle dinamiche di funzionamento dell’Organo collegiale;
la continuità di azione ed il mantenimento del patrimonio informativo e di esperienze acquisito nel corso dei precedenti mandati;
un riscontro concreto alle esigenze di continuare a esprimere scelte di elevata qualità, diversità, complementarità e di integrare nuove competenze strategiche, professionalità e personalità, al fine di dare continuità alle capacità di approfondimento e di dibattito in tutte le complesse materie di competenza del Consiglio e del Comitato per il Controllo sulla Gestione, e permettere un’adeguata costituzione e funzionalità dei Comitati endo−consiliari;
hanno depositato in data 27 marzo 2025 la seguente lista di 17 candidati così articolata:
SEZIONE 1
GIAN MARIA GROS-PIETRO
PAOLA TAGLIAVINI
CARLO MESSINA
MARIANGELA ZAPPIA
FRANCO CERUTI
PAOLO MARIA VITTORIO GRANDI
LUCIANO NEBBIA
LIANA LOGIURATO
PIETRO PREVITALI
MARIA ALESSANDRA STEFANELLI
BRUNO MARIA PARIGI
DONATELLA BUSSO
SILVIA MERLO
PAOLO MESSA
SEZIONE 2
FABRIZIO MOSCA
MARIELLA TAGLIABUE
MAURA CAMPRA
Nel medesimo contesto, le Fondazioni hanno proposto (i) di determinare in 19 il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da nominare, (ii) di riconfermare il Prof. Gian Maria Gros−Pietro quale Presidente del Consiglio di Amministrazione e (iii) di nominare la Prof.a Paola Tagliavini quale Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione; nonché (iv) di indicare il Dott. Carlo Messina come profilo ideale per la posizione di Consigliere Delegato e CEO, nell’ambito della lista presentata, ferme restando le piene prerogative proprie del Consiglio di Amministrazione che sarà nominato, in ragione dei poteri definiti dallo Statuto sociale.
Alla luce dei risultati conseguiti nell’ultimo decennio dalla Banca, che hanno posto Intesa Sanpaolo in una posizione di vertice assoluto tra le banche europee, sia per l’affidabilità sia per il sostegno allo sviluppo del Paese, i Presidenti delle Fondazioni, nella loro connaturata rappresentanza di azionisti istituzionali di lungo termine, esprimono vivo apprezzamento per la visione e la gestione altamente efficace da parte del CEO e conseguentemente auspicano che il Dr. Carlo Messina possa garantire il suo ruolo di leadership nella Banca anche per i successivi mandati.
Infine, le Fondazioni hanno proposto, in linea con quanto evidenziato dal Consiglio uscente, la conferma degli emolumenti per i consiglieri che non siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione e l’incremento del compenso fisso specifico per i consiglieri che siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione nonché del compenso additivo del Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione.
Sviluppo del territorio
Aperto il bando Fairplay (terza sessione erogativa 2025)
28 Marzo 2025
Per l’area Sviluppo del territorio (settore Educazione, istruzione e formazione) e la missione “Formazione del capitale umano”, con specifico riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile SDG n° 4 “Istruzione di qualità” e SDG n° 9 “Imprese, innovazione e infrastrutture”, il bando Fairplay accessibile fino al 5 maggio rende disponibili risorse per 150.000 euro allo scopo di:
promuovere l’idea di sport inclusivo, aperto a tutti, capace di incidere positivamente sulla coesione sociale della comunità territoriale;
incentivare la rigenerazione di spazi in un’ottica di condivisione e cura del bene comune;
favorire la diffusione di valori educativi e corretti stili di vita.
Acri lancia il Premio GenP – Giovani che partecipano
13 Giugno 2025
Aperte fino al 14 settembre le candidature al premio per le organizzazioni del Terzo settore che incentivano la partecipazione giovanile
Non è vero che i giovani non partecipano e non si impegnano a migliorare il Paese. Lo fanno, ma non sempre all’interno delle organizzazioni tradizionali del Terzo settore. Sempre più spesso scelgono forme di impegno fluide, informali, legate a cause specifiche – come l’ambiente, i diritti civili e la giustizia sociale – e lontane da strutture composte e guidate prevalentemente da persone di generazioni passate. In questo scenario, molte realtà del Terzo settore stanno cercando nuove strade per coinvolgere le nuove generazioni anche all’interno dei propri processi decisionali.
In questo scenario nasce “GenP – Giovani che partecipano”, un premio promosso da Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria, dedicato alle organizzazioni del Terzo settore composte da giovani che valorizzino il protagonismo giovanile. Il premio si rivolge a realtà i cui organi di amministrazione siano composti o coinvolgano giovani under 35, incentivando la loro partecipazione attiva nella progettazione e realizzazione dei progetti. Il premio intende infatti portare alla luce e dare visibilità a esperienze significative di partecipazione giovanile.
Le organizzazioni vincitrici riceveranno un contributo di 10mila euro ciascuna e saranno premiate nel corso di un evento nazionale che si terrà nel mese di dicembre 2025.
Le candidature sono aperte fino al 14 settembre 2025 sul sito ufficiale www.genp.it, dove sono disponibili il regolamento completo e il modulo di partecipazione.
A novembre verrà annunciata la shortlist delle 10 organizzazioni finaliste e, tra queste, una giuria composta da esperti del settore e rappresentanti di Acri selezionerà le 3 organizzazioni vincitrici.
I componenti della giuria:
Ferruccio de Bortoli, giornalista
Lucrezia Ferrara, Young Advisory Board Fondazione Compagnia di San Paolo
Luca Gori, presidente Commissione Innovazione sociale di Acri
Clara Morelli, autrice Will Media
Vanessa Pallucchi, portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore
Tommaso Salaroli, cofondatore e CEO di Scomodo
Michele Sciscioli, capo Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale
Media partner dell’iniziativa sono Vita e Will, mentre Percorsi di Secondo Welfare realizzerà e presenterà, in occasione dell’evento di premiazione, un’indagine sul tasso di under 35 nei Cda delle organizzazioni del Terzo settore.
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa
10 Giugno 2025
Assegnate 6 borse di studio per programmi di vita e di studio all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione Carisbo
Sono stati premiati, presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, i 6 studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura. I 6 studenti potranno vivere e studiare per un trimestre fino ad un anno scolastico all’estero, accolti in una famiglia e una scuola del luogo e assistiti dai volontari locali.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Fondazione Intercultura e Fondazione Carisbo che risale al 2020-2021 e, grazie ad essa, 62 studentesse e studenti delle scuole secondarie di II grado – a cui si aggiungono i 6 studenti premiati quest’anno – hanno finora potuto vivere un’esperienza autentica delle diversità e acquisire nuove competenze utili per la loro vita personale e professionale.
Alla cerimonia di premiazione è intervenuta Maila Quaglia, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Carisbo, insieme a Vincenzo Morlini, past Consigliere di Amministrazione di Intercultura, poi Direttore Esecutivo di Intercultura e poi Presidente internazionale di AFS, alle famiglie dei giovani ambasciatori nel mondo e ai volontari di Intercultura, che proprio in questi mesi si stanno occupando della formazione degli studenti in partenza per prepararli alla loro esperienza.
I vincitori sono:
Sara, iscritta al Liceo E. Fermi di Bologna e in partenza per un programma scolastico semestrale in Brasile;
Steven, iscritto al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Thailandia;
Geremia, iscritto all’IIS G. Bruno di Medicina e in partenza per un programma annuale in Lettonia;
Francesca, iscritta all’IIS Montessori-Da Vinci di Porretta Terme e in partenza per un programma annuale in Perù;
Sabrina, iscritta al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma annuale in Honduras;
Matteo, iscritto al Liceo L. Bassi di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Messico.
Emozionati e felici per il traguardo raggiunto, alcuni ragazzi hanno così commentato la vincita della borsa di studio.
Geremia: «Quando ho scoperto di aver vinto, ho sentito come un ritorno brusco al presente. Quella che fino a poco prima sembrava solo un’idea improbabile era diventata concreta. È stato uno shock di consapevolezza. Ero felice, ma allo stesso tempo ero offuscato da tante altre emozioni, compresa la paura iniziale. Marco Aurelioperò, affermava che “ciò che ostacola l’azione, la promuove”, come se fosse proprio l’attrito, a dare lo slancio. Così il timore, invece di essere un intralcio, è ciò che valorizza la scelta.»
Sabrina: «Ho deciso di accettare questa sfida perché volevo mettermi in gioco davvero. Sentivo il bisogno di uscire dalla mia routine e conoscere un altro modo di vivere. L’Honduras, con la sua cultura e la sua lingua completamente nuove per me, mi è sembrato il luogo perfetto per farlo. So che sarà difficile, ma credo che le sfide più grandi siano anche le più formative.» Con loro erano presenti anche due ex vincitrici del concorso Intercultura e della borsa di studio FormazionEuropa, Sara Bonora, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Brasile a.s. 2023-24 e Matilde Mazzanti, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Cile a.s. 2023-24.
Ricerca Ipsos: l’esperienza con Intercultura decisiva per la propria vita per il 68% degli ex partecipanti
Partire con Intercultura non è solo un soggiorno all’estero, ma un’esperienza che lascia il segno per tutta la vita. Un’indagine Ipsos su 958 ex studenti, oggi tra i 20 e i 64 anni, lo conferma. Il 68% riconosce un impatto decisivo sulla propria identità e attribuisce ai volontari un ruolo chiave nel proprio percorso di crescita personale. Vivere e studiare all’estero con Intercultura permette di sviluppare competenze trasversali, fondamentali sia nella vita personale che in quella professionale.
Il 58% ha scelto destinazioni non convenzionali tra cui l’Asia, l’America Latina e l’Africa sviluppando un atteggiamento di apertura alla diversità culturale e competenze linguistiche: tutti parlano almeno un’altra lingua oltre all’inglese. Le soft skills ne escono rafforzate: il 97% migliora le relazioni, l’89% diventa più autonomo e il 74% si sente pronto alle sfide del mondo di oggi.
Sul piano personale, chi ha vissuto l’esperienza Intercultura denota una grande attenzione e accettazione delle diversità e una coscienza sociale evoluta e sensibile a tematiche di equità. E infine, il 65% si dichiara felice della propria vita, un aspetto che deriva dalla maggiore consapevolezza delle proprie risorse e da una marcata adattabilità di fronte ai cambiamenti. Intercultura non è solo un viaggio, ma un investimento nel futuro di sé stessi e del mondo intero.
Persone
Al via il canale di cofinanziamento del Fondo per la Repubblica Digitale
26 Maggio 2025
L’iniziativa
Annunciata dall’Impresa socialeFondo per la Repubblica Digitalel’attivazione di un canale di cofinanziamento da 5 milioni di euro, destinato a sostenere progetti ed iniziative congiunte orientate allo sviluppo delle competenze digitali e all’inclusione sociale, economica e lavorativa dei cittadini.
L’iniziativa, parte del Piano Strategico 2025–2026 approvato dal Comitato di Indirizzo Strategico del Fondo per la Repubblica Digitale, rappresenta uno strumento innovativo per attivare collaborazioni strategiche tra enti pubblici, privati e del Terzo Settore, con l’obiettivo di amplificare l’impatto delle azioni formative sul territorio.
Il canale di cofinanziamento, che mira ad attrarre risorse supplementari coerenti con le finalità del Fondo per la Repubblica Digitale, vuole inoltre favorire un confronto positivo con le esperienze di altri soggetti, portando avanti collaborazioni strategiche per arricchire reciprocamente la conoscenza, le pratiche e le esperienze sui temi relativi alla formazione e all’inclusione digitale. Questo approccio permette di amplificare l’impatto delle iniziative sostenute e di rafforzare la consapevolezza sul valore dell’investimento e della collaborazione per promuovere la formazione digitale e il reinserimento sociale delle categorie più fragili. Oltre a generare un effetto leva sulle risorse economiche messe in campo dal Fondo per la Repubblica Digitale e dagli interlocutori coinvolti, l’apertura del canale di cofinanziamento mira anche a sperimentare forme di innovazione, sia negli ambiti di intervento sia nelle modalità operative o metodologiche scelte.
Modalità di partecipazione
Il canale di cofinanziamento è aperto a soggetti pubblici e privati, con o senza scopo di lucro. Le iniziative e le progettualità promosse dovranno focalizzarsi su tematiche di interesse condiviso, attraverso tre modalità operative:
bandi pubblici elaborati e promossi congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori in funzione di enti erogatori;
progetti proposti direttamente da enti del Terzo Settore e sostenuti, almeno al 50%, da risorse interne e/o esterne provenienti da uno o più cofinanziatori;
iniziative elaborate e promosse congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori per la realizzazione di opportunità rivolte alla collettività in linea con la mission del Fondo per la Repubblica Digitale.
Il processo di selezione si articola in due momenti: una prima fase, in cui i soggetti interessati presentano la propria idea progettuale e una seconda fase, riservata esclusivamente alle idee ritenute idonee, in cui si procederà con la progettazione esecutiva. I criteri di selezione includono: coerenza con la missione del Fondo, originalità della proposta, assenza di contenuti già sottoposti o respinti, e assenza di interventi per l’acquisto e la costruzione di infrastrutture o esclusivamente finalizzate alla ricerca.
Le proposte potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili.
Risorse disponibili
Il Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale ha stanziato in totale 5 milioni di euro.
Fondazione, Comune e Chiesa di Bologna insieme per il progetto Bologna Serena per gli anziani
19 Maggio 2025
Investimento complessivo da 9 milioni di euro in tre anni per un progetto sulla qualità della vita delle persone over 65. Villa Serena come punto di riferimento per persone anziane
A Bologna la popolazione over 65, conta circa 96.000 persone, sono il 25% della popolazione. Saranno oltre 100 mila tra dieci anni e 109 mila tra venti. Di questi, quasi 55.000 hanno più di 75 anni e 36.000 superano gli 80 anni, mentre i centenari si avvicinano alle 250 unità. I livelli di autosufficienza non dipendono solo dall’età, ma diminuiscono con l’invecchiamento. Dall’indagine sulla qualità della vita realizzata dal Comune di Bologna sappiamo che oggi le persone che dichiarano di prendersi cura di un anziano sopra i 75 anni sono stimate in 17 mila. Il 33% degli over 65 a Bologna oggi abita da solo, percentuale che sale al 50% per gli over 80.
Da questi dati e da questa tendenza all’invecchiamento della popolazione e quindi dell’aspettativa di vita in città, parte il progettoBologna Serena per gli anziani.
Bologna Serena per gli anziani è il nuovo progetto con il quale Fondazione Carisbo, Comune e Chiesa di Bologna collaboreranno nei prossimi tre anni, a partire dal 2025, nel realizzare servizi di supporto, assistenza e inclusione sociale dedicati alla popolazione anziana e ai caregiver, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli over 65.
Bologna Serena per gli anziani ha gli obiettivi di:
innovare e rafforzare le risposte del sistema dei servizi mirati a rispondere ai bisogni della terza età;
sperimentare nuove risposte al cambiamento dei bisogni espressi dalla popolazione anziana alla luce delle mutazioni sociali e demografiche;
aggregare istituzioni, soggetti del terzo settore e comunità nel progettare e realizzare insieme un nuovo welfare per gli anziani.
Questi obiettivi saranno realizzati lungo tre assi strategici:
il domicilio come prospettiva prioritaria per il benessere dell’anziano;
la valorizzazione del ruolo del caregiver familiare e delle assistenti familiari;
la risposta a chi non entra nelle strutture residenziali sociosanitarie.
La convenzionetra gli enti sarà approvata nella prossima Giunta e prevede un investimento da parte della Fondazione Carisbo, che partecipa alla redazione delle linee guida e alle azioni, allo sviluppo, monitoraggio e valutazione del progetto, pari a 4,25 milioni di euro nell’arco di un triennio (di cui 1,25 milioni nel 2025, 1,5 milioni per il 2026 e 1,5 per il 2027).
Il Comune attuerà il progetto secondo le linee guida concordate, cofinanziandolo con ulteriori interventi nell’ambito delle risorse del proprio bilancio, per un valore di altri 4,5 milioni di euro nel triennio 2025/2027.
Questi fondi, pari a 9 milioni di euro in 3 anni, saranno destinati alle attività previste e gli enti collaboreranno nella gestione e il coordinamento delle azioni in collaborazione con gli enti e i soggetti del territorio garantendo la partecipazione della rete socio-sanitaria, in particolare Ausl di Bologna e Asp Città di Bologna, mentre la Chiesa di Bologna si impegna a collaborare al monitoraggio del progetto in sinergia con i propri servizi di ascolto territoriale.
Questo budget sarà suddiviso nel triennio su varie linee progettuali che riguardano:
interventi per i caregiver;
costruire una comunità dementia friendly;
potenziamento di telecontrollo, teleassistenza, telecompagnia;
servizi sociosanitari aperti;
promozione dell’invecchiamento in salute;
la creazione di un luogo e un team di riferimento in città sulle politiche per gli anziani.
A Villa Serena un punto di riferimento sulle politiche per le persone anziane
Sarà Villa Serena il punto di riferimento dove realizzare un luogo fisico in città per le famiglie, i cittadini, le associazioni e la comunità professionale sulle politiche per gli anziani. Lo spazio potrà essere allestito con mostre a tema, materiale informativo sulle opportunità esistenti, punti di informazione e orientamento per gli anziani sui temi della salute e dei servizi, uffici da dedicare all’organizzazione di eventi, gite o vacanze, locali e spazi aperti per lo svolgimento di attività di socializzazione, culturali e sportive.
Sarà sede di un team dedicato all’analisi del fenomeno dell’invecchiamento demografico e alla creazione di progettazioni innovative a partire dalla raccolta di dati affidabili e comparabili per monitorare i progressi delle azioni messe in campo e per la definizione delle politiche in questo ambito. Le nuove informazioni raccolte sui caregiver potranno offrire una maggior conoscenza delle conseguenze dell’assistenza informale sullo stress di chi si prende cura dei propri familiari, sulle diseguaglianze di genere ad esse connesse, sull’effettiva capacità di accesso ai servizi per le long term care, sulle diseguaglianze territoriali e servire alla produzione di conoscenze da mettere a disposizione della città per costruire il futuro welfare per gli anziani a Bologna.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo entra a far parte del Consorzio BI-REX di Bologna
23 Aprile 2025
Fondazione Carisbo annuncia la sua adesione al Consorzio BI-REX Big Data Innovation & Research Excellence, Competence Center nazionale e soggetto attuatore del Pnrr ad alta specializzazione sui Big Data, Industria 4.0 e Transizione 5.0.
La convenzione siglata, della durata di 3 anni e rinnovabile, darà avvio a forme di collaborazione sinergica, particolarmente focalizzate su iniziative per lo sviluppo economico del territorio, tramite la promozione di attività nell’ambito di Industria 4.0 di ricerca applicata, l’attivazione di progetti di innovazione e supporto all’imprenditorialità, nonché la messa a punto di percorsi di incubazione, accelerazione, orientamento e formazione.
Fondazione Carisbo e Consorzio BI-REX saranno così impegnate nella partecipazione congiunta a bandi europei, nazionali, regionali per la realizzazione di progetti di ricerca e formazione, attivando programmi di incubazione e accelerazione d’impresa, sostenendo la partecipazione delle rispettive startup a iniziative di networking e favorendone l’accesso, tramite tariffe agevolate, agli spazi di coworking nelle rispettive strutture.
Fondazione Carisbo è una fondazione di origine bancaria che persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo del territorio metropolitano di Bologna. Con il progetto BIGBO – Boost Innovation Garage, polo dedicato ai talenti, all’innovazione e alla trasformazione digitale, la Fondazione contribuisce nel diffondere una cultura imprenditoriale innovativa, generando un impatto tangibile e creando nuove opportunità di lavoro. BIGBO offre spazi di lavoro flessibili, multifunzionali e organizza tavole rotonde ed eventi incentrati su innovazione e tecnologia, programmi di accelerazione, attività di collegamento tra aziende consolidate e startup.
Il Competence Center BI-REX, con sede a Bologna, si configura come Public Private Partnership che raccoglie 64 player tra Università, Centri di Ricerca e Imprese di eccellenza, con l’obiettivo di supportare le aziende nei processi di innovazione, trasformazione digitale e sostenibilità, favorendo l’adozione delle tecnologie Industria 4.0 e 5.0 e il trasferimento tecnologico attraverso una vasta serie di servizi. Principale valore aggiunto di BI-REX è rappresentato dalla Linea Pilota, fabbrica digitale interconnessa completamente a disposizione delle imprese, in cui le tecnologie 4.0 and 5.0 sono integrate con quelle tradizionali.
Persone
Pubblicato il bando “Dritti al Punto” del Fondo per la Repubblica Digitale
22 Aprile 2025
Il contesto italiano
Lo sviluppo delle competenze digitali è uno degli obiettivi strategici dell’Unione europea, che mira a dotare almeno l’80% dei cittadini tra i 16 e i 74 anni di competenze digitali di base entro il 2030. A guidare questo processo è il quadro europeoDigComp 2.2, che individua cinque aree chiave – dalla sicurezza informatica, alla creazione di contenuti – ritenute essenziali per una piena partecipazione alla vita sociale e professionale. L’Italia, tuttavia, registra un significativo ritardo rispetto alla media UE: nel 2023 solo il 46% degli adulti possedeva competenze digitali almeno di base.
Il quadro è aggravato da divari generazionali e territoriali: tra i giovani (16-24 anni) la quota sale al 59%, mentre tra gli over 65 crolla al 19%, con le regioni del Sud ampiamente sotto la media UE (34%). Per colmare il ritardo, il PNRR ha attivato la misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, con l’obiettivo di formare 2 milioni di cittadini entro il 2026 attraverso 3000 Punti Digitale Facile. Sebbene la rete dei punti sia stata attivata, a marzo 2025, sono stati raggiunti circa 760 mila cittadini, pari al 38% dell’obiettivo, con risultati disomogenei tra le diverse regioni.
Bando Dritti al Punto
Il bando intende sostenere progetti di formazione all’interno dei Punti Digitale Facile, integrando le attività già pianificate e realizzate nell’ambito della misura M1C1 1.7.2 “Rete dei servizi di facilitazione digitale” del PNRR, al fine di potenziarne l’offerta formativa.
In particolare, si intende selezionare progetti formativi rivolti a tutti i cittadini, incentrati sui temi individuati dal quadro europeo DigComp 2.2, come l’alfabetizzazione su informazione e dati, ovvero la capacità di analizzare criticamente fonti e contenuti online e distinguere le informazioni affidabili dalle fake news; la sicurezza informatica, intesa come consapevolezza dei rischi digitali e capacità di proteggere dispositivi e dati personali; la creazione di contenuti digitali, anche con il supporto dell’Intelligenza Artificiale, promuovendo un uso consapevole e responsabile degli strumenti digitali e una riflessione sulle implicazioni etiche, sociali e legali dell’IA; infine, la comunicazione e collaborazione attraverso le tecnologie digitali, per incentivare l’uso attivo dei servizi digitali pubblici e privati (come l’uso di app quali Io e IT-Wallet, o servizi come Identità digitale, Domicilio digitale e Fascicolo sanitario elettronico), sviluppando strategie comunicative efficaci e inclusive nei diversi ambienti digitali.
Chi può partecipare
Le proposte possono essere presentate da Soggetti attuatori o Soggetti sub-attuatori della misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, che si occupino direttamente o indirettamente – per tramite di Soggetti realizzatori – della gestione di almeno un Punto Digitale Facile, o ancora da Soggetti realizzatori della misura, intesi come enti privati che abbiano sottoscritto un’apposita convenzione/contratto con un Soggetto attuatore/sub-attuatore per la co-gestione e co-progettazione delle attività presso uno o più Punti Digitale Facile.
Le proposte progettuali, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma Re@dy, entro le ore 11 del30 maggio 2025.
Composizione della lista congiunta di candidati al Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025/2026/2027 di Intesa Sanpaolo S.p.A.
28 Marzo 2025
Le Fondazioni aderenti al patto parasociale di consultazione e voto sottoscritto l’11 novembre 2024 in relazione all’Assemblea di Intesa Sanpaolo convocata per il 29 aprile 2025, anche sulla base degli orientamenti manifestati dal Consiglio di Amministrazione uscente della Banca per la composizione della lista dei candidati alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025−2027 e con l’intento di assicurare:
la composizione quantitativamente ottimale, avuto riguardo alla complessità organizzativa, di operatività e di governance della Banca e alle valutazioni espresse sulle dinamiche di funzionamento dell’Organo collegiale;
la continuità di azione ed il mantenimento del patrimonio informativo e di esperienze acquisito nel corso dei precedenti mandati;
un riscontro concreto alle esigenze di continuare a esprimere scelte di elevata qualità, diversità, complementarità e di integrare nuove competenze strategiche, professionalità e personalità, al fine di dare continuità alle capacità di approfondimento e di dibattito in tutte le complesse materie di competenza del Consiglio e del Comitato per il Controllo sulla Gestione, e permettere un’adeguata costituzione e funzionalità dei Comitati endo−consiliari;
hanno depositato in data 27 marzo 2025 la seguente lista di 17 candidati così articolata:
SEZIONE 1
GIAN MARIA GROS-PIETRO
PAOLA TAGLIAVINI
CARLO MESSINA
MARIANGELA ZAPPIA
FRANCO CERUTI
PAOLO MARIA VITTORIO GRANDI
LUCIANO NEBBIA
LIANA LOGIURATO
PIETRO PREVITALI
MARIA ALESSANDRA STEFANELLI
BRUNO MARIA PARIGI
DONATELLA BUSSO
SILVIA MERLO
PAOLO MESSA
SEZIONE 2
FABRIZIO MOSCA
MARIELLA TAGLIABUE
MAURA CAMPRA
Nel medesimo contesto, le Fondazioni hanno proposto (i) di determinare in 19 il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da nominare, (ii) di riconfermare il Prof. Gian Maria Gros−Pietro quale Presidente del Consiglio di Amministrazione e (iii) di nominare la Prof.a Paola Tagliavini quale Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione; nonché (iv) di indicare il Dott. Carlo Messina come profilo ideale per la posizione di Consigliere Delegato e CEO, nell’ambito della lista presentata, ferme restando le piene prerogative proprie del Consiglio di Amministrazione che sarà nominato, in ragione dei poteri definiti dallo Statuto sociale.
Alla luce dei risultati conseguiti nell’ultimo decennio dalla Banca, che hanno posto Intesa Sanpaolo in una posizione di vertice assoluto tra le banche europee, sia per l’affidabilità sia per il sostegno allo sviluppo del Paese, i Presidenti delle Fondazioni, nella loro connaturata rappresentanza di azionisti istituzionali di lungo termine, esprimono vivo apprezzamento per la visione e la gestione altamente efficace da parte del CEO e conseguentemente auspicano che il Dr. Carlo Messina possa garantire il suo ruolo di leadership nella Banca anche per i successivi mandati.
Infine, le Fondazioni hanno proposto, in linea con quanto evidenziato dal Consiglio uscente, la conferma degli emolumenti per i consiglieri che non siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione e l’incremento del compenso fisso specifico per i consiglieri che siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione nonché del compenso additivo del Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione.
Sviluppo del territorio
Aperto il bando Fairplay (terza sessione erogativa 2025)
28 Marzo 2025
Per l’area Sviluppo del territorio (settore Educazione, istruzione e formazione) e la missione “Formazione del capitale umano”, con specifico riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile SDG n° 4 “Istruzione di qualità” e SDG n° 9 “Imprese, innovazione e infrastrutture”, il bando Fairplay accessibile fino al 5 maggio rende disponibili risorse per 150.000 euro allo scopo di:
promuovere l’idea di sport inclusivo, aperto a tutti, capace di incidere positivamente sulla coesione sociale della comunità territoriale;
incentivare la rigenerazione di spazi in un’ottica di condivisione e cura del bene comune;
favorire la diffusione di valori educativi e corretti stili di vita.
Acri lancia il Premio GenP – Giovani che partecipano
13 Giugno 2025
Aperte fino al 14 settembre le candidature al premio per le organizzazioni del Terzo settore che incentivano la partecipazione giovanile
Non è vero che i giovani non partecipano e non si impegnano a migliorare il Paese. Lo fanno, ma non sempre all’interno delle organizzazioni tradizionali del Terzo settore. Sempre più spesso scelgono forme di impegno fluide, informali, legate a cause specifiche – come l’ambiente, i diritti civili e la giustizia sociale – e lontane da strutture composte e guidate prevalentemente da persone di generazioni passate. In questo scenario, molte realtà del Terzo settore stanno cercando nuove strade per coinvolgere le nuove generazioni anche all’interno dei propri processi decisionali.
In questo scenario nasce “GenP – Giovani che partecipano”, un premio promosso da Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria, dedicato alle organizzazioni del Terzo settore composte da giovani che valorizzino il protagonismo giovanile. Il premio si rivolge a realtà i cui organi di amministrazione siano composti o coinvolgano giovani under 35, incentivando la loro partecipazione attiva nella progettazione e realizzazione dei progetti. Il premio intende infatti portare alla luce e dare visibilità a esperienze significative di partecipazione giovanile.
Le organizzazioni vincitrici riceveranno un contributo di 10mila euro ciascuna e saranno premiate nel corso di un evento nazionale che si terrà nel mese di dicembre 2025.
Le candidature sono aperte fino al 14 settembre 2025 sul sito ufficiale www.genp.it, dove sono disponibili il regolamento completo e il modulo di partecipazione.
A novembre verrà annunciata la shortlist delle 10 organizzazioni finaliste e, tra queste, una giuria composta da esperti del settore e rappresentanti di Acri selezionerà le 3 organizzazioni vincitrici.
I componenti della giuria:
Ferruccio de Bortoli, giornalista
Lucrezia Ferrara, Young Advisory Board Fondazione Compagnia di San Paolo
Luca Gori, presidente Commissione Innovazione sociale di Acri
Clara Morelli, autrice Will Media
Vanessa Pallucchi, portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore
Tommaso Salaroli, cofondatore e CEO di Scomodo
Michele Sciscioli, capo Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale
Media partner dell’iniziativa sono Vita e Will, mentre Percorsi di Secondo Welfare realizzerà e presenterà, in occasione dell’evento di premiazione, un’indagine sul tasso di under 35 nei Cda delle organizzazioni del Terzo settore.
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa
10 Giugno 2025
Assegnate 6 borse di studio per programmi di vita e di studio all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione Carisbo
Sono stati premiati, presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, i 6 studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura. I 6 studenti potranno vivere e studiare per un trimestre fino ad un anno scolastico all’estero, accolti in una famiglia e una scuola del luogo e assistiti dai volontari locali.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Fondazione Intercultura e Fondazione Carisbo che risale al 2020-2021 e, grazie ad essa, 62 studentesse e studenti delle scuole secondarie di II grado – a cui si aggiungono i 6 studenti premiati quest’anno – hanno finora potuto vivere un’esperienza autentica delle diversità e acquisire nuove competenze utili per la loro vita personale e professionale.
Alla cerimonia di premiazione è intervenuta Maila Quaglia, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Carisbo, insieme a Vincenzo Morlini, past Consigliere di Amministrazione di Intercultura, poi Direttore Esecutivo di Intercultura e poi Presidente internazionale di AFS, alle famiglie dei giovani ambasciatori nel mondo e ai volontari di Intercultura, che proprio in questi mesi si stanno occupando della formazione degli studenti in partenza per prepararli alla loro esperienza.
I vincitori sono:
Sara, iscritta al Liceo E. Fermi di Bologna e in partenza per un programma scolastico semestrale in Brasile;
Steven, iscritto al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Thailandia;
Geremia, iscritto all’IIS G. Bruno di Medicina e in partenza per un programma annuale in Lettonia;
Francesca, iscritta all’IIS Montessori-Da Vinci di Porretta Terme e in partenza per un programma annuale in Perù;
Sabrina, iscritta al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma annuale in Honduras;
Matteo, iscritto al Liceo L. Bassi di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Messico.
Emozionati e felici per il traguardo raggiunto, alcuni ragazzi hanno così commentato la vincita della borsa di studio.
Geremia: «Quando ho scoperto di aver vinto, ho sentito come un ritorno brusco al presente. Quella che fino a poco prima sembrava solo un’idea improbabile era diventata concreta. È stato uno shock di consapevolezza. Ero felice, ma allo stesso tempo ero offuscato da tante altre emozioni, compresa la paura iniziale. Marco Aurelioperò, affermava che “ciò che ostacola l’azione, la promuove”, come se fosse proprio l’attrito, a dare lo slancio. Così il timore, invece di essere un intralcio, è ciò che valorizza la scelta.»
Sabrina: «Ho deciso di accettare questa sfida perché volevo mettermi in gioco davvero. Sentivo il bisogno di uscire dalla mia routine e conoscere un altro modo di vivere. L’Honduras, con la sua cultura e la sua lingua completamente nuove per me, mi è sembrato il luogo perfetto per farlo. So che sarà difficile, ma credo che le sfide più grandi siano anche le più formative.» Con loro erano presenti anche due ex vincitrici del concorso Intercultura e della borsa di studio FormazionEuropa, Sara Bonora, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Brasile a.s. 2023-24 e Matilde Mazzanti, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Cile a.s. 2023-24.
Ricerca Ipsos: l’esperienza con Intercultura decisiva per la propria vita per il 68% degli ex partecipanti
Partire con Intercultura non è solo un soggiorno all’estero, ma un’esperienza che lascia il segno per tutta la vita. Un’indagine Ipsos su 958 ex studenti, oggi tra i 20 e i 64 anni, lo conferma. Il 68% riconosce un impatto decisivo sulla propria identità e attribuisce ai volontari un ruolo chiave nel proprio percorso di crescita personale. Vivere e studiare all’estero con Intercultura permette di sviluppare competenze trasversali, fondamentali sia nella vita personale che in quella professionale.
Il 58% ha scelto destinazioni non convenzionali tra cui l’Asia, l’America Latina e l’Africa sviluppando un atteggiamento di apertura alla diversità culturale e competenze linguistiche: tutti parlano almeno un’altra lingua oltre all’inglese. Le soft skills ne escono rafforzate: il 97% migliora le relazioni, l’89% diventa più autonomo e il 74% si sente pronto alle sfide del mondo di oggi.
Sul piano personale, chi ha vissuto l’esperienza Intercultura denota una grande attenzione e accettazione delle diversità e una coscienza sociale evoluta e sensibile a tematiche di equità. E infine, il 65% si dichiara felice della propria vita, un aspetto che deriva dalla maggiore consapevolezza delle proprie risorse e da una marcata adattabilità di fronte ai cambiamenti. Intercultura non è solo un viaggio, ma un investimento nel futuro di sé stessi e del mondo intero.
Persone
Al via il canale di cofinanziamento del Fondo per la Repubblica Digitale
26 Maggio 2025
L’iniziativa
Annunciata dall’Impresa socialeFondo per la Repubblica Digitalel’attivazione di un canale di cofinanziamento da 5 milioni di euro, destinato a sostenere progetti ed iniziative congiunte orientate allo sviluppo delle competenze digitali e all’inclusione sociale, economica e lavorativa dei cittadini.
L’iniziativa, parte del Piano Strategico 2025–2026 approvato dal Comitato di Indirizzo Strategico del Fondo per la Repubblica Digitale, rappresenta uno strumento innovativo per attivare collaborazioni strategiche tra enti pubblici, privati e del Terzo Settore, con l’obiettivo di amplificare l’impatto delle azioni formative sul territorio.
Il canale di cofinanziamento, che mira ad attrarre risorse supplementari coerenti con le finalità del Fondo per la Repubblica Digitale, vuole inoltre favorire un confronto positivo con le esperienze di altri soggetti, portando avanti collaborazioni strategiche per arricchire reciprocamente la conoscenza, le pratiche e le esperienze sui temi relativi alla formazione e all’inclusione digitale. Questo approccio permette di amplificare l’impatto delle iniziative sostenute e di rafforzare la consapevolezza sul valore dell’investimento e della collaborazione per promuovere la formazione digitale e il reinserimento sociale delle categorie più fragili. Oltre a generare un effetto leva sulle risorse economiche messe in campo dal Fondo per la Repubblica Digitale e dagli interlocutori coinvolti, l’apertura del canale di cofinanziamento mira anche a sperimentare forme di innovazione, sia negli ambiti di intervento sia nelle modalità operative o metodologiche scelte.
Modalità di partecipazione
Il canale di cofinanziamento è aperto a soggetti pubblici e privati, con o senza scopo di lucro. Le iniziative e le progettualità promosse dovranno focalizzarsi su tematiche di interesse condiviso, attraverso tre modalità operative:
bandi pubblici elaborati e promossi congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori in funzione di enti erogatori;
progetti proposti direttamente da enti del Terzo Settore e sostenuti, almeno al 50%, da risorse interne e/o esterne provenienti da uno o più cofinanziatori;
iniziative elaborate e promosse congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori per la realizzazione di opportunità rivolte alla collettività in linea con la mission del Fondo per la Repubblica Digitale.
Il processo di selezione si articola in due momenti: una prima fase, in cui i soggetti interessati presentano la propria idea progettuale e una seconda fase, riservata esclusivamente alle idee ritenute idonee, in cui si procederà con la progettazione esecutiva. I criteri di selezione includono: coerenza con la missione del Fondo, originalità della proposta, assenza di contenuti già sottoposti o respinti, e assenza di interventi per l’acquisto e la costruzione di infrastrutture o esclusivamente finalizzate alla ricerca.
Le proposte potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili.
Risorse disponibili
Il Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale ha stanziato in totale 5 milioni di euro.
Fondazione, Comune e Chiesa di Bologna insieme per il progetto Bologna Serena per gli anziani
19 Maggio 2025
Investimento complessivo da 9 milioni di euro in tre anni per un progetto sulla qualità della vita delle persone over 65. Villa Serena come punto di riferimento per persone anziane
A Bologna la popolazione over 65, conta circa 96.000 persone, sono il 25% della popolazione. Saranno oltre 100 mila tra dieci anni e 109 mila tra venti. Di questi, quasi 55.000 hanno più di 75 anni e 36.000 superano gli 80 anni, mentre i centenari si avvicinano alle 250 unità. I livelli di autosufficienza non dipendono solo dall’età, ma diminuiscono con l’invecchiamento. Dall’indagine sulla qualità della vita realizzata dal Comune di Bologna sappiamo che oggi le persone che dichiarano di prendersi cura di un anziano sopra i 75 anni sono stimate in 17 mila. Il 33% degli over 65 a Bologna oggi abita da solo, percentuale che sale al 50% per gli over 80.
Da questi dati e da questa tendenza all’invecchiamento della popolazione e quindi dell’aspettativa di vita in città, parte il progettoBologna Serena per gli anziani.
Bologna Serena per gli anziani è il nuovo progetto con il quale Fondazione Carisbo, Comune e Chiesa di Bologna collaboreranno nei prossimi tre anni, a partire dal 2025, nel realizzare servizi di supporto, assistenza e inclusione sociale dedicati alla popolazione anziana e ai caregiver, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli over 65.
Bologna Serena per gli anziani ha gli obiettivi di:
innovare e rafforzare le risposte del sistema dei servizi mirati a rispondere ai bisogni della terza età;
sperimentare nuove risposte al cambiamento dei bisogni espressi dalla popolazione anziana alla luce delle mutazioni sociali e demografiche;
aggregare istituzioni, soggetti del terzo settore e comunità nel progettare e realizzare insieme un nuovo welfare per gli anziani.
Questi obiettivi saranno realizzati lungo tre assi strategici:
il domicilio come prospettiva prioritaria per il benessere dell’anziano;
la valorizzazione del ruolo del caregiver familiare e delle assistenti familiari;
la risposta a chi non entra nelle strutture residenziali sociosanitarie.
La convenzionetra gli enti sarà approvata nella prossima Giunta e prevede un investimento da parte della Fondazione Carisbo, che partecipa alla redazione delle linee guida e alle azioni, allo sviluppo, monitoraggio e valutazione del progetto, pari a 4,25 milioni di euro nell’arco di un triennio (di cui 1,25 milioni nel 2025, 1,5 milioni per il 2026 e 1,5 per il 2027).
Il Comune attuerà il progetto secondo le linee guida concordate, cofinanziandolo con ulteriori interventi nell’ambito delle risorse del proprio bilancio, per un valore di altri 4,5 milioni di euro nel triennio 2025/2027.
Questi fondi, pari a 9 milioni di euro in 3 anni, saranno destinati alle attività previste e gli enti collaboreranno nella gestione e il coordinamento delle azioni in collaborazione con gli enti e i soggetti del territorio garantendo la partecipazione della rete socio-sanitaria, in particolare Ausl di Bologna e Asp Città di Bologna, mentre la Chiesa di Bologna si impegna a collaborare al monitoraggio del progetto in sinergia con i propri servizi di ascolto territoriale.
Questo budget sarà suddiviso nel triennio su varie linee progettuali che riguardano:
interventi per i caregiver;
costruire una comunità dementia friendly;
potenziamento di telecontrollo, teleassistenza, telecompagnia;
servizi sociosanitari aperti;
promozione dell’invecchiamento in salute;
la creazione di un luogo e un team di riferimento in città sulle politiche per gli anziani.
A Villa Serena un punto di riferimento sulle politiche per le persone anziane
Sarà Villa Serena il punto di riferimento dove realizzare un luogo fisico in città per le famiglie, i cittadini, le associazioni e la comunità professionale sulle politiche per gli anziani. Lo spazio potrà essere allestito con mostre a tema, materiale informativo sulle opportunità esistenti, punti di informazione e orientamento per gli anziani sui temi della salute e dei servizi, uffici da dedicare all’organizzazione di eventi, gite o vacanze, locali e spazi aperti per lo svolgimento di attività di socializzazione, culturali e sportive.
Sarà sede di un team dedicato all’analisi del fenomeno dell’invecchiamento demografico e alla creazione di progettazioni innovative a partire dalla raccolta di dati affidabili e comparabili per monitorare i progressi delle azioni messe in campo e per la definizione delle politiche in questo ambito. Le nuove informazioni raccolte sui caregiver potranno offrire una maggior conoscenza delle conseguenze dell’assistenza informale sullo stress di chi si prende cura dei propri familiari, sulle diseguaglianze di genere ad esse connesse, sull’effettiva capacità di accesso ai servizi per le long term care, sulle diseguaglianze territoriali e servire alla produzione di conoscenze da mettere a disposizione della città per costruire il futuro welfare per gli anziani a Bologna.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo entra a far parte del Consorzio BI-REX di Bologna
23 Aprile 2025
Fondazione Carisbo annuncia la sua adesione al Consorzio BI-REX Big Data Innovation & Research Excellence, Competence Center nazionale e soggetto attuatore del Pnrr ad alta specializzazione sui Big Data, Industria 4.0 e Transizione 5.0.
La convenzione siglata, della durata di 3 anni e rinnovabile, darà avvio a forme di collaborazione sinergica, particolarmente focalizzate su iniziative per lo sviluppo economico del territorio, tramite la promozione di attività nell’ambito di Industria 4.0 di ricerca applicata, l’attivazione di progetti di innovazione e supporto all’imprenditorialità, nonché la messa a punto di percorsi di incubazione, accelerazione, orientamento e formazione.
Fondazione Carisbo e Consorzio BI-REX saranno così impegnate nella partecipazione congiunta a bandi europei, nazionali, regionali per la realizzazione di progetti di ricerca e formazione, attivando programmi di incubazione e accelerazione d’impresa, sostenendo la partecipazione delle rispettive startup a iniziative di networking e favorendone l’accesso, tramite tariffe agevolate, agli spazi di coworking nelle rispettive strutture.
Fondazione Carisbo è una fondazione di origine bancaria che persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo del territorio metropolitano di Bologna. Con il progetto BIGBO – Boost Innovation Garage, polo dedicato ai talenti, all’innovazione e alla trasformazione digitale, la Fondazione contribuisce nel diffondere una cultura imprenditoriale innovativa, generando un impatto tangibile e creando nuove opportunità di lavoro. BIGBO offre spazi di lavoro flessibili, multifunzionali e organizza tavole rotonde ed eventi incentrati su innovazione e tecnologia, programmi di accelerazione, attività di collegamento tra aziende consolidate e startup.
Il Competence Center BI-REX, con sede a Bologna, si configura come Public Private Partnership che raccoglie 64 player tra Università, Centri di Ricerca e Imprese di eccellenza, con l’obiettivo di supportare le aziende nei processi di innovazione, trasformazione digitale e sostenibilità, favorendo l’adozione delle tecnologie Industria 4.0 e 5.0 e il trasferimento tecnologico attraverso una vasta serie di servizi. Principale valore aggiunto di BI-REX è rappresentato dalla Linea Pilota, fabbrica digitale interconnessa completamente a disposizione delle imprese, in cui le tecnologie 4.0 and 5.0 sono integrate con quelle tradizionali.
Persone
Pubblicato il bando “Dritti al Punto” del Fondo per la Repubblica Digitale
22 Aprile 2025
Il contesto italiano
Lo sviluppo delle competenze digitali è uno degli obiettivi strategici dell’Unione europea, che mira a dotare almeno l’80% dei cittadini tra i 16 e i 74 anni di competenze digitali di base entro il 2030. A guidare questo processo è il quadro europeoDigComp 2.2, che individua cinque aree chiave – dalla sicurezza informatica, alla creazione di contenuti – ritenute essenziali per una piena partecipazione alla vita sociale e professionale. L’Italia, tuttavia, registra un significativo ritardo rispetto alla media UE: nel 2023 solo il 46% degli adulti possedeva competenze digitali almeno di base.
Il quadro è aggravato da divari generazionali e territoriali: tra i giovani (16-24 anni) la quota sale al 59%, mentre tra gli over 65 crolla al 19%, con le regioni del Sud ampiamente sotto la media UE (34%). Per colmare il ritardo, il PNRR ha attivato la misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, con l’obiettivo di formare 2 milioni di cittadini entro il 2026 attraverso 3000 Punti Digitale Facile. Sebbene la rete dei punti sia stata attivata, a marzo 2025, sono stati raggiunti circa 760 mila cittadini, pari al 38% dell’obiettivo, con risultati disomogenei tra le diverse regioni.
Bando Dritti al Punto
Il bando intende sostenere progetti di formazione all’interno dei Punti Digitale Facile, integrando le attività già pianificate e realizzate nell’ambito della misura M1C1 1.7.2 “Rete dei servizi di facilitazione digitale” del PNRR, al fine di potenziarne l’offerta formativa.
In particolare, si intende selezionare progetti formativi rivolti a tutti i cittadini, incentrati sui temi individuati dal quadro europeo DigComp 2.2, come l’alfabetizzazione su informazione e dati, ovvero la capacità di analizzare criticamente fonti e contenuti online e distinguere le informazioni affidabili dalle fake news; la sicurezza informatica, intesa come consapevolezza dei rischi digitali e capacità di proteggere dispositivi e dati personali; la creazione di contenuti digitali, anche con il supporto dell’Intelligenza Artificiale, promuovendo un uso consapevole e responsabile degli strumenti digitali e una riflessione sulle implicazioni etiche, sociali e legali dell’IA; infine, la comunicazione e collaborazione attraverso le tecnologie digitali, per incentivare l’uso attivo dei servizi digitali pubblici e privati (come l’uso di app quali Io e IT-Wallet, o servizi come Identità digitale, Domicilio digitale e Fascicolo sanitario elettronico), sviluppando strategie comunicative efficaci e inclusive nei diversi ambienti digitali.
Chi può partecipare
Le proposte possono essere presentate da Soggetti attuatori o Soggetti sub-attuatori della misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, che si occupino direttamente o indirettamente – per tramite di Soggetti realizzatori – della gestione di almeno un Punto Digitale Facile, o ancora da Soggetti realizzatori della misura, intesi come enti privati che abbiano sottoscritto un’apposita convenzione/contratto con un Soggetto attuatore/sub-attuatore per la co-gestione e co-progettazione delle attività presso uno o più Punti Digitale Facile.
Le proposte progettuali, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma Re@dy, entro le ore 11 del30 maggio 2025.
Composizione della lista congiunta di candidati al Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025/2026/2027 di Intesa Sanpaolo S.p.A.
28 Marzo 2025
Le Fondazioni aderenti al patto parasociale di consultazione e voto sottoscritto l’11 novembre 2024 in relazione all’Assemblea di Intesa Sanpaolo convocata per il 29 aprile 2025, anche sulla base degli orientamenti manifestati dal Consiglio di Amministrazione uscente della Banca per la composizione della lista dei candidati alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025−2027 e con l’intento di assicurare:
la composizione quantitativamente ottimale, avuto riguardo alla complessità organizzativa, di operatività e di governance della Banca e alle valutazioni espresse sulle dinamiche di funzionamento dell’Organo collegiale;
la continuità di azione ed il mantenimento del patrimonio informativo e di esperienze acquisito nel corso dei precedenti mandati;
un riscontro concreto alle esigenze di continuare a esprimere scelte di elevata qualità, diversità, complementarità e di integrare nuove competenze strategiche, professionalità e personalità, al fine di dare continuità alle capacità di approfondimento e di dibattito in tutte le complesse materie di competenza del Consiglio e del Comitato per il Controllo sulla Gestione, e permettere un’adeguata costituzione e funzionalità dei Comitati endo−consiliari;
hanno depositato in data 27 marzo 2025 la seguente lista di 17 candidati così articolata:
SEZIONE 1
GIAN MARIA GROS-PIETRO
PAOLA TAGLIAVINI
CARLO MESSINA
MARIANGELA ZAPPIA
FRANCO CERUTI
PAOLO MARIA VITTORIO GRANDI
LUCIANO NEBBIA
LIANA LOGIURATO
PIETRO PREVITALI
MARIA ALESSANDRA STEFANELLI
BRUNO MARIA PARIGI
DONATELLA BUSSO
SILVIA MERLO
PAOLO MESSA
SEZIONE 2
FABRIZIO MOSCA
MARIELLA TAGLIABUE
MAURA CAMPRA
Nel medesimo contesto, le Fondazioni hanno proposto (i) di determinare in 19 il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da nominare, (ii) di riconfermare il Prof. Gian Maria Gros−Pietro quale Presidente del Consiglio di Amministrazione e (iii) di nominare la Prof.a Paola Tagliavini quale Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione; nonché (iv) di indicare il Dott. Carlo Messina come profilo ideale per la posizione di Consigliere Delegato e CEO, nell’ambito della lista presentata, ferme restando le piene prerogative proprie del Consiglio di Amministrazione che sarà nominato, in ragione dei poteri definiti dallo Statuto sociale.
Alla luce dei risultati conseguiti nell’ultimo decennio dalla Banca, che hanno posto Intesa Sanpaolo in una posizione di vertice assoluto tra le banche europee, sia per l’affidabilità sia per il sostegno allo sviluppo del Paese, i Presidenti delle Fondazioni, nella loro connaturata rappresentanza di azionisti istituzionali di lungo termine, esprimono vivo apprezzamento per la visione e la gestione altamente efficace da parte del CEO e conseguentemente auspicano che il Dr. Carlo Messina possa garantire il suo ruolo di leadership nella Banca anche per i successivi mandati.
Infine, le Fondazioni hanno proposto, in linea con quanto evidenziato dal Consiglio uscente, la conferma degli emolumenti per i consiglieri che non siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione e l’incremento del compenso fisso specifico per i consiglieri che siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione nonché del compenso additivo del Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione.
Sviluppo del territorio
Aperto il bando Fairplay (terza sessione erogativa 2025)
28 Marzo 2025
Per l’area Sviluppo del territorio (settore Educazione, istruzione e formazione) e la missione “Formazione del capitale umano”, con specifico riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile SDG n° 4 “Istruzione di qualità” e SDG n° 9 “Imprese, innovazione e infrastrutture”, il bando Fairplay accessibile fino al 5 maggio rende disponibili risorse per 150.000 euro allo scopo di:
promuovere l’idea di sport inclusivo, aperto a tutti, capace di incidere positivamente sulla coesione sociale della comunità territoriale;
incentivare la rigenerazione di spazi in un’ottica di condivisione e cura del bene comune;
favorire la diffusione di valori educativi e corretti stili di vita.
Acri lancia il Premio GenP – Giovani che partecipano
13 Giugno 2025
Aperte fino al 14 settembre le candidature al premio per le organizzazioni del Terzo settore che incentivano la partecipazione giovanile
Non è vero che i giovani non partecipano e non si impegnano a migliorare il Paese. Lo fanno, ma non sempre all’interno delle organizzazioni tradizionali del Terzo settore. Sempre più spesso scelgono forme di impegno fluide, informali, legate a cause specifiche – come l’ambiente, i diritti civili e la giustizia sociale – e lontane da strutture composte e guidate prevalentemente da persone di generazioni passate. In questo scenario, molte realtà del Terzo settore stanno cercando nuove strade per coinvolgere le nuove generazioni anche all’interno dei propri processi decisionali.
In questo scenario nasce “GenP – Giovani che partecipano”, un premio promosso da Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria, dedicato alle organizzazioni del Terzo settore composte da giovani che valorizzino il protagonismo giovanile. Il premio si rivolge a realtà i cui organi di amministrazione siano composti o coinvolgano giovani under 35, incentivando la loro partecipazione attiva nella progettazione e realizzazione dei progetti. Il premio intende infatti portare alla luce e dare visibilità a esperienze significative di partecipazione giovanile.
Le organizzazioni vincitrici riceveranno un contributo di 10mila euro ciascuna e saranno premiate nel corso di un evento nazionale che si terrà nel mese di dicembre 2025.
Le candidature sono aperte fino al 14 settembre 2025 sul sito ufficiale www.genp.it, dove sono disponibili il regolamento completo e il modulo di partecipazione.
A novembre verrà annunciata la shortlist delle 10 organizzazioni finaliste e, tra queste, una giuria composta da esperti del settore e rappresentanti di Acri selezionerà le 3 organizzazioni vincitrici.
I componenti della giuria:
Ferruccio de Bortoli, giornalista
Lucrezia Ferrara, Young Advisory Board Fondazione Compagnia di San Paolo
Luca Gori, presidente Commissione Innovazione sociale di Acri
Clara Morelli, autrice Will Media
Vanessa Pallucchi, portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore
Tommaso Salaroli, cofondatore e CEO di Scomodo
Michele Sciscioli, capo Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale
Media partner dell’iniziativa sono Vita e Will, mentre Percorsi di Secondo Welfare realizzerà e presenterà, in occasione dell’evento di premiazione, un’indagine sul tasso di under 35 nei Cda delle organizzazioni del Terzo settore.
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa
10 Giugno 2025
Assegnate 6 borse di studio per programmi di vita e di studio all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione Carisbo
Sono stati premiati, presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, i 6 studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura. I 6 studenti potranno vivere e studiare per un trimestre fino ad un anno scolastico all’estero, accolti in una famiglia e una scuola del luogo e assistiti dai volontari locali.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Fondazione Intercultura e Fondazione Carisbo che risale al 2020-2021 e, grazie ad essa, 62 studentesse e studenti delle scuole secondarie di II grado – a cui si aggiungono i 6 studenti premiati quest’anno – hanno finora potuto vivere un’esperienza autentica delle diversità e acquisire nuove competenze utili per la loro vita personale e professionale.
Alla cerimonia di premiazione è intervenuta Maila Quaglia, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Carisbo, insieme a Vincenzo Morlini, past Consigliere di Amministrazione di Intercultura, poi Direttore Esecutivo di Intercultura e poi Presidente internazionale di AFS, alle famiglie dei giovani ambasciatori nel mondo e ai volontari di Intercultura, che proprio in questi mesi si stanno occupando della formazione degli studenti in partenza per prepararli alla loro esperienza.
I vincitori sono:
Sara, iscritta al Liceo E. Fermi di Bologna e in partenza per un programma scolastico semestrale in Brasile;
Steven, iscritto al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Thailandia;
Geremia, iscritto all’IIS G. Bruno di Medicina e in partenza per un programma annuale in Lettonia;
Francesca, iscritta all’IIS Montessori-Da Vinci di Porretta Terme e in partenza per un programma annuale in Perù;
Sabrina, iscritta al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma annuale in Honduras;
Matteo, iscritto al Liceo L. Bassi di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Messico.
Emozionati e felici per il traguardo raggiunto, alcuni ragazzi hanno così commentato la vincita della borsa di studio.
Geremia: «Quando ho scoperto di aver vinto, ho sentito come un ritorno brusco al presente. Quella che fino a poco prima sembrava solo un’idea improbabile era diventata concreta. È stato uno shock di consapevolezza. Ero felice, ma allo stesso tempo ero offuscato da tante altre emozioni, compresa la paura iniziale. Marco Aurelioperò, affermava che “ciò che ostacola l’azione, la promuove”, come se fosse proprio l’attrito, a dare lo slancio. Così il timore, invece di essere un intralcio, è ciò che valorizza la scelta.»
Sabrina: «Ho deciso di accettare questa sfida perché volevo mettermi in gioco davvero. Sentivo il bisogno di uscire dalla mia routine e conoscere un altro modo di vivere. L’Honduras, con la sua cultura e la sua lingua completamente nuove per me, mi è sembrato il luogo perfetto per farlo. So che sarà difficile, ma credo che le sfide più grandi siano anche le più formative.» Con loro erano presenti anche due ex vincitrici del concorso Intercultura e della borsa di studio FormazionEuropa, Sara Bonora, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Brasile a.s. 2023-24 e Matilde Mazzanti, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Cile a.s. 2023-24.
Ricerca Ipsos: l’esperienza con Intercultura decisiva per la propria vita per il 68% degli ex partecipanti
Partire con Intercultura non è solo un soggiorno all’estero, ma un’esperienza che lascia il segno per tutta la vita. Un’indagine Ipsos su 958 ex studenti, oggi tra i 20 e i 64 anni, lo conferma. Il 68% riconosce un impatto decisivo sulla propria identità e attribuisce ai volontari un ruolo chiave nel proprio percorso di crescita personale. Vivere e studiare all’estero con Intercultura permette di sviluppare competenze trasversali, fondamentali sia nella vita personale che in quella professionale.
Il 58% ha scelto destinazioni non convenzionali tra cui l’Asia, l’America Latina e l’Africa sviluppando un atteggiamento di apertura alla diversità culturale e competenze linguistiche: tutti parlano almeno un’altra lingua oltre all’inglese. Le soft skills ne escono rafforzate: il 97% migliora le relazioni, l’89% diventa più autonomo e il 74% si sente pronto alle sfide del mondo di oggi.
Sul piano personale, chi ha vissuto l’esperienza Intercultura denota una grande attenzione e accettazione delle diversità e una coscienza sociale evoluta e sensibile a tematiche di equità. E infine, il 65% si dichiara felice della propria vita, un aspetto che deriva dalla maggiore consapevolezza delle proprie risorse e da una marcata adattabilità di fronte ai cambiamenti. Intercultura non è solo un viaggio, ma un investimento nel futuro di sé stessi e del mondo intero.
Persone
Al via il canale di cofinanziamento del Fondo per la Repubblica Digitale
26 Maggio 2025
L’iniziativa
Annunciata dall’Impresa socialeFondo per la Repubblica Digitalel’attivazione di un canale di cofinanziamento da 5 milioni di euro, destinato a sostenere progetti ed iniziative congiunte orientate allo sviluppo delle competenze digitali e all’inclusione sociale, economica e lavorativa dei cittadini.
L’iniziativa, parte del Piano Strategico 2025–2026 approvato dal Comitato di Indirizzo Strategico del Fondo per la Repubblica Digitale, rappresenta uno strumento innovativo per attivare collaborazioni strategiche tra enti pubblici, privati e del Terzo Settore, con l’obiettivo di amplificare l’impatto delle azioni formative sul territorio.
Il canale di cofinanziamento, che mira ad attrarre risorse supplementari coerenti con le finalità del Fondo per la Repubblica Digitale, vuole inoltre favorire un confronto positivo con le esperienze di altri soggetti, portando avanti collaborazioni strategiche per arricchire reciprocamente la conoscenza, le pratiche e le esperienze sui temi relativi alla formazione e all’inclusione digitale. Questo approccio permette di amplificare l’impatto delle iniziative sostenute e di rafforzare la consapevolezza sul valore dell’investimento e della collaborazione per promuovere la formazione digitale e il reinserimento sociale delle categorie più fragili. Oltre a generare un effetto leva sulle risorse economiche messe in campo dal Fondo per la Repubblica Digitale e dagli interlocutori coinvolti, l’apertura del canale di cofinanziamento mira anche a sperimentare forme di innovazione, sia negli ambiti di intervento sia nelle modalità operative o metodologiche scelte.
Modalità di partecipazione
Il canale di cofinanziamento è aperto a soggetti pubblici e privati, con o senza scopo di lucro. Le iniziative e le progettualità promosse dovranno focalizzarsi su tematiche di interesse condiviso, attraverso tre modalità operative:
bandi pubblici elaborati e promossi congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori in funzione di enti erogatori;
progetti proposti direttamente da enti del Terzo Settore e sostenuti, almeno al 50%, da risorse interne e/o esterne provenienti da uno o più cofinanziatori;
iniziative elaborate e promosse congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori per la realizzazione di opportunità rivolte alla collettività in linea con la mission del Fondo per la Repubblica Digitale.
Il processo di selezione si articola in due momenti: una prima fase, in cui i soggetti interessati presentano la propria idea progettuale e una seconda fase, riservata esclusivamente alle idee ritenute idonee, in cui si procederà con la progettazione esecutiva. I criteri di selezione includono: coerenza con la missione del Fondo, originalità della proposta, assenza di contenuti già sottoposti o respinti, e assenza di interventi per l’acquisto e la costruzione di infrastrutture o esclusivamente finalizzate alla ricerca.
Le proposte potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili.
Risorse disponibili
Il Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale ha stanziato in totale 5 milioni di euro.
Fondazione, Comune e Chiesa di Bologna insieme per il progetto Bologna Serena per gli anziani
19 Maggio 2025
Investimento complessivo da 9 milioni di euro in tre anni per un progetto sulla qualità della vita delle persone over 65. Villa Serena come punto di riferimento per persone anziane
A Bologna la popolazione over 65, conta circa 96.000 persone, sono il 25% della popolazione. Saranno oltre 100 mila tra dieci anni e 109 mila tra venti. Di questi, quasi 55.000 hanno più di 75 anni e 36.000 superano gli 80 anni, mentre i centenari si avvicinano alle 250 unità. I livelli di autosufficienza non dipendono solo dall’età, ma diminuiscono con l’invecchiamento. Dall’indagine sulla qualità della vita realizzata dal Comune di Bologna sappiamo che oggi le persone che dichiarano di prendersi cura di un anziano sopra i 75 anni sono stimate in 17 mila. Il 33% degli over 65 a Bologna oggi abita da solo, percentuale che sale al 50% per gli over 80.
Da questi dati e da questa tendenza all’invecchiamento della popolazione e quindi dell’aspettativa di vita in città, parte il progettoBologna Serena per gli anziani.
Bologna Serena per gli anziani è il nuovo progetto con il quale Fondazione Carisbo, Comune e Chiesa di Bologna collaboreranno nei prossimi tre anni, a partire dal 2025, nel realizzare servizi di supporto, assistenza e inclusione sociale dedicati alla popolazione anziana e ai caregiver, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli over 65.
Bologna Serena per gli anziani ha gli obiettivi di:
innovare e rafforzare le risposte del sistema dei servizi mirati a rispondere ai bisogni della terza età;
sperimentare nuove risposte al cambiamento dei bisogni espressi dalla popolazione anziana alla luce delle mutazioni sociali e demografiche;
aggregare istituzioni, soggetti del terzo settore e comunità nel progettare e realizzare insieme un nuovo welfare per gli anziani.
Questi obiettivi saranno realizzati lungo tre assi strategici:
il domicilio come prospettiva prioritaria per il benessere dell’anziano;
la valorizzazione del ruolo del caregiver familiare e delle assistenti familiari;
la risposta a chi non entra nelle strutture residenziali sociosanitarie.
La convenzionetra gli enti sarà approvata nella prossima Giunta e prevede un investimento da parte della Fondazione Carisbo, che partecipa alla redazione delle linee guida e alle azioni, allo sviluppo, monitoraggio e valutazione del progetto, pari a 4,25 milioni di euro nell’arco di un triennio (di cui 1,25 milioni nel 2025, 1,5 milioni per il 2026 e 1,5 per il 2027).
Il Comune attuerà il progetto secondo le linee guida concordate, cofinanziandolo con ulteriori interventi nell’ambito delle risorse del proprio bilancio, per un valore di altri 4,5 milioni di euro nel triennio 2025/2027.
Questi fondi, pari a 9 milioni di euro in 3 anni, saranno destinati alle attività previste e gli enti collaboreranno nella gestione e il coordinamento delle azioni in collaborazione con gli enti e i soggetti del territorio garantendo la partecipazione della rete socio-sanitaria, in particolare Ausl di Bologna e Asp Città di Bologna, mentre la Chiesa di Bologna si impegna a collaborare al monitoraggio del progetto in sinergia con i propri servizi di ascolto territoriale.
Questo budget sarà suddiviso nel triennio su varie linee progettuali che riguardano:
interventi per i caregiver;
costruire una comunità dementia friendly;
potenziamento di telecontrollo, teleassistenza, telecompagnia;
servizi sociosanitari aperti;
promozione dell’invecchiamento in salute;
la creazione di un luogo e un team di riferimento in città sulle politiche per gli anziani.
A Villa Serena un punto di riferimento sulle politiche per le persone anziane
Sarà Villa Serena il punto di riferimento dove realizzare un luogo fisico in città per le famiglie, i cittadini, le associazioni e la comunità professionale sulle politiche per gli anziani. Lo spazio potrà essere allestito con mostre a tema, materiale informativo sulle opportunità esistenti, punti di informazione e orientamento per gli anziani sui temi della salute e dei servizi, uffici da dedicare all’organizzazione di eventi, gite o vacanze, locali e spazi aperti per lo svolgimento di attività di socializzazione, culturali e sportive.
Sarà sede di un team dedicato all’analisi del fenomeno dell’invecchiamento demografico e alla creazione di progettazioni innovative a partire dalla raccolta di dati affidabili e comparabili per monitorare i progressi delle azioni messe in campo e per la definizione delle politiche in questo ambito. Le nuove informazioni raccolte sui caregiver potranno offrire una maggior conoscenza delle conseguenze dell’assistenza informale sullo stress di chi si prende cura dei propri familiari, sulle diseguaglianze di genere ad esse connesse, sull’effettiva capacità di accesso ai servizi per le long term care, sulle diseguaglianze territoriali e servire alla produzione di conoscenze da mettere a disposizione della città per costruire il futuro welfare per gli anziani a Bologna.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo entra a far parte del Consorzio BI-REX di Bologna
23 Aprile 2025
Fondazione Carisbo annuncia la sua adesione al Consorzio BI-REX Big Data Innovation & Research Excellence, Competence Center nazionale e soggetto attuatore del Pnrr ad alta specializzazione sui Big Data, Industria 4.0 e Transizione 5.0.
La convenzione siglata, della durata di 3 anni e rinnovabile, darà avvio a forme di collaborazione sinergica, particolarmente focalizzate su iniziative per lo sviluppo economico del territorio, tramite la promozione di attività nell’ambito di Industria 4.0 di ricerca applicata, l’attivazione di progetti di innovazione e supporto all’imprenditorialità, nonché la messa a punto di percorsi di incubazione, accelerazione, orientamento e formazione.
Fondazione Carisbo e Consorzio BI-REX saranno così impegnate nella partecipazione congiunta a bandi europei, nazionali, regionali per la realizzazione di progetti di ricerca e formazione, attivando programmi di incubazione e accelerazione d’impresa, sostenendo la partecipazione delle rispettive startup a iniziative di networking e favorendone l’accesso, tramite tariffe agevolate, agli spazi di coworking nelle rispettive strutture.
Fondazione Carisbo è una fondazione di origine bancaria che persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo del territorio metropolitano di Bologna. Con il progetto BIGBO – Boost Innovation Garage, polo dedicato ai talenti, all’innovazione e alla trasformazione digitale, la Fondazione contribuisce nel diffondere una cultura imprenditoriale innovativa, generando un impatto tangibile e creando nuove opportunità di lavoro. BIGBO offre spazi di lavoro flessibili, multifunzionali e organizza tavole rotonde ed eventi incentrati su innovazione e tecnologia, programmi di accelerazione, attività di collegamento tra aziende consolidate e startup.
Il Competence Center BI-REX, con sede a Bologna, si configura come Public Private Partnership che raccoglie 64 player tra Università, Centri di Ricerca e Imprese di eccellenza, con l’obiettivo di supportare le aziende nei processi di innovazione, trasformazione digitale e sostenibilità, favorendo l’adozione delle tecnologie Industria 4.0 e 5.0 e il trasferimento tecnologico attraverso una vasta serie di servizi. Principale valore aggiunto di BI-REX è rappresentato dalla Linea Pilota, fabbrica digitale interconnessa completamente a disposizione delle imprese, in cui le tecnologie 4.0 and 5.0 sono integrate con quelle tradizionali.
Persone
Pubblicato il bando “Dritti al Punto” del Fondo per la Repubblica Digitale
22 Aprile 2025
Il contesto italiano
Lo sviluppo delle competenze digitali è uno degli obiettivi strategici dell’Unione europea, che mira a dotare almeno l’80% dei cittadini tra i 16 e i 74 anni di competenze digitali di base entro il 2030. A guidare questo processo è il quadro europeoDigComp 2.2, che individua cinque aree chiave – dalla sicurezza informatica, alla creazione di contenuti – ritenute essenziali per una piena partecipazione alla vita sociale e professionale. L’Italia, tuttavia, registra un significativo ritardo rispetto alla media UE: nel 2023 solo il 46% degli adulti possedeva competenze digitali almeno di base.
Il quadro è aggravato da divari generazionali e territoriali: tra i giovani (16-24 anni) la quota sale al 59%, mentre tra gli over 65 crolla al 19%, con le regioni del Sud ampiamente sotto la media UE (34%). Per colmare il ritardo, il PNRR ha attivato la misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, con l’obiettivo di formare 2 milioni di cittadini entro il 2026 attraverso 3000 Punti Digitale Facile. Sebbene la rete dei punti sia stata attivata, a marzo 2025, sono stati raggiunti circa 760 mila cittadini, pari al 38% dell’obiettivo, con risultati disomogenei tra le diverse regioni.
Bando Dritti al Punto
Il bando intende sostenere progetti di formazione all’interno dei Punti Digitale Facile, integrando le attività già pianificate e realizzate nell’ambito della misura M1C1 1.7.2 “Rete dei servizi di facilitazione digitale” del PNRR, al fine di potenziarne l’offerta formativa.
In particolare, si intende selezionare progetti formativi rivolti a tutti i cittadini, incentrati sui temi individuati dal quadro europeo DigComp 2.2, come l’alfabetizzazione su informazione e dati, ovvero la capacità di analizzare criticamente fonti e contenuti online e distinguere le informazioni affidabili dalle fake news; la sicurezza informatica, intesa come consapevolezza dei rischi digitali e capacità di proteggere dispositivi e dati personali; la creazione di contenuti digitali, anche con il supporto dell’Intelligenza Artificiale, promuovendo un uso consapevole e responsabile degli strumenti digitali e una riflessione sulle implicazioni etiche, sociali e legali dell’IA; infine, la comunicazione e collaborazione attraverso le tecnologie digitali, per incentivare l’uso attivo dei servizi digitali pubblici e privati (come l’uso di app quali Io e IT-Wallet, o servizi come Identità digitale, Domicilio digitale e Fascicolo sanitario elettronico), sviluppando strategie comunicative efficaci e inclusive nei diversi ambienti digitali.
Chi può partecipare
Le proposte possono essere presentate da Soggetti attuatori o Soggetti sub-attuatori della misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, che si occupino direttamente o indirettamente – per tramite di Soggetti realizzatori – della gestione di almeno un Punto Digitale Facile, o ancora da Soggetti realizzatori della misura, intesi come enti privati che abbiano sottoscritto un’apposita convenzione/contratto con un Soggetto attuatore/sub-attuatore per la co-gestione e co-progettazione delle attività presso uno o più Punti Digitale Facile.
Le proposte progettuali, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma Re@dy, entro le ore 11 del30 maggio 2025.
Composizione della lista congiunta di candidati al Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025/2026/2027 di Intesa Sanpaolo S.p.A.
28 Marzo 2025
Le Fondazioni aderenti al patto parasociale di consultazione e voto sottoscritto l’11 novembre 2024 in relazione all’Assemblea di Intesa Sanpaolo convocata per il 29 aprile 2025, anche sulla base degli orientamenti manifestati dal Consiglio di Amministrazione uscente della Banca per la composizione della lista dei candidati alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025−2027 e con l’intento di assicurare:
la composizione quantitativamente ottimale, avuto riguardo alla complessità organizzativa, di operatività e di governance della Banca e alle valutazioni espresse sulle dinamiche di funzionamento dell’Organo collegiale;
la continuità di azione ed il mantenimento del patrimonio informativo e di esperienze acquisito nel corso dei precedenti mandati;
un riscontro concreto alle esigenze di continuare a esprimere scelte di elevata qualità, diversità, complementarità e di integrare nuove competenze strategiche, professionalità e personalità, al fine di dare continuità alle capacità di approfondimento e di dibattito in tutte le complesse materie di competenza del Consiglio e del Comitato per il Controllo sulla Gestione, e permettere un’adeguata costituzione e funzionalità dei Comitati endo−consiliari;
hanno depositato in data 27 marzo 2025 la seguente lista di 17 candidati così articolata:
SEZIONE 1
GIAN MARIA GROS-PIETRO
PAOLA TAGLIAVINI
CARLO MESSINA
MARIANGELA ZAPPIA
FRANCO CERUTI
PAOLO MARIA VITTORIO GRANDI
LUCIANO NEBBIA
LIANA LOGIURATO
PIETRO PREVITALI
MARIA ALESSANDRA STEFANELLI
BRUNO MARIA PARIGI
DONATELLA BUSSO
SILVIA MERLO
PAOLO MESSA
SEZIONE 2
FABRIZIO MOSCA
MARIELLA TAGLIABUE
MAURA CAMPRA
Nel medesimo contesto, le Fondazioni hanno proposto (i) di determinare in 19 il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da nominare, (ii) di riconfermare il Prof. Gian Maria Gros−Pietro quale Presidente del Consiglio di Amministrazione e (iii) di nominare la Prof.a Paola Tagliavini quale Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione; nonché (iv) di indicare il Dott. Carlo Messina come profilo ideale per la posizione di Consigliere Delegato e CEO, nell’ambito della lista presentata, ferme restando le piene prerogative proprie del Consiglio di Amministrazione che sarà nominato, in ragione dei poteri definiti dallo Statuto sociale.
Alla luce dei risultati conseguiti nell’ultimo decennio dalla Banca, che hanno posto Intesa Sanpaolo in una posizione di vertice assoluto tra le banche europee, sia per l’affidabilità sia per il sostegno allo sviluppo del Paese, i Presidenti delle Fondazioni, nella loro connaturata rappresentanza di azionisti istituzionali di lungo termine, esprimono vivo apprezzamento per la visione e la gestione altamente efficace da parte del CEO e conseguentemente auspicano che il Dr. Carlo Messina possa garantire il suo ruolo di leadership nella Banca anche per i successivi mandati.
Infine, le Fondazioni hanno proposto, in linea con quanto evidenziato dal Consiglio uscente, la conferma degli emolumenti per i consiglieri che non siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione e l’incremento del compenso fisso specifico per i consiglieri che siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione nonché del compenso additivo del Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione.
Sviluppo del territorio
Aperto il bando Fairplay (terza sessione erogativa 2025)
28 Marzo 2025
Per l’area Sviluppo del territorio (settore Educazione, istruzione e formazione) e la missione “Formazione del capitale umano”, con specifico riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile SDG n° 4 “Istruzione di qualità” e SDG n° 9 “Imprese, innovazione e infrastrutture”, il bando Fairplay accessibile fino al 5 maggio rende disponibili risorse per 150.000 euro allo scopo di:
promuovere l’idea di sport inclusivo, aperto a tutti, capace di incidere positivamente sulla coesione sociale della comunità territoriale;
incentivare la rigenerazione di spazi in un’ottica di condivisione e cura del bene comune;
favorire la diffusione di valori educativi e corretti stili di vita.
Acri lancia il Premio GenP – Giovani che partecipano
13 Giugno 2025
Aperte fino al 14 settembre le candidature al premio per le organizzazioni del Terzo settore che incentivano la partecipazione giovanile
Non è vero che i giovani non partecipano e non si impegnano a migliorare il Paese. Lo fanno, ma non sempre all’interno delle organizzazioni tradizionali del Terzo settore. Sempre più spesso scelgono forme di impegno fluide, informali, legate a cause specifiche – come l’ambiente, i diritti civili e la giustizia sociale – e lontane da strutture composte e guidate prevalentemente da persone di generazioni passate. In questo scenario, molte realtà del Terzo settore stanno cercando nuove strade per coinvolgere le nuove generazioni anche all’interno dei propri processi decisionali.
In questo scenario nasce “GenP – Giovani che partecipano”, un premio promosso da Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria, dedicato alle organizzazioni del Terzo settore composte da giovani che valorizzino il protagonismo giovanile. Il premio si rivolge a realtà i cui organi di amministrazione siano composti o coinvolgano giovani under 35, incentivando la loro partecipazione attiva nella progettazione e realizzazione dei progetti. Il premio intende infatti portare alla luce e dare visibilità a esperienze significative di partecipazione giovanile.
Le organizzazioni vincitrici riceveranno un contributo di 10mila euro ciascuna e saranno premiate nel corso di un evento nazionale che si terrà nel mese di dicembre 2025.
Le candidature sono aperte fino al 14 settembre 2025 sul sito ufficiale www.genp.it, dove sono disponibili il regolamento completo e il modulo di partecipazione.
A novembre verrà annunciata la shortlist delle 10 organizzazioni finaliste e, tra queste, una giuria composta da esperti del settore e rappresentanti di Acri selezionerà le 3 organizzazioni vincitrici.
I componenti della giuria:
Ferruccio de Bortoli, giornalista
Lucrezia Ferrara, Young Advisory Board Fondazione Compagnia di San Paolo
Luca Gori, presidente Commissione Innovazione sociale di Acri
Clara Morelli, autrice Will Media
Vanessa Pallucchi, portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore
Tommaso Salaroli, cofondatore e CEO di Scomodo
Michele Sciscioli, capo Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale
Media partner dell’iniziativa sono Vita e Will, mentre Percorsi di Secondo Welfare realizzerà e presenterà, in occasione dell’evento di premiazione, un’indagine sul tasso di under 35 nei Cda delle organizzazioni del Terzo settore.
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa
10 Giugno 2025
Assegnate 6 borse di studio per programmi di vita e di studio all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione Carisbo
Sono stati premiati, presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, i 6 studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura. I 6 studenti potranno vivere e studiare per un trimestre fino ad un anno scolastico all’estero, accolti in una famiglia e una scuola del luogo e assistiti dai volontari locali.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Fondazione Intercultura e Fondazione Carisbo che risale al 2020-2021 e, grazie ad essa, 62 studentesse e studenti delle scuole secondarie di II grado – a cui si aggiungono i 6 studenti premiati quest’anno – hanno finora potuto vivere un’esperienza autentica delle diversità e acquisire nuove competenze utili per la loro vita personale e professionale.
Alla cerimonia di premiazione è intervenuta Maila Quaglia, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Carisbo, insieme a Vincenzo Morlini, past Consigliere di Amministrazione di Intercultura, poi Direttore Esecutivo di Intercultura e poi Presidente internazionale di AFS, alle famiglie dei giovani ambasciatori nel mondo e ai volontari di Intercultura, che proprio in questi mesi si stanno occupando della formazione degli studenti in partenza per prepararli alla loro esperienza.
I vincitori sono:
Sara, iscritta al Liceo E. Fermi di Bologna e in partenza per un programma scolastico semestrale in Brasile;
Steven, iscritto al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Thailandia;
Geremia, iscritto all’IIS G. Bruno di Medicina e in partenza per un programma annuale in Lettonia;
Francesca, iscritta all’IIS Montessori-Da Vinci di Porretta Terme e in partenza per un programma annuale in Perù;
Sabrina, iscritta al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma annuale in Honduras;
Matteo, iscritto al Liceo L. Bassi di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Messico.
Emozionati e felici per il traguardo raggiunto, alcuni ragazzi hanno così commentato la vincita della borsa di studio.
Geremia: «Quando ho scoperto di aver vinto, ho sentito come un ritorno brusco al presente. Quella che fino a poco prima sembrava solo un’idea improbabile era diventata concreta. È stato uno shock di consapevolezza. Ero felice, ma allo stesso tempo ero offuscato da tante altre emozioni, compresa la paura iniziale. Marco Aurelioperò, affermava che “ciò che ostacola l’azione, la promuove”, come se fosse proprio l’attrito, a dare lo slancio. Così il timore, invece di essere un intralcio, è ciò che valorizza la scelta.»
Sabrina: «Ho deciso di accettare questa sfida perché volevo mettermi in gioco davvero. Sentivo il bisogno di uscire dalla mia routine e conoscere un altro modo di vivere. L’Honduras, con la sua cultura e la sua lingua completamente nuove per me, mi è sembrato il luogo perfetto per farlo. So che sarà difficile, ma credo che le sfide più grandi siano anche le più formative.» Con loro erano presenti anche due ex vincitrici del concorso Intercultura e della borsa di studio FormazionEuropa, Sara Bonora, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Brasile a.s. 2023-24 e Matilde Mazzanti, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Cile a.s. 2023-24.
Ricerca Ipsos: l’esperienza con Intercultura decisiva per la propria vita per il 68% degli ex partecipanti
Partire con Intercultura non è solo un soggiorno all’estero, ma un’esperienza che lascia il segno per tutta la vita. Un’indagine Ipsos su 958 ex studenti, oggi tra i 20 e i 64 anni, lo conferma. Il 68% riconosce un impatto decisivo sulla propria identità e attribuisce ai volontari un ruolo chiave nel proprio percorso di crescita personale. Vivere e studiare all’estero con Intercultura permette di sviluppare competenze trasversali, fondamentali sia nella vita personale che in quella professionale.
Il 58% ha scelto destinazioni non convenzionali tra cui l’Asia, l’America Latina e l’Africa sviluppando un atteggiamento di apertura alla diversità culturale e competenze linguistiche: tutti parlano almeno un’altra lingua oltre all’inglese. Le soft skills ne escono rafforzate: il 97% migliora le relazioni, l’89% diventa più autonomo e il 74% si sente pronto alle sfide del mondo di oggi.
Sul piano personale, chi ha vissuto l’esperienza Intercultura denota una grande attenzione e accettazione delle diversità e una coscienza sociale evoluta e sensibile a tematiche di equità. E infine, il 65% si dichiara felice della propria vita, un aspetto che deriva dalla maggiore consapevolezza delle proprie risorse e da una marcata adattabilità di fronte ai cambiamenti. Intercultura non è solo un viaggio, ma un investimento nel futuro di sé stessi e del mondo intero.
Persone
Al via il canale di cofinanziamento del Fondo per la Repubblica Digitale
26 Maggio 2025
L’iniziativa
Annunciata dall’Impresa socialeFondo per la Repubblica Digitalel’attivazione di un canale di cofinanziamento da 5 milioni di euro, destinato a sostenere progetti ed iniziative congiunte orientate allo sviluppo delle competenze digitali e all’inclusione sociale, economica e lavorativa dei cittadini.
L’iniziativa, parte del Piano Strategico 2025–2026 approvato dal Comitato di Indirizzo Strategico del Fondo per la Repubblica Digitale, rappresenta uno strumento innovativo per attivare collaborazioni strategiche tra enti pubblici, privati e del Terzo Settore, con l’obiettivo di amplificare l’impatto delle azioni formative sul territorio.
Il canale di cofinanziamento, che mira ad attrarre risorse supplementari coerenti con le finalità del Fondo per la Repubblica Digitale, vuole inoltre favorire un confronto positivo con le esperienze di altri soggetti, portando avanti collaborazioni strategiche per arricchire reciprocamente la conoscenza, le pratiche e le esperienze sui temi relativi alla formazione e all’inclusione digitale. Questo approccio permette di amplificare l’impatto delle iniziative sostenute e di rafforzare la consapevolezza sul valore dell’investimento e della collaborazione per promuovere la formazione digitale e il reinserimento sociale delle categorie più fragili. Oltre a generare un effetto leva sulle risorse economiche messe in campo dal Fondo per la Repubblica Digitale e dagli interlocutori coinvolti, l’apertura del canale di cofinanziamento mira anche a sperimentare forme di innovazione, sia negli ambiti di intervento sia nelle modalità operative o metodologiche scelte.
Modalità di partecipazione
Il canale di cofinanziamento è aperto a soggetti pubblici e privati, con o senza scopo di lucro. Le iniziative e le progettualità promosse dovranno focalizzarsi su tematiche di interesse condiviso, attraverso tre modalità operative:
bandi pubblici elaborati e promossi congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori in funzione di enti erogatori;
progetti proposti direttamente da enti del Terzo Settore e sostenuti, almeno al 50%, da risorse interne e/o esterne provenienti da uno o più cofinanziatori;
iniziative elaborate e promosse congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori per la realizzazione di opportunità rivolte alla collettività in linea con la mission del Fondo per la Repubblica Digitale.
Il processo di selezione si articola in due momenti: una prima fase, in cui i soggetti interessati presentano la propria idea progettuale e una seconda fase, riservata esclusivamente alle idee ritenute idonee, in cui si procederà con la progettazione esecutiva. I criteri di selezione includono: coerenza con la missione del Fondo, originalità della proposta, assenza di contenuti già sottoposti o respinti, e assenza di interventi per l’acquisto e la costruzione di infrastrutture o esclusivamente finalizzate alla ricerca.
Le proposte potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili.
Risorse disponibili
Il Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale ha stanziato in totale 5 milioni di euro.
Fondazione, Comune e Chiesa di Bologna insieme per il progetto Bologna Serena per gli anziani
19 Maggio 2025
Investimento complessivo da 9 milioni di euro in tre anni per un progetto sulla qualità della vita delle persone over 65. Villa Serena come punto di riferimento per persone anziane
A Bologna la popolazione over 65, conta circa 96.000 persone, sono il 25% della popolazione. Saranno oltre 100 mila tra dieci anni e 109 mila tra venti. Di questi, quasi 55.000 hanno più di 75 anni e 36.000 superano gli 80 anni, mentre i centenari si avvicinano alle 250 unità. I livelli di autosufficienza non dipendono solo dall’età, ma diminuiscono con l’invecchiamento. Dall’indagine sulla qualità della vita realizzata dal Comune di Bologna sappiamo che oggi le persone che dichiarano di prendersi cura di un anziano sopra i 75 anni sono stimate in 17 mila. Il 33% degli over 65 a Bologna oggi abita da solo, percentuale che sale al 50% per gli over 80.
Da questi dati e da questa tendenza all’invecchiamento della popolazione e quindi dell’aspettativa di vita in città, parte il progettoBologna Serena per gli anziani.
Bologna Serena per gli anziani è il nuovo progetto con il quale Fondazione Carisbo, Comune e Chiesa di Bologna collaboreranno nei prossimi tre anni, a partire dal 2025, nel realizzare servizi di supporto, assistenza e inclusione sociale dedicati alla popolazione anziana e ai caregiver, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli over 65.
Bologna Serena per gli anziani ha gli obiettivi di:
innovare e rafforzare le risposte del sistema dei servizi mirati a rispondere ai bisogni della terza età;
sperimentare nuove risposte al cambiamento dei bisogni espressi dalla popolazione anziana alla luce delle mutazioni sociali e demografiche;
aggregare istituzioni, soggetti del terzo settore e comunità nel progettare e realizzare insieme un nuovo welfare per gli anziani.
Questi obiettivi saranno realizzati lungo tre assi strategici:
il domicilio come prospettiva prioritaria per il benessere dell’anziano;
la valorizzazione del ruolo del caregiver familiare e delle assistenti familiari;
la risposta a chi non entra nelle strutture residenziali sociosanitarie.
La convenzionetra gli enti sarà approvata nella prossima Giunta e prevede un investimento da parte della Fondazione Carisbo, che partecipa alla redazione delle linee guida e alle azioni, allo sviluppo, monitoraggio e valutazione del progetto, pari a 4,25 milioni di euro nell’arco di un triennio (di cui 1,25 milioni nel 2025, 1,5 milioni per il 2026 e 1,5 per il 2027).
Il Comune attuerà il progetto secondo le linee guida concordate, cofinanziandolo con ulteriori interventi nell’ambito delle risorse del proprio bilancio, per un valore di altri 4,5 milioni di euro nel triennio 2025/2027.
Questi fondi, pari a 9 milioni di euro in 3 anni, saranno destinati alle attività previste e gli enti collaboreranno nella gestione e il coordinamento delle azioni in collaborazione con gli enti e i soggetti del territorio garantendo la partecipazione della rete socio-sanitaria, in particolare Ausl di Bologna e Asp Città di Bologna, mentre la Chiesa di Bologna si impegna a collaborare al monitoraggio del progetto in sinergia con i propri servizi di ascolto territoriale.
Questo budget sarà suddiviso nel triennio su varie linee progettuali che riguardano:
interventi per i caregiver;
costruire una comunità dementia friendly;
potenziamento di telecontrollo, teleassistenza, telecompagnia;
servizi sociosanitari aperti;
promozione dell’invecchiamento in salute;
la creazione di un luogo e un team di riferimento in città sulle politiche per gli anziani.
A Villa Serena un punto di riferimento sulle politiche per le persone anziane
Sarà Villa Serena il punto di riferimento dove realizzare un luogo fisico in città per le famiglie, i cittadini, le associazioni e la comunità professionale sulle politiche per gli anziani. Lo spazio potrà essere allestito con mostre a tema, materiale informativo sulle opportunità esistenti, punti di informazione e orientamento per gli anziani sui temi della salute e dei servizi, uffici da dedicare all’organizzazione di eventi, gite o vacanze, locali e spazi aperti per lo svolgimento di attività di socializzazione, culturali e sportive.
Sarà sede di un team dedicato all’analisi del fenomeno dell’invecchiamento demografico e alla creazione di progettazioni innovative a partire dalla raccolta di dati affidabili e comparabili per monitorare i progressi delle azioni messe in campo e per la definizione delle politiche in questo ambito. Le nuove informazioni raccolte sui caregiver potranno offrire una maggior conoscenza delle conseguenze dell’assistenza informale sullo stress di chi si prende cura dei propri familiari, sulle diseguaglianze di genere ad esse connesse, sull’effettiva capacità di accesso ai servizi per le long term care, sulle diseguaglianze territoriali e servire alla produzione di conoscenze da mettere a disposizione della città per costruire il futuro welfare per gli anziani a Bologna.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo entra a far parte del Consorzio BI-REX di Bologna
23 Aprile 2025
Fondazione Carisbo annuncia la sua adesione al Consorzio BI-REX Big Data Innovation & Research Excellence, Competence Center nazionale e soggetto attuatore del Pnrr ad alta specializzazione sui Big Data, Industria 4.0 e Transizione 5.0.
La convenzione siglata, della durata di 3 anni e rinnovabile, darà avvio a forme di collaborazione sinergica, particolarmente focalizzate su iniziative per lo sviluppo economico del territorio, tramite la promozione di attività nell’ambito di Industria 4.0 di ricerca applicata, l’attivazione di progetti di innovazione e supporto all’imprenditorialità, nonché la messa a punto di percorsi di incubazione, accelerazione, orientamento e formazione.
Fondazione Carisbo e Consorzio BI-REX saranno così impegnate nella partecipazione congiunta a bandi europei, nazionali, regionali per la realizzazione di progetti di ricerca e formazione, attivando programmi di incubazione e accelerazione d’impresa, sostenendo la partecipazione delle rispettive startup a iniziative di networking e favorendone l’accesso, tramite tariffe agevolate, agli spazi di coworking nelle rispettive strutture.
Fondazione Carisbo è una fondazione di origine bancaria che persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo del territorio metropolitano di Bologna. Con il progetto BIGBO – Boost Innovation Garage, polo dedicato ai talenti, all’innovazione e alla trasformazione digitale, la Fondazione contribuisce nel diffondere una cultura imprenditoriale innovativa, generando un impatto tangibile e creando nuove opportunità di lavoro. BIGBO offre spazi di lavoro flessibili, multifunzionali e organizza tavole rotonde ed eventi incentrati su innovazione e tecnologia, programmi di accelerazione, attività di collegamento tra aziende consolidate e startup.
Il Competence Center BI-REX, con sede a Bologna, si configura come Public Private Partnership che raccoglie 64 player tra Università, Centri di Ricerca e Imprese di eccellenza, con l’obiettivo di supportare le aziende nei processi di innovazione, trasformazione digitale e sostenibilità, favorendo l’adozione delle tecnologie Industria 4.0 e 5.0 e il trasferimento tecnologico attraverso una vasta serie di servizi. Principale valore aggiunto di BI-REX è rappresentato dalla Linea Pilota, fabbrica digitale interconnessa completamente a disposizione delle imprese, in cui le tecnologie 4.0 and 5.0 sono integrate con quelle tradizionali.
Persone
Pubblicato il bando “Dritti al Punto” del Fondo per la Repubblica Digitale
22 Aprile 2025
Il contesto italiano
Lo sviluppo delle competenze digitali è uno degli obiettivi strategici dell’Unione europea, che mira a dotare almeno l’80% dei cittadini tra i 16 e i 74 anni di competenze digitali di base entro il 2030. A guidare questo processo è il quadro europeoDigComp 2.2, che individua cinque aree chiave – dalla sicurezza informatica, alla creazione di contenuti – ritenute essenziali per una piena partecipazione alla vita sociale e professionale. L’Italia, tuttavia, registra un significativo ritardo rispetto alla media UE: nel 2023 solo il 46% degli adulti possedeva competenze digitali almeno di base.
Il quadro è aggravato da divari generazionali e territoriali: tra i giovani (16-24 anni) la quota sale al 59%, mentre tra gli over 65 crolla al 19%, con le regioni del Sud ampiamente sotto la media UE (34%). Per colmare il ritardo, il PNRR ha attivato la misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, con l’obiettivo di formare 2 milioni di cittadini entro il 2026 attraverso 3000 Punti Digitale Facile. Sebbene la rete dei punti sia stata attivata, a marzo 2025, sono stati raggiunti circa 760 mila cittadini, pari al 38% dell’obiettivo, con risultati disomogenei tra le diverse regioni.
Bando Dritti al Punto
Il bando intende sostenere progetti di formazione all’interno dei Punti Digitale Facile, integrando le attività già pianificate e realizzate nell’ambito della misura M1C1 1.7.2 “Rete dei servizi di facilitazione digitale” del PNRR, al fine di potenziarne l’offerta formativa.
In particolare, si intende selezionare progetti formativi rivolti a tutti i cittadini, incentrati sui temi individuati dal quadro europeo DigComp 2.2, come l’alfabetizzazione su informazione e dati, ovvero la capacità di analizzare criticamente fonti e contenuti online e distinguere le informazioni affidabili dalle fake news; la sicurezza informatica, intesa come consapevolezza dei rischi digitali e capacità di proteggere dispositivi e dati personali; la creazione di contenuti digitali, anche con il supporto dell’Intelligenza Artificiale, promuovendo un uso consapevole e responsabile degli strumenti digitali e una riflessione sulle implicazioni etiche, sociali e legali dell’IA; infine, la comunicazione e collaborazione attraverso le tecnologie digitali, per incentivare l’uso attivo dei servizi digitali pubblici e privati (come l’uso di app quali Io e IT-Wallet, o servizi come Identità digitale, Domicilio digitale e Fascicolo sanitario elettronico), sviluppando strategie comunicative efficaci e inclusive nei diversi ambienti digitali.
Chi può partecipare
Le proposte possono essere presentate da Soggetti attuatori o Soggetti sub-attuatori della misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, che si occupino direttamente o indirettamente – per tramite di Soggetti realizzatori – della gestione di almeno un Punto Digitale Facile, o ancora da Soggetti realizzatori della misura, intesi come enti privati che abbiano sottoscritto un’apposita convenzione/contratto con un Soggetto attuatore/sub-attuatore per la co-gestione e co-progettazione delle attività presso uno o più Punti Digitale Facile.
Le proposte progettuali, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma Re@dy, entro le ore 11 del30 maggio 2025.
Composizione della lista congiunta di candidati al Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025/2026/2027 di Intesa Sanpaolo S.p.A.
28 Marzo 2025
Le Fondazioni aderenti al patto parasociale di consultazione e voto sottoscritto l’11 novembre 2024 in relazione all’Assemblea di Intesa Sanpaolo convocata per il 29 aprile 2025, anche sulla base degli orientamenti manifestati dal Consiglio di Amministrazione uscente della Banca per la composizione della lista dei candidati alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025−2027 e con l’intento di assicurare:
la composizione quantitativamente ottimale, avuto riguardo alla complessità organizzativa, di operatività e di governance della Banca e alle valutazioni espresse sulle dinamiche di funzionamento dell’Organo collegiale;
la continuità di azione ed il mantenimento del patrimonio informativo e di esperienze acquisito nel corso dei precedenti mandati;
un riscontro concreto alle esigenze di continuare a esprimere scelte di elevata qualità, diversità, complementarità e di integrare nuove competenze strategiche, professionalità e personalità, al fine di dare continuità alle capacità di approfondimento e di dibattito in tutte le complesse materie di competenza del Consiglio e del Comitato per il Controllo sulla Gestione, e permettere un’adeguata costituzione e funzionalità dei Comitati endo−consiliari;
hanno depositato in data 27 marzo 2025 la seguente lista di 17 candidati così articolata:
SEZIONE 1
GIAN MARIA GROS-PIETRO
PAOLA TAGLIAVINI
CARLO MESSINA
MARIANGELA ZAPPIA
FRANCO CERUTI
PAOLO MARIA VITTORIO GRANDI
LUCIANO NEBBIA
LIANA LOGIURATO
PIETRO PREVITALI
MARIA ALESSANDRA STEFANELLI
BRUNO MARIA PARIGI
DONATELLA BUSSO
SILVIA MERLO
PAOLO MESSA
SEZIONE 2
FABRIZIO MOSCA
MARIELLA TAGLIABUE
MAURA CAMPRA
Nel medesimo contesto, le Fondazioni hanno proposto (i) di determinare in 19 il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da nominare, (ii) di riconfermare il Prof. Gian Maria Gros−Pietro quale Presidente del Consiglio di Amministrazione e (iii) di nominare la Prof.a Paola Tagliavini quale Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione; nonché (iv) di indicare il Dott. Carlo Messina come profilo ideale per la posizione di Consigliere Delegato e CEO, nell’ambito della lista presentata, ferme restando le piene prerogative proprie del Consiglio di Amministrazione che sarà nominato, in ragione dei poteri definiti dallo Statuto sociale.
Alla luce dei risultati conseguiti nell’ultimo decennio dalla Banca, che hanno posto Intesa Sanpaolo in una posizione di vertice assoluto tra le banche europee, sia per l’affidabilità sia per il sostegno allo sviluppo del Paese, i Presidenti delle Fondazioni, nella loro connaturata rappresentanza di azionisti istituzionali di lungo termine, esprimono vivo apprezzamento per la visione e la gestione altamente efficace da parte del CEO e conseguentemente auspicano che il Dr. Carlo Messina possa garantire il suo ruolo di leadership nella Banca anche per i successivi mandati.
Infine, le Fondazioni hanno proposto, in linea con quanto evidenziato dal Consiglio uscente, la conferma degli emolumenti per i consiglieri che non siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione e l’incremento del compenso fisso specifico per i consiglieri che siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione nonché del compenso additivo del Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione.
Sviluppo del territorio
Aperto il bando Fairplay (terza sessione erogativa 2025)
28 Marzo 2025
Per l’area Sviluppo del territorio (settore Educazione, istruzione e formazione) e la missione “Formazione del capitale umano”, con specifico riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile SDG n° 4 “Istruzione di qualità” e SDG n° 9 “Imprese, innovazione e infrastrutture”, il bando Fairplay accessibile fino al 5 maggio rende disponibili risorse per 150.000 euro allo scopo di:
promuovere l’idea di sport inclusivo, aperto a tutti, capace di incidere positivamente sulla coesione sociale della comunità territoriale;
incentivare la rigenerazione di spazi in un’ottica di condivisione e cura del bene comune;
favorire la diffusione di valori educativi e corretti stili di vita.
Acri lancia il Premio GenP – Giovani che partecipano
13 Giugno 2025
Aperte fino al 14 settembre le candidature al premio per le organizzazioni del Terzo settore che incentivano la partecipazione giovanile
Non è vero che i giovani non partecipano e non si impegnano a migliorare il Paese. Lo fanno, ma non sempre all’interno delle organizzazioni tradizionali del Terzo settore. Sempre più spesso scelgono forme di impegno fluide, informali, legate a cause specifiche – come l’ambiente, i diritti civili e la giustizia sociale – e lontane da strutture composte e guidate prevalentemente da persone di generazioni passate. In questo scenario, molte realtà del Terzo settore stanno cercando nuove strade per coinvolgere le nuove generazioni anche all’interno dei propri processi decisionali.
In questo scenario nasce “GenP – Giovani che partecipano”, un premio promosso da Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria, dedicato alle organizzazioni del Terzo settore composte da giovani che valorizzino il protagonismo giovanile. Il premio si rivolge a realtà i cui organi di amministrazione siano composti o coinvolgano giovani under 35, incentivando la loro partecipazione attiva nella progettazione e realizzazione dei progetti. Il premio intende infatti portare alla luce e dare visibilità a esperienze significative di partecipazione giovanile.
Le organizzazioni vincitrici riceveranno un contributo di 10mila euro ciascuna e saranno premiate nel corso di un evento nazionale che si terrà nel mese di dicembre 2025.
Le candidature sono aperte fino al 14 settembre 2025 sul sito ufficiale www.genp.it, dove sono disponibili il regolamento completo e il modulo di partecipazione.
A novembre verrà annunciata la shortlist delle 10 organizzazioni finaliste e, tra queste, una giuria composta da esperti del settore e rappresentanti di Acri selezionerà le 3 organizzazioni vincitrici.
I componenti della giuria:
Ferruccio de Bortoli, giornalista
Lucrezia Ferrara, Young Advisory Board Fondazione Compagnia di San Paolo
Luca Gori, presidente Commissione Innovazione sociale di Acri
Clara Morelli, autrice Will Media
Vanessa Pallucchi, portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore
Tommaso Salaroli, cofondatore e CEO di Scomodo
Michele Sciscioli, capo Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale
Media partner dell’iniziativa sono Vita e Will, mentre Percorsi di Secondo Welfare realizzerà e presenterà, in occasione dell’evento di premiazione, un’indagine sul tasso di under 35 nei Cda delle organizzazioni del Terzo settore.
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa
10 Giugno 2025
Assegnate 6 borse di studio per programmi di vita e di studio all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione Carisbo
Sono stati premiati, presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, i 6 studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura. I 6 studenti potranno vivere e studiare per un trimestre fino ad un anno scolastico all’estero, accolti in una famiglia e una scuola del luogo e assistiti dai volontari locali.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Fondazione Intercultura e Fondazione Carisbo che risale al 2020-2021 e, grazie ad essa, 62 studentesse e studenti delle scuole secondarie di II grado – a cui si aggiungono i 6 studenti premiati quest’anno – hanno finora potuto vivere un’esperienza autentica delle diversità e acquisire nuove competenze utili per la loro vita personale e professionale.
Alla cerimonia di premiazione è intervenuta Maila Quaglia, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Carisbo, insieme a Vincenzo Morlini, past Consigliere di Amministrazione di Intercultura, poi Direttore Esecutivo di Intercultura e poi Presidente internazionale di AFS, alle famiglie dei giovani ambasciatori nel mondo e ai volontari di Intercultura, che proprio in questi mesi si stanno occupando della formazione degli studenti in partenza per prepararli alla loro esperienza.
I vincitori sono:
Sara, iscritta al Liceo E. Fermi di Bologna e in partenza per un programma scolastico semestrale in Brasile;
Steven, iscritto al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Thailandia;
Geremia, iscritto all’IIS G. Bruno di Medicina e in partenza per un programma annuale in Lettonia;
Francesca, iscritta all’IIS Montessori-Da Vinci di Porretta Terme e in partenza per un programma annuale in Perù;
Sabrina, iscritta al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma annuale in Honduras;
Matteo, iscritto al Liceo L. Bassi di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Messico.
Emozionati e felici per il traguardo raggiunto, alcuni ragazzi hanno così commentato la vincita della borsa di studio.
Geremia: «Quando ho scoperto di aver vinto, ho sentito come un ritorno brusco al presente. Quella che fino a poco prima sembrava solo un’idea improbabile era diventata concreta. È stato uno shock di consapevolezza. Ero felice, ma allo stesso tempo ero offuscato da tante altre emozioni, compresa la paura iniziale. Marco Aurelioperò, affermava che “ciò che ostacola l’azione, la promuove”, come se fosse proprio l’attrito, a dare lo slancio. Così il timore, invece di essere un intralcio, è ciò che valorizza la scelta.»
Sabrina: «Ho deciso di accettare questa sfida perché volevo mettermi in gioco davvero. Sentivo il bisogno di uscire dalla mia routine e conoscere un altro modo di vivere. L’Honduras, con la sua cultura e la sua lingua completamente nuove per me, mi è sembrato il luogo perfetto per farlo. So che sarà difficile, ma credo che le sfide più grandi siano anche le più formative.» Con loro erano presenti anche due ex vincitrici del concorso Intercultura e della borsa di studio FormazionEuropa, Sara Bonora, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Brasile a.s. 2023-24 e Matilde Mazzanti, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Cile a.s. 2023-24.
Ricerca Ipsos: l’esperienza con Intercultura decisiva per la propria vita per il 68% degli ex partecipanti
Partire con Intercultura non è solo un soggiorno all’estero, ma un’esperienza che lascia il segno per tutta la vita. Un’indagine Ipsos su 958 ex studenti, oggi tra i 20 e i 64 anni, lo conferma. Il 68% riconosce un impatto decisivo sulla propria identità e attribuisce ai volontari un ruolo chiave nel proprio percorso di crescita personale. Vivere e studiare all’estero con Intercultura permette di sviluppare competenze trasversali, fondamentali sia nella vita personale che in quella professionale.
Il 58% ha scelto destinazioni non convenzionali tra cui l’Asia, l’America Latina e l’Africa sviluppando un atteggiamento di apertura alla diversità culturale e competenze linguistiche: tutti parlano almeno un’altra lingua oltre all’inglese. Le soft skills ne escono rafforzate: il 97% migliora le relazioni, l’89% diventa più autonomo e il 74% si sente pronto alle sfide del mondo di oggi.
Sul piano personale, chi ha vissuto l’esperienza Intercultura denota una grande attenzione e accettazione delle diversità e una coscienza sociale evoluta e sensibile a tematiche di equità. E infine, il 65% si dichiara felice della propria vita, un aspetto che deriva dalla maggiore consapevolezza delle proprie risorse e da una marcata adattabilità di fronte ai cambiamenti. Intercultura non è solo un viaggio, ma un investimento nel futuro di sé stessi e del mondo intero.
Persone
Al via il canale di cofinanziamento del Fondo per la Repubblica Digitale
26 Maggio 2025
L’iniziativa
Annunciata dall’Impresa socialeFondo per la Repubblica Digitalel’attivazione di un canale di cofinanziamento da 5 milioni di euro, destinato a sostenere progetti ed iniziative congiunte orientate allo sviluppo delle competenze digitali e all’inclusione sociale, economica e lavorativa dei cittadini.
L’iniziativa, parte del Piano Strategico 2025–2026 approvato dal Comitato di Indirizzo Strategico del Fondo per la Repubblica Digitale, rappresenta uno strumento innovativo per attivare collaborazioni strategiche tra enti pubblici, privati e del Terzo Settore, con l’obiettivo di amplificare l’impatto delle azioni formative sul territorio.
Il canale di cofinanziamento, che mira ad attrarre risorse supplementari coerenti con le finalità del Fondo per la Repubblica Digitale, vuole inoltre favorire un confronto positivo con le esperienze di altri soggetti, portando avanti collaborazioni strategiche per arricchire reciprocamente la conoscenza, le pratiche e le esperienze sui temi relativi alla formazione e all’inclusione digitale. Questo approccio permette di amplificare l’impatto delle iniziative sostenute e di rafforzare la consapevolezza sul valore dell’investimento e della collaborazione per promuovere la formazione digitale e il reinserimento sociale delle categorie più fragili. Oltre a generare un effetto leva sulle risorse economiche messe in campo dal Fondo per la Repubblica Digitale e dagli interlocutori coinvolti, l’apertura del canale di cofinanziamento mira anche a sperimentare forme di innovazione, sia negli ambiti di intervento sia nelle modalità operative o metodologiche scelte.
Modalità di partecipazione
Il canale di cofinanziamento è aperto a soggetti pubblici e privati, con o senza scopo di lucro. Le iniziative e le progettualità promosse dovranno focalizzarsi su tematiche di interesse condiviso, attraverso tre modalità operative:
bandi pubblici elaborati e promossi congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori in funzione di enti erogatori;
progetti proposti direttamente da enti del Terzo Settore e sostenuti, almeno al 50%, da risorse interne e/o esterne provenienti da uno o più cofinanziatori;
iniziative elaborate e promosse congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori per la realizzazione di opportunità rivolte alla collettività in linea con la mission del Fondo per la Repubblica Digitale.
Il processo di selezione si articola in due momenti: una prima fase, in cui i soggetti interessati presentano la propria idea progettuale e una seconda fase, riservata esclusivamente alle idee ritenute idonee, in cui si procederà con la progettazione esecutiva. I criteri di selezione includono: coerenza con la missione del Fondo, originalità della proposta, assenza di contenuti già sottoposti o respinti, e assenza di interventi per l’acquisto e la costruzione di infrastrutture o esclusivamente finalizzate alla ricerca.
Le proposte potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili.
Risorse disponibili
Il Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale ha stanziato in totale 5 milioni di euro.
Fondazione, Comune e Chiesa di Bologna insieme per il progetto Bologna Serena per gli anziani
19 Maggio 2025
Investimento complessivo da 9 milioni di euro in tre anni per un progetto sulla qualità della vita delle persone over 65. Villa Serena come punto di riferimento per persone anziane
A Bologna la popolazione over 65, conta circa 96.000 persone, sono il 25% della popolazione. Saranno oltre 100 mila tra dieci anni e 109 mila tra venti. Di questi, quasi 55.000 hanno più di 75 anni e 36.000 superano gli 80 anni, mentre i centenari si avvicinano alle 250 unità. I livelli di autosufficienza non dipendono solo dall’età, ma diminuiscono con l’invecchiamento. Dall’indagine sulla qualità della vita realizzata dal Comune di Bologna sappiamo che oggi le persone che dichiarano di prendersi cura di un anziano sopra i 75 anni sono stimate in 17 mila. Il 33% degli over 65 a Bologna oggi abita da solo, percentuale che sale al 50% per gli over 80.
Da questi dati e da questa tendenza all’invecchiamento della popolazione e quindi dell’aspettativa di vita in città, parte il progettoBologna Serena per gli anziani.
Bologna Serena per gli anziani è il nuovo progetto con il quale Fondazione Carisbo, Comune e Chiesa di Bologna collaboreranno nei prossimi tre anni, a partire dal 2025, nel realizzare servizi di supporto, assistenza e inclusione sociale dedicati alla popolazione anziana e ai caregiver, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli over 65.
Bologna Serena per gli anziani ha gli obiettivi di:
innovare e rafforzare le risposte del sistema dei servizi mirati a rispondere ai bisogni della terza età;
sperimentare nuove risposte al cambiamento dei bisogni espressi dalla popolazione anziana alla luce delle mutazioni sociali e demografiche;
aggregare istituzioni, soggetti del terzo settore e comunità nel progettare e realizzare insieme un nuovo welfare per gli anziani.
Questi obiettivi saranno realizzati lungo tre assi strategici:
il domicilio come prospettiva prioritaria per il benessere dell’anziano;
la valorizzazione del ruolo del caregiver familiare e delle assistenti familiari;
la risposta a chi non entra nelle strutture residenziali sociosanitarie.
La convenzionetra gli enti sarà approvata nella prossima Giunta e prevede un investimento da parte della Fondazione Carisbo, che partecipa alla redazione delle linee guida e alle azioni, allo sviluppo, monitoraggio e valutazione del progetto, pari a 4,25 milioni di euro nell’arco di un triennio (di cui 1,25 milioni nel 2025, 1,5 milioni per il 2026 e 1,5 per il 2027).
Il Comune attuerà il progetto secondo le linee guida concordate, cofinanziandolo con ulteriori interventi nell’ambito delle risorse del proprio bilancio, per un valore di altri 4,5 milioni di euro nel triennio 2025/2027.
Questi fondi, pari a 9 milioni di euro in 3 anni, saranno destinati alle attività previste e gli enti collaboreranno nella gestione e il coordinamento delle azioni in collaborazione con gli enti e i soggetti del territorio garantendo la partecipazione della rete socio-sanitaria, in particolare Ausl di Bologna e Asp Città di Bologna, mentre la Chiesa di Bologna si impegna a collaborare al monitoraggio del progetto in sinergia con i propri servizi di ascolto territoriale.
Questo budget sarà suddiviso nel triennio su varie linee progettuali che riguardano:
interventi per i caregiver;
costruire una comunità dementia friendly;
potenziamento di telecontrollo, teleassistenza, telecompagnia;
servizi sociosanitari aperti;
promozione dell’invecchiamento in salute;
la creazione di un luogo e un team di riferimento in città sulle politiche per gli anziani.
A Villa Serena un punto di riferimento sulle politiche per le persone anziane
Sarà Villa Serena il punto di riferimento dove realizzare un luogo fisico in città per le famiglie, i cittadini, le associazioni e la comunità professionale sulle politiche per gli anziani. Lo spazio potrà essere allestito con mostre a tema, materiale informativo sulle opportunità esistenti, punti di informazione e orientamento per gli anziani sui temi della salute e dei servizi, uffici da dedicare all’organizzazione di eventi, gite o vacanze, locali e spazi aperti per lo svolgimento di attività di socializzazione, culturali e sportive.
Sarà sede di un team dedicato all’analisi del fenomeno dell’invecchiamento demografico e alla creazione di progettazioni innovative a partire dalla raccolta di dati affidabili e comparabili per monitorare i progressi delle azioni messe in campo e per la definizione delle politiche in questo ambito. Le nuove informazioni raccolte sui caregiver potranno offrire una maggior conoscenza delle conseguenze dell’assistenza informale sullo stress di chi si prende cura dei propri familiari, sulle diseguaglianze di genere ad esse connesse, sull’effettiva capacità di accesso ai servizi per le long term care, sulle diseguaglianze territoriali e servire alla produzione di conoscenze da mettere a disposizione della città per costruire il futuro welfare per gli anziani a Bologna.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo entra a far parte del Consorzio BI-REX di Bologna
23 Aprile 2025
Fondazione Carisbo annuncia la sua adesione al Consorzio BI-REX Big Data Innovation & Research Excellence, Competence Center nazionale e soggetto attuatore del Pnrr ad alta specializzazione sui Big Data, Industria 4.0 e Transizione 5.0.
La convenzione siglata, della durata di 3 anni e rinnovabile, darà avvio a forme di collaborazione sinergica, particolarmente focalizzate su iniziative per lo sviluppo economico del territorio, tramite la promozione di attività nell’ambito di Industria 4.0 di ricerca applicata, l’attivazione di progetti di innovazione e supporto all’imprenditorialità, nonché la messa a punto di percorsi di incubazione, accelerazione, orientamento e formazione.
Fondazione Carisbo e Consorzio BI-REX saranno così impegnate nella partecipazione congiunta a bandi europei, nazionali, regionali per la realizzazione di progetti di ricerca e formazione, attivando programmi di incubazione e accelerazione d’impresa, sostenendo la partecipazione delle rispettive startup a iniziative di networking e favorendone l’accesso, tramite tariffe agevolate, agli spazi di coworking nelle rispettive strutture.
Fondazione Carisbo è una fondazione di origine bancaria che persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo del territorio metropolitano di Bologna. Con il progetto BIGBO – Boost Innovation Garage, polo dedicato ai talenti, all’innovazione e alla trasformazione digitale, la Fondazione contribuisce nel diffondere una cultura imprenditoriale innovativa, generando un impatto tangibile e creando nuove opportunità di lavoro. BIGBO offre spazi di lavoro flessibili, multifunzionali e organizza tavole rotonde ed eventi incentrati su innovazione e tecnologia, programmi di accelerazione, attività di collegamento tra aziende consolidate e startup.
Il Competence Center BI-REX, con sede a Bologna, si configura come Public Private Partnership che raccoglie 64 player tra Università, Centri di Ricerca e Imprese di eccellenza, con l’obiettivo di supportare le aziende nei processi di innovazione, trasformazione digitale e sostenibilità, favorendo l’adozione delle tecnologie Industria 4.0 e 5.0 e il trasferimento tecnologico attraverso una vasta serie di servizi. Principale valore aggiunto di BI-REX è rappresentato dalla Linea Pilota, fabbrica digitale interconnessa completamente a disposizione delle imprese, in cui le tecnologie 4.0 and 5.0 sono integrate con quelle tradizionali.
Persone
Pubblicato il bando “Dritti al Punto” del Fondo per la Repubblica Digitale
22 Aprile 2025
Il contesto italiano
Lo sviluppo delle competenze digitali è uno degli obiettivi strategici dell’Unione europea, che mira a dotare almeno l’80% dei cittadini tra i 16 e i 74 anni di competenze digitali di base entro il 2030. A guidare questo processo è il quadro europeoDigComp 2.2, che individua cinque aree chiave – dalla sicurezza informatica, alla creazione di contenuti – ritenute essenziali per una piena partecipazione alla vita sociale e professionale. L’Italia, tuttavia, registra un significativo ritardo rispetto alla media UE: nel 2023 solo il 46% degli adulti possedeva competenze digitali almeno di base.
Il quadro è aggravato da divari generazionali e territoriali: tra i giovani (16-24 anni) la quota sale al 59%, mentre tra gli over 65 crolla al 19%, con le regioni del Sud ampiamente sotto la media UE (34%). Per colmare il ritardo, il PNRR ha attivato la misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, con l’obiettivo di formare 2 milioni di cittadini entro il 2026 attraverso 3000 Punti Digitale Facile. Sebbene la rete dei punti sia stata attivata, a marzo 2025, sono stati raggiunti circa 760 mila cittadini, pari al 38% dell’obiettivo, con risultati disomogenei tra le diverse regioni.
Bando Dritti al Punto
Il bando intende sostenere progetti di formazione all’interno dei Punti Digitale Facile, integrando le attività già pianificate e realizzate nell’ambito della misura M1C1 1.7.2 “Rete dei servizi di facilitazione digitale” del PNRR, al fine di potenziarne l’offerta formativa.
In particolare, si intende selezionare progetti formativi rivolti a tutti i cittadini, incentrati sui temi individuati dal quadro europeo DigComp 2.2, come l’alfabetizzazione su informazione e dati, ovvero la capacità di analizzare criticamente fonti e contenuti online e distinguere le informazioni affidabili dalle fake news; la sicurezza informatica, intesa come consapevolezza dei rischi digitali e capacità di proteggere dispositivi e dati personali; la creazione di contenuti digitali, anche con il supporto dell’Intelligenza Artificiale, promuovendo un uso consapevole e responsabile degli strumenti digitali e una riflessione sulle implicazioni etiche, sociali e legali dell’IA; infine, la comunicazione e collaborazione attraverso le tecnologie digitali, per incentivare l’uso attivo dei servizi digitali pubblici e privati (come l’uso di app quali Io e IT-Wallet, o servizi come Identità digitale, Domicilio digitale e Fascicolo sanitario elettronico), sviluppando strategie comunicative efficaci e inclusive nei diversi ambienti digitali.
Chi può partecipare
Le proposte possono essere presentate da Soggetti attuatori o Soggetti sub-attuatori della misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, che si occupino direttamente o indirettamente – per tramite di Soggetti realizzatori – della gestione di almeno un Punto Digitale Facile, o ancora da Soggetti realizzatori della misura, intesi come enti privati che abbiano sottoscritto un’apposita convenzione/contratto con un Soggetto attuatore/sub-attuatore per la co-gestione e co-progettazione delle attività presso uno o più Punti Digitale Facile.
Le proposte progettuali, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma Re@dy, entro le ore 11 del30 maggio 2025.
Composizione della lista congiunta di candidati al Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025/2026/2027 di Intesa Sanpaolo S.p.A.
28 Marzo 2025
Le Fondazioni aderenti al patto parasociale di consultazione e voto sottoscritto l’11 novembre 2024 in relazione all’Assemblea di Intesa Sanpaolo convocata per il 29 aprile 2025, anche sulla base degli orientamenti manifestati dal Consiglio di Amministrazione uscente della Banca per la composizione della lista dei candidati alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025−2027 e con l’intento di assicurare:
la composizione quantitativamente ottimale, avuto riguardo alla complessità organizzativa, di operatività e di governance della Banca e alle valutazioni espresse sulle dinamiche di funzionamento dell’Organo collegiale;
la continuità di azione ed il mantenimento del patrimonio informativo e di esperienze acquisito nel corso dei precedenti mandati;
un riscontro concreto alle esigenze di continuare a esprimere scelte di elevata qualità, diversità, complementarità e di integrare nuove competenze strategiche, professionalità e personalità, al fine di dare continuità alle capacità di approfondimento e di dibattito in tutte le complesse materie di competenza del Consiglio e del Comitato per il Controllo sulla Gestione, e permettere un’adeguata costituzione e funzionalità dei Comitati endo−consiliari;
hanno depositato in data 27 marzo 2025 la seguente lista di 17 candidati così articolata:
SEZIONE 1
GIAN MARIA GROS-PIETRO
PAOLA TAGLIAVINI
CARLO MESSINA
MARIANGELA ZAPPIA
FRANCO CERUTI
PAOLO MARIA VITTORIO GRANDI
LUCIANO NEBBIA
LIANA LOGIURATO
PIETRO PREVITALI
MARIA ALESSANDRA STEFANELLI
BRUNO MARIA PARIGI
DONATELLA BUSSO
SILVIA MERLO
PAOLO MESSA
SEZIONE 2
FABRIZIO MOSCA
MARIELLA TAGLIABUE
MAURA CAMPRA
Nel medesimo contesto, le Fondazioni hanno proposto (i) di determinare in 19 il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da nominare, (ii) di riconfermare il Prof. Gian Maria Gros−Pietro quale Presidente del Consiglio di Amministrazione e (iii) di nominare la Prof.a Paola Tagliavini quale Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione; nonché (iv) di indicare il Dott. Carlo Messina come profilo ideale per la posizione di Consigliere Delegato e CEO, nell’ambito della lista presentata, ferme restando le piene prerogative proprie del Consiglio di Amministrazione che sarà nominato, in ragione dei poteri definiti dallo Statuto sociale.
Alla luce dei risultati conseguiti nell’ultimo decennio dalla Banca, che hanno posto Intesa Sanpaolo in una posizione di vertice assoluto tra le banche europee, sia per l’affidabilità sia per il sostegno allo sviluppo del Paese, i Presidenti delle Fondazioni, nella loro connaturata rappresentanza di azionisti istituzionali di lungo termine, esprimono vivo apprezzamento per la visione e la gestione altamente efficace da parte del CEO e conseguentemente auspicano che il Dr. Carlo Messina possa garantire il suo ruolo di leadership nella Banca anche per i successivi mandati.
Infine, le Fondazioni hanno proposto, in linea con quanto evidenziato dal Consiglio uscente, la conferma degli emolumenti per i consiglieri che non siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione e l’incremento del compenso fisso specifico per i consiglieri che siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione nonché del compenso additivo del Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione.
Sviluppo del territorio
Aperto il bando Fairplay (terza sessione erogativa 2025)
28 Marzo 2025
Per l’area Sviluppo del territorio (settore Educazione, istruzione e formazione) e la missione “Formazione del capitale umano”, con specifico riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile SDG n° 4 “Istruzione di qualità” e SDG n° 9 “Imprese, innovazione e infrastrutture”, il bando Fairplay accessibile fino al 5 maggio rende disponibili risorse per 150.000 euro allo scopo di:
promuovere l’idea di sport inclusivo, aperto a tutti, capace di incidere positivamente sulla coesione sociale della comunità territoriale;
incentivare la rigenerazione di spazi in un’ottica di condivisione e cura del bene comune;
favorire la diffusione di valori educativi e corretti stili di vita.
Acri lancia il Premio GenP – Giovani che partecipano
13 Giugno 2025
Aperte fino al 14 settembre le candidature al premio per le organizzazioni del Terzo settore che incentivano la partecipazione giovanile
Non è vero che i giovani non partecipano e non si impegnano a migliorare il Paese. Lo fanno, ma non sempre all’interno delle organizzazioni tradizionali del Terzo settore. Sempre più spesso scelgono forme di impegno fluide, informali, legate a cause specifiche – come l’ambiente, i diritti civili e la giustizia sociale – e lontane da strutture composte e guidate prevalentemente da persone di generazioni passate. In questo scenario, molte realtà del Terzo settore stanno cercando nuove strade per coinvolgere le nuove generazioni anche all’interno dei propri processi decisionali.
In questo scenario nasce “GenP – Giovani che partecipano”, un premio promosso da Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria, dedicato alle organizzazioni del Terzo settore composte da giovani che valorizzino il protagonismo giovanile. Il premio si rivolge a realtà i cui organi di amministrazione siano composti o coinvolgano giovani under 35, incentivando la loro partecipazione attiva nella progettazione e realizzazione dei progetti. Il premio intende infatti portare alla luce e dare visibilità a esperienze significative di partecipazione giovanile.
Le organizzazioni vincitrici riceveranno un contributo di 10mila euro ciascuna e saranno premiate nel corso di un evento nazionale che si terrà nel mese di dicembre 2025.
Le candidature sono aperte fino al 14 settembre 2025 sul sito ufficiale www.genp.it, dove sono disponibili il regolamento completo e il modulo di partecipazione.
A novembre verrà annunciata la shortlist delle 10 organizzazioni finaliste e, tra queste, una giuria composta da esperti del settore e rappresentanti di Acri selezionerà le 3 organizzazioni vincitrici.
I componenti della giuria:
Ferruccio de Bortoli, giornalista
Lucrezia Ferrara, Young Advisory Board Fondazione Compagnia di San Paolo
Luca Gori, presidente Commissione Innovazione sociale di Acri
Clara Morelli, autrice Will Media
Vanessa Pallucchi, portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore
Tommaso Salaroli, cofondatore e CEO di Scomodo
Michele Sciscioli, capo Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale
Media partner dell’iniziativa sono Vita e Will, mentre Percorsi di Secondo Welfare realizzerà e presenterà, in occasione dell’evento di premiazione, un’indagine sul tasso di under 35 nei Cda delle organizzazioni del Terzo settore.
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa
10 Giugno 2025
Assegnate 6 borse di studio per programmi di vita e di studio all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione Carisbo
Sono stati premiati, presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, i 6 studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura. I 6 studenti potranno vivere e studiare per un trimestre fino ad un anno scolastico all’estero, accolti in una famiglia e una scuola del luogo e assistiti dai volontari locali.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Fondazione Intercultura e Fondazione Carisbo che risale al 2020-2021 e, grazie ad essa, 62 studentesse e studenti delle scuole secondarie di II grado – a cui si aggiungono i 6 studenti premiati quest’anno – hanno finora potuto vivere un’esperienza autentica delle diversità e acquisire nuove competenze utili per la loro vita personale e professionale.
Alla cerimonia di premiazione è intervenuta Maila Quaglia, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Carisbo, insieme a Vincenzo Morlini, past Consigliere di Amministrazione di Intercultura, poi Direttore Esecutivo di Intercultura e poi Presidente internazionale di AFS, alle famiglie dei giovani ambasciatori nel mondo e ai volontari di Intercultura, che proprio in questi mesi si stanno occupando della formazione degli studenti in partenza per prepararli alla loro esperienza.
I vincitori sono:
Sara, iscritta al Liceo E. Fermi di Bologna e in partenza per un programma scolastico semestrale in Brasile;
Steven, iscritto al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Thailandia;
Geremia, iscritto all’IIS G. Bruno di Medicina e in partenza per un programma annuale in Lettonia;
Francesca, iscritta all’IIS Montessori-Da Vinci di Porretta Terme e in partenza per un programma annuale in Perù;
Sabrina, iscritta al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma annuale in Honduras;
Matteo, iscritto al Liceo L. Bassi di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Messico.
Emozionati e felici per il traguardo raggiunto, alcuni ragazzi hanno così commentato la vincita della borsa di studio.
Geremia: «Quando ho scoperto di aver vinto, ho sentito come un ritorno brusco al presente. Quella che fino a poco prima sembrava solo un’idea improbabile era diventata concreta. È stato uno shock di consapevolezza. Ero felice, ma allo stesso tempo ero offuscato da tante altre emozioni, compresa la paura iniziale. Marco Aurelioperò, affermava che “ciò che ostacola l’azione, la promuove”, come se fosse proprio l’attrito, a dare lo slancio. Così il timore, invece di essere un intralcio, è ciò che valorizza la scelta.»
Sabrina: «Ho deciso di accettare questa sfida perché volevo mettermi in gioco davvero. Sentivo il bisogno di uscire dalla mia routine e conoscere un altro modo di vivere. L’Honduras, con la sua cultura e la sua lingua completamente nuove per me, mi è sembrato il luogo perfetto per farlo. So che sarà difficile, ma credo che le sfide più grandi siano anche le più formative.» Con loro erano presenti anche due ex vincitrici del concorso Intercultura e della borsa di studio FormazionEuropa, Sara Bonora, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Brasile a.s. 2023-24 e Matilde Mazzanti, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Cile a.s. 2023-24.
Ricerca Ipsos: l’esperienza con Intercultura decisiva per la propria vita per il 68% degli ex partecipanti
Partire con Intercultura non è solo un soggiorno all’estero, ma un’esperienza che lascia il segno per tutta la vita. Un’indagine Ipsos su 958 ex studenti, oggi tra i 20 e i 64 anni, lo conferma. Il 68% riconosce un impatto decisivo sulla propria identità e attribuisce ai volontari un ruolo chiave nel proprio percorso di crescita personale. Vivere e studiare all’estero con Intercultura permette di sviluppare competenze trasversali, fondamentali sia nella vita personale che in quella professionale.
Il 58% ha scelto destinazioni non convenzionali tra cui l’Asia, l’America Latina e l’Africa sviluppando un atteggiamento di apertura alla diversità culturale e competenze linguistiche: tutti parlano almeno un’altra lingua oltre all’inglese. Le soft skills ne escono rafforzate: il 97% migliora le relazioni, l’89% diventa più autonomo e il 74% si sente pronto alle sfide del mondo di oggi.
Sul piano personale, chi ha vissuto l’esperienza Intercultura denota una grande attenzione e accettazione delle diversità e una coscienza sociale evoluta e sensibile a tematiche di equità. E infine, il 65% si dichiara felice della propria vita, un aspetto che deriva dalla maggiore consapevolezza delle proprie risorse e da una marcata adattabilità di fronte ai cambiamenti. Intercultura non è solo un viaggio, ma un investimento nel futuro di sé stessi e del mondo intero.
Persone
Al via il canale di cofinanziamento del Fondo per la Repubblica Digitale
26 Maggio 2025
L’iniziativa
Annunciata dall’Impresa socialeFondo per la Repubblica Digitalel’attivazione di un canale di cofinanziamento da 5 milioni di euro, destinato a sostenere progetti ed iniziative congiunte orientate allo sviluppo delle competenze digitali e all’inclusione sociale, economica e lavorativa dei cittadini.
L’iniziativa, parte del Piano Strategico 2025–2026 approvato dal Comitato di Indirizzo Strategico del Fondo per la Repubblica Digitale, rappresenta uno strumento innovativo per attivare collaborazioni strategiche tra enti pubblici, privati e del Terzo Settore, con l’obiettivo di amplificare l’impatto delle azioni formative sul territorio.
Il canale di cofinanziamento, che mira ad attrarre risorse supplementari coerenti con le finalità del Fondo per la Repubblica Digitale, vuole inoltre favorire un confronto positivo con le esperienze di altri soggetti, portando avanti collaborazioni strategiche per arricchire reciprocamente la conoscenza, le pratiche e le esperienze sui temi relativi alla formazione e all’inclusione digitale. Questo approccio permette di amplificare l’impatto delle iniziative sostenute e di rafforzare la consapevolezza sul valore dell’investimento e della collaborazione per promuovere la formazione digitale e il reinserimento sociale delle categorie più fragili. Oltre a generare un effetto leva sulle risorse economiche messe in campo dal Fondo per la Repubblica Digitale e dagli interlocutori coinvolti, l’apertura del canale di cofinanziamento mira anche a sperimentare forme di innovazione, sia negli ambiti di intervento sia nelle modalità operative o metodologiche scelte.
Modalità di partecipazione
Il canale di cofinanziamento è aperto a soggetti pubblici e privati, con o senza scopo di lucro. Le iniziative e le progettualità promosse dovranno focalizzarsi su tematiche di interesse condiviso, attraverso tre modalità operative:
bandi pubblici elaborati e promossi congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori in funzione di enti erogatori;
progetti proposti direttamente da enti del Terzo Settore e sostenuti, almeno al 50%, da risorse interne e/o esterne provenienti da uno o più cofinanziatori;
iniziative elaborate e promosse congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori per la realizzazione di opportunità rivolte alla collettività in linea con la mission del Fondo per la Repubblica Digitale.
Il processo di selezione si articola in due momenti: una prima fase, in cui i soggetti interessati presentano la propria idea progettuale e una seconda fase, riservata esclusivamente alle idee ritenute idonee, in cui si procederà con la progettazione esecutiva. I criteri di selezione includono: coerenza con la missione del Fondo, originalità della proposta, assenza di contenuti già sottoposti o respinti, e assenza di interventi per l’acquisto e la costruzione di infrastrutture o esclusivamente finalizzate alla ricerca.
Le proposte potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili.
Risorse disponibili
Il Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale ha stanziato in totale 5 milioni di euro.
Fondazione, Comune e Chiesa di Bologna insieme per il progetto Bologna Serena per gli anziani
19 Maggio 2025
Investimento complessivo da 9 milioni di euro in tre anni per un progetto sulla qualità della vita delle persone over 65. Villa Serena come punto di riferimento per persone anziane
A Bologna la popolazione over 65, conta circa 96.000 persone, sono il 25% della popolazione. Saranno oltre 100 mila tra dieci anni e 109 mila tra venti. Di questi, quasi 55.000 hanno più di 75 anni e 36.000 superano gli 80 anni, mentre i centenari si avvicinano alle 250 unità. I livelli di autosufficienza non dipendono solo dall’età, ma diminuiscono con l’invecchiamento. Dall’indagine sulla qualità della vita realizzata dal Comune di Bologna sappiamo che oggi le persone che dichiarano di prendersi cura di un anziano sopra i 75 anni sono stimate in 17 mila. Il 33% degli over 65 a Bologna oggi abita da solo, percentuale che sale al 50% per gli over 80.
Da questi dati e da questa tendenza all’invecchiamento della popolazione e quindi dell’aspettativa di vita in città, parte il progettoBologna Serena per gli anziani.
Bologna Serena per gli anziani è il nuovo progetto con il quale Fondazione Carisbo, Comune e Chiesa di Bologna collaboreranno nei prossimi tre anni, a partire dal 2025, nel realizzare servizi di supporto, assistenza e inclusione sociale dedicati alla popolazione anziana e ai caregiver, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli over 65.
Bologna Serena per gli anziani ha gli obiettivi di:
innovare e rafforzare le risposte del sistema dei servizi mirati a rispondere ai bisogni della terza età;
sperimentare nuove risposte al cambiamento dei bisogni espressi dalla popolazione anziana alla luce delle mutazioni sociali e demografiche;
aggregare istituzioni, soggetti del terzo settore e comunità nel progettare e realizzare insieme un nuovo welfare per gli anziani.
Questi obiettivi saranno realizzati lungo tre assi strategici:
il domicilio come prospettiva prioritaria per il benessere dell’anziano;
la valorizzazione del ruolo del caregiver familiare e delle assistenti familiari;
la risposta a chi non entra nelle strutture residenziali sociosanitarie.
La convenzionetra gli enti sarà approvata nella prossima Giunta e prevede un investimento da parte della Fondazione Carisbo, che partecipa alla redazione delle linee guida e alle azioni, allo sviluppo, monitoraggio e valutazione del progetto, pari a 4,25 milioni di euro nell’arco di un triennio (di cui 1,25 milioni nel 2025, 1,5 milioni per il 2026 e 1,5 per il 2027).
Il Comune attuerà il progetto secondo le linee guida concordate, cofinanziandolo con ulteriori interventi nell’ambito delle risorse del proprio bilancio, per un valore di altri 4,5 milioni di euro nel triennio 2025/2027.
Questi fondi, pari a 9 milioni di euro in 3 anni, saranno destinati alle attività previste e gli enti collaboreranno nella gestione e il coordinamento delle azioni in collaborazione con gli enti e i soggetti del territorio garantendo la partecipazione della rete socio-sanitaria, in particolare Ausl di Bologna e Asp Città di Bologna, mentre la Chiesa di Bologna si impegna a collaborare al monitoraggio del progetto in sinergia con i propri servizi di ascolto territoriale.
Questo budget sarà suddiviso nel triennio su varie linee progettuali che riguardano:
interventi per i caregiver;
costruire una comunità dementia friendly;
potenziamento di telecontrollo, teleassistenza, telecompagnia;
servizi sociosanitari aperti;
promozione dell’invecchiamento in salute;
la creazione di un luogo e un team di riferimento in città sulle politiche per gli anziani.
A Villa Serena un punto di riferimento sulle politiche per le persone anziane
Sarà Villa Serena il punto di riferimento dove realizzare un luogo fisico in città per le famiglie, i cittadini, le associazioni e la comunità professionale sulle politiche per gli anziani. Lo spazio potrà essere allestito con mostre a tema, materiale informativo sulle opportunità esistenti, punti di informazione e orientamento per gli anziani sui temi della salute e dei servizi, uffici da dedicare all’organizzazione di eventi, gite o vacanze, locali e spazi aperti per lo svolgimento di attività di socializzazione, culturali e sportive.
Sarà sede di un team dedicato all’analisi del fenomeno dell’invecchiamento demografico e alla creazione di progettazioni innovative a partire dalla raccolta di dati affidabili e comparabili per monitorare i progressi delle azioni messe in campo e per la definizione delle politiche in questo ambito. Le nuove informazioni raccolte sui caregiver potranno offrire una maggior conoscenza delle conseguenze dell’assistenza informale sullo stress di chi si prende cura dei propri familiari, sulle diseguaglianze di genere ad esse connesse, sull’effettiva capacità di accesso ai servizi per le long term care, sulle diseguaglianze territoriali e servire alla produzione di conoscenze da mettere a disposizione della città per costruire il futuro welfare per gli anziani a Bologna.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo entra a far parte del Consorzio BI-REX di Bologna
23 Aprile 2025
Fondazione Carisbo annuncia la sua adesione al Consorzio BI-REX Big Data Innovation & Research Excellence, Competence Center nazionale e soggetto attuatore del Pnrr ad alta specializzazione sui Big Data, Industria 4.0 e Transizione 5.0.
La convenzione siglata, della durata di 3 anni e rinnovabile, darà avvio a forme di collaborazione sinergica, particolarmente focalizzate su iniziative per lo sviluppo economico del territorio, tramite la promozione di attività nell’ambito di Industria 4.0 di ricerca applicata, l’attivazione di progetti di innovazione e supporto all’imprenditorialità, nonché la messa a punto di percorsi di incubazione, accelerazione, orientamento e formazione.
Fondazione Carisbo e Consorzio BI-REX saranno così impegnate nella partecipazione congiunta a bandi europei, nazionali, regionali per la realizzazione di progetti di ricerca e formazione, attivando programmi di incubazione e accelerazione d’impresa, sostenendo la partecipazione delle rispettive startup a iniziative di networking e favorendone l’accesso, tramite tariffe agevolate, agli spazi di coworking nelle rispettive strutture.
Fondazione Carisbo è una fondazione di origine bancaria che persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo del territorio metropolitano di Bologna. Con il progetto BIGBO – Boost Innovation Garage, polo dedicato ai talenti, all’innovazione e alla trasformazione digitale, la Fondazione contribuisce nel diffondere una cultura imprenditoriale innovativa, generando un impatto tangibile e creando nuove opportunità di lavoro. BIGBO offre spazi di lavoro flessibili, multifunzionali e organizza tavole rotonde ed eventi incentrati su innovazione e tecnologia, programmi di accelerazione, attività di collegamento tra aziende consolidate e startup.
Il Competence Center BI-REX, con sede a Bologna, si configura come Public Private Partnership che raccoglie 64 player tra Università, Centri di Ricerca e Imprese di eccellenza, con l’obiettivo di supportare le aziende nei processi di innovazione, trasformazione digitale e sostenibilità, favorendo l’adozione delle tecnologie Industria 4.0 e 5.0 e il trasferimento tecnologico attraverso una vasta serie di servizi. Principale valore aggiunto di BI-REX è rappresentato dalla Linea Pilota, fabbrica digitale interconnessa completamente a disposizione delle imprese, in cui le tecnologie 4.0 and 5.0 sono integrate con quelle tradizionali.
Persone
Pubblicato il bando “Dritti al Punto” del Fondo per la Repubblica Digitale
22 Aprile 2025
Il contesto italiano
Lo sviluppo delle competenze digitali è uno degli obiettivi strategici dell’Unione europea, che mira a dotare almeno l’80% dei cittadini tra i 16 e i 74 anni di competenze digitali di base entro il 2030. A guidare questo processo è il quadro europeoDigComp 2.2, che individua cinque aree chiave – dalla sicurezza informatica, alla creazione di contenuti – ritenute essenziali per una piena partecipazione alla vita sociale e professionale. L’Italia, tuttavia, registra un significativo ritardo rispetto alla media UE: nel 2023 solo il 46% degli adulti possedeva competenze digitali almeno di base.
Il quadro è aggravato da divari generazionali e territoriali: tra i giovani (16-24 anni) la quota sale al 59%, mentre tra gli over 65 crolla al 19%, con le regioni del Sud ampiamente sotto la media UE (34%). Per colmare il ritardo, il PNRR ha attivato la misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, con l’obiettivo di formare 2 milioni di cittadini entro il 2026 attraverso 3000 Punti Digitale Facile. Sebbene la rete dei punti sia stata attivata, a marzo 2025, sono stati raggiunti circa 760 mila cittadini, pari al 38% dell’obiettivo, con risultati disomogenei tra le diverse regioni.
Bando Dritti al Punto
Il bando intende sostenere progetti di formazione all’interno dei Punti Digitale Facile, integrando le attività già pianificate e realizzate nell’ambito della misura M1C1 1.7.2 “Rete dei servizi di facilitazione digitale” del PNRR, al fine di potenziarne l’offerta formativa.
In particolare, si intende selezionare progetti formativi rivolti a tutti i cittadini, incentrati sui temi individuati dal quadro europeo DigComp 2.2, come l’alfabetizzazione su informazione e dati, ovvero la capacità di analizzare criticamente fonti e contenuti online e distinguere le informazioni affidabili dalle fake news; la sicurezza informatica, intesa come consapevolezza dei rischi digitali e capacità di proteggere dispositivi e dati personali; la creazione di contenuti digitali, anche con il supporto dell’Intelligenza Artificiale, promuovendo un uso consapevole e responsabile degli strumenti digitali e una riflessione sulle implicazioni etiche, sociali e legali dell’IA; infine, la comunicazione e collaborazione attraverso le tecnologie digitali, per incentivare l’uso attivo dei servizi digitali pubblici e privati (come l’uso di app quali Io e IT-Wallet, o servizi come Identità digitale, Domicilio digitale e Fascicolo sanitario elettronico), sviluppando strategie comunicative efficaci e inclusive nei diversi ambienti digitali.
Chi può partecipare
Le proposte possono essere presentate da Soggetti attuatori o Soggetti sub-attuatori della misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, che si occupino direttamente o indirettamente – per tramite di Soggetti realizzatori – della gestione di almeno un Punto Digitale Facile, o ancora da Soggetti realizzatori della misura, intesi come enti privati che abbiano sottoscritto un’apposita convenzione/contratto con un Soggetto attuatore/sub-attuatore per la co-gestione e co-progettazione delle attività presso uno o più Punti Digitale Facile.
Le proposte progettuali, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma Re@dy, entro le ore 11 del30 maggio 2025.
Composizione della lista congiunta di candidati al Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025/2026/2027 di Intesa Sanpaolo S.p.A.
28 Marzo 2025
Le Fondazioni aderenti al patto parasociale di consultazione e voto sottoscritto l’11 novembre 2024 in relazione all’Assemblea di Intesa Sanpaolo convocata per il 29 aprile 2025, anche sulla base degli orientamenti manifestati dal Consiglio di Amministrazione uscente della Banca per la composizione della lista dei candidati alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025−2027 e con l’intento di assicurare:
la composizione quantitativamente ottimale, avuto riguardo alla complessità organizzativa, di operatività e di governance della Banca e alle valutazioni espresse sulle dinamiche di funzionamento dell’Organo collegiale;
la continuità di azione ed il mantenimento del patrimonio informativo e di esperienze acquisito nel corso dei precedenti mandati;
un riscontro concreto alle esigenze di continuare a esprimere scelte di elevata qualità, diversità, complementarità e di integrare nuove competenze strategiche, professionalità e personalità, al fine di dare continuità alle capacità di approfondimento e di dibattito in tutte le complesse materie di competenza del Consiglio e del Comitato per il Controllo sulla Gestione, e permettere un’adeguata costituzione e funzionalità dei Comitati endo−consiliari;
hanno depositato in data 27 marzo 2025 la seguente lista di 17 candidati così articolata:
SEZIONE 1
GIAN MARIA GROS-PIETRO
PAOLA TAGLIAVINI
CARLO MESSINA
MARIANGELA ZAPPIA
FRANCO CERUTI
PAOLO MARIA VITTORIO GRANDI
LUCIANO NEBBIA
LIANA LOGIURATO
PIETRO PREVITALI
MARIA ALESSANDRA STEFANELLI
BRUNO MARIA PARIGI
DONATELLA BUSSO
SILVIA MERLO
PAOLO MESSA
SEZIONE 2
FABRIZIO MOSCA
MARIELLA TAGLIABUE
MAURA CAMPRA
Nel medesimo contesto, le Fondazioni hanno proposto (i) di determinare in 19 il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da nominare, (ii) di riconfermare il Prof. Gian Maria Gros−Pietro quale Presidente del Consiglio di Amministrazione e (iii) di nominare la Prof.a Paola Tagliavini quale Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione; nonché (iv) di indicare il Dott. Carlo Messina come profilo ideale per la posizione di Consigliere Delegato e CEO, nell’ambito della lista presentata, ferme restando le piene prerogative proprie del Consiglio di Amministrazione che sarà nominato, in ragione dei poteri definiti dallo Statuto sociale.
Alla luce dei risultati conseguiti nell’ultimo decennio dalla Banca, che hanno posto Intesa Sanpaolo in una posizione di vertice assoluto tra le banche europee, sia per l’affidabilità sia per il sostegno allo sviluppo del Paese, i Presidenti delle Fondazioni, nella loro connaturata rappresentanza di azionisti istituzionali di lungo termine, esprimono vivo apprezzamento per la visione e la gestione altamente efficace da parte del CEO e conseguentemente auspicano che il Dr. Carlo Messina possa garantire il suo ruolo di leadership nella Banca anche per i successivi mandati.
Infine, le Fondazioni hanno proposto, in linea con quanto evidenziato dal Consiglio uscente, la conferma degli emolumenti per i consiglieri che non siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione e l’incremento del compenso fisso specifico per i consiglieri che siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione nonché del compenso additivo del Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione.
Sviluppo del territorio
Aperto il bando Fairplay (terza sessione erogativa 2025)
28 Marzo 2025
Per l’area Sviluppo del territorio (settore Educazione, istruzione e formazione) e la missione “Formazione del capitale umano”, con specifico riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile SDG n° 4 “Istruzione di qualità” e SDG n° 9 “Imprese, innovazione e infrastrutture”, il bando Fairplay accessibile fino al 5 maggio rende disponibili risorse per 150.000 euro allo scopo di:
promuovere l’idea di sport inclusivo, aperto a tutti, capace di incidere positivamente sulla coesione sociale della comunità territoriale;
incentivare la rigenerazione di spazi in un’ottica di condivisione e cura del bene comune;
favorire la diffusione di valori educativi e corretti stili di vita.
Acri lancia il Premio GenP – Giovani che partecipano
13 Giugno 2025
Aperte fino al 14 settembre le candidature al premio per le organizzazioni del Terzo settore che incentivano la partecipazione giovanile
Non è vero che i giovani non partecipano e non si impegnano a migliorare il Paese. Lo fanno, ma non sempre all’interno delle organizzazioni tradizionali del Terzo settore. Sempre più spesso scelgono forme di impegno fluide, informali, legate a cause specifiche – come l’ambiente, i diritti civili e la giustizia sociale – e lontane da strutture composte e guidate prevalentemente da persone di generazioni passate. In questo scenario, molte realtà del Terzo settore stanno cercando nuove strade per coinvolgere le nuove generazioni anche all’interno dei propri processi decisionali.
In questo scenario nasce “GenP – Giovani che partecipano”, un premio promosso da Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria, dedicato alle organizzazioni del Terzo settore composte da giovani che valorizzino il protagonismo giovanile. Il premio si rivolge a realtà i cui organi di amministrazione siano composti o coinvolgano giovani under 35, incentivando la loro partecipazione attiva nella progettazione e realizzazione dei progetti. Il premio intende infatti portare alla luce e dare visibilità a esperienze significative di partecipazione giovanile.
Le organizzazioni vincitrici riceveranno un contributo di 10mila euro ciascuna e saranno premiate nel corso di un evento nazionale che si terrà nel mese di dicembre 2025.
Le candidature sono aperte fino al 14 settembre 2025 sul sito ufficiale www.genp.it, dove sono disponibili il regolamento completo e il modulo di partecipazione.
A novembre verrà annunciata la shortlist delle 10 organizzazioni finaliste e, tra queste, una giuria composta da esperti del settore e rappresentanti di Acri selezionerà le 3 organizzazioni vincitrici.
I componenti della giuria:
Ferruccio de Bortoli, giornalista
Lucrezia Ferrara, Young Advisory Board Fondazione Compagnia di San Paolo
Luca Gori, presidente Commissione Innovazione sociale di Acri
Clara Morelli, autrice Will Media
Vanessa Pallucchi, portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore
Tommaso Salaroli, cofondatore e CEO di Scomodo
Michele Sciscioli, capo Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale
Media partner dell’iniziativa sono Vita e Will, mentre Percorsi di Secondo Welfare realizzerà e presenterà, in occasione dell’evento di premiazione, un’indagine sul tasso di under 35 nei Cda delle organizzazioni del Terzo settore.
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa
10 Giugno 2025
Assegnate 6 borse di studio per programmi di vita e di studio all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione Carisbo
Sono stati premiati, presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, i 6 studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura. I 6 studenti potranno vivere e studiare per un trimestre fino ad un anno scolastico all’estero, accolti in una famiglia e una scuola del luogo e assistiti dai volontari locali.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Fondazione Intercultura e Fondazione Carisbo che risale al 2020-2021 e, grazie ad essa, 62 studentesse e studenti delle scuole secondarie di II grado – a cui si aggiungono i 6 studenti premiati quest’anno – hanno finora potuto vivere un’esperienza autentica delle diversità e acquisire nuove competenze utili per la loro vita personale e professionale.
Alla cerimonia di premiazione è intervenuta Maila Quaglia, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Carisbo, insieme a Vincenzo Morlini, past Consigliere di Amministrazione di Intercultura, poi Direttore Esecutivo di Intercultura e poi Presidente internazionale di AFS, alle famiglie dei giovani ambasciatori nel mondo e ai volontari di Intercultura, che proprio in questi mesi si stanno occupando della formazione degli studenti in partenza per prepararli alla loro esperienza.
I vincitori sono:
Sara, iscritta al Liceo E. Fermi di Bologna e in partenza per un programma scolastico semestrale in Brasile;
Steven, iscritto al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Thailandia;
Geremia, iscritto all’IIS G. Bruno di Medicina e in partenza per un programma annuale in Lettonia;
Francesca, iscritta all’IIS Montessori-Da Vinci di Porretta Terme e in partenza per un programma annuale in Perù;
Sabrina, iscritta al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma annuale in Honduras;
Matteo, iscritto al Liceo L. Bassi di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Messico.
Emozionati e felici per il traguardo raggiunto, alcuni ragazzi hanno così commentato la vincita della borsa di studio.
Geremia: «Quando ho scoperto di aver vinto, ho sentito come un ritorno brusco al presente. Quella che fino a poco prima sembrava solo un’idea improbabile era diventata concreta. È stato uno shock di consapevolezza. Ero felice, ma allo stesso tempo ero offuscato da tante altre emozioni, compresa la paura iniziale. Marco Aurelioperò, affermava che “ciò che ostacola l’azione, la promuove”, come se fosse proprio l’attrito, a dare lo slancio. Così il timore, invece di essere un intralcio, è ciò che valorizza la scelta.»
Sabrina: «Ho deciso di accettare questa sfida perché volevo mettermi in gioco davvero. Sentivo il bisogno di uscire dalla mia routine e conoscere un altro modo di vivere. L’Honduras, con la sua cultura e la sua lingua completamente nuove per me, mi è sembrato il luogo perfetto per farlo. So che sarà difficile, ma credo che le sfide più grandi siano anche le più formative.» Con loro erano presenti anche due ex vincitrici del concorso Intercultura e della borsa di studio FormazionEuropa, Sara Bonora, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Brasile a.s. 2023-24 e Matilde Mazzanti, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Cile a.s. 2023-24.
Ricerca Ipsos: l’esperienza con Intercultura decisiva per la propria vita per il 68% degli ex partecipanti
Partire con Intercultura non è solo un soggiorno all’estero, ma un’esperienza che lascia il segno per tutta la vita. Un’indagine Ipsos su 958 ex studenti, oggi tra i 20 e i 64 anni, lo conferma. Il 68% riconosce un impatto decisivo sulla propria identità e attribuisce ai volontari un ruolo chiave nel proprio percorso di crescita personale. Vivere e studiare all’estero con Intercultura permette di sviluppare competenze trasversali, fondamentali sia nella vita personale che in quella professionale.
Il 58% ha scelto destinazioni non convenzionali tra cui l’Asia, l’America Latina e l’Africa sviluppando un atteggiamento di apertura alla diversità culturale e competenze linguistiche: tutti parlano almeno un’altra lingua oltre all’inglese. Le soft skills ne escono rafforzate: il 97% migliora le relazioni, l’89% diventa più autonomo e il 74% si sente pronto alle sfide del mondo di oggi.
Sul piano personale, chi ha vissuto l’esperienza Intercultura denota una grande attenzione e accettazione delle diversità e una coscienza sociale evoluta e sensibile a tematiche di equità. E infine, il 65% si dichiara felice della propria vita, un aspetto che deriva dalla maggiore consapevolezza delle proprie risorse e da una marcata adattabilità di fronte ai cambiamenti. Intercultura non è solo un viaggio, ma un investimento nel futuro di sé stessi e del mondo intero.
Persone
Al via il canale di cofinanziamento del Fondo per la Repubblica Digitale
26 Maggio 2025
L’iniziativa
Annunciata dall’Impresa socialeFondo per la Repubblica Digitalel’attivazione di un canale di cofinanziamento da 5 milioni di euro, destinato a sostenere progetti ed iniziative congiunte orientate allo sviluppo delle competenze digitali e all’inclusione sociale, economica e lavorativa dei cittadini.
L’iniziativa, parte del Piano Strategico 2025–2026 approvato dal Comitato di Indirizzo Strategico del Fondo per la Repubblica Digitale, rappresenta uno strumento innovativo per attivare collaborazioni strategiche tra enti pubblici, privati e del Terzo Settore, con l’obiettivo di amplificare l’impatto delle azioni formative sul territorio.
Il canale di cofinanziamento, che mira ad attrarre risorse supplementari coerenti con le finalità del Fondo per la Repubblica Digitale, vuole inoltre favorire un confronto positivo con le esperienze di altri soggetti, portando avanti collaborazioni strategiche per arricchire reciprocamente la conoscenza, le pratiche e le esperienze sui temi relativi alla formazione e all’inclusione digitale. Questo approccio permette di amplificare l’impatto delle iniziative sostenute e di rafforzare la consapevolezza sul valore dell’investimento e della collaborazione per promuovere la formazione digitale e il reinserimento sociale delle categorie più fragili. Oltre a generare un effetto leva sulle risorse economiche messe in campo dal Fondo per la Repubblica Digitale e dagli interlocutori coinvolti, l’apertura del canale di cofinanziamento mira anche a sperimentare forme di innovazione, sia negli ambiti di intervento sia nelle modalità operative o metodologiche scelte.
Modalità di partecipazione
Il canale di cofinanziamento è aperto a soggetti pubblici e privati, con o senza scopo di lucro. Le iniziative e le progettualità promosse dovranno focalizzarsi su tematiche di interesse condiviso, attraverso tre modalità operative:
bandi pubblici elaborati e promossi congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori in funzione di enti erogatori;
progetti proposti direttamente da enti del Terzo Settore e sostenuti, almeno al 50%, da risorse interne e/o esterne provenienti da uno o più cofinanziatori;
iniziative elaborate e promosse congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori per la realizzazione di opportunità rivolte alla collettività in linea con la mission del Fondo per la Repubblica Digitale.
Il processo di selezione si articola in due momenti: una prima fase, in cui i soggetti interessati presentano la propria idea progettuale e una seconda fase, riservata esclusivamente alle idee ritenute idonee, in cui si procederà con la progettazione esecutiva. I criteri di selezione includono: coerenza con la missione del Fondo, originalità della proposta, assenza di contenuti già sottoposti o respinti, e assenza di interventi per l’acquisto e la costruzione di infrastrutture o esclusivamente finalizzate alla ricerca.
Le proposte potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili.
Risorse disponibili
Il Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale ha stanziato in totale 5 milioni di euro.
Fondazione, Comune e Chiesa di Bologna insieme per il progetto Bologna Serena per gli anziani
19 Maggio 2025
Investimento complessivo da 9 milioni di euro in tre anni per un progetto sulla qualità della vita delle persone over 65. Villa Serena come punto di riferimento per persone anziane
A Bologna la popolazione over 65, conta circa 96.000 persone, sono il 25% della popolazione. Saranno oltre 100 mila tra dieci anni e 109 mila tra venti. Di questi, quasi 55.000 hanno più di 75 anni e 36.000 superano gli 80 anni, mentre i centenari si avvicinano alle 250 unità. I livelli di autosufficienza non dipendono solo dall’età, ma diminuiscono con l’invecchiamento. Dall’indagine sulla qualità della vita realizzata dal Comune di Bologna sappiamo che oggi le persone che dichiarano di prendersi cura di un anziano sopra i 75 anni sono stimate in 17 mila. Il 33% degli over 65 a Bologna oggi abita da solo, percentuale che sale al 50% per gli over 80.
Da questi dati e da questa tendenza all’invecchiamento della popolazione e quindi dell’aspettativa di vita in città, parte il progettoBologna Serena per gli anziani.
Bologna Serena per gli anziani è il nuovo progetto con il quale Fondazione Carisbo, Comune e Chiesa di Bologna collaboreranno nei prossimi tre anni, a partire dal 2025, nel realizzare servizi di supporto, assistenza e inclusione sociale dedicati alla popolazione anziana e ai caregiver, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli over 65.
Bologna Serena per gli anziani ha gli obiettivi di:
innovare e rafforzare le risposte del sistema dei servizi mirati a rispondere ai bisogni della terza età;
sperimentare nuove risposte al cambiamento dei bisogni espressi dalla popolazione anziana alla luce delle mutazioni sociali e demografiche;
aggregare istituzioni, soggetti del terzo settore e comunità nel progettare e realizzare insieme un nuovo welfare per gli anziani.
Questi obiettivi saranno realizzati lungo tre assi strategici:
il domicilio come prospettiva prioritaria per il benessere dell’anziano;
la valorizzazione del ruolo del caregiver familiare e delle assistenti familiari;
la risposta a chi non entra nelle strutture residenziali sociosanitarie.
La convenzionetra gli enti sarà approvata nella prossima Giunta e prevede un investimento da parte della Fondazione Carisbo, che partecipa alla redazione delle linee guida e alle azioni, allo sviluppo, monitoraggio e valutazione del progetto, pari a 4,25 milioni di euro nell’arco di un triennio (di cui 1,25 milioni nel 2025, 1,5 milioni per il 2026 e 1,5 per il 2027).
Il Comune attuerà il progetto secondo le linee guida concordate, cofinanziandolo con ulteriori interventi nell’ambito delle risorse del proprio bilancio, per un valore di altri 4,5 milioni di euro nel triennio 2025/2027.
Questi fondi, pari a 9 milioni di euro in 3 anni, saranno destinati alle attività previste e gli enti collaboreranno nella gestione e il coordinamento delle azioni in collaborazione con gli enti e i soggetti del territorio garantendo la partecipazione della rete socio-sanitaria, in particolare Ausl di Bologna e Asp Città di Bologna, mentre la Chiesa di Bologna si impegna a collaborare al monitoraggio del progetto in sinergia con i propri servizi di ascolto territoriale.
Questo budget sarà suddiviso nel triennio su varie linee progettuali che riguardano:
interventi per i caregiver;
costruire una comunità dementia friendly;
potenziamento di telecontrollo, teleassistenza, telecompagnia;
servizi sociosanitari aperti;
promozione dell’invecchiamento in salute;
la creazione di un luogo e un team di riferimento in città sulle politiche per gli anziani.
A Villa Serena un punto di riferimento sulle politiche per le persone anziane
Sarà Villa Serena il punto di riferimento dove realizzare un luogo fisico in città per le famiglie, i cittadini, le associazioni e la comunità professionale sulle politiche per gli anziani. Lo spazio potrà essere allestito con mostre a tema, materiale informativo sulle opportunità esistenti, punti di informazione e orientamento per gli anziani sui temi della salute e dei servizi, uffici da dedicare all’organizzazione di eventi, gite o vacanze, locali e spazi aperti per lo svolgimento di attività di socializzazione, culturali e sportive.
Sarà sede di un team dedicato all’analisi del fenomeno dell’invecchiamento demografico e alla creazione di progettazioni innovative a partire dalla raccolta di dati affidabili e comparabili per monitorare i progressi delle azioni messe in campo e per la definizione delle politiche in questo ambito. Le nuove informazioni raccolte sui caregiver potranno offrire una maggior conoscenza delle conseguenze dell’assistenza informale sullo stress di chi si prende cura dei propri familiari, sulle diseguaglianze di genere ad esse connesse, sull’effettiva capacità di accesso ai servizi per le long term care, sulle diseguaglianze territoriali e servire alla produzione di conoscenze da mettere a disposizione della città per costruire il futuro welfare per gli anziani a Bologna.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo entra a far parte del Consorzio BI-REX di Bologna
23 Aprile 2025
Fondazione Carisbo annuncia la sua adesione al Consorzio BI-REX Big Data Innovation & Research Excellence, Competence Center nazionale e soggetto attuatore del Pnrr ad alta specializzazione sui Big Data, Industria 4.0 e Transizione 5.0.
La convenzione siglata, della durata di 3 anni e rinnovabile, darà avvio a forme di collaborazione sinergica, particolarmente focalizzate su iniziative per lo sviluppo economico del territorio, tramite la promozione di attività nell’ambito di Industria 4.0 di ricerca applicata, l’attivazione di progetti di innovazione e supporto all’imprenditorialità, nonché la messa a punto di percorsi di incubazione, accelerazione, orientamento e formazione.
Fondazione Carisbo e Consorzio BI-REX saranno così impegnate nella partecipazione congiunta a bandi europei, nazionali, regionali per la realizzazione di progetti di ricerca e formazione, attivando programmi di incubazione e accelerazione d’impresa, sostenendo la partecipazione delle rispettive startup a iniziative di networking e favorendone l’accesso, tramite tariffe agevolate, agli spazi di coworking nelle rispettive strutture.
Fondazione Carisbo è una fondazione di origine bancaria che persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo del territorio metropolitano di Bologna. Con il progetto BIGBO – Boost Innovation Garage, polo dedicato ai talenti, all’innovazione e alla trasformazione digitale, la Fondazione contribuisce nel diffondere una cultura imprenditoriale innovativa, generando un impatto tangibile e creando nuove opportunità di lavoro. BIGBO offre spazi di lavoro flessibili, multifunzionali e organizza tavole rotonde ed eventi incentrati su innovazione e tecnologia, programmi di accelerazione, attività di collegamento tra aziende consolidate e startup.
Il Competence Center BI-REX, con sede a Bologna, si configura come Public Private Partnership che raccoglie 64 player tra Università, Centri di Ricerca e Imprese di eccellenza, con l’obiettivo di supportare le aziende nei processi di innovazione, trasformazione digitale e sostenibilità, favorendo l’adozione delle tecnologie Industria 4.0 e 5.0 e il trasferimento tecnologico attraverso una vasta serie di servizi. Principale valore aggiunto di BI-REX è rappresentato dalla Linea Pilota, fabbrica digitale interconnessa completamente a disposizione delle imprese, in cui le tecnologie 4.0 and 5.0 sono integrate con quelle tradizionali.
Persone
Pubblicato il bando “Dritti al Punto” del Fondo per la Repubblica Digitale
22 Aprile 2025
Il contesto italiano
Lo sviluppo delle competenze digitali è uno degli obiettivi strategici dell’Unione europea, che mira a dotare almeno l’80% dei cittadini tra i 16 e i 74 anni di competenze digitali di base entro il 2030. A guidare questo processo è il quadro europeoDigComp 2.2, che individua cinque aree chiave – dalla sicurezza informatica, alla creazione di contenuti – ritenute essenziali per una piena partecipazione alla vita sociale e professionale. L’Italia, tuttavia, registra un significativo ritardo rispetto alla media UE: nel 2023 solo il 46% degli adulti possedeva competenze digitali almeno di base.
Il quadro è aggravato da divari generazionali e territoriali: tra i giovani (16-24 anni) la quota sale al 59%, mentre tra gli over 65 crolla al 19%, con le regioni del Sud ampiamente sotto la media UE (34%). Per colmare il ritardo, il PNRR ha attivato la misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, con l’obiettivo di formare 2 milioni di cittadini entro il 2026 attraverso 3000 Punti Digitale Facile. Sebbene la rete dei punti sia stata attivata, a marzo 2025, sono stati raggiunti circa 760 mila cittadini, pari al 38% dell’obiettivo, con risultati disomogenei tra le diverse regioni.
Bando Dritti al Punto
Il bando intende sostenere progetti di formazione all’interno dei Punti Digitale Facile, integrando le attività già pianificate e realizzate nell’ambito della misura M1C1 1.7.2 “Rete dei servizi di facilitazione digitale” del PNRR, al fine di potenziarne l’offerta formativa.
In particolare, si intende selezionare progetti formativi rivolti a tutti i cittadini, incentrati sui temi individuati dal quadro europeo DigComp 2.2, come l’alfabetizzazione su informazione e dati, ovvero la capacità di analizzare criticamente fonti e contenuti online e distinguere le informazioni affidabili dalle fake news; la sicurezza informatica, intesa come consapevolezza dei rischi digitali e capacità di proteggere dispositivi e dati personali; la creazione di contenuti digitali, anche con il supporto dell’Intelligenza Artificiale, promuovendo un uso consapevole e responsabile degli strumenti digitali e una riflessione sulle implicazioni etiche, sociali e legali dell’IA; infine, la comunicazione e collaborazione attraverso le tecnologie digitali, per incentivare l’uso attivo dei servizi digitali pubblici e privati (come l’uso di app quali Io e IT-Wallet, o servizi come Identità digitale, Domicilio digitale e Fascicolo sanitario elettronico), sviluppando strategie comunicative efficaci e inclusive nei diversi ambienti digitali.
Chi può partecipare
Le proposte possono essere presentate da Soggetti attuatori o Soggetti sub-attuatori della misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, che si occupino direttamente o indirettamente – per tramite di Soggetti realizzatori – della gestione di almeno un Punto Digitale Facile, o ancora da Soggetti realizzatori della misura, intesi come enti privati che abbiano sottoscritto un’apposita convenzione/contratto con un Soggetto attuatore/sub-attuatore per la co-gestione e co-progettazione delle attività presso uno o più Punti Digitale Facile.
Le proposte progettuali, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma Re@dy, entro le ore 11 del30 maggio 2025.
Composizione della lista congiunta di candidati al Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025/2026/2027 di Intesa Sanpaolo S.p.A.
28 Marzo 2025
Le Fondazioni aderenti al patto parasociale di consultazione e voto sottoscritto l’11 novembre 2024 in relazione all’Assemblea di Intesa Sanpaolo convocata per il 29 aprile 2025, anche sulla base degli orientamenti manifestati dal Consiglio di Amministrazione uscente della Banca per la composizione della lista dei candidati alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025−2027 e con l’intento di assicurare:
la composizione quantitativamente ottimale, avuto riguardo alla complessità organizzativa, di operatività e di governance della Banca e alle valutazioni espresse sulle dinamiche di funzionamento dell’Organo collegiale;
la continuità di azione ed il mantenimento del patrimonio informativo e di esperienze acquisito nel corso dei precedenti mandati;
un riscontro concreto alle esigenze di continuare a esprimere scelte di elevata qualità, diversità, complementarità e di integrare nuove competenze strategiche, professionalità e personalità, al fine di dare continuità alle capacità di approfondimento e di dibattito in tutte le complesse materie di competenza del Consiglio e del Comitato per il Controllo sulla Gestione, e permettere un’adeguata costituzione e funzionalità dei Comitati endo−consiliari;
hanno depositato in data 27 marzo 2025 la seguente lista di 17 candidati così articolata:
SEZIONE 1
GIAN MARIA GROS-PIETRO
PAOLA TAGLIAVINI
CARLO MESSINA
MARIANGELA ZAPPIA
FRANCO CERUTI
PAOLO MARIA VITTORIO GRANDI
LUCIANO NEBBIA
LIANA LOGIURATO
PIETRO PREVITALI
MARIA ALESSANDRA STEFANELLI
BRUNO MARIA PARIGI
DONATELLA BUSSO
SILVIA MERLO
PAOLO MESSA
SEZIONE 2
FABRIZIO MOSCA
MARIELLA TAGLIABUE
MAURA CAMPRA
Nel medesimo contesto, le Fondazioni hanno proposto (i) di determinare in 19 il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da nominare, (ii) di riconfermare il Prof. Gian Maria Gros−Pietro quale Presidente del Consiglio di Amministrazione e (iii) di nominare la Prof.a Paola Tagliavini quale Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione; nonché (iv) di indicare il Dott. Carlo Messina come profilo ideale per la posizione di Consigliere Delegato e CEO, nell’ambito della lista presentata, ferme restando le piene prerogative proprie del Consiglio di Amministrazione che sarà nominato, in ragione dei poteri definiti dallo Statuto sociale.
Alla luce dei risultati conseguiti nell’ultimo decennio dalla Banca, che hanno posto Intesa Sanpaolo in una posizione di vertice assoluto tra le banche europee, sia per l’affidabilità sia per il sostegno allo sviluppo del Paese, i Presidenti delle Fondazioni, nella loro connaturata rappresentanza di azionisti istituzionali di lungo termine, esprimono vivo apprezzamento per la visione e la gestione altamente efficace da parte del CEO e conseguentemente auspicano che il Dr. Carlo Messina possa garantire il suo ruolo di leadership nella Banca anche per i successivi mandati.
Infine, le Fondazioni hanno proposto, in linea con quanto evidenziato dal Consiglio uscente, la conferma degli emolumenti per i consiglieri che non siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione e l’incremento del compenso fisso specifico per i consiglieri che siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione nonché del compenso additivo del Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione.
Sviluppo del territorio
Aperto il bando Fairplay (terza sessione erogativa 2025)
28 Marzo 2025
Per l’area Sviluppo del territorio (settore Educazione, istruzione e formazione) e la missione “Formazione del capitale umano”, con specifico riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile SDG n° 4 “Istruzione di qualità” e SDG n° 9 “Imprese, innovazione e infrastrutture”, il bando Fairplay accessibile fino al 5 maggio rende disponibili risorse per 150.000 euro allo scopo di:
promuovere l’idea di sport inclusivo, aperto a tutti, capace di incidere positivamente sulla coesione sociale della comunità territoriale;
incentivare la rigenerazione di spazi in un’ottica di condivisione e cura del bene comune;
favorire la diffusione di valori educativi e corretti stili di vita.
Acri lancia il Premio GenP – Giovani che partecipano
13 Giugno 2025
Aperte fino al 14 settembre le candidature al premio per le organizzazioni del Terzo settore che incentivano la partecipazione giovanile
Non è vero che i giovani non partecipano e non si impegnano a migliorare il Paese. Lo fanno, ma non sempre all’interno delle organizzazioni tradizionali del Terzo settore. Sempre più spesso scelgono forme di impegno fluide, informali, legate a cause specifiche – come l’ambiente, i diritti civili e la giustizia sociale – e lontane da strutture composte e guidate prevalentemente da persone di generazioni passate. In questo scenario, molte realtà del Terzo settore stanno cercando nuove strade per coinvolgere le nuove generazioni anche all’interno dei propri processi decisionali.
In questo scenario nasce “GenP – Giovani che partecipano”, un premio promosso da Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria, dedicato alle organizzazioni del Terzo settore composte da giovani che valorizzino il protagonismo giovanile. Il premio si rivolge a realtà i cui organi di amministrazione siano composti o coinvolgano giovani under 35, incentivando la loro partecipazione attiva nella progettazione e realizzazione dei progetti. Il premio intende infatti portare alla luce e dare visibilità a esperienze significative di partecipazione giovanile.
Le organizzazioni vincitrici riceveranno un contributo di 10mila euro ciascuna e saranno premiate nel corso di un evento nazionale che si terrà nel mese di dicembre 2025.
Le candidature sono aperte fino al 14 settembre 2025 sul sito ufficiale www.genp.it, dove sono disponibili il regolamento completo e il modulo di partecipazione.
A novembre verrà annunciata la shortlist delle 10 organizzazioni finaliste e, tra queste, una giuria composta da esperti del settore e rappresentanti di Acri selezionerà le 3 organizzazioni vincitrici.
I componenti della giuria:
Ferruccio de Bortoli, giornalista
Lucrezia Ferrara, Young Advisory Board Fondazione Compagnia di San Paolo
Luca Gori, presidente Commissione Innovazione sociale di Acri
Clara Morelli, autrice Will Media
Vanessa Pallucchi, portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore
Tommaso Salaroli, cofondatore e CEO di Scomodo
Michele Sciscioli, capo Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale
Media partner dell’iniziativa sono Vita e Will, mentre Percorsi di Secondo Welfare realizzerà e presenterà, in occasione dell’evento di premiazione, un’indagine sul tasso di under 35 nei Cda delle organizzazioni del Terzo settore.
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa
10 Giugno 2025
Assegnate 6 borse di studio per programmi di vita e di studio all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione Carisbo
Sono stati premiati, presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, i 6 studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura. I 6 studenti potranno vivere e studiare per un trimestre fino ad un anno scolastico all’estero, accolti in una famiglia e una scuola del luogo e assistiti dai volontari locali.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Fondazione Intercultura e Fondazione Carisbo che risale al 2020-2021 e, grazie ad essa, 62 studentesse e studenti delle scuole secondarie di II grado – a cui si aggiungono i 6 studenti premiati quest’anno – hanno finora potuto vivere un’esperienza autentica delle diversità e acquisire nuove competenze utili per la loro vita personale e professionale.
Alla cerimonia di premiazione è intervenuta Maila Quaglia, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Carisbo, insieme a Vincenzo Morlini, past Consigliere di Amministrazione di Intercultura, poi Direttore Esecutivo di Intercultura e poi Presidente internazionale di AFS, alle famiglie dei giovani ambasciatori nel mondo e ai volontari di Intercultura, che proprio in questi mesi si stanno occupando della formazione degli studenti in partenza per prepararli alla loro esperienza.
I vincitori sono:
Sara, iscritta al Liceo E. Fermi di Bologna e in partenza per un programma scolastico semestrale in Brasile;
Steven, iscritto al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Thailandia;
Geremia, iscritto all’IIS G. Bruno di Medicina e in partenza per un programma annuale in Lettonia;
Francesca, iscritta all’IIS Montessori-Da Vinci di Porretta Terme e in partenza per un programma annuale in Perù;
Sabrina, iscritta al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma annuale in Honduras;
Matteo, iscritto al Liceo L. Bassi di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Messico.
Emozionati e felici per il traguardo raggiunto, alcuni ragazzi hanno così commentato la vincita della borsa di studio.
Geremia: «Quando ho scoperto di aver vinto, ho sentito come un ritorno brusco al presente. Quella che fino a poco prima sembrava solo un’idea improbabile era diventata concreta. È stato uno shock di consapevolezza. Ero felice, ma allo stesso tempo ero offuscato da tante altre emozioni, compresa la paura iniziale. Marco Aurelioperò, affermava che “ciò che ostacola l’azione, la promuove”, come se fosse proprio l’attrito, a dare lo slancio. Così il timore, invece di essere un intralcio, è ciò che valorizza la scelta.»
Sabrina: «Ho deciso di accettare questa sfida perché volevo mettermi in gioco davvero. Sentivo il bisogno di uscire dalla mia routine e conoscere un altro modo di vivere. L’Honduras, con la sua cultura e la sua lingua completamente nuove per me, mi è sembrato il luogo perfetto per farlo. So che sarà difficile, ma credo che le sfide più grandi siano anche le più formative.» Con loro erano presenti anche due ex vincitrici del concorso Intercultura e della borsa di studio FormazionEuropa, Sara Bonora, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Brasile a.s. 2023-24 e Matilde Mazzanti, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Cile a.s. 2023-24.
Ricerca Ipsos: l’esperienza con Intercultura decisiva per la propria vita per il 68% degli ex partecipanti
Partire con Intercultura non è solo un soggiorno all’estero, ma un’esperienza che lascia il segno per tutta la vita. Un’indagine Ipsos su 958 ex studenti, oggi tra i 20 e i 64 anni, lo conferma. Il 68% riconosce un impatto decisivo sulla propria identità e attribuisce ai volontari un ruolo chiave nel proprio percorso di crescita personale. Vivere e studiare all’estero con Intercultura permette di sviluppare competenze trasversali, fondamentali sia nella vita personale che in quella professionale.
Il 58% ha scelto destinazioni non convenzionali tra cui l’Asia, l’America Latina e l’Africa sviluppando un atteggiamento di apertura alla diversità culturale e competenze linguistiche: tutti parlano almeno un’altra lingua oltre all’inglese. Le soft skills ne escono rafforzate: il 97% migliora le relazioni, l’89% diventa più autonomo e il 74% si sente pronto alle sfide del mondo di oggi.
Sul piano personale, chi ha vissuto l’esperienza Intercultura denota una grande attenzione e accettazione delle diversità e una coscienza sociale evoluta e sensibile a tematiche di equità. E infine, il 65% si dichiara felice della propria vita, un aspetto che deriva dalla maggiore consapevolezza delle proprie risorse e da una marcata adattabilità di fronte ai cambiamenti. Intercultura non è solo un viaggio, ma un investimento nel futuro di sé stessi e del mondo intero.
Persone
Al via il canale di cofinanziamento del Fondo per la Repubblica Digitale
26 Maggio 2025
L’iniziativa
Annunciata dall’Impresa socialeFondo per la Repubblica Digitalel’attivazione di un canale di cofinanziamento da 5 milioni di euro, destinato a sostenere progetti ed iniziative congiunte orientate allo sviluppo delle competenze digitali e all’inclusione sociale, economica e lavorativa dei cittadini.
L’iniziativa, parte del Piano Strategico 2025–2026 approvato dal Comitato di Indirizzo Strategico del Fondo per la Repubblica Digitale, rappresenta uno strumento innovativo per attivare collaborazioni strategiche tra enti pubblici, privati e del Terzo Settore, con l’obiettivo di amplificare l’impatto delle azioni formative sul territorio.
Il canale di cofinanziamento, che mira ad attrarre risorse supplementari coerenti con le finalità del Fondo per la Repubblica Digitale, vuole inoltre favorire un confronto positivo con le esperienze di altri soggetti, portando avanti collaborazioni strategiche per arricchire reciprocamente la conoscenza, le pratiche e le esperienze sui temi relativi alla formazione e all’inclusione digitale. Questo approccio permette di amplificare l’impatto delle iniziative sostenute e di rafforzare la consapevolezza sul valore dell’investimento e della collaborazione per promuovere la formazione digitale e il reinserimento sociale delle categorie più fragili. Oltre a generare un effetto leva sulle risorse economiche messe in campo dal Fondo per la Repubblica Digitale e dagli interlocutori coinvolti, l’apertura del canale di cofinanziamento mira anche a sperimentare forme di innovazione, sia negli ambiti di intervento sia nelle modalità operative o metodologiche scelte.
Modalità di partecipazione
Il canale di cofinanziamento è aperto a soggetti pubblici e privati, con o senza scopo di lucro. Le iniziative e le progettualità promosse dovranno focalizzarsi su tematiche di interesse condiviso, attraverso tre modalità operative:
bandi pubblici elaborati e promossi congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori in funzione di enti erogatori;
progetti proposti direttamente da enti del Terzo Settore e sostenuti, almeno al 50%, da risorse interne e/o esterne provenienti da uno o più cofinanziatori;
iniziative elaborate e promosse congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori per la realizzazione di opportunità rivolte alla collettività in linea con la mission del Fondo per la Repubblica Digitale.
Il processo di selezione si articola in due momenti: una prima fase, in cui i soggetti interessati presentano la propria idea progettuale e una seconda fase, riservata esclusivamente alle idee ritenute idonee, in cui si procederà con la progettazione esecutiva. I criteri di selezione includono: coerenza con la missione del Fondo, originalità della proposta, assenza di contenuti già sottoposti o respinti, e assenza di interventi per l’acquisto e la costruzione di infrastrutture o esclusivamente finalizzate alla ricerca.
Le proposte potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili.
Risorse disponibili
Il Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale ha stanziato in totale 5 milioni di euro.
Fondazione, Comune e Chiesa di Bologna insieme per il progetto Bologna Serena per gli anziani
19 Maggio 2025
Investimento complessivo da 9 milioni di euro in tre anni per un progetto sulla qualità della vita delle persone over 65. Villa Serena come punto di riferimento per persone anziane
A Bologna la popolazione over 65, conta circa 96.000 persone, sono il 25% della popolazione. Saranno oltre 100 mila tra dieci anni e 109 mila tra venti. Di questi, quasi 55.000 hanno più di 75 anni e 36.000 superano gli 80 anni, mentre i centenari si avvicinano alle 250 unità. I livelli di autosufficienza non dipendono solo dall’età, ma diminuiscono con l’invecchiamento. Dall’indagine sulla qualità della vita realizzata dal Comune di Bologna sappiamo che oggi le persone che dichiarano di prendersi cura di un anziano sopra i 75 anni sono stimate in 17 mila. Il 33% degli over 65 a Bologna oggi abita da solo, percentuale che sale al 50% per gli over 80.
Da questi dati e da questa tendenza all’invecchiamento della popolazione e quindi dell’aspettativa di vita in città, parte il progettoBologna Serena per gli anziani.
Bologna Serena per gli anziani è il nuovo progetto con il quale Fondazione Carisbo, Comune e Chiesa di Bologna collaboreranno nei prossimi tre anni, a partire dal 2025, nel realizzare servizi di supporto, assistenza e inclusione sociale dedicati alla popolazione anziana e ai caregiver, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli over 65.
Bologna Serena per gli anziani ha gli obiettivi di:
innovare e rafforzare le risposte del sistema dei servizi mirati a rispondere ai bisogni della terza età;
sperimentare nuove risposte al cambiamento dei bisogni espressi dalla popolazione anziana alla luce delle mutazioni sociali e demografiche;
aggregare istituzioni, soggetti del terzo settore e comunità nel progettare e realizzare insieme un nuovo welfare per gli anziani.
Questi obiettivi saranno realizzati lungo tre assi strategici:
il domicilio come prospettiva prioritaria per il benessere dell’anziano;
la valorizzazione del ruolo del caregiver familiare e delle assistenti familiari;
la risposta a chi non entra nelle strutture residenziali sociosanitarie.
La convenzionetra gli enti sarà approvata nella prossima Giunta e prevede un investimento da parte della Fondazione Carisbo, che partecipa alla redazione delle linee guida e alle azioni, allo sviluppo, monitoraggio e valutazione del progetto, pari a 4,25 milioni di euro nell’arco di un triennio (di cui 1,25 milioni nel 2025, 1,5 milioni per il 2026 e 1,5 per il 2027).
Il Comune attuerà il progetto secondo le linee guida concordate, cofinanziandolo con ulteriori interventi nell’ambito delle risorse del proprio bilancio, per un valore di altri 4,5 milioni di euro nel triennio 2025/2027.
Questi fondi, pari a 9 milioni di euro in 3 anni, saranno destinati alle attività previste e gli enti collaboreranno nella gestione e il coordinamento delle azioni in collaborazione con gli enti e i soggetti del territorio garantendo la partecipazione della rete socio-sanitaria, in particolare Ausl di Bologna e Asp Città di Bologna, mentre la Chiesa di Bologna si impegna a collaborare al monitoraggio del progetto in sinergia con i propri servizi di ascolto territoriale.
Questo budget sarà suddiviso nel triennio su varie linee progettuali che riguardano:
interventi per i caregiver;
costruire una comunità dementia friendly;
potenziamento di telecontrollo, teleassistenza, telecompagnia;
servizi sociosanitari aperti;
promozione dell’invecchiamento in salute;
la creazione di un luogo e un team di riferimento in città sulle politiche per gli anziani.
A Villa Serena un punto di riferimento sulle politiche per le persone anziane
Sarà Villa Serena il punto di riferimento dove realizzare un luogo fisico in città per le famiglie, i cittadini, le associazioni e la comunità professionale sulle politiche per gli anziani. Lo spazio potrà essere allestito con mostre a tema, materiale informativo sulle opportunità esistenti, punti di informazione e orientamento per gli anziani sui temi della salute e dei servizi, uffici da dedicare all’organizzazione di eventi, gite o vacanze, locali e spazi aperti per lo svolgimento di attività di socializzazione, culturali e sportive.
Sarà sede di un team dedicato all’analisi del fenomeno dell’invecchiamento demografico e alla creazione di progettazioni innovative a partire dalla raccolta di dati affidabili e comparabili per monitorare i progressi delle azioni messe in campo e per la definizione delle politiche in questo ambito. Le nuove informazioni raccolte sui caregiver potranno offrire una maggior conoscenza delle conseguenze dell’assistenza informale sullo stress di chi si prende cura dei propri familiari, sulle diseguaglianze di genere ad esse connesse, sull’effettiva capacità di accesso ai servizi per le long term care, sulle diseguaglianze territoriali e servire alla produzione di conoscenze da mettere a disposizione della città per costruire il futuro welfare per gli anziani a Bologna.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo entra a far parte del Consorzio BI-REX di Bologna
23 Aprile 2025
Fondazione Carisbo annuncia la sua adesione al Consorzio BI-REX Big Data Innovation & Research Excellence, Competence Center nazionale e soggetto attuatore del Pnrr ad alta specializzazione sui Big Data, Industria 4.0 e Transizione 5.0.
La convenzione siglata, della durata di 3 anni e rinnovabile, darà avvio a forme di collaborazione sinergica, particolarmente focalizzate su iniziative per lo sviluppo economico del territorio, tramite la promozione di attività nell’ambito di Industria 4.0 di ricerca applicata, l’attivazione di progetti di innovazione e supporto all’imprenditorialità, nonché la messa a punto di percorsi di incubazione, accelerazione, orientamento e formazione.
Fondazione Carisbo e Consorzio BI-REX saranno così impegnate nella partecipazione congiunta a bandi europei, nazionali, regionali per la realizzazione di progetti di ricerca e formazione, attivando programmi di incubazione e accelerazione d’impresa, sostenendo la partecipazione delle rispettive startup a iniziative di networking e favorendone l’accesso, tramite tariffe agevolate, agli spazi di coworking nelle rispettive strutture.
Fondazione Carisbo è una fondazione di origine bancaria che persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo del territorio metropolitano di Bologna. Con il progetto BIGBO – Boost Innovation Garage, polo dedicato ai talenti, all’innovazione e alla trasformazione digitale, la Fondazione contribuisce nel diffondere una cultura imprenditoriale innovativa, generando un impatto tangibile e creando nuove opportunità di lavoro. BIGBO offre spazi di lavoro flessibili, multifunzionali e organizza tavole rotonde ed eventi incentrati su innovazione e tecnologia, programmi di accelerazione, attività di collegamento tra aziende consolidate e startup.
Il Competence Center BI-REX, con sede a Bologna, si configura come Public Private Partnership che raccoglie 64 player tra Università, Centri di Ricerca e Imprese di eccellenza, con l’obiettivo di supportare le aziende nei processi di innovazione, trasformazione digitale e sostenibilità, favorendo l’adozione delle tecnologie Industria 4.0 e 5.0 e il trasferimento tecnologico attraverso una vasta serie di servizi. Principale valore aggiunto di BI-REX è rappresentato dalla Linea Pilota, fabbrica digitale interconnessa completamente a disposizione delle imprese, in cui le tecnologie 4.0 and 5.0 sono integrate con quelle tradizionali.
Persone
Pubblicato il bando “Dritti al Punto” del Fondo per la Repubblica Digitale
22 Aprile 2025
Il contesto italiano
Lo sviluppo delle competenze digitali è uno degli obiettivi strategici dell’Unione europea, che mira a dotare almeno l’80% dei cittadini tra i 16 e i 74 anni di competenze digitali di base entro il 2030. A guidare questo processo è il quadro europeoDigComp 2.2, che individua cinque aree chiave – dalla sicurezza informatica, alla creazione di contenuti – ritenute essenziali per una piena partecipazione alla vita sociale e professionale. L’Italia, tuttavia, registra un significativo ritardo rispetto alla media UE: nel 2023 solo il 46% degli adulti possedeva competenze digitali almeno di base.
Il quadro è aggravato da divari generazionali e territoriali: tra i giovani (16-24 anni) la quota sale al 59%, mentre tra gli over 65 crolla al 19%, con le regioni del Sud ampiamente sotto la media UE (34%). Per colmare il ritardo, il PNRR ha attivato la misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, con l’obiettivo di formare 2 milioni di cittadini entro il 2026 attraverso 3000 Punti Digitale Facile. Sebbene la rete dei punti sia stata attivata, a marzo 2025, sono stati raggiunti circa 760 mila cittadini, pari al 38% dell’obiettivo, con risultati disomogenei tra le diverse regioni.
Bando Dritti al Punto
Il bando intende sostenere progetti di formazione all’interno dei Punti Digitale Facile, integrando le attività già pianificate e realizzate nell’ambito della misura M1C1 1.7.2 “Rete dei servizi di facilitazione digitale” del PNRR, al fine di potenziarne l’offerta formativa.
In particolare, si intende selezionare progetti formativi rivolti a tutti i cittadini, incentrati sui temi individuati dal quadro europeo DigComp 2.2, come l’alfabetizzazione su informazione e dati, ovvero la capacità di analizzare criticamente fonti e contenuti online e distinguere le informazioni affidabili dalle fake news; la sicurezza informatica, intesa come consapevolezza dei rischi digitali e capacità di proteggere dispositivi e dati personali; la creazione di contenuti digitali, anche con il supporto dell’Intelligenza Artificiale, promuovendo un uso consapevole e responsabile degli strumenti digitali e una riflessione sulle implicazioni etiche, sociali e legali dell’IA; infine, la comunicazione e collaborazione attraverso le tecnologie digitali, per incentivare l’uso attivo dei servizi digitali pubblici e privati (come l’uso di app quali Io e IT-Wallet, o servizi come Identità digitale, Domicilio digitale e Fascicolo sanitario elettronico), sviluppando strategie comunicative efficaci e inclusive nei diversi ambienti digitali.
Chi può partecipare
Le proposte possono essere presentate da Soggetti attuatori o Soggetti sub-attuatori della misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, che si occupino direttamente o indirettamente – per tramite di Soggetti realizzatori – della gestione di almeno un Punto Digitale Facile, o ancora da Soggetti realizzatori della misura, intesi come enti privati che abbiano sottoscritto un’apposita convenzione/contratto con un Soggetto attuatore/sub-attuatore per la co-gestione e co-progettazione delle attività presso uno o più Punti Digitale Facile.
Le proposte progettuali, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma Re@dy, entro le ore 11 del30 maggio 2025.
Composizione della lista congiunta di candidati al Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025/2026/2027 di Intesa Sanpaolo S.p.A.
28 Marzo 2025
Le Fondazioni aderenti al patto parasociale di consultazione e voto sottoscritto l’11 novembre 2024 in relazione all’Assemblea di Intesa Sanpaolo convocata per il 29 aprile 2025, anche sulla base degli orientamenti manifestati dal Consiglio di Amministrazione uscente della Banca per la composizione della lista dei candidati alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025−2027 e con l’intento di assicurare:
la composizione quantitativamente ottimale, avuto riguardo alla complessità organizzativa, di operatività e di governance della Banca e alle valutazioni espresse sulle dinamiche di funzionamento dell’Organo collegiale;
la continuità di azione ed il mantenimento del patrimonio informativo e di esperienze acquisito nel corso dei precedenti mandati;
un riscontro concreto alle esigenze di continuare a esprimere scelte di elevata qualità, diversità, complementarità e di integrare nuove competenze strategiche, professionalità e personalità, al fine di dare continuità alle capacità di approfondimento e di dibattito in tutte le complesse materie di competenza del Consiglio e del Comitato per il Controllo sulla Gestione, e permettere un’adeguata costituzione e funzionalità dei Comitati endo−consiliari;
hanno depositato in data 27 marzo 2025 la seguente lista di 17 candidati così articolata:
SEZIONE 1
GIAN MARIA GROS-PIETRO
PAOLA TAGLIAVINI
CARLO MESSINA
MARIANGELA ZAPPIA
FRANCO CERUTI
PAOLO MARIA VITTORIO GRANDI
LUCIANO NEBBIA
LIANA LOGIURATO
PIETRO PREVITALI
MARIA ALESSANDRA STEFANELLI
BRUNO MARIA PARIGI
DONATELLA BUSSO
SILVIA MERLO
PAOLO MESSA
SEZIONE 2
FABRIZIO MOSCA
MARIELLA TAGLIABUE
MAURA CAMPRA
Nel medesimo contesto, le Fondazioni hanno proposto (i) di determinare in 19 il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da nominare, (ii) di riconfermare il Prof. Gian Maria Gros−Pietro quale Presidente del Consiglio di Amministrazione e (iii) di nominare la Prof.a Paola Tagliavini quale Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione; nonché (iv) di indicare il Dott. Carlo Messina come profilo ideale per la posizione di Consigliere Delegato e CEO, nell’ambito della lista presentata, ferme restando le piene prerogative proprie del Consiglio di Amministrazione che sarà nominato, in ragione dei poteri definiti dallo Statuto sociale.
Alla luce dei risultati conseguiti nell’ultimo decennio dalla Banca, che hanno posto Intesa Sanpaolo in una posizione di vertice assoluto tra le banche europee, sia per l’affidabilità sia per il sostegno allo sviluppo del Paese, i Presidenti delle Fondazioni, nella loro connaturata rappresentanza di azionisti istituzionali di lungo termine, esprimono vivo apprezzamento per la visione e la gestione altamente efficace da parte del CEO e conseguentemente auspicano che il Dr. Carlo Messina possa garantire il suo ruolo di leadership nella Banca anche per i successivi mandati.
Infine, le Fondazioni hanno proposto, in linea con quanto evidenziato dal Consiglio uscente, la conferma degli emolumenti per i consiglieri che non siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione e l’incremento del compenso fisso specifico per i consiglieri che siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione nonché del compenso additivo del Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione.
Sviluppo del territorio
Aperto il bando Fairplay (terza sessione erogativa 2025)
28 Marzo 2025
Per l’area Sviluppo del territorio (settore Educazione, istruzione e formazione) e la missione “Formazione del capitale umano”, con specifico riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile SDG n° 4 “Istruzione di qualità” e SDG n° 9 “Imprese, innovazione e infrastrutture”, il bando Fairplay accessibile fino al 5 maggio rende disponibili risorse per 150.000 euro allo scopo di:
promuovere l’idea di sport inclusivo, aperto a tutti, capace di incidere positivamente sulla coesione sociale della comunità territoriale;
incentivare la rigenerazione di spazi in un’ottica di condivisione e cura del bene comune;
favorire la diffusione di valori educativi e corretti stili di vita.
Acri lancia il Premio GenP – Giovani che partecipano
13 Giugno 2025
Aperte fino al 14 settembre le candidature al premio per le organizzazioni del Terzo settore che incentivano la partecipazione giovanile
Non è vero che i giovani non partecipano e non si impegnano a migliorare il Paese. Lo fanno, ma non sempre all’interno delle organizzazioni tradizionali del Terzo settore. Sempre più spesso scelgono forme di impegno fluide, informali, legate a cause specifiche – come l’ambiente, i diritti civili e la giustizia sociale – e lontane da strutture composte e guidate prevalentemente da persone di generazioni passate. In questo scenario, molte realtà del Terzo settore stanno cercando nuove strade per coinvolgere le nuove generazioni anche all’interno dei propri processi decisionali.
In questo scenario nasce “GenP – Giovani che partecipano”, un premio promosso da Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria, dedicato alle organizzazioni del Terzo settore composte da giovani che valorizzino il protagonismo giovanile. Il premio si rivolge a realtà i cui organi di amministrazione siano composti o coinvolgano giovani under 35, incentivando la loro partecipazione attiva nella progettazione e realizzazione dei progetti. Il premio intende infatti portare alla luce e dare visibilità a esperienze significative di partecipazione giovanile.
Le organizzazioni vincitrici riceveranno un contributo di 10mila euro ciascuna e saranno premiate nel corso di un evento nazionale che si terrà nel mese di dicembre 2025.
Le candidature sono aperte fino al 14 settembre 2025 sul sito ufficiale www.genp.it, dove sono disponibili il regolamento completo e il modulo di partecipazione.
A novembre verrà annunciata la shortlist delle 10 organizzazioni finaliste e, tra queste, una giuria composta da esperti del settore e rappresentanti di Acri selezionerà le 3 organizzazioni vincitrici.
I componenti della giuria:
Ferruccio de Bortoli, giornalista
Lucrezia Ferrara, Young Advisory Board Fondazione Compagnia di San Paolo
Luca Gori, presidente Commissione Innovazione sociale di Acri
Clara Morelli, autrice Will Media
Vanessa Pallucchi, portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore
Tommaso Salaroli, cofondatore e CEO di Scomodo
Michele Sciscioli, capo Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale
Media partner dell’iniziativa sono Vita e Will, mentre Percorsi di Secondo Welfare realizzerà e presenterà, in occasione dell’evento di premiazione, un’indagine sul tasso di under 35 nei Cda delle organizzazioni del Terzo settore.
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa
10 Giugno 2025
Assegnate 6 borse di studio per programmi di vita e di studio all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione Carisbo
Sono stati premiati, presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, i 6 studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura. I 6 studenti potranno vivere e studiare per un trimestre fino ad un anno scolastico all’estero, accolti in una famiglia e una scuola del luogo e assistiti dai volontari locali.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Fondazione Intercultura e Fondazione Carisbo che risale al 2020-2021 e, grazie ad essa, 62 studentesse e studenti delle scuole secondarie di II grado – a cui si aggiungono i 6 studenti premiati quest’anno – hanno finora potuto vivere un’esperienza autentica delle diversità e acquisire nuove competenze utili per la loro vita personale e professionale.
Alla cerimonia di premiazione è intervenuta Maila Quaglia, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Carisbo, insieme a Vincenzo Morlini, past Consigliere di Amministrazione di Intercultura, poi Direttore Esecutivo di Intercultura e poi Presidente internazionale di AFS, alle famiglie dei giovani ambasciatori nel mondo e ai volontari di Intercultura, che proprio in questi mesi si stanno occupando della formazione degli studenti in partenza per prepararli alla loro esperienza.
I vincitori sono:
Sara, iscritta al Liceo E. Fermi di Bologna e in partenza per un programma scolastico semestrale in Brasile;
Steven, iscritto al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Thailandia;
Geremia, iscritto all’IIS G. Bruno di Medicina e in partenza per un programma annuale in Lettonia;
Francesca, iscritta all’IIS Montessori-Da Vinci di Porretta Terme e in partenza per un programma annuale in Perù;
Sabrina, iscritta al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma annuale in Honduras;
Matteo, iscritto al Liceo L. Bassi di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Messico.
Emozionati e felici per il traguardo raggiunto, alcuni ragazzi hanno così commentato la vincita della borsa di studio.
Geremia: «Quando ho scoperto di aver vinto, ho sentito come un ritorno brusco al presente. Quella che fino a poco prima sembrava solo un’idea improbabile era diventata concreta. È stato uno shock di consapevolezza. Ero felice, ma allo stesso tempo ero offuscato da tante altre emozioni, compresa la paura iniziale. Marco Aurelioperò, affermava che “ciò che ostacola l’azione, la promuove”, come se fosse proprio l’attrito, a dare lo slancio. Così il timore, invece di essere un intralcio, è ciò che valorizza la scelta.»
Sabrina: «Ho deciso di accettare questa sfida perché volevo mettermi in gioco davvero. Sentivo il bisogno di uscire dalla mia routine e conoscere un altro modo di vivere. L’Honduras, con la sua cultura e la sua lingua completamente nuove per me, mi è sembrato il luogo perfetto per farlo. So che sarà difficile, ma credo che le sfide più grandi siano anche le più formative.» Con loro erano presenti anche due ex vincitrici del concorso Intercultura e della borsa di studio FormazionEuropa, Sara Bonora, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Brasile a.s. 2023-24 e Matilde Mazzanti, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Cile a.s. 2023-24.
Ricerca Ipsos: l’esperienza con Intercultura decisiva per la propria vita per il 68% degli ex partecipanti
Partire con Intercultura non è solo un soggiorno all’estero, ma un’esperienza che lascia il segno per tutta la vita. Un’indagine Ipsos su 958 ex studenti, oggi tra i 20 e i 64 anni, lo conferma. Il 68% riconosce un impatto decisivo sulla propria identità e attribuisce ai volontari un ruolo chiave nel proprio percorso di crescita personale. Vivere e studiare all’estero con Intercultura permette di sviluppare competenze trasversali, fondamentali sia nella vita personale che in quella professionale.
Il 58% ha scelto destinazioni non convenzionali tra cui l’Asia, l’America Latina e l’Africa sviluppando un atteggiamento di apertura alla diversità culturale e competenze linguistiche: tutti parlano almeno un’altra lingua oltre all’inglese. Le soft skills ne escono rafforzate: il 97% migliora le relazioni, l’89% diventa più autonomo e il 74% si sente pronto alle sfide del mondo di oggi.
Sul piano personale, chi ha vissuto l’esperienza Intercultura denota una grande attenzione e accettazione delle diversità e una coscienza sociale evoluta e sensibile a tematiche di equità. E infine, il 65% si dichiara felice della propria vita, un aspetto che deriva dalla maggiore consapevolezza delle proprie risorse e da una marcata adattabilità di fronte ai cambiamenti. Intercultura non è solo un viaggio, ma un investimento nel futuro di sé stessi e del mondo intero.
Persone
Al via il canale di cofinanziamento del Fondo per la Repubblica Digitale
26 Maggio 2025
L’iniziativa
Annunciata dall’Impresa socialeFondo per la Repubblica Digitalel’attivazione di un canale di cofinanziamento da 5 milioni di euro, destinato a sostenere progetti ed iniziative congiunte orientate allo sviluppo delle competenze digitali e all’inclusione sociale, economica e lavorativa dei cittadini.
L’iniziativa, parte del Piano Strategico 2025–2026 approvato dal Comitato di Indirizzo Strategico del Fondo per la Repubblica Digitale, rappresenta uno strumento innovativo per attivare collaborazioni strategiche tra enti pubblici, privati e del Terzo Settore, con l’obiettivo di amplificare l’impatto delle azioni formative sul territorio.
Il canale di cofinanziamento, che mira ad attrarre risorse supplementari coerenti con le finalità del Fondo per la Repubblica Digitale, vuole inoltre favorire un confronto positivo con le esperienze di altri soggetti, portando avanti collaborazioni strategiche per arricchire reciprocamente la conoscenza, le pratiche e le esperienze sui temi relativi alla formazione e all’inclusione digitale. Questo approccio permette di amplificare l’impatto delle iniziative sostenute e di rafforzare la consapevolezza sul valore dell’investimento e della collaborazione per promuovere la formazione digitale e il reinserimento sociale delle categorie più fragili. Oltre a generare un effetto leva sulle risorse economiche messe in campo dal Fondo per la Repubblica Digitale e dagli interlocutori coinvolti, l’apertura del canale di cofinanziamento mira anche a sperimentare forme di innovazione, sia negli ambiti di intervento sia nelle modalità operative o metodologiche scelte.
Modalità di partecipazione
Il canale di cofinanziamento è aperto a soggetti pubblici e privati, con o senza scopo di lucro. Le iniziative e le progettualità promosse dovranno focalizzarsi su tematiche di interesse condiviso, attraverso tre modalità operative:
bandi pubblici elaborati e promossi congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori in funzione di enti erogatori;
progetti proposti direttamente da enti del Terzo Settore e sostenuti, almeno al 50%, da risorse interne e/o esterne provenienti da uno o più cofinanziatori;
iniziative elaborate e promosse congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori per la realizzazione di opportunità rivolte alla collettività in linea con la mission del Fondo per la Repubblica Digitale.
Il processo di selezione si articola in due momenti: una prima fase, in cui i soggetti interessati presentano la propria idea progettuale e una seconda fase, riservata esclusivamente alle idee ritenute idonee, in cui si procederà con la progettazione esecutiva. I criteri di selezione includono: coerenza con la missione del Fondo, originalità della proposta, assenza di contenuti già sottoposti o respinti, e assenza di interventi per l’acquisto e la costruzione di infrastrutture o esclusivamente finalizzate alla ricerca.
Le proposte potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili.
Risorse disponibili
Il Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale ha stanziato in totale 5 milioni di euro.
Fondazione, Comune e Chiesa di Bologna insieme per il progetto Bologna Serena per gli anziani
19 Maggio 2025
Investimento complessivo da 9 milioni di euro in tre anni per un progetto sulla qualità della vita delle persone over 65. Villa Serena come punto di riferimento per persone anziane
A Bologna la popolazione over 65, conta circa 96.000 persone, sono il 25% della popolazione. Saranno oltre 100 mila tra dieci anni e 109 mila tra venti. Di questi, quasi 55.000 hanno più di 75 anni e 36.000 superano gli 80 anni, mentre i centenari si avvicinano alle 250 unità. I livelli di autosufficienza non dipendono solo dall’età, ma diminuiscono con l’invecchiamento. Dall’indagine sulla qualità della vita realizzata dal Comune di Bologna sappiamo che oggi le persone che dichiarano di prendersi cura di un anziano sopra i 75 anni sono stimate in 17 mila. Il 33% degli over 65 a Bologna oggi abita da solo, percentuale che sale al 50% per gli over 80.
Da questi dati e da questa tendenza all’invecchiamento della popolazione e quindi dell’aspettativa di vita in città, parte il progettoBologna Serena per gli anziani.
Bologna Serena per gli anziani è il nuovo progetto con il quale Fondazione Carisbo, Comune e Chiesa di Bologna collaboreranno nei prossimi tre anni, a partire dal 2025, nel realizzare servizi di supporto, assistenza e inclusione sociale dedicati alla popolazione anziana e ai caregiver, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli over 65.
Bologna Serena per gli anziani ha gli obiettivi di:
innovare e rafforzare le risposte del sistema dei servizi mirati a rispondere ai bisogni della terza età;
sperimentare nuove risposte al cambiamento dei bisogni espressi dalla popolazione anziana alla luce delle mutazioni sociali e demografiche;
aggregare istituzioni, soggetti del terzo settore e comunità nel progettare e realizzare insieme un nuovo welfare per gli anziani.
Questi obiettivi saranno realizzati lungo tre assi strategici:
il domicilio come prospettiva prioritaria per il benessere dell’anziano;
la valorizzazione del ruolo del caregiver familiare e delle assistenti familiari;
la risposta a chi non entra nelle strutture residenziali sociosanitarie.
La convenzionetra gli enti sarà approvata nella prossima Giunta e prevede un investimento da parte della Fondazione Carisbo, che partecipa alla redazione delle linee guida e alle azioni, allo sviluppo, monitoraggio e valutazione del progetto, pari a 4,25 milioni di euro nell’arco di un triennio (di cui 1,25 milioni nel 2025, 1,5 milioni per il 2026 e 1,5 per il 2027).
Il Comune attuerà il progetto secondo le linee guida concordate, cofinanziandolo con ulteriori interventi nell’ambito delle risorse del proprio bilancio, per un valore di altri 4,5 milioni di euro nel triennio 2025/2027.
Questi fondi, pari a 9 milioni di euro in 3 anni, saranno destinati alle attività previste e gli enti collaboreranno nella gestione e il coordinamento delle azioni in collaborazione con gli enti e i soggetti del territorio garantendo la partecipazione della rete socio-sanitaria, in particolare Ausl di Bologna e Asp Città di Bologna, mentre la Chiesa di Bologna si impegna a collaborare al monitoraggio del progetto in sinergia con i propri servizi di ascolto territoriale.
Questo budget sarà suddiviso nel triennio su varie linee progettuali che riguardano:
interventi per i caregiver;
costruire una comunità dementia friendly;
potenziamento di telecontrollo, teleassistenza, telecompagnia;
servizi sociosanitari aperti;
promozione dell’invecchiamento in salute;
la creazione di un luogo e un team di riferimento in città sulle politiche per gli anziani.
A Villa Serena un punto di riferimento sulle politiche per le persone anziane
Sarà Villa Serena il punto di riferimento dove realizzare un luogo fisico in città per le famiglie, i cittadini, le associazioni e la comunità professionale sulle politiche per gli anziani. Lo spazio potrà essere allestito con mostre a tema, materiale informativo sulle opportunità esistenti, punti di informazione e orientamento per gli anziani sui temi della salute e dei servizi, uffici da dedicare all’organizzazione di eventi, gite o vacanze, locali e spazi aperti per lo svolgimento di attività di socializzazione, culturali e sportive.
Sarà sede di un team dedicato all’analisi del fenomeno dell’invecchiamento demografico e alla creazione di progettazioni innovative a partire dalla raccolta di dati affidabili e comparabili per monitorare i progressi delle azioni messe in campo e per la definizione delle politiche in questo ambito. Le nuove informazioni raccolte sui caregiver potranno offrire una maggior conoscenza delle conseguenze dell’assistenza informale sullo stress di chi si prende cura dei propri familiari, sulle diseguaglianze di genere ad esse connesse, sull’effettiva capacità di accesso ai servizi per le long term care, sulle diseguaglianze territoriali e servire alla produzione di conoscenze da mettere a disposizione della città per costruire il futuro welfare per gli anziani a Bologna.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo entra a far parte del Consorzio BI-REX di Bologna
23 Aprile 2025
Fondazione Carisbo annuncia la sua adesione al Consorzio BI-REX Big Data Innovation & Research Excellence, Competence Center nazionale e soggetto attuatore del Pnrr ad alta specializzazione sui Big Data, Industria 4.0 e Transizione 5.0.
La convenzione siglata, della durata di 3 anni e rinnovabile, darà avvio a forme di collaborazione sinergica, particolarmente focalizzate su iniziative per lo sviluppo economico del territorio, tramite la promozione di attività nell’ambito di Industria 4.0 di ricerca applicata, l’attivazione di progetti di innovazione e supporto all’imprenditorialità, nonché la messa a punto di percorsi di incubazione, accelerazione, orientamento e formazione.
Fondazione Carisbo e Consorzio BI-REX saranno così impegnate nella partecipazione congiunta a bandi europei, nazionali, regionali per la realizzazione di progetti di ricerca e formazione, attivando programmi di incubazione e accelerazione d’impresa, sostenendo la partecipazione delle rispettive startup a iniziative di networking e favorendone l’accesso, tramite tariffe agevolate, agli spazi di coworking nelle rispettive strutture.
Fondazione Carisbo è una fondazione di origine bancaria che persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo del territorio metropolitano di Bologna. Con il progetto BIGBO – Boost Innovation Garage, polo dedicato ai talenti, all’innovazione e alla trasformazione digitale, la Fondazione contribuisce nel diffondere una cultura imprenditoriale innovativa, generando un impatto tangibile e creando nuove opportunità di lavoro. BIGBO offre spazi di lavoro flessibili, multifunzionali e organizza tavole rotonde ed eventi incentrati su innovazione e tecnologia, programmi di accelerazione, attività di collegamento tra aziende consolidate e startup.
Il Competence Center BI-REX, con sede a Bologna, si configura come Public Private Partnership che raccoglie 64 player tra Università, Centri di Ricerca e Imprese di eccellenza, con l’obiettivo di supportare le aziende nei processi di innovazione, trasformazione digitale e sostenibilità, favorendo l’adozione delle tecnologie Industria 4.0 e 5.0 e il trasferimento tecnologico attraverso una vasta serie di servizi. Principale valore aggiunto di BI-REX è rappresentato dalla Linea Pilota, fabbrica digitale interconnessa completamente a disposizione delle imprese, in cui le tecnologie 4.0 and 5.0 sono integrate con quelle tradizionali.
Persone
Pubblicato il bando “Dritti al Punto” del Fondo per la Repubblica Digitale
22 Aprile 2025
Il contesto italiano
Lo sviluppo delle competenze digitali è uno degli obiettivi strategici dell’Unione europea, che mira a dotare almeno l’80% dei cittadini tra i 16 e i 74 anni di competenze digitali di base entro il 2030. A guidare questo processo è il quadro europeoDigComp 2.2, che individua cinque aree chiave – dalla sicurezza informatica, alla creazione di contenuti – ritenute essenziali per una piena partecipazione alla vita sociale e professionale. L’Italia, tuttavia, registra un significativo ritardo rispetto alla media UE: nel 2023 solo il 46% degli adulti possedeva competenze digitali almeno di base.
Il quadro è aggravato da divari generazionali e territoriali: tra i giovani (16-24 anni) la quota sale al 59%, mentre tra gli over 65 crolla al 19%, con le regioni del Sud ampiamente sotto la media UE (34%). Per colmare il ritardo, il PNRR ha attivato la misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, con l’obiettivo di formare 2 milioni di cittadini entro il 2026 attraverso 3000 Punti Digitale Facile. Sebbene la rete dei punti sia stata attivata, a marzo 2025, sono stati raggiunti circa 760 mila cittadini, pari al 38% dell’obiettivo, con risultati disomogenei tra le diverse regioni.
Bando Dritti al Punto
Il bando intende sostenere progetti di formazione all’interno dei Punti Digitale Facile, integrando le attività già pianificate e realizzate nell’ambito della misura M1C1 1.7.2 “Rete dei servizi di facilitazione digitale” del PNRR, al fine di potenziarne l’offerta formativa.
In particolare, si intende selezionare progetti formativi rivolti a tutti i cittadini, incentrati sui temi individuati dal quadro europeo DigComp 2.2, come l’alfabetizzazione su informazione e dati, ovvero la capacità di analizzare criticamente fonti e contenuti online e distinguere le informazioni affidabili dalle fake news; la sicurezza informatica, intesa come consapevolezza dei rischi digitali e capacità di proteggere dispositivi e dati personali; la creazione di contenuti digitali, anche con il supporto dell’Intelligenza Artificiale, promuovendo un uso consapevole e responsabile degli strumenti digitali e una riflessione sulle implicazioni etiche, sociali e legali dell’IA; infine, la comunicazione e collaborazione attraverso le tecnologie digitali, per incentivare l’uso attivo dei servizi digitali pubblici e privati (come l’uso di app quali Io e IT-Wallet, o servizi come Identità digitale, Domicilio digitale e Fascicolo sanitario elettronico), sviluppando strategie comunicative efficaci e inclusive nei diversi ambienti digitali.
Chi può partecipare
Le proposte possono essere presentate da Soggetti attuatori o Soggetti sub-attuatori della misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, che si occupino direttamente o indirettamente – per tramite di Soggetti realizzatori – della gestione di almeno un Punto Digitale Facile, o ancora da Soggetti realizzatori della misura, intesi come enti privati che abbiano sottoscritto un’apposita convenzione/contratto con un Soggetto attuatore/sub-attuatore per la co-gestione e co-progettazione delle attività presso uno o più Punti Digitale Facile.
Le proposte progettuali, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma Re@dy, entro le ore 11 del30 maggio 2025.
Composizione della lista congiunta di candidati al Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025/2026/2027 di Intesa Sanpaolo S.p.A.
28 Marzo 2025
Le Fondazioni aderenti al patto parasociale di consultazione e voto sottoscritto l’11 novembre 2024 in relazione all’Assemblea di Intesa Sanpaolo convocata per il 29 aprile 2025, anche sulla base degli orientamenti manifestati dal Consiglio di Amministrazione uscente della Banca per la composizione della lista dei candidati alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025−2027 e con l’intento di assicurare:
la composizione quantitativamente ottimale, avuto riguardo alla complessità organizzativa, di operatività e di governance della Banca e alle valutazioni espresse sulle dinamiche di funzionamento dell’Organo collegiale;
la continuità di azione ed il mantenimento del patrimonio informativo e di esperienze acquisito nel corso dei precedenti mandati;
un riscontro concreto alle esigenze di continuare a esprimere scelte di elevata qualità, diversità, complementarità e di integrare nuove competenze strategiche, professionalità e personalità, al fine di dare continuità alle capacità di approfondimento e di dibattito in tutte le complesse materie di competenza del Consiglio e del Comitato per il Controllo sulla Gestione, e permettere un’adeguata costituzione e funzionalità dei Comitati endo−consiliari;
hanno depositato in data 27 marzo 2025 la seguente lista di 17 candidati così articolata:
SEZIONE 1
GIAN MARIA GROS-PIETRO
PAOLA TAGLIAVINI
CARLO MESSINA
MARIANGELA ZAPPIA
FRANCO CERUTI
PAOLO MARIA VITTORIO GRANDI
LUCIANO NEBBIA
LIANA LOGIURATO
PIETRO PREVITALI
MARIA ALESSANDRA STEFANELLI
BRUNO MARIA PARIGI
DONATELLA BUSSO
SILVIA MERLO
PAOLO MESSA
SEZIONE 2
FABRIZIO MOSCA
MARIELLA TAGLIABUE
MAURA CAMPRA
Nel medesimo contesto, le Fondazioni hanno proposto (i) di determinare in 19 il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da nominare, (ii) di riconfermare il Prof. Gian Maria Gros−Pietro quale Presidente del Consiglio di Amministrazione e (iii) di nominare la Prof.a Paola Tagliavini quale Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione; nonché (iv) di indicare il Dott. Carlo Messina come profilo ideale per la posizione di Consigliere Delegato e CEO, nell’ambito della lista presentata, ferme restando le piene prerogative proprie del Consiglio di Amministrazione che sarà nominato, in ragione dei poteri definiti dallo Statuto sociale.
Alla luce dei risultati conseguiti nell’ultimo decennio dalla Banca, che hanno posto Intesa Sanpaolo in una posizione di vertice assoluto tra le banche europee, sia per l’affidabilità sia per il sostegno allo sviluppo del Paese, i Presidenti delle Fondazioni, nella loro connaturata rappresentanza di azionisti istituzionali di lungo termine, esprimono vivo apprezzamento per la visione e la gestione altamente efficace da parte del CEO e conseguentemente auspicano che il Dr. Carlo Messina possa garantire il suo ruolo di leadership nella Banca anche per i successivi mandati.
Infine, le Fondazioni hanno proposto, in linea con quanto evidenziato dal Consiglio uscente, la conferma degli emolumenti per i consiglieri che non siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione e l’incremento del compenso fisso specifico per i consiglieri che siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione nonché del compenso additivo del Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione.
Sviluppo del territorio
Aperto il bando Fairplay (terza sessione erogativa 2025)
28 Marzo 2025
Per l’area Sviluppo del territorio (settore Educazione, istruzione e formazione) e la missione “Formazione del capitale umano”, con specifico riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile SDG n° 4 “Istruzione di qualità” e SDG n° 9 “Imprese, innovazione e infrastrutture”, il bando Fairplay accessibile fino al 5 maggio rende disponibili risorse per 150.000 euro allo scopo di:
promuovere l’idea di sport inclusivo, aperto a tutti, capace di incidere positivamente sulla coesione sociale della comunità territoriale;
incentivare la rigenerazione di spazi in un’ottica di condivisione e cura del bene comune;
favorire la diffusione di valori educativi e corretti stili di vita.
Acri lancia il Premio GenP – Giovani che partecipano
13 Giugno 2025
Aperte fino al 14 settembre le candidature al premio per le organizzazioni del Terzo settore che incentivano la partecipazione giovanile
Non è vero che i giovani non partecipano e non si impegnano a migliorare il Paese. Lo fanno, ma non sempre all’interno delle organizzazioni tradizionali del Terzo settore. Sempre più spesso scelgono forme di impegno fluide, informali, legate a cause specifiche – come l’ambiente, i diritti civili e la giustizia sociale – e lontane da strutture composte e guidate prevalentemente da persone di generazioni passate. In questo scenario, molte realtà del Terzo settore stanno cercando nuove strade per coinvolgere le nuove generazioni anche all’interno dei propri processi decisionali.
In questo scenario nasce “GenP – Giovani che partecipano”, un premio promosso da Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria, dedicato alle organizzazioni del Terzo settore composte da giovani che valorizzino il protagonismo giovanile. Il premio si rivolge a realtà i cui organi di amministrazione siano composti o coinvolgano giovani under 35, incentivando la loro partecipazione attiva nella progettazione e realizzazione dei progetti. Il premio intende infatti portare alla luce e dare visibilità a esperienze significative di partecipazione giovanile.
Le organizzazioni vincitrici riceveranno un contributo di 10mila euro ciascuna e saranno premiate nel corso di un evento nazionale che si terrà nel mese di dicembre 2025.
Le candidature sono aperte fino al 14 settembre 2025 sul sito ufficiale www.genp.it, dove sono disponibili il regolamento completo e il modulo di partecipazione.
A novembre verrà annunciata la shortlist delle 10 organizzazioni finaliste e, tra queste, una giuria composta da esperti del settore e rappresentanti di Acri selezionerà le 3 organizzazioni vincitrici.
I componenti della giuria:
Ferruccio de Bortoli, giornalista
Lucrezia Ferrara, Young Advisory Board Fondazione Compagnia di San Paolo
Luca Gori, presidente Commissione Innovazione sociale di Acri
Clara Morelli, autrice Will Media
Vanessa Pallucchi, portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore
Tommaso Salaroli, cofondatore e CEO di Scomodo
Michele Sciscioli, capo Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale
Media partner dell’iniziativa sono Vita e Will, mentre Percorsi di Secondo Welfare realizzerà e presenterà, in occasione dell’evento di premiazione, un’indagine sul tasso di under 35 nei Cda delle organizzazioni del Terzo settore.
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa
10 Giugno 2025
Assegnate 6 borse di studio per programmi di vita e di studio all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione Carisbo
Sono stati premiati, presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, i 6 studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura. I 6 studenti potranno vivere e studiare per un trimestre fino ad un anno scolastico all’estero, accolti in una famiglia e una scuola del luogo e assistiti dai volontari locali.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Fondazione Intercultura e Fondazione Carisbo che risale al 2020-2021 e, grazie ad essa, 62 studentesse e studenti delle scuole secondarie di II grado – a cui si aggiungono i 6 studenti premiati quest’anno – hanno finora potuto vivere un’esperienza autentica delle diversità e acquisire nuove competenze utili per la loro vita personale e professionale.
Alla cerimonia di premiazione è intervenuta Maila Quaglia, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Carisbo, insieme a Vincenzo Morlini, past Consigliere di Amministrazione di Intercultura, poi Direttore Esecutivo di Intercultura e poi Presidente internazionale di AFS, alle famiglie dei giovani ambasciatori nel mondo e ai volontari di Intercultura, che proprio in questi mesi si stanno occupando della formazione degli studenti in partenza per prepararli alla loro esperienza.
I vincitori sono:
Sara, iscritta al Liceo E. Fermi di Bologna e in partenza per un programma scolastico semestrale in Brasile;
Steven, iscritto al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Thailandia;
Geremia, iscritto all’IIS G. Bruno di Medicina e in partenza per un programma annuale in Lettonia;
Francesca, iscritta all’IIS Montessori-Da Vinci di Porretta Terme e in partenza per un programma annuale in Perù;
Sabrina, iscritta al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma annuale in Honduras;
Matteo, iscritto al Liceo L. Bassi di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Messico.
Emozionati e felici per il traguardo raggiunto, alcuni ragazzi hanno così commentato la vincita della borsa di studio.
Geremia: «Quando ho scoperto di aver vinto, ho sentito come un ritorno brusco al presente. Quella che fino a poco prima sembrava solo un’idea improbabile era diventata concreta. È stato uno shock di consapevolezza. Ero felice, ma allo stesso tempo ero offuscato da tante altre emozioni, compresa la paura iniziale. Marco Aurelioperò, affermava che “ciò che ostacola l’azione, la promuove”, come se fosse proprio l’attrito, a dare lo slancio. Così il timore, invece di essere un intralcio, è ciò che valorizza la scelta.»
Sabrina: «Ho deciso di accettare questa sfida perché volevo mettermi in gioco davvero. Sentivo il bisogno di uscire dalla mia routine e conoscere un altro modo di vivere. L’Honduras, con la sua cultura e la sua lingua completamente nuove per me, mi è sembrato il luogo perfetto per farlo. So che sarà difficile, ma credo che le sfide più grandi siano anche le più formative.» Con loro erano presenti anche due ex vincitrici del concorso Intercultura e della borsa di studio FormazionEuropa, Sara Bonora, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Brasile a.s. 2023-24 e Matilde Mazzanti, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Cile a.s. 2023-24.
Ricerca Ipsos: l’esperienza con Intercultura decisiva per la propria vita per il 68% degli ex partecipanti
Partire con Intercultura non è solo un soggiorno all’estero, ma un’esperienza che lascia il segno per tutta la vita. Un’indagine Ipsos su 958 ex studenti, oggi tra i 20 e i 64 anni, lo conferma. Il 68% riconosce un impatto decisivo sulla propria identità e attribuisce ai volontari un ruolo chiave nel proprio percorso di crescita personale. Vivere e studiare all’estero con Intercultura permette di sviluppare competenze trasversali, fondamentali sia nella vita personale che in quella professionale.
Il 58% ha scelto destinazioni non convenzionali tra cui l’Asia, l’America Latina e l’Africa sviluppando un atteggiamento di apertura alla diversità culturale e competenze linguistiche: tutti parlano almeno un’altra lingua oltre all’inglese. Le soft skills ne escono rafforzate: il 97% migliora le relazioni, l’89% diventa più autonomo e il 74% si sente pronto alle sfide del mondo di oggi.
Sul piano personale, chi ha vissuto l’esperienza Intercultura denota una grande attenzione e accettazione delle diversità e una coscienza sociale evoluta e sensibile a tematiche di equità. E infine, il 65% si dichiara felice della propria vita, un aspetto che deriva dalla maggiore consapevolezza delle proprie risorse e da una marcata adattabilità di fronte ai cambiamenti. Intercultura non è solo un viaggio, ma un investimento nel futuro di sé stessi e del mondo intero.
Persone
Al via il canale di cofinanziamento del Fondo per la Repubblica Digitale
26 Maggio 2025
L’iniziativa
Annunciata dall’Impresa socialeFondo per la Repubblica Digitalel’attivazione di un canale di cofinanziamento da 5 milioni di euro, destinato a sostenere progetti ed iniziative congiunte orientate allo sviluppo delle competenze digitali e all’inclusione sociale, economica e lavorativa dei cittadini.
L’iniziativa, parte del Piano Strategico 2025–2026 approvato dal Comitato di Indirizzo Strategico del Fondo per la Repubblica Digitale, rappresenta uno strumento innovativo per attivare collaborazioni strategiche tra enti pubblici, privati e del Terzo Settore, con l’obiettivo di amplificare l’impatto delle azioni formative sul territorio.
Il canale di cofinanziamento, che mira ad attrarre risorse supplementari coerenti con le finalità del Fondo per la Repubblica Digitale, vuole inoltre favorire un confronto positivo con le esperienze di altri soggetti, portando avanti collaborazioni strategiche per arricchire reciprocamente la conoscenza, le pratiche e le esperienze sui temi relativi alla formazione e all’inclusione digitale. Questo approccio permette di amplificare l’impatto delle iniziative sostenute e di rafforzare la consapevolezza sul valore dell’investimento e della collaborazione per promuovere la formazione digitale e il reinserimento sociale delle categorie più fragili. Oltre a generare un effetto leva sulle risorse economiche messe in campo dal Fondo per la Repubblica Digitale e dagli interlocutori coinvolti, l’apertura del canale di cofinanziamento mira anche a sperimentare forme di innovazione, sia negli ambiti di intervento sia nelle modalità operative o metodologiche scelte.
Modalità di partecipazione
Il canale di cofinanziamento è aperto a soggetti pubblici e privati, con o senza scopo di lucro. Le iniziative e le progettualità promosse dovranno focalizzarsi su tematiche di interesse condiviso, attraverso tre modalità operative:
bandi pubblici elaborati e promossi congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori in funzione di enti erogatori;
progetti proposti direttamente da enti del Terzo Settore e sostenuti, almeno al 50%, da risorse interne e/o esterne provenienti da uno o più cofinanziatori;
iniziative elaborate e promosse congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori per la realizzazione di opportunità rivolte alla collettività in linea con la mission del Fondo per la Repubblica Digitale.
Il processo di selezione si articola in due momenti: una prima fase, in cui i soggetti interessati presentano la propria idea progettuale e una seconda fase, riservata esclusivamente alle idee ritenute idonee, in cui si procederà con la progettazione esecutiva. I criteri di selezione includono: coerenza con la missione del Fondo, originalità della proposta, assenza di contenuti già sottoposti o respinti, e assenza di interventi per l’acquisto e la costruzione di infrastrutture o esclusivamente finalizzate alla ricerca.
Le proposte potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili.
Risorse disponibili
Il Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale ha stanziato in totale 5 milioni di euro.
Fondazione, Comune e Chiesa di Bologna insieme per il progetto Bologna Serena per gli anziani
19 Maggio 2025
Investimento complessivo da 9 milioni di euro in tre anni per un progetto sulla qualità della vita delle persone over 65. Villa Serena come punto di riferimento per persone anziane
A Bologna la popolazione over 65, conta circa 96.000 persone, sono il 25% della popolazione. Saranno oltre 100 mila tra dieci anni e 109 mila tra venti. Di questi, quasi 55.000 hanno più di 75 anni e 36.000 superano gli 80 anni, mentre i centenari si avvicinano alle 250 unità. I livelli di autosufficienza non dipendono solo dall’età, ma diminuiscono con l’invecchiamento. Dall’indagine sulla qualità della vita realizzata dal Comune di Bologna sappiamo che oggi le persone che dichiarano di prendersi cura di un anziano sopra i 75 anni sono stimate in 17 mila. Il 33% degli over 65 a Bologna oggi abita da solo, percentuale che sale al 50% per gli over 80.
Da questi dati e da questa tendenza all’invecchiamento della popolazione e quindi dell’aspettativa di vita in città, parte il progettoBologna Serena per gli anziani.
Bologna Serena per gli anziani è il nuovo progetto con il quale Fondazione Carisbo, Comune e Chiesa di Bologna collaboreranno nei prossimi tre anni, a partire dal 2025, nel realizzare servizi di supporto, assistenza e inclusione sociale dedicati alla popolazione anziana e ai caregiver, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli over 65.
Bologna Serena per gli anziani ha gli obiettivi di:
innovare e rafforzare le risposte del sistema dei servizi mirati a rispondere ai bisogni della terza età;
sperimentare nuove risposte al cambiamento dei bisogni espressi dalla popolazione anziana alla luce delle mutazioni sociali e demografiche;
aggregare istituzioni, soggetti del terzo settore e comunità nel progettare e realizzare insieme un nuovo welfare per gli anziani.
Questi obiettivi saranno realizzati lungo tre assi strategici:
il domicilio come prospettiva prioritaria per il benessere dell’anziano;
la valorizzazione del ruolo del caregiver familiare e delle assistenti familiari;
la risposta a chi non entra nelle strutture residenziali sociosanitarie.
La convenzionetra gli enti sarà approvata nella prossima Giunta e prevede un investimento da parte della Fondazione Carisbo, che partecipa alla redazione delle linee guida e alle azioni, allo sviluppo, monitoraggio e valutazione del progetto, pari a 4,25 milioni di euro nell’arco di un triennio (di cui 1,25 milioni nel 2025, 1,5 milioni per il 2026 e 1,5 per il 2027).
Il Comune attuerà il progetto secondo le linee guida concordate, cofinanziandolo con ulteriori interventi nell’ambito delle risorse del proprio bilancio, per un valore di altri 4,5 milioni di euro nel triennio 2025/2027.
Questi fondi, pari a 9 milioni di euro in 3 anni, saranno destinati alle attività previste e gli enti collaboreranno nella gestione e il coordinamento delle azioni in collaborazione con gli enti e i soggetti del territorio garantendo la partecipazione della rete socio-sanitaria, in particolare Ausl di Bologna e Asp Città di Bologna, mentre la Chiesa di Bologna si impegna a collaborare al monitoraggio del progetto in sinergia con i propri servizi di ascolto territoriale.
Questo budget sarà suddiviso nel triennio su varie linee progettuali che riguardano:
interventi per i caregiver;
costruire una comunità dementia friendly;
potenziamento di telecontrollo, teleassistenza, telecompagnia;
servizi sociosanitari aperti;
promozione dell’invecchiamento in salute;
la creazione di un luogo e un team di riferimento in città sulle politiche per gli anziani.
A Villa Serena un punto di riferimento sulle politiche per le persone anziane
Sarà Villa Serena il punto di riferimento dove realizzare un luogo fisico in città per le famiglie, i cittadini, le associazioni e la comunità professionale sulle politiche per gli anziani. Lo spazio potrà essere allestito con mostre a tema, materiale informativo sulle opportunità esistenti, punti di informazione e orientamento per gli anziani sui temi della salute e dei servizi, uffici da dedicare all’organizzazione di eventi, gite o vacanze, locali e spazi aperti per lo svolgimento di attività di socializzazione, culturali e sportive.
Sarà sede di un team dedicato all’analisi del fenomeno dell’invecchiamento demografico e alla creazione di progettazioni innovative a partire dalla raccolta di dati affidabili e comparabili per monitorare i progressi delle azioni messe in campo e per la definizione delle politiche in questo ambito. Le nuove informazioni raccolte sui caregiver potranno offrire una maggior conoscenza delle conseguenze dell’assistenza informale sullo stress di chi si prende cura dei propri familiari, sulle diseguaglianze di genere ad esse connesse, sull’effettiva capacità di accesso ai servizi per le long term care, sulle diseguaglianze territoriali e servire alla produzione di conoscenze da mettere a disposizione della città per costruire il futuro welfare per gli anziani a Bologna.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo entra a far parte del Consorzio BI-REX di Bologna
23 Aprile 2025
Fondazione Carisbo annuncia la sua adesione al Consorzio BI-REX Big Data Innovation & Research Excellence, Competence Center nazionale e soggetto attuatore del Pnrr ad alta specializzazione sui Big Data, Industria 4.0 e Transizione 5.0.
La convenzione siglata, della durata di 3 anni e rinnovabile, darà avvio a forme di collaborazione sinergica, particolarmente focalizzate su iniziative per lo sviluppo economico del territorio, tramite la promozione di attività nell’ambito di Industria 4.0 di ricerca applicata, l’attivazione di progetti di innovazione e supporto all’imprenditorialità, nonché la messa a punto di percorsi di incubazione, accelerazione, orientamento e formazione.
Fondazione Carisbo e Consorzio BI-REX saranno così impegnate nella partecipazione congiunta a bandi europei, nazionali, regionali per la realizzazione di progetti di ricerca e formazione, attivando programmi di incubazione e accelerazione d’impresa, sostenendo la partecipazione delle rispettive startup a iniziative di networking e favorendone l’accesso, tramite tariffe agevolate, agli spazi di coworking nelle rispettive strutture.
Fondazione Carisbo è una fondazione di origine bancaria che persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo del territorio metropolitano di Bologna. Con il progetto BIGBO – Boost Innovation Garage, polo dedicato ai talenti, all’innovazione e alla trasformazione digitale, la Fondazione contribuisce nel diffondere una cultura imprenditoriale innovativa, generando un impatto tangibile e creando nuove opportunità di lavoro. BIGBO offre spazi di lavoro flessibili, multifunzionali e organizza tavole rotonde ed eventi incentrati su innovazione e tecnologia, programmi di accelerazione, attività di collegamento tra aziende consolidate e startup.
Il Competence Center BI-REX, con sede a Bologna, si configura come Public Private Partnership che raccoglie 64 player tra Università, Centri di Ricerca e Imprese di eccellenza, con l’obiettivo di supportare le aziende nei processi di innovazione, trasformazione digitale e sostenibilità, favorendo l’adozione delle tecnologie Industria 4.0 e 5.0 e il trasferimento tecnologico attraverso una vasta serie di servizi. Principale valore aggiunto di BI-REX è rappresentato dalla Linea Pilota, fabbrica digitale interconnessa completamente a disposizione delle imprese, in cui le tecnologie 4.0 and 5.0 sono integrate con quelle tradizionali.
Persone
Pubblicato il bando “Dritti al Punto” del Fondo per la Repubblica Digitale
22 Aprile 2025
Il contesto italiano
Lo sviluppo delle competenze digitali è uno degli obiettivi strategici dell’Unione europea, che mira a dotare almeno l’80% dei cittadini tra i 16 e i 74 anni di competenze digitali di base entro il 2030. A guidare questo processo è il quadro europeoDigComp 2.2, che individua cinque aree chiave – dalla sicurezza informatica, alla creazione di contenuti – ritenute essenziali per una piena partecipazione alla vita sociale e professionale. L’Italia, tuttavia, registra un significativo ritardo rispetto alla media UE: nel 2023 solo il 46% degli adulti possedeva competenze digitali almeno di base.
Il quadro è aggravato da divari generazionali e territoriali: tra i giovani (16-24 anni) la quota sale al 59%, mentre tra gli over 65 crolla al 19%, con le regioni del Sud ampiamente sotto la media UE (34%). Per colmare il ritardo, il PNRR ha attivato la misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, con l’obiettivo di formare 2 milioni di cittadini entro il 2026 attraverso 3000 Punti Digitale Facile. Sebbene la rete dei punti sia stata attivata, a marzo 2025, sono stati raggiunti circa 760 mila cittadini, pari al 38% dell’obiettivo, con risultati disomogenei tra le diverse regioni.
Bando Dritti al Punto
Il bando intende sostenere progetti di formazione all’interno dei Punti Digitale Facile, integrando le attività già pianificate e realizzate nell’ambito della misura M1C1 1.7.2 “Rete dei servizi di facilitazione digitale” del PNRR, al fine di potenziarne l’offerta formativa.
In particolare, si intende selezionare progetti formativi rivolti a tutti i cittadini, incentrati sui temi individuati dal quadro europeo DigComp 2.2, come l’alfabetizzazione su informazione e dati, ovvero la capacità di analizzare criticamente fonti e contenuti online e distinguere le informazioni affidabili dalle fake news; la sicurezza informatica, intesa come consapevolezza dei rischi digitali e capacità di proteggere dispositivi e dati personali; la creazione di contenuti digitali, anche con il supporto dell’Intelligenza Artificiale, promuovendo un uso consapevole e responsabile degli strumenti digitali e una riflessione sulle implicazioni etiche, sociali e legali dell’IA; infine, la comunicazione e collaborazione attraverso le tecnologie digitali, per incentivare l’uso attivo dei servizi digitali pubblici e privati (come l’uso di app quali Io e IT-Wallet, o servizi come Identità digitale, Domicilio digitale e Fascicolo sanitario elettronico), sviluppando strategie comunicative efficaci e inclusive nei diversi ambienti digitali.
Chi può partecipare
Le proposte possono essere presentate da Soggetti attuatori o Soggetti sub-attuatori della misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, che si occupino direttamente o indirettamente – per tramite di Soggetti realizzatori – della gestione di almeno un Punto Digitale Facile, o ancora da Soggetti realizzatori della misura, intesi come enti privati che abbiano sottoscritto un’apposita convenzione/contratto con un Soggetto attuatore/sub-attuatore per la co-gestione e co-progettazione delle attività presso uno o più Punti Digitale Facile.
Le proposte progettuali, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma Re@dy, entro le ore 11 del30 maggio 2025.
Composizione della lista congiunta di candidati al Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025/2026/2027 di Intesa Sanpaolo S.p.A.
28 Marzo 2025
Le Fondazioni aderenti al patto parasociale di consultazione e voto sottoscritto l’11 novembre 2024 in relazione all’Assemblea di Intesa Sanpaolo convocata per il 29 aprile 2025, anche sulla base degli orientamenti manifestati dal Consiglio di Amministrazione uscente della Banca per la composizione della lista dei candidati alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025−2027 e con l’intento di assicurare:
la composizione quantitativamente ottimale, avuto riguardo alla complessità organizzativa, di operatività e di governance della Banca e alle valutazioni espresse sulle dinamiche di funzionamento dell’Organo collegiale;
la continuità di azione ed il mantenimento del patrimonio informativo e di esperienze acquisito nel corso dei precedenti mandati;
un riscontro concreto alle esigenze di continuare a esprimere scelte di elevata qualità, diversità, complementarità e di integrare nuove competenze strategiche, professionalità e personalità, al fine di dare continuità alle capacità di approfondimento e di dibattito in tutte le complesse materie di competenza del Consiglio e del Comitato per il Controllo sulla Gestione, e permettere un’adeguata costituzione e funzionalità dei Comitati endo−consiliari;
hanno depositato in data 27 marzo 2025 la seguente lista di 17 candidati così articolata:
SEZIONE 1
GIAN MARIA GROS-PIETRO
PAOLA TAGLIAVINI
CARLO MESSINA
MARIANGELA ZAPPIA
FRANCO CERUTI
PAOLO MARIA VITTORIO GRANDI
LUCIANO NEBBIA
LIANA LOGIURATO
PIETRO PREVITALI
MARIA ALESSANDRA STEFANELLI
BRUNO MARIA PARIGI
DONATELLA BUSSO
SILVIA MERLO
PAOLO MESSA
SEZIONE 2
FABRIZIO MOSCA
MARIELLA TAGLIABUE
MAURA CAMPRA
Nel medesimo contesto, le Fondazioni hanno proposto (i) di determinare in 19 il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da nominare, (ii) di riconfermare il Prof. Gian Maria Gros−Pietro quale Presidente del Consiglio di Amministrazione e (iii) di nominare la Prof.a Paola Tagliavini quale Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione; nonché (iv) di indicare il Dott. Carlo Messina come profilo ideale per la posizione di Consigliere Delegato e CEO, nell’ambito della lista presentata, ferme restando le piene prerogative proprie del Consiglio di Amministrazione che sarà nominato, in ragione dei poteri definiti dallo Statuto sociale.
Alla luce dei risultati conseguiti nell’ultimo decennio dalla Banca, che hanno posto Intesa Sanpaolo in una posizione di vertice assoluto tra le banche europee, sia per l’affidabilità sia per il sostegno allo sviluppo del Paese, i Presidenti delle Fondazioni, nella loro connaturata rappresentanza di azionisti istituzionali di lungo termine, esprimono vivo apprezzamento per la visione e la gestione altamente efficace da parte del CEO e conseguentemente auspicano che il Dr. Carlo Messina possa garantire il suo ruolo di leadership nella Banca anche per i successivi mandati.
Infine, le Fondazioni hanno proposto, in linea con quanto evidenziato dal Consiglio uscente, la conferma degli emolumenti per i consiglieri che non siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione e l’incremento del compenso fisso specifico per i consiglieri che siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione nonché del compenso additivo del Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione.
Sviluppo del territorio
Aperto il bando Fairplay (terza sessione erogativa 2025)
28 Marzo 2025
Per l’area Sviluppo del territorio (settore Educazione, istruzione e formazione) e la missione “Formazione del capitale umano”, con specifico riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile SDG n° 4 “Istruzione di qualità” e SDG n° 9 “Imprese, innovazione e infrastrutture”, il bando Fairplay accessibile fino al 5 maggio rende disponibili risorse per 150.000 euro allo scopo di:
promuovere l’idea di sport inclusivo, aperto a tutti, capace di incidere positivamente sulla coesione sociale della comunità territoriale;
incentivare la rigenerazione di spazi in un’ottica di condivisione e cura del bene comune;
favorire la diffusione di valori educativi e corretti stili di vita.
Acri lancia il Premio GenP – Giovani che partecipano
13 Giugno 2025
Aperte fino al 14 settembre le candidature al premio per le organizzazioni del Terzo settore che incentivano la partecipazione giovanile
Non è vero che i giovani non partecipano e non si impegnano a migliorare il Paese. Lo fanno, ma non sempre all’interno delle organizzazioni tradizionali del Terzo settore. Sempre più spesso scelgono forme di impegno fluide, informali, legate a cause specifiche – come l’ambiente, i diritti civili e la giustizia sociale – e lontane da strutture composte e guidate prevalentemente da persone di generazioni passate. In questo scenario, molte realtà del Terzo settore stanno cercando nuove strade per coinvolgere le nuove generazioni anche all’interno dei propri processi decisionali.
In questo scenario nasce “GenP – Giovani che partecipano”, un premio promosso da Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria, dedicato alle organizzazioni del Terzo settore composte da giovani che valorizzino il protagonismo giovanile. Il premio si rivolge a realtà i cui organi di amministrazione siano composti o coinvolgano giovani under 35, incentivando la loro partecipazione attiva nella progettazione e realizzazione dei progetti. Il premio intende infatti portare alla luce e dare visibilità a esperienze significative di partecipazione giovanile.
Le organizzazioni vincitrici riceveranno un contributo di 10mila euro ciascuna e saranno premiate nel corso di un evento nazionale che si terrà nel mese di dicembre 2025.
Le candidature sono aperte fino al 14 settembre 2025 sul sito ufficiale www.genp.it, dove sono disponibili il regolamento completo e il modulo di partecipazione.
A novembre verrà annunciata la shortlist delle 10 organizzazioni finaliste e, tra queste, una giuria composta da esperti del settore e rappresentanti di Acri selezionerà le 3 organizzazioni vincitrici.
I componenti della giuria:
Ferruccio de Bortoli, giornalista
Lucrezia Ferrara, Young Advisory Board Fondazione Compagnia di San Paolo
Luca Gori, presidente Commissione Innovazione sociale di Acri
Clara Morelli, autrice Will Media
Vanessa Pallucchi, portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore
Tommaso Salaroli, cofondatore e CEO di Scomodo
Michele Sciscioli, capo Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale
Media partner dell’iniziativa sono Vita e Will, mentre Percorsi di Secondo Welfare realizzerà e presenterà, in occasione dell’evento di premiazione, un’indagine sul tasso di under 35 nei Cda delle organizzazioni del Terzo settore.
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa
10 Giugno 2025
Assegnate 6 borse di studio per programmi di vita e di studio all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione Carisbo
Sono stati premiati, presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, i 6 studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura. I 6 studenti potranno vivere e studiare per un trimestre fino ad un anno scolastico all’estero, accolti in una famiglia e una scuola del luogo e assistiti dai volontari locali.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Fondazione Intercultura e Fondazione Carisbo che risale al 2020-2021 e, grazie ad essa, 62 studentesse e studenti delle scuole secondarie di II grado – a cui si aggiungono i 6 studenti premiati quest’anno – hanno finora potuto vivere un’esperienza autentica delle diversità e acquisire nuove competenze utili per la loro vita personale e professionale.
Alla cerimonia di premiazione è intervenuta Maila Quaglia, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Carisbo, insieme a Vincenzo Morlini, past Consigliere di Amministrazione di Intercultura, poi Direttore Esecutivo di Intercultura e poi Presidente internazionale di AFS, alle famiglie dei giovani ambasciatori nel mondo e ai volontari di Intercultura, che proprio in questi mesi si stanno occupando della formazione degli studenti in partenza per prepararli alla loro esperienza.
I vincitori sono:
Sara, iscritta al Liceo E. Fermi di Bologna e in partenza per un programma scolastico semestrale in Brasile;
Steven, iscritto al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Thailandia;
Geremia, iscritto all’IIS G. Bruno di Medicina e in partenza per un programma annuale in Lettonia;
Francesca, iscritta all’IIS Montessori-Da Vinci di Porretta Terme e in partenza per un programma annuale in Perù;
Sabrina, iscritta al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma annuale in Honduras;
Matteo, iscritto al Liceo L. Bassi di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Messico.
Emozionati e felici per il traguardo raggiunto, alcuni ragazzi hanno così commentato la vincita della borsa di studio.
Geremia: «Quando ho scoperto di aver vinto, ho sentito come un ritorno brusco al presente. Quella che fino a poco prima sembrava solo un’idea improbabile era diventata concreta. È stato uno shock di consapevolezza. Ero felice, ma allo stesso tempo ero offuscato da tante altre emozioni, compresa la paura iniziale. Marco Aurelioperò, affermava che “ciò che ostacola l’azione, la promuove”, come se fosse proprio l’attrito, a dare lo slancio. Così il timore, invece di essere un intralcio, è ciò che valorizza la scelta.»
Sabrina: «Ho deciso di accettare questa sfida perché volevo mettermi in gioco davvero. Sentivo il bisogno di uscire dalla mia routine e conoscere un altro modo di vivere. L’Honduras, con la sua cultura e la sua lingua completamente nuove per me, mi è sembrato il luogo perfetto per farlo. So che sarà difficile, ma credo che le sfide più grandi siano anche le più formative.» Con loro erano presenti anche due ex vincitrici del concorso Intercultura e della borsa di studio FormazionEuropa, Sara Bonora, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Brasile a.s. 2023-24 e Matilde Mazzanti, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Cile a.s. 2023-24.
Ricerca Ipsos: l’esperienza con Intercultura decisiva per la propria vita per il 68% degli ex partecipanti
Partire con Intercultura non è solo un soggiorno all’estero, ma un’esperienza che lascia il segno per tutta la vita. Un’indagine Ipsos su 958 ex studenti, oggi tra i 20 e i 64 anni, lo conferma. Il 68% riconosce un impatto decisivo sulla propria identità e attribuisce ai volontari un ruolo chiave nel proprio percorso di crescita personale. Vivere e studiare all’estero con Intercultura permette di sviluppare competenze trasversali, fondamentali sia nella vita personale che in quella professionale.
Il 58% ha scelto destinazioni non convenzionali tra cui l’Asia, l’America Latina e l’Africa sviluppando un atteggiamento di apertura alla diversità culturale e competenze linguistiche: tutti parlano almeno un’altra lingua oltre all’inglese. Le soft skills ne escono rafforzate: il 97% migliora le relazioni, l’89% diventa più autonomo e il 74% si sente pronto alle sfide del mondo di oggi.
Sul piano personale, chi ha vissuto l’esperienza Intercultura denota una grande attenzione e accettazione delle diversità e una coscienza sociale evoluta e sensibile a tematiche di equità. E infine, il 65% si dichiara felice della propria vita, un aspetto che deriva dalla maggiore consapevolezza delle proprie risorse e da una marcata adattabilità di fronte ai cambiamenti. Intercultura non è solo un viaggio, ma un investimento nel futuro di sé stessi e del mondo intero.
Persone
Al via il canale di cofinanziamento del Fondo per la Repubblica Digitale
26 Maggio 2025
L’iniziativa
Annunciata dall’Impresa socialeFondo per la Repubblica Digitalel’attivazione di un canale di cofinanziamento da 5 milioni di euro, destinato a sostenere progetti ed iniziative congiunte orientate allo sviluppo delle competenze digitali e all’inclusione sociale, economica e lavorativa dei cittadini.
L’iniziativa, parte del Piano Strategico 2025–2026 approvato dal Comitato di Indirizzo Strategico del Fondo per la Repubblica Digitale, rappresenta uno strumento innovativo per attivare collaborazioni strategiche tra enti pubblici, privati e del Terzo Settore, con l’obiettivo di amplificare l’impatto delle azioni formative sul territorio.
Il canale di cofinanziamento, che mira ad attrarre risorse supplementari coerenti con le finalità del Fondo per la Repubblica Digitale, vuole inoltre favorire un confronto positivo con le esperienze di altri soggetti, portando avanti collaborazioni strategiche per arricchire reciprocamente la conoscenza, le pratiche e le esperienze sui temi relativi alla formazione e all’inclusione digitale. Questo approccio permette di amplificare l’impatto delle iniziative sostenute e di rafforzare la consapevolezza sul valore dell’investimento e della collaborazione per promuovere la formazione digitale e il reinserimento sociale delle categorie più fragili. Oltre a generare un effetto leva sulle risorse economiche messe in campo dal Fondo per la Repubblica Digitale e dagli interlocutori coinvolti, l’apertura del canale di cofinanziamento mira anche a sperimentare forme di innovazione, sia negli ambiti di intervento sia nelle modalità operative o metodologiche scelte.
Modalità di partecipazione
Il canale di cofinanziamento è aperto a soggetti pubblici e privati, con o senza scopo di lucro. Le iniziative e le progettualità promosse dovranno focalizzarsi su tematiche di interesse condiviso, attraverso tre modalità operative:
bandi pubblici elaborati e promossi congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori in funzione di enti erogatori;
progetti proposti direttamente da enti del Terzo Settore e sostenuti, almeno al 50%, da risorse interne e/o esterne provenienti da uno o più cofinanziatori;
iniziative elaborate e promosse congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori per la realizzazione di opportunità rivolte alla collettività in linea con la mission del Fondo per la Repubblica Digitale.
Il processo di selezione si articola in due momenti: una prima fase, in cui i soggetti interessati presentano la propria idea progettuale e una seconda fase, riservata esclusivamente alle idee ritenute idonee, in cui si procederà con la progettazione esecutiva. I criteri di selezione includono: coerenza con la missione del Fondo, originalità della proposta, assenza di contenuti già sottoposti o respinti, e assenza di interventi per l’acquisto e la costruzione di infrastrutture o esclusivamente finalizzate alla ricerca.
Le proposte potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili.
Risorse disponibili
Il Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale ha stanziato in totale 5 milioni di euro.
Fondazione, Comune e Chiesa di Bologna insieme per il progetto Bologna Serena per gli anziani
19 Maggio 2025
Investimento complessivo da 9 milioni di euro in tre anni per un progetto sulla qualità della vita delle persone over 65. Villa Serena come punto di riferimento per persone anziane
A Bologna la popolazione over 65, conta circa 96.000 persone, sono il 25% della popolazione. Saranno oltre 100 mila tra dieci anni e 109 mila tra venti. Di questi, quasi 55.000 hanno più di 75 anni e 36.000 superano gli 80 anni, mentre i centenari si avvicinano alle 250 unità. I livelli di autosufficienza non dipendono solo dall’età, ma diminuiscono con l’invecchiamento. Dall’indagine sulla qualità della vita realizzata dal Comune di Bologna sappiamo che oggi le persone che dichiarano di prendersi cura di un anziano sopra i 75 anni sono stimate in 17 mila. Il 33% degli over 65 a Bologna oggi abita da solo, percentuale che sale al 50% per gli over 80.
Da questi dati e da questa tendenza all’invecchiamento della popolazione e quindi dell’aspettativa di vita in città, parte il progettoBologna Serena per gli anziani.
Bologna Serena per gli anziani è il nuovo progetto con il quale Fondazione Carisbo, Comune e Chiesa di Bologna collaboreranno nei prossimi tre anni, a partire dal 2025, nel realizzare servizi di supporto, assistenza e inclusione sociale dedicati alla popolazione anziana e ai caregiver, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli over 65.
Bologna Serena per gli anziani ha gli obiettivi di:
innovare e rafforzare le risposte del sistema dei servizi mirati a rispondere ai bisogni della terza età;
sperimentare nuove risposte al cambiamento dei bisogni espressi dalla popolazione anziana alla luce delle mutazioni sociali e demografiche;
aggregare istituzioni, soggetti del terzo settore e comunità nel progettare e realizzare insieme un nuovo welfare per gli anziani.
Questi obiettivi saranno realizzati lungo tre assi strategici:
il domicilio come prospettiva prioritaria per il benessere dell’anziano;
la valorizzazione del ruolo del caregiver familiare e delle assistenti familiari;
la risposta a chi non entra nelle strutture residenziali sociosanitarie.
La convenzionetra gli enti sarà approvata nella prossima Giunta e prevede un investimento da parte della Fondazione Carisbo, che partecipa alla redazione delle linee guida e alle azioni, allo sviluppo, monitoraggio e valutazione del progetto, pari a 4,25 milioni di euro nell’arco di un triennio (di cui 1,25 milioni nel 2025, 1,5 milioni per il 2026 e 1,5 per il 2027).
Il Comune attuerà il progetto secondo le linee guida concordate, cofinanziandolo con ulteriori interventi nell’ambito delle risorse del proprio bilancio, per un valore di altri 4,5 milioni di euro nel triennio 2025/2027.
Questi fondi, pari a 9 milioni di euro in 3 anni, saranno destinati alle attività previste e gli enti collaboreranno nella gestione e il coordinamento delle azioni in collaborazione con gli enti e i soggetti del territorio garantendo la partecipazione della rete socio-sanitaria, in particolare Ausl di Bologna e Asp Città di Bologna, mentre la Chiesa di Bologna si impegna a collaborare al monitoraggio del progetto in sinergia con i propri servizi di ascolto territoriale.
Questo budget sarà suddiviso nel triennio su varie linee progettuali che riguardano:
interventi per i caregiver;
costruire una comunità dementia friendly;
potenziamento di telecontrollo, teleassistenza, telecompagnia;
servizi sociosanitari aperti;
promozione dell’invecchiamento in salute;
la creazione di un luogo e un team di riferimento in città sulle politiche per gli anziani.
A Villa Serena un punto di riferimento sulle politiche per le persone anziane
Sarà Villa Serena il punto di riferimento dove realizzare un luogo fisico in città per le famiglie, i cittadini, le associazioni e la comunità professionale sulle politiche per gli anziani. Lo spazio potrà essere allestito con mostre a tema, materiale informativo sulle opportunità esistenti, punti di informazione e orientamento per gli anziani sui temi della salute e dei servizi, uffici da dedicare all’organizzazione di eventi, gite o vacanze, locali e spazi aperti per lo svolgimento di attività di socializzazione, culturali e sportive.
Sarà sede di un team dedicato all’analisi del fenomeno dell’invecchiamento demografico e alla creazione di progettazioni innovative a partire dalla raccolta di dati affidabili e comparabili per monitorare i progressi delle azioni messe in campo e per la definizione delle politiche in questo ambito. Le nuove informazioni raccolte sui caregiver potranno offrire una maggior conoscenza delle conseguenze dell’assistenza informale sullo stress di chi si prende cura dei propri familiari, sulle diseguaglianze di genere ad esse connesse, sull’effettiva capacità di accesso ai servizi per le long term care, sulle diseguaglianze territoriali e servire alla produzione di conoscenze da mettere a disposizione della città per costruire il futuro welfare per gli anziani a Bologna.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo entra a far parte del Consorzio BI-REX di Bologna
23 Aprile 2025
Fondazione Carisbo annuncia la sua adesione al Consorzio BI-REX Big Data Innovation & Research Excellence, Competence Center nazionale e soggetto attuatore del Pnrr ad alta specializzazione sui Big Data, Industria 4.0 e Transizione 5.0.
La convenzione siglata, della durata di 3 anni e rinnovabile, darà avvio a forme di collaborazione sinergica, particolarmente focalizzate su iniziative per lo sviluppo economico del territorio, tramite la promozione di attività nell’ambito di Industria 4.0 di ricerca applicata, l’attivazione di progetti di innovazione e supporto all’imprenditorialità, nonché la messa a punto di percorsi di incubazione, accelerazione, orientamento e formazione.
Fondazione Carisbo e Consorzio BI-REX saranno così impegnate nella partecipazione congiunta a bandi europei, nazionali, regionali per la realizzazione di progetti di ricerca e formazione, attivando programmi di incubazione e accelerazione d’impresa, sostenendo la partecipazione delle rispettive startup a iniziative di networking e favorendone l’accesso, tramite tariffe agevolate, agli spazi di coworking nelle rispettive strutture.
Fondazione Carisbo è una fondazione di origine bancaria che persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo del territorio metropolitano di Bologna. Con il progetto BIGBO – Boost Innovation Garage, polo dedicato ai talenti, all’innovazione e alla trasformazione digitale, la Fondazione contribuisce nel diffondere una cultura imprenditoriale innovativa, generando un impatto tangibile e creando nuove opportunità di lavoro. BIGBO offre spazi di lavoro flessibili, multifunzionali e organizza tavole rotonde ed eventi incentrati su innovazione e tecnologia, programmi di accelerazione, attività di collegamento tra aziende consolidate e startup.
Il Competence Center BI-REX, con sede a Bologna, si configura come Public Private Partnership che raccoglie 64 player tra Università, Centri di Ricerca e Imprese di eccellenza, con l’obiettivo di supportare le aziende nei processi di innovazione, trasformazione digitale e sostenibilità, favorendo l’adozione delle tecnologie Industria 4.0 e 5.0 e il trasferimento tecnologico attraverso una vasta serie di servizi. Principale valore aggiunto di BI-REX è rappresentato dalla Linea Pilota, fabbrica digitale interconnessa completamente a disposizione delle imprese, in cui le tecnologie 4.0 and 5.0 sono integrate con quelle tradizionali.
Persone
Pubblicato il bando “Dritti al Punto” del Fondo per la Repubblica Digitale
22 Aprile 2025
Il contesto italiano
Lo sviluppo delle competenze digitali è uno degli obiettivi strategici dell’Unione europea, che mira a dotare almeno l’80% dei cittadini tra i 16 e i 74 anni di competenze digitali di base entro il 2030. A guidare questo processo è il quadro europeoDigComp 2.2, che individua cinque aree chiave – dalla sicurezza informatica, alla creazione di contenuti – ritenute essenziali per una piena partecipazione alla vita sociale e professionale. L’Italia, tuttavia, registra un significativo ritardo rispetto alla media UE: nel 2023 solo il 46% degli adulti possedeva competenze digitali almeno di base.
Il quadro è aggravato da divari generazionali e territoriali: tra i giovani (16-24 anni) la quota sale al 59%, mentre tra gli over 65 crolla al 19%, con le regioni del Sud ampiamente sotto la media UE (34%). Per colmare il ritardo, il PNRR ha attivato la misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, con l’obiettivo di formare 2 milioni di cittadini entro il 2026 attraverso 3000 Punti Digitale Facile. Sebbene la rete dei punti sia stata attivata, a marzo 2025, sono stati raggiunti circa 760 mila cittadini, pari al 38% dell’obiettivo, con risultati disomogenei tra le diverse regioni.
Bando Dritti al Punto
Il bando intende sostenere progetti di formazione all’interno dei Punti Digitale Facile, integrando le attività già pianificate e realizzate nell’ambito della misura M1C1 1.7.2 “Rete dei servizi di facilitazione digitale” del PNRR, al fine di potenziarne l’offerta formativa.
In particolare, si intende selezionare progetti formativi rivolti a tutti i cittadini, incentrati sui temi individuati dal quadro europeo DigComp 2.2, come l’alfabetizzazione su informazione e dati, ovvero la capacità di analizzare criticamente fonti e contenuti online e distinguere le informazioni affidabili dalle fake news; la sicurezza informatica, intesa come consapevolezza dei rischi digitali e capacità di proteggere dispositivi e dati personali; la creazione di contenuti digitali, anche con il supporto dell’Intelligenza Artificiale, promuovendo un uso consapevole e responsabile degli strumenti digitali e una riflessione sulle implicazioni etiche, sociali e legali dell’IA; infine, la comunicazione e collaborazione attraverso le tecnologie digitali, per incentivare l’uso attivo dei servizi digitali pubblici e privati (come l’uso di app quali Io e IT-Wallet, o servizi come Identità digitale, Domicilio digitale e Fascicolo sanitario elettronico), sviluppando strategie comunicative efficaci e inclusive nei diversi ambienti digitali.
Chi può partecipare
Le proposte possono essere presentate da Soggetti attuatori o Soggetti sub-attuatori della misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, che si occupino direttamente o indirettamente – per tramite di Soggetti realizzatori – della gestione di almeno un Punto Digitale Facile, o ancora da Soggetti realizzatori della misura, intesi come enti privati che abbiano sottoscritto un’apposita convenzione/contratto con un Soggetto attuatore/sub-attuatore per la co-gestione e co-progettazione delle attività presso uno o più Punti Digitale Facile.
Le proposte progettuali, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma Re@dy, entro le ore 11 del30 maggio 2025.
Composizione della lista congiunta di candidati al Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025/2026/2027 di Intesa Sanpaolo S.p.A.
28 Marzo 2025
Le Fondazioni aderenti al patto parasociale di consultazione e voto sottoscritto l’11 novembre 2024 in relazione all’Assemblea di Intesa Sanpaolo convocata per il 29 aprile 2025, anche sulla base degli orientamenti manifestati dal Consiglio di Amministrazione uscente della Banca per la composizione della lista dei candidati alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025−2027 e con l’intento di assicurare:
la composizione quantitativamente ottimale, avuto riguardo alla complessità organizzativa, di operatività e di governance della Banca e alle valutazioni espresse sulle dinamiche di funzionamento dell’Organo collegiale;
la continuità di azione ed il mantenimento del patrimonio informativo e di esperienze acquisito nel corso dei precedenti mandati;
un riscontro concreto alle esigenze di continuare a esprimere scelte di elevata qualità, diversità, complementarità e di integrare nuove competenze strategiche, professionalità e personalità, al fine di dare continuità alle capacità di approfondimento e di dibattito in tutte le complesse materie di competenza del Consiglio e del Comitato per il Controllo sulla Gestione, e permettere un’adeguata costituzione e funzionalità dei Comitati endo−consiliari;
hanno depositato in data 27 marzo 2025 la seguente lista di 17 candidati così articolata:
SEZIONE 1
GIAN MARIA GROS-PIETRO
PAOLA TAGLIAVINI
CARLO MESSINA
MARIANGELA ZAPPIA
FRANCO CERUTI
PAOLO MARIA VITTORIO GRANDI
LUCIANO NEBBIA
LIANA LOGIURATO
PIETRO PREVITALI
MARIA ALESSANDRA STEFANELLI
BRUNO MARIA PARIGI
DONATELLA BUSSO
SILVIA MERLO
PAOLO MESSA
SEZIONE 2
FABRIZIO MOSCA
MARIELLA TAGLIABUE
MAURA CAMPRA
Nel medesimo contesto, le Fondazioni hanno proposto (i) di determinare in 19 il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da nominare, (ii) di riconfermare il Prof. Gian Maria Gros−Pietro quale Presidente del Consiglio di Amministrazione e (iii) di nominare la Prof.a Paola Tagliavini quale Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione; nonché (iv) di indicare il Dott. Carlo Messina come profilo ideale per la posizione di Consigliere Delegato e CEO, nell’ambito della lista presentata, ferme restando le piene prerogative proprie del Consiglio di Amministrazione che sarà nominato, in ragione dei poteri definiti dallo Statuto sociale.
Alla luce dei risultati conseguiti nell’ultimo decennio dalla Banca, che hanno posto Intesa Sanpaolo in una posizione di vertice assoluto tra le banche europee, sia per l’affidabilità sia per il sostegno allo sviluppo del Paese, i Presidenti delle Fondazioni, nella loro connaturata rappresentanza di azionisti istituzionali di lungo termine, esprimono vivo apprezzamento per la visione e la gestione altamente efficace da parte del CEO e conseguentemente auspicano che il Dr. Carlo Messina possa garantire il suo ruolo di leadership nella Banca anche per i successivi mandati.
Infine, le Fondazioni hanno proposto, in linea con quanto evidenziato dal Consiglio uscente, la conferma degli emolumenti per i consiglieri che non siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione e l’incremento del compenso fisso specifico per i consiglieri che siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione nonché del compenso additivo del Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione.
Sviluppo del territorio
Aperto il bando Fairplay (terza sessione erogativa 2025)
28 Marzo 2025
Per l’area Sviluppo del territorio (settore Educazione, istruzione e formazione) e la missione “Formazione del capitale umano”, con specifico riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile SDG n° 4 “Istruzione di qualità” e SDG n° 9 “Imprese, innovazione e infrastrutture”, il bando Fairplay accessibile fino al 5 maggio rende disponibili risorse per 150.000 euro allo scopo di:
promuovere l’idea di sport inclusivo, aperto a tutti, capace di incidere positivamente sulla coesione sociale della comunità territoriale;
incentivare la rigenerazione di spazi in un’ottica di condivisione e cura del bene comune;
favorire la diffusione di valori educativi e corretti stili di vita.
Acri lancia il Premio GenP – Giovani che partecipano
13 Giugno 2025
Aperte fino al 14 settembre le candidature al premio per le organizzazioni del Terzo settore che incentivano la partecipazione giovanile
Non è vero che i giovani non partecipano e non si impegnano a migliorare il Paese. Lo fanno, ma non sempre all’interno delle organizzazioni tradizionali del Terzo settore. Sempre più spesso scelgono forme di impegno fluide, informali, legate a cause specifiche – come l’ambiente, i diritti civili e la giustizia sociale – e lontane da strutture composte e guidate prevalentemente da persone di generazioni passate. In questo scenario, molte realtà del Terzo settore stanno cercando nuove strade per coinvolgere le nuove generazioni anche all’interno dei propri processi decisionali.
In questo scenario nasce “GenP – Giovani che partecipano”, un premio promosso da Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria, dedicato alle organizzazioni del Terzo settore composte da giovani che valorizzino il protagonismo giovanile. Il premio si rivolge a realtà i cui organi di amministrazione siano composti o coinvolgano giovani under 35, incentivando la loro partecipazione attiva nella progettazione e realizzazione dei progetti. Il premio intende infatti portare alla luce e dare visibilità a esperienze significative di partecipazione giovanile.
Le organizzazioni vincitrici riceveranno un contributo di 10mila euro ciascuna e saranno premiate nel corso di un evento nazionale che si terrà nel mese di dicembre 2025.
Le candidature sono aperte fino al 14 settembre 2025 sul sito ufficiale www.genp.it, dove sono disponibili il regolamento completo e il modulo di partecipazione.
A novembre verrà annunciata la shortlist delle 10 organizzazioni finaliste e, tra queste, una giuria composta da esperti del settore e rappresentanti di Acri selezionerà le 3 organizzazioni vincitrici.
I componenti della giuria:
Ferruccio de Bortoli, giornalista
Lucrezia Ferrara, Young Advisory Board Fondazione Compagnia di San Paolo
Luca Gori, presidente Commissione Innovazione sociale di Acri
Clara Morelli, autrice Will Media
Vanessa Pallucchi, portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore
Tommaso Salaroli, cofondatore e CEO di Scomodo
Michele Sciscioli, capo Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale
Media partner dell’iniziativa sono Vita e Will, mentre Percorsi di Secondo Welfare realizzerà e presenterà, in occasione dell’evento di premiazione, un’indagine sul tasso di under 35 nei Cda delle organizzazioni del Terzo settore.
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa
10 Giugno 2025
Assegnate 6 borse di studio per programmi di vita e di studio all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione Carisbo
Sono stati premiati, presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, i 6 studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura. I 6 studenti potranno vivere e studiare per un trimestre fino ad un anno scolastico all’estero, accolti in una famiglia e una scuola del luogo e assistiti dai volontari locali.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Fondazione Intercultura e Fondazione Carisbo che risale al 2020-2021 e, grazie ad essa, 62 studentesse e studenti delle scuole secondarie di II grado – a cui si aggiungono i 6 studenti premiati quest’anno – hanno finora potuto vivere un’esperienza autentica delle diversità e acquisire nuove competenze utili per la loro vita personale e professionale.
Alla cerimonia di premiazione è intervenuta Maila Quaglia, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Carisbo, insieme a Vincenzo Morlini, past Consigliere di Amministrazione di Intercultura, poi Direttore Esecutivo di Intercultura e poi Presidente internazionale di AFS, alle famiglie dei giovani ambasciatori nel mondo e ai volontari di Intercultura, che proprio in questi mesi si stanno occupando della formazione degli studenti in partenza per prepararli alla loro esperienza.
I vincitori sono:
Sara, iscritta al Liceo E. Fermi di Bologna e in partenza per un programma scolastico semestrale in Brasile;
Steven, iscritto al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Thailandia;
Geremia, iscritto all’IIS G. Bruno di Medicina e in partenza per un programma annuale in Lettonia;
Francesca, iscritta all’IIS Montessori-Da Vinci di Porretta Terme e in partenza per un programma annuale in Perù;
Sabrina, iscritta al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma annuale in Honduras;
Matteo, iscritto al Liceo L. Bassi di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Messico.
Emozionati e felici per il traguardo raggiunto, alcuni ragazzi hanno così commentato la vincita della borsa di studio.
Geremia: «Quando ho scoperto di aver vinto, ho sentito come un ritorno brusco al presente. Quella che fino a poco prima sembrava solo un’idea improbabile era diventata concreta. È stato uno shock di consapevolezza. Ero felice, ma allo stesso tempo ero offuscato da tante altre emozioni, compresa la paura iniziale. Marco Aurelioperò, affermava che “ciò che ostacola l’azione, la promuove”, come se fosse proprio l’attrito, a dare lo slancio. Così il timore, invece di essere un intralcio, è ciò che valorizza la scelta.»
Sabrina: «Ho deciso di accettare questa sfida perché volevo mettermi in gioco davvero. Sentivo il bisogno di uscire dalla mia routine e conoscere un altro modo di vivere. L’Honduras, con la sua cultura e la sua lingua completamente nuove per me, mi è sembrato il luogo perfetto per farlo. So che sarà difficile, ma credo che le sfide più grandi siano anche le più formative.» Con loro erano presenti anche due ex vincitrici del concorso Intercultura e della borsa di studio FormazionEuropa, Sara Bonora, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Brasile a.s. 2023-24 e Matilde Mazzanti, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Cile a.s. 2023-24.
Ricerca Ipsos: l’esperienza con Intercultura decisiva per la propria vita per il 68% degli ex partecipanti
Partire con Intercultura non è solo un soggiorno all’estero, ma un’esperienza che lascia il segno per tutta la vita. Un’indagine Ipsos su 958 ex studenti, oggi tra i 20 e i 64 anni, lo conferma. Il 68% riconosce un impatto decisivo sulla propria identità e attribuisce ai volontari un ruolo chiave nel proprio percorso di crescita personale. Vivere e studiare all’estero con Intercultura permette di sviluppare competenze trasversali, fondamentali sia nella vita personale che in quella professionale.
Il 58% ha scelto destinazioni non convenzionali tra cui l’Asia, l’America Latina e l’Africa sviluppando un atteggiamento di apertura alla diversità culturale e competenze linguistiche: tutti parlano almeno un’altra lingua oltre all’inglese. Le soft skills ne escono rafforzate: il 97% migliora le relazioni, l’89% diventa più autonomo e il 74% si sente pronto alle sfide del mondo di oggi.
Sul piano personale, chi ha vissuto l’esperienza Intercultura denota una grande attenzione e accettazione delle diversità e una coscienza sociale evoluta e sensibile a tematiche di equità. E infine, il 65% si dichiara felice della propria vita, un aspetto che deriva dalla maggiore consapevolezza delle proprie risorse e da una marcata adattabilità di fronte ai cambiamenti. Intercultura non è solo un viaggio, ma un investimento nel futuro di sé stessi e del mondo intero.
Persone
Al via il canale di cofinanziamento del Fondo per la Repubblica Digitale
26 Maggio 2025
L’iniziativa
Annunciata dall’Impresa socialeFondo per la Repubblica Digitalel’attivazione di un canale di cofinanziamento da 5 milioni di euro, destinato a sostenere progetti ed iniziative congiunte orientate allo sviluppo delle competenze digitali e all’inclusione sociale, economica e lavorativa dei cittadini.
L’iniziativa, parte del Piano Strategico 2025–2026 approvato dal Comitato di Indirizzo Strategico del Fondo per la Repubblica Digitale, rappresenta uno strumento innovativo per attivare collaborazioni strategiche tra enti pubblici, privati e del Terzo Settore, con l’obiettivo di amplificare l’impatto delle azioni formative sul territorio.
Il canale di cofinanziamento, che mira ad attrarre risorse supplementari coerenti con le finalità del Fondo per la Repubblica Digitale, vuole inoltre favorire un confronto positivo con le esperienze di altri soggetti, portando avanti collaborazioni strategiche per arricchire reciprocamente la conoscenza, le pratiche e le esperienze sui temi relativi alla formazione e all’inclusione digitale. Questo approccio permette di amplificare l’impatto delle iniziative sostenute e di rafforzare la consapevolezza sul valore dell’investimento e della collaborazione per promuovere la formazione digitale e il reinserimento sociale delle categorie più fragili. Oltre a generare un effetto leva sulle risorse economiche messe in campo dal Fondo per la Repubblica Digitale e dagli interlocutori coinvolti, l’apertura del canale di cofinanziamento mira anche a sperimentare forme di innovazione, sia negli ambiti di intervento sia nelle modalità operative o metodologiche scelte.
Modalità di partecipazione
Il canale di cofinanziamento è aperto a soggetti pubblici e privati, con o senza scopo di lucro. Le iniziative e le progettualità promosse dovranno focalizzarsi su tematiche di interesse condiviso, attraverso tre modalità operative:
bandi pubblici elaborati e promossi congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori in funzione di enti erogatori;
progetti proposti direttamente da enti del Terzo Settore e sostenuti, almeno al 50%, da risorse interne e/o esterne provenienti da uno o più cofinanziatori;
iniziative elaborate e promosse congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori per la realizzazione di opportunità rivolte alla collettività in linea con la mission del Fondo per la Repubblica Digitale.
Il processo di selezione si articola in due momenti: una prima fase, in cui i soggetti interessati presentano la propria idea progettuale e una seconda fase, riservata esclusivamente alle idee ritenute idonee, in cui si procederà con la progettazione esecutiva. I criteri di selezione includono: coerenza con la missione del Fondo, originalità della proposta, assenza di contenuti già sottoposti o respinti, e assenza di interventi per l’acquisto e la costruzione di infrastrutture o esclusivamente finalizzate alla ricerca.
Le proposte potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili.
Risorse disponibili
Il Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale ha stanziato in totale 5 milioni di euro.
Fondazione, Comune e Chiesa di Bologna insieme per il progetto Bologna Serena per gli anziani
19 Maggio 2025
Investimento complessivo da 9 milioni di euro in tre anni per un progetto sulla qualità della vita delle persone over 65. Villa Serena come punto di riferimento per persone anziane
A Bologna la popolazione over 65, conta circa 96.000 persone, sono il 25% della popolazione. Saranno oltre 100 mila tra dieci anni e 109 mila tra venti. Di questi, quasi 55.000 hanno più di 75 anni e 36.000 superano gli 80 anni, mentre i centenari si avvicinano alle 250 unità. I livelli di autosufficienza non dipendono solo dall’età, ma diminuiscono con l’invecchiamento. Dall’indagine sulla qualità della vita realizzata dal Comune di Bologna sappiamo che oggi le persone che dichiarano di prendersi cura di un anziano sopra i 75 anni sono stimate in 17 mila. Il 33% degli over 65 a Bologna oggi abita da solo, percentuale che sale al 50% per gli over 80.
Da questi dati e da questa tendenza all’invecchiamento della popolazione e quindi dell’aspettativa di vita in città, parte il progettoBologna Serena per gli anziani.
Bologna Serena per gli anziani è il nuovo progetto con il quale Fondazione Carisbo, Comune e Chiesa di Bologna collaboreranno nei prossimi tre anni, a partire dal 2025, nel realizzare servizi di supporto, assistenza e inclusione sociale dedicati alla popolazione anziana e ai caregiver, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli over 65.
Bologna Serena per gli anziani ha gli obiettivi di:
innovare e rafforzare le risposte del sistema dei servizi mirati a rispondere ai bisogni della terza età;
sperimentare nuove risposte al cambiamento dei bisogni espressi dalla popolazione anziana alla luce delle mutazioni sociali e demografiche;
aggregare istituzioni, soggetti del terzo settore e comunità nel progettare e realizzare insieme un nuovo welfare per gli anziani.
Questi obiettivi saranno realizzati lungo tre assi strategici:
il domicilio come prospettiva prioritaria per il benessere dell’anziano;
la valorizzazione del ruolo del caregiver familiare e delle assistenti familiari;
la risposta a chi non entra nelle strutture residenziali sociosanitarie.
La convenzionetra gli enti sarà approvata nella prossima Giunta e prevede un investimento da parte della Fondazione Carisbo, che partecipa alla redazione delle linee guida e alle azioni, allo sviluppo, monitoraggio e valutazione del progetto, pari a 4,25 milioni di euro nell’arco di un triennio (di cui 1,25 milioni nel 2025, 1,5 milioni per il 2026 e 1,5 per il 2027).
Il Comune attuerà il progetto secondo le linee guida concordate, cofinanziandolo con ulteriori interventi nell’ambito delle risorse del proprio bilancio, per un valore di altri 4,5 milioni di euro nel triennio 2025/2027.
Questi fondi, pari a 9 milioni di euro in 3 anni, saranno destinati alle attività previste e gli enti collaboreranno nella gestione e il coordinamento delle azioni in collaborazione con gli enti e i soggetti del territorio garantendo la partecipazione della rete socio-sanitaria, in particolare Ausl di Bologna e Asp Città di Bologna, mentre la Chiesa di Bologna si impegna a collaborare al monitoraggio del progetto in sinergia con i propri servizi di ascolto territoriale.
Questo budget sarà suddiviso nel triennio su varie linee progettuali che riguardano:
interventi per i caregiver;
costruire una comunità dementia friendly;
potenziamento di telecontrollo, teleassistenza, telecompagnia;
servizi sociosanitari aperti;
promozione dell’invecchiamento in salute;
la creazione di un luogo e un team di riferimento in città sulle politiche per gli anziani.
A Villa Serena un punto di riferimento sulle politiche per le persone anziane
Sarà Villa Serena il punto di riferimento dove realizzare un luogo fisico in città per le famiglie, i cittadini, le associazioni e la comunità professionale sulle politiche per gli anziani. Lo spazio potrà essere allestito con mostre a tema, materiale informativo sulle opportunità esistenti, punti di informazione e orientamento per gli anziani sui temi della salute e dei servizi, uffici da dedicare all’organizzazione di eventi, gite o vacanze, locali e spazi aperti per lo svolgimento di attività di socializzazione, culturali e sportive.
Sarà sede di un team dedicato all’analisi del fenomeno dell’invecchiamento demografico e alla creazione di progettazioni innovative a partire dalla raccolta di dati affidabili e comparabili per monitorare i progressi delle azioni messe in campo e per la definizione delle politiche in questo ambito. Le nuove informazioni raccolte sui caregiver potranno offrire una maggior conoscenza delle conseguenze dell’assistenza informale sullo stress di chi si prende cura dei propri familiari, sulle diseguaglianze di genere ad esse connesse, sull’effettiva capacità di accesso ai servizi per le long term care, sulle diseguaglianze territoriali e servire alla produzione di conoscenze da mettere a disposizione della città per costruire il futuro welfare per gli anziani a Bologna.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo entra a far parte del Consorzio BI-REX di Bologna
23 Aprile 2025
Fondazione Carisbo annuncia la sua adesione al Consorzio BI-REX Big Data Innovation & Research Excellence, Competence Center nazionale e soggetto attuatore del Pnrr ad alta specializzazione sui Big Data, Industria 4.0 e Transizione 5.0.
La convenzione siglata, della durata di 3 anni e rinnovabile, darà avvio a forme di collaborazione sinergica, particolarmente focalizzate su iniziative per lo sviluppo economico del territorio, tramite la promozione di attività nell’ambito di Industria 4.0 di ricerca applicata, l’attivazione di progetti di innovazione e supporto all’imprenditorialità, nonché la messa a punto di percorsi di incubazione, accelerazione, orientamento e formazione.
Fondazione Carisbo e Consorzio BI-REX saranno così impegnate nella partecipazione congiunta a bandi europei, nazionali, regionali per la realizzazione di progetti di ricerca e formazione, attivando programmi di incubazione e accelerazione d’impresa, sostenendo la partecipazione delle rispettive startup a iniziative di networking e favorendone l’accesso, tramite tariffe agevolate, agli spazi di coworking nelle rispettive strutture.
Fondazione Carisbo è una fondazione di origine bancaria che persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo del territorio metropolitano di Bologna. Con il progetto BIGBO – Boost Innovation Garage, polo dedicato ai talenti, all’innovazione e alla trasformazione digitale, la Fondazione contribuisce nel diffondere una cultura imprenditoriale innovativa, generando un impatto tangibile e creando nuove opportunità di lavoro. BIGBO offre spazi di lavoro flessibili, multifunzionali e organizza tavole rotonde ed eventi incentrati su innovazione e tecnologia, programmi di accelerazione, attività di collegamento tra aziende consolidate e startup.
Il Competence Center BI-REX, con sede a Bologna, si configura come Public Private Partnership che raccoglie 64 player tra Università, Centri di Ricerca e Imprese di eccellenza, con l’obiettivo di supportare le aziende nei processi di innovazione, trasformazione digitale e sostenibilità, favorendo l’adozione delle tecnologie Industria 4.0 e 5.0 e il trasferimento tecnologico attraverso una vasta serie di servizi. Principale valore aggiunto di BI-REX è rappresentato dalla Linea Pilota, fabbrica digitale interconnessa completamente a disposizione delle imprese, in cui le tecnologie 4.0 and 5.0 sono integrate con quelle tradizionali.
Persone
Pubblicato il bando “Dritti al Punto” del Fondo per la Repubblica Digitale
22 Aprile 2025
Il contesto italiano
Lo sviluppo delle competenze digitali è uno degli obiettivi strategici dell’Unione europea, che mira a dotare almeno l’80% dei cittadini tra i 16 e i 74 anni di competenze digitali di base entro il 2030. A guidare questo processo è il quadro europeoDigComp 2.2, che individua cinque aree chiave – dalla sicurezza informatica, alla creazione di contenuti – ritenute essenziali per una piena partecipazione alla vita sociale e professionale. L’Italia, tuttavia, registra un significativo ritardo rispetto alla media UE: nel 2023 solo il 46% degli adulti possedeva competenze digitali almeno di base.
Il quadro è aggravato da divari generazionali e territoriali: tra i giovani (16-24 anni) la quota sale al 59%, mentre tra gli over 65 crolla al 19%, con le regioni del Sud ampiamente sotto la media UE (34%). Per colmare il ritardo, il PNRR ha attivato la misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, con l’obiettivo di formare 2 milioni di cittadini entro il 2026 attraverso 3000 Punti Digitale Facile. Sebbene la rete dei punti sia stata attivata, a marzo 2025, sono stati raggiunti circa 760 mila cittadini, pari al 38% dell’obiettivo, con risultati disomogenei tra le diverse regioni.
Bando Dritti al Punto
Il bando intende sostenere progetti di formazione all’interno dei Punti Digitale Facile, integrando le attività già pianificate e realizzate nell’ambito della misura M1C1 1.7.2 “Rete dei servizi di facilitazione digitale” del PNRR, al fine di potenziarne l’offerta formativa.
In particolare, si intende selezionare progetti formativi rivolti a tutti i cittadini, incentrati sui temi individuati dal quadro europeo DigComp 2.2, come l’alfabetizzazione su informazione e dati, ovvero la capacità di analizzare criticamente fonti e contenuti online e distinguere le informazioni affidabili dalle fake news; la sicurezza informatica, intesa come consapevolezza dei rischi digitali e capacità di proteggere dispositivi e dati personali; la creazione di contenuti digitali, anche con il supporto dell’Intelligenza Artificiale, promuovendo un uso consapevole e responsabile degli strumenti digitali e una riflessione sulle implicazioni etiche, sociali e legali dell’IA; infine, la comunicazione e collaborazione attraverso le tecnologie digitali, per incentivare l’uso attivo dei servizi digitali pubblici e privati (come l’uso di app quali Io e IT-Wallet, o servizi come Identità digitale, Domicilio digitale e Fascicolo sanitario elettronico), sviluppando strategie comunicative efficaci e inclusive nei diversi ambienti digitali.
Chi può partecipare
Le proposte possono essere presentate da Soggetti attuatori o Soggetti sub-attuatori della misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, che si occupino direttamente o indirettamente – per tramite di Soggetti realizzatori – della gestione di almeno un Punto Digitale Facile, o ancora da Soggetti realizzatori della misura, intesi come enti privati che abbiano sottoscritto un’apposita convenzione/contratto con un Soggetto attuatore/sub-attuatore per la co-gestione e co-progettazione delle attività presso uno o più Punti Digitale Facile.
Le proposte progettuali, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma Re@dy, entro le ore 11 del30 maggio 2025.
Composizione della lista congiunta di candidati al Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025/2026/2027 di Intesa Sanpaolo S.p.A.
28 Marzo 2025
Le Fondazioni aderenti al patto parasociale di consultazione e voto sottoscritto l’11 novembre 2024 in relazione all’Assemblea di Intesa Sanpaolo convocata per il 29 aprile 2025, anche sulla base degli orientamenti manifestati dal Consiglio di Amministrazione uscente della Banca per la composizione della lista dei candidati alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025−2027 e con l’intento di assicurare:
la composizione quantitativamente ottimale, avuto riguardo alla complessità organizzativa, di operatività e di governance della Banca e alle valutazioni espresse sulle dinamiche di funzionamento dell’Organo collegiale;
la continuità di azione ed il mantenimento del patrimonio informativo e di esperienze acquisito nel corso dei precedenti mandati;
un riscontro concreto alle esigenze di continuare a esprimere scelte di elevata qualità, diversità, complementarità e di integrare nuove competenze strategiche, professionalità e personalità, al fine di dare continuità alle capacità di approfondimento e di dibattito in tutte le complesse materie di competenza del Consiglio e del Comitato per il Controllo sulla Gestione, e permettere un’adeguata costituzione e funzionalità dei Comitati endo−consiliari;
hanno depositato in data 27 marzo 2025 la seguente lista di 17 candidati così articolata:
SEZIONE 1
GIAN MARIA GROS-PIETRO
PAOLA TAGLIAVINI
CARLO MESSINA
MARIANGELA ZAPPIA
FRANCO CERUTI
PAOLO MARIA VITTORIO GRANDI
LUCIANO NEBBIA
LIANA LOGIURATO
PIETRO PREVITALI
MARIA ALESSANDRA STEFANELLI
BRUNO MARIA PARIGI
DONATELLA BUSSO
SILVIA MERLO
PAOLO MESSA
SEZIONE 2
FABRIZIO MOSCA
MARIELLA TAGLIABUE
MAURA CAMPRA
Nel medesimo contesto, le Fondazioni hanno proposto (i) di determinare in 19 il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da nominare, (ii) di riconfermare il Prof. Gian Maria Gros−Pietro quale Presidente del Consiglio di Amministrazione e (iii) di nominare la Prof.a Paola Tagliavini quale Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione; nonché (iv) di indicare il Dott. Carlo Messina come profilo ideale per la posizione di Consigliere Delegato e CEO, nell’ambito della lista presentata, ferme restando le piene prerogative proprie del Consiglio di Amministrazione che sarà nominato, in ragione dei poteri definiti dallo Statuto sociale.
Alla luce dei risultati conseguiti nell’ultimo decennio dalla Banca, che hanno posto Intesa Sanpaolo in una posizione di vertice assoluto tra le banche europee, sia per l’affidabilità sia per il sostegno allo sviluppo del Paese, i Presidenti delle Fondazioni, nella loro connaturata rappresentanza di azionisti istituzionali di lungo termine, esprimono vivo apprezzamento per la visione e la gestione altamente efficace da parte del CEO e conseguentemente auspicano che il Dr. Carlo Messina possa garantire il suo ruolo di leadership nella Banca anche per i successivi mandati.
Infine, le Fondazioni hanno proposto, in linea con quanto evidenziato dal Consiglio uscente, la conferma degli emolumenti per i consiglieri che non siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione e l’incremento del compenso fisso specifico per i consiglieri che siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione nonché del compenso additivo del Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione.
Sviluppo del territorio
Aperto il bando Fairplay (terza sessione erogativa 2025)
28 Marzo 2025
Per l’area Sviluppo del territorio (settore Educazione, istruzione e formazione) e la missione “Formazione del capitale umano”, con specifico riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile SDG n° 4 “Istruzione di qualità” e SDG n° 9 “Imprese, innovazione e infrastrutture”, il bando Fairplay accessibile fino al 5 maggio rende disponibili risorse per 150.000 euro allo scopo di:
promuovere l’idea di sport inclusivo, aperto a tutti, capace di incidere positivamente sulla coesione sociale della comunità territoriale;
incentivare la rigenerazione di spazi in un’ottica di condivisione e cura del bene comune;
favorire la diffusione di valori educativi e corretti stili di vita.
Acri lancia il Premio GenP – Giovani che partecipano
13 Giugno 2025
Aperte fino al 14 settembre le candidature al premio per le organizzazioni del Terzo settore che incentivano la partecipazione giovanile
Non è vero che i giovani non partecipano e non si impegnano a migliorare il Paese. Lo fanno, ma non sempre all’interno delle organizzazioni tradizionali del Terzo settore. Sempre più spesso scelgono forme di impegno fluide, informali, legate a cause specifiche – come l’ambiente, i diritti civili e la giustizia sociale – e lontane da strutture composte e guidate prevalentemente da persone di generazioni passate. In questo scenario, molte realtà del Terzo settore stanno cercando nuove strade per coinvolgere le nuove generazioni anche all’interno dei propri processi decisionali.
In questo scenario nasce “GenP – Giovani che partecipano”, un premio promosso da Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria, dedicato alle organizzazioni del Terzo settore composte da giovani che valorizzino il protagonismo giovanile. Il premio si rivolge a realtà i cui organi di amministrazione siano composti o coinvolgano giovani under 35, incentivando la loro partecipazione attiva nella progettazione e realizzazione dei progetti. Il premio intende infatti portare alla luce e dare visibilità a esperienze significative di partecipazione giovanile.
Le organizzazioni vincitrici riceveranno un contributo di 10mila euro ciascuna e saranno premiate nel corso di un evento nazionale che si terrà nel mese di dicembre 2025.
Le candidature sono aperte fino al 14 settembre 2025 sul sito ufficiale www.genp.it, dove sono disponibili il regolamento completo e il modulo di partecipazione.
A novembre verrà annunciata la shortlist delle 10 organizzazioni finaliste e, tra queste, una giuria composta da esperti del settore e rappresentanti di Acri selezionerà le 3 organizzazioni vincitrici.
I componenti della giuria:
Ferruccio de Bortoli, giornalista
Lucrezia Ferrara, Young Advisory Board Fondazione Compagnia di San Paolo
Luca Gori, presidente Commissione Innovazione sociale di Acri
Clara Morelli, autrice Will Media
Vanessa Pallucchi, portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore
Tommaso Salaroli, cofondatore e CEO di Scomodo
Michele Sciscioli, capo Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale
Media partner dell’iniziativa sono Vita e Will, mentre Percorsi di Secondo Welfare realizzerà e presenterà, in occasione dell’evento di premiazione, un’indagine sul tasso di under 35 nei Cda delle organizzazioni del Terzo settore.
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa
10 Giugno 2025
Assegnate 6 borse di studio per programmi di vita e di studio all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione Carisbo
Sono stati premiati, presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, i 6 studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura. I 6 studenti potranno vivere e studiare per un trimestre fino ad un anno scolastico all’estero, accolti in una famiglia e una scuola del luogo e assistiti dai volontari locali.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Fondazione Intercultura e Fondazione Carisbo che risale al 2020-2021 e, grazie ad essa, 62 studentesse e studenti delle scuole secondarie di II grado – a cui si aggiungono i 6 studenti premiati quest’anno – hanno finora potuto vivere un’esperienza autentica delle diversità e acquisire nuove competenze utili per la loro vita personale e professionale.
Alla cerimonia di premiazione è intervenuta Maila Quaglia, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Carisbo, insieme a Vincenzo Morlini, past Consigliere di Amministrazione di Intercultura, poi Direttore Esecutivo di Intercultura e poi Presidente internazionale di AFS, alle famiglie dei giovani ambasciatori nel mondo e ai volontari di Intercultura, che proprio in questi mesi si stanno occupando della formazione degli studenti in partenza per prepararli alla loro esperienza.
I vincitori sono:
Sara, iscritta al Liceo E. Fermi di Bologna e in partenza per un programma scolastico semestrale in Brasile;
Steven, iscritto al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Thailandia;
Geremia, iscritto all’IIS G. Bruno di Medicina e in partenza per un programma annuale in Lettonia;
Francesca, iscritta all’IIS Montessori-Da Vinci di Porretta Terme e in partenza per un programma annuale in Perù;
Sabrina, iscritta al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma annuale in Honduras;
Matteo, iscritto al Liceo L. Bassi di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Messico.
Emozionati e felici per il traguardo raggiunto, alcuni ragazzi hanno così commentato la vincita della borsa di studio.
Geremia: «Quando ho scoperto di aver vinto, ho sentito come un ritorno brusco al presente. Quella che fino a poco prima sembrava solo un’idea improbabile era diventata concreta. È stato uno shock di consapevolezza. Ero felice, ma allo stesso tempo ero offuscato da tante altre emozioni, compresa la paura iniziale. Marco Aurelioperò, affermava che “ciò che ostacola l’azione, la promuove”, come se fosse proprio l’attrito, a dare lo slancio. Così il timore, invece di essere un intralcio, è ciò che valorizza la scelta.»
Sabrina: «Ho deciso di accettare questa sfida perché volevo mettermi in gioco davvero. Sentivo il bisogno di uscire dalla mia routine e conoscere un altro modo di vivere. L’Honduras, con la sua cultura e la sua lingua completamente nuove per me, mi è sembrato il luogo perfetto per farlo. So che sarà difficile, ma credo che le sfide più grandi siano anche le più formative.» Con loro erano presenti anche due ex vincitrici del concorso Intercultura e della borsa di studio FormazionEuropa, Sara Bonora, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Brasile a.s. 2023-24 e Matilde Mazzanti, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Cile a.s. 2023-24.
Ricerca Ipsos: l’esperienza con Intercultura decisiva per la propria vita per il 68% degli ex partecipanti
Partire con Intercultura non è solo un soggiorno all’estero, ma un’esperienza che lascia il segno per tutta la vita. Un’indagine Ipsos su 958 ex studenti, oggi tra i 20 e i 64 anni, lo conferma. Il 68% riconosce un impatto decisivo sulla propria identità e attribuisce ai volontari un ruolo chiave nel proprio percorso di crescita personale. Vivere e studiare all’estero con Intercultura permette di sviluppare competenze trasversali, fondamentali sia nella vita personale che in quella professionale.
Il 58% ha scelto destinazioni non convenzionali tra cui l’Asia, l’America Latina e l’Africa sviluppando un atteggiamento di apertura alla diversità culturale e competenze linguistiche: tutti parlano almeno un’altra lingua oltre all’inglese. Le soft skills ne escono rafforzate: il 97% migliora le relazioni, l’89% diventa più autonomo e il 74% si sente pronto alle sfide del mondo di oggi.
Sul piano personale, chi ha vissuto l’esperienza Intercultura denota una grande attenzione e accettazione delle diversità e una coscienza sociale evoluta e sensibile a tematiche di equità. E infine, il 65% si dichiara felice della propria vita, un aspetto che deriva dalla maggiore consapevolezza delle proprie risorse e da una marcata adattabilità di fronte ai cambiamenti. Intercultura non è solo un viaggio, ma un investimento nel futuro di sé stessi e del mondo intero.
Persone
Al via il canale di cofinanziamento del Fondo per la Repubblica Digitale
26 Maggio 2025
L’iniziativa
Annunciata dall’Impresa socialeFondo per la Repubblica Digitalel’attivazione di un canale di cofinanziamento da 5 milioni di euro, destinato a sostenere progetti ed iniziative congiunte orientate allo sviluppo delle competenze digitali e all’inclusione sociale, economica e lavorativa dei cittadini.
L’iniziativa, parte del Piano Strategico 2025–2026 approvato dal Comitato di Indirizzo Strategico del Fondo per la Repubblica Digitale, rappresenta uno strumento innovativo per attivare collaborazioni strategiche tra enti pubblici, privati e del Terzo Settore, con l’obiettivo di amplificare l’impatto delle azioni formative sul territorio.
Il canale di cofinanziamento, che mira ad attrarre risorse supplementari coerenti con le finalità del Fondo per la Repubblica Digitale, vuole inoltre favorire un confronto positivo con le esperienze di altri soggetti, portando avanti collaborazioni strategiche per arricchire reciprocamente la conoscenza, le pratiche e le esperienze sui temi relativi alla formazione e all’inclusione digitale. Questo approccio permette di amplificare l’impatto delle iniziative sostenute e di rafforzare la consapevolezza sul valore dell’investimento e della collaborazione per promuovere la formazione digitale e il reinserimento sociale delle categorie più fragili. Oltre a generare un effetto leva sulle risorse economiche messe in campo dal Fondo per la Repubblica Digitale e dagli interlocutori coinvolti, l’apertura del canale di cofinanziamento mira anche a sperimentare forme di innovazione, sia negli ambiti di intervento sia nelle modalità operative o metodologiche scelte.
Modalità di partecipazione
Il canale di cofinanziamento è aperto a soggetti pubblici e privati, con o senza scopo di lucro. Le iniziative e le progettualità promosse dovranno focalizzarsi su tematiche di interesse condiviso, attraverso tre modalità operative:
bandi pubblici elaborati e promossi congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori in funzione di enti erogatori;
progetti proposti direttamente da enti del Terzo Settore e sostenuti, almeno al 50%, da risorse interne e/o esterne provenienti da uno o più cofinanziatori;
iniziative elaborate e promosse congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori per la realizzazione di opportunità rivolte alla collettività in linea con la mission del Fondo per la Repubblica Digitale.
Il processo di selezione si articola in due momenti: una prima fase, in cui i soggetti interessati presentano la propria idea progettuale e una seconda fase, riservata esclusivamente alle idee ritenute idonee, in cui si procederà con la progettazione esecutiva. I criteri di selezione includono: coerenza con la missione del Fondo, originalità della proposta, assenza di contenuti già sottoposti o respinti, e assenza di interventi per l’acquisto e la costruzione di infrastrutture o esclusivamente finalizzate alla ricerca.
Le proposte potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili.
Risorse disponibili
Il Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale ha stanziato in totale 5 milioni di euro.
Fondazione, Comune e Chiesa di Bologna insieme per il progetto Bologna Serena per gli anziani
19 Maggio 2025
Investimento complessivo da 9 milioni di euro in tre anni per un progetto sulla qualità della vita delle persone over 65. Villa Serena come punto di riferimento per persone anziane
A Bologna la popolazione over 65, conta circa 96.000 persone, sono il 25% della popolazione. Saranno oltre 100 mila tra dieci anni e 109 mila tra venti. Di questi, quasi 55.000 hanno più di 75 anni e 36.000 superano gli 80 anni, mentre i centenari si avvicinano alle 250 unità. I livelli di autosufficienza non dipendono solo dall’età, ma diminuiscono con l’invecchiamento. Dall’indagine sulla qualità della vita realizzata dal Comune di Bologna sappiamo che oggi le persone che dichiarano di prendersi cura di un anziano sopra i 75 anni sono stimate in 17 mila. Il 33% degli over 65 a Bologna oggi abita da solo, percentuale che sale al 50% per gli over 80.
Da questi dati e da questa tendenza all’invecchiamento della popolazione e quindi dell’aspettativa di vita in città, parte il progettoBologna Serena per gli anziani.
Bologna Serena per gli anziani è il nuovo progetto con il quale Fondazione Carisbo, Comune e Chiesa di Bologna collaboreranno nei prossimi tre anni, a partire dal 2025, nel realizzare servizi di supporto, assistenza e inclusione sociale dedicati alla popolazione anziana e ai caregiver, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli over 65.
Bologna Serena per gli anziani ha gli obiettivi di:
innovare e rafforzare le risposte del sistema dei servizi mirati a rispondere ai bisogni della terza età;
sperimentare nuove risposte al cambiamento dei bisogni espressi dalla popolazione anziana alla luce delle mutazioni sociali e demografiche;
aggregare istituzioni, soggetti del terzo settore e comunità nel progettare e realizzare insieme un nuovo welfare per gli anziani.
Questi obiettivi saranno realizzati lungo tre assi strategici:
il domicilio come prospettiva prioritaria per il benessere dell’anziano;
la valorizzazione del ruolo del caregiver familiare e delle assistenti familiari;
la risposta a chi non entra nelle strutture residenziali sociosanitarie.
La convenzionetra gli enti sarà approvata nella prossima Giunta e prevede un investimento da parte della Fondazione Carisbo, che partecipa alla redazione delle linee guida e alle azioni, allo sviluppo, monitoraggio e valutazione del progetto, pari a 4,25 milioni di euro nell’arco di un triennio (di cui 1,25 milioni nel 2025, 1,5 milioni per il 2026 e 1,5 per il 2027).
Il Comune attuerà il progetto secondo le linee guida concordate, cofinanziandolo con ulteriori interventi nell’ambito delle risorse del proprio bilancio, per un valore di altri 4,5 milioni di euro nel triennio 2025/2027.
Questi fondi, pari a 9 milioni di euro in 3 anni, saranno destinati alle attività previste e gli enti collaboreranno nella gestione e il coordinamento delle azioni in collaborazione con gli enti e i soggetti del territorio garantendo la partecipazione della rete socio-sanitaria, in particolare Ausl di Bologna e Asp Città di Bologna, mentre la Chiesa di Bologna si impegna a collaborare al monitoraggio del progetto in sinergia con i propri servizi di ascolto territoriale.
Questo budget sarà suddiviso nel triennio su varie linee progettuali che riguardano:
interventi per i caregiver;
costruire una comunità dementia friendly;
potenziamento di telecontrollo, teleassistenza, telecompagnia;
servizi sociosanitari aperti;
promozione dell’invecchiamento in salute;
la creazione di un luogo e un team di riferimento in città sulle politiche per gli anziani.
A Villa Serena un punto di riferimento sulle politiche per le persone anziane
Sarà Villa Serena il punto di riferimento dove realizzare un luogo fisico in città per le famiglie, i cittadini, le associazioni e la comunità professionale sulle politiche per gli anziani. Lo spazio potrà essere allestito con mostre a tema, materiale informativo sulle opportunità esistenti, punti di informazione e orientamento per gli anziani sui temi della salute e dei servizi, uffici da dedicare all’organizzazione di eventi, gite o vacanze, locali e spazi aperti per lo svolgimento di attività di socializzazione, culturali e sportive.
Sarà sede di un team dedicato all’analisi del fenomeno dell’invecchiamento demografico e alla creazione di progettazioni innovative a partire dalla raccolta di dati affidabili e comparabili per monitorare i progressi delle azioni messe in campo e per la definizione delle politiche in questo ambito. Le nuove informazioni raccolte sui caregiver potranno offrire una maggior conoscenza delle conseguenze dell’assistenza informale sullo stress di chi si prende cura dei propri familiari, sulle diseguaglianze di genere ad esse connesse, sull’effettiva capacità di accesso ai servizi per le long term care, sulle diseguaglianze territoriali e servire alla produzione di conoscenze da mettere a disposizione della città per costruire il futuro welfare per gli anziani a Bologna.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo entra a far parte del Consorzio BI-REX di Bologna
23 Aprile 2025
Fondazione Carisbo annuncia la sua adesione al Consorzio BI-REX Big Data Innovation & Research Excellence, Competence Center nazionale e soggetto attuatore del Pnrr ad alta specializzazione sui Big Data, Industria 4.0 e Transizione 5.0.
La convenzione siglata, della durata di 3 anni e rinnovabile, darà avvio a forme di collaborazione sinergica, particolarmente focalizzate su iniziative per lo sviluppo economico del territorio, tramite la promozione di attività nell’ambito di Industria 4.0 di ricerca applicata, l’attivazione di progetti di innovazione e supporto all’imprenditorialità, nonché la messa a punto di percorsi di incubazione, accelerazione, orientamento e formazione.
Fondazione Carisbo e Consorzio BI-REX saranno così impegnate nella partecipazione congiunta a bandi europei, nazionali, regionali per la realizzazione di progetti di ricerca e formazione, attivando programmi di incubazione e accelerazione d’impresa, sostenendo la partecipazione delle rispettive startup a iniziative di networking e favorendone l’accesso, tramite tariffe agevolate, agli spazi di coworking nelle rispettive strutture.
Fondazione Carisbo è una fondazione di origine bancaria che persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo del territorio metropolitano di Bologna. Con il progetto BIGBO – Boost Innovation Garage, polo dedicato ai talenti, all’innovazione e alla trasformazione digitale, la Fondazione contribuisce nel diffondere una cultura imprenditoriale innovativa, generando un impatto tangibile e creando nuove opportunità di lavoro. BIGBO offre spazi di lavoro flessibili, multifunzionali e organizza tavole rotonde ed eventi incentrati su innovazione e tecnologia, programmi di accelerazione, attività di collegamento tra aziende consolidate e startup.
Il Competence Center BI-REX, con sede a Bologna, si configura come Public Private Partnership che raccoglie 64 player tra Università, Centri di Ricerca e Imprese di eccellenza, con l’obiettivo di supportare le aziende nei processi di innovazione, trasformazione digitale e sostenibilità, favorendo l’adozione delle tecnologie Industria 4.0 e 5.0 e il trasferimento tecnologico attraverso una vasta serie di servizi. Principale valore aggiunto di BI-REX è rappresentato dalla Linea Pilota, fabbrica digitale interconnessa completamente a disposizione delle imprese, in cui le tecnologie 4.0 and 5.0 sono integrate con quelle tradizionali.
Persone
Pubblicato il bando “Dritti al Punto” del Fondo per la Repubblica Digitale
22 Aprile 2025
Il contesto italiano
Lo sviluppo delle competenze digitali è uno degli obiettivi strategici dell’Unione europea, che mira a dotare almeno l’80% dei cittadini tra i 16 e i 74 anni di competenze digitali di base entro il 2030. A guidare questo processo è il quadro europeoDigComp 2.2, che individua cinque aree chiave – dalla sicurezza informatica, alla creazione di contenuti – ritenute essenziali per una piena partecipazione alla vita sociale e professionale. L’Italia, tuttavia, registra un significativo ritardo rispetto alla media UE: nel 2023 solo il 46% degli adulti possedeva competenze digitali almeno di base.
Il quadro è aggravato da divari generazionali e territoriali: tra i giovani (16-24 anni) la quota sale al 59%, mentre tra gli over 65 crolla al 19%, con le regioni del Sud ampiamente sotto la media UE (34%). Per colmare il ritardo, il PNRR ha attivato la misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, con l’obiettivo di formare 2 milioni di cittadini entro il 2026 attraverso 3000 Punti Digitale Facile. Sebbene la rete dei punti sia stata attivata, a marzo 2025, sono stati raggiunti circa 760 mila cittadini, pari al 38% dell’obiettivo, con risultati disomogenei tra le diverse regioni.
Bando Dritti al Punto
Il bando intende sostenere progetti di formazione all’interno dei Punti Digitale Facile, integrando le attività già pianificate e realizzate nell’ambito della misura M1C1 1.7.2 “Rete dei servizi di facilitazione digitale” del PNRR, al fine di potenziarne l’offerta formativa.
In particolare, si intende selezionare progetti formativi rivolti a tutti i cittadini, incentrati sui temi individuati dal quadro europeo DigComp 2.2, come l’alfabetizzazione su informazione e dati, ovvero la capacità di analizzare criticamente fonti e contenuti online e distinguere le informazioni affidabili dalle fake news; la sicurezza informatica, intesa come consapevolezza dei rischi digitali e capacità di proteggere dispositivi e dati personali; la creazione di contenuti digitali, anche con il supporto dell’Intelligenza Artificiale, promuovendo un uso consapevole e responsabile degli strumenti digitali e una riflessione sulle implicazioni etiche, sociali e legali dell’IA; infine, la comunicazione e collaborazione attraverso le tecnologie digitali, per incentivare l’uso attivo dei servizi digitali pubblici e privati (come l’uso di app quali Io e IT-Wallet, o servizi come Identità digitale, Domicilio digitale e Fascicolo sanitario elettronico), sviluppando strategie comunicative efficaci e inclusive nei diversi ambienti digitali.
Chi può partecipare
Le proposte possono essere presentate da Soggetti attuatori o Soggetti sub-attuatori della misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, che si occupino direttamente o indirettamente – per tramite di Soggetti realizzatori – della gestione di almeno un Punto Digitale Facile, o ancora da Soggetti realizzatori della misura, intesi come enti privati che abbiano sottoscritto un’apposita convenzione/contratto con un Soggetto attuatore/sub-attuatore per la co-gestione e co-progettazione delle attività presso uno o più Punti Digitale Facile.
Le proposte progettuali, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma Re@dy, entro le ore 11 del30 maggio 2025.
Composizione della lista congiunta di candidati al Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025/2026/2027 di Intesa Sanpaolo S.p.A.
28 Marzo 2025
Le Fondazioni aderenti al patto parasociale di consultazione e voto sottoscritto l’11 novembre 2024 in relazione all’Assemblea di Intesa Sanpaolo convocata per il 29 aprile 2025, anche sulla base degli orientamenti manifestati dal Consiglio di Amministrazione uscente della Banca per la composizione della lista dei candidati alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025−2027 e con l’intento di assicurare:
la composizione quantitativamente ottimale, avuto riguardo alla complessità organizzativa, di operatività e di governance della Banca e alle valutazioni espresse sulle dinamiche di funzionamento dell’Organo collegiale;
la continuità di azione ed il mantenimento del patrimonio informativo e di esperienze acquisito nel corso dei precedenti mandati;
un riscontro concreto alle esigenze di continuare a esprimere scelte di elevata qualità, diversità, complementarità e di integrare nuove competenze strategiche, professionalità e personalità, al fine di dare continuità alle capacità di approfondimento e di dibattito in tutte le complesse materie di competenza del Consiglio e del Comitato per il Controllo sulla Gestione, e permettere un’adeguata costituzione e funzionalità dei Comitati endo−consiliari;
hanno depositato in data 27 marzo 2025 la seguente lista di 17 candidati così articolata:
SEZIONE 1
GIAN MARIA GROS-PIETRO
PAOLA TAGLIAVINI
CARLO MESSINA
MARIANGELA ZAPPIA
FRANCO CERUTI
PAOLO MARIA VITTORIO GRANDI
LUCIANO NEBBIA
LIANA LOGIURATO
PIETRO PREVITALI
MARIA ALESSANDRA STEFANELLI
BRUNO MARIA PARIGI
DONATELLA BUSSO
SILVIA MERLO
PAOLO MESSA
SEZIONE 2
FABRIZIO MOSCA
MARIELLA TAGLIABUE
MAURA CAMPRA
Nel medesimo contesto, le Fondazioni hanno proposto (i) di determinare in 19 il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da nominare, (ii) di riconfermare il Prof. Gian Maria Gros−Pietro quale Presidente del Consiglio di Amministrazione e (iii) di nominare la Prof.a Paola Tagliavini quale Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione; nonché (iv) di indicare il Dott. Carlo Messina come profilo ideale per la posizione di Consigliere Delegato e CEO, nell’ambito della lista presentata, ferme restando le piene prerogative proprie del Consiglio di Amministrazione che sarà nominato, in ragione dei poteri definiti dallo Statuto sociale.
Alla luce dei risultati conseguiti nell’ultimo decennio dalla Banca, che hanno posto Intesa Sanpaolo in una posizione di vertice assoluto tra le banche europee, sia per l’affidabilità sia per il sostegno allo sviluppo del Paese, i Presidenti delle Fondazioni, nella loro connaturata rappresentanza di azionisti istituzionali di lungo termine, esprimono vivo apprezzamento per la visione e la gestione altamente efficace da parte del CEO e conseguentemente auspicano che il Dr. Carlo Messina possa garantire il suo ruolo di leadership nella Banca anche per i successivi mandati.
Infine, le Fondazioni hanno proposto, in linea con quanto evidenziato dal Consiglio uscente, la conferma degli emolumenti per i consiglieri che non siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione e l’incremento del compenso fisso specifico per i consiglieri che siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione nonché del compenso additivo del Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione.
Sviluppo del territorio
Aperto il bando Fairplay (terza sessione erogativa 2025)
28 Marzo 2025
Per l’area Sviluppo del territorio (settore Educazione, istruzione e formazione) e la missione “Formazione del capitale umano”, con specifico riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile SDG n° 4 “Istruzione di qualità” e SDG n° 9 “Imprese, innovazione e infrastrutture”, il bando Fairplay accessibile fino al 5 maggio rende disponibili risorse per 150.000 euro allo scopo di:
promuovere l’idea di sport inclusivo, aperto a tutti, capace di incidere positivamente sulla coesione sociale della comunità territoriale;
incentivare la rigenerazione di spazi in un’ottica di condivisione e cura del bene comune;
favorire la diffusione di valori educativi e corretti stili di vita.
Acri lancia il Premio GenP – Giovani che partecipano
13 Giugno 2025
Aperte fino al 14 settembre le candidature al premio per le organizzazioni del Terzo settore che incentivano la partecipazione giovanile
Non è vero che i giovani non partecipano e non si impegnano a migliorare il Paese. Lo fanno, ma non sempre all’interno delle organizzazioni tradizionali del Terzo settore. Sempre più spesso scelgono forme di impegno fluide, informali, legate a cause specifiche – come l’ambiente, i diritti civili e la giustizia sociale – e lontane da strutture composte e guidate prevalentemente da persone di generazioni passate. In questo scenario, molte realtà del Terzo settore stanno cercando nuove strade per coinvolgere le nuove generazioni anche all’interno dei propri processi decisionali.
In questo scenario nasce “GenP – Giovani che partecipano”, un premio promosso da Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria, dedicato alle organizzazioni del Terzo settore composte da giovani che valorizzino il protagonismo giovanile. Il premio si rivolge a realtà i cui organi di amministrazione siano composti o coinvolgano giovani under 35, incentivando la loro partecipazione attiva nella progettazione e realizzazione dei progetti. Il premio intende infatti portare alla luce e dare visibilità a esperienze significative di partecipazione giovanile.
Le organizzazioni vincitrici riceveranno un contributo di 10mila euro ciascuna e saranno premiate nel corso di un evento nazionale che si terrà nel mese di dicembre 2025.
Le candidature sono aperte fino al 14 settembre 2025 sul sito ufficiale www.genp.it, dove sono disponibili il regolamento completo e il modulo di partecipazione.
A novembre verrà annunciata la shortlist delle 10 organizzazioni finaliste e, tra queste, una giuria composta da esperti del settore e rappresentanti di Acri selezionerà le 3 organizzazioni vincitrici.
I componenti della giuria:
Ferruccio de Bortoli, giornalista
Lucrezia Ferrara, Young Advisory Board Fondazione Compagnia di San Paolo
Luca Gori, presidente Commissione Innovazione sociale di Acri
Clara Morelli, autrice Will Media
Vanessa Pallucchi, portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore
Tommaso Salaroli, cofondatore e CEO di Scomodo
Michele Sciscioli, capo Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale
Media partner dell’iniziativa sono Vita e Will, mentre Percorsi di Secondo Welfare realizzerà e presenterà, in occasione dell’evento di premiazione, un’indagine sul tasso di under 35 nei Cda delle organizzazioni del Terzo settore.
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa
10 Giugno 2025
Assegnate 6 borse di studio per programmi di vita e di studio all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione Carisbo
Sono stati premiati, presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, i 6 studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura. I 6 studenti potranno vivere e studiare per un trimestre fino ad un anno scolastico all’estero, accolti in una famiglia e una scuola del luogo e assistiti dai volontari locali.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Fondazione Intercultura e Fondazione Carisbo che risale al 2020-2021 e, grazie ad essa, 62 studentesse e studenti delle scuole secondarie di II grado – a cui si aggiungono i 6 studenti premiati quest’anno – hanno finora potuto vivere un’esperienza autentica delle diversità e acquisire nuove competenze utili per la loro vita personale e professionale.
Alla cerimonia di premiazione è intervenuta Maila Quaglia, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Carisbo, insieme a Vincenzo Morlini, past Consigliere di Amministrazione di Intercultura, poi Direttore Esecutivo di Intercultura e poi Presidente internazionale di AFS, alle famiglie dei giovani ambasciatori nel mondo e ai volontari di Intercultura, che proprio in questi mesi si stanno occupando della formazione degli studenti in partenza per prepararli alla loro esperienza.
I vincitori sono:
Sara, iscritta al Liceo E. Fermi di Bologna e in partenza per un programma scolastico semestrale in Brasile;
Steven, iscritto al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Thailandia;
Geremia, iscritto all’IIS G. Bruno di Medicina e in partenza per un programma annuale in Lettonia;
Francesca, iscritta all’IIS Montessori-Da Vinci di Porretta Terme e in partenza per un programma annuale in Perù;
Sabrina, iscritta al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma annuale in Honduras;
Matteo, iscritto al Liceo L. Bassi di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Messico.
Emozionati e felici per il traguardo raggiunto, alcuni ragazzi hanno così commentato la vincita della borsa di studio.
Geremia: «Quando ho scoperto di aver vinto, ho sentito come un ritorno brusco al presente. Quella che fino a poco prima sembrava solo un’idea improbabile era diventata concreta. È stato uno shock di consapevolezza. Ero felice, ma allo stesso tempo ero offuscato da tante altre emozioni, compresa la paura iniziale. Marco Aurelioperò, affermava che “ciò che ostacola l’azione, la promuove”, come se fosse proprio l’attrito, a dare lo slancio. Così il timore, invece di essere un intralcio, è ciò che valorizza la scelta.»
Sabrina: «Ho deciso di accettare questa sfida perché volevo mettermi in gioco davvero. Sentivo il bisogno di uscire dalla mia routine e conoscere un altro modo di vivere. L’Honduras, con la sua cultura e la sua lingua completamente nuove per me, mi è sembrato il luogo perfetto per farlo. So che sarà difficile, ma credo che le sfide più grandi siano anche le più formative.» Con loro erano presenti anche due ex vincitrici del concorso Intercultura e della borsa di studio FormazionEuropa, Sara Bonora, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Brasile a.s. 2023-24 e Matilde Mazzanti, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Cile a.s. 2023-24.
Ricerca Ipsos: l’esperienza con Intercultura decisiva per la propria vita per il 68% degli ex partecipanti
Partire con Intercultura non è solo un soggiorno all’estero, ma un’esperienza che lascia il segno per tutta la vita. Un’indagine Ipsos su 958 ex studenti, oggi tra i 20 e i 64 anni, lo conferma. Il 68% riconosce un impatto decisivo sulla propria identità e attribuisce ai volontari un ruolo chiave nel proprio percorso di crescita personale. Vivere e studiare all’estero con Intercultura permette di sviluppare competenze trasversali, fondamentali sia nella vita personale che in quella professionale.
Il 58% ha scelto destinazioni non convenzionali tra cui l’Asia, l’America Latina e l’Africa sviluppando un atteggiamento di apertura alla diversità culturale e competenze linguistiche: tutti parlano almeno un’altra lingua oltre all’inglese. Le soft skills ne escono rafforzate: il 97% migliora le relazioni, l’89% diventa più autonomo e il 74% si sente pronto alle sfide del mondo di oggi.
Sul piano personale, chi ha vissuto l’esperienza Intercultura denota una grande attenzione e accettazione delle diversità e una coscienza sociale evoluta e sensibile a tematiche di equità. E infine, il 65% si dichiara felice della propria vita, un aspetto che deriva dalla maggiore consapevolezza delle proprie risorse e da una marcata adattabilità di fronte ai cambiamenti. Intercultura non è solo un viaggio, ma un investimento nel futuro di sé stessi e del mondo intero.
Persone
Al via il canale di cofinanziamento del Fondo per la Repubblica Digitale
26 Maggio 2025
L’iniziativa
Annunciata dall’Impresa socialeFondo per la Repubblica Digitalel’attivazione di un canale di cofinanziamento da 5 milioni di euro, destinato a sostenere progetti ed iniziative congiunte orientate allo sviluppo delle competenze digitali e all’inclusione sociale, economica e lavorativa dei cittadini.
L’iniziativa, parte del Piano Strategico 2025–2026 approvato dal Comitato di Indirizzo Strategico del Fondo per la Repubblica Digitale, rappresenta uno strumento innovativo per attivare collaborazioni strategiche tra enti pubblici, privati e del Terzo Settore, con l’obiettivo di amplificare l’impatto delle azioni formative sul territorio.
Il canale di cofinanziamento, che mira ad attrarre risorse supplementari coerenti con le finalità del Fondo per la Repubblica Digitale, vuole inoltre favorire un confronto positivo con le esperienze di altri soggetti, portando avanti collaborazioni strategiche per arricchire reciprocamente la conoscenza, le pratiche e le esperienze sui temi relativi alla formazione e all’inclusione digitale. Questo approccio permette di amplificare l’impatto delle iniziative sostenute e di rafforzare la consapevolezza sul valore dell’investimento e della collaborazione per promuovere la formazione digitale e il reinserimento sociale delle categorie più fragili. Oltre a generare un effetto leva sulle risorse economiche messe in campo dal Fondo per la Repubblica Digitale e dagli interlocutori coinvolti, l’apertura del canale di cofinanziamento mira anche a sperimentare forme di innovazione, sia negli ambiti di intervento sia nelle modalità operative o metodologiche scelte.
Modalità di partecipazione
Il canale di cofinanziamento è aperto a soggetti pubblici e privati, con o senza scopo di lucro. Le iniziative e le progettualità promosse dovranno focalizzarsi su tematiche di interesse condiviso, attraverso tre modalità operative:
bandi pubblici elaborati e promossi congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori in funzione di enti erogatori;
progetti proposti direttamente da enti del Terzo Settore e sostenuti, almeno al 50%, da risorse interne e/o esterne provenienti da uno o più cofinanziatori;
iniziative elaborate e promosse congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori per la realizzazione di opportunità rivolte alla collettività in linea con la mission del Fondo per la Repubblica Digitale.
Il processo di selezione si articola in due momenti: una prima fase, in cui i soggetti interessati presentano la propria idea progettuale e una seconda fase, riservata esclusivamente alle idee ritenute idonee, in cui si procederà con la progettazione esecutiva. I criteri di selezione includono: coerenza con la missione del Fondo, originalità della proposta, assenza di contenuti già sottoposti o respinti, e assenza di interventi per l’acquisto e la costruzione di infrastrutture o esclusivamente finalizzate alla ricerca.
Le proposte potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili.
Risorse disponibili
Il Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale ha stanziato in totale 5 milioni di euro.
Fondazione, Comune e Chiesa di Bologna insieme per il progetto Bologna Serena per gli anziani
19 Maggio 2025
Investimento complessivo da 9 milioni di euro in tre anni per un progetto sulla qualità della vita delle persone over 65. Villa Serena come punto di riferimento per persone anziane
A Bologna la popolazione over 65, conta circa 96.000 persone, sono il 25% della popolazione. Saranno oltre 100 mila tra dieci anni e 109 mila tra venti. Di questi, quasi 55.000 hanno più di 75 anni e 36.000 superano gli 80 anni, mentre i centenari si avvicinano alle 250 unità. I livelli di autosufficienza non dipendono solo dall’età, ma diminuiscono con l’invecchiamento. Dall’indagine sulla qualità della vita realizzata dal Comune di Bologna sappiamo che oggi le persone che dichiarano di prendersi cura di un anziano sopra i 75 anni sono stimate in 17 mila. Il 33% degli over 65 a Bologna oggi abita da solo, percentuale che sale al 50% per gli over 80.
Da questi dati e da questa tendenza all’invecchiamento della popolazione e quindi dell’aspettativa di vita in città, parte il progettoBologna Serena per gli anziani.
Bologna Serena per gli anziani è il nuovo progetto con il quale Fondazione Carisbo, Comune e Chiesa di Bologna collaboreranno nei prossimi tre anni, a partire dal 2025, nel realizzare servizi di supporto, assistenza e inclusione sociale dedicati alla popolazione anziana e ai caregiver, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli over 65.
Bologna Serena per gli anziani ha gli obiettivi di:
innovare e rafforzare le risposte del sistema dei servizi mirati a rispondere ai bisogni della terza età;
sperimentare nuove risposte al cambiamento dei bisogni espressi dalla popolazione anziana alla luce delle mutazioni sociali e demografiche;
aggregare istituzioni, soggetti del terzo settore e comunità nel progettare e realizzare insieme un nuovo welfare per gli anziani.
Questi obiettivi saranno realizzati lungo tre assi strategici:
il domicilio come prospettiva prioritaria per il benessere dell’anziano;
la valorizzazione del ruolo del caregiver familiare e delle assistenti familiari;
la risposta a chi non entra nelle strutture residenziali sociosanitarie.
La convenzionetra gli enti sarà approvata nella prossima Giunta e prevede un investimento da parte della Fondazione Carisbo, che partecipa alla redazione delle linee guida e alle azioni, allo sviluppo, monitoraggio e valutazione del progetto, pari a 4,25 milioni di euro nell’arco di un triennio (di cui 1,25 milioni nel 2025, 1,5 milioni per il 2026 e 1,5 per il 2027).
Il Comune attuerà il progetto secondo le linee guida concordate, cofinanziandolo con ulteriori interventi nell’ambito delle risorse del proprio bilancio, per un valore di altri 4,5 milioni di euro nel triennio 2025/2027.
Questi fondi, pari a 9 milioni di euro in 3 anni, saranno destinati alle attività previste e gli enti collaboreranno nella gestione e il coordinamento delle azioni in collaborazione con gli enti e i soggetti del territorio garantendo la partecipazione della rete socio-sanitaria, in particolare Ausl di Bologna e Asp Città di Bologna, mentre la Chiesa di Bologna si impegna a collaborare al monitoraggio del progetto in sinergia con i propri servizi di ascolto territoriale.
Questo budget sarà suddiviso nel triennio su varie linee progettuali che riguardano:
interventi per i caregiver;
costruire una comunità dementia friendly;
potenziamento di telecontrollo, teleassistenza, telecompagnia;
servizi sociosanitari aperti;
promozione dell’invecchiamento in salute;
la creazione di un luogo e un team di riferimento in città sulle politiche per gli anziani.
A Villa Serena un punto di riferimento sulle politiche per le persone anziane
Sarà Villa Serena il punto di riferimento dove realizzare un luogo fisico in città per le famiglie, i cittadini, le associazioni e la comunità professionale sulle politiche per gli anziani. Lo spazio potrà essere allestito con mostre a tema, materiale informativo sulle opportunità esistenti, punti di informazione e orientamento per gli anziani sui temi della salute e dei servizi, uffici da dedicare all’organizzazione di eventi, gite o vacanze, locali e spazi aperti per lo svolgimento di attività di socializzazione, culturali e sportive.
Sarà sede di un team dedicato all’analisi del fenomeno dell’invecchiamento demografico e alla creazione di progettazioni innovative a partire dalla raccolta di dati affidabili e comparabili per monitorare i progressi delle azioni messe in campo e per la definizione delle politiche in questo ambito. Le nuove informazioni raccolte sui caregiver potranno offrire una maggior conoscenza delle conseguenze dell’assistenza informale sullo stress di chi si prende cura dei propri familiari, sulle diseguaglianze di genere ad esse connesse, sull’effettiva capacità di accesso ai servizi per le long term care, sulle diseguaglianze territoriali e servire alla produzione di conoscenze da mettere a disposizione della città per costruire il futuro welfare per gli anziani a Bologna.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo entra a far parte del Consorzio BI-REX di Bologna
23 Aprile 2025
Fondazione Carisbo annuncia la sua adesione al Consorzio BI-REX Big Data Innovation & Research Excellence, Competence Center nazionale e soggetto attuatore del Pnrr ad alta specializzazione sui Big Data, Industria 4.0 e Transizione 5.0.
La convenzione siglata, della durata di 3 anni e rinnovabile, darà avvio a forme di collaborazione sinergica, particolarmente focalizzate su iniziative per lo sviluppo economico del territorio, tramite la promozione di attività nell’ambito di Industria 4.0 di ricerca applicata, l’attivazione di progetti di innovazione e supporto all’imprenditorialità, nonché la messa a punto di percorsi di incubazione, accelerazione, orientamento e formazione.
Fondazione Carisbo e Consorzio BI-REX saranno così impegnate nella partecipazione congiunta a bandi europei, nazionali, regionali per la realizzazione di progetti di ricerca e formazione, attivando programmi di incubazione e accelerazione d’impresa, sostenendo la partecipazione delle rispettive startup a iniziative di networking e favorendone l’accesso, tramite tariffe agevolate, agli spazi di coworking nelle rispettive strutture.
Fondazione Carisbo è una fondazione di origine bancaria che persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo del territorio metropolitano di Bologna. Con il progetto BIGBO – Boost Innovation Garage, polo dedicato ai talenti, all’innovazione e alla trasformazione digitale, la Fondazione contribuisce nel diffondere una cultura imprenditoriale innovativa, generando un impatto tangibile e creando nuove opportunità di lavoro. BIGBO offre spazi di lavoro flessibili, multifunzionali e organizza tavole rotonde ed eventi incentrati su innovazione e tecnologia, programmi di accelerazione, attività di collegamento tra aziende consolidate e startup.
Il Competence Center BI-REX, con sede a Bologna, si configura come Public Private Partnership che raccoglie 64 player tra Università, Centri di Ricerca e Imprese di eccellenza, con l’obiettivo di supportare le aziende nei processi di innovazione, trasformazione digitale e sostenibilità, favorendo l’adozione delle tecnologie Industria 4.0 e 5.0 e il trasferimento tecnologico attraverso una vasta serie di servizi. Principale valore aggiunto di BI-REX è rappresentato dalla Linea Pilota, fabbrica digitale interconnessa completamente a disposizione delle imprese, in cui le tecnologie 4.0 and 5.0 sono integrate con quelle tradizionali.
Persone
Pubblicato il bando “Dritti al Punto” del Fondo per la Repubblica Digitale
22 Aprile 2025
Il contesto italiano
Lo sviluppo delle competenze digitali è uno degli obiettivi strategici dell’Unione europea, che mira a dotare almeno l’80% dei cittadini tra i 16 e i 74 anni di competenze digitali di base entro il 2030. A guidare questo processo è il quadro europeoDigComp 2.2, che individua cinque aree chiave – dalla sicurezza informatica, alla creazione di contenuti – ritenute essenziali per una piena partecipazione alla vita sociale e professionale. L’Italia, tuttavia, registra un significativo ritardo rispetto alla media UE: nel 2023 solo il 46% degli adulti possedeva competenze digitali almeno di base.
Il quadro è aggravato da divari generazionali e territoriali: tra i giovani (16-24 anni) la quota sale al 59%, mentre tra gli over 65 crolla al 19%, con le regioni del Sud ampiamente sotto la media UE (34%). Per colmare il ritardo, il PNRR ha attivato la misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, con l’obiettivo di formare 2 milioni di cittadini entro il 2026 attraverso 3000 Punti Digitale Facile. Sebbene la rete dei punti sia stata attivata, a marzo 2025, sono stati raggiunti circa 760 mila cittadini, pari al 38% dell’obiettivo, con risultati disomogenei tra le diverse regioni.
Bando Dritti al Punto
Il bando intende sostenere progetti di formazione all’interno dei Punti Digitale Facile, integrando le attività già pianificate e realizzate nell’ambito della misura M1C1 1.7.2 “Rete dei servizi di facilitazione digitale” del PNRR, al fine di potenziarne l’offerta formativa.
In particolare, si intende selezionare progetti formativi rivolti a tutti i cittadini, incentrati sui temi individuati dal quadro europeo DigComp 2.2, come l’alfabetizzazione su informazione e dati, ovvero la capacità di analizzare criticamente fonti e contenuti online e distinguere le informazioni affidabili dalle fake news; la sicurezza informatica, intesa come consapevolezza dei rischi digitali e capacità di proteggere dispositivi e dati personali; la creazione di contenuti digitali, anche con il supporto dell’Intelligenza Artificiale, promuovendo un uso consapevole e responsabile degli strumenti digitali e una riflessione sulle implicazioni etiche, sociali e legali dell’IA; infine, la comunicazione e collaborazione attraverso le tecnologie digitali, per incentivare l’uso attivo dei servizi digitali pubblici e privati (come l’uso di app quali Io e IT-Wallet, o servizi come Identità digitale, Domicilio digitale e Fascicolo sanitario elettronico), sviluppando strategie comunicative efficaci e inclusive nei diversi ambienti digitali.
Chi può partecipare
Le proposte possono essere presentate da Soggetti attuatori o Soggetti sub-attuatori della misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, che si occupino direttamente o indirettamente – per tramite di Soggetti realizzatori – della gestione di almeno un Punto Digitale Facile, o ancora da Soggetti realizzatori della misura, intesi come enti privati che abbiano sottoscritto un’apposita convenzione/contratto con un Soggetto attuatore/sub-attuatore per la co-gestione e co-progettazione delle attività presso uno o più Punti Digitale Facile.
Le proposte progettuali, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma Re@dy, entro le ore 11 del30 maggio 2025.
Composizione della lista congiunta di candidati al Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025/2026/2027 di Intesa Sanpaolo S.p.A.
28 Marzo 2025
Le Fondazioni aderenti al patto parasociale di consultazione e voto sottoscritto l’11 novembre 2024 in relazione all’Assemblea di Intesa Sanpaolo convocata per il 29 aprile 2025, anche sulla base degli orientamenti manifestati dal Consiglio di Amministrazione uscente della Banca per la composizione della lista dei candidati alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025−2027 e con l’intento di assicurare:
la composizione quantitativamente ottimale, avuto riguardo alla complessità organizzativa, di operatività e di governance della Banca e alle valutazioni espresse sulle dinamiche di funzionamento dell’Organo collegiale;
la continuità di azione ed il mantenimento del patrimonio informativo e di esperienze acquisito nel corso dei precedenti mandati;
un riscontro concreto alle esigenze di continuare a esprimere scelte di elevata qualità, diversità, complementarità e di integrare nuove competenze strategiche, professionalità e personalità, al fine di dare continuità alle capacità di approfondimento e di dibattito in tutte le complesse materie di competenza del Consiglio e del Comitato per il Controllo sulla Gestione, e permettere un’adeguata costituzione e funzionalità dei Comitati endo−consiliari;
hanno depositato in data 27 marzo 2025 la seguente lista di 17 candidati così articolata:
SEZIONE 1
GIAN MARIA GROS-PIETRO
PAOLA TAGLIAVINI
CARLO MESSINA
MARIANGELA ZAPPIA
FRANCO CERUTI
PAOLO MARIA VITTORIO GRANDI
LUCIANO NEBBIA
LIANA LOGIURATO
PIETRO PREVITALI
MARIA ALESSANDRA STEFANELLI
BRUNO MARIA PARIGI
DONATELLA BUSSO
SILVIA MERLO
PAOLO MESSA
SEZIONE 2
FABRIZIO MOSCA
MARIELLA TAGLIABUE
MAURA CAMPRA
Nel medesimo contesto, le Fondazioni hanno proposto (i) di determinare in 19 il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da nominare, (ii) di riconfermare il Prof. Gian Maria Gros−Pietro quale Presidente del Consiglio di Amministrazione e (iii) di nominare la Prof.a Paola Tagliavini quale Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione; nonché (iv) di indicare il Dott. Carlo Messina come profilo ideale per la posizione di Consigliere Delegato e CEO, nell’ambito della lista presentata, ferme restando le piene prerogative proprie del Consiglio di Amministrazione che sarà nominato, in ragione dei poteri definiti dallo Statuto sociale.
Alla luce dei risultati conseguiti nell’ultimo decennio dalla Banca, che hanno posto Intesa Sanpaolo in una posizione di vertice assoluto tra le banche europee, sia per l’affidabilità sia per il sostegno allo sviluppo del Paese, i Presidenti delle Fondazioni, nella loro connaturata rappresentanza di azionisti istituzionali di lungo termine, esprimono vivo apprezzamento per la visione e la gestione altamente efficace da parte del CEO e conseguentemente auspicano che il Dr. Carlo Messina possa garantire il suo ruolo di leadership nella Banca anche per i successivi mandati.
Infine, le Fondazioni hanno proposto, in linea con quanto evidenziato dal Consiglio uscente, la conferma degli emolumenti per i consiglieri che non siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione e l’incremento del compenso fisso specifico per i consiglieri che siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione nonché del compenso additivo del Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione.
Sviluppo del territorio
Aperto il bando Fairplay (terza sessione erogativa 2025)
28 Marzo 2025
Per l’area Sviluppo del territorio (settore Educazione, istruzione e formazione) e la missione “Formazione del capitale umano”, con specifico riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile SDG n° 4 “Istruzione di qualità” e SDG n° 9 “Imprese, innovazione e infrastrutture”, il bando Fairplay accessibile fino al 5 maggio rende disponibili risorse per 150.000 euro allo scopo di:
promuovere l’idea di sport inclusivo, aperto a tutti, capace di incidere positivamente sulla coesione sociale della comunità territoriale;
incentivare la rigenerazione di spazi in un’ottica di condivisione e cura del bene comune;
favorire la diffusione di valori educativi e corretti stili di vita.
Acri lancia il Premio GenP – Giovani che partecipano
13 Giugno 2025
Aperte fino al 14 settembre le candidature al premio per le organizzazioni del Terzo settore che incentivano la partecipazione giovanile
Non è vero che i giovani non partecipano e non si impegnano a migliorare il Paese. Lo fanno, ma non sempre all’interno delle organizzazioni tradizionali del Terzo settore. Sempre più spesso scelgono forme di impegno fluide, informali, legate a cause specifiche – come l’ambiente, i diritti civili e la giustizia sociale – e lontane da strutture composte e guidate prevalentemente da persone di generazioni passate. In questo scenario, molte realtà del Terzo settore stanno cercando nuove strade per coinvolgere le nuove generazioni anche all’interno dei propri processi decisionali.
In questo scenario nasce “GenP – Giovani che partecipano”, un premio promosso da Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria, dedicato alle organizzazioni del Terzo settore composte da giovani che valorizzino il protagonismo giovanile. Il premio si rivolge a realtà i cui organi di amministrazione siano composti o coinvolgano giovani under 35, incentivando la loro partecipazione attiva nella progettazione e realizzazione dei progetti. Il premio intende infatti portare alla luce e dare visibilità a esperienze significative di partecipazione giovanile.
Le organizzazioni vincitrici riceveranno un contributo di 10mila euro ciascuna e saranno premiate nel corso di un evento nazionale che si terrà nel mese di dicembre 2025.
Le candidature sono aperte fino al 14 settembre 2025 sul sito ufficiale www.genp.it, dove sono disponibili il regolamento completo e il modulo di partecipazione.
A novembre verrà annunciata la shortlist delle 10 organizzazioni finaliste e, tra queste, una giuria composta da esperti del settore e rappresentanti di Acri selezionerà le 3 organizzazioni vincitrici.
I componenti della giuria:
Ferruccio de Bortoli, giornalista
Lucrezia Ferrara, Young Advisory Board Fondazione Compagnia di San Paolo
Luca Gori, presidente Commissione Innovazione sociale di Acri
Clara Morelli, autrice Will Media
Vanessa Pallucchi, portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore
Tommaso Salaroli, cofondatore e CEO di Scomodo
Michele Sciscioli, capo Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale
Media partner dell’iniziativa sono Vita e Will, mentre Percorsi di Secondo Welfare realizzerà e presenterà, in occasione dell’evento di premiazione, un’indagine sul tasso di under 35 nei Cda delle organizzazioni del Terzo settore.
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa
10 Giugno 2025
Assegnate 6 borse di studio per programmi di vita e di studio all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione Carisbo
Sono stati premiati, presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, i 6 studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura. I 6 studenti potranno vivere e studiare per un trimestre fino ad un anno scolastico all’estero, accolti in una famiglia e una scuola del luogo e assistiti dai volontari locali.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Fondazione Intercultura e Fondazione Carisbo che risale al 2020-2021 e, grazie ad essa, 62 studentesse e studenti delle scuole secondarie di II grado – a cui si aggiungono i 6 studenti premiati quest’anno – hanno finora potuto vivere un’esperienza autentica delle diversità e acquisire nuove competenze utili per la loro vita personale e professionale.
Alla cerimonia di premiazione è intervenuta Maila Quaglia, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Carisbo, insieme a Vincenzo Morlini, past Consigliere di Amministrazione di Intercultura, poi Direttore Esecutivo di Intercultura e poi Presidente internazionale di AFS, alle famiglie dei giovani ambasciatori nel mondo e ai volontari di Intercultura, che proprio in questi mesi si stanno occupando della formazione degli studenti in partenza per prepararli alla loro esperienza.
I vincitori sono:
Sara, iscritta al Liceo E. Fermi di Bologna e in partenza per un programma scolastico semestrale in Brasile;
Steven, iscritto al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Thailandia;
Geremia, iscritto all’IIS G. Bruno di Medicina e in partenza per un programma annuale in Lettonia;
Francesca, iscritta all’IIS Montessori-Da Vinci di Porretta Terme e in partenza per un programma annuale in Perù;
Sabrina, iscritta al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma annuale in Honduras;
Matteo, iscritto al Liceo L. Bassi di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Messico.
Emozionati e felici per il traguardo raggiunto, alcuni ragazzi hanno così commentato la vincita della borsa di studio.
Geremia: «Quando ho scoperto di aver vinto, ho sentito come un ritorno brusco al presente. Quella che fino a poco prima sembrava solo un’idea improbabile era diventata concreta. È stato uno shock di consapevolezza. Ero felice, ma allo stesso tempo ero offuscato da tante altre emozioni, compresa la paura iniziale. Marco Aurelioperò, affermava che “ciò che ostacola l’azione, la promuove”, come se fosse proprio l’attrito, a dare lo slancio. Così il timore, invece di essere un intralcio, è ciò che valorizza la scelta.»
Sabrina: «Ho deciso di accettare questa sfida perché volevo mettermi in gioco davvero. Sentivo il bisogno di uscire dalla mia routine e conoscere un altro modo di vivere. L’Honduras, con la sua cultura e la sua lingua completamente nuove per me, mi è sembrato il luogo perfetto per farlo. So che sarà difficile, ma credo che le sfide più grandi siano anche le più formative.» Con loro erano presenti anche due ex vincitrici del concorso Intercultura e della borsa di studio FormazionEuropa, Sara Bonora, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Brasile a.s. 2023-24 e Matilde Mazzanti, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Cile a.s. 2023-24.
Ricerca Ipsos: l’esperienza con Intercultura decisiva per la propria vita per il 68% degli ex partecipanti
Partire con Intercultura non è solo un soggiorno all’estero, ma un’esperienza che lascia il segno per tutta la vita. Un’indagine Ipsos su 958 ex studenti, oggi tra i 20 e i 64 anni, lo conferma. Il 68% riconosce un impatto decisivo sulla propria identità e attribuisce ai volontari un ruolo chiave nel proprio percorso di crescita personale. Vivere e studiare all’estero con Intercultura permette di sviluppare competenze trasversali, fondamentali sia nella vita personale che in quella professionale.
Il 58% ha scelto destinazioni non convenzionali tra cui l’Asia, l’America Latina e l’Africa sviluppando un atteggiamento di apertura alla diversità culturale e competenze linguistiche: tutti parlano almeno un’altra lingua oltre all’inglese. Le soft skills ne escono rafforzate: il 97% migliora le relazioni, l’89% diventa più autonomo e il 74% si sente pronto alle sfide del mondo di oggi.
Sul piano personale, chi ha vissuto l’esperienza Intercultura denota una grande attenzione e accettazione delle diversità e una coscienza sociale evoluta e sensibile a tematiche di equità. E infine, il 65% si dichiara felice della propria vita, un aspetto che deriva dalla maggiore consapevolezza delle proprie risorse e da una marcata adattabilità di fronte ai cambiamenti. Intercultura non è solo un viaggio, ma un investimento nel futuro di sé stessi e del mondo intero.
Persone
Al via il canale di cofinanziamento del Fondo per la Repubblica Digitale
26 Maggio 2025
L’iniziativa
Annunciata dall’Impresa socialeFondo per la Repubblica Digitalel’attivazione di un canale di cofinanziamento da 5 milioni di euro, destinato a sostenere progetti ed iniziative congiunte orientate allo sviluppo delle competenze digitali e all’inclusione sociale, economica e lavorativa dei cittadini.
L’iniziativa, parte del Piano Strategico 2025–2026 approvato dal Comitato di Indirizzo Strategico del Fondo per la Repubblica Digitale, rappresenta uno strumento innovativo per attivare collaborazioni strategiche tra enti pubblici, privati e del Terzo Settore, con l’obiettivo di amplificare l’impatto delle azioni formative sul territorio.
Il canale di cofinanziamento, che mira ad attrarre risorse supplementari coerenti con le finalità del Fondo per la Repubblica Digitale, vuole inoltre favorire un confronto positivo con le esperienze di altri soggetti, portando avanti collaborazioni strategiche per arricchire reciprocamente la conoscenza, le pratiche e le esperienze sui temi relativi alla formazione e all’inclusione digitale. Questo approccio permette di amplificare l’impatto delle iniziative sostenute e di rafforzare la consapevolezza sul valore dell’investimento e della collaborazione per promuovere la formazione digitale e il reinserimento sociale delle categorie più fragili. Oltre a generare un effetto leva sulle risorse economiche messe in campo dal Fondo per la Repubblica Digitale e dagli interlocutori coinvolti, l’apertura del canale di cofinanziamento mira anche a sperimentare forme di innovazione, sia negli ambiti di intervento sia nelle modalità operative o metodologiche scelte.
Modalità di partecipazione
Il canale di cofinanziamento è aperto a soggetti pubblici e privati, con o senza scopo di lucro. Le iniziative e le progettualità promosse dovranno focalizzarsi su tematiche di interesse condiviso, attraverso tre modalità operative:
bandi pubblici elaborati e promossi congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori in funzione di enti erogatori;
progetti proposti direttamente da enti del Terzo Settore e sostenuti, almeno al 50%, da risorse interne e/o esterne provenienti da uno o più cofinanziatori;
iniziative elaborate e promosse congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori per la realizzazione di opportunità rivolte alla collettività in linea con la mission del Fondo per la Repubblica Digitale.
Il processo di selezione si articola in due momenti: una prima fase, in cui i soggetti interessati presentano la propria idea progettuale e una seconda fase, riservata esclusivamente alle idee ritenute idonee, in cui si procederà con la progettazione esecutiva. I criteri di selezione includono: coerenza con la missione del Fondo, originalità della proposta, assenza di contenuti già sottoposti o respinti, e assenza di interventi per l’acquisto e la costruzione di infrastrutture o esclusivamente finalizzate alla ricerca.
Le proposte potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili.
Risorse disponibili
Il Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale ha stanziato in totale 5 milioni di euro.
Fondazione, Comune e Chiesa di Bologna insieme per il progetto Bologna Serena per gli anziani
19 Maggio 2025
Investimento complessivo da 9 milioni di euro in tre anni per un progetto sulla qualità della vita delle persone over 65. Villa Serena come punto di riferimento per persone anziane
A Bologna la popolazione over 65, conta circa 96.000 persone, sono il 25% della popolazione. Saranno oltre 100 mila tra dieci anni e 109 mila tra venti. Di questi, quasi 55.000 hanno più di 75 anni e 36.000 superano gli 80 anni, mentre i centenari si avvicinano alle 250 unità. I livelli di autosufficienza non dipendono solo dall’età, ma diminuiscono con l’invecchiamento. Dall’indagine sulla qualità della vita realizzata dal Comune di Bologna sappiamo che oggi le persone che dichiarano di prendersi cura di un anziano sopra i 75 anni sono stimate in 17 mila. Il 33% degli over 65 a Bologna oggi abita da solo, percentuale che sale al 50% per gli over 80.
Da questi dati e da questa tendenza all’invecchiamento della popolazione e quindi dell’aspettativa di vita in città, parte il progettoBologna Serena per gli anziani.
Bologna Serena per gli anziani è il nuovo progetto con il quale Fondazione Carisbo, Comune e Chiesa di Bologna collaboreranno nei prossimi tre anni, a partire dal 2025, nel realizzare servizi di supporto, assistenza e inclusione sociale dedicati alla popolazione anziana e ai caregiver, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli over 65.
Bologna Serena per gli anziani ha gli obiettivi di:
innovare e rafforzare le risposte del sistema dei servizi mirati a rispondere ai bisogni della terza età;
sperimentare nuove risposte al cambiamento dei bisogni espressi dalla popolazione anziana alla luce delle mutazioni sociali e demografiche;
aggregare istituzioni, soggetti del terzo settore e comunità nel progettare e realizzare insieme un nuovo welfare per gli anziani.
Questi obiettivi saranno realizzati lungo tre assi strategici:
il domicilio come prospettiva prioritaria per il benessere dell’anziano;
la valorizzazione del ruolo del caregiver familiare e delle assistenti familiari;
la risposta a chi non entra nelle strutture residenziali sociosanitarie.
La convenzionetra gli enti sarà approvata nella prossima Giunta e prevede un investimento da parte della Fondazione Carisbo, che partecipa alla redazione delle linee guida e alle azioni, allo sviluppo, monitoraggio e valutazione del progetto, pari a 4,25 milioni di euro nell’arco di un triennio (di cui 1,25 milioni nel 2025, 1,5 milioni per il 2026 e 1,5 per il 2027).
Il Comune attuerà il progetto secondo le linee guida concordate, cofinanziandolo con ulteriori interventi nell’ambito delle risorse del proprio bilancio, per un valore di altri 4,5 milioni di euro nel triennio 2025/2027.
Questi fondi, pari a 9 milioni di euro in 3 anni, saranno destinati alle attività previste e gli enti collaboreranno nella gestione e il coordinamento delle azioni in collaborazione con gli enti e i soggetti del territorio garantendo la partecipazione della rete socio-sanitaria, in particolare Ausl di Bologna e Asp Città di Bologna, mentre la Chiesa di Bologna si impegna a collaborare al monitoraggio del progetto in sinergia con i propri servizi di ascolto territoriale.
Questo budget sarà suddiviso nel triennio su varie linee progettuali che riguardano:
interventi per i caregiver;
costruire una comunità dementia friendly;
potenziamento di telecontrollo, teleassistenza, telecompagnia;
servizi sociosanitari aperti;
promozione dell’invecchiamento in salute;
la creazione di un luogo e un team di riferimento in città sulle politiche per gli anziani.
A Villa Serena un punto di riferimento sulle politiche per le persone anziane
Sarà Villa Serena il punto di riferimento dove realizzare un luogo fisico in città per le famiglie, i cittadini, le associazioni e la comunità professionale sulle politiche per gli anziani. Lo spazio potrà essere allestito con mostre a tema, materiale informativo sulle opportunità esistenti, punti di informazione e orientamento per gli anziani sui temi della salute e dei servizi, uffici da dedicare all’organizzazione di eventi, gite o vacanze, locali e spazi aperti per lo svolgimento di attività di socializzazione, culturali e sportive.
Sarà sede di un team dedicato all’analisi del fenomeno dell’invecchiamento demografico e alla creazione di progettazioni innovative a partire dalla raccolta di dati affidabili e comparabili per monitorare i progressi delle azioni messe in campo e per la definizione delle politiche in questo ambito. Le nuove informazioni raccolte sui caregiver potranno offrire una maggior conoscenza delle conseguenze dell’assistenza informale sullo stress di chi si prende cura dei propri familiari, sulle diseguaglianze di genere ad esse connesse, sull’effettiva capacità di accesso ai servizi per le long term care, sulle diseguaglianze territoriali e servire alla produzione di conoscenze da mettere a disposizione della città per costruire il futuro welfare per gli anziani a Bologna.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo entra a far parte del Consorzio BI-REX di Bologna
23 Aprile 2025
Fondazione Carisbo annuncia la sua adesione al Consorzio BI-REX Big Data Innovation & Research Excellence, Competence Center nazionale e soggetto attuatore del Pnrr ad alta specializzazione sui Big Data, Industria 4.0 e Transizione 5.0.
La convenzione siglata, della durata di 3 anni e rinnovabile, darà avvio a forme di collaborazione sinergica, particolarmente focalizzate su iniziative per lo sviluppo economico del territorio, tramite la promozione di attività nell’ambito di Industria 4.0 di ricerca applicata, l’attivazione di progetti di innovazione e supporto all’imprenditorialità, nonché la messa a punto di percorsi di incubazione, accelerazione, orientamento e formazione.
Fondazione Carisbo e Consorzio BI-REX saranno così impegnate nella partecipazione congiunta a bandi europei, nazionali, regionali per la realizzazione di progetti di ricerca e formazione, attivando programmi di incubazione e accelerazione d’impresa, sostenendo la partecipazione delle rispettive startup a iniziative di networking e favorendone l’accesso, tramite tariffe agevolate, agli spazi di coworking nelle rispettive strutture.
Fondazione Carisbo è una fondazione di origine bancaria che persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo del territorio metropolitano di Bologna. Con il progetto BIGBO – Boost Innovation Garage, polo dedicato ai talenti, all’innovazione e alla trasformazione digitale, la Fondazione contribuisce nel diffondere una cultura imprenditoriale innovativa, generando un impatto tangibile e creando nuove opportunità di lavoro. BIGBO offre spazi di lavoro flessibili, multifunzionali e organizza tavole rotonde ed eventi incentrati su innovazione e tecnologia, programmi di accelerazione, attività di collegamento tra aziende consolidate e startup.
Il Competence Center BI-REX, con sede a Bologna, si configura come Public Private Partnership che raccoglie 64 player tra Università, Centri di Ricerca e Imprese di eccellenza, con l’obiettivo di supportare le aziende nei processi di innovazione, trasformazione digitale e sostenibilità, favorendo l’adozione delle tecnologie Industria 4.0 e 5.0 e il trasferimento tecnologico attraverso una vasta serie di servizi. Principale valore aggiunto di BI-REX è rappresentato dalla Linea Pilota, fabbrica digitale interconnessa completamente a disposizione delle imprese, in cui le tecnologie 4.0 and 5.0 sono integrate con quelle tradizionali.
Persone
Pubblicato il bando “Dritti al Punto” del Fondo per la Repubblica Digitale
22 Aprile 2025
Il contesto italiano
Lo sviluppo delle competenze digitali è uno degli obiettivi strategici dell’Unione europea, che mira a dotare almeno l’80% dei cittadini tra i 16 e i 74 anni di competenze digitali di base entro il 2030. A guidare questo processo è il quadro europeoDigComp 2.2, che individua cinque aree chiave – dalla sicurezza informatica, alla creazione di contenuti – ritenute essenziali per una piena partecipazione alla vita sociale e professionale. L’Italia, tuttavia, registra un significativo ritardo rispetto alla media UE: nel 2023 solo il 46% degli adulti possedeva competenze digitali almeno di base.
Il quadro è aggravato da divari generazionali e territoriali: tra i giovani (16-24 anni) la quota sale al 59%, mentre tra gli over 65 crolla al 19%, con le regioni del Sud ampiamente sotto la media UE (34%). Per colmare il ritardo, il PNRR ha attivato la misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, con l’obiettivo di formare 2 milioni di cittadini entro il 2026 attraverso 3000 Punti Digitale Facile. Sebbene la rete dei punti sia stata attivata, a marzo 2025, sono stati raggiunti circa 760 mila cittadini, pari al 38% dell’obiettivo, con risultati disomogenei tra le diverse regioni.
Bando Dritti al Punto
Il bando intende sostenere progetti di formazione all’interno dei Punti Digitale Facile, integrando le attività già pianificate e realizzate nell’ambito della misura M1C1 1.7.2 “Rete dei servizi di facilitazione digitale” del PNRR, al fine di potenziarne l’offerta formativa.
In particolare, si intende selezionare progetti formativi rivolti a tutti i cittadini, incentrati sui temi individuati dal quadro europeo DigComp 2.2, come l’alfabetizzazione su informazione e dati, ovvero la capacità di analizzare criticamente fonti e contenuti online e distinguere le informazioni affidabili dalle fake news; la sicurezza informatica, intesa come consapevolezza dei rischi digitali e capacità di proteggere dispositivi e dati personali; la creazione di contenuti digitali, anche con il supporto dell’Intelligenza Artificiale, promuovendo un uso consapevole e responsabile degli strumenti digitali e una riflessione sulle implicazioni etiche, sociali e legali dell’IA; infine, la comunicazione e collaborazione attraverso le tecnologie digitali, per incentivare l’uso attivo dei servizi digitali pubblici e privati (come l’uso di app quali Io e IT-Wallet, o servizi come Identità digitale, Domicilio digitale e Fascicolo sanitario elettronico), sviluppando strategie comunicative efficaci e inclusive nei diversi ambienti digitali.
Chi può partecipare
Le proposte possono essere presentate da Soggetti attuatori o Soggetti sub-attuatori della misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, che si occupino direttamente o indirettamente – per tramite di Soggetti realizzatori – della gestione di almeno un Punto Digitale Facile, o ancora da Soggetti realizzatori della misura, intesi come enti privati che abbiano sottoscritto un’apposita convenzione/contratto con un Soggetto attuatore/sub-attuatore per la co-gestione e co-progettazione delle attività presso uno o più Punti Digitale Facile.
Le proposte progettuali, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma Re@dy, entro le ore 11 del30 maggio 2025.
Composizione della lista congiunta di candidati al Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025/2026/2027 di Intesa Sanpaolo S.p.A.
28 Marzo 2025
Le Fondazioni aderenti al patto parasociale di consultazione e voto sottoscritto l’11 novembre 2024 in relazione all’Assemblea di Intesa Sanpaolo convocata per il 29 aprile 2025, anche sulla base degli orientamenti manifestati dal Consiglio di Amministrazione uscente della Banca per la composizione della lista dei candidati alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025−2027 e con l’intento di assicurare:
la composizione quantitativamente ottimale, avuto riguardo alla complessità organizzativa, di operatività e di governance della Banca e alle valutazioni espresse sulle dinamiche di funzionamento dell’Organo collegiale;
la continuità di azione ed il mantenimento del patrimonio informativo e di esperienze acquisito nel corso dei precedenti mandati;
un riscontro concreto alle esigenze di continuare a esprimere scelte di elevata qualità, diversità, complementarità e di integrare nuove competenze strategiche, professionalità e personalità, al fine di dare continuità alle capacità di approfondimento e di dibattito in tutte le complesse materie di competenza del Consiglio e del Comitato per il Controllo sulla Gestione, e permettere un’adeguata costituzione e funzionalità dei Comitati endo−consiliari;
hanno depositato in data 27 marzo 2025 la seguente lista di 17 candidati così articolata:
SEZIONE 1
GIAN MARIA GROS-PIETRO
PAOLA TAGLIAVINI
CARLO MESSINA
MARIANGELA ZAPPIA
FRANCO CERUTI
PAOLO MARIA VITTORIO GRANDI
LUCIANO NEBBIA
LIANA LOGIURATO
PIETRO PREVITALI
MARIA ALESSANDRA STEFANELLI
BRUNO MARIA PARIGI
DONATELLA BUSSO
SILVIA MERLO
PAOLO MESSA
SEZIONE 2
FABRIZIO MOSCA
MARIELLA TAGLIABUE
MAURA CAMPRA
Nel medesimo contesto, le Fondazioni hanno proposto (i) di determinare in 19 il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da nominare, (ii) di riconfermare il Prof. Gian Maria Gros−Pietro quale Presidente del Consiglio di Amministrazione e (iii) di nominare la Prof.a Paola Tagliavini quale Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione; nonché (iv) di indicare il Dott. Carlo Messina come profilo ideale per la posizione di Consigliere Delegato e CEO, nell’ambito della lista presentata, ferme restando le piene prerogative proprie del Consiglio di Amministrazione che sarà nominato, in ragione dei poteri definiti dallo Statuto sociale.
Alla luce dei risultati conseguiti nell’ultimo decennio dalla Banca, che hanno posto Intesa Sanpaolo in una posizione di vertice assoluto tra le banche europee, sia per l’affidabilità sia per il sostegno allo sviluppo del Paese, i Presidenti delle Fondazioni, nella loro connaturata rappresentanza di azionisti istituzionali di lungo termine, esprimono vivo apprezzamento per la visione e la gestione altamente efficace da parte del CEO e conseguentemente auspicano che il Dr. Carlo Messina possa garantire il suo ruolo di leadership nella Banca anche per i successivi mandati.
Infine, le Fondazioni hanno proposto, in linea con quanto evidenziato dal Consiglio uscente, la conferma degli emolumenti per i consiglieri che non siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione e l’incremento del compenso fisso specifico per i consiglieri che siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione nonché del compenso additivo del Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione.
Sviluppo del territorio
Aperto il bando Fairplay (terza sessione erogativa 2025)
28 Marzo 2025
Per l’area Sviluppo del territorio (settore Educazione, istruzione e formazione) e la missione “Formazione del capitale umano”, con specifico riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile SDG n° 4 “Istruzione di qualità” e SDG n° 9 “Imprese, innovazione e infrastrutture”, il bando Fairplay accessibile fino al 5 maggio rende disponibili risorse per 150.000 euro allo scopo di:
promuovere l’idea di sport inclusivo, aperto a tutti, capace di incidere positivamente sulla coesione sociale della comunità territoriale;
incentivare la rigenerazione di spazi in un’ottica di condivisione e cura del bene comune;
favorire la diffusione di valori educativi e corretti stili di vita.
Acri lancia il Premio GenP – Giovani che partecipano
13 Giugno 2025
Aperte fino al 14 settembre le candidature al premio per le organizzazioni del Terzo settore che incentivano la partecipazione giovanile
Non è vero che i giovani non partecipano e non si impegnano a migliorare il Paese. Lo fanno, ma non sempre all’interno delle organizzazioni tradizionali del Terzo settore. Sempre più spesso scelgono forme di impegno fluide, informali, legate a cause specifiche – come l’ambiente, i diritti civili e la giustizia sociale – e lontane da strutture composte e guidate prevalentemente da persone di generazioni passate. In questo scenario, molte realtà del Terzo settore stanno cercando nuove strade per coinvolgere le nuove generazioni anche all’interno dei propri processi decisionali.
In questo scenario nasce “GenP – Giovani che partecipano”, un premio promosso da Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria, dedicato alle organizzazioni del Terzo settore composte da giovani che valorizzino il protagonismo giovanile. Il premio si rivolge a realtà i cui organi di amministrazione siano composti o coinvolgano giovani under 35, incentivando la loro partecipazione attiva nella progettazione e realizzazione dei progetti. Il premio intende infatti portare alla luce e dare visibilità a esperienze significative di partecipazione giovanile.
Le organizzazioni vincitrici riceveranno un contributo di 10mila euro ciascuna e saranno premiate nel corso di un evento nazionale che si terrà nel mese di dicembre 2025.
Le candidature sono aperte fino al 14 settembre 2025 sul sito ufficiale www.genp.it, dove sono disponibili il regolamento completo e il modulo di partecipazione.
A novembre verrà annunciata la shortlist delle 10 organizzazioni finaliste e, tra queste, una giuria composta da esperti del settore e rappresentanti di Acri selezionerà le 3 organizzazioni vincitrici.
I componenti della giuria:
Ferruccio de Bortoli, giornalista
Lucrezia Ferrara, Young Advisory Board Fondazione Compagnia di San Paolo
Luca Gori, presidente Commissione Innovazione sociale di Acri
Clara Morelli, autrice Will Media
Vanessa Pallucchi, portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore
Tommaso Salaroli, cofondatore e CEO di Scomodo
Michele Sciscioli, capo Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale
Media partner dell’iniziativa sono Vita e Will, mentre Percorsi di Secondo Welfare realizzerà e presenterà, in occasione dell’evento di premiazione, un’indagine sul tasso di under 35 nei Cda delle organizzazioni del Terzo settore.
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa
10 Giugno 2025
Assegnate 6 borse di studio per programmi di vita e di studio all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione Carisbo
Sono stati premiati, presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, i 6 studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura. I 6 studenti potranno vivere e studiare per un trimestre fino ad un anno scolastico all’estero, accolti in una famiglia e una scuola del luogo e assistiti dai volontari locali.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Fondazione Intercultura e Fondazione Carisbo che risale al 2020-2021 e, grazie ad essa, 62 studentesse e studenti delle scuole secondarie di II grado – a cui si aggiungono i 6 studenti premiati quest’anno – hanno finora potuto vivere un’esperienza autentica delle diversità e acquisire nuove competenze utili per la loro vita personale e professionale.
Alla cerimonia di premiazione è intervenuta Maila Quaglia, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Carisbo, insieme a Vincenzo Morlini, past Consigliere di Amministrazione di Intercultura, poi Direttore Esecutivo di Intercultura e poi Presidente internazionale di AFS, alle famiglie dei giovani ambasciatori nel mondo e ai volontari di Intercultura, che proprio in questi mesi si stanno occupando della formazione degli studenti in partenza per prepararli alla loro esperienza.
I vincitori sono:
Sara, iscritta al Liceo E. Fermi di Bologna e in partenza per un programma scolastico semestrale in Brasile;
Steven, iscritto al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Thailandia;
Geremia, iscritto all’IIS G. Bruno di Medicina e in partenza per un programma annuale in Lettonia;
Francesca, iscritta all’IIS Montessori-Da Vinci di Porretta Terme e in partenza per un programma annuale in Perù;
Sabrina, iscritta al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma annuale in Honduras;
Matteo, iscritto al Liceo L. Bassi di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Messico.
Emozionati e felici per il traguardo raggiunto, alcuni ragazzi hanno così commentato la vincita della borsa di studio.
Geremia: «Quando ho scoperto di aver vinto, ho sentito come un ritorno brusco al presente. Quella che fino a poco prima sembrava solo un’idea improbabile era diventata concreta. È stato uno shock di consapevolezza. Ero felice, ma allo stesso tempo ero offuscato da tante altre emozioni, compresa la paura iniziale. Marco Aurelioperò, affermava che “ciò che ostacola l’azione, la promuove”, come se fosse proprio l’attrito, a dare lo slancio. Così il timore, invece di essere un intralcio, è ciò che valorizza la scelta.»
Sabrina: «Ho deciso di accettare questa sfida perché volevo mettermi in gioco davvero. Sentivo il bisogno di uscire dalla mia routine e conoscere un altro modo di vivere. L’Honduras, con la sua cultura e la sua lingua completamente nuove per me, mi è sembrato il luogo perfetto per farlo. So che sarà difficile, ma credo che le sfide più grandi siano anche le più formative.» Con loro erano presenti anche due ex vincitrici del concorso Intercultura e della borsa di studio FormazionEuropa, Sara Bonora, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Brasile a.s. 2023-24 e Matilde Mazzanti, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Cile a.s. 2023-24.
Ricerca Ipsos: l’esperienza con Intercultura decisiva per la propria vita per il 68% degli ex partecipanti
Partire con Intercultura non è solo un soggiorno all’estero, ma un’esperienza che lascia il segno per tutta la vita. Un’indagine Ipsos su 958 ex studenti, oggi tra i 20 e i 64 anni, lo conferma. Il 68% riconosce un impatto decisivo sulla propria identità e attribuisce ai volontari un ruolo chiave nel proprio percorso di crescita personale. Vivere e studiare all’estero con Intercultura permette di sviluppare competenze trasversali, fondamentali sia nella vita personale che in quella professionale.
Il 58% ha scelto destinazioni non convenzionali tra cui l’Asia, l’America Latina e l’Africa sviluppando un atteggiamento di apertura alla diversità culturale e competenze linguistiche: tutti parlano almeno un’altra lingua oltre all’inglese. Le soft skills ne escono rafforzate: il 97% migliora le relazioni, l’89% diventa più autonomo e il 74% si sente pronto alle sfide del mondo di oggi.
Sul piano personale, chi ha vissuto l’esperienza Intercultura denota una grande attenzione e accettazione delle diversità e una coscienza sociale evoluta e sensibile a tematiche di equità. E infine, il 65% si dichiara felice della propria vita, un aspetto che deriva dalla maggiore consapevolezza delle proprie risorse e da una marcata adattabilità di fronte ai cambiamenti. Intercultura non è solo un viaggio, ma un investimento nel futuro di sé stessi e del mondo intero.
Persone
Al via il canale di cofinanziamento del Fondo per la Repubblica Digitale
26 Maggio 2025
L’iniziativa
Annunciata dall’Impresa socialeFondo per la Repubblica Digitalel’attivazione di un canale di cofinanziamento da 5 milioni di euro, destinato a sostenere progetti ed iniziative congiunte orientate allo sviluppo delle competenze digitali e all’inclusione sociale, economica e lavorativa dei cittadini.
L’iniziativa, parte del Piano Strategico 2025–2026 approvato dal Comitato di Indirizzo Strategico del Fondo per la Repubblica Digitale, rappresenta uno strumento innovativo per attivare collaborazioni strategiche tra enti pubblici, privati e del Terzo Settore, con l’obiettivo di amplificare l’impatto delle azioni formative sul territorio.
Il canale di cofinanziamento, che mira ad attrarre risorse supplementari coerenti con le finalità del Fondo per la Repubblica Digitale, vuole inoltre favorire un confronto positivo con le esperienze di altri soggetti, portando avanti collaborazioni strategiche per arricchire reciprocamente la conoscenza, le pratiche e le esperienze sui temi relativi alla formazione e all’inclusione digitale. Questo approccio permette di amplificare l’impatto delle iniziative sostenute e di rafforzare la consapevolezza sul valore dell’investimento e della collaborazione per promuovere la formazione digitale e il reinserimento sociale delle categorie più fragili. Oltre a generare un effetto leva sulle risorse economiche messe in campo dal Fondo per la Repubblica Digitale e dagli interlocutori coinvolti, l’apertura del canale di cofinanziamento mira anche a sperimentare forme di innovazione, sia negli ambiti di intervento sia nelle modalità operative o metodologiche scelte.
Modalità di partecipazione
Il canale di cofinanziamento è aperto a soggetti pubblici e privati, con o senza scopo di lucro. Le iniziative e le progettualità promosse dovranno focalizzarsi su tematiche di interesse condiviso, attraverso tre modalità operative:
bandi pubblici elaborati e promossi congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori in funzione di enti erogatori;
progetti proposti direttamente da enti del Terzo Settore e sostenuti, almeno al 50%, da risorse interne e/o esterne provenienti da uno o più cofinanziatori;
iniziative elaborate e promosse congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori per la realizzazione di opportunità rivolte alla collettività in linea con la mission del Fondo per la Repubblica Digitale.
Il processo di selezione si articola in due momenti: una prima fase, in cui i soggetti interessati presentano la propria idea progettuale e una seconda fase, riservata esclusivamente alle idee ritenute idonee, in cui si procederà con la progettazione esecutiva. I criteri di selezione includono: coerenza con la missione del Fondo, originalità della proposta, assenza di contenuti già sottoposti o respinti, e assenza di interventi per l’acquisto e la costruzione di infrastrutture o esclusivamente finalizzate alla ricerca.
Le proposte potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili.
Risorse disponibili
Il Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale ha stanziato in totale 5 milioni di euro.
Fondazione, Comune e Chiesa di Bologna insieme per il progetto Bologna Serena per gli anziani
19 Maggio 2025
Investimento complessivo da 9 milioni di euro in tre anni per un progetto sulla qualità della vita delle persone over 65. Villa Serena come punto di riferimento per persone anziane
A Bologna la popolazione over 65, conta circa 96.000 persone, sono il 25% della popolazione. Saranno oltre 100 mila tra dieci anni e 109 mila tra venti. Di questi, quasi 55.000 hanno più di 75 anni e 36.000 superano gli 80 anni, mentre i centenari si avvicinano alle 250 unità. I livelli di autosufficienza non dipendono solo dall’età, ma diminuiscono con l’invecchiamento. Dall’indagine sulla qualità della vita realizzata dal Comune di Bologna sappiamo che oggi le persone che dichiarano di prendersi cura di un anziano sopra i 75 anni sono stimate in 17 mila. Il 33% degli over 65 a Bologna oggi abita da solo, percentuale che sale al 50% per gli over 80.
Da questi dati e da questa tendenza all’invecchiamento della popolazione e quindi dell’aspettativa di vita in città, parte il progettoBologna Serena per gli anziani.
Bologna Serena per gli anziani è il nuovo progetto con il quale Fondazione Carisbo, Comune e Chiesa di Bologna collaboreranno nei prossimi tre anni, a partire dal 2025, nel realizzare servizi di supporto, assistenza e inclusione sociale dedicati alla popolazione anziana e ai caregiver, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli over 65.
Bologna Serena per gli anziani ha gli obiettivi di:
innovare e rafforzare le risposte del sistema dei servizi mirati a rispondere ai bisogni della terza età;
sperimentare nuove risposte al cambiamento dei bisogni espressi dalla popolazione anziana alla luce delle mutazioni sociali e demografiche;
aggregare istituzioni, soggetti del terzo settore e comunità nel progettare e realizzare insieme un nuovo welfare per gli anziani.
Questi obiettivi saranno realizzati lungo tre assi strategici:
il domicilio come prospettiva prioritaria per il benessere dell’anziano;
la valorizzazione del ruolo del caregiver familiare e delle assistenti familiari;
la risposta a chi non entra nelle strutture residenziali sociosanitarie.
La convenzionetra gli enti sarà approvata nella prossima Giunta e prevede un investimento da parte della Fondazione Carisbo, che partecipa alla redazione delle linee guida e alle azioni, allo sviluppo, monitoraggio e valutazione del progetto, pari a 4,25 milioni di euro nell’arco di un triennio (di cui 1,25 milioni nel 2025, 1,5 milioni per il 2026 e 1,5 per il 2027).
Il Comune attuerà il progetto secondo le linee guida concordate, cofinanziandolo con ulteriori interventi nell’ambito delle risorse del proprio bilancio, per un valore di altri 4,5 milioni di euro nel triennio 2025/2027.
Questi fondi, pari a 9 milioni di euro in 3 anni, saranno destinati alle attività previste e gli enti collaboreranno nella gestione e il coordinamento delle azioni in collaborazione con gli enti e i soggetti del territorio garantendo la partecipazione della rete socio-sanitaria, in particolare Ausl di Bologna e Asp Città di Bologna, mentre la Chiesa di Bologna si impegna a collaborare al monitoraggio del progetto in sinergia con i propri servizi di ascolto territoriale.
Questo budget sarà suddiviso nel triennio su varie linee progettuali che riguardano:
interventi per i caregiver;
costruire una comunità dementia friendly;
potenziamento di telecontrollo, teleassistenza, telecompagnia;
servizi sociosanitari aperti;
promozione dell’invecchiamento in salute;
la creazione di un luogo e un team di riferimento in città sulle politiche per gli anziani.
A Villa Serena un punto di riferimento sulle politiche per le persone anziane
Sarà Villa Serena il punto di riferimento dove realizzare un luogo fisico in città per le famiglie, i cittadini, le associazioni e la comunità professionale sulle politiche per gli anziani. Lo spazio potrà essere allestito con mostre a tema, materiale informativo sulle opportunità esistenti, punti di informazione e orientamento per gli anziani sui temi della salute e dei servizi, uffici da dedicare all’organizzazione di eventi, gite o vacanze, locali e spazi aperti per lo svolgimento di attività di socializzazione, culturali e sportive.
Sarà sede di un team dedicato all’analisi del fenomeno dell’invecchiamento demografico e alla creazione di progettazioni innovative a partire dalla raccolta di dati affidabili e comparabili per monitorare i progressi delle azioni messe in campo e per la definizione delle politiche in questo ambito. Le nuove informazioni raccolte sui caregiver potranno offrire una maggior conoscenza delle conseguenze dell’assistenza informale sullo stress di chi si prende cura dei propri familiari, sulle diseguaglianze di genere ad esse connesse, sull’effettiva capacità di accesso ai servizi per le long term care, sulle diseguaglianze territoriali e servire alla produzione di conoscenze da mettere a disposizione della città per costruire il futuro welfare per gli anziani a Bologna.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo entra a far parte del Consorzio BI-REX di Bologna
23 Aprile 2025
Fondazione Carisbo annuncia la sua adesione al Consorzio BI-REX Big Data Innovation & Research Excellence, Competence Center nazionale e soggetto attuatore del Pnrr ad alta specializzazione sui Big Data, Industria 4.0 e Transizione 5.0.
La convenzione siglata, della durata di 3 anni e rinnovabile, darà avvio a forme di collaborazione sinergica, particolarmente focalizzate su iniziative per lo sviluppo economico del territorio, tramite la promozione di attività nell’ambito di Industria 4.0 di ricerca applicata, l’attivazione di progetti di innovazione e supporto all’imprenditorialità, nonché la messa a punto di percorsi di incubazione, accelerazione, orientamento e formazione.
Fondazione Carisbo e Consorzio BI-REX saranno così impegnate nella partecipazione congiunta a bandi europei, nazionali, regionali per la realizzazione di progetti di ricerca e formazione, attivando programmi di incubazione e accelerazione d’impresa, sostenendo la partecipazione delle rispettive startup a iniziative di networking e favorendone l’accesso, tramite tariffe agevolate, agli spazi di coworking nelle rispettive strutture.
Fondazione Carisbo è una fondazione di origine bancaria che persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo del territorio metropolitano di Bologna. Con il progetto BIGBO – Boost Innovation Garage, polo dedicato ai talenti, all’innovazione e alla trasformazione digitale, la Fondazione contribuisce nel diffondere una cultura imprenditoriale innovativa, generando un impatto tangibile e creando nuove opportunità di lavoro. BIGBO offre spazi di lavoro flessibili, multifunzionali e organizza tavole rotonde ed eventi incentrati su innovazione e tecnologia, programmi di accelerazione, attività di collegamento tra aziende consolidate e startup.
Il Competence Center BI-REX, con sede a Bologna, si configura come Public Private Partnership che raccoglie 64 player tra Università, Centri di Ricerca e Imprese di eccellenza, con l’obiettivo di supportare le aziende nei processi di innovazione, trasformazione digitale e sostenibilità, favorendo l’adozione delle tecnologie Industria 4.0 e 5.0 e il trasferimento tecnologico attraverso una vasta serie di servizi. Principale valore aggiunto di BI-REX è rappresentato dalla Linea Pilota, fabbrica digitale interconnessa completamente a disposizione delle imprese, in cui le tecnologie 4.0 and 5.0 sono integrate con quelle tradizionali.
Persone
Pubblicato il bando “Dritti al Punto” del Fondo per la Repubblica Digitale
22 Aprile 2025
Il contesto italiano
Lo sviluppo delle competenze digitali è uno degli obiettivi strategici dell’Unione europea, che mira a dotare almeno l’80% dei cittadini tra i 16 e i 74 anni di competenze digitali di base entro il 2030. A guidare questo processo è il quadro europeoDigComp 2.2, che individua cinque aree chiave – dalla sicurezza informatica, alla creazione di contenuti – ritenute essenziali per una piena partecipazione alla vita sociale e professionale. L’Italia, tuttavia, registra un significativo ritardo rispetto alla media UE: nel 2023 solo il 46% degli adulti possedeva competenze digitali almeno di base.
Il quadro è aggravato da divari generazionali e territoriali: tra i giovani (16-24 anni) la quota sale al 59%, mentre tra gli over 65 crolla al 19%, con le regioni del Sud ampiamente sotto la media UE (34%). Per colmare il ritardo, il PNRR ha attivato la misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, con l’obiettivo di formare 2 milioni di cittadini entro il 2026 attraverso 3000 Punti Digitale Facile. Sebbene la rete dei punti sia stata attivata, a marzo 2025, sono stati raggiunti circa 760 mila cittadini, pari al 38% dell’obiettivo, con risultati disomogenei tra le diverse regioni.
Bando Dritti al Punto
Il bando intende sostenere progetti di formazione all’interno dei Punti Digitale Facile, integrando le attività già pianificate e realizzate nell’ambito della misura M1C1 1.7.2 “Rete dei servizi di facilitazione digitale” del PNRR, al fine di potenziarne l’offerta formativa.
In particolare, si intende selezionare progetti formativi rivolti a tutti i cittadini, incentrati sui temi individuati dal quadro europeo DigComp 2.2, come l’alfabetizzazione su informazione e dati, ovvero la capacità di analizzare criticamente fonti e contenuti online e distinguere le informazioni affidabili dalle fake news; la sicurezza informatica, intesa come consapevolezza dei rischi digitali e capacità di proteggere dispositivi e dati personali; la creazione di contenuti digitali, anche con il supporto dell’Intelligenza Artificiale, promuovendo un uso consapevole e responsabile degli strumenti digitali e una riflessione sulle implicazioni etiche, sociali e legali dell’IA; infine, la comunicazione e collaborazione attraverso le tecnologie digitali, per incentivare l’uso attivo dei servizi digitali pubblici e privati (come l’uso di app quali Io e IT-Wallet, o servizi come Identità digitale, Domicilio digitale e Fascicolo sanitario elettronico), sviluppando strategie comunicative efficaci e inclusive nei diversi ambienti digitali.
Chi può partecipare
Le proposte possono essere presentate da Soggetti attuatori o Soggetti sub-attuatori della misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, che si occupino direttamente o indirettamente – per tramite di Soggetti realizzatori – della gestione di almeno un Punto Digitale Facile, o ancora da Soggetti realizzatori della misura, intesi come enti privati che abbiano sottoscritto un’apposita convenzione/contratto con un Soggetto attuatore/sub-attuatore per la co-gestione e co-progettazione delle attività presso uno o più Punti Digitale Facile.
Le proposte progettuali, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma Re@dy, entro le ore 11 del30 maggio 2025.
Composizione della lista congiunta di candidati al Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025/2026/2027 di Intesa Sanpaolo S.p.A.
28 Marzo 2025
Le Fondazioni aderenti al patto parasociale di consultazione e voto sottoscritto l’11 novembre 2024 in relazione all’Assemblea di Intesa Sanpaolo convocata per il 29 aprile 2025, anche sulla base degli orientamenti manifestati dal Consiglio di Amministrazione uscente della Banca per la composizione della lista dei candidati alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025−2027 e con l’intento di assicurare:
la composizione quantitativamente ottimale, avuto riguardo alla complessità organizzativa, di operatività e di governance della Banca e alle valutazioni espresse sulle dinamiche di funzionamento dell’Organo collegiale;
la continuità di azione ed il mantenimento del patrimonio informativo e di esperienze acquisito nel corso dei precedenti mandati;
un riscontro concreto alle esigenze di continuare a esprimere scelte di elevata qualità, diversità, complementarità e di integrare nuove competenze strategiche, professionalità e personalità, al fine di dare continuità alle capacità di approfondimento e di dibattito in tutte le complesse materie di competenza del Consiglio e del Comitato per il Controllo sulla Gestione, e permettere un’adeguata costituzione e funzionalità dei Comitati endo−consiliari;
hanno depositato in data 27 marzo 2025 la seguente lista di 17 candidati così articolata:
SEZIONE 1
GIAN MARIA GROS-PIETRO
PAOLA TAGLIAVINI
CARLO MESSINA
MARIANGELA ZAPPIA
FRANCO CERUTI
PAOLO MARIA VITTORIO GRANDI
LUCIANO NEBBIA
LIANA LOGIURATO
PIETRO PREVITALI
MARIA ALESSANDRA STEFANELLI
BRUNO MARIA PARIGI
DONATELLA BUSSO
SILVIA MERLO
PAOLO MESSA
SEZIONE 2
FABRIZIO MOSCA
MARIELLA TAGLIABUE
MAURA CAMPRA
Nel medesimo contesto, le Fondazioni hanno proposto (i) di determinare in 19 il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da nominare, (ii) di riconfermare il Prof. Gian Maria Gros−Pietro quale Presidente del Consiglio di Amministrazione e (iii) di nominare la Prof.a Paola Tagliavini quale Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione; nonché (iv) di indicare il Dott. Carlo Messina come profilo ideale per la posizione di Consigliere Delegato e CEO, nell’ambito della lista presentata, ferme restando le piene prerogative proprie del Consiglio di Amministrazione che sarà nominato, in ragione dei poteri definiti dallo Statuto sociale.
Alla luce dei risultati conseguiti nell’ultimo decennio dalla Banca, che hanno posto Intesa Sanpaolo in una posizione di vertice assoluto tra le banche europee, sia per l’affidabilità sia per il sostegno allo sviluppo del Paese, i Presidenti delle Fondazioni, nella loro connaturata rappresentanza di azionisti istituzionali di lungo termine, esprimono vivo apprezzamento per la visione e la gestione altamente efficace da parte del CEO e conseguentemente auspicano che il Dr. Carlo Messina possa garantire il suo ruolo di leadership nella Banca anche per i successivi mandati.
Infine, le Fondazioni hanno proposto, in linea con quanto evidenziato dal Consiglio uscente, la conferma degli emolumenti per i consiglieri che non siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione e l’incremento del compenso fisso specifico per i consiglieri che siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione nonché del compenso additivo del Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione.
Sviluppo del territorio
Aperto il bando Fairplay (terza sessione erogativa 2025)
28 Marzo 2025
Per l’area Sviluppo del territorio (settore Educazione, istruzione e formazione) e la missione “Formazione del capitale umano”, con specifico riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile SDG n° 4 “Istruzione di qualità” e SDG n° 9 “Imprese, innovazione e infrastrutture”, il bando Fairplay accessibile fino al 5 maggio rende disponibili risorse per 150.000 euro allo scopo di:
promuovere l’idea di sport inclusivo, aperto a tutti, capace di incidere positivamente sulla coesione sociale della comunità territoriale;
incentivare la rigenerazione di spazi in un’ottica di condivisione e cura del bene comune;
favorire la diffusione di valori educativi e corretti stili di vita.
Acri lancia il Premio GenP – Giovani che partecipano
13 Giugno 2025
Aperte fino al 14 settembre le candidature al premio per le organizzazioni del Terzo settore che incentivano la partecipazione giovanile
Non è vero che i giovani non partecipano e non si impegnano a migliorare il Paese. Lo fanno, ma non sempre all’interno delle organizzazioni tradizionali del Terzo settore. Sempre più spesso scelgono forme di impegno fluide, informali, legate a cause specifiche – come l’ambiente, i diritti civili e la giustizia sociale – e lontane da strutture composte e guidate prevalentemente da persone di generazioni passate. In questo scenario, molte realtà del Terzo settore stanno cercando nuove strade per coinvolgere le nuove generazioni anche all’interno dei propri processi decisionali.
In questo scenario nasce “GenP – Giovani che partecipano”, un premio promosso da Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria, dedicato alle organizzazioni del Terzo settore composte da giovani che valorizzino il protagonismo giovanile. Il premio si rivolge a realtà i cui organi di amministrazione siano composti o coinvolgano giovani under 35, incentivando la loro partecipazione attiva nella progettazione e realizzazione dei progetti. Il premio intende infatti portare alla luce e dare visibilità a esperienze significative di partecipazione giovanile.
Le organizzazioni vincitrici riceveranno un contributo di 10mila euro ciascuna e saranno premiate nel corso di un evento nazionale che si terrà nel mese di dicembre 2025.
Le candidature sono aperte fino al 14 settembre 2025 sul sito ufficiale www.genp.it, dove sono disponibili il regolamento completo e il modulo di partecipazione.
A novembre verrà annunciata la shortlist delle 10 organizzazioni finaliste e, tra queste, una giuria composta da esperti del settore e rappresentanti di Acri selezionerà le 3 organizzazioni vincitrici.
I componenti della giuria:
Ferruccio de Bortoli, giornalista
Lucrezia Ferrara, Young Advisory Board Fondazione Compagnia di San Paolo
Luca Gori, presidente Commissione Innovazione sociale di Acri
Clara Morelli, autrice Will Media
Vanessa Pallucchi, portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore
Tommaso Salaroli, cofondatore e CEO di Scomodo
Michele Sciscioli, capo Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale
Media partner dell’iniziativa sono Vita e Will, mentre Percorsi di Secondo Welfare realizzerà e presenterà, in occasione dell’evento di premiazione, un’indagine sul tasso di under 35 nei Cda delle organizzazioni del Terzo settore.
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa
10 Giugno 2025
Assegnate 6 borse di studio per programmi di vita e di studio all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione Carisbo
Sono stati premiati, presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, i 6 studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura. I 6 studenti potranno vivere e studiare per un trimestre fino ad un anno scolastico all’estero, accolti in una famiglia e una scuola del luogo e assistiti dai volontari locali.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Fondazione Intercultura e Fondazione Carisbo che risale al 2020-2021 e, grazie ad essa, 62 studentesse e studenti delle scuole secondarie di II grado – a cui si aggiungono i 6 studenti premiati quest’anno – hanno finora potuto vivere un’esperienza autentica delle diversità e acquisire nuove competenze utili per la loro vita personale e professionale.
Alla cerimonia di premiazione è intervenuta Maila Quaglia, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Carisbo, insieme a Vincenzo Morlini, past Consigliere di Amministrazione di Intercultura, poi Direttore Esecutivo di Intercultura e poi Presidente internazionale di AFS, alle famiglie dei giovani ambasciatori nel mondo e ai volontari di Intercultura, che proprio in questi mesi si stanno occupando della formazione degli studenti in partenza per prepararli alla loro esperienza.
I vincitori sono:
Sara, iscritta al Liceo E. Fermi di Bologna e in partenza per un programma scolastico semestrale in Brasile;
Steven, iscritto al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Thailandia;
Geremia, iscritto all’IIS G. Bruno di Medicina e in partenza per un programma annuale in Lettonia;
Francesca, iscritta all’IIS Montessori-Da Vinci di Porretta Terme e in partenza per un programma annuale in Perù;
Sabrina, iscritta al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma annuale in Honduras;
Matteo, iscritto al Liceo L. Bassi di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Messico.
Emozionati e felici per il traguardo raggiunto, alcuni ragazzi hanno così commentato la vincita della borsa di studio.
Geremia: «Quando ho scoperto di aver vinto, ho sentito come un ritorno brusco al presente. Quella che fino a poco prima sembrava solo un’idea improbabile era diventata concreta. È stato uno shock di consapevolezza. Ero felice, ma allo stesso tempo ero offuscato da tante altre emozioni, compresa la paura iniziale. Marco Aurelioperò, affermava che “ciò che ostacola l’azione, la promuove”, come se fosse proprio l’attrito, a dare lo slancio. Così il timore, invece di essere un intralcio, è ciò che valorizza la scelta.»
Sabrina: «Ho deciso di accettare questa sfida perché volevo mettermi in gioco davvero. Sentivo il bisogno di uscire dalla mia routine e conoscere un altro modo di vivere. L’Honduras, con la sua cultura e la sua lingua completamente nuove per me, mi è sembrato il luogo perfetto per farlo. So che sarà difficile, ma credo che le sfide più grandi siano anche le più formative.» Con loro erano presenti anche due ex vincitrici del concorso Intercultura e della borsa di studio FormazionEuropa, Sara Bonora, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Brasile a.s. 2023-24 e Matilde Mazzanti, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Cile a.s. 2023-24.
Ricerca Ipsos: l’esperienza con Intercultura decisiva per la propria vita per il 68% degli ex partecipanti
Partire con Intercultura non è solo un soggiorno all’estero, ma un’esperienza che lascia il segno per tutta la vita. Un’indagine Ipsos su 958 ex studenti, oggi tra i 20 e i 64 anni, lo conferma. Il 68% riconosce un impatto decisivo sulla propria identità e attribuisce ai volontari un ruolo chiave nel proprio percorso di crescita personale. Vivere e studiare all’estero con Intercultura permette di sviluppare competenze trasversali, fondamentali sia nella vita personale che in quella professionale.
Il 58% ha scelto destinazioni non convenzionali tra cui l’Asia, l’America Latina e l’Africa sviluppando un atteggiamento di apertura alla diversità culturale e competenze linguistiche: tutti parlano almeno un’altra lingua oltre all’inglese. Le soft skills ne escono rafforzate: il 97% migliora le relazioni, l’89% diventa più autonomo e il 74% si sente pronto alle sfide del mondo di oggi.
Sul piano personale, chi ha vissuto l’esperienza Intercultura denota una grande attenzione e accettazione delle diversità e una coscienza sociale evoluta e sensibile a tematiche di equità. E infine, il 65% si dichiara felice della propria vita, un aspetto che deriva dalla maggiore consapevolezza delle proprie risorse e da una marcata adattabilità di fronte ai cambiamenti. Intercultura non è solo un viaggio, ma un investimento nel futuro di sé stessi e del mondo intero.
Persone
Al via il canale di cofinanziamento del Fondo per la Repubblica Digitale
26 Maggio 2025
L’iniziativa
Annunciata dall’Impresa socialeFondo per la Repubblica Digitalel’attivazione di un canale di cofinanziamento da 5 milioni di euro, destinato a sostenere progetti ed iniziative congiunte orientate allo sviluppo delle competenze digitali e all’inclusione sociale, economica e lavorativa dei cittadini.
L’iniziativa, parte del Piano Strategico 2025–2026 approvato dal Comitato di Indirizzo Strategico del Fondo per la Repubblica Digitale, rappresenta uno strumento innovativo per attivare collaborazioni strategiche tra enti pubblici, privati e del Terzo Settore, con l’obiettivo di amplificare l’impatto delle azioni formative sul territorio.
Il canale di cofinanziamento, che mira ad attrarre risorse supplementari coerenti con le finalità del Fondo per la Repubblica Digitale, vuole inoltre favorire un confronto positivo con le esperienze di altri soggetti, portando avanti collaborazioni strategiche per arricchire reciprocamente la conoscenza, le pratiche e le esperienze sui temi relativi alla formazione e all’inclusione digitale. Questo approccio permette di amplificare l’impatto delle iniziative sostenute e di rafforzare la consapevolezza sul valore dell’investimento e della collaborazione per promuovere la formazione digitale e il reinserimento sociale delle categorie più fragili. Oltre a generare un effetto leva sulle risorse economiche messe in campo dal Fondo per la Repubblica Digitale e dagli interlocutori coinvolti, l’apertura del canale di cofinanziamento mira anche a sperimentare forme di innovazione, sia negli ambiti di intervento sia nelle modalità operative o metodologiche scelte.
Modalità di partecipazione
Il canale di cofinanziamento è aperto a soggetti pubblici e privati, con o senza scopo di lucro. Le iniziative e le progettualità promosse dovranno focalizzarsi su tematiche di interesse condiviso, attraverso tre modalità operative:
bandi pubblici elaborati e promossi congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori in funzione di enti erogatori;
progetti proposti direttamente da enti del Terzo Settore e sostenuti, almeno al 50%, da risorse interne e/o esterne provenienti da uno o più cofinanziatori;
iniziative elaborate e promosse congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori per la realizzazione di opportunità rivolte alla collettività in linea con la mission del Fondo per la Repubblica Digitale.
Il processo di selezione si articola in due momenti: una prima fase, in cui i soggetti interessati presentano la propria idea progettuale e una seconda fase, riservata esclusivamente alle idee ritenute idonee, in cui si procederà con la progettazione esecutiva. I criteri di selezione includono: coerenza con la missione del Fondo, originalità della proposta, assenza di contenuti già sottoposti o respinti, e assenza di interventi per l’acquisto e la costruzione di infrastrutture o esclusivamente finalizzate alla ricerca.
Le proposte potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili.
Risorse disponibili
Il Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale ha stanziato in totale 5 milioni di euro.
Fondazione, Comune e Chiesa di Bologna insieme per il progetto Bologna Serena per gli anziani
19 Maggio 2025
Investimento complessivo da 9 milioni di euro in tre anni per un progetto sulla qualità della vita delle persone over 65. Villa Serena come punto di riferimento per persone anziane
A Bologna la popolazione over 65, conta circa 96.000 persone, sono il 25% della popolazione. Saranno oltre 100 mila tra dieci anni e 109 mila tra venti. Di questi, quasi 55.000 hanno più di 75 anni e 36.000 superano gli 80 anni, mentre i centenari si avvicinano alle 250 unità. I livelli di autosufficienza non dipendono solo dall’età, ma diminuiscono con l’invecchiamento. Dall’indagine sulla qualità della vita realizzata dal Comune di Bologna sappiamo che oggi le persone che dichiarano di prendersi cura di un anziano sopra i 75 anni sono stimate in 17 mila. Il 33% degli over 65 a Bologna oggi abita da solo, percentuale che sale al 50% per gli over 80.
Da questi dati e da questa tendenza all’invecchiamento della popolazione e quindi dell’aspettativa di vita in città, parte il progettoBologna Serena per gli anziani.
Bologna Serena per gli anziani è il nuovo progetto con il quale Fondazione Carisbo, Comune e Chiesa di Bologna collaboreranno nei prossimi tre anni, a partire dal 2025, nel realizzare servizi di supporto, assistenza e inclusione sociale dedicati alla popolazione anziana e ai caregiver, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli over 65.
Bologna Serena per gli anziani ha gli obiettivi di:
innovare e rafforzare le risposte del sistema dei servizi mirati a rispondere ai bisogni della terza età;
sperimentare nuove risposte al cambiamento dei bisogni espressi dalla popolazione anziana alla luce delle mutazioni sociali e demografiche;
aggregare istituzioni, soggetti del terzo settore e comunità nel progettare e realizzare insieme un nuovo welfare per gli anziani.
Questi obiettivi saranno realizzati lungo tre assi strategici:
il domicilio come prospettiva prioritaria per il benessere dell’anziano;
la valorizzazione del ruolo del caregiver familiare e delle assistenti familiari;
la risposta a chi non entra nelle strutture residenziali sociosanitarie.
La convenzionetra gli enti sarà approvata nella prossima Giunta e prevede un investimento da parte della Fondazione Carisbo, che partecipa alla redazione delle linee guida e alle azioni, allo sviluppo, monitoraggio e valutazione del progetto, pari a 4,25 milioni di euro nell’arco di un triennio (di cui 1,25 milioni nel 2025, 1,5 milioni per il 2026 e 1,5 per il 2027).
Il Comune attuerà il progetto secondo le linee guida concordate, cofinanziandolo con ulteriori interventi nell’ambito delle risorse del proprio bilancio, per un valore di altri 4,5 milioni di euro nel triennio 2025/2027.
Questi fondi, pari a 9 milioni di euro in 3 anni, saranno destinati alle attività previste e gli enti collaboreranno nella gestione e il coordinamento delle azioni in collaborazione con gli enti e i soggetti del territorio garantendo la partecipazione della rete socio-sanitaria, in particolare Ausl di Bologna e Asp Città di Bologna, mentre la Chiesa di Bologna si impegna a collaborare al monitoraggio del progetto in sinergia con i propri servizi di ascolto territoriale.
Questo budget sarà suddiviso nel triennio su varie linee progettuali che riguardano:
interventi per i caregiver;
costruire una comunità dementia friendly;
potenziamento di telecontrollo, teleassistenza, telecompagnia;
servizi sociosanitari aperti;
promozione dell’invecchiamento in salute;
la creazione di un luogo e un team di riferimento in città sulle politiche per gli anziani.
A Villa Serena un punto di riferimento sulle politiche per le persone anziane
Sarà Villa Serena il punto di riferimento dove realizzare un luogo fisico in città per le famiglie, i cittadini, le associazioni e la comunità professionale sulle politiche per gli anziani. Lo spazio potrà essere allestito con mostre a tema, materiale informativo sulle opportunità esistenti, punti di informazione e orientamento per gli anziani sui temi della salute e dei servizi, uffici da dedicare all’organizzazione di eventi, gite o vacanze, locali e spazi aperti per lo svolgimento di attività di socializzazione, culturali e sportive.
Sarà sede di un team dedicato all’analisi del fenomeno dell’invecchiamento demografico e alla creazione di progettazioni innovative a partire dalla raccolta di dati affidabili e comparabili per monitorare i progressi delle azioni messe in campo e per la definizione delle politiche in questo ambito. Le nuove informazioni raccolte sui caregiver potranno offrire una maggior conoscenza delle conseguenze dell’assistenza informale sullo stress di chi si prende cura dei propri familiari, sulle diseguaglianze di genere ad esse connesse, sull’effettiva capacità di accesso ai servizi per le long term care, sulle diseguaglianze territoriali e servire alla produzione di conoscenze da mettere a disposizione della città per costruire il futuro welfare per gli anziani a Bologna.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo entra a far parte del Consorzio BI-REX di Bologna
23 Aprile 2025
Fondazione Carisbo annuncia la sua adesione al Consorzio BI-REX Big Data Innovation & Research Excellence, Competence Center nazionale e soggetto attuatore del Pnrr ad alta specializzazione sui Big Data, Industria 4.0 e Transizione 5.0.
La convenzione siglata, della durata di 3 anni e rinnovabile, darà avvio a forme di collaborazione sinergica, particolarmente focalizzate su iniziative per lo sviluppo economico del territorio, tramite la promozione di attività nell’ambito di Industria 4.0 di ricerca applicata, l’attivazione di progetti di innovazione e supporto all’imprenditorialità, nonché la messa a punto di percorsi di incubazione, accelerazione, orientamento e formazione.
Fondazione Carisbo e Consorzio BI-REX saranno così impegnate nella partecipazione congiunta a bandi europei, nazionali, regionali per la realizzazione di progetti di ricerca e formazione, attivando programmi di incubazione e accelerazione d’impresa, sostenendo la partecipazione delle rispettive startup a iniziative di networking e favorendone l’accesso, tramite tariffe agevolate, agli spazi di coworking nelle rispettive strutture.
Fondazione Carisbo è una fondazione di origine bancaria che persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo del territorio metropolitano di Bologna. Con il progetto BIGBO – Boost Innovation Garage, polo dedicato ai talenti, all’innovazione e alla trasformazione digitale, la Fondazione contribuisce nel diffondere una cultura imprenditoriale innovativa, generando un impatto tangibile e creando nuove opportunità di lavoro. BIGBO offre spazi di lavoro flessibili, multifunzionali e organizza tavole rotonde ed eventi incentrati su innovazione e tecnologia, programmi di accelerazione, attività di collegamento tra aziende consolidate e startup.
Il Competence Center BI-REX, con sede a Bologna, si configura come Public Private Partnership che raccoglie 64 player tra Università, Centri di Ricerca e Imprese di eccellenza, con l’obiettivo di supportare le aziende nei processi di innovazione, trasformazione digitale e sostenibilità, favorendo l’adozione delle tecnologie Industria 4.0 e 5.0 e il trasferimento tecnologico attraverso una vasta serie di servizi. Principale valore aggiunto di BI-REX è rappresentato dalla Linea Pilota, fabbrica digitale interconnessa completamente a disposizione delle imprese, in cui le tecnologie 4.0 and 5.0 sono integrate con quelle tradizionali.
Persone
Pubblicato il bando “Dritti al Punto” del Fondo per la Repubblica Digitale
22 Aprile 2025
Il contesto italiano
Lo sviluppo delle competenze digitali è uno degli obiettivi strategici dell’Unione europea, che mira a dotare almeno l’80% dei cittadini tra i 16 e i 74 anni di competenze digitali di base entro il 2030. A guidare questo processo è il quadro europeoDigComp 2.2, che individua cinque aree chiave – dalla sicurezza informatica, alla creazione di contenuti – ritenute essenziali per una piena partecipazione alla vita sociale e professionale. L’Italia, tuttavia, registra un significativo ritardo rispetto alla media UE: nel 2023 solo il 46% degli adulti possedeva competenze digitali almeno di base.
Il quadro è aggravato da divari generazionali e territoriali: tra i giovani (16-24 anni) la quota sale al 59%, mentre tra gli over 65 crolla al 19%, con le regioni del Sud ampiamente sotto la media UE (34%). Per colmare il ritardo, il PNRR ha attivato la misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, con l’obiettivo di formare 2 milioni di cittadini entro il 2026 attraverso 3000 Punti Digitale Facile. Sebbene la rete dei punti sia stata attivata, a marzo 2025, sono stati raggiunti circa 760 mila cittadini, pari al 38% dell’obiettivo, con risultati disomogenei tra le diverse regioni.
Bando Dritti al Punto
Il bando intende sostenere progetti di formazione all’interno dei Punti Digitale Facile, integrando le attività già pianificate e realizzate nell’ambito della misura M1C1 1.7.2 “Rete dei servizi di facilitazione digitale” del PNRR, al fine di potenziarne l’offerta formativa.
In particolare, si intende selezionare progetti formativi rivolti a tutti i cittadini, incentrati sui temi individuati dal quadro europeo DigComp 2.2, come l’alfabetizzazione su informazione e dati, ovvero la capacità di analizzare criticamente fonti e contenuti online e distinguere le informazioni affidabili dalle fake news; la sicurezza informatica, intesa come consapevolezza dei rischi digitali e capacità di proteggere dispositivi e dati personali; la creazione di contenuti digitali, anche con il supporto dell’Intelligenza Artificiale, promuovendo un uso consapevole e responsabile degli strumenti digitali e una riflessione sulle implicazioni etiche, sociali e legali dell’IA; infine, la comunicazione e collaborazione attraverso le tecnologie digitali, per incentivare l’uso attivo dei servizi digitali pubblici e privati (come l’uso di app quali Io e IT-Wallet, o servizi come Identità digitale, Domicilio digitale e Fascicolo sanitario elettronico), sviluppando strategie comunicative efficaci e inclusive nei diversi ambienti digitali.
Chi può partecipare
Le proposte possono essere presentate da Soggetti attuatori o Soggetti sub-attuatori della misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, che si occupino direttamente o indirettamente – per tramite di Soggetti realizzatori – della gestione di almeno un Punto Digitale Facile, o ancora da Soggetti realizzatori della misura, intesi come enti privati che abbiano sottoscritto un’apposita convenzione/contratto con un Soggetto attuatore/sub-attuatore per la co-gestione e co-progettazione delle attività presso uno o più Punti Digitale Facile.
Le proposte progettuali, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma Re@dy, entro le ore 11 del30 maggio 2025.
Composizione della lista congiunta di candidati al Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025/2026/2027 di Intesa Sanpaolo S.p.A.
28 Marzo 2025
Le Fondazioni aderenti al patto parasociale di consultazione e voto sottoscritto l’11 novembre 2024 in relazione all’Assemblea di Intesa Sanpaolo convocata per il 29 aprile 2025, anche sulla base degli orientamenti manifestati dal Consiglio di Amministrazione uscente della Banca per la composizione della lista dei candidati alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025−2027 e con l’intento di assicurare:
la composizione quantitativamente ottimale, avuto riguardo alla complessità organizzativa, di operatività e di governance della Banca e alle valutazioni espresse sulle dinamiche di funzionamento dell’Organo collegiale;
la continuità di azione ed il mantenimento del patrimonio informativo e di esperienze acquisito nel corso dei precedenti mandati;
un riscontro concreto alle esigenze di continuare a esprimere scelte di elevata qualità, diversità, complementarità e di integrare nuove competenze strategiche, professionalità e personalità, al fine di dare continuità alle capacità di approfondimento e di dibattito in tutte le complesse materie di competenza del Consiglio e del Comitato per il Controllo sulla Gestione, e permettere un’adeguata costituzione e funzionalità dei Comitati endo−consiliari;
hanno depositato in data 27 marzo 2025 la seguente lista di 17 candidati così articolata:
SEZIONE 1
GIAN MARIA GROS-PIETRO
PAOLA TAGLIAVINI
CARLO MESSINA
MARIANGELA ZAPPIA
FRANCO CERUTI
PAOLO MARIA VITTORIO GRANDI
LUCIANO NEBBIA
LIANA LOGIURATO
PIETRO PREVITALI
MARIA ALESSANDRA STEFANELLI
BRUNO MARIA PARIGI
DONATELLA BUSSO
SILVIA MERLO
PAOLO MESSA
SEZIONE 2
FABRIZIO MOSCA
MARIELLA TAGLIABUE
MAURA CAMPRA
Nel medesimo contesto, le Fondazioni hanno proposto (i) di determinare in 19 il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da nominare, (ii) di riconfermare il Prof. Gian Maria Gros−Pietro quale Presidente del Consiglio di Amministrazione e (iii) di nominare la Prof.a Paola Tagliavini quale Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione; nonché (iv) di indicare il Dott. Carlo Messina come profilo ideale per la posizione di Consigliere Delegato e CEO, nell’ambito della lista presentata, ferme restando le piene prerogative proprie del Consiglio di Amministrazione che sarà nominato, in ragione dei poteri definiti dallo Statuto sociale.
Alla luce dei risultati conseguiti nell’ultimo decennio dalla Banca, che hanno posto Intesa Sanpaolo in una posizione di vertice assoluto tra le banche europee, sia per l’affidabilità sia per il sostegno allo sviluppo del Paese, i Presidenti delle Fondazioni, nella loro connaturata rappresentanza di azionisti istituzionali di lungo termine, esprimono vivo apprezzamento per la visione e la gestione altamente efficace da parte del CEO e conseguentemente auspicano che il Dr. Carlo Messina possa garantire il suo ruolo di leadership nella Banca anche per i successivi mandati.
Infine, le Fondazioni hanno proposto, in linea con quanto evidenziato dal Consiglio uscente, la conferma degli emolumenti per i consiglieri che non siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione e l’incremento del compenso fisso specifico per i consiglieri che siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione nonché del compenso additivo del Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione.
Sviluppo del territorio
Aperto il bando Fairplay (terza sessione erogativa 2025)
28 Marzo 2025
Per l’area Sviluppo del territorio (settore Educazione, istruzione e formazione) e la missione “Formazione del capitale umano”, con specifico riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile SDG n° 4 “Istruzione di qualità” e SDG n° 9 “Imprese, innovazione e infrastrutture”, il bando Fairplay accessibile fino al 5 maggio rende disponibili risorse per 150.000 euro allo scopo di:
promuovere l’idea di sport inclusivo, aperto a tutti, capace di incidere positivamente sulla coesione sociale della comunità territoriale;
incentivare la rigenerazione di spazi in un’ottica di condivisione e cura del bene comune;
favorire la diffusione di valori educativi e corretti stili di vita.
Acri lancia il Premio GenP – Giovani che partecipano
13 Giugno 2025
Aperte fino al 14 settembre le candidature al premio per le organizzazioni del Terzo settore che incentivano la partecipazione giovanile
Non è vero che i giovani non partecipano e non si impegnano a migliorare il Paese. Lo fanno, ma non sempre all’interno delle organizzazioni tradizionali del Terzo settore. Sempre più spesso scelgono forme di impegno fluide, informali, legate a cause specifiche – come l’ambiente, i diritti civili e la giustizia sociale – e lontane da strutture composte e guidate prevalentemente da persone di generazioni passate. In questo scenario, molte realtà del Terzo settore stanno cercando nuove strade per coinvolgere le nuove generazioni anche all’interno dei propri processi decisionali.
In questo scenario nasce “GenP – Giovani che partecipano”, un premio promosso da Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria, dedicato alle organizzazioni del Terzo settore composte da giovani che valorizzino il protagonismo giovanile. Il premio si rivolge a realtà i cui organi di amministrazione siano composti o coinvolgano giovani under 35, incentivando la loro partecipazione attiva nella progettazione e realizzazione dei progetti. Il premio intende infatti portare alla luce e dare visibilità a esperienze significative di partecipazione giovanile.
Le organizzazioni vincitrici riceveranno un contributo di 10mila euro ciascuna e saranno premiate nel corso di un evento nazionale che si terrà nel mese di dicembre 2025.
Le candidature sono aperte fino al 14 settembre 2025 sul sito ufficiale www.genp.it, dove sono disponibili il regolamento completo e il modulo di partecipazione.
A novembre verrà annunciata la shortlist delle 10 organizzazioni finaliste e, tra queste, una giuria composta da esperti del settore e rappresentanti di Acri selezionerà le 3 organizzazioni vincitrici.
I componenti della giuria:
Ferruccio de Bortoli, giornalista
Lucrezia Ferrara, Young Advisory Board Fondazione Compagnia di San Paolo
Luca Gori, presidente Commissione Innovazione sociale di Acri
Clara Morelli, autrice Will Media
Vanessa Pallucchi, portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore
Tommaso Salaroli, cofondatore e CEO di Scomodo
Michele Sciscioli, capo Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale
Media partner dell’iniziativa sono Vita e Will, mentre Percorsi di Secondo Welfare realizzerà e presenterà, in occasione dell’evento di premiazione, un’indagine sul tasso di under 35 nei Cda delle organizzazioni del Terzo settore.
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa
10 Giugno 2025
Assegnate 6 borse di studio per programmi di vita e di studio all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione Carisbo
Sono stati premiati, presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, i 6 studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura. I 6 studenti potranno vivere e studiare per un trimestre fino ad un anno scolastico all’estero, accolti in una famiglia e una scuola del luogo e assistiti dai volontari locali.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Fondazione Intercultura e Fondazione Carisbo che risale al 2020-2021 e, grazie ad essa, 62 studentesse e studenti delle scuole secondarie di II grado – a cui si aggiungono i 6 studenti premiati quest’anno – hanno finora potuto vivere un’esperienza autentica delle diversità e acquisire nuove competenze utili per la loro vita personale e professionale.
Alla cerimonia di premiazione è intervenuta Maila Quaglia, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Carisbo, insieme a Vincenzo Morlini, past Consigliere di Amministrazione di Intercultura, poi Direttore Esecutivo di Intercultura e poi Presidente internazionale di AFS, alle famiglie dei giovani ambasciatori nel mondo e ai volontari di Intercultura, che proprio in questi mesi si stanno occupando della formazione degli studenti in partenza per prepararli alla loro esperienza.
I vincitori sono:
Sara, iscritta al Liceo E. Fermi di Bologna e in partenza per un programma scolastico semestrale in Brasile;
Steven, iscritto al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Thailandia;
Geremia, iscritto all’IIS G. Bruno di Medicina e in partenza per un programma annuale in Lettonia;
Francesca, iscritta all’IIS Montessori-Da Vinci di Porretta Terme e in partenza per un programma annuale in Perù;
Sabrina, iscritta al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma annuale in Honduras;
Matteo, iscritto al Liceo L. Bassi di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Messico.
Emozionati e felici per il traguardo raggiunto, alcuni ragazzi hanno così commentato la vincita della borsa di studio.
Geremia: «Quando ho scoperto di aver vinto, ho sentito come un ritorno brusco al presente. Quella che fino a poco prima sembrava solo un’idea improbabile era diventata concreta. È stato uno shock di consapevolezza. Ero felice, ma allo stesso tempo ero offuscato da tante altre emozioni, compresa la paura iniziale. Marco Aurelioperò, affermava che “ciò che ostacola l’azione, la promuove”, come se fosse proprio l’attrito, a dare lo slancio. Così il timore, invece di essere un intralcio, è ciò che valorizza la scelta.»
Sabrina: «Ho deciso di accettare questa sfida perché volevo mettermi in gioco davvero. Sentivo il bisogno di uscire dalla mia routine e conoscere un altro modo di vivere. L’Honduras, con la sua cultura e la sua lingua completamente nuove per me, mi è sembrato il luogo perfetto per farlo. So che sarà difficile, ma credo che le sfide più grandi siano anche le più formative.» Con loro erano presenti anche due ex vincitrici del concorso Intercultura e della borsa di studio FormazionEuropa, Sara Bonora, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Brasile a.s. 2023-24 e Matilde Mazzanti, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Cile a.s. 2023-24.
Ricerca Ipsos: l’esperienza con Intercultura decisiva per la propria vita per il 68% degli ex partecipanti
Partire con Intercultura non è solo un soggiorno all’estero, ma un’esperienza che lascia il segno per tutta la vita. Un’indagine Ipsos su 958 ex studenti, oggi tra i 20 e i 64 anni, lo conferma. Il 68% riconosce un impatto decisivo sulla propria identità e attribuisce ai volontari un ruolo chiave nel proprio percorso di crescita personale. Vivere e studiare all’estero con Intercultura permette di sviluppare competenze trasversali, fondamentali sia nella vita personale che in quella professionale.
Il 58% ha scelto destinazioni non convenzionali tra cui l’Asia, l’America Latina e l’Africa sviluppando un atteggiamento di apertura alla diversità culturale e competenze linguistiche: tutti parlano almeno un’altra lingua oltre all’inglese. Le soft skills ne escono rafforzate: il 97% migliora le relazioni, l’89% diventa più autonomo e il 74% si sente pronto alle sfide del mondo di oggi.
Sul piano personale, chi ha vissuto l’esperienza Intercultura denota una grande attenzione e accettazione delle diversità e una coscienza sociale evoluta e sensibile a tematiche di equità. E infine, il 65% si dichiara felice della propria vita, un aspetto che deriva dalla maggiore consapevolezza delle proprie risorse e da una marcata adattabilità di fronte ai cambiamenti. Intercultura non è solo un viaggio, ma un investimento nel futuro di sé stessi e del mondo intero.
Persone
Al via il canale di cofinanziamento del Fondo per la Repubblica Digitale
26 Maggio 2025
L’iniziativa
Annunciata dall’Impresa socialeFondo per la Repubblica Digitalel’attivazione di un canale di cofinanziamento da 5 milioni di euro, destinato a sostenere progetti ed iniziative congiunte orientate allo sviluppo delle competenze digitali e all’inclusione sociale, economica e lavorativa dei cittadini.
L’iniziativa, parte del Piano Strategico 2025–2026 approvato dal Comitato di Indirizzo Strategico del Fondo per la Repubblica Digitale, rappresenta uno strumento innovativo per attivare collaborazioni strategiche tra enti pubblici, privati e del Terzo Settore, con l’obiettivo di amplificare l’impatto delle azioni formative sul territorio.
Il canale di cofinanziamento, che mira ad attrarre risorse supplementari coerenti con le finalità del Fondo per la Repubblica Digitale, vuole inoltre favorire un confronto positivo con le esperienze di altri soggetti, portando avanti collaborazioni strategiche per arricchire reciprocamente la conoscenza, le pratiche e le esperienze sui temi relativi alla formazione e all’inclusione digitale. Questo approccio permette di amplificare l’impatto delle iniziative sostenute e di rafforzare la consapevolezza sul valore dell’investimento e della collaborazione per promuovere la formazione digitale e il reinserimento sociale delle categorie più fragili. Oltre a generare un effetto leva sulle risorse economiche messe in campo dal Fondo per la Repubblica Digitale e dagli interlocutori coinvolti, l’apertura del canale di cofinanziamento mira anche a sperimentare forme di innovazione, sia negli ambiti di intervento sia nelle modalità operative o metodologiche scelte.
Modalità di partecipazione
Il canale di cofinanziamento è aperto a soggetti pubblici e privati, con o senza scopo di lucro. Le iniziative e le progettualità promosse dovranno focalizzarsi su tematiche di interesse condiviso, attraverso tre modalità operative:
bandi pubblici elaborati e promossi congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori in funzione di enti erogatori;
progetti proposti direttamente da enti del Terzo Settore e sostenuti, almeno al 50%, da risorse interne e/o esterne provenienti da uno o più cofinanziatori;
iniziative elaborate e promosse congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori per la realizzazione di opportunità rivolte alla collettività in linea con la mission del Fondo per la Repubblica Digitale.
Il processo di selezione si articola in due momenti: una prima fase, in cui i soggetti interessati presentano la propria idea progettuale e una seconda fase, riservata esclusivamente alle idee ritenute idonee, in cui si procederà con la progettazione esecutiva. I criteri di selezione includono: coerenza con la missione del Fondo, originalità della proposta, assenza di contenuti già sottoposti o respinti, e assenza di interventi per l’acquisto e la costruzione di infrastrutture o esclusivamente finalizzate alla ricerca.
Le proposte potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili.
Risorse disponibili
Il Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale ha stanziato in totale 5 milioni di euro.
Fondazione, Comune e Chiesa di Bologna insieme per il progetto Bologna Serena per gli anziani
19 Maggio 2025
Investimento complessivo da 9 milioni di euro in tre anni per un progetto sulla qualità della vita delle persone over 65. Villa Serena come punto di riferimento per persone anziane
A Bologna la popolazione over 65, conta circa 96.000 persone, sono il 25% della popolazione. Saranno oltre 100 mila tra dieci anni e 109 mila tra venti. Di questi, quasi 55.000 hanno più di 75 anni e 36.000 superano gli 80 anni, mentre i centenari si avvicinano alle 250 unità. I livelli di autosufficienza non dipendono solo dall’età, ma diminuiscono con l’invecchiamento. Dall’indagine sulla qualità della vita realizzata dal Comune di Bologna sappiamo che oggi le persone che dichiarano di prendersi cura di un anziano sopra i 75 anni sono stimate in 17 mila. Il 33% degli over 65 a Bologna oggi abita da solo, percentuale che sale al 50% per gli over 80.
Da questi dati e da questa tendenza all’invecchiamento della popolazione e quindi dell’aspettativa di vita in città, parte il progettoBologna Serena per gli anziani.
Bologna Serena per gli anziani è il nuovo progetto con il quale Fondazione Carisbo, Comune e Chiesa di Bologna collaboreranno nei prossimi tre anni, a partire dal 2025, nel realizzare servizi di supporto, assistenza e inclusione sociale dedicati alla popolazione anziana e ai caregiver, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli over 65.
Bologna Serena per gli anziani ha gli obiettivi di:
innovare e rafforzare le risposte del sistema dei servizi mirati a rispondere ai bisogni della terza età;
sperimentare nuove risposte al cambiamento dei bisogni espressi dalla popolazione anziana alla luce delle mutazioni sociali e demografiche;
aggregare istituzioni, soggetti del terzo settore e comunità nel progettare e realizzare insieme un nuovo welfare per gli anziani.
Questi obiettivi saranno realizzati lungo tre assi strategici:
il domicilio come prospettiva prioritaria per il benessere dell’anziano;
la valorizzazione del ruolo del caregiver familiare e delle assistenti familiari;
la risposta a chi non entra nelle strutture residenziali sociosanitarie.
La convenzionetra gli enti sarà approvata nella prossima Giunta e prevede un investimento da parte della Fondazione Carisbo, che partecipa alla redazione delle linee guida e alle azioni, allo sviluppo, monitoraggio e valutazione del progetto, pari a 4,25 milioni di euro nell’arco di un triennio (di cui 1,25 milioni nel 2025, 1,5 milioni per il 2026 e 1,5 per il 2027).
Il Comune attuerà il progetto secondo le linee guida concordate, cofinanziandolo con ulteriori interventi nell’ambito delle risorse del proprio bilancio, per un valore di altri 4,5 milioni di euro nel triennio 2025/2027.
Questi fondi, pari a 9 milioni di euro in 3 anni, saranno destinati alle attività previste e gli enti collaboreranno nella gestione e il coordinamento delle azioni in collaborazione con gli enti e i soggetti del territorio garantendo la partecipazione della rete socio-sanitaria, in particolare Ausl di Bologna e Asp Città di Bologna, mentre la Chiesa di Bologna si impegna a collaborare al monitoraggio del progetto in sinergia con i propri servizi di ascolto territoriale.
Questo budget sarà suddiviso nel triennio su varie linee progettuali che riguardano:
interventi per i caregiver;
costruire una comunità dementia friendly;
potenziamento di telecontrollo, teleassistenza, telecompagnia;
servizi sociosanitari aperti;
promozione dell’invecchiamento in salute;
la creazione di un luogo e un team di riferimento in città sulle politiche per gli anziani.
A Villa Serena un punto di riferimento sulle politiche per le persone anziane
Sarà Villa Serena il punto di riferimento dove realizzare un luogo fisico in città per le famiglie, i cittadini, le associazioni e la comunità professionale sulle politiche per gli anziani. Lo spazio potrà essere allestito con mostre a tema, materiale informativo sulle opportunità esistenti, punti di informazione e orientamento per gli anziani sui temi della salute e dei servizi, uffici da dedicare all’organizzazione di eventi, gite o vacanze, locali e spazi aperti per lo svolgimento di attività di socializzazione, culturali e sportive.
Sarà sede di un team dedicato all’analisi del fenomeno dell’invecchiamento demografico e alla creazione di progettazioni innovative a partire dalla raccolta di dati affidabili e comparabili per monitorare i progressi delle azioni messe in campo e per la definizione delle politiche in questo ambito. Le nuove informazioni raccolte sui caregiver potranno offrire una maggior conoscenza delle conseguenze dell’assistenza informale sullo stress di chi si prende cura dei propri familiari, sulle diseguaglianze di genere ad esse connesse, sull’effettiva capacità di accesso ai servizi per le long term care, sulle diseguaglianze territoriali e servire alla produzione di conoscenze da mettere a disposizione della città per costruire il futuro welfare per gli anziani a Bologna.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo entra a far parte del Consorzio BI-REX di Bologna
23 Aprile 2025
Fondazione Carisbo annuncia la sua adesione al Consorzio BI-REX Big Data Innovation & Research Excellence, Competence Center nazionale e soggetto attuatore del Pnrr ad alta specializzazione sui Big Data, Industria 4.0 e Transizione 5.0.
La convenzione siglata, della durata di 3 anni e rinnovabile, darà avvio a forme di collaborazione sinergica, particolarmente focalizzate su iniziative per lo sviluppo economico del territorio, tramite la promozione di attività nell’ambito di Industria 4.0 di ricerca applicata, l’attivazione di progetti di innovazione e supporto all’imprenditorialità, nonché la messa a punto di percorsi di incubazione, accelerazione, orientamento e formazione.
Fondazione Carisbo e Consorzio BI-REX saranno così impegnate nella partecipazione congiunta a bandi europei, nazionali, regionali per la realizzazione di progetti di ricerca e formazione, attivando programmi di incubazione e accelerazione d’impresa, sostenendo la partecipazione delle rispettive startup a iniziative di networking e favorendone l’accesso, tramite tariffe agevolate, agli spazi di coworking nelle rispettive strutture.
Fondazione Carisbo è una fondazione di origine bancaria che persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo del territorio metropolitano di Bologna. Con il progetto BIGBO – Boost Innovation Garage, polo dedicato ai talenti, all’innovazione e alla trasformazione digitale, la Fondazione contribuisce nel diffondere una cultura imprenditoriale innovativa, generando un impatto tangibile e creando nuove opportunità di lavoro. BIGBO offre spazi di lavoro flessibili, multifunzionali e organizza tavole rotonde ed eventi incentrati su innovazione e tecnologia, programmi di accelerazione, attività di collegamento tra aziende consolidate e startup.
Il Competence Center BI-REX, con sede a Bologna, si configura come Public Private Partnership che raccoglie 64 player tra Università, Centri di Ricerca e Imprese di eccellenza, con l’obiettivo di supportare le aziende nei processi di innovazione, trasformazione digitale e sostenibilità, favorendo l’adozione delle tecnologie Industria 4.0 e 5.0 e il trasferimento tecnologico attraverso una vasta serie di servizi. Principale valore aggiunto di BI-REX è rappresentato dalla Linea Pilota, fabbrica digitale interconnessa completamente a disposizione delle imprese, in cui le tecnologie 4.0 and 5.0 sono integrate con quelle tradizionali.
Persone
Pubblicato il bando “Dritti al Punto” del Fondo per la Repubblica Digitale
22 Aprile 2025
Il contesto italiano
Lo sviluppo delle competenze digitali è uno degli obiettivi strategici dell’Unione europea, che mira a dotare almeno l’80% dei cittadini tra i 16 e i 74 anni di competenze digitali di base entro il 2030. A guidare questo processo è il quadro europeoDigComp 2.2, che individua cinque aree chiave – dalla sicurezza informatica, alla creazione di contenuti – ritenute essenziali per una piena partecipazione alla vita sociale e professionale. L’Italia, tuttavia, registra un significativo ritardo rispetto alla media UE: nel 2023 solo il 46% degli adulti possedeva competenze digitali almeno di base.
Il quadro è aggravato da divari generazionali e territoriali: tra i giovani (16-24 anni) la quota sale al 59%, mentre tra gli over 65 crolla al 19%, con le regioni del Sud ampiamente sotto la media UE (34%). Per colmare il ritardo, il PNRR ha attivato la misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, con l’obiettivo di formare 2 milioni di cittadini entro il 2026 attraverso 3000 Punti Digitale Facile. Sebbene la rete dei punti sia stata attivata, a marzo 2025, sono stati raggiunti circa 760 mila cittadini, pari al 38% dell’obiettivo, con risultati disomogenei tra le diverse regioni.
Bando Dritti al Punto
Il bando intende sostenere progetti di formazione all’interno dei Punti Digitale Facile, integrando le attività già pianificate e realizzate nell’ambito della misura M1C1 1.7.2 “Rete dei servizi di facilitazione digitale” del PNRR, al fine di potenziarne l’offerta formativa.
In particolare, si intende selezionare progetti formativi rivolti a tutti i cittadini, incentrati sui temi individuati dal quadro europeo DigComp 2.2, come l’alfabetizzazione su informazione e dati, ovvero la capacità di analizzare criticamente fonti e contenuti online e distinguere le informazioni affidabili dalle fake news; la sicurezza informatica, intesa come consapevolezza dei rischi digitali e capacità di proteggere dispositivi e dati personali; la creazione di contenuti digitali, anche con il supporto dell’Intelligenza Artificiale, promuovendo un uso consapevole e responsabile degli strumenti digitali e una riflessione sulle implicazioni etiche, sociali e legali dell’IA; infine, la comunicazione e collaborazione attraverso le tecnologie digitali, per incentivare l’uso attivo dei servizi digitali pubblici e privati (come l’uso di app quali Io e IT-Wallet, o servizi come Identità digitale, Domicilio digitale e Fascicolo sanitario elettronico), sviluppando strategie comunicative efficaci e inclusive nei diversi ambienti digitali.
Chi può partecipare
Le proposte possono essere presentate da Soggetti attuatori o Soggetti sub-attuatori della misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, che si occupino direttamente o indirettamente – per tramite di Soggetti realizzatori – della gestione di almeno un Punto Digitale Facile, o ancora da Soggetti realizzatori della misura, intesi come enti privati che abbiano sottoscritto un’apposita convenzione/contratto con un Soggetto attuatore/sub-attuatore per la co-gestione e co-progettazione delle attività presso uno o più Punti Digitale Facile.
Le proposte progettuali, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma Re@dy, entro le ore 11 del30 maggio 2025.
Composizione della lista congiunta di candidati al Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025/2026/2027 di Intesa Sanpaolo S.p.A.
28 Marzo 2025
Le Fondazioni aderenti al patto parasociale di consultazione e voto sottoscritto l’11 novembre 2024 in relazione all’Assemblea di Intesa Sanpaolo convocata per il 29 aprile 2025, anche sulla base degli orientamenti manifestati dal Consiglio di Amministrazione uscente della Banca per la composizione della lista dei candidati alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025−2027 e con l’intento di assicurare:
la composizione quantitativamente ottimale, avuto riguardo alla complessità organizzativa, di operatività e di governance della Banca e alle valutazioni espresse sulle dinamiche di funzionamento dell’Organo collegiale;
la continuità di azione ed il mantenimento del patrimonio informativo e di esperienze acquisito nel corso dei precedenti mandati;
un riscontro concreto alle esigenze di continuare a esprimere scelte di elevata qualità, diversità, complementarità e di integrare nuove competenze strategiche, professionalità e personalità, al fine di dare continuità alle capacità di approfondimento e di dibattito in tutte le complesse materie di competenza del Consiglio e del Comitato per il Controllo sulla Gestione, e permettere un’adeguata costituzione e funzionalità dei Comitati endo−consiliari;
hanno depositato in data 27 marzo 2025 la seguente lista di 17 candidati così articolata:
SEZIONE 1
GIAN MARIA GROS-PIETRO
PAOLA TAGLIAVINI
CARLO MESSINA
MARIANGELA ZAPPIA
FRANCO CERUTI
PAOLO MARIA VITTORIO GRANDI
LUCIANO NEBBIA
LIANA LOGIURATO
PIETRO PREVITALI
MARIA ALESSANDRA STEFANELLI
BRUNO MARIA PARIGI
DONATELLA BUSSO
SILVIA MERLO
PAOLO MESSA
SEZIONE 2
FABRIZIO MOSCA
MARIELLA TAGLIABUE
MAURA CAMPRA
Nel medesimo contesto, le Fondazioni hanno proposto (i) di determinare in 19 il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da nominare, (ii) di riconfermare il Prof. Gian Maria Gros−Pietro quale Presidente del Consiglio di Amministrazione e (iii) di nominare la Prof.a Paola Tagliavini quale Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione; nonché (iv) di indicare il Dott. Carlo Messina come profilo ideale per la posizione di Consigliere Delegato e CEO, nell’ambito della lista presentata, ferme restando le piene prerogative proprie del Consiglio di Amministrazione che sarà nominato, in ragione dei poteri definiti dallo Statuto sociale.
Alla luce dei risultati conseguiti nell’ultimo decennio dalla Banca, che hanno posto Intesa Sanpaolo in una posizione di vertice assoluto tra le banche europee, sia per l’affidabilità sia per il sostegno allo sviluppo del Paese, i Presidenti delle Fondazioni, nella loro connaturata rappresentanza di azionisti istituzionali di lungo termine, esprimono vivo apprezzamento per la visione e la gestione altamente efficace da parte del CEO e conseguentemente auspicano che il Dr. Carlo Messina possa garantire il suo ruolo di leadership nella Banca anche per i successivi mandati.
Infine, le Fondazioni hanno proposto, in linea con quanto evidenziato dal Consiglio uscente, la conferma degli emolumenti per i consiglieri che non siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione e l’incremento del compenso fisso specifico per i consiglieri che siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione nonché del compenso additivo del Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione.
Sviluppo del territorio
Aperto il bando Fairplay (terza sessione erogativa 2025)
28 Marzo 2025
Per l’area Sviluppo del territorio (settore Educazione, istruzione e formazione) e la missione “Formazione del capitale umano”, con specifico riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile SDG n° 4 “Istruzione di qualità” e SDG n° 9 “Imprese, innovazione e infrastrutture”, il bando Fairplay accessibile fino al 5 maggio rende disponibili risorse per 150.000 euro allo scopo di:
promuovere l’idea di sport inclusivo, aperto a tutti, capace di incidere positivamente sulla coesione sociale della comunità territoriale;
incentivare la rigenerazione di spazi in un’ottica di condivisione e cura del bene comune;
favorire la diffusione di valori educativi e corretti stili di vita.
Acri lancia il Premio GenP – Giovani che partecipano
13 Giugno 2025
Aperte fino al 14 settembre le candidature al premio per le organizzazioni del Terzo settore che incentivano la partecipazione giovanile
Non è vero che i giovani non partecipano e non si impegnano a migliorare il Paese. Lo fanno, ma non sempre all’interno delle organizzazioni tradizionali del Terzo settore. Sempre più spesso scelgono forme di impegno fluide, informali, legate a cause specifiche – come l’ambiente, i diritti civili e la giustizia sociale – e lontane da strutture composte e guidate prevalentemente da persone di generazioni passate. In questo scenario, molte realtà del Terzo settore stanno cercando nuove strade per coinvolgere le nuove generazioni anche all’interno dei propri processi decisionali.
In questo scenario nasce “GenP – Giovani che partecipano”, un premio promosso da Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria, dedicato alle organizzazioni del Terzo settore composte da giovani che valorizzino il protagonismo giovanile. Il premio si rivolge a realtà i cui organi di amministrazione siano composti o coinvolgano giovani under 35, incentivando la loro partecipazione attiva nella progettazione e realizzazione dei progetti. Il premio intende infatti portare alla luce e dare visibilità a esperienze significative di partecipazione giovanile.
Le organizzazioni vincitrici riceveranno un contributo di 10mila euro ciascuna e saranno premiate nel corso di un evento nazionale che si terrà nel mese di dicembre 2025.
Le candidature sono aperte fino al 14 settembre 2025 sul sito ufficiale www.genp.it, dove sono disponibili il regolamento completo e il modulo di partecipazione.
A novembre verrà annunciata la shortlist delle 10 organizzazioni finaliste e, tra queste, una giuria composta da esperti del settore e rappresentanti di Acri selezionerà le 3 organizzazioni vincitrici.
I componenti della giuria:
Ferruccio de Bortoli, giornalista
Lucrezia Ferrara, Young Advisory Board Fondazione Compagnia di San Paolo
Luca Gori, presidente Commissione Innovazione sociale di Acri
Clara Morelli, autrice Will Media
Vanessa Pallucchi, portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore
Tommaso Salaroli, cofondatore e CEO di Scomodo
Michele Sciscioli, capo Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale
Media partner dell’iniziativa sono Vita e Will, mentre Percorsi di Secondo Welfare realizzerà e presenterà, in occasione dell’evento di premiazione, un’indagine sul tasso di under 35 nei Cda delle organizzazioni del Terzo settore.
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa
10 Giugno 2025
Assegnate 6 borse di studio per programmi di vita e di studio all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione Carisbo
Sono stati premiati, presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, i 6 studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura. I 6 studenti potranno vivere e studiare per un trimestre fino ad un anno scolastico all’estero, accolti in una famiglia e una scuola del luogo e assistiti dai volontari locali.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Fondazione Intercultura e Fondazione Carisbo che risale al 2020-2021 e, grazie ad essa, 62 studentesse e studenti delle scuole secondarie di II grado – a cui si aggiungono i 6 studenti premiati quest’anno – hanno finora potuto vivere un’esperienza autentica delle diversità e acquisire nuove competenze utili per la loro vita personale e professionale.
Alla cerimonia di premiazione è intervenuta Maila Quaglia, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Carisbo, insieme a Vincenzo Morlini, past Consigliere di Amministrazione di Intercultura, poi Direttore Esecutivo di Intercultura e poi Presidente internazionale di AFS, alle famiglie dei giovani ambasciatori nel mondo e ai volontari di Intercultura, che proprio in questi mesi si stanno occupando della formazione degli studenti in partenza per prepararli alla loro esperienza.
I vincitori sono:
Sara, iscritta al Liceo E. Fermi di Bologna e in partenza per un programma scolastico semestrale in Brasile;
Steven, iscritto al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Thailandia;
Geremia, iscritto all’IIS G. Bruno di Medicina e in partenza per un programma annuale in Lettonia;
Francesca, iscritta all’IIS Montessori-Da Vinci di Porretta Terme e in partenza per un programma annuale in Perù;
Sabrina, iscritta al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma annuale in Honduras;
Matteo, iscritto al Liceo L. Bassi di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Messico.
Emozionati e felici per il traguardo raggiunto, alcuni ragazzi hanno così commentato la vincita della borsa di studio.
Geremia: «Quando ho scoperto di aver vinto, ho sentito come un ritorno brusco al presente. Quella che fino a poco prima sembrava solo un’idea improbabile era diventata concreta. È stato uno shock di consapevolezza. Ero felice, ma allo stesso tempo ero offuscato da tante altre emozioni, compresa la paura iniziale. Marco Aurelioperò, affermava che “ciò che ostacola l’azione, la promuove”, come se fosse proprio l’attrito, a dare lo slancio. Così il timore, invece di essere un intralcio, è ciò che valorizza la scelta.»
Sabrina: «Ho deciso di accettare questa sfida perché volevo mettermi in gioco davvero. Sentivo il bisogno di uscire dalla mia routine e conoscere un altro modo di vivere. L’Honduras, con la sua cultura e la sua lingua completamente nuove per me, mi è sembrato il luogo perfetto per farlo. So che sarà difficile, ma credo che le sfide più grandi siano anche le più formative.» Con loro erano presenti anche due ex vincitrici del concorso Intercultura e della borsa di studio FormazionEuropa, Sara Bonora, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Brasile a.s. 2023-24 e Matilde Mazzanti, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Cile a.s. 2023-24.
Ricerca Ipsos: l’esperienza con Intercultura decisiva per la propria vita per il 68% degli ex partecipanti
Partire con Intercultura non è solo un soggiorno all’estero, ma un’esperienza che lascia il segno per tutta la vita. Un’indagine Ipsos su 958 ex studenti, oggi tra i 20 e i 64 anni, lo conferma. Il 68% riconosce un impatto decisivo sulla propria identità e attribuisce ai volontari un ruolo chiave nel proprio percorso di crescita personale. Vivere e studiare all’estero con Intercultura permette di sviluppare competenze trasversali, fondamentali sia nella vita personale che in quella professionale.
Il 58% ha scelto destinazioni non convenzionali tra cui l’Asia, l’America Latina e l’Africa sviluppando un atteggiamento di apertura alla diversità culturale e competenze linguistiche: tutti parlano almeno un’altra lingua oltre all’inglese. Le soft skills ne escono rafforzate: il 97% migliora le relazioni, l’89% diventa più autonomo e il 74% si sente pronto alle sfide del mondo di oggi.
Sul piano personale, chi ha vissuto l’esperienza Intercultura denota una grande attenzione e accettazione delle diversità e una coscienza sociale evoluta e sensibile a tematiche di equità. E infine, il 65% si dichiara felice della propria vita, un aspetto che deriva dalla maggiore consapevolezza delle proprie risorse e da una marcata adattabilità di fronte ai cambiamenti. Intercultura non è solo un viaggio, ma un investimento nel futuro di sé stessi e del mondo intero.
Persone
Al via il canale di cofinanziamento del Fondo per la Repubblica Digitale
26 Maggio 2025
L’iniziativa
Annunciata dall’Impresa socialeFondo per la Repubblica Digitalel’attivazione di un canale di cofinanziamento da 5 milioni di euro, destinato a sostenere progetti ed iniziative congiunte orientate allo sviluppo delle competenze digitali e all’inclusione sociale, economica e lavorativa dei cittadini.
L’iniziativa, parte del Piano Strategico 2025–2026 approvato dal Comitato di Indirizzo Strategico del Fondo per la Repubblica Digitale, rappresenta uno strumento innovativo per attivare collaborazioni strategiche tra enti pubblici, privati e del Terzo Settore, con l’obiettivo di amplificare l’impatto delle azioni formative sul territorio.
Il canale di cofinanziamento, che mira ad attrarre risorse supplementari coerenti con le finalità del Fondo per la Repubblica Digitale, vuole inoltre favorire un confronto positivo con le esperienze di altri soggetti, portando avanti collaborazioni strategiche per arricchire reciprocamente la conoscenza, le pratiche e le esperienze sui temi relativi alla formazione e all’inclusione digitale. Questo approccio permette di amplificare l’impatto delle iniziative sostenute e di rafforzare la consapevolezza sul valore dell’investimento e della collaborazione per promuovere la formazione digitale e il reinserimento sociale delle categorie più fragili. Oltre a generare un effetto leva sulle risorse economiche messe in campo dal Fondo per la Repubblica Digitale e dagli interlocutori coinvolti, l’apertura del canale di cofinanziamento mira anche a sperimentare forme di innovazione, sia negli ambiti di intervento sia nelle modalità operative o metodologiche scelte.
Modalità di partecipazione
Il canale di cofinanziamento è aperto a soggetti pubblici e privati, con o senza scopo di lucro. Le iniziative e le progettualità promosse dovranno focalizzarsi su tematiche di interesse condiviso, attraverso tre modalità operative:
bandi pubblici elaborati e promossi congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori in funzione di enti erogatori;
progetti proposti direttamente da enti del Terzo Settore e sostenuti, almeno al 50%, da risorse interne e/o esterne provenienti da uno o più cofinanziatori;
iniziative elaborate e promosse congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori per la realizzazione di opportunità rivolte alla collettività in linea con la mission del Fondo per la Repubblica Digitale.
Il processo di selezione si articola in due momenti: una prima fase, in cui i soggetti interessati presentano la propria idea progettuale e una seconda fase, riservata esclusivamente alle idee ritenute idonee, in cui si procederà con la progettazione esecutiva. I criteri di selezione includono: coerenza con la missione del Fondo, originalità della proposta, assenza di contenuti già sottoposti o respinti, e assenza di interventi per l’acquisto e la costruzione di infrastrutture o esclusivamente finalizzate alla ricerca.
Le proposte potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili.
Risorse disponibili
Il Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale ha stanziato in totale 5 milioni di euro.
Fondazione, Comune e Chiesa di Bologna insieme per il progetto Bologna Serena per gli anziani
19 Maggio 2025
Investimento complessivo da 9 milioni di euro in tre anni per un progetto sulla qualità della vita delle persone over 65. Villa Serena come punto di riferimento per persone anziane
A Bologna la popolazione over 65, conta circa 96.000 persone, sono il 25% della popolazione. Saranno oltre 100 mila tra dieci anni e 109 mila tra venti. Di questi, quasi 55.000 hanno più di 75 anni e 36.000 superano gli 80 anni, mentre i centenari si avvicinano alle 250 unità. I livelli di autosufficienza non dipendono solo dall’età, ma diminuiscono con l’invecchiamento. Dall’indagine sulla qualità della vita realizzata dal Comune di Bologna sappiamo che oggi le persone che dichiarano di prendersi cura di un anziano sopra i 75 anni sono stimate in 17 mila. Il 33% degli over 65 a Bologna oggi abita da solo, percentuale che sale al 50% per gli over 80.
Da questi dati e da questa tendenza all’invecchiamento della popolazione e quindi dell’aspettativa di vita in città, parte il progettoBologna Serena per gli anziani.
Bologna Serena per gli anziani è il nuovo progetto con il quale Fondazione Carisbo, Comune e Chiesa di Bologna collaboreranno nei prossimi tre anni, a partire dal 2025, nel realizzare servizi di supporto, assistenza e inclusione sociale dedicati alla popolazione anziana e ai caregiver, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli over 65.
Bologna Serena per gli anziani ha gli obiettivi di:
innovare e rafforzare le risposte del sistema dei servizi mirati a rispondere ai bisogni della terza età;
sperimentare nuove risposte al cambiamento dei bisogni espressi dalla popolazione anziana alla luce delle mutazioni sociali e demografiche;
aggregare istituzioni, soggetti del terzo settore e comunità nel progettare e realizzare insieme un nuovo welfare per gli anziani.
Questi obiettivi saranno realizzati lungo tre assi strategici:
il domicilio come prospettiva prioritaria per il benessere dell’anziano;
la valorizzazione del ruolo del caregiver familiare e delle assistenti familiari;
la risposta a chi non entra nelle strutture residenziali sociosanitarie.
La convenzionetra gli enti sarà approvata nella prossima Giunta e prevede un investimento da parte della Fondazione Carisbo, che partecipa alla redazione delle linee guida e alle azioni, allo sviluppo, monitoraggio e valutazione del progetto, pari a 4,25 milioni di euro nell’arco di un triennio (di cui 1,25 milioni nel 2025, 1,5 milioni per il 2026 e 1,5 per il 2027).
Il Comune attuerà il progetto secondo le linee guida concordate, cofinanziandolo con ulteriori interventi nell’ambito delle risorse del proprio bilancio, per un valore di altri 4,5 milioni di euro nel triennio 2025/2027.
Questi fondi, pari a 9 milioni di euro in 3 anni, saranno destinati alle attività previste e gli enti collaboreranno nella gestione e il coordinamento delle azioni in collaborazione con gli enti e i soggetti del territorio garantendo la partecipazione della rete socio-sanitaria, in particolare Ausl di Bologna e Asp Città di Bologna, mentre la Chiesa di Bologna si impegna a collaborare al monitoraggio del progetto in sinergia con i propri servizi di ascolto territoriale.
Questo budget sarà suddiviso nel triennio su varie linee progettuali che riguardano:
interventi per i caregiver;
costruire una comunità dementia friendly;
potenziamento di telecontrollo, teleassistenza, telecompagnia;
servizi sociosanitari aperti;
promozione dell’invecchiamento in salute;
la creazione di un luogo e un team di riferimento in città sulle politiche per gli anziani.
A Villa Serena un punto di riferimento sulle politiche per le persone anziane
Sarà Villa Serena il punto di riferimento dove realizzare un luogo fisico in città per le famiglie, i cittadini, le associazioni e la comunità professionale sulle politiche per gli anziani. Lo spazio potrà essere allestito con mostre a tema, materiale informativo sulle opportunità esistenti, punti di informazione e orientamento per gli anziani sui temi della salute e dei servizi, uffici da dedicare all’organizzazione di eventi, gite o vacanze, locali e spazi aperti per lo svolgimento di attività di socializzazione, culturali e sportive.
Sarà sede di un team dedicato all’analisi del fenomeno dell’invecchiamento demografico e alla creazione di progettazioni innovative a partire dalla raccolta di dati affidabili e comparabili per monitorare i progressi delle azioni messe in campo e per la definizione delle politiche in questo ambito. Le nuove informazioni raccolte sui caregiver potranno offrire una maggior conoscenza delle conseguenze dell’assistenza informale sullo stress di chi si prende cura dei propri familiari, sulle diseguaglianze di genere ad esse connesse, sull’effettiva capacità di accesso ai servizi per le long term care, sulle diseguaglianze territoriali e servire alla produzione di conoscenze da mettere a disposizione della città per costruire il futuro welfare per gli anziani a Bologna.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo entra a far parte del Consorzio BI-REX di Bologna
23 Aprile 2025
Fondazione Carisbo annuncia la sua adesione al Consorzio BI-REX Big Data Innovation & Research Excellence, Competence Center nazionale e soggetto attuatore del Pnrr ad alta specializzazione sui Big Data, Industria 4.0 e Transizione 5.0.
La convenzione siglata, della durata di 3 anni e rinnovabile, darà avvio a forme di collaborazione sinergica, particolarmente focalizzate su iniziative per lo sviluppo economico del territorio, tramite la promozione di attività nell’ambito di Industria 4.0 di ricerca applicata, l’attivazione di progetti di innovazione e supporto all’imprenditorialità, nonché la messa a punto di percorsi di incubazione, accelerazione, orientamento e formazione.
Fondazione Carisbo e Consorzio BI-REX saranno così impegnate nella partecipazione congiunta a bandi europei, nazionali, regionali per la realizzazione di progetti di ricerca e formazione, attivando programmi di incubazione e accelerazione d’impresa, sostenendo la partecipazione delle rispettive startup a iniziative di networking e favorendone l’accesso, tramite tariffe agevolate, agli spazi di coworking nelle rispettive strutture.
Fondazione Carisbo è una fondazione di origine bancaria che persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo del territorio metropolitano di Bologna. Con il progetto BIGBO – Boost Innovation Garage, polo dedicato ai talenti, all’innovazione e alla trasformazione digitale, la Fondazione contribuisce nel diffondere una cultura imprenditoriale innovativa, generando un impatto tangibile e creando nuove opportunità di lavoro. BIGBO offre spazi di lavoro flessibili, multifunzionali e organizza tavole rotonde ed eventi incentrati su innovazione e tecnologia, programmi di accelerazione, attività di collegamento tra aziende consolidate e startup.
Il Competence Center BI-REX, con sede a Bologna, si configura come Public Private Partnership che raccoglie 64 player tra Università, Centri di Ricerca e Imprese di eccellenza, con l’obiettivo di supportare le aziende nei processi di innovazione, trasformazione digitale e sostenibilità, favorendo l’adozione delle tecnologie Industria 4.0 e 5.0 e il trasferimento tecnologico attraverso una vasta serie di servizi. Principale valore aggiunto di BI-REX è rappresentato dalla Linea Pilota, fabbrica digitale interconnessa completamente a disposizione delle imprese, in cui le tecnologie 4.0 and 5.0 sono integrate con quelle tradizionali.
Persone
Pubblicato il bando “Dritti al Punto” del Fondo per la Repubblica Digitale
22 Aprile 2025
Il contesto italiano
Lo sviluppo delle competenze digitali è uno degli obiettivi strategici dell’Unione europea, che mira a dotare almeno l’80% dei cittadini tra i 16 e i 74 anni di competenze digitali di base entro il 2030. A guidare questo processo è il quadro europeoDigComp 2.2, che individua cinque aree chiave – dalla sicurezza informatica, alla creazione di contenuti – ritenute essenziali per una piena partecipazione alla vita sociale e professionale. L’Italia, tuttavia, registra un significativo ritardo rispetto alla media UE: nel 2023 solo il 46% degli adulti possedeva competenze digitali almeno di base.
Il quadro è aggravato da divari generazionali e territoriali: tra i giovani (16-24 anni) la quota sale al 59%, mentre tra gli over 65 crolla al 19%, con le regioni del Sud ampiamente sotto la media UE (34%). Per colmare il ritardo, il PNRR ha attivato la misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, con l’obiettivo di formare 2 milioni di cittadini entro il 2026 attraverso 3000 Punti Digitale Facile. Sebbene la rete dei punti sia stata attivata, a marzo 2025, sono stati raggiunti circa 760 mila cittadini, pari al 38% dell’obiettivo, con risultati disomogenei tra le diverse regioni.
Bando Dritti al Punto
Il bando intende sostenere progetti di formazione all’interno dei Punti Digitale Facile, integrando le attività già pianificate e realizzate nell’ambito della misura M1C1 1.7.2 “Rete dei servizi di facilitazione digitale” del PNRR, al fine di potenziarne l’offerta formativa.
In particolare, si intende selezionare progetti formativi rivolti a tutti i cittadini, incentrati sui temi individuati dal quadro europeo DigComp 2.2, come l’alfabetizzazione su informazione e dati, ovvero la capacità di analizzare criticamente fonti e contenuti online e distinguere le informazioni affidabili dalle fake news; la sicurezza informatica, intesa come consapevolezza dei rischi digitali e capacità di proteggere dispositivi e dati personali; la creazione di contenuti digitali, anche con il supporto dell’Intelligenza Artificiale, promuovendo un uso consapevole e responsabile degli strumenti digitali e una riflessione sulle implicazioni etiche, sociali e legali dell’IA; infine, la comunicazione e collaborazione attraverso le tecnologie digitali, per incentivare l’uso attivo dei servizi digitali pubblici e privati (come l’uso di app quali Io e IT-Wallet, o servizi come Identità digitale, Domicilio digitale e Fascicolo sanitario elettronico), sviluppando strategie comunicative efficaci e inclusive nei diversi ambienti digitali.
Chi può partecipare
Le proposte possono essere presentate da Soggetti attuatori o Soggetti sub-attuatori della misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, che si occupino direttamente o indirettamente – per tramite di Soggetti realizzatori – della gestione di almeno un Punto Digitale Facile, o ancora da Soggetti realizzatori della misura, intesi come enti privati che abbiano sottoscritto un’apposita convenzione/contratto con un Soggetto attuatore/sub-attuatore per la co-gestione e co-progettazione delle attività presso uno o più Punti Digitale Facile.
Le proposte progettuali, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma Re@dy, entro le ore 11 del30 maggio 2025.
Composizione della lista congiunta di candidati al Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025/2026/2027 di Intesa Sanpaolo S.p.A.
28 Marzo 2025
Le Fondazioni aderenti al patto parasociale di consultazione e voto sottoscritto l’11 novembre 2024 in relazione all’Assemblea di Intesa Sanpaolo convocata per il 29 aprile 2025, anche sulla base degli orientamenti manifestati dal Consiglio di Amministrazione uscente della Banca per la composizione della lista dei candidati alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025−2027 e con l’intento di assicurare:
la composizione quantitativamente ottimale, avuto riguardo alla complessità organizzativa, di operatività e di governance della Banca e alle valutazioni espresse sulle dinamiche di funzionamento dell’Organo collegiale;
la continuità di azione ed il mantenimento del patrimonio informativo e di esperienze acquisito nel corso dei precedenti mandati;
un riscontro concreto alle esigenze di continuare a esprimere scelte di elevata qualità, diversità, complementarità e di integrare nuove competenze strategiche, professionalità e personalità, al fine di dare continuità alle capacità di approfondimento e di dibattito in tutte le complesse materie di competenza del Consiglio e del Comitato per il Controllo sulla Gestione, e permettere un’adeguata costituzione e funzionalità dei Comitati endo−consiliari;
hanno depositato in data 27 marzo 2025 la seguente lista di 17 candidati così articolata:
SEZIONE 1
GIAN MARIA GROS-PIETRO
PAOLA TAGLIAVINI
CARLO MESSINA
MARIANGELA ZAPPIA
FRANCO CERUTI
PAOLO MARIA VITTORIO GRANDI
LUCIANO NEBBIA
LIANA LOGIURATO
PIETRO PREVITALI
MARIA ALESSANDRA STEFANELLI
BRUNO MARIA PARIGI
DONATELLA BUSSO
SILVIA MERLO
PAOLO MESSA
SEZIONE 2
FABRIZIO MOSCA
MARIELLA TAGLIABUE
MAURA CAMPRA
Nel medesimo contesto, le Fondazioni hanno proposto (i) di determinare in 19 il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da nominare, (ii) di riconfermare il Prof. Gian Maria Gros−Pietro quale Presidente del Consiglio di Amministrazione e (iii) di nominare la Prof.a Paola Tagliavini quale Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione; nonché (iv) di indicare il Dott. Carlo Messina come profilo ideale per la posizione di Consigliere Delegato e CEO, nell’ambito della lista presentata, ferme restando le piene prerogative proprie del Consiglio di Amministrazione che sarà nominato, in ragione dei poteri definiti dallo Statuto sociale.
Alla luce dei risultati conseguiti nell’ultimo decennio dalla Banca, che hanno posto Intesa Sanpaolo in una posizione di vertice assoluto tra le banche europee, sia per l’affidabilità sia per il sostegno allo sviluppo del Paese, i Presidenti delle Fondazioni, nella loro connaturata rappresentanza di azionisti istituzionali di lungo termine, esprimono vivo apprezzamento per la visione e la gestione altamente efficace da parte del CEO e conseguentemente auspicano che il Dr. Carlo Messina possa garantire il suo ruolo di leadership nella Banca anche per i successivi mandati.
Infine, le Fondazioni hanno proposto, in linea con quanto evidenziato dal Consiglio uscente, la conferma degli emolumenti per i consiglieri che non siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione e l’incremento del compenso fisso specifico per i consiglieri che siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione nonché del compenso additivo del Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione.
Sviluppo del territorio
Aperto il bando Fairplay (terza sessione erogativa 2025)
28 Marzo 2025
Per l’area Sviluppo del territorio (settore Educazione, istruzione e formazione) e la missione “Formazione del capitale umano”, con specifico riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile SDG n° 4 “Istruzione di qualità” e SDG n° 9 “Imprese, innovazione e infrastrutture”, il bando Fairplay accessibile fino al 5 maggio rende disponibili risorse per 150.000 euro allo scopo di:
promuovere l’idea di sport inclusivo, aperto a tutti, capace di incidere positivamente sulla coesione sociale della comunità territoriale;
incentivare la rigenerazione di spazi in un’ottica di condivisione e cura del bene comune;
favorire la diffusione di valori educativi e corretti stili di vita.
Acri lancia il Premio GenP – Giovani che partecipano
13 Giugno 2025
Aperte fino al 14 settembre le candidature al premio per le organizzazioni del Terzo settore che incentivano la partecipazione giovanile
Non è vero che i giovani non partecipano e non si impegnano a migliorare il Paese. Lo fanno, ma non sempre all’interno delle organizzazioni tradizionali del Terzo settore. Sempre più spesso scelgono forme di impegno fluide, informali, legate a cause specifiche – come l’ambiente, i diritti civili e la giustizia sociale – e lontane da strutture composte e guidate prevalentemente da persone di generazioni passate. In questo scenario, molte realtà del Terzo settore stanno cercando nuove strade per coinvolgere le nuove generazioni anche all’interno dei propri processi decisionali.
In questo scenario nasce “GenP – Giovani che partecipano”, un premio promosso da Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria, dedicato alle organizzazioni del Terzo settore composte da giovani che valorizzino il protagonismo giovanile. Il premio si rivolge a realtà i cui organi di amministrazione siano composti o coinvolgano giovani under 35, incentivando la loro partecipazione attiva nella progettazione e realizzazione dei progetti. Il premio intende infatti portare alla luce e dare visibilità a esperienze significative di partecipazione giovanile.
Le organizzazioni vincitrici riceveranno un contributo di 10mila euro ciascuna e saranno premiate nel corso di un evento nazionale che si terrà nel mese di dicembre 2025.
Le candidature sono aperte fino al 14 settembre 2025 sul sito ufficiale www.genp.it, dove sono disponibili il regolamento completo e il modulo di partecipazione.
A novembre verrà annunciata la shortlist delle 10 organizzazioni finaliste e, tra queste, una giuria composta da esperti del settore e rappresentanti di Acri selezionerà le 3 organizzazioni vincitrici.
I componenti della giuria:
Ferruccio de Bortoli, giornalista
Lucrezia Ferrara, Young Advisory Board Fondazione Compagnia di San Paolo
Luca Gori, presidente Commissione Innovazione sociale di Acri
Clara Morelli, autrice Will Media
Vanessa Pallucchi, portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore
Tommaso Salaroli, cofondatore e CEO di Scomodo
Michele Sciscioli, capo Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale
Media partner dell’iniziativa sono Vita e Will, mentre Percorsi di Secondo Welfare realizzerà e presenterà, in occasione dell’evento di premiazione, un’indagine sul tasso di under 35 nei Cda delle organizzazioni del Terzo settore.
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa
10 Giugno 2025
Assegnate 6 borse di studio per programmi di vita e di studio all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione Carisbo
Sono stati premiati, presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, i 6 studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura. I 6 studenti potranno vivere e studiare per un trimestre fino ad un anno scolastico all’estero, accolti in una famiglia e una scuola del luogo e assistiti dai volontari locali.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Fondazione Intercultura e Fondazione Carisbo che risale al 2020-2021 e, grazie ad essa, 62 studentesse e studenti delle scuole secondarie di II grado – a cui si aggiungono i 6 studenti premiati quest’anno – hanno finora potuto vivere un’esperienza autentica delle diversità e acquisire nuove competenze utili per la loro vita personale e professionale.
Alla cerimonia di premiazione è intervenuta Maila Quaglia, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Carisbo, insieme a Vincenzo Morlini, past Consigliere di Amministrazione di Intercultura, poi Direttore Esecutivo di Intercultura e poi Presidente internazionale di AFS, alle famiglie dei giovani ambasciatori nel mondo e ai volontari di Intercultura, che proprio in questi mesi si stanno occupando della formazione degli studenti in partenza per prepararli alla loro esperienza.
I vincitori sono:
Sara, iscritta al Liceo E. Fermi di Bologna e in partenza per un programma scolastico semestrale in Brasile;
Steven, iscritto al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Thailandia;
Geremia, iscritto all’IIS G. Bruno di Medicina e in partenza per un programma annuale in Lettonia;
Francesca, iscritta all’IIS Montessori-Da Vinci di Porretta Terme e in partenza per un programma annuale in Perù;
Sabrina, iscritta al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma annuale in Honduras;
Matteo, iscritto al Liceo L. Bassi di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Messico.
Emozionati e felici per il traguardo raggiunto, alcuni ragazzi hanno così commentato la vincita della borsa di studio.
Geremia: «Quando ho scoperto di aver vinto, ho sentito come un ritorno brusco al presente. Quella che fino a poco prima sembrava solo un’idea improbabile era diventata concreta. È stato uno shock di consapevolezza. Ero felice, ma allo stesso tempo ero offuscato da tante altre emozioni, compresa la paura iniziale. Marco Aurelioperò, affermava che “ciò che ostacola l’azione, la promuove”, come se fosse proprio l’attrito, a dare lo slancio. Così il timore, invece di essere un intralcio, è ciò che valorizza la scelta.»
Sabrina: «Ho deciso di accettare questa sfida perché volevo mettermi in gioco davvero. Sentivo il bisogno di uscire dalla mia routine e conoscere un altro modo di vivere. L’Honduras, con la sua cultura e la sua lingua completamente nuove per me, mi è sembrato il luogo perfetto per farlo. So che sarà difficile, ma credo che le sfide più grandi siano anche le più formative.» Con loro erano presenti anche due ex vincitrici del concorso Intercultura e della borsa di studio FormazionEuropa, Sara Bonora, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Brasile a.s. 2023-24 e Matilde Mazzanti, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Cile a.s. 2023-24.
Ricerca Ipsos: l’esperienza con Intercultura decisiva per la propria vita per il 68% degli ex partecipanti
Partire con Intercultura non è solo un soggiorno all’estero, ma un’esperienza che lascia il segno per tutta la vita. Un’indagine Ipsos su 958 ex studenti, oggi tra i 20 e i 64 anni, lo conferma. Il 68% riconosce un impatto decisivo sulla propria identità e attribuisce ai volontari un ruolo chiave nel proprio percorso di crescita personale. Vivere e studiare all’estero con Intercultura permette di sviluppare competenze trasversali, fondamentali sia nella vita personale che in quella professionale.
Il 58% ha scelto destinazioni non convenzionali tra cui l’Asia, l’America Latina e l’Africa sviluppando un atteggiamento di apertura alla diversità culturale e competenze linguistiche: tutti parlano almeno un’altra lingua oltre all’inglese. Le soft skills ne escono rafforzate: il 97% migliora le relazioni, l’89% diventa più autonomo e il 74% si sente pronto alle sfide del mondo di oggi.
Sul piano personale, chi ha vissuto l’esperienza Intercultura denota una grande attenzione e accettazione delle diversità e una coscienza sociale evoluta e sensibile a tematiche di equità. E infine, il 65% si dichiara felice della propria vita, un aspetto che deriva dalla maggiore consapevolezza delle proprie risorse e da una marcata adattabilità di fronte ai cambiamenti. Intercultura non è solo un viaggio, ma un investimento nel futuro di sé stessi e del mondo intero.
Persone
Al via il canale di cofinanziamento del Fondo per la Repubblica Digitale
26 Maggio 2025
L’iniziativa
Annunciata dall’Impresa socialeFondo per la Repubblica Digitalel’attivazione di un canale di cofinanziamento da 5 milioni di euro, destinato a sostenere progetti ed iniziative congiunte orientate allo sviluppo delle competenze digitali e all’inclusione sociale, economica e lavorativa dei cittadini.
L’iniziativa, parte del Piano Strategico 2025–2026 approvato dal Comitato di Indirizzo Strategico del Fondo per la Repubblica Digitale, rappresenta uno strumento innovativo per attivare collaborazioni strategiche tra enti pubblici, privati e del Terzo Settore, con l’obiettivo di amplificare l’impatto delle azioni formative sul territorio.
Il canale di cofinanziamento, che mira ad attrarre risorse supplementari coerenti con le finalità del Fondo per la Repubblica Digitale, vuole inoltre favorire un confronto positivo con le esperienze di altri soggetti, portando avanti collaborazioni strategiche per arricchire reciprocamente la conoscenza, le pratiche e le esperienze sui temi relativi alla formazione e all’inclusione digitale. Questo approccio permette di amplificare l’impatto delle iniziative sostenute e di rafforzare la consapevolezza sul valore dell’investimento e della collaborazione per promuovere la formazione digitale e il reinserimento sociale delle categorie più fragili. Oltre a generare un effetto leva sulle risorse economiche messe in campo dal Fondo per la Repubblica Digitale e dagli interlocutori coinvolti, l’apertura del canale di cofinanziamento mira anche a sperimentare forme di innovazione, sia negli ambiti di intervento sia nelle modalità operative o metodologiche scelte.
Modalità di partecipazione
Il canale di cofinanziamento è aperto a soggetti pubblici e privati, con o senza scopo di lucro. Le iniziative e le progettualità promosse dovranno focalizzarsi su tematiche di interesse condiviso, attraverso tre modalità operative:
bandi pubblici elaborati e promossi congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori in funzione di enti erogatori;
progetti proposti direttamente da enti del Terzo Settore e sostenuti, almeno al 50%, da risorse interne e/o esterne provenienti da uno o più cofinanziatori;
iniziative elaborate e promosse congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori per la realizzazione di opportunità rivolte alla collettività in linea con la mission del Fondo per la Repubblica Digitale.
Il processo di selezione si articola in due momenti: una prima fase, in cui i soggetti interessati presentano la propria idea progettuale e una seconda fase, riservata esclusivamente alle idee ritenute idonee, in cui si procederà con la progettazione esecutiva. I criteri di selezione includono: coerenza con la missione del Fondo, originalità della proposta, assenza di contenuti già sottoposti o respinti, e assenza di interventi per l’acquisto e la costruzione di infrastrutture o esclusivamente finalizzate alla ricerca.
Le proposte potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili.
Risorse disponibili
Il Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale ha stanziato in totale 5 milioni di euro.
Fondazione, Comune e Chiesa di Bologna insieme per il progetto Bologna Serena per gli anziani
19 Maggio 2025
Investimento complessivo da 9 milioni di euro in tre anni per un progetto sulla qualità della vita delle persone over 65. Villa Serena come punto di riferimento per persone anziane
A Bologna la popolazione over 65, conta circa 96.000 persone, sono il 25% della popolazione. Saranno oltre 100 mila tra dieci anni e 109 mila tra venti. Di questi, quasi 55.000 hanno più di 75 anni e 36.000 superano gli 80 anni, mentre i centenari si avvicinano alle 250 unità. I livelli di autosufficienza non dipendono solo dall’età, ma diminuiscono con l’invecchiamento. Dall’indagine sulla qualità della vita realizzata dal Comune di Bologna sappiamo che oggi le persone che dichiarano di prendersi cura di un anziano sopra i 75 anni sono stimate in 17 mila. Il 33% degli over 65 a Bologna oggi abita da solo, percentuale che sale al 50% per gli over 80.
Da questi dati e da questa tendenza all’invecchiamento della popolazione e quindi dell’aspettativa di vita in città, parte il progettoBologna Serena per gli anziani.
Bologna Serena per gli anziani è il nuovo progetto con il quale Fondazione Carisbo, Comune e Chiesa di Bologna collaboreranno nei prossimi tre anni, a partire dal 2025, nel realizzare servizi di supporto, assistenza e inclusione sociale dedicati alla popolazione anziana e ai caregiver, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli over 65.
Bologna Serena per gli anziani ha gli obiettivi di:
innovare e rafforzare le risposte del sistema dei servizi mirati a rispondere ai bisogni della terza età;
sperimentare nuove risposte al cambiamento dei bisogni espressi dalla popolazione anziana alla luce delle mutazioni sociali e demografiche;
aggregare istituzioni, soggetti del terzo settore e comunità nel progettare e realizzare insieme un nuovo welfare per gli anziani.
Questi obiettivi saranno realizzati lungo tre assi strategici:
il domicilio come prospettiva prioritaria per il benessere dell’anziano;
la valorizzazione del ruolo del caregiver familiare e delle assistenti familiari;
la risposta a chi non entra nelle strutture residenziali sociosanitarie.
La convenzionetra gli enti sarà approvata nella prossima Giunta e prevede un investimento da parte della Fondazione Carisbo, che partecipa alla redazione delle linee guida e alle azioni, allo sviluppo, monitoraggio e valutazione del progetto, pari a 4,25 milioni di euro nell’arco di un triennio (di cui 1,25 milioni nel 2025, 1,5 milioni per il 2026 e 1,5 per il 2027).
Il Comune attuerà il progetto secondo le linee guida concordate, cofinanziandolo con ulteriori interventi nell’ambito delle risorse del proprio bilancio, per un valore di altri 4,5 milioni di euro nel triennio 2025/2027.
Questi fondi, pari a 9 milioni di euro in 3 anni, saranno destinati alle attività previste e gli enti collaboreranno nella gestione e il coordinamento delle azioni in collaborazione con gli enti e i soggetti del territorio garantendo la partecipazione della rete socio-sanitaria, in particolare Ausl di Bologna e Asp Città di Bologna, mentre la Chiesa di Bologna si impegna a collaborare al monitoraggio del progetto in sinergia con i propri servizi di ascolto territoriale.
Questo budget sarà suddiviso nel triennio su varie linee progettuali che riguardano:
interventi per i caregiver;
costruire una comunità dementia friendly;
potenziamento di telecontrollo, teleassistenza, telecompagnia;
servizi sociosanitari aperti;
promozione dell’invecchiamento in salute;
la creazione di un luogo e un team di riferimento in città sulle politiche per gli anziani.
A Villa Serena un punto di riferimento sulle politiche per le persone anziane
Sarà Villa Serena il punto di riferimento dove realizzare un luogo fisico in città per le famiglie, i cittadini, le associazioni e la comunità professionale sulle politiche per gli anziani. Lo spazio potrà essere allestito con mostre a tema, materiale informativo sulle opportunità esistenti, punti di informazione e orientamento per gli anziani sui temi della salute e dei servizi, uffici da dedicare all’organizzazione di eventi, gite o vacanze, locali e spazi aperti per lo svolgimento di attività di socializzazione, culturali e sportive.
Sarà sede di un team dedicato all’analisi del fenomeno dell’invecchiamento demografico e alla creazione di progettazioni innovative a partire dalla raccolta di dati affidabili e comparabili per monitorare i progressi delle azioni messe in campo e per la definizione delle politiche in questo ambito. Le nuove informazioni raccolte sui caregiver potranno offrire una maggior conoscenza delle conseguenze dell’assistenza informale sullo stress di chi si prende cura dei propri familiari, sulle diseguaglianze di genere ad esse connesse, sull’effettiva capacità di accesso ai servizi per le long term care, sulle diseguaglianze territoriali e servire alla produzione di conoscenze da mettere a disposizione della città per costruire il futuro welfare per gli anziani a Bologna.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo entra a far parte del Consorzio BI-REX di Bologna
23 Aprile 2025
Fondazione Carisbo annuncia la sua adesione al Consorzio BI-REX Big Data Innovation & Research Excellence, Competence Center nazionale e soggetto attuatore del Pnrr ad alta specializzazione sui Big Data, Industria 4.0 e Transizione 5.0.
La convenzione siglata, della durata di 3 anni e rinnovabile, darà avvio a forme di collaborazione sinergica, particolarmente focalizzate su iniziative per lo sviluppo economico del territorio, tramite la promozione di attività nell’ambito di Industria 4.0 di ricerca applicata, l’attivazione di progetti di innovazione e supporto all’imprenditorialità, nonché la messa a punto di percorsi di incubazione, accelerazione, orientamento e formazione.
Fondazione Carisbo e Consorzio BI-REX saranno così impegnate nella partecipazione congiunta a bandi europei, nazionali, regionali per la realizzazione di progetti di ricerca e formazione, attivando programmi di incubazione e accelerazione d’impresa, sostenendo la partecipazione delle rispettive startup a iniziative di networking e favorendone l’accesso, tramite tariffe agevolate, agli spazi di coworking nelle rispettive strutture.
Fondazione Carisbo è una fondazione di origine bancaria che persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo del territorio metropolitano di Bologna. Con il progetto BIGBO – Boost Innovation Garage, polo dedicato ai talenti, all’innovazione e alla trasformazione digitale, la Fondazione contribuisce nel diffondere una cultura imprenditoriale innovativa, generando un impatto tangibile e creando nuove opportunità di lavoro. BIGBO offre spazi di lavoro flessibili, multifunzionali e organizza tavole rotonde ed eventi incentrati su innovazione e tecnologia, programmi di accelerazione, attività di collegamento tra aziende consolidate e startup.
Il Competence Center BI-REX, con sede a Bologna, si configura come Public Private Partnership che raccoglie 64 player tra Università, Centri di Ricerca e Imprese di eccellenza, con l’obiettivo di supportare le aziende nei processi di innovazione, trasformazione digitale e sostenibilità, favorendo l’adozione delle tecnologie Industria 4.0 e 5.0 e il trasferimento tecnologico attraverso una vasta serie di servizi. Principale valore aggiunto di BI-REX è rappresentato dalla Linea Pilota, fabbrica digitale interconnessa completamente a disposizione delle imprese, in cui le tecnologie 4.0 and 5.0 sono integrate con quelle tradizionali.
Persone
Pubblicato il bando “Dritti al Punto” del Fondo per la Repubblica Digitale
22 Aprile 2025
Il contesto italiano
Lo sviluppo delle competenze digitali è uno degli obiettivi strategici dell’Unione europea, che mira a dotare almeno l’80% dei cittadini tra i 16 e i 74 anni di competenze digitali di base entro il 2030. A guidare questo processo è il quadro europeoDigComp 2.2, che individua cinque aree chiave – dalla sicurezza informatica, alla creazione di contenuti – ritenute essenziali per una piena partecipazione alla vita sociale e professionale. L’Italia, tuttavia, registra un significativo ritardo rispetto alla media UE: nel 2023 solo il 46% degli adulti possedeva competenze digitali almeno di base.
Il quadro è aggravato da divari generazionali e territoriali: tra i giovani (16-24 anni) la quota sale al 59%, mentre tra gli over 65 crolla al 19%, con le regioni del Sud ampiamente sotto la media UE (34%). Per colmare il ritardo, il PNRR ha attivato la misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, con l’obiettivo di formare 2 milioni di cittadini entro il 2026 attraverso 3000 Punti Digitale Facile. Sebbene la rete dei punti sia stata attivata, a marzo 2025, sono stati raggiunti circa 760 mila cittadini, pari al 38% dell’obiettivo, con risultati disomogenei tra le diverse regioni.
Bando Dritti al Punto
Il bando intende sostenere progetti di formazione all’interno dei Punti Digitale Facile, integrando le attività già pianificate e realizzate nell’ambito della misura M1C1 1.7.2 “Rete dei servizi di facilitazione digitale” del PNRR, al fine di potenziarne l’offerta formativa.
In particolare, si intende selezionare progetti formativi rivolti a tutti i cittadini, incentrati sui temi individuati dal quadro europeo DigComp 2.2, come l’alfabetizzazione su informazione e dati, ovvero la capacità di analizzare criticamente fonti e contenuti online e distinguere le informazioni affidabili dalle fake news; la sicurezza informatica, intesa come consapevolezza dei rischi digitali e capacità di proteggere dispositivi e dati personali; la creazione di contenuti digitali, anche con il supporto dell’Intelligenza Artificiale, promuovendo un uso consapevole e responsabile degli strumenti digitali e una riflessione sulle implicazioni etiche, sociali e legali dell’IA; infine, la comunicazione e collaborazione attraverso le tecnologie digitali, per incentivare l’uso attivo dei servizi digitali pubblici e privati (come l’uso di app quali Io e IT-Wallet, o servizi come Identità digitale, Domicilio digitale e Fascicolo sanitario elettronico), sviluppando strategie comunicative efficaci e inclusive nei diversi ambienti digitali.
Chi può partecipare
Le proposte possono essere presentate da Soggetti attuatori o Soggetti sub-attuatori della misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, che si occupino direttamente o indirettamente – per tramite di Soggetti realizzatori – della gestione di almeno un Punto Digitale Facile, o ancora da Soggetti realizzatori della misura, intesi come enti privati che abbiano sottoscritto un’apposita convenzione/contratto con un Soggetto attuatore/sub-attuatore per la co-gestione e co-progettazione delle attività presso uno o più Punti Digitale Facile.
Le proposte progettuali, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma Re@dy, entro le ore 11 del30 maggio 2025.
Composizione della lista congiunta di candidati al Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025/2026/2027 di Intesa Sanpaolo S.p.A.
28 Marzo 2025
Le Fondazioni aderenti al patto parasociale di consultazione e voto sottoscritto l’11 novembre 2024 in relazione all’Assemblea di Intesa Sanpaolo convocata per il 29 aprile 2025, anche sulla base degli orientamenti manifestati dal Consiglio di Amministrazione uscente della Banca per la composizione della lista dei candidati alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025−2027 e con l’intento di assicurare:
la composizione quantitativamente ottimale, avuto riguardo alla complessità organizzativa, di operatività e di governance della Banca e alle valutazioni espresse sulle dinamiche di funzionamento dell’Organo collegiale;
la continuità di azione ed il mantenimento del patrimonio informativo e di esperienze acquisito nel corso dei precedenti mandati;
un riscontro concreto alle esigenze di continuare a esprimere scelte di elevata qualità, diversità, complementarità e di integrare nuove competenze strategiche, professionalità e personalità, al fine di dare continuità alle capacità di approfondimento e di dibattito in tutte le complesse materie di competenza del Consiglio e del Comitato per il Controllo sulla Gestione, e permettere un’adeguata costituzione e funzionalità dei Comitati endo−consiliari;
hanno depositato in data 27 marzo 2025 la seguente lista di 17 candidati così articolata:
SEZIONE 1
GIAN MARIA GROS-PIETRO
PAOLA TAGLIAVINI
CARLO MESSINA
MARIANGELA ZAPPIA
FRANCO CERUTI
PAOLO MARIA VITTORIO GRANDI
LUCIANO NEBBIA
LIANA LOGIURATO
PIETRO PREVITALI
MARIA ALESSANDRA STEFANELLI
BRUNO MARIA PARIGI
DONATELLA BUSSO
SILVIA MERLO
PAOLO MESSA
SEZIONE 2
FABRIZIO MOSCA
MARIELLA TAGLIABUE
MAURA CAMPRA
Nel medesimo contesto, le Fondazioni hanno proposto (i) di determinare in 19 il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da nominare, (ii) di riconfermare il Prof. Gian Maria Gros−Pietro quale Presidente del Consiglio di Amministrazione e (iii) di nominare la Prof.a Paola Tagliavini quale Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione; nonché (iv) di indicare il Dott. Carlo Messina come profilo ideale per la posizione di Consigliere Delegato e CEO, nell’ambito della lista presentata, ferme restando le piene prerogative proprie del Consiglio di Amministrazione che sarà nominato, in ragione dei poteri definiti dallo Statuto sociale.
Alla luce dei risultati conseguiti nell’ultimo decennio dalla Banca, che hanno posto Intesa Sanpaolo in una posizione di vertice assoluto tra le banche europee, sia per l’affidabilità sia per il sostegno allo sviluppo del Paese, i Presidenti delle Fondazioni, nella loro connaturata rappresentanza di azionisti istituzionali di lungo termine, esprimono vivo apprezzamento per la visione e la gestione altamente efficace da parte del CEO e conseguentemente auspicano che il Dr. Carlo Messina possa garantire il suo ruolo di leadership nella Banca anche per i successivi mandati.
Infine, le Fondazioni hanno proposto, in linea con quanto evidenziato dal Consiglio uscente, la conferma degli emolumenti per i consiglieri che non siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione e l’incremento del compenso fisso specifico per i consiglieri che siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione nonché del compenso additivo del Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione.
Sviluppo del territorio
Aperto il bando Fairplay (terza sessione erogativa 2025)
28 Marzo 2025
Per l’area Sviluppo del territorio (settore Educazione, istruzione e formazione) e la missione “Formazione del capitale umano”, con specifico riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile SDG n° 4 “Istruzione di qualità” e SDG n° 9 “Imprese, innovazione e infrastrutture”, il bando Fairplay accessibile fino al 5 maggio rende disponibili risorse per 150.000 euro allo scopo di:
promuovere l’idea di sport inclusivo, aperto a tutti, capace di incidere positivamente sulla coesione sociale della comunità territoriale;
incentivare la rigenerazione di spazi in un’ottica di condivisione e cura del bene comune;
favorire la diffusione di valori educativi e corretti stili di vita.
Acri lancia il Premio GenP – Giovani che partecipano
13 Giugno 2025
Aperte fino al 14 settembre le candidature al premio per le organizzazioni del Terzo settore che incentivano la partecipazione giovanile
Non è vero che i giovani non partecipano e non si impegnano a migliorare il Paese. Lo fanno, ma non sempre all’interno delle organizzazioni tradizionali del Terzo settore. Sempre più spesso scelgono forme di impegno fluide, informali, legate a cause specifiche – come l’ambiente, i diritti civili e la giustizia sociale – e lontane da strutture composte e guidate prevalentemente da persone di generazioni passate. In questo scenario, molte realtà del Terzo settore stanno cercando nuove strade per coinvolgere le nuove generazioni anche all’interno dei propri processi decisionali.
In questo scenario nasce “GenP – Giovani che partecipano”, un premio promosso da Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria, dedicato alle organizzazioni del Terzo settore composte da giovani che valorizzino il protagonismo giovanile. Il premio si rivolge a realtà i cui organi di amministrazione siano composti o coinvolgano giovani under 35, incentivando la loro partecipazione attiva nella progettazione e realizzazione dei progetti. Il premio intende infatti portare alla luce e dare visibilità a esperienze significative di partecipazione giovanile.
Le organizzazioni vincitrici riceveranno un contributo di 10mila euro ciascuna e saranno premiate nel corso di un evento nazionale che si terrà nel mese di dicembre 2025.
Le candidature sono aperte fino al 14 settembre 2025 sul sito ufficiale www.genp.it, dove sono disponibili il regolamento completo e il modulo di partecipazione.
A novembre verrà annunciata la shortlist delle 10 organizzazioni finaliste e, tra queste, una giuria composta da esperti del settore e rappresentanti di Acri selezionerà le 3 organizzazioni vincitrici.
I componenti della giuria:
Ferruccio de Bortoli, giornalista
Lucrezia Ferrara, Young Advisory Board Fondazione Compagnia di San Paolo
Luca Gori, presidente Commissione Innovazione sociale di Acri
Clara Morelli, autrice Will Media
Vanessa Pallucchi, portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore
Tommaso Salaroli, cofondatore e CEO di Scomodo
Michele Sciscioli, capo Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale
Media partner dell’iniziativa sono Vita e Will, mentre Percorsi di Secondo Welfare realizzerà e presenterà, in occasione dell’evento di premiazione, un’indagine sul tasso di under 35 nei Cda delle organizzazioni del Terzo settore.
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa
10 Giugno 2025
Assegnate 6 borse di studio per programmi di vita e di studio all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione Carisbo
Sono stati premiati, presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, i 6 studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura. I 6 studenti potranno vivere e studiare per un trimestre fino ad un anno scolastico all’estero, accolti in una famiglia e una scuola del luogo e assistiti dai volontari locali.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Fondazione Intercultura e Fondazione Carisbo che risale al 2020-2021 e, grazie ad essa, 62 studentesse e studenti delle scuole secondarie di II grado – a cui si aggiungono i 6 studenti premiati quest’anno – hanno finora potuto vivere un’esperienza autentica delle diversità e acquisire nuove competenze utili per la loro vita personale e professionale.
Alla cerimonia di premiazione è intervenuta Maila Quaglia, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Carisbo, insieme a Vincenzo Morlini, past Consigliere di Amministrazione di Intercultura, poi Direttore Esecutivo di Intercultura e poi Presidente internazionale di AFS, alle famiglie dei giovani ambasciatori nel mondo e ai volontari di Intercultura, che proprio in questi mesi si stanno occupando della formazione degli studenti in partenza per prepararli alla loro esperienza.
I vincitori sono:
Sara, iscritta al Liceo E. Fermi di Bologna e in partenza per un programma scolastico semestrale in Brasile;
Steven, iscritto al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Thailandia;
Geremia, iscritto all’IIS G. Bruno di Medicina e in partenza per un programma annuale in Lettonia;
Francesca, iscritta all’IIS Montessori-Da Vinci di Porretta Terme e in partenza per un programma annuale in Perù;
Sabrina, iscritta al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma annuale in Honduras;
Matteo, iscritto al Liceo L. Bassi di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Messico.
Emozionati e felici per il traguardo raggiunto, alcuni ragazzi hanno così commentato la vincita della borsa di studio.
Geremia: «Quando ho scoperto di aver vinto, ho sentito come un ritorno brusco al presente. Quella che fino a poco prima sembrava solo un’idea improbabile era diventata concreta. È stato uno shock di consapevolezza. Ero felice, ma allo stesso tempo ero offuscato da tante altre emozioni, compresa la paura iniziale. Marco Aurelioperò, affermava che “ciò che ostacola l’azione, la promuove”, come se fosse proprio l’attrito, a dare lo slancio. Così il timore, invece di essere un intralcio, è ciò che valorizza la scelta.»
Sabrina: «Ho deciso di accettare questa sfida perché volevo mettermi in gioco davvero. Sentivo il bisogno di uscire dalla mia routine e conoscere un altro modo di vivere. L’Honduras, con la sua cultura e la sua lingua completamente nuove per me, mi è sembrato il luogo perfetto per farlo. So che sarà difficile, ma credo che le sfide più grandi siano anche le più formative.» Con loro erano presenti anche due ex vincitrici del concorso Intercultura e della borsa di studio FormazionEuropa, Sara Bonora, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Brasile a.s. 2023-24 e Matilde Mazzanti, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Cile a.s. 2023-24.
Ricerca Ipsos: l’esperienza con Intercultura decisiva per la propria vita per il 68% degli ex partecipanti
Partire con Intercultura non è solo un soggiorno all’estero, ma un’esperienza che lascia il segno per tutta la vita. Un’indagine Ipsos su 958 ex studenti, oggi tra i 20 e i 64 anni, lo conferma. Il 68% riconosce un impatto decisivo sulla propria identità e attribuisce ai volontari un ruolo chiave nel proprio percorso di crescita personale. Vivere e studiare all’estero con Intercultura permette di sviluppare competenze trasversali, fondamentali sia nella vita personale che in quella professionale.
Il 58% ha scelto destinazioni non convenzionali tra cui l’Asia, l’America Latina e l’Africa sviluppando un atteggiamento di apertura alla diversità culturale e competenze linguistiche: tutti parlano almeno un’altra lingua oltre all’inglese. Le soft skills ne escono rafforzate: il 97% migliora le relazioni, l’89% diventa più autonomo e il 74% si sente pronto alle sfide del mondo di oggi.
Sul piano personale, chi ha vissuto l’esperienza Intercultura denota una grande attenzione e accettazione delle diversità e una coscienza sociale evoluta e sensibile a tematiche di equità. E infine, il 65% si dichiara felice della propria vita, un aspetto che deriva dalla maggiore consapevolezza delle proprie risorse e da una marcata adattabilità di fronte ai cambiamenti. Intercultura non è solo un viaggio, ma un investimento nel futuro di sé stessi e del mondo intero.
Persone
Al via il canale di cofinanziamento del Fondo per la Repubblica Digitale
26 Maggio 2025
L’iniziativa
Annunciata dall’Impresa socialeFondo per la Repubblica Digitalel’attivazione di un canale di cofinanziamento da 5 milioni di euro, destinato a sostenere progetti ed iniziative congiunte orientate allo sviluppo delle competenze digitali e all’inclusione sociale, economica e lavorativa dei cittadini.
L’iniziativa, parte del Piano Strategico 2025–2026 approvato dal Comitato di Indirizzo Strategico del Fondo per la Repubblica Digitale, rappresenta uno strumento innovativo per attivare collaborazioni strategiche tra enti pubblici, privati e del Terzo Settore, con l’obiettivo di amplificare l’impatto delle azioni formative sul territorio.
Il canale di cofinanziamento, che mira ad attrarre risorse supplementari coerenti con le finalità del Fondo per la Repubblica Digitale, vuole inoltre favorire un confronto positivo con le esperienze di altri soggetti, portando avanti collaborazioni strategiche per arricchire reciprocamente la conoscenza, le pratiche e le esperienze sui temi relativi alla formazione e all’inclusione digitale. Questo approccio permette di amplificare l’impatto delle iniziative sostenute e di rafforzare la consapevolezza sul valore dell’investimento e della collaborazione per promuovere la formazione digitale e il reinserimento sociale delle categorie più fragili. Oltre a generare un effetto leva sulle risorse economiche messe in campo dal Fondo per la Repubblica Digitale e dagli interlocutori coinvolti, l’apertura del canale di cofinanziamento mira anche a sperimentare forme di innovazione, sia negli ambiti di intervento sia nelle modalità operative o metodologiche scelte.
Modalità di partecipazione
Il canale di cofinanziamento è aperto a soggetti pubblici e privati, con o senza scopo di lucro. Le iniziative e le progettualità promosse dovranno focalizzarsi su tematiche di interesse condiviso, attraverso tre modalità operative:
bandi pubblici elaborati e promossi congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori in funzione di enti erogatori;
progetti proposti direttamente da enti del Terzo Settore e sostenuti, almeno al 50%, da risorse interne e/o esterne provenienti da uno o più cofinanziatori;
iniziative elaborate e promosse congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori per la realizzazione di opportunità rivolte alla collettività in linea con la mission del Fondo per la Repubblica Digitale.
Il processo di selezione si articola in due momenti: una prima fase, in cui i soggetti interessati presentano la propria idea progettuale e una seconda fase, riservata esclusivamente alle idee ritenute idonee, in cui si procederà con la progettazione esecutiva. I criteri di selezione includono: coerenza con la missione del Fondo, originalità della proposta, assenza di contenuti già sottoposti o respinti, e assenza di interventi per l’acquisto e la costruzione di infrastrutture o esclusivamente finalizzate alla ricerca.
Le proposte potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili.
Risorse disponibili
Il Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale ha stanziato in totale 5 milioni di euro.
Fondazione, Comune e Chiesa di Bologna insieme per il progetto Bologna Serena per gli anziani
19 Maggio 2025
Investimento complessivo da 9 milioni di euro in tre anni per un progetto sulla qualità della vita delle persone over 65. Villa Serena come punto di riferimento per persone anziane
A Bologna la popolazione over 65, conta circa 96.000 persone, sono il 25% della popolazione. Saranno oltre 100 mila tra dieci anni e 109 mila tra venti. Di questi, quasi 55.000 hanno più di 75 anni e 36.000 superano gli 80 anni, mentre i centenari si avvicinano alle 250 unità. I livelli di autosufficienza non dipendono solo dall’età, ma diminuiscono con l’invecchiamento. Dall’indagine sulla qualità della vita realizzata dal Comune di Bologna sappiamo che oggi le persone che dichiarano di prendersi cura di un anziano sopra i 75 anni sono stimate in 17 mila. Il 33% degli over 65 a Bologna oggi abita da solo, percentuale che sale al 50% per gli over 80.
Da questi dati e da questa tendenza all’invecchiamento della popolazione e quindi dell’aspettativa di vita in città, parte il progettoBologna Serena per gli anziani.
Bologna Serena per gli anziani è il nuovo progetto con il quale Fondazione Carisbo, Comune e Chiesa di Bologna collaboreranno nei prossimi tre anni, a partire dal 2025, nel realizzare servizi di supporto, assistenza e inclusione sociale dedicati alla popolazione anziana e ai caregiver, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli over 65.
Bologna Serena per gli anziani ha gli obiettivi di:
innovare e rafforzare le risposte del sistema dei servizi mirati a rispondere ai bisogni della terza età;
sperimentare nuove risposte al cambiamento dei bisogni espressi dalla popolazione anziana alla luce delle mutazioni sociali e demografiche;
aggregare istituzioni, soggetti del terzo settore e comunità nel progettare e realizzare insieme un nuovo welfare per gli anziani.
Questi obiettivi saranno realizzati lungo tre assi strategici:
il domicilio come prospettiva prioritaria per il benessere dell’anziano;
la valorizzazione del ruolo del caregiver familiare e delle assistenti familiari;
la risposta a chi non entra nelle strutture residenziali sociosanitarie.
La convenzionetra gli enti sarà approvata nella prossima Giunta e prevede un investimento da parte della Fondazione Carisbo, che partecipa alla redazione delle linee guida e alle azioni, allo sviluppo, monitoraggio e valutazione del progetto, pari a 4,25 milioni di euro nell’arco di un triennio (di cui 1,25 milioni nel 2025, 1,5 milioni per il 2026 e 1,5 per il 2027).
Il Comune attuerà il progetto secondo le linee guida concordate, cofinanziandolo con ulteriori interventi nell’ambito delle risorse del proprio bilancio, per un valore di altri 4,5 milioni di euro nel triennio 2025/2027.
Questi fondi, pari a 9 milioni di euro in 3 anni, saranno destinati alle attività previste e gli enti collaboreranno nella gestione e il coordinamento delle azioni in collaborazione con gli enti e i soggetti del territorio garantendo la partecipazione della rete socio-sanitaria, in particolare Ausl di Bologna e Asp Città di Bologna, mentre la Chiesa di Bologna si impegna a collaborare al monitoraggio del progetto in sinergia con i propri servizi di ascolto territoriale.
Questo budget sarà suddiviso nel triennio su varie linee progettuali che riguardano:
interventi per i caregiver;
costruire una comunità dementia friendly;
potenziamento di telecontrollo, teleassistenza, telecompagnia;
servizi sociosanitari aperti;
promozione dell’invecchiamento in salute;
la creazione di un luogo e un team di riferimento in città sulle politiche per gli anziani.
A Villa Serena un punto di riferimento sulle politiche per le persone anziane
Sarà Villa Serena il punto di riferimento dove realizzare un luogo fisico in città per le famiglie, i cittadini, le associazioni e la comunità professionale sulle politiche per gli anziani. Lo spazio potrà essere allestito con mostre a tema, materiale informativo sulle opportunità esistenti, punti di informazione e orientamento per gli anziani sui temi della salute e dei servizi, uffici da dedicare all’organizzazione di eventi, gite o vacanze, locali e spazi aperti per lo svolgimento di attività di socializzazione, culturali e sportive.
Sarà sede di un team dedicato all’analisi del fenomeno dell’invecchiamento demografico e alla creazione di progettazioni innovative a partire dalla raccolta di dati affidabili e comparabili per monitorare i progressi delle azioni messe in campo e per la definizione delle politiche in questo ambito. Le nuove informazioni raccolte sui caregiver potranno offrire una maggior conoscenza delle conseguenze dell’assistenza informale sullo stress di chi si prende cura dei propri familiari, sulle diseguaglianze di genere ad esse connesse, sull’effettiva capacità di accesso ai servizi per le long term care, sulle diseguaglianze territoriali e servire alla produzione di conoscenze da mettere a disposizione della città per costruire il futuro welfare per gli anziani a Bologna.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo entra a far parte del Consorzio BI-REX di Bologna
23 Aprile 2025
Fondazione Carisbo annuncia la sua adesione al Consorzio BI-REX Big Data Innovation & Research Excellence, Competence Center nazionale e soggetto attuatore del Pnrr ad alta specializzazione sui Big Data, Industria 4.0 e Transizione 5.0.
La convenzione siglata, della durata di 3 anni e rinnovabile, darà avvio a forme di collaborazione sinergica, particolarmente focalizzate su iniziative per lo sviluppo economico del territorio, tramite la promozione di attività nell’ambito di Industria 4.0 di ricerca applicata, l’attivazione di progetti di innovazione e supporto all’imprenditorialità, nonché la messa a punto di percorsi di incubazione, accelerazione, orientamento e formazione.
Fondazione Carisbo e Consorzio BI-REX saranno così impegnate nella partecipazione congiunta a bandi europei, nazionali, regionali per la realizzazione di progetti di ricerca e formazione, attivando programmi di incubazione e accelerazione d’impresa, sostenendo la partecipazione delle rispettive startup a iniziative di networking e favorendone l’accesso, tramite tariffe agevolate, agli spazi di coworking nelle rispettive strutture.
Fondazione Carisbo è una fondazione di origine bancaria che persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo del territorio metropolitano di Bologna. Con il progetto BIGBO – Boost Innovation Garage, polo dedicato ai talenti, all’innovazione e alla trasformazione digitale, la Fondazione contribuisce nel diffondere una cultura imprenditoriale innovativa, generando un impatto tangibile e creando nuove opportunità di lavoro. BIGBO offre spazi di lavoro flessibili, multifunzionali e organizza tavole rotonde ed eventi incentrati su innovazione e tecnologia, programmi di accelerazione, attività di collegamento tra aziende consolidate e startup.
Il Competence Center BI-REX, con sede a Bologna, si configura come Public Private Partnership che raccoglie 64 player tra Università, Centri di Ricerca e Imprese di eccellenza, con l’obiettivo di supportare le aziende nei processi di innovazione, trasformazione digitale e sostenibilità, favorendo l’adozione delle tecnologie Industria 4.0 e 5.0 e il trasferimento tecnologico attraverso una vasta serie di servizi. Principale valore aggiunto di BI-REX è rappresentato dalla Linea Pilota, fabbrica digitale interconnessa completamente a disposizione delle imprese, in cui le tecnologie 4.0 and 5.0 sono integrate con quelle tradizionali.
Persone
Pubblicato il bando “Dritti al Punto” del Fondo per la Repubblica Digitale
22 Aprile 2025
Il contesto italiano
Lo sviluppo delle competenze digitali è uno degli obiettivi strategici dell’Unione europea, che mira a dotare almeno l’80% dei cittadini tra i 16 e i 74 anni di competenze digitali di base entro il 2030. A guidare questo processo è il quadro europeoDigComp 2.2, che individua cinque aree chiave – dalla sicurezza informatica, alla creazione di contenuti – ritenute essenziali per una piena partecipazione alla vita sociale e professionale. L’Italia, tuttavia, registra un significativo ritardo rispetto alla media UE: nel 2023 solo il 46% degli adulti possedeva competenze digitali almeno di base.
Il quadro è aggravato da divari generazionali e territoriali: tra i giovani (16-24 anni) la quota sale al 59%, mentre tra gli over 65 crolla al 19%, con le regioni del Sud ampiamente sotto la media UE (34%). Per colmare il ritardo, il PNRR ha attivato la misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, con l’obiettivo di formare 2 milioni di cittadini entro il 2026 attraverso 3000 Punti Digitale Facile. Sebbene la rete dei punti sia stata attivata, a marzo 2025, sono stati raggiunti circa 760 mila cittadini, pari al 38% dell’obiettivo, con risultati disomogenei tra le diverse regioni.
Bando Dritti al Punto
Il bando intende sostenere progetti di formazione all’interno dei Punti Digitale Facile, integrando le attività già pianificate e realizzate nell’ambito della misura M1C1 1.7.2 “Rete dei servizi di facilitazione digitale” del PNRR, al fine di potenziarne l’offerta formativa.
In particolare, si intende selezionare progetti formativi rivolti a tutti i cittadini, incentrati sui temi individuati dal quadro europeo DigComp 2.2, come l’alfabetizzazione su informazione e dati, ovvero la capacità di analizzare criticamente fonti e contenuti online e distinguere le informazioni affidabili dalle fake news; la sicurezza informatica, intesa come consapevolezza dei rischi digitali e capacità di proteggere dispositivi e dati personali; la creazione di contenuti digitali, anche con il supporto dell’Intelligenza Artificiale, promuovendo un uso consapevole e responsabile degli strumenti digitali e una riflessione sulle implicazioni etiche, sociali e legali dell’IA; infine, la comunicazione e collaborazione attraverso le tecnologie digitali, per incentivare l’uso attivo dei servizi digitali pubblici e privati (come l’uso di app quali Io e IT-Wallet, o servizi come Identità digitale, Domicilio digitale e Fascicolo sanitario elettronico), sviluppando strategie comunicative efficaci e inclusive nei diversi ambienti digitali.
Chi può partecipare
Le proposte possono essere presentate da Soggetti attuatori o Soggetti sub-attuatori della misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, che si occupino direttamente o indirettamente – per tramite di Soggetti realizzatori – della gestione di almeno un Punto Digitale Facile, o ancora da Soggetti realizzatori della misura, intesi come enti privati che abbiano sottoscritto un’apposita convenzione/contratto con un Soggetto attuatore/sub-attuatore per la co-gestione e co-progettazione delle attività presso uno o più Punti Digitale Facile.
Le proposte progettuali, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma Re@dy, entro le ore 11 del30 maggio 2025.
Composizione della lista congiunta di candidati al Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025/2026/2027 di Intesa Sanpaolo S.p.A.
28 Marzo 2025
Le Fondazioni aderenti al patto parasociale di consultazione e voto sottoscritto l’11 novembre 2024 in relazione all’Assemblea di Intesa Sanpaolo convocata per il 29 aprile 2025, anche sulla base degli orientamenti manifestati dal Consiglio di Amministrazione uscente della Banca per la composizione della lista dei candidati alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025−2027 e con l’intento di assicurare:
la composizione quantitativamente ottimale, avuto riguardo alla complessità organizzativa, di operatività e di governance della Banca e alle valutazioni espresse sulle dinamiche di funzionamento dell’Organo collegiale;
la continuità di azione ed il mantenimento del patrimonio informativo e di esperienze acquisito nel corso dei precedenti mandati;
un riscontro concreto alle esigenze di continuare a esprimere scelte di elevata qualità, diversità, complementarità e di integrare nuove competenze strategiche, professionalità e personalità, al fine di dare continuità alle capacità di approfondimento e di dibattito in tutte le complesse materie di competenza del Consiglio e del Comitato per il Controllo sulla Gestione, e permettere un’adeguata costituzione e funzionalità dei Comitati endo−consiliari;
hanno depositato in data 27 marzo 2025 la seguente lista di 17 candidati così articolata:
SEZIONE 1
GIAN MARIA GROS-PIETRO
PAOLA TAGLIAVINI
CARLO MESSINA
MARIANGELA ZAPPIA
FRANCO CERUTI
PAOLO MARIA VITTORIO GRANDI
LUCIANO NEBBIA
LIANA LOGIURATO
PIETRO PREVITALI
MARIA ALESSANDRA STEFANELLI
BRUNO MARIA PARIGI
DONATELLA BUSSO
SILVIA MERLO
PAOLO MESSA
SEZIONE 2
FABRIZIO MOSCA
MARIELLA TAGLIABUE
MAURA CAMPRA
Nel medesimo contesto, le Fondazioni hanno proposto (i) di determinare in 19 il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da nominare, (ii) di riconfermare il Prof. Gian Maria Gros−Pietro quale Presidente del Consiglio di Amministrazione e (iii) di nominare la Prof.a Paola Tagliavini quale Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione; nonché (iv) di indicare il Dott. Carlo Messina come profilo ideale per la posizione di Consigliere Delegato e CEO, nell’ambito della lista presentata, ferme restando le piene prerogative proprie del Consiglio di Amministrazione che sarà nominato, in ragione dei poteri definiti dallo Statuto sociale.
Alla luce dei risultati conseguiti nell’ultimo decennio dalla Banca, che hanno posto Intesa Sanpaolo in una posizione di vertice assoluto tra le banche europee, sia per l’affidabilità sia per il sostegno allo sviluppo del Paese, i Presidenti delle Fondazioni, nella loro connaturata rappresentanza di azionisti istituzionali di lungo termine, esprimono vivo apprezzamento per la visione e la gestione altamente efficace da parte del CEO e conseguentemente auspicano che il Dr. Carlo Messina possa garantire il suo ruolo di leadership nella Banca anche per i successivi mandati.
Infine, le Fondazioni hanno proposto, in linea con quanto evidenziato dal Consiglio uscente, la conferma degli emolumenti per i consiglieri che non siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione e l’incremento del compenso fisso specifico per i consiglieri che siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione nonché del compenso additivo del Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione.
Sviluppo del territorio
Aperto il bando Fairplay (terza sessione erogativa 2025)
28 Marzo 2025
Per l’area Sviluppo del territorio (settore Educazione, istruzione e formazione) e la missione “Formazione del capitale umano”, con specifico riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile SDG n° 4 “Istruzione di qualità” e SDG n° 9 “Imprese, innovazione e infrastrutture”, il bando Fairplay accessibile fino al 5 maggio rende disponibili risorse per 150.000 euro allo scopo di:
promuovere l’idea di sport inclusivo, aperto a tutti, capace di incidere positivamente sulla coesione sociale della comunità territoriale;
incentivare la rigenerazione di spazi in un’ottica di condivisione e cura del bene comune;
favorire la diffusione di valori educativi e corretti stili di vita.
Acri lancia il Premio GenP – Giovani che partecipano
13 Giugno 2025
Aperte fino al 14 settembre le candidature al premio per le organizzazioni del Terzo settore che incentivano la partecipazione giovanile
Non è vero che i giovani non partecipano e non si impegnano a migliorare il Paese. Lo fanno, ma non sempre all’interno delle organizzazioni tradizionali del Terzo settore. Sempre più spesso scelgono forme di impegno fluide, informali, legate a cause specifiche – come l’ambiente, i diritti civili e la giustizia sociale – e lontane da strutture composte e guidate prevalentemente da persone di generazioni passate. In questo scenario, molte realtà del Terzo settore stanno cercando nuove strade per coinvolgere le nuove generazioni anche all’interno dei propri processi decisionali.
In questo scenario nasce “GenP – Giovani che partecipano”, un premio promosso da Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria, dedicato alle organizzazioni del Terzo settore composte da giovani che valorizzino il protagonismo giovanile. Il premio si rivolge a realtà i cui organi di amministrazione siano composti o coinvolgano giovani under 35, incentivando la loro partecipazione attiva nella progettazione e realizzazione dei progetti. Il premio intende infatti portare alla luce e dare visibilità a esperienze significative di partecipazione giovanile.
Le organizzazioni vincitrici riceveranno un contributo di 10mila euro ciascuna e saranno premiate nel corso di un evento nazionale che si terrà nel mese di dicembre 2025.
Le candidature sono aperte fino al 14 settembre 2025 sul sito ufficiale www.genp.it, dove sono disponibili il regolamento completo e il modulo di partecipazione.
A novembre verrà annunciata la shortlist delle 10 organizzazioni finaliste e, tra queste, una giuria composta da esperti del settore e rappresentanti di Acri selezionerà le 3 organizzazioni vincitrici.
I componenti della giuria:
Ferruccio de Bortoli, giornalista
Lucrezia Ferrara, Young Advisory Board Fondazione Compagnia di San Paolo
Luca Gori, presidente Commissione Innovazione sociale di Acri
Clara Morelli, autrice Will Media
Vanessa Pallucchi, portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore
Tommaso Salaroli, cofondatore e CEO di Scomodo
Michele Sciscioli, capo Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale
Media partner dell’iniziativa sono Vita e Will, mentre Percorsi di Secondo Welfare realizzerà e presenterà, in occasione dell’evento di premiazione, un’indagine sul tasso di under 35 nei Cda delle organizzazioni del Terzo settore.
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa
10 Giugno 2025
Assegnate 6 borse di studio per programmi di vita e di studio all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione Carisbo
Sono stati premiati, presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, i 6 studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura. I 6 studenti potranno vivere e studiare per un trimestre fino ad un anno scolastico all’estero, accolti in una famiglia e una scuola del luogo e assistiti dai volontari locali.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Fondazione Intercultura e Fondazione Carisbo che risale al 2020-2021 e, grazie ad essa, 62 studentesse e studenti delle scuole secondarie di II grado – a cui si aggiungono i 6 studenti premiati quest’anno – hanno finora potuto vivere un’esperienza autentica delle diversità e acquisire nuove competenze utili per la loro vita personale e professionale.
Alla cerimonia di premiazione è intervenuta Maila Quaglia, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Carisbo, insieme a Vincenzo Morlini, past Consigliere di Amministrazione di Intercultura, poi Direttore Esecutivo di Intercultura e poi Presidente internazionale di AFS, alle famiglie dei giovani ambasciatori nel mondo e ai volontari di Intercultura, che proprio in questi mesi si stanno occupando della formazione degli studenti in partenza per prepararli alla loro esperienza.
I vincitori sono:
Sara, iscritta al Liceo E. Fermi di Bologna e in partenza per un programma scolastico semestrale in Brasile;
Steven, iscritto al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Thailandia;
Geremia, iscritto all’IIS G. Bruno di Medicina e in partenza per un programma annuale in Lettonia;
Francesca, iscritta all’IIS Montessori-Da Vinci di Porretta Terme e in partenza per un programma annuale in Perù;
Sabrina, iscritta al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma annuale in Honduras;
Matteo, iscritto al Liceo L. Bassi di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Messico.
Emozionati e felici per il traguardo raggiunto, alcuni ragazzi hanno così commentato la vincita della borsa di studio.
Geremia: «Quando ho scoperto di aver vinto, ho sentito come un ritorno brusco al presente. Quella che fino a poco prima sembrava solo un’idea improbabile era diventata concreta. È stato uno shock di consapevolezza. Ero felice, ma allo stesso tempo ero offuscato da tante altre emozioni, compresa la paura iniziale. Marco Aurelioperò, affermava che “ciò che ostacola l’azione, la promuove”, come se fosse proprio l’attrito, a dare lo slancio. Così il timore, invece di essere un intralcio, è ciò che valorizza la scelta.»
Sabrina: «Ho deciso di accettare questa sfida perché volevo mettermi in gioco davvero. Sentivo il bisogno di uscire dalla mia routine e conoscere un altro modo di vivere. L’Honduras, con la sua cultura e la sua lingua completamente nuove per me, mi è sembrato il luogo perfetto per farlo. So che sarà difficile, ma credo che le sfide più grandi siano anche le più formative.» Con loro erano presenti anche due ex vincitrici del concorso Intercultura e della borsa di studio FormazionEuropa, Sara Bonora, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Brasile a.s. 2023-24 e Matilde Mazzanti, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Cile a.s. 2023-24.
Ricerca Ipsos: l’esperienza con Intercultura decisiva per la propria vita per il 68% degli ex partecipanti
Partire con Intercultura non è solo un soggiorno all’estero, ma un’esperienza che lascia il segno per tutta la vita. Un’indagine Ipsos su 958 ex studenti, oggi tra i 20 e i 64 anni, lo conferma. Il 68% riconosce un impatto decisivo sulla propria identità e attribuisce ai volontari un ruolo chiave nel proprio percorso di crescita personale. Vivere e studiare all’estero con Intercultura permette di sviluppare competenze trasversali, fondamentali sia nella vita personale che in quella professionale.
Il 58% ha scelto destinazioni non convenzionali tra cui l’Asia, l’America Latina e l’Africa sviluppando un atteggiamento di apertura alla diversità culturale e competenze linguistiche: tutti parlano almeno un’altra lingua oltre all’inglese. Le soft skills ne escono rafforzate: il 97% migliora le relazioni, l’89% diventa più autonomo e il 74% si sente pronto alle sfide del mondo di oggi.
Sul piano personale, chi ha vissuto l’esperienza Intercultura denota una grande attenzione e accettazione delle diversità e una coscienza sociale evoluta e sensibile a tematiche di equità. E infine, il 65% si dichiara felice della propria vita, un aspetto che deriva dalla maggiore consapevolezza delle proprie risorse e da una marcata adattabilità di fronte ai cambiamenti. Intercultura non è solo un viaggio, ma un investimento nel futuro di sé stessi e del mondo intero.
Persone
Al via il canale di cofinanziamento del Fondo per la Repubblica Digitale
26 Maggio 2025
L’iniziativa
Annunciata dall’Impresa socialeFondo per la Repubblica Digitalel’attivazione di un canale di cofinanziamento da 5 milioni di euro, destinato a sostenere progetti ed iniziative congiunte orientate allo sviluppo delle competenze digitali e all’inclusione sociale, economica e lavorativa dei cittadini.
L’iniziativa, parte del Piano Strategico 2025–2026 approvato dal Comitato di Indirizzo Strategico del Fondo per la Repubblica Digitale, rappresenta uno strumento innovativo per attivare collaborazioni strategiche tra enti pubblici, privati e del Terzo Settore, con l’obiettivo di amplificare l’impatto delle azioni formative sul territorio.
Il canale di cofinanziamento, che mira ad attrarre risorse supplementari coerenti con le finalità del Fondo per la Repubblica Digitale, vuole inoltre favorire un confronto positivo con le esperienze di altri soggetti, portando avanti collaborazioni strategiche per arricchire reciprocamente la conoscenza, le pratiche e le esperienze sui temi relativi alla formazione e all’inclusione digitale. Questo approccio permette di amplificare l’impatto delle iniziative sostenute e di rafforzare la consapevolezza sul valore dell’investimento e della collaborazione per promuovere la formazione digitale e il reinserimento sociale delle categorie più fragili. Oltre a generare un effetto leva sulle risorse economiche messe in campo dal Fondo per la Repubblica Digitale e dagli interlocutori coinvolti, l’apertura del canale di cofinanziamento mira anche a sperimentare forme di innovazione, sia negli ambiti di intervento sia nelle modalità operative o metodologiche scelte.
Modalità di partecipazione
Il canale di cofinanziamento è aperto a soggetti pubblici e privati, con o senza scopo di lucro. Le iniziative e le progettualità promosse dovranno focalizzarsi su tematiche di interesse condiviso, attraverso tre modalità operative:
bandi pubblici elaborati e promossi congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori in funzione di enti erogatori;
progetti proposti direttamente da enti del Terzo Settore e sostenuti, almeno al 50%, da risorse interne e/o esterne provenienti da uno o più cofinanziatori;
iniziative elaborate e promosse congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori per la realizzazione di opportunità rivolte alla collettività in linea con la mission del Fondo per la Repubblica Digitale.
Il processo di selezione si articola in due momenti: una prima fase, in cui i soggetti interessati presentano la propria idea progettuale e una seconda fase, riservata esclusivamente alle idee ritenute idonee, in cui si procederà con la progettazione esecutiva. I criteri di selezione includono: coerenza con la missione del Fondo, originalità della proposta, assenza di contenuti già sottoposti o respinti, e assenza di interventi per l’acquisto e la costruzione di infrastrutture o esclusivamente finalizzate alla ricerca.
Le proposte potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili.
Risorse disponibili
Il Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale ha stanziato in totale 5 milioni di euro.
Fondazione, Comune e Chiesa di Bologna insieme per il progetto Bologna Serena per gli anziani
19 Maggio 2025
Investimento complessivo da 9 milioni di euro in tre anni per un progetto sulla qualità della vita delle persone over 65. Villa Serena come punto di riferimento per persone anziane
A Bologna la popolazione over 65, conta circa 96.000 persone, sono il 25% della popolazione. Saranno oltre 100 mila tra dieci anni e 109 mila tra venti. Di questi, quasi 55.000 hanno più di 75 anni e 36.000 superano gli 80 anni, mentre i centenari si avvicinano alle 250 unità. I livelli di autosufficienza non dipendono solo dall’età, ma diminuiscono con l’invecchiamento. Dall’indagine sulla qualità della vita realizzata dal Comune di Bologna sappiamo che oggi le persone che dichiarano di prendersi cura di un anziano sopra i 75 anni sono stimate in 17 mila. Il 33% degli over 65 a Bologna oggi abita da solo, percentuale che sale al 50% per gli over 80.
Da questi dati e da questa tendenza all’invecchiamento della popolazione e quindi dell’aspettativa di vita in città, parte il progettoBologna Serena per gli anziani.
Bologna Serena per gli anziani è il nuovo progetto con il quale Fondazione Carisbo, Comune e Chiesa di Bologna collaboreranno nei prossimi tre anni, a partire dal 2025, nel realizzare servizi di supporto, assistenza e inclusione sociale dedicati alla popolazione anziana e ai caregiver, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli over 65.
Bologna Serena per gli anziani ha gli obiettivi di:
innovare e rafforzare le risposte del sistema dei servizi mirati a rispondere ai bisogni della terza età;
sperimentare nuove risposte al cambiamento dei bisogni espressi dalla popolazione anziana alla luce delle mutazioni sociali e demografiche;
aggregare istituzioni, soggetti del terzo settore e comunità nel progettare e realizzare insieme un nuovo welfare per gli anziani.
Questi obiettivi saranno realizzati lungo tre assi strategici:
il domicilio come prospettiva prioritaria per il benessere dell’anziano;
la valorizzazione del ruolo del caregiver familiare e delle assistenti familiari;
la risposta a chi non entra nelle strutture residenziali sociosanitarie.
La convenzionetra gli enti sarà approvata nella prossima Giunta e prevede un investimento da parte della Fondazione Carisbo, che partecipa alla redazione delle linee guida e alle azioni, allo sviluppo, monitoraggio e valutazione del progetto, pari a 4,25 milioni di euro nell’arco di un triennio (di cui 1,25 milioni nel 2025, 1,5 milioni per il 2026 e 1,5 per il 2027).
Il Comune attuerà il progetto secondo le linee guida concordate, cofinanziandolo con ulteriori interventi nell’ambito delle risorse del proprio bilancio, per un valore di altri 4,5 milioni di euro nel triennio 2025/2027.
Questi fondi, pari a 9 milioni di euro in 3 anni, saranno destinati alle attività previste e gli enti collaboreranno nella gestione e il coordinamento delle azioni in collaborazione con gli enti e i soggetti del territorio garantendo la partecipazione della rete socio-sanitaria, in particolare Ausl di Bologna e Asp Città di Bologna, mentre la Chiesa di Bologna si impegna a collaborare al monitoraggio del progetto in sinergia con i propri servizi di ascolto territoriale.
Questo budget sarà suddiviso nel triennio su varie linee progettuali che riguardano:
interventi per i caregiver;
costruire una comunità dementia friendly;
potenziamento di telecontrollo, teleassistenza, telecompagnia;
servizi sociosanitari aperti;
promozione dell’invecchiamento in salute;
la creazione di un luogo e un team di riferimento in città sulle politiche per gli anziani.
A Villa Serena un punto di riferimento sulle politiche per le persone anziane
Sarà Villa Serena il punto di riferimento dove realizzare un luogo fisico in città per le famiglie, i cittadini, le associazioni e la comunità professionale sulle politiche per gli anziani. Lo spazio potrà essere allestito con mostre a tema, materiale informativo sulle opportunità esistenti, punti di informazione e orientamento per gli anziani sui temi della salute e dei servizi, uffici da dedicare all’organizzazione di eventi, gite o vacanze, locali e spazi aperti per lo svolgimento di attività di socializzazione, culturali e sportive.
Sarà sede di un team dedicato all’analisi del fenomeno dell’invecchiamento demografico e alla creazione di progettazioni innovative a partire dalla raccolta di dati affidabili e comparabili per monitorare i progressi delle azioni messe in campo e per la definizione delle politiche in questo ambito. Le nuove informazioni raccolte sui caregiver potranno offrire una maggior conoscenza delle conseguenze dell’assistenza informale sullo stress di chi si prende cura dei propri familiari, sulle diseguaglianze di genere ad esse connesse, sull’effettiva capacità di accesso ai servizi per le long term care, sulle diseguaglianze territoriali e servire alla produzione di conoscenze da mettere a disposizione della città per costruire il futuro welfare per gli anziani a Bologna.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo entra a far parte del Consorzio BI-REX di Bologna
23 Aprile 2025
Fondazione Carisbo annuncia la sua adesione al Consorzio BI-REX Big Data Innovation & Research Excellence, Competence Center nazionale e soggetto attuatore del Pnrr ad alta specializzazione sui Big Data, Industria 4.0 e Transizione 5.0.
La convenzione siglata, della durata di 3 anni e rinnovabile, darà avvio a forme di collaborazione sinergica, particolarmente focalizzate su iniziative per lo sviluppo economico del territorio, tramite la promozione di attività nell’ambito di Industria 4.0 di ricerca applicata, l’attivazione di progetti di innovazione e supporto all’imprenditorialità, nonché la messa a punto di percorsi di incubazione, accelerazione, orientamento e formazione.
Fondazione Carisbo e Consorzio BI-REX saranno così impegnate nella partecipazione congiunta a bandi europei, nazionali, regionali per la realizzazione di progetti di ricerca e formazione, attivando programmi di incubazione e accelerazione d’impresa, sostenendo la partecipazione delle rispettive startup a iniziative di networking e favorendone l’accesso, tramite tariffe agevolate, agli spazi di coworking nelle rispettive strutture.
Fondazione Carisbo è una fondazione di origine bancaria che persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo del territorio metropolitano di Bologna. Con il progetto BIGBO – Boost Innovation Garage, polo dedicato ai talenti, all’innovazione e alla trasformazione digitale, la Fondazione contribuisce nel diffondere una cultura imprenditoriale innovativa, generando un impatto tangibile e creando nuove opportunità di lavoro. BIGBO offre spazi di lavoro flessibili, multifunzionali e organizza tavole rotonde ed eventi incentrati su innovazione e tecnologia, programmi di accelerazione, attività di collegamento tra aziende consolidate e startup.
Il Competence Center BI-REX, con sede a Bologna, si configura come Public Private Partnership che raccoglie 64 player tra Università, Centri di Ricerca e Imprese di eccellenza, con l’obiettivo di supportare le aziende nei processi di innovazione, trasformazione digitale e sostenibilità, favorendo l’adozione delle tecnologie Industria 4.0 e 5.0 e il trasferimento tecnologico attraverso una vasta serie di servizi. Principale valore aggiunto di BI-REX è rappresentato dalla Linea Pilota, fabbrica digitale interconnessa completamente a disposizione delle imprese, in cui le tecnologie 4.0 and 5.0 sono integrate con quelle tradizionali.
Persone
Pubblicato il bando “Dritti al Punto” del Fondo per la Repubblica Digitale
22 Aprile 2025
Il contesto italiano
Lo sviluppo delle competenze digitali è uno degli obiettivi strategici dell’Unione europea, che mira a dotare almeno l’80% dei cittadini tra i 16 e i 74 anni di competenze digitali di base entro il 2030. A guidare questo processo è il quadro europeoDigComp 2.2, che individua cinque aree chiave – dalla sicurezza informatica, alla creazione di contenuti – ritenute essenziali per una piena partecipazione alla vita sociale e professionale. L’Italia, tuttavia, registra un significativo ritardo rispetto alla media UE: nel 2023 solo il 46% degli adulti possedeva competenze digitali almeno di base.
Il quadro è aggravato da divari generazionali e territoriali: tra i giovani (16-24 anni) la quota sale al 59%, mentre tra gli over 65 crolla al 19%, con le regioni del Sud ampiamente sotto la media UE (34%). Per colmare il ritardo, il PNRR ha attivato la misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, con l’obiettivo di formare 2 milioni di cittadini entro il 2026 attraverso 3000 Punti Digitale Facile. Sebbene la rete dei punti sia stata attivata, a marzo 2025, sono stati raggiunti circa 760 mila cittadini, pari al 38% dell’obiettivo, con risultati disomogenei tra le diverse regioni.
Bando Dritti al Punto
Il bando intende sostenere progetti di formazione all’interno dei Punti Digitale Facile, integrando le attività già pianificate e realizzate nell’ambito della misura M1C1 1.7.2 “Rete dei servizi di facilitazione digitale” del PNRR, al fine di potenziarne l’offerta formativa.
In particolare, si intende selezionare progetti formativi rivolti a tutti i cittadini, incentrati sui temi individuati dal quadro europeo DigComp 2.2, come l’alfabetizzazione su informazione e dati, ovvero la capacità di analizzare criticamente fonti e contenuti online e distinguere le informazioni affidabili dalle fake news; la sicurezza informatica, intesa come consapevolezza dei rischi digitali e capacità di proteggere dispositivi e dati personali; la creazione di contenuti digitali, anche con il supporto dell’Intelligenza Artificiale, promuovendo un uso consapevole e responsabile degli strumenti digitali e una riflessione sulle implicazioni etiche, sociali e legali dell’IA; infine, la comunicazione e collaborazione attraverso le tecnologie digitali, per incentivare l’uso attivo dei servizi digitali pubblici e privati (come l’uso di app quali Io e IT-Wallet, o servizi come Identità digitale, Domicilio digitale e Fascicolo sanitario elettronico), sviluppando strategie comunicative efficaci e inclusive nei diversi ambienti digitali.
Chi può partecipare
Le proposte possono essere presentate da Soggetti attuatori o Soggetti sub-attuatori della misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, che si occupino direttamente o indirettamente – per tramite di Soggetti realizzatori – della gestione di almeno un Punto Digitale Facile, o ancora da Soggetti realizzatori della misura, intesi come enti privati che abbiano sottoscritto un’apposita convenzione/contratto con un Soggetto attuatore/sub-attuatore per la co-gestione e co-progettazione delle attività presso uno o più Punti Digitale Facile.
Le proposte progettuali, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma Re@dy, entro le ore 11 del30 maggio 2025.
Composizione della lista congiunta di candidati al Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025/2026/2027 di Intesa Sanpaolo S.p.A.
28 Marzo 2025
Le Fondazioni aderenti al patto parasociale di consultazione e voto sottoscritto l’11 novembre 2024 in relazione all’Assemblea di Intesa Sanpaolo convocata per il 29 aprile 2025, anche sulla base degli orientamenti manifestati dal Consiglio di Amministrazione uscente della Banca per la composizione della lista dei candidati alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025−2027 e con l’intento di assicurare:
la composizione quantitativamente ottimale, avuto riguardo alla complessità organizzativa, di operatività e di governance della Banca e alle valutazioni espresse sulle dinamiche di funzionamento dell’Organo collegiale;
la continuità di azione ed il mantenimento del patrimonio informativo e di esperienze acquisito nel corso dei precedenti mandati;
un riscontro concreto alle esigenze di continuare a esprimere scelte di elevata qualità, diversità, complementarità e di integrare nuove competenze strategiche, professionalità e personalità, al fine di dare continuità alle capacità di approfondimento e di dibattito in tutte le complesse materie di competenza del Consiglio e del Comitato per il Controllo sulla Gestione, e permettere un’adeguata costituzione e funzionalità dei Comitati endo−consiliari;
hanno depositato in data 27 marzo 2025 la seguente lista di 17 candidati così articolata:
SEZIONE 1
GIAN MARIA GROS-PIETRO
PAOLA TAGLIAVINI
CARLO MESSINA
MARIANGELA ZAPPIA
FRANCO CERUTI
PAOLO MARIA VITTORIO GRANDI
LUCIANO NEBBIA
LIANA LOGIURATO
PIETRO PREVITALI
MARIA ALESSANDRA STEFANELLI
BRUNO MARIA PARIGI
DONATELLA BUSSO
SILVIA MERLO
PAOLO MESSA
SEZIONE 2
FABRIZIO MOSCA
MARIELLA TAGLIABUE
MAURA CAMPRA
Nel medesimo contesto, le Fondazioni hanno proposto (i) di determinare in 19 il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da nominare, (ii) di riconfermare il Prof. Gian Maria Gros−Pietro quale Presidente del Consiglio di Amministrazione e (iii) di nominare la Prof.a Paola Tagliavini quale Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione; nonché (iv) di indicare il Dott. Carlo Messina come profilo ideale per la posizione di Consigliere Delegato e CEO, nell’ambito della lista presentata, ferme restando le piene prerogative proprie del Consiglio di Amministrazione che sarà nominato, in ragione dei poteri definiti dallo Statuto sociale.
Alla luce dei risultati conseguiti nell’ultimo decennio dalla Banca, che hanno posto Intesa Sanpaolo in una posizione di vertice assoluto tra le banche europee, sia per l’affidabilità sia per il sostegno allo sviluppo del Paese, i Presidenti delle Fondazioni, nella loro connaturata rappresentanza di azionisti istituzionali di lungo termine, esprimono vivo apprezzamento per la visione e la gestione altamente efficace da parte del CEO e conseguentemente auspicano che il Dr. Carlo Messina possa garantire il suo ruolo di leadership nella Banca anche per i successivi mandati.
Infine, le Fondazioni hanno proposto, in linea con quanto evidenziato dal Consiglio uscente, la conferma degli emolumenti per i consiglieri che non siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione e l’incremento del compenso fisso specifico per i consiglieri che siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione nonché del compenso additivo del Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione.
Sviluppo del territorio
Aperto il bando Fairplay (terza sessione erogativa 2025)
28 Marzo 2025
Per l’area Sviluppo del territorio (settore Educazione, istruzione e formazione) e la missione “Formazione del capitale umano”, con specifico riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile SDG n° 4 “Istruzione di qualità” e SDG n° 9 “Imprese, innovazione e infrastrutture”, il bando Fairplay accessibile fino al 5 maggio rende disponibili risorse per 150.000 euro allo scopo di:
promuovere l’idea di sport inclusivo, aperto a tutti, capace di incidere positivamente sulla coesione sociale della comunità territoriale;
incentivare la rigenerazione di spazi in un’ottica di condivisione e cura del bene comune;
favorire la diffusione di valori educativi e corretti stili di vita.
Acri lancia il Premio GenP – Giovani che partecipano
13 Giugno 2025
Aperte fino al 14 settembre le candidature al premio per le organizzazioni del Terzo settore che incentivano la partecipazione giovanile
Non è vero che i giovani non partecipano e non si impegnano a migliorare il Paese. Lo fanno, ma non sempre all’interno delle organizzazioni tradizionali del Terzo settore. Sempre più spesso scelgono forme di impegno fluide, informali, legate a cause specifiche – come l’ambiente, i diritti civili e la giustizia sociale – e lontane da strutture composte e guidate prevalentemente da persone di generazioni passate. In questo scenario, molte realtà del Terzo settore stanno cercando nuove strade per coinvolgere le nuove generazioni anche all’interno dei propri processi decisionali.
In questo scenario nasce “GenP – Giovani che partecipano”, un premio promosso da Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria, dedicato alle organizzazioni del Terzo settore composte da giovani che valorizzino il protagonismo giovanile. Il premio si rivolge a realtà i cui organi di amministrazione siano composti o coinvolgano giovani under 35, incentivando la loro partecipazione attiva nella progettazione e realizzazione dei progetti. Il premio intende infatti portare alla luce e dare visibilità a esperienze significative di partecipazione giovanile.
Le organizzazioni vincitrici riceveranno un contributo di 10mila euro ciascuna e saranno premiate nel corso di un evento nazionale che si terrà nel mese di dicembre 2025.
Le candidature sono aperte fino al 14 settembre 2025 sul sito ufficiale www.genp.it, dove sono disponibili il regolamento completo e il modulo di partecipazione.
A novembre verrà annunciata la shortlist delle 10 organizzazioni finaliste e, tra queste, una giuria composta da esperti del settore e rappresentanti di Acri selezionerà le 3 organizzazioni vincitrici.
I componenti della giuria:
Ferruccio de Bortoli, giornalista
Lucrezia Ferrara, Young Advisory Board Fondazione Compagnia di San Paolo
Luca Gori, presidente Commissione Innovazione sociale di Acri
Clara Morelli, autrice Will Media
Vanessa Pallucchi, portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore
Tommaso Salaroli, cofondatore e CEO di Scomodo
Michele Sciscioli, capo Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale
Media partner dell’iniziativa sono Vita e Will, mentre Percorsi di Secondo Welfare realizzerà e presenterà, in occasione dell’evento di premiazione, un’indagine sul tasso di under 35 nei Cda delle organizzazioni del Terzo settore.
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa
10 Giugno 2025
Assegnate 6 borse di studio per programmi di vita e di studio all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione Carisbo
Sono stati premiati, presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, i 6 studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura. I 6 studenti potranno vivere e studiare per un trimestre fino ad un anno scolastico all’estero, accolti in una famiglia e una scuola del luogo e assistiti dai volontari locali.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Fondazione Intercultura e Fondazione Carisbo che risale al 2020-2021 e, grazie ad essa, 62 studentesse e studenti delle scuole secondarie di II grado – a cui si aggiungono i 6 studenti premiati quest’anno – hanno finora potuto vivere un’esperienza autentica delle diversità e acquisire nuove competenze utili per la loro vita personale e professionale.
Alla cerimonia di premiazione è intervenuta Maila Quaglia, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Carisbo, insieme a Vincenzo Morlini, past Consigliere di Amministrazione di Intercultura, poi Direttore Esecutivo di Intercultura e poi Presidente internazionale di AFS, alle famiglie dei giovani ambasciatori nel mondo e ai volontari di Intercultura, che proprio in questi mesi si stanno occupando della formazione degli studenti in partenza per prepararli alla loro esperienza.
I vincitori sono:
Sara, iscritta al Liceo E. Fermi di Bologna e in partenza per un programma scolastico semestrale in Brasile;
Steven, iscritto al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Thailandia;
Geremia, iscritto all’IIS G. Bruno di Medicina e in partenza per un programma annuale in Lettonia;
Francesca, iscritta all’IIS Montessori-Da Vinci di Porretta Terme e in partenza per un programma annuale in Perù;
Sabrina, iscritta al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma annuale in Honduras;
Matteo, iscritto al Liceo L. Bassi di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Messico.
Emozionati e felici per il traguardo raggiunto, alcuni ragazzi hanno così commentato la vincita della borsa di studio.
Geremia: «Quando ho scoperto di aver vinto, ho sentito come un ritorno brusco al presente. Quella che fino a poco prima sembrava solo un’idea improbabile era diventata concreta. È stato uno shock di consapevolezza. Ero felice, ma allo stesso tempo ero offuscato da tante altre emozioni, compresa la paura iniziale. Marco Aurelioperò, affermava che “ciò che ostacola l’azione, la promuove”, come se fosse proprio l’attrito, a dare lo slancio. Così il timore, invece di essere un intralcio, è ciò che valorizza la scelta.»
Sabrina: «Ho deciso di accettare questa sfida perché volevo mettermi in gioco davvero. Sentivo il bisogno di uscire dalla mia routine e conoscere un altro modo di vivere. L’Honduras, con la sua cultura e la sua lingua completamente nuove per me, mi è sembrato il luogo perfetto per farlo. So che sarà difficile, ma credo che le sfide più grandi siano anche le più formative.» Con loro erano presenti anche due ex vincitrici del concorso Intercultura e della borsa di studio FormazionEuropa, Sara Bonora, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Brasile a.s. 2023-24 e Matilde Mazzanti, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Cile a.s. 2023-24.
Ricerca Ipsos: l’esperienza con Intercultura decisiva per la propria vita per il 68% degli ex partecipanti
Partire con Intercultura non è solo un soggiorno all’estero, ma un’esperienza che lascia il segno per tutta la vita. Un’indagine Ipsos su 958 ex studenti, oggi tra i 20 e i 64 anni, lo conferma. Il 68% riconosce un impatto decisivo sulla propria identità e attribuisce ai volontari un ruolo chiave nel proprio percorso di crescita personale. Vivere e studiare all’estero con Intercultura permette di sviluppare competenze trasversali, fondamentali sia nella vita personale che in quella professionale.
Il 58% ha scelto destinazioni non convenzionali tra cui l’Asia, l’America Latina e l’Africa sviluppando un atteggiamento di apertura alla diversità culturale e competenze linguistiche: tutti parlano almeno un’altra lingua oltre all’inglese. Le soft skills ne escono rafforzate: il 97% migliora le relazioni, l’89% diventa più autonomo e il 74% si sente pronto alle sfide del mondo di oggi.
Sul piano personale, chi ha vissuto l’esperienza Intercultura denota una grande attenzione e accettazione delle diversità e una coscienza sociale evoluta e sensibile a tematiche di equità. E infine, il 65% si dichiara felice della propria vita, un aspetto che deriva dalla maggiore consapevolezza delle proprie risorse e da una marcata adattabilità di fronte ai cambiamenti. Intercultura non è solo un viaggio, ma un investimento nel futuro di sé stessi e del mondo intero.
Persone
Al via il canale di cofinanziamento del Fondo per la Repubblica Digitale
26 Maggio 2025
L’iniziativa
Annunciata dall’Impresa socialeFondo per la Repubblica Digitalel’attivazione di un canale di cofinanziamento da 5 milioni di euro, destinato a sostenere progetti ed iniziative congiunte orientate allo sviluppo delle competenze digitali e all’inclusione sociale, economica e lavorativa dei cittadini.
L’iniziativa, parte del Piano Strategico 2025–2026 approvato dal Comitato di Indirizzo Strategico del Fondo per la Repubblica Digitale, rappresenta uno strumento innovativo per attivare collaborazioni strategiche tra enti pubblici, privati e del Terzo Settore, con l’obiettivo di amplificare l’impatto delle azioni formative sul territorio.
Il canale di cofinanziamento, che mira ad attrarre risorse supplementari coerenti con le finalità del Fondo per la Repubblica Digitale, vuole inoltre favorire un confronto positivo con le esperienze di altri soggetti, portando avanti collaborazioni strategiche per arricchire reciprocamente la conoscenza, le pratiche e le esperienze sui temi relativi alla formazione e all’inclusione digitale. Questo approccio permette di amplificare l’impatto delle iniziative sostenute e di rafforzare la consapevolezza sul valore dell’investimento e della collaborazione per promuovere la formazione digitale e il reinserimento sociale delle categorie più fragili. Oltre a generare un effetto leva sulle risorse economiche messe in campo dal Fondo per la Repubblica Digitale e dagli interlocutori coinvolti, l’apertura del canale di cofinanziamento mira anche a sperimentare forme di innovazione, sia negli ambiti di intervento sia nelle modalità operative o metodologiche scelte.
Modalità di partecipazione
Il canale di cofinanziamento è aperto a soggetti pubblici e privati, con o senza scopo di lucro. Le iniziative e le progettualità promosse dovranno focalizzarsi su tematiche di interesse condiviso, attraverso tre modalità operative:
bandi pubblici elaborati e promossi congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori in funzione di enti erogatori;
progetti proposti direttamente da enti del Terzo Settore e sostenuti, almeno al 50%, da risorse interne e/o esterne provenienti da uno o più cofinanziatori;
iniziative elaborate e promosse congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori per la realizzazione di opportunità rivolte alla collettività in linea con la mission del Fondo per la Repubblica Digitale.
Il processo di selezione si articola in due momenti: una prima fase, in cui i soggetti interessati presentano la propria idea progettuale e una seconda fase, riservata esclusivamente alle idee ritenute idonee, in cui si procederà con la progettazione esecutiva. I criteri di selezione includono: coerenza con la missione del Fondo, originalità della proposta, assenza di contenuti già sottoposti o respinti, e assenza di interventi per l’acquisto e la costruzione di infrastrutture o esclusivamente finalizzate alla ricerca.
Le proposte potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili.
Risorse disponibili
Il Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale ha stanziato in totale 5 milioni di euro.
Fondazione, Comune e Chiesa di Bologna insieme per il progetto Bologna Serena per gli anziani
19 Maggio 2025
Investimento complessivo da 9 milioni di euro in tre anni per un progetto sulla qualità della vita delle persone over 65. Villa Serena come punto di riferimento per persone anziane
A Bologna la popolazione over 65, conta circa 96.000 persone, sono il 25% della popolazione. Saranno oltre 100 mila tra dieci anni e 109 mila tra venti. Di questi, quasi 55.000 hanno più di 75 anni e 36.000 superano gli 80 anni, mentre i centenari si avvicinano alle 250 unità. I livelli di autosufficienza non dipendono solo dall’età, ma diminuiscono con l’invecchiamento. Dall’indagine sulla qualità della vita realizzata dal Comune di Bologna sappiamo che oggi le persone che dichiarano di prendersi cura di un anziano sopra i 75 anni sono stimate in 17 mila. Il 33% degli over 65 a Bologna oggi abita da solo, percentuale che sale al 50% per gli over 80.
Da questi dati e da questa tendenza all’invecchiamento della popolazione e quindi dell’aspettativa di vita in città, parte il progettoBologna Serena per gli anziani.
Bologna Serena per gli anziani è il nuovo progetto con il quale Fondazione Carisbo, Comune e Chiesa di Bologna collaboreranno nei prossimi tre anni, a partire dal 2025, nel realizzare servizi di supporto, assistenza e inclusione sociale dedicati alla popolazione anziana e ai caregiver, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli over 65.
Bologna Serena per gli anziani ha gli obiettivi di:
innovare e rafforzare le risposte del sistema dei servizi mirati a rispondere ai bisogni della terza età;
sperimentare nuove risposte al cambiamento dei bisogni espressi dalla popolazione anziana alla luce delle mutazioni sociali e demografiche;
aggregare istituzioni, soggetti del terzo settore e comunità nel progettare e realizzare insieme un nuovo welfare per gli anziani.
Questi obiettivi saranno realizzati lungo tre assi strategici:
il domicilio come prospettiva prioritaria per il benessere dell’anziano;
la valorizzazione del ruolo del caregiver familiare e delle assistenti familiari;
la risposta a chi non entra nelle strutture residenziali sociosanitarie.
La convenzionetra gli enti sarà approvata nella prossima Giunta e prevede un investimento da parte della Fondazione Carisbo, che partecipa alla redazione delle linee guida e alle azioni, allo sviluppo, monitoraggio e valutazione del progetto, pari a 4,25 milioni di euro nell’arco di un triennio (di cui 1,25 milioni nel 2025, 1,5 milioni per il 2026 e 1,5 per il 2027).
Il Comune attuerà il progetto secondo le linee guida concordate, cofinanziandolo con ulteriori interventi nell’ambito delle risorse del proprio bilancio, per un valore di altri 4,5 milioni di euro nel triennio 2025/2027.
Questi fondi, pari a 9 milioni di euro in 3 anni, saranno destinati alle attività previste e gli enti collaboreranno nella gestione e il coordinamento delle azioni in collaborazione con gli enti e i soggetti del territorio garantendo la partecipazione della rete socio-sanitaria, in particolare Ausl di Bologna e Asp Città di Bologna, mentre la Chiesa di Bologna si impegna a collaborare al monitoraggio del progetto in sinergia con i propri servizi di ascolto territoriale.
Questo budget sarà suddiviso nel triennio su varie linee progettuali che riguardano:
interventi per i caregiver;
costruire una comunità dementia friendly;
potenziamento di telecontrollo, teleassistenza, telecompagnia;
servizi sociosanitari aperti;
promozione dell’invecchiamento in salute;
la creazione di un luogo e un team di riferimento in città sulle politiche per gli anziani.
A Villa Serena un punto di riferimento sulle politiche per le persone anziane
Sarà Villa Serena il punto di riferimento dove realizzare un luogo fisico in città per le famiglie, i cittadini, le associazioni e la comunità professionale sulle politiche per gli anziani. Lo spazio potrà essere allestito con mostre a tema, materiale informativo sulle opportunità esistenti, punti di informazione e orientamento per gli anziani sui temi della salute e dei servizi, uffici da dedicare all’organizzazione di eventi, gite o vacanze, locali e spazi aperti per lo svolgimento di attività di socializzazione, culturali e sportive.
Sarà sede di un team dedicato all’analisi del fenomeno dell’invecchiamento demografico e alla creazione di progettazioni innovative a partire dalla raccolta di dati affidabili e comparabili per monitorare i progressi delle azioni messe in campo e per la definizione delle politiche in questo ambito. Le nuove informazioni raccolte sui caregiver potranno offrire una maggior conoscenza delle conseguenze dell’assistenza informale sullo stress di chi si prende cura dei propri familiari, sulle diseguaglianze di genere ad esse connesse, sull’effettiva capacità di accesso ai servizi per le long term care, sulle diseguaglianze territoriali e servire alla produzione di conoscenze da mettere a disposizione della città per costruire il futuro welfare per gli anziani a Bologna.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo entra a far parte del Consorzio BI-REX di Bologna
23 Aprile 2025
Fondazione Carisbo annuncia la sua adesione al Consorzio BI-REX Big Data Innovation & Research Excellence, Competence Center nazionale e soggetto attuatore del Pnrr ad alta specializzazione sui Big Data, Industria 4.0 e Transizione 5.0.
La convenzione siglata, della durata di 3 anni e rinnovabile, darà avvio a forme di collaborazione sinergica, particolarmente focalizzate su iniziative per lo sviluppo economico del territorio, tramite la promozione di attività nell’ambito di Industria 4.0 di ricerca applicata, l’attivazione di progetti di innovazione e supporto all’imprenditorialità, nonché la messa a punto di percorsi di incubazione, accelerazione, orientamento e formazione.
Fondazione Carisbo e Consorzio BI-REX saranno così impegnate nella partecipazione congiunta a bandi europei, nazionali, regionali per la realizzazione di progetti di ricerca e formazione, attivando programmi di incubazione e accelerazione d’impresa, sostenendo la partecipazione delle rispettive startup a iniziative di networking e favorendone l’accesso, tramite tariffe agevolate, agli spazi di coworking nelle rispettive strutture.
Fondazione Carisbo è una fondazione di origine bancaria che persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo del territorio metropolitano di Bologna. Con il progetto BIGBO – Boost Innovation Garage, polo dedicato ai talenti, all’innovazione e alla trasformazione digitale, la Fondazione contribuisce nel diffondere una cultura imprenditoriale innovativa, generando un impatto tangibile e creando nuove opportunità di lavoro. BIGBO offre spazi di lavoro flessibili, multifunzionali e organizza tavole rotonde ed eventi incentrati su innovazione e tecnologia, programmi di accelerazione, attività di collegamento tra aziende consolidate e startup.
Il Competence Center BI-REX, con sede a Bologna, si configura come Public Private Partnership che raccoglie 64 player tra Università, Centri di Ricerca e Imprese di eccellenza, con l’obiettivo di supportare le aziende nei processi di innovazione, trasformazione digitale e sostenibilità, favorendo l’adozione delle tecnologie Industria 4.0 e 5.0 e il trasferimento tecnologico attraverso una vasta serie di servizi. Principale valore aggiunto di BI-REX è rappresentato dalla Linea Pilota, fabbrica digitale interconnessa completamente a disposizione delle imprese, in cui le tecnologie 4.0 and 5.0 sono integrate con quelle tradizionali.
Persone
Pubblicato il bando “Dritti al Punto” del Fondo per la Repubblica Digitale
22 Aprile 2025
Il contesto italiano
Lo sviluppo delle competenze digitali è uno degli obiettivi strategici dell’Unione europea, che mira a dotare almeno l’80% dei cittadini tra i 16 e i 74 anni di competenze digitali di base entro il 2030. A guidare questo processo è il quadro europeoDigComp 2.2, che individua cinque aree chiave – dalla sicurezza informatica, alla creazione di contenuti – ritenute essenziali per una piena partecipazione alla vita sociale e professionale. L’Italia, tuttavia, registra un significativo ritardo rispetto alla media UE: nel 2023 solo il 46% degli adulti possedeva competenze digitali almeno di base.
Il quadro è aggravato da divari generazionali e territoriali: tra i giovani (16-24 anni) la quota sale al 59%, mentre tra gli over 65 crolla al 19%, con le regioni del Sud ampiamente sotto la media UE (34%). Per colmare il ritardo, il PNRR ha attivato la misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, con l’obiettivo di formare 2 milioni di cittadini entro il 2026 attraverso 3000 Punti Digitale Facile. Sebbene la rete dei punti sia stata attivata, a marzo 2025, sono stati raggiunti circa 760 mila cittadini, pari al 38% dell’obiettivo, con risultati disomogenei tra le diverse regioni.
Bando Dritti al Punto
Il bando intende sostenere progetti di formazione all’interno dei Punti Digitale Facile, integrando le attività già pianificate e realizzate nell’ambito della misura M1C1 1.7.2 “Rete dei servizi di facilitazione digitale” del PNRR, al fine di potenziarne l’offerta formativa.
In particolare, si intende selezionare progetti formativi rivolti a tutti i cittadini, incentrati sui temi individuati dal quadro europeo DigComp 2.2, come l’alfabetizzazione su informazione e dati, ovvero la capacità di analizzare criticamente fonti e contenuti online e distinguere le informazioni affidabili dalle fake news; la sicurezza informatica, intesa come consapevolezza dei rischi digitali e capacità di proteggere dispositivi e dati personali; la creazione di contenuti digitali, anche con il supporto dell’Intelligenza Artificiale, promuovendo un uso consapevole e responsabile degli strumenti digitali e una riflessione sulle implicazioni etiche, sociali e legali dell’IA; infine, la comunicazione e collaborazione attraverso le tecnologie digitali, per incentivare l’uso attivo dei servizi digitali pubblici e privati (come l’uso di app quali Io e IT-Wallet, o servizi come Identità digitale, Domicilio digitale e Fascicolo sanitario elettronico), sviluppando strategie comunicative efficaci e inclusive nei diversi ambienti digitali.
Chi può partecipare
Le proposte possono essere presentate da Soggetti attuatori o Soggetti sub-attuatori della misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, che si occupino direttamente o indirettamente – per tramite di Soggetti realizzatori – della gestione di almeno un Punto Digitale Facile, o ancora da Soggetti realizzatori della misura, intesi come enti privati che abbiano sottoscritto un’apposita convenzione/contratto con un Soggetto attuatore/sub-attuatore per la co-gestione e co-progettazione delle attività presso uno o più Punti Digitale Facile.
Le proposte progettuali, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma Re@dy, entro le ore 11 del30 maggio 2025.
Composizione della lista congiunta di candidati al Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025/2026/2027 di Intesa Sanpaolo S.p.A.
28 Marzo 2025
Le Fondazioni aderenti al patto parasociale di consultazione e voto sottoscritto l’11 novembre 2024 in relazione all’Assemblea di Intesa Sanpaolo convocata per il 29 aprile 2025, anche sulla base degli orientamenti manifestati dal Consiglio di Amministrazione uscente della Banca per la composizione della lista dei candidati alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025−2027 e con l’intento di assicurare:
la composizione quantitativamente ottimale, avuto riguardo alla complessità organizzativa, di operatività e di governance della Banca e alle valutazioni espresse sulle dinamiche di funzionamento dell’Organo collegiale;
la continuità di azione ed il mantenimento del patrimonio informativo e di esperienze acquisito nel corso dei precedenti mandati;
un riscontro concreto alle esigenze di continuare a esprimere scelte di elevata qualità, diversità, complementarità e di integrare nuove competenze strategiche, professionalità e personalità, al fine di dare continuità alle capacità di approfondimento e di dibattito in tutte le complesse materie di competenza del Consiglio e del Comitato per il Controllo sulla Gestione, e permettere un’adeguata costituzione e funzionalità dei Comitati endo−consiliari;
hanno depositato in data 27 marzo 2025 la seguente lista di 17 candidati così articolata:
SEZIONE 1
GIAN MARIA GROS-PIETRO
PAOLA TAGLIAVINI
CARLO MESSINA
MARIANGELA ZAPPIA
FRANCO CERUTI
PAOLO MARIA VITTORIO GRANDI
LUCIANO NEBBIA
LIANA LOGIURATO
PIETRO PREVITALI
MARIA ALESSANDRA STEFANELLI
BRUNO MARIA PARIGI
DONATELLA BUSSO
SILVIA MERLO
PAOLO MESSA
SEZIONE 2
FABRIZIO MOSCA
MARIELLA TAGLIABUE
MAURA CAMPRA
Nel medesimo contesto, le Fondazioni hanno proposto (i) di determinare in 19 il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da nominare, (ii) di riconfermare il Prof. Gian Maria Gros−Pietro quale Presidente del Consiglio di Amministrazione e (iii) di nominare la Prof.a Paola Tagliavini quale Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione; nonché (iv) di indicare il Dott. Carlo Messina come profilo ideale per la posizione di Consigliere Delegato e CEO, nell’ambito della lista presentata, ferme restando le piene prerogative proprie del Consiglio di Amministrazione che sarà nominato, in ragione dei poteri definiti dallo Statuto sociale.
Alla luce dei risultati conseguiti nell’ultimo decennio dalla Banca, che hanno posto Intesa Sanpaolo in una posizione di vertice assoluto tra le banche europee, sia per l’affidabilità sia per il sostegno allo sviluppo del Paese, i Presidenti delle Fondazioni, nella loro connaturata rappresentanza di azionisti istituzionali di lungo termine, esprimono vivo apprezzamento per la visione e la gestione altamente efficace da parte del CEO e conseguentemente auspicano che il Dr. Carlo Messina possa garantire il suo ruolo di leadership nella Banca anche per i successivi mandati.
Infine, le Fondazioni hanno proposto, in linea con quanto evidenziato dal Consiglio uscente, la conferma degli emolumenti per i consiglieri che non siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione e l’incremento del compenso fisso specifico per i consiglieri che siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione nonché del compenso additivo del Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione.
Sviluppo del territorio
Aperto il bando Fairplay (terza sessione erogativa 2025)
28 Marzo 2025
Per l’area Sviluppo del territorio (settore Educazione, istruzione e formazione) e la missione “Formazione del capitale umano”, con specifico riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile SDG n° 4 “Istruzione di qualità” e SDG n° 9 “Imprese, innovazione e infrastrutture”, il bando Fairplay accessibile fino al 5 maggio rende disponibili risorse per 150.000 euro allo scopo di:
promuovere l’idea di sport inclusivo, aperto a tutti, capace di incidere positivamente sulla coesione sociale della comunità territoriale;
incentivare la rigenerazione di spazi in un’ottica di condivisione e cura del bene comune;
favorire la diffusione di valori educativi e corretti stili di vita.
Acri lancia il Premio GenP – Giovani che partecipano
13 Giugno 2025
Aperte fino al 14 settembre le candidature al premio per le organizzazioni del Terzo settore che incentivano la partecipazione giovanile
Non è vero che i giovani non partecipano e non si impegnano a migliorare il Paese. Lo fanno, ma non sempre all’interno delle organizzazioni tradizionali del Terzo settore. Sempre più spesso scelgono forme di impegno fluide, informali, legate a cause specifiche – come l’ambiente, i diritti civili e la giustizia sociale – e lontane da strutture composte e guidate prevalentemente da persone di generazioni passate. In questo scenario, molte realtà del Terzo settore stanno cercando nuove strade per coinvolgere le nuove generazioni anche all’interno dei propri processi decisionali.
In questo scenario nasce “GenP – Giovani che partecipano”, un premio promosso da Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria, dedicato alle organizzazioni del Terzo settore composte da giovani che valorizzino il protagonismo giovanile. Il premio si rivolge a realtà i cui organi di amministrazione siano composti o coinvolgano giovani under 35, incentivando la loro partecipazione attiva nella progettazione e realizzazione dei progetti. Il premio intende infatti portare alla luce e dare visibilità a esperienze significative di partecipazione giovanile.
Le organizzazioni vincitrici riceveranno un contributo di 10mila euro ciascuna e saranno premiate nel corso di un evento nazionale che si terrà nel mese di dicembre 2025.
Le candidature sono aperte fino al 14 settembre 2025 sul sito ufficiale www.genp.it, dove sono disponibili il regolamento completo e il modulo di partecipazione.
A novembre verrà annunciata la shortlist delle 10 organizzazioni finaliste e, tra queste, una giuria composta da esperti del settore e rappresentanti di Acri selezionerà le 3 organizzazioni vincitrici.
I componenti della giuria:
Ferruccio de Bortoli, giornalista
Lucrezia Ferrara, Young Advisory Board Fondazione Compagnia di San Paolo
Luca Gori, presidente Commissione Innovazione sociale di Acri
Clara Morelli, autrice Will Media
Vanessa Pallucchi, portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore
Tommaso Salaroli, cofondatore e CEO di Scomodo
Michele Sciscioli, capo Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale
Media partner dell’iniziativa sono Vita e Will, mentre Percorsi di Secondo Welfare realizzerà e presenterà, in occasione dell’evento di premiazione, un’indagine sul tasso di under 35 nei Cda delle organizzazioni del Terzo settore.
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa
10 Giugno 2025
Assegnate 6 borse di studio per programmi di vita e di studio all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione Carisbo
Sono stati premiati, presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, i 6 studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura. I 6 studenti potranno vivere e studiare per un trimestre fino ad un anno scolastico all’estero, accolti in una famiglia e una scuola del luogo e assistiti dai volontari locali.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Fondazione Intercultura e Fondazione Carisbo che risale al 2020-2021 e, grazie ad essa, 62 studentesse e studenti delle scuole secondarie di II grado – a cui si aggiungono i 6 studenti premiati quest’anno – hanno finora potuto vivere un’esperienza autentica delle diversità e acquisire nuove competenze utili per la loro vita personale e professionale.
Alla cerimonia di premiazione è intervenuta Maila Quaglia, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Carisbo, insieme a Vincenzo Morlini, past Consigliere di Amministrazione di Intercultura, poi Direttore Esecutivo di Intercultura e poi Presidente internazionale di AFS, alle famiglie dei giovani ambasciatori nel mondo e ai volontari di Intercultura, che proprio in questi mesi si stanno occupando della formazione degli studenti in partenza per prepararli alla loro esperienza.
I vincitori sono:
Sara, iscritta al Liceo E. Fermi di Bologna e in partenza per un programma scolastico semestrale in Brasile;
Steven, iscritto al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Thailandia;
Geremia, iscritto all’IIS G. Bruno di Medicina e in partenza per un programma annuale in Lettonia;
Francesca, iscritta all’IIS Montessori-Da Vinci di Porretta Terme e in partenza per un programma annuale in Perù;
Sabrina, iscritta al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma annuale in Honduras;
Matteo, iscritto al Liceo L. Bassi di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Messico.
Emozionati e felici per il traguardo raggiunto, alcuni ragazzi hanno così commentato la vincita della borsa di studio.
Geremia: «Quando ho scoperto di aver vinto, ho sentito come un ritorno brusco al presente. Quella che fino a poco prima sembrava solo un’idea improbabile era diventata concreta. È stato uno shock di consapevolezza. Ero felice, ma allo stesso tempo ero offuscato da tante altre emozioni, compresa la paura iniziale. Marco Aurelioperò, affermava che “ciò che ostacola l’azione, la promuove”, come se fosse proprio l’attrito, a dare lo slancio. Così il timore, invece di essere un intralcio, è ciò che valorizza la scelta.»
Sabrina: «Ho deciso di accettare questa sfida perché volevo mettermi in gioco davvero. Sentivo il bisogno di uscire dalla mia routine e conoscere un altro modo di vivere. L’Honduras, con la sua cultura e la sua lingua completamente nuove per me, mi è sembrato il luogo perfetto per farlo. So che sarà difficile, ma credo che le sfide più grandi siano anche le più formative.» Con loro erano presenti anche due ex vincitrici del concorso Intercultura e della borsa di studio FormazionEuropa, Sara Bonora, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Brasile a.s. 2023-24 e Matilde Mazzanti, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Cile a.s. 2023-24.
Ricerca Ipsos: l’esperienza con Intercultura decisiva per la propria vita per il 68% degli ex partecipanti
Partire con Intercultura non è solo un soggiorno all’estero, ma un’esperienza che lascia il segno per tutta la vita. Un’indagine Ipsos su 958 ex studenti, oggi tra i 20 e i 64 anni, lo conferma. Il 68% riconosce un impatto decisivo sulla propria identità e attribuisce ai volontari un ruolo chiave nel proprio percorso di crescita personale. Vivere e studiare all’estero con Intercultura permette di sviluppare competenze trasversali, fondamentali sia nella vita personale che in quella professionale.
Il 58% ha scelto destinazioni non convenzionali tra cui l’Asia, l’America Latina e l’Africa sviluppando un atteggiamento di apertura alla diversità culturale e competenze linguistiche: tutti parlano almeno un’altra lingua oltre all’inglese. Le soft skills ne escono rafforzate: il 97% migliora le relazioni, l’89% diventa più autonomo e il 74% si sente pronto alle sfide del mondo di oggi.
Sul piano personale, chi ha vissuto l’esperienza Intercultura denota una grande attenzione e accettazione delle diversità e una coscienza sociale evoluta e sensibile a tematiche di equità. E infine, il 65% si dichiara felice della propria vita, un aspetto che deriva dalla maggiore consapevolezza delle proprie risorse e da una marcata adattabilità di fronte ai cambiamenti. Intercultura non è solo un viaggio, ma un investimento nel futuro di sé stessi e del mondo intero.
Persone
Al via il canale di cofinanziamento del Fondo per la Repubblica Digitale
26 Maggio 2025
L’iniziativa
Annunciata dall’Impresa socialeFondo per la Repubblica Digitalel’attivazione di un canale di cofinanziamento da 5 milioni di euro, destinato a sostenere progetti ed iniziative congiunte orientate allo sviluppo delle competenze digitali e all’inclusione sociale, economica e lavorativa dei cittadini.
L’iniziativa, parte del Piano Strategico 2025–2026 approvato dal Comitato di Indirizzo Strategico del Fondo per la Repubblica Digitale, rappresenta uno strumento innovativo per attivare collaborazioni strategiche tra enti pubblici, privati e del Terzo Settore, con l’obiettivo di amplificare l’impatto delle azioni formative sul territorio.
Il canale di cofinanziamento, che mira ad attrarre risorse supplementari coerenti con le finalità del Fondo per la Repubblica Digitale, vuole inoltre favorire un confronto positivo con le esperienze di altri soggetti, portando avanti collaborazioni strategiche per arricchire reciprocamente la conoscenza, le pratiche e le esperienze sui temi relativi alla formazione e all’inclusione digitale. Questo approccio permette di amplificare l’impatto delle iniziative sostenute e di rafforzare la consapevolezza sul valore dell’investimento e della collaborazione per promuovere la formazione digitale e il reinserimento sociale delle categorie più fragili. Oltre a generare un effetto leva sulle risorse economiche messe in campo dal Fondo per la Repubblica Digitale e dagli interlocutori coinvolti, l’apertura del canale di cofinanziamento mira anche a sperimentare forme di innovazione, sia negli ambiti di intervento sia nelle modalità operative o metodologiche scelte.
Modalità di partecipazione
Il canale di cofinanziamento è aperto a soggetti pubblici e privati, con o senza scopo di lucro. Le iniziative e le progettualità promosse dovranno focalizzarsi su tematiche di interesse condiviso, attraverso tre modalità operative:
bandi pubblici elaborati e promossi congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori in funzione di enti erogatori;
progetti proposti direttamente da enti del Terzo Settore e sostenuti, almeno al 50%, da risorse interne e/o esterne provenienti da uno o più cofinanziatori;
iniziative elaborate e promosse congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori per la realizzazione di opportunità rivolte alla collettività in linea con la mission del Fondo per la Repubblica Digitale.
Il processo di selezione si articola in due momenti: una prima fase, in cui i soggetti interessati presentano la propria idea progettuale e una seconda fase, riservata esclusivamente alle idee ritenute idonee, in cui si procederà con la progettazione esecutiva. I criteri di selezione includono: coerenza con la missione del Fondo, originalità della proposta, assenza di contenuti già sottoposti o respinti, e assenza di interventi per l’acquisto e la costruzione di infrastrutture o esclusivamente finalizzate alla ricerca.
Le proposte potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili.
Risorse disponibili
Il Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale ha stanziato in totale 5 milioni di euro.
Fondazione, Comune e Chiesa di Bologna insieme per il progetto Bologna Serena per gli anziani
19 Maggio 2025
Investimento complessivo da 9 milioni di euro in tre anni per un progetto sulla qualità della vita delle persone over 65. Villa Serena come punto di riferimento per persone anziane
A Bologna la popolazione over 65, conta circa 96.000 persone, sono il 25% della popolazione. Saranno oltre 100 mila tra dieci anni e 109 mila tra venti. Di questi, quasi 55.000 hanno più di 75 anni e 36.000 superano gli 80 anni, mentre i centenari si avvicinano alle 250 unità. I livelli di autosufficienza non dipendono solo dall’età, ma diminuiscono con l’invecchiamento. Dall’indagine sulla qualità della vita realizzata dal Comune di Bologna sappiamo che oggi le persone che dichiarano di prendersi cura di un anziano sopra i 75 anni sono stimate in 17 mila. Il 33% degli over 65 a Bologna oggi abita da solo, percentuale che sale al 50% per gli over 80.
Da questi dati e da questa tendenza all’invecchiamento della popolazione e quindi dell’aspettativa di vita in città, parte il progettoBologna Serena per gli anziani.
Bologna Serena per gli anziani è il nuovo progetto con il quale Fondazione Carisbo, Comune e Chiesa di Bologna collaboreranno nei prossimi tre anni, a partire dal 2025, nel realizzare servizi di supporto, assistenza e inclusione sociale dedicati alla popolazione anziana e ai caregiver, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli over 65.
Bologna Serena per gli anziani ha gli obiettivi di:
innovare e rafforzare le risposte del sistema dei servizi mirati a rispondere ai bisogni della terza età;
sperimentare nuove risposte al cambiamento dei bisogni espressi dalla popolazione anziana alla luce delle mutazioni sociali e demografiche;
aggregare istituzioni, soggetti del terzo settore e comunità nel progettare e realizzare insieme un nuovo welfare per gli anziani.
Questi obiettivi saranno realizzati lungo tre assi strategici:
il domicilio come prospettiva prioritaria per il benessere dell’anziano;
la valorizzazione del ruolo del caregiver familiare e delle assistenti familiari;
la risposta a chi non entra nelle strutture residenziali sociosanitarie.
La convenzionetra gli enti sarà approvata nella prossima Giunta e prevede un investimento da parte della Fondazione Carisbo, che partecipa alla redazione delle linee guida e alle azioni, allo sviluppo, monitoraggio e valutazione del progetto, pari a 4,25 milioni di euro nell’arco di un triennio (di cui 1,25 milioni nel 2025, 1,5 milioni per il 2026 e 1,5 per il 2027).
Il Comune attuerà il progetto secondo le linee guida concordate, cofinanziandolo con ulteriori interventi nell’ambito delle risorse del proprio bilancio, per un valore di altri 4,5 milioni di euro nel triennio 2025/2027.
Questi fondi, pari a 9 milioni di euro in 3 anni, saranno destinati alle attività previste e gli enti collaboreranno nella gestione e il coordinamento delle azioni in collaborazione con gli enti e i soggetti del territorio garantendo la partecipazione della rete socio-sanitaria, in particolare Ausl di Bologna e Asp Città di Bologna, mentre la Chiesa di Bologna si impegna a collaborare al monitoraggio del progetto in sinergia con i propri servizi di ascolto territoriale.
Questo budget sarà suddiviso nel triennio su varie linee progettuali che riguardano:
interventi per i caregiver;
costruire una comunità dementia friendly;
potenziamento di telecontrollo, teleassistenza, telecompagnia;
servizi sociosanitari aperti;
promozione dell’invecchiamento in salute;
la creazione di un luogo e un team di riferimento in città sulle politiche per gli anziani.
A Villa Serena un punto di riferimento sulle politiche per le persone anziane
Sarà Villa Serena il punto di riferimento dove realizzare un luogo fisico in città per le famiglie, i cittadini, le associazioni e la comunità professionale sulle politiche per gli anziani. Lo spazio potrà essere allestito con mostre a tema, materiale informativo sulle opportunità esistenti, punti di informazione e orientamento per gli anziani sui temi della salute e dei servizi, uffici da dedicare all’organizzazione di eventi, gite o vacanze, locali e spazi aperti per lo svolgimento di attività di socializzazione, culturali e sportive.
Sarà sede di un team dedicato all’analisi del fenomeno dell’invecchiamento demografico e alla creazione di progettazioni innovative a partire dalla raccolta di dati affidabili e comparabili per monitorare i progressi delle azioni messe in campo e per la definizione delle politiche in questo ambito. Le nuove informazioni raccolte sui caregiver potranno offrire una maggior conoscenza delle conseguenze dell’assistenza informale sullo stress di chi si prende cura dei propri familiari, sulle diseguaglianze di genere ad esse connesse, sull’effettiva capacità di accesso ai servizi per le long term care, sulle diseguaglianze territoriali e servire alla produzione di conoscenze da mettere a disposizione della città per costruire il futuro welfare per gli anziani a Bologna.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo entra a far parte del Consorzio BI-REX di Bologna
23 Aprile 2025
Fondazione Carisbo annuncia la sua adesione al Consorzio BI-REX Big Data Innovation & Research Excellence, Competence Center nazionale e soggetto attuatore del Pnrr ad alta specializzazione sui Big Data, Industria 4.0 e Transizione 5.0.
La convenzione siglata, della durata di 3 anni e rinnovabile, darà avvio a forme di collaborazione sinergica, particolarmente focalizzate su iniziative per lo sviluppo economico del territorio, tramite la promozione di attività nell’ambito di Industria 4.0 di ricerca applicata, l’attivazione di progetti di innovazione e supporto all’imprenditorialità, nonché la messa a punto di percorsi di incubazione, accelerazione, orientamento e formazione.
Fondazione Carisbo e Consorzio BI-REX saranno così impegnate nella partecipazione congiunta a bandi europei, nazionali, regionali per la realizzazione di progetti di ricerca e formazione, attivando programmi di incubazione e accelerazione d’impresa, sostenendo la partecipazione delle rispettive startup a iniziative di networking e favorendone l’accesso, tramite tariffe agevolate, agli spazi di coworking nelle rispettive strutture.
Fondazione Carisbo è una fondazione di origine bancaria che persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo del territorio metropolitano di Bologna. Con il progetto BIGBO – Boost Innovation Garage, polo dedicato ai talenti, all’innovazione e alla trasformazione digitale, la Fondazione contribuisce nel diffondere una cultura imprenditoriale innovativa, generando un impatto tangibile e creando nuove opportunità di lavoro. BIGBO offre spazi di lavoro flessibili, multifunzionali e organizza tavole rotonde ed eventi incentrati su innovazione e tecnologia, programmi di accelerazione, attività di collegamento tra aziende consolidate e startup.
Il Competence Center BI-REX, con sede a Bologna, si configura come Public Private Partnership che raccoglie 64 player tra Università, Centri di Ricerca e Imprese di eccellenza, con l’obiettivo di supportare le aziende nei processi di innovazione, trasformazione digitale e sostenibilità, favorendo l’adozione delle tecnologie Industria 4.0 e 5.0 e il trasferimento tecnologico attraverso una vasta serie di servizi. Principale valore aggiunto di BI-REX è rappresentato dalla Linea Pilota, fabbrica digitale interconnessa completamente a disposizione delle imprese, in cui le tecnologie 4.0 and 5.0 sono integrate con quelle tradizionali.
Persone
Pubblicato il bando “Dritti al Punto” del Fondo per la Repubblica Digitale
22 Aprile 2025
Il contesto italiano
Lo sviluppo delle competenze digitali è uno degli obiettivi strategici dell’Unione europea, che mira a dotare almeno l’80% dei cittadini tra i 16 e i 74 anni di competenze digitali di base entro il 2030. A guidare questo processo è il quadro europeoDigComp 2.2, che individua cinque aree chiave – dalla sicurezza informatica, alla creazione di contenuti – ritenute essenziali per una piena partecipazione alla vita sociale e professionale. L’Italia, tuttavia, registra un significativo ritardo rispetto alla media UE: nel 2023 solo il 46% degli adulti possedeva competenze digitali almeno di base.
Il quadro è aggravato da divari generazionali e territoriali: tra i giovani (16-24 anni) la quota sale al 59%, mentre tra gli over 65 crolla al 19%, con le regioni del Sud ampiamente sotto la media UE (34%). Per colmare il ritardo, il PNRR ha attivato la misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, con l’obiettivo di formare 2 milioni di cittadini entro il 2026 attraverso 3000 Punti Digitale Facile. Sebbene la rete dei punti sia stata attivata, a marzo 2025, sono stati raggiunti circa 760 mila cittadini, pari al 38% dell’obiettivo, con risultati disomogenei tra le diverse regioni.
Bando Dritti al Punto
Il bando intende sostenere progetti di formazione all’interno dei Punti Digitale Facile, integrando le attività già pianificate e realizzate nell’ambito della misura M1C1 1.7.2 “Rete dei servizi di facilitazione digitale” del PNRR, al fine di potenziarne l’offerta formativa.
In particolare, si intende selezionare progetti formativi rivolti a tutti i cittadini, incentrati sui temi individuati dal quadro europeo DigComp 2.2, come l’alfabetizzazione su informazione e dati, ovvero la capacità di analizzare criticamente fonti e contenuti online e distinguere le informazioni affidabili dalle fake news; la sicurezza informatica, intesa come consapevolezza dei rischi digitali e capacità di proteggere dispositivi e dati personali; la creazione di contenuti digitali, anche con il supporto dell’Intelligenza Artificiale, promuovendo un uso consapevole e responsabile degli strumenti digitali e una riflessione sulle implicazioni etiche, sociali e legali dell’IA; infine, la comunicazione e collaborazione attraverso le tecnologie digitali, per incentivare l’uso attivo dei servizi digitali pubblici e privati (come l’uso di app quali Io e IT-Wallet, o servizi come Identità digitale, Domicilio digitale e Fascicolo sanitario elettronico), sviluppando strategie comunicative efficaci e inclusive nei diversi ambienti digitali.
Chi può partecipare
Le proposte possono essere presentate da Soggetti attuatori o Soggetti sub-attuatori della misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, che si occupino direttamente o indirettamente – per tramite di Soggetti realizzatori – della gestione di almeno un Punto Digitale Facile, o ancora da Soggetti realizzatori della misura, intesi come enti privati che abbiano sottoscritto un’apposita convenzione/contratto con un Soggetto attuatore/sub-attuatore per la co-gestione e co-progettazione delle attività presso uno o più Punti Digitale Facile.
Le proposte progettuali, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma Re@dy, entro le ore 11 del30 maggio 2025.
Composizione della lista congiunta di candidati al Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025/2026/2027 di Intesa Sanpaolo S.p.A.
28 Marzo 2025
Le Fondazioni aderenti al patto parasociale di consultazione e voto sottoscritto l’11 novembre 2024 in relazione all’Assemblea di Intesa Sanpaolo convocata per il 29 aprile 2025, anche sulla base degli orientamenti manifestati dal Consiglio di Amministrazione uscente della Banca per la composizione della lista dei candidati alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025−2027 e con l’intento di assicurare:
la composizione quantitativamente ottimale, avuto riguardo alla complessità organizzativa, di operatività e di governance della Banca e alle valutazioni espresse sulle dinamiche di funzionamento dell’Organo collegiale;
la continuità di azione ed il mantenimento del patrimonio informativo e di esperienze acquisito nel corso dei precedenti mandati;
un riscontro concreto alle esigenze di continuare a esprimere scelte di elevata qualità, diversità, complementarità e di integrare nuove competenze strategiche, professionalità e personalità, al fine di dare continuità alle capacità di approfondimento e di dibattito in tutte le complesse materie di competenza del Consiglio e del Comitato per il Controllo sulla Gestione, e permettere un’adeguata costituzione e funzionalità dei Comitati endo−consiliari;
hanno depositato in data 27 marzo 2025 la seguente lista di 17 candidati così articolata:
SEZIONE 1
GIAN MARIA GROS-PIETRO
PAOLA TAGLIAVINI
CARLO MESSINA
MARIANGELA ZAPPIA
FRANCO CERUTI
PAOLO MARIA VITTORIO GRANDI
LUCIANO NEBBIA
LIANA LOGIURATO
PIETRO PREVITALI
MARIA ALESSANDRA STEFANELLI
BRUNO MARIA PARIGI
DONATELLA BUSSO
SILVIA MERLO
PAOLO MESSA
SEZIONE 2
FABRIZIO MOSCA
MARIELLA TAGLIABUE
MAURA CAMPRA
Nel medesimo contesto, le Fondazioni hanno proposto (i) di determinare in 19 il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da nominare, (ii) di riconfermare il Prof. Gian Maria Gros−Pietro quale Presidente del Consiglio di Amministrazione e (iii) di nominare la Prof.a Paola Tagliavini quale Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione; nonché (iv) di indicare il Dott. Carlo Messina come profilo ideale per la posizione di Consigliere Delegato e CEO, nell’ambito della lista presentata, ferme restando le piene prerogative proprie del Consiglio di Amministrazione che sarà nominato, in ragione dei poteri definiti dallo Statuto sociale.
Alla luce dei risultati conseguiti nell’ultimo decennio dalla Banca, che hanno posto Intesa Sanpaolo in una posizione di vertice assoluto tra le banche europee, sia per l’affidabilità sia per il sostegno allo sviluppo del Paese, i Presidenti delle Fondazioni, nella loro connaturata rappresentanza di azionisti istituzionali di lungo termine, esprimono vivo apprezzamento per la visione e la gestione altamente efficace da parte del CEO e conseguentemente auspicano che il Dr. Carlo Messina possa garantire il suo ruolo di leadership nella Banca anche per i successivi mandati.
Infine, le Fondazioni hanno proposto, in linea con quanto evidenziato dal Consiglio uscente, la conferma degli emolumenti per i consiglieri che non siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione e l’incremento del compenso fisso specifico per i consiglieri che siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione nonché del compenso additivo del Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione.
Sviluppo del territorio
Aperto il bando Fairplay (terza sessione erogativa 2025)
28 Marzo 2025
Per l’area Sviluppo del territorio (settore Educazione, istruzione e formazione) e la missione “Formazione del capitale umano”, con specifico riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile SDG n° 4 “Istruzione di qualità” e SDG n° 9 “Imprese, innovazione e infrastrutture”, il bando Fairplay accessibile fino al 5 maggio rende disponibili risorse per 150.000 euro allo scopo di:
promuovere l’idea di sport inclusivo, aperto a tutti, capace di incidere positivamente sulla coesione sociale della comunità territoriale;
incentivare la rigenerazione di spazi in un’ottica di condivisione e cura del bene comune;
favorire la diffusione di valori educativi e corretti stili di vita.
Acri lancia il Premio GenP – Giovani che partecipano
13 Giugno 2025
Aperte fino al 14 settembre le candidature al premio per le organizzazioni del Terzo settore che incentivano la partecipazione giovanile
Non è vero che i giovani non partecipano e non si impegnano a migliorare il Paese. Lo fanno, ma non sempre all’interno delle organizzazioni tradizionali del Terzo settore. Sempre più spesso scelgono forme di impegno fluide, informali, legate a cause specifiche – come l’ambiente, i diritti civili e la giustizia sociale – e lontane da strutture composte e guidate prevalentemente da persone di generazioni passate. In questo scenario, molte realtà del Terzo settore stanno cercando nuove strade per coinvolgere le nuove generazioni anche all’interno dei propri processi decisionali.
In questo scenario nasce “GenP – Giovani che partecipano”, un premio promosso da Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria, dedicato alle organizzazioni del Terzo settore composte da giovani che valorizzino il protagonismo giovanile. Il premio si rivolge a realtà i cui organi di amministrazione siano composti o coinvolgano giovani under 35, incentivando la loro partecipazione attiva nella progettazione e realizzazione dei progetti. Il premio intende infatti portare alla luce e dare visibilità a esperienze significative di partecipazione giovanile.
Le organizzazioni vincitrici riceveranno un contributo di 10mila euro ciascuna e saranno premiate nel corso di un evento nazionale che si terrà nel mese di dicembre 2025.
Le candidature sono aperte fino al 14 settembre 2025 sul sito ufficiale www.genp.it, dove sono disponibili il regolamento completo e il modulo di partecipazione.
A novembre verrà annunciata la shortlist delle 10 organizzazioni finaliste e, tra queste, una giuria composta da esperti del settore e rappresentanti di Acri selezionerà le 3 organizzazioni vincitrici.
I componenti della giuria:
Ferruccio de Bortoli, giornalista
Lucrezia Ferrara, Young Advisory Board Fondazione Compagnia di San Paolo
Luca Gori, presidente Commissione Innovazione sociale di Acri
Clara Morelli, autrice Will Media
Vanessa Pallucchi, portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore
Tommaso Salaroli, cofondatore e CEO di Scomodo
Michele Sciscioli, capo Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale
Media partner dell’iniziativa sono Vita e Will, mentre Percorsi di Secondo Welfare realizzerà e presenterà, in occasione dell’evento di premiazione, un’indagine sul tasso di under 35 nei Cda delle organizzazioni del Terzo settore.
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa
10 Giugno 2025
Assegnate 6 borse di studio per programmi di vita e di studio all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione Carisbo
Sono stati premiati, presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, i 6 studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura. I 6 studenti potranno vivere e studiare per un trimestre fino ad un anno scolastico all’estero, accolti in una famiglia e una scuola del luogo e assistiti dai volontari locali.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Fondazione Intercultura e Fondazione Carisbo che risale al 2020-2021 e, grazie ad essa, 62 studentesse e studenti delle scuole secondarie di II grado – a cui si aggiungono i 6 studenti premiati quest’anno – hanno finora potuto vivere un’esperienza autentica delle diversità e acquisire nuove competenze utili per la loro vita personale e professionale.
Alla cerimonia di premiazione è intervenuta Maila Quaglia, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Carisbo, insieme a Vincenzo Morlini, past Consigliere di Amministrazione di Intercultura, poi Direttore Esecutivo di Intercultura e poi Presidente internazionale di AFS, alle famiglie dei giovani ambasciatori nel mondo e ai volontari di Intercultura, che proprio in questi mesi si stanno occupando della formazione degli studenti in partenza per prepararli alla loro esperienza.
I vincitori sono:
Sara, iscritta al Liceo E. Fermi di Bologna e in partenza per un programma scolastico semestrale in Brasile;
Steven, iscritto al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Thailandia;
Geremia, iscritto all’IIS G. Bruno di Medicina e in partenza per un programma annuale in Lettonia;
Francesca, iscritta all’IIS Montessori-Da Vinci di Porretta Terme e in partenza per un programma annuale in Perù;
Sabrina, iscritta al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma annuale in Honduras;
Matteo, iscritto al Liceo L. Bassi di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Messico.
Emozionati e felici per il traguardo raggiunto, alcuni ragazzi hanno così commentato la vincita della borsa di studio.
Geremia: «Quando ho scoperto di aver vinto, ho sentito come un ritorno brusco al presente. Quella che fino a poco prima sembrava solo un’idea improbabile era diventata concreta. È stato uno shock di consapevolezza. Ero felice, ma allo stesso tempo ero offuscato da tante altre emozioni, compresa la paura iniziale. Marco Aurelioperò, affermava che “ciò che ostacola l’azione, la promuove”, come se fosse proprio l’attrito, a dare lo slancio. Così il timore, invece di essere un intralcio, è ciò che valorizza la scelta.»
Sabrina: «Ho deciso di accettare questa sfida perché volevo mettermi in gioco davvero. Sentivo il bisogno di uscire dalla mia routine e conoscere un altro modo di vivere. L’Honduras, con la sua cultura e la sua lingua completamente nuove per me, mi è sembrato il luogo perfetto per farlo. So che sarà difficile, ma credo che le sfide più grandi siano anche le più formative.» Con loro erano presenti anche due ex vincitrici del concorso Intercultura e della borsa di studio FormazionEuropa, Sara Bonora, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Brasile a.s. 2023-24 e Matilde Mazzanti, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Cile a.s. 2023-24.
Ricerca Ipsos: l’esperienza con Intercultura decisiva per la propria vita per il 68% degli ex partecipanti
Partire con Intercultura non è solo un soggiorno all’estero, ma un’esperienza che lascia il segno per tutta la vita. Un’indagine Ipsos su 958 ex studenti, oggi tra i 20 e i 64 anni, lo conferma. Il 68% riconosce un impatto decisivo sulla propria identità e attribuisce ai volontari un ruolo chiave nel proprio percorso di crescita personale. Vivere e studiare all’estero con Intercultura permette di sviluppare competenze trasversali, fondamentali sia nella vita personale che in quella professionale.
Il 58% ha scelto destinazioni non convenzionali tra cui l’Asia, l’America Latina e l’Africa sviluppando un atteggiamento di apertura alla diversità culturale e competenze linguistiche: tutti parlano almeno un’altra lingua oltre all’inglese. Le soft skills ne escono rafforzate: il 97% migliora le relazioni, l’89% diventa più autonomo e il 74% si sente pronto alle sfide del mondo di oggi.
Sul piano personale, chi ha vissuto l’esperienza Intercultura denota una grande attenzione e accettazione delle diversità e una coscienza sociale evoluta e sensibile a tematiche di equità. E infine, il 65% si dichiara felice della propria vita, un aspetto che deriva dalla maggiore consapevolezza delle proprie risorse e da una marcata adattabilità di fronte ai cambiamenti. Intercultura non è solo un viaggio, ma un investimento nel futuro di sé stessi e del mondo intero.
Persone
Al via il canale di cofinanziamento del Fondo per la Repubblica Digitale
26 Maggio 2025
L’iniziativa
Annunciata dall’Impresa socialeFondo per la Repubblica Digitalel’attivazione di un canale di cofinanziamento da 5 milioni di euro, destinato a sostenere progetti ed iniziative congiunte orientate allo sviluppo delle competenze digitali e all’inclusione sociale, economica e lavorativa dei cittadini.
L’iniziativa, parte del Piano Strategico 2025–2026 approvato dal Comitato di Indirizzo Strategico del Fondo per la Repubblica Digitale, rappresenta uno strumento innovativo per attivare collaborazioni strategiche tra enti pubblici, privati e del Terzo Settore, con l’obiettivo di amplificare l’impatto delle azioni formative sul territorio.
Il canale di cofinanziamento, che mira ad attrarre risorse supplementari coerenti con le finalità del Fondo per la Repubblica Digitale, vuole inoltre favorire un confronto positivo con le esperienze di altri soggetti, portando avanti collaborazioni strategiche per arricchire reciprocamente la conoscenza, le pratiche e le esperienze sui temi relativi alla formazione e all’inclusione digitale. Questo approccio permette di amplificare l’impatto delle iniziative sostenute e di rafforzare la consapevolezza sul valore dell’investimento e della collaborazione per promuovere la formazione digitale e il reinserimento sociale delle categorie più fragili. Oltre a generare un effetto leva sulle risorse economiche messe in campo dal Fondo per la Repubblica Digitale e dagli interlocutori coinvolti, l’apertura del canale di cofinanziamento mira anche a sperimentare forme di innovazione, sia negli ambiti di intervento sia nelle modalità operative o metodologiche scelte.
Modalità di partecipazione
Il canale di cofinanziamento è aperto a soggetti pubblici e privati, con o senza scopo di lucro. Le iniziative e le progettualità promosse dovranno focalizzarsi su tematiche di interesse condiviso, attraverso tre modalità operative:
bandi pubblici elaborati e promossi congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori in funzione di enti erogatori;
progetti proposti direttamente da enti del Terzo Settore e sostenuti, almeno al 50%, da risorse interne e/o esterne provenienti da uno o più cofinanziatori;
iniziative elaborate e promosse congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori per la realizzazione di opportunità rivolte alla collettività in linea con la mission del Fondo per la Repubblica Digitale.
Il processo di selezione si articola in due momenti: una prima fase, in cui i soggetti interessati presentano la propria idea progettuale e una seconda fase, riservata esclusivamente alle idee ritenute idonee, in cui si procederà con la progettazione esecutiva. I criteri di selezione includono: coerenza con la missione del Fondo, originalità della proposta, assenza di contenuti già sottoposti o respinti, e assenza di interventi per l’acquisto e la costruzione di infrastrutture o esclusivamente finalizzate alla ricerca.
Le proposte potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili.
Risorse disponibili
Il Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale ha stanziato in totale 5 milioni di euro.
Fondazione, Comune e Chiesa di Bologna insieme per il progetto Bologna Serena per gli anziani
19 Maggio 2025
Investimento complessivo da 9 milioni di euro in tre anni per un progetto sulla qualità della vita delle persone over 65. Villa Serena come punto di riferimento per persone anziane
A Bologna la popolazione over 65, conta circa 96.000 persone, sono il 25% della popolazione. Saranno oltre 100 mila tra dieci anni e 109 mila tra venti. Di questi, quasi 55.000 hanno più di 75 anni e 36.000 superano gli 80 anni, mentre i centenari si avvicinano alle 250 unità. I livelli di autosufficienza non dipendono solo dall’età, ma diminuiscono con l’invecchiamento. Dall’indagine sulla qualità della vita realizzata dal Comune di Bologna sappiamo che oggi le persone che dichiarano di prendersi cura di un anziano sopra i 75 anni sono stimate in 17 mila. Il 33% degli over 65 a Bologna oggi abita da solo, percentuale che sale al 50% per gli over 80.
Da questi dati e da questa tendenza all’invecchiamento della popolazione e quindi dell’aspettativa di vita in città, parte il progettoBologna Serena per gli anziani.
Bologna Serena per gli anziani è il nuovo progetto con il quale Fondazione Carisbo, Comune e Chiesa di Bologna collaboreranno nei prossimi tre anni, a partire dal 2025, nel realizzare servizi di supporto, assistenza e inclusione sociale dedicati alla popolazione anziana e ai caregiver, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli over 65.
Bologna Serena per gli anziani ha gli obiettivi di:
innovare e rafforzare le risposte del sistema dei servizi mirati a rispondere ai bisogni della terza età;
sperimentare nuove risposte al cambiamento dei bisogni espressi dalla popolazione anziana alla luce delle mutazioni sociali e demografiche;
aggregare istituzioni, soggetti del terzo settore e comunità nel progettare e realizzare insieme un nuovo welfare per gli anziani.
Questi obiettivi saranno realizzati lungo tre assi strategici:
il domicilio come prospettiva prioritaria per il benessere dell’anziano;
la valorizzazione del ruolo del caregiver familiare e delle assistenti familiari;
la risposta a chi non entra nelle strutture residenziali sociosanitarie.
La convenzionetra gli enti sarà approvata nella prossima Giunta e prevede un investimento da parte della Fondazione Carisbo, che partecipa alla redazione delle linee guida e alle azioni, allo sviluppo, monitoraggio e valutazione del progetto, pari a 4,25 milioni di euro nell’arco di un triennio (di cui 1,25 milioni nel 2025, 1,5 milioni per il 2026 e 1,5 per il 2027).
Il Comune attuerà il progetto secondo le linee guida concordate, cofinanziandolo con ulteriori interventi nell’ambito delle risorse del proprio bilancio, per un valore di altri 4,5 milioni di euro nel triennio 2025/2027.
Questi fondi, pari a 9 milioni di euro in 3 anni, saranno destinati alle attività previste e gli enti collaboreranno nella gestione e il coordinamento delle azioni in collaborazione con gli enti e i soggetti del territorio garantendo la partecipazione della rete socio-sanitaria, in particolare Ausl di Bologna e Asp Città di Bologna, mentre la Chiesa di Bologna si impegna a collaborare al monitoraggio del progetto in sinergia con i propri servizi di ascolto territoriale.
Questo budget sarà suddiviso nel triennio su varie linee progettuali che riguardano:
interventi per i caregiver;
costruire una comunità dementia friendly;
potenziamento di telecontrollo, teleassistenza, telecompagnia;
servizi sociosanitari aperti;
promozione dell’invecchiamento in salute;
la creazione di un luogo e un team di riferimento in città sulle politiche per gli anziani.
A Villa Serena un punto di riferimento sulle politiche per le persone anziane
Sarà Villa Serena il punto di riferimento dove realizzare un luogo fisico in città per le famiglie, i cittadini, le associazioni e la comunità professionale sulle politiche per gli anziani. Lo spazio potrà essere allestito con mostre a tema, materiale informativo sulle opportunità esistenti, punti di informazione e orientamento per gli anziani sui temi della salute e dei servizi, uffici da dedicare all’organizzazione di eventi, gite o vacanze, locali e spazi aperti per lo svolgimento di attività di socializzazione, culturali e sportive.
Sarà sede di un team dedicato all’analisi del fenomeno dell’invecchiamento demografico e alla creazione di progettazioni innovative a partire dalla raccolta di dati affidabili e comparabili per monitorare i progressi delle azioni messe in campo e per la definizione delle politiche in questo ambito. Le nuove informazioni raccolte sui caregiver potranno offrire una maggior conoscenza delle conseguenze dell’assistenza informale sullo stress di chi si prende cura dei propri familiari, sulle diseguaglianze di genere ad esse connesse, sull’effettiva capacità di accesso ai servizi per le long term care, sulle diseguaglianze territoriali e servire alla produzione di conoscenze da mettere a disposizione della città per costruire il futuro welfare per gli anziani a Bologna.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo entra a far parte del Consorzio BI-REX di Bologna
23 Aprile 2025
Fondazione Carisbo annuncia la sua adesione al Consorzio BI-REX Big Data Innovation & Research Excellence, Competence Center nazionale e soggetto attuatore del Pnrr ad alta specializzazione sui Big Data, Industria 4.0 e Transizione 5.0.
La convenzione siglata, della durata di 3 anni e rinnovabile, darà avvio a forme di collaborazione sinergica, particolarmente focalizzate su iniziative per lo sviluppo economico del territorio, tramite la promozione di attività nell’ambito di Industria 4.0 di ricerca applicata, l’attivazione di progetti di innovazione e supporto all’imprenditorialità, nonché la messa a punto di percorsi di incubazione, accelerazione, orientamento e formazione.
Fondazione Carisbo e Consorzio BI-REX saranno così impegnate nella partecipazione congiunta a bandi europei, nazionali, regionali per la realizzazione di progetti di ricerca e formazione, attivando programmi di incubazione e accelerazione d’impresa, sostenendo la partecipazione delle rispettive startup a iniziative di networking e favorendone l’accesso, tramite tariffe agevolate, agli spazi di coworking nelle rispettive strutture.
Fondazione Carisbo è una fondazione di origine bancaria che persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo del territorio metropolitano di Bologna. Con il progetto BIGBO – Boost Innovation Garage, polo dedicato ai talenti, all’innovazione e alla trasformazione digitale, la Fondazione contribuisce nel diffondere una cultura imprenditoriale innovativa, generando un impatto tangibile e creando nuove opportunità di lavoro. BIGBO offre spazi di lavoro flessibili, multifunzionali e organizza tavole rotonde ed eventi incentrati su innovazione e tecnologia, programmi di accelerazione, attività di collegamento tra aziende consolidate e startup.
Il Competence Center BI-REX, con sede a Bologna, si configura come Public Private Partnership che raccoglie 64 player tra Università, Centri di Ricerca e Imprese di eccellenza, con l’obiettivo di supportare le aziende nei processi di innovazione, trasformazione digitale e sostenibilità, favorendo l’adozione delle tecnologie Industria 4.0 e 5.0 e il trasferimento tecnologico attraverso una vasta serie di servizi. Principale valore aggiunto di BI-REX è rappresentato dalla Linea Pilota, fabbrica digitale interconnessa completamente a disposizione delle imprese, in cui le tecnologie 4.0 and 5.0 sono integrate con quelle tradizionali.
Persone
Pubblicato il bando “Dritti al Punto” del Fondo per la Repubblica Digitale
22 Aprile 2025
Il contesto italiano
Lo sviluppo delle competenze digitali è uno degli obiettivi strategici dell’Unione europea, che mira a dotare almeno l’80% dei cittadini tra i 16 e i 74 anni di competenze digitali di base entro il 2030. A guidare questo processo è il quadro europeoDigComp 2.2, che individua cinque aree chiave – dalla sicurezza informatica, alla creazione di contenuti – ritenute essenziali per una piena partecipazione alla vita sociale e professionale. L’Italia, tuttavia, registra un significativo ritardo rispetto alla media UE: nel 2023 solo il 46% degli adulti possedeva competenze digitali almeno di base.
Il quadro è aggravato da divari generazionali e territoriali: tra i giovani (16-24 anni) la quota sale al 59%, mentre tra gli over 65 crolla al 19%, con le regioni del Sud ampiamente sotto la media UE (34%). Per colmare il ritardo, il PNRR ha attivato la misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, con l’obiettivo di formare 2 milioni di cittadini entro il 2026 attraverso 3000 Punti Digitale Facile. Sebbene la rete dei punti sia stata attivata, a marzo 2025, sono stati raggiunti circa 760 mila cittadini, pari al 38% dell’obiettivo, con risultati disomogenei tra le diverse regioni.
Bando Dritti al Punto
Il bando intende sostenere progetti di formazione all’interno dei Punti Digitale Facile, integrando le attività già pianificate e realizzate nell’ambito della misura M1C1 1.7.2 “Rete dei servizi di facilitazione digitale” del PNRR, al fine di potenziarne l’offerta formativa.
In particolare, si intende selezionare progetti formativi rivolti a tutti i cittadini, incentrati sui temi individuati dal quadro europeo DigComp 2.2, come l’alfabetizzazione su informazione e dati, ovvero la capacità di analizzare criticamente fonti e contenuti online e distinguere le informazioni affidabili dalle fake news; la sicurezza informatica, intesa come consapevolezza dei rischi digitali e capacità di proteggere dispositivi e dati personali; la creazione di contenuti digitali, anche con il supporto dell’Intelligenza Artificiale, promuovendo un uso consapevole e responsabile degli strumenti digitali e una riflessione sulle implicazioni etiche, sociali e legali dell’IA; infine, la comunicazione e collaborazione attraverso le tecnologie digitali, per incentivare l’uso attivo dei servizi digitali pubblici e privati (come l’uso di app quali Io e IT-Wallet, o servizi come Identità digitale, Domicilio digitale e Fascicolo sanitario elettronico), sviluppando strategie comunicative efficaci e inclusive nei diversi ambienti digitali.
Chi può partecipare
Le proposte possono essere presentate da Soggetti attuatori o Soggetti sub-attuatori della misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, che si occupino direttamente o indirettamente – per tramite di Soggetti realizzatori – della gestione di almeno un Punto Digitale Facile, o ancora da Soggetti realizzatori della misura, intesi come enti privati che abbiano sottoscritto un’apposita convenzione/contratto con un Soggetto attuatore/sub-attuatore per la co-gestione e co-progettazione delle attività presso uno o più Punti Digitale Facile.
Le proposte progettuali, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma Re@dy, entro le ore 11 del30 maggio 2025.
Composizione della lista congiunta di candidati al Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025/2026/2027 di Intesa Sanpaolo S.p.A.
28 Marzo 2025
Le Fondazioni aderenti al patto parasociale di consultazione e voto sottoscritto l’11 novembre 2024 in relazione all’Assemblea di Intesa Sanpaolo convocata per il 29 aprile 2025, anche sulla base degli orientamenti manifestati dal Consiglio di Amministrazione uscente della Banca per la composizione della lista dei candidati alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025−2027 e con l’intento di assicurare:
la composizione quantitativamente ottimale, avuto riguardo alla complessità organizzativa, di operatività e di governance della Banca e alle valutazioni espresse sulle dinamiche di funzionamento dell’Organo collegiale;
la continuità di azione ed il mantenimento del patrimonio informativo e di esperienze acquisito nel corso dei precedenti mandati;
un riscontro concreto alle esigenze di continuare a esprimere scelte di elevata qualità, diversità, complementarità e di integrare nuove competenze strategiche, professionalità e personalità, al fine di dare continuità alle capacità di approfondimento e di dibattito in tutte le complesse materie di competenza del Consiglio e del Comitato per il Controllo sulla Gestione, e permettere un’adeguata costituzione e funzionalità dei Comitati endo−consiliari;
hanno depositato in data 27 marzo 2025 la seguente lista di 17 candidati così articolata:
SEZIONE 1
GIAN MARIA GROS-PIETRO
PAOLA TAGLIAVINI
CARLO MESSINA
MARIANGELA ZAPPIA
FRANCO CERUTI
PAOLO MARIA VITTORIO GRANDI
LUCIANO NEBBIA
LIANA LOGIURATO
PIETRO PREVITALI
MARIA ALESSANDRA STEFANELLI
BRUNO MARIA PARIGI
DONATELLA BUSSO
SILVIA MERLO
PAOLO MESSA
SEZIONE 2
FABRIZIO MOSCA
MARIELLA TAGLIABUE
MAURA CAMPRA
Nel medesimo contesto, le Fondazioni hanno proposto (i) di determinare in 19 il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da nominare, (ii) di riconfermare il Prof. Gian Maria Gros−Pietro quale Presidente del Consiglio di Amministrazione e (iii) di nominare la Prof.a Paola Tagliavini quale Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione; nonché (iv) di indicare il Dott. Carlo Messina come profilo ideale per la posizione di Consigliere Delegato e CEO, nell’ambito della lista presentata, ferme restando le piene prerogative proprie del Consiglio di Amministrazione che sarà nominato, in ragione dei poteri definiti dallo Statuto sociale.
Alla luce dei risultati conseguiti nell’ultimo decennio dalla Banca, che hanno posto Intesa Sanpaolo in una posizione di vertice assoluto tra le banche europee, sia per l’affidabilità sia per il sostegno allo sviluppo del Paese, i Presidenti delle Fondazioni, nella loro connaturata rappresentanza di azionisti istituzionali di lungo termine, esprimono vivo apprezzamento per la visione e la gestione altamente efficace da parte del CEO e conseguentemente auspicano che il Dr. Carlo Messina possa garantire il suo ruolo di leadership nella Banca anche per i successivi mandati.
Infine, le Fondazioni hanno proposto, in linea con quanto evidenziato dal Consiglio uscente, la conferma degli emolumenti per i consiglieri che non siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione e l’incremento del compenso fisso specifico per i consiglieri che siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione nonché del compenso additivo del Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione.
Sviluppo del territorio
Aperto il bando Fairplay (terza sessione erogativa 2025)
28 Marzo 2025
Per l’area Sviluppo del territorio (settore Educazione, istruzione e formazione) e la missione “Formazione del capitale umano”, con specifico riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile SDG n° 4 “Istruzione di qualità” e SDG n° 9 “Imprese, innovazione e infrastrutture”, il bando Fairplay accessibile fino al 5 maggio rende disponibili risorse per 150.000 euro allo scopo di:
promuovere l’idea di sport inclusivo, aperto a tutti, capace di incidere positivamente sulla coesione sociale della comunità territoriale;
incentivare la rigenerazione di spazi in un’ottica di condivisione e cura del bene comune;
favorire la diffusione di valori educativi e corretti stili di vita.
Acri lancia il Premio GenP – Giovani che partecipano
13 Giugno 2025
Aperte fino al 14 settembre le candidature al premio per le organizzazioni del Terzo settore che incentivano la partecipazione giovanile
Non è vero che i giovani non partecipano e non si impegnano a migliorare il Paese. Lo fanno, ma non sempre all’interno delle organizzazioni tradizionali del Terzo settore. Sempre più spesso scelgono forme di impegno fluide, informali, legate a cause specifiche – come l’ambiente, i diritti civili e la giustizia sociale – e lontane da strutture composte e guidate prevalentemente da persone di generazioni passate. In questo scenario, molte realtà del Terzo settore stanno cercando nuove strade per coinvolgere le nuove generazioni anche all’interno dei propri processi decisionali.
In questo scenario nasce “GenP – Giovani che partecipano”, un premio promosso da Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria, dedicato alle organizzazioni del Terzo settore composte da giovani che valorizzino il protagonismo giovanile. Il premio si rivolge a realtà i cui organi di amministrazione siano composti o coinvolgano giovani under 35, incentivando la loro partecipazione attiva nella progettazione e realizzazione dei progetti. Il premio intende infatti portare alla luce e dare visibilità a esperienze significative di partecipazione giovanile.
Le organizzazioni vincitrici riceveranno un contributo di 10mila euro ciascuna e saranno premiate nel corso di un evento nazionale che si terrà nel mese di dicembre 2025.
Le candidature sono aperte fino al 14 settembre 2025 sul sito ufficiale www.genp.it, dove sono disponibili il regolamento completo e il modulo di partecipazione.
A novembre verrà annunciata la shortlist delle 10 organizzazioni finaliste e, tra queste, una giuria composta da esperti del settore e rappresentanti di Acri selezionerà le 3 organizzazioni vincitrici.
I componenti della giuria:
Ferruccio de Bortoli, giornalista
Lucrezia Ferrara, Young Advisory Board Fondazione Compagnia di San Paolo
Luca Gori, presidente Commissione Innovazione sociale di Acri
Clara Morelli, autrice Will Media
Vanessa Pallucchi, portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore
Tommaso Salaroli, cofondatore e CEO di Scomodo
Michele Sciscioli, capo Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale
Media partner dell’iniziativa sono Vita e Will, mentre Percorsi di Secondo Welfare realizzerà e presenterà, in occasione dell’evento di premiazione, un’indagine sul tasso di under 35 nei Cda delle organizzazioni del Terzo settore.
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa
10 Giugno 2025
Assegnate 6 borse di studio per programmi di vita e di studio all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione Carisbo
Sono stati premiati, presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, i 6 studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura. I 6 studenti potranno vivere e studiare per un trimestre fino ad un anno scolastico all’estero, accolti in una famiglia e una scuola del luogo e assistiti dai volontari locali.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Fondazione Intercultura e Fondazione Carisbo che risale al 2020-2021 e, grazie ad essa, 62 studentesse e studenti delle scuole secondarie di II grado – a cui si aggiungono i 6 studenti premiati quest’anno – hanno finora potuto vivere un’esperienza autentica delle diversità e acquisire nuove competenze utili per la loro vita personale e professionale.
Alla cerimonia di premiazione è intervenuta Maila Quaglia, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Carisbo, insieme a Vincenzo Morlini, past Consigliere di Amministrazione di Intercultura, poi Direttore Esecutivo di Intercultura e poi Presidente internazionale di AFS, alle famiglie dei giovani ambasciatori nel mondo e ai volontari di Intercultura, che proprio in questi mesi si stanno occupando della formazione degli studenti in partenza per prepararli alla loro esperienza.
I vincitori sono:
Sara, iscritta al Liceo E. Fermi di Bologna e in partenza per un programma scolastico semestrale in Brasile;
Steven, iscritto al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Thailandia;
Geremia, iscritto all’IIS G. Bruno di Medicina e in partenza per un programma annuale in Lettonia;
Francesca, iscritta all’IIS Montessori-Da Vinci di Porretta Terme e in partenza per un programma annuale in Perù;
Sabrina, iscritta al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma annuale in Honduras;
Matteo, iscritto al Liceo L. Bassi di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Messico.
Emozionati e felici per il traguardo raggiunto, alcuni ragazzi hanno così commentato la vincita della borsa di studio.
Geremia: «Quando ho scoperto di aver vinto, ho sentito come un ritorno brusco al presente. Quella che fino a poco prima sembrava solo un’idea improbabile era diventata concreta. È stato uno shock di consapevolezza. Ero felice, ma allo stesso tempo ero offuscato da tante altre emozioni, compresa la paura iniziale. Marco Aurelioperò, affermava che “ciò che ostacola l’azione, la promuove”, come se fosse proprio l’attrito, a dare lo slancio. Così il timore, invece di essere un intralcio, è ciò che valorizza la scelta.»
Sabrina: «Ho deciso di accettare questa sfida perché volevo mettermi in gioco davvero. Sentivo il bisogno di uscire dalla mia routine e conoscere un altro modo di vivere. L’Honduras, con la sua cultura e la sua lingua completamente nuove per me, mi è sembrato il luogo perfetto per farlo. So che sarà difficile, ma credo che le sfide più grandi siano anche le più formative.» Con loro erano presenti anche due ex vincitrici del concorso Intercultura e della borsa di studio FormazionEuropa, Sara Bonora, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Brasile a.s. 2023-24 e Matilde Mazzanti, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Cile a.s. 2023-24.
Ricerca Ipsos: l’esperienza con Intercultura decisiva per la propria vita per il 68% degli ex partecipanti
Partire con Intercultura non è solo un soggiorno all’estero, ma un’esperienza che lascia il segno per tutta la vita. Un’indagine Ipsos su 958 ex studenti, oggi tra i 20 e i 64 anni, lo conferma. Il 68% riconosce un impatto decisivo sulla propria identità e attribuisce ai volontari un ruolo chiave nel proprio percorso di crescita personale. Vivere e studiare all’estero con Intercultura permette di sviluppare competenze trasversali, fondamentali sia nella vita personale che in quella professionale.
Il 58% ha scelto destinazioni non convenzionali tra cui l’Asia, l’America Latina e l’Africa sviluppando un atteggiamento di apertura alla diversità culturale e competenze linguistiche: tutti parlano almeno un’altra lingua oltre all’inglese. Le soft skills ne escono rafforzate: il 97% migliora le relazioni, l’89% diventa più autonomo e il 74% si sente pronto alle sfide del mondo di oggi.
Sul piano personale, chi ha vissuto l’esperienza Intercultura denota una grande attenzione e accettazione delle diversità e una coscienza sociale evoluta e sensibile a tematiche di equità. E infine, il 65% si dichiara felice della propria vita, un aspetto che deriva dalla maggiore consapevolezza delle proprie risorse e da una marcata adattabilità di fronte ai cambiamenti. Intercultura non è solo un viaggio, ma un investimento nel futuro di sé stessi e del mondo intero.
Persone
Al via il canale di cofinanziamento del Fondo per la Repubblica Digitale
26 Maggio 2025
L’iniziativa
Annunciata dall’Impresa socialeFondo per la Repubblica Digitalel’attivazione di un canale di cofinanziamento da 5 milioni di euro, destinato a sostenere progetti ed iniziative congiunte orientate allo sviluppo delle competenze digitali e all’inclusione sociale, economica e lavorativa dei cittadini.
L’iniziativa, parte del Piano Strategico 2025–2026 approvato dal Comitato di Indirizzo Strategico del Fondo per la Repubblica Digitale, rappresenta uno strumento innovativo per attivare collaborazioni strategiche tra enti pubblici, privati e del Terzo Settore, con l’obiettivo di amplificare l’impatto delle azioni formative sul territorio.
Il canale di cofinanziamento, che mira ad attrarre risorse supplementari coerenti con le finalità del Fondo per la Repubblica Digitale, vuole inoltre favorire un confronto positivo con le esperienze di altri soggetti, portando avanti collaborazioni strategiche per arricchire reciprocamente la conoscenza, le pratiche e le esperienze sui temi relativi alla formazione e all’inclusione digitale. Questo approccio permette di amplificare l’impatto delle iniziative sostenute e di rafforzare la consapevolezza sul valore dell’investimento e della collaborazione per promuovere la formazione digitale e il reinserimento sociale delle categorie più fragili. Oltre a generare un effetto leva sulle risorse economiche messe in campo dal Fondo per la Repubblica Digitale e dagli interlocutori coinvolti, l’apertura del canale di cofinanziamento mira anche a sperimentare forme di innovazione, sia negli ambiti di intervento sia nelle modalità operative o metodologiche scelte.
Modalità di partecipazione
Il canale di cofinanziamento è aperto a soggetti pubblici e privati, con o senza scopo di lucro. Le iniziative e le progettualità promosse dovranno focalizzarsi su tematiche di interesse condiviso, attraverso tre modalità operative:
bandi pubblici elaborati e promossi congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori in funzione di enti erogatori;
progetti proposti direttamente da enti del Terzo Settore e sostenuti, almeno al 50%, da risorse interne e/o esterne provenienti da uno o più cofinanziatori;
iniziative elaborate e promosse congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori per la realizzazione di opportunità rivolte alla collettività in linea con la mission del Fondo per la Repubblica Digitale.
Il processo di selezione si articola in due momenti: una prima fase, in cui i soggetti interessati presentano la propria idea progettuale e una seconda fase, riservata esclusivamente alle idee ritenute idonee, in cui si procederà con la progettazione esecutiva. I criteri di selezione includono: coerenza con la missione del Fondo, originalità della proposta, assenza di contenuti già sottoposti o respinti, e assenza di interventi per l’acquisto e la costruzione di infrastrutture o esclusivamente finalizzate alla ricerca.
Le proposte potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili.
Risorse disponibili
Il Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale ha stanziato in totale 5 milioni di euro.
Fondazione, Comune e Chiesa di Bologna insieme per il progetto Bologna Serena per gli anziani
19 Maggio 2025
Investimento complessivo da 9 milioni di euro in tre anni per un progetto sulla qualità della vita delle persone over 65. Villa Serena come punto di riferimento per persone anziane
A Bologna la popolazione over 65, conta circa 96.000 persone, sono il 25% della popolazione. Saranno oltre 100 mila tra dieci anni e 109 mila tra venti. Di questi, quasi 55.000 hanno più di 75 anni e 36.000 superano gli 80 anni, mentre i centenari si avvicinano alle 250 unità. I livelli di autosufficienza non dipendono solo dall’età, ma diminuiscono con l’invecchiamento. Dall’indagine sulla qualità della vita realizzata dal Comune di Bologna sappiamo che oggi le persone che dichiarano di prendersi cura di un anziano sopra i 75 anni sono stimate in 17 mila. Il 33% degli over 65 a Bologna oggi abita da solo, percentuale che sale al 50% per gli over 80.
Da questi dati e da questa tendenza all’invecchiamento della popolazione e quindi dell’aspettativa di vita in città, parte il progettoBologna Serena per gli anziani.
Bologna Serena per gli anziani è il nuovo progetto con il quale Fondazione Carisbo, Comune e Chiesa di Bologna collaboreranno nei prossimi tre anni, a partire dal 2025, nel realizzare servizi di supporto, assistenza e inclusione sociale dedicati alla popolazione anziana e ai caregiver, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli over 65.
Bologna Serena per gli anziani ha gli obiettivi di:
innovare e rafforzare le risposte del sistema dei servizi mirati a rispondere ai bisogni della terza età;
sperimentare nuove risposte al cambiamento dei bisogni espressi dalla popolazione anziana alla luce delle mutazioni sociali e demografiche;
aggregare istituzioni, soggetti del terzo settore e comunità nel progettare e realizzare insieme un nuovo welfare per gli anziani.
Questi obiettivi saranno realizzati lungo tre assi strategici:
il domicilio come prospettiva prioritaria per il benessere dell’anziano;
la valorizzazione del ruolo del caregiver familiare e delle assistenti familiari;
la risposta a chi non entra nelle strutture residenziali sociosanitarie.
La convenzionetra gli enti sarà approvata nella prossima Giunta e prevede un investimento da parte della Fondazione Carisbo, che partecipa alla redazione delle linee guida e alle azioni, allo sviluppo, monitoraggio e valutazione del progetto, pari a 4,25 milioni di euro nell’arco di un triennio (di cui 1,25 milioni nel 2025, 1,5 milioni per il 2026 e 1,5 per il 2027).
Il Comune attuerà il progetto secondo le linee guida concordate, cofinanziandolo con ulteriori interventi nell’ambito delle risorse del proprio bilancio, per un valore di altri 4,5 milioni di euro nel triennio 2025/2027.
Questi fondi, pari a 9 milioni di euro in 3 anni, saranno destinati alle attività previste e gli enti collaboreranno nella gestione e il coordinamento delle azioni in collaborazione con gli enti e i soggetti del territorio garantendo la partecipazione della rete socio-sanitaria, in particolare Ausl di Bologna e Asp Città di Bologna, mentre la Chiesa di Bologna si impegna a collaborare al monitoraggio del progetto in sinergia con i propri servizi di ascolto territoriale.
Questo budget sarà suddiviso nel triennio su varie linee progettuali che riguardano:
interventi per i caregiver;
costruire una comunità dementia friendly;
potenziamento di telecontrollo, teleassistenza, telecompagnia;
servizi sociosanitari aperti;
promozione dell’invecchiamento in salute;
la creazione di un luogo e un team di riferimento in città sulle politiche per gli anziani.
A Villa Serena un punto di riferimento sulle politiche per le persone anziane
Sarà Villa Serena il punto di riferimento dove realizzare un luogo fisico in città per le famiglie, i cittadini, le associazioni e la comunità professionale sulle politiche per gli anziani. Lo spazio potrà essere allestito con mostre a tema, materiale informativo sulle opportunità esistenti, punti di informazione e orientamento per gli anziani sui temi della salute e dei servizi, uffici da dedicare all’organizzazione di eventi, gite o vacanze, locali e spazi aperti per lo svolgimento di attività di socializzazione, culturali e sportive.
Sarà sede di un team dedicato all’analisi del fenomeno dell’invecchiamento demografico e alla creazione di progettazioni innovative a partire dalla raccolta di dati affidabili e comparabili per monitorare i progressi delle azioni messe in campo e per la definizione delle politiche in questo ambito. Le nuove informazioni raccolte sui caregiver potranno offrire una maggior conoscenza delle conseguenze dell’assistenza informale sullo stress di chi si prende cura dei propri familiari, sulle diseguaglianze di genere ad esse connesse, sull’effettiva capacità di accesso ai servizi per le long term care, sulle diseguaglianze territoriali e servire alla produzione di conoscenze da mettere a disposizione della città per costruire il futuro welfare per gli anziani a Bologna.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo entra a far parte del Consorzio BI-REX di Bologna
23 Aprile 2025
Fondazione Carisbo annuncia la sua adesione al Consorzio BI-REX Big Data Innovation & Research Excellence, Competence Center nazionale e soggetto attuatore del Pnrr ad alta specializzazione sui Big Data, Industria 4.0 e Transizione 5.0.
La convenzione siglata, della durata di 3 anni e rinnovabile, darà avvio a forme di collaborazione sinergica, particolarmente focalizzate su iniziative per lo sviluppo economico del territorio, tramite la promozione di attività nell’ambito di Industria 4.0 di ricerca applicata, l’attivazione di progetti di innovazione e supporto all’imprenditorialità, nonché la messa a punto di percorsi di incubazione, accelerazione, orientamento e formazione.
Fondazione Carisbo e Consorzio BI-REX saranno così impegnate nella partecipazione congiunta a bandi europei, nazionali, regionali per la realizzazione di progetti di ricerca e formazione, attivando programmi di incubazione e accelerazione d’impresa, sostenendo la partecipazione delle rispettive startup a iniziative di networking e favorendone l’accesso, tramite tariffe agevolate, agli spazi di coworking nelle rispettive strutture.
Fondazione Carisbo è una fondazione di origine bancaria che persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo del territorio metropolitano di Bologna. Con il progetto BIGBO – Boost Innovation Garage, polo dedicato ai talenti, all’innovazione e alla trasformazione digitale, la Fondazione contribuisce nel diffondere una cultura imprenditoriale innovativa, generando un impatto tangibile e creando nuove opportunità di lavoro. BIGBO offre spazi di lavoro flessibili, multifunzionali e organizza tavole rotonde ed eventi incentrati su innovazione e tecnologia, programmi di accelerazione, attività di collegamento tra aziende consolidate e startup.
Il Competence Center BI-REX, con sede a Bologna, si configura come Public Private Partnership che raccoglie 64 player tra Università, Centri di Ricerca e Imprese di eccellenza, con l’obiettivo di supportare le aziende nei processi di innovazione, trasformazione digitale e sostenibilità, favorendo l’adozione delle tecnologie Industria 4.0 e 5.0 e il trasferimento tecnologico attraverso una vasta serie di servizi. Principale valore aggiunto di BI-REX è rappresentato dalla Linea Pilota, fabbrica digitale interconnessa completamente a disposizione delle imprese, in cui le tecnologie 4.0 and 5.0 sono integrate con quelle tradizionali.
Persone
Pubblicato il bando “Dritti al Punto” del Fondo per la Repubblica Digitale
22 Aprile 2025
Il contesto italiano
Lo sviluppo delle competenze digitali è uno degli obiettivi strategici dell’Unione europea, che mira a dotare almeno l’80% dei cittadini tra i 16 e i 74 anni di competenze digitali di base entro il 2030. A guidare questo processo è il quadro europeoDigComp 2.2, che individua cinque aree chiave – dalla sicurezza informatica, alla creazione di contenuti – ritenute essenziali per una piena partecipazione alla vita sociale e professionale. L’Italia, tuttavia, registra un significativo ritardo rispetto alla media UE: nel 2023 solo il 46% degli adulti possedeva competenze digitali almeno di base.
Il quadro è aggravato da divari generazionali e territoriali: tra i giovani (16-24 anni) la quota sale al 59%, mentre tra gli over 65 crolla al 19%, con le regioni del Sud ampiamente sotto la media UE (34%). Per colmare il ritardo, il PNRR ha attivato la misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, con l’obiettivo di formare 2 milioni di cittadini entro il 2026 attraverso 3000 Punti Digitale Facile. Sebbene la rete dei punti sia stata attivata, a marzo 2025, sono stati raggiunti circa 760 mila cittadini, pari al 38% dell’obiettivo, con risultati disomogenei tra le diverse regioni.
Bando Dritti al Punto
Il bando intende sostenere progetti di formazione all’interno dei Punti Digitale Facile, integrando le attività già pianificate e realizzate nell’ambito della misura M1C1 1.7.2 “Rete dei servizi di facilitazione digitale” del PNRR, al fine di potenziarne l’offerta formativa.
In particolare, si intende selezionare progetti formativi rivolti a tutti i cittadini, incentrati sui temi individuati dal quadro europeo DigComp 2.2, come l’alfabetizzazione su informazione e dati, ovvero la capacità di analizzare criticamente fonti e contenuti online e distinguere le informazioni affidabili dalle fake news; la sicurezza informatica, intesa come consapevolezza dei rischi digitali e capacità di proteggere dispositivi e dati personali; la creazione di contenuti digitali, anche con il supporto dell’Intelligenza Artificiale, promuovendo un uso consapevole e responsabile degli strumenti digitali e una riflessione sulle implicazioni etiche, sociali e legali dell’IA; infine, la comunicazione e collaborazione attraverso le tecnologie digitali, per incentivare l’uso attivo dei servizi digitali pubblici e privati (come l’uso di app quali Io e IT-Wallet, o servizi come Identità digitale, Domicilio digitale e Fascicolo sanitario elettronico), sviluppando strategie comunicative efficaci e inclusive nei diversi ambienti digitali.
Chi può partecipare
Le proposte possono essere presentate da Soggetti attuatori o Soggetti sub-attuatori della misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, che si occupino direttamente o indirettamente – per tramite di Soggetti realizzatori – della gestione di almeno un Punto Digitale Facile, o ancora da Soggetti realizzatori della misura, intesi come enti privati che abbiano sottoscritto un’apposita convenzione/contratto con un Soggetto attuatore/sub-attuatore per la co-gestione e co-progettazione delle attività presso uno o più Punti Digitale Facile.
Le proposte progettuali, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma Re@dy, entro le ore 11 del30 maggio 2025.
Composizione della lista congiunta di candidati al Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025/2026/2027 di Intesa Sanpaolo S.p.A.
28 Marzo 2025
Le Fondazioni aderenti al patto parasociale di consultazione e voto sottoscritto l’11 novembre 2024 in relazione all’Assemblea di Intesa Sanpaolo convocata per il 29 aprile 2025, anche sulla base degli orientamenti manifestati dal Consiglio di Amministrazione uscente della Banca per la composizione della lista dei candidati alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025−2027 e con l’intento di assicurare:
la composizione quantitativamente ottimale, avuto riguardo alla complessità organizzativa, di operatività e di governance della Banca e alle valutazioni espresse sulle dinamiche di funzionamento dell’Organo collegiale;
la continuità di azione ed il mantenimento del patrimonio informativo e di esperienze acquisito nel corso dei precedenti mandati;
un riscontro concreto alle esigenze di continuare a esprimere scelte di elevata qualità, diversità, complementarità e di integrare nuove competenze strategiche, professionalità e personalità, al fine di dare continuità alle capacità di approfondimento e di dibattito in tutte le complesse materie di competenza del Consiglio e del Comitato per il Controllo sulla Gestione, e permettere un’adeguata costituzione e funzionalità dei Comitati endo−consiliari;
hanno depositato in data 27 marzo 2025 la seguente lista di 17 candidati così articolata:
SEZIONE 1
GIAN MARIA GROS-PIETRO
PAOLA TAGLIAVINI
CARLO MESSINA
MARIANGELA ZAPPIA
FRANCO CERUTI
PAOLO MARIA VITTORIO GRANDI
LUCIANO NEBBIA
LIANA LOGIURATO
PIETRO PREVITALI
MARIA ALESSANDRA STEFANELLI
BRUNO MARIA PARIGI
DONATELLA BUSSO
SILVIA MERLO
PAOLO MESSA
SEZIONE 2
FABRIZIO MOSCA
MARIELLA TAGLIABUE
MAURA CAMPRA
Nel medesimo contesto, le Fondazioni hanno proposto (i) di determinare in 19 il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da nominare, (ii) di riconfermare il Prof. Gian Maria Gros−Pietro quale Presidente del Consiglio di Amministrazione e (iii) di nominare la Prof.a Paola Tagliavini quale Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione; nonché (iv) di indicare il Dott. Carlo Messina come profilo ideale per la posizione di Consigliere Delegato e CEO, nell’ambito della lista presentata, ferme restando le piene prerogative proprie del Consiglio di Amministrazione che sarà nominato, in ragione dei poteri definiti dallo Statuto sociale.
Alla luce dei risultati conseguiti nell’ultimo decennio dalla Banca, che hanno posto Intesa Sanpaolo in una posizione di vertice assoluto tra le banche europee, sia per l’affidabilità sia per il sostegno allo sviluppo del Paese, i Presidenti delle Fondazioni, nella loro connaturata rappresentanza di azionisti istituzionali di lungo termine, esprimono vivo apprezzamento per la visione e la gestione altamente efficace da parte del CEO e conseguentemente auspicano che il Dr. Carlo Messina possa garantire il suo ruolo di leadership nella Banca anche per i successivi mandati.
Infine, le Fondazioni hanno proposto, in linea con quanto evidenziato dal Consiglio uscente, la conferma degli emolumenti per i consiglieri che non siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione e l’incremento del compenso fisso specifico per i consiglieri che siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione nonché del compenso additivo del Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione.
Sviluppo del territorio
Aperto il bando Fairplay (terza sessione erogativa 2025)
28 Marzo 2025
Per l’area Sviluppo del territorio (settore Educazione, istruzione e formazione) e la missione “Formazione del capitale umano”, con specifico riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile SDG n° 4 “Istruzione di qualità” e SDG n° 9 “Imprese, innovazione e infrastrutture”, il bando Fairplay accessibile fino al 5 maggio rende disponibili risorse per 150.000 euro allo scopo di:
promuovere l’idea di sport inclusivo, aperto a tutti, capace di incidere positivamente sulla coesione sociale della comunità territoriale;
incentivare la rigenerazione di spazi in un’ottica di condivisione e cura del bene comune;
favorire la diffusione di valori educativi e corretti stili di vita.
Acri lancia il Premio GenP – Giovani che partecipano
13 Giugno 2025
Aperte fino al 14 settembre le candidature al premio per le organizzazioni del Terzo settore che incentivano la partecipazione giovanile
Non è vero che i giovani non partecipano e non si impegnano a migliorare il Paese. Lo fanno, ma non sempre all’interno delle organizzazioni tradizionali del Terzo settore. Sempre più spesso scelgono forme di impegno fluide, informali, legate a cause specifiche – come l’ambiente, i diritti civili e la giustizia sociale – e lontane da strutture composte e guidate prevalentemente da persone di generazioni passate. In questo scenario, molte realtà del Terzo settore stanno cercando nuove strade per coinvolgere le nuove generazioni anche all’interno dei propri processi decisionali.
In questo scenario nasce “GenP – Giovani che partecipano”, un premio promosso da Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria, dedicato alle organizzazioni del Terzo settore composte da giovani che valorizzino il protagonismo giovanile. Il premio si rivolge a realtà i cui organi di amministrazione siano composti o coinvolgano giovani under 35, incentivando la loro partecipazione attiva nella progettazione e realizzazione dei progetti. Il premio intende infatti portare alla luce e dare visibilità a esperienze significative di partecipazione giovanile.
Le organizzazioni vincitrici riceveranno un contributo di 10mila euro ciascuna e saranno premiate nel corso di un evento nazionale che si terrà nel mese di dicembre 2025.
Le candidature sono aperte fino al 14 settembre 2025 sul sito ufficiale www.genp.it, dove sono disponibili il regolamento completo e il modulo di partecipazione.
A novembre verrà annunciata la shortlist delle 10 organizzazioni finaliste e, tra queste, una giuria composta da esperti del settore e rappresentanti di Acri selezionerà le 3 organizzazioni vincitrici.
I componenti della giuria:
Ferruccio de Bortoli, giornalista
Lucrezia Ferrara, Young Advisory Board Fondazione Compagnia di San Paolo
Luca Gori, presidente Commissione Innovazione sociale di Acri
Clara Morelli, autrice Will Media
Vanessa Pallucchi, portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore
Tommaso Salaroli, cofondatore e CEO di Scomodo
Michele Sciscioli, capo Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale
Media partner dell’iniziativa sono Vita e Will, mentre Percorsi di Secondo Welfare realizzerà e presenterà, in occasione dell’evento di premiazione, un’indagine sul tasso di under 35 nei Cda delle organizzazioni del Terzo settore.
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa
10 Giugno 2025
Assegnate 6 borse di studio per programmi di vita e di studio all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione Carisbo
Sono stati premiati, presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, i 6 studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura. I 6 studenti potranno vivere e studiare per un trimestre fino ad un anno scolastico all’estero, accolti in una famiglia e una scuola del luogo e assistiti dai volontari locali.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Fondazione Intercultura e Fondazione Carisbo che risale al 2020-2021 e, grazie ad essa, 62 studentesse e studenti delle scuole secondarie di II grado – a cui si aggiungono i 6 studenti premiati quest’anno – hanno finora potuto vivere un’esperienza autentica delle diversità e acquisire nuove competenze utili per la loro vita personale e professionale.
Alla cerimonia di premiazione è intervenuta Maila Quaglia, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Carisbo, insieme a Vincenzo Morlini, past Consigliere di Amministrazione di Intercultura, poi Direttore Esecutivo di Intercultura e poi Presidente internazionale di AFS, alle famiglie dei giovani ambasciatori nel mondo e ai volontari di Intercultura, che proprio in questi mesi si stanno occupando della formazione degli studenti in partenza per prepararli alla loro esperienza.
I vincitori sono:
Sara, iscritta al Liceo E. Fermi di Bologna e in partenza per un programma scolastico semestrale in Brasile;
Steven, iscritto al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Thailandia;
Geremia, iscritto all’IIS G. Bruno di Medicina e in partenza per un programma annuale in Lettonia;
Francesca, iscritta all’IIS Montessori-Da Vinci di Porretta Terme e in partenza per un programma annuale in Perù;
Sabrina, iscritta al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma annuale in Honduras;
Matteo, iscritto al Liceo L. Bassi di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Messico.
Emozionati e felici per il traguardo raggiunto, alcuni ragazzi hanno così commentato la vincita della borsa di studio.
Geremia: «Quando ho scoperto di aver vinto, ho sentito come un ritorno brusco al presente. Quella che fino a poco prima sembrava solo un’idea improbabile era diventata concreta. È stato uno shock di consapevolezza. Ero felice, ma allo stesso tempo ero offuscato da tante altre emozioni, compresa la paura iniziale. Marco Aurelioperò, affermava che “ciò che ostacola l’azione, la promuove”, come se fosse proprio l’attrito, a dare lo slancio. Così il timore, invece di essere un intralcio, è ciò che valorizza la scelta.»
Sabrina: «Ho deciso di accettare questa sfida perché volevo mettermi in gioco davvero. Sentivo il bisogno di uscire dalla mia routine e conoscere un altro modo di vivere. L’Honduras, con la sua cultura e la sua lingua completamente nuove per me, mi è sembrato il luogo perfetto per farlo. So che sarà difficile, ma credo che le sfide più grandi siano anche le più formative.» Con loro erano presenti anche due ex vincitrici del concorso Intercultura e della borsa di studio FormazionEuropa, Sara Bonora, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Brasile a.s. 2023-24 e Matilde Mazzanti, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Cile a.s. 2023-24.
Ricerca Ipsos: l’esperienza con Intercultura decisiva per la propria vita per il 68% degli ex partecipanti
Partire con Intercultura non è solo un soggiorno all’estero, ma un’esperienza che lascia il segno per tutta la vita. Un’indagine Ipsos su 958 ex studenti, oggi tra i 20 e i 64 anni, lo conferma. Il 68% riconosce un impatto decisivo sulla propria identità e attribuisce ai volontari un ruolo chiave nel proprio percorso di crescita personale. Vivere e studiare all’estero con Intercultura permette di sviluppare competenze trasversali, fondamentali sia nella vita personale che in quella professionale.
Il 58% ha scelto destinazioni non convenzionali tra cui l’Asia, l’America Latina e l’Africa sviluppando un atteggiamento di apertura alla diversità culturale e competenze linguistiche: tutti parlano almeno un’altra lingua oltre all’inglese. Le soft skills ne escono rafforzate: il 97% migliora le relazioni, l’89% diventa più autonomo e il 74% si sente pronto alle sfide del mondo di oggi.
Sul piano personale, chi ha vissuto l’esperienza Intercultura denota una grande attenzione e accettazione delle diversità e una coscienza sociale evoluta e sensibile a tematiche di equità. E infine, il 65% si dichiara felice della propria vita, un aspetto che deriva dalla maggiore consapevolezza delle proprie risorse e da una marcata adattabilità di fronte ai cambiamenti. Intercultura non è solo un viaggio, ma un investimento nel futuro di sé stessi e del mondo intero.
Persone
Al via il canale di cofinanziamento del Fondo per la Repubblica Digitale
26 Maggio 2025
L’iniziativa
Annunciata dall’Impresa socialeFondo per la Repubblica Digitalel’attivazione di un canale di cofinanziamento da 5 milioni di euro, destinato a sostenere progetti ed iniziative congiunte orientate allo sviluppo delle competenze digitali e all’inclusione sociale, economica e lavorativa dei cittadini.
L’iniziativa, parte del Piano Strategico 2025–2026 approvato dal Comitato di Indirizzo Strategico del Fondo per la Repubblica Digitale, rappresenta uno strumento innovativo per attivare collaborazioni strategiche tra enti pubblici, privati e del Terzo Settore, con l’obiettivo di amplificare l’impatto delle azioni formative sul territorio.
Il canale di cofinanziamento, che mira ad attrarre risorse supplementari coerenti con le finalità del Fondo per la Repubblica Digitale, vuole inoltre favorire un confronto positivo con le esperienze di altri soggetti, portando avanti collaborazioni strategiche per arricchire reciprocamente la conoscenza, le pratiche e le esperienze sui temi relativi alla formazione e all’inclusione digitale. Questo approccio permette di amplificare l’impatto delle iniziative sostenute e di rafforzare la consapevolezza sul valore dell’investimento e della collaborazione per promuovere la formazione digitale e il reinserimento sociale delle categorie più fragili. Oltre a generare un effetto leva sulle risorse economiche messe in campo dal Fondo per la Repubblica Digitale e dagli interlocutori coinvolti, l’apertura del canale di cofinanziamento mira anche a sperimentare forme di innovazione, sia negli ambiti di intervento sia nelle modalità operative o metodologiche scelte.
Modalità di partecipazione
Il canale di cofinanziamento è aperto a soggetti pubblici e privati, con o senza scopo di lucro. Le iniziative e le progettualità promosse dovranno focalizzarsi su tematiche di interesse condiviso, attraverso tre modalità operative:
bandi pubblici elaborati e promossi congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori in funzione di enti erogatori;
progetti proposti direttamente da enti del Terzo Settore e sostenuti, almeno al 50%, da risorse interne e/o esterne provenienti da uno o più cofinanziatori;
iniziative elaborate e promosse congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori per la realizzazione di opportunità rivolte alla collettività in linea con la mission del Fondo per la Repubblica Digitale.
Il processo di selezione si articola in due momenti: una prima fase, in cui i soggetti interessati presentano la propria idea progettuale e una seconda fase, riservata esclusivamente alle idee ritenute idonee, in cui si procederà con la progettazione esecutiva. I criteri di selezione includono: coerenza con la missione del Fondo, originalità della proposta, assenza di contenuti già sottoposti o respinti, e assenza di interventi per l’acquisto e la costruzione di infrastrutture o esclusivamente finalizzate alla ricerca.
Le proposte potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili.
Risorse disponibili
Il Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale ha stanziato in totale 5 milioni di euro.
Fondazione, Comune e Chiesa di Bologna insieme per il progetto Bologna Serena per gli anziani
19 Maggio 2025
Investimento complessivo da 9 milioni di euro in tre anni per un progetto sulla qualità della vita delle persone over 65. Villa Serena come punto di riferimento per persone anziane
A Bologna la popolazione over 65, conta circa 96.000 persone, sono il 25% della popolazione. Saranno oltre 100 mila tra dieci anni e 109 mila tra venti. Di questi, quasi 55.000 hanno più di 75 anni e 36.000 superano gli 80 anni, mentre i centenari si avvicinano alle 250 unità. I livelli di autosufficienza non dipendono solo dall’età, ma diminuiscono con l’invecchiamento. Dall’indagine sulla qualità della vita realizzata dal Comune di Bologna sappiamo che oggi le persone che dichiarano di prendersi cura di un anziano sopra i 75 anni sono stimate in 17 mila. Il 33% degli over 65 a Bologna oggi abita da solo, percentuale che sale al 50% per gli over 80.
Da questi dati e da questa tendenza all’invecchiamento della popolazione e quindi dell’aspettativa di vita in città, parte il progettoBologna Serena per gli anziani.
Bologna Serena per gli anziani è il nuovo progetto con il quale Fondazione Carisbo, Comune e Chiesa di Bologna collaboreranno nei prossimi tre anni, a partire dal 2025, nel realizzare servizi di supporto, assistenza e inclusione sociale dedicati alla popolazione anziana e ai caregiver, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli over 65.
Bologna Serena per gli anziani ha gli obiettivi di:
innovare e rafforzare le risposte del sistema dei servizi mirati a rispondere ai bisogni della terza età;
sperimentare nuove risposte al cambiamento dei bisogni espressi dalla popolazione anziana alla luce delle mutazioni sociali e demografiche;
aggregare istituzioni, soggetti del terzo settore e comunità nel progettare e realizzare insieme un nuovo welfare per gli anziani.
Questi obiettivi saranno realizzati lungo tre assi strategici:
il domicilio come prospettiva prioritaria per il benessere dell’anziano;
la valorizzazione del ruolo del caregiver familiare e delle assistenti familiari;
la risposta a chi non entra nelle strutture residenziali sociosanitarie.
La convenzionetra gli enti sarà approvata nella prossima Giunta e prevede un investimento da parte della Fondazione Carisbo, che partecipa alla redazione delle linee guida e alle azioni, allo sviluppo, monitoraggio e valutazione del progetto, pari a 4,25 milioni di euro nell’arco di un triennio (di cui 1,25 milioni nel 2025, 1,5 milioni per il 2026 e 1,5 per il 2027).
Il Comune attuerà il progetto secondo le linee guida concordate, cofinanziandolo con ulteriori interventi nell’ambito delle risorse del proprio bilancio, per un valore di altri 4,5 milioni di euro nel triennio 2025/2027.
Questi fondi, pari a 9 milioni di euro in 3 anni, saranno destinati alle attività previste e gli enti collaboreranno nella gestione e il coordinamento delle azioni in collaborazione con gli enti e i soggetti del territorio garantendo la partecipazione della rete socio-sanitaria, in particolare Ausl di Bologna e Asp Città di Bologna, mentre la Chiesa di Bologna si impegna a collaborare al monitoraggio del progetto in sinergia con i propri servizi di ascolto territoriale.
Questo budget sarà suddiviso nel triennio su varie linee progettuali che riguardano:
interventi per i caregiver;
costruire una comunità dementia friendly;
potenziamento di telecontrollo, teleassistenza, telecompagnia;
servizi sociosanitari aperti;
promozione dell’invecchiamento in salute;
la creazione di un luogo e un team di riferimento in città sulle politiche per gli anziani.
A Villa Serena un punto di riferimento sulle politiche per le persone anziane
Sarà Villa Serena il punto di riferimento dove realizzare un luogo fisico in città per le famiglie, i cittadini, le associazioni e la comunità professionale sulle politiche per gli anziani. Lo spazio potrà essere allestito con mostre a tema, materiale informativo sulle opportunità esistenti, punti di informazione e orientamento per gli anziani sui temi della salute e dei servizi, uffici da dedicare all’organizzazione di eventi, gite o vacanze, locali e spazi aperti per lo svolgimento di attività di socializzazione, culturali e sportive.
Sarà sede di un team dedicato all’analisi del fenomeno dell’invecchiamento demografico e alla creazione di progettazioni innovative a partire dalla raccolta di dati affidabili e comparabili per monitorare i progressi delle azioni messe in campo e per la definizione delle politiche in questo ambito. Le nuove informazioni raccolte sui caregiver potranno offrire una maggior conoscenza delle conseguenze dell’assistenza informale sullo stress di chi si prende cura dei propri familiari, sulle diseguaglianze di genere ad esse connesse, sull’effettiva capacità di accesso ai servizi per le long term care, sulle diseguaglianze territoriali e servire alla produzione di conoscenze da mettere a disposizione della città per costruire il futuro welfare per gli anziani a Bologna.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo entra a far parte del Consorzio BI-REX di Bologna
23 Aprile 2025
Fondazione Carisbo annuncia la sua adesione al Consorzio BI-REX Big Data Innovation & Research Excellence, Competence Center nazionale e soggetto attuatore del Pnrr ad alta specializzazione sui Big Data, Industria 4.0 e Transizione 5.0.
La convenzione siglata, della durata di 3 anni e rinnovabile, darà avvio a forme di collaborazione sinergica, particolarmente focalizzate su iniziative per lo sviluppo economico del territorio, tramite la promozione di attività nell’ambito di Industria 4.0 di ricerca applicata, l’attivazione di progetti di innovazione e supporto all’imprenditorialità, nonché la messa a punto di percorsi di incubazione, accelerazione, orientamento e formazione.
Fondazione Carisbo e Consorzio BI-REX saranno così impegnate nella partecipazione congiunta a bandi europei, nazionali, regionali per la realizzazione di progetti di ricerca e formazione, attivando programmi di incubazione e accelerazione d’impresa, sostenendo la partecipazione delle rispettive startup a iniziative di networking e favorendone l’accesso, tramite tariffe agevolate, agli spazi di coworking nelle rispettive strutture.
Fondazione Carisbo è una fondazione di origine bancaria che persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo del territorio metropolitano di Bologna. Con il progetto BIGBO – Boost Innovation Garage, polo dedicato ai talenti, all’innovazione e alla trasformazione digitale, la Fondazione contribuisce nel diffondere una cultura imprenditoriale innovativa, generando un impatto tangibile e creando nuove opportunità di lavoro. BIGBO offre spazi di lavoro flessibili, multifunzionali e organizza tavole rotonde ed eventi incentrati su innovazione e tecnologia, programmi di accelerazione, attività di collegamento tra aziende consolidate e startup.
Il Competence Center BI-REX, con sede a Bologna, si configura come Public Private Partnership che raccoglie 64 player tra Università, Centri di Ricerca e Imprese di eccellenza, con l’obiettivo di supportare le aziende nei processi di innovazione, trasformazione digitale e sostenibilità, favorendo l’adozione delle tecnologie Industria 4.0 e 5.0 e il trasferimento tecnologico attraverso una vasta serie di servizi. Principale valore aggiunto di BI-REX è rappresentato dalla Linea Pilota, fabbrica digitale interconnessa completamente a disposizione delle imprese, in cui le tecnologie 4.0 and 5.0 sono integrate con quelle tradizionali.
Persone
Pubblicato il bando “Dritti al Punto” del Fondo per la Repubblica Digitale
22 Aprile 2025
Il contesto italiano
Lo sviluppo delle competenze digitali è uno degli obiettivi strategici dell’Unione europea, che mira a dotare almeno l’80% dei cittadini tra i 16 e i 74 anni di competenze digitali di base entro il 2030. A guidare questo processo è il quadro europeoDigComp 2.2, che individua cinque aree chiave – dalla sicurezza informatica, alla creazione di contenuti – ritenute essenziali per una piena partecipazione alla vita sociale e professionale. L’Italia, tuttavia, registra un significativo ritardo rispetto alla media UE: nel 2023 solo il 46% degli adulti possedeva competenze digitali almeno di base.
Il quadro è aggravato da divari generazionali e territoriali: tra i giovani (16-24 anni) la quota sale al 59%, mentre tra gli over 65 crolla al 19%, con le regioni del Sud ampiamente sotto la media UE (34%). Per colmare il ritardo, il PNRR ha attivato la misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, con l’obiettivo di formare 2 milioni di cittadini entro il 2026 attraverso 3000 Punti Digitale Facile. Sebbene la rete dei punti sia stata attivata, a marzo 2025, sono stati raggiunti circa 760 mila cittadini, pari al 38% dell’obiettivo, con risultati disomogenei tra le diverse regioni.
Bando Dritti al Punto
Il bando intende sostenere progetti di formazione all’interno dei Punti Digitale Facile, integrando le attività già pianificate e realizzate nell’ambito della misura M1C1 1.7.2 “Rete dei servizi di facilitazione digitale” del PNRR, al fine di potenziarne l’offerta formativa.
In particolare, si intende selezionare progetti formativi rivolti a tutti i cittadini, incentrati sui temi individuati dal quadro europeo DigComp 2.2, come l’alfabetizzazione su informazione e dati, ovvero la capacità di analizzare criticamente fonti e contenuti online e distinguere le informazioni affidabili dalle fake news; la sicurezza informatica, intesa come consapevolezza dei rischi digitali e capacità di proteggere dispositivi e dati personali; la creazione di contenuti digitali, anche con il supporto dell’Intelligenza Artificiale, promuovendo un uso consapevole e responsabile degli strumenti digitali e una riflessione sulle implicazioni etiche, sociali e legali dell’IA; infine, la comunicazione e collaborazione attraverso le tecnologie digitali, per incentivare l’uso attivo dei servizi digitali pubblici e privati (come l’uso di app quali Io e IT-Wallet, o servizi come Identità digitale, Domicilio digitale e Fascicolo sanitario elettronico), sviluppando strategie comunicative efficaci e inclusive nei diversi ambienti digitali.
Chi può partecipare
Le proposte possono essere presentate da Soggetti attuatori o Soggetti sub-attuatori della misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, che si occupino direttamente o indirettamente – per tramite di Soggetti realizzatori – della gestione di almeno un Punto Digitale Facile, o ancora da Soggetti realizzatori della misura, intesi come enti privati che abbiano sottoscritto un’apposita convenzione/contratto con un Soggetto attuatore/sub-attuatore per la co-gestione e co-progettazione delle attività presso uno o più Punti Digitale Facile.
Le proposte progettuali, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma Re@dy, entro le ore 11 del30 maggio 2025.
Composizione della lista congiunta di candidati al Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025/2026/2027 di Intesa Sanpaolo S.p.A.
28 Marzo 2025
Le Fondazioni aderenti al patto parasociale di consultazione e voto sottoscritto l’11 novembre 2024 in relazione all’Assemblea di Intesa Sanpaolo convocata per il 29 aprile 2025, anche sulla base degli orientamenti manifestati dal Consiglio di Amministrazione uscente della Banca per la composizione della lista dei candidati alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025−2027 e con l’intento di assicurare:
la composizione quantitativamente ottimale, avuto riguardo alla complessità organizzativa, di operatività e di governance della Banca e alle valutazioni espresse sulle dinamiche di funzionamento dell’Organo collegiale;
la continuità di azione ed il mantenimento del patrimonio informativo e di esperienze acquisito nel corso dei precedenti mandati;
un riscontro concreto alle esigenze di continuare a esprimere scelte di elevata qualità, diversità, complementarità e di integrare nuove competenze strategiche, professionalità e personalità, al fine di dare continuità alle capacità di approfondimento e di dibattito in tutte le complesse materie di competenza del Consiglio e del Comitato per il Controllo sulla Gestione, e permettere un’adeguata costituzione e funzionalità dei Comitati endo−consiliari;
hanno depositato in data 27 marzo 2025 la seguente lista di 17 candidati così articolata:
SEZIONE 1
GIAN MARIA GROS-PIETRO
PAOLA TAGLIAVINI
CARLO MESSINA
MARIANGELA ZAPPIA
FRANCO CERUTI
PAOLO MARIA VITTORIO GRANDI
LUCIANO NEBBIA
LIANA LOGIURATO
PIETRO PREVITALI
MARIA ALESSANDRA STEFANELLI
BRUNO MARIA PARIGI
DONATELLA BUSSO
SILVIA MERLO
PAOLO MESSA
SEZIONE 2
FABRIZIO MOSCA
MARIELLA TAGLIABUE
MAURA CAMPRA
Nel medesimo contesto, le Fondazioni hanno proposto (i) di determinare in 19 il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da nominare, (ii) di riconfermare il Prof. Gian Maria Gros−Pietro quale Presidente del Consiglio di Amministrazione e (iii) di nominare la Prof.a Paola Tagliavini quale Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione; nonché (iv) di indicare il Dott. Carlo Messina come profilo ideale per la posizione di Consigliere Delegato e CEO, nell’ambito della lista presentata, ferme restando le piene prerogative proprie del Consiglio di Amministrazione che sarà nominato, in ragione dei poteri definiti dallo Statuto sociale.
Alla luce dei risultati conseguiti nell’ultimo decennio dalla Banca, che hanno posto Intesa Sanpaolo in una posizione di vertice assoluto tra le banche europee, sia per l’affidabilità sia per il sostegno allo sviluppo del Paese, i Presidenti delle Fondazioni, nella loro connaturata rappresentanza di azionisti istituzionali di lungo termine, esprimono vivo apprezzamento per la visione e la gestione altamente efficace da parte del CEO e conseguentemente auspicano che il Dr. Carlo Messina possa garantire il suo ruolo di leadership nella Banca anche per i successivi mandati.
Infine, le Fondazioni hanno proposto, in linea con quanto evidenziato dal Consiglio uscente, la conferma degli emolumenti per i consiglieri che non siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione e l’incremento del compenso fisso specifico per i consiglieri che siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione nonché del compenso additivo del Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione.
Sviluppo del territorio
Aperto il bando Fairplay (terza sessione erogativa 2025)
28 Marzo 2025
Per l’area Sviluppo del territorio (settore Educazione, istruzione e formazione) e la missione “Formazione del capitale umano”, con specifico riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile SDG n° 4 “Istruzione di qualità” e SDG n° 9 “Imprese, innovazione e infrastrutture”, il bando Fairplay accessibile fino al 5 maggio rende disponibili risorse per 150.000 euro allo scopo di:
promuovere l’idea di sport inclusivo, aperto a tutti, capace di incidere positivamente sulla coesione sociale della comunità territoriale;
incentivare la rigenerazione di spazi in un’ottica di condivisione e cura del bene comune;
favorire la diffusione di valori educativi e corretti stili di vita.
Acri lancia il Premio GenP – Giovani che partecipano
13 Giugno 2025
Aperte fino al 14 settembre le candidature al premio per le organizzazioni del Terzo settore che incentivano la partecipazione giovanile
Non è vero che i giovani non partecipano e non si impegnano a migliorare il Paese. Lo fanno, ma non sempre all’interno delle organizzazioni tradizionali del Terzo settore. Sempre più spesso scelgono forme di impegno fluide, informali, legate a cause specifiche – come l’ambiente, i diritti civili e la giustizia sociale – e lontane da strutture composte e guidate prevalentemente da persone di generazioni passate. In questo scenario, molte realtà del Terzo settore stanno cercando nuove strade per coinvolgere le nuove generazioni anche all’interno dei propri processi decisionali.
In questo scenario nasce “GenP – Giovani che partecipano”, un premio promosso da Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria, dedicato alle organizzazioni del Terzo settore composte da giovani che valorizzino il protagonismo giovanile. Il premio si rivolge a realtà i cui organi di amministrazione siano composti o coinvolgano giovani under 35, incentivando la loro partecipazione attiva nella progettazione e realizzazione dei progetti. Il premio intende infatti portare alla luce e dare visibilità a esperienze significative di partecipazione giovanile.
Le organizzazioni vincitrici riceveranno un contributo di 10mila euro ciascuna e saranno premiate nel corso di un evento nazionale che si terrà nel mese di dicembre 2025.
Le candidature sono aperte fino al 14 settembre 2025 sul sito ufficiale www.genp.it, dove sono disponibili il regolamento completo e il modulo di partecipazione.
A novembre verrà annunciata la shortlist delle 10 organizzazioni finaliste e, tra queste, una giuria composta da esperti del settore e rappresentanti di Acri selezionerà le 3 organizzazioni vincitrici.
I componenti della giuria:
Ferruccio de Bortoli, giornalista
Lucrezia Ferrara, Young Advisory Board Fondazione Compagnia di San Paolo
Luca Gori, presidente Commissione Innovazione sociale di Acri
Clara Morelli, autrice Will Media
Vanessa Pallucchi, portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore
Tommaso Salaroli, cofondatore e CEO di Scomodo
Michele Sciscioli, capo Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale
Media partner dell’iniziativa sono Vita e Will, mentre Percorsi di Secondo Welfare realizzerà e presenterà, in occasione dell’evento di premiazione, un’indagine sul tasso di under 35 nei Cda delle organizzazioni del Terzo settore.
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa
10 Giugno 2025
Assegnate 6 borse di studio per programmi di vita e di studio all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione Carisbo
Sono stati premiati, presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, i 6 studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura. I 6 studenti potranno vivere e studiare per un trimestre fino ad un anno scolastico all’estero, accolti in una famiglia e una scuola del luogo e assistiti dai volontari locali.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Fondazione Intercultura e Fondazione Carisbo che risale al 2020-2021 e, grazie ad essa, 62 studentesse e studenti delle scuole secondarie di II grado – a cui si aggiungono i 6 studenti premiati quest’anno – hanno finora potuto vivere un’esperienza autentica delle diversità e acquisire nuove competenze utili per la loro vita personale e professionale.
Alla cerimonia di premiazione è intervenuta Maila Quaglia, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Carisbo, insieme a Vincenzo Morlini, past Consigliere di Amministrazione di Intercultura, poi Direttore Esecutivo di Intercultura e poi Presidente internazionale di AFS, alle famiglie dei giovani ambasciatori nel mondo e ai volontari di Intercultura, che proprio in questi mesi si stanno occupando della formazione degli studenti in partenza per prepararli alla loro esperienza.
I vincitori sono:
Sara, iscritta al Liceo E. Fermi di Bologna e in partenza per un programma scolastico semestrale in Brasile;
Steven, iscritto al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Thailandia;
Geremia, iscritto all’IIS G. Bruno di Medicina e in partenza per un programma annuale in Lettonia;
Francesca, iscritta all’IIS Montessori-Da Vinci di Porretta Terme e in partenza per un programma annuale in Perù;
Sabrina, iscritta al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma annuale in Honduras;
Matteo, iscritto al Liceo L. Bassi di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Messico.
Emozionati e felici per il traguardo raggiunto, alcuni ragazzi hanno così commentato la vincita della borsa di studio.
Geremia: «Quando ho scoperto di aver vinto, ho sentito come un ritorno brusco al presente. Quella che fino a poco prima sembrava solo un’idea improbabile era diventata concreta. È stato uno shock di consapevolezza. Ero felice, ma allo stesso tempo ero offuscato da tante altre emozioni, compresa la paura iniziale. Marco Aurelioperò, affermava che “ciò che ostacola l’azione, la promuove”, come se fosse proprio l’attrito, a dare lo slancio. Così il timore, invece di essere un intralcio, è ciò che valorizza la scelta.»
Sabrina: «Ho deciso di accettare questa sfida perché volevo mettermi in gioco davvero. Sentivo il bisogno di uscire dalla mia routine e conoscere un altro modo di vivere. L’Honduras, con la sua cultura e la sua lingua completamente nuove per me, mi è sembrato il luogo perfetto per farlo. So che sarà difficile, ma credo che le sfide più grandi siano anche le più formative.» Con loro erano presenti anche due ex vincitrici del concorso Intercultura e della borsa di studio FormazionEuropa, Sara Bonora, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Brasile a.s. 2023-24 e Matilde Mazzanti, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Cile a.s. 2023-24.
Ricerca Ipsos: l’esperienza con Intercultura decisiva per la propria vita per il 68% degli ex partecipanti
Partire con Intercultura non è solo un soggiorno all’estero, ma un’esperienza che lascia il segno per tutta la vita. Un’indagine Ipsos su 958 ex studenti, oggi tra i 20 e i 64 anni, lo conferma. Il 68% riconosce un impatto decisivo sulla propria identità e attribuisce ai volontari un ruolo chiave nel proprio percorso di crescita personale. Vivere e studiare all’estero con Intercultura permette di sviluppare competenze trasversali, fondamentali sia nella vita personale che in quella professionale.
Il 58% ha scelto destinazioni non convenzionali tra cui l’Asia, l’America Latina e l’Africa sviluppando un atteggiamento di apertura alla diversità culturale e competenze linguistiche: tutti parlano almeno un’altra lingua oltre all’inglese. Le soft skills ne escono rafforzate: il 97% migliora le relazioni, l’89% diventa più autonomo e il 74% si sente pronto alle sfide del mondo di oggi.
Sul piano personale, chi ha vissuto l’esperienza Intercultura denota una grande attenzione e accettazione delle diversità e una coscienza sociale evoluta e sensibile a tematiche di equità. E infine, il 65% si dichiara felice della propria vita, un aspetto che deriva dalla maggiore consapevolezza delle proprie risorse e da una marcata adattabilità di fronte ai cambiamenti. Intercultura non è solo un viaggio, ma un investimento nel futuro di sé stessi e del mondo intero.
Persone
Al via il canale di cofinanziamento del Fondo per la Repubblica Digitale
26 Maggio 2025
L’iniziativa
Annunciata dall’Impresa socialeFondo per la Repubblica Digitalel’attivazione di un canale di cofinanziamento da 5 milioni di euro, destinato a sostenere progetti ed iniziative congiunte orientate allo sviluppo delle competenze digitali e all’inclusione sociale, economica e lavorativa dei cittadini.
L’iniziativa, parte del Piano Strategico 2025–2026 approvato dal Comitato di Indirizzo Strategico del Fondo per la Repubblica Digitale, rappresenta uno strumento innovativo per attivare collaborazioni strategiche tra enti pubblici, privati e del Terzo Settore, con l’obiettivo di amplificare l’impatto delle azioni formative sul territorio.
Il canale di cofinanziamento, che mira ad attrarre risorse supplementari coerenti con le finalità del Fondo per la Repubblica Digitale, vuole inoltre favorire un confronto positivo con le esperienze di altri soggetti, portando avanti collaborazioni strategiche per arricchire reciprocamente la conoscenza, le pratiche e le esperienze sui temi relativi alla formazione e all’inclusione digitale. Questo approccio permette di amplificare l’impatto delle iniziative sostenute e di rafforzare la consapevolezza sul valore dell’investimento e della collaborazione per promuovere la formazione digitale e il reinserimento sociale delle categorie più fragili. Oltre a generare un effetto leva sulle risorse economiche messe in campo dal Fondo per la Repubblica Digitale e dagli interlocutori coinvolti, l’apertura del canale di cofinanziamento mira anche a sperimentare forme di innovazione, sia negli ambiti di intervento sia nelle modalità operative o metodologiche scelte.
Modalità di partecipazione
Il canale di cofinanziamento è aperto a soggetti pubblici e privati, con o senza scopo di lucro. Le iniziative e le progettualità promosse dovranno focalizzarsi su tematiche di interesse condiviso, attraverso tre modalità operative:
bandi pubblici elaborati e promossi congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori in funzione di enti erogatori;
progetti proposti direttamente da enti del Terzo Settore e sostenuti, almeno al 50%, da risorse interne e/o esterne provenienti da uno o più cofinanziatori;
iniziative elaborate e promosse congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori per la realizzazione di opportunità rivolte alla collettività in linea con la mission del Fondo per la Repubblica Digitale.
Il processo di selezione si articola in due momenti: una prima fase, in cui i soggetti interessati presentano la propria idea progettuale e una seconda fase, riservata esclusivamente alle idee ritenute idonee, in cui si procederà con la progettazione esecutiva. I criteri di selezione includono: coerenza con la missione del Fondo, originalità della proposta, assenza di contenuti già sottoposti o respinti, e assenza di interventi per l’acquisto e la costruzione di infrastrutture o esclusivamente finalizzate alla ricerca.
Le proposte potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili.
Risorse disponibili
Il Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale ha stanziato in totale 5 milioni di euro.
Fondazione, Comune e Chiesa di Bologna insieme per il progetto Bologna Serena per gli anziani
19 Maggio 2025
Investimento complessivo da 9 milioni di euro in tre anni per un progetto sulla qualità della vita delle persone over 65. Villa Serena come punto di riferimento per persone anziane
A Bologna la popolazione over 65, conta circa 96.000 persone, sono il 25% della popolazione. Saranno oltre 100 mila tra dieci anni e 109 mila tra venti. Di questi, quasi 55.000 hanno più di 75 anni e 36.000 superano gli 80 anni, mentre i centenari si avvicinano alle 250 unità. I livelli di autosufficienza non dipendono solo dall’età, ma diminuiscono con l’invecchiamento. Dall’indagine sulla qualità della vita realizzata dal Comune di Bologna sappiamo che oggi le persone che dichiarano di prendersi cura di un anziano sopra i 75 anni sono stimate in 17 mila. Il 33% degli over 65 a Bologna oggi abita da solo, percentuale che sale al 50% per gli over 80.
Da questi dati e da questa tendenza all’invecchiamento della popolazione e quindi dell’aspettativa di vita in città, parte il progettoBologna Serena per gli anziani.
Bologna Serena per gli anziani è il nuovo progetto con il quale Fondazione Carisbo, Comune e Chiesa di Bologna collaboreranno nei prossimi tre anni, a partire dal 2025, nel realizzare servizi di supporto, assistenza e inclusione sociale dedicati alla popolazione anziana e ai caregiver, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli over 65.
Bologna Serena per gli anziani ha gli obiettivi di:
innovare e rafforzare le risposte del sistema dei servizi mirati a rispondere ai bisogni della terza età;
sperimentare nuove risposte al cambiamento dei bisogni espressi dalla popolazione anziana alla luce delle mutazioni sociali e demografiche;
aggregare istituzioni, soggetti del terzo settore e comunità nel progettare e realizzare insieme un nuovo welfare per gli anziani.
Questi obiettivi saranno realizzati lungo tre assi strategici:
il domicilio come prospettiva prioritaria per il benessere dell’anziano;
la valorizzazione del ruolo del caregiver familiare e delle assistenti familiari;
la risposta a chi non entra nelle strutture residenziali sociosanitarie.
La convenzionetra gli enti sarà approvata nella prossima Giunta e prevede un investimento da parte della Fondazione Carisbo, che partecipa alla redazione delle linee guida e alle azioni, allo sviluppo, monitoraggio e valutazione del progetto, pari a 4,25 milioni di euro nell’arco di un triennio (di cui 1,25 milioni nel 2025, 1,5 milioni per il 2026 e 1,5 per il 2027).
Il Comune attuerà il progetto secondo le linee guida concordate, cofinanziandolo con ulteriori interventi nell’ambito delle risorse del proprio bilancio, per un valore di altri 4,5 milioni di euro nel triennio 2025/2027.
Questi fondi, pari a 9 milioni di euro in 3 anni, saranno destinati alle attività previste e gli enti collaboreranno nella gestione e il coordinamento delle azioni in collaborazione con gli enti e i soggetti del territorio garantendo la partecipazione della rete socio-sanitaria, in particolare Ausl di Bologna e Asp Città di Bologna, mentre la Chiesa di Bologna si impegna a collaborare al monitoraggio del progetto in sinergia con i propri servizi di ascolto territoriale.
Questo budget sarà suddiviso nel triennio su varie linee progettuali che riguardano:
interventi per i caregiver;
costruire una comunità dementia friendly;
potenziamento di telecontrollo, teleassistenza, telecompagnia;
servizi sociosanitari aperti;
promozione dell’invecchiamento in salute;
la creazione di un luogo e un team di riferimento in città sulle politiche per gli anziani.
A Villa Serena un punto di riferimento sulle politiche per le persone anziane
Sarà Villa Serena il punto di riferimento dove realizzare un luogo fisico in città per le famiglie, i cittadini, le associazioni e la comunità professionale sulle politiche per gli anziani. Lo spazio potrà essere allestito con mostre a tema, materiale informativo sulle opportunità esistenti, punti di informazione e orientamento per gli anziani sui temi della salute e dei servizi, uffici da dedicare all’organizzazione di eventi, gite o vacanze, locali e spazi aperti per lo svolgimento di attività di socializzazione, culturali e sportive.
Sarà sede di un team dedicato all’analisi del fenomeno dell’invecchiamento demografico e alla creazione di progettazioni innovative a partire dalla raccolta di dati affidabili e comparabili per monitorare i progressi delle azioni messe in campo e per la definizione delle politiche in questo ambito. Le nuove informazioni raccolte sui caregiver potranno offrire una maggior conoscenza delle conseguenze dell’assistenza informale sullo stress di chi si prende cura dei propri familiari, sulle diseguaglianze di genere ad esse connesse, sull’effettiva capacità di accesso ai servizi per le long term care, sulle diseguaglianze territoriali e servire alla produzione di conoscenze da mettere a disposizione della città per costruire il futuro welfare per gli anziani a Bologna.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo entra a far parte del Consorzio BI-REX di Bologna
23 Aprile 2025
Fondazione Carisbo annuncia la sua adesione al Consorzio BI-REX Big Data Innovation & Research Excellence, Competence Center nazionale e soggetto attuatore del Pnrr ad alta specializzazione sui Big Data, Industria 4.0 e Transizione 5.0.
La convenzione siglata, della durata di 3 anni e rinnovabile, darà avvio a forme di collaborazione sinergica, particolarmente focalizzate su iniziative per lo sviluppo economico del territorio, tramite la promozione di attività nell’ambito di Industria 4.0 di ricerca applicata, l’attivazione di progetti di innovazione e supporto all’imprenditorialità, nonché la messa a punto di percorsi di incubazione, accelerazione, orientamento e formazione.
Fondazione Carisbo e Consorzio BI-REX saranno così impegnate nella partecipazione congiunta a bandi europei, nazionali, regionali per la realizzazione di progetti di ricerca e formazione, attivando programmi di incubazione e accelerazione d’impresa, sostenendo la partecipazione delle rispettive startup a iniziative di networking e favorendone l’accesso, tramite tariffe agevolate, agli spazi di coworking nelle rispettive strutture.
Fondazione Carisbo è una fondazione di origine bancaria che persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo del territorio metropolitano di Bologna. Con il progetto BIGBO – Boost Innovation Garage, polo dedicato ai talenti, all’innovazione e alla trasformazione digitale, la Fondazione contribuisce nel diffondere una cultura imprenditoriale innovativa, generando un impatto tangibile e creando nuove opportunità di lavoro. BIGBO offre spazi di lavoro flessibili, multifunzionali e organizza tavole rotonde ed eventi incentrati su innovazione e tecnologia, programmi di accelerazione, attività di collegamento tra aziende consolidate e startup.
Il Competence Center BI-REX, con sede a Bologna, si configura come Public Private Partnership che raccoglie 64 player tra Università, Centri di Ricerca e Imprese di eccellenza, con l’obiettivo di supportare le aziende nei processi di innovazione, trasformazione digitale e sostenibilità, favorendo l’adozione delle tecnologie Industria 4.0 e 5.0 e il trasferimento tecnologico attraverso una vasta serie di servizi. Principale valore aggiunto di BI-REX è rappresentato dalla Linea Pilota, fabbrica digitale interconnessa completamente a disposizione delle imprese, in cui le tecnologie 4.0 and 5.0 sono integrate con quelle tradizionali.
Persone
Pubblicato il bando “Dritti al Punto” del Fondo per la Repubblica Digitale
22 Aprile 2025
Il contesto italiano
Lo sviluppo delle competenze digitali è uno degli obiettivi strategici dell’Unione europea, che mira a dotare almeno l’80% dei cittadini tra i 16 e i 74 anni di competenze digitali di base entro il 2030. A guidare questo processo è il quadro europeoDigComp 2.2, che individua cinque aree chiave – dalla sicurezza informatica, alla creazione di contenuti – ritenute essenziali per una piena partecipazione alla vita sociale e professionale. L’Italia, tuttavia, registra un significativo ritardo rispetto alla media UE: nel 2023 solo il 46% degli adulti possedeva competenze digitali almeno di base.
Il quadro è aggravato da divari generazionali e territoriali: tra i giovani (16-24 anni) la quota sale al 59%, mentre tra gli over 65 crolla al 19%, con le regioni del Sud ampiamente sotto la media UE (34%). Per colmare il ritardo, il PNRR ha attivato la misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, con l’obiettivo di formare 2 milioni di cittadini entro il 2026 attraverso 3000 Punti Digitale Facile. Sebbene la rete dei punti sia stata attivata, a marzo 2025, sono stati raggiunti circa 760 mila cittadini, pari al 38% dell’obiettivo, con risultati disomogenei tra le diverse regioni.
Bando Dritti al Punto
Il bando intende sostenere progetti di formazione all’interno dei Punti Digitale Facile, integrando le attività già pianificate e realizzate nell’ambito della misura M1C1 1.7.2 “Rete dei servizi di facilitazione digitale” del PNRR, al fine di potenziarne l’offerta formativa.
In particolare, si intende selezionare progetti formativi rivolti a tutti i cittadini, incentrati sui temi individuati dal quadro europeo DigComp 2.2, come l’alfabetizzazione su informazione e dati, ovvero la capacità di analizzare criticamente fonti e contenuti online e distinguere le informazioni affidabili dalle fake news; la sicurezza informatica, intesa come consapevolezza dei rischi digitali e capacità di proteggere dispositivi e dati personali; la creazione di contenuti digitali, anche con il supporto dell’Intelligenza Artificiale, promuovendo un uso consapevole e responsabile degli strumenti digitali e una riflessione sulle implicazioni etiche, sociali e legali dell’IA; infine, la comunicazione e collaborazione attraverso le tecnologie digitali, per incentivare l’uso attivo dei servizi digitali pubblici e privati (come l’uso di app quali Io e IT-Wallet, o servizi come Identità digitale, Domicilio digitale e Fascicolo sanitario elettronico), sviluppando strategie comunicative efficaci e inclusive nei diversi ambienti digitali.
Chi può partecipare
Le proposte possono essere presentate da Soggetti attuatori o Soggetti sub-attuatori della misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, che si occupino direttamente o indirettamente – per tramite di Soggetti realizzatori – della gestione di almeno un Punto Digitale Facile, o ancora da Soggetti realizzatori della misura, intesi come enti privati che abbiano sottoscritto un’apposita convenzione/contratto con un Soggetto attuatore/sub-attuatore per la co-gestione e co-progettazione delle attività presso uno o più Punti Digitale Facile.
Le proposte progettuali, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma Re@dy, entro le ore 11 del30 maggio 2025.
Composizione della lista congiunta di candidati al Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025/2026/2027 di Intesa Sanpaolo S.p.A.
28 Marzo 2025
Le Fondazioni aderenti al patto parasociale di consultazione e voto sottoscritto l’11 novembre 2024 in relazione all’Assemblea di Intesa Sanpaolo convocata per il 29 aprile 2025, anche sulla base degli orientamenti manifestati dal Consiglio di Amministrazione uscente della Banca per la composizione della lista dei candidati alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025−2027 e con l’intento di assicurare:
la composizione quantitativamente ottimale, avuto riguardo alla complessità organizzativa, di operatività e di governance della Banca e alle valutazioni espresse sulle dinamiche di funzionamento dell’Organo collegiale;
la continuità di azione ed il mantenimento del patrimonio informativo e di esperienze acquisito nel corso dei precedenti mandati;
un riscontro concreto alle esigenze di continuare a esprimere scelte di elevata qualità, diversità, complementarità e di integrare nuove competenze strategiche, professionalità e personalità, al fine di dare continuità alle capacità di approfondimento e di dibattito in tutte le complesse materie di competenza del Consiglio e del Comitato per il Controllo sulla Gestione, e permettere un’adeguata costituzione e funzionalità dei Comitati endo−consiliari;
hanno depositato in data 27 marzo 2025 la seguente lista di 17 candidati così articolata:
SEZIONE 1
GIAN MARIA GROS-PIETRO
PAOLA TAGLIAVINI
CARLO MESSINA
MARIANGELA ZAPPIA
FRANCO CERUTI
PAOLO MARIA VITTORIO GRANDI
LUCIANO NEBBIA
LIANA LOGIURATO
PIETRO PREVITALI
MARIA ALESSANDRA STEFANELLI
BRUNO MARIA PARIGI
DONATELLA BUSSO
SILVIA MERLO
PAOLO MESSA
SEZIONE 2
FABRIZIO MOSCA
MARIELLA TAGLIABUE
MAURA CAMPRA
Nel medesimo contesto, le Fondazioni hanno proposto (i) di determinare in 19 il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da nominare, (ii) di riconfermare il Prof. Gian Maria Gros−Pietro quale Presidente del Consiglio di Amministrazione e (iii) di nominare la Prof.a Paola Tagliavini quale Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione; nonché (iv) di indicare il Dott. Carlo Messina come profilo ideale per la posizione di Consigliere Delegato e CEO, nell’ambito della lista presentata, ferme restando le piene prerogative proprie del Consiglio di Amministrazione che sarà nominato, in ragione dei poteri definiti dallo Statuto sociale.
Alla luce dei risultati conseguiti nell’ultimo decennio dalla Banca, che hanno posto Intesa Sanpaolo in una posizione di vertice assoluto tra le banche europee, sia per l’affidabilità sia per il sostegno allo sviluppo del Paese, i Presidenti delle Fondazioni, nella loro connaturata rappresentanza di azionisti istituzionali di lungo termine, esprimono vivo apprezzamento per la visione e la gestione altamente efficace da parte del CEO e conseguentemente auspicano che il Dr. Carlo Messina possa garantire il suo ruolo di leadership nella Banca anche per i successivi mandati.
Infine, le Fondazioni hanno proposto, in linea con quanto evidenziato dal Consiglio uscente, la conferma degli emolumenti per i consiglieri che non siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione e l’incremento del compenso fisso specifico per i consiglieri che siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione nonché del compenso additivo del Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione.
Sviluppo del territorio
Aperto il bando Fairplay (terza sessione erogativa 2025)
28 Marzo 2025
Per l’area Sviluppo del territorio (settore Educazione, istruzione e formazione) e la missione “Formazione del capitale umano”, con specifico riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile SDG n° 4 “Istruzione di qualità” e SDG n° 9 “Imprese, innovazione e infrastrutture”, il bando Fairplay accessibile fino al 5 maggio rende disponibili risorse per 150.000 euro allo scopo di:
promuovere l’idea di sport inclusivo, aperto a tutti, capace di incidere positivamente sulla coesione sociale della comunità territoriale;
incentivare la rigenerazione di spazi in un’ottica di condivisione e cura del bene comune;
favorire la diffusione di valori educativi e corretti stili di vita.
Acri lancia il Premio GenP – Giovani che partecipano
13 Giugno 2025
Aperte fino al 14 settembre le candidature al premio per le organizzazioni del Terzo settore che incentivano la partecipazione giovanile
Non è vero che i giovani non partecipano e non si impegnano a migliorare il Paese. Lo fanno, ma non sempre all’interno delle organizzazioni tradizionali del Terzo settore. Sempre più spesso scelgono forme di impegno fluide, informali, legate a cause specifiche – come l’ambiente, i diritti civili e la giustizia sociale – e lontane da strutture composte e guidate prevalentemente da persone di generazioni passate. In questo scenario, molte realtà del Terzo settore stanno cercando nuove strade per coinvolgere le nuove generazioni anche all’interno dei propri processi decisionali.
In questo scenario nasce “GenP – Giovani che partecipano”, un premio promosso da Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria, dedicato alle organizzazioni del Terzo settore composte da giovani che valorizzino il protagonismo giovanile. Il premio si rivolge a realtà i cui organi di amministrazione siano composti o coinvolgano giovani under 35, incentivando la loro partecipazione attiva nella progettazione e realizzazione dei progetti. Il premio intende infatti portare alla luce e dare visibilità a esperienze significative di partecipazione giovanile.
Le organizzazioni vincitrici riceveranno un contributo di 10mila euro ciascuna e saranno premiate nel corso di un evento nazionale che si terrà nel mese di dicembre 2025.
Le candidature sono aperte fino al 14 settembre 2025 sul sito ufficiale www.genp.it, dove sono disponibili il regolamento completo e il modulo di partecipazione.
A novembre verrà annunciata la shortlist delle 10 organizzazioni finaliste e, tra queste, una giuria composta da esperti del settore e rappresentanti di Acri selezionerà le 3 organizzazioni vincitrici.
I componenti della giuria:
Ferruccio de Bortoli, giornalista
Lucrezia Ferrara, Young Advisory Board Fondazione Compagnia di San Paolo
Luca Gori, presidente Commissione Innovazione sociale di Acri
Clara Morelli, autrice Will Media
Vanessa Pallucchi, portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore
Tommaso Salaroli, cofondatore e CEO di Scomodo
Michele Sciscioli, capo Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale
Media partner dell’iniziativa sono Vita e Will, mentre Percorsi di Secondo Welfare realizzerà e presenterà, in occasione dell’evento di premiazione, un’indagine sul tasso di under 35 nei Cda delle organizzazioni del Terzo settore.
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa
10 Giugno 2025
Assegnate 6 borse di studio per programmi di vita e di studio all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione Carisbo
Sono stati premiati, presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, i 6 studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura. I 6 studenti potranno vivere e studiare per un trimestre fino ad un anno scolastico all’estero, accolti in una famiglia e una scuola del luogo e assistiti dai volontari locali.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Fondazione Intercultura e Fondazione Carisbo che risale al 2020-2021 e, grazie ad essa, 62 studentesse e studenti delle scuole secondarie di II grado – a cui si aggiungono i 6 studenti premiati quest’anno – hanno finora potuto vivere un’esperienza autentica delle diversità e acquisire nuove competenze utili per la loro vita personale e professionale.
Alla cerimonia di premiazione è intervenuta Maila Quaglia, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Carisbo, insieme a Vincenzo Morlini, past Consigliere di Amministrazione di Intercultura, poi Direttore Esecutivo di Intercultura e poi Presidente internazionale di AFS, alle famiglie dei giovani ambasciatori nel mondo e ai volontari di Intercultura, che proprio in questi mesi si stanno occupando della formazione degli studenti in partenza per prepararli alla loro esperienza.
I vincitori sono:
Sara, iscritta al Liceo E. Fermi di Bologna e in partenza per un programma scolastico semestrale in Brasile;
Steven, iscritto al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Thailandia;
Geremia, iscritto all’IIS G. Bruno di Medicina e in partenza per un programma annuale in Lettonia;
Francesca, iscritta all’IIS Montessori-Da Vinci di Porretta Terme e in partenza per un programma annuale in Perù;
Sabrina, iscritta al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma annuale in Honduras;
Matteo, iscritto al Liceo L. Bassi di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Messico.
Emozionati e felici per il traguardo raggiunto, alcuni ragazzi hanno così commentato la vincita della borsa di studio.
Geremia: «Quando ho scoperto di aver vinto, ho sentito come un ritorno brusco al presente. Quella che fino a poco prima sembrava solo un’idea improbabile era diventata concreta. È stato uno shock di consapevolezza. Ero felice, ma allo stesso tempo ero offuscato da tante altre emozioni, compresa la paura iniziale. Marco Aurelioperò, affermava che “ciò che ostacola l’azione, la promuove”, come se fosse proprio l’attrito, a dare lo slancio. Così il timore, invece di essere un intralcio, è ciò che valorizza la scelta.»
Sabrina: «Ho deciso di accettare questa sfida perché volevo mettermi in gioco davvero. Sentivo il bisogno di uscire dalla mia routine e conoscere un altro modo di vivere. L’Honduras, con la sua cultura e la sua lingua completamente nuove per me, mi è sembrato il luogo perfetto per farlo. So che sarà difficile, ma credo che le sfide più grandi siano anche le più formative.» Con loro erano presenti anche due ex vincitrici del concorso Intercultura e della borsa di studio FormazionEuropa, Sara Bonora, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Brasile a.s. 2023-24 e Matilde Mazzanti, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Cile a.s. 2023-24.
Ricerca Ipsos: l’esperienza con Intercultura decisiva per la propria vita per il 68% degli ex partecipanti
Partire con Intercultura non è solo un soggiorno all’estero, ma un’esperienza che lascia il segno per tutta la vita. Un’indagine Ipsos su 958 ex studenti, oggi tra i 20 e i 64 anni, lo conferma. Il 68% riconosce un impatto decisivo sulla propria identità e attribuisce ai volontari un ruolo chiave nel proprio percorso di crescita personale. Vivere e studiare all’estero con Intercultura permette di sviluppare competenze trasversali, fondamentali sia nella vita personale che in quella professionale.
Il 58% ha scelto destinazioni non convenzionali tra cui l’Asia, l’America Latina e l’Africa sviluppando un atteggiamento di apertura alla diversità culturale e competenze linguistiche: tutti parlano almeno un’altra lingua oltre all’inglese. Le soft skills ne escono rafforzate: il 97% migliora le relazioni, l’89% diventa più autonomo e il 74% si sente pronto alle sfide del mondo di oggi.
Sul piano personale, chi ha vissuto l’esperienza Intercultura denota una grande attenzione e accettazione delle diversità e una coscienza sociale evoluta e sensibile a tematiche di equità. E infine, il 65% si dichiara felice della propria vita, un aspetto che deriva dalla maggiore consapevolezza delle proprie risorse e da una marcata adattabilità di fronte ai cambiamenti. Intercultura non è solo un viaggio, ma un investimento nel futuro di sé stessi e del mondo intero.
Persone
Al via il canale di cofinanziamento del Fondo per la Repubblica Digitale
26 Maggio 2025
L’iniziativa
Annunciata dall’Impresa socialeFondo per la Repubblica Digitalel’attivazione di un canale di cofinanziamento da 5 milioni di euro, destinato a sostenere progetti ed iniziative congiunte orientate allo sviluppo delle competenze digitali e all’inclusione sociale, economica e lavorativa dei cittadini.
L’iniziativa, parte del Piano Strategico 2025–2026 approvato dal Comitato di Indirizzo Strategico del Fondo per la Repubblica Digitale, rappresenta uno strumento innovativo per attivare collaborazioni strategiche tra enti pubblici, privati e del Terzo Settore, con l’obiettivo di amplificare l’impatto delle azioni formative sul territorio.
Il canale di cofinanziamento, che mira ad attrarre risorse supplementari coerenti con le finalità del Fondo per la Repubblica Digitale, vuole inoltre favorire un confronto positivo con le esperienze di altri soggetti, portando avanti collaborazioni strategiche per arricchire reciprocamente la conoscenza, le pratiche e le esperienze sui temi relativi alla formazione e all’inclusione digitale. Questo approccio permette di amplificare l’impatto delle iniziative sostenute e di rafforzare la consapevolezza sul valore dell’investimento e della collaborazione per promuovere la formazione digitale e il reinserimento sociale delle categorie più fragili. Oltre a generare un effetto leva sulle risorse economiche messe in campo dal Fondo per la Repubblica Digitale e dagli interlocutori coinvolti, l’apertura del canale di cofinanziamento mira anche a sperimentare forme di innovazione, sia negli ambiti di intervento sia nelle modalità operative o metodologiche scelte.
Modalità di partecipazione
Il canale di cofinanziamento è aperto a soggetti pubblici e privati, con o senza scopo di lucro. Le iniziative e le progettualità promosse dovranno focalizzarsi su tematiche di interesse condiviso, attraverso tre modalità operative:
bandi pubblici elaborati e promossi congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori in funzione di enti erogatori;
progetti proposti direttamente da enti del Terzo Settore e sostenuti, almeno al 50%, da risorse interne e/o esterne provenienti da uno o più cofinanziatori;
iniziative elaborate e promosse congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori per la realizzazione di opportunità rivolte alla collettività in linea con la mission del Fondo per la Repubblica Digitale.
Il processo di selezione si articola in due momenti: una prima fase, in cui i soggetti interessati presentano la propria idea progettuale e una seconda fase, riservata esclusivamente alle idee ritenute idonee, in cui si procederà con la progettazione esecutiva. I criteri di selezione includono: coerenza con la missione del Fondo, originalità della proposta, assenza di contenuti già sottoposti o respinti, e assenza di interventi per l’acquisto e la costruzione di infrastrutture o esclusivamente finalizzate alla ricerca.
Le proposte potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili.
Risorse disponibili
Il Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale ha stanziato in totale 5 milioni di euro.
Fondazione, Comune e Chiesa di Bologna insieme per il progetto Bologna Serena per gli anziani
19 Maggio 2025
Investimento complessivo da 9 milioni di euro in tre anni per un progetto sulla qualità della vita delle persone over 65. Villa Serena come punto di riferimento per persone anziane
A Bologna la popolazione over 65, conta circa 96.000 persone, sono il 25% della popolazione. Saranno oltre 100 mila tra dieci anni e 109 mila tra venti. Di questi, quasi 55.000 hanno più di 75 anni e 36.000 superano gli 80 anni, mentre i centenari si avvicinano alle 250 unità. I livelli di autosufficienza non dipendono solo dall’età, ma diminuiscono con l’invecchiamento. Dall’indagine sulla qualità della vita realizzata dal Comune di Bologna sappiamo che oggi le persone che dichiarano di prendersi cura di un anziano sopra i 75 anni sono stimate in 17 mila. Il 33% degli over 65 a Bologna oggi abita da solo, percentuale che sale al 50% per gli over 80.
Da questi dati e da questa tendenza all’invecchiamento della popolazione e quindi dell’aspettativa di vita in città, parte il progettoBologna Serena per gli anziani.
Bologna Serena per gli anziani è il nuovo progetto con il quale Fondazione Carisbo, Comune e Chiesa di Bologna collaboreranno nei prossimi tre anni, a partire dal 2025, nel realizzare servizi di supporto, assistenza e inclusione sociale dedicati alla popolazione anziana e ai caregiver, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli over 65.
Bologna Serena per gli anziani ha gli obiettivi di:
innovare e rafforzare le risposte del sistema dei servizi mirati a rispondere ai bisogni della terza età;
sperimentare nuove risposte al cambiamento dei bisogni espressi dalla popolazione anziana alla luce delle mutazioni sociali e demografiche;
aggregare istituzioni, soggetti del terzo settore e comunità nel progettare e realizzare insieme un nuovo welfare per gli anziani.
Questi obiettivi saranno realizzati lungo tre assi strategici:
il domicilio come prospettiva prioritaria per il benessere dell’anziano;
la valorizzazione del ruolo del caregiver familiare e delle assistenti familiari;
la risposta a chi non entra nelle strutture residenziali sociosanitarie.
La convenzionetra gli enti sarà approvata nella prossima Giunta e prevede un investimento da parte della Fondazione Carisbo, che partecipa alla redazione delle linee guida e alle azioni, allo sviluppo, monitoraggio e valutazione del progetto, pari a 4,25 milioni di euro nell’arco di un triennio (di cui 1,25 milioni nel 2025, 1,5 milioni per il 2026 e 1,5 per il 2027).
Il Comune attuerà il progetto secondo le linee guida concordate, cofinanziandolo con ulteriori interventi nell’ambito delle risorse del proprio bilancio, per un valore di altri 4,5 milioni di euro nel triennio 2025/2027.
Questi fondi, pari a 9 milioni di euro in 3 anni, saranno destinati alle attività previste e gli enti collaboreranno nella gestione e il coordinamento delle azioni in collaborazione con gli enti e i soggetti del territorio garantendo la partecipazione della rete socio-sanitaria, in particolare Ausl di Bologna e Asp Città di Bologna, mentre la Chiesa di Bologna si impegna a collaborare al monitoraggio del progetto in sinergia con i propri servizi di ascolto territoriale.
Questo budget sarà suddiviso nel triennio su varie linee progettuali che riguardano:
interventi per i caregiver;
costruire una comunità dementia friendly;
potenziamento di telecontrollo, teleassistenza, telecompagnia;
servizi sociosanitari aperti;
promozione dell’invecchiamento in salute;
la creazione di un luogo e un team di riferimento in città sulle politiche per gli anziani.
A Villa Serena un punto di riferimento sulle politiche per le persone anziane
Sarà Villa Serena il punto di riferimento dove realizzare un luogo fisico in città per le famiglie, i cittadini, le associazioni e la comunità professionale sulle politiche per gli anziani. Lo spazio potrà essere allestito con mostre a tema, materiale informativo sulle opportunità esistenti, punti di informazione e orientamento per gli anziani sui temi della salute e dei servizi, uffici da dedicare all’organizzazione di eventi, gite o vacanze, locali e spazi aperti per lo svolgimento di attività di socializzazione, culturali e sportive.
Sarà sede di un team dedicato all’analisi del fenomeno dell’invecchiamento demografico e alla creazione di progettazioni innovative a partire dalla raccolta di dati affidabili e comparabili per monitorare i progressi delle azioni messe in campo e per la definizione delle politiche in questo ambito. Le nuove informazioni raccolte sui caregiver potranno offrire una maggior conoscenza delle conseguenze dell’assistenza informale sullo stress di chi si prende cura dei propri familiari, sulle diseguaglianze di genere ad esse connesse, sull’effettiva capacità di accesso ai servizi per le long term care, sulle diseguaglianze territoriali e servire alla produzione di conoscenze da mettere a disposizione della città per costruire il futuro welfare per gli anziani a Bologna.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo entra a far parte del Consorzio BI-REX di Bologna
23 Aprile 2025
Fondazione Carisbo annuncia la sua adesione al Consorzio BI-REX Big Data Innovation & Research Excellence, Competence Center nazionale e soggetto attuatore del Pnrr ad alta specializzazione sui Big Data, Industria 4.0 e Transizione 5.0.
La convenzione siglata, della durata di 3 anni e rinnovabile, darà avvio a forme di collaborazione sinergica, particolarmente focalizzate su iniziative per lo sviluppo economico del territorio, tramite la promozione di attività nell’ambito di Industria 4.0 di ricerca applicata, l’attivazione di progetti di innovazione e supporto all’imprenditorialità, nonché la messa a punto di percorsi di incubazione, accelerazione, orientamento e formazione.
Fondazione Carisbo e Consorzio BI-REX saranno così impegnate nella partecipazione congiunta a bandi europei, nazionali, regionali per la realizzazione di progetti di ricerca e formazione, attivando programmi di incubazione e accelerazione d’impresa, sostenendo la partecipazione delle rispettive startup a iniziative di networking e favorendone l’accesso, tramite tariffe agevolate, agli spazi di coworking nelle rispettive strutture.
Fondazione Carisbo è una fondazione di origine bancaria che persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo del territorio metropolitano di Bologna. Con il progetto BIGBO – Boost Innovation Garage, polo dedicato ai talenti, all’innovazione e alla trasformazione digitale, la Fondazione contribuisce nel diffondere una cultura imprenditoriale innovativa, generando un impatto tangibile e creando nuove opportunità di lavoro. BIGBO offre spazi di lavoro flessibili, multifunzionali e organizza tavole rotonde ed eventi incentrati su innovazione e tecnologia, programmi di accelerazione, attività di collegamento tra aziende consolidate e startup.
Il Competence Center BI-REX, con sede a Bologna, si configura come Public Private Partnership che raccoglie 64 player tra Università, Centri di Ricerca e Imprese di eccellenza, con l’obiettivo di supportare le aziende nei processi di innovazione, trasformazione digitale e sostenibilità, favorendo l’adozione delle tecnologie Industria 4.0 e 5.0 e il trasferimento tecnologico attraverso una vasta serie di servizi. Principale valore aggiunto di BI-REX è rappresentato dalla Linea Pilota, fabbrica digitale interconnessa completamente a disposizione delle imprese, in cui le tecnologie 4.0 and 5.0 sono integrate con quelle tradizionali.
Persone
Pubblicato il bando “Dritti al Punto” del Fondo per la Repubblica Digitale
22 Aprile 2025
Il contesto italiano
Lo sviluppo delle competenze digitali è uno degli obiettivi strategici dell’Unione europea, che mira a dotare almeno l’80% dei cittadini tra i 16 e i 74 anni di competenze digitali di base entro il 2030. A guidare questo processo è il quadro europeoDigComp 2.2, che individua cinque aree chiave – dalla sicurezza informatica, alla creazione di contenuti – ritenute essenziali per una piena partecipazione alla vita sociale e professionale. L’Italia, tuttavia, registra un significativo ritardo rispetto alla media UE: nel 2023 solo il 46% degli adulti possedeva competenze digitali almeno di base.
Il quadro è aggravato da divari generazionali e territoriali: tra i giovani (16-24 anni) la quota sale al 59%, mentre tra gli over 65 crolla al 19%, con le regioni del Sud ampiamente sotto la media UE (34%). Per colmare il ritardo, il PNRR ha attivato la misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, con l’obiettivo di formare 2 milioni di cittadini entro il 2026 attraverso 3000 Punti Digitale Facile. Sebbene la rete dei punti sia stata attivata, a marzo 2025, sono stati raggiunti circa 760 mila cittadini, pari al 38% dell’obiettivo, con risultati disomogenei tra le diverse regioni.
Bando Dritti al Punto
Il bando intende sostenere progetti di formazione all’interno dei Punti Digitale Facile, integrando le attività già pianificate e realizzate nell’ambito della misura M1C1 1.7.2 “Rete dei servizi di facilitazione digitale” del PNRR, al fine di potenziarne l’offerta formativa.
In particolare, si intende selezionare progetti formativi rivolti a tutti i cittadini, incentrati sui temi individuati dal quadro europeo DigComp 2.2, come l’alfabetizzazione su informazione e dati, ovvero la capacità di analizzare criticamente fonti e contenuti online e distinguere le informazioni affidabili dalle fake news; la sicurezza informatica, intesa come consapevolezza dei rischi digitali e capacità di proteggere dispositivi e dati personali; la creazione di contenuti digitali, anche con il supporto dell’Intelligenza Artificiale, promuovendo un uso consapevole e responsabile degli strumenti digitali e una riflessione sulle implicazioni etiche, sociali e legali dell’IA; infine, la comunicazione e collaborazione attraverso le tecnologie digitali, per incentivare l’uso attivo dei servizi digitali pubblici e privati (come l’uso di app quali Io e IT-Wallet, o servizi come Identità digitale, Domicilio digitale e Fascicolo sanitario elettronico), sviluppando strategie comunicative efficaci e inclusive nei diversi ambienti digitali.
Chi può partecipare
Le proposte possono essere presentate da Soggetti attuatori o Soggetti sub-attuatori della misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, che si occupino direttamente o indirettamente – per tramite di Soggetti realizzatori – della gestione di almeno un Punto Digitale Facile, o ancora da Soggetti realizzatori della misura, intesi come enti privati che abbiano sottoscritto un’apposita convenzione/contratto con un Soggetto attuatore/sub-attuatore per la co-gestione e co-progettazione delle attività presso uno o più Punti Digitale Facile.
Le proposte progettuali, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma Re@dy, entro le ore 11 del30 maggio 2025.
Composizione della lista congiunta di candidati al Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025/2026/2027 di Intesa Sanpaolo S.p.A.
28 Marzo 2025
Le Fondazioni aderenti al patto parasociale di consultazione e voto sottoscritto l’11 novembre 2024 in relazione all’Assemblea di Intesa Sanpaolo convocata per il 29 aprile 2025, anche sulla base degli orientamenti manifestati dal Consiglio di Amministrazione uscente della Banca per la composizione della lista dei candidati alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025−2027 e con l’intento di assicurare:
la composizione quantitativamente ottimale, avuto riguardo alla complessità organizzativa, di operatività e di governance della Banca e alle valutazioni espresse sulle dinamiche di funzionamento dell’Organo collegiale;
la continuità di azione ed il mantenimento del patrimonio informativo e di esperienze acquisito nel corso dei precedenti mandati;
un riscontro concreto alle esigenze di continuare a esprimere scelte di elevata qualità, diversità, complementarità e di integrare nuove competenze strategiche, professionalità e personalità, al fine di dare continuità alle capacità di approfondimento e di dibattito in tutte le complesse materie di competenza del Consiglio e del Comitato per il Controllo sulla Gestione, e permettere un’adeguata costituzione e funzionalità dei Comitati endo−consiliari;
hanno depositato in data 27 marzo 2025 la seguente lista di 17 candidati così articolata:
SEZIONE 1
GIAN MARIA GROS-PIETRO
PAOLA TAGLIAVINI
CARLO MESSINA
MARIANGELA ZAPPIA
FRANCO CERUTI
PAOLO MARIA VITTORIO GRANDI
LUCIANO NEBBIA
LIANA LOGIURATO
PIETRO PREVITALI
MARIA ALESSANDRA STEFANELLI
BRUNO MARIA PARIGI
DONATELLA BUSSO
SILVIA MERLO
PAOLO MESSA
SEZIONE 2
FABRIZIO MOSCA
MARIELLA TAGLIABUE
MAURA CAMPRA
Nel medesimo contesto, le Fondazioni hanno proposto (i) di determinare in 19 il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da nominare, (ii) di riconfermare il Prof. Gian Maria Gros−Pietro quale Presidente del Consiglio di Amministrazione e (iii) di nominare la Prof.a Paola Tagliavini quale Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione; nonché (iv) di indicare il Dott. Carlo Messina come profilo ideale per la posizione di Consigliere Delegato e CEO, nell’ambito della lista presentata, ferme restando le piene prerogative proprie del Consiglio di Amministrazione che sarà nominato, in ragione dei poteri definiti dallo Statuto sociale.
Alla luce dei risultati conseguiti nell’ultimo decennio dalla Banca, che hanno posto Intesa Sanpaolo in una posizione di vertice assoluto tra le banche europee, sia per l’affidabilità sia per il sostegno allo sviluppo del Paese, i Presidenti delle Fondazioni, nella loro connaturata rappresentanza di azionisti istituzionali di lungo termine, esprimono vivo apprezzamento per la visione e la gestione altamente efficace da parte del CEO e conseguentemente auspicano che il Dr. Carlo Messina possa garantire il suo ruolo di leadership nella Banca anche per i successivi mandati.
Infine, le Fondazioni hanno proposto, in linea con quanto evidenziato dal Consiglio uscente, la conferma degli emolumenti per i consiglieri che non siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione e l’incremento del compenso fisso specifico per i consiglieri che siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione nonché del compenso additivo del Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione.
Sviluppo del territorio
Aperto il bando Fairplay (terza sessione erogativa 2025)
28 Marzo 2025
Per l’area Sviluppo del territorio (settore Educazione, istruzione e formazione) e la missione “Formazione del capitale umano”, con specifico riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile SDG n° 4 “Istruzione di qualità” e SDG n° 9 “Imprese, innovazione e infrastrutture”, il bando Fairplay accessibile fino al 5 maggio rende disponibili risorse per 150.000 euro allo scopo di:
promuovere l’idea di sport inclusivo, aperto a tutti, capace di incidere positivamente sulla coesione sociale della comunità territoriale;
incentivare la rigenerazione di spazi in un’ottica di condivisione e cura del bene comune;
favorire la diffusione di valori educativi e corretti stili di vita.
Acri lancia il Premio GenP – Giovani che partecipano
13 Giugno 2025
Aperte fino al 14 settembre le candidature al premio per le organizzazioni del Terzo settore che incentivano la partecipazione giovanile
Non è vero che i giovani non partecipano e non si impegnano a migliorare il Paese. Lo fanno, ma non sempre all’interno delle organizzazioni tradizionali del Terzo settore. Sempre più spesso scelgono forme di impegno fluide, informali, legate a cause specifiche – come l’ambiente, i diritti civili e la giustizia sociale – e lontane da strutture composte e guidate prevalentemente da persone di generazioni passate. In questo scenario, molte realtà del Terzo settore stanno cercando nuove strade per coinvolgere le nuove generazioni anche all’interno dei propri processi decisionali.
In questo scenario nasce “GenP – Giovani che partecipano”, un premio promosso da Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria, dedicato alle organizzazioni del Terzo settore composte da giovani che valorizzino il protagonismo giovanile. Il premio si rivolge a realtà i cui organi di amministrazione siano composti o coinvolgano giovani under 35, incentivando la loro partecipazione attiva nella progettazione e realizzazione dei progetti. Il premio intende infatti portare alla luce e dare visibilità a esperienze significative di partecipazione giovanile.
Le organizzazioni vincitrici riceveranno un contributo di 10mila euro ciascuna e saranno premiate nel corso di un evento nazionale che si terrà nel mese di dicembre 2025.
Le candidature sono aperte fino al 14 settembre 2025 sul sito ufficiale www.genp.it, dove sono disponibili il regolamento completo e il modulo di partecipazione.
A novembre verrà annunciata la shortlist delle 10 organizzazioni finaliste e, tra queste, una giuria composta da esperti del settore e rappresentanti di Acri selezionerà le 3 organizzazioni vincitrici.
I componenti della giuria:
Ferruccio de Bortoli, giornalista
Lucrezia Ferrara, Young Advisory Board Fondazione Compagnia di San Paolo
Luca Gori, presidente Commissione Innovazione sociale di Acri
Clara Morelli, autrice Will Media
Vanessa Pallucchi, portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore
Tommaso Salaroli, cofondatore e CEO di Scomodo
Michele Sciscioli, capo Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale
Media partner dell’iniziativa sono Vita e Will, mentre Percorsi di Secondo Welfare realizzerà e presenterà, in occasione dell’evento di premiazione, un’indagine sul tasso di under 35 nei Cda delle organizzazioni del Terzo settore.
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa
10 Giugno 2025
Assegnate 6 borse di studio per programmi di vita e di studio all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione Carisbo
Sono stati premiati, presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, i 6 studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura. I 6 studenti potranno vivere e studiare per un trimestre fino ad un anno scolastico all’estero, accolti in una famiglia e una scuola del luogo e assistiti dai volontari locali.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Fondazione Intercultura e Fondazione Carisbo che risale al 2020-2021 e, grazie ad essa, 62 studentesse e studenti delle scuole secondarie di II grado – a cui si aggiungono i 6 studenti premiati quest’anno – hanno finora potuto vivere un’esperienza autentica delle diversità e acquisire nuove competenze utili per la loro vita personale e professionale.
Alla cerimonia di premiazione è intervenuta Maila Quaglia, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Carisbo, insieme a Vincenzo Morlini, past Consigliere di Amministrazione di Intercultura, poi Direttore Esecutivo di Intercultura e poi Presidente internazionale di AFS, alle famiglie dei giovani ambasciatori nel mondo e ai volontari di Intercultura, che proprio in questi mesi si stanno occupando della formazione degli studenti in partenza per prepararli alla loro esperienza.
I vincitori sono:
Sara, iscritta al Liceo E. Fermi di Bologna e in partenza per un programma scolastico semestrale in Brasile;
Steven, iscritto al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Thailandia;
Geremia, iscritto all’IIS G. Bruno di Medicina e in partenza per un programma annuale in Lettonia;
Francesca, iscritta all’IIS Montessori-Da Vinci di Porretta Terme e in partenza per un programma annuale in Perù;
Sabrina, iscritta al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma annuale in Honduras;
Matteo, iscritto al Liceo L. Bassi di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Messico.
Emozionati e felici per il traguardo raggiunto, alcuni ragazzi hanno così commentato la vincita della borsa di studio.
Geremia: «Quando ho scoperto di aver vinto, ho sentito come un ritorno brusco al presente. Quella che fino a poco prima sembrava solo un’idea improbabile era diventata concreta. È stato uno shock di consapevolezza. Ero felice, ma allo stesso tempo ero offuscato da tante altre emozioni, compresa la paura iniziale. Marco Aurelioperò, affermava che “ciò che ostacola l’azione, la promuove”, come se fosse proprio l’attrito, a dare lo slancio. Così il timore, invece di essere un intralcio, è ciò che valorizza la scelta.»
Sabrina: «Ho deciso di accettare questa sfida perché volevo mettermi in gioco davvero. Sentivo il bisogno di uscire dalla mia routine e conoscere un altro modo di vivere. L’Honduras, con la sua cultura e la sua lingua completamente nuove per me, mi è sembrato il luogo perfetto per farlo. So che sarà difficile, ma credo che le sfide più grandi siano anche le più formative.» Con loro erano presenti anche due ex vincitrici del concorso Intercultura e della borsa di studio FormazionEuropa, Sara Bonora, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Brasile a.s. 2023-24 e Matilde Mazzanti, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Cile a.s. 2023-24.
Ricerca Ipsos: l’esperienza con Intercultura decisiva per la propria vita per il 68% degli ex partecipanti
Partire con Intercultura non è solo un soggiorno all’estero, ma un’esperienza che lascia il segno per tutta la vita. Un’indagine Ipsos su 958 ex studenti, oggi tra i 20 e i 64 anni, lo conferma. Il 68% riconosce un impatto decisivo sulla propria identità e attribuisce ai volontari un ruolo chiave nel proprio percorso di crescita personale. Vivere e studiare all’estero con Intercultura permette di sviluppare competenze trasversali, fondamentali sia nella vita personale che in quella professionale.
Il 58% ha scelto destinazioni non convenzionali tra cui l’Asia, l’America Latina e l’Africa sviluppando un atteggiamento di apertura alla diversità culturale e competenze linguistiche: tutti parlano almeno un’altra lingua oltre all’inglese. Le soft skills ne escono rafforzate: il 97% migliora le relazioni, l’89% diventa più autonomo e il 74% si sente pronto alle sfide del mondo di oggi.
Sul piano personale, chi ha vissuto l’esperienza Intercultura denota una grande attenzione e accettazione delle diversità e una coscienza sociale evoluta e sensibile a tematiche di equità. E infine, il 65% si dichiara felice della propria vita, un aspetto che deriva dalla maggiore consapevolezza delle proprie risorse e da una marcata adattabilità di fronte ai cambiamenti. Intercultura non è solo un viaggio, ma un investimento nel futuro di sé stessi e del mondo intero.
Persone
Al via il canale di cofinanziamento del Fondo per la Repubblica Digitale
26 Maggio 2025
L’iniziativa
Annunciata dall’Impresa socialeFondo per la Repubblica Digitalel’attivazione di un canale di cofinanziamento da 5 milioni di euro, destinato a sostenere progetti ed iniziative congiunte orientate allo sviluppo delle competenze digitali e all’inclusione sociale, economica e lavorativa dei cittadini.
L’iniziativa, parte del Piano Strategico 2025–2026 approvato dal Comitato di Indirizzo Strategico del Fondo per la Repubblica Digitale, rappresenta uno strumento innovativo per attivare collaborazioni strategiche tra enti pubblici, privati e del Terzo Settore, con l’obiettivo di amplificare l’impatto delle azioni formative sul territorio.
Il canale di cofinanziamento, che mira ad attrarre risorse supplementari coerenti con le finalità del Fondo per la Repubblica Digitale, vuole inoltre favorire un confronto positivo con le esperienze di altri soggetti, portando avanti collaborazioni strategiche per arricchire reciprocamente la conoscenza, le pratiche e le esperienze sui temi relativi alla formazione e all’inclusione digitale. Questo approccio permette di amplificare l’impatto delle iniziative sostenute e di rafforzare la consapevolezza sul valore dell’investimento e della collaborazione per promuovere la formazione digitale e il reinserimento sociale delle categorie più fragili. Oltre a generare un effetto leva sulle risorse economiche messe in campo dal Fondo per la Repubblica Digitale e dagli interlocutori coinvolti, l’apertura del canale di cofinanziamento mira anche a sperimentare forme di innovazione, sia negli ambiti di intervento sia nelle modalità operative o metodologiche scelte.
Modalità di partecipazione
Il canale di cofinanziamento è aperto a soggetti pubblici e privati, con o senza scopo di lucro. Le iniziative e le progettualità promosse dovranno focalizzarsi su tematiche di interesse condiviso, attraverso tre modalità operative:
bandi pubblici elaborati e promossi congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori in funzione di enti erogatori;
progetti proposti direttamente da enti del Terzo Settore e sostenuti, almeno al 50%, da risorse interne e/o esterne provenienti da uno o più cofinanziatori;
iniziative elaborate e promosse congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori per la realizzazione di opportunità rivolte alla collettività in linea con la mission del Fondo per la Repubblica Digitale.
Il processo di selezione si articola in due momenti: una prima fase, in cui i soggetti interessati presentano la propria idea progettuale e una seconda fase, riservata esclusivamente alle idee ritenute idonee, in cui si procederà con la progettazione esecutiva. I criteri di selezione includono: coerenza con la missione del Fondo, originalità della proposta, assenza di contenuti già sottoposti o respinti, e assenza di interventi per l’acquisto e la costruzione di infrastrutture o esclusivamente finalizzate alla ricerca.
Le proposte potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili.
Risorse disponibili
Il Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale ha stanziato in totale 5 milioni di euro.
Fondazione, Comune e Chiesa di Bologna insieme per il progetto Bologna Serena per gli anziani
19 Maggio 2025
Investimento complessivo da 9 milioni di euro in tre anni per un progetto sulla qualità della vita delle persone over 65. Villa Serena come punto di riferimento per persone anziane
A Bologna la popolazione over 65, conta circa 96.000 persone, sono il 25% della popolazione. Saranno oltre 100 mila tra dieci anni e 109 mila tra venti. Di questi, quasi 55.000 hanno più di 75 anni e 36.000 superano gli 80 anni, mentre i centenari si avvicinano alle 250 unità. I livelli di autosufficienza non dipendono solo dall’età, ma diminuiscono con l’invecchiamento. Dall’indagine sulla qualità della vita realizzata dal Comune di Bologna sappiamo che oggi le persone che dichiarano di prendersi cura di un anziano sopra i 75 anni sono stimate in 17 mila. Il 33% degli over 65 a Bologna oggi abita da solo, percentuale che sale al 50% per gli over 80.
Da questi dati e da questa tendenza all’invecchiamento della popolazione e quindi dell’aspettativa di vita in città, parte il progettoBologna Serena per gli anziani.
Bologna Serena per gli anziani è il nuovo progetto con il quale Fondazione Carisbo, Comune e Chiesa di Bologna collaboreranno nei prossimi tre anni, a partire dal 2025, nel realizzare servizi di supporto, assistenza e inclusione sociale dedicati alla popolazione anziana e ai caregiver, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli over 65.
Bologna Serena per gli anziani ha gli obiettivi di:
innovare e rafforzare le risposte del sistema dei servizi mirati a rispondere ai bisogni della terza età;
sperimentare nuove risposte al cambiamento dei bisogni espressi dalla popolazione anziana alla luce delle mutazioni sociali e demografiche;
aggregare istituzioni, soggetti del terzo settore e comunità nel progettare e realizzare insieme un nuovo welfare per gli anziani.
Questi obiettivi saranno realizzati lungo tre assi strategici:
il domicilio come prospettiva prioritaria per il benessere dell’anziano;
la valorizzazione del ruolo del caregiver familiare e delle assistenti familiari;
la risposta a chi non entra nelle strutture residenziali sociosanitarie.
La convenzionetra gli enti sarà approvata nella prossima Giunta e prevede un investimento da parte della Fondazione Carisbo, che partecipa alla redazione delle linee guida e alle azioni, allo sviluppo, monitoraggio e valutazione del progetto, pari a 4,25 milioni di euro nell’arco di un triennio (di cui 1,25 milioni nel 2025, 1,5 milioni per il 2026 e 1,5 per il 2027).
Il Comune attuerà il progetto secondo le linee guida concordate, cofinanziandolo con ulteriori interventi nell’ambito delle risorse del proprio bilancio, per un valore di altri 4,5 milioni di euro nel triennio 2025/2027.
Questi fondi, pari a 9 milioni di euro in 3 anni, saranno destinati alle attività previste e gli enti collaboreranno nella gestione e il coordinamento delle azioni in collaborazione con gli enti e i soggetti del territorio garantendo la partecipazione della rete socio-sanitaria, in particolare Ausl di Bologna e Asp Città di Bologna, mentre la Chiesa di Bologna si impegna a collaborare al monitoraggio del progetto in sinergia con i propri servizi di ascolto territoriale.
Questo budget sarà suddiviso nel triennio su varie linee progettuali che riguardano:
interventi per i caregiver;
costruire una comunità dementia friendly;
potenziamento di telecontrollo, teleassistenza, telecompagnia;
servizi sociosanitari aperti;
promozione dell’invecchiamento in salute;
la creazione di un luogo e un team di riferimento in città sulle politiche per gli anziani.
A Villa Serena un punto di riferimento sulle politiche per le persone anziane
Sarà Villa Serena il punto di riferimento dove realizzare un luogo fisico in città per le famiglie, i cittadini, le associazioni e la comunità professionale sulle politiche per gli anziani. Lo spazio potrà essere allestito con mostre a tema, materiale informativo sulle opportunità esistenti, punti di informazione e orientamento per gli anziani sui temi della salute e dei servizi, uffici da dedicare all’organizzazione di eventi, gite o vacanze, locali e spazi aperti per lo svolgimento di attività di socializzazione, culturali e sportive.
Sarà sede di un team dedicato all’analisi del fenomeno dell’invecchiamento demografico e alla creazione di progettazioni innovative a partire dalla raccolta di dati affidabili e comparabili per monitorare i progressi delle azioni messe in campo e per la definizione delle politiche in questo ambito. Le nuove informazioni raccolte sui caregiver potranno offrire una maggior conoscenza delle conseguenze dell’assistenza informale sullo stress di chi si prende cura dei propri familiari, sulle diseguaglianze di genere ad esse connesse, sull’effettiva capacità di accesso ai servizi per le long term care, sulle diseguaglianze territoriali e servire alla produzione di conoscenze da mettere a disposizione della città per costruire il futuro welfare per gli anziani a Bologna.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo entra a far parte del Consorzio BI-REX di Bologna
23 Aprile 2025
Fondazione Carisbo annuncia la sua adesione al Consorzio BI-REX Big Data Innovation & Research Excellence, Competence Center nazionale e soggetto attuatore del Pnrr ad alta specializzazione sui Big Data, Industria 4.0 e Transizione 5.0.
La convenzione siglata, della durata di 3 anni e rinnovabile, darà avvio a forme di collaborazione sinergica, particolarmente focalizzate su iniziative per lo sviluppo economico del territorio, tramite la promozione di attività nell’ambito di Industria 4.0 di ricerca applicata, l’attivazione di progetti di innovazione e supporto all’imprenditorialità, nonché la messa a punto di percorsi di incubazione, accelerazione, orientamento e formazione.
Fondazione Carisbo e Consorzio BI-REX saranno così impegnate nella partecipazione congiunta a bandi europei, nazionali, regionali per la realizzazione di progetti di ricerca e formazione, attivando programmi di incubazione e accelerazione d’impresa, sostenendo la partecipazione delle rispettive startup a iniziative di networking e favorendone l’accesso, tramite tariffe agevolate, agli spazi di coworking nelle rispettive strutture.
Fondazione Carisbo è una fondazione di origine bancaria che persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo del territorio metropolitano di Bologna. Con il progetto BIGBO – Boost Innovation Garage, polo dedicato ai talenti, all’innovazione e alla trasformazione digitale, la Fondazione contribuisce nel diffondere una cultura imprenditoriale innovativa, generando un impatto tangibile e creando nuove opportunità di lavoro. BIGBO offre spazi di lavoro flessibili, multifunzionali e organizza tavole rotonde ed eventi incentrati su innovazione e tecnologia, programmi di accelerazione, attività di collegamento tra aziende consolidate e startup.
Il Competence Center BI-REX, con sede a Bologna, si configura come Public Private Partnership che raccoglie 64 player tra Università, Centri di Ricerca e Imprese di eccellenza, con l’obiettivo di supportare le aziende nei processi di innovazione, trasformazione digitale e sostenibilità, favorendo l’adozione delle tecnologie Industria 4.0 e 5.0 e il trasferimento tecnologico attraverso una vasta serie di servizi. Principale valore aggiunto di BI-REX è rappresentato dalla Linea Pilota, fabbrica digitale interconnessa completamente a disposizione delle imprese, in cui le tecnologie 4.0 and 5.0 sono integrate con quelle tradizionali.
Persone
Pubblicato il bando “Dritti al Punto” del Fondo per la Repubblica Digitale
22 Aprile 2025
Il contesto italiano
Lo sviluppo delle competenze digitali è uno degli obiettivi strategici dell’Unione europea, che mira a dotare almeno l’80% dei cittadini tra i 16 e i 74 anni di competenze digitali di base entro il 2030. A guidare questo processo è il quadro europeoDigComp 2.2, che individua cinque aree chiave – dalla sicurezza informatica, alla creazione di contenuti – ritenute essenziali per una piena partecipazione alla vita sociale e professionale. L’Italia, tuttavia, registra un significativo ritardo rispetto alla media UE: nel 2023 solo il 46% degli adulti possedeva competenze digitali almeno di base.
Il quadro è aggravato da divari generazionali e territoriali: tra i giovani (16-24 anni) la quota sale al 59%, mentre tra gli over 65 crolla al 19%, con le regioni del Sud ampiamente sotto la media UE (34%). Per colmare il ritardo, il PNRR ha attivato la misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, con l’obiettivo di formare 2 milioni di cittadini entro il 2026 attraverso 3000 Punti Digitale Facile. Sebbene la rete dei punti sia stata attivata, a marzo 2025, sono stati raggiunti circa 760 mila cittadini, pari al 38% dell’obiettivo, con risultati disomogenei tra le diverse regioni.
Bando Dritti al Punto
Il bando intende sostenere progetti di formazione all’interno dei Punti Digitale Facile, integrando le attività già pianificate e realizzate nell’ambito della misura M1C1 1.7.2 “Rete dei servizi di facilitazione digitale” del PNRR, al fine di potenziarne l’offerta formativa.
In particolare, si intende selezionare progetti formativi rivolti a tutti i cittadini, incentrati sui temi individuati dal quadro europeo DigComp 2.2, come l’alfabetizzazione su informazione e dati, ovvero la capacità di analizzare criticamente fonti e contenuti online e distinguere le informazioni affidabili dalle fake news; la sicurezza informatica, intesa come consapevolezza dei rischi digitali e capacità di proteggere dispositivi e dati personali; la creazione di contenuti digitali, anche con il supporto dell’Intelligenza Artificiale, promuovendo un uso consapevole e responsabile degli strumenti digitali e una riflessione sulle implicazioni etiche, sociali e legali dell’IA; infine, la comunicazione e collaborazione attraverso le tecnologie digitali, per incentivare l’uso attivo dei servizi digitali pubblici e privati (come l’uso di app quali Io e IT-Wallet, o servizi come Identità digitale, Domicilio digitale e Fascicolo sanitario elettronico), sviluppando strategie comunicative efficaci e inclusive nei diversi ambienti digitali.
Chi può partecipare
Le proposte possono essere presentate da Soggetti attuatori o Soggetti sub-attuatori della misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, che si occupino direttamente o indirettamente – per tramite di Soggetti realizzatori – della gestione di almeno un Punto Digitale Facile, o ancora da Soggetti realizzatori della misura, intesi come enti privati che abbiano sottoscritto un’apposita convenzione/contratto con un Soggetto attuatore/sub-attuatore per la co-gestione e co-progettazione delle attività presso uno o più Punti Digitale Facile.
Le proposte progettuali, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma Re@dy, entro le ore 11 del30 maggio 2025.
Composizione della lista congiunta di candidati al Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025/2026/2027 di Intesa Sanpaolo S.p.A.
28 Marzo 2025
Le Fondazioni aderenti al patto parasociale di consultazione e voto sottoscritto l’11 novembre 2024 in relazione all’Assemblea di Intesa Sanpaolo convocata per il 29 aprile 2025, anche sulla base degli orientamenti manifestati dal Consiglio di Amministrazione uscente della Banca per la composizione della lista dei candidati alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025−2027 e con l’intento di assicurare:
la composizione quantitativamente ottimale, avuto riguardo alla complessità organizzativa, di operatività e di governance della Banca e alle valutazioni espresse sulle dinamiche di funzionamento dell’Organo collegiale;
la continuità di azione ed il mantenimento del patrimonio informativo e di esperienze acquisito nel corso dei precedenti mandati;
un riscontro concreto alle esigenze di continuare a esprimere scelte di elevata qualità, diversità, complementarità e di integrare nuove competenze strategiche, professionalità e personalità, al fine di dare continuità alle capacità di approfondimento e di dibattito in tutte le complesse materie di competenza del Consiglio e del Comitato per il Controllo sulla Gestione, e permettere un’adeguata costituzione e funzionalità dei Comitati endo−consiliari;
hanno depositato in data 27 marzo 2025 la seguente lista di 17 candidati così articolata:
SEZIONE 1
GIAN MARIA GROS-PIETRO
PAOLA TAGLIAVINI
CARLO MESSINA
MARIANGELA ZAPPIA
FRANCO CERUTI
PAOLO MARIA VITTORIO GRANDI
LUCIANO NEBBIA
LIANA LOGIURATO
PIETRO PREVITALI
MARIA ALESSANDRA STEFANELLI
BRUNO MARIA PARIGI
DONATELLA BUSSO
SILVIA MERLO
PAOLO MESSA
SEZIONE 2
FABRIZIO MOSCA
MARIELLA TAGLIABUE
MAURA CAMPRA
Nel medesimo contesto, le Fondazioni hanno proposto (i) di determinare in 19 il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da nominare, (ii) di riconfermare il Prof. Gian Maria Gros−Pietro quale Presidente del Consiglio di Amministrazione e (iii) di nominare la Prof.a Paola Tagliavini quale Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione; nonché (iv) di indicare il Dott. Carlo Messina come profilo ideale per la posizione di Consigliere Delegato e CEO, nell’ambito della lista presentata, ferme restando le piene prerogative proprie del Consiglio di Amministrazione che sarà nominato, in ragione dei poteri definiti dallo Statuto sociale.
Alla luce dei risultati conseguiti nell’ultimo decennio dalla Banca, che hanno posto Intesa Sanpaolo in una posizione di vertice assoluto tra le banche europee, sia per l’affidabilità sia per il sostegno allo sviluppo del Paese, i Presidenti delle Fondazioni, nella loro connaturata rappresentanza di azionisti istituzionali di lungo termine, esprimono vivo apprezzamento per la visione e la gestione altamente efficace da parte del CEO e conseguentemente auspicano che il Dr. Carlo Messina possa garantire il suo ruolo di leadership nella Banca anche per i successivi mandati.
Infine, le Fondazioni hanno proposto, in linea con quanto evidenziato dal Consiglio uscente, la conferma degli emolumenti per i consiglieri che non siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione e l’incremento del compenso fisso specifico per i consiglieri che siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione nonché del compenso additivo del Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione.
Sviluppo del territorio
Aperto il bando Fairplay (terza sessione erogativa 2025)
28 Marzo 2025
Per l’area Sviluppo del territorio (settore Educazione, istruzione e formazione) e la missione “Formazione del capitale umano”, con specifico riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile SDG n° 4 “Istruzione di qualità” e SDG n° 9 “Imprese, innovazione e infrastrutture”, il bando Fairplay accessibile fino al 5 maggio rende disponibili risorse per 150.000 euro allo scopo di:
promuovere l’idea di sport inclusivo, aperto a tutti, capace di incidere positivamente sulla coesione sociale della comunità territoriale;
incentivare la rigenerazione di spazi in un’ottica di condivisione e cura del bene comune;
favorire la diffusione di valori educativi e corretti stili di vita.
Acri lancia il Premio GenP – Giovani che partecipano
13 Giugno 2025
Aperte fino al 14 settembre le candidature al premio per le organizzazioni del Terzo settore che incentivano la partecipazione giovanile
Non è vero che i giovani non partecipano e non si impegnano a migliorare il Paese. Lo fanno, ma non sempre all’interno delle organizzazioni tradizionali del Terzo settore. Sempre più spesso scelgono forme di impegno fluide, informali, legate a cause specifiche – come l’ambiente, i diritti civili e la giustizia sociale – e lontane da strutture composte e guidate prevalentemente da persone di generazioni passate. In questo scenario, molte realtà del Terzo settore stanno cercando nuove strade per coinvolgere le nuove generazioni anche all’interno dei propri processi decisionali.
In questo scenario nasce “GenP – Giovani che partecipano”, un premio promosso da Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria, dedicato alle organizzazioni del Terzo settore composte da giovani che valorizzino il protagonismo giovanile. Il premio si rivolge a realtà i cui organi di amministrazione siano composti o coinvolgano giovani under 35, incentivando la loro partecipazione attiva nella progettazione e realizzazione dei progetti. Il premio intende infatti portare alla luce e dare visibilità a esperienze significative di partecipazione giovanile.
Le organizzazioni vincitrici riceveranno un contributo di 10mila euro ciascuna e saranno premiate nel corso di un evento nazionale che si terrà nel mese di dicembre 2025.
Le candidature sono aperte fino al 14 settembre 2025 sul sito ufficiale www.genp.it, dove sono disponibili il regolamento completo e il modulo di partecipazione.
A novembre verrà annunciata la shortlist delle 10 organizzazioni finaliste e, tra queste, una giuria composta da esperti del settore e rappresentanti di Acri selezionerà le 3 organizzazioni vincitrici.
I componenti della giuria:
Ferruccio de Bortoli, giornalista
Lucrezia Ferrara, Young Advisory Board Fondazione Compagnia di San Paolo
Luca Gori, presidente Commissione Innovazione sociale di Acri
Clara Morelli, autrice Will Media
Vanessa Pallucchi, portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore
Tommaso Salaroli, cofondatore e CEO di Scomodo
Michele Sciscioli, capo Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale
Media partner dell’iniziativa sono Vita e Will, mentre Percorsi di Secondo Welfare realizzerà e presenterà, in occasione dell’evento di premiazione, un’indagine sul tasso di under 35 nei Cda delle organizzazioni del Terzo settore.
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa
10 Giugno 2025
Assegnate 6 borse di studio per programmi di vita e di studio all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione Carisbo
Sono stati premiati, presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, i 6 studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura. I 6 studenti potranno vivere e studiare per un trimestre fino ad un anno scolastico all’estero, accolti in una famiglia e una scuola del luogo e assistiti dai volontari locali.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Fondazione Intercultura e Fondazione Carisbo che risale al 2020-2021 e, grazie ad essa, 62 studentesse e studenti delle scuole secondarie di II grado – a cui si aggiungono i 6 studenti premiati quest’anno – hanno finora potuto vivere un’esperienza autentica delle diversità e acquisire nuove competenze utili per la loro vita personale e professionale.
Alla cerimonia di premiazione è intervenuta Maila Quaglia, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Carisbo, insieme a Vincenzo Morlini, past Consigliere di Amministrazione di Intercultura, poi Direttore Esecutivo di Intercultura e poi Presidente internazionale di AFS, alle famiglie dei giovani ambasciatori nel mondo e ai volontari di Intercultura, che proprio in questi mesi si stanno occupando della formazione degli studenti in partenza per prepararli alla loro esperienza.
I vincitori sono:
Sara, iscritta al Liceo E. Fermi di Bologna e in partenza per un programma scolastico semestrale in Brasile;
Steven, iscritto al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Thailandia;
Geremia, iscritto all’IIS G. Bruno di Medicina e in partenza per un programma annuale in Lettonia;
Francesca, iscritta all’IIS Montessori-Da Vinci di Porretta Terme e in partenza per un programma annuale in Perù;
Sabrina, iscritta al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma annuale in Honduras;
Matteo, iscritto al Liceo L. Bassi di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Messico.
Emozionati e felici per il traguardo raggiunto, alcuni ragazzi hanno così commentato la vincita della borsa di studio.
Geremia: «Quando ho scoperto di aver vinto, ho sentito come un ritorno brusco al presente. Quella che fino a poco prima sembrava solo un’idea improbabile era diventata concreta. È stato uno shock di consapevolezza. Ero felice, ma allo stesso tempo ero offuscato da tante altre emozioni, compresa la paura iniziale. Marco Aurelioperò, affermava che “ciò che ostacola l’azione, la promuove”, come se fosse proprio l’attrito, a dare lo slancio. Così il timore, invece di essere un intralcio, è ciò che valorizza la scelta.»
Sabrina: «Ho deciso di accettare questa sfida perché volevo mettermi in gioco davvero. Sentivo il bisogno di uscire dalla mia routine e conoscere un altro modo di vivere. L’Honduras, con la sua cultura e la sua lingua completamente nuove per me, mi è sembrato il luogo perfetto per farlo. So che sarà difficile, ma credo che le sfide più grandi siano anche le più formative.» Con loro erano presenti anche due ex vincitrici del concorso Intercultura e della borsa di studio FormazionEuropa, Sara Bonora, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Brasile a.s. 2023-24 e Matilde Mazzanti, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Cile a.s. 2023-24.
Ricerca Ipsos: l’esperienza con Intercultura decisiva per la propria vita per il 68% degli ex partecipanti
Partire con Intercultura non è solo un soggiorno all’estero, ma un’esperienza che lascia il segno per tutta la vita. Un’indagine Ipsos su 958 ex studenti, oggi tra i 20 e i 64 anni, lo conferma. Il 68% riconosce un impatto decisivo sulla propria identità e attribuisce ai volontari un ruolo chiave nel proprio percorso di crescita personale. Vivere e studiare all’estero con Intercultura permette di sviluppare competenze trasversali, fondamentali sia nella vita personale che in quella professionale.
Il 58% ha scelto destinazioni non convenzionali tra cui l’Asia, l’America Latina e l’Africa sviluppando un atteggiamento di apertura alla diversità culturale e competenze linguistiche: tutti parlano almeno un’altra lingua oltre all’inglese. Le soft skills ne escono rafforzate: il 97% migliora le relazioni, l’89% diventa più autonomo e il 74% si sente pronto alle sfide del mondo di oggi.
Sul piano personale, chi ha vissuto l’esperienza Intercultura denota una grande attenzione e accettazione delle diversità e una coscienza sociale evoluta e sensibile a tematiche di equità. E infine, il 65% si dichiara felice della propria vita, un aspetto che deriva dalla maggiore consapevolezza delle proprie risorse e da una marcata adattabilità di fronte ai cambiamenti. Intercultura non è solo un viaggio, ma un investimento nel futuro di sé stessi e del mondo intero.
Persone
Al via il canale di cofinanziamento del Fondo per la Repubblica Digitale
26 Maggio 2025
L’iniziativa
Annunciata dall’Impresa socialeFondo per la Repubblica Digitalel’attivazione di un canale di cofinanziamento da 5 milioni di euro, destinato a sostenere progetti ed iniziative congiunte orientate allo sviluppo delle competenze digitali e all’inclusione sociale, economica e lavorativa dei cittadini.
L’iniziativa, parte del Piano Strategico 2025–2026 approvato dal Comitato di Indirizzo Strategico del Fondo per la Repubblica Digitale, rappresenta uno strumento innovativo per attivare collaborazioni strategiche tra enti pubblici, privati e del Terzo Settore, con l’obiettivo di amplificare l’impatto delle azioni formative sul territorio.
Il canale di cofinanziamento, che mira ad attrarre risorse supplementari coerenti con le finalità del Fondo per la Repubblica Digitale, vuole inoltre favorire un confronto positivo con le esperienze di altri soggetti, portando avanti collaborazioni strategiche per arricchire reciprocamente la conoscenza, le pratiche e le esperienze sui temi relativi alla formazione e all’inclusione digitale. Questo approccio permette di amplificare l’impatto delle iniziative sostenute e di rafforzare la consapevolezza sul valore dell’investimento e della collaborazione per promuovere la formazione digitale e il reinserimento sociale delle categorie più fragili. Oltre a generare un effetto leva sulle risorse economiche messe in campo dal Fondo per la Repubblica Digitale e dagli interlocutori coinvolti, l’apertura del canale di cofinanziamento mira anche a sperimentare forme di innovazione, sia negli ambiti di intervento sia nelle modalità operative o metodologiche scelte.
Modalità di partecipazione
Il canale di cofinanziamento è aperto a soggetti pubblici e privati, con o senza scopo di lucro. Le iniziative e le progettualità promosse dovranno focalizzarsi su tematiche di interesse condiviso, attraverso tre modalità operative:
bandi pubblici elaborati e promossi congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori in funzione di enti erogatori;
progetti proposti direttamente da enti del Terzo Settore e sostenuti, almeno al 50%, da risorse interne e/o esterne provenienti da uno o più cofinanziatori;
iniziative elaborate e promosse congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori per la realizzazione di opportunità rivolte alla collettività in linea con la mission del Fondo per la Repubblica Digitale.
Il processo di selezione si articola in due momenti: una prima fase, in cui i soggetti interessati presentano la propria idea progettuale e una seconda fase, riservata esclusivamente alle idee ritenute idonee, in cui si procederà con la progettazione esecutiva. I criteri di selezione includono: coerenza con la missione del Fondo, originalità della proposta, assenza di contenuti già sottoposti o respinti, e assenza di interventi per l’acquisto e la costruzione di infrastrutture o esclusivamente finalizzate alla ricerca.
Le proposte potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili.
Risorse disponibili
Il Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale ha stanziato in totale 5 milioni di euro.
Fondazione, Comune e Chiesa di Bologna insieme per il progetto Bologna Serena per gli anziani
19 Maggio 2025
Investimento complessivo da 9 milioni di euro in tre anni per un progetto sulla qualità della vita delle persone over 65. Villa Serena come punto di riferimento per persone anziane
A Bologna la popolazione over 65, conta circa 96.000 persone, sono il 25% della popolazione. Saranno oltre 100 mila tra dieci anni e 109 mila tra venti. Di questi, quasi 55.000 hanno più di 75 anni e 36.000 superano gli 80 anni, mentre i centenari si avvicinano alle 250 unità. I livelli di autosufficienza non dipendono solo dall’età, ma diminuiscono con l’invecchiamento. Dall’indagine sulla qualità della vita realizzata dal Comune di Bologna sappiamo che oggi le persone che dichiarano di prendersi cura di un anziano sopra i 75 anni sono stimate in 17 mila. Il 33% degli over 65 a Bologna oggi abita da solo, percentuale che sale al 50% per gli over 80.
Da questi dati e da questa tendenza all’invecchiamento della popolazione e quindi dell’aspettativa di vita in città, parte il progettoBologna Serena per gli anziani.
Bologna Serena per gli anziani è il nuovo progetto con il quale Fondazione Carisbo, Comune e Chiesa di Bologna collaboreranno nei prossimi tre anni, a partire dal 2025, nel realizzare servizi di supporto, assistenza e inclusione sociale dedicati alla popolazione anziana e ai caregiver, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli over 65.
Bologna Serena per gli anziani ha gli obiettivi di:
innovare e rafforzare le risposte del sistema dei servizi mirati a rispondere ai bisogni della terza età;
sperimentare nuove risposte al cambiamento dei bisogni espressi dalla popolazione anziana alla luce delle mutazioni sociali e demografiche;
aggregare istituzioni, soggetti del terzo settore e comunità nel progettare e realizzare insieme un nuovo welfare per gli anziani.
Questi obiettivi saranno realizzati lungo tre assi strategici:
il domicilio come prospettiva prioritaria per il benessere dell’anziano;
la valorizzazione del ruolo del caregiver familiare e delle assistenti familiari;
la risposta a chi non entra nelle strutture residenziali sociosanitarie.
La convenzionetra gli enti sarà approvata nella prossima Giunta e prevede un investimento da parte della Fondazione Carisbo, che partecipa alla redazione delle linee guida e alle azioni, allo sviluppo, monitoraggio e valutazione del progetto, pari a 4,25 milioni di euro nell’arco di un triennio (di cui 1,25 milioni nel 2025, 1,5 milioni per il 2026 e 1,5 per il 2027).
Il Comune attuerà il progetto secondo le linee guida concordate, cofinanziandolo con ulteriori interventi nell’ambito delle risorse del proprio bilancio, per un valore di altri 4,5 milioni di euro nel triennio 2025/2027.
Questi fondi, pari a 9 milioni di euro in 3 anni, saranno destinati alle attività previste e gli enti collaboreranno nella gestione e il coordinamento delle azioni in collaborazione con gli enti e i soggetti del territorio garantendo la partecipazione della rete socio-sanitaria, in particolare Ausl di Bologna e Asp Città di Bologna, mentre la Chiesa di Bologna si impegna a collaborare al monitoraggio del progetto in sinergia con i propri servizi di ascolto territoriale.
Questo budget sarà suddiviso nel triennio su varie linee progettuali che riguardano:
interventi per i caregiver;
costruire una comunità dementia friendly;
potenziamento di telecontrollo, teleassistenza, telecompagnia;
servizi sociosanitari aperti;
promozione dell’invecchiamento in salute;
la creazione di un luogo e un team di riferimento in città sulle politiche per gli anziani.
A Villa Serena un punto di riferimento sulle politiche per le persone anziane
Sarà Villa Serena il punto di riferimento dove realizzare un luogo fisico in città per le famiglie, i cittadini, le associazioni e la comunità professionale sulle politiche per gli anziani. Lo spazio potrà essere allestito con mostre a tema, materiale informativo sulle opportunità esistenti, punti di informazione e orientamento per gli anziani sui temi della salute e dei servizi, uffici da dedicare all’organizzazione di eventi, gite o vacanze, locali e spazi aperti per lo svolgimento di attività di socializzazione, culturali e sportive.
Sarà sede di un team dedicato all’analisi del fenomeno dell’invecchiamento demografico e alla creazione di progettazioni innovative a partire dalla raccolta di dati affidabili e comparabili per monitorare i progressi delle azioni messe in campo e per la definizione delle politiche in questo ambito. Le nuove informazioni raccolte sui caregiver potranno offrire una maggior conoscenza delle conseguenze dell’assistenza informale sullo stress di chi si prende cura dei propri familiari, sulle diseguaglianze di genere ad esse connesse, sull’effettiva capacità di accesso ai servizi per le long term care, sulle diseguaglianze territoriali e servire alla produzione di conoscenze da mettere a disposizione della città per costruire il futuro welfare per gli anziani a Bologna.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo entra a far parte del Consorzio BI-REX di Bologna
23 Aprile 2025
Fondazione Carisbo annuncia la sua adesione al Consorzio BI-REX Big Data Innovation & Research Excellence, Competence Center nazionale e soggetto attuatore del Pnrr ad alta specializzazione sui Big Data, Industria 4.0 e Transizione 5.0.
La convenzione siglata, della durata di 3 anni e rinnovabile, darà avvio a forme di collaborazione sinergica, particolarmente focalizzate su iniziative per lo sviluppo economico del territorio, tramite la promozione di attività nell’ambito di Industria 4.0 di ricerca applicata, l’attivazione di progetti di innovazione e supporto all’imprenditorialità, nonché la messa a punto di percorsi di incubazione, accelerazione, orientamento e formazione.
Fondazione Carisbo e Consorzio BI-REX saranno così impegnate nella partecipazione congiunta a bandi europei, nazionali, regionali per la realizzazione di progetti di ricerca e formazione, attivando programmi di incubazione e accelerazione d’impresa, sostenendo la partecipazione delle rispettive startup a iniziative di networking e favorendone l’accesso, tramite tariffe agevolate, agli spazi di coworking nelle rispettive strutture.
Fondazione Carisbo è una fondazione di origine bancaria che persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo del territorio metropolitano di Bologna. Con il progetto BIGBO – Boost Innovation Garage, polo dedicato ai talenti, all’innovazione e alla trasformazione digitale, la Fondazione contribuisce nel diffondere una cultura imprenditoriale innovativa, generando un impatto tangibile e creando nuove opportunità di lavoro. BIGBO offre spazi di lavoro flessibili, multifunzionali e organizza tavole rotonde ed eventi incentrati su innovazione e tecnologia, programmi di accelerazione, attività di collegamento tra aziende consolidate e startup.
Il Competence Center BI-REX, con sede a Bologna, si configura come Public Private Partnership che raccoglie 64 player tra Università, Centri di Ricerca e Imprese di eccellenza, con l’obiettivo di supportare le aziende nei processi di innovazione, trasformazione digitale e sostenibilità, favorendo l’adozione delle tecnologie Industria 4.0 e 5.0 e il trasferimento tecnologico attraverso una vasta serie di servizi. Principale valore aggiunto di BI-REX è rappresentato dalla Linea Pilota, fabbrica digitale interconnessa completamente a disposizione delle imprese, in cui le tecnologie 4.0 and 5.0 sono integrate con quelle tradizionali.
Persone
Pubblicato il bando “Dritti al Punto” del Fondo per la Repubblica Digitale
22 Aprile 2025
Il contesto italiano
Lo sviluppo delle competenze digitali è uno degli obiettivi strategici dell’Unione europea, che mira a dotare almeno l’80% dei cittadini tra i 16 e i 74 anni di competenze digitali di base entro il 2030. A guidare questo processo è il quadro europeoDigComp 2.2, che individua cinque aree chiave – dalla sicurezza informatica, alla creazione di contenuti – ritenute essenziali per una piena partecipazione alla vita sociale e professionale. L’Italia, tuttavia, registra un significativo ritardo rispetto alla media UE: nel 2023 solo il 46% degli adulti possedeva competenze digitali almeno di base.
Il quadro è aggravato da divari generazionali e territoriali: tra i giovani (16-24 anni) la quota sale al 59%, mentre tra gli over 65 crolla al 19%, con le regioni del Sud ampiamente sotto la media UE (34%). Per colmare il ritardo, il PNRR ha attivato la misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, con l’obiettivo di formare 2 milioni di cittadini entro il 2026 attraverso 3000 Punti Digitale Facile. Sebbene la rete dei punti sia stata attivata, a marzo 2025, sono stati raggiunti circa 760 mila cittadini, pari al 38% dell’obiettivo, con risultati disomogenei tra le diverse regioni.
Bando Dritti al Punto
Il bando intende sostenere progetti di formazione all’interno dei Punti Digitale Facile, integrando le attività già pianificate e realizzate nell’ambito della misura M1C1 1.7.2 “Rete dei servizi di facilitazione digitale” del PNRR, al fine di potenziarne l’offerta formativa.
In particolare, si intende selezionare progetti formativi rivolti a tutti i cittadini, incentrati sui temi individuati dal quadro europeo DigComp 2.2, come l’alfabetizzazione su informazione e dati, ovvero la capacità di analizzare criticamente fonti e contenuti online e distinguere le informazioni affidabili dalle fake news; la sicurezza informatica, intesa come consapevolezza dei rischi digitali e capacità di proteggere dispositivi e dati personali; la creazione di contenuti digitali, anche con il supporto dell’Intelligenza Artificiale, promuovendo un uso consapevole e responsabile degli strumenti digitali e una riflessione sulle implicazioni etiche, sociali e legali dell’IA; infine, la comunicazione e collaborazione attraverso le tecnologie digitali, per incentivare l’uso attivo dei servizi digitali pubblici e privati (come l’uso di app quali Io e IT-Wallet, o servizi come Identità digitale, Domicilio digitale e Fascicolo sanitario elettronico), sviluppando strategie comunicative efficaci e inclusive nei diversi ambienti digitali.
Chi può partecipare
Le proposte possono essere presentate da Soggetti attuatori o Soggetti sub-attuatori della misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, che si occupino direttamente o indirettamente – per tramite di Soggetti realizzatori – della gestione di almeno un Punto Digitale Facile, o ancora da Soggetti realizzatori della misura, intesi come enti privati che abbiano sottoscritto un’apposita convenzione/contratto con un Soggetto attuatore/sub-attuatore per la co-gestione e co-progettazione delle attività presso uno o più Punti Digitale Facile.
Le proposte progettuali, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma Re@dy, entro le ore 11 del30 maggio 2025.
Composizione della lista congiunta di candidati al Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025/2026/2027 di Intesa Sanpaolo S.p.A.
28 Marzo 2025
Le Fondazioni aderenti al patto parasociale di consultazione e voto sottoscritto l’11 novembre 2024 in relazione all’Assemblea di Intesa Sanpaolo convocata per il 29 aprile 2025, anche sulla base degli orientamenti manifestati dal Consiglio di Amministrazione uscente della Banca per la composizione della lista dei candidati alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025−2027 e con l’intento di assicurare:
la composizione quantitativamente ottimale, avuto riguardo alla complessità organizzativa, di operatività e di governance della Banca e alle valutazioni espresse sulle dinamiche di funzionamento dell’Organo collegiale;
la continuità di azione ed il mantenimento del patrimonio informativo e di esperienze acquisito nel corso dei precedenti mandati;
un riscontro concreto alle esigenze di continuare a esprimere scelte di elevata qualità, diversità, complementarità e di integrare nuove competenze strategiche, professionalità e personalità, al fine di dare continuità alle capacità di approfondimento e di dibattito in tutte le complesse materie di competenza del Consiglio e del Comitato per il Controllo sulla Gestione, e permettere un’adeguata costituzione e funzionalità dei Comitati endo−consiliari;
hanno depositato in data 27 marzo 2025 la seguente lista di 17 candidati così articolata:
SEZIONE 1
GIAN MARIA GROS-PIETRO
PAOLA TAGLIAVINI
CARLO MESSINA
MARIANGELA ZAPPIA
FRANCO CERUTI
PAOLO MARIA VITTORIO GRANDI
LUCIANO NEBBIA
LIANA LOGIURATO
PIETRO PREVITALI
MARIA ALESSANDRA STEFANELLI
BRUNO MARIA PARIGI
DONATELLA BUSSO
SILVIA MERLO
PAOLO MESSA
SEZIONE 2
FABRIZIO MOSCA
MARIELLA TAGLIABUE
MAURA CAMPRA
Nel medesimo contesto, le Fondazioni hanno proposto (i) di determinare in 19 il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da nominare, (ii) di riconfermare il Prof. Gian Maria Gros−Pietro quale Presidente del Consiglio di Amministrazione e (iii) di nominare la Prof.a Paola Tagliavini quale Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione; nonché (iv) di indicare il Dott. Carlo Messina come profilo ideale per la posizione di Consigliere Delegato e CEO, nell’ambito della lista presentata, ferme restando le piene prerogative proprie del Consiglio di Amministrazione che sarà nominato, in ragione dei poteri definiti dallo Statuto sociale.
Alla luce dei risultati conseguiti nell’ultimo decennio dalla Banca, che hanno posto Intesa Sanpaolo in una posizione di vertice assoluto tra le banche europee, sia per l’affidabilità sia per il sostegno allo sviluppo del Paese, i Presidenti delle Fondazioni, nella loro connaturata rappresentanza di azionisti istituzionali di lungo termine, esprimono vivo apprezzamento per la visione e la gestione altamente efficace da parte del CEO e conseguentemente auspicano che il Dr. Carlo Messina possa garantire il suo ruolo di leadership nella Banca anche per i successivi mandati.
Infine, le Fondazioni hanno proposto, in linea con quanto evidenziato dal Consiglio uscente, la conferma degli emolumenti per i consiglieri che non siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione e l’incremento del compenso fisso specifico per i consiglieri che siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione nonché del compenso additivo del Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione.
Sviluppo del territorio
Aperto il bando Fairplay (terza sessione erogativa 2025)
28 Marzo 2025
Per l’area Sviluppo del territorio (settore Educazione, istruzione e formazione) e la missione “Formazione del capitale umano”, con specifico riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile SDG n° 4 “Istruzione di qualità” e SDG n° 9 “Imprese, innovazione e infrastrutture”, il bando Fairplay accessibile fino al 5 maggio rende disponibili risorse per 150.000 euro allo scopo di:
promuovere l’idea di sport inclusivo, aperto a tutti, capace di incidere positivamente sulla coesione sociale della comunità territoriale;
incentivare la rigenerazione di spazi in un’ottica di condivisione e cura del bene comune;
favorire la diffusione di valori educativi e corretti stili di vita.
Acri lancia il Premio GenP – Giovani che partecipano
13 Giugno 2025
Aperte fino al 14 settembre le candidature al premio per le organizzazioni del Terzo settore che incentivano la partecipazione giovanile
Non è vero che i giovani non partecipano e non si impegnano a migliorare il Paese. Lo fanno, ma non sempre all’interno delle organizzazioni tradizionali del Terzo settore. Sempre più spesso scelgono forme di impegno fluide, informali, legate a cause specifiche – come l’ambiente, i diritti civili e la giustizia sociale – e lontane da strutture composte e guidate prevalentemente da persone di generazioni passate. In questo scenario, molte realtà del Terzo settore stanno cercando nuove strade per coinvolgere le nuove generazioni anche all’interno dei propri processi decisionali.
In questo scenario nasce “GenP – Giovani che partecipano”, un premio promosso da Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria, dedicato alle organizzazioni del Terzo settore composte da giovani che valorizzino il protagonismo giovanile. Il premio si rivolge a realtà i cui organi di amministrazione siano composti o coinvolgano giovani under 35, incentivando la loro partecipazione attiva nella progettazione e realizzazione dei progetti. Il premio intende infatti portare alla luce e dare visibilità a esperienze significative di partecipazione giovanile.
Le organizzazioni vincitrici riceveranno un contributo di 10mila euro ciascuna e saranno premiate nel corso di un evento nazionale che si terrà nel mese di dicembre 2025.
Le candidature sono aperte fino al 14 settembre 2025 sul sito ufficiale www.genp.it, dove sono disponibili il regolamento completo e il modulo di partecipazione.
A novembre verrà annunciata la shortlist delle 10 organizzazioni finaliste e, tra queste, una giuria composta da esperti del settore e rappresentanti di Acri selezionerà le 3 organizzazioni vincitrici.
I componenti della giuria:
Ferruccio de Bortoli, giornalista
Lucrezia Ferrara, Young Advisory Board Fondazione Compagnia di San Paolo
Luca Gori, presidente Commissione Innovazione sociale di Acri
Clara Morelli, autrice Will Media
Vanessa Pallucchi, portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore
Tommaso Salaroli, cofondatore e CEO di Scomodo
Michele Sciscioli, capo Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale
Media partner dell’iniziativa sono Vita e Will, mentre Percorsi di Secondo Welfare realizzerà e presenterà, in occasione dell’evento di premiazione, un’indagine sul tasso di under 35 nei Cda delle organizzazioni del Terzo settore.
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa
10 Giugno 2025
Assegnate 6 borse di studio per programmi di vita e di studio all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione Carisbo
Sono stati premiati, presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, i 6 studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura. I 6 studenti potranno vivere e studiare per un trimestre fino ad un anno scolastico all’estero, accolti in una famiglia e una scuola del luogo e assistiti dai volontari locali.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Fondazione Intercultura e Fondazione Carisbo che risale al 2020-2021 e, grazie ad essa, 62 studentesse e studenti delle scuole secondarie di II grado – a cui si aggiungono i 6 studenti premiati quest’anno – hanno finora potuto vivere un’esperienza autentica delle diversità e acquisire nuove competenze utili per la loro vita personale e professionale.
Alla cerimonia di premiazione è intervenuta Maila Quaglia, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Carisbo, insieme a Vincenzo Morlini, past Consigliere di Amministrazione di Intercultura, poi Direttore Esecutivo di Intercultura e poi Presidente internazionale di AFS, alle famiglie dei giovani ambasciatori nel mondo e ai volontari di Intercultura, che proprio in questi mesi si stanno occupando della formazione degli studenti in partenza per prepararli alla loro esperienza.
I vincitori sono:
Sara, iscritta al Liceo E. Fermi di Bologna e in partenza per un programma scolastico semestrale in Brasile;
Steven, iscritto al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Thailandia;
Geremia, iscritto all’IIS G. Bruno di Medicina e in partenza per un programma annuale in Lettonia;
Francesca, iscritta all’IIS Montessori-Da Vinci di Porretta Terme e in partenza per un programma annuale in Perù;
Sabrina, iscritta al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma annuale in Honduras;
Matteo, iscritto al Liceo L. Bassi di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Messico.
Emozionati e felici per il traguardo raggiunto, alcuni ragazzi hanno così commentato la vincita della borsa di studio.
Geremia: «Quando ho scoperto di aver vinto, ho sentito come un ritorno brusco al presente. Quella che fino a poco prima sembrava solo un’idea improbabile era diventata concreta. È stato uno shock di consapevolezza. Ero felice, ma allo stesso tempo ero offuscato da tante altre emozioni, compresa la paura iniziale. Marco Aurelioperò, affermava che “ciò che ostacola l’azione, la promuove”, come se fosse proprio l’attrito, a dare lo slancio. Così il timore, invece di essere un intralcio, è ciò che valorizza la scelta.»
Sabrina: «Ho deciso di accettare questa sfida perché volevo mettermi in gioco davvero. Sentivo il bisogno di uscire dalla mia routine e conoscere un altro modo di vivere. L’Honduras, con la sua cultura e la sua lingua completamente nuove per me, mi è sembrato il luogo perfetto per farlo. So che sarà difficile, ma credo che le sfide più grandi siano anche le più formative.» Con loro erano presenti anche due ex vincitrici del concorso Intercultura e della borsa di studio FormazionEuropa, Sara Bonora, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Brasile a.s. 2023-24 e Matilde Mazzanti, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Cile a.s. 2023-24.
Ricerca Ipsos: l’esperienza con Intercultura decisiva per la propria vita per il 68% degli ex partecipanti
Partire con Intercultura non è solo un soggiorno all’estero, ma un’esperienza che lascia il segno per tutta la vita. Un’indagine Ipsos su 958 ex studenti, oggi tra i 20 e i 64 anni, lo conferma. Il 68% riconosce un impatto decisivo sulla propria identità e attribuisce ai volontari un ruolo chiave nel proprio percorso di crescita personale. Vivere e studiare all’estero con Intercultura permette di sviluppare competenze trasversali, fondamentali sia nella vita personale che in quella professionale.
Il 58% ha scelto destinazioni non convenzionali tra cui l’Asia, l’America Latina e l’Africa sviluppando un atteggiamento di apertura alla diversità culturale e competenze linguistiche: tutti parlano almeno un’altra lingua oltre all’inglese. Le soft skills ne escono rafforzate: il 97% migliora le relazioni, l’89% diventa più autonomo e il 74% si sente pronto alle sfide del mondo di oggi.
Sul piano personale, chi ha vissuto l’esperienza Intercultura denota una grande attenzione e accettazione delle diversità e una coscienza sociale evoluta e sensibile a tematiche di equità. E infine, il 65% si dichiara felice della propria vita, un aspetto che deriva dalla maggiore consapevolezza delle proprie risorse e da una marcata adattabilità di fronte ai cambiamenti. Intercultura non è solo un viaggio, ma un investimento nel futuro di sé stessi e del mondo intero.
Persone
Al via il canale di cofinanziamento del Fondo per la Repubblica Digitale
26 Maggio 2025
L’iniziativa
Annunciata dall’Impresa socialeFondo per la Repubblica Digitalel’attivazione di un canale di cofinanziamento da 5 milioni di euro, destinato a sostenere progetti ed iniziative congiunte orientate allo sviluppo delle competenze digitali e all’inclusione sociale, economica e lavorativa dei cittadini.
L’iniziativa, parte del Piano Strategico 2025–2026 approvato dal Comitato di Indirizzo Strategico del Fondo per la Repubblica Digitale, rappresenta uno strumento innovativo per attivare collaborazioni strategiche tra enti pubblici, privati e del Terzo Settore, con l’obiettivo di amplificare l’impatto delle azioni formative sul territorio.
Il canale di cofinanziamento, che mira ad attrarre risorse supplementari coerenti con le finalità del Fondo per la Repubblica Digitale, vuole inoltre favorire un confronto positivo con le esperienze di altri soggetti, portando avanti collaborazioni strategiche per arricchire reciprocamente la conoscenza, le pratiche e le esperienze sui temi relativi alla formazione e all’inclusione digitale. Questo approccio permette di amplificare l’impatto delle iniziative sostenute e di rafforzare la consapevolezza sul valore dell’investimento e della collaborazione per promuovere la formazione digitale e il reinserimento sociale delle categorie più fragili. Oltre a generare un effetto leva sulle risorse economiche messe in campo dal Fondo per la Repubblica Digitale e dagli interlocutori coinvolti, l’apertura del canale di cofinanziamento mira anche a sperimentare forme di innovazione, sia negli ambiti di intervento sia nelle modalità operative o metodologiche scelte.
Modalità di partecipazione
Il canale di cofinanziamento è aperto a soggetti pubblici e privati, con o senza scopo di lucro. Le iniziative e le progettualità promosse dovranno focalizzarsi su tematiche di interesse condiviso, attraverso tre modalità operative:
bandi pubblici elaborati e promossi congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori in funzione di enti erogatori;
progetti proposti direttamente da enti del Terzo Settore e sostenuti, almeno al 50%, da risorse interne e/o esterne provenienti da uno o più cofinanziatori;
iniziative elaborate e promosse congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori per la realizzazione di opportunità rivolte alla collettività in linea con la mission del Fondo per la Repubblica Digitale.
Il processo di selezione si articola in due momenti: una prima fase, in cui i soggetti interessati presentano la propria idea progettuale e una seconda fase, riservata esclusivamente alle idee ritenute idonee, in cui si procederà con la progettazione esecutiva. I criteri di selezione includono: coerenza con la missione del Fondo, originalità della proposta, assenza di contenuti già sottoposti o respinti, e assenza di interventi per l’acquisto e la costruzione di infrastrutture o esclusivamente finalizzate alla ricerca.
Le proposte potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili.
Risorse disponibili
Il Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale ha stanziato in totale 5 milioni di euro.
Fondazione, Comune e Chiesa di Bologna insieme per il progetto Bologna Serena per gli anziani
19 Maggio 2025
Investimento complessivo da 9 milioni di euro in tre anni per un progetto sulla qualità della vita delle persone over 65. Villa Serena come punto di riferimento per persone anziane
A Bologna la popolazione over 65, conta circa 96.000 persone, sono il 25% della popolazione. Saranno oltre 100 mila tra dieci anni e 109 mila tra venti. Di questi, quasi 55.000 hanno più di 75 anni e 36.000 superano gli 80 anni, mentre i centenari si avvicinano alle 250 unità. I livelli di autosufficienza non dipendono solo dall’età, ma diminuiscono con l’invecchiamento. Dall’indagine sulla qualità della vita realizzata dal Comune di Bologna sappiamo che oggi le persone che dichiarano di prendersi cura di un anziano sopra i 75 anni sono stimate in 17 mila. Il 33% degli over 65 a Bologna oggi abita da solo, percentuale che sale al 50% per gli over 80.
Da questi dati e da questa tendenza all’invecchiamento della popolazione e quindi dell’aspettativa di vita in città, parte il progettoBologna Serena per gli anziani.
Bologna Serena per gli anziani è il nuovo progetto con il quale Fondazione Carisbo, Comune e Chiesa di Bologna collaboreranno nei prossimi tre anni, a partire dal 2025, nel realizzare servizi di supporto, assistenza e inclusione sociale dedicati alla popolazione anziana e ai caregiver, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli over 65.
Bologna Serena per gli anziani ha gli obiettivi di:
innovare e rafforzare le risposte del sistema dei servizi mirati a rispondere ai bisogni della terza età;
sperimentare nuove risposte al cambiamento dei bisogni espressi dalla popolazione anziana alla luce delle mutazioni sociali e demografiche;
aggregare istituzioni, soggetti del terzo settore e comunità nel progettare e realizzare insieme un nuovo welfare per gli anziani.
Questi obiettivi saranno realizzati lungo tre assi strategici:
il domicilio come prospettiva prioritaria per il benessere dell’anziano;
la valorizzazione del ruolo del caregiver familiare e delle assistenti familiari;
la risposta a chi non entra nelle strutture residenziali sociosanitarie.
La convenzionetra gli enti sarà approvata nella prossima Giunta e prevede un investimento da parte della Fondazione Carisbo, che partecipa alla redazione delle linee guida e alle azioni, allo sviluppo, monitoraggio e valutazione del progetto, pari a 4,25 milioni di euro nell’arco di un triennio (di cui 1,25 milioni nel 2025, 1,5 milioni per il 2026 e 1,5 per il 2027).
Il Comune attuerà il progetto secondo le linee guida concordate, cofinanziandolo con ulteriori interventi nell’ambito delle risorse del proprio bilancio, per un valore di altri 4,5 milioni di euro nel triennio 2025/2027.
Questi fondi, pari a 9 milioni di euro in 3 anni, saranno destinati alle attività previste e gli enti collaboreranno nella gestione e il coordinamento delle azioni in collaborazione con gli enti e i soggetti del territorio garantendo la partecipazione della rete socio-sanitaria, in particolare Ausl di Bologna e Asp Città di Bologna, mentre la Chiesa di Bologna si impegna a collaborare al monitoraggio del progetto in sinergia con i propri servizi di ascolto territoriale.
Questo budget sarà suddiviso nel triennio su varie linee progettuali che riguardano:
interventi per i caregiver;
costruire una comunità dementia friendly;
potenziamento di telecontrollo, teleassistenza, telecompagnia;
servizi sociosanitari aperti;
promozione dell’invecchiamento in salute;
la creazione di un luogo e un team di riferimento in città sulle politiche per gli anziani.
A Villa Serena un punto di riferimento sulle politiche per le persone anziane
Sarà Villa Serena il punto di riferimento dove realizzare un luogo fisico in città per le famiglie, i cittadini, le associazioni e la comunità professionale sulle politiche per gli anziani. Lo spazio potrà essere allestito con mostre a tema, materiale informativo sulle opportunità esistenti, punti di informazione e orientamento per gli anziani sui temi della salute e dei servizi, uffici da dedicare all’organizzazione di eventi, gite o vacanze, locali e spazi aperti per lo svolgimento di attività di socializzazione, culturali e sportive.
Sarà sede di un team dedicato all’analisi del fenomeno dell’invecchiamento demografico e alla creazione di progettazioni innovative a partire dalla raccolta di dati affidabili e comparabili per monitorare i progressi delle azioni messe in campo e per la definizione delle politiche in questo ambito. Le nuove informazioni raccolte sui caregiver potranno offrire una maggior conoscenza delle conseguenze dell’assistenza informale sullo stress di chi si prende cura dei propri familiari, sulle diseguaglianze di genere ad esse connesse, sull’effettiva capacità di accesso ai servizi per le long term care, sulle diseguaglianze territoriali e servire alla produzione di conoscenze da mettere a disposizione della città per costruire il futuro welfare per gli anziani a Bologna.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo entra a far parte del Consorzio BI-REX di Bologna
23 Aprile 2025
Fondazione Carisbo annuncia la sua adesione al Consorzio BI-REX Big Data Innovation & Research Excellence, Competence Center nazionale e soggetto attuatore del Pnrr ad alta specializzazione sui Big Data, Industria 4.0 e Transizione 5.0.
La convenzione siglata, della durata di 3 anni e rinnovabile, darà avvio a forme di collaborazione sinergica, particolarmente focalizzate su iniziative per lo sviluppo economico del territorio, tramite la promozione di attività nell’ambito di Industria 4.0 di ricerca applicata, l’attivazione di progetti di innovazione e supporto all’imprenditorialità, nonché la messa a punto di percorsi di incubazione, accelerazione, orientamento e formazione.
Fondazione Carisbo e Consorzio BI-REX saranno così impegnate nella partecipazione congiunta a bandi europei, nazionali, regionali per la realizzazione di progetti di ricerca e formazione, attivando programmi di incubazione e accelerazione d’impresa, sostenendo la partecipazione delle rispettive startup a iniziative di networking e favorendone l’accesso, tramite tariffe agevolate, agli spazi di coworking nelle rispettive strutture.
Fondazione Carisbo è una fondazione di origine bancaria che persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo del territorio metropolitano di Bologna. Con il progetto BIGBO – Boost Innovation Garage, polo dedicato ai talenti, all’innovazione e alla trasformazione digitale, la Fondazione contribuisce nel diffondere una cultura imprenditoriale innovativa, generando un impatto tangibile e creando nuove opportunità di lavoro. BIGBO offre spazi di lavoro flessibili, multifunzionali e organizza tavole rotonde ed eventi incentrati su innovazione e tecnologia, programmi di accelerazione, attività di collegamento tra aziende consolidate e startup.
Il Competence Center BI-REX, con sede a Bologna, si configura come Public Private Partnership che raccoglie 64 player tra Università, Centri di Ricerca e Imprese di eccellenza, con l’obiettivo di supportare le aziende nei processi di innovazione, trasformazione digitale e sostenibilità, favorendo l’adozione delle tecnologie Industria 4.0 e 5.0 e il trasferimento tecnologico attraverso una vasta serie di servizi. Principale valore aggiunto di BI-REX è rappresentato dalla Linea Pilota, fabbrica digitale interconnessa completamente a disposizione delle imprese, in cui le tecnologie 4.0 and 5.0 sono integrate con quelle tradizionali.
Persone
Pubblicato il bando “Dritti al Punto” del Fondo per la Repubblica Digitale
22 Aprile 2025
Il contesto italiano
Lo sviluppo delle competenze digitali è uno degli obiettivi strategici dell’Unione europea, che mira a dotare almeno l’80% dei cittadini tra i 16 e i 74 anni di competenze digitali di base entro il 2030. A guidare questo processo è il quadro europeoDigComp 2.2, che individua cinque aree chiave – dalla sicurezza informatica, alla creazione di contenuti – ritenute essenziali per una piena partecipazione alla vita sociale e professionale. L’Italia, tuttavia, registra un significativo ritardo rispetto alla media UE: nel 2023 solo il 46% degli adulti possedeva competenze digitali almeno di base.
Il quadro è aggravato da divari generazionali e territoriali: tra i giovani (16-24 anni) la quota sale al 59%, mentre tra gli over 65 crolla al 19%, con le regioni del Sud ampiamente sotto la media UE (34%). Per colmare il ritardo, il PNRR ha attivato la misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, con l’obiettivo di formare 2 milioni di cittadini entro il 2026 attraverso 3000 Punti Digitale Facile. Sebbene la rete dei punti sia stata attivata, a marzo 2025, sono stati raggiunti circa 760 mila cittadini, pari al 38% dell’obiettivo, con risultati disomogenei tra le diverse regioni.
Bando Dritti al Punto
Il bando intende sostenere progetti di formazione all’interno dei Punti Digitale Facile, integrando le attività già pianificate e realizzate nell’ambito della misura M1C1 1.7.2 “Rete dei servizi di facilitazione digitale” del PNRR, al fine di potenziarne l’offerta formativa.
In particolare, si intende selezionare progetti formativi rivolti a tutti i cittadini, incentrati sui temi individuati dal quadro europeo DigComp 2.2, come l’alfabetizzazione su informazione e dati, ovvero la capacità di analizzare criticamente fonti e contenuti online e distinguere le informazioni affidabili dalle fake news; la sicurezza informatica, intesa come consapevolezza dei rischi digitali e capacità di proteggere dispositivi e dati personali; la creazione di contenuti digitali, anche con il supporto dell’Intelligenza Artificiale, promuovendo un uso consapevole e responsabile degli strumenti digitali e una riflessione sulle implicazioni etiche, sociali e legali dell’IA; infine, la comunicazione e collaborazione attraverso le tecnologie digitali, per incentivare l’uso attivo dei servizi digitali pubblici e privati (come l’uso di app quali Io e IT-Wallet, o servizi come Identità digitale, Domicilio digitale e Fascicolo sanitario elettronico), sviluppando strategie comunicative efficaci e inclusive nei diversi ambienti digitali.
Chi può partecipare
Le proposte possono essere presentate da Soggetti attuatori o Soggetti sub-attuatori della misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, che si occupino direttamente o indirettamente – per tramite di Soggetti realizzatori – della gestione di almeno un Punto Digitale Facile, o ancora da Soggetti realizzatori della misura, intesi come enti privati che abbiano sottoscritto un’apposita convenzione/contratto con un Soggetto attuatore/sub-attuatore per la co-gestione e co-progettazione delle attività presso uno o più Punti Digitale Facile.
Le proposte progettuali, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma Re@dy, entro le ore 11 del30 maggio 2025.
Composizione della lista congiunta di candidati al Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025/2026/2027 di Intesa Sanpaolo S.p.A.
28 Marzo 2025
Le Fondazioni aderenti al patto parasociale di consultazione e voto sottoscritto l’11 novembre 2024 in relazione all’Assemblea di Intesa Sanpaolo convocata per il 29 aprile 2025, anche sulla base degli orientamenti manifestati dal Consiglio di Amministrazione uscente della Banca per la composizione della lista dei candidati alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025−2027 e con l’intento di assicurare:
la composizione quantitativamente ottimale, avuto riguardo alla complessità organizzativa, di operatività e di governance della Banca e alle valutazioni espresse sulle dinamiche di funzionamento dell’Organo collegiale;
la continuità di azione ed il mantenimento del patrimonio informativo e di esperienze acquisito nel corso dei precedenti mandati;
un riscontro concreto alle esigenze di continuare a esprimere scelte di elevata qualità, diversità, complementarità e di integrare nuove competenze strategiche, professionalità e personalità, al fine di dare continuità alle capacità di approfondimento e di dibattito in tutte le complesse materie di competenza del Consiglio e del Comitato per il Controllo sulla Gestione, e permettere un’adeguata costituzione e funzionalità dei Comitati endo−consiliari;
hanno depositato in data 27 marzo 2025 la seguente lista di 17 candidati così articolata:
SEZIONE 1
GIAN MARIA GROS-PIETRO
PAOLA TAGLIAVINI
CARLO MESSINA
MARIANGELA ZAPPIA
FRANCO CERUTI
PAOLO MARIA VITTORIO GRANDI
LUCIANO NEBBIA
LIANA LOGIURATO
PIETRO PREVITALI
MARIA ALESSANDRA STEFANELLI
BRUNO MARIA PARIGI
DONATELLA BUSSO
SILVIA MERLO
PAOLO MESSA
SEZIONE 2
FABRIZIO MOSCA
MARIELLA TAGLIABUE
MAURA CAMPRA
Nel medesimo contesto, le Fondazioni hanno proposto (i) di determinare in 19 il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da nominare, (ii) di riconfermare il Prof. Gian Maria Gros−Pietro quale Presidente del Consiglio di Amministrazione e (iii) di nominare la Prof.a Paola Tagliavini quale Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione; nonché (iv) di indicare il Dott. Carlo Messina come profilo ideale per la posizione di Consigliere Delegato e CEO, nell’ambito della lista presentata, ferme restando le piene prerogative proprie del Consiglio di Amministrazione che sarà nominato, in ragione dei poteri definiti dallo Statuto sociale.
Alla luce dei risultati conseguiti nell’ultimo decennio dalla Banca, che hanno posto Intesa Sanpaolo in una posizione di vertice assoluto tra le banche europee, sia per l’affidabilità sia per il sostegno allo sviluppo del Paese, i Presidenti delle Fondazioni, nella loro connaturata rappresentanza di azionisti istituzionali di lungo termine, esprimono vivo apprezzamento per la visione e la gestione altamente efficace da parte del CEO e conseguentemente auspicano che il Dr. Carlo Messina possa garantire il suo ruolo di leadership nella Banca anche per i successivi mandati.
Infine, le Fondazioni hanno proposto, in linea con quanto evidenziato dal Consiglio uscente, la conferma degli emolumenti per i consiglieri che non siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione e l’incremento del compenso fisso specifico per i consiglieri che siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione nonché del compenso additivo del Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione.
Sviluppo del territorio
Aperto il bando Fairplay (terza sessione erogativa 2025)
28 Marzo 2025
Per l’area Sviluppo del territorio (settore Educazione, istruzione e formazione) e la missione “Formazione del capitale umano”, con specifico riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile SDG n° 4 “Istruzione di qualità” e SDG n° 9 “Imprese, innovazione e infrastrutture”, il bando Fairplay accessibile fino al 5 maggio rende disponibili risorse per 150.000 euro allo scopo di:
promuovere l’idea di sport inclusivo, aperto a tutti, capace di incidere positivamente sulla coesione sociale della comunità territoriale;
incentivare la rigenerazione di spazi in un’ottica di condivisione e cura del bene comune;
favorire la diffusione di valori educativi e corretti stili di vita.
Acri lancia il Premio GenP – Giovani che partecipano
13 Giugno 2025
Aperte fino al 14 settembre le candidature al premio per le organizzazioni del Terzo settore che incentivano la partecipazione giovanile
Non è vero che i giovani non partecipano e non si impegnano a migliorare il Paese. Lo fanno, ma non sempre all’interno delle organizzazioni tradizionali del Terzo settore. Sempre più spesso scelgono forme di impegno fluide, informali, legate a cause specifiche – come l’ambiente, i diritti civili e la giustizia sociale – e lontane da strutture composte e guidate prevalentemente da persone di generazioni passate. In questo scenario, molte realtà del Terzo settore stanno cercando nuove strade per coinvolgere le nuove generazioni anche all’interno dei propri processi decisionali.
In questo scenario nasce “GenP – Giovani che partecipano”, un premio promosso da Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria, dedicato alle organizzazioni del Terzo settore composte da giovani che valorizzino il protagonismo giovanile. Il premio si rivolge a realtà i cui organi di amministrazione siano composti o coinvolgano giovani under 35, incentivando la loro partecipazione attiva nella progettazione e realizzazione dei progetti. Il premio intende infatti portare alla luce e dare visibilità a esperienze significative di partecipazione giovanile.
Le organizzazioni vincitrici riceveranno un contributo di 10mila euro ciascuna e saranno premiate nel corso di un evento nazionale che si terrà nel mese di dicembre 2025.
Le candidature sono aperte fino al 14 settembre 2025 sul sito ufficiale www.genp.it, dove sono disponibili il regolamento completo e il modulo di partecipazione.
A novembre verrà annunciata la shortlist delle 10 organizzazioni finaliste e, tra queste, una giuria composta da esperti del settore e rappresentanti di Acri selezionerà le 3 organizzazioni vincitrici.
I componenti della giuria:
Ferruccio de Bortoli, giornalista
Lucrezia Ferrara, Young Advisory Board Fondazione Compagnia di San Paolo
Luca Gori, presidente Commissione Innovazione sociale di Acri
Clara Morelli, autrice Will Media
Vanessa Pallucchi, portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore
Tommaso Salaroli, cofondatore e CEO di Scomodo
Michele Sciscioli, capo Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale
Media partner dell’iniziativa sono Vita e Will, mentre Percorsi di Secondo Welfare realizzerà e presenterà, in occasione dell’evento di premiazione, un’indagine sul tasso di under 35 nei Cda delle organizzazioni del Terzo settore.
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa
10 Giugno 2025
Assegnate 6 borse di studio per programmi di vita e di studio all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione Carisbo
Sono stati premiati, presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, i 6 studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura. I 6 studenti potranno vivere e studiare per un trimestre fino ad un anno scolastico all’estero, accolti in una famiglia e una scuola del luogo e assistiti dai volontari locali.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Fondazione Intercultura e Fondazione Carisbo che risale al 2020-2021 e, grazie ad essa, 62 studentesse e studenti delle scuole secondarie di II grado – a cui si aggiungono i 6 studenti premiati quest’anno – hanno finora potuto vivere un’esperienza autentica delle diversità e acquisire nuove competenze utili per la loro vita personale e professionale.
Alla cerimonia di premiazione è intervenuta Maila Quaglia, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Carisbo, insieme a Vincenzo Morlini, past Consigliere di Amministrazione di Intercultura, poi Direttore Esecutivo di Intercultura e poi Presidente internazionale di AFS, alle famiglie dei giovani ambasciatori nel mondo e ai volontari di Intercultura, che proprio in questi mesi si stanno occupando della formazione degli studenti in partenza per prepararli alla loro esperienza.
I vincitori sono:
Sara, iscritta al Liceo E. Fermi di Bologna e in partenza per un programma scolastico semestrale in Brasile;
Steven, iscritto al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Thailandia;
Geremia, iscritto all’IIS G. Bruno di Medicina e in partenza per un programma annuale in Lettonia;
Francesca, iscritta all’IIS Montessori-Da Vinci di Porretta Terme e in partenza per un programma annuale in Perù;
Sabrina, iscritta al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma annuale in Honduras;
Matteo, iscritto al Liceo L. Bassi di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Messico.
Emozionati e felici per il traguardo raggiunto, alcuni ragazzi hanno così commentato la vincita della borsa di studio.
Geremia: «Quando ho scoperto di aver vinto, ho sentito come un ritorno brusco al presente. Quella che fino a poco prima sembrava solo un’idea improbabile era diventata concreta. È stato uno shock di consapevolezza. Ero felice, ma allo stesso tempo ero offuscato da tante altre emozioni, compresa la paura iniziale. Marco Aurelioperò, affermava che “ciò che ostacola l’azione, la promuove”, come se fosse proprio l’attrito, a dare lo slancio. Così il timore, invece di essere un intralcio, è ciò che valorizza la scelta.»
Sabrina: «Ho deciso di accettare questa sfida perché volevo mettermi in gioco davvero. Sentivo il bisogno di uscire dalla mia routine e conoscere un altro modo di vivere. L’Honduras, con la sua cultura e la sua lingua completamente nuove per me, mi è sembrato il luogo perfetto per farlo. So che sarà difficile, ma credo che le sfide più grandi siano anche le più formative.» Con loro erano presenti anche due ex vincitrici del concorso Intercultura e della borsa di studio FormazionEuropa, Sara Bonora, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Brasile a.s. 2023-24 e Matilde Mazzanti, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Cile a.s. 2023-24.
Ricerca Ipsos: l’esperienza con Intercultura decisiva per la propria vita per il 68% degli ex partecipanti
Partire con Intercultura non è solo un soggiorno all’estero, ma un’esperienza che lascia il segno per tutta la vita. Un’indagine Ipsos su 958 ex studenti, oggi tra i 20 e i 64 anni, lo conferma. Il 68% riconosce un impatto decisivo sulla propria identità e attribuisce ai volontari un ruolo chiave nel proprio percorso di crescita personale. Vivere e studiare all’estero con Intercultura permette di sviluppare competenze trasversali, fondamentali sia nella vita personale che in quella professionale.
Il 58% ha scelto destinazioni non convenzionali tra cui l’Asia, l’America Latina e l’Africa sviluppando un atteggiamento di apertura alla diversità culturale e competenze linguistiche: tutti parlano almeno un’altra lingua oltre all’inglese. Le soft skills ne escono rafforzate: il 97% migliora le relazioni, l’89% diventa più autonomo e il 74% si sente pronto alle sfide del mondo di oggi.
Sul piano personale, chi ha vissuto l’esperienza Intercultura denota una grande attenzione e accettazione delle diversità e una coscienza sociale evoluta e sensibile a tematiche di equità. E infine, il 65% si dichiara felice della propria vita, un aspetto che deriva dalla maggiore consapevolezza delle proprie risorse e da una marcata adattabilità di fronte ai cambiamenti. Intercultura non è solo un viaggio, ma un investimento nel futuro di sé stessi e del mondo intero.
Persone
Al via il canale di cofinanziamento del Fondo per la Repubblica Digitale
26 Maggio 2025
L’iniziativa
Annunciata dall’Impresa socialeFondo per la Repubblica Digitalel’attivazione di un canale di cofinanziamento da 5 milioni di euro, destinato a sostenere progetti ed iniziative congiunte orientate allo sviluppo delle competenze digitali e all’inclusione sociale, economica e lavorativa dei cittadini.
L’iniziativa, parte del Piano Strategico 2025–2026 approvato dal Comitato di Indirizzo Strategico del Fondo per la Repubblica Digitale, rappresenta uno strumento innovativo per attivare collaborazioni strategiche tra enti pubblici, privati e del Terzo Settore, con l’obiettivo di amplificare l’impatto delle azioni formative sul territorio.
Il canale di cofinanziamento, che mira ad attrarre risorse supplementari coerenti con le finalità del Fondo per la Repubblica Digitale, vuole inoltre favorire un confronto positivo con le esperienze di altri soggetti, portando avanti collaborazioni strategiche per arricchire reciprocamente la conoscenza, le pratiche e le esperienze sui temi relativi alla formazione e all’inclusione digitale. Questo approccio permette di amplificare l’impatto delle iniziative sostenute e di rafforzare la consapevolezza sul valore dell’investimento e della collaborazione per promuovere la formazione digitale e il reinserimento sociale delle categorie più fragili. Oltre a generare un effetto leva sulle risorse economiche messe in campo dal Fondo per la Repubblica Digitale e dagli interlocutori coinvolti, l’apertura del canale di cofinanziamento mira anche a sperimentare forme di innovazione, sia negli ambiti di intervento sia nelle modalità operative o metodologiche scelte.
Modalità di partecipazione
Il canale di cofinanziamento è aperto a soggetti pubblici e privati, con o senza scopo di lucro. Le iniziative e le progettualità promosse dovranno focalizzarsi su tematiche di interesse condiviso, attraverso tre modalità operative:
bandi pubblici elaborati e promossi congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori in funzione di enti erogatori;
progetti proposti direttamente da enti del Terzo Settore e sostenuti, almeno al 50%, da risorse interne e/o esterne provenienti da uno o più cofinanziatori;
iniziative elaborate e promosse congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori per la realizzazione di opportunità rivolte alla collettività in linea con la mission del Fondo per la Repubblica Digitale.
Il processo di selezione si articola in due momenti: una prima fase, in cui i soggetti interessati presentano la propria idea progettuale e una seconda fase, riservata esclusivamente alle idee ritenute idonee, in cui si procederà con la progettazione esecutiva. I criteri di selezione includono: coerenza con la missione del Fondo, originalità della proposta, assenza di contenuti già sottoposti o respinti, e assenza di interventi per l’acquisto e la costruzione di infrastrutture o esclusivamente finalizzate alla ricerca.
Le proposte potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili.
Risorse disponibili
Il Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale ha stanziato in totale 5 milioni di euro.
Fondazione, Comune e Chiesa di Bologna insieme per il progetto Bologna Serena per gli anziani
19 Maggio 2025
Investimento complessivo da 9 milioni di euro in tre anni per un progetto sulla qualità della vita delle persone over 65. Villa Serena come punto di riferimento per persone anziane
A Bologna la popolazione over 65, conta circa 96.000 persone, sono il 25% della popolazione. Saranno oltre 100 mila tra dieci anni e 109 mila tra venti. Di questi, quasi 55.000 hanno più di 75 anni e 36.000 superano gli 80 anni, mentre i centenari si avvicinano alle 250 unità. I livelli di autosufficienza non dipendono solo dall’età, ma diminuiscono con l’invecchiamento. Dall’indagine sulla qualità della vita realizzata dal Comune di Bologna sappiamo che oggi le persone che dichiarano di prendersi cura di un anziano sopra i 75 anni sono stimate in 17 mila. Il 33% degli over 65 a Bologna oggi abita da solo, percentuale che sale al 50% per gli over 80.
Da questi dati e da questa tendenza all’invecchiamento della popolazione e quindi dell’aspettativa di vita in città, parte il progettoBologna Serena per gli anziani.
Bologna Serena per gli anziani è il nuovo progetto con il quale Fondazione Carisbo, Comune e Chiesa di Bologna collaboreranno nei prossimi tre anni, a partire dal 2025, nel realizzare servizi di supporto, assistenza e inclusione sociale dedicati alla popolazione anziana e ai caregiver, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli over 65.
Bologna Serena per gli anziani ha gli obiettivi di:
innovare e rafforzare le risposte del sistema dei servizi mirati a rispondere ai bisogni della terza età;
sperimentare nuove risposte al cambiamento dei bisogni espressi dalla popolazione anziana alla luce delle mutazioni sociali e demografiche;
aggregare istituzioni, soggetti del terzo settore e comunità nel progettare e realizzare insieme un nuovo welfare per gli anziani.
Questi obiettivi saranno realizzati lungo tre assi strategici:
il domicilio come prospettiva prioritaria per il benessere dell’anziano;
la valorizzazione del ruolo del caregiver familiare e delle assistenti familiari;
la risposta a chi non entra nelle strutture residenziali sociosanitarie.
La convenzionetra gli enti sarà approvata nella prossima Giunta e prevede un investimento da parte della Fondazione Carisbo, che partecipa alla redazione delle linee guida e alle azioni, allo sviluppo, monitoraggio e valutazione del progetto, pari a 4,25 milioni di euro nell’arco di un triennio (di cui 1,25 milioni nel 2025, 1,5 milioni per il 2026 e 1,5 per il 2027).
Il Comune attuerà il progetto secondo le linee guida concordate, cofinanziandolo con ulteriori interventi nell’ambito delle risorse del proprio bilancio, per un valore di altri 4,5 milioni di euro nel triennio 2025/2027.
Questi fondi, pari a 9 milioni di euro in 3 anni, saranno destinati alle attività previste e gli enti collaboreranno nella gestione e il coordinamento delle azioni in collaborazione con gli enti e i soggetti del territorio garantendo la partecipazione della rete socio-sanitaria, in particolare Ausl di Bologna e Asp Città di Bologna, mentre la Chiesa di Bologna si impegna a collaborare al monitoraggio del progetto in sinergia con i propri servizi di ascolto territoriale.
Questo budget sarà suddiviso nel triennio su varie linee progettuali che riguardano:
interventi per i caregiver;
costruire una comunità dementia friendly;
potenziamento di telecontrollo, teleassistenza, telecompagnia;
servizi sociosanitari aperti;
promozione dell’invecchiamento in salute;
la creazione di un luogo e un team di riferimento in città sulle politiche per gli anziani.
A Villa Serena un punto di riferimento sulle politiche per le persone anziane
Sarà Villa Serena il punto di riferimento dove realizzare un luogo fisico in città per le famiglie, i cittadini, le associazioni e la comunità professionale sulle politiche per gli anziani. Lo spazio potrà essere allestito con mostre a tema, materiale informativo sulle opportunità esistenti, punti di informazione e orientamento per gli anziani sui temi della salute e dei servizi, uffici da dedicare all’organizzazione di eventi, gite o vacanze, locali e spazi aperti per lo svolgimento di attività di socializzazione, culturali e sportive.
Sarà sede di un team dedicato all’analisi del fenomeno dell’invecchiamento demografico e alla creazione di progettazioni innovative a partire dalla raccolta di dati affidabili e comparabili per monitorare i progressi delle azioni messe in campo e per la definizione delle politiche in questo ambito. Le nuove informazioni raccolte sui caregiver potranno offrire una maggior conoscenza delle conseguenze dell’assistenza informale sullo stress di chi si prende cura dei propri familiari, sulle diseguaglianze di genere ad esse connesse, sull’effettiva capacità di accesso ai servizi per le long term care, sulle diseguaglianze territoriali e servire alla produzione di conoscenze da mettere a disposizione della città per costruire il futuro welfare per gli anziani a Bologna.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo entra a far parte del Consorzio BI-REX di Bologna
23 Aprile 2025
Fondazione Carisbo annuncia la sua adesione al Consorzio BI-REX Big Data Innovation & Research Excellence, Competence Center nazionale e soggetto attuatore del Pnrr ad alta specializzazione sui Big Data, Industria 4.0 e Transizione 5.0.
La convenzione siglata, della durata di 3 anni e rinnovabile, darà avvio a forme di collaborazione sinergica, particolarmente focalizzate su iniziative per lo sviluppo economico del territorio, tramite la promozione di attività nell’ambito di Industria 4.0 di ricerca applicata, l’attivazione di progetti di innovazione e supporto all’imprenditorialità, nonché la messa a punto di percorsi di incubazione, accelerazione, orientamento e formazione.
Fondazione Carisbo e Consorzio BI-REX saranno così impegnate nella partecipazione congiunta a bandi europei, nazionali, regionali per la realizzazione di progetti di ricerca e formazione, attivando programmi di incubazione e accelerazione d’impresa, sostenendo la partecipazione delle rispettive startup a iniziative di networking e favorendone l’accesso, tramite tariffe agevolate, agli spazi di coworking nelle rispettive strutture.
Fondazione Carisbo è una fondazione di origine bancaria che persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo del territorio metropolitano di Bologna. Con il progetto BIGBO – Boost Innovation Garage, polo dedicato ai talenti, all’innovazione e alla trasformazione digitale, la Fondazione contribuisce nel diffondere una cultura imprenditoriale innovativa, generando un impatto tangibile e creando nuove opportunità di lavoro. BIGBO offre spazi di lavoro flessibili, multifunzionali e organizza tavole rotonde ed eventi incentrati su innovazione e tecnologia, programmi di accelerazione, attività di collegamento tra aziende consolidate e startup.
Il Competence Center BI-REX, con sede a Bologna, si configura come Public Private Partnership che raccoglie 64 player tra Università, Centri di Ricerca e Imprese di eccellenza, con l’obiettivo di supportare le aziende nei processi di innovazione, trasformazione digitale e sostenibilità, favorendo l’adozione delle tecnologie Industria 4.0 e 5.0 e il trasferimento tecnologico attraverso una vasta serie di servizi. Principale valore aggiunto di BI-REX è rappresentato dalla Linea Pilota, fabbrica digitale interconnessa completamente a disposizione delle imprese, in cui le tecnologie 4.0 and 5.0 sono integrate con quelle tradizionali.
Persone
Pubblicato il bando “Dritti al Punto” del Fondo per la Repubblica Digitale
22 Aprile 2025
Il contesto italiano
Lo sviluppo delle competenze digitali è uno degli obiettivi strategici dell’Unione europea, che mira a dotare almeno l’80% dei cittadini tra i 16 e i 74 anni di competenze digitali di base entro il 2030. A guidare questo processo è il quadro europeoDigComp 2.2, che individua cinque aree chiave – dalla sicurezza informatica, alla creazione di contenuti – ritenute essenziali per una piena partecipazione alla vita sociale e professionale. L’Italia, tuttavia, registra un significativo ritardo rispetto alla media UE: nel 2023 solo il 46% degli adulti possedeva competenze digitali almeno di base.
Il quadro è aggravato da divari generazionali e territoriali: tra i giovani (16-24 anni) la quota sale al 59%, mentre tra gli over 65 crolla al 19%, con le regioni del Sud ampiamente sotto la media UE (34%). Per colmare il ritardo, il PNRR ha attivato la misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, con l’obiettivo di formare 2 milioni di cittadini entro il 2026 attraverso 3000 Punti Digitale Facile. Sebbene la rete dei punti sia stata attivata, a marzo 2025, sono stati raggiunti circa 760 mila cittadini, pari al 38% dell’obiettivo, con risultati disomogenei tra le diverse regioni.
Bando Dritti al Punto
Il bando intende sostenere progetti di formazione all’interno dei Punti Digitale Facile, integrando le attività già pianificate e realizzate nell’ambito della misura M1C1 1.7.2 “Rete dei servizi di facilitazione digitale” del PNRR, al fine di potenziarne l’offerta formativa.
In particolare, si intende selezionare progetti formativi rivolti a tutti i cittadini, incentrati sui temi individuati dal quadro europeo DigComp 2.2, come l’alfabetizzazione su informazione e dati, ovvero la capacità di analizzare criticamente fonti e contenuti online e distinguere le informazioni affidabili dalle fake news; la sicurezza informatica, intesa come consapevolezza dei rischi digitali e capacità di proteggere dispositivi e dati personali; la creazione di contenuti digitali, anche con il supporto dell’Intelligenza Artificiale, promuovendo un uso consapevole e responsabile degli strumenti digitali e una riflessione sulle implicazioni etiche, sociali e legali dell’IA; infine, la comunicazione e collaborazione attraverso le tecnologie digitali, per incentivare l’uso attivo dei servizi digitali pubblici e privati (come l’uso di app quali Io e IT-Wallet, o servizi come Identità digitale, Domicilio digitale e Fascicolo sanitario elettronico), sviluppando strategie comunicative efficaci e inclusive nei diversi ambienti digitali.
Chi può partecipare
Le proposte possono essere presentate da Soggetti attuatori o Soggetti sub-attuatori della misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, che si occupino direttamente o indirettamente – per tramite di Soggetti realizzatori – della gestione di almeno un Punto Digitale Facile, o ancora da Soggetti realizzatori della misura, intesi come enti privati che abbiano sottoscritto un’apposita convenzione/contratto con un Soggetto attuatore/sub-attuatore per la co-gestione e co-progettazione delle attività presso uno o più Punti Digitale Facile.
Le proposte progettuali, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma Re@dy, entro le ore 11 del30 maggio 2025.
Composizione della lista congiunta di candidati al Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025/2026/2027 di Intesa Sanpaolo S.p.A.
28 Marzo 2025
Le Fondazioni aderenti al patto parasociale di consultazione e voto sottoscritto l’11 novembre 2024 in relazione all’Assemblea di Intesa Sanpaolo convocata per il 29 aprile 2025, anche sulla base degli orientamenti manifestati dal Consiglio di Amministrazione uscente della Banca per la composizione della lista dei candidati alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025−2027 e con l’intento di assicurare:
la composizione quantitativamente ottimale, avuto riguardo alla complessità organizzativa, di operatività e di governance della Banca e alle valutazioni espresse sulle dinamiche di funzionamento dell’Organo collegiale;
la continuità di azione ed il mantenimento del patrimonio informativo e di esperienze acquisito nel corso dei precedenti mandati;
un riscontro concreto alle esigenze di continuare a esprimere scelte di elevata qualità, diversità, complementarità e di integrare nuove competenze strategiche, professionalità e personalità, al fine di dare continuità alle capacità di approfondimento e di dibattito in tutte le complesse materie di competenza del Consiglio e del Comitato per il Controllo sulla Gestione, e permettere un’adeguata costituzione e funzionalità dei Comitati endo−consiliari;
hanno depositato in data 27 marzo 2025 la seguente lista di 17 candidati così articolata:
SEZIONE 1
GIAN MARIA GROS-PIETRO
PAOLA TAGLIAVINI
CARLO MESSINA
MARIANGELA ZAPPIA
FRANCO CERUTI
PAOLO MARIA VITTORIO GRANDI
LUCIANO NEBBIA
LIANA LOGIURATO
PIETRO PREVITALI
MARIA ALESSANDRA STEFANELLI
BRUNO MARIA PARIGI
DONATELLA BUSSO
SILVIA MERLO
PAOLO MESSA
SEZIONE 2
FABRIZIO MOSCA
MARIELLA TAGLIABUE
MAURA CAMPRA
Nel medesimo contesto, le Fondazioni hanno proposto (i) di determinare in 19 il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da nominare, (ii) di riconfermare il Prof. Gian Maria Gros−Pietro quale Presidente del Consiglio di Amministrazione e (iii) di nominare la Prof.a Paola Tagliavini quale Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione; nonché (iv) di indicare il Dott. Carlo Messina come profilo ideale per la posizione di Consigliere Delegato e CEO, nell’ambito della lista presentata, ferme restando le piene prerogative proprie del Consiglio di Amministrazione che sarà nominato, in ragione dei poteri definiti dallo Statuto sociale.
Alla luce dei risultati conseguiti nell’ultimo decennio dalla Banca, che hanno posto Intesa Sanpaolo in una posizione di vertice assoluto tra le banche europee, sia per l’affidabilità sia per il sostegno allo sviluppo del Paese, i Presidenti delle Fondazioni, nella loro connaturata rappresentanza di azionisti istituzionali di lungo termine, esprimono vivo apprezzamento per la visione e la gestione altamente efficace da parte del CEO e conseguentemente auspicano che il Dr. Carlo Messina possa garantire il suo ruolo di leadership nella Banca anche per i successivi mandati.
Infine, le Fondazioni hanno proposto, in linea con quanto evidenziato dal Consiglio uscente, la conferma degli emolumenti per i consiglieri che non siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione e l’incremento del compenso fisso specifico per i consiglieri che siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione nonché del compenso additivo del Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione.
Sviluppo del territorio
Aperto il bando Fairplay (terza sessione erogativa 2025)
28 Marzo 2025
Per l’area Sviluppo del territorio (settore Educazione, istruzione e formazione) e la missione “Formazione del capitale umano”, con specifico riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile SDG n° 4 “Istruzione di qualità” e SDG n° 9 “Imprese, innovazione e infrastrutture”, il bando Fairplay accessibile fino al 5 maggio rende disponibili risorse per 150.000 euro allo scopo di:
promuovere l’idea di sport inclusivo, aperto a tutti, capace di incidere positivamente sulla coesione sociale della comunità territoriale;
incentivare la rigenerazione di spazi in un’ottica di condivisione e cura del bene comune;
favorire la diffusione di valori educativi e corretti stili di vita.
Acri lancia il Premio GenP – Giovani che partecipano
13 Giugno 2025
Aperte fino al 14 settembre le candidature al premio per le organizzazioni del Terzo settore che incentivano la partecipazione giovanile
Non è vero che i giovani non partecipano e non si impegnano a migliorare il Paese. Lo fanno, ma non sempre all’interno delle organizzazioni tradizionali del Terzo settore. Sempre più spesso scelgono forme di impegno fluide, informali, legate a cause specifiche – come l’ambiente, i diritti civili e la giustizia sociale – e lontane da strutture composte e guidate prevalentemente da persone di generazioni passate. In questo scenario, molte realtà del Terzo settore stanno cercando nuove strade per coinvolgere le nuove generazioni anche all’interno dei propri processi decisionali.
In questo scenario nasce “GenP – Giovani che partecipano”, un premio promosso da Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria, dedicato alle organizzazioni del Terzo settore composte da giovani che valorizzino il protagonismo giovanile. Il premio si rivolge a realtà i cui organi di amministrazione siano composti o coinvolgano giovani under 35, incentivando la loro partecipazione attiva nella progettazione e realizzazione dei progetti. Il premio intende infatti portare alla luce e dare visibilità a esperienze significative di partecipazione giovanile.
Le organizzazioni vincitrici riceveranno un contributo di 10mila euro ciascuna e saranno premiate nel corso di un evento nazionale che si terrà nel mese di dicembre 2025.
Le candidature sono aperte fino al 14 settembre 2025 sul sito ufficiale www.genp.it, dove sono disponibili il regolamento completo e il modulo di partecipazione.
A novembre verrà annunciata la shortlist delle 10 organizzazioni finaliste e, tra queste, una giuria composta da esperti del settore e rappresentanti di Acri selezionerà le 3 organizzazioni vincitrici.
I componenti della giuria:
Ferruccio de Bortoli, giornalista
Lucrezia Ferrara, Young Advisory Board Fondazione Compagnia di San Paolo
Luca Gori, presidente Commissione Innovazione sociale di Acri
Clara Morelli, autrice Will Media
Vanessa Pallucchi, portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore
Tommaso Salaroli, cofondatore e CEO di Scomodo
Michele Sciscioli, capo Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale
Media partner dell’iniziativa sono Vita e Will, mentre Percorsi di Secondo Welfare realizzerà e presenterà, in occasione dell’evento di premiazione, un’indagine sul tasso di under 35 nei Cda delle organizzazioni del Terzo settore.
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa
10 Giugno 2025
Assegnate 6 borse di studio per programmi di vita e di studio all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione Carisbo
Sono stati premiati, presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, i 6 studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura. I 6 studenti potranno vivere e studiare per un trimestre fino ad un anno scolastico all’estero, accolti in una famiglia e una scuola del luogo e assistiti dai volontari locali.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Fondazione Intercultura e Fondazione Carisbo che risale al 2020-2021 e, grazie ad essa, 62 studentesse e studenti delle scuole secondarie di II grado – a cui si aggiungono i 6 studenti premiati quest’anno – hanno finora potuto vivere un’esperienza autentica delle diversità e acquisire nuove competenze utili per la loro vita personale e professionale.
Alla cerimonia di premiazione è intervenuta Maila Quaglia, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Carisbo, insieme a Vincenzo Morlini, past Consigliere di Amministrazione di Intercultura, poi Direttore Esecutivo di Intercultura e poi Presidente internazionale di AFS, alle famiglie dei giovani ambasciatori nel mondo e ai volontari di Intercultura, che proprio in questi mesi si stanno occupando della formazione degli studenti in partenza per prepararli alla loro esperienza.
I vincitori sono:
Sara, iscritta al Liceo E. Fermi di Bologna e in partenza per un programma scolastico semestrale in Brasile;
Steven, iscritto al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Thailandia;
Geremia, iscritto all’IIS G. Bruno di Medicina e in partenza per un programma annuale in Lettonia;
Francesca, iscritta all’IIS Montessori-Da Vinci di Porretta Terme e in partenza per un programma annuale in Perù;
Sabrina, iscritta al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma annuale in Honduras;
Matteo, iscritto al Liceo L. Bassi di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Messico.
Emozionati e felici per il traguardo raggiunto, alcuni ragazzi hanno così commentato la vincita della borsa di studio.
Geremia: «Quando ho scoperto di aver vinto, ho sentito come un ritorno brusco al presente. Quella che fino a poco prima sembrava solo un’idea improbabile era diventata concreta. È stato uno shock di consapevolezza. Ero felice, ma allo stesso tempo ero offuscato da tante altre emozioni, compresa la paura iniziale. Marco Aurelioperò, affermava che “ciò che ostacola l’azione, la promuove”, come se fosse proprio l’attrito, a dare lo slancio. Così il timore, invece di essere un intralcio, è ciò che valorizza la scelta.»
Sabrina: «Ho deciso di accettare questa sfida perché volevo mettermi in gioco davvero. Sentivo il bisogno di uscire dalla mia routine e conoscere un altro modo di vivere. L’Honduras, con la sua cultura e la sua lingua completamente nuove per me, mi è sembrato il luogo perfetto per farlo. So che sarà difficile, ma credo che le sfide più grandi siano anche le più formative.» Con loro erano presenti anche due ex vincitrici del concorso Intercultura e della borsa di studio FormazionEuropa, Sara Bonora, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Brasile a.s. 2023-24 e Matilde Mazzanti, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Cile a.s. 2023-24.
Ricerca Ipsos: l’esperienza con Intercultura decisiva per la propria vita per il 68% degli ex partecipanti
Partire con Intercultura non è solo un soggiorno all’estero, ma un’esperienza che lascia il segno per tutta la vita. Un’indagine Ipsos su 958 ex studenti, oggi tra i 20 e i 64 anni, lo conferma. Il 68% riconosce un impatto decisivo sulla propria identità e attribuisce ai volontari un ruolo chiave nel proprio percorso di crescita personale. Vivere e studiare all’estero con Intercultura permette di sviluppare competenze trasversali, fondamentali sia nella vita personale che in quella professionale.
Il 58% ha scelto destinazioni non convenzionali tra cui l’Asia, l’America Latina e l’Africa sviluppando un atteggiamento di apertura alla diversità culturale e competenze linguistiche: tutti parlano almeno un’altra lingua oltre all’inglese. Le soft skills ne escono rafforzate: il 97% migliora le relazioni, l’89% diventa più autonomo e il 74% si sente pronto alle sfide del mondo di oggi.
Sul piano personale, chi ha vissuto l’esperienza Intercultura denota una grande attenzione e accettazione delle diversità e una coscienza sociale evoluta e sensibile a tematiche di equità. E infine, il 65% si dichiara felice della propria vita, un aspetto che deriva dalla maggiore consapevolezza delle proprie risorse e da una marcata adattabilità di fronte ai cambiamenti. Intercultura non è solo un viaggio, ma un investimento nel futuro di sé stessi e del mondo intero.
Persone
Al via il canale di cofinanziamento del Fondo per la Repubblica Digitale
26 Maggio 2025
L’iniziativa
Annunciata dall’Impresa socialeFondo per la Repubblica Digitalel’attivazione di un canale di cofinanziamento da 5 milioni di euro, destinato a sostenere progetti ed iniziative congiunte orientate allo sviluppo delle competenze digitali e all’inclusione sociale, economica e lavorativa dei cittadini.
L’iniziativa, parte del Piano Strategico 2025–2026 approvato dal Comitato di Indirizzo Strategico del Fondo per la Repubblica Digitale, rappresenta uno strumento innovativo per attivare collaborazioni strategiche tra enti pubblici, privati e del Terzo Settore, con l’obiettivo di amplificare l’impatto delle azioni formative sul territorio.
Il canale di cofinanziamento, che mira ad attrarre risorse supplementari coerenti con le finalità del Fondo per la Repubblica Digitale, vuole inoltre favorire un confronto positivo con le esperienze di altri soggetti, portando avanti collaborazioni strategiche per arricchire reciprocamente la conoscenza, le pratiche e le esperienze sui temi relativi alla formazione e all’inclusione digitale. Questo approccio permette di amplificare l’impatto delle iniziative sostenute e di rafforzare la consapevolezza sul valore dell’investimento e della collaborazione per promuovere la formazione digitale e il reinserimento sociale delle categorie più fragili. Oltre a generare un effetto leva sulle risorse economiche messe in campo dal Fondo per la Repubblica Digitale e dagli interlocutori coinvolti, l’apertura del canale di cofinanziamento mira anche a sperimentare forme di innovazione, sia negli ambiti di intervento sia nelle modalità operative o metodologiche scelte.
Modalità di partecipazione
Il canale di cofinanziamento è aperto a soggetti pubblici e privati, con o senza scopo di lucro. Le iniziative e le progettualità promosse dovranno focalizzarsi su tematiche di interesse condiviso, attraverso tre modalità operative:
bandi pubblici elaborati e promossi congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori in funzione di enti erogatori;
progetti proposti direttamente da enti del Terzo Settore e sostenuti, almeno al 50%, da risorse interne e/o esterne provenienti da uno o più cofinanziatori;
iniziative elaborate e promosse congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori per la realizzazione di opportunità rivolte alla collettività in linea con la mission del Fondo per la Repubblica Digitale.
Il processo di selezione si articola in due momenti: una prima fase, in cui i soggetti interessati presentano la propria idea progettuale e una seconda fase, riservata esclusivamente alle idee ritenute idonee, in cui si procederà con la progettazione esecutiva. I criteri di selezione includono: coerenza con la missione del Fondo, originalità della proposta, assenza di contenuti già sottoposti o respinti, e assenza di interventi per l’acquisto e la costruzione di infrastrutture o esclusivamente finalizzate alla ricerca.
Le proposte potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili.
Risorse disponibili
Il Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale ha stanziato in totale 5 milioni di euro.
Fondazione, Comune e Chiesa di Bologna insieme per il progetto Bologna Serena per gli anziani
19 Maggio 2025
Investimento complessivo da 9 milioni di euro in tre anni per un progetto sulla qualità della vita delle persone over 65. Villa Serena come punto di riferimento per persone anziane
A Bologna la popolazione over 65, conta circa 96.000 persone, sono il 25% della popolazione. Saranno oltre 100 mila tra dieci anni e 109 mila tra venti. Di questi, quasi 55.000 hanno più di 75 anni e 36.000 superano gli 80 anni, mentre i centenari si avvicinano alle 250 unità. I livelli di autosufficienza non dipendono solo dall’età, ma diminuiscono con l’invecchiamento. Dall’indagine sulla qualità della vita realizzata dal Comune di Bologna sappiamo che oggi le persone che dichiarano di prendersi cura di un anziano sopra i 75 anni sono stimate in 17 mila. Il 33% degli over 65 a Bologna oggi abita da solo, percentuale che sale al 50% per gli over 80.
Da questi dati e da questa tendenza all’invecchiamento della popolazione e quindi dell’aspettativa di vita in città, parte il progettoBologna Serena per gli anziani.
Bologna Serena per gli anziani è il nuovo progetto con il quale Fondazione Carisbo, Comune e Chiesa di Bologna collaboreranno nei prossimi tre anni, a partire dal 2025, nel realizzare servizi di supporto, assistenza e inclusione sociale dedicati alla popolazione anziana e ai caregiver, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli over 65.
Bologna Serena per gli anziani ha gli obiettivi di:
innovare e rafforzare le risposte del sistema dei servizi mirati a rispondere ai bisogni della terza età;
sperimentare nuove risposte al cambiamento dei bisogni espressi dalla popolazione anziana alla luce delle mutazioni sociali e demografiche;
aggregare istituzioni, soggetti del terzo settore e comunità nel progettare e realizzare insieme un nuovo welfare per gli anziani.
Questi obiettivi saranno realizzati lungo tre assi strategici:
il domicilio come prospettiva prioritaria per il benessere dell’anziano;
la valorizzazione del ruolo del caregiver familiare e delle assistenti familiari;
la risposta a chi non entra nelle strutture residenziali sociosanitarie.
La convenzionetra gli enti sarà approvata nella prossima Giunta e prevede un investimento da parte della Fondazione Carisbo, che partecipa alla redazione delle linee guida e alle azioni, allo sviluppo, monitoraggio e valutazione del progetto, pari a 4,25 milioni di euro nell’arco di un triennio (di cui 1,25 milioni nel 2025, 1,5 milioni per il 2026 e 1,5 per il 2027).
Il Comune attuerà il progetto secondo le linee guida concordate, cofinanziandolo con ulteriori interventi nell’ambito delle risorse del proprio bilancio, per un valore di altri 4,5 milioni di euro nel triennio 2025/2027.
Questi fondi, pari a 9 milioni di euro in 3 anni, saranno destinati alle attività previste e gli enti collaboreranno nella gestione e il coordinamento delle azioni in collaborazione con gli enti e i soggetti del territorio garantendo la partecipazione della rete socio-sanitaria, in particolare Ausl di Bologna e Asp Città di Bologna, mentre la Chiesa di Bologna si impegna a collaborare al monitoraggio del progetto in sinergia con i propri servizi di ascolto territoriale.
Questo budget sarà suddiviso nel triennio su varie linee progettuali che riguardano:
interventi per i caregiver;
costruire una comunità dementia friendly;
potenziamento di telecontrollo, teleassistenza, telecompagnia;
servizi sociosanitari aperti;
promozione dell’invecchiamento in salute;
la creazione di un luogo e un team di riferimento in città sulle politiche per gli anziani.
A Villa Serena un punto di riferimento sulle politiche per le persone anziane
Sarà Villa Serena il punto di riferimento dove realizzare un luogo fisico in città per le famiglie, i cittadini, le associazioni e la comunità professionale sulle politiche per gli anziani. Lo spazio potrà essere allestito con mostre a tema, materiale informativo sulle opportunità esistenti, punti di informazione e orientamento per gli anziani sui temi della salute e dei servizi, uffici da dedicare all’organizzazione di eventi, gite o vacanze, locali e spazi aperti per lo svolgimento di attività di socializzazione, culturali e sportive.
Sarà sede di un team dedicato all’analisi del fenomeno dell’invecchiamento demografico e alla creazione di progettazioni innovative a partire dalla raccolta di dati affidabili e comparabili per monitorare i progressi delle azioni messe in campo e per la definizione delle politiche in questo ambito. Le nuove informazioni raccolte sui caregiver potranno offrire una maggior conoscenza delle conseguenze dell’assistenza informale sullo stress di chi si prende cura dei propri familiari, sulle diseguaglianze di genere ad esse connesse, sull’effettiva capacità di accesso ai servizi per le long term care, sulle diseguaglianze territoriali e servire alla produzione di conoscenze da mettere a disposizione della città per costruire il futuro welfare per gli anziani a Bologna.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo entra a far parte del Consorzio BI-REX di Bologna
23 Aprile 2025
Fondazione Carisbo annuncia la sua adesione al Consorzio BI-REX Big Data Innovation & Research Excellence, Competence Center nazionale e soggetto attuatore del Pnrr ad alta specializzazione sui Big Data, Industria 4.0 e Transizione 5.0.
La convenzione siglata, della durata di 3 anni e rinnovabile, darà avvio a forme di collaborazione sinergica, particolarmente focalizzate su iniziative per lo sviluppo economico del territorio, tramite la promozione di attività nell’ambito di Industria 4.0 di ricerca applicata, l’attivazione di progetti di innovazione e supporto all’imprenditorialità, nonché la messa a punto di percorsi di incubazione, accelerazione, orientamento e formazione.
Fondazione Carisbo e Consorzio BI-REX saranno così impegnate nella partecipazione congiunta a bandi europei, nazionali, regionali per la realizzazione di progetti di ricerca e formazione, attivando programmi di incubazione e accelerazione d’impresa, sostenendo la partecipazione delle rispettive startup a iniziative di networking e favorendone l’accesso, tramite tariffe agevolate, agli spazi di coworking nelle rispettive strutture.
Fondazione Carisbo è una fondazione di origine bancaria che persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo del territorio metropolitano di Bologna. Con il progetto BIGBO – Boost Innovation Garage, polo dedicato ai talenti, all’innovazione e alla trasformazione digitale, la Fondazione contribuisce nel diffondere una cultura imprenditoriale innovativa, generando un impatto tangibile e creando nuove opportunità di lavoro. BIGBO offre spazi di lavoro flessibili, multifunzionali e organizza tavole rotonde ed eventi incentrati su innovazione e tecnologia, programmi di accelerazione, attività di collegamento tra aziende consolidate e startup.
Il Competence Center BI-REX, con sede a Bologna, si configura come Public Private Partnership che raccoglie 64 player tra Università, Centri di Ricerca e Imprese di eccellenza, con l’obiettivo di supportare le aziende nei processi di innovazione, trasformazione digitale e sostenibilità, favorendo l’adozione delle tecnologie Industria 4.0 e 5.0 e il trasferimento tecnologico attraverso una vasta serie di servizi. Principale valore aggiunto di BI-REX è rappresentato dalla Linea Pilota, fabbrica digitale interconnessa completamente a disposizione delle imprese, in cui le tecnologie 4.0 and 5.0 sono integrate con quelle tradizionali.
Persone
Pubblicato il bando “Dritti al Punto” del Fondo per la Repubblica Digitale
22 Aprile 2025
Il contesto italiano
Lo sviluppo delle competenze digitali è uno degli obiettivi strategici dell’Unione europea, che mira a dotare almeno l’80% dei cittadini tra i 16 e i 74 anni di competenze digitali di base entro il 2030. A guidare questo processo è il quadro europeoDigComp 2.2, che individua cinque aree chiave – dalla sicurezza informatica, alla creazione di contenuti – ritenute essenziali per una piena partecipazione alla vita sociale e professionale. L’Italia, tuttavia, registra un significativo ritardo rispetto alla media UE: nel 2023 solo il 46% degli adulti possedeva competenze digitali almeno di base.
Il quadro è aggravato da divari generazionali e territoriali: tra i giovani (16-24 anni) la quota sale al 59%, mentre tra gli over 65 crolla al 19%, con le regioni del Sud ampiamente sotto la media UE (34%). Per colmare il ritardo, il PNRR ha attivato la misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, con l’obiettivo di formare 2 milioni di cittadini entro il 2026 attraverso 3000 Punti Digitale Facile. Sebbene la rete dei punti sia stata attivata, a marzo 2025, sono stati raggiunti circa 760 mila cittadini, pari al 38% dell’obiettivo, con risultati disomogenei tra le diverse regioni.
Bando Dritti al Punto
Il bando intende sostenere progetti di formazione all’interno dei Punti Digitale Facile, integrando le attività già pianificate e realizzate nell’ambito della misura M1C1 1.7.2 “Rete dei servizi di facilitazione digitale” del PNRR, al fine di potenziarne l’offerta formativa.
In particolare, si intende selezionare progetti formativi rivolti a tutti i cittadini, incentrati sui temi individuati dal quadro europeo DigComp 2.2, come l’alfabetizzazione su informazione e dati, ovvero la capacità di analizzare criticamente fonti e contenuti online e distinguere le informazioni affidabili dalle fake news; la sicurezza informatica, intesa come consapevolezza dei rischi digitali e capacità di proteggere dispositivi e dati personali; la creazione di contenuti digitali, anche con il supporto dell’Intelligenza Artificiale, promuovendo un uso consapevole e responsabile degli strumenti digitali e una riflessione sulle implicazioni etiche, sociali e legali dell’IA; infine, la comunicazione e collaborazione attraverso le tecnologie digitali, per incentivare l’uso attivo dei servizi digitali pubblici e privati (come l’uso di app quali Io e IT-Wallet, o servizi come Identità digitale, Domicilio digitale e Fascicolo sanitario elettronico), sviluppando strategie comunicative efficaci e inclusive nei diversi ambienti digitali.
Chi può partecipare
Le proposte possono essere presentate da Soggetti attuatori o Soggetti sub-attuatori della misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, che si occupino direttamente o indirettamente – per tramite di Soggetti realizzatori – della gestione di almeno un Punto Digitale Facile, o ancora da Soggetti realizzatori della misura, intesi come enti privati che abbiano sottoscritto un’apposita convenzione/contratto con un Soggetto attuatore/sub-attuatore per la co-gestione e co-progettazione delle attività presso uno o più Punti Digitale Facile.
Le proposte progettuali, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma Re@dy, entro le ore 11 del30 maggio 2025.
Composizione della lista congiunta di candidati al Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025/2026/2027 di Intesa Sanpaolo S.p.A.
28 Marzo 2025
Le Fondazioni aderenti al patto parasociale di consultazione e voto sottoscritto l’11 novembre 2024 in relazione all’Assemblea di Intesa Sanpaolo convocata per il 29 aprile 2025, anche sulla base degli orientamenti manifestati dal Consiglio di Amministrazione uscente della Banca per la composizione della lista dei candidati alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025−2027 e con l’intento di assicurare:
la composizione quantitativamente ottimale, avuto riguardo alla complessità organizzativa, di operatività e di governance della Banca e alle valutazioni espresse sulle dinamiche di funzionamento dell’Organo collegiale;
la continuità di azione ed il mantenimento del patrimonio informativo e di esperienze acquisito nel corso dei precedenti mandati;
un riscontro concreto alle esigenze di continuare a esprimere scelte di elevata qualità, diversità, complementarità e di integrare nuove competenze strategiche, professionalità e personalità, al fine di dare continuità alle capacità di approfondimento e di dibattito in tutte le complesse materie di competenza del Consiglio e del Comitato per il Controllo sulla Gestione, e permettere un’adeguata costituzione e funzionalità dei Comitati endo−consiliari;
hanno depositato in data 27 marzo 2025 la seguente lista di 17 candidati così articolata:
SEZIONE 1
GIAN MARIA GROS-PIETRO
PAOLA TAGLIAVINI
CARLO MESSINA
MARIANGELA ZAPPIA
FRANCO CERUTI
PAOLO MARIA VITTORIO GRANDI
LUCIANO NEBBIA
LIANA LOGIURATO
PIETRO PREVITALI
MARIA ALESSANDRA STEFANELLI
BRUNO MARIA PARIGI
DONATELLA BUSSO
SILVIA MERLO
PAOLO MESSA
SEZIONE 2
FABRIZIO MOSCA
MARIELLA TAGLIABUE
MAURA CAMPRA
Nel medesimo contesto, le Fondazioni hanno proposto (i) di determinare in 19 il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da nominare, (ii) di riconfermare il Prof. Gian Maria Gros−Pietro quale Presidente del Consiglio di Amministrazione e (iii) di nominare la Prof.a Paola Tagliavini quale Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione; nonché (iv) di indicare il Dott. Carlo Messina come profilo ideale per la posizione di Consigliere Delegato e CEO, nell’ambito della lista presentata, ferme restando le piene prerogative proprie del Consiglio di Amministrazione che sarà nominato, in ragione dei poteri definiti dallo Statuto sociale.
Alla luce dei risultati conseguiti nell’ultimo decennio dalla Banca, che hanno posto Intesa Sanpaolo in una posizione di vertice assoluto tra le banche europee, sia per l’affidabilità sia per il sostegno allo sviluppo del Paese, i Presidenti delle Fondazioni, nella loro connaturata rappresentanza di azionisti istituzionali di lungo termine, esprimono vivo apprezzamento per la visione e la gestione altamente efficace da parte del CEO e conseguentemente auspicano che il Dr. Carlo Messina possa garantire il suo ruolo di leadership nella Banca anche per i successivi mandati.
Infine, le Fondazioni hanno proposto, in linea con quanto evidenziato dal Consiglio uscente, la conferma degli emolumenti per i consiglieri che non siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione e l’incremento del compenso fisso specifico per i consiglieri che siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione nonché del compenso additivo del Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione.
Sviluppo del territorio
Aperto il bando Fairplay (terza sessione erogativa 2025)
28 Marzo 2025
Per l’area Sviluppo del territorio (settore Educazione, istruzione e formazione) e la missione “Formazione del capitale umano”, con specifico riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile SDG n° 4 “Istruzione di qualità” e SDG n° 9 “Imprese, innovazione e infrastrutture”, il bando Fairplay accessibile fino al 5 maggio rende disponibili risorse per 150.000 euro allo scopo di:
promuovere l’idea di sport inclusivo, aperto a tutti, capace di incidere positivamente sulla coesione sociale della comunità territoriale;
incentivare la rigenerazione di spazi in un’ottica di condivisione e cura del bene comune;
favorire la diffusione di valori educativi e corretti stili di vita.
Acri lancia il Premio GenP – Giovani che partecipano
13 Giugno 2025
Aperte fino al 14 settembre le candidature al premio per le organizzazioni del Terzo settore che incentivano la partecipazione giovanile
Non è vero che i giovani non partecipano e non si impegnano a migliorare il Paese. Lo fanno, ma non sempre all’interno delle organizzazioni tradizionali del Terzo settore. Sempre più spesso scelgono forme di impegno fluide, informali, legate a cause specifiche – come l’ambiente, i diritti civili e la giustizia sociale – e lontane da strutture composte e guidate prevalentemente da persone di generazioni passate. In questo scenario, molte realtà del Terzo settore stanno cercando nuove strade per coinvolgere le nuove generazioni anche all’interno dei propri processi decisionali.
In questo scenario nasce “GenP – Giovani che partecipano”, un premio promosso da Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria, dedicato alle organizzazioni del Terzo settore composte da giovani che valorizzino il protagonismo giovanile. Il premio si rivolge a realtà i cui organi di amministrazione siano composti o coinvolgano giovani under 35, incentivando la loro partecipazione attiva nella progettazione e realizzazione dei progetti. Il premio intende infatti portare alla luce e dare visibilità a esperienze significative di partecipazione giovanile.
Le organizzazioni vincitrici riceveranno un contributo di 10mila euro ciascuna e saranno premiate nel corso di un evento nazionale che si terrà nel mese di dicembre 2025.
Le candidature sono aperte fino al 14 settembre 2025 sul sito ufficiale www.genp.it, dove sono disponibili il regolamento completo e il modulo di partecipazione.
A novembre verrà annunciata la shortlist delle 10 organizzazioni finaliste e, tra queste, una giuria composta da esperti del settore e rappresentanti di Acri selezionerà le 3 organizzazioni vincitrici.
I componenti della giuria:
Ferruccio de Bortoli, giornalista
Lucrezia Ferrara, Young Advisory Board Fondazione Compagnia di San Paolo
Luca Gori, presidente Commissione Innovazione sociale di Acri
Clara Morelli, autrice Will Media
Vanessa Pallucchi, portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore
Tommaso Salaroli, cofondatore e CEO di Scomodo
Michele Sciscioli, capo Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale
Media partner dell’iniziativa sono Vita e Will, mentre Percorsi di Secondo Welfare realizzerà e presenterà, in occasione dell’evento di premiazione, un’indagine sul tasso di under 35 nei Cda delle organizzazioni del Terzo settore.
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa
10 Giugno 2025
Assegnate 6 borse di studio per programmi di vita e di studio all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione Carisbo
Sono stati premiati, presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, i 6 studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura. I 6 studenti potranno vivere e studiare per un trimestre fino ad un anno scolastico all’estero, accolti in una famiglia e una scuola del luogo e assistiti dai volontari locali.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Fondazione Intercultura e Fondazione Carisbo che risale al 2020-2021 e, grazie ad essa, 62 studentesse e studenti delle scuole secondarie di II grado – a cui si aggiungono i 6 studenti premiati quest’anno – hanno finora potuto vivere un’esperienza autentica delle diversità e acquisire nuove competenze utili per la loro vita personale e professionale.
Alla cerimonia di premiazione è intervenuta Maila Quaglia, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Carisbo, insieme a Vincenzo Morlini, past Consigliere di Amministrazione di Intercultura, poi Direttore Esecutivo di Intercultura e poi Presidente internazionale di AFS, alle famiglie dei giovani ambasciatori nel mondo e ai volontari di Intercultura, che proprio in questi mesi si stanno occupando della formazione degli studenti in partenza per prepararli alla loro esperienza.
I vincitori sono:
Sara, iscritta al Liceo E. Fermi di Bologna e in partenza per un programma scolastico semestrale in Brasile;
Steven, iscritto al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Thailandia;
Geremia, iscritto all’IIS G. Bruno di Medicina e in partenza per un programma annuale in Lettonia;
Francesca, iscritta all’IIS Montessori-Da Vinci di Porretta Terme e in partenza per un programma annuale in Perù;
Sabrina, iscritta al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma annuale in Honduras;
Matteo, iscritto al Liceo L. Bassi di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Messico.
Emozionati e felici per il traguardo raggiunto, alcuni ragazzi hanno così commentato la vincita della borsa di studio.
Geremia: «Quando ho scoperto di aver vinto, ho sentito come un ritorno brusco al presente. Quella che fino a poco prima sembrava solo un’idea improbabile era diventata concreta. È stato uno shock di consapevolezza. Ero felice, ma allo stesso tempo ero offuscato da tante altre emozioni, compresa la paura iniziale. Marco Aurelioperò, affermava che “ciò che ostacola l’azione, la promuove”, come se fosse proprio l’attrito, a dare lo slancio. Così il timore, invece di essere un intralcio, è ciò che valorizza la scelta.»
Sabrina: «Ho deciso di accettare questa sfida perché volevo mettermi in gioco davvero. Sentivo il bisogno di uscire dalla mia routine e conoscere un altro modo di vivere. L’Honduras, con la sua cultura e la sua lingua completamente nuove per me, mi è sembrato il luogo perfetto per farlo. So che sarà difficile, ma credo che le sfide più grandi siano anche le più formative.» Con loro erano presenti anche due ex vincitrici del concorso Intercultura e della borsa di studio FormazionEuropa, Sara Bonora, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Brasile a.s. 2023-24 e Matilde Mazzanti, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Cile a.s. 2023-24.
Ricerca Ipsos: l’esperienza con Intercultura decisiva per la propria vita per il 68% degli ex partecipanti
Partire con Intercultura non è solo un soggiorno all’estero, ma un’esperienza che lascia il segno per tutta la vita. Un’indagine Ipsos su 958 ex studenti, oggi tra i 20 e i 64 anni, lo conferma. Il 68% riconosce un impatto decisivo sulla propria identità e attribuisce ai volontari un ruolo chiave nel proprio percorso di crescita personale. Vivere e studiare all’estero con Intercultura permette di sviluppare competenze trasversali, fondamentali sia nella vita personale che in quella professionale.
Il 58% ha scelto destinazioni non convenzionali tra cui l’Asia, l’America Latina e l’Africa sviluppando un atteggiamento di apertura alla diversità culturale e competenze linguistiche: tutti parlano almeno un’altra lingua oltre all’inglese. Le soft skills ne escono rafforzate: il 97% migliora le relazioni, l’89% diventa più autonomo e il 74% si sente pronto alle sfide del mondo di oggi.
Sul piano personale, chi ha vissuto l’esperienza Intercultura denota una grande attenzione e accettazione delle diversità e una coscienza sociale evoluta e sensibile a tematiche di equità. E infine, il 65% si dichiara felice della propria vita, un aspetto che deriva dalla maggiore consapevolezza delle proprie risorse e da una marcata adattabilità di fronte ai cambiamenti. Intercultura non è solo un viaggio, ma un investimento nel futuro di sé stessi e del mondo intero.
Persone
Al via il canale di cofinanziamento del Fondo per la Repubblica Digitale
26 Maggio 2025
L’iniziativa
Annunciata dall’Impresa socialeFondo per la Repubblica Digitalel’attivazione di un canale di cofinanziamento da 5 milioni di euro, destinato a sostenere progetti ed iniziative congiunte orientate allo sviluppo delle competenze digitali e all’inclusione sociale, economica e lavorativa dei cittadini.
L’iniziativa, parte del Piano Strategico 2025–2026 approvato dal Comitato di Indirizzo Strategico del Fondo per la Repubblica Digitale, rappresenta uno strumento innovativo per attivare collaborazioni strategiche tra enti pubblici, privati e del Terzo Settore, con l’obiettivo di amplificare l’impatto delle azioni formative sul territorio.
Il canale di cofinanziamento, che mira ad attrarre risorse supplementari coerenti con le finalità del Fondo per la Repubblica Digitale, vuole inoltre favorire un confronto positivo con le esperienze di altri soggetti, portando avanti collaborazioni strategiche per arricchire reciprocamente la conoscenza, le pratiche e le esperienze sui temi relativi alla formazione e all’inclusione digitale. Questo approccio permette di amplificare l’impatto delle iniziative sostenute e di rafforzare la consapevolezza sul valore dell’investimento e della collaborazione per promuovere la formazione digitale e il reinserimento sociale delle categorie più fragili. Oltre a generare un effetto leva sulle risorse economiche messe in campo dal Fondo per la Repubblica Digitale e dagli interlocutori coinvolti, l’apertura del canale di cofinanziamento mira anche a sperimentare forme di innovazione, sia negli ambiti di intervento sia nelle modalità operative o metodologiche scelte.
Modalità di partecipazione
Il canale di cofinanziamento è aperto a soggetti pubblici e privati, con o senza scopo di lucro. Le iniziative e le progettualità promosse dovranno focalizzarsi su tematiche di interesse condiviso, attraverso tre modalità operative:
bandi pubblici elaborati e promossi congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori in funzione di enti erogatori;
progetti proposti direttamente da enti del Terzo Settore e sostenuti, almeno al 50%, da risorse interne e/o esterne provenienti da uno o più cofinanziatori;
iniziative elaborate e promosse congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori per la realizzazione di opportunità rivolte alla collettività in linea con la mission del Fondo per la Repubblica Digitale.
Il processo di selezione si articola in due momenti: una prima fase, in cui i soggetti interessati presentano la propria idea progettuale e una seconda fase, riservata esclusivamente alle idee ritenute idonee, in cui si procederà con la progettazione esecutiva. I criteri di selezione includono: coerenza con la missione del Fondo, originalità della proposta, assenza di contenuti già sottoposti o respinti, e assenza di interventi per l’acquisto e la costruzione di infrastrutture o esclusivamente finalizzate alla ricerca.
Le proposte potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili.
Risorse disponibili
Il Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale ha stanziato in totale 5 milioni di euro.
Fondazione, Comune e Chiesa di Bologna insieme per il progetto Bologna Serena per gli anziani
19 Maggio 2025
Investimento complessivo da 9 milioni di euro in tre anni per un progetto sulla qualità della vita delle persone over 65. Villa Serena come punto di riferimento per persone anziane
A Bologna la popolazione over 65, conta circa 96.000 persone, sono il 25% della popolazione. Saranno oltre 100 mila tra dieci anni e 109 mila tra venti. Di questi, quasi 55.000 hanno più di 75 anni e 36.000 superano gli 80 anni, mentre i centenari si avvicinano alle 250 unità. I livelli di autosufficienza non dipendono solo dall’età, ma diminuiscono con l’invecchiamento. Dall’indagine sulla qualità della vita realizzata dal Comune di Bologna sappiamo che oggi le persone che dichiarano di prendersi cura di un anziano sopra i 75 anni sono stimate in 17 mila. Il 33% degli over 65 a Bologna oggi abita da solo, percentuale che sale al 50% per gli over 80.
Da questi dati e da questa tendenza all’invecchiamento della popolazione e quindi dell’aspettativa di vita in città, parte il progettoBologna Serena per gli anziani.
Bologna Serena per gli anziani è il nuovo progetto con il quale Fondazione Carisbo, Comune e Chiesa di Bologna collaboreranno nei prossimi tre anni, a partire dal 2025, nel realizzare servizi di supporto, assistenza e inclusione sociale dedicati alla popolazione anziana e ai caregiver, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli over 65.
Bologna Serena per gli anziani ha gli obiettivi di:
innovare e rafforzare le risposte del sistema dei servizi mirati a rispondere ai bisogni della terza età;
sperimentare nuove risposte al cambiamento dei bisogni espressi dalla popolazione anziana alla luce delle mutazioni sociali e demografiche;
aggregare istituzioni, soggetti del terzo settore e comunità nel progettare e realizzare insieme un nuovo welfare per gli anziani.
Questi obiettivi saranno realizzati lungo tre assi strategici:
il domicilio come prospettiva prioritaria per il benessere dell’anziano;
la valorizzazione del ruolo del caregiver familiare e delle assistenti familiari;
la risposta a chi non entra nelle strutture residenziali sociosanitarie.
La convenzionetra gli enti sarà approvata nella prossima Giunta e prevede un investimento da parte della Fondazione Carisbo, che partecipa alla redazione delle linee guida e alle azioni, allo sviluppo, monitoraggio e valutazione del progetto, pari a 4,25 milioni di euro nell’arco di un triennio (di cui 1,25 milioni nel 2025, 1,5 milioni per il 2026 e 1,5 per il 2027).
Il Comune attuerà il progetto secondo le linee guida concordate, cofinanziandolo con ulteriori interventi nell’ambito delle risorse del proprio bilancio, per un valore di altri 4,5 milioni di euro nel triennio 2025/2027.
Questi fondi, pari a 9 milioni di euro in 3 anni, saranno destinati alle attività previste e gli enti collaboreranno nella gestione e il coordinamento delle azioni in collaborazione con gli enti e i soggetti del territorio garantendo la partecipazione della rete socio-sanitaria, in particolare Ausl di Bologna e Asp Città di Bologna, mentre la Chiesa di Bologna si impegna a collaborare al monitoraggio del progetto in sinergia con i propri servizi di ascolto territoriale.
Questo budget sarà suddiviso nel triennio su varie linee progettuali che riguardano:
interventi per i caregiver;
costruire una comunità dementia friendly;
potenziamento di telecontrollo, teleassistenza, telecompagnia;
servizi sociosanitari aperti;
promozione dell’invecchiamento in salute;
la creazione di un luogo e un team di riferimento in città sulle politiche per gli anziani.
A Villa Serena un punto di riferimento sulle politiche per le persone anziane
Sarà Villa Serena il punto di riferimento dove realizzare un luogo fisico in città per le famiglie, i cittadini, le associazioni e la comunità professionale sulle politiche per gli anziani. Lo spazio potrà essere allestito con mostre a tema, materiale informativo sulle opportunità esistenti, punti di informazione e orientamento per gli anziani sui temi della salute e dei servizi, uffici da dedicare all’organizzazione di eventi, gite o vacanze, locali e spazi aperti per lo svolgimento di attività di socializzazione, culturali e sportive.
Sarà sede di un team dedicato all’analisi del fenomeno dell’invecchiamento demografico e alla creazione di progettazioni innovative a partire dalla raccolta di dati affidabili e comparabili per monitorare i progressi delle azioni messe in campo e per la definizione delle politiche in questo ambito. Le nuove informazioni raccolte sui caregiver potranno offrire una maggior conoscenza delle conseguenze dell’assistenza informale sullo stress di chi si prende cura dei propri familiari, sulle diseguaglianze di genere ad esse connesse, sull’effettiva capacità di accesso ai servizi per le long term care, sulle diseguaglianze territoriali e servire alla produzione di conoscenze da mettere a disposizione della città per costruire il futuro welfare per gli anziani a Bologna.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo entra a far parte del Consorzio BI-REX di Bologna
23 Aprile 2025
Fondazione Carisbo annuncia la sua adesione al Consorzio BI-REX Big Data Innovation & Research Excellence, Competence Center nazionale e soggetto attuatore del Pnrr ad alta specializzazione sui Big Data, Industria 4.0 e Transizione 5.0.
La convenzione siglata, della durata di 3 anni e rinnovabile, darà avvio a forme di collaborazione sinergica, particolarmente focalizzate su iniziative per lo sviluppo economico del territorio, tramite la promozione di attività nell’ambito di Industria 4.0 di ricerca applicata, l’attivazione di progetti di innovazione e supporto all’imprenditorialità, nonché la messa a punto di percorsi di incubazione, accelerazione, orientamento e formazione.
Fondazione Carisbo e Consorzio BI-REX saranno così impegnate nella partecipazione congiunta a bandi europei, nazionali, regionali per la realizzazione di progetti di ricerca e formazione, attivando programmi di incubazione e accelerazione d’impresa, sostenendo la partecipazione delle rispettive startup a iniziative di networking e favorendone l’accesso, tramite tariffe agevolate, agli spazi di coworking nelle rispettive strutture.
Fondazione Carisbo è una fondazione di origine bancaria che persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo del territorio metropolitano di Bologna. Con il progetto BIGBO – Boost Innovation Garage, polo dedicato ai talenti, all’innovazione e alla trasformazione digitale, la Fondazione contribuisce nel diffondere una cultura imprenditoriale innovativa, generando un impatto tangibile e creando nuove opportunità di lavoro. BIGBO offre spazi di lavoro flessibili, multifunzionali e organizza tavole rotonde ed eventi incentrati su innovazione e tecnologia, programmi di accelerazione, attività di collegamento tra aziende consolidate e startup.
Il Competence Center BI-REX, con sede a Bologna, si configura come Public Private Partnership che raccoglie 64 player tra Università, Centri di Ricerca e Imprese di eccellenza, con l’obiettivo di supportare le aziende nei processi di innovazione, trasformazione digitale e sostenibilità, favorendo l’adozione delle tecnologie Industria 4.0 e 5.0 e il trasferimento tecnologico attraverso una vasta serie di servizi. Principale valore aggiunto di BI-REX è rappresentato dalla Linea Pilota, fabbrica digitale interconnessa completamente a disposizione delle imprese, in cui le tecnologie 4.0 and 5.0 sono integrate con quelle tradizionali.
Persone
Pubblicato il bando “Dritti al Punto” del Fondo per la Repubblica Digitale
22 Aprile 2025
Il contesto italiano
Lo sviluppo delle competenze digitali è uno degli obiettivi strategici dell’Unione europea, che mira a dotare almeno l’80% dei cittadini tra i 16 e i 74 anni di competenze digitali di base entro il 2030. A guidare questo processo è il quadro europeoDigComp 2.2, che individua cinque aree chiave – dalla sicurezza informatica, alla creazione di contenuti – ritenute essenziali per una piena partecipazione alla vita sociale e professionale. L’Italia, tuttavia, registra un significativo ritardo rispetto alla media UE: nel 2023 solo il 46% degli adulti possedeva competenze digitali almeno di base.
Il quadro è aggravato da divari generazionali e territoriali: tra i giovani (16-24 anni) la quota sale al 59%, mentre tra gli over 65 crolla al 19%, con le regioni del Sud ampiamente sotto la media UE (34%). Per colmare il ritardo, il PNRR ha attivato la misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, con l’obiettivo di formare 2 milioni di cittadini entro il 2026 attraverso 3000 Punti Digitale Facile. Sebbene la rete dei punti sia stata attivata, a marzo 2025, sono stati raggiunti circa 760 mila cittadini, pari al 38% dell’obiettivo, con risultati disomogenei tra le diverse regioni.
Bando Dritti al Punto
Il bando intende sostenere progetti di formazione all’interno dei Punti Digitale Facile, integrando le attività già pianificate e realizzate nell’ambito della misura M1C1 1.7.2 “Rete dei servizi di facilitazione digitale” del PNRR, al fine di potenziarne l’offerta formativa.
In particolare, si intende selezionare progetti formativi rivolti a tutti i cittadini, incentrati sui temi individuati dal quadro europeo DigComp 2.2, come l’alfabetizzazione su informazione e dati, ovvero la capacità di analizzare criticamente fonti e contenuti online e distinguere le informazioni affidabili dalle fake news; la sicurezza informatica, intesa come consapevolezza dei rischi digitali e capacità di proteggere dispositivi e dati personali; la creazione di contenuti digitali, anche con il supporto dell’Intelligenza Artificiale, promuovendo un uso consapevole e responsabile degli strumenti digitali e una riflessione sulle implicazioni etiche, sociali e legali dell’IA; infine, la comunicazione e collaborazione attraverso le tecnologie digitali, per incentivare l’uso attivo dei servizi digitali pubblici e privati (come l’uso di app quali Io e IT-Wallet, o servizi come Identità digitale, Domicilio digitale e Fascicolo sanitario elettronico), sviluppando strategie comunicative efficaci e inclusive nei diversi ambienti digitali.
Chi può partecipare
Le proposte possono essere presentate da Soggetti attuatori o Soggetti sub-attuatori della misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, che si occupino direttamente o indirettamente – per tramite di Soggetti realizzatori – della gestione di almeno un Punto Digitale Facile, o ancora da Soggetti realizzatori della misura, intesi come enti privati che abbiano sottoscritto un’apposita convenzione/contratto con un Soggetto attuatore/sub-attuatore per la co-gestione e co-progettazione delle attività presso uno o più Punti Digitale Facile.
Le proposte progettuali, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma Re@dy, entro le ore 11 del30 maggio 2025.
Composizione della lista congiunta di candidati al Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025/2026/2027 di Intesa Sanpaolo S.p.A.
28 Marzo 2025
Le Fondazioni aderenti al patto parasociale di consultazione e voto sottoscritto l’11 novembre 2024 in relazione all’Assemblea di Intesa Sanpaolo convocata per il 29 aprile 2025, anche sulla base degli orientamenti manifestati dal Consiglio di Amministrazione uscente della Banca per la composizione della lista dei candidati alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025−2027 e con l’intento di assicurare:
la composizione quantitativamente ottimale, avuto riguardo alla complessità organizzativa, di operatività e di governance della Banca e alle valutazioni espresse sulle dinamiche di funzionamento dell’Organo collegiale;
la continuità di azione ed il mantenimento del patrimonio informativo e di esperienze acquisito nel corso dei precedenti mandati;
un riscontro concreto alle esigenze di continuare a esprimere scelte di elevata qualità, diversità, complementarità e di integrare nuove competenze strategiche, professionalità e personalità, al fine di dare continuità alle capacità di approfondimento e di dibattito in tutte le complesse materie di competenza del Consiglio e del Comitato per il Controllo sulla Gestione, e permettere un’adeguata costituzione e funzionalità dei Comitati endo−consiliari;
hanno depositato in data 27 marzo 2025 la seguente lista di 17 candidati così articolata:
SEZIONE 1
GIAN MARIA GROS-PIETRO
PAOLA TAGLIAVINI
CARLO MESSINA
MARIANGELA ZAPPIA
FRANCO CERUTI
PAOLO MARIA VITTORIO GRANDI
LUCIANO NEBBIA
LIANA LOGIURATO
PIETRO PREVITALI
MARIA ALESSANDRA STEFANELLI
BRUNO MARIA PARIGI
DONATELLA BUSSO
SILVIA MERLO
PAOLO MESSA
SEZIONE 2
FABRIZIO MOSCA
MARIELLA TAGLIABUE
MAURA CAMPRA
Nel medesimo contesto, le Fondazioni hanno proposto (i) di determinare in 19 il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da nominare, (ii) di riconfermare il Prof. Gian Maria Gros−Pietro quale Presidente del Consiglio di Amministrazione e (iii) di nominare la Prof.a Paola Tagliavini quale Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione; nonché (iv) di indicare il Dott. Carlo Messina come profilo ideale per la posizione di Consigliere Delegato e CEO, nell’ambito della lista presentata, ferme restando le piene prerogative proprie del Consiglio di Amministrazione che sarà nominato, in ragione dei poteri definiti dallo Statuto sociale.
Alla luce dei risultati conseguiti nell’ultimo decennio dalla Banca, che hanno posto Intesa Sanpaolo in una posizione di vertice assoluto tra le banche europee, sia per l’affidabilità sia per il sostegno allo sviluppo del Paese, i Presidenti delle Fondazioni, nella loro connaturata rappresentanza di azionisti istituzionali di lungo termine, esprimono vivo apprezzamento per la visione e la gestione altamente efficace da parte del CEO e conseguentemente auspicano che il Dr. Carlo Messina possa garantire il suo ruolo di leadership nella Banca anche per i successivi mandati.
Infine, le Fondazioni hanno proposto, in linea con quanto evidenziato dal Consiglio uscente, la conferma degli emolumenti per i consiglieri che non siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione e l’incremento del compenso fisso specifico per i consiglieri che siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione nonché del compenso additivo del Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione.
Sviluppo del territorio
Aperto il bando Fairplay (terza sessione erogativa 2025)
28 Marzo 2025
Per l’area Sviluppo del territorio (settore Educazione, istruzione e formazione) e la missione “Formazione del capitale umano”, con specifico riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile SDG n° 4 “Istruzione di qualità” e SDG n° 9 “Imprese, innovazione e infrastrutture”, il bando Fairplay accessibile fino al 5 maggio rende disponibili risorse per 150.000 euro allo scopo di:
promuovere l’idea di sport inclusivo, aperto a tutti, capace di incidere positivamente sulla coesione sociale della comunità territoriale;
incentivare la rigenerazione di spazi in un’ottica di condivisione e cura del bene comune;
favorire la diffusione di valori educativi e corretti stili di vita.
Acri lancia il Premio GenP – Giovani che partecipano
13 Giugno 2025
Aperte fino al 14 settembre le candidature al premio per le organizzazioni del Terzo settore che incentivano la partecipazione giovanile
Non è vero che i giovani non partecipano e non si impegnano a migliorare il Paese. Lo fanno, ma non sempre all’interno delle organizzazioni tradizionali del Terzo settore. Sempre più spesso scelgono forme di impegno fluide, informali, legate a cause specifiche – come l’ambiente, i diritti civili e la giustizia sociale – e lontane da strutture composte e guidate prevalentemente da persone di generazioni passate. In questo scenario, molte realtà del Terzo settore stanno cercando nuove strade per coinvolgere le nuove generazioni anche all’interno dei propri processi decisionali.
In questo scenario nasce “GenP – Giovani che partecipano”, un premio promosso da Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria, dedicato alle organizzazioni del Terzo settore composte da giovani che valorizzino il protagonismo giovanile. Il premio si rivolge a realtà i cui organi di amministrazione siano composti o coinvolgano giovani under 35, incentivando la loro partecipazione attiva nella progettazione e realizzazione dei progetti. Il premio intende infatti portare alla luce e dare visibilità a esperienze significative di partecipazione giovanile.
Le organizzazioni vincitrici riceveranno un contributo di 10mila euro ciascuna e saranno premiate nel corso di un evento nazionale che si terrà nel mese di dicembre 2025.
Le candidature sono aperte fino al 14 settembre 2025 sul sito ufficiale www.genp.it, dove sono disponibili il regolamento completo e il modulo di partecipazione.
A novembre verrà annunciata la shortlist delle 10 organizzazioni finaliste e, tra queste, una giuria composta da esperti del settore e rappresentanti di Acri selezionerà le 3 organizzazioni vincitrici.
I componenti della giuria:
Ferruccio de Bortoli, giornalista
Lucrezia Ferrara, Young Advisory Board Fondazione Compagnia di San Paolo
Luca Gori, presidente Commissione Innovazione sociale di Acri
Clara Morelli, autrice Will Media
Vanessa Pallucchi, portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore
Tommaso Salaroli, cofondatore e CEO di Scomodo
Michele Sciscioli, capo Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale
Media partner dell’iniziativa sono Vita e Will, mentre Percorsi di Secondo Welfare realizzerà e presenterà, in occasione dell’evento di premiazione, un’indagine sul tasso di under 35 nei Cda delle organizzazioni del Terzo settore.
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa
10 Giugno 2025
Assegnate 6 borse di studio per programmi di vita e di studio all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione Carisbo
Sono stati premiati, presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, i 6 studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura. I 6 studenti potranno vivere e studiare per un trimestre fino ad un anno scolastico all’estero, accolti in una famiglia e una scuola del luogo e assistiti dai volontari locali.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Fondazione Intercultura e Fondazione Carisbo che risale al 2020-2021 e, grazie ad essa, 62 studentesse e studenti delle scuole secondarie di II grado – a cui si aggiungono i 6 studenti premiati quest’anno – hanno finora potuto vivere un’esperienza autentica delle diversità e acquisire nuove competenze utili per la loro vita personale e professionale.
Alla cerimonia di premiazione è intervenuta Maila Quaglia, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Carisbo, insieme a Vincenzo Morlini, past Consigliere di Amministrazione di Intercultura, poi Direttore Esecutivo di Intercultura e poi Presidente internazionale di AFS, alle famiglie dei giovani ambasciatori nel mondo e ai volontari di Intercultura, che proprio in questi mesi si stanno occupando della formazione degli studenti in partenza per prepararli alla loro esperienza.
I vincitori sono:
Sara, iscritta al Liceo E. Fermi di Bologna e in partenza per un programma scolastico semestrale in Brasile;
Steven, iscritto al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Thailandia;
Geremia, iscritto all’IIS G. Bruno di Medicina e in partenza per un programma annuale in Lettonia;
Francesca, iscritta all’IIS Montessori-Da Vinci di Porretta Terme e in partenza per un programma annuale in Perù;
Sabrina, iscritta al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma annuale in Honduras;
Matteo, iscritto al Liceo L. Bassi di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Messico.
Emozionati e felici per il traguardo raggiunto, alcuni ragazzi hanno così commentato la vincita della borsa di studio.
Geremia: «Quando ho scoperto di aver vinto, ho sentito come un ritorno brusco al presente. Quella che fino a poco prima sembrava solo un’idea improbabile era diventata concreta. È stato uno shock di consapevolezza. Ero felice, ma allo stesso tempo ero offuscato da tante altre emozioni, compresa la paura iniziale. Marco Aurelioperò, affermava che “ciò che ostacola l’azione, la promuove”, come se fosse proprio l’attrito, a dare lo slancio. Così il timore, invece di essere un intralcio, è ciò che valorizza la scelta.»
Sabrina: «Ho deciso di accettare questa sfida perché volevo mettermi in gioco davvero. Sentivo il bisogno di uscire dalla mia routine e conoscere un altro modo di vivere. L’Honduras, con la sua cultura e la sua lingua completamente nuove per me, mi è sembrato il luogo perfetto per farlo. So che sarà difficile, ma credo che le sfide più grandi siano anche le più formative.» Con loro erano presenti anche due ex vincitrici del concorso Intercultura e della borsa di studio FormazionEuropa, Sara Bonora, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Brasile a.s. 2023-24 e Matilde Mazzanti, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Cile a.s. 2023-24.
Ricerca Ipsos: l’esperienza con Intercultura decisiva per la propria vita per il 68% degli ex partecipanti
Partire con Intercultura non è solo un soggiorno all’estero, ma un’esperienza che lascia il segno per tutta la vita. Un’indagine Ipsos su 958 ex studenti, oggi tra i 20 e i 64 anni, lo conferma. Il 68% riconosce un impatto decisivo sulla propria identità e attribuisce ai volontari un ruolo chiave nel proprio percorso di crescita personale. Vivere e studiare all’estero con Intercultura permette di sviluppare competenze trasversali, fondamentali sia nella vita personale che in quella professionale.
Il 58% ha scelto destinazioni non convenzionali tra cui l’Asia, l’America Latina e l’Africa sviluppando un atteggiamento di apertura alla diversità culturale e competenze linguistiche: tutti parlano almeno un’altra lingua oltre all’inglese. Le soft skills ne escono rafforzate: il 97% migliora le relazioni, l’89% diventa più autonomo e il 74% si sente pronto alle sfide del mondo di oggi.
Sul piano personale, chi ha vissuto l’esperienza Intercultura denota una grande attenzione e accettazione delle diversità e una coscienza sociale evoluta e sensibile a tematiche di equità. E infine, il 65% si dichiara felice della propria vita, un aspetto che deriva dalla maggiore consapevolezza delle proprie risorse e da una marcata adattabilità di fronte ai cambiamenti. Intercultura non è solo un viaggio, ma un investimento nel futuro di sé stessi e del mondo intero.
Persone
Al via il canale di cofinanziamento del Fondo per la Repubblica Digitale
26 Maggio 2025
L’iniziativa
Annunciata dall’Impresa socialeFondo per la Repubblica Digitalel’attivazione di un canale di cofinanziamento da 5 milioni di euro, destinato a sostenere progetti ed iniziative congiunte orientate allo sviluppo delle competenze digitali e all’inclusione sociale, economica e lavorativa dei cittadini.
L’iniziativa, parte del Piano Strategico 2025–2026 approvato dal Comitato di Indirizzo Strategico del Fondo per la Repubblica Digitale, rappresenta uno strumento innovativo per attivare collaborazioni strategiche tra enti pubblici, privati e del Terzo Settore, con l’obiettivo di amplificare l’impatto delle azioni formative sul territorio.
Il canale di cofinanziamento, che mira ad attrarre risorse supplementari coerenti con le finalità del Fondo per la Repubblica Digitale, vuole inoltre favorire un confronto positivo con le esperienze di altri soggetti, portando avanti collaborazioni strategiche per arricchire reciprocamente la conoscenza, le pratiche e le esperienze sui temi relativi alla formazione e all’inclusione digitale. Questo approccio permette di amplificare l’impatto delle iniziative sostenute e di rafforzare la consapevolezza sul valore dell’investimento e della collaborazione per promuovere la formazione digitale e il reinserimento sociale delle categorie più fragili. Oltre a generare un effetto leva sulle risorse economiche messe in campo dal Fondo per la Repubblica Digitale e dagli interlocutori coinvolti, l’apertura del canale di cofinanziamento mira anche a sperimentare forme di innovazione, sia negli ambiti di intervento sia nelle modalità operative o metodologiche scelte.
Modalità di partecipazione
Il canale di cofinanziamento è aperto a soggetti pubblici e privati, con o senza scopo di lucro. Le iniziative e le progettualità promosse dovranno focalizzarsi su tematiche di interesse condiviso, attraverso tre modalità operative:
bandi pubblici elaborati e promossi congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori in funzione di enti erogatori;
progetti proposti direttamente da enti del Terzo Settore e sostenuti, almeno al 50%, da risorse interne e/o esterne provenienti da uno o più cofinanziatori;
iniziative elaborate e promosse congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori per la realizzazione di opportunità rivolte alla collettività in linea con la mission del Fondo per la Repubblica Digitale.
Il processo di selezione si articola in due momenti: una prima fase, in cui i soggetti interessati presentano la propria idea progettuale e una seconda fase, riservata esclusivamente alle idee ritenute idonee, in cui si procederà con la progettazione esecutiva. I criteri di selezione includono: coerenza con la missione del Fondo, originalità della proposta, assenza di contenuti già sottoposti o respinti, e assenza di interventi per l’acquisto e la costruzione di infrastrutture o esclusivamente finalizzate alla ricerca.
Le proposte potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili.
Risorse disponibili
Il Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale ha stanziato in totale 5 milioni di euro.
Fondazione, Comune e Chiesa di Bologna insieme per il progetto Bologna Serena per gli anziani
19 Maggio 2025
Investimento complessivo da 9 milioni di euro in tre anni per un progetto sulla qualità della vita delle persone over 65. Villa Serena come punto di riferimento per persone anziane
A Bologna la popolazione over 65, conta circa 96.000 persone, sono il 25% della popolazione. Saranno oltre 100 mila tra dieci anni e 109 mila tra venti. Di questi, quasi 55.000 hanno più di 75 anni e 36.000 superano gli 80 anni, mentre i centenari si avvicinano alle 250 unità. I livelli di autosufficienza non dipendono solo dall’età, ma diminuiscono con l’invecchiamento. Dall’indagine sulla qualità della vita realizzata dal Comune di Bologna sappiamo che oggi le persone che dichiarano di prendersi cura di un anziano sopra i 75 anni sono stimate in 17 mila. Il 33% degli over 65 a Bologna oggi abita da solo, percentuale che sale al 50% per gli over 80.
Da questi dati e da questa tendenza all’invecchiamento della popolazione e quindi dell’aspettativa di vita in città, parte il progettoBologna Serena per gli anziani.
Bologna Serena per gli anziani è il nuovo progetto con il quale Fondazione Carisbo, Comune e Chiesa di Bologna collaboreranno nei prossimi tre anni, a partire dal 2025, nel realizzare servizi di supporto, assistenza e inclusione sociale dedicati alla popolazione anziana e ai caregiver, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli over 65.
Bologna Serena per gli anziani ha gli obiettivi di:
innovare e rafforzare le risposte del sistema dei servizi mirati a rispondere ai bisogni della terza età;
sperimentare nuove risposte al cambiamento dei bisogni espressi dalla popolazione anziana alla luce delle mutazioni sociali e demografiche;
aggregare istituzioni, soggetti del terzo settore e comunità nel progettare e realizzare insieme un nuovo welfare per gli anziani.
Questi obiettivi saranno realizzati lungo tre assi strategici:
il domicilio come prospettiva prioritaria per il benessere dell’anziano;
la valorizzazione del ruolo del caregiver familiare e delle assistenti familiari;
la risposta a chi non entra nelle strutture residenziali sociosanitarie.
La convenzionetra gli enti sarà approvata nella prossima Giunta e prevede un investimento da parte della Fondazione Carisbo, che partecipa alla redazione delle linee guida e alle azioni, allo sviluppo, monitoraggio e valutazione del progetto, pari a 4,25 milioni di euro nell’arco di un triennio (di cui 1,25 milioni nel 2025, 1,5 milioni per il 2026 e 1,5 per il 2027).
Il Comune attuerà il progetto secondo le linee guida concordate, cofinanziandolo con ulteriori interventi nell’ambito delle risorse del proprio bilancio, per un valore di altri 4,5 milioni di euro nel triennio 2025/2027.
Questi fondi, pari a 9 milioni di euro in 3 anni, saranno destinati alle attività previste e gli enti collaboreranno nella gestione e il coordinamento delle azioni in collaborazione con gli enti e i soggetti del territorio garantendo la partecipazione della rete socio-sanitaria, in particolare Ausl di Bologna e Asp Città di Bologna, mentre la Chiesa di Bologna si impegna a collaborare al monitoraggio del progetto in sinergia con i propri servizi di ascolto territoriale.
Questo budget sarà suddiviso nel triennio su varie linee progettuali che riguardano:
interventi per i caregiver;
costruire una comunità dementia friendly;
potenziamento di telecontrollo, teleassistenza, telecompagnia;
servizi sociosanitari aperti;
promozione dell’invecchiamento in salute;
la creazione di un luogo e un team di riferimento in città sulle politiche per gli anziani.
A Villa Serena un punto di riferimento sulle politiche per le persone anziane
Sarà Villa Serena il punto di riferimento dove realizzare un luogo fisico in città per le famiglie, i cittadini, le associazioni e la comunità professionale sulle politiche per gli anziani. Lo spazio potrà essere allestito con mostre a tema, materiale informativo sulle opportunità esistenti, punti di informazione e orientamento per gli anziani sui temi della salute e dei servizi, uffici da dedicare all’organizzazione di eventi, gite o vacanze, locali e spazi aperti per lo svolgimento di attività di socializzazione, culturali e sportive.
Sarà sede di un team dedicato all’analisi del fenomeno dell’invecchiamento demografico e alla creazione di progettazioni innovative a partire dalla raccolta di dati affidabili e comparabili per monitorare i progressi delle azioni messe in campo e per la definizione delle politiche in questo ambito. Le nuove informazioni raccolte sui caregiver potranno offrire una maggior conoscenza delle conseguenze dell’assistenza informale sullo stress di chi si prende cura dei propri familiari, sulle diseguaglianze di genere ad esse connesse, sull’effettiva capacità di accesso ai servizi per le long term care, sulle diseguaglianze territoriali e servire alla produzione di conoscenze da mettere a disposizione della città per costruire il futuro welfare per gli anziani a Bologna.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo entra a far parte del Consorzio BI-REX di Bologna
23 Aprile 2025
Fondazione Carisbo annuncia la sua adesione al Consorzio BI-REX Big Data Innovation & Research Excellence, Competence Center nazionale e soggetto attuatore del Pnrr ad alta specializzazione sui Big Data, Industria 4.0 e Transizione 5.0.
La convenzione siglata, della durata di 3 anni e rinnovabile, darà avvio a forme di collaborazione sinergica, particolarmente focalizzate su iniziative per lo sviluppo economico del territorio, tramite la promozione di attività nell’ambito di Industria 4.0 di ricerca applicata, l’attivazione di progetti di innovazione e supporto all’imprenditorialità, nonché la messa a punto di percorsi di incubazione, accelerazione, orientamento e formazione.
Fondazione Carisbo e Consorzio BI-REX saranno così impegnate nella partecipazione congiunta a bandi europei, nazionali, regionali per la realizzazione di progetti di ricerca e formazione, attivando programmi di incubazione e accelerazione d’impresa, sostenendo la partecipazione delle rispettive startup a iniziative di networking e favorendone l’accesso, tramite tariffe agevolate, agli spazi di coworking nelle rispettive strutture.
Fondazione Carisbo è una fondazione di origine bancaria che persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo del territorio metropolitano di Bologna. Con il progetto BIGBO – Boost Innovation Garage, polo dedicato ai talenti, all’innovazione e alla trasformazione digitale, la Fondazione contribuisce nel diffondere una cultura imprenditoriale innovativa, generando un impatto tangibile e creando nuove opportunità di lavoro. BIGBO offre spazi di lavoro flessibili, multifunzionali e organizza tavole rotonde ed eventi incentrati su innovazione e tecnologia, programmi di accelerazione, attività di collegamento tra aziende consolidate e startup.
Il Competence Center BI-REX, con sede a Bologna, si configura come Public Private Partnership che raccoglie 64 player tra Università, Centri di Ricerca e Imprese di eccellenza, con l’obiettivo di supportare le aziende nei processi di innovazione, trasformazione digitale e sostenibilità, favorendo l’adozione delle tecnologie Industria 4.0 e 5.0 e il trasferimento tecnologico attraverso una vasta serie di servizi. Principale valore aggiunto di BI-REX è rappresentato dalla Linea Pilota, fabbrica digitale interconnessa completamente a disposizione delle imprese, in cui le tecnologie 4.0 and 5.0 sono integrate con quelle tradizionali.
Persone
Pubblicato il bando “Dritti al Punto” del Fondo per la Repubblica Digitale
22 Aprile 2025
Il contesto italiano
Lo sviluppo delle competenze digitali è uno degli obiettivi strategici dell’Unione europea, che mira a dotare almeno l’80% dei cittadini tra i 16 e i 74 anni di competenze digitali di base entro il 2030. A guidare questo processo è il quadro europeoDigComp 2.2, che individua cinque aree chiave – dalla sicurezza informatica, alla creazione di contenuti – ritenute essenziali per una piena partecipazione alla vita sociale e professionale. L’Italia, tuttavia, registra un significativo ritardo rispetto alla media UE: nel 2023 solo il 46% degli adulti possedeva competenze digitali almeno di base.
Il quadro è aggravato da divari generazionali e territoriali: tra i giovani (16-24 anni) la quota sale al 59%, mentre tra gli over 65 crolla al 19%, con le regioni del Sud ampiamente sotto la media UE (34%). Per colmare il ritardo, il PNRR ha attivato la misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, con l’obiettivo di formare 2 milioni di cittadini entro il 2026 attraverso 3000 Punti Digitale Facile. Sebbene la rete dei punti sia stata attivata, a marzo 2025, sono stati raggiunti circa 760 mila cittadini, pari al 38% dell’obiettivo, con risultati disomogenei tra le diverse regioni.
Bando Dritti al Punto
Il bando intende sostenere progetti di formazione all’interno dei Punti Digitale Facile, integrando le attività già pianificate e realizzate nell’ambito della misura M1C1 1.7.2 “Rete dei servizi di facilitazione digitale” del PNRR, al fine di potenziarne l’offerta formativa.
In particolare, si intende selezionare progetti formativi rivolti a tutti i cittadini, incentrati sui temi individuati dal quadro europeo DigComp 2.2, come l’alfabetizzazione su informazione e dati, ovvero la capacità di analizzare criticamente fonti e contenuti online e distinguere le informazioni affidabili dalle fake news; la sicurezza informatica, intesa come consapevolezza dei rischi digitali e capacità di proteggere dispositivi e dati personali; la creazione di contenuti digitali, anche con il supporto dell’Intelligenza Artificiale, promuovendo un uso consapevole e responsabile degli strumenti digitali e una riflessione sulle implicazioni etiche, sociali e legali dell’IA; infine, la comunicazione e collaborazione attraverso le tecnologie digitali, per incentivare l’uso attivo dei servizi digitali pubblici e privati (come l’uso di app quali Io e IT-Wallet, o servizi come Identità digitale, Domicilio digitale e Fascicolo sanitario elettronico), sviluppando strategie comunicative efficaci e inclusive nei diversi ambienti digitali.
Chi può partecipare
Le proposte possono essere presentate da Soggetti attuatori o Soggetti sub-attuatori della misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, che si occupino direttamente o indirettamente – per tramite di Soggetti realizzatori – della gestione di almeno un Punto Digitale Facile, o ancora da Soggetti realizzatori della misura, intesi come enti privati che abbiano sottoscritto un’apposita convenzione/contratto con un Soggetto attuatore/sub-attuatore per la co-gestione e co-progettazione delle attività presso uno o più Punti Digitale Facile.
Le proposte progettuali, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma Re@dy, entro le ore 11 del30 maggio 2025.
Composizione della lista congiunta di candidati al Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025/2026/2027 di Intesa Sanpaolo S.p.A.
28 Marzo 2025
Le Fondazioni aderenti al patto parasociale di consultazione e voto sottoscritto l’11 novembre 2024 in relazione all’Assemblea di Intesa Sanpaolo convocata per il 29 aprile 2025, anche sulla base degli orientamenti manifestati dal Consiglio di Amministrazione uscente della Banca per la composizione della lista dei candidati alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025−2027 e con l’intento di assicurare:
la composizione quantitativamente ottimale, avuto riguardo alla complessità organizzativa, di operatività e di governance della Banca e alle valutazioni espresse sulle dinamiche di funzionamento dell’Organo collegiale;
la continuità di azione ed il mantenimento del patrimonio informativo e di esperienze acquisito nel corso dei precedenti mandati;
un riscontro concreto alle esigenze di continuare a esprimere scelte di elevata qualità, diversità, complementarità e di integrare nuove competenze strategiche, professionalità e personalità, al fine di dare continuità alle capacità di approfondimento e di dibattito in tutte le complesse materie di competenza del Consiglio e del Comitato per il Controllo sulla Gestione, e permettere un’adeguata costituzione e funzionalità dei Comitati endo−consiliari;
hanno depositato in data 27 marzo 2025 la seguente lista di 17 candidati così articolata:
SEZIONE 1
GIAN MARIA GROS-PIETRO
PAOLA TAGLIAVINI
CARLO MESSINA
MARIANGELA ZAPPIA
FRANCO CERUTI
PAOLO MARIA VITTORIO GRANDI
LUCIANO NEBBIA
LIANA LOGIURATO
PIETRO PREVITALI
MARIA ALESSANDRA STEFANELLI
BRUNO MARIA PARIGI
DONATELLA BUSSO
SILVIA MERLO
PAOLO MESSA
SEZIONE 2
FABRIZIO MOSCA
MARIELLA TAGLIABUE
MAURA CAMPRA
Nel medesimo contesto, le Fondazioni hanno proposto (i) di determinare in 19 il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da nominare, (ii) di riconfermare il Prof. Gian Maria Gros−Pietro quale Presidente del Consiglio di Amministrazione e (iii) di nominare la Prof.a Paola Tagliavini quale Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione; nonché (iv) di indicare il Dott. Carlo Messina come profilo ideale per la posizione di Consigliere Delegato e CEO, nell’ambito della lista presentata, ferme restando le piene prerogative proprie del Consiglio di Amministrazione che sarà nominato, in ragione dei poteri definiti dallo Statuto sociale.
Alla luce dei risultati conseguiti nell’ultimo decennio dalla Banca, che hanno posto Intesa Sanpaolo in una posizione di vertice assoluto tra le banche europee, sia per l’affidabilità sia per il sostegno allo sviluppo del Paese, i Presidenti delle Fondazioni, nella loro connaturata rappresentanza di azionisti istituzionali di lungo termine, esprimono vivo apprezzamento per la visione e la gestione altamente efficace da parte del CEO e conseguentemente auspicano che il Dr. Carlo Messina possa garantire il suo ruolo di leadership nella Banca anche per i successivi mandati.
Infine, le Fondazioni hanno proposto, in linea con quanto evidenziato dal Consiglio uscente, la conferma degli emolumenti per i consiglieri che non siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione e l’incremento del compenso fisso specifico per i consiglieri che siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione nonché del compenso additivo del Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione.
Sviluppo del territorio
Aperto il bando Fairplay (terza sessione erogativa 2025)
28 Marzo 2025
Per l’area Sviluppo del territorio (settore Educazione, istruzione e formazione) e la missione “Formazione del capitale umano”, con specifico riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile SDG n° 4 “Istruzione di qualità” e SDG n° 9 “Imprese, innovazione e infrastrutture”, il bando Fairplay accessibile fino al 5 maggio rende disponibili risorse per 150.000 euro allo scopo di:
promuovere l’idea di sport inclusivo, aperto a tutti, capace di incidere positivamente sulla coesione sociale della comunità territoriale;
incentivare la rigenerazione di spazi in un’ottica di condivisione e cura del bene comune;
favorire la diffusione di valori educativi e corretti stili di vita.
Acri lancia il Premio GenP – Giovani che partecipano
13 Giugno 2025
Aperte fino al 14 settembre le candidature al premio per le organizzazioni del Terzo settore che incentivano la partecipazione giovanile
Non è vero che i giovani non partecipano e non si impegnano a migliorare il Paese. Lo fanno, ma non sempre all’interno delle organizzazioni tradizionali del Terzo settore. Sempre più spesso scelgono forme di impegno fluide, informali, legate a cause specifiche – come l’ambiente, i diritti civili e la giustizia sociale – e lontane da strutture composte e guidate prevalentemente da persone di generazioni passate. In questo scenario, molte realtà del Terzo settore stanno cercando nuove strade per coinvolgere le nuove generazioni anche all’interno dei propri processi decisionali.
In questo scenario nasce “GenP – Giovani che partecipano”, un premio promosso da Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria, dedicato alle organizzazioni del Terzo settore composte da giovani che valorizzino il protagonismo giovanile. Il premio si rivolge a realtà i cui organi di amministrazione siano composti o coinvolgano giovani under 35, incentivando la loro partecipazione attiva nella progettazione e realizzazione dei progetti. Il premio intende infatti portare alla luce e dare visibilità a esperienze significative di partecipazione giovanile.
Le organizzazioni vincitrici riceveranno un contributo di 10mila euro ciascuna e saranno premiate nel corso di un evento nazionale che si terrà nel mese di dicembre 2025.
Le candidature sono aperte fino al 14 settembre 2025 sul sito ufficiale www.genp.it, dove sono disponibili il regolamento completo e il modulo di partecipazione.
A novembre verrà annunciata la shortlist delle 10 organizzazioni finaliste e, tra queste, una giuria composta da esperti del settore e rappresentanti di Acri selezionerà le 3 organizzazioni vincitrici.
I componenti della giuria:
Ferruccio de Bortoli, giornalista
Lucrezia Ferrara, Young Advisory Board Fondazione Compagnia di San Paolo
Luca Gori, presidente Commissione Innovazione sociale di Acri
Clara Morelli, autrice Will Media
Vanessa Pallucchi, portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore
Tommaso Salaroli, cofondatore e CEO di Scomodo
Michele Sciscioli, capo Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale
Media partner dell’iniziativa sono Vita e Will, mentre Percorsi di Secondo Welfare realizzerà e presenterà, in occasione dell’evento di premiazione, un’indagine sul tasso di under 35 nei Cda delle organizzazioni del Terzo settore.
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa
10 Giugno 2025
Assegnate 6 borse di studio per programmi di vita e di studio all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione Carisbo
Sono stati premiati, presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, i 6 studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura. I 6 studenti potranno vivere e studiare per un trimestre fino ad un anno scolastico all’estero, accolti in una famiglia e una scuola del luogo e assistiti dai volontari locali.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Fondazione Intercultura e Fondazione Carisbo che risale al 2020-2021 e, grazie ad essa, 62 studentesse e studenti delle scuole secondarie di II grado – a cui si aggiungono i 6 studenti premiati quest’anno – hanno finora potuto vivere un’esperienza autentica delle diversità e acquisire nuove competenze utili per la loro vita personale e professionale.
Alla cerimonia di premiazione è intervenuta Maila Quaglia, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Carisbo, insieme a Vincenzo Morlini, past Consigliere di Amministrazione di Intercultura, poi Direttore Esecutivo di Intercultura e poi Presidente internazionale di AFS, alle famiglie dei giovani ambasciatori nel mondo e ai volontari di Intercultura, che proprio in questi mesi si stanno occupando della formazione degli studenti in partenza per prepararli alla loro esperienza.
I vincitori sono:
Sara, iscritta al Liceo E. Fermi di Bologna e in partenza per un programma scolastico semestrale in Brasile;
Steven, iscritto al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Thailandia;
Geremia, iscritto all’IIS G. Bruno di Medicina e in partenza per un programma annuale in Lettonia;
Francesca, iscritta all’IIS Montessori-Da Vinci di Porretta Terme e in partenza per un programma annuale in Perù;
Sabrina, iscritta al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma annuale in Honduras;
Matteo, iscritto al Liceo L. Bassi di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Messico.
Emozionati e felici per il traguardo raggiunto, alcuni ragazzi hanno così commentato la vincita della borsa di studio.
Geremia: «Quando ho scoperto di aver vinto, ho sentito come un ritorno brusco al presente. Quella che fino a poco prima sembrava solo un’idea improbabile era diventata concreta. È stato uno shock di consapevolezza. Ero felice, ma allo stesso tempo ero offuscato da tante altre emozioni, compresa la paura iniziale. Marco Aurelioperò, affermava che “ciò che ostacola l’azione, la promuove”, come se fosse proprio l’attrito, a dare lo slancio. Così il timore, invece di essere un intralcio, è ciò che valorizza la scelta.»
Sabrina: «Ho deciso di accettare questa sfida perché volevo mettermi in gioco davvero. Sentivo il bisogno di uscire dalla mia routine e conoscere un altro modo di vivere. L’Honduras, con la sua cultura e la sua lingua completamente nuove per me, mi è sembrato il luogo perfetto per farlo. So che sarà difficile, ma credo che le sfide più grandi siano anche le più formative.» Con loro erano presenti anche due ex vincitrici del concorso Intercultura e della borsa di studio FormazionEuropa, Sara Bonora, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Brasile a.s. 2023-24 e Matilde Mazzanti, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Cile a.s. 2023-24.
Ricerca Ipsos: l’esperienza con Intercultura decisiva per la propria vita per il 68% degli ex partecipanti
Partire con Intercultura non è solo un soggiorno all’estero, ma un’esperienza che lascia il segno per tutta la vita. Un’indagine Ipsos su 958 ex studenti, oggi tra i 20 e i 64 anni, lo conferma. Il 68% riconosce un impatto decisivo sulla propria identità e attribuisce ai volontari un ruolo chiave nel proprio percorso di crescita personale. Vivere e studiare all’estero con Intercultura permette di sviluppare competenze trasversali, fondamentali sia nella vita personale che in quella professionale.
Il 58% ha scelto destinazioni non convenzionali tra cui l’Asia, l’America Latina e l’Africa sviluppando un atteggiamento di apertura alla diversità culturale e competenze linguistiche: tutti parlano almeno un’altra lingua oltre all’inglese. Le soft skills ne escono rafforzate: il 97% migliora le relazioni, l’89% diventa più autonomo e il 74% si sente pronto alle sfide del mondo di oggi.
Sul piano personale, chi ha vissuto l’esperienza Intercultura denota una grande attenzione e accettazione delle diversità e una coscienza sociale evoluta e sensibile a tematiche di equità. E infine, il 65% si dichiara felice della propria vita, un aspetto che deriva dalla maggiore consapevolezza delle proprie risorse e da una marcata adattabilità di fronte ai cambiamenti. Intercultura non è solo un viaggio, ma un investimento nel futuro di sé stessi e del mondo intero.
Persone
Al via il canale di cofinanziamento del Fondo per la Repubblica Digitale
26 Maggio 2025
L’iniziativa
Annunciata dall’Impresa socialeFondo per la Repubblica Digitalel’attivazione di un canale di cofinanziamento da 5 milioni di euro, destinato a sostenere progetti ed iniziative congiunte orientate allo sviluppo delle competenze digitali e all’inclusione sociale, economica e lavorativa dei cittadini.
L’iniziativa, parte del Piano Strategico 2025–2026 approvato dal Comitato di Indirizzo Strategico del Fondo per la Repubblica Digitale, rappresenta uno strumento innovativo per attivare collaborazioni strategiche tra enti pubblici, privati e del Terzo Settore, con l’obiettivo di amplificare l’impatto delle azioni formative sul territorio.
Il canale di cofinanziamento, che mira ad attrarre risorse supplementari coerenti con le finalità del Fondo per la Repubblica Digitale, vuole inoltre favorire un confronto positivo con le esperienze di altri soggetti, portando avanti collaborazioni strategiche per arricchire reciprocamente la conoscenza, le pratiche e le esperienze sui temi relativi alla formazione e all’inclusione digitale. Questo approccio permette di amplificare l’impatto delle iniziative sostenute e di rafforzare la consapevolezza sul valore dell’investimento e della collaborazione per promuovere la formazione digitale e il reinserimento sociale delle categorie più fragili. Oltre a generare un effetto leva sulle risorse economiche messe in campo dal Fondo per la Repubblica Digitale e dagli interlocutori coinvolti, l’apertura del canale di cofinanziamento mira anche a sperimentare forme di innovazione, sia negli ambiti di intervento sia nelle modalità operative o metodologiche scelte.
Modalità di partecipazione
Il canale di cofinanziamento è aperto a soggetti pubblici e privati, con o senza scopo di lucro. Le iniziative e le progettualità promosse dovranno focalizzarsi su tematiche di interesse condiviso, attraverso tre modalità operative:
bandi pubblici elaborati e promossi congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori in funzione di enti erogatori;
progetti proposti direttamente da enti del Terzo Settore e sostenuti, almeno al 50%, da risorse interne e/o esterne provenienti da uno o più cofinanziatori;
iniziative elaborate e promosse congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori per la realizzazione di opportunità rivolte alla collettività in linea con la mission del Fondo per la Repubblica Digitale.
Il processo di selezione si articola in due momenti: una prima fase, in cui i soggetti interessati presentano la propria idea progettuale e una seconda fase, riservata esclusivamente alle idee ritenute idonee, in cui si procederà con la progettazione esecutiva. I criteri di selezione includono: coerenza con la missione del Fondo, originalità della proposta, assenza di contenuti già sottoposti o respinti, e assenza di interventi per l’acquisto e la costruzione di infrastrutture o esclusivamente finalizzate alla ricerca.
Le proposte potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili.
Risorse disponibili
Il Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale ha stanziato in totale 5 milioni di euro.
Fondazione, Comune e Chiesa di Bologna insieme per il progetto Bologna Serena per gli anziani
19 Maggio 2025
Investimento complessivo da 9 milioni di euro in tre anni per un progetto sulla qualità della vita delle persone over 65. Villa Serena come punto di riferimento per persone anziane
A Bologna la popolazione over 65, conta circa 96.000 persone, sono il 25% della popolazione. Saranno oltre 100 mila tra dieci anni e 109 mila tra venti. Di questi, quasi 55.000 hanno più di 75 anni e 36.000 superano gli 80 anni, mentre i centenari si avvicinano alle 250 unità. I livelli di autosufficienza non dipendono solo dall’età, ma diminuiscono con l’invecchiamento. Dall’indagine sulla qualità della vita realizzata dal Comune di Bologna sappiamo che oggi le persone che dichiarano di prendersi cura di un anziano sopra i 75 anni sono stimate in 17 mila. Il 33% degli over 65 a Bologna oggi abita da solo, percentuale che sale al 50% per gli over 80.
Da questi dati e da questa tendenza all’invecchiamento della popolazione e quindi dell’aspettativa di vita in città, parte il progettoBologna Serena per gli anziani.
Bologna Serena per gli anziani è il nuovo progetto con il quale Fondazione Carisbo, Comune e Chiesa di Bologna collaboreranno nei prossimi tre anni, a partire dal 2025, nel realizzare servizi di supporto, assistenza e inclusione sociale dedicati alla popolazione anziana e ai caregiver, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli over 65.
Bologna Serena per gli anziani ha gli obiettivi di:
innovare e rafforzare le risposte del sistema dei servizi mirati a rispondere ai bisogni della terza età;
sperimentare nuove risposte al cambiamento dei bisogni espressi dalla popolazione anziana alla luce delle mutazioni sociali e demografiche;
aggregare istituzioni, soggetti del terzo settore e comunità nel progettare e realizzare insieme un nuovo welfare per gli anziani.
Questi obiettivi saranno realizzati lungo tre assi strategici:
il domicilio come prospettiva prioritaria per il benessere dell’anziano;
la valorizzazione del ruolo del caregiver familiare e delle assistenti familiari;
la risposta a chi non entra nelle strutture residenziali sociosanitarie.
La convenzionetra gli enti sarà approvata nella prossima Giunta e prevede un investimento da parte della Fondazione Carisbo, che partecipa alla redazione delle linee guida e alle azioni, allo sviluppo, monitoraggio e valutazione del progetto, pari a 4,25 milioni di euro nell’arco di un triennio (di cui 1,25 milioni nel 2025, 1,5 milioni per il 2026 e 1,5 per il 2027).
Il Comune attuerà il progetto secondo le linee guida concordate, cofinanziandolo con ulteriori interventi nell’ambito delle risorse del proprio bilancio, per un valore di altri 4,5 milioni di euro nel triennio 2025/2027.
Questi fondi, pari a 9 milioni di euro in 3 anni, saranno destinati alle attività previste e gli enti collaboreranno nella gestione e il coordinamento delle azioni in collaborazione con gli enti e i soggetti del territorio garantendo la partecipazione della rete socio-sanitaria, in particolare Ausl di Bologna e Asp Città di Bologna, mentre la Chiesa di Bologna si impegna a collaborare al monitoraggio del progetto in sinergia con i propri servizi di ascolto territoriale.
Questo budget sarà suddiviso nel triennio su varie linee progettuali che riguardano:
interventi per i caregiver;
costruire una comunità dementia friendly;
potenziamento di telecontrollo, teleassistenza, telecompagnia;
servizi sociosanitari aperti;
promozione dell’invecchiamento in salute;
la creazione di un luogo e un team di riferimento in città sulle politiche per gli anziani.
A Villa Serena un punto di riferimento sulle politiche per le persone anziane
Sarà Villa Serena il punto di riferimento dove realizzare un luogo fisico in città per le famiglie, i cittadini, le associazioni e la comunità professionale sulle politiche per gli anziani. Lo spazio potrà essere allestito con mostre a tema, materiale informativo sulle opportunità esistenti, punti di informazione e orientamento per gli anziani sui temi della salute e dei servizi, uffici da dedicare all’organizzazione di eventi, gite o vacanze, locali e spazi aperti per lo svolgimento di attività di socializzazione, culturali e sportive.
Sarà sede di un team dedicato all’analisi del fenomeno dell’invecchiamento demografico e alla creazione di progettazioni innovative a partire dalla raccolta di dati affidabili e comparabili per monitorare i progressi delle azioni messe in campo e per la definizione delle politiche in questo ambito. Le nuove informazioni raccolte sui caregiver potranno offrire una maggior conoscenza delle conseguenze dell’assistenza informale sullo stress di chi si prende cura dei propri familiari, sulle diseguaglianze di genere ad esse connesse, sull’effettiva capacità di accesso ai servizi per le long term care, sulle diseguaglianze territoriali e servire alla produzione di conoscenze da mettere a disposizione della città per costruire il futuro welfare per gli anziani a Bologna.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo entra a far parte del Consorzio BI-REX di Bologna
23 Aprile 2025
Fondazione Carisbo annuncia la sua adesione al Consorzio BI-REX Big Data Innovation & Research Excellence, Competence Center nazionale e soggetto attuatore del Pnrr ad alta specializzazione sui Big Data, Industria 4.0 e Transizione 5.0.
La convenzione siglata, della durata di 3 anni e rinnovabile, darà avvio a forme di collaborazione sinergica, particolarmente focalizzate su iniziative per lo sviluppo economico del territorio, tramite la promozione di attività nell’ambito di Industria 4.0 di ricerca applicata, l’attivazione di progetti di innovazione e supporto all’imprenditorialità, nonché la messa a punto di percorsi di incubazione, accelerazione, orientamento e formazione.
Fondazione Carisbo e Consorzio BI-REX saranno così impegnate nella partecipazione congiunta a bandi europei, nazionali, regionali per la realizzazione di progetti di ricerca e formazione, attivando programmi di incubazione e accelerazione d’impresa, sostenendo la partecipazione delle rispettive startup a iniziative di networking e favorendone l’accesso, tramite tariffe agevolate, agli spazi di coworking nelle rispettive strutture.
Fondazione Carisbo è una fondazione di origine bancaria che persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo del territorio metropolitano di Bologna. Con il progetto BIGBO – Boost Innovation Garage, polo dedicato ai talenti, all’innovazione e alla trasformazione digitale, la Fondazione contribuisce nel diffondere una cultura imprenditoriale innovativa, generando un impatto tangibile e creando nuove opportunità di lavoro. BIGBO offre spazi di lavoro flessibili, multifunzionali e organizza tavole rotonde ed eventi incentrati su innovazione e tecnologia, programmi di accelerazione, attività di collegamento tra aziende consolidate e startup.
Il Competence Center BI-REX, con sede a Bologna, si configura come Public Private Partnership che raccoglie 64 player tra Università, Centri di Ricerca e Imprese di eccellenza, con l’obiettivo di supportare le aziende nei processi di innovazione, trasformazione digitale e sostenibilità, favorendo l’adozione delle tecnologie Industria 4.0 e 5.0 e il trasferimento tecnologico attraverso una vasta serie di servizi. Principale valore aggiunto di BI-REX è rappresentato dalla Linea Pilota, fabbrica digitale interconnessa completamente a disposizione delle imprese, in cui le tecnologie 4.0 and 5.0 sono integrate con quelle tradizionali.
Persone
Pubblicato il bando “Dritti al Punto” del Fondo per la Repubblica Digitale
22 Aprile 2025
Il contesto italiano
Lo sviluppo delle competenze digitali è uno degli obiettivi strategici dell’Unione europea, che mira a dotare almeno l’80% dei cittadini tra i 16 e i 74 anni di competenze digitali di base entro il 2030. A guidare questo processo è il quadro europeoDigComp 2.2, che individua cinque aree chiave – dalla sicurezza informatica, alla creazione di contenuti – ritenute essenziali per una piena partecipazione alla vita sociale e professionale. L’Italia, tuttavia, registra un significativo ritardo rispetto alla media UE: nel 2023 solo il 46% degli adulti possedeva competenze digitali almeno di base.
Il quadro è aggravato da divari generazionali e territoriali: tra i giovani (16-24 anni) la quota sale al 59%, mentre tra gli over 65 crolla al 19%, con le regioni del Sud ampiamente sotto la media UE (34%). Per colmare il ritardo, il PNRR ha attivato la misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, con l’obiettivo di formare 2 milioni di cittadini entro il 2026 attraverso 3000 Punti Digitale Facile. Sebbene la rete dei punti sia stata attivata, a marzo 2025, sono stati raggiunti circa 760 mila cittadini, pari al 38% dell’obiettivo, con risultati disomogenei tra le diverse regioni.
Bando Dritti al Punto
Il bando intende sostenere progetti di formazione all’interno dei Punti Digitale Facile, integrando le attività già pianificate e realizzate nell’ambito della misura M1C1 1.7.2 “Rete dei servizi di facilitazione digitale” del PNRR, al fine di potenziarne l’offerta formativa.
In particolare, si intende selezionare progetti formativi rivolti a tutti i cittadini, incentrati sui temi individuati dal quadro europeo DigComp 2.2, come l’alfabetizzazione su informazione e dati, ovvero la capacità di analizzare criticamente fonti e contenuti online e distinguere le informazioni affidabili dalle fake news; la sicurezza informatica, intesa come consapevolezza dei rischi digitali e capacità di proteggere dispositivi e dati personali; la creazione di contenuti digitali, anche con il supporto dell’Intelligenza Artificiale, promuovendo un uso consapevole e responsabile degli strumenti digitali e una riflessione sulle implicazioni etiche, sociali e legali dell’IA; infine, la comunicazione e collaborazione attraverso le tecnologie digitali, per incentivare l’uso attivo dei servizi digitali pubblici e privati (come l’uso di app quali Io e IT-Wallet, o servizi come Identità digitale, Domicilio digitale e Fascicolo sanitario elettronico), sviluppando strategie comunicative efficaci e inclusive nei diversi ambienti digitali.
Chi può partecipare
Le proposte possono essere presentate da Soggetti attuatori o Soggetti sub-attuatori della misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, che si occupino direttamente o indirettamente – per tramite di Soggetti realizzatori – della gestione di almeno un Punto Digitale Facile, o ancora da Soggetti realizzatori della misura, intesi come enti privati che abbiano sottoscritto un’apposita convenzione/contratto con un Soggetto attuatore/sub-attuatore per la co-gestione e co-progettazione delle attività presso uno o più Punti Digitale Facile.
Le proposte progettuali, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma Re@dy, entro le ore 11 del30 maggio 2025.
Composizione della lista congiunta di candidati al Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025/2026/2027 di Intesa Sanpaolo S.p.A.
28 Marzo 2025
Le Fondazioni aderenti al patto parasociale di consultazione e voto sottoscritto l’11 novembre 2024 in relazione all’Assemblea di Intesa Sanpaolo convocata per il 29 aprile 2025, anche sulla base degli orientamenti manifestati dal Consiglio di Amministrazione uscente della Banca per la composizione della lista dei candidati alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025−2027 e con l’intento di assicurare:
la composizione quantitativamente ottimale, avuto riguardo alla complessità organizzativa, di operatività e di governance della Banca e alle valutazioni espresse sulle dinamiche di funzionamento dell’Organo collegiale;
la continuità di azione ed il mantenimento del patrimonio informativo e di esperienze acquisito nel corso dei precedenti mandati;
un riscontro concreto alle esigenze di continuare a esprimere scelte di elevata qualità, diversità, complementarità e di integrare nuove competenze strategiche, professionalità e personalità, al fine di dare continuità alle capacità di approfondimento e di dibattito in tutte le complesse materie di competenza del Consiglio e del Comitato per il Controllo sulla Gestione, e permettere un’adeguata costituzione e funzionalità dei Comitati endo−consiliari;
hanno depositato in data 27 marzo 2025 la seguente lista di 17 candidati così articolata:
SEZIONE 1
GIAN MARIA GROS-PIETRO
PAOLA TAGLIAVINI
CARLO MESSINA
MARIANGELA ZAPPIA
FRANCO CERUTI
PAOLO MARIA VITTORIO GRANDI
LUCIANO NEBBIA
LIANA LOGIURATO
PIETRO PREVITALI
MARIA ALESSANDRA STEFANELLI
BRUNO MARIA PARIGI
DONATELLA BUSSO
SILVIA MERLO
PAOLO MESSA
SEZIONE 2
FABRIZIO MOSCA
MARIELLA TAGLIABUE
MAURA CAMPRA
Nel medesimo contesto, le Fondazioni hanno proposto (i) di determinare in 19 il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da nominare, (ii) di riconfermare il Prof. Gian Maria Gros−Pietro quale Presidente del Consiglio di Amministrazione e (iii) di nominare la Prof.a Paola Tagliavini quale Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione; nonché (iv) di indicare il Dott. Carlo Messina come profilo ideale per la posizione di Consigliere Delegato e CEO, nell’ambito della lista presentata, ferme restando le piene prerogative proprie del Consiglio di Amministrazione che sarà nominato, in ragione dei poteri definiti dallo Statuto sociale.
Alla luce dei risultati conseguiti nell’ultimo decennio dalla Banca, che hanno posto Intesa Sanpaolo in una posizione di vertice assoluto tra le banche europee, sia per l’affidabilità sia per il sostegno allo sviluppo del Paese, i Presidenti delle Fondazioni, nella loro connaturata rappresentanza di azionisti istituzionali di lungo termine, esprimono vivo apprezzamento per la visione e la gestione altamente efficace da parte del CEO e conseguentemente auspicano che il Dr. Carlo Messina possa garantire il suo ruolo di leadership nella Banca anche per i successivi mandati.
Infine, le Fondazioni hanno proposto, in linea con quanto evidenziato dal Consiglio uscente, la conferma degli emolumenti per i consiglieri che non siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione e l’incremento del compenso fisso specifico per i consiglieri che siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione nonché del compenso additivo del Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione.
Sviluppo del territorio
Aperto il bando Fairplay (terza sessione erogativa 2025)
28 Marzo 2025
Per l’area Sviluppo del territorio (settore Educazione, istruzione e formazione) e la missione “Formazione del capitale umano”, con specifico riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile SDG n° 4 “Istruzione di qualità” e SDG n° 9 “Imprese, innovazione e infrastrutture”, il bando Fairplay accessibile fino al 5 maggio rende disponibili risorse per 150.000 euro allo scopo di:
promuovere l’idea di sport inclusivo, aperto a tutti, capace di incidere positivamente sulla coesione sociale della comunità territoriale;
incentivare la rigenerazione di spazi in un’ottica di condivisione e cura del bene comune;
favorire la diffusione di valori educativi e corretti stili di vita.
Acri lancia il Premio GenP – Giovani che partecipano
13 Giugno 2025
Aperte fino al 14 settembre le candidature al premio per le organizzazioni del Terzo settore che incentivano la partecipazione giovanile
Non è vero che i giovani non partecipano e non si impegnano a migliorare il Paese. Lo fanno, ma non sempre all’interno delle organizzazioni tradizionali del Terzo settore. Sempre più spesso scelgono forme di impegno fluide, informali, legate a cause specifiche – come l’ambiente, i diritti civili e la giustizia sociale – e lontane da strutture composte e guidate prevalentemente da persone di generazioni passate. In questo scenario, molte realtà del Terzo settore stanno cercando nuove strade per coinvolgere le nuove generazioni anche all’interno dei propri processi decisionali.
In questo scenario nasce “GenP – Giovani che partecipano”, un premio promosso da Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria, dedicato alle organizzazioni del Terzo settore composte da giovani che valorizzino il protagonismo giovanile. Il premio si rivolge a realtà i cui organi di amministrazione siano composti o coinvolgano giovani under 35, incentivando la loro partecipazione attiva nella progettazione e realizzazione dei progetti. Il premio intende infatti portare alla luce e dare visibilità a esperienze significative di partecipazione giovanile.
Le organizzazioni vincitrici riceveranno un contributo di 10mila euro ciascuna e saranno premiate nel corso di un evento nazionale che si terrà nel mese di dicembre 2025.
Le candidature sono aperte fino al 14 settembre 2025 sul sito ufficiale www.genp.it, dove sono disponibili il regolamento completo e il modulo di partecipazione.
A novembre verrà annunciata la shortlist delle 10 organizzazioni finaliste e, tra queste, una giuria composta da esperti del settore e rappresentanti di Acri selezionerà le 3 organizzazioni vincitrici.
I componenti della giuria:
Ferruccio de Bortoli, giornalista
Lucrezia Ferrara, Young Advisory Board Fondazione Compagnia di San Paolo
Luca Gori, presidente Commissione Innovazione sociale di Acri
Clara Morelli, autrice Will Media
Vanessa Pallucchi, portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore
Tommaso Salaroli, cofondatore e CEO di Scomodo
Michele Sciscioli, capo Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale
Media partner dell’iniziativa sono Vita e Will, mentre Percorsi di Secondo Welfare realizzerà e presenterà, in occasione dell’evento di premiazione, un’indagine sul tasso di under 35 nei Cda delle organizzazioni del Terzo settore.
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa
10 Giugno 2025
Assegnate 6 borse di studio per programmi di vita e di studio all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione Carisbo
Sono stati premiati, presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, i 6 studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura. I 6 studenti potranno vivere e studiare per un trimestre fino ad un anno scolastico all’estero, accolti in una famiglia e una scuola del luogo e assistiti dai volontari locali.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Fondazione Intercultura e Fondazione Carisbo che risale al 2020-2021 e, grazie ad essa, 62 studentesse e studenti delle scuole secondarie di II grado – a cui si aggiungono i 6 studenti premiati quest’anno – hanno finora potuto vivere un’esperienza autentica delle diversità e acquisire nuove competenze utili per la loro vita personale e professionale.
Alla cerimonia di premiazione è intervenuta Maila Quaglia, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Carisbo, insieme a Vincenzo Morlini, past Consigliere di Amministrazione di Intercultura, poi Direttore Esecutivo di Intercultura e poi Presidente internazionale di AFS, alle famiglie dei giovani ambasciatori nel mondo e ai volontari di Intercultura, che proprio in questi mesi si stanno occupando della formazione degli studenti in partenza per prepararli alla loro esperienza.
I vincitori sono:
Sara, iscritta al Liceo E. Fermi di Bologna e in partenza per un programma scolastico semestrale in Brasile;
Steven, iscritto al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Thailandia;
Geremia, iscritto all’IIS G. Bruno di Medicina e in partenza per un programma annuale in Lettonia;
Francesca, iscritta all’IIS Montessori-Da Vinci di Porretta Terme e in partenza per un programma annuale in Perù;
Sabrina, iscritta al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma annuale in Honduras;
Matteo, iscritto al Liceo L. Bassi di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Messico.
Emozionati e felici per il traguardo raggiunto, alcuni ragazzi hanno così commentato la vincita della borsa di studio.
Geremia: «Quando ho scoperto di aver vinto, ho sentito come un ritorno brusco al presente. Quella che fino a poco prima sembrava solo un’idea improbabile era diventata concreta. È stato uno shock di consapevolezza. Ero felice, ma allo stesso tempo ero offuscato da tante altre emozioni, compresa la paura iniziale. Marco Aurelioperò, affermava che “ciò che ostacola l’azione, la promuove”, come se fosse proprio l’attrito, a dare lo slancio. Così il timore, invece di essere un intralcio, è ciò che valorizza la scelta.»
Sabrina: «Ho deciso di accettare questa sfida perché volevo mettermi in gioco davvero. Sentivo il bisogno di uscire dalla mia routine e conoscere un altro modo di vivere. L’Honduras, con la sua cultura e la sua lingua completamente nuove per me, mi è sembrato il luogo perfetto per farlo. So che sarà difficile, ma credo che le sfide più grandi siano anche le più formative.» Con loro erano presenti anche due ex vincitrici del concorso Intercultura e della borsa di studio FormazionEuropa, Sara Bonora, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Brasile a.s. 2023-24 e Matilde Mazzanti, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Cile a.s. 2023-24.
Ricerca Ipsos: l’esperienza con Intercultura decisiva per la propria vita per il 68% degli ex partecipanti
Partire con Intercultura non è solo un soggiorno all’estero, ma un’esperienza che lascia il segno per tutta la vita. Un’indagine Ipsos su 958 ex studenti, oggi tra i 20 e i 64 anni, lo conferma. Il 68% riconosce un impatto decisivo sulla propria identità e attribuisce ai volontari un ruolo chiave nel proprio percorso di crescita personale. Vivere e studiare all’estero con Intercultura permette di sviluppare competenze trasversali, fondamentali sia nella vita personale che in quella professionale.
Il 58% ha scelto destinazioni non convenzionali tra cui l’Asia, l’America Latina e l’Africa sviluppando un atteggiamento di apertura alla diversità culturale e competenze linguistiche: tutti parlano almeno un’altra lingua oltre all’inglese. Le soft skills ne escono rafforzate: il 97% migliora le relazioni, l’89% diventa più autonomo e il 74% si sente pronto alle sfide del mondo di oggi.
Sul piano personale, chi ha vissuto l’esperienza Intercultura denota una grande attenzione e accettazione delle diversità e una coscienza sociale evoluta e sensibile a tematiche di equità. E infine, il 65% si dichiara felice della propria vita, un aspetto che deriva dalla maggiore consapevolezza delle proprie risorse e da una marcata adattabilità di fronte ai cambiamenti. Intercultura non è solo un viaggio, ma un investimento nel futuro di sé stessi e del mondo intero.
Persone
Al via il canale di cofinanziamento del Fondo per la Repubblica Digitale
26 Maggio 2025
L’iniziativa
Annunciata dall’Impresa socialeFondo per la Repubblica Digitalel’attivazione di un canale di cofinanziamento da 5 milioni di euro, destinato a sostenere progetti ed iniziative congiunte orientate allo sviluppo delle competenze digitali e all’inclusione sociale, economica e lavorativa dei cittadini.
L’iniziativa, parte del Piano Strategico 2025–2026 approvato dal Comitato di Indirizzo Strategico del Fondo per la Repubblica Digitale, rappresenta uno strumento innovativo per attivare collaborazioni strategiche tra enti pubblici, privati e del Terzo Settore, con l’obiettivo di amplificare l’impatto delle azioni formative sul territorio.
Il canale di cofinanziamento, che mira ad attrarre risorse supplementari coerenti con le finalità del Fondo per la Repubblica Digitale, vuole inoltre favorire un confronto positivo con le esperienze di altri soggetti, portando avanti collaborazioni strategiche per arricchire reciprocamente la conoscenza, le pratiche e le esperienze sui temi relativi alla formazione e all’inclusione digitale. Questo approccio permette di amplificare l’impatto delle iniziative sostenute e di rafforzare la consapevolezza sul valore dell’investimento e della collaborazione per promuovere la formazione digitale e il reinserimento sociale delle categorie più fragili. Oltre a generare un effetto leva sulle risorse economiche messe in campo dal Fondo per la Repubblica Digitale e dagli interlocutori coinvolti, l’apertura del canale di cofinanziamento mira anche a sperimentare forme di innovazione, sia negli ambiti di intervento sia nelle modalità operative o metodologiche scelte.
Modalità di partecipazione
Il canale di cofinanziamento è aperto a soggetti pubblici e privati, con o senza scopo di lucro. Le iniziative e le progettualità promosse dovranno focalizzarsi su tematiche di interesse condiviso, attraverso tre modalità operative:
bandi pubblici elaborati e promossi congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori in funzione di enti erogatori;
progetti proposti direttamente da enti del Terzo Settore e sostenuti, almeno al 50%, da risorse interne e/o esterne provenienti da uno o più cofinanziatori;
iniziative elaborate e promosse congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori per la realizzazione di opportunità rivolte alla collettività in linea con la mission del Fondo per la Repubblica Digitale.
Il processo di selezione si articola in due momenti: una prima fase, in cui i soggetti interessati presentano la propria idea progettuale e una seconda fase, riservata esclusivamente alle idee ritenute idonee, in cui si procederà con la progettazione esecutiva. I criteri di selezione includono: coerenza con la missione del Fondo, originalità della proposta, assenza di contenuti già sottoposti o respinti, e assenza di interventi per l’acquisto e la costruzione di infrastrutture o esclusivamente finalizzate alla ricerca.
Le proposte potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili.
Risorse disponibili
Il Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale ha stanziato in totale 5 milioni di euro.
Fondazione, Comune e Chiesa di Bologna insieme per il progetto Bologna Serena per gli anziani
19 Maggio 2025
Investimento complessivo da 9 milioni di euro in tre anni per un progetto sulla qualità della vita delle persone over 65. Villa Serena come punto di riferimento per persone anziane
A Bologna la popolazione over 65, conta circa 96.000 persone, sono il 25% della popolazione. Saranno oltre 100 mila tra dieci anni e 109 mila tra venti. Di questi, quasi 55.000 hanno più di 75 anni e 36.000 superano gli 80 anni, mentre i centenari si avvicinano alle 250 unità. I livelli di autosufficienza non dipendono solo dall’età, ma diminuiscono con l’invecchiamento. Dall’indagine sulla qualità della vita realizzata dal Comune di Bologna sappiamo che oggi le persone che dichiarano di prendersi cura di un anziano sopra i 75 anni sono stimate in 17 mila. Il 33% degli over 65 a Bologna oggi abita da solo, percentuale che sale al 50% per gli over 80.
Da questi dati e da questa tendenza all’invecchiamento della popolazione e quindi dell’aspettativa di vita in città, parte il progettoBologna Serena per gli anziani.
Bologna Serena per gli anziani è il nuovo progetto con il quale Fondazione Carisbo, Comune e Chiesa di Bologna collaboreranno nei prossimi tre anni, a partire dal 2025, nel realizzare servizi di supporto, assistenza e inclusione sociale dedicati alla popolazione anziana e ai caregiver, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli over 65.
Bologna Serena per gli anziani ha gli obiettivi di:
innovare e rafforzare le risposte del sistema dei servizi mirati a rispondere ai bisogni della terza età;
sperimentare nuove risposte al cambiamento dei bisogni espressi dalla popolazione anziana alla luce delle mutazioni sociali e demografiche;
aggregare istituzioni, soggetti del terzo settore e comunità nel progettare e realizzare insieme un nuovo welfare per gli anziani.
Questi obiettivi saranno realizzati lungo tre assi strategici:
il domicilio come prospettiva prioritaria per il benessere dell’anziano;
la valorizzazione del ruolo del caregiver familiare e delle assistenti familiari;
la risposta a chi non entra nelle strutture residenziali sociosanitarie.
La convenzionetra gli enti sarà approvata nella prossima Giunta e prevede un investimento da parte della Fondazione Carisbo, che partecipa alla redazione delle linee guida e alle azioni, allo sviluppo, monitoraggio e valutazione del progetto, pari a 4,25 milioni di euro nell’arco di un triennio (di cui 1,25 milioni nel 2025, 1,5 milioni per il 2026 e 1,5 per il 2027).
Il Comune attuerà il progetto secondo le linee guida concordate, cofinanziandolo con ulteriori interventi nell’ambito delle risorse del proprio bilancio, per un valore di altri 4,5 milioni di euro nel triennio 2025/2027.
Questi fondi, pari a 9 milioni di euro in 3 anni, saranno destinati alle attività previste e gli enti collaboreranno nella gestione e il coordinamento delle azioni in collaborazione con gli enti e i soggetti del territorio garantendo la partecipazione della rete socio-sanitaria, in particolare Ausl di Bologna e Asp Città di Bologna, mentre la Chiesa di Bologna si impegna a collaborare al monitoraggio del progetto in sinergia con i propri servizi di ascolto territoriale.
Questo budget sarà suddiviso nel triennio su varie linee progettuali che riguardano:
interventi per i caregiver;
costruire una comunità dementia friendly;
potenziamento di telecontrollo, teleassistenza, telecompagnia;
servizi sociosanitari aperti;
promozione dell’invecchiamento in salute;
la creazione di un luogo e un team di riferimento in città sulle politiche per gli anziani.
A Villa Serena un punto di riferimento sulle politiche per le persone anziane
Sarà Villa Serena il punto di riferimento dove realizzare un luogo fisico in città per le famiglie, i cittadini, le associazioni e la comunità professionale sulle politiche per gli anziani. Lo spazio potrà essere allestito con mostre a tema, materiale informativo sulle opportunità esistenti, punti di informazione e orientamento per gli anziani sui temi della salute e dei servizi, uffici da dedicare all’organizzazione di eventi, gite o vacanze, locali e spazi aperti per lo svolgimento di attività di socializzazione, culturali e sportive.
Sarà sede di un team dedicato all’analisi del fenomeno dell’invecchiamento demografico e alla creazione di progettazioni innovative a partire dalla raccolta di dati affidabili e comparabili per monitorare i progressi delle azioni messe in campo e per la definizione delle politiche in questo ambito. Le nuove informazioni raccolte sui caregiver potranno offrire una maggior conoscenza delle conseguenze dell’assistenza informale sullo stress di chi si prende cura dei propri familiari, sulle diseguaglianze di genere ad esse connesse, sull’effettiva capacità di accesso ai servizi per le long term care, sulle diseguaglianze territoriali e servire alla produzione di conoscenze da mettere a disposizione della città per costruire il futuro welfare per gli anziani a Bologna.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo entra a far parte del Consorzio BI-REX di Bologna
23 Aprile 2025
Fondazione Carisbo annuncia la sua adesione al Consorzio BI-REX Big Data Innovation & Research Excellence, Competence Center nazionale e soggetto attuatore del Pnrr ad alta specializzazione sui Big Data, Industria 4.0 e Transizione 5.0.
La convenzione siglata, della durata di 3 anni e rinnovabile, darà avvio a forme di collaborazione sinergica, particolarmente focalizzate su iniziative per lo sviluppo economico del territorio, tramite la promozione di attività nell’ambito di Industria 4.0 di ricerca applicata, l’attivazione di progetti di innovazione e supporto all’imprenditorialità, nonché la messa a punto di percorsi di incubazione, accelerazione, orientamento e formazione.
Fondazione Carisbo e Consorzio BI-REX saranno così impegnate nella partecipazione congiunta a bandi europei, nazionali, regionali per la realizzazione di progetti di ricerca e formazione, attivando programmi di incubazione e accelerazione d’impresa, sostenendo la partecipazione delle rispettive startup a iniziative di networking e favorendone l’accesso, tramite tariffe agevolate, agli spazi di coworking nelle rispettive strutture.
Fondazione Carisbo è una fondazione di origine bancaria che persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo del territorio metropolitano di Bologna. Con il progetto BIGBO – Boost Innovation Garage, polo dedicato ai talenti, all’innovazione e alla trasformazione digitale, la Fondazione contribuisce nel diffondere una cultura imprenditoriale innovativa, generando un impatto tangibile e creando nuove opportunità di lavoro. BIGBO offre spazi di lavoro flessibili, multifunzionali e organizza tavole rotonde ed eventi incentrati su innovazione e tecnologia, programmi di accelerazione, attività di collegamento tra aziende consolidate e startup.
Il Competence Center BI-REX, con sede a Bologna, si configura come Public Private Partnership che raccoglie 64 player tra Università, Centri di Ricerca e Imprese di eccellenza, con l’obiettivo di supportare le aziende nei processi di innovazione, trasformazione digitale e sostenibilità, favorendo l’adozione delle tecnologie Industria 4.0 e 5.0 e il trasferimento tecnologico attraverso una vasta serie di servizi. Principale valore aggiunto di BI-REX è rappresentato dalla Linea Pilota, fabbrica digitale interconnessa completamente a disposizione delle imprese, in cui le tecnologie 4.0 and 5.0 sono integrate con quelle tradizionali.
Persone
Pubblicato il bando “Dritti al Punto” del Fondo per la Repubblica Digitale
22 Aprile 2025
Il contesto italiano
Lo sviluppo delle competenze digitali è uno degli obiettivi strategici dell’Unione europea, che mira a dotare almeno l’80% dei cittadini tra i 16 e i 74 anni di competenze digitali di base entro il 2030. A guidare questo processo è il quadro europeoDigComp 2.2, che individua cinque aree chiave – dalla sicurezza informatica, alla creazione di contenuti – ritenute essenziali per una piena partecipazione alla vita sociale e professionale. L’Italia, tuttavia, registra un significativo ritardo rispetto alla media UE: nel 2023 solo il 46% degli adulti possedeva competenze digitali almeno di base.
Il quadro è aggravato da divari generazionali e territoriali: tra i giovani (16-24 anni) la quota sale al 59%, mentre tra gli over 65 crolla al 19%, con le regioni del Sud ampiamente sotto la media UE (34%). Per colmare il ritardo, il PNRR ha attivato la misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, con l’obiettivo di formare 2 milioni di cittadini entro il 2026 attraverso 3000 Punti Digitale Facile. Sebbene la rete dei punti sia stata attivata, a marzo 2025, sono stati raggiunti circa 760 mila cittadini, pari al 38% dell’obiettivo, con risultati disomogenei tra le diverse regioni.
Bando Dritti al Punto
Il bando intende sostenere progetti di formazione all’interno dei Punti Digitale Facile, integrando le attività già pianificate e realizzate nell’ambito della misura M1C1 1.7.2 “Rete dei servizi di facilitazione digitale” del PNRR, al fine di potenziarne l’offerta formativa.
In particolare, si intende selezionare progetti formativi rivolti a tutti i cittadini, incentrati sui temi individuati dal quadro europeo DigComp 2.2, come l’alfabetizzazione su informazione e dati, ovvero la capacità di analizzare criticamente fonti e contenuti online e distinguere le informazioni affidabili dalle fake news; la sicurezza informatica, intesa come consapevolezza dei rischi digitali e capacità di proteggere dispositivi e dati personali; la creazione di contenuti digitali, anche con il supporto dell’Intelligenza Artificiale, promuovendo un uso consapevole e responsabile degli strumenti digitali e una riflessione sulle implicazioni etiche, sociali e legali dell’IA; infine, la comunicazione e collaborazione attraverso le tecnologie digitali, per incentivare l’uso attivo dei servizi digitali pubblici e privati (come l’uso di app quali Io e IT-Wallet, o servizi come Identità digitale, Domicilio digitale e Fascicolo sanitario elettronico), sviluppando strategie comunicative efficaci e inclusive nei diversi ambienti digitali.
Chi può partecipare
Le proposte possono essere presentate da Soggetti attuatori o Soggetti sub-attuatori della misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, che si occupino direttamente o indirettamente – per tramite di Soggetti realizzatori – della gestione di almeno un Punto Digitale Facile, o ancora da Soggetti realizzatori della misura, intesi come enti privati che abbiano sottoscritto un’apposita convenzione/contratto con un Soggetto attuatore/sub-attuatore per la co-gestione e co-progettazione delle attività presso uno o più Punti Digitale Facile.
Le proposte progettuali, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma Re@dy, entro le ore 11 del30 maggio 2025.
Composizione della lista congiunta di candidati al Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025/2026/2027 di Intesa Sanpaolo S.p.A.
28 Marzo 2025
Le Fondazioni aderenti al patto parasociale di consultazione e voto sottoscritto l’11 novembre 2024 in relazione all’Assemblea di Intesa Sanpaolo convocata per il 29 aprile 2025, anche sulla base degli orientamenti manifestati dal Consiglio di Amministrazione uscente della Banca per la composizione della lista dei candidati alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025−2027 e con l’intento di assicurare:
la composizione quantitativamente ottimale, avuto riguardo alla complessità organizzativa, di operatività e di governance della Banca e alle valutazioni espresse sulle dinamiche di funzionamento dell’Organo collegiale;
la continuità di azione ed il mantenimento del patrimonio informativo e di esperienze acquisito nel corso dei precedenti mandati;
un riscontro concreto alle esigenze di continuare a esprimere scelte di elevata qualità, diversità, complementarità e di integrare nuove competenze strategiche, professionalità e personalità, al fine di dare continuità alle capacità di approfondimento e di dibattito in tutte le complesse materie di competenza del Consiglio e del Comitato per il Controllo sulla Gestione, e permettere un’adeguata costituzione e funzionalità dei Comitati endo−consiliari;
hanno depositato in data 27 marzo 2025 la seguente lista di 17 candidati così articolata:
SEZIONE 1
GIAN MARIA GROS-PIETRO
PAOLA TAGLIAVINI
CARLO MESSINA
MARIANGELA ZAPPIA
FRANCO CERUTI
PAOLO MARIA VITTORIO GRANDI
LUCIANO NEBBIA
LIANA LOGIURATO
PIETRO PREVITALI
MARIA ALESSANDRA STEFANELLI
BRUNO MARIA PARIGI
DONATELLA BUSSO
SILVIA MERLO
PAOLO MESSA
SEZIONE 2
FABRIZIO MOSCA
MARIELLA TAGLIABUE
MAURA CAMPRA
Nel medesimo contesto, le Fondazioni hanno proposto (i) di determinare in 19 il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da nominare, (ii) di riconfermare il Prof. Gian Maria Gros−Pietro quale Presidente del Consiglio di Amministrazione e (iii) di nominare la Prof.a Paola Tagliavini quale Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione; nonché (iv) di indicare il Dott. Carlo Messina come profilo ideale per la posizione di Consigliere Delegato e CEO, nell’ambito della lista presentata, ferme restando le piene prerogative proprie del Consiglio di Amministrazione che sarà nominato, in ragione dei poteri definiti dallo Statuto sociale.
Alla luce dei risultati conseguiti nell’ultimo decennio dalla Banca, che hanno posto Intesa Sanpaolo in una posizione di vertice assoluto tra le banche europee, sia per l’affidabilità sia per il sostegno allo sviluppo del Paese, i Presidenti delle Fondazioni, nella loro connaturata rappresentanza di azionisti istituzionali di lungo termine, esprimono vivo apprezzamento per la visione e la gestione altamente efficace da parte del CEO e conseguentemente auspicano che il Dr. Carlo Messina possa garantire il suo ruolo di leadership nella Banca anche per i successivi mandati.
Infine, le Fondazioni hanno proposto, in linea con quanto evidenziato dal Consiglio uscente, la conferma degli emolumenti per i consiglieri che non siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione e l’incremento del compenso fisso specifico per i consiglieri che siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione nonché del compenso additivo del Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione.
Sviluppo del territorio
Aperto il bando Fairplay (terza sessione erogativa 2025)
28 Marzo 2025
Per l’area Sviluppo del territorio (settore Educazione, istruzione e formazione) e la missione “Formazione del capitale umano”, con specifico riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile SDG n° 4 “Istruzione di qualità” e SDG n° 9 “Imprese, innovazione e infrastrutture”, il bando Fairplay accessibile fino al 5 maggio rende disponibili risorse per 150.000 euro allo scopo di:
promuovere l’idea di sport inclusivo, aperto a tutti, capace di incidere positivamente sulla coesione sociale della comunità territoriale;
incentivare la rigenerazione di spazi in un’ottica di condivisione e cura del bene comune;
favorire la diffusione di valori educativi e corretti stili di vita.
Acri lancia il Premio GenP – Giovani che partecipano
13 Giugno 2025
Aperte fino al 14 settembre le candidature al premio per le organizzazioni del Terzo settore che incentivano la partecipazione giovanile
Non è vero che i giovani non partecipano e non si impegnano a migliorare il Paese. Lo fanno, ma non sempre all’interno delle organizzazioni tradizionali del Terzo settore. Sempre più spesso scelgono forme di impegno fluide, informali, legate a cause specifiche – come l’ambiente, i diritti civili e la giustizia sociale – e lontane da strutture composte e guidate prevalentemente da persone di generazioni passate. In questo scenario, molte realtà del Terzo settore stanno cercando nuove strade per coinvolgere le nuove generazioni anche all’interno dei propri processi decisionali.
In questo scenario nasce “GenP – Giovani che partecipano”, un premio promosso da Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria, dedicato alle organizzazioni del Terzo settore composte da giovani che valorizzino il protagonismo giovanile. Il premio si rivolge a realtà i cui organi di amministrazione siano composti o coinvolgano giovani under 35, incentivando la loro partecipazione attiva nella progettazione e realizzazione dei progetti. Il premio intende infatti portare alla luce e dare visibilità a esperienze significative di partecipazione giovanile.
Le organizzazioni vincitrici riceveranno un contributo di 10mila euro ciascuna e saranno premiate nel corso di un evento nazionale che si terrà nel mese di dicembre 2025.
Le candidature sono aperte fino al 14 settembre 2025 sul sito ufficiale www.genp.it, dove sono disponibili il regolamento completo e il modulo di partecipazione.
A novembre verrà annunciata la shortlist delle 10 organizzazioni finaliste e, tra queste, una giuria composta da esperti del settore e rappresentanti di Acri selezionerà le 3 organizzazioni vincitrici.
I componenti della giuria:
Ferruccio de Bortoli, giornalista
Lucrezia Ferrara, Young Advisory Board Fondazione Compagnia di San Paolo
Luca Gori, presidente Commissione Innovazione sociale di Acri
Clara Morelli, autrice Will Media
Vanessa Pallucchi, portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore
Tommaso Salaroli, cofondatore e CEO di Scomodo
Michele Sciscioli, capo Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale
Media partner dell’iniziativa sono Vita e Will, mentre Percorsi di Secondo Welfare realizzerà e presenterà, in occasione dell’evento di premiazione, un’indagine sul tasso di under 35 nei Cda delle organizzazioni del Terzo settore.
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa
10 Giugno 2025
Assegnate 6 borse di studio per programmi di vita e di studio all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione Carisbo
Sono stati premiati, presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, i 6 studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura. I 6 studenti potranno vivere e studiare per un trimestre fino ad un anno scolastico all’estero, accolti in una famiglia e una scuola del luogo e assistiti dai volontari locali.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Fondazione Intercultura e Fondazione Carisbo che risale al 2020-2021 e, grazie ad essa, 62 studentesse e studenti delle scuole secondarie di II grado – a cui si aggiungono i 6 studenti premiati quest’anno – hanno finora potuto vivere un’esperienza autentica delle diversità e acquisire nuove competenze utili per la loro vita personale e professionale.
Alla cerimonia di premiazione è intervenuta Maila Quaglia, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Carisbo, insieme a Vincenzo Morlini, past Consigliere di Amministrazione di Intercultura, poi Direttore Esecutivo di Intercultura e poi Presidente internazionale di AFS, alle famiglie dei giovani ambasciatori nel mondo e ai volontari di Intercultura, che proprio in questi mesi si stanno occupando della formazione degli studenti in partenza per prepararli alla loro esperienza.
I vincitori sono:
Sara, iscritta al Liceo E. Fermi di Bologna e in partenza per un programma scolastico semestrale in Brasile;
Steven, iscritto al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Thailandia;
Geremia, iscritto all’IIS G. Bruno di Medicina e in partenza per un programma annuale in Lettonia;
Francesca, iscritta all’IIS Montessori-Da Vinci di Porretta Terme e in partenza per un programma annuale in Perù;
Sabrina, iscritta al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma annuale in Honduras;
Matteo, iscritto al Liceo L. Bassi di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Messico.
Emozionati e felici per il traguardo raggiunto, alcuni ragazzi hanno così commentato la vincita della borsa di studio.
Geremia: «Quando ho scoperto di aver vinto, ho sentito come un ritorno brusco al presente. Quella che fino a poco prima sembrava solo un’idea improbabile era diventata concreta. È stato uno shock di consapevolezza. Ero felice, ma allo stesso tempo ero offuscato da tante altre emozioni, compresa la paura iniziale. Marco Aurelioperò, affermava che “ciò che ostacola l’azione, la promuove”, come se fosse proprio l’attrito, a dare lo slancio. Così il timore, invece di essere un intralcio, è ciò che valorizza la scelta.»
Sabrina: «Ho deciso di accettare questa sfida perché volevo mettermi in gioco davvero. Sentivo il bisogno di uscire dalla mia routine e conoscere un altro modo di vivere. L’Honduras, con la sua cultura e la sua lingua completamente nuove per me, mi è sembrato il luogo perfetto per farlo. So che sarà difficile, ma credo che le sfide più grandi siano anche le più formative.» Con loro erano presenti anche due ex vincitrici del concorso Intercultura e della borsa di studio FormazionEuropa, Sara Bonora, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Brasile a.s. 2023-24 e Matilde Mazzanti, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Cile a.s. 2023-24.
Ricerca Ipsos: l’esperienza con Intercultura decisiva per la propria vita per il 68% degli ex partecipanti
Partire con Intercultura non è solo un soggiorno all’estero, ma un’esperienza che lascia il segno per tutta la vita. Un’indagine Ipsos su 958 ex studenti, oggi tra i 20 e i 64 anni, lo conferma. Il 68% riconosce un impatto decisivo sulla propria identità e attribuisce ai volontari un ruolo chiave nel proprio percorso di crescita personale. Vivere e studiare all’estero con Intercultura permette di sviluppare competenze trasversali, fondamentali sia nella vita personale che in quella professionale.
Il 58% ha scelto destinazioni non convenzionali tra cui l’Asia, l’America Latina e l’Africa sviluppando un atteggiamento di apertura alla diversità culturale e competenze linguistiche: tutti parlano almeno un’altra lingua oltre all’inglese. Le soft skills ne escono rafforzate: il 97% migliora le relazioni, l’89% diventa più autonomo e il 74% si sente pronto alle sfide del mondo di oggi.
Sul piano personale, chi ha vissuto l’esperienza Intercultura denota una grande attenzione e accettazione delle diversità e una coscienza sociale evoluta e sensibile a tematiche di equità. E infine, il 65% si dichiara felice della propria vita, un aspetto che deriva dalla maggiore consapevolezza delle proprie risorse e da una marcata adattabilità di fronte ai cambiamenti. Intercultura non è solo un viaggio, ma un investimento nel futuro di sé stessi e del mondo intero.
Persone
Al via il canale di cofinanziamento del Fondo per la Repubblica Digitale
26 Maggio 2025
L’iniziativa
Annunciata dall’Impresa socialeFondo per la Repubblica Digitalel’attivazione di un canale di cofinanziamento da 5 milioni di euro, destinato a sostenere progetti ed iniziative congiunte orientate allo sviluppo delle competenze digitali e all’inclusione sociale, economica e lavorativa dei cittadini.
L’iniziativa, parte del Piano Strategico 2025–2026 approvato dal Comitato di Indirizzo Strategico del Fondo per la Repubblica Digitale, rappresenta uno strumento innovativo per attivare collaborazioni strategiche tra enti pubblici, privati e del Terzo Settore, con l’obiettivo di amplificare l’impatto delle azioni formative sul territorio.
Il canale di cofinanziamento, che mira ad attrarre risorse supplementari coerenti con le finalità del Fondo per la Repubblica Digitale, vuole inoltre favorire un confronto positivo con le esperienze di altri soggetti, portando avanti collaborazioni strategiche per arricchire reciprocamente la conoscenza, le pratiche e le esperienze sui temi relativi alla formazione e all’inclusione digitale. Questo approccio permette di amplificare l’impatto delle iniziative sostenute e di rafforzare la consapevolezza sul valore dell’investimento e della collaborazione per promuovere la formazione digitale e il reinserimento sociale delle categorie più fragili. Oltre a generare un effetto leva sulle risorse economiche messe in campo dal Fondo per la Repubblica Digitale e dagli interlocutori coinvolti, l’apertura del canale di cofinanziamento mira anche a sperimentare forme di innovazione, sia negli ambiti di intervento sia nelle modalità operative o metodologiche scelte.
Modalità di partecipazione
Il canale di cofinanziamento è aperto a soggetti pubblici e privati, con o senza scopo di lucro. Le iniziative e le progettualità promosse dovranno focalizzarsi su tematiche di interesse condiviso, attraverso tre modalità operative:
bandi pubblici elaborati e promossi congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori in funzione di enti erogatori;
progetti proposti direttamente da enti del Terzo Settore e sostenuti, almeno al 50%, da risorse interne e/o esterne provenienti da uno o più cofinanziatori;
iniziative elaborate e promosse congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori per la realizzazione di opportunità rivolte alla collettività in linea con la mission del Fondo per la Repubblica Digitale.
Il processo di selezione si articola in due momenti: una prima fase, in cui i soggetti interessati presentano la propria idea progettuale e una seconda fase, riservata esclusivamente alle idee ritenute idonee, in cui si procederà con la progettazione esecutiva. I criteri di selezione includono: coerenza con la missione del Fondo, originalità della proposta, assenza di contenuti già sottoposti o respinti, e assenza di interventi per l’acquisto e la costruzione di infrastrutture o esclusivamente finalizzate alla ricerca.
Le proposte potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili.
Risorse disponibili
Il Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale ha stanziato in totale 5 milioni di euro.
Fondazione, Comune e Chiesa di Bologna insieme per il progetto Bologna Serena per gli anziani
19 Maggio 2025
Investimento complessivo da 9 milioni di euro in tre anni per un progetto sulla qualità della vita delle persone over 65. Villa Serena come punto di riferimento per persone anziane
A Bologna la popolazione over 65, conta circa 96.000 persone, sono il 25% della popolazione. Saranno oltre 100 mila tra dieci anni e 109 mila tra venti. Di questi, quasi 55.000 hanno più di 75 anni e 36.000 superano gli 80 anni, mentre i centenari si avvicinano alle 250 unità. I livelli di autosufficienza non dipendono solo dall’età, ma diminuiscono con l’invecchiamento. Dall’indagine sulla qualità della vita realizzata dal Comune di Bologna sappiamo che oggi le persone che dichiarano di prendersi cura di un anziano sopra i 75 anni sono stimate in 17 mila. Il 33% degli over 65 a Bologna oggi abita da solo, percentuale che sale al 50% per gli over 80.
Da questi dati e da questa tendenza all’invecchiamento della popolazione e quindi dell’aspettativa di vita in città, parte il progettoBologna Serena per gli anziani.
Bologna Serena per gli anziani è il nuovo progetto con il quale Fondazione Carisbo, Comune e Chiesa di Bologna collaboreranno nei prossimi tre anni, a partire dal 2025, nel realizzare servizi di supporto, assistenza e inclusione sociale dedicati alla popolazione anziana e ai caregiver, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli over 65.
Bologna Serena per gli anziani ha gli obiettivi di:
innovare e rafforzare le risposte del sistema dei servizi mirati a rispondere ai bisogni della terza età;
sperimentare nuove risposte al cambiamento dei bisogni espressi dalla popolazione anziana alla luce delle mutazioni sociali e demografiche;
aggregare istituzioni, soggetti del terzo settore e comunità nel progettare e realizzare insieme un nuovo welfare per gli anziani.
Questi obiettivi saranno realizzati lungo tre assi strategici:
il domicilio come prospettiva prioritaria per il benessere dell’anziano;
la valorizzazione del ruolo del caregiver familiare e delle assistenti familiari;
la risposta a chi non entra nelle strutture residenziali sociosanitarie.
La convenzionetra gli enti sarà approvata nella prossima Giunta e prevede un investimento da parte della Fondazione Carisbo, che partecipa alla redazione delle linee guida e alle azioni, allo sviluppo, monitoraggio e valutazione del progetto, pari a 4,25 milioni di euro nell’arco di un triennio (di cui 1,25 milioni nel 2025, 1,5 milioni per il 2026 e 1,5 per il 2027).
Il Comune attuerà il progetto secondo le linee guida concordate, cofinanziandolo con ulteriori interventi nell’ambito delle risorse del proprio bilancio, per un valore di altri 4,5 milioni di euro nel triennio 2025/2027.
Questi fondi, pari a 9 milioni di euro in 3 anni, saranno destinati alle attività previste e gli enti collaboreranno nella gestione e il coordinamento delle azioni in collaborazione con gli enti e i soggetti del territorio garantendo la partecipazione della rete socio-sanitaria, in particolare Ausl di Bologna e Asp Città di Bologna, mentre la Chiesa di Bologna si impegna a collaborare al monitoraggio del progetto in sinergia con i propri servizi di ascolto territoriale.
Questo budget sarà suddiviso nel triennio su varie linee progettuali che riguardano:
interventi per i caregiver;
costruire una comunità dementia friendly;
potenziamento di telecontrollo, teleassistenza, telecompagnia;
servizi sociosanitari aperti;
promozione dell’invecchiamento in salute;
la creazione di un luogo e un team di riferimento in città sulle politiche per gli anziani.
A Villa Serena un punto di riferimento sulle politiche per le persone anziane
Sarà Villa Serena il punto di riferimento dove realizzare un luogo fisico in città per le famiglie, i cittadini, le associazioni e la comunità professionale sulle politiche per gli anziani. Lo spazio potrà essere allestito con mostre a tema, materiale informativo sulle opportunità esistenti, punti di informazione e orientamento per gli anziani sui temi della salute e dei servizi, uffici da dedicare all’organizzazione di eventi, gite o vacanze, locali e spazi aperti per lo svolgimento di attività di socializzazione, culturali e sportive.
Sarà sede di un team dedicato all’analisi del fenomeno dell’invecchiamento demografico e alla creazione di progettazioni innovative a partire dalla raccolta di dati affidabili e comparabili per monitorare i progressi delle azioni messe in campo e per la definizione delle politiche in questo ambito. Le nuove informazioni raccolte sui caregiver potranno offrire una maggior conoscenza delle conseguenze dell’assistenza informale sullo stress di chi si prende cura dei propri familiari, sulle diseguaglianze di genere ad esse connesse, sull’effettiva capacità di accesso ai servizi per le long term care, sulle diseguaglianze territoriali e servire alla produzione di conoscenze da mettere a disposizione della città per costruire il futuro welfare per gli anziani a Bologna.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo entra a far parte del Consorzio BI-REX di Bologna
23 Aprile 2025
Fondazione Carisbo annuncia la sua adesione al Consorzio BI-REX Big Data Innovation & Research Excellence, Competence Center nazionale e soggetto attuatore del Pnrr ad alta specializzazione sui Big Data, Industria 4.0 e Transizione 5.0.
La convenzione siglata, della durata di 3 anni e rinnovabile, darà avvio a forme di collaborazione sinergica, particolarmente focalizzate su iniziative per lo sviluppo economico del territorio, tramite la promozione di attività nell’ambito di Industria 4.0 di ricerca applicata, l’attivazione di progetti di innovazione e supporto all’imprenditorialità, nonché la messa a punto di percorsi di incubazione, accelerazione, orientamento e formazione.
Fondazione Carisbo e Consorzio BI-REX saranno così impegnate nella partecipazione congiunta a bandi europei, nazionali, regionali per la realizzazione di progetti di ricerca e formazione, attivando programmi di incubazione e accelerazione d’impresa, sostenendo la partecipazione delle rispettive startup a iniziative di networking e favorendone l’accesso, tramite tariffe agevolate, agli spazi di coworking nelle rispettive strutture.
Fondazione Carisbo è una fondazione di origine bancaria che persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo del territorio metropolitano di Bologna. Con il progetto BIGBO – Boost Innovation Garage, polo dedicato ai talenti, all’innovazione e alla trasformazione digitale, la Fondazione contribuisce nel diffondere una cultura imprenditoriale innovativa, generando un impatto tangibile e creando nuove opportunità di lavoro. BIGBO offre spazi di lavoro flessibili, multifunzionali e organizza tavole rotonde ed eventi incentrati su innovazione e tecnologia, programmi di accelerazione, attività di collegamento tra aziende consolidate e startup.
Il Competence Center BI-REX, con sede a Bologna, si configura come Public Private Partnership che raccoglie 64 player tra Università, Centri di Ricerca e Imprese di eccellenza, con l’obiettivo di supportare le aziende nei processi di innovazione, trasformazione digitale e sostenibilità, favorendo l’adozione delle tecnologie Industria 4.0 e 5.0 e il trasferimento tecnologico attraverso una vasta serie di servizi. Principale valore aggiunto di BI-REX è rappresentato dalla Linea Pilota, fabbrica digitale interconnessa completamente a disposizione delle imprese, in cui le tecnologie 4.0 and 5.0 sono integrate con quelle tradizionali.
Persone
Pubblicato il bando “Dritti al Punto” del Fondo per la Repubblica Digitale
22 Aprile 2025
Il contesto italiano
Lo sviluppo delle competenze digitali è uno degli obiettivi strategici dell’Unione europea, che mira a dotare almeno l’80% dei cittadini tra i 16 e i 74 anni di competenze digitali di base entro il 2030. A guidare questo processo è il quadro europeoDigComp 2.2, che individua cinque aree chiave – dalla sicurezza informatica, alla creazione di contenuti – ritenute essenziali per una piena partecipazione alla vita sociale e professionale. L’Italia, tuttavia, registra un significativo ritardo rispetto alla media UE: nel 2023 solo il 46% degli adulti possedeva competenze digitali almeno di base.
Il quadro è aggravato da divari generazionali e territoriali: tra i giovani (16-24 anni) la quota sale al 59%, mentre tra gli over 65 crolla al 19%, con le regioni del Sud ampiamente sotto la media UE (34%). Per colmare il ritardo, il PNRR ha attivato la misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, con l’obiettivo di formare 2 milioni di cittadini entro il 2026 attraverso 3000 Punti Digitale Facile. Sebbene la rete dei punti sia stata attivata, a marzo 2025, sono stati raggiunti circa 760 mila cittadini, pari al 38% dell’obiettivo, con risultati disomogenei tra le diverse regioni.
Bando Dritti al Punto
Il bando intende sostenere progetti di formazione all’interno dei Punti Digitale Facile, integrando le attività già pianificate e realizzate nell’ambito della misura M1C1 1.7.2 “Rete dei servizi di facilitazione digitale” del PNRR, al fine di potenziarne l’offerta formativa.
In particolare, si intende selezionare progetti formativi rivolti a tutti i cittadini, incentrati sui temi individuati dal quadro europeo DigComp 2.2, come l’alfabetizzazione su informazione e dati, ovvero la capacità di analizzare criticamente fonti e contenuti online e distinguere le informazioni affidabili dalle fake news; la sicurezza informatica, intesa come consapevolezza dei rischi digitali e capacità di proteggere dispositivi e dati personali; la creazione di contenuti digitali, anche con il supporto dell’Intelligenza Artificiale, promuovendo un uso consapevole e responsabile degli strumenti digitali e una riflessione sulle implicazioni etiche, sociali e legali dell’IA; infine, la comunicazione e collaborazione attraverso le tecnologie digitali, per incentivare l’uso attivo dei servizi digitali pubblici e privati (come l’uso di app quali Io e IT-Wallet, o servizi come Identità digitale, Domicilio digitale e Fascicolo sanitario elettronico), sviluppando strategie comunicative efficaci e inclusive nei diversi ambienti digitali.
Chi può partecipare
Le proposte possono essere presentate da Soggetti attuatori o Soggetti sub-attuatori della misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, che si occupino direttamente o indirettamente – per tramite di Soggetti realizzatori – della gestione di almeno un Punto Digitale Facile, o ancora da Soggetti realizzatori della misura, intesi come enti privati che abbiano sottoscritto un’apposita convenzione/contratto con un Soggetto attuatore/sub-attuatore per la co-gestione e co-progettazione delle attività presso uno o più Punti Digitale Facile.
Le proposte progettuali, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma Re@dy, entro le ore 11 del30 maggio 2025.
Composizione della lista congiunta di candidati al Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025/2026/2027 di Intesa Sanpaolo S.p.A.
28 Marzo 2025
Le Fondazioni aderenti al patto parasociale di consultazione e voto sottoscritto l’11 novembre 2024 in relazione all’Assemblea di Intesa Sanpaolo convocata per il 29 aprile 2025, anche sulla base degli orientamenti manifestati dal Consiglio di Amministrazione uscente della Banca per la composizione della lista dei candidati alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025−2027 e con l’intento di assicurare:
la composizione quantitativamente ottimale, avuto riguardo alla complessità organizzativa, di operatività e di governance della Banca e alle valutazioni espresse sulle dinamiche di funzionamento dell’Organo collegiale;
la continuità di azione ed il mantenimento del patrimonio informativo e di esperienze acquisito nel corso dei precedenti mandati;
un riscontro concreto alle esigenze di continuare a esprimere scelte di elevata qualità, diversità, complementarità e di integrare nuove competenze strategiche, professionalità e personalità, al fine di dare continuità alle capacità di approfondimento e di dibattito in tutte le complesse materie di competenza del Consiglio e del Comitato per il Controllo sulla Gestione, e permettere un’adeguata costituzione e funzionalità dei Comitati endo−consiliari;
hanno depositato in data 27 marzo 2025 la seguente lista di 17 candidati così articolata:
SEZIONE 1
GIAN MARIA GROS-PIETRO
PAOLA TAGLIAVINI
CARLO MESSINA
MARIANGELA ZAPPIA
FRANCO CERUTI
PAOLO MARIA VITTORIO GRANDI
LUCIANO NEBBIA
LIANA LOGIURATO
PIETRO PREVITALI
MARIA ALESSANDRA STEFANELLI
BRUNO MARIA PARIGI
DONATELLA BUSSO
SILVIA MERLO
PAOLO MESSA
SEZIONE 2
FABRIZIO MOSCA
MARIELLA TAGLIABUE
MAURA CAMPRA
Nel medesimo contesto, le Fondazioni hanno proposto (i) di determinare in 19 il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da nominare, (ii) di riconfermare il Prof. Gian Maria Gros−Pietro quale Presidente del Consiglio di Amministrazione e (iii) di nominare la Prof.a Paola Tagliavini quale Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione; nonché (iv) di indicare il Dott. Carlo Messina come profilo ideale per la posizione di Consigliere Delegato e CEO, nell’ambito della lista presentata, ferme restando le piene prerogative proprie del Consiglio di Amministrazione che sarà nominato, in ragione dei poteri definiti dallo Statuto sociale.
Alla luce dei risultati conseguiti nell’ultimo decennio dalla Banca, che hanno posto Intesa Sanpaolo in una posizione di vertice assoluto tra le banche europee, sia per l’affidabilità sia per il sostegno allo sviluppo del Paese, i Presidenti delle Fondazioni, nella loro connaturata rappresentanza di azionisti istituzionali di lungo termine, esprimono vivo apprezzamento per la visione e la gestione altamente efficace da parte del CEO e conseguentemente auspicano che il Dr. Carlo Messina possa garantire il suo ruolo di leadership nella Banca anche per i successivi mandati.
Infine, le Fondazioni hanno proposto, in linea con quanto evidenziato dal Consiglio uscente, la conferma degli emolumenti per i consiglieri che non siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione e l’incremento del compenso fisso specifico per i consiglieri che siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione nonché del compenso additivo del Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione.
Sviluppo del territorio
Aperto il bando Fairplay (terza sessione erogativa 2025)
28 Marzo 2025
Per l’area Sviluppo del territorio (settore Educazione, istruzione e formazione) e la missione “Formazione del capitale umano”, con specifico riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile SDG n° 4 “Istruzione di qualità” e SDG n° 9 “Imprese, innovazione e infrastrutture”, il bando Fairplay accessibile fino al 5 maggio rende disponibili risorse per 150.000 euro allo scopo di:
promuovere l’idea di sport inclusivo, aperto a tutti, capace di incidere positivamente sulla coesione sociale della comunità territoriale;
incentivare la rigenerazione di spazi in un’ottica di condivisione e cura del bene comune;
favorire la diffusione di valori educativi e corretti stili di vita.
Acri lancia il Premio GenP – Giovani che partecipano
13 Giugno 2025
Aperte fino al 14 settembre le candidature al premio per le organizzazioni del Terzo settore che incentivano la partecipazione giovanile
Non è vero che i giovani non partecipano e non si impegnano a migliorare il Paese. Lo fanno, ma non sempre all’interno delle organizzazioni tradizionali del Terzo settore. Sempre più spesso scelgono forme di impegno fluide, informali, legate a cause specifiche – come l’ambiente, i diritti civili e la giustizia sociale – e lontane da strutture composte e guidate prevalentemente da persone di generazioni passate. In questo scenario, molte realtà del Terzo settore stanno cercando nuove strade per coinvolgere le nuove generazioni anche all’interno dei propri processi decisionali.
In questo scenario nasce “GenP – Giovani che partecipano”, un premio promosso da Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria, dedicato alle organizzazioni del Terzo settore composte da giovani che valorizzino il protagonismo giovanile. Il premio si rivolge a realtà i cui organi di amministrazione siano composti o coinvolgano giovani under 35, incentivando la loro partecipazione attiva nella progettazione e realizzazione dei progetti. Il premio intende infatti portare alla luce e dare visibilità a esperienze significative di partecipazione giovanile.
Le organizzazioni vincitrici riceveranno un contributo di 10mila euro ciascuna e saranno premiate nel corso di un evento nazionale che si terrà nel mese di dicembre 2025.
Le candidature sono aperte fino al 14 settembre 2025 sul sito ufficiale www.genp.it, dove sono disponibili il regolamento completo e il modulo di partecipazione.
A novembre verrà annunciata la shortlist delle 10 organizzazioni finaliste e, tra queste, una giuria composta da esperti del settore e rappresentanti di Acri selezionerà le 3 organizzazioni vincitrici.
I componenti della giuria:
Ferruccio de Bortoli, giornalista
Lucrezia Ferrara, Young Advisory Board Fondazione Compagnia di San Paolo
Luca Gori, presidente Commissione Innovazione sociale di Acri
Clara Morelli, autrice Will Media
Vanessa Pallucchi, portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore
Tommaso Salaroli, cofondatore e CEO di Scomodo
Michele Sciscioli, capo Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale
Media partner dell’iniziativa sono Vita e Will, mentre Percorsi di Secondo Welfare realizzerà e presenterà, in occasione dell’evento di premiazione, un’indagine sul tasso di under 35 nei Cda delle organizzazioni del Terzo settore.
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa
10 Giugno 2025
Assegnate 6 borse di studio per programmi di vita e di studio all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione Carisbo
Sono stati premiati, presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, i 6 studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura. I 6 studenti potranno vivere e studiare per un trimestre fino ad un anno scolastico all’estero, accolti in una famiglia e una scuola del luogo e assistiti dai volontari locali.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Fondazione Intercultura e Fondazione Carisbo che risale al 2020-2021 e, grazie ad essa, 62 studentesse e studenti delle scuole secondarie di II grado – a cui si aggiungono i 6 studenti premiati quest’anno – hanno finora potuto vivere un’esperienza autentica delle diversità e acquisire nuove competenze utili per la loro vita personale e professionale.
Alla cerimonia di premiazione è intervenuta Maila Quaglia, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Carisbo, insieme a Vincenzo Morlini, past Consigliere di Amministrazione di Intercultura, poi Direttore Esecutivo di Intercultura e poi Presidente internazionale di AFS, alle famiglie dei giovani ambasciatori nel mondo e ai volontari di Intercultura, che proprio in questi mesi si stanno occupando della formazione degli studenti in partenza per prepararli alla loro esperienza.
I vincitori sono:
Sara, iscritta al Liceo E. Fermi di Bologna e in partenza per un programma scolastico semestrale in Brasile;
Steven, iscritto al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Thailandia;
Geremia, iscritto all’IIS G. Bruno di Medicina e in partenza per un programma annuale in Lettonia;
Francesca, iscritta all’IIS Montessori-Da Vinci di Porretta Terme e in partenza per un programma annuale in Perù;
Sabrina, iscritta al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma annuale in Honduras;
Matteo, iscritto al Liceo L. Bassi di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Messico.
Emozionati e felici per il traguardo raggiunto, alcuni ragazzi hanno così commentato la vincita della borsa di studio.
Geremia: «Quando ho scoperto di aver vinto, ho sentito come un ritorno brusco al presente. Quella che fino a poco prima sembrava solo un’idea improbabile era diventata concreta. È stato uno shock di consapevolezza. Ero felice, ma allo stesso tempo ero offuscato da tante altre emozioni, compresa la paura iniziale. Marco Aurelioperò, affermava che “ciò che ostacola l’azione, la promuove”, come se fosse proprio l’attrito, a dare lo slancio. Così il timore, invece di essere un intralcio, è ciò che valorizza la scelta.»
Sabrina: «Ho deciso di accettare questa sfida perché volevo mettermi in gioco davvero. Sentivo il bisogno di uscire dalla mia routine e conoscere un altro modo di vivere. L’Honduras, con la sua cultura e la sua lingua completamente nuove per me, mi è sembrato il luogo perfetto per farlo. So che sarà difficile, ma credo che le sfide più grandi siano anche le più formative.» Con loro erano presenti anche due ex vincitrici del concorso Intercultura e della borsa di studio FormazionEuropa, Sara Bonora, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Brasile a.s. 2023-24 e Matilde Mazzanti, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Cile a.s. 2023-24.
Ricerca Ipsos: l’esperienza con Intercultura decisiva per la propria vita per il 68% degli ex partecipanti
Partire con Intercultura non è solo un soggiorno all’estero, ma un’esperienza che lascia il segno per tutta la vita. Un’indagine Ipsos su 958 ex studenti, oggi tra i 20 e i 64 anni, lo conferma. Il 68% riconosce un impatto decisivo sulla propria identità e attribuisce ai volontari un ruolo chiave nel proprio percorso di crescita personale. Vivere e studiare all’estero con Intercultura permette di sviluppare competenze trasversali, fondamentali sia nella vita personale che in quella professionale.
Il 58% ha scelto destinazioni non convenzionali tra cui l’Asia, l’America Latina e l’Africa sviluppando un atteggiamento di apertura alla diversità culturale e competenze linguistiche: tutti parlano almeno un’altra lingua oltre all’inglese. Le soft skills ne escono rafforzate: il 97% migliora le relazioni, l’89% diventa più autonomo e il 74% si sente pronto alle sfide del mondo di oggi.
Sul piano personale, chi ha vissuto l’esperienza Intercultura denota una grande attenzione e accettazione delle diversità e una coscienza sociale evoluta e sensibile a tematiche di equità. E infine, il 65% si dichiara felice della propria vita, un aspetto che deriva dalla maggiore consapevolezza delle proprie risorse e da una marcata adattabilità di fronte ai cambiamenti. Intercultura non è solo un viaggio, ma un investimento nel futuro di sé stessi e del mondo intero.
Persone
Al via il canale di cofinanziamento del Fondo per la Repubblica Digitale
26 Maggio 2025
L’iniziativa
Annunciata dall’Impresa socialeFondo per la Repubblica Digitalel’attivazione di un canale di cofinanziamento da 5 milioni di euro, destinato a sostenere progetti ed iniziative congiunte orientate allo sviluppo delle competenze digitali e all’inclusione sociale, economica e lavorativa dei cittadini.
L’iniziativa, parte del Piano Strategico 2025–2026 approvato dal Comitato di Indirizzo Strategico del Fondo per la Repubblica Digitale, rappresenta uno strumento innovativo per attivare collaborazioni strategiche tra enti pubblici, privati e del Terzo Settore, con l’obiettivo di amplificare l’impatto delle azioni formative sul territorio.
Il canale di cofinanziamento, che mira ad attrarre risorse supplementari coerenti con le finalità del Fondo per la Repubblica Digitale, vuole inoltre favorire un confronto positivo con le esperienze di altri soggetti, portando avanti collaborazioni strategiche per arricchire reciprocamente la conoscenza, le pratiche e le esperienze sui temi relativi alla formazione e all’inclusione digitale. Questo approccio permette di amplificare l’impatto delle iniziative sostenute e di rafforzare la consapevolezza sul valore dell’investimento e della collaborazione per promuovere la formazione digitale e il reinserimento sociale delle categorie più fragili. Oltre a generare un effetto leva sulle risorse economiche messe in campo dal Fondo per la Repubblica Digitale e dagli interlocutori coinvolti, l’apertura del canale di cofinanziamento mira anche a sperimentare forme di innovazione, sia negli ambiti di intervento sia nelle modalità operative o metodologiche scelte.
Modalità di partecipazione
Il canale di cofinanziamento è aperto a soggetti pubblici e privati, con o senza scopo di lucro. Le iniziative e le progettualità promosse dovranno focalizzarsi su tematiche di interesse condiviso, attraverso tre modalità operative:
bandi pubblici elaborati e promossi congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori in funzione di enti erogatori;
progetti proposti direttamente da enti del Terzo Settore e sostenuti, almeno al 50%, da risorse interne e/o esterne provenienti da uno o più cofinanziatori;
iniziative elaborate e promosse congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori per la realizzazione di opportunità rivolte alla collettività in linea con la mission del Fondo per la Repubblica Digitale.
Il processo di selezione si articola in due momenti: una prima fase, in cui i soggetti interessati presentano la propria idea progettuale e una seconda fase, riservata esclusivamente alle idee ritenute idonee, in cui si procederà con la progettazione esecutiva. I criteri di selezione includono: coerenza con la missione del Fondo, originalità della proposta, assenza di contenuti già sottoposti o respinti, e assenza di interventi per l’acquisto e la costruzione di infrastrutture o esclusivamente finalizzate alla ricerca.
Le proposte potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili.
Risorse disponibili
Il Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale ha stanziato in totale 5 milioni di euro.
Fondazione, Comune e Chiesa di Bologna insieme per il progetto Bologna Serena per gli anziani
19 Maggio 2025
Investimento complessivo da 9 milioni di euro in tre anni per un progetto sulla qualità della vita delle persone over 65. Villa Serena come punto di riferimento per persone anziane
A Bologna la popolazione over 65, conta circa 96.000 persone, sono il 25% della popolazione. Saranno oltre 100 mila tra dieci anni e 109 mila tra venti. Di questi, quasi 55.000 hanno più di 75 anni e 36.000 superano gli 80 anni, mentre i centenari si avvicinano alle 250 unità. I livelli di autosufficienza non dipendono solo dall’età, ma diminuiscono con l’invecchiamento. Dall’indagine sulla qualità della vita realizzata dal Comune di Bologna sappiamo che oggi le persone che dichiarano di prendersi cura di un anziano sopra i 75 anni sono stimate in 17 mila. Il 33% degli over 65 a Bologna oggi abita da solo, percentuale che sale al 50% per gli over 80.
Da questi dati e da questa tendenza all’invecchiamento della popolazione e quindi dell’aspettativa di vita in città, parte il progettoBologna Serena per gli anziani.
Bologna Serena per gli anziani è il nuovo progetto con il quale Fondazione Carisbo, Comune e Chiesa di Bologna collaboreranno nei prossimi tre anni, a partire dal 2025, nel realizzare servizi di supporto, assistenza e inclusione sociale dedicati alla popolazione anziana e ai caregiver, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli over 65.
Bologna Serena per gli anziani ha gli obiettivi di:
innovare e rafforzare le risposte del sistema dei servizi mirati a rispondere ai bisogni della terza età;
sperimentare nuove risposte al cambiamento dei bisogni espressi dalla popolazione anziana alla luce delle mutazioni sociali e demografiche;
aggregare istituzioni, soggetti del terzo settore e comunità nel progettare e realizzare insieme un nuovo welfare per gli anziani.
Questi obiettivi saranno realizzati lungo tre assi strategici:
il domicilio come prospettiva prioritaria per il benessere dell’anziano;
la valorizzazione del ruolo del caregiver familiare e delle assistenti familiari;
la risposta a chi non entra nelle strutture residenziali sociosanitarie.
La convenzionetra gli enti sarà approvata nella prossima Giunta e prevede un investimento da parte della Fondazione Carisbo, che partecipa alla redazione delle linee guida e alle azioni, allo sviluppo, monitoraggio e valutazione del progetto, pari a 4,25 milioni di euro nell’arco di un triennio (di cui 1,25 milioni nel 2025, 1,5 milioni per il 2026 e 1,5 per il 2027).
Il Comune attuerà il progetto secondo le linee guida concordate, cofinanziandolo con ulteriori interventi nell’ambito delle risorse del proprio bilancio, per un valore di altri 4,5 milioni di euro nel triennio 2025/2027.
Questi fondi, pari a 9 milioni di euro in 3 anni, saranno destinati alle attività previste e gli enti collaboreranno nella gestione e il coordinamento delle azioni in collaborazione con gli enti e i soggetti del territorio garantendo la partecipazione della rete socio-sanitaria, in particolare Ausl di Bologna e Asp Città di Bologna, mentre la Chiesa di Bologna si impegna a collaborare al monitoraggio del progetto in sinergia con i propri servizi di ascolto territoriale.
Questo budget sarà suddiviso nel triennio su varie linee progettuali che riguardano:
interventi per i caregiver;
costruire una comunità dementia friendly;
potenziamento di telecontrollo, teleassistenza, telecompagnia;
servizi sociosanitari aperti;
promozione dell’invecchiamento in salute;
la creazione di un luogo e un team di riferimento in città sulle politiche per gli anziani.
A Villa Serena un punto di riferimento sulle politiche per le persone anziane
Sarà Villa Serena il punto di riferimento dove realizzare un luogo fisico in città per le famiglie, i cittadini, le associazioni e la comunità professionale sulle politiche per gli anziani. Lo spazio potrà essere allestito con mostre a tema, materiale informativo sulle opportunità esistenti, punti di informazione e orientamento per gli anziani sui temi della salute e dei servizi, uffici da dedicare all’organizzazione di eventi, gite o vacanze, locali e spazi aperti per lo svolgimento di attività di socializzazione, culturali e sportive.
Sarà sede di un team dedicato all’analisi del fenomeno dell’invecchiamento demografico e alla creazione di progettazioni innovative a partire dalla raccolta di dati affidabili e comparabili per monitorare i progressi delle azioni messe in campo e per la definizione delle politiche in questo ambito. Le nuove informazioni raccolte sui caregiver potranno offrire una maggior conoscenza delle conseguenze dell’assistenza informale sullo stress di chi si prende cura dei propri familiari, sulle diseguaglianze di genere ad esse connesse, sull’effettiva capacità di accesso ai servizi per le long term care, sulle diseguaglianze territoriali e servire alla produzione di conoscenze da mettere a disposizione della città per costruire il futuro welfare per gli anziani a Bologna.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo entra a far parte del Consorzio BI-REX di Bologna
23 Aprile 2025
Fondazione Carisbo annuncia la sua adesione al Consorzio BI-REX Big Data Innovation & Research Excellence, Competence Center nazionale e soggetto attuatore del Pnrr ad alta specializzazione sui Big Data, Industria 4.0 e Transizione 5.0.
La convenzione siglata, della durata di 3 anni e rinnovabile, darà avvio a forme di collaborazione sinergica, particolarmente focalizzate su iniziative per lo sviluppo economico del territorio, tramite la promozione di attività nell’ambito di Industria 4.0 di ricerca applicata, l’attivazione di progetti di innovazione e supporto all’imprenditorialità, nonché la messa a punto di percorsi di incubazione, accelerazione, orientamento e formazione.
Fondazione Carisbo e Consorzio BI-REX saranno così impegnate nella partecipazione congiunta a bandi europei, nazionali, regionali per la realizzazione di progetti di ricerca e formazione, attivando programmi di incubazione e accelerazione d’impresa, sostenendo la partecipazione delle rispettive startup a iniziative di networking e favorendone l’accesso, tramite tariffe agevolate, agli spazi di coworking nelle rispettive strutture.
Fondazione Carisbo è una fondazione di origine bancaria che persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo del territorio metropolitano di Bologna. Con il progetto BIGBO – Boost Innovation Garage, polo dedicato ai talenti, all’innovazione e alla trasformazione digitale, la Fondazione contribuisce nel diffondere una cultura imprenditoriale innovativa, generando un impatto tangibile e creando nuove opportunità di lavoro. BIGBO offre spazi di lavoro flessibili, multifunzionali e organizza tavole rotonde ed eventi incentrati su innovazione e tecnologia, programmi di accelerazione, attività di collegamento tra aziende consolidate e startup.
Il Competence Center BI-REX, con sede a Bologna, si configura come Public Private Partnership che raccoglie 64 player tra Università, Centri di Ricerca e Imprese di eccellenza, con l’obiettivo di supportare le aziende nei processi di innovazione, trasformazione digitale e sostenibilità, favorendo l’adozione delle tecnologie Industria 4.0 e 5.0 e il trasferimento tecnologico attraverso una vasta serie di servizi. Principale valore aggiunto di BI-REX è rappresentato dalla Linea Pilota, fabbrica digitale interconnessa completamente a disposizione delle imprese, in cui le tecnologie 4.0 and 5.0 sono integrate con quelle tradizionali.
Persone
Pubblicato il bando “Dritti al Punto” del Fondo per la Repubblica Digitale
22 Aprile 2025
Il contesto italiano
Lo sviluppo delle competenze digitali è uno degli obiettivi strategici dell’Unione europea, che mira a dotare almeno l’80% dei cittadini tra i 16 e i 74 anni di competenze digitali di base entro il 2030. A guidare questo processo è il quadro europeoDigComp 2.2, che individua cinque aree chiave – dalla sicurezza informatica, alla creazione di contenuti – ritenute essenziali per una piena partecipazione alla vita sociale e professionale. L’Italia, tuttavia, registra un significativo ritardo rispetto alla media UE: nel 2023 solo il 46% degli adulti possedeva competenze digitali almeno di base.
Il quadro è aggravato da divari generazionali e territoriali: tra i giovani (16-24 anni) la quota sale al 59%, mentre tra gli over 65 crolla al 19%, con le regioni del Sud ampiamente sotto la media UE (34%). Per colmare il ritardo, il PNRR ha attivato la misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, con l’obiettivo di formare 2 milioni di cittadini entro il 2026 attraverso 3000 Punti Digitale Facile. Sebbene la rete dei punti sia stata attivata, a marzo 2025, sono stati raggiunti circa 760 mila cittadini, pari al 38% dell’obiettivo, con risultati disomogenei tra le diverse regioni.
Bando Dritti al Punto
Il bando intende sostenere progetti di formazione all’interno dei Punti Digitale Facile, integrando le attività già pianificate e realizzate nell’ambito della misura M1C1 1.7.2 “Rete dei servizi di facilitazione digitale” del PNRR, al fine di potenziarne l’offerta formativa.
In particolare, si intende selezionare progetti formativi rivolti a tutti i cittadini, incentrati sui temi individuati dal quadro europeo DigComp 2.2, come l’alfabetizzazione su informazione e dati, ovvero la capacità di analizzare criticamente fonti e contenuti online e distinguere le informazioni affidabili dalle fake news; la sicurezza informatica, intesa come consapevolezza dei rischi digitali e capacità di proteggere dispositivi e dati personali; la creazione di contenuti digitali, anche con il supporto dell’Intelligenza Artificiale, promuovendo un uso consapevole e responsabile degli strumenti digitali e una riflessione sulle implicazioni etiche, sociali e legali dell’IA; infine, la comunicazione e collaborazione attraverso le tecnologie digitali, per incentivare l’uso attivo dei servizi digitali pubblici e privati (come l’uso di app quali Io e IT-Wallet, o servizi come Identità digitale, Domicilio digitale e Fascicolo sanitario elettronico), sviluppando strategie comunicative efficaci e inclusive nei diversi ambienti digitali.
Chi può partecipare
Le proposte possono essere presentate da Soggetti attuatori o Soggetti sub-attuatori della misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, che si occupino direttamente o indirettamente – per tramite di Soggetti realizzatori – della gestione di almeno un Punto Digitale Facile, o ancora da Soggetti realizzatori della misura, intesi come enti privati che abbiano sottoscritto un’apposita convenzione/contratto con un Soggetto attuatore/sub-attuatore per la co-gestione e co-progettazione delle attività presso uno o più Punti Digitale Facile.
Le proposte progettuali, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma Re@dy, entro le ore 11 del30 maggio 2025.
Composizione della lista congiunta di candidati al Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025/2026/2027 di Intesa Sanpaolo S.p.A.
28 Marzo 2025
Le Fondazioni aderenti al patto parasociale di consultazione e voto sottoscritto l’11 novembre 2024 in relazione all’Assemblea di Intesa Sanpaolo convocata per il 29 aprile 2025, anche sulla base degli orientamenti manifestati dal Consiglio di Amministrazione uscente della Banca per la composizione della lista dei candidati alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025−2027 e con l’intento di assicurare:
la composizione quantitativamente ottimale, avuto riguardo alla complessità organizzativa, di operatività e di governance della Banca e alle valutazioni espresse sulle dinamiche di funzionamento dell’Organo collegiale;
la continuità di azione ed il mantenimento del patrimonio informativo e di esperienze acquisito nel corso dei precedenti mandati;
un riscontro concreto alle esigenze di continuare a esprimere scelte di elevata qualità, diversità, complementarità e di integrare nuove competenze strategiche, professionalità e personalità, al fine di dare continuità alle capacità di approfondimento e di dibattito in tutte le complesse materie di competenza del Consiglio e del Comitato per il Controllo sulla Gestione, e permettere un’adeguata costituzione e funzionalità dei Comitati endo−consiliari;
hanno depositato in data 27 marzo 2025 la seguente lista di 17 candidati così articolata:
SEZIONE 1
GIAN MARIA GROS-PIETRO
PAOLA TAGLIAVINI
CARLO MESSINA
MARIANGELA ZAPPIA
FRANCO CERUTI
PAOLO MARIA VITTORIO GRANDI
LUCIANO NEBBIA
LIANA LOGIURATO
PIETRO PREVITALI
MARIA ALESSANDRA STEFANELLI
BRUNO MARIA PARIGI
DONATELLA BUSSO
SILVIA MERLO
PAOLO MESSA
SEZIONE 2
FABRIZIO MOSCA
MARIELLA TAGLIABUE
MAURA CAMPRA
Nel medesimo contesto, le Fondazioni hanno proposto (i) di determinare in 19 il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da nominare, (ii) di riconfermare il Prof. Gian Maria Gros−Pietro quale Presidente del Consiglio di Amministrazione e (iii) di nominare la Prof.a Paola Tagliavini quale Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione; nonché (iv) di indicare il Dott. Carlo Messina come profilo ideale per la posizione di Consigliere Delegato e CEO, nell’ambito della lista presentata, ferme restando le piene prerogative proprie del Consiglio di Amministrazione che sarà nominato, in ragione dei poteri definiti dallo Statuto sociale.
Alla luce dei risultati conseguiti nell’ultimo decennio dalla Banca, che hanno posto Intesa Sanpaolo in una posizione di vertice assoluto tra le banche europee, sia per l’affidabilità sia per il sostegno allo sviluppo del Paese, i Presidenti delle Fondazioni, nella loro connaturata rappresentanza di azionisti istituzionali di lungo termine, esprimono vivo apprezzamento per la visione e la gestione altamente efficace da parte del CEO e conseguentemente auspicano che il Dr. Carlo Messina possa garantire il suo ruolo di leadership nella Banca anche per i successivi mandati.
Infine, le Fondazioni hanno proposto, in linea con quanto evidenziato dal Consiglio uscente, la conferma degli emolumenti per i consiglieri che non siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione e l’incremento del compenso fisso specifico per i consiglieri che siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione nonché del compenso additivo del Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione.
Sviluppo del territorio
Aperto il bando Fairplay (terza sessione erogativa 2025)
28 Marzo 2025
Per l’area Sviluppo del territorio (settore Educazione, istruzione e formazione) e la missione “Formazione del capitale umano”, con specifico riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile SDG n° 4 “Istruzione di qualità” e SDG n° 9 “Imprese, innovazione e infrastrutture”, il bando Fairplay accessibile fino al 5 maggio rende disponibili risorse per 150.000 euro allo scopo di:
promuovere l’idea di sport inclusivo, aperto a tutti, capace di incidere positivamente sulla coesione sociale della comunità territoriale;
incentivare la rigenerazione di spazi in un’ottica di condivisione e cura del bene comune;
favorire la diffusione di valori educativi e corretti stili di vita.
Acri lancia il Premio GenP – Giovani che partecipano
13 Giugno 2025
Aperte fino al 14 settembre le candidature al premio per le organizzazioni del Terzo settore che incentivano la partecipazione giovanile
Non è vero che i giovani non partecipano e non si impegnano a migliorare il Paese. Lo fanno, ma non sempre all’interno delle organizzazioni tradizionali del Terzo settore. Sempre più spesso scelgono forme di impegno fluide, informali, legate a cause specifiche – come l’ambiente, i diritti civili e la giustizia sociale – e lontane da strutture composte e guidate prevalentemente da persone di generazioni passate. In questo scenario, molte realtà del Terzo settore stanno cercando nuove strade per coinvolgere le nuove generazioni anche all’interno dei propri processi decisionali.
In questo scenario nasce “GenP – Giovani che partecipano”, un premio promosso da Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria, dedicato alle organizzazioni del Terzo settore composte da giovani che valorizzino il protagonismo giovanile. Il premio si rivolge a realtà i cui organi di amministrazione siano composti o coinvolgano giovani under 35, incentivando la loro partecipazione attiva nella progettazione e realizzazione dei progetti. Il premio intende infatti portare alla luce e dare visibilità a esperienze significative di partecipazione giovanile.
Le organizzazioni vincitrici riceveranno un contributo di 10mila euro ciascuna e saranno premiate nel corso di un evento nazionale che si terrà nel mese di dicembre 2025.
Le candidature sono aperte fino al 14 settembre 2025 sul sito ufficiale www.genp.it, dove sono disponibili il regolamento completo e il modulo di partecipazione.
A novembre verrà annunciata la shortlist delle 10 organizzazioni finaliste e, tra queste, una giuria composta da esperti del settore e rappresentanti di Acri selezionerà le 3 organizzazioni vincitrici.
I componenti della giuria:
Ferruccio de Bortoli, giornalista
Lucrezia Ferrara, Young Advisory Board Fondazione Compagnia di San Paolo
Luca Gori, presidente Commissione Innovazione sociale di Acri
Clara Morelli, autrice Will Media
Vanessa Pallucchi, portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore
Tommaso Salaroli, cofondatore e CEO di Scomodo
Michele Sciscioli, capo Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale
Media partner dell’iniziativa sono Vita e Will, mentre Percorsi di Secondo Welfare realizzerà e presenterà, in occasione dell’evento di premiazione, un’indagine sul tasso di under 35 nei Cda delle organizzazioni del Terzo settore.
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa
10 Giugno 2025
Assegnate 6 borse di studio per programmi di vita e di studio all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione Carisbo
Sono stati premiati, presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, i 6 studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura. I 6 studenti potranno vivere e studiare per un trimestre fino ad un anno scolastico all’estero, accolti in una famiglia e una scuola del luogo e assistiti dai volontari locali.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Fondazione Intercultura e Fondazione Carisbo che risale al 2020-2021 e, grazie ad essa, 62 studentesse e studenti delle scuole secondarie di II grado – a cui si aggiungono i 6 studenti premiati quest’anno – hanno finora potuto vivere un’esperienza autentica delle diversità e acquisire nuove competenze utili per la loro vita personale e professionale.
Alla cerimonia di premiazione è intervenuta Maila Quaglia, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Carisbo, insieme a Vincenzo Morlini, past Consigliere di Amministrazione di Intercultura, poi Direttore Esecutivo di Intercultura e poi Presidente internazionale di AFS, alle famiglie dei giovani ambasciatori nel mondo e ai volontari di Intercultura, che proprio in questi mesi si stanno occupando della formazione degli studenti in partenza per prepararli alla loro esperienza.
I vincitori sono:
Sara, iscritta al Liceo E. Fermi di Bologna e in partenza per un programma scolastico semestrale in Brasile;
Steven, iscritto al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Thailandia;
Geremia, iscritto all’IIS G. Bruno di Medicina e in partenza per un programma annuale in Lettonia;
Francesca, iscritta all’IIS Montessori-Da Vinci di Porretta Terme e in partenza per un programma annuale in Perù;
Sabrina, iscritta al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma annuale in Honduras;
Matteo, iscritto al Liceo L. Bassi di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Messico.
Emozionati e felici per il traguardo raggiunto, alcuni ragazzi hanno così commentato la vincita della borsa di studio.
Geremia: «Quando ho scoperto di aver vinto, ho sentito come un ritorno brusco al presente. Quella che fino a poco prima sembrava solo un’idea improbabile era diventata concreta. È stato uno shock di consapevolezza. Ero felice, ma allo stesso tempo ero offuscato da tante altre emozioni, compresa la paura iniziale. Marco Aurelioperò, affermava che “ciò che ostacola l’azione, la promuove”, come se fosse proprio l’attrito, a dare lo slancio. Così il timore, invece di essere un intralcio, è ciò che valorizza la scelta.»
Sabrina: «Ho deciso di accettare questa sfida perché volevo mettermi in gioco davvero. Sentivo il bisogno di uscire dalla mia routine e conoscere un altro modo di vivere. L’Honduras, con la sua cultura e la sua lingua completamente nuove per me, mi è sembrato il luogo perfetto per farlo. So che sarà difficile, ma credo che le sfide più grandi siano anche le più formative.» Con loro erano presenti anche due ex vincitrici del concorso Intercultura e della borsa di studio FormazionEuropa, Sara Bonora, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Brasile a.s. 2023-24 e Matilde Mazzanti, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Cile a.s. 2023-24.
Ricerca Ipsos: l’esperienza con Intercultura decisiva per la propria vita per il 68% degli ex partecipanti
Partire con Intercultura non è solo un soggiorno all’estero, ma un’esperienza che lascia il segno per tutta la vita. Un’indagine Ipsos su 958 ex studenti, oggi tra i 20 e i 64 anni, lo conferma. Il 68% riconosce un impatto decisivo sulla propria identità e attribuisce ai volontari un ruolo chiave nel proprio percorso di crescita personale. Vivere e studiare all’estero con Intercultura permette di sviluppare competenze trasversali, fondamentali sia nella vita personale che in quella professionale.
Il 58% ha scelto destinazioni non convenzionali tra cui l’Asia, l’America Latina e l’Africa sviluppando un atteggiamento di apertura alla diversità culturale e competenze linguistiche: tutti parlano almeno un’altra lingua oltre all’inglese. Le soft skills ne escono rafforzate: il 97% migliora le relazioni, l’89% diventa più autonomo e il 74% si sente pronto alle sfide del mondo di oggi.
Sul piano personale, chi ha vissuto l’esperienza Intercultura denota una grande attenzione e accettazione delle diversità e una coscienza sociale evoluta e sensibile a tematiche di equità. E infine, il 65% si dichiara felice della propria vita, un aspetto che deriva dalla maggiore consapevolezza delle proprie risorse e da una marcata adattabilità di fronte ai cambiamenti. Intercultura non è solo un viaggio, ma un investimento nel futuro di sé stessi e del mondo intero.
Persone
Al via il canale di cofinanziamento del Fondo per la Repubblica Digitale
26 Maggio 2025
L’iniziativa
Annunciata dall’Impresa socialeFondo per la Repubblica Digitalel’attivazione di un canale di cofinanziamento da 5 milioni di euro, destinato a sostenere progetti ed iniziative congiunte orientate allo sviluppo delle competenze digitali e all’inclusione sociale, economica e lavorativa dei cittadini.
L’iniziativa, parte del Piano Strategico 2025–2026 approvato dal Comitato di Indirizzo Strategico del Fondo per la Repubblica Digitale, rappresenta uno strumento innovativo per attivare collaborazioni strategiche tra enti pubblici, privati e del Terzo Settore, con l’obiettivo di amplificare l’impatto delle azioni formative sul territorio.
Il canale di cofinanziamento, che mira ad attrarre risorse supplementari coerenti con le finalità del Fondo per la Repubblica Digitale, vuole inoltre favorire un confronto positivo con le esperienze di altri soggetti, portando avanti collaborazioni strategiche per arricchire reciprocamente la conoscenza, le pratiche e le esperienze sui temi relativi alla formazione e all’inclusione digitale. Questo approccio permette di amplificare l’impatto delle iniziative sostenute e di rafforzare la consapevolezza sul valore dell’investimento e della collaborazione per promuovere la formazione digitale e il reinserimento sociale delle categorie più fragili. Oltre a generare un effetto leva sulle risorse economiche messe in campo dal Fondo per la Repubblica Digitale e dagli interlocutori coinvolti, l’apertura del canale di cofinanziamento mira anche a sperimentare forme di innovazione, sia negli ambiti di intervento sia nelle modalità operative o metodologiche scelte.
Modalità di partecipazione
Il canale di cofinanziamento è aperto a soggetti pubblici e privati, con o senza scopo di lucro. Le iniziative e le progettualità promosse dovranno focalizzarsi su tematiche di interesse condiviso, attraverso tre modalità operative:
bandi pubblici elaborati e promossi congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori in funzione di enti erogatori;
progetti proposti direttamente da enti del Terzo Settore e sostenuti, almeno al 50%, da risorse interne e/o esterne provenienti da uno o più cofinanziatori;
iniziative elaborate e promosse congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori per la realizzazione di opportunità rivolte alla collettività in linea con la mission del Fondo per la Repubblica Digitale.
Il processo di selezione si articola in due momenti: una prima fase, in cui i soggetti interessati presentano la propria idea progettuale e una seconda fase, riservata esclusivamente alle idee ritenute idonee, in cui si procederà con la progettazione esecutiva. I criteri di selezione includono: coerenza con la missione del Fondo, originalità della proposta, assenza di contenuti già sottoposti o respinti, e assenza di interventi per l’acquisto e la costruzione di infrastrutture o esclusivamente finalizzate alla ricerca.
Le proposte potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili.
Risorse disponibili
Il Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale ha stanziato in totale 5 milioni di euro.
Fondazione, Comune e Chiesa di Bologna insieme per il progetto Bologna Serena per gli anziani
19 Maggio 2025
Investimento complessivo da 9 milioni di euro in tre anni per un progetto sulla qualità della vita delle persone over 65. Villa Serena come punto di riferimento per persone anziane
A Bologna la popolazione over 65, conta circa 96.000 persone, sono il 25% della popolazione. Saranno oltre 100 mila tra dieci anni e 109 mila tra venti. Di questi, quasi 55.000 hanno più di 75 anni e 36.000 superano gli 80 anni, mentre i centenari si avvicinano alle 250 unità. I livelli di autosufficienza non dipendono solo dall’età, ma diminuiscono con l’invecchiamento. Dall’indagine sulla qualità della vita realizzata dal Comune di Bologna sappiamo che oggi le persone che dichiarano di prendersi cura di un anziano sopra i 75 anni sono stimate in 17 mila. Il 33% degli over 65 a Bologna oggi abita da solo, percentuale che sale al 50% per gli over 80.
Da questi dati e da questa tendenza all’invecchiamento della popolazione e quindi dell’aspettativa di vita in città, parte il progettoBologna Serena per gli anziani.
Bologna Serena per gli anziani è il nuovo progetto con il quale Fondazione Carisbo, Comune e Chiesa di Bologna collaboreranno nei prossimi tre anni, a partire dal 2025, nel realizzare servizi di supporto, assistenza e inclusione sociale dedicati alla popolazione anziana e ai caregiver, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli over 65.
Bologna Serena per gli anziani ha gli obiettivi di:
innovare e rafforzare le risposte del sistema dei servizi mirati a rispondere ai bisogni della terza età;
sperimentare nuove risposte al cambiamento dei bisogni espressi dalla popolazione anziana alla luce delle mutazioni sociali e demografiche;
aggregare istituzioni, soggetti del terzo settore e comunità nel progettare e realizzare insieme un nuovo welfare per gli anziani.
Questi obiettivi saranno realizzati lungo tre assi strategici:
il domicilio come prospettiva prioritaria per il benessere dell’anziano;
la valorizzazione del ruolo del caregiver familiare e delle assistenti familiari;
la risposta a chi non entra nelle strutture residenziali sociosanitarie.
La convenzionetra gli enti sarà approvata nella prossima Giunta e prevede un investimento da parte della Fondazione Carisbo, che partecipa alla redazione delle linee guida e alle azioni, allo sviluppo, monitoraggio e valutazione del progetto, pari a 4,25 milioni di euro nell’arco di un triennio (di cui 1,25 milioni nel 2025, 1,5 milioni per il 2026 e 1,5 per il 2027).
Il Comune attuerà il progetto secondo le linee guida concordate, cofinanziandolo con ulteriori interventi nell’ambito delle risorse del proprio bilancio, per un valore di altri 4,5 milioni di euro nel triennio 2025/2027.
Questi fondi, pari a 9 milioni di euro in 3 anni, saranno destinati alle attività previste e gli enti collaboreranno nella gestione e il coordinamento delle azioni in collaborazione con gli enti e i soggetti del territorio garantendo la partecipazione della rete socio-sanitaria, in particolare Ausl di Bologna e Asp Città di Bologna, mentre la Chiesa di Bologna si impegna a collaborare al monitoraggio del progetto in sinergia con i propri servizi di ascolto territoriale.
Questo budget sarà suddiviso nel triennio su varie linee progettuali che riguardano:
interventi per i caregiver;
costruire una comunità dementia friendly;
potenziamento di telecontrollo, teleassistenza, telecompagnia;
servizi sociosanitari aperti;
promozione dell’invecchiamento in salute;
la creazione di un luogo e un team di riferimento in città sulle politiche per gli anziani.
A Villa Serena un punto di riferimento sulle politiche per le persone anziane
Sarà Villa Serena il punto di riferimento dove realizzare un luogo fisico in città per le famiglie, i cittadini, le associazioni e la comunità professionale sulle politiche per gli anziani. Lo spazio potrà essere allestito con mostre a tema, materiale informativo sulle opportunità esistenti, punti di informazione e orientamento per gli anziani sui temi della salute e dei servizi, uffici da dedicare all’organizzazione di eventi, gite o vacanze, locali e spazi aperti per lo svolgimento di attività di socializzazione, culturali e sportive.
Sarà sede di un team dedicato all’analisi del fenomeno dell’invecchiamento demografico e alla creazione di progettazioni innovative a partire dalla raccolta di dati affidabili e comparabili per monitorare i progressi delle azioni messe in campo e per la definizione delle politiche in questo ambito. Le nuove informazioni raccolte sui caregiver potranno offrire una maggior conoscenza delle conseguenze dell’assistenza informale sullo stress di chi si prende cura dei propri familiari, sulle diseguaglianze di genere ad esse connesse, sull’effettiva capacità di accesso ai servizi per le long term care, sulle diseguaglianze territoriali e servire alla produzione di conoscenze da mettere a disposizione della città per costruire il futuro welfare per gli anziani a Bologna.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo entra a far parte del Consorzio BI-REX di Bologna
23 Aprile 2025
Fondazione Carisbo annuncia la sua adesione al Consorzio BI-REX Big Data Innovation & Research Excellence, Competence Center nazionale e soggetto attuatore del Pnrr ad alta specializzazione sui Big Data, Industria 4.0 e Transizione 5.0.
La convenzione siglata, della durata di 3 anni e rinnovabile, darà avvio a forme di collaborazione sinergica, particolarmente focalizzate su iniziative per lo sviluppo economico del territorio, tramite la promozione di attività nell’ambito di Industria 4.0 di ricerca applicata, l’attivazione di progetti di innovazione e supporto all’imprenditorialità, nonché la messa a punto di percorsi di incubazione, accelerazione, orientamento e formazione.
Fondazione Carisbo e Consorzio BI-REX saranno così impegnate nella partecipazione congiunta a bandi europei, nazionali, regionali per la realizzazione di progetti di ricerca e formazione, attivando programmi di incubazione e accelerazione d’impresa, sostenendo la partecipazione delle rispettive startup a iniziative di networking e favorendone l’accesso, tramite tariffe agevolate, agli spazi di coworking nelle rispettive strutture.
Fondazione Carisbo è una fondazione di origine bancaria che persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo del territorio metropolitano di Bologna. Con il progetto BIGBO – Boost Innovation Garage, polo dedicato ai talenti, all’innovazione e alla trasformazione digitale, la Fondazione contribuisce nel diffondere una cultura imprenditoriale innovativa, generando un impatto tangibile e creando nuove opportunità di lavoro. BIGBO offre spazi di lavoro flessibili, multifunzionali e organizza tavole rotonde ed eventi incentrati su innovazione e tecnologia, programmi di accelerazione, attività di collegamento tra aziende consolidate e startup.
Il Competence Center BI-REX, con sede a Bologna, si configura come Public Private Partnership che raccoglie 64 player tra Università, Centri di Ricerca e Imprese di eccellenza, con l’obiettivo di supportare le aziende nei processi di innovazione, trasformazione digitale e sostenibilità, favorendo l’adozione delle tecnologie Industria 4.0 e 5.0 e il trasferimento tecnologico attraverso una vasta serie di servizi. Principale valore aggiunto di BI-REX è rappresentato dalla Linea Pilota, fabbrica digitale interconnessa completamente a disposizione delle imprese, in cui le tecnologie 4.0 and 5.0 sono integrate con quelle tradizionali.
Persone
Pubblicato il bando “Dritti al Punto” del Fondo per la Repubblica Digitale
22 Aprile 2025
Il contesto italiano
Lo sviluppo delle competenze digitali è uno degli obiettivi strategici dell’Unione europea, che mira a dotare almeno l’80% dei cittadini tra i 16 e i 74 anni di competenze digitali di base entro il 2030. A guidare questo processo è il quadro europeoDigComp 2.2, che individua cinque aree chiave – dalla sicurezza informatica, alla creazione di contenuti – ritenute essenziali per una piena partecipazione alla vita sociale e professionale. L’Italia, tuttavia, registra un significativo ritardo rispetto alla media UE: nel 2023 solo il 46% degli adulti possedeva competenze digitali almeno di base.
Il quadro è aggravato da divari generazionali e territoriali: tra i giovani (16-24 anni) la quota sale al 59%, mentre tra gli over 65 crolla al 19%, con le regioni del Sud ampiamente sotto la media UE (34%). Per colmare il ritardo, il PNRR ha attivato la misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, con l’obiettivo di formare 2 milioni di cittadini entro il 2026 attraverso 3000 Punti Digitale Facile. Sebbene la rete dei punti sia stata attivata, a marzo 2025, sono stati raggiunti circa 760 mila cittadini, pari al 38% dell’obiettivo, con risultati disomogenei tra le diverse regioni.
Bando Dritti al Punto
Il bando intende sostenere progetti di formazione all’interno dei Punti Digitale Facile, integrando le attività già pianificate e realizzate nell’ambito della misura M1C1 1.7.2 “Rete dei servizi di facilitazione digitale” del PNRR, al fine di potenziarne l’offerta formativa.
In particolare, si intende selezionare progetti formativi rivolti a tutti i cittadini, incentrati sui temi individuati dal quadro europeo DigComp 2.2, come l’alfabetizzazione su informazione e dati, ovvero la capacità di analizzare criticamente fonti e contenuti online e distinguere le informazioni affidabili dalle fake news; la sicurezza informatica, intesa come consapevolezza dei rischi digitali e capacità di proteggere dispositivi e dati personali; la creazione di contenuti digitali, anche con il supporto dell’Intelligenza Artificiale, promuovendo un uso consapevole e responsabile degli strumenti digitali e una riflessione sulle implicazioni etiche, sociali e legali dell’IA; infine, la comunicazione e collaborazione attraverso le tecnologie digitali, per incentivare l’uso attivo dei servizi digitali pubblici e privati (come l’uso di app quali Io e IT-Wallet, o servizi come Identità digitale, Domicilio digitale e Fascicolo sanitario elettronico), sviluppando strategie comunicative efficaci e inclusive nei diversi ambienti digitali.
Chi può partecipare
Le proposte possono essere presentate da Soggetti attuatori o Soggetti sub-attuatori della misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, che si occupino direttamente o indirettamente – per tramite di Soggetti realizzatori – della gestione di almeno un Punto Digitale Facile, o ancora da Soggetti realizzatori della misura, intesi come enti privati che abbiano sottoscritto un’apposita convenzione/contratto con un Soggetto attuatore/sub-attuatore per la co-gestione e co-progettazione delle attività presso uno o più Punti Digitale Facile.
Le proposte progettuali, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma Re@dy, entro le ore 11 del30 maggio 2025.
Composizione della lista congiunta di candidati al Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025/2026/2027 di Intesa Sanpaolo S.p.A.
28 Marzo 2025
Le Fondazioni aderenti al patto parasociale di consultazione e voto sottoscritto l’11 novembre 2024 in relazione all’Assemblea di Intesa Sanpaolo convocata per il 29 aprile 2025, anche sulla base degli orientamenti manifestati dal Consiglio di Amministrazione uscente della Banca per la composizione della lista dei candidati alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025−2027 e con l’intento di assicurare:
la composizione quantitativamente ottimale, avuto riguardo alla complessità organizzativa, di operatività e di governance della Banca e alle valutazioni espresse sulle dinamiche di funzionamento dell’Organo collegiale;
la continuità di azione ed il mantenimento del patrimonio informativo e di esperienze acquisito nel corso dei precedenti mandati;
un riscontro concreto alle esigenze di continuare a esprimere scelte di elevata qualità, diversità, complementarità e di integrare nuove competenze strategiche, professionalità e personalità, al fine di dare continuità alle capacità di approfondimento e di dibattito in tutte le complesse materie di competenza del Consiglio e del Comitato per il Controllo sulla Gestione, e permettere un’adeguata costituzione e funzionalità dei Comitati endo−consiliari;
hanno depositato in data 27 marzo 2025 la seguente lista di 17 candidati così articolata:
SEZIONE 1
GIAN MARIA GROS-PIETRO
PAOLA TAGLIAVINI
CARLO MESSINA
MARIANGELA ZAPPIA
FRANCO CERUTI
PAOLO MARIA VITTORIO GRANDI
LUCIANO NEBBIA
LIANA LOGIURATO
PIETRO PREVITALI
MARIA ALESSANDRA STEFANELLI
BRUNO MARIA PARIGI
DONATELLA BUSSO
SILVIA MERLO
PAOLO MESSA
SEZIONE 2
FABRIZIO MOSCA
MARIELLA TAGLIABUE
MAURA CAMPRA
Nel medesimo contesto, le Fondazioni hanno proposto (i) di determinare in 19 il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da nominare, (ii) di riconfermare il Prof. Gian Maria Gros−Pietro quale Presidente del Consiglio di Amministrazione e (iii) di nominare la Prof.a Paola Tagliavini quale Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione; nonché (iv) di indicare il Dott. Carlo Messina come profilo ideale per la posizione di Consigliere Delegato e CEO, nell’ambito della lista presentata, ferme restando le piene prerogative proprie del Consiglio di Amministrazione che sarà nominato, in ragione dei poteri definiti dallo Statuto sociale.
Alla luce dei risultati conseguiti nell’ultimo decennio dalla Banca, che hanno posto Intesa Sanpaolo in una posizione di vertice assoluto tra le banche europee, sia per l’affidabilità sia per il sostegno allo sviluppo del Paese, i Presidenti delle Fondazioni, nella loro connaturata rappresentanza di azionisti istituzionali di lungo termine, esprimono vivo apprezzamento per la visione e la gestione altamente efficace da parte del CEO e conseguentemente auspicano che il Dr. Carlo Messina possa garantire il suo ruolo di leadership nella Banca anche per i successivi mandati.
Infine, le Fondazioni hanno proposto, in linea con quanto evidenziato dal Consiglio uscente, la conferma degli emolumenti per i consiglieri che non siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione e l’incremento del compenso fisso specifico per i consiglieri che siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione nonché del compenso additivo del Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione.
Sviluppo del territorio
Aperto il bando Fairplay (terza sessione erogativa 2025)
28 Marzo 2025
Per l’area Sviluppo del territorio (settore Educazione, istruzione e formazione) e la missione “Formazione del capitale umano”, con specifico riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile SDG n° 4 “Istruzione di qualità” e SDG n° 9 “Imprese, innovazione e infrastrutture”, il bando Fairplay accessibile fino al 5 maggio rende disponibili risorse per 150.000 euro allo scopo di:
promuovere l’idea di sport inclusivo, aperto a tutti, capace di incidere positivamente sulla coesione sociale della comunità territoriale;
incentivare la rigenerazione di spazi in un’ottica di condivisione e cura del bene comune;
favorire la diffusione di valori educativi e corretti stili di vita.
Acri lancia il Premio GenP – Giovani che partecipano
13 Giugno 2025
Aperte fino al 14 settembre le candidature al premio per le organizzazioni del Terzo settore che incentivano la partecipazione giovanile
Non è vero che i giovani non partecipano e non si impegnano a migliorare il Paese. Lo fanno, ma non sempre all’interno delle organizzazioni tradizionali del Terzo settore. Sempre più spesso scelgono forme di impegno fluide, informali, legate a cause specifiche – come l’ambiente, i diritti civili e la giustizia sociale – e lontane da strutture composte e guidate prevalentemente da persone di generazioni passate. In questo scenario, molte realtà del Terzo settore stanno cercando nuove strade per coinvolgere le nuove generazioni anche all’interno dei propri processi decisionali.
In questo scenario nasce “GenP – Giovani che partecipano”, un premio promosso da Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria, dedicato alle organizzazioni del Terzo settore composte da giovani che valorizzino il protagonismo giovanile. Il premio si rivolge a realtà i cui organi di amministrazione siano composti o coinvolgano giovani under 35, incentivando la loro partecipazione attiva nella progettazione e realizzazione dei progetti. Il premio intende infatti portare alla luce e dare visibilità a esperienze significative di partecipazione giovanile.
Le organizzazioni vincitrici riceveranno un contributo di 10mila euro ciascuna e saranno premiate nel corso di un evento nazionale che si terrà nel mese di dicembre 2025.
Le candidature sono aperte fino al 14 settembre 2025 sul sito ufficiale www.genp.it, dove sono disponibili il regolamento completo e il modulo di partecipazione.
A novembre verrà annunciata la shortlist delle 10 organizzazioni finaliste e, tra queste, una giuria composta da esperti del settore e rappresentanti di Acri selezionerà le 3 organizzazioni vincitrici.
I componenti della giuria:
Ferruccio de Bortoli, giornalista
Lucrezia Ferrara, Young Advisory Board Fondazione Compagnia di San Paolo
Luca Gori, presidente Commissione Innovazione sociale di Acri
Clara Morelli, autrice Will Media
Vanessa Pallucchi, portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore
Tommaso Salaroli, cofondatore e CEO di Scomodo
Michele Sciscioli, capo Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale
Media partner dell’iniziativa sono Vita e Will, mentre Percorsi di Secondo Welfare realizzerà e presenterà, in occasione dell’evento di premiazione, un’indagine sul tasso di under 35 nei Cda delle organizzazioni del Terzo settore.
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa
10 Giugno 2025
Assegnate 6 borse di studio per programmi di vita e di studio all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione Carisbo
Sono stati premiati, presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, i 6 studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura. I 6 studenti potranno vivere e studiare per un trimestre fino ad un anno scolastico all’estero, accolti in una famiglia e una scuola del luogo e assistiti dai volontari locali.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Fondazione Intercultura e Fondazione Carisbo che risale al 2020-2021 e, grazie ad essa, 62 studentesse e studenti delle scuole secondarie di II grado – a cui si aggiungono i 6 studenti premiati quest’anno – hanno finora potuto vivere un’esperienza autentica delle diversità e acquisire nuove competenze utili per la loro vita personale e professionale.
Alla cerimonia di premiazione è intervenuta Maila Quaglia, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Carisbo, insieme a Vincenzo Morlini, past Consigliere di Amministrazione di Intercultura, poi Direttore Esecutivo di Intercultura e poi Presidente internazionale di AFS, alle famiglie dei giovani ambasciatori nel mondo e ai volontari di Intercultura, che proprio in questi mesi si stanno occupando della formazione degli studenti in partenza per prepararli alla loro esperienza.
I vincitori sono:
Sara, iscritta al Liceo E. Fermi di Bologna e in partenza per un programma scolastico semestrale in Brasile;
Steven, iscritto al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Thailandia;
Geremia, iscritto all’IIS G. Bruno di Medicina e in partenza per un programma annuale in Lettonia;
Francesca, iscritta all’IIS Montessori-Da Vinci di Porretta Terme e in partenza per un programma annuale in Perù;
Sabrina, iscritta al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma annuale in Honduras;
Matteo, iscritto al Liceo L. Bassi di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Messico.
Emozionati e felici per il traguardo raggiunto, alcuni ragazzi hanno così commentato la vincita della borsa di studio.
Geremia: «Quando ho scoperto di aver vinto, ho sentito come un ritorno brusco al presente. Quella che fino a poco prima sembrava solo un’idea improbabile era diventata concreta. È stato uno shock di consapevolezza. Ero felice, ma allo stesso tempo ero offuscato da tante altre emozioni, compresa la paura iniziale. Marco Aurelioperò, affermava che “ciò che ostacola l’azione, la promuove”, come se fosse proprio l’attrito, a dare lo slancio. Così il timore, invece di essere un intralcio, è ciò che valorizza la scelta.»
Sabrina: «Ho deciso di accettare questa sfida perché volevo mettermi in gioco davvero. Sentivo il bisogno di uscire dalla mia routine e conoscere un altro modo di vivere. L’Honduras, con la sua cultura e la sua lingua completamente nuove per me, mi è sembrato il luogo perfetto per farlo. So che sarà difficile, ma credo che le sfide più grandi siano anche le più formative.» Con loro erano presenti anche due ex vincitrici del concorso Intercultura e della borsa di studio FormazionEuropa, Sara Bonora, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Brasile a.s. 2023-24 e Matilde Mazzanti, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Cile a.s. 2023-24.
Ricerca Ipsos: l’esperienza con Intercultura decisiva per la propria vita per il 68% degli ex partecipanti
Partire con Intercultura non è solo un soggiorno all’estero, ma un’esperienza che lascia il segno per tutta la vita. Un’indagine Ipsos su 958 ex studenti, oggi tra i 20 e i 64 anni, lo conferma. Il 68% riconosce un impatto decisivo sulla propria identità e attribuisce ai volontari un ruolo chiave nel proprio percorso di crescita personale. Vivere e studiare all’estero con Intercultura permette di sviluppare competenze trasversali, fondamentali sia nella vita personale che in quella professionale.
Il 58% ha scelto destinazioni non convenzionali tra cui l’Asia, l’America Latina e l’Africa sviluppando un atteggiamento di apertura alla diversità culturale e competenze linguistiche: tutti parlano almeno un’altra lingua oltre all’inglese. Le soft skills ne escono rafforzate: il 97% migliora le relazioni, l’89% diventa più autonomo e il 74% si sente pronto alle sfide del mondo di oggi.
Sul piano personale, chi ha vissuto l’esperienza Intercultura denota una grande attenzione e accettazione delle diversità e una coscienza sociale evoluta e sensibile a tematiche di equità. E infine, il 65% si dichiara felice della propria vita, un aspetto che deriva dalla maggiore consapevolezza delle proprie risorse e da una marcata adattabilità di fronte ai cambiamenti. Intercultura non è solo un viaggio, ma un investimento nel futuro di sé stessi e del mondo intero.
Persone
Al via il canale di cofinanziamento del Fondo per la Repubblica Digitale
26 Maggio 2025
L’iniziativa
Annunciata dall’Impresa socialeFondo per la Repubblica Digitalel’attivazione di un canale di cofinanziamento da 5 milioni di euro, destinato a sostenere progetti ed iniziative congiunte orientate allo sviluppo delle competenze digitali e all’inclusione sociale, economica e lavorativa dei cittadini.
L’iniziativa, parte del Piano Strategico 2025–2026 approvato dal Comitato di Indirizzo Strategico del Fondo per la Repubblica Digitale, rappresenta uno strumento innovativo per attivare collaborazioni strategiche tra enti pubblici, privati e del Terzo Settore, con l’obiettivo di amplificare l’impatto delle azioni formative sul territorio.
Il canale di cofinanziamento, che mira ad attrarre risorse supplementari coerenti con le finalità del Fondo per la Repubblica Digitale, vuole inoltre favorire un confronto positivo con le esperienze di altri soggetti, portando avanti collaborazioni strategiche per arricchire reciprocamente la conoscenza, le pratiche e le esperienze sui temi relativi alla formazione e all’inclusione digitale. Questo approccio permette di amplificare l’impatto delle iniziative sostenute e di rafforzare la consapevolezza sul valore dell’investimento e della collaborazione per promuovere la formazione digitale e il reinserimento sociale delle categorie più fragili. Oltre a generare un effetto leva sulle risorse economiche messe in campo dal Fondo per la Repubblica Digitale e dagli interlocutori coinvolti, l’apertura del canale di cofinanziamento mira anche a sperimentare forme di innovazione, sia negli ambiti di intervento sia nelle modalità operative o metodologiche scelte.
Modalità di partecipazione
Il canale di cofinanziamento è aperto a soggetti pubblici e privati, con o senza scopo di lucro. Le iniziative e le progettualità promosse dovranno focalizzarsi su tematiche di interesse condiviso, attraverso tre modalità operative:
bandi pubblici elaborati e promossi congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori in funzione di enti erogatori;
progetti proposti direttamente da enti del Terzo Settore e sostenuti, almeno al 50%, da risorse interne e/o esterne provenienti da uno o più cofinanziatori;
iniziative elaborate e promosse congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori per la realizzazione di opportunità rivolte alla collettività in linea con la mission del Fondo per la Repubblica Digitale.
Il processo di selezione si articola in due momenti: una prima fase, in cui i soggetti interessati presentano la propria idea progettuale e una seconda fase, riservata esclusivamente alle idee ritenute idonee, in cui si procederà con la progettazione esecutiva. I criteri di selezione includono: coerenza con la missione del Fondo, originalità della proposta, assenza di contenuti già sottoposti o respinti, e assenza di interventi per l’acquisto e la costruzione di infrastrutture o esclusivamente finalizzate alla ricerca.
Le proposte potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili.
Risorse disponibili
Il Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale ha stanziato in totale 5 milioni di euro.
Fondazione, Comune e Chiesa di Bologna insieme per il progetto Bologna Serena per gli anziani
19 Maggio 2025
Investimento complessivo da 9 milioni di euro in tre anni per un progetto sulla qualità della vita delle persone over 65. Villa Serena come punto di riferimento per persone anziane
A Bologna la popolazione over 65, conta circa 96.000 persone, sono il 25% della popolazione. Saranno oltre 100 mila tra dieci anni e 109 mila tra venti. Di questi, quasi 55.000 hanno più di 75 anni e 36.000 superano gli 80 anni, mentre i centenari si avvicinano alle 250 unità. I livelli di autosufficienza non dipendono solo dall’età, ma diminuiscono con l’invecchiamento. Dall’indagine sulla qualità della vita realizzata dal Comune di Bologna sappiamo che oggi le persone che dichiarano di prendersi cura di un anziano sopra i 75 anni sono stimate in 17 mila. Il 33% degli over 65 a Bologna oggi abita da solo, percentuale che sale al 50% per gli over 80.
Da questi dati e da questa tendenza all’invecchiamento della popolazione e quindi dell’aspettativa di vita in città, parte il progettoBologna Serena per gli anziani.
Bologna Serena per gli anziani è il nuovo progetto con il quale Fondazione Carisbo, Comune e Chiesa di Bologna collaboreranno nei prossimi tre anni, a partire dal 2025, nel realizzare servizi di supporto, assistenza e inclusione sociale dedicati alla popolazione anziana e ai caregiver, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli over 65.
Bologna Serena per gli anziani ha gli obiettivi di:
innovare e rafforzare le risposte del sistema dei servizi mirati a rispondere ai bisogni della terza età;
sperimentare nuove risposte al cambiamento dei bisogni espressi dalla popolazione anziana alla luce delle mutazioni sociali e demografiche;
aggregare istituzioni, soggetti del terzo settore e comunità nel progettare e realizzare insieme un nuovo welfare per gli anziani.
Questi obiettivi saranno realizzati lungo tre assi strategici:
il domicilio come prospettiva prioritaria per il benessere dell’anziano;
la valorizzazione del ruolo del caregiver familiare e delle assistenti familiari;
la risposta a chi non entra nelle strutture residenziali sociosanitarie.
La convenzionetra gli enti sarà approvata nella prossima Giunta e prevede un investimento da parte della Fondazione Carisbo, che partecipa alla redazione delle linee guida e alle azioni, allo sviluppo, monitoraggio e valutazione del progetto, pari a 4,25 milioni di euro nell’arco di un triennio (di cui 1,25 milioni nel 2025, 1,5 milioni per il 2026 e 1,5 per il 2027).
Il Comune attuerà il progetto secondo le linee guida concordate, cofinanziandolo con ulteriori interventi nell’ambito delle risorse del proprio bilancio, per un valore di altri 4,5 milioni di euro nel triennio 2025/2027.
Questi fondi, pari a 9 milioni di euro in 3 anni, saranno destinati alle attività previste e gli enti collaboreranno nella gestione e il coordinamento delle azioni in collaborazione con gli enti e i soggetti del territorio garantendo la partecipazione della rete socio-sanitaria, in particolare Ausl di Bologna e Asp Città di Bologna, mentre la Chiesa di Bologna si impegna a collaborare al monitoraggio del progetto in sinergia con i propri servizi di ascolto territoriale.
Questo budget sarà suddiviso nel triennio su varie linee progettuali che riguardano:
interventi per i caregiver;
costruire una comunità dementia friendly;
potenziamento di telecontrollo, teleassistenza, telecompagnia;
servizi sociosanitari aperti;
promozione dell’invecchiamento in salute;
la creazione di un luogo e un team di riferimento in città sulle politiche per gli anziani.
A Villa Serena un punto di riferimento sulle politiche per le persone anziane
Sarà Villa Serena il punto di riferimento dove realizzare un luogo fisico in città per le famiglie, i cittadini, le associazioni e la comunità professionale sulle politiche per gli anziani. Lo spazio potrà essere allestito con mostre a tema, materiale informativo sulle opportunità esistenti, punti di informazione e orientamento per gli anziani sui temi della salute e dei servizi, uffici da dedicare all’organizzazione di eventi, gite o vacanze, locali e spazi aperti per lo svolgimento di attività di socializzazione, culturali e sportive.
Sarà sede di un team dedicato all’analisi del fenomeno dell’invecchiamento demografico e alla creazione di progettazioni innovative a partire dalla raccolta di dati affidabili e comparabili per monitorare i progressi delle azioni messe in campo e per la definizione delle politiche in questo ambito. Le nuove informazioni raccolte sui caregiver potranno offrire una maggior conoscenza delle conseguenze dell’assistenza informale sullo stress di chi si prende cura dei propri familiari, sulle diseguaglianze di genere ad esse connesse, sull’effettiva capacità di accesso ai servizi per le long term care, sulle diseguaglianze territoriali e servire alla produzione di conoscenze da mettere a disposizione della città per costruire il futuro welfare per gli anziani a Bologna.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo entra a far parte del Consorzio BI-REX di Bologna
23 Aprile 2025
Fondazione Carisbo annuncia la sua adesione al Consorzio BI-REX Big Data Innovation & Research Excellence, Competence Center nazionale e soggetto attuatore del Pnrr ad alta specializzazione sui Big Data, Industria 4.0 e Transizione 5.0.
La convenzione siglata, della durata di 3 anni e rinnovabile, darà avvio a forme di collaborazione sinergica, particolarmente focalizzate su iniziative per lo sviluppo economico del territorio, tramite la promozione di attività nell’ambito di Industria 4.0 di ricerca applicata, l’attivazione di progetti di innovazione e supporto all’imprenditorialità, nonché la messa a punto di percorsi di incubazione, accelerazione, orientamento e formazione.
Fondazione Carisbo e Consorzio BI-REX saranno così impegnate nella partecipazione congiunta a bandi europei, nazionali, regionali per la realizzazione di progetti di ricerca e formazione, attivando programmi di incubazione e accelerazione d’impresa, sostenendo la partecipazione delle rispettive startup a iniziative di networking e favorendone l’accesso, tramite tariffe agevolate, agli spazi di coworking nelle rispettive strutture.
Fondazione Carisbo è una fondazione di origine bancaria che persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo del territorio metropolitano di Bologna. Con il progetto BIGBO – Boost Innovation Garage, polo dedicato ai talenti, all’innovazione e alla trasformazione digitale, la Fondazione contribuisce nel diffondere una cultura imprenditoriale innovativa, generando un impatto tangibile e creando nuove opportunità di lavoro. BIGBO offre spazi di lavoro flessibili, multifunzionali e organizza tavole rotonde ed eventi incentrati su innovazione e tecnologia, programmi di accelerazione, attività di collegamento tra aziende consolidate e startup.
Il Competence Center BI-REX, con sede a Bologna, si configura come Public Private Partnership che raccoglie 64 player tra Università, Centri di Ricerca e Imprese di eccellenza, con l’obiettivo di supportare le aziende nei processi di innovazione, trasformazione digitale e sostenibilità, favorendo l’adozione delle tecnologie Industria 4.0 e 5.0 e il trasferimento tecnologico attraverso una vasta serie di servizi. Principale valore aggiunto di BI-REX è rappresentato dalla Linea Pilota, fabbrica digitale interconnessa completamente a disposizione delle imprese, in cui le tecnologie 4.0 and 5.0 sono integrate con quelle tradizionali.
Persone
Pubblicato il bando “Dritti al Punto” del Fondo per la Repubblica Digitale
22 Aprile 2025
Il contesto italiano
Lo sviluppo delle competenze digitali è uno degli obiettivi strategici dell’Unione europea, che mira a dotare almeno l’80% dei cittadini tra i 16 e i 74 anni di competenze digitali di base entro il 2030. A guidare questo processo è il quadro europeoDigComp 2.2, che individua cinque aree chiave – dalla sicurezza informatica, alla creazione di contenuti – ritenute essenziali per una piena partecipazione alla vita sociale e professionale. L’Italia, tuttavia, registra un significativo ritardo rispetto alla media UE: nel 2023 solo il 46% degli adulti possedeva competenze digitali almeno di base.
Il quadro è aggravato da divari generazionali e territoriali: tra i giovani (16-24 anni) la quota sale al 59%, mentre tra gli over 65 crolla al 19%, con le regioni del Sud ampiamente sotto la media UE (34%). Per colmare il ritardo, il PNRR ha attivato la misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, con l’obiettivo di formare 2 milioni di cittadini entro il 2026 attraverso 3000 Punti Digitale Facile. Sebbene la rete dei punti sia stata attivata, a marzo 2025, sono stati raggiunti circa 760 mila cittadini, pari al 38% dell’obiettivo, con risultati disomogenei tra le diverse regioni.
Bando Dritti al Punto
Il bando intende sostenere progetti di formazione all’interno dei Punti Digitale Facile, integrando le attività già pianificate e realizzate nell’ambito della misura M1C1 1.7.2 “Rete dei servizi di facilitazione digitale” del PNRR, al fine di potenziarne l’offerta formativa.
In particolare, si intende selezionare progetti formativi rivolti a tutti i cittadini, incentrati sui temi individuati dal quadro europeo DigComp 2.2, come l’alfabetizzazione su informazione e dati, ovvero la capacità di analizzare criticamente fonti e contenuti online e distinguere le informazioni affidabili dalle fake news; la sicurezza informatica, intesa come consapevolezza dei rischi digitali e capacità di proteggere dispositivi e dati personali; la creazione di contenuti digitali, anche con il supporto dell’Intelligenza Artificiale, promuovendo un uso consapevole e responsabile degli strumenti digitali e una riflessione sulle implicazioni etiche, sociali e legali dell’IA; infine, la comunicazione e collaborazione attraverso le tecnologie digitali, per incentivare l’uso attivo dei servizi digitali pubblici e privati (come l’uso di app quali Io e IT-Wallet, o servizi come Identità digitale, Domicilio digitale e Fascicolo sanitario elettronico), sviluppando strategie comunicative efficaci e inclusive nei diversi ambienti digitali.
Chi può partecipare
Le proposte possono essere presentate da Soggetti attuatori o Soggetti sub-attuatori della misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, che si occupino direttamente o indirettamente – per tramite di Soggetti realizzatori – della gestione di almeno un Punto Digitale Facile, o ancora da Soggetti realizzatori della misura, intesi come enti privati che abbiano sottoscritto un’apposita convenzione/contratto con un Soggetto attuatore/sub-attuatore per la co-gestione e co-progettazione delle attività presso uno o più Punti Digitale Facile.
Le proposte progettuali, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma Re@dy, entro le ore 11 del30 maggio 2025.
Composizione della lista congiunta di candidati al Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025/2026/2027 di Intesa Sanpaolo S.p.A.
28 Marzo 2025
Le Fondazioni aderenti al patto parasociale di consultazione e voto sottoscritto l’11 novembre 2024 in relazione all’Assemblea di Intesa Sanpaolo convocata per il 29 aprile 2025, anche sulla base degli orientamenti manifestati dal Consiglio di Amministrazione uscente della Banca per la composizione della lista dei candidati alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025−2027 e con l’intento di assicurare:
la composizione quantitativamente ottimale, avuto riguardo alla complessità organizzativa, di operatività e di governance della Banca e alle valutazioni espresse sulle dinamiche di funzionamento dell’Organo collegiale;
la continuità di azione ed il mantenimento del patrimonio informativo e di esperienze acquisito nel corso dei precedenti mandati;
un riscontro concreto alle esigenze di continuare a esprimere scelte di elevata qualità, diversità, complementarità e di integrare nuove competenze strategiche, professionalità e personalità, al fine di dare continuità alle capacità di approfondimento e di dibattito in tutte le complesse materie di competenza del Consiglio e del Comitato per il Controllo sulla Gestione, e permettere un’adeguata costituzione e funzionalità dei Comitati endo−consiliari;
hanno depositato in data 27 marzo 2025 la seguente lista di 17 candidati così articolata:
SEZIONE 1
GIAN MARIA GROS-PIETRO
PAOLA TAGLIAVINI
CARLO MESSINA
MARIANGELA ZAPPIA
FRANCO CERUTI
PAOLO MARIA VITTORIO GRANDI
LUCIANO NEBBIA
LIANA LOGIURATO
PIETRO PREVITALI
MARIA ALESSANDRA STEFANELLI
BRUNO MARIA PARIGI
DONATELLA BUSSO
SILVIA MERLO
PAOLO MESSA
SEZIONE 2
FABRIZIO MOSCA
MARIELLA TAGLIABUE
MAURA CAMPRA
Nel medesimo contesto, le Fondazioni hanno proposto (i) di determinare in 19 il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da nominare, (ii) di riconfermare il Prof. Gian Maria Gros−Pietro quale Presidente del Consiglio di Amministrazione e (iii) di nominare la Prof.a Paola Tagliavini quale Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione; nonché (iv) di indicare il Dott. Carlo Messina come profilo ideale per la posizione di Consigliere Delegato e CEO, nell’ambito della lista presentata, ferme restando le piene prerogative proprie del Consiglio di Amministrazione che sarà nominato, in ragione dei poteri definiti dallo Statuto sociale.
Alla luce dei risultati conseguiti nell’ultimo decennio dalla Banca, che hanno posto Intesa Sanpaolo in una posizione di vertice assoluto tra le banche europee, sia per l’affidabilità sia per il sostegno allo sviluppo del Paese, i Presidenti delle Fondazioni, nella loro connaturata rappresentanza di azionisti istituzionali di lungo termine, esprimono vivo apprezzamento per la visione e la gestione altamente efficace da parte del CEO e conseguentemente auspicano che il Dr. Carlo Messina possa garantire il suo ruolo di leadership nella Banca anche per i successivi mandati.
Infine, le Fondazioni hanno proposto, in linea con quanto evidenziato dal Consiglio uscente, la conferma degli emolumenti per i consiglieri che non siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione e l’incremento del compenso fisso specifico per i consiglieri che siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione nonché del compenso additivo del Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione.
Sviluppo del territorio
Aperto il bando Fairplay (terza sessione erogativa 2025)
28 Marzo 2025
Per l’area Sviluppo del territorio (settore Educazione, istruzione e formazione) e la missione “Formazione del capitale umano”, con specifico riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile SDG n° 4 “Istruzione di qualità” e SDG n° 9 “Imprese, innovazione e infrastrutture”, il bando Fairplay accessibile fino al 5 maggio rende disponibili risorse per 150.000 euro allo scopo di:
promuovere l’idea di sport inclusivo, aperto a tutti, capace di incidere positivamente sulla coesione sociale della comunità territoriale;
incentivare la rigenerazione di spazi in un’ottica di condivisione e cura del bene comune;
favorire la diffusione di valori educativi e corretti stili di vita.
Acri lancia il Premio GenP – Giovani che partecipano
13 Giugno 2025
Aperte fino al 14 settembre le candidature al premio per le organizzazioni del Terzo settore che incentivano la partecipazione giovanile
Non è vero che i giovani non partecipano e non si impegnano a migliorare il Paese. Lo fanno, ma non sempre all’interno delle organizzazioni tradizionali del Terzo settore. Sempre più spesso scelgono forme di impegno fluide, informali, legate a cause specifiche – come l’ambiente, i diritti civili e la giustizia sociale – e lontane da strutture composte e guidate prevalentemente da persone di generazioni passate. In questo scenario, molte realtà del Terzo settore stanno cercando nuove strade per coinvolgere le nuove generazioni anche all’interno dei propri processi decisionali.
In questo scenario nasce “GenP – Giovani che partecipano”, un premio promosso da Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria, dedicato alle organizzazioni del Terzo settore composte da giovani che valorizzino il protagonismo giovanile. Il premio si rivolge a realtà i cui organi di amministrazione siano composti o coinvolgano giovani under 35, incentivando la loro partecipazione attiva nella progettazione e realizzazione dei progetti. Il premio intende infatti portare alla luce e dare visibilità a esperienze significative di partecipazione giovanile.
Le organizzazioni vincitrici riceveranno un contributo di 10mila euro ciascuna e saranno premiate nel corso di un evento nazionale che si terrà nel mese di dicembre 2025.
Le candidature sono aperte fino al 14 settembre 2025 sul sito ufficiale www.genp.it, dove sono disponibili il regolamento completo e il modulo di partecipazione.
A novembre verrà annunciata la shortlist delle 10 organizzazioni finaliste e, tra queste, una giuria composta da esperti del settore e rappresentanti di Acri selezionerà le 3 organizzazioni vincitrici.
I componenti della giuria:
Ferruccio de Bortoli, giornalista
Lucrezia Ferrara, Young Advisory Board Fondazione Compagnia di San Paolo
Luca Gori, presidente Commissione Innovazione sociale di Acri
Clara Morelli, autrice Will Media
Vanessa Pallucchi, portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore
Tommaso Salaroli, cofondatore e CEO di Scomodo
Michele Sciscioli, capo Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale
Media partner dell’iniziativa sono Vita e Will, mentre Percorsi di Secondo Welfare realizzerà e presenterà, in occasione dell’evento di premiazione, un’indagine sul tasso di under 35 nei Cda delle organizzazioni del Terzo settore.
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa
10 Giugno 2025
Assegnate 6 borse di studio per programmi di vita e di studio all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione Carisbo
Sono stati premiati, presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, i 6 studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura. I 6 studenti potranno vivere e studiare per un trimestre fino ad un anno scolastico all’estero, accolti in una famiglia e una scuola del luogo e assistiti dai volontari locali.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Fondazione Intercultura e Fondazione Carisbo che risale al 2020-2021 e, grazie ad essa, 62 studentesse e studenti delle scuole secondarie di II grado – a cui si aggiungono i 6 studenti premiati quest’anno – hanno finora potuto vivere un’esperienza autentica delle diversità e acquisire nuove competenze utili per la loro vita personale e professionale.
Alla cerimonia di premiazione è intervenuta Maila Quaglia, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Carisbo, insieme a Vincenzo Morlini, past Consigliere di Amministrazione di Intercultura, poi Direttore Esecutivo di Intercultura e poi Presidente internazionale di AFS, alle famiglie dei giovani ambasciatori nel mondo e ai volontari di Intercultura, che proprio in questi mesi si stanno occupando della formazione degli studenti in partenza per prepararli alla loro esperienza.
I vincitori sono:
Sara, iscritta al Liceo E. Fermi di Bologna e in partenza per un programma scolastico semestrale in Brasile;
Steven, iscritto al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Thailandia;
Geremia, iscritto all’IIS G. Bruno di Medicina e in partenza per un programma annuale in Lettonia;
Francesca, iscritta all’IIS Montessori-Da Vinci di Porretta Terme e in partenza per un programma annuale in Perù;
Sabrina, iscritta al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma annuale in Honduras;
Matteo, iscritto al Liceo L. Bassi di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Messico.
Emozionati e felici per il traguardo raggiunto, alcuni ragazzi hanno così commentato la vincita della borsa di studio.
Geremia: «Quando ho scoperto di aver vinto, ho sentito come un ritorno brusco al presente. Quella che fino a poco prima sembrava solo un’idea improbabile era diventata concreta. È stato uno shock di consapevolezza. Ero felice, ma allo stesso tempo ero offuscato da tante altre emozioni, compresa la paura iniziale. Marco Aurelioperò, affermava che “ciò che ostacola l’azione, la promuove”, come se fosse proprio l’attrito, a dare lo slancio. Così il timore, invece di essere un intralcio, è ciò che valorizza la scelta.»
Sabrina: «Ho deciso di accettare questa sfida perché volevo mettermi in gioco davvero. Sentivo il bisogno di uscire dalla mia routine e conoscere un altro modo di vivere. L’Honduras, con la sua cultura e la sua lingua completamente nuove per me, mi è sembrato il luogo perfetto per farlo. So che sarà difficile, ma credo che le sfide più grandi siano anche le più formative.» Con loro erano presenti anche due ex vincitrici del concorso Intercultura e della borsa di studio FormazionEuropa, Sara Bonora, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Brasile a.s. 2023-24 e Matilde Mazzanti, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Cile a.s. 2023-24.
Ricerca Ipsos: l’esperienza con Intercultura decisiva per la propria vita per il 68% degli ex partecipanti
Partire con Intercultura non è solo un soggiorno all’estero, ma un’esperienza che lascia il segno per tutta la vita. Un’indagine Ipsos su 958 ex studenti, oggi tra i 20 e i 64 anni, lo conferma. Il 68% riconosce un impatto decisivo sulla propria identità e attribuisce ai volontari un ruolo chiave nel proprio percorso di crescita personale. Vivere e studiare all’estero con Intercultura permette di sviluppare competenze trasversali, fondamentali sia nella vita personale che in quella professionale.
Il 58% ha scelto destinazioni non convenzionali tra cui l’Asia, l’America Latina e l’Africa sviluppando un atteggiamento di apertura alla diversità culturale e competenze linguistiche: tutti parlano almeno un’altra lingua oltre all’inglese. Le soft skills ne escono rafforzate: il 97% migliora le relazioni, l’89% diventa più autonomo e il 74% si sente pronto alle sfide del mondo di oggi.
Sul piano personale, chi ha vissuto l’esperienza Intercultura denota una grande attenzione e accettazione delle diversità e una coscienza sociale evoluta e sensibile a tematiche di equità. E infine, il 65% si dichiara felice della propria vita, un aspetto che deriva dalla maggiore consapevolezza delle proprie risorse e da una marcata adattabilità di fronte ai cambiamenti. Intercultura non è solo un viaggio, ma un investimento nel futuro di sé stessi e del mondo intero.
Persone
Al via il canale di cofinanziamento del Fondo per la Repubblica Digitale
26 Maggio 2025
L’iniziativa
Annunciata dall’Impresa socialeFondo per la Repubblica Digitalel’attivazione di un canale di cofinanziamento da 5 milioni di euro, destinato a sostenere progetti ed iniziative congiunte orientate allo sviluppo delle competenze digitali e all’inclusione sociale, economica e lavorativa dei cittadini.
L’iniziativa, parte del Piano Strategico 2025–2026 approvato dal Comitato di Indirizzo Strategico del Fondo per la Repubblica Digitale, rappresenta uno strumento innovativo per attivare collaborazioni strategiche tra enti pubblici, privati e del Terzo Settore, con l’obiettivo di amplificare l’impatto delle azioni formative sul territorio.
Il canale di cofinanziamento, che mira ad attrarre risorse supplementari coerenti con le finalità del Fondo per la Repubblica Digitale, vuole inoltre favorire un confronto positivo con le esperienze di altri soggetti, portando avanti collaborazioni strategiche per arricchire reciprocamente la conoscenza, le pratiche e le esperienze sui temi relativi alla formazione e all’inclusione digitale. Questo approccio permette di amplificare l’impatto delle iniziative sostenute e di rafforzare la consapevolezza sul valore dell’investimento e della collaborazione per promuovere la formazione digitale e il reinserimento sociale delle categorie più fragili. Oltre a generare un effetto leva sulle risorse economiche messe in campo dal Fondo per la Repubblica Digitale e dagli interlocutori coinvolti, l’apertura del canale di cofinanziamento mira anche a sperimentare forme di innovazione, sia negli ambiti di intervento sia nelle modalità operative o metodologiche scelte.
Modalità di partecipazione
Il canale di cofinanziamento è aperto a soggetti pubblici e privati, con o senza scopo di lucro. Le iniziative e le progettualità promosse dovranno focalizzarsi su tematiche di interesse condiviso, attraverso tre modalità operative:
bandi pubblici elaborati e promossi congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori in funzione di enti erogatori;
progetti proposti direttamente da enti del Terzo Settore e sostenuti, almeno al 50%, da risorse interne e/o esterne provenienti da uno o più cofinanziatori;
iniziative elaborate e promosse congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori per la realizzazione di opportunità rivolte alla collettività in linea con la mission del Fondo per la Repubblica Digitale.
Il processo di selezione si articola in due momenti: una prima fase, in cui i soggetti interessati presentano la propria idea progettuale e una seconda fase, riservata esclusivamente alle idee ritenute idonee, in cui si procederà con la progettazione esecutiva. I criteri di selezione includono: coerenza con la missione del Fondo, originalità della proposta, assenza di contenuti già sottoposti o respinti, e assenza di interventi per l’acquisto e la costruzione di infrastrutture o esclusivamente finalizzate alla ricerca.
Le proposte potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili.
Risorse disponibili
Il Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale ha stanziato in totale 5 milioni di euro.
Fondazione, Comune e Chiesa di Bologna insieme per il progetto Bologna Serena per gli anziani
19 Maggio 2025
Investimento complessivo da 9 milioni di euro in tre anni per un progetto sulla qualità della vita delle persone over 65. Villa Serena come punto di riferimento per persone anziane
A Bologna la popolazione over 65, conta circa 96.000 persone, sono il 25% della popolazione. Saranno oltre 100 mila tra dieci anni e 109 mila tra venti. Di questi, quasi 55.000 hanno più di 75 anni e 36.000 superano gli 80 anni, mentre i centenari si avvicinano alle 250 unità. I livelli di autosufficienza non dipendono solo dall’età, ma diminuiscono con l’invecchiamento. Dall’indagine sulla qualità della vita realizzata dal Comune di Bologna sappiamo che oggi le persone che dichiarano di prendersi cura di un anziano sopra i 75 anni sono stimate in 17 mila. Il 33% degli over 65 a Bologna oggi abita da solo, percentuale che sale al 50% per gli over 80.
Da questi dati e da questa tendenza all’invecchiamento della popolazione e quindi dell’aspettativa di vita in città, parte il progettoBologna Serena per gli anziani.
Bologna Serena per gli anziani è il nuovo progetto con il quale Fondazione Carisbo, Comune e Chiesa di Bologna collaboreranno nei prossimi tre anni, a partire dal 2025, nel realizzare servizi di supporto, assistenza e inclusione sociale dedicati alla popolazione anziana e ai caregiver, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli over 65.
Bologna Serena per gli anziani ha gli obiettivi di:
innovare e rafforzare le risposte del sistema dei servizi mirati a rispondere ai bisogni della terza età;
sperimentare nuove risposte al cambiamento dei bisogni espressi dalla popolazione anziana alla luce delle mutazioni sociali e demografiche;
aggregare istituzioni, soggetti del terzo settore e comunità nel progettare e realizzare insieme un nuovo welfare per gli anziani.
Questi obiettivi saranno realizzati lungo tre assi strategici:
il domicilio come prospettiva prioritaria per il benessere dell’anziano;
la valorizzazione del ruolo del caregiver familiare e delle assistenti familiari;
la risposta a chi non entra nelle strutture residenziali sociosanitarie.
La convenzionetra gli enti sarà approvata nella prossima Giunta e prevede un investimento da parte della Fondazione Carisbo, che partecipa alla redazione delle linee guida e alle azioni, allo sviluppo, monitoraggio e valutazione del progetto, pari a 4,25 milioni di euro nell’arco di un triennio (di cui 1,25 milioni nel 2025, 1,5 milioni per il 2026 e 1,5 per il 2027).
Il Comune attuerà il progetto secondo le linee guida concordate, cofinanziandolo con ulteriori interventi nell’ambito delle risorse del proprio bilancio, per un valore di altri 4,5 milioni di euro nel triennio 2025/2027.
Questi fondi, pari a 9 milioni di euro in 3 anni, saranno destinati alle attività previste e gli enti collaboreranno nella gestione e il coordinamento delle azioni in collaborazione con gli enti e i soggetti del territorio garantendo la partecipazione della rete socio-sanitaria, in particolare Ausl di Bologna e Asp Città di Bologna, mentre la Chiesa di Bologna si impegna a collaborare al monitoraggio del progetto in sinergia con i propri servizi di ascolto territoriale.
Questo budget sarà suddiviso nel triennio su varie linee progettuali che riguardano:
interventi per i caregiver;
costruire una comunità dementia friendly;
potenziamento di telecontrollo, teleassistenza, telecompagnia;
servizi sociosanitari aperti;
promozione dell’invecchiamento in salute;
la creazione di un luogo e un team di riferimento in città sulle politiche per gli anziani.
A Villa Serena un punto di riferimento sulle politiche per le persone anziane
Sarà Villa Serena il punto di riferimento dove realizzare un luogo fisico in città per le famiglie, i cittadini, le associazioni e la comunità professionale sulle politiche per gli anziani. Lo spazio potrà essere allestito con mostre a tema, materiale informativo sulle opportunità esistenti, punti di informazione e orientamento per gli anziani sui temi della salute e dei servizi, uffici da dedicare all’organizzazione di eventi, gite o vacanze, locali e spazi aperti per lo svolgimento di attività di socializzazione, culturali e sportive.
Sarà sede di un team dedicato all’analisi del fenomeno dell’invecchiamento demografico e alla creazione di progettazioni innovative a partire dalla raccolta di dati affidabili e comparabili per monitorare i progressi delle azioni messe in campo e per la definizione delle politiche in questo ambito. Le nuove informazioni raccolte sui caregiver potranno offrire una maggior conoscenza delle conseguenze dell’assistenza informale sullo stress di chi si prende cura dei propri familiari, sulle diseguaglianze di genere ad esse connesse, sull’effettiva capacità di accesso ai servizi per le long term care, sulle diseguaglianze territoriali e servire alla produzione di conoscenze da mettere a disposizione della città per costruire il futuro welfare per gli anziani a Bologna.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo entra a far parte del Consorzio BI-REX di Bologna
23 Aprile 2025
Fondazione Carisbo annuncia la sua adesione al Consorzio BI-REX Big Data Innovation & Research Excellence, Competence Center nazionale e soggetto attuatore del Pnrr ad alta specializzazione sui Big Data, Industria 4.0 e Transizione 5.0.
La convenzione siglata, della durata di 3 anni e rinnovabile, darà avvio a forme di collaborazione sinergica, particolarmente focalizzate su iniziative per lo sviluppo economico del territorio, tramite la promozione di attività nell’ambito di Industria 4.0 di ricerca applicata, l’attivazione di progetti di innovazione e supporto all’imprenditorialità, nonché la messa a punto di percorsi di incubazione, accelerazione, orientamento e formazione.
Fondazione Carisbo e Consorzio BI-REX saranno così impegnate nella partecipazione congiunta a bandi europei, nazionali, regionali per la realizzazione di progetti di ricerca e formazione, attivando programmi di incubazione e accelerazione d’impresa, sostenendo la partecipazione delle rispettive startup a iniziative di networking e favorendone l’accesso, tramite tariffe agevolate, agli spazi di coworking nelle rispettive strutture.
Fondazione Carisbo è una fondazione di origine bancaria che persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo del territorio metropolitano di Bologna. Con il progetto BIGBO – Boost Innovation Garage, polo dedicato ai talenti, all’innovazione e alla trasformazione digitale, la Fondazione contribuisce nel diffondere una cultura imprenditoriale innovativa, generando un impatto tangibile e creando nuove opportunità di lavoro. BIGBO offre spazi di lavoro flessibili, multifunzionali e organizza tavole rotonde ed eventi incentrati su innovazione e tecnologia, programmi di accelerazione, attività di collegamento tra aziende consolidate e startup.
Il Competence Center BI-REX, con sede a Bologna, si configura come Public Private Partnership che raccoglie 64 player tra Università, Centri di Ricerca e Imprese di eccellenza, con l’obiettivo di supportare le aziende nei processi di innovazione, trasformazione digitale e sostenibilità, favorendo l’adozione delle tecnologie Industria 4.0 e 5.0 e il trasferimento tecnologico attraverso una vasta serie di servizi. Principale valore aggiunto di BI-REX è rappresentato dalla Linea Pilota, fabbrica digitale interconnessa completamente a disposizione delle imprese, in cui le tecnologie 4.0 and 5.0 sono integrate con quelle tradizionali.
Persone
Pubblicato il bando “Dritti al Punto” del Fondo per la Repubblica Digitale
22 Aprile 2025
Il contesto italiano
Lo sviluppo delle competenze digitali è uno degli obiettivi strategici dell’Unione europea, che mira a dotare almeno l’80% dei cittadini tra i 16 e i 74 anni di competenze digitali di base entro il 2030. A guidare questo processo è il quadro europeoDigComp 2.2, che individua cinque aree chiave – dalla sicurezza informatica, alla creazione di contenuti – ritenute essenziali per una piena partecipazione alla vita sociale e professionale. L’Italia, tuttavia, registra un significativo ritardo rispetto alla media UE: nel 2023 solo il 46% degli adulti possedeva competenze digitali almeno di base.
Il quadro è aggravato da divari generazionali e territoriali: tra i giovani (16-24 anni) la quota sale al 59%, mentre tra gli over 65 crolla al 19%, con le regioni del Sud ampiamente sotto la media UE (34%). Per colmare il ritardo, il PNRR ha attivato la misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, con l’obiettivo di formare 2 milioni di cittadini entro il 2026 attraverso 3000 Punti Digitale Facile. Sebbene la rete dei punti sia stata attivata, a marzo 2025, sono stati raggiunti circa 760 mila cittadini, pari al 38% dell’obiettivo, con risultati disomogenei tra le diverse regioni.
Bando Dritti al Punto
Il bando intende sostenere progetti di formazione all’interno dei Punti Digitale Facile, integrando le attività già pianificate e realizzate nell’ambito della misura M1C1 1.7.2 “Rete dei servizi di facilitazione digitale” del PNRR, al fine di potenziarne l’offerta formativa.
In particolare, si intende selezionare progetti formativi rivolti a tutti i cittadini, incentrati sui temi individuati dal quadro europeo DigComp 2.2, come l’alfabetizzazione su informazione e dati, ovvero la capacità di analizzare criticamente fonti e contenuti online e distinguere le informazioni affidabili dalle fake news; la sicurezza informatica, intesa come consapevolezza dei rischi digitali e capacità di proteggere dispositivi e dati personali; la creazione di contenuti digitali, anche con il supporto dell’Intelligenza Artificiale, promuovendo un uso consapevole e responsabile degli strumenti digitali e una riflessione sulle implicazioni etiche, sociali e legali dell’IA; infine, la comunicazione e collaborazione attraverso le tecnologie digitali, per incentivare l’uso attivo dei servizi digitali pubblici e privati (come l’uso di app quali Io e IT-Wallet, o servizi come Identità digitale, Domicilio digitale e Fascicolo sanitario elettronico), sviluppando strategie comunicative efficaci e inclusive nei diversi ambienti digitali.
Chi può partecipare
Le proposte possono essere presentate da Soggetti attuatori o Soggetti sub-attuatori della misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, che si occupino direttamente o indirettamente – per tramite di Soggetti realizzatori – della gestione di almeno un Punto Digitale Facile, o ancora da Soggetti realizzatori della misura, intesi come enti privati che abbiano sottoscritto un’apposita convenzione/contratto con un Soggetto attuatore/sub-attuatore per la co-gestione e co-progettazione delle attività presso uno o più Punti Digitale Facile.
Le proposte progettuali, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma Re@dy, entro le ore 11 del30 maggio 2025.
Composizione della lista congiunta di candidati al Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025/2026/2027 di Intesa Sanpaolo S.p.A.
28 Marzo 2025
Le Fondazioni aderenti al patto parasociale di consultazione e voto sottoscritto l’11 novembre 2024 in relazione all’Assemblea di Intesa Sanpaolo convocata per il 29 aprile 2025, anche sulla base degli orientamenti manifestati dal Consiglio di Amministrazione uscente della Banca per la composizione della lista dei candidati alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025−2027 e con l’intento di assicurare:
la composizione quantitativamente ottimale, avuto riguardo alla complessità organizzativa, di operatività e di governance della Banca e alle valutazioni espresse sulle dinamiche di funzionamento dell’Organo collegiale;
la continuità di azione ed il mantenimento del patrimonio informativo e di esperienze acquisito nel corso dei precedenti mandati;
un riscontro concreto alle esigenze di continuare a esprimere scelte di elevata qualità, diversità, complementarità e di integrare nuove competenze strategiche, professionalità e personalità, al fine di dare continuità alle capacità di approfondimento e di dibattito in tutte le complesse materie di competenza del Consiglio e del Comitato per il Controllo sulla Gestione, e permettere un’adeguata costituzione e funzionalità dei Comitati endo−consiliari;
hanno depositato in data 27 marzo 2025 la seguente lista di 17 candidati così articolata:
SEZIONE 1
GIAN MARIA GROS-PIETRO
PAOLA TAGLIAVINI
CARLO MESSINA
MARIANGELA ZAPPIA
FRANCO CERUTI
PAOLO MARIA VITTORIO GRANDI
LUCIANO NEBBIA
LIANA LOGIURATO
PIETRO PREVITALI
MARIA ALESSANDRA STEFANELLI
BRUNO MARIA PARIGI
DONATELLA BUSSO
SILVIA MERLO
PAOLO MESSA
SEZIONE 2
FABRIZIO MOSCA
MARIELLA TAGLIABUE
MAURA CAMPRA
Nel medesimo contesto, le Fondazioni hanno proposto (i) di determinare in 19 il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da nominare, (ii) di riconfermare il Prof. Gian Maria Gros−Pietro quale Presidente del Consiglio di Amministrazione e (iii) di nominare la Prof.a Paola Tagliavini quale Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione; nonché (iv) di indicare il Dott. Carlo Messina come profilo ideale per la posizione di Consigliere Delegato e CEO, nell’ambito della lista presentata, ferme restando le piene prerogative proprie del Consiglio di Amministrazione che sarà nominato, in ragione dei poteri definiti dallo Statuto sociale.
Alla luce dei risultati conseguiti nell’ultimo decennio dalla Banca, che hanno posto Intesa Sanpaolo in una posizione di vertice assoluto tra le banche europee, sia per l’affidabilità sia per il sostegno allo sviluppo del Paese, i Presidenti delle Fondazioni, nella loro connaturata rappresentanza di azionisti istituzionali di lungo termine, esprimono vivo apprezzamento per la visione e la gestione altamente efficace da parte del CEO e conseguentemente auspicano che il Dr. Carlo Messina possa garantire il suo ruolo di leadership nella Banca anche per i successivi mandati.
Infine, le Fondazioni hanno proposto, in linea con quanto evidenziato dal Consiglio uscente, la conferma degli emolumenti per i consiglieri che non siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione e l’incremento del compenso fisso specifico per i consiglieri che siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione nonché del compenso additivo del Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione.
Sviluppo del territorio
Aperto il bando Fairplay (terza sessione erogativa 2025)
28 Marzo 2025
Per l’area Sviluppo del territorio (settore Educazione, istruzione e formazione) e la missione “Formazione del capitale umano”, con specifico riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile SDG n° 4 “Istruzione di qualità” e SDG n° 9 “Imprese, innovazione e infrastrutture”, il bando Fairplay accessibile fino al 5 maggio rende disponibili risorse per 150.000 euro allo scopo di:
promuovere l’idea di sport inclusivo, aperto a tutti, capace di incidere positivamente sulla coesione sociale della comunità territoriale;
incentivare la rigenerazione di spazi in un’ottica di condivisione e cura del bene comune;
favorire la diffusione di valori educativi e corretti stili di vita.
Acri lancia il Premio GenP – Giovani che partecipano
13 Giugno 2025
Aperte fino al 14 settembre le candidature al premio per le organizzazioni del Terzo settore che incentivano la partecipazione giovanile
Non è vero che i giovani non partecipano e non si impegnano a migliorare il Paese. Lo fanno, ma non sempre all’interno delle organizzazioni tradizionali del Terzo settore. Sempre più spesso scelgono forme di impegno fluide, informali, legate a cause specifiche – come l’ambiente, i diritti civili e la giustizia sociale – e lontane da strutture composte e guidate prevalentemente da persone di generazioni passate. In questo scenario, molte realtà del Terzo settore stanno cercando nuove strade per coinvolgere le nuove generazioni anche all’interno dei propri processi decisionali.
In questo scenario nasce “GenP – Giovani che partecipano”, un premio promosso da Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria, dedicato alle organizzazioni del Terzo settore composte da giovani che valorizzino il protagonismo giovanile. Il premio si rivolge a realtà i cui organi di amministrazione siano composti o coinvolgano giovani under 35, incentivando la loro partecipazione attiva nella progettazione e realizzazione dei progetti. Il premio intende infatti portare alla luce e dare visibilità a esperienze significative di partecipazione giovanile.
Le organizzazioni vincitrici riceveranno un contributo di 10mila euro ciascuna e saranno premiate nel corso di un evento nazionale che si terrà nel mese di dicembre 2025.
Le candidature sono aperte fino al 14 settembre 2025 sul sito ufficiale www.genp.it, dove sono disponibili il regolamento completo e il modulo di partecipazione.
A novembre verrà annunciata la shortlist delle 10 organizzazioni finaliste e, tra queste, una giuria composta da esperti del settore e rappresentanti di Acri selezionerà le 3 organizzazioni vincitrici.
I componenti della giuria:
Ferruccio de Bortoli, giornalista
Lucrezia Ferrara, Young Advisory Board Fondazione Compagnia di San Paolo
Luca Gori, presidente Commissione Innovazione sociale di Acri
Clara Morelli, autrice Will Media
Vanessa Pallucchi, portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore
Tommaso Salaroli, cofondatore e CEO di Scomodo
Michele Sciscioli, capo Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale
Media partner dell’iniziativa sono Vita e Will, mentre Percorsi di Secondo Welfare realizzerà e presenterà, in occasione dell’evento di premiazione, un’indagine sul tasso di under 35 nei Cda delle organizzazioni del Terzo settore.
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa
10 Giugno 2025
Assegnate 6 borse di studio per programmi di vita e di studio all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione Carisbo
Sono stati premiati, presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, i 6 studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura. I 6 studenti potranno vivere e studiare per un trimestre fino ad un anno scolastico all’estero, accolti in una famiglia e una scuola del luogo e assistiti dai volontari locali.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Fondazione Intercultura e Fondazione Carisbo che risale al 2020-2021 e, grazie ad essa, 62 studentesse e studenti delle scuole secondarie di II grado – a cui si aggiungono i 6 studenti premiati quest’anno – hanno finora potuto vivere un’esperienza autentica delle diversità e acquisire nuove competenze utili per la loro vita personale e professionale.
Alla cerimonia di premiazione è intervenuta Maila Quaglia, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Carisbo, insieme a Vincenzo Morlini, past Consigliere di Amministrazione di Intercultura, poi Direttore Esecutivo di Intercultura e poi Presidente internazionale di AFS, alle famiglie dei giovani ambasciatori nel mondo e ai volontari di Intercultura, che proprio in questi mesi si stanno occupando della formazione degli studenti in partenza per prepararli alla loro esperienza.
I vincitori sono:
Sara, iscritta al Liceo E. Fermi di Bologna e in partenza per un programma scolastico semestrale in Brasile;
Steven, iscritto al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Thailandia;
Geremia, iscritto all’IIS G. Bruno di Medicina e in partenza per un programma annuale in Lettonia;
Francesca, iscritta all’IIS Montessori-Da Vinci di Porretta Terme e in partenza per un programma annuale in Perù;
Sabrina, iscritta al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma annuale in Honduras;
Matteo, iscritto al Liceo L. Bassi di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Messico.
Emozionati e felici per il traguardo raggiunto, alcuni ragazzi hanno così commentato la vincita della borsa di studio.
Geremia: «Quando ho scoperto di aver vinto, ho sentito come un ritorno brusco al presente. Quella che fino a poco prima sembrava solo un’idea improbabile era diventata concreta. È stato uno shock di consapevolezza. Ero felice, ma allo stesso tempo ero offuscato da tante altre emozioni, compresa la paura iniziale. Marco Aurelioperò, affermava che “ciò che ostacola l’azione, la promuove”, come se fosse proprio l’attrito, a dare lo slancio. Così il timore, invece di essere un intralcio, è ciò che valorizza la scelta.»
Sabrina: «Ho deciso di accettare questa sfida perché volevo mettermi in gioco davvero. Sentivo il bisogno di uscire dalla mia routine e conoscere un altro modo di vivere. L’Honduras, con la sua cultura e la sua lingua completamente nuove per me, mi è sembrato il luogo perfetto per farlo. So che sarà difficile, ma credo che le sfide più grandi siano anche le più formative.» Con loro erano presenti anche due ex vincitrici del concorso Intercultura e della borsa di studio FormazionEuropa, Sara Bonora, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Brasile a.s. 2023-24 e Matilde Mazzanti, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Cile a.s. 2023-24.
Ricerca Ipsos: l’esperienza con Intercultura decisiva per la propria vita per il 68% degli ex partecipanti
Partire con Intercultura non è solo un soggiorno all’estero, ma un’esperienza che lascia il segno per tutta la vita. Un’indagine Ipsos su 958 ex studenti, oggi tra i 20 e i 64 anni, lo conferma. Il 68% riconosce un impatto decisivo sulla propria identità e attribuisce ai volontari un ruolo chiave nel proprio percorso di crescita personale. Vivere e studiare all’estero con Intercultura permette di sviluppare competenze trasversali, fondamentali sia nella vita personale che in quella professionale.
Il 58% ha scelto destinazioni non convenzionali tra cui l’Asia, l’America Latina e l’Africa sviluppando un atteggiamento di apertura alla diversità culturale e competenze linguistiche: tutti parlano almeno un’altra lingua oltre all’inglese. Le soft skills ne escono rafforzate: il 97% migliora le relazioni, l’89% diventa più autonomo e il 74% si sente pronto alle sfide del mondo di oggi.
Sul piano personale, chi ha vissuto l’esperienza Intercultura denota una grande attenzione e accettazione delle diversità e una coscienza sociale evoluta e sensibile a tematiche di equità. E infine, il 65% si dichiara felice della propria vita, un aspetto che deriva dalla maggiore consapevolezza delle proprie risorse e da una marcata adattabilità di fronte ai cambiamenti. Intercultura non è solo un viaggio, ma un investimento nel futuro di sé stessi e del mondo intero.
Persone
Al via il canale di cofinanziamento del Fondo per la Repubblica Digitale
26 Maggio 2025
L’iniziativa
Annunciata dall’Impresa socialeFondo per la Repubblica Digitalel’attivazione di un canale di cofinanziamento da 5 milioni di euro, destinato a sostenere progetti ed iniziative congiunte orientate allo sviluppo delle competenze digitali e all’inclusione sociale, economica e lavorativa dei cittadini.
L’iniziativa, parte del Piano Strategico 2025–2026 approvato dal Comitato di Indirizzo Strategico del Fondo per la Repubblica Digitale, rappresenta uno strumento innovativo per attivare collaborazioni strategiche tra enti pubblici, privati e del Terzo Settore, con l’obiettivo di amplificare l’impatto delle azioni formative sul territorio.
Il canale di cofinanziamento, che mira ad attrarre risorse supplementari coerenti con le finalità del Fondo per la Repubblica Digitale, vuole inoltre favorire un confronto positivo con le esperienze di altri soggetti, portando avanti collaborazioni strategiche per arricchire reciprocamente la conoscenza, le pratiche e le esperienze sui temi relativi alla formazione e all’inclusione digitale. Questo approccio permette di amplificare l’impatto delle iniziative sostenute e di rafforzare la consapevolezza sul valore dell’investimento e della collaborazione per promuovere la formazione digitale e il reinserimento sociale delle categorie più fragili. Oltre a generare un effetto leva sulle risorse economiche messe in campo dal Fondo per la Repubblica Digitale e dagli interlocutori coinvolti, l’apertura del canale di cofinanziamento mira anche a sperimentare forme di innovazione, sia negli ambiti di intervento sia nelle modalità operative o metodologiche scelte.
Modalità di partecipazione
Il canale di cofinanziamento è aperto a soggetti pubblici e privati, con o senza scopo di lucro. Le iniziative e le progettualità promosse dovranno focalizzarsi su tematiche di interesse condiviso, attraverso tre modalità operative:
bandi pubblici elaborati e promossi congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori in funzione di enti erogatori;
progetti proposti direttamente da enti del Terzo Settore e sostenuti, almeno al 50%, da risorse interne e/o esterne provenienti da uno o più cofinanziatori;
iniziative elaborate e promosse congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori per la realizzazione di opportunità rivolte alla collettività in linea con la mission del Fondo per la Repubblica Digitale.
Il processo di selezione si articola in due momenti: una prima fase, in cui i soggetti interessati presentano la propria idea progettuale e una seconda fase, riservata esclusivamente alle idee ritenute idonee, in cui si procederà con la progettazione esecutiva. I criteri di selezione includono: coerenza con la missione del Fondo, originalità della proposta, assenza di contenuti già sottoposti o respinti, e assenza di interventi per l’acquisto e la costruzione di infrastrutture o esclusivamente finalizzate alla ricerca.
Le proposte potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili.
Risorse disponibili
Il Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale ha stanziato in totale 5 milioni di euro.
Fondazione, Comune e Chiesa di Bologna insieme per il progetto Bologna Serena per gli anziani
19 Maggio 2025
Investimento complessivo da 9 milioni di euro in tre anni per un progetto sulla qualità della vita delle persone over 65. Villa Serena come punto di riferimento per persone anziane
A Bologna la popolazione over 65, conta circa 96.000 persone, sono il 25% della popolazione. Saranno oltre 100 mila tra dieci anni e 109 mila tra venti. Di questi, quasi 55.000 hanno più di 75 anni e 36.000 superano gli 80 anni, mentre i centenari si avvicinano alle 250 unità. I livelli di autosufficienza non dipendono solo dall’età, ma diminuiscono con l’invecchiamento. Dall’indagine sulla qualità della vita realizzata dal Comune di Bologna sappiamo che oggi le persone che dichiarano di prendersi cura di un anziano sopra i 75 anni sono stimate in 17 mila. Il 33% degli over 65 a Bologna oggi abita da solo, percentuale che sale al 50% per gli over 80.
Da questi dati e da questa tendenza all’invecchiamento della popolazione e quindi dell’aspettativa di vita in città, parte il progettoBologna Serena per gli anziani.
Bologna Serena per gli anziani è il nuovo progetto con il quale Fondazione Carisbo, Comune e Chiesa di Bologna collaboreranno nei prossimi tre anni, a partire dal 2025, nel realizzare servizi di supporto, assistenza e inclusione sociale dedicati alla popolazione anziana e ai caregiver, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli over 65.
Bologna Serena per gli anziani ha gli obiettivi di:
innovare e rafforzare le risposte del sistema dei servizi mirati a rispondere ai bisogni della terza età;
sperimentare nuove risposte al cambiamento dei bisogni espressi dalla popolazione anziana alla luce delle mutazioni sociali e demografiche;
aggregare istituzioni, soggetti del terzo settore e comunità nel progettare e realizzare insieme un nuovo welfare per gli anziani.
Questi obiettivi saranno realizzati lungo tre assi strategici:
il domicilio come prospettiva prioritaria per il benessere dell’anziano;
la valorizzazione del ruolo del caregiver familiare e delle assistenti familiari;
la risposta a chi non entra nelle strutture residenziali sociosanitarie.
La convenzionetra gli enti sarà approvata nella prossima Giunta e prevede un investimento da parte della Fondazione Carisbo, che partecipa alla redazione delle linee guida e alle azioni, allo sviluppo, monitoraggio e valutazione del progetto, pari a 4,25 milioni di euro nell’arco di un triennio (di cui 1,25 milioni nel 2025, 1,5 milioni per il 2026 e 1,5 per il 2027).
Il Comune attuerà il progetto secondo le linee guida concordate, cofinanziandolo con ulteriori interventi nell’ambito delle risorse del proprio bilancio, per un valore di altri 4,5 milioni di euro nel triennio 2025/2027.
Questi fondi, pari a 9 milioni di euro in 3 anni, saranno destinati alle attività previste e gli enti collaboreranno nella gestione e il coordinamento delle azioni in collaborazione con gli enti e i soggetti del territorio garantendo la partecipazione della rete socio-sanitaria, in particolare Ausl di Bologna e Asp Città di Bologna, mentre la Chiesa di Bologna si impegna a collaborare al monitoraggio del progetto in sinergia con i propri servizi di ascolto territoriale.
Questo budget sarà suddiviso nel triennio su varie linee progettuali che riguardano:
interventi per i caregiver;
costruire una comunità dementia friendly;
potenziamento di telecontrollo, teleassistenza, telecompagnia;
servizi sociosanitari aperti;
promozione dell’invecchiamento in salute;
la creazione di un luogo e un team di riferimento in città sulle politiche per gli anziani.
A Villa Serena un punto di riferimento sulle politiche per le persone anziane
Sarà Villa Serena il punto di riferimento dove realizzare un luogo fisico in città per le famiglie, i cittadini, le associazioni e la comunità professionale sulle politiche per gli anziani. Lo spazio potrà essere allestito con mostre a tema, materiale informativo sulle opportunità esistenti, punti di informazione e orientamento per gli anziani sui temi della salute e dei servizi, uffici da dedicare all’organizzazione di eventi, gite o vacanze, locali e spazi aperti per lo svolgimento di attività di socializzazione, culturali e sportive.
Sarà sede di un team dedicato all’analisi del fenomeno dell’invecchiamento demografico e alla creazione di progettazioni innovative a partire dalla raccolta di dati affidabili e comparabili per monitorare i progressi delle azioni messe in campo e per la definizione delle politiche in questo ambito. Le nuove informazioni raccolte sui caregiver potranno offrire una maggior conoscenza delle conseguenze dell’assistenza informale sullo stress di chi si prende cura dei propri familiari, sulle diseguaglianze di genere ad esse connesse, sull’effettiva capacità di accesso ai servizi per le long term care, sulle diseguaglianze territoriali e servire alla produzione di conoscenze da mettere a disposizione della città per costruire il futuro welfare per gli anziani a Bologna.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo entra a far parte del Consorzio BI-REX di Bologna
23 Aprile 2025
Fondazione Carisbo annuncia la sua adesione al Consorzio BI-REX Big Data Innovation & Research Excellence, Competence Center nazionale e soggetto attuatore del Pnrr ad alta specializzazione sui Big Data, Industria 4.0 e Transizione 5.0.
La convenzione siglata, della durata di 3 anni e rinnovabile, darà avvio a forme di collaborazione sinergica, particolarmente focalizzate su iniziative per lo sviluppo economico del territorio, tramite la promozione di attività nell’ambito di Industria 4.0 di ricerca applicata, l’attivazione di progetti di innovazione e supporto all’imprenditorialità, nonché la messa a punto di percorsi di incubazione, accelerazione, orientamento e formazione.
Fondazione Carisbo e Consorzio BI-REX saranno così impegnate nella partecipazione congiunta a bandi europei, nazionali, regionali per la realizzazione di progetti di ricerca e formazione, attivando programmi di incubazione e accelerazione d’impresa, sostenendo la partecipazione delle rispettive startup a iniziative di networking e favorendone l’accesso, tramite tariffe agevolate, agli spazi di coworking nelle rispettive strutture.
Fondazione Carisbo è una fondazione di origine bancaria che persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo del territorio metropolitano di Bologna. Con il progetto BIGBO – Boost Innovation Garage, polo dedicato ai talenti, all’innovazione e alla trasformazione digitale, la Fondazione contribuisce nel diffondere una cultura imprenditoriale innovativa, generando un impatto tangibile e creando nuove opportunità di lavoro. BIGBO offre spazi di lavoro flessibili, multifunzionali e organizza tavole rotonde ed eventi incentrati su innovazione e tecnologia, programmi di accelerazione, attività di collegamento tra aziende consolidate e startup.
Il Competence Center BI-REX, con sede a Bologna, si configura come Public Private Partnership che raccoglie 64 player tra Università, Centri di Ricerca e Imprese di eccellenza, con l’obiettivo di supportare le aziende nei processi di innovazione, trasformazione digitale e sostenibilità, favorendo l’adozione delle tecnologie Industria 4.0 e 5.0 e il trasferimento tecnologico attraverso una vasta serie di servizi. Principale valore aggiunto di BI-REX è rappresentato dalla Linea Pilota, fabbrica digitale interconnessa completamente a disposizione delle imprese, in cui le tecnologie 4.0 and 5.0 sono integrate con quelle tradizionali.
Persone
Pubblicato il bando “Dritti al Punto” del Fondo per la Repubblica Digitale
22 Aprile 2025
Il contesto italiano
Lo sviluppo delle competenze digitali è uno degli obiettivi strategici dell’Unione europea, che mira a dotare almeno l’80% dei cittadini tra i 16 e i 74 anni di competenze digitali di base entro il 2030. A guidare questo processo è il quadro europeoDigComp 2.2, che individua cinque aree chiave – dalla sicurezza informatica, alla creazione di contenuti – ritenute essenziali per una piena partecipazione alla vita sociale e professionale. L’Italia, tuttavia, registra un significativo ritardo rispetto alla media UE: nel 2023 solo il 46% degli adulti possedeva competenze digitali almeno di base.
Il quadro è aggravato da divari generazionali e territoriali: tra i giovani (16-24 anni) la quota sale al 59%, mentre tra gli over 65 crolla al 19%, con le regioni del Sud ampiamente sotto la media UE (34%). Per colmare il ritardo, il PNRR ha attivato la misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, con l’obiettivo di formare 2 milioni di cittadini entro il 2026 attraverso 3000 Punti Digitale Facile. Sebbene la rete dei punti sia stata attivata, a marzo 2025, sono stati raggiunti circa 760 mila cittadini, pari al 38% dell’obiettivo, con risultati disomogenei tra le diverse regioni.
Bando Dritti al Punto
Il bando intende sostenere progetti di formazione all’interno dei Punti Digitale Facile, integrando le attività già pianificate e realizzate nell’ambito della misura M1C1 1.7.2 “Rete dei servizi di facilitazione digitale” del PNRR, al fine di potenziarne l’offerta formativa.
In particolare, si intende selezionare progetti formativi rivolti a tutti i cittadini, incentrati sui temi individuati dal quadro europeo DigComp 2.2, come l’alfabetizzazione su informazione e dati, ovvero la capacità di analizzare criticamente fonti e contenuti online e distinguere le informazioni affidabili dalle fake news; la sicurezza informatica, intesa come consapevolezza dei rischi digitali e capacità di proteggere dispositivi e dati personali; la creazione di contenuti digitali, anche con il supporto dell’Intelligenza Artificiale, promuovendo un uso consapevole e responsabile degli strumenti digitali e una riflessione sulle implicazioni etiche, sociali e legali dell’IA; infine, la comunicazione e collaborazione attraverso le tecnologie digitali, per incentivare l’uso attivo dei servizi digitali pubblici e privati (come l’uso di app quali Io e IT-Wallet, o servizi come Identità digitale, Domicilio digitale e Fascicolo sanitario elettronico), sviluppando strategie comunicative efficaci e inclusive nei diversi ambienti digitali.
Chi può partecipare
Le proposte possono essere presentate da Soggetti attuatori o Soggetti sub-attuatori della misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, che si occupino direttamente o indirettamente – per tramite di Soggetti realizzatori – della gestione di almeno un Punto Digitale Facile, o ancora da Soggetti realizzatori della misura, intesi come enti privati che abbiano sottoscritto un’apposita convenzione/contratto con un Soggetto attuatore/sub-attuatore per la co-gestione e co-progettazione delle attività presso uno o più Punti Digitale Facile.
Le proposte progettuali, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma Re@dy, entro le ore 11 del30 maggio 2025.
Composizione della lista congiunta di candidati al Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025/2026/2027 di Intesa Sanpaolo S.p.A.
28 Marzo 2025
Le Fondazioni aderenti al patto parasociale di consultazione e voto sottoscritto l’11 novembre 2024 in relazione all’Assemblea di Intesa Sanpaolo convocata per il 29 aprile 2025, anche sulla base degli orientamenti manifestati dal Consiglio di Amministrazione uscente della Banca per la composizione della lista dei candidati alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025−2027 e con l’intento di assicurare:
la composizione quantitativamente ottimale, avuto riguardo alla complessità organizzativa, di operatività e di governance della Banca e alle valutazioni espresse sulle dinamiche di funzionamento dell’Organo collegiale;
la continuità di azione ed il mantenimento del patrimonio informativo e di esperienze acquisito nel corso dei precedenti mandati;
un riscontro concreto alle esigenze di continuare a esprimere scelte di elevata qualità, diversità, complementarità e di integrare nuove competenze strategiche, professionalità e personalità, al fine di dare continuità alle capacità di approfondimento e di dibattito in tutte le complesse materie di competenza del Consiglio e del Comitato per il Controllo sulla Gestione, e permettere un’adeguata costituzione e funzionalità dei Comitati endo−consiliari;
hanno depositato in data 27 marzo 2025 la seguente lista di 17 candidati così articolata:
SEZIONE 1
GIAN MARIA GROS-PIETRO
PAOLA TAGLIAVINI
CARLO MESSINA
MARIANGELA ZAPPIA
FRANCO CERUTI
PAOLO MARIA VITTORIO GRANDI
LUCIANO NEBBIA
LIANA LOGIURATO
PIETRO PREVITALI
MARIA ALESSANDRA STEFANELLI
BRUNO MARIA PARIGI
DONATELLA BUSSO
SILVIA MERLO
PAOLO MESSA
SEZIONE 2
FABRIZIO MOSCA
MARIELLA TAGLIABUE
MAURA CAMPRA
Nel medesimo contesto, le Fondazioni hanno proposto (i) di determinare in 19 il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da nominare, (ii) di riconfermare il Prof. Gian Maria Gros−Pietro quale Presidente del Consiglio di Amministrazione e (iii) di nominare la Prof.a Paola Tagliavini quale Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione; nonché (iv) di indicare il Dott. Carlo Messina come profilo ideale per la posizione di Consigliere Delegato e CEO, nell’ambito della lista presentata, ferme restando le piene prerogative proprie del Consiglio di Amministrazione che sarà nominato, in ragione dei poteri definiti dallo Statuto sociale.
Alla luce dei risultati conseguiti nell’ultimo decennio dalla Banca, che hanno posto Intesa Sanpaolo in una posizione di vertice assoluto tra le banche europee, sia per l’affidabilità sia per il sostegno allo sviluppo del Paese, i Presidenti delle Fondazioni, nella loro connaturata rappresentanza di azionisti istituzionali di lungo termine, esprimono vivo apprezzamento per la visione e la gestione altamente efficace da parte del CEO e conseguentemente auspicano che il Dr. Carlo Messina possa garantire il suo ruolo di leadership nella Banca anche per i successivi mandati.
Infine, le Fondazioni hanno proposto, in linea con quanto evidenziato dal Consiglio uscente, la conferma degli emolumenti per i consiglieri che non siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione e l’incremento del compenso fisso specifico per i consiglieri che siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione nonché del compenso additivo del Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione.
Sviluppo del territorio
Aperto il bando Fairplay (terza sessione erogativa 2025)
28 Marzo 2025
Per l’area Sviluppo del territorio (settore Educazione, istruzione e formazione) e la missione “Formazione del capitale umano”, con specifico riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile SDG n° 4 “Istruzione di qualità” e SDG n° 9 “Imprese, innovazione e infrastrutture”, il bando Fairplay accessibile fino al 5 maggio rende disponibili risorse per 150.000 euro allo scopo di:
promuovere l’idea di sport inclusivo, aperto a tutti, capace di incidere positivamente sulla coesione sociale della comunità territoriale;
incentivare la rigenerazione di spazi in un’ottica di condivisione e cura del bene comune;
favorire la diffusione di valori educativi e corretti stili di vita.
Acri lancia il Premio GenP – Giovani che partecipano
13 Giugno 2025
Aperte fino al 14 settembre le candidature al premio per le organizzazioni del Terzo settore che incentivano la partecipazione giovanile
Non è vero che i giovani non partecipano e non si impegnano a migliorare il Paese. Lo fanno, ma non sempre all’interno delle organizzazioni tradizionali del Terzo settore. Sempre più spesso scelgono forme di impegno fluide, informali, legate a cause specifiche – come l’ambiente, i diritti civili e la giustizia sociale – e lontane da strutture composte e guidate prevalentemente da persone di generazioni passate. In questo scenario, molte realtà del Terzo settore stanno cercando nuove strade per coinvolgere le nuove generazioni anche all’interno dei propri processi decisionali.
In questo scenario nasce “GenP – Giovani che partecipano”, un premio promosso da Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria, dedicato alle organizzazioni del Terzo settore composte da giovani che valorizzino il protagonismo giovanile. Il premio si rivolge a realtà i cui organi di amministrazione siano composti o coinvolgano giovani under 35, incentivando la loro partecipazione attiva nella progettazione e realizzazione dei progetti. Il premio intende infatti portare alla luce e dare visibilità a esperienze significative di partecipazione giovanile.
Le organizzazioni vincitrici riceveranno un contributo di 10mila euro ciascuna e saranno premiate nel corso di un evento nazionale che si terrà nel mese di dicembre 2025.
Le candidature sono aperte fino al 14 settembre 2025 sul sito ufficiale www.genp.it, dove sono disponibili il regolamento completo e il modulo di partecipazione.
A novembre verrà annunciata la shortlist delle 10 organizzazioni finaliste e, tra queste, una giuria composta da esperti del settore e rappresentanti di Acri selezionerà le 3 organizzazioni vincitrici.
I componenti della giuria:
Ferruccio de Bortoli, giornalista
Lucrezia Ferrara, Young Advisory Board Fondazione Compagnia di San Paolo
Luca Gori, presidente Commissione Innovazione sociale di Acri
Clara Morelli, autrice Will Media
Vanessa Pallucchi, portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore
Tommaso Salaroli, cofondatore e CEO di Scomodo
Michele Sciscioli, capo Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale
Media partner dell’iniziativa sono Vita e Will, mentre Percorsi di Secondo Welfare realizzerà e presenterà, in occasione dell’evento di premiazione, un’indagine sul tasso di under 35 nei Cda delle organizzazioni del Terzo settore.
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa
10 Giugno 2025
Assegnate 6 borse di studio per programmi di vita e di studio all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione Carisbo
Sono stati premiati, presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, i 6 studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura. I 6 studenti potranno vivere e studiare per un trimestre fino ad un anno scolastico all’estero, accolti in una famiglia e una scuola del luogo e assistiti dai volontari locali.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Fondazione Intercultura e Fondazione Carisbo che risale al 2020-2021 e, grazie ad essa, 62 studentesse e studenti delle scuole secondarie di II grado – a cui si aggiungono i 6 studenti premiati quest’anno – hanno finora potuto vivere un’esperienza autentica delle diversità e acquisire nuove competenze utili per la loro vita personale e professionale.
Alla cerimonia di premiazione è intervenuta Maila Quaglia, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Carisbo, insieme a Vincenzo Morlini, past Consigliere di Amministrazione di Intercultura, poi Direttore Esecutivo di Intercultura e poi Presidente internazionale di AFS, alle famiglie dei giovani ambasciatori nel mondo e ai volontari di Intercultura, che proprio in questi mesi si stanno occupando della formazione degli studenti in partenza per prepararli alla loro esperienza.
I vincitori sono:
Sara, iscritta al Liceo E. Fermi di Bologna e in partenza per un programma scolastico semestrale in Brasile;
Steven, iscritto al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Thailandia;
Geremia, iscritto all’IIS G. Bruno di Medicina e in partenza per un programma annuale in Lettonia;
Francesca, iscritta all’IIS Montessori-Da Vinci di Porretta Terme e in partenza per un programma annuale in Perù;
Sabrina, iscritta al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma annuale in Honduras;
Matteo, iscritto al Liceo L. Bassi di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Messico.
Emozionati e felici per il traguardo raggiunto, alcuni ragazzi hanno così commentato la vincita della borsa di studio.
Geremia: «Quando ho scoperto di aver vinto, ho sentito come un ritorno brusco al presente. Quella che fino a poco prima sembrava solo un’idea improbabile era diventata concreta. È stato uno shock di consapevolezza. Ero felice, ma allo stesso tempo ero offuscato da tante altre emozioni, compresa la paura iniziale. Marco Aurelioperò, affermava che “ciò che ostacola l’azione, la promuove”, come se fosse proprio l’attrito, a dare lo slancio. Così il timore, invece di essere un intralcio, è ciò che valorizza la scelta.»
Sabrina: «Ho deciso di accettare questa sfida perché volevo mettermi in gioco davvero. Sentivo il bisogno di uscire dalla mia routine e conoscere un altro modo di vivere. L’Honduras, con la sua cultura e la sua lingua completamente nuove per me, mi è sembrato il luogo perfetto per farlo. So che sarà difficile, ma credo che le sfide più grandi siano anche le più formative.» Con loro erano presenti anche due ex vincitrici del concorso Intercultura e della borsa di studio FormazionEuropa, Sara Bonora, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Brasile a.s. 2023-24 e Matilde Mazzanti, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Cile a.s. 2023-24.
Ricerca Ipsos: l’esperienza con Intercultura decisiva per la propria vita per il 68% degli ex partecipanti
Partire con Intercultura non è solo un soggiorno all’estero, ma un’esperienza che lascia il segno per tutta la vita. Un’indagine Ipsos su 958 ex studenti, oggi tra i 20 e i 64 anni, lo conferma. Il 68% riconosce un impatto decisivo sulla propria identità e attribuisce ai volontari un ruolo chiave nel proprio percorso di crescita personale. Vivere e studiare all’estero con Intercultura permette di sviluppare competenze trasversali, fondamentali sia nella vita personale che in quella professionale.
Il 58% ha scelto destinazioni non convenzionali tra cui l’Asia, l’America Latina e l’Africa sviluppando un atteggiamento di apertura alla diversità culturale e competenze linguistiche: tutti parlano almeno un’altra lingua oltre all’inglese. Le soft skills ne escono rafforzate: il 97% migliora le relazioni, l’89% diventa più autonomo e il 74% si sente pronto alle sfide del mondo di oggi.
Sul piano personale, chi ha vissuto l’esperienza Intercultura denota una grande attenzione e accettazione delle diversità e una coscienza sociale evoluta e sensibile a tematiche di equità. E infine, il 65% si dichiara felice della propria vita, un aspetto che deriva dalla maggiore consapevolezza delle proprie risorse e da una marcata adattabilità di fronte ai cambiamenti. Intercultura non è solo un viaggio, ma un investimento nel futuro di sé stessi e del mondo intero.
Persone
Al via il canale di cofinanziamento del Fondo per la Repubblica Digitale
26 Maggio 2025
L’iniziativa
Annunciata dall’Impresa socialeFondo per la Repubblica Digitalel’attivazione di un canale di cofinanziamento da 5 milioni di euro, destinato a sostenere progetti ed iniziative congiunte orientate allo sviluppo delle competenze digitali e all’inclusione sociale, economica e lavorativa dei cittadini.
L’iniziativa, parte del Piano Strategico 2025–2026 approvato dal Comitato di Indirizzo Strategico del Fondo per la Repubblica Digitale, rappresenta uno strumento innovativo per attivare collaborazioni strategiche tra enti pubblici, privati e del Terzo Settore, con l’obiettivo di amplificare l’impatto delle azioni formative sul territorio.
Il canale di cofinanziamento, che mira ad attrarre risorse supplementari coerenti con le finalità del Fondo per la Repubblica Digitale, vuole inoltre favorire un confronto positivo con le esperienze di altri soggetti, portando avanti collaborazioni strategiche per arricchire reciprocamente la conoscenza, le pratiche e le esperienze sui temi relativi alla formazione e all’inclusione digitale. Questo approccio permette di amplificare l’impatto delle iniziative sostenute e di rafforzare la consapevolezza sul valore dell’investimento e della collaborazione per promuovere la formazione digitale e il reinserimento sociale delle categorie più fragili. Oltre a generare un effetto leva sulle risorse economiche messe in campo dal Fondo per la Repubblica Digitale e dagli interlocutori coinvolti, l’apertura del canale di cofinanziamento mira anche a sperimentare forme di innovazione, sia negli ambiti di intervento sia nelle modalità operative o metodologiche scelte.
Modalità di partecipazione
Il canale di cofinanziamento è aperto a soggetti pubblici e privati, con o senza scopo di lucro. Le iniziative e le progettualità promosse dovranno focalizzarsi su tematiche di interesse condiviso, attraverso tre modalità operative:
bandi pubblici elaborati e promossi congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori in funzione di enti erogatori;
progetti proposti direttamente da enti del Terzo Settore e sostenuti, almeno al 50%, da risorse interne e/o esterne provenienti da uno o più cofinanziatori;
iniziative elaborate e promosse congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori per la realizzazione di opportunità rivolte alla collettività in linea con la mission del Fondo per la Repubblica Digitale.
Il processo di selezione si articola in due momenti: una prima fase, in cui i soggetti interessati presentano la propria idea progettuale e una seconda fase, riservata esclusivamente alle idee ritenute idonee, in cui si procederà con la progettazione esecutiva. I criteri di selezione includono: coerenza con la missione del Fondo, originalità della proposta, assenza di contenuti già sottoposti o respinti, e assenza di interventi per l’acquisto e la costruzione di infrastrutture o esclusivamente finalizzate alla ricerca.
Le proposte potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili.
Risorse disponibili
Il Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale ha stanziato in totale 5 milioni di euro.
Fondazione, Comune e Chiesa di Bologna insieme per il progetto Bologna Serena per gli anziani
19 Maggio 2025
Investimento complessivo da 9 milioni di euro in tre anni per un progetto sulla qualità della vita delle persone over 65. Villa Serena come punto di riferimento per persone anziane
A Bologna la popolazione over 65, conta circa 96.000 persone, sono il 25% della popolazione. Saranno oltre 100 mila tra dieci anni e 109 mila tra venti. Di questi, quasi 55.000 hanno più di 75 anni e 36.000 superano gli 80 anni, mentre i centenari si avvicinano alle 250 unità. I livelli di autosufficienza non dipendono solo dall’età, ma diminuiscono con l’invecchiamento. Dall’indagine sulla qualità della vita realizzata dal Comune di Bologna sappiamo che oggi le persone che dichiarano di prendersi cura di un anziano sopra i 75 anni sono stimate in 17 mila. Il 33% degli over 65 a Bologna oggi abita da solo, percentuale che sale al 50% per gli over 80.
Da questi dati e da questa tendenza all’invecchiamento della popolazione e quindi dell’aspettativa di vita in città, parte il progettoBologna Serena per gli anziani.
Bologna Serena per gli anziani è il nuovo progetto con il quale Fondazione Carisbo, Comune e Chiesa di Bologna collaboreranno nei prossimi tre anni, a partire dal 2025, nel realizzare servizi di supporto, assistenza e inclusione sociale dedicati alla popolazione anziana e ai caregiver, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli over 65.
Bologna Serena per gli anziani ha gli obiettivi di:
innovare e rafforzare le risposte del sistema dei servizi mirati a rispondere ai bisogni della terza età;
sperimentare nuove risposte al cambiamento dei bisogni espressi dalla popolazione anziana alla luce delle mutazioni sociali e demografiche;
aggregare istituzioni, soggetti del terzo settore e comunità nel progettare e realizzare insieme un nuovo welfare per gli anziani.
Questi obiettivi saranno realizzati lungo tre assi strategici:
il domicilio come prospettiva prioritaria per il benessere dell’anziano;
la valorizzazione del ruolo del caregiver familiare e delle assistenti familiari;
la risposta a chi non entra nelle strutture residenziali sociosanitarie.
La convenzionetra gli enti sarà approvata nella prossima Giunta e prevede un investimento da parte della Fondazione Carisbo, che partecipa alla redazione delle linee guida e alle azioni, allo sviluppo, monitoraggio e valutazione del progetto, pari a 4,25 milioni di euro nell’arco di un triennio (di cui 1,25 milioni nel 2025, 1,5 milioni per il 2026 e 1,5 per il 2027).
Il Comune attuerà il progetto secondo le linee guida concordate, cofinanziandolo con ulteriori interventi nell’ambito delle risorse del proprio bilancio, per un valore di altri 4,5 milioni di euro nel triennio 2025/2027.
Questi fondi, pari a 9 milioni di euro in 3 anni, saranno destinati alle attività previste e gli enti collaboreranno nella gestione e il coordinamento delle azioni in collaborazione con gli enti e i soggetti del territorio garantendo la partecipazione della rete socio-sanitaria, in particolare Ausl di Bologna e Asp Città di Bologna, mentre la Chiesa di Bologna si impegna a collaborare al monitoraggio del progetto in sinergia con i propri servizi di ascolto territoriale.
Questo budget sarà suddiviso nel triennio su varie linee progettuali che riguardano:
interventi per i caregiver;
costruire una comunità dementia friendly;
potenziamento di telecontrollo, teleassistenza, telecompagnia;
servizi sociosanitari aperti;
promozione dell’invecchiamento in salute;
la creazione di un luogo e un team di riferimento in città sulle politiche per gli anziani.
A Villa Serena un punto di riferimento sulle politiche per le persone anziane
Sarà Villa Serena il punto di riferimento dove realizzare un luogo fisico in città per le famiglie, i cittadini, le associazioni e la comunità professionale sulle politiche per gli anziani. Lo spazio potrà essere allestito con mostre a tema, materiale informativo sulle opportunità esistenti, punti di informazione e orientamento per gli anziani sui temi della salute e dei servizi, uffici da dedicare all’organizzazione di eventi, gite o vacanze, locali e spazi aperti per lo svolgimento di attività di socializzazione, culturali e sportive.
Sarà sede di un team dedicato all’analisi del fenomeno dell’invecchiamento demografico e alla creazione di progettazioni innovative a partire dalla raccolta di dati affidabili e comparabili per monitorare i progressi delle azioni messe in campo e per la definizione delle politiche in questo ambito. Le nuove informazioni raccolte sui caregiver potranno offrire una maggior conoscenza delle conseguenze dell’assistenza informale sullo stress di chi si prende cura dei propri familiari, sulle diseguaglianze di genere ad esse connesse, sull’effettiva capacità di accesso ai servizi per le long term care, sulle diseguaglianze territoriali e servire alla produzione di conoscenze da mettere a disposizione della città per costruire il futuro welfare per gli anziani a Bologna.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo entra a far parte del Consorzio BI-REX di Bologna
23 Aprile 2025
Fondazione Carisbo annuncia la sua adesione al Consorzio BI-REX Big Data Innovation & Research Excellence, Competence Center nazionale e soggetto attuatore del Pnrr ad alta specializzazione sui Big Data, Industria 4.0 e Transizione 5.0.
La convenzione siglata, della durata di 3 anni e rinnovabile, darà avvio a forme di collaborazione sinergica, particolarmente focalizzate su iniziative per lo sviluppo economico del territorio, tramite la promozione di attività nell’ambito di Industria 4.0 di ricerca applicata, l’attivazione di progetti di innovazione e supporto all’imprenditorialità, nonché la messa a punto di percorsi di incubazione, accelerazione, orientamento e formazione.
Fondazione Carisbo e Consorzio BI-REX saranno così impegnate nella partecipazione congiunta a bandi europei, nazionali, regionali per la realizzazione di progetti di ricerca e formazione, attivando programmi di incubazione e accelerazione d’impresa, sostenendo la partecipazione delle rispettive startup a iniziative di networking e favorendone l’accesso, tramite tariffe agevolate, agli spazi di coworking nelle rispettive strutture.
Fondazione Carisbo è una fondazione di origine bancaria che persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo del territorio metropolitano di Bologna. Con il progetto BIGBO – Boost Innovation Garage, polo dedicato ai talenti, all’innovazione e alla trasformazione digitale, la Fondazione contribuisce nel diffondere una cultura imprenditoriale innovativa, generando un impatto tangibile e creando nuove opportunità di lavoro. BIGBO offre spazi di lavoro flessibili, multifunzionali e organizza tavole rotonde ed eventi incentrati su innovazione e tecnologia, programmi di accelerazione, attività di collegamento tra aziende consolidate e startup.
Il Competence Center BI-REX, con sede a Bologna, si configura come Public Private Partnership che raccoglie 64 player tra Università, Centri di Ricerca e Imprese di eccellenza, con l’obiettivo di supportare le aziende nei processi di innovazione, trasformazione digitale e sostenibilità, favorendo l’adozione delle tecnologie Industria 4.0 e 5.0 e il trasferimento tecnologico attraverso una vasta serie di servizi. Principale valore aggiunto di BI-REX è rappresentato dalla Linea Pilota, fabbrica digitale interconnessa completamente a disposizione delle imprese, in cui le tecnologie 4.0 and 5.0 sono integrate con quelle tradizionali.
Persone
Pubblicato il bando “Dritti al Punto” del Fondo per la Repubblica Digitale
22 Aprile 2025
Il contesto italiano
Lo sviluppo delle competenze digitali è uno degli obiettivi strategici dell’Unione europea, che mira a dotare almeno l’80% dei cittadini tra i 16 e i 74 anni di competenze digitali di base entro il 2030. A guidare questo processo è il quadro europeoDigComp 2.2, che individua cinque aree chiave – dalla sicurezza informatica, alla creazione di contenuti – ritenute essenziali per una piena partecipazione alla vita sociale e professionale. L’Italia, tuttavia, registra un significativo ritardo rispetto alla media UE: nel 2023 solo il 46% degli adulti possedeva competenze digitali almeno di base.
Il quadro è aggravato da divari generazionali e territoriali: tra i giovani (16-24 anni) la quota sale al 59%, mentre tra gli over 65 crolla al 19%, con le regioni del Sud ampiamente sotto la media UE (34%). Per colmare il ritardo, il PNRR ha attivato la misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, con l’obiettivo di formare 2 milioni di cittadini entro il 2026 attraverso 3000 Punti Digitale Facile. Sebbene la rete dei punti sia stata attivata, a marzo 2025, sono stati raggiunti circa 760 mila cittadini, pari al 38% dell’obiettivo, con risultati disomogenei tra le diverse regioni.
Bando Dritti al Punto
Il bando intende sostenere progetti di formazione all’interno dei Punti Digitale Facile, integrando le attività già pianificate e realizzate nell’ambito della misura M1C1 1.7.2 “Rete dei servizi di facilitazione digitale” del PNRR, al fine di potenziarne l’offerta formativa.
In particolare, si intende selezionare progetti formativi rivolti a tutti i cittadini, incentrati sui temi individuati dal quadro europeo DigComp 2.2, come l’alfabetizzazione su informazione e dati, ovvero la capacità di analizzare criticamente fonti e contenuti online e distinguere le informazioni affidabili dalle fake news; la sicurezza informatica, intesa come consapevolezza dei rischi digitali e capacità di proteggere dispositivi e dati personali; la creazione di contenuti digitali, anche con il supporto dell’Intelligenza Artificiale, promuovendo un uso consapevole e responsabile degli strumenti digitali e una riflessione sulle implicazioni etiche, sociali e legali dell’IA; infine, la comunicazione e collaborazione attraverso le tecnologie digitali, per incentivare l’uso attivo dei servizi digitali pubblici e privati (come l’uso di app quali Io e IT-Wallet, o servizi come Identità digitale, Domicilio digitale e Fascicolo sanitario elettronico), sviluppando strategie comunicative efficaci e inclusive nei diversi ambienti digitali.
Chi può partecipare
Le proposte possono essere presentate da Soggetti attuatori o Soggetti sub-attuatori della misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, che si occupino direttamente o indirettamente – per tramite di Soggetti realizzatori – della gestione di almeno un Punto Digitale Facile, o ancora da Soggetti realizzatori della misura, intesi come enti privati che abbiano sottoscritto un’apposita convenzione/contratto con un Soggetto attuatore/sub-attuatore per la co-gestione e co-progettazione delle attività presso uno o più Punti Digitale Facile.
Le proposte progettuali, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma Re@dy, entro le ore 11 del30 maggio 2025.
Composizione della lista congiunta di candidati al Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025/2026/2027 di Intesa Sanpaolo S.p.A.
28 Marzo 2025
Le Fondazioni aderenti al patto parasociale di consultazione e voto sottoscritto l’11 novembre 2024 in relazione all’Assemblea di Intesa Sanpaolo convocata per il 29 aprile 2025, anche sulla base degli orientamenti manifestati dal Consiglio di Amministrazione uscente della Banca per la composizione della lista dei candidati alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025−2027 e con l’intento di assicurare:
la composizione quantitativamente ottimale, avuto riguardo alla complessità organizzativa, di operatività e di governance della Banca e alle valutazioni espresse sulle dinamiche di funzionamento dell’Organo collegiale;
la continuità di azione ed il mantenimento del patrimonio informativo e di esperienze acquisito nel corso dei precedenti mandati;
un riscontro concreto alle esigenze di continuare a esprimere scelte di elevata qualità, diversità, complementarità e di integrare nuove competenze strategiche, professionalità e personalità, al fine di dare continuità alle capacità di approfondimento e di dibattito in tutte le complesse materie di competenza del Consiglio e del Comitato per il Controllo sulla Gestione, e permettere un’adeguata costituzione e funzionalità dei Comitati endo−consiliari;
hanno depositato in data 27 marzo 2025 la seguente lista di 17 candidati così articolata:
SEZIONE 1
GIAN MARIA GROS-PIETRO
PAOLA TAGLIAVINI
CARLO MESSINA
MARIANGELA ZAPPIA
FRANCO CERUTI
PAOLO MARIA VITTORIO GRANDI
LUCIANO NEBBIA
LIANA LOGIURATO
PIETRO PREVITALI
MARIA ALESSANDRA STEFANELLI
BRUNO MARIA PARIGI
DONATELLA BUSSO
SILVIA MERLO
PAOLO MESSA
SEZIONE 2
FABRIZIO MOSCA
MARIELLA TAGLIABUE
MAURA CAMPRA
Nel medesimo contesto, le Fondazioni hanno proposto (i) di determinare in 19 il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da nominare, (ii) di riconfermare il Prof. Gian Maria Gros−Pietro quale Presidente del Consiglio di Amministrazione e (iii) di nominare la Prof.a Paola Tagliavini quale Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione; nonché (iv) di indicare il Dott. Carlo Messina come profilo ideale per la posizione di Consigliere Delegato e CEO, nell’ambito della lista presentata, ferme restando le piene prerogative proprie del Consiglio di Amministrazione che sarà nominato, in ragione dei poteri definiti dallo Statuto sociale.
Alla luce dei risultati conseguiti nell’ultimo decennio dalla Banca, che hanno posto Intesa Sanpaolo in una posizione di vertice assoluto tra le banche europee, sia per l’affidabilità sia per il sostegno allo sviluppo del Paese, i Presidenti delle Fondazioni, nella loro connaturata rappresentanza di azionisti istituzionali di lungo termine, esprimono vivo apprezzamento per la visione e la gestione altamente efficace da parte del CEO e conseguentemente auspicano che il Dr. Carlo Messina possa garantire il suo ruolo di leadership nella Banca anche per i successivi mandati.
Infine, le Fondazioni hanno proposto, in linea con quanto evidenziato dal Consiglio uscente, la conferma degli emolumenti per i consiglieri che non siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione e l’incremento del compenso fisso specifico per i consiglieri che siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione nonché del compenso additivo del Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione.
Sviluppo del territorio
Aperto il bando Fairplay (terza sessione erogativa 2025)
28 Marzo 2025
Per l’area Sviluppo del territorio (settore Educazione, istruzione e formazione) e la missione “Formazione del capitale umano”, con specifico riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile SDG n° 4 “Istruzione di qualità” e SDG n° 9 “Imprese, innovazione e infrastrutture”, il bando Fairplay accessibile fino al 5 maggio rende disponibili risorse per 150.000 euro allo scopo di:
promuovere l’idea di sport inclusivo, aperto a tutti, capace di incidere positivamente sulla coesione sociale della comunità territoriale;
incentivare la rigenerazione di spazi in un’ottica di condivisione e cura del bene comune;
favorire la diffusione di valori educativi e corretti stili di vita.
Acri lancia il Premio GenP – Giovani che partecipano
13 Giugno 2025
Aperte fino al 14 settembre le candidature al premio per le organizzazioni del Terzo settore che incentivano la partecipazione giovanile
Non è vero che i giovani non partecipano e non si impegnano a migliorare il Paese. Lo fanno, ma non sempre all’interno delle organizzazioni tradizionali del Terzo settore. Sempre più spesso scelgono forme di impegno fluide, informali, legate a cause specifiche – come l’ambiente, i diritti civili e la giustizia sociale – e lontane da strutture composte e guidate prevalentemente da persone di generazioni passate. In questo scenario, molte realtà del Terzo settore stanno cercando nuove strade per coinvolgere le nuove generazioni anche all’interno dei propri processi decisionali.
In questo scenario nasce “GenP – Giovani che partecipano”, un premio promosso da Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria, dedicato alle organizzazioni del Terzo settore composte da giovani che valorizzino il protagonismo giovanile. Il premio si rivolge a realtà i cui organi di amministrazione siano composti o coinvolgano giovani under 35, incentivando la loro partecipazione attiva nella progettazione e realizzazione dei progetti. Il premio intende infatti portare alla luce e dare visibilità a esperienze significative di partecipazione giovanile.
Le organizzazioni vincitrici riceveranno un contributo di 10mila euro ciascuna e saranno premiate nel corso di un evento nazionale che si terrà nel mese di dicembre 2025.
Le candidature sono aperte fino al 14 settembre 2025 sul sito ufficiale www.genp.it, dove sono disponibili il regolamento completo e il modulo di partecipazione.
A novembre verrà annunciata la shortlist delle 10 organizzazioni finaliste e, tra queste, una giuria composta da esperti del settore e rappresentanti di Acri selezionerà le 3 organizzazioni vincitrici.
I componenti della giuria:
Ferruccio de Bortoli, giornalista
Lucrezia Ferrara, Young Advisory Board Fondazione Compagnia di San Paolo
Luca Gori, presidente Commissione Innovazione sociale di Acri
Clara Morelli, autrice Will Media
Vanessa Pallucchi, portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore
Tommaso Salaroli, cofondatore e CEO di Scomodo
Michele Sciscioli, capo Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale
Media partner dell’iniziativa sono Vita e Will, mentre Percorsi di Secondo Welfare realizzerà e presenterà, in occasione dell’evento di premiazione, un’indagine sul tasso di under 35 nei Cda delle organizzazioni del Terzo settore.
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa
10 Giugno 2025
Assegnate 6 borse di studio per programmi di vita e di studio all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione Carisbo
Sono stati premiati, presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, i 6 studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura. I 6 studenti potranno vivere e studiare per un trimestre fino ad un anno scolastico all’estero, accolti in una famiglia e una scuola del luogo e assistiti dai volontari locali.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Fondazione Intercultura e Fondazione Carisbo che risale al 2020-2021 e, grazie ad essa, 62 studentesse e studenti delle scuole secondarie di II grado – a cui si aggiungono i 6 studenti premiati quest’anno – hanno finora potuto vivere un’esperienza autentica delle diversità e acquisire nuove competenze utili per la loro vita personale e professionale.
Alla cerimonia di premiazione è intervenuta Maila Quaglia, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Carisbo, insieme a Vincenzo Morlini, past Consigliere di Amministrazione di Intercultura, poi Direttore Esecutivo di Intercultura e poi Presidente internazionale di AFS, alle famiglie dei giovani ambasciatori nel mondo e ai volontari di Intercultura, che proprio in questi mesi si stanno occupando della formazione degli studenti in partenza per prepararli alla loro esperienza.
I vincitori sono:
Sara, iscritta al Liceo E. Fermi di Bologna e in partenza per un programma scolastico semestrale in Brasile;
Steven, iscritto al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Thailandia;
Geremia, iscritto all’IIS G. Bruno di Medicina e in partenza per un programma annuale in Lettonia;
Francesca, iscritta all’IIS Montessori-Da Vinci di Porretta Terme e in partenza per un programma annuale in Perù;
Sabrina, iscritta al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma annuale in Honduras;
Matteo, iscritto al Liceo L. Bassi di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Messico.
Emozionati e felici per il traguardo raggiunto, alcuni ragazzi hanno così commentato la vincita della borsa di studio.
Geremia: «Quando ho scoperto di aver vinto, ho sentito come un ritorno brusco al presente. Quella che fino a poco prima sembrava solo un’idea improbabile era diventata concreta. È stato uno shock di consapevolezza. Ero felice, ma allo stesso tempo ero offuscato da tante altre emozioni, compresa la paura iniziale. Marco Aurelioperò, affermava che “ciò che ostacola l’azione, la promuove”, come se fosse proprio l’attrito, a dare lo slancio. Così il timore, invece di essere un intralcio, è ciò che valorizza la scelta.»
Sabrina: «Ho deciso di accettare questa sfida perché volevo mettermi in gioco davvero. Sentivo il bisogno di uscire dalla mia routine e conoscere un altro modo di vivere. L’Honduras, con la sua cultura e la sua lingua completamente nuove per me, mi è sembrato il luogo perfetto per farlo. So che sarà difficile, ma credo che le sfide più grandi siano anche le più formative.» Con loro erano presenti anche due ex vincitrici del concorso Intercultura e della borsa di studio FormazionEuropa, Sara Bonora, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Brasile a.s. 2023-24 e Matilde Mazzanti, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Cile a.s. 2023-24.
Ricerca Ipsos: l’esperienza con Intercultura decisiva per la propria vita per il 68% degli ex partecipanti
Partire con Intercultura non è solo un soggiorno all’estero, ma un’esperienza che lascia il segno per tutta la vita. Un’indagine Ipsos su 958 ex studenti, oggi tra i 20 e i 64 anni, lo conferma. Il 68% riconosce un impatto decisivo sulla propria identità e attribuisce ai volontari un ruolo chiave nel proprio percorso di crescita personale. Vivere e studiare all’estero con Intercultura permette di sviluppare competenze trasversali, fondamentali sia nella vita personale che in quella professionale.
Il 58% ha scelto destinazioni non convenzionali tra cui l’Asia, l’America Latina e l’Africa sviluppando un atteggiamento di apertura alla diversità culturale e competenze linguistiche: tutti parlano almeno un’altra lingua oltre all’inglese. Le soft skills ne escono rafforzate: il 97% migliora le relazioni, l’89% diventa più autonomo e il 74% si sente pronto alle sfide del mondo di oggi.
Sul piano personale, chi ha vissuto l’esperienza Intercultura denota una grande attenzione e accettazione delle diversità e una coscienza sociale evoluta e sensibile a tematiche di equità. E infine, il 65% si dichiara felice della propria vita, un aspetto che deriva dalla maggiore consapevolezza delle proprie risorse e da una marcata adattabilità di fronte ai cambiamenti. Intercultura non è solo un viaggio, ma un investimento nel futuro di sé stessi e del mondo intero.
Persone
Al via il canale di cofinanziamento del Fondo per la Repubblica Digitale
26 Maggio 2025
L’iniziativa
Annunciata dall’Impresa socialeFondo per la Repubblica Digitalel’attivazione di un canale di cofinanziamento da 5 milioni di euro, destinato a sostenere progetti ed iniziative congiunte orientate allo sviluppo delle competenze digitali e all’inclusione sociale, economica e lavorativa dei cittadini.
L’iniziativa, parte del Piano Strategico 2025–2026 approvato dal Comitato di Indirizzo Strategico del Fondo per la Repubblica Digitale, rappresenta uno strumento innovativo per attivare collaborazioni strategiche tra enti pubblici, privati e del Terzo Settore, con l’obiettivo di amplificare l’impatto delle azioni formative sul territorio.
Il canale di cofinanziamento, che mira ad attrarre risorse supplementari coerenti con le finalità del Fondo per la Repubblica Digitale, vuole inoltre favorire un confronto positivo con le esperienze di altri soggetti, portando avanti collaborazioni strategiche per arricchire reciprocamente la conoscenza, le pratiche e le esperienze sui temi relativi alla formazione e all’inclusione digitale. Questo approccio permette di amplificare l’impatto delle iniziative sostenute e di rafforzare la consapevolezza sul valore dell’investimento e della collaborazione per promuovere la formazione digitale e il reinserimento sociale delle categorie più fragili. Oltre a generare un effetto leva sulle risorse economiche messe in campo dal Fondo per la Repubblica Digitale e dagli interlocutori coinvolti, l’apertura del canale di cofinanziamento mira anche a sperimentare forme di innovazione, sia negli ambiti di intervento sia nelle modalità operative o metodologiche scelte.
Modalità di partecipazione
Il canale di cofinanziamento è aperto a soggetti pubblici e privati, con o senza scopo di lucro. Le iniziative e le progettualità promosse dovranno focalizzarsi su tematiche di interesse condiviso, attraverso tre modalità operative:
bandi pubblici elaborati e promossi congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori in funzione di enti erogatori;
progetti proposti direttamente da enti del Terzo Settore e sostenuti, almeno al 50%, da risorse interne e/o esterne provenienti da uno o più cofinanziatori;
iniziative elaborate e promosse congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori per la realizzazione di opportunità rivolte alla collettività in linea con la mission del Fondo per la Repubblica Digitale.
Il processo di selezione si articola in due momenti: una prima fase, in cui i soggetti interessati presentano la propria idea progettuale e una seconda fase, riservata esclusivamente alle idee ritenute idonee, in cui si procederà con la progettazione esecutiva. I criteri di selezione includono: coerenza con la missione del Fondo, originalità della proposta, assenza di contenuti già sottoposti o respinti, e assenza di interventi per l’acquisto e la costruzione di infrastrutture o esclusivamente finalizzate alla ricerca.
Le proposte potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili.
Risorse disponibili
Il Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale ha stanziato in totale 5 milioni di euro.
Fondazione, Comune e Chiesa di Bologna insieme per il progetto Bologna Serena per gli anziani
19 Maggio 2025
Investimento complessivo da 9 milioni di euro in tre anni per un progetto sulla qualità della vita delle persone over 65. Villa Serena come punto di riferimento per persone anziane
A Bologna la popolazione over 65, conta circa 96.000 persone, sono il 25% della popolazione. Saranno oltre 100 mila tra dieci anni e 109 mila tra venti. Di questi, quasi 55.000 hanno più di 75 anni e 36.000 superano gli 80 anni, mentre i centenari si avvicinano alle 250 unità. I livelli di autosufficienza non dipendono solo dall’età, ma diminuiscono con l’invecchiamento. Dall’indagine sulla qualità della vita realizzata dal Comune di Bologna sappiamo che oggi le persone che dichiarano di prendersi cura di un anziano sopra i 75 anni sono stimate in 17 mila. Il 33% degli over 65 a Bologna oggi abita da solo, percentuale che sale al 50% per gli over 80.
Da questi dati e da questa tendenza all’invecchiamento della popolazione e quindi dell’aspettativa di vita in città, parte il progettoBologna Serena per gli anziani.
Bologna Serena per gli anziani è il nuovo progetto con il quale Fondazione Carisbo, Comune e Chiesa di Bologna collaboreranno nei prossimi tre anni, a partire dal 2025, nel realizzare servizi di supporto, assistenza e inclusione sociale dedicati alla popolazione anziana e ai caregiver, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli over 65.
Bologna Serena per gli anziani ha gli obiettivi di:
innovare e rafforzare le risposte del sistema dei servizi mirati a rispondere ai bisogni della terza età;
sperimentare nuove risposte al cambiamento dei bisogni espressi dalla popolazione anziana alla luce delle mutazioni sociali e demografiche;
aggregare istituzioni, soggetti del terzo settore e comunità nel progettare e realizzare insieme un nuovo welfare per gli anziani.
Questi obiettivi saranno realizzati lungo tre assi strategici:
il domicilio come prospettiva prioritaria per il benessere dell’anziano;
la valorizzazione del ruolo del caregiver familiare e delle assistenti familiari;
la risposta a chi non entra nelle strutture residenziali sociosanitarie.
La convenzionetra gli enti sarà approvata nella prossima Giunta e prevede un investimento da parte della Fondazione Carisbo, che partecipa alla redazione delle linee guida e alle azioni, allo sviluppo, monitoraggio e valutazione del progetto, pari a 4,25 milioni di euro nell’arco di un triennio (di cui 1,25 milioni nel 2025, 1,5 milioni per il 2026 e 1,5 per il 2027).
Il Comune attuerà il progetto secondo le linee guida concordate, cofinanziandolo con ulteriori interventi nell’ambito delle risorse del proprio bilancio, per un valore di altri 4,5 milioni di euro nel triennio 2025/2027.
Questi fondi, pari a 9 milioni di euro in 3 anni, saranno destinati alle attività previste e gli enti collaboreranno nella gestione e il coordinamento delle azioni in collaborazione con gli enti e i soggetti del territorio garantendo la partecipazione della rete socio-sanitaria, in particolare Ausl di Bologna e Asp Città di Bologna, mentre la Chiesa di Bologna si impegna a collaborare al monitoraggio del progetto in sinergia con i propri servizi di ascolto territoriale.
Questo budget sarà suddiviso nel triennio su varie linee progettuali che riguardano:
interventi per i caregiver;
costruire una comunità dementia friendly;
potenziamento di telecontrollo, teleassistenza, telecompagnia;
servizi sociosanitari aperti;
promozione dell’invecchiamento in salute;
la creazione di un luogo e un team di riferimento in città sulle politiche per gli anziani.
A Villa Serena un punto di riferimento sulle politiche per le persone anziane
Sarà Villa Serena il punto di riferimento dove realizzare un luogo fisico in città per le famiglie, i cittadini, le associazioni e la comunità professionale sulle politiche per gli anziani. Lo spazio potrà essere allestito con mostre a tema, materiale informativo sulle opportunità esistenti, punti di informazione e orientamento per gli anziani sui temi della salute e dei servizi, uffici da dedicare all’organizzazione di eventi, gite o vacanze, locali e spazi aperti per lo svolgimento di attività di socializzazione, culturali e sportive.
Sarà sede di un team dedicato all’analisi del fenomeno dell’invecchiamento demografico e alla creazione di progettazioni innovative a partire dalla raccolta di dati affidabili e comparabili per monitorare i progressi delle azioni messe in campo e per la definizione delle politiche in questo ambito. Le nuove informazioni raccolte sui caregiver potranno offrire una maggior conoscenza delle conseguenze dell’assistenza informale sullo stress di chi si prende cura dei propri familiari, sulle diseguaglianze di genere ad esse connesse, sull’effettiva capacità di accesso ai servizi per le long term care, sulle diseguaglianze territoriali e servire alla produzione di conoscenze da mettere a disposizione della città per costruire il futuro welfare per gli anziani a Bologna.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo entra a far parte del Consorzio BI-REX di Bologna
23 Aprile 2025
Fondazione Carisbo annuncia la sua adesione al Consorzio BI-REX Big Data Innovation & Research Excellence, Competence Center nazionale e soggetto attuatore del Pnrr ad alta specializzazione sui Big Data, Industria 4.0 e Transizione 5.0.
La convenzione siglata, della durata di 3 anni e rinnovabile, darà avvio a forme di collaborazione sinergica, particolarmente focalizzate su iniziative per lo sviluppo economico del territorio, tramite la promozione di attività nell’ambito di Industria 4.0 di ricerca applicata, l’attivazione di progetti di innovazione e supporto all’imprenditorialità, nonché la messa a punto di percorsi di incubazione, accelerazione, orientamento e formazione.
Fondazione Carisbo e Consorzio BI-REX saranno così impegnate nella partecipazione congiunta a bandi europei, nazionali, regionali per la realizzazione di progetti di ricerca e formazione, attivando programmi di incubazione e accelerazione d’impresa, sostenendo la partecipazione delle rispettive startup a iniziative di networking e favorendone l’accesso, tramite tariffe agevolate, agli spazi di coworking nelle rispettive strutture.
Fondazione Carisbo è una fondazione di origine bancaria che persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo del territorio metropolitano di Bologna. Con il progetto BIGBO – Boost Innovation Garage, polo dedicato ai talenti, all’innovazione e alla trasformazione digitale, la Fondazione contribuisce nel diffondere una cultura imprenditoriale innovativa, generando un impatto tangibile e creando nuove opportunità di lavoro. BIGBO offre spazi di lavoro flessibili, multifunzionali e organizza tavole rotonde ed eventi incentrati su innovazione e tecnologia, programmi di accelerazione, attività di collegamento tra aziende consolidate e startup.
Il Competence Center BI-REX, con sede a Bologna, si configura come Public Private Partnership che raccoglie 64 player tra Università, Centri di Ricerca e Imprese di eccellenza, con l’obiettivo di supportare le aziende nei processi di innovazione, trasformazione digitale e sostenibilità, favorendo l’adozione delle tecnologie Industria 4.0 e 5.0 e il trasferimento tecnologico attraverso una vasta serie di servizi. Principale valore aggiunto di BI-REX è rappresentato dalla Linea Pilota, fabbrica digitale interconnessa completamente a disposizione delle imprese, in cui le tecnologie 4.0 and 5.0 sono integrate con quelle tradizionali.
Persone
Pubblicato il bando “Dritti al Punto” del Fondo per la Repubblica Digitale
22 Aprile 2025
Il contesto italiano
Lo sviluppo delle competenze digitali è uno degli obiettivi strategici dell’Unione europea, che mira a dotare almeno l’80% dei cittadini tra i 16 e i 74 anni di competenze digitali di base entro il 2030. A guidare questo processo è il quadro europeoDigComp 2.2, che individua cinque aree chiave – dalla sicurezza informatica, alla creazione di contenuti – ritenute essenziali per una piena partecipazione alla vita sociale e professionale. L’Italia, tuttavia, registra un significativo ritardo rispetto alla media UE: nel 2023 solo il 46% degli adulti possedeva competenze digitali almeno di base.
Il quadro è aggravato da divari generazionali e territoriali: tra i giovani (16-24 anni) la quota sale al 59%, mentre tra gli over 65 crolla al 19%, con le regioni del Sud ampiamente sotto la media UE (34%). Per colmare il ritardo, il PNRR ha attivato la misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, con l’obiettivo di formare 2 milioni di cittadini entro il 2026 attraverso 3000 Punti Digitale Facile. Sebbene la rete dei punti sia stata attivata, a marzo 2025, sono stati raggiunti circa 760 mila cittadini, pari al 38% dell’obiettivo, con risultati disomogenei tra le diverse regioni.
Bando Dritti al Punto
Il bando intende sostenere progetti di formazione all’interno dei Punti Digitale Facile, integrando le attività già pianificate e realizzate nell’ambito della misura M1C1 1.7.2 “Rete dei servizi di facilitazione digitale” del PNRR, al fine di potenziarne l’offerta formativa.
In particolare, si intende selezionare progetti formativi rivolti a tutti i cittadini, incentrati sui temi individuati dal quadro europeo DigComp 2.2, come l’alfabetizzazione su informazione e dati, ovvero la capacità di analizzare criticamente fonti e contenuti online e distinguere le informazioni affidabili dalle fake news; la sicurezza informatica, intesa come consapevolezza dei rischi digitali e capacità di proteggere dispositivi e dati personali; la creazione di contenuti digitali, anche con il supporto dell’Intelligenza Artificiale, promuovendo un uso consapevole e responsabile degli strumenti digitali e una riflessione sulle implicazioni etiche, sociali e legali dell’IA; infine, la comunicazione e collaborazione attraverso le tecnologie digitali, per incentivare l’uso attivo dei servizi digitali pubblici e privati (come l’uso di app quali Io e IT-Wallet, o servizi come Identità digitale, Domicilio digitale e Fascicolo sanitario elettronico), sviluppando strategie comunicative efficaci e inclusive nei diversi ambienti digitali.
Chi può partecipare
Le proposte possono essere presentate da Soggetti attuatori o Soggetti sub-attuatori della misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, che si occupino direttamente o indirettamente – per tramite di Soggetti realizzatori – della gestione di almeno un Punto Digitale Facile, o ancora da Soggetti realizzatori della misura, intesi come enti privati che abbiano sottoscritto un’apposita convenzione/contratto con un Soggetto attuatore/sub-attuatore per la co-gestione e co-progettazione delle attività presso uno o più Punti Digitale Facile.
Le proposte progettuali, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma Re@dy, entro le ore 11 del30 maggio 2025.
Composizione della lista congiunta di candidati al Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025/2026/2027 di Intesa Sanpaolo S.p.A.
28 Marzo 2025
Le Fondazioni aderenti al patto parasociale di consultazione e voto sottoscritto l’11 novembre 2024 in relazione all’Assemblea di Intesa Sanpaolo convocata per il 29 aprile 2025, anche sulla base degli orientamenti manifestati dal Consiglio di Amministrazione uscente della Banca per la composizione della lista dei candidati alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025−2027 e con l’intento di assicurare:
la composizione quantitativamente ottimale, avuto riguardo alla complessità organizzativa, di operatività e di governance della Banca e alle valutazioni espresse sulle dinamiche di funzionamento dell’Organo collegiale;
la continuità di azione ed il mantenimento del patrimonio informativo e di esperienze acquisito nel corso dei precedenti mandati;
un riscontro concreto alle esigenze di continuare a esprimere scelte di elevata qualità, diversità, complementarità e di integrare nuove competenze strategiche, professionalità e personalità, al fine di dare continuità alle capacità di approfondimento e di dibattito in tutte le complesse materie di competenza del Consiglio e del Comitato per il Controllo sulla Gestione, e permettere un’adeguata costituzione e funzionalità dei Comitati endo−consiliari;
hanno depositato in data 27 marzo 2025 la seguente lista di 17 candidati così articolata:
SEZIONE 1
GIAN MARIA GROS-PIETRO
PAOLA TAGLIAVINI
CARLO MESSINA
MARIANGELA ZAPPIA
FRANCO CERUTI
PAOLO MARIA VITTORIO GRANDI
LUCIANO NEBBIA
LIANA LOGIURATO
PIETRO PREVITALI
MARIA ALESSANDRA STEFANELLI
BRUNO MARIA PARIGI
DONATELLA BUSSO
SILVIA MERLO
PAOLO MESSA
SEZIONE 2
FABRIZIO MOSCA
MARIELLA TAGLIABUE
MAURA CAMPRA
Nel medesimo contesto, le Fondazioni hanno proposto (i) di determinare in 19 il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da nominare, (ii) di riconfermare il Prof. Gian Maria Gros−Pietro quale Presidente del Consiglio di Amministrazione e (iii) di nominare la Prof.a Paola Tagliavini quale Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione; nonché (iv) di indicare il Dott. Carlo Messina come profilo ideale per la posizione di Consigliere Delegato e CEO, nell’ambito della lista presentata, ferme restando le piene prerogative proprie del Consiglio di Amministrazione che sarà nominato, in ragione dei poteri definiti dallo Statuto sociale.
Alla luce dei risultati conseguiti nell’ultimo decennio dalla Banca, che hanno posto Intesa Sanpaolo in una posizione di vertice assoluto tra le banche europee, sia per l’affidabilità sia per il sostegno allo sviluppo del Paese, i Presidenti delle Fondazioni, nella loro connaturata rappresentanza di azionisti istituzionali di lungo termine, esprimono vivo apprezzamento per la visione e la gestione altamente efficace da parte del CEO e conseguentemente auspicano che il Dr. Carlo Messina possa garantire il suo ruolo di leadership nella Banca anche per i successivi mandati.
Infine, le Fondazioni hanno proposto, in linea con quanto evidenziato dal Consiglio uscente, la conferma degli emolumenti per i consiglieri che non siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione e l’incremento del compenso fisso specifico per i consiglieri che siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione nonché del compenso additivo del Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione.
Sviluppo del territorio
Aperto il bando Fairplay (terza sessione erogativa 2025)
28 Marzo 2025
Per l’area Sviluppo del territorio (settore Educazione, istruzione e formazione) e la missione “Formazione del capitale umano”, con specifico riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile SDG n° 4 “Istruzione di qualità” e SDG n° 9 “Imprese, innovazione e infrastrutture”, il bando Fairplay accessibile fino al 5 maggio rende disponibili risorse per 150.000 euro allo scopo di:
promuovere l’idea di sport inclusivo, aperto a tutti, capace di incidere positivamente sulla coesione sociale della comunità territoriale;
incentivare la rigenerazione di spazi in un’ottica di condivisione e cura del bene comune;
favorire la diffusione di valori educativi e corretti stili di vita.
Acri lancia il Premio GenP – Giovani che partecipano
13 Giugno 2025
Aperte fino al 14 settembre le candidature al premio per le organizzazioni del Terzo settore che incentivano la partecipazione giovanile
Non è vero che i giovani non partecipano e non si impegnano a migliorare il Paese. Lo fanno, ma non sempre all’interno delle organizzazioni tradizionali del Terzo settore. Sempre più spesso scelgono forme di impegno fluide, informali, legate a cause specifiche – come l’ambiente, i diritti civili e la giustizia sociale – e lontane da strutture composte e guidate prevalentemente da persone di generazioni passate. In questo scenario, molte realtà del Terzo settore stanno cercando nuove strade per coinvolgere le nuove generazioni anche all’interno dei propri processi decisionali.
In questo scenario nasce “GenP – Giovani che partecipano”, un premio promosso da Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria, dedicato alle organizzazioni del Terzo settore composte da giovani che valorizzino il protagonismo giovanile. Il premio si rivolge a realtà i cui organi di amministrazione siano composti o coinvolgano giovani under 35, incentivando la loro partecipazione attiva nella progettazione e realizzazione dei progetti. Il premio intende infatti portare alla luce e dare visibilità a esperienze significative di partecipazione giovanile.
Le organizzazioni vincitrici riceveranno un contributo di 10mila euro ciascuna e saranno premiate nel corso di un evento nazionale che si terrà nel mese di dicembre 2025.
Le candidature sono aperte fino al 14 settembre 2025 sul sito ufficiale www.genp.it, dove sono disponibili il regolamento completo e il modulo di partecipazione.
A novembre verrà annunciata la shortlist delle 10 organizzazioni finaliste e, tra queste, una giuria composta da esperti del settore e rappresentanti di Acri selezionerà le 3 organizzazioni vincitrici.
I componenti della giuria:
Ferruccio de Bortoli, giornalista
Lucrezia Ferrara, Young Advisory Board Fondazione Compagnia di San Paolo
Luca Gori, presidente Commissione Innovazione sociale di Acri
Clara Morelli, autrice Will Media
Vanessa Pallucchi, portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore
Tommaso Salaroli, cofondatore e CEO di Scomodo
Michele Sciscioli, capo Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale
Media partner dell’iniziativa sono Vita e Will, mentre Percorsi di Secondo Welfare realizzerà e presenterà, in occasione dell’evento di premiazione, un’indagine sul tasso di under 35 nei Cda delle organizzazioni del Terzo settore.
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa
10 Giugno 2025
Assegnate 6 borse di studio per programmi di vita e di studio all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione Carisbo
Sono stati premiati, presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, i 6 studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura. I 6 studenti potranno vivere e studiare per un trimestre fino ad un anno scolastico all’estero, accolti in una famiglia e una scuola del luogo e assistiti dai volontari locali.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Fondazione Intercultura e Fondazione Carisbo che risale al 2020-2021 e, grazie ad essa, 62 studentesse e studenti delle scuole secondarie di II grado – a cui si aggiungono i 6 studenti premiati quest’anno – hanno finora potuto vivere un’esperienza autentica delle diversità e acquisire nuove competenze utili per la loro vita personale e professionale.
Alla cerimonia di premiazione è intervenuta Maila Quaglia, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Carisbo, insieme a Vincenzo Morlini, past Consigliere di Amministrazione di Intercultura, poi Direttore Esecutivo di Intercultura e poi Presidente internazionale di AFS, alle famiglie dei giovani ambasciatori nel mondo e ai volontari di Intercultura, che proprio in questi mesi si stanno occupando della formazione degli studenti in partenza per prepararli alla loro esperienza.
I vincitori sono:
Sara, iscritta al Liceo E. Fermi di Bologna e in partenza per un programma scolastico semestrale in Brasile;
Steven, iscritto al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Thailandia;
Geremia, iscritto all’IIS G. Bruno di Medicina e in partenza per un programma annuale in Lettonia;
Francesca, iscritta all’IIS Montessori-Da Vinci di Porretta Terme e in partenza per un programma annuale in Perù;
Sabrina, iscritta al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma annuale in Honduras;
Matteo, iscritto al Liceo L. Bassi di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Messico.
Emozionati e felici per il traguardo raggiunto, alcuni ragazzi hanno così commentato la vincita della borsa di studio.
Geremia: «Quando ho scoperto di aver vinto, ho sentito come un ritorno brusco al presente. Quella che fino a poco prima sembrava solo un’idea improbabile era diventata concreta. È stato uno shock di consapevolezza. Ero felice, ma allo stesso tempo ero offuscato da tante altre emozioni, compresa la paura iniziale. Marco Aurelioperò, affermava che “ciò che ostacola l’azione, la promuove”, come se fosse proprio l’attrito, a dare lo slancio. Così il timore, invece di essere un intralcio, è ciò che valorizza la scelta.»
Sabrina: «Ho deciso di accettare questa sfida perché volevo mettermi in gioco davvero. Sentivo il bisogno di uscire dalla mia routine e conoscere un altro modo di vivere. L’Honduras, con la sua cultura e la sua lingua completamente nuove per me, mi è sembrato il luogo perfetto per farlo. So che sarà difficile, ma credo che le sfide più grandi siano anche le più formative.» Con loro erano presenti anche due ex vincitrici del concorso Intercultura e della borsa di studio FormazionEuropa, Sara Bonora, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Brasile a.s. 2023-24 e Matilde Mazzanti, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Cile a.s. 2023-24.
Ricerca Ipsos: l’esperienza con Intercultura decisiva per la propria vita per il 68% degli ex partecipanti
Partire con Intercultura non è solo un soggiorno all’estero, ma un’esperienza che lascia il segno per tutta la vita. Un’indagine Ipsos su 958 ex studenti, oggi tra i 20 e i 64 anni, lo conferma. Il 68% riconosce un impatto decisivo sulla propria identità e attribuisce ai volontari un ruolo chiave nel proprio percorso di crescita personale. Vivere e studiare all’estero con Intercultura permette di sviluppare competenze trasversali, fondamentali sia nella vita personale che in quella professionale.
Il 58% ha scelto destinazioni non convenzionali tra cui l’Asia, l’America Latina e l’Africa sviluppando un atteggiamento di apertura alla diversità culturale e competenze linguistiche: tutti parlano almeno un’altra lingua oltre all’inglese. Le soft skills ne escono rafforzate: il 97% migliora le relazioni, l’89% diventa più autonomo e il 74% si sente pronto alle sfide del mondo di oggi.
Sul piano personale, chi ha vissuto l’esperienza Intercultura denota una grande attenzione e accettazione delle diversità e una coscienza sociale evoluta e sensibile a tematiche di equità. E infine, il 65% si dichiara felice della propria vita, un aspetto che deriva dalla maggiore consapevolezza delle proprie risorse e da una marcata adattabilità di fronte ai cambiamenti. Intercultura non è solo un viaggio, ma un investimento nel futuro di sé stessi e del mondo intero.
Persone
Al via il canale di cofinanziamento del Fondo per la Repubblica Digitale
26 Maggio 2025
L’iniziativa
Annunciata dall’Impresa socialeFondo per la Repubblica Digitalel’attivazione di un canale di cofinanziamento da 5 milioni di euro, destinato a sostenere progetti ed iniziative congiunte orientate allo sviluppo delle competenze digitali e all’inclusione sociale, economica e lavorativa dei cittadini.
L’iniziativa, parte del Piano Strategico 2025–2026 approvato dal Comitato di Indirizzo Strategico del Fondo per la Repubblica Digitale, rappresenta uno strumento innovativo per attivare collaborazioni strategiche tra enti pubblici, privati e del Terzo Settore, con l’obiettivo di amplificare l’impatto delle azioni formative sul territorio.
Il canale di cofinanziamento, che mira ad attrarre risorse supplementari coerenti con le finalità del Fondo per la Repubblica Digitale, vuole inoltre favorire un confronto positivo con le esperienze di altri soggetti, portando avanti collaborazioni strategiche per arricchire reciprocamente la conoscenza, le pratiche e le esperienze sui temi relativi alla formazione e all’inclusione digitale. Questo approccio permette di amplificare l’impatto delle iniziative sostenute e di rafforzare la consapevolezza sul valore dell’investimento e della collaborazione per promuovere la formazione digitale e il reinserimento sociale delle categorie più fragili. Oltre a generare un effetto leva sulle risorse economiche messe in campo dal Fondo per la Repubblica Digitale e dagli interlocutori coinvolti, l’apertura del canale di cofinanziamento mira anche a sperimentare forme di innovazione, sia negli ambiti di intervento sia nelle modalità operative o metodologiche scelte.
Modalità di partecipazione
Il canale di cofinanziamento è aperto a soggetti pubblici e privati, con o senza scopo di lucro. Le iniziative e le progettualità promosse dovranno focalizzarsi su tematiche di interesse condiviso, attraverso tre modalità operative:
bandi pubblici elaborati e promossi congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori in funzione di enti erogatori;
progetti proposti direttamente da enti del Terzo Settore e sostenuti, almeno al 50%, da risorse interne e/o esterne provenienti da uno o più cofinanziatori;
iniziative elaborate e promosse congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori per la realizzazione di opportunità rivolte alla collettività in linea con la mission del Fondo per la Repubblica Digitale.
Il processo di selezione si articola in due momenti: una prima fase, in cui i soggetti interessati presentano la propria idea progettuale e una seconda fase, riservata esclusivamente alle idee ritenute idonee, in cui si procederà con la progettazione esecutiva. I criteri di selezione includono: coerenza con la missione del Fondo, originalità della proposta, assenza di contenuti già sottoposti o respinti, e assenza di interventi per l’acquisto e la costruzione di infrastrutture o esclusivamente finalizzate alla ricerca.
Le proposte potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili.
Risorse disponibili
Il Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale ha stanziato in totale 5 milioni di euro.
Fondazione, Comune e Chiesa di Bologna insieme per il progetto Bologna Serena per gli anziani
19 Maggio 2025
Investimento complessivo da 9 milioni di euro in tre anni per un progetto sulla qualità della vita delle persone over 65. Villa Serena come punto di riferimento per persone anziane
A Bologna la popolazione over 65, conta circa 96.000 persone, sono il 25% della popolazione. Saranno oltre 100 mila tra dieci anni e 109 mila tra venti. Di questi, quasi 55.000 hanno più di 75 anni e 36.000 superano gli 80 anni, mentre i centenari si avvicinano alle 250 unità. I livelli di autosufficienza non dipendono solo dall’età, ma diminuiscono con l’invecchiamento. Dall’indagine sulla qualità della vita realizzata dal Comune di Bologna sappiamo che oggi le persone che dichiarano di prendersi cura di un anziano sopra i 75 anni sono stimate in 17 mila. Il 33% degli over 65 a Bologna oggi abita da solo, percentuale che sale al 50% per gli over 80.
Da questi dati e da questa tendenza all’invecchiamento della popolazione e quindi dell’aspettativa di vita in città, parte il progettoBologna Serena per gli anziani.
Bologna Serena per gli anziani è il nuovo progetto con il quale Fondazione Carisbo, Comune e Chiesa di Bologna collaboreranno nei prossimi tre anni, a partire dal 2025, nel realizzare servizi di supporto, assistenza e inclusione sociale dedicati alla popolazione anziana e ai caregiver, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli over 65.
Bologna Serena per gli anziani ha gli obiettivi di:
innovare e rafforzare le risposte del sistema dei servizi mirati a rispondere ai bisogni della terza età;
sperimentare nuove risposte al cambiamento dei bisogni espressi dalla popolazione anziana alla luce delle mutazioni sociali e demografiche;
aggregare istituzioni, soggetti del terzo settore e comunità nel progettare e realizzare insieme un nuovo welfare per gli anziani.
Questi obiettivi saranno realizzati lungo tre assi strategici:
il domicilio come prospettiva prioritaria per il benessere dell’anziano;
la valorizzazione del ruolo del caregiver familiare e delle assistenti familiari;
la risposta a chi non entra nelle strutture residenziali sociosanitarie.
La convenzionetra gli enti sarà approvata nella prossima Giunta e prevede un investimento da parte della Fondazione Carisbo, che partecipa alla redazione delle linee guida e alle azioni, allo sviluppo, monitoraggio e valutazione del progetto, pari a 4,25 milioni di euro nell’arco di un triennio (di cui 1,25 milioni nel 2025, 1,5 milioni per il 2026 e 1,5 per il 2027).
Il Comune attuerà il progetto secondo le linee guida concordate, cofinanziandolo con ulteriori interventi nell’ambito delle risorse del proprio bilancio, per un valore di altri 4,5 milioni di euro nel triennio 2025/2027.
Questi fondi, pari a 9 milioni di euro in 3 anni, saranno destinati alle attività previste e gli enti collaboreranno nella gestione e il coordinamento delle azioni in collaborazione con gli enti e i soggetti del territorio garantendo la partecipazione della rete socio-sanitaria, in particolare Ausl di Bologna e Asp Città di Bologna, mentre la Chiesa di Bologna si impegna a collaborare al monitoraggio del progetto in sinergia con i propri servizi di ascolto territoriale.
Questo budget sarà suddiviso nel triennio su varie linee progettuali che riguardano:
interventi per i caregiver;
costruire una comunità dementia friendly;
potenziamento di telecontrollo, teleassistenza, telecompagnia;
servizi sociosanitari aperti;
promozione dell’invecchiamento in salute;
la creazione di un luogo e un team di riferimento in città sulle politiche per gli anziani.
A Villa Serena un punto di riferimento sulle politiche per le persone anziane
Sarà Villa Serena il punto di riferimento dove realizzare un luogo fisico in città per le famiglie, i cittadini, le associazioni e la comunità professionale sulle politiche per gli anziani. Lo spazio potrà essere allestito con mostre a tema, materiale informativo sulle opportunità esistenti, punti di informazione e orientamento per gli anziani sui temi della salute e dei servizi, uffici da dedicare all’organizzazione di eventi, gite o vacanze, locali e spazi aperti per lo svolgimento di attività di socializzazione, culturali e sportive.
Sarà sede di un team dedicato all’analisi del fenomeno dell’invecchiamento demografico e alla creazione di progettazioni innovative a partire dalla raccolta di dati affidabili e comparabili per monitorare i progressi delle azioni messe in campo e per la definizione delle politiche in questo ambito. Le nuove informazioni raccolte sui caregiver potranno offrire una maggior conoscenza delle conseguenze dell’assistenza informale sullo stress di chi si prende cura dei propri familiari, sulle diseguaglianze di genere ad esse connesse, sull’effettiva capacità di accesso ai servizi per le long term care, sulle diseguaglianze territoriali e servire alla produzione di conoscenze da mettere a disposizione della città per costruire il futuro welfare per gli anziani a Bologna.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo entra a far parte del Consorzio BI-REX di Bologna
23 Aprile 2025
Fondazione Carisbo annuncia la sua adesione al Consorzio BI-REX Big Data Innovation & Research Excellence, Competence Center nazionale e soggetto attuatore del Pnrr ad alta specializzazione sui Big Data, Industria 4.0 e Transizione 5.0.
La convenzione siglata, della durata di 3 anni e rinnovabile, darà avvio a forme di collaborazione sinergica, particolarmente focalizzate su iniziative per lo sviluppo economico del territorio, tramite la promozione di attività nell’ambito di Industria 4.0 di ricerca applicata, l’attivazione di progetti di innovazione e supporto all’imprenditorialità, nonché la messa a punto di percorsi di incubazione, accelerazione, orientamento e formazione.
Fondazione Carisbo e Consorzio BI-REX saranno così impegnate nella partecipazione congiunta a bandi europei, nazionali, regionali per la realizzazione di progetti di ricerca e formazione, attivando programmi di incubazione e accelerazione d’impresa, sostenendo la partecipazione delle rispettive startup a iniziative di networking e favorendone l’accesso, tramite tariffe agevolate, agli spazi di coworking nelle rispettive strutture.
Fondazione Carisbo è una fondazione di origine bancaria che persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo del territorio metropolitano di Bologna. Con il progetto BIGBO – Boost Innovation Garage, polo dedicato ai talenti, all’innovazione e alla trasformazione digitale, la Fondazione contribuisce nel diffondere una cultura imprenditoriale innovativa, generando un impatto tangibile e creando nuove opportunità di lavoro. BIGBO offre spazi di lavoro flessibili, multifunzionali e organizza tavole rotonde ed eventi incentrati su innovazione e tecnologia, programmi di accelerazione, attività di collegamento tra aziende consolidate e startup.
Il Competence Center BI-REX, con sede a Bologna, si configura come Public Private Partnership che raccoglie 64 player tra Università, Centri di Ricerca e Imprese di eccellenza, con l’obiettivo di supportare le aziende nei processi di innovazione, trasformazione digitale e sostenibilità, favorendo l’adozione delle tecnologie Industria 4.0 e 5.0 e il trasferimento tecnologico attraverso una vasta serie di servizi. Principale valore aggiunto di BI-REX è rappresentato dalla Linea Pilota, fabbrica digitale interconnessa completamente a disposizione delle imprese, in cui le tecnologie 4.0 and 5.0 sono integrate con quelle tradizionali.
Persone
Pubblicato il bando “Dritti al Punto” del Fondo per la Repubblica Digitale
22 Aprile 2025
Il contesto italiano
Lo sviluppo delle competenze digitali è uno degli obiettivi strategici dell’Unione europea, che mira a dotare almeno l’80% dei cittadini tra i 16 e i 74 anni di competenze digitali di base entro il 2030. A guidare questo processo è il quadro europeoDigComp 2.2, che individua cinque aree chiave – dalla sicurezza informatica, alla creazione di contenuti – ritenute essenziali per una piena partecipazione alla vita sociale e professionale. L’Italia, tuttavia, registra un significativo ritardo rispetto alla media UE: nel 2023 solo il 46% degli adulti possedeva competenze digitali almeno di base.
Il quadro è aggravato da divari generazionali e territoriali: tra i giovani (16-24 anni) la quota sale al 59%, mentre tra gli over 65 crolla al 19%, con le regioni del Sud ampiamente sotto la media UE (34%). Per colmare il ritardo, il PNRR ha attivato la misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, con l’obiettivo di formare 2 milioni di cittadini entro il 2026 attraverso 3000 Punti Digitale Facile. Sebbene la rete dei punti sia stata attivata, a marzo 2025, sono stati raggiunti circa 760 mila cittadini, pari al 38% dell’obiettivo, con risultati disomogenei tra le diverse regioni.
Bando Dritti al Punto
Il bando intende sostenere progetti di formazione all’interno dei Punti Digitale Facile, integrando le attività già pianificate e realizzate nell’ambito della misura M1C1 1.7.2 “Rete dei servizi di facilitazione digitale” del PNRR, al fine di potenziarne l’offerta formativa.
In particolare, si intende selezionare progetti formativi rivolti a tutti i cittadini, incentrati sui temi individuati dal quadro europeo DigComp 2.2, come l’alfabetizzazione su informazione e dati, ovvero la capacità di analizzare criticamente fonti e contenuti online e distinguere le informazioni affidabili dalle fake news; la sicurezza informatica, intesa come consapevolezza dei rischi digitali e capacità di proteggere dispositivi e dati personali; la creazione di contenuti digitali, anche con il supporto dell’Intelligenza Artificiale, promuovendo un uso consapevole e responsabile degli strumenti digitali e una riflessione sulle implicazioni etiche, sociali e legali dell’IA; infine, la comunicazione e collaborazione attraverso le tecnologie digitali, per incentivare l’uso attivo dei servizi digitali pubblici e privati (come l’uso di app quali Io e IT-Wallet, o servizi come Identità digitale, Domicilio digitale e Fascicolo sanitario elettronico), sviluppando strategie comunicative efficaci e inclusive nei diversi ambienti digitali.
Chi può partecipare
Le proposte possono essere presentate da Soggetti attuatori o Soggetti sub-attuatori della misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, che si occupino direttamente o indirettamente – per tramite di Soggetti realizzatori – della gestione di almeno un Punto Digitale Facile, o ancora da Soggetti realizzatori della misura, intesi come enti privati che abbiano sottoscritto un’apposita convenzione/contratto con un Soggetto attuatore/sub-attuatore per la co-gestione e co-progettazione delle attività presso uno o più Punti Digitale Facile.
Le proposte progettuali, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma Re@dy, entro le ore 11 del30 maggio 2025.
Composizione della lista congiunta di candidati al Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025/2026/2027 di Intesa Sanpaolo S.p.A.
28 Marzo 2025
Le Fondazioni aderenti al patto parasociale di consultazione e voto sottoscritto l’11 novembre 2024 in relazione all’Assemblea di Intesa Sanpaolo convocata per il 29 aprile 2025, anche sulla base degli orientamenti manifestati dal Consiglio di Amministrazione uscente della Banca per la composizione della lista dei candidati alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025−2027 e con l’intento di assicurare:
la composizione quantitativamente ottimale, avuto riguardo alla complessità organizzativa, di operatività e di governance della Banca e alle valutazioni espresse sulle dinamiche di funzionamento dell’Organo collegiale;
la continuità di azione ed il mantenimento del patrimonio informativo e di esperienze acquisito nel corso dei precedenti mandati;
un riscontro concreto alle esigenze di continuare a esprimere scelte di elevata qualità, diversità, complementarità e di integrare nuove competenze strategiche, professionalità e personalità, al fine di dare continuità alle capacità di approfondimento e di dibattito in tutte le complesse materie di competenza del Consiglio e del Comitato per il Controllo sulla Gestione, e permettere un’adeguata costituzione e funzionalità dei Comitati endo−consiliari;
hanno depositato in data 27 marzo 2025 la seguente lista di 17 candidati così articolata:
SEZIONE 1
GIAN MARIA GROS-PIETRO
PAOLA TAGLIAVINI
CARLO MESSINA
MARIANGELA ZAPPIA
FRANCO CERUTI
PAOLO MARIA VITTORIO GRANDI
LUCIANO NEBBIA
LIANA LOGIURATO
PIETRO PREVITALI
MARIA ALESSANDRA STEFANELLI
BRUNO MARIA PARIGI
DONATELLA BUSSO
SILVIA MERLO
PAOLO MESSA
SEZIONE 2
FABRIZIO MOSCA
MARIELLA TAGLIABUE
MAURA CAMPRA
Nel medesimo contesto, le Fondazioni hanno proposto (i) di determinare in 19 il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da nominare, (ii) di riconfermare il Prof. Gian Maria Gros−Pietro quale Presidente del Consiglio di Amministrazione e (iii) di nominare la Prof.a Paola Tagliavini quale Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione; nonché (iv) di indicare il Dott. Carlo Messina come profilo ideale per la posizione di Consigliere Delegato e CEO, nell’ambito della lista presentata, ferme restando le piene prerogative proprie del Consiglio di Amministrazione che sarà nominato, in ragione dei poteri definiti dallo Statuto sociale.
Alla luce dei risultati conseguiti nell’ultimo decennio dalla Banca, che hanno posto Intesa Sanpaolo in una posizione di vertice assoluto tra le banche europee, sia per l’affidabilità sia per il sostegno allo sviluppo del Paese, i Presidenti delle Fondazioni, nella loro connaturata rappresentanza di azionisti istituzionali di lungo termine, esprimono vivo apprezzamento per la visione e la gestione altamente efficace da parte del CEO e conseguentemente auspicano che il Dr. Carlo Messina possa garantire il suo ruolo di leadership nella Banca anche per i successivi mandati.
Infine, le Fondazioni hanno proposto, in linea con quanto evidenziato dal Consiglio uscente, la conferma degli emolumenti per i consiglieri che non siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione e l’incremento del compenso fisso specifico per i consiglieri che siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione nonché del compenso additivo del Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione.
Sviluppo del territorio
Aperto il bando Fairplay (terza sessione erogativa 2025)
28 Marzo 2025
Per l’area Sviluppo del territorio (settore Educazione, istruzione e formazione) e la missione “Formazione del capitale umano”, con specifico riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile SDG n° 4 “Istruzione di qualità” e SDG n° 9 “Imprese, innovazione e infrastrutture”, il bando Fairplay accessibile fino al 5 maggio rende disponibili risorse per 150.000 euro allo scopo di:
promuovere l’idea di sport inclusivo, aperto a tutti, capace di incidere positivamente sulla coesione sociale della comunità territoriale;
incentivare la rigenerazione di spazi in un’ottica di condivisione e cura del bene comune;
favorire la diffusione di valori educativi e corretti stili di vita.
Acri lancia il Premio GenP – Giovani che partecipano
13 Giugno 2025
Aperte fino al 14 settembre le candidature al premio per le organizzazioni del Terzo settore che incentivano la partecipazione giovanile
Non è vero che i giovani non partecipano e non si impegnano a migliorare il Paese. Lo fanno, ma non sempre all’interno delle organizzazioni tradizionali del Terzo settore. Sempre più spesso scelgono forme di impegno fluide, informali, legate a cause specifiche – come l’ambiente, i diritti civili e la giustizia sociale – e lontane da strutture composte e guidate prevalentemente da persone di generazioni passate. In questo scenario, molte realtà del Terzo settore stanno cercando nuove strade per coinvolgere le nuove generazioni anche all’interno dei propri processi decisionali.
In questo scenario nasce “GenP – Giovani che partecipano”, un premio promosso da Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria, dedicato alle organizzazioni del Terzo settore composte da giovani che valorizzino il protagonismo giovanile. Il premio si rivolge a realtà i cui organi di amministrazione siano composti o coinvolgano giovani under 35, incentivando la loro partecipazione attiva nella progettazione e realizzazione dei progetti. Il premio intende infatti portare alla luce e dare visibilità a esperienze significative di partecipazione giovanile.
Le organizzazioni vincitrici riceveranno un contributo di 10mila euro ciascuna e saranno premiate nel corso di un evento nazionale che si terrà nel mese di dicembre 2025.
Le candidature sono aperte fino al 14 settembre 2025 sul sito ufficiale www.genp.it, dove sono disponibili il regolamento completo e il modulo di partecipazione.
A novembre verrà annunciata la shortlist delle 10 organizzazioni finaliste e, tra queste, una giuria composta da esperti del settore e rappresentanti di Acri selezionerà le 3 organizzazioni vincitrici.
I componenti della giuria:
Ferruccio de Bortoli, giornalista
Lucrezia Ferrara, Young Advisory Board Fondazione Compagnia di San Paolo
Luca Gori, presidente Commissione Innovazione sociale di Acri
Clara Morelli, autrice Will Media
Vanessa Pallucchi, portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore
Tommaso Salaroli, cofondatore e CEO di Scomodo
Michele Sciscioli, capo Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale
Media partner dell’iniziativa sono Vita e Will, mentre Percorsi di Secondo Welfare realizzerà e presenterà, in occasione dell’evento di premiazione, un’indagine sul tasso di under 35 nei Cda delle organizzazioni del Terzo settore.
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa
10 Giugno 2025
Assegnate 6 borse di studio per programmi di vita e di studio all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione Carisbo
Sono stati premiati, presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, i 6 studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura. I 6 studenti potranno vivere e studiare per un trimestre fino ad un anno scolastico all’estero, accolti in una famiglia e una scuola del luogo e assistiti dai volontari locali.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Fondazione Intercultura e Fondazione Carisbo che risale al 2020-2021 e, grazie ad essa, 62 studentesse e studenti delle scuole secondarie di II grado – a cui si aggiungono i 6 studenti premiati quest’anno – hanno finora potuto vivere un’esperienza autentica delle diversità e acquisire nuove competenze utili per la loro vita personale e professionale.
Alla cerimonia di premiazione è intervenuta Maila Quaglia, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Carisbo, insieme a Vincenzo Morlini, past Consigliere di Amministrazione di Intercultura, poi Direttore Esecutivo di Intercultura e poi Presidente internazionale di AFS, alle famiglie dei giovani ambasciatori nel mondo e ai volontari di Intercultura, che proprio in questi mesi si stanno occupando della formazione degli studenti in partenza per prepararli alla loro esperienza.
I vincitori sono:
Sara, iscritta al Liceo E. Fermi di Bologna e in partenza per un programma scolastico semestrale in Brasile;
Steven, iscritto al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Thailandia;
Geremia, iscritto all’IIS G. Bruno di Medicina e in partenza per un programma annuale in Lettonia;
Francesca, iscritta all’IIS Montessori-Da Vinci di Porretta Terme e in partenza per un programma annuale in Perù;
Sabrina, iscritta al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma annuale in Honduras;
Matteo, iscritto al Liceo L. Bassi di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Messico.
Emozionati e felici per il traguardo raggiunto, alcuni ragazzi hanno così commentato la vincita della borsa di studio.
Geremia: «Quando ho scoperto di aver vinto, ho sentito come un ritorno brusco al presente. Quella che fino a poco prima sembrava solo un’idea improbabile era diventata concreta. È stato uno shock di consapevolezza. Ero felice, ma allo stesso tempo ero offuscato da tante altre emozioni, compresa la paura iniziale. Marco Aurelioperò, affermava che “ciò che ostacola l’azione, la promuove”, come se fosse proprio l’attrito, a dare lo slancio. Così il timore, invece di essere un intralcio, è ciò che valorizza la scelta.»
Sabrina: «Ho deciso di accettare questa sfida perché volevo mettermi in gioco davvero. Sentivo il bisogno di uscire dalla mia routine e conoscere un altro modo di vivere. L’Honduras, con la sua cultura e la sua lingua completamente nuove per me, mi è sembrato il luogo perfetto per farlo. So che sarà difficile, ma credo che le sfide più grandi siano anche le più formative.» Con loro erano presenti anche due ex vincitrici del concorso Intercultura e della borsa di studio FormazionEuropa, Sara Bonora, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Brasile a.s. 2023-24 e Matilde Mazzanti, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Cile a.s. 2023-24.
Ricerca Ipsos: l’esperienza con Intercultura decisiva per la propria vita per il 68% degli ex partecipanti
Partire con Intercultura non è solo un soggiorno all’estero, ma un’esperienza che lascia il segno per tutta la vita. Un’indagine Ipsos su 958 ex studenti, oggi tra i 20 e i 64 anni, lo conferma. Il 68% riconosce un impatto decisivo sulla propria identità e attribuisce ai volontari un ruolo chiave nel proprio percorso di crescita personale. Vivere e studiare all’estero con Intercultura permette di sviluppare competenze trasversali, fondamentali sia nella vita personale che in quella professionale.
Il 58% ha scelto destinazioni non convenzionali tra cui l’Asia, l’America Latina e l’Africa sviluppando un atteggiamento di apertura alla diversità culturale e competenze linguistiche: tutti parlano almeno un’altra lingua oltre all’inglese. Le soft skills ne escono rafforzate: il 97% migliora le relazioni, l’89% diventa più autonomo e il 74% si sente pronto alle sfide del mondo di oggi.
Sul piano personale, chi ha vissuto l’esperienza Intercultura denota una grande attenzione e accettazione delle diversità e una coscienza sociale evoluta e sensibile a tematiche di equità. E infine, il 65% si dichiara felice della propria vita, un aspetto che deriva dalla maggiore consapevolezza delle proprie risorse e da una marcata adattabilità di fronte ai cambiamenti. Intercultura non è solo un viaggio, ma un investimento nel futuro di sé stessi e del mondo intero.
Persone
Al via il canale di cofinanziamento del Fondo per la Repubblica Digitale
26 Maggio 2025
L’iniziativa
Annunciata dall’Impresa socialeFondo per la Repubblica Digitalel’attivazione di un canale di cofinanziamento da 5 milioni di euro, destinato a sostenere progetti ed iniziative congiunte orientate allo sviluppo delle competenze digitali e all’inclusione sociale, economica e lavorativa dei cittadini.
L’iniziativa, parte del Piano Strategico 2025–2026 approvato dal Comitato di Indirizzo Strategico del Fondo per la Repubblica Digitale, rappresenta uno strumento innovativo per attivare collaborazioni strategiche tra enti pubblici, privati e del Terzo Settore, con l’obiettivo di amplificare l’impatto delle azioni formative sul territorio.
Il canale di cofinanziamento, che mira ad attrarre risorse supplementari coerenti con le finalità del Fondo per la Repubblica Digitale, vuole inoltre favorire un confronto positivo con le esperienze di altri soggetti, portando avanti collaborazioni strategiche per arricchire reciprocamente la conoscenza, le pratiche e le esperienze sui temi relativi alla formazione e all’inclusione digitale. Questo approccio permette di amplificare l’impatto delle iniziative sostenute e di rafforzare la consapevolezza sul valore dell’investimento e della collaborazione per promuovere la formazione digitale e il reinserimento sociale delle categorie più fragili. Oltre a generare un effetto leva sulle risorse economiche messe in campo dal Fondo per la Repubblica Digitale e dagli interlocutori coinvolti, l’apertura del canale di cofinanziamento mira anche a sperimentare forme di innovazione, sia negli ambiti di intervento sia nelle modalità operative o metodologiche scelte.
Modalità di partecipazione
Il canale di cofinanziamento è aperto a soggetti pubblici e privati, con o senza scopo di lucro. Le iniziative e le progettualità promosse dovranno focalizzarsi su tematiche di interesse condiviso, attraverso tre modalità operative:
bandi pubblici elaborati e promossi congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori in funzione di enti erogatori;
progetti proposti direttamente da enti del Terzo Settore e sostenuti, almeno al 50%, da risorse interne e/o esterne provenienti da uno o più cofinanziatori;
iniziative elaborate e promosse congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori per la realizzazione di opportunità rivolte alla collettività in linea con la mission del Fondo per la Repubblica Digitale.
Il processo di selezione si articola in due momenti: una prima fase, in cui i soggetti interessati presentano la propria idea progettuale e una seconda fase, riservata esclusivamente alle idee ritenute idonee, in cui si procederà con la progettazione esecutiva. I criteri di selezione includono: coerenza con la missione del Fondo, originalità della proposta, assenza di contenuti già sottoposti o respinti, e assenza di interventi per l’acquisto e la costruzione di infrastrutture o esclusivamente finalizzate alla ricerca.
Le proposte potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili.
Risorse disponibili
Il Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale ha stanziato in totale 5 milioni di euro.
Fondazione, Comune e Chiesa di Bologna insieme per il progetto Bologna Serena per gli anziani
19 Maggio 2025
Investimento complessivo da 9 milioni di euro in tre anni per un progetto sulla qualità della vita delle persone over 65. Villa Serena come punto di riferimento per persone anziane
A Bologna la popolazione over 65, conta circa 96.000 persone, sono il 25% della popolazione. Saranno oltre 100 mila tra dieci anni e 109 mila tra venti. Di questi, quasi 55.000 hanno più di 75 anni e 36.000 superano gli 80 anni, mentre i centenari si avvicinano alle 250 unità. I livelli di autosufficienza non dipendono solo dall’età, ma diminuiscono con l’invecchiamento. Dall’indagine sulla qualità della vita realizzata dal Comune di Bologna sappiamo che oggi le persone che dichiarano di prendersi cura di un anziano sopra i 75 anni sono stimate in 17 mila. Il 33% degli over 65 a Bologna oggi abita da solo, percentuale che sale al 50% per gli over 80.
Da questi dati e da questa tendenza all’invecchiamento della popolazione e quindi dell’aspettativa di vita in città, parte il progettoBologna Serena per gli anziani.
Bologna Serena per gli anziani è il nuovo progetto con il quale Fondazione Carisbo, Comune e Chiesa di Bologna collaboreranno nei prossimi tre anni, a partire dal 2025, nel realizzare servizi di supporto, assistenza e inclusione sociale dedicati alla popolazione anziana e ai caregiver, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli over 65.
Bologna Serena per gli anziani ha gli obiettivi di:
innovare e rafforzare le risposte del sistema dei servizi mirati a rispondere ai bisogni della terza età;
sperimentare nuove risposte al cambiamento dei bisogni espressi dalla popolazione anziana alla luce delle mutazioni sociali e demografiche;
aggregare istituzioni, soggetti del terzo settore e comunità nel progettare e realizzare insieme un nuovo welfare per gli anziani.
Questi obiettivi saranno realizzati lungo tre assi strategici:
il domicilio come prospettiva prioritaria per il benessere dell’anziano;
la valorizzazione del ruolo del caregiver familiare e delle assistenti familiari;
la risposta a chi non entra nelle strutture residenziali sociosanitarie.
La convenzionetra gli enti sarà approvata nella prossima Giunta e prevede un investimento da parte della Fondazione Carisbo, che partecipa alla redazione delle linee guida e alle azioni, allo sviluppo, monitoraggio e valutazione del progetto, pari a 4,25 milioni di euro nell’arco di un triennio (di cui 1,25 milioni nel 2025, 1,5 milioni per il 2026 e 1,5 per il 2027).
Il Comune attuerà il progetto secondo le linee guida concordate, cofinanziandolo con ulteriori interventi nell’ambito delle risorse del proprio bilancio, per un valore di altri 4,5 milioni di euro nel triennio 2025/2027.
Questi fondi, pari a 9 milioni di euro in 3 anni, saranno destinati alle attività previste e gli enti collaboreranno nella gestione e il coordinamento delle azioni in collaborazione con gli enti e i soggetti del territorio garantendo la partecipazione della rete socio-sanitaria, in particolare Ausl di Bologna e Asp Città di Bologna, mentre la Chiesa di Bologna si impegna a collaborare al monitoraggio del progetto in sinergia con i propri servizi di ascolto territoriale.
Questo budget sarà suddiviso nel triennio su varie linee progettuali che riguardano:
interventi per i caregiver;
costruire una comunità dementia friendly;
potenziamento di telecontrollo, teleassistenza, telecompagnia;
servizi sociosanitari aperti;
promozione dell’invecchiamento in salute;
la creazione di un luogo e un team di riferimento in città sulle politiche per gli anziani.
A Villa Serena un punto di riferimento sulle politiche per le persone anziane
Sarà Villa Serena il punto di riferimento dove realizzare un luogo fisico in città per le famiglie, i cittadini, le associazioni e la comunità professionale sulle politiche per gli anziani. Lo spazio potrà essere allestito con mostre a tema, materiale informativo sulle opportunità esistenti, punti di informazione e orientamento per gli anziani sui temi della salute e dei servizi, uffici da dedicare all’organizzazione di eventi, gite o vacanze, locali e spazi aperti per lo svolgimento di attività di socializzazione, culturali e sportive.
Sarà sede di un team dedicato all’analisi del fenomeno dell’invecchiamento demografico e alla creazione di progettazioni innovative a partire dalla raccolta di dati affidabili e comparabili per monitorare i progressi delle azioni messe in campo e per la definizione delle politiche in questo ambito. Le nuove informazioni raccolte sui caregiver potranno offrire una maggior conoscenza delle conseguenze dell’assistenza informale sullo stress di chi si prende cura dei propri familiari, sulle diseguaglianze di genere ad esse connesse, sull’effettiva capacità di accesso ai servizi per le long term care, sulle diseguaglianze territoriali e servire alla produzione di conoscenze da mettere a disposizione della città per costruire il futuro welfare per gli anziani a Bologna.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo entra a far parte del Consorzio BI-REX di Bologna
23 Aprile 2025
Fondazione Carisbo annuncia la sua adesione al Consorzio BI-REX Big Data Innovation & Research Excellence, Competence Center nazionale e soggetto attuatore del Pnrr ad alta specializzazione sui Big Data, Industria 4.0 e Transizione 5.0.
La convenzione siglata, della durata di 3 anni e rinnovabile, darà avvio a forme di collaborazione sinergica, particolarmente focalizzate su iniziative per lo sviluppo economico del territorio, tramite la promozione di attività nell’ambito di Industria 4.0 di ricerca applicata, l’attivazione di progetti di innovazione e supporto all’imprenditorialità, nonché la messa a punto di percorsi di incubazione, accelerazione, orientamento e formazione.
Fondazione Carisbo e Consorzio BI-REX saranno così impegnate nella partecipazione congiunta a bandi europei, nazionali, regionali per la realizzazione di progetti di ricerca e formazione, attivando programmi di incubazione e accelerazione d’impresa, sostenendo la partecipazione delle rispettive startup a iniziative di networking e favorendone l’accesso, tramite tariffe agevolate, agli spazi di coworking nelle rispettive strutture.
Fondazione Carisbo è una fondazione di origine bancaria che persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo del territorio metropolitano di Bologna. Con il progetto BIGBO – Boost Innovation Garage, polo dedicato ai talenti, all’innovazione e alla trasformazione digitale, la Fondazione contribuisce nel diffondere una cultura imprenditoriale innovativa, generando un impatto tangibile e creando nuove opportunità di lavoro. BIGBO offre spazi di lavoro flessibili, multifunzionali e organizza tavole rotonde ed eventi incentrati su innovazione e tecnologia, programmi di accelerazione, attività di collegamento tra aziende consolidate e startup.
Il Competence Center BI-REX, con sede a Bologna, si configura come Public Private Partnership che raccoglie 64 player tra Università, Centri di Ricerca e Imprese di eccellenza, con l’obiettivo di supportare le aziende nei processi di innovazione, trasformazione digitale e sostenibilità, favorendo l’adozione delle tecnologie Industria 4.0 e 5.0 e il trasferimento tecnologico attraverso una vasta serie di servizi. Principale valore aggiunto di BI-REX è rappresentato dalla Linea Pilota, fabbrica digitale interconnessa completamente a disposizione delle imprese, in cui le tecnologie 4.0 and 5.0 sono integrate con quelle tradizionali.
Persone
Pubblicato il bando “Dritti al Punto” del Fondo per la Repubblica Digitale
22 Aprile 2025
Il contesto italiano
Lo sviluppo delle competenze digitali è uno degli obiettivi strategici dell’Unione europea, che mira a dotare almeno l’80% dei cittadini tra i 16 e i 74 anni di competenze digitali di base entro il 2030. A guidare questo processo è il quadro europeoDigComp 2.2, che individua cinque aree chiave – dalla sicurezza informatica, alla creazione di contenuti – ritenute essenziali per una piena partecipazione alla vita sociale e professionale. L’Italia, tuttavia, registra un significativo ritardo rispetto alla media UE: nel 2023 solo il 46% degli adulti possedeva competenze digitali almeno di base.
Il quadro è aggravato da divari generazionali e territoriali: tra i giovani (16-24 anni) la quota sale al 59%, mentre tra gli over 65 crolla al 19%, con le regioni del Sud ampiamente sotto la media UE (34%). Per colmare il ritardo, il PNRR ha attivato la misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, con l’obiettivo di formare 2 milioni di cittadini entro il 2026 attraverso 3000 Punti Digitale Facile. Sebbene la rete dei punti sia stata attivata, a marzo 2025, sono stati raggiunti circa 760 mila cittadini, pari al 38% dell’obiettivo, con risultati disomogenei tra le diverse regioni.
Bando Dritti al Punto
Il bando intende sostenere progetti di formazione all’interno dei Punti Digitale Facile, integrando le attività già pianificate e realizzate nell’ambito della misura M1C1 1.7.2 “Rete dei servizi di facilitazione digitale” del PNRR, al fine di potenziarne l’offerta formativa.
In particolare, si intende selezionare progetti formativi rivolti a tutti i cittadini, incentrati sui temi individuati dal quadro europeo DigComp 2.2, come l’alfabetizzazione su informazione e dati, ovvero la capacità di analizzare criticamente fonti e contenuti online e distinguere le informazioni affidabili dalle fake news; la sicurezza informatica, intesa come consapevolezza dei rischi digitali e capacità di proteggere dispositivi e dati personali; la creazione di contenuti digitali, anche con il supporto dell’Intelligenza Artificiale, promuovendo un uso consapevole e responsabile degli strumenti digitali e una riflessione sulle implicazioni etiche, sociali e legali dell’IA; infine, la comunicazione e collaborazione attraverso le tecnologie digitali, per incentivare l’uso attivo dei servizi digitali pubblici e privati (come l’uso di app quali Io e IT-Wallet, o servizi come Identità digitale, Domicilio digitale e Fascicolo sanitario elettronico), sviluppando strategie comunicative efficaci e inclusive nei diversi ambienti digitali.
Chi può partecipare
Le proposte possono essere presentate da Soggetti attuatori o Soggetti sub-attuatori della misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, che si occupino direttamente o indirettamente – per tramite di Soggetti realizzatori – della gestione di almeno un Punto Digitale Facile, o ancora da Soggetti realizzatori della misura, intesi come enti privati che abbiano sottoscritto un’apposita convenzione/contratto con un Soggetto attuatore/sub-attuatore per la co-gestione e co-progettazione delle attività presso uno o più Punti Digitale Facile.
Le proposte progettuali, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma Re@dy, entro le ore 11 del30 maggio 2025.
Composizione della lista congiunta di candidati al Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025/2026/2027 di Intesa Sanpaolo S.p.A.
28 Marzo 2025
Le Fondazioni aderenti al patto parasociale di consultazione e voto sottoscritto l’11 novembre 2024 in relazione all’Assemblea di Intesa Sanpaolo convocata per il 29 aprile 2025, anche sulla base degli orientamenti manifestati dal Consiglio di Amministrazione uscente della Banca per la composizione della lista dei candidati alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025−2027 e con l’intento di assicurare:
la composizione quantitativamente ottimale, avuto riguardo alla complessità organizzativa, di operatività e di governance della Banca e alle valutazioni espresse sulle dinamiche di funzionamento dell’Organo collegiale;
la continuità di azione ed il mantenimento del patrimonio informativo e di esperienze acquisito nel corso dei precedenti mandati;
un riscontro concreto alle esigenze di continuare a esprimere scelte di elevata qualità, diversità, complementarità e di integrare nuove competenze strategiche, professionalità e personalità, al fine di dare continuità alle capacità di approfondimento e di dibattito in tutte le complesse materie di competenza del Consiglio e del Comitato per il Controllo sulla Gestione, e permettere un’adeguata costituzione e funzionalità dei Comitati endo−consiliari;
hanno depositato in data 27 marzo 2025 la seguente lista di 17 candidati così articolata:
SEZIONE 1
GIAN MARIA GROS-PIETRO
PAOLA TAGLIAVINI
CARLO MESSINA
MARIANGELA ZAPPIA
FRANCO CERUTI
PAOLO MARIA VITTORIO GRANDI
LUCIANO NEBBIA
LIANA LOGIURATO
PIETRO PREVITALI
MARIA ALESSANDRA STEFANELLI
BRUNO MARIA PARIGI
DONATELLA BUSSO
SILVIA MERLO
PAOLO MESSA
SEZIONE 2
FABRIZIO MOSCA
MARIELLA TAGLIABUE
MAURA CAMPRA
Nel medesimo contesto, le Fondazioni hanno proposto (i) di determinare in 19 il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da nominare, (ii) di riconfermare il Prof. Gian Maria Gros−Pietro quale Presidente del Consiglio di Amministrazione e (iii) di nominare la Prof.a Paola Tagliavini quale Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione; nonché (iv) di indicare il Dott. Carlo Messina come profilo ideale per la posizione di Consigliere Delegato e CEO, nell’ambito della lista presentata, ferme restando le piene prerogative proprie del Consiglio di Amministrazione che sarà nominato, in ragione dei poteri definiti dallo Statuto sociale.
Alla luce dei risultati conseguiti nell’ultimo decennio dalla Banca, che hanno posto Intesa Sanpaolo in una posizione di vertice assoluto tra le banche europee, sia per l’affidabilità sia per il sostegno allo sviluppo del Paese, i Presidenti delle Fondazioni, nella loro connaturata rappresentanza di azionisti istituzionali di lungo termine, esprimono vivo apprezzamento per la visione e la gestione altamente efficace da parte del CEO e conseguentemente auspicano che il Dr. Carlo Messina possa garantire il suo ruolo di leadership nella Banca anche per i successivi mandati.
Infine, le Fondazioni hanno proposto, in linea con quanto evidenziato dal Consiglio uscente, la conferma degli emolumenti per i consiglieri che non siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione e l’incremento del compenso fisso specifico per i consiglieri che siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione nonché del compenso additivo del Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione.
Sviluppo del territorio
Aperto il bando Fairplay (terza sessione erogativa 2025)
28 Marzo 2025
Per l’area Sviluppo del territorio (settore Educazione, istruzione e formazione) e la missione “Formazione del capitale umano”, con specifico riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile SDG n° 4 “Istruzione di qualità” e SDG n° 9 “Imprese, innovazione e infrastrutture”, il bando Fairplay accessibile fino al 5 maggio rende disponibili risorse per 150.000 euro allo scopo di:
promuovere l’idea di sport inclusivo, aperto a tutti, capace di incidere positivamente sulla coesione sociale della comunità territoriale;
incentivare la rigenerazione di spazi in un’ottica di condivisione e cura del bene comune;
favorire la diffusione di valori educativi e corretti stili di vita.
Acri lancia il Premio GenP – Giovani che partecipano
13 Giugno 2025
Aperte fino al 14 settembre le candidature al premio per le organizzazioni del Terzo settore che incentivano la partecipazione giovanile
Non è vero che i giovani non partecipano e non si impegnano a migliorare il Paese. Lo fanno, ma non sempre all’interno delle organizzazioni tradizionali del Terzo settore. Sempre più spesso scelgono forme di impegno fluide, informali, legate a cause specifiche – come l’ambiente, i diritti civili e la giustizia sociale – e lontane da strutture composte e guidate prevalentemente da persone di generazioni passate. In questo scenario, molte realtà del Terzo settore stanno cercando nuove strade per coinvolgere le nuove generazioni anche all’interno dei propri processi decisionali.
In questo scenario nasce “GenP – Giovani che partecipano”, un premio promosso da Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria, dedicato alle organizzazioni del Terzo settore composte da giovani che valorizzino il protagonismo giovanile. Il premio si rivolge a realtà i cui organi di amministrazione siano composti o coinvolgano giovani under 35, incentivando la loro partecipazione attiva nella progettazione e realizzazione dei progetti. Il premio intende infatti portare alla luce e dare visibilità a esperienze significative di partecipazione giovanile.
Le organizzazioni vincitrici riceveranno un contributo di 10mila euro ciascuna e saranno premiate nel corso di un evento nazionale che si terrà nel mese di dicembre 2025.
Le candidature sono aperte fino al 14 settembre 2025 sul sito ufficiale www.genp.it, dove sono disponibili il regolamento completo e il modulo di partecipazione.
A novembre verrà annunciata la shortlist delle 10 organizzazioni finaliste e, tra queste, una giuria composta da esperti del settore e rappresentanti di Acri selezionerà le 3 organizzazioni vincitrici.
I componenti della giuria:
Ferruccio de Bortoli, giornalista
Lucrezia Ferrara, Young Advisory Board Fondazione Compagnia di San Paolo
Luca Gori, presidente Commissione Innovazione sociale di Acri
Clara Morelli, autrice Will Media
Vanessa Pallucchi, portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore
Tommaso Salaroli, cofondatore e CEO di Scomodo
Michele Sciscioli, capo Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale
Media partner dell’iniziativa sono Vita e Will, mentre Percorsi di Secondo Welfare realizzerà e presenterà, in occasione dell’evento di premiazione, un’indagine sul tasso di under 35 nei Cda delle organizzazioni del Terzo settore.
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa
10 Giugno 2025
Assegnate 6 borse di studio per programmi di vita e di studio all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione Carisbo
Sono stati premiati, presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, i 6 studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura. I 6 studenti potranno vivere e studiare per un trimestre fino ad un anno scolastico all’estero, accolti in una famiglia e una scuola del luogo e assistiti dai volontari locali.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Fondazione Intercultura e Fondazione Carisbo che risale al 2020-2021 e, grazie ad essa, 62 studentesse e studenti delle scuole secondarie di II grado – a cui si aggiungono i 6 studenti premiati quest’anno – hanno finora potuto vivere un’esperienza autentica delle diversità e acquisire nuove competenze utili per la loro vita personale e professionale.
Alla cerimonia di premiazione è intervenuta Maila Quaglia, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Carisbo, insieme a Vincenzo Morlini, past Consigliere di Amministrazione di Intercultura, poi Direttore Esecutivo di Intercultura e poi Presidente internazionale di AFS, alle famiglie dei giovani ambasciatori nel mondo e ai volontari di Intercultura, che proprio in questi mesi si stanno occupando della formazione degli studenti in partenza per prepararli alla loro esperienza.
I vincitori sono:
Sara, iscritta al Liceo E. Fermi di Bologna e in partenza per un programma scolastico semestrale in Brasile;
Steven, iscritto al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Thailandia;
Geremia, iscritto all’IIS G. Bruno di Medicina e in partenza per un programma annuale in Lettonia;
Francesca, iscritta all’IIS Montessori-Da Vinci di Porretta Terme e in partenza per un programma annuale in Perù;
Sabrina, iscritta al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma annuale in Honduras;
Matteo, iscritto al Liceo L. Bassi di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Messico.
Emozionati e felici per il traguardo raggiunto, alcuni ragazzi hanno così commentato la vincita della borsa di studio.
Geremia: «Quando ho scoperto di aver vinto, ho sentito come un ritorno brusco al presente. Quella che fino a poco prima sembrava solo un’idea improbabile era diventata concreta. È stato uno shock di consapevolezza. Ero felice, ma allo stesso tempo ero offuscato da tante altre emozioni, compresa la paura iniziale. Marco Aurelioperò, affermava che “ciò che ostacola l’azione, la promuove”, come se fosse proprio l’attrito, a dare lo slancio. Così il timore, invece di essere un intralcio, è ciò che valorizza la scelta.»
Sabrina: «Ho deciso di accettare questa sfida perché volevo mettermi in gioco davvero. Sentivo il bisogno di uscire dalla mia routine e conoscere un altro modo di vivere. L’Honduras, con la sua cultura e la sua lingua completamente nuove per me, mi è sembrato il luogo perfetto per farlo. So che sarà difficile, ma credo che le sfide più grandi siano anche le più formative.» Con loro erano presenti anche due ex vincitrici del concorso Intercultura e della borsa di studio FormazionEuropa, Sara Bonora, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Brasile a.s. 2023-24 e Matilde Mazzanti, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Cile a.s. 2023-24.
Ricerca Ipsos: l’esperienza con Intercultura decisiva per la propria vita per il 68% degli ex partecipanti
Partire con Intercultura non è solo un soggiorno all’estero, ma un’esperienza che lascia il segno per tutta la vita. Un’indagine Ipsos su 958 ex studenti, oggi tra i 20 e i 64 anni, lo conferma. Il 68% riconosce un impatto decisivo sulla propria identità e attribuisce ai volontari un ruolo chiave nel proprio percorso di crescita personale. Vivere e studiare all’estero con Intercultura permette di sviluppare competenze trasversali, fondamentali sia nella vita personale che in quella professionale.
Il 58% ha scelto destinazioni non convenzionali tra cui l’Asia, l’America Latina e l’Africa sviluppando un atteggiamento di apertura alla diversità culturale e competenze linguistiche: tutti parlano almeno un’altra lingua oltre all’inglese. Le soft skills ne escono rafforzate: il 97% migliora le relazioni, l’89% diventa più autonomo e il 74% si sente pronto alle sfide del mondo di oggi.
Sul piano personale, chi ha vissuto l’esperienza Intercultura denota una grande attenzione e accettazione delle diversità e una coscienza sociale evoluta e sensibile a tematiche di equità. E infine, il 65% si dichiara felice della propria vita, un aspetto che deriva dalla maggiore consapevolezza delle proprie risorse e da una marcata adattabilità di fronte ai cambiamenti. Intercultura non è solo un viaggio, ma un investimento nel futuro di sé stessi e del mondo intero.
Persone
Al via il canale di cofinanziamento del Fondo per la Repubblica Digitale
26 Maggio 2025
L’iniziativa
Annunciata dall’Impresa socialeFondo per la Repubblica Digitalel’attivazione di un canale di cofinanziamento da 5 milioni di euro, destinato a sostenere progetti ed iniziative congiunte orientate allo sviluppo delle competenze digitali e all’inclusione sociale, economica e lavorativa dei cittadini.
L’iniziativa, parte del Piano Strategico 2025–2026 approvato dal Comitato di Indirizzo Strategico del Fondo per la Repubblica Digitale, rappresenta uno strumento innovativo per attivare collaborazioni strategiche tra enti pubblici, privati e del Terzo Settore, con l’obiettivo di amplificare l’impatto delle azioni formative sul territorio.
Il canale di cofinanziamento, che mira ad attrarre risorse supplementari coerenti con le finalità del Fondo per la Repubblica Digitale, vuole inoltre favorire un confronto positivo con le esperienze di altri soggetti, portando avanti collaborazioni strategiche per arricchire reciprocamente la conoscenza, le pratiche e le esperienze sui temi relativi alla formazione e all’inclusione digitale. Questo approccio permette di amplificare l’impatto delle iniziative sostenute e di rafforzare la consapevolezza sul valore dell’investimento e della collaborazione per promuovere la formazione digitale e il reinserimento sociale delle categorie più fragili. Oltre a generare un effetto leva sulle risorse economiche messe in campo dal Fondo per la Repubblica Digitale e dagli interlocutori coinvolti, l’apertura del canale di cofinanziamento mira anche a sperimentare forme di innovazione, sia negli ambiti di intervento sia nelle modalità operative o metodologiche scelte.
Modalità di partecipazione
Il canale di cofinanziamento è aperto a soggetti pubblici e privati, con o senza scopo di lucro. Le iniziative e le progettualità promosse dovranno focalizzarsi su tematiche di interesse condiviso, attraverso tre modalità operative:
bandi pubblici elaborati e promossi congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori in funzione di enti erogatori;
progetti proposti direttamente da enti del Terzo Settore e sostenuti, almeno al 50%, da risorse interne e/o esterne provenienti da uno o più cofinanziatori;
iniziative elaborate e promosse congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori per la realizzazione di opportunità rivolte alla collettività in linea con la mission del Fondo per la Repubblica Digitale.
Il processo di selezione si articola in due momenti: una prima fase, in cui i soggetti interessati presentano la propria idea progettuale e una seconda fase, riservata esclusivamente alle idee ritenute idonee, in cui si procederà con la progettazione esecutiva. I criteri di selezione includono: coerenza con la missione del Fondo, originalità della proposta, assenza di contenuti già sottoposti o respinti, e assenza di interventi per l’acquisto e la costruzione di infrastrutture o esclusivamente finalizzate alla ricerca.
Le proposte potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili.
Risorse disponibili
Il Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale ha stanziato in totale 5 milioni di euro.
Fondazione, Comune e Chiesa di Bologna insieme per il progetto Bologna Serena per gli anziani
19 Maggio 2025
Investimento complessivo da 9 milioni di euro in tre anni per un progetto sulla qualità della vita delle persone over 65. Villa Serena come punto di riferimento per persone anziane
A Bologna la popolazione over 65, conta circa 96.000 persone, sono il 25% della popolazione. Saranno oltre 100 mila tra dieci anni e 109 mila tra venti. Di questi, quasi 55.000 hanno più di 75 anni e 36.000 superano gli 80 anni, mentre i centenari si avvicinano alle 250 unità. I livelli di autosufficienza non dipendono solo dall’età, ma diminuiscono con l’invecchiamento. Dall’indagine sulla qualità della vita realizzata dal Comune di Bologna sappiamo che oggi le persone che dichiarano di prendersi cura di un anziano sopra i 75 anni sono stimate in 17 mila. Il 33% degli over 65 a Bologna oggi abita da solo, percentuale che sale al 50% per gli over 80.
Da questi dati e da questa tendenza all’invecchiamento della popolazione e quindi dell’aspettativa di vita in città, parte il progettoBologna Serena per gli anziani.
Bologna Serena per gli anziani è il nuovo progetto con il quale Fondazione Carisbo, Comune e Chiesa di Bologna collaboreranno nei prossimi tre anni, a partire dal 2025, nel realizzare servizi di supporto, assistenza e inclusione sociale dedicati alla popolazione anziana e ai caregiver, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli over 65.
Bologna Serena per gli anziani ha gli obiettivi di:
innovare e rafforzare le risposte del sistema dei servizi mirati a rispondere ai bisogni della terza età;
sperimentare nuove risposte al cambiamento dei bisogni espressi dalla popolazione anziana alla luce delle mutazioni sociali e demografiche;
aggregare istituzioni, soggetti del terzo settore e comunità nel progettare e realizzare insieme un nuovo welfare per gli anziani.
Questi obiettivi saranno realizzati lungo tre assi strategici:
il domicilio come prospettiva prioritaria per il benessere dell’anziano;
la valorizzazione del ruolo del caregiver familiare e delle assistenti familiari;
la risposta a chi non entra nelle strutture residenziali sociosanitarie.
La convenzionetra gli enti sarà approvata nella prossima Giunta e prevede un investimento da parte della Fondazione Carisbo, che partecipa alla redazione delle linee guida e alle azioni, allo sviluppo, monitoraggio e valutazione del progetto, pari a 4,25 milioni di euro nell’arco di un triennio (di cui 1,25 milioni nel 2025, 1,5 milioni per il 2026 e 1,5 per il 2027).
Il Comune attuerà il progetto secondo le linee guida concordate, cofinanziandolo con ulteriori interventi nell’ambito delle risorse del proprio bilancio, per un valore di altri 4,5 milioni di euro nel triennio 2025/2027.
Questi fondi, pari a 9 milioni di euro in 3 anni, saranno destinati alle attività previste e gli enti collaboreranno nella gestione e il coordinamento delle azioni in collaborazione con gli enti e i soggetti del territorio garantendo la partecipazione della rete socio-sanitaria, in particolare Ausl di Bologna e Asp Città di Bologna, mentre la Chiesa di Bologna si impegna a collaborare al monitoraggio del progetto in sinergia con i propri servizi di ascolto territoriale.
Questo budget sarà suddiviso nel triennio su varie linee progettuali che riguardano:
interventi per i caregiver;
costruire una comunità dementia friendly;
potenziamento di telecontrollo, teleassistenza, telecompagnia;
servizi sociosanitari aperti;
promozione dell’invecchiamento in salute;
la creazione di un luogo e un team di riferimento in città sulle politiche per gli anziani.
A Villa Serena un punto di riferimento sulle politiche per le persone anziane
Sarà Villa Serena il punto di riferimento dove realizzare un luogo fisico in città per le famiglie, i cittadini, le associazioni e la comunità professionale sulle politiche per gli anziani. Lo spazio potrà essere allestito con mostre a tema, materiale informativo sulle opportunità esistenti, punti di informazione e orientamento per gli anziani sui temi della salute e dei servizi, uffici da dedicare all’organizzazione di eventi, gite o vacanze, locali e spazi aperti per lo svolgimento di attività di socializzazione, culturali e sportive.
Sarà sede di un team dedicato all’analisi del fenomeno dell’invecchiamento demografico e alla creazione di progettazioni innovative a partire dalla raccolta di dati affidabili e comparabili per monitorare i progressi delle azioni messe in campo e per la definizione delle politiche in questo ambito. Le nuove informazioni raccolte sui caregiver potranno offrire una maggior conoscenza delle conseguenze dell’assistenza informale sullo stress di chi si prende cura dei propri familiari, sulle diseguaglianze di genere ad esse connesse, sull’effettiva capacità di accesso ai servizi per le long term care, sulle diseguaglianze territoriali e servire alla produzione di conoscenze da mettere a disposizione della città per costruire il futuro welfare per gli anziani a Bologna.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo entra a far parte del Consorzio BI-REX di Bologna
23 Aprile 2025
Fondazione Carisbo annuncia la sua adesione al Consorzio BI-REX Big Data Innovation & Research Excellence, Competence Center nazionale e soggetto attuatore del Pnrr ad alta specializzazione sui Big Data, Industria 4.0 e Transizione 5.0.
La convenzione siglata, della durata di 3 anni e rinnovabile, darà avvio a forme di collaborazione sinergica, particolarmente focalizzate su iniziative per lo sviluppo economico del territorio, tramite la promozione di attività nell’ambito di Industria 4.0 di ricerca applicata, l’attivazione di progetti di innovazione e supporto all’imprenditorialità, nonché la messa a punto di percorsi di incubazione, accelerazione, orientamento e formazione.
Fondazione Carisbo e Consorzio BI-REX saranno così impegnate nella partecipazione congiunta a bandi europei, nazionali, regionali per la realizzazione di progetti di ricerca e formazione, attivando programmi di incubazione e accelerazione d’impresa, sostenendo la partecipazione delle rispettive startup a iniziative di networking e favorendone l’accesso, tramite tariffe agevolate, agli spazi di coworking nelle rispettive strutture.
Fondazione Carisbo è una fondazione di origine bancaria che persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo del territorio metropolitano di Bologna. Con il progetto BIGBO – Boost Innovation Garage, polo dedicato ai talenti, all’innovazione e alla trasformazione digitale, la Fondazione contribuisce nel diffondere una cultura imprenditoriale innovativa, generando un impatto tangibile e creando nuove opportunità di lavoro. BIGBO offre spazi di lavoro flessibili, multifunzionali e organizza tavole rotonde ed eventi incentrati su innovazione e tecnologia, programmi di accelerazione, attività di collegamento tra aziende consolidate e startup.
Il Competence Center BI-REX, con sede a Bologna, si configura come Public Private Partnership che raccoglie 64 player tra Università, Centri di Ricerca e Imprese di eccellenza, con l’obiettivo di supportare le aziende nei processi di innovazione, trasformazione digitale e sostenibilità, favorendo l’adozione delle tecnologie Industria 4.0 e 5.0 e il trasferimento tecnologico attraverso una vasta serie di servizi. Principale valore aggiunto di BI-REX è rappresentato dalla Linea Pilota, fabbrica digitale interconnessa completamente a disposizione delle imprese, in cui le tecnologie 4.0 and 5.0 sono integrate con quelle tradizionali.
Persone
Pubblicato il bando “Dritti al Punto” del Fondo per la Repubblica Digitale
22 Aprile 2025
Il contesto italiano
Lo sviluppo delle competenze digitali è uno degli obiettivi strategici dell’Unione europea, che mira a dotare almeno l’80% dei cittadini tra i 16 e i 74 anni di competenze digitali di base entro il 2030. A guidare questo processo è il quadro europeoDigComp 2.2, che individua cinque aree chiave – dalla sicurezza informatica, alla creazione di contenuti – ritenute essenziali per una piena partecipazione alla vita sociale e professionale. L’Italia, tuttavia, registra un significativo ritardo rispetto alla media UE: nel 2023 solo il 46% degli adulti possedeva competenze digitali almeno di base.
Il quadro è aggravato da divari generazionali e territoriali: tra i giovani (16-24 anni) la quota sale al 59%, mentre tra gli over 65 crolla al 19%, con le regioni del Sud ampiamente sotto la media UE (34%). Per colmare il ritardo, il PNRR ha attivato la misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, con l’obiettivo di formare 2 milioni di cittadini entro il 2026 attraverso 3000 Punti Digitale Facile. Sebbene la rete dei punti sia stata attivata, a marzo 2025, sono stati raggiunti circa 760 mila cittadini, pari al 38% dell’obiettivo, con risultati disomogenei tra le diverse regioni.
Bando Dritti al Punto
Il bando intende sostenere progetti di formazione all’interno dei Punti Digitale Facile, integrando le attività già pianificate e realizzate nell’ambito della misura M1C1 1.7.2 “Rete dei servizi di facilitazione digitale” del PNRR, al fine di potenziarne l’offerta formativa.
In particolare, si intende selezionare progetti formativi rivolti a tutti i cittadini, incentrati sui temi individuati dal quadro europeo DigComp 2.2, come l’alfabetizzazione su informazione e dati, ovvero la capacità di analizzare criticamente fonti e contenuti online e distinguere le informazioni affidabili dalle fake news; la sicurezza informatica, intesa come consapevolezza dei rischi digitali e capacità di proteggere dispositivi e dati personali; la creazione di contenuti digitali, anche con il supporto dell’Intelligenza Artificiale, promuovendo un uso consapevole e responsabile degli strumenti digitali e una riflessione sulle implicazioni etiche, sociali e legali dell’IA; infine, la comunicazione e collaborazione attraverso le tecnologie digitali, per incentivare l’uso attivo dei servizi digitali pubblici e privati (come l’uso di app quali Io e IT-Wallet, o servizi come Identità digitale, Domicilio digitale e Fascicolo sanitario elettronico), sviluppando strategie comunicative efficaci e inclusive nei diversi ambienti digitali.
Chi può partecipare
Le proposte possono essere presentate da Soggetti attuatori o Soggetti sub-attuatori della misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, che si occupino direttamente o indirettamente – per tramite di Soggetti realizzatori – della gestione di almeno un Punto Digitale Facile, o ancora da Soggetti realizzatori della misura, intesi come enti privati che abbiano sottoscritto un’apposita convenzione/contratto con un Soggetto attuatore/sub-attuatore per la co-gestione e co-progettazione delle attività presso uno o più Punti Digitale Facile.
Le proposte progettuali, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma Re@dy, entro le ore 11 del30 maggio 2025.
Composizione della lista congiunta di candidati al Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025/2026/2027 di Intesa Sanpaolo S.p.A.
28 Marzo 2025
Le Fondazioni aderenti al patto parasociale di consultazione e voto sottoscritto l’11 novembre 2024 in relazione all’Assemblea di Intesa Sanpaolo convocata per il 29 aprile 2025, anche sulla base degli orientamenti manifestati dal Consiglio di Amministrazione uscente della Banca per la composizione della lista dei candidati alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025−2027 e con l’intento di assicurare:
la composizione quantitativamente ottimale, avuto riguardo alla complessità organizzativa, di operatività e di governance della Banca e alle valutazioni espresse sulle dinamiche di funzionamento dell’Organo collegiale;
la continuità di azione ed il mantenimento del patrimonio informativo e di esperienze acquisito nel corso dei precedenti mandati;
un riscontro concreto alle esigenze di continuare a esprimere scelte di elevata qualità, diversità, complementarità e di integrare nuove competenze strategiche, professionalità e personalità, al fine di dare continuità alle capacità di approfondimento e di dibattito in tutte le complesse materie di competenza del Consiglio e del Comitato per il Controllo sulla Gestione, e permettere un’adeguata costituzione e funzionalità dei Comitati endo−consiliari;
hanno depositato in data 27 marzo 2025 la seguente lista di 17 candidati così articolata:
SEZIONE 1
GIAN MARIA GROS-PIETRO
PAOLA TAGLIAVINI
CARLO MESSINA
MARIANGELA ZAPPIA
FRANCO CERUTI
PAOLO MARIA VITTORIO GRANDI
LUCIANO NEBBIA
LIANA LOGIURATO
PIETRO PREVITALI
MARIA ALESSANDRA STEFANELLI
BRUNO MARIA PARIGI
DONATELLA BUSSO
SILVIA MERLO
PAOLO MESSA
SEZIONE 2
FABRIZIO MOSCA
MARIELLA TAGLIABUE
MAURA CAMPRA
Nel medesimo contesto, le Fondazioni hanno proposto (i) di determinare in 19 il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da nominare, (ii) di riconfermare il Prof. Gian Maria Gros−Pietro quale Presidente del Consiglio di Amministrazione e (iii) di nominare la Prof.a Paola Tagliavini quale Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione; nonché (iv) di indicare il Dott. Carlo Messina come profilo ideale per la posizione di Consigliere Delegato e CEO, nell’ambito della lista presentata, ferme restando le piene prerogative proprie del Consiglio di Amministrazione che sarà nominato, in ragione dei poteri definiti dallo Statuto sociale.
Alla luce dei risultati conseguiti nell’ultimo decennio dalla Banca, che hanno posto Intesa Sanpaolo in una posizione di vertice assoluto tra le banche europee, sia per l’affidabilità sia per il sostegno allo sviluppo del Paese, i Presidenti delle Fondazioni, nella loro connaturata rappresentanza di azionisti istituzionali di lungo termine, esprimono vivo apprezzamento per la visione e la gestione altamente efficace da parte del CEO e conseguentemente auspicano che il Dr. Carlo Messina possa garantire il suo ruolo di leadership nella Banca anche per i successivi mandati.
Infine, le Fondazioni hanno proposto, in linea con quanto evidenziato dal Consiglio uscente, la conferma degli emolumenti per i consiglieri che non siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione e l’incremento del compenso fisso specifico per i consiglieri che siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione nonché del compenso additivo del Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione.
Sviluppo del territorio
Aperto il bando Fairplay (terza sessione erogativa 2025)
28 Marzo 2025
Per l’area Sviluppo del territorio (settore Educazione, istruzione e formazione) e la missione “Formazione del capitale umano”, con specifico riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile SDG n° 4 “Istruzione di qualità” e SDG n° 9 “Imprese, innovazione e infrastrutture”, il bando Fairplay accessibile fino al 5 maggio rende disponibili risorse per 150.000 euro allo scopo di:
promuovere l’idea di sport inclusivo, aperto a tutti, capace di incidere positivamente sulla coesione sociale della comunità territoriale;
incentivare la rigenerazione di spazi in un’ottica di condivisione e cura del bene comune;
favorire la diffusione di valori educativi e corretti stili di vita.
Acri lancia il Premio GenP – Giovani che partecipano
13 Giugno 2025
Aperte fino al 14 settembre le candidature al premio per le organizzazioni del Terzo settore che incentivano la partecipazione giovanile
Non è vero che i giovani non partecipano e non si impegnano a migliorare il Paese. Lo fanno, ma non sempre all’interno delle organizzazioni tradizionali del Terzo settore. Sempre più spesso scelgono forme di impegno fluide, informali, legate a cause specifiche – come l’ambiente, i diritti civili e la giustizia sociale – e lontane da strutture composte e guidate prevalentemente da persone di generazioni passate. In questo scenario, molte realtà del Terzo settore stanno cercando nuove strade per coinvolgere le nuove generazioni anche all’interno dei propri processi decisionali.
In questo scenario nasce “GenP – Giovani che partecipano”, un premio promosso da Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria, dedicato alle organizzazioni del Terzo settore composte da giovani che valorizzino il protagonismo giovanile. Il premio si rivolge a realtà i cui organi di amministrazione siano composti o coinvolgano giovani under 35, incentivando la loro partecipazione attiva nella progettazione e realizzazione dei progetti. Il premio intende infatti portare alla luce e dare visibilità a esperienze significative di partecipazione giovanile.
Le organizzazioni vincitrici riceveranno un contributo di 10mila euro ciascuna e saranno premiate nel corso di un evento nazionale che si terrà nel mese di dicembre 2025.
Le candidature sono aperte fino al 14 settembre 2025 sul sito ufficiale www.genp.it, dove sono disponibili il regolamento completo e il modulo di partecipazione.
A novembre verrà annunciata la shortlist delle 10 organizzazioni finaliste e, tra queste, una giuria composta da esperti del settore e rappresentanti di Acri selezionerà le 3 organizzazioni vincitrici.
I componenti della giuria:
Ferruccio de Bortoli, giornalista
Lucrezia Ferrara, Young Advisory Board Fondazione Compagnia di San Paolo
Luca Gori, presidente Commissione Innovazione sociale di Acri
Clara Morelli, autrice Will Media
Vanessa Pallucchi, portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore
Tommaso Salaroli, cofondatore e CEO di Scomodo
Michele Sciscioli, capo Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale
Media partner dell’iniziativa sono Vita e Will, mentre Percorsi di Secondo Welfare realizzerà e presenterà, in occasione dell’evento di premiazione, un’indagine sul tasso di under 35 nei Cda delle organizzazioni del Terzo settore.
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa
10 Giugno 2025
Assegnate 6 borse di studio per programmi di vita e di studio all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione Carisbo
Sono stati premiati, presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, i 6 studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura. I 6 studenti potranno vivere e studiare per un trimestre fino ad un anno scolastico all’estero, accolti in una famiglia e una scuola del luogo e assistiti dai volontari locali.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Fondazione Intercultura e Fondazione Carisbo che risale al 2020-2021 e, grazie ad essa, 62 studentesse e studenti delle scuole secondarie di II grado – a cui si aggiungono i 6 studenti premiati quest’anno – hanno finora potuto vivere un’esperienza autentica delle diversità e acquisire nuove competenze utili per la loro vita personale e professionale.
Alla cerimonia di premiazione è intervenuta Maila Quaglia, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Carisbo, insieme a Vincenzo Morlini, past Consigliere di Amministrazione di Intercultura, poi Direttore Esecutivo di Intercultura e poi Presidente internazionale di AFS, alle famiglie dei giovani ambasciatori nel mondo e ai volontari di Intercultura, che proprio in questi mesi si stanno occupando della formazione degli studenti in partenza per prepararli alla loro esperienza.
I vincitori sono:
Sara, iscritta al Liceo E. Fermi di Bologna e in partenza per un programma scolastico semestrale in Brasile;
Steven, iscritto al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Thailandia;
Geremia, iscritto all’IIS G. Bruno di Medicina e in partenza per un programma annuale in Lettonia;
Francesca, iscritta all’IIS Montessori-Da Vinci di Porretta Terme e in partenza per un programma annuale in Perù;
Sabrina, iscritta al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma annuale in Honduras;
Matteo, iscritto al Liceo L. Bassi di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Messico.
Emozionati e felici per il traguardo raggiunto, alcuni ragazzi hanno così commentato la vincita della borsa di studio.
Geremia: «Quando ho scoperto di aver vinto, ho sentito come un ritorno brusco al presente. Quella che fino a poco prima sembrava solo un’idea improbabile era diventata concreta. È stato uno shock di consapevolezza. Ero felice, ma allo stesso tempo ero offuscato da tante altre emozioni, compresa la paura iniziale. Marco Aurelioperò, affermava che “ciò che ostacola l’azione, la promuove”, come se fosse proprio l’attrito, a dare lo slancio. Così il timore, invece di essere un intralcio, è ciò che valorizza la scelta.»
Sabrina: «Ho deciso di accettare questa sfida perché volevo mettermi in gioco davvero. Sentivo il bisogno di uscire dalla mia routine e conoscere un altro modo di vivere. L’Honduras, con la sua cultura e la sua lingua completamente nuove per me, mi è sembrato il luogo perfetto per farlo. So che sarà difficile, ma credo che le sfide più grandi siano anche le più formative.» Con loro erano presenti anche due ex vincitrici del concorso Intercultura e della borsa di studio FormazionEuropa, Sara Bonora, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Brasile a.s. 2023-24 e Matilde Mazzanti, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Cile a.s. 2023-24.
Ricerca Ipsos: l’esperienza con Intercultura decisiva per la propria vita per il 68% degli ex partecipanti
Partire con Intercultura non è solo un soggiorno all’estero, ma un’esperienza che lascia il segno per tutta la vita. Un’indagine Ipsos su 958 ex studenti, oggi tra i 20 e i 64 anni, lo conferma. Il 68% riconosce un impatto decisivo sulla propria identità e attribuisce ai volontari un ruolo chiave nel proprio percorso di crescita personale. Vivere e studiare all’estero con Intercultura permette di sviluppare competenze trasversali, fondamentali sia nella vita personale che in quella professionale.
Il 58% ha scelto destinazioni non convenzionali tra cui l’Asia, l’America Latina e l’Africa sviluppando un atteggiamento di apertura alla diversità culturale e competenze linguistiche: tutti parlano almeno un’altra lingua oltre all’inglese. Le soft skills ne escono rafforzate: il 97% migliora le relazioni, l’89% diventa più autonomo e il 74% si sente pronto alle sfide del mondo di oggi.
Sul piano personale, chi ha vissuto l’esperienza Intercultura denota una grande attenzione e accettazione delle diversità e una coscienza sociale evoluta e sensibile a tematiche di equità. E infine, il 65% si dichiara felice della propria vita, un aspetto che deriva dalla maggiore consapevolezza delle proprie risorse e da una marcata adattabilità di fronte ai cambiamenti. Intercultura non è solo un viaggio, ma un investimento nel futuro di sé stessi e del mondo intero.
Persone
Al via il canale di cofinanziamento del Fondo per la Repubblica Digitale
26 Maggio 2025
L’iniziativa
Annunciata dall’Impresa socialeFondo per la Repubblica Digitalel’attivazione di un canale di cofinanziamento da 5 milioni di euro, destinato a sostenere progetti ed iniziative congiunte orientate allo sviluppo delle competenze digitali e all’inclusione sociale, economica e lavorativa dei cittadini.
L’iniziativa, parte del Piano Strategico 2025–2026 approvato dal Comitato di Indirizzo Strategico del Fondo per la Repubblica Digitale, rappresenta uno strumento innovativo per attivare collaborazioni strategiche tra enti pubblici, privati e del Terzo Settore, con l’obiettivo di amplificare l’impatto delle azioni formative sul territorio.
Il canale di cofinanziamento, che mira ad attrarre risorse supplementari coerenti con le finalità del Fondo per la Repubblica Digitale, vuole inoltre favorire un confronto positivo con le esperienze di altri soggetti, portando avanti collaborazioni strategiche per arricchire reciprocamente la conoscenza, le pratiche e le esperienze sui temi relativi alla formazione e all’inclusione digitale. Questo approccio permette di amplificare l’impatto delle iniziative sostenute e di rafforzare la consapevolezza sul valore dell’investimento e della collaborazione per promuovere la formazione digitale e il reinserimento sociale delle categorie più fragili. Oltre a generare un effetto leva sulle risorse economiche messe in campo dal Fondo per la Repubblica Digitale e dagli interlocutori coinvolti, l’apertura del canale di cofinanziamento mira anche a sperimentare forme di innovazione, sia negli ambiti di intervento sia nelle modalità operative o metodologiche scelte.
Modalità di partecipazione
Il canale di cofinanziamento è aperto a soggetti pubblici e privati, con o senza scopo di lucro. Le iniziative e le progettualità promosse dovranno focalizzarsi su tematiche di interesse condiviso, attraverso tre modalità operative:
bandi pubblici elaborati e promossi congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori in funzione di enti erogatori;
progetti proposti direttamente da enti del Terzo Settore e sostenuti, almeno al 50%, da risorse interne e/o esterne provenienti da uno o più cofinanziatori;
iniziative elaborate e promosse congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori per la realizzazione di opportunità rivolte alla collettività in linea con la mission del Fondo per la Repubblica Digitale.
Il processo di selezione si articola in due momenti: una prima fase, in cui i soggetti interessati presentano la propria idea progettuale e una seconda fase, riservata esclusivamente alle idee ritenute idonee, in cui si procederà con la progettazione esecutiva. I criteri di selezione includono: coerenza con la missione del Fondo, originalità della proposta, assenza di contenuti già sottoposti o respinti, e assenza di interventi per l’acquisto e la costruzione di infrastrutture o esclusivamente finalizzate alla ricerca.
Le proposte potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili.
Risorse disponibili
Il Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale ha stanziato in totale 5 milioni di euro.
Fondazione, Comune e Chiesa di Bologna insieme per il progetto Bologna Serena per gli anziani
19 Maggio 2025
Investimento complessivo da 9 milioni di euro in tre anni per un progetto sulla qualità della vita delle persone over 65. Villa Serena come punto di riferimento per persone anziane
A Bologna la popolazione over 65, conta circa 96.000 persone, sono il 25% della popolazione. Saranno oltre 100 mila tra dieci anni e 109 mila tra venti. Di questi, quasi 55.000 hanno più di 75 anni e 36.000 superano gli 80 anni, mentre i centenari si avvicinano alle 250 unità. I livelli di autosufficienza non dipendono solo dall’età, ma diminuiscono con l’invecchiamento. Dall’indagine sulla qualità della vita realizzata dal Comune di Bologna sappiamo che oggi le persone che dichiarano di prendersi cura di un anziano sopra i 75 anni sono stimate in 17 mila. Il 33% degli over 65 a Bologna oggi abita da solo, percentuale che sale al 50% per gli over 80.
Da questi dati e da questa tendenza all’invecchiamento della popolazione e quindi dell’aspettativa di vita in città, parte il progettoBologna Serena per gli anziani.
Bologna Serena per gli anziani è il nuovo progetto con il quale Fondazione Carisbo, Comune e Chiesa di Bologna collaboreranno nei prossimi tre anni, a partire dal 2025, nel realizzare servizi di supporto, assistenza e inclusione sociale dedicati alla popolazione anziana e ai caregiver, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli over 65.
Bologna Serena per gli anziani ha gli obiettivi di:
innovare e rafforzare le risposte del sistema dei servizi mirati a rispondere ai bisogni della terza età;
sperimentare nuove risposte al cambiamento dei bisogni espressi dalla popolazione anziana alla luce delle mutazioni sociali e demografiche;
aggregare istituzioni, soggetti del terzo settore e comunità nel progettare e realizzare insieme un nuovo welfare per gli anziani.
Questi obiettivi saranno realizzati lungo tre assi strategici:
il domicilio come prospettiva prioritaria per il benessere dell’anziano;
la valorizzazione del ruolo del caregiver familiare e delle assistenti familiari;
la risposta a chi non entra nelle strutture residenziali sociosanitarie.
La convenzionetra gli enti sarà approvata nella prossima Giunta e prevede un investimento da parte della Fondazione Carisbo, che partecipa alla redazione delle linee guida e alle azioni, allo sviluppo, monitoraggio e valutazione del progetto, pari a 4,25 milioni di euro nell’arco di un triennio (di cui 1,25 milioni nel 2025, 1,5 milioni per il 2026 e 1,5 per il 2027).
Il Comune attuerà il progetto secondo le linee guida concordate, cofinanziandolo con ulteriori interventi nell’ambito delle risorse del proprio bilancio, per un valore di altri 4,5 milioni di euro nel triennio 2025/2027.
Questi fondi, pari a 9 milioni di euro in 3 anni, saranno destinati alle attività previste e gli enti collaboreranno nella gestione e il coordinamento delle azioni in collaborazione con gli enti e i soggetti del territorio garantendo la partecipazione della rete socio-sanitaria, in particolare Ausl di Bologna e Asp Città di Bologna, mentre la Chiesa di Bologna si impegna a collaborare al monitoraggio del progetto in sinergia con i propri servizi di ascolto territoriale.
Questo budget sarà suddiviso nel triennio su varie linee progettuali che riguardano:
interventi per i caregiver;
costruire una comunità dementia friendly;
potenziamento di telecontrollo, teleassistenza, telecompagnia;
servizi sociosanitari aperti;
promozione dell’invecchiamento in salute;
la creazione di un luogo e un team di riferimento in città sulle politiche per gli anziani.
A Villa Serena un punto di riferimento sulle politiche per le persone anziane
Sarà Villa Serena il punto di riferimento dove realizzare un luogo fisico in città per le famiglie, i cittadini, le associazioni e la comunità professionale sulle politiche per gli anziani. Lo spazio potrà essere allestito con mostre a tema, materiale informativo sulle opportunità esistenti, punti di informazione e orientamento per gli anziani sui temi della salute e dei servizi, uffici da dedicare all’organizzazione di eventi, gite o vacanze, locali e spazi aperti per lo svolgimento di attività di socializzazione, culturali e sportive.
Sarà sede di un team dedicato all’analisi del fenomeno dell’invecchiamento demografico e alla creazione di progettazioni innovative a partire dalla raccolta di dati affidabili e comparabili per monitorare i progressi delle azioni messe in campo e per la definizione delle politiche in questo ambito. Le nuove informazioni raccolte sui caregiver potranno offrire una maggior conoscenza delle conseguenze dell’assistenza informale sullo stress di chi si prende cura dei propri familiari, sulle diseguaglianze di genere ad esse connesse, sull’effettiva capacità di accesso ai servizi per le long term care, sulle diseguaglianze territoriali e servire alla produzione di conoscenze da mettere a disposizione della città per costruire il futuro welfare per gli anziani a Bologna.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo entra a far parte del Consorzio BI-REX di Bologna
23 Aprile 2025
Fondazione Carisbo annuncia la sua adesione al Consorzio BI-REX Big Data Innovation & Research Excellence, Competence Center nazionale e soggetto attuatore del Pnrr ad alta specializzazione sui Big Data, Industria 4.0 e Transizione 5.0.
La convenzione siglata, della durata di 3 anni e rinnovabile, darà avvio a forme di collaborazione sinergica, particolarmente focalizzate su iniziative per lo sviluppo economico del territorio, tramite la promozione di attività nell’ambito di Industria 4.0 di ricerca applicata, l’attivazione di progetti di innovazione e supporto all’imprenditorialità, nonché la messa a punto di percorsi di incubazione, accelerazione, orientamento e formazione.
Fondazione Carisbo e Consorzio BI-REX saranno così impegnate nella partecipazione congiunta a bandi europei, nazionali, regionali per la realizzazione di progetti di ricerca e formazione, attivando programmi di incubazione e accelerazione d’impresa, sostenendo la partecipazione delle rispettive startup a iniziative di networking e favorendone l’accesso, tramite tariffe agevolate, agli spazi di coworking nelle rispettive strutture.
Fondazione Carisbo è una fondazione di origine bancaria che persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo del territorio metropolitano di Bologna. Con il progetto BIGBO – Boost Innovation Garage, polo dedicato ai talenti, all’innovazione e alla trasformazione digitale, la Fondazione contribuisce nel diffondere una cultura imprenditoriale innovativa, generando un impatto tangibile e creando nuove opportunità di lavoro. BIGBO offre spazi di lavoro flessibili, multifunzionali e organizza tavole rotonde ed eventi incentrati su innovazione e tecnologia, programmi di accelerazione, attività di collegamento tra aziende consolidate e startup.
Il Competence Center BI-REX, con sede a Bologna, si configura come Public Private Partnership che raccoglie 64 player tra Università, Centri di Ricerca e Imprese di eccellenza, con l’obiettivo di supportare le aziende nei processi di innovazione, trasformazione digitale e sostenibilità, favorendo l’adozione delle tecnologie Industria 4.0 e 5.0 e il trasferimento tecnologico attraverso una vasta serie di servizi. Principale valore aggiunto di BI-REX è rappresentato dalla Linea Pilota, fabbrica digitale interconnessa completamente a disposizione delle imprese, in cui le tecnologie 4.0 and 5.0 sono integrate con quelle tradizionali.
Persone
Pubblicato il bando “Dritti al Punto” del Fondo per la Repubblica Digitale
22 Aprile 2025
Il contesto italiano
Lo sviluppo delle competenze digitali è uno degli obiettivi strategici dell’Unione europea, che mira a dotare almeno l’80% dei cittadini tra i 16 e i 74 anni di competenze digitali di base entro il 2030. A guidare questo processo è il quadro europeoDigComp 2.2, che individua cinque aree chiave – dalla sicurezza informatica, alla creazione di contenuti – ritenute essenziali per una piena partecipazione alla vita sociale e professionale. L’Italia, tuttavia, registra un significativo ritardo rispetto alla media UE: nel 2023 solo il 46% degli adulti possedeva competenze digitali almeno di base.
Il quadro è aggravato da divari generazionali e territoriali: tra i giovani (16-24 anni) la quota sale al 59%, mentre tra gli over 65 crolla al 19%, con le regioni del Sud ampiamente sotto la media UE (34%). Per colmare il ritardo, il PNRR ha attivato la misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, con l’obiettivo di formare 2 milioni di cittadini entro il 2026 attraverso 3000 Punti Digitale Facile. Sebbene la rete dei punti sia stata attivata, a marzo 2025, sono stati raggiunti circa 760 mila cittadini, pari al 38% dell’obiettivo, con risultati disomogenei tra le diverse regioni.
Bando Dritti al Punto
Il bando intende sostenere progetti di formazione all’interno dei Punti Digitale Facile, integrando le attività già pianificate e realizzate nell’ambito della misura M1C1 1.7.2 “Rete dei servizi di facilitazione digitale” del PNRR, al fine di potenziarne l’offerta formativa.
In particolare, si intende selezionare progetti formativi rivolti a tutti i cittadini, incentrati sui temi individuati dal quadro europeo DigComp 2.2, come l’alfabetizzazione su informazione e dati, ovvero la capacità di analizzare criticamente fonti e contenuti online e distinguere le informazioni affidabili dalle fake news; la sicurezza informatica, intesa come consapevolezza dei rischi digitali e capacità di proteggere dispositivi e dati personali; la creazione di contenuti digitali, anche con il supporto dell’Intelligenza Artificiale, promuovendo un uso consapevole e responsabile degli strumenti digitali e una riflessione sulle implicazioni etiche, sociali e legali dell’IA; infine, la comunicazione e collaborazione attraverso le tecnologie digitali, per incentivare l’uso attivo dei servizi digitali pubblici e privati (come l’uso di app quali Io e IT-Wallet, o servizi come Identità digitale, Domicilio digitale e Fascicolo sanitario elettronico), sviluppando strategie comunicative efficaci e inclusive nei diversi ambienti digitali.
Chi può partecipare
Le proposte possono essere presentate da Soggetti attuatori o Soggetti sub-attuatori della misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, che si occupino direttamente o indirettamente – per tramite di Soggetti realizzatori – della gestione di almeno un Punto Digitale Facile, o ancora da Soggetti realizzatori della misura, intesi come enti privati che abbiano sottoscritto un’apposita convenzione/contratto con un Soggetto attuatore/sub-attuatore per la co-gestione e co-progettazione delle attività presso uno o più Punti Digitale Facile.
Le proposte progettuali, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma Re@dy, entro le ore 11 del30 maggio 2025.
Composizione della lista congiunta di candidati al Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025/2026/2027 di Intesa Sanpaolo S.p.A.
28 Marzo 2025
Le Fondazioni aderenti al patto parasociale di consultazione e voto sottoscritto l’11 novembre 2024 in relazione all’Assemblea di Intesa Sanpaolo convocata per il 29 aprile 2025, anche sulla base degli orientamenti manifestati dal Consiglio di Amministrazione uscente della Banca per la composizione della lista dei candidati alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025−2027 e con l’intento di assicurare:
la composizione quantitativamente ottimale, avuto riguardo alla complessità organizzativa, di operatività e di governance della Banca e alle valutazioni espresse sulle dinamiche di funzionamento dell’Organo collegiale;
la continuità di azione ed il mantenimento del patrimonio informativo e di esperienze acquisito nel corso dei precedenti mandati;
un riscontro concreto alle esigenze di continuare a esprimere scelte di elevata qualità, diversità, complementarità e di integrare nuove competenze strategiche, professionalità e personalità, al fine di dare continuità alle capacità di approfondimento e di dibattito in tutte le complesse materie di competenza del Consiglio e del Comitato per il Controllo sulla Gestione, e permettere un’adeguata costituzione e funzionalità dei Comitati endo−consiliari;
hanno depositato in data 27 marzo 2025 la seguente lista di 17 candidati così articolata:
SEZIONE 1
GIAN MARIA GROS-PIETRO
PAOLA TAGLIAVINI
CARLO MESSINA
MARIANGELA ZAPPIA
FRANCO CERUTI
PAOLO MARIA VITTORIO GRANDI
LUCIANO NEBBIA
LIANA LOGIURATO
PIETRO PREVITALI
MARIA ALESSANDRA STEFANELLI
BRUNO MARIA PARIGI
DONATELLA BUSSO
SILVIA MERLO
PAOLO MESSA
SEZIONE 2
FABRIZIO MOSCA
MARIELLA TAGLIABUE
MAURA CAMPRA
Nel medesimo contesto, le Fondazioni hanno proposto (i) di determinare in 19 il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da nominare, (ii) di riconfermare il Prof. Gian Maria Gros−Pietro quale Presidente del Consiglio di Amministrazione e (iii) di nominare la Prof.a Paola Tagliavini quale Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione; nonché (iv) di indicare il Dott. Carlo Messina come profilo ideale per la posizione di Consigliere Delegato e CEO, nell’ambito della lista presentata, ferme restando le piene prerogative proprie del Consiglio di Amministrazione che sarà nominato, in ragione dei poteri definiti dallo Statuto sociale.
Alla luce dei risultati conseguiti nell’ultimo decennio dalla Banca, che hanno posto Intesa Sanpaolo in una posizione di vertice assoluto tra le banche europee, sia per l’affidabilità sia per il sostegno allo sviluppo del Paese, i Presidenti delle Fondazioni, nella loro connaturata rappresentanza di azionisti istituzionali di lungo termine, esprimono vivo apprezzamento per la visione e la gestione altamente efficace da parte del CEO e conseguentemente auspicano che il Dr. Carlo Messina possa garantire il suo ruolo di leadership nella Banca anche per i successivi mandati.
Infine, le Fondazioni hanno proposto, in linea con quanto evidenziato dal Consiglio uscente, la conferma degli emolumenti per i consiglieri che non siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione e l’incremento del compenso fisso specifico per i consiglieri che siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione nonché del compenso additivo del Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione.
Sviluppo del territorio
Aperto il bando Fairplay (terza sessione erogativa 2025)
28 Marzo 2025
Per l’area Sviluppo del territorio (settore Educazione, istruzione e formazione) e la missione “Formazione del capitale umano”, con specifico riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile SDG n° 4 “Istruzione di qualità” e SDG n° 9 “Imprese, innovazione e infrastrutture”, il bando Fairplay accessibile fino al 5 maggio rende disponibili risorse per 150.000 euro allo scopo di:
promuovere l’idea di sport inclusivo, aperto a tutti, capace di incidere positivamente sulla coesione sociale della comunità territoriale;
incentivare la rigenerazione di spazi in un’ottica di condivisione e cura del bene comune;
favorire la diffusione di valori educativi e corretti stili di vita.
Acri lancia il Premio GenP – Giovani che partecipano
13 Giugno 2025
Aperte fino al 14 settembre le candidature al premio per le organizzazioni del Terzo settore che incentivano la partecipazione giovanile
Non è vero che i giovani non partecipano e non si impegnano a migliorare il Paese. Lo fanno, ma non sempre all’interno delle organizzazioni tradizionali del Terzo settore. Sempre più spesso scelgono forme di impegno fluide, informali, legate a cause specifiche – come l’ambiente, i diritti civili e la giustizia sociale – e lontane da strutture composte e guidate prevalentemente da persone di generazioni passate. In questo scenario, molte realtà del Terzo settore stanno cercando nuove strade per coinvolgere le nuove generazioni anche all’interno dei propri processi decisionali.
In questo scenario nasce “GenP – Giovani che partecipano”, un premio promosso da Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria, dedicato alle organizzazioni del Terzo settore composte da giovani che valorizzino il protagonismo giovanile. Il premio si rivolge a realtà i cui organi di amministrazione siano composti o coinvolgano giovani under 35, incentivando la loro partecipazione attiva nella progettazione e realizzazione dei progetti. Il premio intende infatti portare alla luce e dare visibilità a esperienze significative di partecipazione giovanile.
Le organizzazioni vincitrici riceveranno un contributo di 10mila euro ciascuna e saranno premiate nel corso di un evento nazionale che si terrà nel mese di dicembre 2025.
Le candidature sono aperte fino al 14 settembre 2025 sul sito ufficiale www.genp.it, dove sono disponibili il regolamento completo e il modulo di partecipazione.
A novembre verrà annunciata la shortlist delle 10 organizzazioni finaliste e, tra queste, una giuria composta da esperti del settore e rappresentanti di Acri selezionerà le 3 organizzazioni vincitrici.
I componenti della giuria:
Ferruccio de Bortoli, giornalista
Lucrezia Ferrara, Young Advisory Board Fondazione Compagnia di San Paolo
Luca Gori, presidente Commissione Innovazione sociale di Acri
Clara Morelli, autrice Will Media
Vanessa Pallucchi, portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore
Tommaso Salaroli, cofondatore e CEO di Scomodo
Michele Sciscioli, capo Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale
Media partner dell’iniziativa sono Vita e Will, mentre Percorsi di Secondo Welfare realizzerà e presenterà, in occasione dell’evento di premiazione, un’indagine sul tasso di under 35 nei Cda delle organizzazioni del Terzo settore.
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa
10 Giugno 2025
Assegnate 6 borse di studio per programmi di vita e di studio all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione Carisbo
Sono stati premiati, presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, i 6 studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura. I 6 studenti potranno vivere e studiare per un trimestre fino ad un anno scolastico all’estero, accolti in una famiglia e una scuola del luogo e assistiti dai volontari locali.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Fondazione Intercultura e Fondazione Carisbo che risale al 2020-2021 e, grazie ad essa, 62 studentesse e studenti delle scuole secondarie di II grado – a cui si aggiungono i 6 studenti premiati quest’anno – hanno finora potuto vivere un’esperienza autentica delle diversità e acquisire nuove competenze utili per la loro vita personale e professionale.
Alla cerimonia di premiazione è intervenuta Maila Quaglia, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Carisbo, insieme a Vincenzo Morlini, past Consigliere di Amministrazione di Intercultura, poi Direttore Esecutivo di Intercultura e poi Presidente internazionale di AFS, alle famiglie dei giovani ambasciatori nel mondo e ai volontari di Intercultura, che proprio in questi mesi si stanno occupando della formazione degli studenti in partenza per prepararli alla loro esperienza.
I vincitori sono:
Sara, iscritta al Liceo E. Fermi di Bologna e in partenza per un programma scolastico semestrale in Brasile;
Steven, iscritto al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Thailandia;
Geremia, iscritto all’IIS G. Bruno di Medicina e in partenza per un programma annuale in Lettonia;
Francesca, iscritta all’IIS Montessori-Da Vinci di Porretta Terme e in partenza per un programma annuale in Perù;
Sabrina, iscritta al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma annuale in Honduras;
Matteo, iscritto al Liceo L. Bassi di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Messico.
Emozionati e felici per il traguardo raggiunto, alcuni ragazzi hanno così commentato la vincita della borsa di studio.
Geremia: «Quando ho scoperto di aver vinto, ho sentito come un ritorno brusco al presente. Quella che fino a poco prima sembrava solo un’idea improbabile era diventata concreta. È stato uno shock di consapevolezza. Ero felice, ma allo stesso tempo ero offuscato da tante altre emozioni, compresa la paura iniziale. Marco Aurelioperò, affermava che “ciò che ostacola l’azione, la promuove”, come se fosse proprio l’attrito, a dare lo slancio. Così il timore, invece di essere un intralcio, è ciò che valorizza la scelta.»
Sabrina: «Ho deciso di accettare questa sfida perché volevo mettermi in gioco davvero. Sentivo il bisogno di uscire dalla mia routine e conoscere un altro modo di vivere. L’Honduras, con la sua cultura e la sua lingua completamente nuove per me, mi è sembrato il luogo perfetto per farlo. So che sarà difficile, ma credo che le sfide più grandi siano anche le più formative.» Con loro erano presenti anche due ex vincitrici del concorso Intercultura e della borsa di studio FormazionEuropa, Sara Bonora, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Brasile a.s. 2023-24 e Matilde Mazzanti, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Cile a.s. 2023-24.
Ricerca Ipsos: l’esperienza con Intercultura decisiva per la propria vita per il 68% degli ex partecipanti
Partire con Intercultura non è solo un soggiorno all’estero, ma un’esperienza che lascia il segno per tutta la vita. Un’indagine Ipsos su 958 ex studenti, oggi tra i 20 e i 64 anni, lo conferma. Il 68% riconosce un impatto decisivo sulla propria identità e attribuisce ai volontari un ruolo chiave nel proprio percorso di crescita personale. Vivere e studiare all’estero con Intercultura permette di sviluppare competenze trasversali, fondamentali sia nella vita personale che in quella professionale.
Il 58% ha scelto destinazioni non convenzionali tra cui l’Asia, l’America Latina e l’Africa sviluppando un atteggiamento di apertura alla diversità culturale e competenze linguistiche: tutti parlano almeno un’altra lingua oltre all’inglese. Le soft skills ne escono rafforzate: il 97% migliora le relazioni, l’89% diventa più autonomo e il 74% si sente pronto alle sfide del mondo di oggi.
Sul piano personale, chi ha vissuto l’esperienza Intercultura denota una grande attenzione e accettazione delle diversità e una coscienza sociale evoluta e sensibile a tematiche di equità. E infine, il 65% si dichiara felice della propria vita, un aspetto che deriva dalla maggiore consapevolezza delle proprie risorse e da una marcata adattabilità di fronte ai cambiamenti. Intercultura non è solo un viaggio, ma un investimento nel futuro di sé stessi e del mondo intero.
Persone
Al via il canale di cofinanziamento del Fondo per la Repubblica Digitale
26 Maggio 2025
L’iniziativa
Annunciata dall’Impresa socialeFondo per la Repubblica Digitalel’attivazione di un canale di cofinanziamento da 5 milioni di euro, destinato a sostenere progetti ed iniziative congiunte orientate allo sviluppo delle competenze digitali e all’inclusione sociale, economica e lavorativa dei cittadini.
L’iniziativa, parte del Piano Strategico 2025–2026 approvato dal Comitato di Indirizzo Strategico del Fondo per la Repubblica Digitale, rappresenta uno strumento innovativo per attivare collaborazioni strategiche tra enti pubblici, privati e del Terzo Settore, con l’obiettivo di amplificare l’impatto delle azioni formative sul territorio.
Il canale di cofinanziamento, che mira ad attrarre risorse supplementari coerenti con le finalità del Fondo per la Repubblica Digitale, vuole inoltre favorire un confronto positivo con le esperienze di altri soggetti, portando avanti collaborazioni strategiche per arricchire reciprocamente la conoscenza, le pratiche e le esperienze sui temi relativi alla formazione e all’inclusione digitale. Questo approccio permette di amplificare l’impatto delle iniziative sostenute e di rafforzare la consapevolezza sul valore dell’investimento e della collaborazione per promuovere la formazione digitale e il reinserimento sociale delle categorie più fragili. Oltre a generare un effetto leva sulle risorse economiche messe in campo dal Fondo per la Repubblica Digitale e dagli interlocutori coinvolti, l’apertura del canale di cofinanziamento mira anche a sperimentare forme di innovazione, sia negli ambiti di intervento sia nelle modalità operative o metodologiche scelte.
Modalità di partecipazione
Il canale di cofinanziamento è aperto a soggetti pubblici e privati, con o senza scopo di lucro. Le iniziative e le progettualità promosse dovranno focalizzarsi su tematiche di interesse condiviso, attraverso tre modalità operative:
bandi pubblici elaborati e promossi congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori in funzione di enti erogatori;
progetti proposti direttamente da enti del Terzo Settore e sostenuti, almeno al 50%, da risorse interne e/o esterne provenienti da uno o più cofinanziatori;
iniziative elaborate e promosse congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori per la realizzazione di opportunità rivolte alla collettività in linea con la mission del Fondo per la Repubblica Digitale.
Il processo di selezione si articola in due momenti: una prima fase, in cui i soggetti interessati presentano la propria idea progettuale e una seconda fase, riservata esclusivamente alle idee ritenute idonee, in cui si procederà con la progettazione esecutiva. I criteri di selezione includono: coerenza con la missione del Fondo, originalità della proposta, assenza di contenuti già sottoposti o respinti, e assenza di interventi per l’acquisto e la costruzione di infrastrutture o esclusivamente finalizzate alla ricerca.
Le proposte potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili.
Risorse disponibili
Il Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale ha stanziato in totale 5 milioni di euro.
Fondazione, Comune e Chiesa di Bologna insieme per il progetto Bologna Serena per gli anziani
19 Maggio 2025
Investimento complessivo da 9 milioni di euro in tre anni per un progetto sulla qualità della vita delle persone over 65. Villa Serena come punto di riferimento per persone anziane
A Bologna la popolazione over 65, conta circa 96.000 persone, sono il 25% della popolazione. Saranno oltre 100 mila tra dieci anni e 109 mila tra venti. Di questi, quasi 55.000 hanno più di 75 anni e 36.000 superano gli 80 anni, mentre i centenari si avvicinano alle 250 unità. I livelli di autosufficienza non dipendono solo dall’età, ma diminuiscono con l’invecchiamento. Dall’indagine sulla qualità della vita realizzata dal Comune di Bologna sappiamo che oggi le persone che dichiarano di prendersi cura di un anziano sopra i 75 anni sono stimate in 17 mila. Il 33% degli over 65 a Bologna oggi abita da solo, percentuale che sale al 50% per gli over 80.
Da questi dati e da questa tendenza all’invecchiamento della popolazione e quindi dell’aspettativa di vita in città, parte il progettoBologna Serena per gli anziani.
Bologna Serena per gli anziani è il nuovo progetto con il quale Fondazione Carisbo, Comune e Chiesa di Bologna collaboreranno nei prossimi tre anni, a partire dal 2025, nel realizzare servizi di supporto, assistenza e inclusione sociale dedicati alla popolazione anziana e ai caregiver, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli over 65.
Bologna Serena per gli anziani ha gli obiettivi di:
innovare e rafforzare le risposte del sistema dei servizi mirati a rispondere ai bisogni della terza età;
sperimentare nuove risposte al cambiamento dei bisogni espressi dalla popolazione anziana alla luce delle mutazioni sociali e demografiche;
aggregare istituzioni, soggetti del terzo settore e comunità nel progettare e realizzare insieme un nuovo welfare per gli anziani.
Questi obiettivi saranno realizzati lungo tre assi strategici:
il domicilio come prospettiva prioritaria per il benessere dell’anziano;
la valorizzazione del ruolo del caregiver familiare e delle assistenti familiari;
la risposta a chi non entra nelle strutture residenziali sociosanitarie.
La convenzionetra gli enti sarà approvata nella prossima Giunta e prevede un investimento da parte della Fondazione Carisbo, che partecipa alla redazione delle linee guida e alle azioni, allo sviluppo, monitoraggio e valutazione del progetto, pari a 4,25 milioni di euro nell’arco di un triennio (di cui 1,25 milioni nel 2025, 1,5 milioni per il 2026 e 1,5 per il 2027).
Il Comune attuerà il progetto secondo le linee guida concordate, cofinanziandolo con ulteriori interventi nell’ambito delle risorse del proprio bilancio, per un valore di altri 4,5 milioni di euro nel triennio 2025/2027.
Questi fondi, pari a 9 milioni di euro in 3 anni, saranno destinati alle attività previste e gli enti collaboreranno nella gestione e il coordinamento delle azioni in collaborazione con gli enti e i soggetti del territorio garantendo la partecipazione della rete socio-sanitaria, in particolare Ausl di Bologna e Asp Città di Bologna, mentre la Chiesa di Bologna si impegna a collaborare al monitoraggio del progetto in sinergia con i propri servizi di ascolto territoriale.
Questo budget sarà suddiviso nel triennio su varie linee progettuali che riguardano:
interventi per i caregiver;
costruire una comunità dementia friendly;
potenziamento di telecontrollo, teleassistenza, telecompagnia;
servizi sociosanitari aperti;
promozione dell’invecchiamento in salute;
la creazione di un luogo e un team di riferimento in città sulle politiche per gli anziani.
A Villa Serena un punto di riferimento sulle politiche per le persone anziane
Sarà Villa Serena il punto di riferimento dove realizzare un luogo fisico in città per le famiglie, i cittadini, le associazioni e la comunità professionale sulle politiche per gli anziani. Lo spazio potrà essere allestito con mostre a tema, materiale informativo sulle opportunità esistenti, punti di informazione e orientamento per gli anziani sui temi della salute e dei servizi, uffici da dedicare all’organizzazione di eventi, gite o vacanze, locali e spazi aperti per lo svolgimento di attività di socializzazione, culturali e sportive.
Sarà sede di un team dedicato all’analisi del fenomeno dell’invecchiamento demografico e alla creazione di progettazioni innovative a partire dalla raccolta di dati affidabili e comparabili per monitorare i progressi delle azioni messe in campo e per la definizione delle politiche in questo ambito. Le nuove informazioni raccolte sui caregiver potranno offrire una maggior conoscenza delle conseguenze dell’assistenza informale sullo stress di chi si prende cura dei propri familiari, sulle diseguaglianze di genere ad esse connesse, sull’effettiva capacità di accesso ai servizi per le long term care, sulle diseguaglianze territoriali e servire alla produzione di conoscenze da mettere a disposizione della città per costruire il futuro welfare per gli anziani a Bologna.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo entra a far parte del Consorzio BI-REX di Bologna
23 Aprile 2025
Fondazione Carisbo annuncia la sua adesione al Consorzio BI-REX Big Data Innovation & Research Excellence, Competence Center nazionale e soggetto attuatore del Pnrr ad alta specializzazione sui Big Data, Industria 4.0 e Transizione 5.0.
La convenzione siglata, della durata di 3 anni e rinnovabile, darà avvio a forme di collaborazione sinergica, particolarmente focalizzate su iniziative per lo sviluppo economico del territorio, tramite la promozione di attività nell’ambito di Industria 4.0 di ricerca applicata, l’attivazione di progetti di innovazione e supporto all’imprenditorialità, nonché la messa a punto di percorsi di incubazione, accelerazione, orientamento e formazione.
Fondazione Carisbo e Consorzio BI-REX saranno così impegnate nella partecipazione congiunta a bandi europei, nazionali, regionali per la realizzazione di progetti di ricerca e formazione, attivando programmi di incubazione e accelerazione d’impresa, sostenendo la partecipazione delle rispettive startup a iniziative di networking e favorendone l’accesso, tramite tariffe agevolate, agli spazi di coworking nelle rispettive strutture.
Fondazione Carisbo è una fondazione di origine bancaria che persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo del territorio metropolitano di Bologna. Con il progetto BIGBO – Boost Innovation Garage, polo dedicato ai talenti, all’innovazione e alla trasformazione digitale, la Fondazione contribuisce nel diffondere una cultura imprenditoriale innovativa, generando un impatto tangibile e creando nuove opportunità di lavoro. BIGBO offre spazi di lavoro flessibili, multifunzionali e organizza tavole rotonde ed eventi incentrati su innovazione e tecnologia, programmi di accelerazione, attività di collegamento tra aziende consolidate e startup.
Il Competence Center BI-REX, con sede a Bologna, si configura come Public Private Partnership che raccoglie 64 player tra Università, Centri di Ricerca e Imprese di eccellenza, con l’obiettivo di supportare le aziende nei processi di innovazione, trasformazione digitale e sostenibilità, favorendo l’adozione delle tecnologie Industria 4.0 e 5.0 e il trasferimento tecnologico attraverso una vasta serie di servizi. Principale valore aggiunto di BI-REX è rappresentato dalla Linea Pilota, fabbrica digitale interconnessa completamente a disposizione delle imprese, in cui le tecnologie 4.0 and 5.0 sono integrate con quelle tradizionali.
Persone
Pubblicato il bando “Dritti al Punto” del Fondo per la Repubblica Digitale
22 Aprile 2025
Il contesto italiano
Lo sviluppo delle competenze digitali è uno degli obiettivi strategici dell’Unione europea, che mira a dotare almeno l’80% dei cittadini tra i 16 e i 74 anni di competenze digitali di base entro il 2030. A guidare questo processo è il quadro europeoDigComp 2.2, che individua cinque aree chiave – dalla sicurezza informatica, alla creazione di contenuti – ritenute essenziali per una piena partecipazione alla vita sociale e professionale. L’Italia, tuttavia, registra un significativo ritardo rispetto alla media UE: nel 2023 solo il 46% degli adulti possedeva competenze digitali almeno di base.
Il quadro è aggravato da divari generazionali e territoriali: tra i giovani (16-24 anni) la quota sale al 59%, mentre tra gli over 65 crolla al 19%, con le regioni del Sud ampiamente sotto la media UE (34%). Per colmare il ritardo, il PNRR ha attivato la misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, con l’obiettivo di formare 2 milioni di cittadini entro il 2026 attraverso 3000 Punti Digitale Facile. Sebbene la rete dei punti sia stata attivata, a marzo 2025, sono stati raggiunti circa 760 mila cittadini, pari al 38% dell’obiettivo, con risultati disomogenei tra le diverse regioni.
Bando Dritti al Punto
Il bando intende sostenere progetti di formazione all’interno dei Punti Digitale Facile, integrando le attività già pianificate e realizzate nell’ambito della misura M1C1 1.7.2 “Rete dei servizi di facilitazione digitale” del PNRR, al fine di potenziarne l’offerta formativa.
In particolare, si intende selezionare progetti formativi rivolti a tutti i cittadini, incentrati sui temi individuati dal quadro europeo DigComp 2.2, come l’alfabetizzazione su informazione e dati, ovvero la capacità di analizzare criticamente fonti e contenuti online e distinguere le informazioni affidabili dalle fake news; la sicurezza informatica, intesa come consapevolezza dei rischi digitali e capacità di proteggere dispositivi e dati personali; la creazione di contenuti digitali, anche con il supporto dell’Intelligenza Artificiale, promuovendo un uso consapevole e responsabile degli strumenti digitali e una riflessione sulle implicazioni etiche, sociali e legali dell’IA; infine, la comunicazione e collaborazione attraverso le tecnologie digitali, per incentivare l’uso attivo dei servizi digitali pubblici e privati (come l’uso di app quali Io e IT-Wallet, o servizi come Identità digitale, Domicilio digitale e Fascicolo sanitario elettronico), sviluppando strategie comunicative efficaci e inclusive nei diversi ambienti digitali.
Chi può partecipare
Le proposte possono essere presentate da Soggetti attuatori o Soggetti sub-attuatori della misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, che si occupino direttamente o indirettamente – per tramite di Soggetti realizzatori – della gestione di almeno un Punto Digitale Facile, o ancora da Soggetti realizzatori della misura, intesi come enti privati che abbiano sottoscritto un’apposita convenzione/contratto con un Soggetto attuatore/sub-attuatore per la co-gestione e co-progettazione delle attività presso uno o più Punti Digitale Facile.
Le proposte progettuali, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma Re@dy, entro le ore 11 del30 maggio 2025.
Composizione della lista congiunta di candidati al Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025/2026/2027 di Intesa Sanpaolo S.p.A.
28 Marzo 2025
Le Fondazioni aderenti al patto parasociale di consultazione e voto sottoscritto l’11 novembre 2024 in relazione all’Assemblea di Intesa Sanpaolo convocata per il 29 aprile 2025, anche sulla base degli orientamenti manifestati dal Consiglio di Amministrazione uscente della Banca per la composizione della lista dei candidati alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025−2027 e con l’intento di assicurare:
la composizione quantitativamente ottimale, avuto riguardo alla complessità organizzativa, di operatività e di governance della Banca e alle valutazioni espresse sulle dinamiche di funzionamento dell’Organo collegiale;
la continuità di azione ed il mantenimento del patrimonio informativo e di esperienze acquisito nel corso dei precedenti mandati;
un riscontro concreto alle esigenze di continuare a esprimere scelte di elevata qualità, diversità, complementarità e di integrare nuove competenze strategiche, professionalità e personalità, al fine di dare continuità alle capacità di approfondimento e di dibattito in tutte le complesse materie di competenza del Consiglio e del Comitato per il Controllo sulla Gestione, e permettere un’adeguata costituzione e funzionalità dei Comitati endo−consiliari;
hanno depositato in data 27 marzo 2025 la seguente lista di 17 candidati così articolata:
SEZIONE 1
GIAN MARIA GROS-PIETRO
PAOLA TAGLIAVINI
CARLO MESSINA
MARIANGELA ZAPPIA
FRANCO CERUTI
PAOLO MARIA VITTORIO GRANDI
LUCIANO NEBBIA
LIANA LOGIURATO
PIETRO PREVITALI
MARIA ALESSANDRA STEFANELLI
BRUNO MARIA PARIGI
DONATELLA BUSSO
SILVIA MERLO
PAOLO MESSA
SEZIONE 2
FABRIZIO MOSCA
MARIELLA TAGLIABUE
MAURA CAMPRA
Nel medesimo contesto, le Fondazioni hanno proposto (i) di determinare in 19 il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da nominare, (ii) di riconfermare il Prof. Gian Maria Gros−Pietro quale Presidente del Consiglio di Amministrazione e (iii) di nominare la Prof.a Paola Tagliavini quale Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione; nonché (iv) di indicare il Dott. Carlo Messina come profilo ideale per la posizione di Consigliere Delegato e CEO, nell’ambito della lista presentata, ferme restando le piene prerogative proprie del Consiglio di Amministrazione che sarà nominato, in ragione dei poteri definiti dallo Statuto sociale.
Alla luce dei risultati conseguiti nell’ultimo decennio dalla Banca, che hanno posto Intesa Sanpaolo in una posizione di vertice assoluto tra le banche europee, sia per l’affidabilità sia per il sostegno allo sviluppo del Paese, i Presidenti delle Fondazioni, nella loro connaturata rappresentanza di azionisti istituzionali di lungo termine, esprimono vivo apprezzamento per la visione e la gestione altamente efficace da parte del CEO e conseguentemente auspicano che il Dr. Carlo Messina possa garantire il suo ruolo di leadership nella Banca anche per i successivi mandati.
Infine, le Fondazioni hanno proposto, in linea con quanto evidenziato dal Consiglio uscente, la conferma degli emolumenti per i consiglieri che non siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione e l’incremento del compenso fisso specifico per i consiglieri che siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione nonché del compenso additivo del Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione.
Sviluppo del territorio
Aperto il bando Fairplay (terza sessione erogativa 2025)
28 Marzo 2025
Per l’area Sviluppo del territorio (settore Educazione, istruzione e formazione) e la missione “Formazione del capitale umano”, con specifico riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile SDG n° 4 “Istruzione di qualità” e SDG n° 9 “Imprese, innovazione e infrastrutture”, il bando Fairplay accessibile fino al 5 maggio rende disponibili risorse per 150.000 euro allo scopo di:
promuovere l’idea di sport inclusivo, aperto a tutti, capace di incidere positivamente sulla coesione sociale della comunità territoriale;
incentivare la rigenerazione di spazi in un’ottica di condivisione e cura del bene comune;
favorire la diffusione di valori educativi e corretti stili di vita.
Acri lancia il Premio GenP – Giovani che partecipano
13 Giugno 2025
Aperte fino al 14 settembre le candidature al premio per le organizzazioni del Terzo settore che incentivano la partecipazione giovanile
Non è vero che i giovani non partecipano e non si impegnano a migliorare il Paese. Lo fanno, ma non sempre all’interno delle organizzazioni tradizionali del Terzo settore. Sempre più spesso scelgono forme di impegno fluide, informali, legate a cause specifiche – come l’ambiente, i diritti civili e la giustizia sociale – e lontane da strutture composte e guidate prevalentemente da persone di generazioni passate. In questo scenario, molte realtà del Terzo settore stanno cercando nuove strade per coinvolgere le nuove generazioni anche all’interno dei propri processi decisionali.
In questo scenario nasce “GenP – Giovani che partecipano”, un premio promosso da Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria, dedicato alle organizzazioni del Terzo settore composte da giovani che valorizzino il protagonismo giovanile. Il premio si rivolge a realtà i cui organi di amministrazione siano composti o coinvolgano giovani under 35, incentivando la loro partecipazione attiva nella progettazione e realizzazione dei progetti. Il premio intende infatti portare alla luce e dare visibilità a esperienze significative di partecipazione giovanile.
Le organizzazioni vincitrici riceveranno un contributo di 10mila euro ciascuna e saranno premiate nel corso di un evento nazionale che si terrà nel mese di dicembre 2025.
Le candidature sono aperte fino al 14 settembre 2025 sul sito ufficiale www.genp.it, dove sono disponibili il regolamento completo e il modulo di partecipazione.
A novembre verrà annunciata la shortlist delle 10 organizzazioni finaliste e, tra queste, una giuria composta da esperti del settore e rappresentanti di Acri selezionerà le 3 organizzazioni vincitrici.
I componenti della giuria:
Ferruccio de Bortoli, giornalista
Lucrezia Ferrara, Young Advisory Board Fondazione Compagnia di San Paolo
Luca Gori, presidente Commissione Innovazione sociale di Acri
Clara Morelli, autrice Will Media
Vanessa Pallucchi, portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore
Tommaso Salaroli, cofondatore e CEO di Scomodo
Michele Sciscioli, capo Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale
Media partner dell’iniziativa sono Vita e Will, mentre Percorsi di Secondo Welfare realizzerà e presenterà, in occasione dell’evento di premiazione, un’indagine sul tasso di under 35 nei Cda delle organizzazioni del Terzo settore.
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa
10 Giugno 2025
Assegnate 6 borse di studio per programmi di vita e di studio all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione Carisbo
Sono stati premiati, presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, i 6 studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura. I 6 studenti potranno vivere e studiare per un trimestre fino ad un anno scolastico all’estero, accolti in una famiglia e una scuola del luogo e assistiti dai volontari locali.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Fondazione Intercultura e Fondazione Carisbo che risale al 2020-2021 e, grazie ad essa, 62 studentesse e studenti delle scuole secondarie di II grado – a cui si aggiungono i 6 studenti premiati quest’anno – hanno finora potuto vivere un’esperienza autentica delle diversità e acquisire nuove competenze utili per la loro vita personale e professionale.
Alla cerimonia di premiazione è intervenuta Maila Quaglia, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Carisbo, insieme a Vincenzo Morlini, past Consigliere di Amministrazione di Intercultura, poi Direttore Esecutivo di Intercultura e poi Presidente internazionale di AFS, alle famiglie dei giovani ambasciatori nel mondo e ai volontari di Intercultura, che proprio in questi mesi si stanno occupando della formazione degli studenti in partenza per prepararli alla loro esperienza.
I vincitori sono:
Sara, iscritta al Liceo E. Fermi di Bologna e in partenza per un programma scolastico semestrale in Brasile;
Steven, iscritto al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Thailandia;
Geremia, iscritto all’IIS G. Bruno di Medicina e in partenza per un programma annuale in Lettonia;
Francesca, iscritta all’IIS Montessori-Da Vinci di Porretta Terme e in partenza per un programma annuale in Perù;
Sabrina, iscritta al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma annuale in Honduras;
Matteo, iscritto al Liceo L. Bassi di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Messico.
Emozionati e felici per il traguardo raggiunto, alcuni ragazzi hanno così commentato la vincita della borsa di studio.
Geremia: «Quando ho scoperto di aver vinto, ho sentito come un ritorno brusco al presente. Quella che fino a poco prima sembrava solo un’idea improbabile era diventata concreta. È stato uno shock di consapevolezza. Ero felice, ma allo stesso tempo ero offuscato da tante altre emozioni, compresa la paura iniziale. Marco Aurelioperò, affermava che “ciò che ostacola l’azione, la promuove”, come se fosse proprio l’attrito, a dare lo slancio. Così il timore, invece di essere un intralcio, è ciò che valorizza la scelta.»
Sabrina: «Ho deciso di accettare questa sfida perché volevo mettermi in gioco davvero. Sentivo il bisogno di uscire dalla mia routine e conoscere un altro modo di vivere. L’Honduras, con la sua cultura e la sua lingua completamente nuove per me, mi è sembrato il luogo perfetto per farlo. So che sarà difficile, ma credo che le sfide più grandi siano anche le più formative.» Con loro erano presenti anche due ex vincitrici del concorso Intercultura e della borsa di studio FormazionEuropa, Sara Bonora, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Brasile a.s. 2023-24 e Matilde Mazzanti, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Cile a.s. 2023-24.
Ricerca Ipsos: l’esperienza con Intercultura decisiva per la propria vita per il 68% degli ex partecipanti
Partire con Intercultura non è solo un soggiorno all’estero, ma un’esperienza che lascia il segno per tutta la vita. Un’indagine Ipsos su 958 ex studenti, oggi tra i 20 e i 64 anni, lo conferma. Il 68% riconosce un impatto decisivo sulla propria identità e attribuisce ai volontari un ruolo chiave nel proprio percorso di crescita personale. Vivere e studiare all’estero con Intercultura permette di sviluppare competenze trasversali, fondamentali sia nella vita personale che in quella professionale.
Il 58% ha scelto destinazioni non convenzionali tra cui l’Asia, l’America Latina e l’Africa sviluppando un atteggiamento di apertura alla diversità culturale e competenze linguistiche: tutti parlano almeno un’altra lingua oltre all’inglese. Le soft skills ne escono rafforzate: il 97% migliora le relazioni, l’89% diventa più autonomo e il 74% si sente pronto alle sfide del mondo di oggi.
Sul piano personale, chi ha vissuto l’esperienza Intercultura denota una grande attenzione e accettazione delle diversità e una coscienza sociale evoluta e sensibile a tematiche di equità. E infine, il 65% si dichiara felice della propria vita, un aspetto che deriva dalla maggiore consapevolezza delle proprie risorse e da una marcata adattabilità di fronte ai cambiamenti. Intercultura non è solo un viaggio, ma un investimento nel futuro di sé stessi e del mondo intero.
Persone
Al via il canale di cofinanziamento del Fondo per la Repubblica Digitale
26 Maggio 2025
L’iniziativa
Annunciata dall’Impresa socialeFondo per la Repubblica Digitalel’attivazione di un canale di cofinanziamento da 5 milioni di euro, destinato a sostenere progetti ed iniziative congiunte orientate allo sviluppo delle competenze digitali e all’inclusione sociale, economica e lavorativa dei cittadini.
L’iniziativa, parte del Piano Strategico 2025–2026 approvato dal Comitato di Indirizzo Strategico del Fondo per la Repubblica Digitale, rappresenta uno strumento innovativo per attivare collaborazioni strategiche tra enti pubblici, privati e del Terzo Settore, con l’obiettivo di amplificare l’impatto delle azioni formative sul territorio.
Il canale di cofinanziamento, che mira ad attrarre risorse supplementari coerenti con le finalità del Fondo per la Repubblica Digitale, vuole inoltre favorire un confronto positivo con le esperienze di altri soggetti, portando avanti collaborazioni strategiche per arricchire reciprocamente la conoscenza, le pratiche e le esperienze sui temi relativi alla formazione e all’inclusione digitale. Questo approccio permette di amplificare l’impatto delle iniziative sostenute e di rafforzare la consapevolezza sul valore dell’investimento e della collaborazione per promuovere la formazione digitale e il reinserimento sociale delle categorie più fragili. Oltre a generare un effetto leva sulle risorse economiche messe in campo dal Fondo per la Repubblica Digitale e dagli interlocutori coinvolti, l’apertura del canale di cofinanziamento mira anche a sperimentare forme di innovazione, sia negli ambiti di intervento sia nelle modalità operative o metodologiche scelte.
Modalità di partecipazione
Il canale di cofinanziamento è aperto a soggetti pubblici e privati, con o senza scopo di lucro. Le iniziative e le progettualità promosse dovranno focalizzarsi su tematiche di interesse condiviso, attraverso tre modalità operative:
bandi pubblici elaborati e promossi congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori in funzione di enti erogatori;
progetti proposti direttamente da enti del Terzo Settore e sostenuti, almeno al 50%, da risorse interne e/o esterne provenienti da uno o più cofinanziatori;
iniziative elaborate e promosse congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori per la realizzazione di opportunità rivolte alla collettività in linea con la mission del Fondo per la Repubblica Digitale.
Il processo di selezione si articola in due momenti: una prima fase, in cui i soggetti interessati presentano la propria idea progettuale e una seconda fase, riservata esclusivamente alle idee ritenute idonee, in cui si procederà con la progettazione esecutiva. I criteri di selezione includono: coerenza con la missione del Fondo, originalità della proposta, assenza di contenuti già sottoposti o respinti, e assenza di interventi per l’acquisto e la costruzione di infrastrutture o esclusivamente finalizzate alla ricerca.
Le proposte potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili.
Risorse disponibili
Il Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale ha stanziato in totale 5 milioni di euro.
Fondazione, Comune e Chiesa di Bologna insieme per il progetto Bologna Serena per gli anziani
19 Maggio 2025
Investimento complessivo da 9 milioni di euro in tre anni per un progetto sulla qualità della vita delle persone over 65. Villa Serena come punto di riferimento per persone anziane
A Bologna la popolazione over 65, conta circa 96.000 persone, sono il 25% della popolazione. Saranno oltre 100 mila tra dieci anni e 109 mila tra venti. Di questi, quasi 55.000 hanno più di 75 anni e 36.000 superano gli 80 anni, mentre i centenari si avvicinano alle 250 unità. I livelli di autosufficienza non dipendono solo dall’età, ma diminuiscono con l’invecchiamento. Dall’indagine sulla qualità della vita realizzata dal Comune di Bologna sappiamo che oggi le persone che dichiarano di prendersi cura di un anziano sopra i 75 anni sono stimate in 17 mila. Il 33% degli over 65 a Bologna oggi abita da solo, percentuale che sale al 50% per gli over 80.
Da questi dati e da questa tendenza all’invecchiamento della popolazione e quindi dell’aspettativa di vita in città, parte il progettoBologna Serena per gli anziani.
Bologna Serena per gli anziani è il nuovo progetto con il quale Fondazione Carisbo, Comune e Chiesa di Bologna collaboreranno nei prossimi tre anni, a partire dal 2025, nel realizzare servizi di supporto, assistenza e inclusione sociale dedicati alla popolazione anziana e ai caregiver, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli over 65.
Bologna Serena per gli anziani ha gli obiettivi di:
innovare e rafforzare le risposte del sistema dei servizi mirati a rispondere ai bisogni della terza età;
sperimentare nuove risposte al cambiamento dei bisogni espressi dalla popolazione anziana alla luce delle mutazioni sociali e demografiche;
aggregare istituzioni, soggetti del terzo settore e comunità nel progettare e realizzare insieme un nuovo welfare per gli anziani.
Questi obiettivi saranno realizzati lungo tre assi strategici:
il domicilio come prospettiva prioritaria per il benessere dell’anziano;
la valorizzazione del ruolo del caregiver familiare e delle assistenti familiari;
la risposta a chi non entra nelle strutture residenziali sociosanitarie.
La convenzionetra gli enti sarà approvata nella prossima Giunta e prevede un investimento da parte della Fondazione Carisbo, che partecipa alla redazione delle linee guida e alle azioni, allo sviluppo, monitoraggio e valutazione del progetto, pari a 4,25 milioni di euro nell’arco di un triennio (di cui 1,25 milioni nel 2025, 1,5 milioni per il 2026 e 1,5 per il 2027).
Il Comune attuerà il progetto secondo le linee guida concordate, cofinanziandolo con ulteriori interventi nell’ambito delle risorse del proprio bilancio, per un valore di altri 4,5 milioni di euro nel triennio 2025/2027.
Questi fondi, pari a 9 milioni di euro in 3 anni, saranno destinati alle attività previste e gli enti collaboreranno nella gestione e il coordinamento delle azioni in collaborazione con gli enti e i soggetti del territorio garantendo la partecipazione della rete socio-sanitaria, in particolare Ausl di Bologna e Asp Città di Bologna, mentre la Chiesa di Bologna si impegna a collaborare al monitoraggio del progetto in sinergia con i propri servizi di ascolto territoriale.
Questo budget sarà suddiviso nel triennio su varie linee progettuali che riguardano:
interventi per i caregiver;
costruire una comunità dementia friendly;
potenziamento di telecontrollo, teleassistenza, telecompagnia;
servizi sociosanitari aperti;
promozione dell’invecchiamento in salute;
la creazione di un luogo e un team di riferimento in città sulle politiche per gli anziani.
A Villa Serena un punto di riferimento sulle politiche per le persone anziane
Sarà Villa Serena il punto di riferimento dove realizzare un luogo fisico in città per le famiglie, i cittadini, le associazioni e la comunità professionale sulle politiche per gli anziani. Lo spazio potrà essere allestito con mostre a tema, materiale informativo sulle opportunità esistenti, punti di informazione e orientamento per gli anziani sui temi della salute e dei servizi, uffici da dedicare all’organizzazione di eventi, gite o vacanze, locali e spazi aperti per lo svolgimento di attività di socializzazione, culturali e sportive.
Sarà sede di un team dedicato all’analisi del fenomeno dell’invecchiamento demografico e alla creazione di progettazioni innovative a partire dalla raccolta di dati affidabili e comparabili per monitorare i progressi delle azioni messe in campo e per la definizione delle politiche in questo ambito. Le nuove informazioni raccolte sui caregiver potranno offrire una maggior conoscenza delle conseguenze dell’assistenza informale sullo stress di chi si prende cura dei propri familiari, sulle diseguaglianze di genere ad esse connesse, sull’effettiva capacità di accesso ai servizi per le long term care, sulle diseguaglianze territoriali e servire alla produzione di conoscenze da mettere a disposizione della città per costruire il futuro welfare per gli anziani a Bologna.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo entra a far parte del Consorzio BI-REX di Bologna
23 Aprile 2025
Fondazione Carisbo annuncia la sua adesione al Consorzio BI-REX Big Data Innovation & Research Excellence, Competence Center nazionale e soggetto attuatore del Pnrr ad alta specializzazione sui Big Data, Industria 4.0 e Transizione 5.0.
La convenzione siglata, della durata di 3 anni e rinnovabile, darà avvio a forme di collaborazione sinergica, particolarmente focalizzate su iniziative per lo sviluppo economico del territorio, tramite la promozione di attività nell’ambito di Industria 4.0 di ricerca applicata, l’attivazione di progetti di innovazione e supporto all’imprenditorialità, nonché la messa a punto di percorsi di incubazione, accelerazione, orientamento e formazione.
Fondazione Carisbo e Consorzio BI-REX saranno così impegnate nella partecipazione congiunta a bandi europei, nazionali, regionali per la realizzazione di progetti di ricerca e formazione, attivando programmi di incubazione e accelerazione d’impresa, sostenendo la partecipazione delle rispettive startup a iniziative di networking e favorendone l’accesso, tramite tariffe agevolate, agli spazi di coworking nelle rispettive strutture.
Fondazione Carisbo è una fondazione di origine bancaria che persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo del territorio metropolitano di Bologna. Con il progetto BIGBO – Boost Innovation Garage, polo dedicato ai talenti, all’innovazione e alla trasformazione digitale, la Fondazione contribuisce nel diffondere una cultura imprenditoriale innovativa, generando un impatto tangibile e creando nuove opportunità di lavoro. BIGBO offre spazi di lavoro flessibili, multifunzionali e organizza tavole rotonde ed eventi incentrati su innovazione e tecnologia, programmi di accelerazione, attività di collegamento tra aziende consolidate e startup.
Il Competence Center BI-REX, con sede a Bologna, si configura come Public Private Partnership che raccoglie 64 player tra Università, Centri di Ricerca e Imprese di eccellenza, con l’obiettivo di supportare le aziende nei processi di innovazione, trasformazione digitale e sostenibilità, favorendo l’adozione delle tecnologie Industria 4.0 e 5.0 e il trasferimento tecnologico attraverso una vasta serie di servizi. Principale valore aggiunto di BI-REX è rappresentato dalla Linea Pilota, fabbrica digitale interconnessa completamente a disposizione delle imprese, in cui le tecnologie 4.0 and 5.0 sono integrate con quelle tradizionali.
Persone
Pubblicato il bando “Dritti al Punto” del Fondo per la Repubblica Digitale
22 Aprile 2025
Il contesto italiano
Lo sviluppo delle competenze digitali è uno degli obiettivi strategici dell’Unione europea, che mira a dotare almeno l’80% dei cittadini tra i 16 e i 74 anni di competenze digitali di base entro il 2030. A guidare questo processo è il quadro europeoDigComp 2.2, che individua cinque aree chiave – dalla sicurezza informatica, alla creazione di contenuti – ritenute essenziali per una piena partecipazione alla vita sociale e professionale. L’Italia, tuttavia, registra un significativo ritardo rispetto alla media UE: nel 2023 solo il 46% degli adulti possedeva competenze digitali almeno di base.
Il quadro è aggravato da divari generazionali e territoriali: tra i giovani (16-24 anni) la quota sale al 59%, mentre tra gli over 65 crolla al 19%, con le regioni del Sud ampiamente sotto la media UE (34%). Per colmare il ritardo, il PNRR ha attivato la misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, con l’obiettivo di formare 2 milioni di cittadini entro il 2026 attraverso 3000 Punti Digitale Facile. Sebbene la rete dei punti sia stata attivata, a marzo 2025, sono stati raggiunti circa 760 mila cittadini, pari al 38% dell’obiettivo, con risultati disomogenei tra le diverse regioni.
Bando Dritti al Punto
Il bando intende sostenere progetti di formazione all’interno dei Punti Digitale Facile, integrando le attività già pianificate e realizzate nell’ambito della misura M1C1 1.7.2 “Rete dei servizi di facilitazione digitale” del PNRR, al fine di potenziarne l’offerta formativa.
In particolare, si intende selezionare progetti formativi rivolti a tutti i cittadini, incentrati sui temi individuati dal quadro europeo DigComp 2.2, come l’alfabetizzazione su informazione e dati, ovvero la capacità di analizzare criticamente fonti e contenuti online e distinguere le informazioni affidabili dalle fake news; la sicurezza informatica, intesa come consapevolezza dei rischi digitali e capacità di proteggere dispositivi e dati personali; la creazione di contenuti digitali, anche con il supporto dell’Intelligenza Artificiale, promuovendo un uso consapevole e responsabile degli strumenti digitali e una riflessione sulle implicazioni etiche, sociali e legali dell’IA; infine, la comunicazione e collaborazione attraverso le tecnologie digitali, per incentivare l’uso attivo dei servizi digitali pubblici e privati (come l’uso di app quali Io e IT-Wallet, o servizi come Identità digitale, Domicilio digitale e Fascicolo sanitario elettronico), sviluppando strategie comunicative efficaci e inclusive nei diversi ambienti digitali.
Chi può partecipare
Le proposte possono essere presentate da Soggetti attuatori o Soggetti sub-attuatori della misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, che si occupino direttamente o indirettamente – per tramite di Soggetti realizzatori – della gestione di almeno un Punto Digitale Facile, o ancora da Soggetti realizzatori della misura, intesi come enti privati che abbiano sottoscritto un’apposita convenzione/contratto con un Soggetto attuatore/sub-attuatore per la co-gestione e co-progettazione delle attività presso uno o più Punti Digitale Facile.
Le proposte progettuali, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma Re@dy, entro le ore 11 del30 maggio 2025.
Composizione della lista congiunta di candidati al Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025/2026/2027 di Intesa Sanpaolo S.p.A.
28 Marzo 2025
Le Fondazioni aderenti al patto parasociale di consultazione e voto sottoscritto l’11 novembre 2024 in relazione all’Assemblea di Intesa Sanpaolo convocata per il 29 aprile 2025, anche sulla base degli orientamenti manifestati dal Consiglio di Amministrazione uscente della Banca per la composizione della lista dei candidati alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025−2027 e con l’intento di assicurare:
la composizione quantitativamente ottimale, avuto riguardo alla complessità organizzativa, di operatività e di governance della Banca e alle valutazioni espresse sulle dinamiche di funzionamento dell’Organo collegiale;
la continuità di azione ed il mantenimento del patrimonio informativo e di esperienze acquisito nel corso dei precedenti mandati;
un riscontro concreto alle esigenze di continuare a esprimere scelte di elevata qualità, diversità, complementarità e di integrare nuove competenze strategiche, professionalità e personalità, al fine di dare continuità alle capacità di approfondimento e di dibattito in tutte le complesse materie di competenza del Consiglio e del Comitato per il Controllo sulla Gestione, e permettere un’adeguata costituzione e funzionalità dei Comitati endo−consiliari;
hanno depositato in data 27 marzo 2025 la seguente lista di 17 candidati così articolata:
SEZIONE 1
GIAN MARIA GROS-PIETRO
PAOLA TAGLIAVINI
CARLO MESSINA
MARIANGELA ZAPPIA
FRANCO CERUTI
PAOLO MARIA VITTORIO GRANDI
LUCIANO NEBBIA
LIANA LOGIURATO
PIETRO PREVITALI
MARIA ALESSANDRA STEFANELLI
BRUNO MARIA PARIGI
DONATELLA BUSSO
SILVIA MERLO
PAOLO MESSA
SEZIONE 2
FABRIZIO MOSCA
MARIELLA TAGLIABUE
MAURA CAMPRA
Nel medesimo contesto, le Fondazioni hanno proposto (i) di determinare in 19 il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da nominare, (ii) di riconfermare il Prof. Gian Maria Gros−Pietro quale Presidente del Consiglio di Amministrazione e (iii) di nominare la Prof.a Paola Tagliavini quale Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione; nonché (iv) di indicare il Dott. Carlo Messina come profilo ideale per la posizione di Consigliere Delegato e CEO, nell’ambito della lista presentata, ferme restando le piene prerogative proprie del Consiglio di Amministrazione che sarà nominato, in ragione dei poteri definiti dallo Statuto sociale.
Alla luce dei risultati conseguiti nell’ultimo decennio dalla Banca, che hanno posto Intesa Sanpaolo in una posizione di vertice assoluto tra le banche europee, sia per l’affidabilità sia per il sostegno allo sviluppo del Paese, i Presidenti delle Fondazioni, nella loro connaturata rappresentanza di azionisti istituzionali di lungo termine, esprimono vivo apprezzamento per la visione e la gestione altamente efficace da parte del CEO e conseguentemente auspicano che il Dr. Carlo Messina possa garantire il suo ruolo di leadership nella Banca anche per i successivi mandati.
Infine, le Fondazioni hanno proposto, in linea con quanto evidenziato dal Consiglio uscente, la conferma degli emolumenti per i consiglieri che non siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione e l’incremento del compenso fisso specifico per i consiglieri che siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione nonché del compenso additivo del Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione.
Sviluppo del territorio
Aperto il bando Fairplay (terza sessione erogativa 2025)
28 Marzo 2025
Per l’area Sviluppo del territorio (settore Educazione, istruzione e formazione) e la missione “Formazione del capitale umano”, con specifico riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile SDG n° 4 “Istruzione di qualità” e SDG n° 9 “Imprese, innovazione e infrastrutture”, il bando Fairplay accessibile fino al 5 maggio rende disponibili risorse per 150.000 euro allo scopo di:
promuovere l’idea di sport inclusivo, aperto a tutti, capace di incidere positivamente sulla coesione sociale della comunità territoriale;
incentivare la rigenerazione di spazi in un’ottica di condivisione e cura del bene comune;
favorire la diffusione di valori educativi e corretti stili di vita.
Acri lancia il Premio GenP – Giovani che partecipano
13 Giugno 2025
Aperte fino al 14 settembre le candidature al premio per le organizzazioni del Terzo settore che incentivano la partecipazione giovanile
Non è vero che i giovani non partecipano e non si impegnano a migliorare il Paese. Lo fanno, ma non sempre all’interno delle organizzazioni tradizionali del Terzo settore. Sempre più spesso scelgono forme di impegno fluide, informali, legate a cause specifiche – come l’ambiente, i diritti civili e la giustizia sociale – e lontane da strutture composte e guidate prevalentemente da persone di generazioni passate. In questo scenario, molte realtà del Terzo settore stanno cercando nuove strade per coinvolgere le nuove generazioni anche all’interno dei propri processi decisionali.
In questo scenario nasce “GenP – Giovani che partecipano”, un premio promosso da Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria, dedicato alle organizzazioni del Terzo settore composte da giovani che valorizzino il protagonismo giovanile. Il premio si rivolge a realtà i cui organi di amministrazione siano composti o coinvolgano giovani under 35, incentivando la loro partecipazione attiva nella progettazione e realizzazione dei progetti. Il premio intende infatti portare alla luce e dare visibilità a esperienze significative di partecipazione giovanile.
Le organizzazioni vincitrici riceveranno un contributo di 10mila euro ciascuna e saranno premiate nel corso di un evento nazionale che si terrà nel mese di dicembre 2025.
Le candidature sono aperte fino al 14 settembre 2025 sul sito ufficiale www.genp.it, dove sono disponibili il regolamento completo e il modulo di partecipazione.
A novembre verrà annunciata la shortlist delle 10 organizzazioni finaliste e, tra queste, una giuria composta da esperti del settore e rappresentanti di Acri selezionerà le 3 organizzazioni vincitrici.
I componenti della giuria:
Ferruccio de Bortoli, giornalista
Lucrezia Ferrara, Young Advisory Board Fondazione Compagnia di San Paolo
Luca Gori, presidente Commissione Innovazione sociale di Acri
Clara Morelli, autrice Will Media
Vanessa Pallucchi, portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore
Tommaso Salaroli, cofondatore e CEO di Scomodo
Michele Sciscioli, capo Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale
Media partner dell’iniziativa sono Vita e Will, mentre Percorsi di Secondo Welfare realizzerà e presenterà, in occasione dell’evento di premiazione, un’indagine sul tasso di under 35 nei Cda delle organizzazioni del Terzo settore.
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa
10 Giugno 2025
Assegnate 6 borse di studio per programmi di vita e di studio all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione Carisbo
Sono stati premiati, presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, i 6 studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura. I 6 studenti potranno vivere e studiare per un trimestre fino ad un anno scolastico all’estero, accolti in una famiglia e una scuola del luogo e assistiti dai volontari locali.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Fondazione Intercultura e Fondazione Carisbo che risale al 2020-2021 e, grazie ad essa, 62 studentesse e studenti delle scuole secondarie di II grado – a cui si aggiungono i 6 studenti premiati quest’anno – hanno finora potuto vivere un’esperienza autentica delle diversità e acquisire nuove competenze utili per la loro vita personale e professionale.
Alla cerimonia di premiazione è intervenuta Maila Quaglia, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Carisbo, insieme a Vincenzo Morlini, past Consigliere di Amministrazione di Intercultura, poi Direttore Esecutivo di Intercultura e poi Presidente internazionale di AFS, alle famiglie dei giovani ambasciatori nel mondo e ai volontari di Intercultura, che proprio in questi mesi si stanno occupando della formazione degli studenti in partenza per prepararli alla loro esperienza.
I vincitori sono:
Sara, iscritta al Liceo E. Fermi di Bologna e in partenza per un programma scolastico semestrale in Brasile;
Steven, iscritto al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Thailandia;
Geremia, iscritto all’IIS G. Bruno di Medicina e in partenza per un programma annuale in Lettonia;
Francesca, iscritta all’IIS Montessori-Da Vinci di Porretta Terme e in partenza per un programma annuale in Perù;
Sabrina, iscritta al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma annuale in Honduras;
Matteo, iscritto al Liceo L. Bassi di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Messico.
Emozionati e felici per il traguardo raggiunto, alcuni ragazzi hanno così commentato la vincita della borsa di studio.
Geremia: «Quando ho scoperto di aver vinto, ho sentito come un ritorno brusco al presente. Quella che fino a poco prima sembrava solo un’idea improbabile era diventata concreta. È stato uno shock di consapevolezza. Ero felice, ma allo stesso tempo ero offuscato da tante altre emozioni, compresa la paura iniziale. Marco Aurelioperò, affermava che “ciò che ostacola l’azione, la promuove”, come se fosse proprio l’attrito, a dare lo slancio. Così il timore, invece di essere un intralcio, è ciò che valorizza la scelta.»
Sabrina: «Ho deciso di accettare questa sfida perché volevo mettermi in gioco davvero. Sentivo il bisogno di uscire dalla mia routine e conoscere un altro modo di vivere. L’Honduras, con la sua cultura e la sua lingua completamente nuove per me, mi è sembrato il luogo perfetto per farlo. So che sarà difficile, ma credo che le sfide più grandi siano anche le più formative.» Con loro erano presenti anche due ex vincitrici del concorso Intercultura e della borsa di studio FormazionEuropa, Sara Bonora, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Brasile a.s. 2023-24 e Matilde Mazzanti, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Cile a.s. 2023-24.
Ricerca Ipsos: l’esperienza con Intercultura decisiva per la propria vita per il 68% degli ex partecipanti
Partire con Intercultura non è solo un soggiorno all’estero, ma un’esperienza che lascia il segno per tutta la vita. Un’indagine Ipsos su 958 ex studenti, oggi tra i 20 e i 64 anni, lo conferma. Il 68% riconosce un impatto decisivo sulla propria identità e attribuisce ai volontari un ruolo chiave nel proprio percorso di crescita personale. Vivere e studiare all’estero con Intercultura permette di sviluppare competenze trasversali, fondamentali sia nella vita personale che in quella professionale.
Il 58% ha scelto destinazioni non convenzionali tra cui l’Asia, l’America Latina e l’Africa sviluppando un atteggiamento di apertura alla diversità culturale e competenze linguistiche: tutti parlano almeno un’altra lingua oltre all’inglese. Le soft skills ne escono rafforzate: il 97% migliora le relazioni, l’89% diventa più autonomo e il 74% si sente pronto alle sfide del mondo di oggi.
Sul piano personale, chi ha vissuto l’esperienza Intercultura denota una grande attenzione e accettazione delle diversità e una coscienza sociale evoluta e sensibile a tematiche di equità. E infine, il 65% si dichiara felice della propria vita, un aspetto che deriva dalla maggiore consapevolezza delle proprie risorse e da una marcata adattabilità di fronte ai cambiamenti. Intercultura non è solo un viaggio, ma un investimento nel futuro di sé stessi e del mondo intero.
Persone
Al via il canale di cofinanziamento del Fondo per la Repubblica Digitale
26 Maggio 2025
L’iniziativa
Annunciata dall’Impresa socialeFondo per la Repubblica Digitalel’attivazione di un canale di cofinanziamento da 5 milioni di euro, destinato a sostenere progetti ed iniziative congiunte orientate allo sviluppo delle competenze digitali e all’inclusione sociale, economica e lavorativa dei cittadini.
L’iniziativa, parte del Piano Strategico 2025–2026 approvato dal Comitato di Indirizzo Strategico del Fondo per la Repubblica Digitale, rappresenta uno strumento innovativo per attivare collaborazioni strategiche tra enti pubblici, privati e del Terzo Settore, con l’obiettivo di amplificare l’impatto delle azioni formative sul territorio.
Il canale di cofinanziamento, che mira ad attrarre risorse supplementari coerenti con le finalità del Fondo per la Repubblica Digitale, vuole inoltre favorire un confronto positivo con le esperienze di altri soggetti, portando avanti collaborazioni strategiche per arricchire reciprocamente la conoscenza, le pratiche e le esperienze sui temi relativi alla formazione e all’inclusione digitale. Questo approccio permette di amplificare l’impatto delle iniziative sostenute e di rafforzare la consapevolezza sul valore dell’investimento e della collaborazione per promuovere la formazione digitale e il reinserimento sociale delle categorie più fragili. Oltre a generare un effetto leva sulle risorse economiche messe in campo dal Fondo per la Repubblica Digitale e dagli interlocutori coinvolti, l’apertura del canale di cofinanziamento mira anche a sperimentare forme di innovazione, sia negli ambiti di intervento sia nelle modalità operative o metodologiche scelte.
Modalità di partecipazione
Il canale di cofinanziamento è aperto a soggetti pubblici e privati, con o senza scopo di lucro. Le iniziative e le progettualità promosse dovranno focalizzarsi su tematiche di interesse condiviso, attraverso tre modalità operative:
bandi pubblici elaborati e promossi congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori in funzione di enti erogatori;
progetti proposti direttamente da enti del Terzo Settore e sostenuti, almeno al 50%, da risorse interne e/o esterne provenienti da uno o più cofinanziatori;
iniziative elaborate e promosse congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori per la realizzazione di opportunità rivolte alla collettività in linea con la mission del Fondo per la Repubblica Digitale.
Il processo di selezione si articola in due momenti: una prima fase, in cui i soggetti interessati presentano la propria idea progettuale e una seconda fase, riservata esclusivamente alle idee ritenute idonee, in cui si procederà con la progettazione esecutiva. I criteri di selezione includono: coerenza con la missione del Fondo, originalità della proposta, assenza di contenuti già sottoposti o respinti, e assenza di interventi per l’acquisto e la costruzione di infrastrutture o esclusivamente finalizzate alla ricerca.
Le proposte potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili.
Risorse disponibili
Il Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale ha stanziato in totale 5 milioni di euro.
Fondazione, Comune e Chiesa di Bologna insieme per il progetto Bologna Serena per gli anziani
19 Maggio 2025
Investimento complessivo da 9 milioni di euro in tre anni per un progetto sulla qualità della vita delle persone over 65. Villa Serena come punto di riferimento per persone anziane
A Bologna la popolazione over 65, conta circa 96.000 persone, sono il 25% della popolazione. Saranno oltre 100 mila tra dieci anni e 109 mila tra venti. Di questi, quasi 55.000 hanno più di 75 anni e 36.000 superano gli 80 anni, mentre i centenari si avvicinano alle 250 unità. I livelli di autosufficienza non dipendono solo dall’età, ma diminuiscono con l’invecchiamento. Dall’indagine sulla qualità della vita realizzata dal Comune di Bologna sappiamo che oggi le persone che dichiarano di prendersi cura di un anziano sopra i 75 anni sono stimate in 17 mila. Il 33% degli over 65 a Bologna oggi abita da solo, percentuale che sale al 50% per gli over 80.
Da questi dati e da questa tendenza all’invecchiamento della popolazione e quindi dell’aspettativa di vita in città, parte il progettoBologna Serena per gli anziani.
Bologna Serena per gli anziani è il nuovo progetto con il quale Fondazione Carisbo, Comune e Chiesa di Bologna collaboreranno nei prossimi tre anni, a partire dal 2025, nel realizzare servizi di supporto, assistenza e inclusione sociale dedicati alla popolazione anziana e ai caregiver, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli over 65.
Bologna Serena per gli anziani ha gli obiettivi di:
innovare e rafforzare le risposte del sistema dei servizi mirati a rispondere ai bisogni della terza età;
sperimentare nuove risposte al cambiamento dei bisogni espressi dalla popolazione anziana alla luce delle mutazioni sociali e demografiche;
aggregare istituzioni, soggetti del terzo settore e comunità nel progettare e realizzare insieme un nuovo welfare per gli anziani.
Questi obiettivi saranno realizzati lungo tre assi strategici:
il domicilio come prospettiva prioritaria per il benessere dell’anziano;
la valorizzazione del ruolo del caregiver familiare e delle assistenti familiari;
la risposta a chi non entra nelle strutture residenziali sociosanitarie.
La convenzionetra gli enti sarà approvata nella prossima Giunta e prevede un investimento da parte della Fondazione Carisbo, che partecipa alla redazione delle linee guida e alle azioni, allo sviluppo, monitoraggio e valutazione del progetto, pari a 4,25 milioni di euro nell’arco di un triennio (di cui 1,25 milioni nel 2025, 1,5 milioni per il 2026 e 1,5 per il 2027).
Il Comune attuerà il progetto secondo le linee guida concordate, cofinanziandolo con ulteriori interventi nell’ambito delle risorse del proprio bilancio, per un valore di altri 4,5 milioni di euro nel triennio 2025/2027.
Questi fondi, pari a 9 milioni di euro in 3 anni, saranno destinati alle attività previste e gli enti collaboreranno nella gestione e il coordinamento delle azioni in collaborazione con gli enti e i soggetti del territorio garantendo la partecipazione della rete socio-sanitaria, in particolare Ausl di Bologna e Asp Città di Bologna, mentre la Chiesa di Bologna si impegna a collaborare al monitoraggio del progetto in sinergia con i propri servizi di ascolto territoriale.
Questo budget sarà suddiviso nel triennio su varie linee progettuali che riguardano:
interventi per i caregiver;
costruire una comunità dementia friendly;
potenziamento di telecontrollo, teleassistenza, telecompagnia;
servizi sociosanitari aperti;
promozione dell’invecchiamento in salute;
la creazione di un luogo e un team di riferimento in città sulle politiche per gli anziani.
A Villa Serena un punto di riferimento sulle politiche per le persone anziane
Sarà Villa Serena il punto di riferimento dove realizzare un luogo fisico in città per le famiglie, i cittadini, le associazioni e la comunità professionale sulle politiche per gli anziani. Lo spazio potrà essere allestito con mostre a tema, materiale informativo sulle opportunità esistenti, punti di informazione e orientamento per gli anziani sui temi della salute e dei servizi, uffici da dedicare all’organizzazione di eventi, gite o vacanze, locali e spazi aperti per lo svolgimento di attività di socializzazione, culturali e sportive.
Sarà sede di un team dedicato all’analisi del fenomeno dell’invecchiamento demografico e alla creazione di progettazioni innovative a partire dalla raccolta di dati affidabili e comparabili per monitorare i progressi delle azioni messe in campo e per la definizione delle politiche in questo ambito. Le nuove informazioni raccolte sui caregiver potranno offrire una maggior conoscenza delle conseguenze dell’assistenza informale sullo stress di chi si prende cura dei propri familiari, sulle diseguaglianze di genere ad esse connesse, sull’effettiva capacità di accesso ai servizi per le long term care, sulle diseguaglianze territoriali e servire alla produzione di conoscenze da mettere a disposizione della città per costruire il futuro welfare per gli anziani a Bologna.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo entra a far parte del Consorzio BI-REX di Bologna
23 Aprile 2025
Fondazione Carisbo annuncia la sua adesione al Consorzio BI-REX Big Data Innovation & Research Excellence, Competence Center nazionale e soggetto attuatore del Pnrr ad alta specializzazione sui Big Data, Industria 4.0 e Transizione 5.0.
La convenzione siglata, della durata di 3 anni e rinnovabile, darà avvio a forme di collaborazione sinergica, particolarmente focalizzate su iniziative per lo sviluppo economico del territorio, tramite la promozione di attività nell’ambito di Industria 4.0 di ricerca applicata, l’attivazione di progetti di innovazione e supporto all’imprenditorialità, nonché la messa a punto di percorsi di incubazione, accelerazione, orientamento e formazione.
Fondazione Carisbo e Consorzio BI-REX saranno così impegnate nella partecipazione congiunta a bandi europei, nazionali, regionali per la realizzazione di progetti di ricerca e formazione, attivando programmi di incubazione e accelerazione d’impresa, sostenendo la partecipazione delle rispettive startup a iniziative di networking e favorendone l’accesso, tramite tariffe agevolate, agli spazi di coworking nelle rispettive strutture.
Fondazione Carisbo è una fondazione di origine bancaria che persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo del territorio metropolitano di Bologna. Con il progetto BIGBO – Boost Innovation Garage, polo dedicato ai talenti, all’innovazione e alla trasformazione digitale, la Fondazione contribuisce nel diffondere una cultura imprenditoriale innovativa, generando un impatto tangibile e creando nuove opportunità di lavoro. BIGBO offre spazi di lavoro flessibili, multifunzionali e organizza tavole rotonde ed eventi incentrati su innovazione e tecnologia, programmi di accelerazione, attività di collegamento tra aziende consolidate e startup.
Il Competence Center BI-REX, con sede a Bologna, si configura come Public Private Partnership che raccoglie 64 player tra Università, Centri di Ricerca e Imprese di eccellenza, con l’obiettivo di supportare le aziende nei processi di innovazione, trasformazione digitale e sostenibilità, favorendo l’adozione delle tecnologie Industria 4.0 e 5.0 e il trasferimento tecnologico attraverso una vasta serie di servizi. Principale valore aggiunto di BI-REX è rappresentato dalla Linea Pilota, fabbrica digitale interconnessa completamente a disposizione delle imprese, in cui le tecnologie 4.0 and 5.0 sono integrate con quelle tradizionali.
Persone
Pubblicato il bando “Dritti al Punto” del Fondo per la Repubblica Digitale
22 Aprile 2025
Il contesto italiano
Lo sviluppo delle competenze digitali è uno degli obiettivi strategici dell’Unione europea, che mira a dotare almeno l’80% dei cittadini tra i 16 e i 74 anni di competenze digitali di base entro il 2030. A guidare questo processo è il quadro europeoDigComp 2.2, che individua cinque aree chiave – dalla sicurezza informatica, alla creazione di contenuti – ritenute essenziali per una piena partecipazione alla vita sociale e professionale. L’Italia, tuttavia, registra un significativo ritardo rispetto alla media UE: nel 2023 solo il 46% degli adulti possedeva competenze digitali almeno di base.
Il quadro è aggravato da divari generazionali e territoriali: tra i giovani (16-24 anni) la quota sale al 59%, mentre tra gli over 65 crolla al 19%, con le regioni del Sud ampiamente sotto la media UE (34%). Per colmare il ritardo, il PNRR ha attivato la misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, con l’obiettivo di formare 2 milioni di cittadini entro il 2026 attraverso 3000 Punti Digitale Facile. Sebbene la rete dei punti sia stata attivata, a marzo 2025, sono stati raggiunti circa 760 mila cittadini, pari al 38% dell’obiettivo, con risultati disomogenei tra le diverse regioni.
Bando Dritti al Punto
Il bando intende sostenere progetti di formazione all’interno dei Punti Digitale Facile, integrando le attività già pianificate e realizzate nell’ambito della misura M1C1 1.7.2 “Rete dei servizi di facilitazione digitale” del PNRR, al fine di potenziarne l’offerta formativa.
In particolare, si intende selezionare progetti formativi rivolti a tutti i cittadini, incentrati sui temi individuati dal quadro europeo DigComp 2.2, come l’alfabetizzazione su informazione e dati, ovvero la capacità di analizzare criticamente fonti e contenuti online e distinguere le informazioni affidabili dalle fake news; la sicurezza informatica, intesa come consapevolezza dei rischi digitali e capacità di proteggere dispositivi e dati personali; la creazione di contenuti digitali, anche con il supporto dell’Intelligenza Artificiale, promuovendo un uso consapevole e responsabile degli strumenti digitali e una riflessione sulle implicazioni etiche, sociali e legali dell’IA; infine, la comunicazione e collaborazione attraverso le tecnologie digitali, per incentivare l’uso attivo dei servizi digitali pubblici e privati (come l’uso di app quali Io e IT-Wallet, o servizi come Identità digitale, Domicilio digitale e Fascicolo sanitario elettronico), sviluppando strategie comunicative efficaci e inclusive nei diversi ambienti digitali.
Chi può partecipare
Le proposte possono essere presentate da Soggetti attuatori o Soggetti sub-attuatori della misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, che si occupino direttamente o indirettamente – per tramite di Soggetti realizzatori – della gestione di almeno un Punto Digitale Facile, o ancora da Soggetti realizzatori della misura, intesi come enti privati che abbiano sottoscritto un’apposita convenzione/contratto con un Soggetto attuatore/sub-attuatore per la co-gestione e co-progettazione delle attività presso uno o più Punti Digitale Facile.
Le proposte progettuali, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma Re@dy, entro le ore 11 del30 maggio 2025.
Composizione della lista congiunta di candidati al Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025/2026/2027 di Intesa Sanpaolo S.p.A.
28 Marzo 2025
Le Fondazioni aderenti al patto parasociale di consultazione e voto sottoscritto l’11 novembre 2024 in relazione all’Assemblea di Intesa Sanpaolo convocata per il 29 aprile 2025, anche sulla base degli orientamenti manifestati dal Consiglio di Amministrazione uscente della Banca per la composizione della lista dei candidati alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025−2027 e con l’intento di assicurare:
la composizione quantitativamente ottimale, avuto riguardo alla complessità organizzativa, di operatività e di governance della Banca e alle valutazioni espresse sulle dinamiche di funzionamento dell’Organo collegiale;
la continuità di azione ed il mantenimento del patrimonio informativo e di esperienze acquisito nel corso dei precedenti mandati;
un riscontro concreto alle esigenze di continuare a esprimere scelte di elevata qualità, diversità, complementarità e di integrare nuove competenze strategiche, professionalità e personalità, al fine di dare continuità alle capacità di approfondimento e di dibattito in tutte le complesse materie di competenza del Consiglio e del Comitato per il Controllo sulla Gestione, e permettere un’adeguata costituzione e funzionalità dei Comitati endo−consiliari;
hanno depositato in data 27 marzo 2025 la seguente lista di 17 candidati così articolata:
SEZIONE 1
GIAN MARIA GROS-PIETRO
PAOLA TAGLIAVINI
CARLO MESSINA
MARIANGELA ZAPPIA
FRANCO CERUTI
PAOLO MARIA VITTORIO GRANDI
LUCIANO NEBBIA
LIANA LOGIURATO
PIETRO PREVITALI
MARIA ALESSANDRA STEFANELLI
BRUNO MARIA PARIGI
DONATELLA BUSSO
SILVIA MERLO
PAOLO MESSA
SEZIONE 2
FABRIZIO MOSCA
MARIELLA TAGLIABUE
MAURA CAMPRA
Nel medesimo contesto, le Fondazioni hanno proposto (i) di determinare in 19 il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da nominare, (ii) di riconfermare il Prof. Gian Maria Gros−Pietro quale Presidente del Consiglio di Amministrazione e (iii) di nominare la Prof.a Paola Tagliavini quale Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione; nonché (iv) di indicare il Dott. Carlo Messina come profilo ideale per la posizione di Consigliere Delegato e CEO, nell’ambito della lista presentata, ferme restando le piene prerogative proprie del Consiglio di Amministrazione che sarà nominato, in ragione dei poteri definiti dallo Statuto sociale.
Alla luce dei risultati conseguiti nell’ultimo decennio dalla Banca, che hanno posto Intesa Sanpaolo in una posizione di vertice assoluto tra le banche europee, sia per l’affidabilità sia per il sostegno allo sviluppo del Paese, i Presidenti delle Fondazioni, nella loro connaturata rappresentanza di azionisti istituzionali di lungo termine, esprimono vivo apprezzamento per la visione e la gestione altamente efficace da parte del CEO e conseguentemente auspicano che il Dr. Carlo Messina possa garantire il suo ruolo di leadership nella Banca anche per i successivi mandati.
Infine, le Fondazioni hanno proposto, in linea con quanto evidenziato dal Consiglio uscente, la conferma degli emolumenti per i consiglieri che non siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione e l’incremento del compenso fisso specifico per i consiglieri che siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione nonché del compenso additivo del Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione.
Sviluppo del territorio
Aperto il bando Fairplay (terza sessione erogativa 2025)
28 Marzo 2025
Per l’area Sviluppo del territorio (settore Educazione, istruzione e formazione) e la missione “Formazione del capitale umano”, con specifico riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile SDG n° 4 “Istruzione di qualità” e SDG n° 9 “Imprese, innovazione e infrastrutture”, il bando Fairplay accessibile fino al 5 maggio rende disponibili risorse per 150.000 euro allo scopo di:
promuovere l’idea di sport inclusivo, aperto a tutti, capace di incidere positivamente sulla coesione sociale della comunità territoriale;
incentivare la rigenerazione di spazi in un’ottica di condivisione e cura del bene comune;
favorire la diffusione di valori educativi e corretti stili di vita.
Acri lancia il Premio GenP – Giovani che partecipano
13 Giugno 2025
Aperte fino al 14 settembre le candidature al premio per le organizzazioni del Terzo settore che incentivano la partecipazione giovanile
Non è vero che i giovani non partecipano e non si impegnano a migliorare il Paese. Lo fanno, ma non sempre all’interno delle organizzazioni tradizionali del Terzo settore. Sempre più spesso scelgono forme di impegno fluide, informali, legate a cause specifiche – come l’ambiente, i diritti civili e la giustizia sociale – e lontane da strutture composte e guidate prevalentemente da persone di generazioni passate. In questo scenario, molte realtà del Terzo settore stanno cercando nuove strade per coinvolgere le nuove generazioni anche all’interno dei propri processi decisionali.
In questo scenario nasce “GenP – Giovani che partecipano”, un premio promosso da Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria, dedicato alle organizzazioni del Terzo settore composte da giovani che valorizzino il protagonismo giovanile. Il premio si rivolge a realtà i cui organi di amministrazione siano composti o coinvolgano giovani under 35, incentivando la loro partecipazione attiva nella progettazione e realizzazione dei progetti. Il premio intende infatti portare alla luce e dare visibilità a esperienze significative di partecipazione giovanile.
Le organizzazioni vincitrici riceveranno un contributo di 10mila euro ciascuna e saranno premiate nel corso di un evento nazionale che si terrà nel mese di dicembre 2025.
Le candidature sono aperte fino al 14 settembre 2025 sul sito ufficiale www.genp.it, dove sono disponibili il regolamento completo e il modulo di partecipazione.
A novembre verrà annunciata la shortlist delle 10 organizzazioni finaliste e, tra queste, una giuria composta da esperti del settore e rappresentanti di Acri selezionerà le 3 organizzazioni vincitrici.
I componenti della giuria:
Ferruccio de Bortoli, giornalista
Lucrezia Ferrara, Young Advisory Board Fondazione Compagnia di San Paolo
Luca Gori, presidente Commissione Innovazione sociale di Acri
Clara Morelli, autrice Will Media
Vanessa Pallucchi, portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore
Tommaso Salaroli, cofondatore e CEO di Scomodo
Michele Sciscioli, capo Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale
Media partner dell’iniziativa sono Vita e Will, mentre Percorsi di Secondo Welfare realizzerà e presenterà, in occasione dell’evento di premiazione, un’indagine sul tasso di under 35 nei Cda delle organizzazioni del Terzo settore.
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa
10 Giugno 2025
Assegnate 6 borse di studio per programmi di vita e di studio all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione Carisbo
Sono stati premiati, presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, i 6 studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura. I 6 studenti potranno vivere e studiare per un trimestre fino ad un anno scolastico all’estero, accolti in una famiglia e una scuola del luogo e assistiti dai volontari locali.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Fondazione Intercultura e Fondazione Carisbo che risale al 2020-2021 e, grazie ad essa, 62 studentesse e studenti delle scuole secondarie di II grado – a cui si aggiungono i 6 studenti premiati quest’anno – hanno finora potuto vivere un’esperienza autentica delle diversità e acquisire nuove competenze utili per la loro vita personale e professionale.
Alla cerimonia di premiazione è intervenuta Maila Quaglia, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Carisbo, insieme a Vincenzo Morlini, past Consigliere di Amministrazione di Intercultura, poi Direttore Esecutivo di Intercultura e poi Presidente internazionale di AFS, alle famiglie dei giovani ambasciatori nel mondo e ai volontari di Intercultura, che proprio in questi mesi si stanno occupando della formazione degli studenti in partenza per prepararli alla loro esperienza.
I vincitori sono:
Sara, iscritta al Liceo E. Fermi di Bologna e in partenza per un programma scolastico semestrale in Brasile;
Steven, iscritto al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Thailandia;
Geremia, iscritto all’IIS G. Bruno di Medicina e in partenza per un programma annuale in Lettonia;
Francesca, iscritta all’IIS Montessori-Da Vinci di Porretta Terme e in partenza per un programma annuale in Perù;
Sabrina, iscritta al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma annuale in Honduras;
Matteo, iscritto al Liceo L. Bassi di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Messico.
Emozionati e felici per il traguardo raggiunto, alcuni ragazzi hanno così commentato la vincita della borsa di studio.
Geremia: «Quando ho scoperto di aver vinto, ho sentito come un ritorno brusco al presente. Quella che fino a poco prima sembrava solo un’idea improbabile era diventata concreta. È stato uno shock di consapevolezza. Ero felice, ma allo stesso tempo ero offuscato da tante altre emozioni, compresa la paura iniziale. Marco Aurelioperò, affermava che “ciò che ostacola l’azione, la promuove”, come se fosse proprio l’attrito, a dare lo slancio. Così il timore, invece di essere un intralcio, è ciò che valorizza la scelta.»
Sabrina: «Ho deciso di accettare questa sfida perché volevo mettermi in gioco davvero. Sentivo il bisogno di uscire dalla mia routine e conoscere un altro modo di vivere. L’Honduras, con la sua cultura e la sua lingua completamente nuove per me, mi è sembrato il luogo perfetto per farlo. So che sarà difficile, ma credo che le sfide più grandi siano anche le più formative.» Con loro erano presenti anche due ex vincitrici del concorso Intercultura e della borsa di studio FormazionEuropa, Sara Bonora, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Brasile a.s. 2023-24 e Matilde Mazzanti, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Cile a.s. 2023-24.
Ricerca Ipsos: l’esperienza con Intercultura decisiva per la propria vita per il 68% degli ex partecipanti
Partire con Intercultura non è solo un soggiorno all’estero, ma un’esperienza che lascia il segno per tutta la vita. Un’indagine Ipsos su 958 ex studenti, oggi tra i 20 e i 64 anni, lo conferma. Il 68% riconosce un impatto decisivo sulla propria identità e attribuisce ai volontari un ruolo chiave nel proprio percorso di crescita personale. Vivere e studiare all’estero con Intercultura permette di sviluppare competenze trasversali, fondamentali sia nella vita personale che in quella professionale.
Il 58% ha scelto destinazioni non convenzionali tra cui l’Asia, l’America Latina e l’Africa sviluppando un atteggiamento di apertura alla diversità culturale e competenze linguistiche: tutti parlano almeno un’altra lingua oltre all’inglese. Le soft skills ne escono rafforzate: il 97% migliora le relazioni, l’89% diventa più autonomo e il 74% si sente pronto alle sfide del mondo di oggi.
Sul piano personale, chi ha vissuto l’esperienza Intercultura denota una grande attenzione e accettazione delle diversità e una coscienza sociale evoluta e sensibile a tematiche di equità. E infine, il 65% si dichiara felice della propria vita, un aspetto che deriva dalla maggiore consapevolezza delle proprie risorse e da una marcata adattabilità di fronte ai cambiamenti. Intercultura non è solo un viaggio, ma un investimento nel futuro di sé stessi e del mondo intero.
Persone
Al via il canale di cofinanziamento del Fondo per la Repubblica Digitale
26 Maggio 2025
L’iniziativa
Annunciata dall’Impresa socialeFondo per la Repubblica Digitalel’attivazione di un canale di cofinanziamento da 5 milioni di euro, destinato a sostenere progetti ed iniziative congiunte orientate allo sviluppo delle competenze digitali e all’inclusione sociale, economica e lavorativa dei cittadini.
L’iniziativa, parte del Piano Strategico 2025–2026 approvato dal Comitato di Indirizzo Strategico del Fondo per la Repubblica Digitale, rappresenta uno strumento innovativo per attivare collaborazioni strategiche tra enti pubblici, privati e del Terzo Settore, con l’obiettivo di amplificare l’impatto delle azioni formative sul territorio.
Il canale di cofinanziamento, che mira ad attrarre risorse supplementari coerenti con le finalità del Fondo per la Repubblica Digitale, vuole inoltre favorire un confronto positivo con le esperienze di altri soggetti, portando avanti collaborazioni strategiche per arricchire reciprocamente la conoscenza, le pratiche e le esperienze sui temi relativi alla formazione e all’inclusione digitale. Questo approccio permette di amplificare l’impatto delle iniziative sostenute e di rafforzare la consapevolezza sul valore dell’investimento e della collaborazione per promuovere la formazione digitale e il reinserimento sociale delle categorie più fragili. Oltre a generare un effetto leva sulle risorse economiche messe in campo dal Fondo per la Repubblica Digitale e dagli interlocutori coinvolti, l’apertura del canale di cofinanziamento mira anche a sperimentare forme di innovazione, sia negli ambiti di intervento sia nelle modalità operative o metodologiche scelte.
Modalità di partecipazione
Il canale di cofinanziamento è aperto a soggetti pubblici e privati, con o senza scopo di lucro. Le iniziative e le progettualità promosse dovranno focalizzarsi su tematiche di interesse condiviso, attraverso tre modalità operative:
bandi pubblici elaborati e promossi congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori in funzione di enti erogatori;
progetti proposti direttamente da enti del Terzo Settore e sostenuti, almeno al 50%, da risorse interne e/o esterne provenienti da uno o più cofinanziatori;
iniziative elaborate e promosse congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori per la realizzazione di opportunità rivolte alla collettività in linea con la mission del Fondo per la Repubblica Digitale.
Il processo di selezione si articola in due momenti: una prima fase, in cui i soggetti interessati presentano la propria idea progettuale e una seconda fase, riservata esclusivamente alle idee ritenute idonee, in cui si procederà con la progettazione esecutiva. I criteri di selezione includono: coerenza con la missione del Fondo, originalità della proposta, assenza di contenuti già sottoposti o respinti, e assenza di interventi per l’acquisto e la costruzione di infrastrutture o esclusivamente finalizzate alla ricerca.
Le proposte potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili.
Risorse disponibili
Il Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale ha stanziato in totale 5 milioni di euro.
Fondazione, Comune e Chiesa di Bologna insieme per il progetto Bologna Serena per gli anziani
19 Maggio 2025
Investimento complessivo da 9 milioni di euro in tre anni per un progetto sulla qualità della vita delle persone over 65. Villa Serena come punto di riferimento per persone anziane
A Bologna la popolazione over 65, conta circa 96.000 persone, sono il 25% della popolazione. Saranno oltre 100 mila tra dieci anni e 109 mila tra venti. Di questi, quasi 55.000 hanno più di 75 anni e 36.000 superano gli 80 anni, mentre i centenari si avvicinano alle 250 unità. I livelli di autosufficienza non dipendono solo dall’età, ma diminuiscono con l’invecchiamento. Dall’indagine sulla qualità della vita realizzata dal Comune di Bologna sappiamo che oggi le persone che dichiarano di prendersi cura di un anziano sopra i 75 anni sono stimate in 17 mila. Il 33% degli over 65 a Bologna oggi abita da solo, percentuale che sale al 50% per gli over 80.
Da questi dati e da questa tendenza all’invecchiamento della popolazione e quindi dell’aspettativa di vita in città, parte il progettoBologna Serena per gli anziani.
Bologna Serena per gli anziani è il nuovo progetto con il quale Fondazione Carisbo, Comune e Chiesa di Bologna collaboreranno nei prossimi tre anni, a partire dal 2025, nel realizzare servizi di supporto, assistenza e inclusione sociale dedicati alla popolazione anziana e ai caregiver, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli over 65.
Bologna Serena per gli anziani ha gli obiettivi di:
innovare e rafforzare le risposte del sistema dei servizi mirati a rispondere ai bisogni della terza età;
sperimentare nuove risposte al cambiamento dei bisogni espressi dalla popolazione anziana alla luce delle mutazioni sociali e demografiche;
aggregare istituzioni, soggetti del terzo settore e comunità nel progettare e realizzare insieme un nuovo welfare per gli anziani.
Questi obiettivi saranno realizzati lungo tre assi strategici:
il domicilio come prospettiva prioritaria per il benessere dell’anziano;
la valorizzazione del ruolo del caregiver familiare e delle assistenti familiari;
la risposta a chi non entra nelle strutture residenziali sociosanitarie.
La convenzionetra gli enti sarà approvata nella prossima Giunta e prevede un investimento da parte della Fondazione Carisbo, che partecipa alla redazione delle linee guida e alle azioni, allo sviluppo, monitoraggio e valutazione del progetto, pari a 4,25 milioni di euro nell’arco di un triennio (di cui 1,25 milioni nel 2025, 1,5 milioni per il 2026 e 1,5 per il 2027).
Il Comune attuerà il progetto secondo le linee guida concordate, cofinanziandolo con ulteriori interventi nell’ambito delle risorse del proprio bilancio, per un valore di altri 4,5 milioni di euro nel triennio 2025/2027.
Questi fondi, pari a 9 milioni di euro in 3 anni, saranno destinati alle attività previste e gli enti collaboreranno nella gestione e il coordinamento delle azioni in collaborazione con gli enti e i soggetti del territorio garantendo la partecipazione della rete socio-sanitaria, in particolare Ausl di Bologna e Asp Città di Bologna, mentre la Chiesa di Bologna si impegna a collaborare al monitoraggio del progetto in sinergia con i propri servizi di ascolto territoriale.
Questo budget sarà suddiviso nel triennio su varie linee progettuali che riguardano:
interventi per i caregiver;
costruire una comunità dementia friendly;
potenziamento di telecontrollo, teleassistenza, telecompagnia;
servizi sociosanitari aperti;
promozione dell’invecchiamento in salute;
la creazione di un luogo e un team di riferimento in città sulle politiche per gli anziani.
A Villa Serena un punto di riferimento sulle politiche per le persone anziane
Sarà Villa Serena il punto di riferimento dove realizzare un luogo fisico in città per le famiglie, i cittadini, le associazioni e la comunità professionale sulle politiche per gli anziani. Lo spazio potrà essere allestito con mostre a tema, materiale informativo sulle opportunità esistenti, punti di informazione e orientamento per gli anziani sui temi della salute e dei servizi, uffici da dedicare all’organizzazione di eventi, gite o vacanze, locali e spazi aperti per lo svolgimento di attività di socializzazione, culturali e sportive.
Sarà sede di un team dedicato all’analisi del fenomeno dell’invecchiamento demografico e alla creazione di progettazioni innovative a partire dalla raccolta di dati affidabili e comparabili per monitorare i progressi delle azioni messe in campo e per la definizione delle politiche in questo ambito. Le nuove informazioni raccolte sui caregiver potranno offrire una maggior conoscenza delle conseguenze dell’assistenza informale sullo stress di chi si prende cura dei propri familiari, sulle diseguaglianze di genere ad esse connesse, sull’effettiva capacità di accesso ai servizi per le long term care, sulle diseguaglianze territoriali e servire alla produzione di conoscenze da mettere a disposizione della città per costruire il futuro welfare per gli anziani a Bologna.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo entra a far parte del Consorzio BI-REX di Bologna
23 Aprile 2025
Fondazione Carisbo annuncia la sua adesione al Consorzio BI-REX Big Data Innovation & Research Excellence, Competence Center nazionale e soggetto attuatore del Pnrr ad alta specializzazione sui Big Data, Industria 4.0 e Transizione 5.0.
La convenzione siglata, della durata di 3 anni e rinnovabile, darà avvio a forme di collaborazione sinergica, particolarmente focalizzate su iniziative per lo sviluppo economico del territorio, tramite la promozione di attività nell’ambito di Industria 4.0 di ricerca applicata, l’attivazione di progetti di innovazione e supporto all’imprenditorialità, nonché la messa a punto di percorsi di incubazione, accelerazione, orientamento e formazione.
Fondazione Carisbo e Consorzio BI-REX saranno così impegnate nella partecipazione congiunta a bandi europei, nazionali, regionali per la realizzazione di progetti di ricerca e formazione, attivando programmi di incubazione e accelerazione d’impresa, sostenendo la partecipazione delle rispettive startup a iniziative di networking e favorendone l’accesso, tramite tariffe agevolate, agli spazi di coworking nelle rispettive strutture.
Fondazione Carisbo è una fondazione di origine bancaria che persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo del territorio metropolitano di Bologna. Con il progetto BIGBO – Boost Innovation Garage, polo dedicato ai talenti, all’innovazione e alla trasformazione digitale, la Fondazione contribuisce nel diffondere una cultura imprenditoriale innovativa, generando un impatto tangibile e creando nuove opportunità di lavoro. BIGBO offre spazi di lavoro flessibili, multifunzionali e organizza tavole rotonde ed eventi incentrati su innovazione e tecnologia, programmi di accelerazione, attività di collegamento tra aziende consolidate e startup.
Il Competence Center BI-REX, con sede a Bologna, si configura come Public Private Partnership che raccoglie 64 player tra Università, Centri di Ricerca e Imprese di eccellenza, con l’obiettivo di supportare le aziende nei processi di innovazione, trasformazione digitale e sostenibilità, favorendo l’adozione delle tecnologie Industria 4.0 e 5.0 e il trasferimento tecnologico attraverso una vasta serie di servizi. Principale valore aggiunto di BI-REX è rappresentato dalla Linea Pilota, fabbrica digitale interconnessa completamente a disposizione delle imprese, in cui le tecnologie 4.0 and 5.0 sono integrate con quelle tradizionali.
Persone
Pubblicato il bando “Dritti al Punto” del Fondo per la Repubblica Digitale
22 Aprile 2025
Il contesto italiano
Lo sviluppo delle competenze digitali è uno degli obiettivi strategici dell’Unione europea, che mira a dotare almeno l’80% dei cittadini tra i 16 e i 74 anni di competenze digitali di base entro il 2030. A guidare questo processo è il quadro europeoDigComp 2.2, che individua cinque aree chiave – dalla sicurezza informatica, alla creazione di contenuti – ritenute essenziali per una piena partecipazione alla vita sociale e professionale. L’Italia, tuttavia, registra un significativo ritardo rispetto alla media UE: nel 2023 solo il 46% degli adulti possedeva competenze digitali almeno di base.
Il quadro è aggravato da divari generazionali e territoriali: tra i giovani (16-24 anni) la quota sale al 59%, mentre tra gli over 65 crolla al 19%, con le regioni del Sud ampiamente sotto la media UE (34%). Per colmare il ritardo, il PNRR ha attivato la misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, con l’obiettivo di formare 2 milioni di cittadini entro il 2026 attraverso 3000 Punti Digitale Facile. Sebbene la rete dei punti sia stata attivata, a marzo 2025, sono stati raggiunti circa 760 mila cittadini, pari al 38% dell’obiettivo, con risultati disomogenei tra le diverse regioni.
Bando Dritti al Punto
Il bando intende sostenere progetti di formazione all’interno dei Punti Digitale Facile, integrando le attività già pianificate e realizzate nell’ambito della misura M1C1 1.7.2 “Rete dei servizi di facilitazione digitale” del PNRR, al fine di potenziarne l’offerta formativa.
In particolare, si intende selezionare progetti formativi rivolti a tutti i cittadini, incentrati sui temi individuati dal quadro europeo DigComp 2.2, come l’alfabetizzazione su informazione e dati, ovvero la capacità di analizzare criticamente fonti e contenuti online e distinguere le informazioni affidabili dalle fake news; la sicurezza informatica, intesa come consapevolezza dei rischi digitali e capacità di proteggere dispositivi e dati personali; la creazione di contenuti digitali, anche con il supporto dell’Intelligenza Artificiale, promuovendo un uso consapevole e responsabile degli strumenti digitali e una riflessione sulle implicazioni etiche, sociali e legali dell’IA; infine, la comunicazione e collaborazione attraverso le tecnologie digitali, per incentivare l’uso attivo dei servizi digitali pubblici e privati (come l’uso di app quali Io e IT-Wallet, o servizi come Identità digitale, Domicilio digitale e Fascicolo sanitario elettronico), sviluppando strategie comunicative efficaci e inclusive nei diversi ambienti digitali.
Chi può partecipare
Le proposte possono essere presentate da Soggetti attuatori o Soggetti sub-attuatori della misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, che si occupino direttamente o indirettamente – per tramite di Soggetti realizzatori – della gestione di almeno un Punto Digitale Facile, o ancora da Soggetti realizzatori della misura, intesi come enti privati che abbiano sottoscritto un’apposita convenzione/contratto con un Soggetto attuatore/sub-attuatore per la co-gestione e co-progettazione delle attività presso uno o più Punti Digitale Facile.
Le proposte progettuali, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma Re@dy, entro le ore 11 del30 maggio 2025.
Composizione della lista congiunta di candidati al Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025/2026/2027 di Intesa Sanpaolo S.p.A.
28 Marzo 2025
Le Fondazioni aderenti al patto parasociale di consultazione e voto sottoscritto l’11 novembre 2024 in relazione all’Assemblea di Intesa Sanpaolo convocata per il 29 aprile 2025, anche sulla base degli orientamenti manifestati dal Consiglio di Amministrazione uscente della Banca per la composizione della lista dei candidati alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025−2027 e con l’intento di assicurare:
la composizione quantitativamente ottimale, avuto riguardo alla complessità organizzativa, di operatività e di governance della Banca e alle valutazioni espresse sulle dinamiche di funzionamento dell’Organo collegiale;
la continuità di azione ed il mantenimento del patrimonio informativo e di esperienze acquisito nel corso dei precedenti mandati;
un riscontro concreto alle esigenze di continuare a esprimere scelte di elevata qualità, diversità, complementarità e di integrare nuove competenze strategiche, professionalità e personalità, al fine di dare continuità alle capacità di approfondimento e di dibattito in tutte le complesse materie di competenza del Consiglio e del Comitato per il Controllo sulla Gestione, e permettere un’adeguata costituzione e funzionalità dei Comitati endo−consiliari;
hanno depositato in data 27 marzo 2025 la seguente lista di 17 candidati così articolata:
SEZIONE 1
GIAN MARIA GROS-PIETRO
PAOLA TAGLIAVINI
CARLO MESSINA
MARIANGELA ZAPPIA
FRANCO CERUTI
PAOLO MARIA VITTORIO GRANDI
LUCIANO NEBBIA
LIANA LOGIURATO
PIETRO PREVITALI
MARIA ALESSANDRA STEFANELLI
BRUNO MARIA PARIGI
DONATELLA BUSSO
SILVIA MERLO
PAOLO MESSA
SEZIONE 2
FABRIZIO MOSCA
MARIELLA TAGLIABUE
MAURA CAMPRA
Nel medesimo contesto, le Fondazioni hanno proposto (i) di determinare in 19 il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da nominare, (ii) di riconfermare il Prof. Gian Maria Gros−Pietro quale Presidente del Consiglio di Amministrazione e (iii) di nominare la Prof.a Paola Tagliavini quale Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione; nonché (iv) di indicare il Dott. Carlo Messina come profilo ideale per la posizione di Consigliere Delegato e CEO, nell’ambito della lista presentata, ferme restando le piene prerogative proprie del Consiglio di Amministrazione che sarà nominato, in ragione dei poteri definiti dallo Statuto sociale.
Alla luce dei risultati conseguiti nell’ultimo decennio dalla Banca, che hanno posto Intesa Sanpaolo in una posizione di vertice assoluto tra le banche europee, sia per l’affidabilità sia per il sostegno allo sviluppo del Paese, i Presidenti delle Fondazioni, nella loro connaturata rappresentanza di azionisti istituzionali di lungo termine, esprimono vivo apprezzamento per la visione e la gestione altamente efficace da parte del CEO e conseguentemente auspicano che il Dr. Carlo Messina possa garantire il suo ruolo di leadership nella Banca anche per i successivi mandati.
Infine, le Fondazioni hanno proposto, in linea con quanto evidenziato dal Consiglio uscente, la conferma degli emolumenti per i consiglieri che non siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione e l’incremento del compenso fisso specifico per i consiglieri che siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione nonché del compenso additivo del Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione.
Sviluppo del territorio
Aperto il bando Fairplay (terza sessione erogativa 2025)
28 Marzo 2025
Per l’area Sviluppo del territorio (settore Educazione, istruzione e formazione) e la missione “Formazione del capitale umano”, con specifico riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile SDG n° 4 “Istruzione di qualità” e SDG n° 9 “Imprese, innovazione e infrastrutture”, il bando Fairplay accessibile fino al 5 maggio rende disponibili risorse per 150.000 euro allo scopo di:
promuovere l’idea di sport inclusivo, aperto a tutti, capace di incidere positivamente sulla coesione sociale della comunità territoriale;
incentivare la rigenerazione di spazi in un’ottica di condivisione e cura del bene comune;
favorire la diffusione di valori educativi e corretti stili di vita.
Acri lancia il Premio GenP – Giovani che partecipano
13 Giugno 2025
Aperte fino al 14 settembre le candidature al premio per le organizzazioni del Terzo settore che incentivano la partecipazione giovanile
Non è vero che i giovani non partecipano e non si impegnano a migliorare il Paese. Lo fanno, ma non sempre all’interno delle organizzazioni tradizionali del Terzo settore. Sempre più spesso scelgono forme di impegno fluide, informali, legate a cause specifiche – come l’ambiente, i diritti civili e la giustizia sociale – e lontane da strutture composte e guidate prevalentemente da persone di generazioni passate. In questo scenario, molte realtà del Terzo settore stanno cercando nuove strade per coinvolgere le nuove generazioni anche all’interno dei propri processi decisionali.
In questo scenario nasce “GenP – Giovani che partecipano”, un premio promosso da Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria, dedicato alle organizzazioni del Terzo settore composte da giovani che valorizzino il protagonismo giovanile. Il premio si rivolge a realtà i cui organi di amministrazione siano composti o coinvolgano giovani under 35, incentivando la loro partecipazione attiva nella progettazione e realizzazione dei progetti. Il premio intende infatti portare alla luce e dare visibilità a esperienze significative di partecipazione giovanile.
Le organizzazioni vincitrici riceveranno un contributo di 10mila euro ciascuna e saranno premiate nel corso di un evento nazionale che si terrà nel mese di dicembre 2025.
Le candidature sono aperte fino al 14 settembre 2025 sul sito ufficiale www.genp.it, dove sono disponibili il regolamento completo e il modulo di partecipazione.
A novembre verrà annunciata la shortlist delle 10 organizzazioni finaliste e, tra queste, una giuria composta da esperti del settore e rappresentanti di Acri selezionerà le 3 organizzazioni vincitrici.
I componenti della giuria:
Ferruccio de Bortoli, giornalista
Lucrezia Ferrara, Young Advisory Board Fondazione Compagnia di San Paolo
Luca Gori, presidente Commissione Innovazione sociale di Acri
Clara Morelli, autrice Will Media
Vanessa Pallucchi, portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore
Tommaso Salaroli, cofondatore e CEO di Scomodo
Michele Sciscioli, capo Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale
Media partner dell’iniziativa sono Vita e Will, mentre Percorsi di Secondo Welfare realizzerà e presenterà, in occasione dell’evento di premiazione, un’indagine sul tasso di under 35 nei Cda delle organizzazioni del Terzo settore.
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa
10 Giugno 2025
Assegnate 6 borse di studio per programmi di vita e di studio all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione Carisbo
Sono stati premiati, presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, i 6 studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura. I 6 studenti potranno vivere e studiare per un trimestre fino ad un anno scolastico all’estero, accolti in una famiglia e una scuola del luogo e assistiti dai volontari locali.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Fondazione Intercultura e Fondazione Carisbo che risale al 2020-2021 e, grazie ad essa, 62 studentesse e studenti delle scuole secondarie di II grado – a cui si aggiungono i 6 studenti premiati quest’anno – hanno finora potuto vivere un’esperienza autentica delle diversità e acquisire nuove competenze utili per la loro vita personale e professionale.
Alla cerimonia di premiazione è intervenuta Maila Quaglia, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Carisbo, insieme a Vincenzo Morlini, past Consigliere di Amministrazione di Intercultura, poi Direttore Esecutivo di Intercultura e poi Presidente internazionale di AFS, alle famiglie dei giovani ambasciatori nel mondo e ai volontari di Intercultura, che proprio in questi mesi si stanno occupando della formazione degli studenti in partenza per prepararli alla loro esperienza.
I vincitori sono:
Sara, iscritta al Liceo E. Fermi di Bologna e in partenza per un programma scolastico semestrale in Brasile;
Steven, iscritto al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Thailandia;
Geremia, iscritto all’IIS G. Bruno di Medicina e in partenza per un programma annuale in Lettonia;
Francesca, iscritta all’IIS Montessori-Da Vinci di Porretta Terme e in partenza per un programma annuale in Perù;
Sabrina, iscritta al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma annuale in Honduras;
Matteo, iscritto al Liceo L. Bassi di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Messico.
Emozionati e felici per il traguardo raggiunto, alcuni ragazzi hanno così commentato la vincita della borsa di studio.
Geremia: «Quando ho scoperto di aver vinto, ho sentito come un ritorno brusco al presente. Quella che fino a poco prima sembrava solo un’idea improbabile era diventata concreta. È stato uno shock di consapevolezza. Ero felice, ma allo stesso tempo ero offuscato da tante altre emozioni, compresa la paura iniziale. Marco Aurelioperò, affermava che “ciò che ostacola l’azione, la promuove”, come se fosse proprio l’attrito, a dare lo slancio. Così il timore, invece di essere un intralcio, è ciò che valorizza la scelta.»
Sabrina: «Ho deciso di accettare questa sfida perché volevo mettermi in gioco davvero. Sentivo il bisogno di uscire dalla mia routine e conoscere un altro modo di vivere. L’Honduras, con la sua cultura e la sua lingua completamente nuove per me, mi è sembrato il luogo perfetto per farlo. So che sarà difficile, ma credo che le sfide più grandi siano anche le più formative.» Con loro erano presenti anche due ex vincitrici del concorso Intercultura e della borsa di studio FormazionEuropa, Sara Bonora, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Brasile a.s. 2023-24 e Matilde Mazzanti, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Cile a.s. 2023-24.
Ricerca Ipsos: l’esperienza con Intercultura decisiva per la propria vita per il 68% degli ex partecipanti
Partire con Intercultura non è solo un soggiorno all’estero, ma un’esperienza che lascia il segno per tutta la vita. Un’indagine Ipsos su 958 ex studenti, oggi tra i 20 e i 64 anni, lo conferma. Il 68% riconosce un impatto decisivo sulla propria identità e attribuisce ai volontari un ruolo chiave nel proprio percorso di crescita personale. Vivere e studiare all’estero con Intercultura permette di sviluppare competenze trasversali, fondamentali sia nella vita personale che in quella professionale.
Il 58% ha scelto destinazioni non convenzionali tra cui l’Asia, l’America Latina e l’Africa sviluppando un atteggiamento di apertura alla diversità culturale e competenze linguistiche: tutti parlano almeno un’altra lingua oltre all’inglese. Le soft skills ne escono rafforzate: il 97% migliora le relazioni, l’89% diventa più autonomo e il 74% si sente pronto alle sfide del mondo di oggi.
Sul piano personale, chi ha vissuto l’esperienza Intercultura denota una grande attenzione e accettazione delle diversità e una coscienza sociale evoluta e sensibile a tematiche di equità. E infine, il 65% si dichiara felice della propria vita, un aspetto che deriva dalla maggiore consapevolezza delle proprie risorse e da una marcata adattabilità di fronte ai cambiamenti. Intercultura non è solo un viaggio, ma un investimento nel futuro di sé stessi e del mondo intero.
Persone
Al via il canale di cofinanziamento del Fondo per la Repubblica Digitale
26 Maggio 2025
L’iniziativa
Annunciata dall’Impresa socialeFondo per la Repubblica Digitalel’attivazione di un canale di cofinanziamento da 5 milioni di euro, destinato a sostenere progetti ed iniziative congiunte orientate allo sviluppo delle competenze digitali e all’inclusione sociale, economica e lavorativa dei cittadini.
L’iniziativa, parte del Piano Strategico 2025–2026 approvato dal Comitato di Indirizzo Strategico del Fondo per la Repubblica Digitale, rappresenta uno strumento innovativo per attivare collaborazioni strategiche tra enti pubblici, privati e del Terzo Settore, con l’obiettivo di amplificare l’impatto delle azioni formative sul territorio.
Il canale di cofinanziamento, che mira ad attrarre risorse supplementari coerenti con le finalità del Fondo per la Repubblica Digitale, vuole inoltre favorire un confronto positivo con le esperienze di altri soggetti, portando avanti collaborazioni strategiche per arricchire reciprocamente la conoscenza, le pratiche e le esperienze sui temi relativi alla formazione e all’inclusione digitale. Questo approccio permette di amplificare l’impatto delle iniziative sostenute e di rafforzare la consapevolezza sul valore dell’investimento e della collaborazione per promuovere la formazione digitale e il reinserimento sociale delle categorie più fragili. Oltre a generare un effetto leva sulle risorse economiche messe in campo dal Fondo per la Repubblica Digitale e dagli interlocutori coinvolti, l’apertura del canale di cofinanziamento mira anche a sperimentare forme di innovazione, sia negli ambiti di intervento sia nelle modalità operative o metodologiche scelte.
Modalità di partecipazione
Il canale di cofinanziamento è aperto a soggetti pubblici e privati, con o senza scopo di lucro. Le iniziative e le progettualità promosse dovranno focalizzarsi su tematiche di interesse condiviso, attraverso tre modalità operative:
bandi pubblici elaborati e promossi congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori in funzione di enti erogatori;
progetti proposti direttamente da enti del Terzo Settore e sostenuti, almeno al 50%, da risorse interne e/o esterne provenienti da uno o più cofinanziatori;
iniziative elaborate e promosse congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori per la realizzazione di opportunità rivolte alla collettività in linea con la mission del Fondo per la Repubblica Digitale.
Il processo di selezione si articola in due momenti: una prima fase, in cui i soggetti interessati presentano la propria idea progettuale e una seconda fase, riservata esclusivamente alle idee ritenute idonee, in cui si procederà con la progettazione esecutiva. I criteri di selezione includono: coerenza con la missione del Fondo, originalità della proposta, assenza di contenuti già sottoposti o respinti, e assenza di interventi per l’acquisto e la costruzione di infrastrutture o esclusivamente finalizzate alla ricerca.
Le proposte potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili.
Risorse disponibili
Il Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale ha stanziato in totale 5 milioni di euro.
Fondazione, Comune e Chiesa di Bologna insieme per il progetto Bologna Serena per gli anziani
19 Maggio 2025
Investimento complessivo da 9 milioni di euro in tre anni per un progetto sulla qualità della vita delle persone over 65. Villa Serena come punto di riferimento per persone anziane
A Bologna la popolazione over 65, conta circa 96.000 persone, sono il 25% della popolazione. Saranno oltre 100 mila tra dieci anni e 109 mila tra venti. Di questi, quasi 55.000 hanno più di 75 anni e 36.000 superano gli 80 anni, mentre i centenari si avvicinano alle 250 unità. I livelli di autosufficienza non dipendono solo dall’età, ma diminuiscono con l’invecchiamento. Dall’indagine sulla qualità della vita realizzata dal Comune di Bologna sappiamo che oggi le persone che dichiarano di prendersi cura di un anziano sopra i 75 anni sono stimate in 17 mila. Il 33% degli over 65 a Bologna oggi abita da solo, percentuale che sale al 50% per gli over 80.
Da questi dati e da questa tendenza all’invecchiamento della popolazione e quindi dell’aspettativa di vita in città, parte il progettoBologna Serena per gli anziani.
Bologna Serena per gli anziani è il nuovo progetto con il quale Fondazione Carisbo, Comune e Chiesa di Bologna collaboreranno nei prossimi tre anni, a partire dal 2025, nel realizzare servizi di supporto, assistenza e inclusione sociale dedicati alla popolazione anziana e ai caregiver, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli over 65.
Bologna Serena per gli anziani ha gli obiettivi di:
innovare e rafforzare le risposte del sistema dei servizi mirati a rispondere ai bisogni della terza età;
sperimentare nuove risposte al cambiamento dei bisogni espressi dalla popolazione anziana alla luce delle mutazioni sociali e demografiche;
aggregare istituzioni, soggetti del terzo settore e comunità nel progettare e realizzare insieme un nuovo welfare per gli anziani.
Questi obiettivi saranno realizzati lungo tre assi strategici:
il domicilio come prospettiva prioritaria per il benessere dell’anziano;
la valorizzazione del ruolo del caregiver familiare e delle assistenti familiari;
la risposta a chi non entra nelle strutture residenziali sociosanitarie.
La convenzionetra gli enti sarà approvata nella prossima Giunta e prevede un investimento da parte della Fondazione Carisbo, che partecipa alla redazione delle linee guida e alle azioni, allo sviluppo, monitoraggio e valutazione del progetto, pari a 4,25 milioni di euro nell’arco di un triennio (di cui 1,25 milioni nel 2025, 1,5 milioni per il 2026 e 1,5 per il 2027).
Il Comune attuerà il progetto secondo le linee guida concordate, cofinanziandolo con ulteriori interventi nell’ambito delle risorse del proprio bilancio, per un valore di altri 4,5 milioni di euro nel triennio 2025/2027.
Questi fondi, pari a 9 milioni di euro in 3 anni, saranno destinati alle attività previste e gli enti collaboreranno nella gestione e il coordinamento delle azioni in collaborazione con gli enti e i soggetti del territorio garantendo la partecipazione della rete socio-sanitaria, in particolare Ausl di Bologna e Asp Città di Bologna, mentre la Chiesa di Bologna si impegna a collaborare al monitoraggio del progetto in sinergia con i propri servizi di ascolto territoriale.
Questo budget sarà suddiviso nel triennio su varie linee progettuali che riguardano:
interventi per i caregiver;
costruire una comunità dementia friendly;
potenziamento di telecontrollo, teleassistenza, telecompagnia;
servizi sociosanitari aperti;
promozione dell’invecchiamento in salute;
la creazione di un luogo e un team di riferimento in città sulle politiche per gli anziani.
A Villa Serena un punto di riferimento sulle politiche per le persone anziane
Sarà Villa Serena il punto di riferimento dove realizzare un luogo fisico in città per le famiglie, i cittadini, le associazioni e la comunità professionale sulle politiche per gli anziani. Lo spazio potrà essere allestito con mostre a tema, materiale informativo sulle opportunità esistenti, punti di informazione e orientamento per gli anziani sui temi della salute e dei servizi, uffici da dedicare all’organizzazione di eventi, gite o vacanze, locali e spazi aperti per lo svolgimento di attività di socializzazione, culturali e sportive.
Sarà sede di un team dedicato all’analisi del fenomeno dell’invecchiamento demografico e alla creazione di progettazioni innovative a partire dalla raccolta di dati affidabili e comparabili per monitorare i progressi delle azioni messe in campo e per la definizione delle politiche in questo ambito. Le nuove informazioni raccolte sui caregiver potranno offrire una maggior conoscenza delle conseguenze dell’assistenza informale sullo stress di chi si prende cura dei propri familiari, sulle diseguaglianze di genere ad esse connesse, sull’effettiva capacità di accesso ai servizi per le long term care, sulle diseguaglianze territoriali e servire alla produzione di conoscenze da mettere a disposizione della città per costruire il futuro welfare per gli anziani a Bologna.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo entra a far parte del Consorzio BI-REX di Bologna
23 Aprile 2025
Fondazione Carisbo annuncia la sua adesione al Consorzio BI-REX Big Data Innovation & Research Excellence, Competence Center nazionale e soggetto attuatore del Pnrr ad alta specializzazione sui Big Data, Industria 4.0 e Transizione 5.0.
La convenzione siglata, della durata di 3 anni e rinnovabile, darà avvio a forme di collaborazione sinergica, particolarmente focalizzate su iniziative per lo sviluppo economico del territorio, tramite la promozione di attività nell’ambito di Industria 4.0 di ricerca applicata, l’attivazione di progetti di innovazione e supporto all’imprenditorialità, nonché la messa a punto di percorsi di incubazione, accelerazione, orientamento e formazione.
Fondazione Carisbo e Consorzio BI-REX saranno così impegnate nella partecipazione congiunta a bandi europei, nazionali, regionali per la realizzazione di progetti di ricerca e formazione, attivando programmi di incubazione e accelerazione d’impresa, sostenendo la partecipazione delle rispettive startup a iniziative di networking e favorendone l’accesso, tramite tariffe agevolate, agli spazi di coworking nelle rispettive strutture.
Fondazione Carisbo è una fondazione di origine bancaria che persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo del territorio metropolitano di Bologna. Con il progetto BIGBO – Boost Innovation Garage, polo dedicato ai talenti, all’innovazione e alla trasformazione digitale, la Fondazione contribuisce nel diffondere una cultura imprenditoriale innovativa, generando un impatto tangibile e creando nuove opportunità di lavoro. BIGBO offre spazi di lavoro flessibili, multifunzionali e organizza tavole rotonde ed eventi incentrati su innovazione e tecnologia, programmi di accelerazione, attività di collegamento tra aziende consolidate e startup.
Il Competence Center BI-REX, con sede a Bologna, si configura come Public Private Partnership che raccoglie 64 player tra Università, Centri di Ricerca e Imprese di eccellenza, con l’obiettivo di supportare le aziende nei processi di innovazione, trasformazione digitale e sostenibilità, favorendo l’adozione delle tecnologie Industria 4.0 e 5.0 e il trasferimento tecnologico attraverso una vasta serie di servizi. Principale valore aggiunto di BI-REX è rappresentato dalla Linea Pilota, fabbrica digitale interconnessa completamente a disposizione delle imprese, in cui le tecnologie 4.0 and 5.0 sono integrate con quelle tradizionali.
Persone
Pubblicato il bando “Dritti al Punto” del Fondo per la Repubblica Digitale
22 Aprile 2025
Il contesto italiano
Lo sviluppo delle competenze digitali è uno degli obiettivi strategici dell’Unione europea, che mira a dotare almeno l’80% dei cittadini tra i 16 e i 74 anni di competenze digitali di base entro il 2030. A guidare questo processo è il quadro europeoDigComp 2.2, che individua cinque aree chiave – dalla sicurezza informatica, alla creazione di contenuti – ritenute essenziali per una piena partecipazione alla vita sociale e professionale. L’Italia, tuttavia, registra un significativo ritardo rispetto alla media UE: nel 2023 solo il 46% degli adulti possedeva competenze digitali almeno di base.
Il quadro è aggravato da divari generazionali e territoriali: tra i giovani (16-24 anni) la quota sale al 59%, mentre tra gli over 65 crolla al 19%, con le regioni del Sud ampiamente sotto la media UE (34%). Per colmare il ritardo, il PNRR ha attivato la misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, con l’obiettivo di formare 2 milioni di cittadini entro il 2026 attraverso 3000 Punti Digitale Facile. Sebbene la rete dei punti sia stata attivata, a marzo 2025, sono stati raggiunti circa 760 mila cittadini, pari al 38% dell’obiettivo, con risultati disomogenei tra le diverse regioni.
Bando Dritti al Punto
Il bando intende sostenere progetti di formazione all’interno dei Punti Digitale Facile, integrando le attività già pianificate e realizzate nell’ambito della misura M1C1 1.7.2 “Rete dei servizi di facilitazione digitale” del PNRR, al fine di potenziarne l’offerta formativa.
In particolare, si intende selezionare progetti formativi rivolti a tutti i cittadini, incentrati sui temi individuati dal quadro europeo DigComp 2.2, come l’alfabetizzazione su informazione e dati, ovvero la capacità di analizzare criticamente fonti e contenuti online e distinguere le informazioni affidabili dalle fake news; la sicurezza informatica, intesa come consapevolezza dei rischi digitali e capacità di proteggere dispositivi e dati personali; la creazione di contenuti digitali, anche con il supporto dell’Intelligenza Artificiale, promuovendo un uso consapevole e responsabile degli strumenti digitali e una riflessione sulle implicazioni etiche, sociali e legali dell’IA; infine, la comunicazione e collaborazione attraverso le tecnologie digitali, per incentivare l’uso attivo dei servizi digitali pubblici e privati (come l’uso di app quali Io e IT-Wallet, o servizi come Identità digitale, Domicilio digitale e Fascicolo sanitario elettronico), sviluppando strategie comunicative efficaci e inclusive nei diversi ambienti digitali.
Chi può partecipare
Le proposte possono essere presentate da Soggetti attuatori o Soggetti sub-attuatori della misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, che si occupino direttamente o indirettamente – per tramite di Soggetti realizzatori – della gestione di almeno un Punto Digitale Facile, o ancora da Soggetti realizzatori della misura, intesi come enti privati che abbiano sottoscritto un’apposita convenzione/contratto con un Soggetto attuatore/sub-attuatore per la co-gestione e co-progettazione delle attività presso uno o più Punti Digitale Facile.
Le proposte progettuali, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma Re@dy, entro le ore 11 del30 maggio 2025.
Composizione della lista congiunta di candidati al Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025/2026/2027 di Intesa Sanpaolo S.p.A.
28 Marzo 2025
Le Fondazioni aderenti al patto parasociale di consultazione e voto sottoscritto l’11 novembre 2024 in relazione all’Assemblea di Intesa Sanpaolo convocata per il 29 aprile 2025, anche sulla base degli orientamenti manifestati dal Consiglio di Amministrazione uscente della Banca per la composizione della lista dei candidati alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025−2027 e con l’intento di assicurare:
la composizione quantitativamente ottimale, avuto riguardo alla complessità organizzativa, di operatività e di governance della Banca e alle valutazioni espresse sulle dinamiche di funzionamento dell’Organo collegiale;
la continuità di azione ed il mantenimento del patrimonio informativo e di esperienze acquisito nel corso dei precedenti mandati;
un riscontro concreto alle esigenze di continuare a esprimere scelte di elevata qualità, diversità, complementarità e di integrare nuove competenze strategiche, professionalità e personalità, al fine di dare continuità alle capacità di approfondimento e di dibattito in tutte le complesse materie di competenza del Consiglio e del Comitato per il Controllo sulla Gestione, e permettere un’adeguata costituzione e funzionalità dei Comitati endo−consiliari;
hanno depositato in data 27 marzo 2025 la seguente lista di 17 candidati così articolata:
SEZIONE 1
GIAN MARIA GROS-PIETRO
PAOLA TAGLIAVINI
CARLO MESSINA
MARIANGELA ZAPPIA
FRANCO CERUTI
PAOLO MARIA VITTORIO GRANDI
LUCIANO NEBBIA
LIANA LOGIURATO
PIETRO PREVITALI
MARIA ALESSANDRA STEFANELLI
BRUNO MARIA PARIGI
DONATELLA BUSSO
SILVIA MERLO
PAOLO MESSA
SEZIONE 2
FABRIZIO MOSCA
MARIELLA TAGLIABUE
MAURA CAMPRA
Nel medesimo contesto, le Fondazioni hanno proposto (i) di determinare in 19 il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da nominare, (ii) di riconfermare il Prof. Gian Maria Gros−Pietro quale Presidente del Consiglio di Amministrazione e (iii) di nominare la Prof.a Paola Tagliavini quale Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione; nonché (iv) di indicare il Dott. Carlo Messina come profilo ideale per la posizione di Consigliere Delegato e CEO, nell’ambito della lista presentata, ferme restando le piene prerogative proprie del Consiglio di Amministrazione che sarà nominato, in ragione dei poteri definiti dallo Statuto sociale.
Alla luce dei risultati conseguiti nell’ultimo decennio dalla Banca, che hanno posto Intesa Sanpaolo in una posizione di vertice assoluto tra le banche europee, sia per l’affidabilità sia per il sostegno allo sviluppo del Paese, i Presidenti delle Fondazioni, nella loro connaturata rappresentanza di azionisti istituzionali di lungo termine, esprimono vivo apprezzamento per la visione e la gestione altamente efficace da parte del CEO e conseguentemente auspicano che il Dr. Carlo Messina possa garantire il suo ruolo di leadership nella Banca anche per i successivi mandati.
Infine, le Fondazioni hanno proposto, in linea con quanto evidenziato dal Consiglio uscente, la conferma degli emolumenti per i consiglieri che non siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione e l’incremento del compenso fisso specifico per i consiglieri che siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione nonché del compenso additivo del Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione.
Sviluppo del territorio
Aperto il bando Fairplay (terza sessione erogativa 2025)
28 Marzo 2025
Per l’area Sviluppo del territorio (settore Educazione, istruzione e formazione) e la missione “Formazione del capitale umano”, con specifico riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile SDG n° 4 “Istruzione di qualità” e SDG n° 9 “Imprese, innovazione e infrastrutture”, il bando Fairplay accessibile fino al 5 maggio rende disponibili risorse per 150.000 euro allo scopo di:
promuovere l’idea di sport inclusivo, aperto a tutti, capace di incidere positivamente sulla coesione sociale della comunità territoriale;
incentivare la rigenerazione di spazi in un’ottica di condivisione e cura del bene comune;
favorire la diffusione di valori educativi e corretti stili di vita.
Acri lancia il Premio GenP – Giovani che partecipano
13 Giugno 2025
Aperte fino al 14 settembre le candidature al premio per le organizzazioni del Terzo settore che incentivano la partecipazione giovanile
Non è vero che i giovani non partecipano e non si impegnano a migliorare il Paese. Lo fanno, ma non sempre all’interno delle organizzazioni tradizionali del Terzo settore. Sempre più spesso scelgono forme di impegno fluide, informali, legate a cause specifiche – come l’ambiente, i diritti civili e la giustizia sociale – e lontane da strutture composte e guidate prevalentemente da persone di generazioni passate. In questo scenario, molte realtà del Terzo settore stanno cercando nuove strade per coinvolgere le nuove generazioni anche all’interno dei propri processi decisionali.
In questo scenario nasce “GenP – Giovani che partecipano”, un premio promosso da Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria, dedicato alle organizzazioni del Terzo settore composte da giovani che valorizzino il protagonismo giovanile. Il premio si rivolge a realtà i cui organi di amministrazione siano composti o coinvolgano giovani under 35, incentivando la loro partecipazione attiva nella progettazione e realizzazione dei progetti. Il premio intende infatti portare alla luce e dare visibilità a esperienze significative di partecipazione giovanile.
Le organizzazioni vincitrici riceveranno un contributo di 10mila euro ciascuna e saranno premiate nel corso di un evento nazionale che si terrà nel mese di dicembre 2025.
Le candidature sono aperte fino al 14 settembre 2025 sul sito ufficiale www.genp.it, dove sono disponibili il regolamento completo e il modulo di partecipazione.
A novembre verrà annunciata la shortlist delle 10 organizzazioni finaliste e, tra queste, una giuria composta da esperti del settore e rappresentanti di Acri selezionerà le 3 organizzazioni vincitrici.
I componenti della giuria:
Ferruccio de Bortoli, giornalista
Lucrezia Ferrara, Young Advisory Board Fondazione Compagnia di San Paolo
Luca Gori, presidente Commissione Innovazione sociale di Acri
Clara Morelli, autrice Will Media
Vanessa Pallucchi, portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore
Tommaso Salaroli, cofondatore e CEO di Scomodo
Michele Sciscioli, capo Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale
Media partner dell’iniziativa sono Vita e Will, mentre Percorsi di Secondo Welfare realizzerà e presenterà, in occasione dell’evento di premiazione, un’indagine sul tasso di under 35 nei Cda delle organizzazioni del Terzo settore.
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa
10 Giugno 2025
Assegnate 6 borse di studio per programmi di vita e di studio all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione Carisbo
Sono stati premiati, presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, i 6 studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura. I 6 studenti potranno vivere e studiare per un trimestre fino ad un anno scolastico all’estero, accolti in una famiglia e una scuola del luogo e assistiti dai volontari locali.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Fondazione Intercultura e Fondazione Carisbo che risale al 2020-2021 e, grazie ad essa, 62 studentesse e studenti delle scuole secondarie di II grado – a cui si aggiungono i 6 studenti premiati quest’anno – hanno finora potuto vivere un’esperienza autentica delle diversità e acquisire nuove competenze utili per la loro vita personale e professionale.
Alla cerimonia di premiazione è intervenuta Maila Quaglia, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Carisbo, insieme a Vincenzo Morlini, past Consigliere di Amministrazione di Intercultura, poi Direttore Esecutivo di Intercultura e poi Presidente internazionale di AFS, alle famiglie dei giovani ambasciatori nel mondo e ai volontari di Intercultura, che proprio in questi mesi si stanno occupando della formazione degli studenti in partenza per prepararli alla loro esperienza.
I vincitori sono:
Sara, iscritta al Liceo E. Fermi di Bologna e in partenza per un programma scolastico semestrale in Brasile;
Steven, iscritto al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Thailandia;
Geremia, iscritto all’IIS G. Bruno di Medicina e in partenza per un programma annuale in Lettonia;
Francesca, iscritta all’IIS Montessori-Da Vinci di Porretta Terme e in partenza per un programma annuale in Perù;
Sabrina, iscritta al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma annuale in Honduras;
Matteo, iscritto al Liceo L. Bassi di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Messico.
Emozionati e felici per il traguardo raggiunto, alcuni ragazzi hanno così commentato la vincita della borsa di studio.
Geremia: «Quando ho scoperto di aver vinto, ho sentito come un ritorno brusco al presente. Quella che fino a poco prima sembrava solo un’idea improbabile era diventata concreta. È stato uno shock di consapevolezza. Ero felice, ma allo stesso tempo ero offuscato da tante altre emozioni, compresa la paura iniziale. Marco Aurelioperò, affermava che “ciò che ostacola l’azione, la promuove”, come se fosse proprio l’attrito, a dare lo slancio. Così il timore, invece di essere un intralcio, è ciò che valorizza la scelta.»
Sabrina: «Ho deciso di accettare questa sfida perché volevo mettermi in gioco davvero. Sentivo il bisogno di uscire dalla mia routine e conoscere un altro modo di vivere. L’Honduras, con la sua cultura e la sua lingua completamente nuove per me, mi è sembrato il luogo perfetto per farlo. So che sarà difficile, ma credo che le sfide più grandi siano anche le più formative.» Con loro erano presenti anche due ex vincitrici del concorso Intercultura e della borsa di studio FormazionEuropa, Sara Bonora, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Brasile a.s. 2023-24 e Matilde Mazzanti, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Cile a.s. 2023-24.
Ricerca Ipsos: l’esperienza con Intercultura decisiva per la propria vita per il 68% degli ex partecipanti
Partire con Intercultura non è solo un soggiorno all’estero, ma un’esperienza che lascia il segno per tutta la vita. Un’indagine Ipsos su 958 ex studenti, oggi tra i 20 e i 64 anni, lo conferma. Il 68% riconosce un impatto decisivo sulla propria identità e attribuisce ai volontari un ruolo chiave nel proprio percorso di crescita personale. Vivere e studiare all’estero con Intercultura permette di sviluppare competenze trasversali, fondamentali sia nella vita personale che in quella professionale.
Il 58% ha scelto destinazioni non convenzionali tra cui l’Asia, l’America Latina e l’Africa sviluppando un atteggiamento di apertura alla diversità culturale e competenze linguistiche: tutti parlano almeno un’altra lingua oltre all’inglese. Le soft skills ne escono rafforzate: il 97% migliora le relazioni, l’89% diventa più autonomo e il 74% si sente pronto alle sfide del mondo di oggi.
Sul piano personale, chi ha vissuto l’esperienza Intercultura denota una grande attenzione e accettazione delle diversità e una coscienza sociale evoluta e sensibile a tematiche di equità. E infine, il 65% si dichiara felice della propria vita, un aspetto che deriva dalla maggiore consapevolezza delle proprie risorse e da una marcata adattabilità di fronte ai cambiamenti. Intercultura non è solo un viaggio, ma un investimento nel futuro di sé stessi e del mondo intero.
Persone
Al via il canale di cofinanziamento del Fondo per la Repubblica Digitale
26 Maggio 2025
L’iniziativa
Annunciata dall’Impresa socialeFondo per la Repubblica Digitalel’attivazione di un canale di cofinanziamento da 5 milioni di euro, destinato a sostenere progetti ed iniziative congiunte orientate allo sviluppo delle competenze digitali e all’inclusione sociale, economica e lavorativa dei cittadini.
L’iniziativa, parte del Piano Strategico 2025–2026 approvato dal Comitato di Indirizzo Strategico del Fondo per la Repubblica Digitale, rappresenta uno strumento innovativo per attivare collaborazioni strategiche tra enti pubblici, privati e del Terzo Settore, con l’obiettivo di amplificare l’impatto delle azioni formative sul territorio.
Il canale di cofinanziamento, che mira ad attrarre risorse supplementari coerenti con le finalità del Fondo per la Repubblica Digitale, vuole inoltre favorire un confronto positivo con le esperienze di altri soggetti, portando avanti collaborazioni strategiche per arricchire reciprocamente la conoscenza, le pratiche e le esperienze sui temi relativi alla formazione e all’inclusione digitale. Questo approccio permette di amplificare l’impatto delle iniziative sostenute e di rafforzare la consapevolezza sul valore dell’investimento e della collaborazione per promuovere la formazione digitale e il reinserimento sociale delle categorie più fragili. Oltre a generare un effetto leva sulle risorse economiche messe in campo dal Fondo per la Repubblica Digitale e dagli interlocutori coinvolti, l’apertura del canale di cofinanziamento mira anche a sperimentare forme di innovazione, sia negli ambiti di intervento sia nelle modalità operative o metodologiche scelte.
Modalità di partecipazione
Il canale di cofinanziamento è aperto a soggetti pubblici e privati, con o senza scopo di lucro. Le iniziative e le progettualità promosse dovranno focalizzarsi su tematiche di interesse condiviso, attraverso tre modalità operative:
bandi pubblici elaborati e promossi congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori in funzione di enti erogatori;
progetti proposti direttamente da enti del Terzo Settore e sostenuti, almeno al 50%, da risorse interne e/o esterne provenienti da uno o più cofinanziatori;
iniziative elaborate e promosse congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori per la realizzazione di opportunità rivolte alla collettività in linea con la mission del Fondo per la Repubblica Digitale.
Il processo di selezione si articola in due momenti: una prima fase, in cui i soggetti interessati presentano la propria idea progettuale e una seconda fase, riservata esclusivamente alle idee ritenute idonee, in cui si procederà con la progettazione esecutiva. I criteri di selezione includono: coerenza con la missione del Fondo, originalità della proposta, assenza di contenuti già sottoposti o respinti, e assenza di interventi per l’acquisto e la costruzione di infrastrutture o esclusivamente finalizzate alla ricerca.
Le proposte potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili.
Risorse disponibili
Il Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale ha stanziato in totale 5 milioni di euro.
Fondazione, Comune e Chiesa di Bologna insieme per il progetto Bologna Serena per gli anziani
19 Maggio 2025
Investimento complessivo da 9 milioni di euro in tre anni per un progetto sulla qualità della vita delle persone over 65. Villa Serena come punto di riferimento per persone anziane
A Bologna la popolazione over 65, conta circa 96.000 persone, sono il 25% della popolazione. Saranno oltre 100 mila tra dieci anni e 109 mila tra venti. Di questi, quasi 55.000 hanno più di 75 anni e 36.000 superano gli 80 anni, mentre i centenari si avvicinano alle 250 unità. I livelli di autosufficienza non dipendono solo dall’età, ma diminuiscono con l’invecchiamento. Dall’indagine sulla qualità della vita realizzata dal Comune di Bologna sappiamo che oggi le persone che dichiarano di prendersi cura di un anziano sopra i 75 anni sono stimate in 17 mila. Il 33% degli over 65 a Bologna oggi abita da solo, percentuale che sale al 50% per gli over 80.
Da questi dati e da questa tendenza all’invecchiamento della popolazione e quindi dell’aspettativa di vita in città, parte il progettoBologna Serena per gli anziani.
Bologna Serena per gli anziani è il nuovo progetto con il quale Fondazione Carisbo, Comune e Chiesa di Bologna collaboreranno nei prossimi tre anni, a partire dal 2025, nel realizzare servizi di supporto, assistenza e inclusione sociale dedicati alla popolazione anziana e ai caregiver, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli over 65.
Bologna Serena per gli anziani ha gli obiettivi di:
innovare e rafforzare le risposte del sistema dei servizi mirati a rispondere ai bisogni della terza età;
sperimentare nuove risposte al cambiamento dei bisogni espressi dalla popolazione anziana alla luce delle mutazioni sociali e demografiche;
aggregare istituzioni, soggetti del terzo settore e comunità nel progettare e realizzare insieme un nuovo welfare per gli anziani.
Questi obiettivi saranno realizzati lungo tre assi strategici:
il domicilio come prospettiva prioritaria per il benessere dell’anziano;
la valorizzazione del ruolo del caregiver familiare e delle assistenti familiari;
la risposta a chi non entra nelle strutture residenziali sociosanitarie.
La convenzionetra gli enti sarà approvata nella prossima Giunta e prevede un investimento da parte della Fondazione Carisbo, che partecipa alla redazione delle linee guida e alle azioni, allo sviluppo, monitoraggio e valutazione del progetto, pari a 4,25 milioni di euro nell’arco di un triennio (di cui 1,25 milioni nel 2025, 1,5 milioni per il 2026 e 1,5 per il 2027).
Il Comune attuerà il progetto secondo le linee guida concordate, cofinanziandolo con ulteriori interventi nell’ambito delle risorse del proprio bilancio, per un valore di altri 4,5 milioni di euro nel triennio 2025/2027.
Questi fondi, pari a 9 milioni di euro in 3 anni, saranno destinati alle attività previste e gli enti collaboreranno nella gestione e il coordinamento delle azioni in collaborazione con gli enti e i soggetti del territorio garantendo la partecipazione della rete socio-sanitaria, in particolare Ausl di Bologna e Asp Città di Bologna, mentre la Chiesa di Bologna si impegna a collaborare al monitoraggio del progetto in sinergia con i propri servizi di ascolto territoriale.
Questo budget sarà suddiviso nel triennio su varie linee progettuali che riguardano:
interventi per i caregiver;
costruire una comunità dementia friendly;
potenziamento di telecontrollo, teleassistenza, telecompagnia;
servizi sociosanitari aperti;
promozione dell’invecchiamento in salute;
la creazione di un luogo e un team di riferimento in città sulle politiche per gli anziani.
A Villa Serena un punto di riferimento sulle politiche per le persone anziane
Sarà Villa Serena il punto di riferimento dove realizzare un luogo fisico in città per le famiglie, i cittadini, le associazioni e la comunità professionale sulle politiche per gli anziani. Lo spazio potrà essere allestito con mostre a tema, materiale informativo sulle opportunità esistenti, punti di informazione e orientamento per gli anziani sui temi della salute e dei servizi, uffici da dedicare all’organizzazione di eventi, gite o vacanze, locali e spazi aperti per lo svolgimento di attività di socializzazione, culturali e sportive.
Sarà sede di un team dedicato all’analisi del fenomeno dell’invecchiamento demografico e alla creazione di progettazioni innovative a partire dalla raccolta di dati affidabili e comparabili per monitorare i progressi delle azioni messe in campo e per la definizione delle politiche in questo ambito. Le nuove informazioni raccolte sui caregiver potranno offrire una maggior conoscenza delle conseguenze dell’assistenza informale sullo stress di chi si prende cura dei propri familiari, sulle diseguaglianze di genere ad esse connesse, sull’effettiva capacità di accesso ai servizi per le long term care, sulle diseguaglianze territoriali e servire alla produzione di conoscenze da mettere a disposizione della città per costruire il futuro welfare per gli anziani a Bologna.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo entra a far parte del Consorzio BI-REX di Bologna
23 Aprile 2025
Fondazione Carisbo annuncia la sua adesione al Consorzio BI-REX Big Data Innovation & Research Excellence, Competence Center nazionale e soggetto attuatore del Pnrr ad alta specializzazione sui Big Data, Industria 4.0 e Transizione 5.0.
La convenzione siglata, della durata di 3 anni e rinnovabile, darà avvio a forme di collaborazione sinergica, particolarmente focalizzate su iniziative per lo sviluppo economico del territorio, tramite la promozione di attività nell’ambito di Industria 4.0 di ricerca applicata, l’attivazione di progetti di innovazione e supporto all’imprenditorialità, nonché la messa a punto di percorsi di incubazione, accelerazione, orientamento e formazione.
Fondazione Carisbo e Consorzio BI-REX saranno così impegnate nella partecipazione congiunta a bandi europei, nazionali, regionali per la realizzazione di progetti di ricerca e formazione, attivando programmi di incubazione e accelerazione d’impresa, sostenendo la partecipazione delle rispettive startup a iniziative di networking e favorendone l’accesso, tramite tariffe agevolate, agli spazi di coworking nelle rispettive strutture.
Fondazione Carisbo è una fondazione di origine bancaria che persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo del territorio metropolitano di Bologna. Con il progetto BIGBO – Boost Innovation Garage, polo dedicato ai talenti, all’innovazione e alla trasformazione digitale, la Fondazione contribuisce nel diffondere una cultura imprenditoriale innovativa, generando un impatto tangibile e creando nuove opportunità di lavoro. BIGBO offre spazi di lavoro flessibili, multifunzionali e organizza tavole rotonde ed eventi incentrati su innovazione e tecnologia, programmi di accelerazione, attività di collegamento tra aziende consolidate e startup.
Il Competence Center BI-REX, con sede a Bologna, si configura come Public Private Partnership che raccoglie 64 player tra Università, Centri di Ricerca e Imprese di eccellenza, con l’obiettivo di supportare le aziende nei processi di innovazione, trasformazione digitale e sostenibilità, favorendo l’adozione delle tecnologie Industria 4.0 e 5.0 e il trasferimento tecnologico attraverso una vasta serie di servizi. Principale valore aggiunto di BI-REX è rappresentato dalla Linea Pilota, fabbrica digitale interconnessa completamente a disposizione delle imprese, in cui le tecnologie 4.0 and 5.0 sono integrate con quelle tradizionali.
Persone
Pubblicato il bando “Dritti al Punto” del Fondo per la Repubblica Digitale
22 Aprile 2025
Il contesto italiano
Lo sviluppo delle competenze digitali è uno degli obiettivi strategici dell’Unione europea, che mira a dotare almeno l’80% dei cittadini tra i 16 e i 74 anni di competenze digitali di base entro il 2030. A guidare questo processo è il quadro europeoDigComp 2.2, che individua cinque aree chiave – dalla sicurezza informatica, alla creazione di contenuti – ritenute essenziali per una piena partecipazione alla vita sociale e professionale. L’Italia, tuttavia, registra un significativo ritardo rispetto alla media UE: nel 2023 solo il 46% degli adulti possedeva competenze digitali almeno di base.
Il quadro è aggravato da divari generazionali e territoriali: tra i giovani (16-24 anni) la quota sale al 59%, mentre tra gli over 65 crolla al 19%, con le regioni del Sud ampiamente sotto la media UE (34%). Per colmare il ritardo, il PNRR ha attivato la misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, con l’obiettivo di formare 2 milioni di cittadini entro il 2026 attraverso 3000 Punti Digitale Facile. Sebbene la rete dei punti sia stata attivata, a marzo 2025, sono stati raggiunti circa 760 mila cittadini, pari al 38% dell’obiettivo, con risultati disomogenei tra le diverse regioni.
Bando Dritti al Punto
Il bando intende sostenere progetti di formazione all’interno dei Punti Digitale Facile, integrando le attività già pianificate e realizzate nell’ambito della misura M1C1 1.7.2 “Rete dei servizi di facilitazione digitale” del PNRR, al fine di potenziarne l’offerta formativa.
In particolare, si intende selezionare progetti formativi rivolti a tutti i cittadini, incentrati sui temi individuati dal quadro europeo DigComp 2.2, come l’alfabetizzazione su informazione e dati, ovvero la capacità di analizzare criticamente fonti e contenuti online e distinguere le informazioni affidabili dalle fake news; la sicurezza informatica, intesa come consapevolezza dei rischi digitali e capacità di proteggere dispositivi e dati personali; la creazione di contenuti digitali, anche con il supporto dell’Intelligenza Artificiale, promuovendo un uso consapevole e responsabile degli strumenti digitali e una riflessione sulle implicazioni etiche, sociali e legali dell’IA; infine, la comunicazione e collaborazione attraverso le tecnologie digitali, per incentivare l’uso attivo dei servizi digitali pubblici e privati (come l’uso di app quali Io e IT-Wallet, o servizi come Identità digitale, Domicilio digitale e Fascicolo sanitario elettronico), sviluppando strategie comunicative efficaci e inclusive nei diversi ambienti digitali.
Chi può partecipare
Le proposte possono essere presentate da Soggetti attuatori o Soggetti sub-attuatori della misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, che si occupino direttamente o indirettamente – per tramite di Soggetti realizzatori – della gestione di almeno un Punto Digitale Facile, o ancora da Soggetti realizzatori della misura, intesi come enti privati che abbiano sottoscritto un’apposita convenzione/contratto con un Soggetto attuatore/sub-attuatore per la co-gestione e co-progettazione delle attività presso uno o più Punti Digitale Facile.
Le proposte progettuali, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma Re@dy, entro le ore 11 del30 maggio 2025.
Composizione della lista congiunta di candidati al Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025/2026/2027 di Intesa Sanpaolo S.p.A.
28 Marzo 2025
Le Fondazioni aderenti al patto parasociale di consultazione e voto sottoscritto l’11 novembre 2024 in relazione all’Assemblea di Intesa Sanpaolo convocata per il 29 aprile 2025, anche sulla base degli orientamenti manifestati dal Consiglio di Amministrazione uscente della Banca per la composizione della lista dei candidati alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025−2027 e con l’intento di assicurare:
la composizione quantitativamente ottimale, avuto riguardo alla complessità organizzativa, di operatività e di governance della Banca e alle valutazioni espresse sulle dinamiche di funzionamento dell’Organo collegiale;
la continuità di azione ed il mantenimento del patrimonio informativo e di esperienze acquisito nel corso dei precedenti mandati;
un riscontro concreto alle esigenze di continuare a esprimere scelte di elevata qualità, diversità, complementarità e di integrare nuove competenze strategiche, professionalità e personalità, al fine di dare continuità alle capacità di approfondimento e di dibattito in tutte le complesse materie di competenza del Consiglio e del Comitato per il Controllo sulla Gestione, e permettere un’adeguata costituzione e funzionalità dei Comitati endo−consiliari;
hanno depositato in data 27 marzo 2025 la seguente lista di 17 candidati così articolata:
SEZIONE 1
GIAN MARIA GROS-PIETRO
PAOLA TAGLIAVINI
CARLO MESSINA
MARIANGELA ZAPPIA
FRANCO CERUTI
PAOLO MARIA VITTORIO GRANDI
LUCIANO NEBBIA
LIANA LOGIURATO
PIETRO PREVITALI
MARIA ALESSANDRA STEFANELLI
BRUNO MARIA PARIGI
DONATELLA BUSSO
SILVIA MERLO
PAOLO MESSA
SEZIONE 2
FABRIZIO MOSCA
MARIELLA TAGLIABUE
MAURA CAMPRA
Nel medesimo contesto, le Fondazioni hanno proposto (i) di determinare in 19 il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da nominare, (ii) di riconfermare il Prof. Gian Maria Gros−Pietro quale Presidente del Consiglio di Amministrazione e (iii) di nominare la Prof.a Paola Tagliavini quale Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione; nonché (iv) di indicare il Dott. Carlo Messina come profilo ideale per la posizione di Consigliere Delegato e CEO, nell’ambito della lista presentata, ferme restando le piene prerogative proprie del Consiglio di Amministrazione che sarà nominato, in ragione dei poteri definiti dallo Statuto sociale.
Alla luce dei risultati conseguiti nell’ultimo decennio dalla Banca, che hanno posto Intesa Sanpaolo in una posizione di vertice assoluto tra le banche europee, sia per l’affidabilità sia per il sostegno allo sviluppo del Paese, i Presidenti delle Fondazioni, nella loro connaturata rappresentanza di azionisti istituzionali di lungo termine, esprimono vivo apprezzamento per la visione e la gestione altamente efficace da parte del CEO e conseguentemente auspicano che il Dr. Carlo Messina possa garantire il suo ruolo di leadership nella Banca anche per i successivi mandati.
Infine, le Fondazioni hanno proposto, in linea con quanto evidenziato dal Consiglio uscente, la conferma degli emolumenti per i consiglieri che non siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione e l’incremento del compenso fisso specifico per i consiglieri che siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione nonché del compenso additivo del Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione.
Sviluppo del territorio
Aperto il bando Fairplay (terza sessione erogativa 2025)
28 Marzo 2025
Per l’area Sviluppo del territorio (settore Educazione, istruzione e formazione) e la missione “Formazione del capitale umano”, con specifico riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile SDG n° 4 “Istruzione di qualità” e SDG n° 9 “Imprese, innovazione e infrastrutture”, il bando Fairplay accessibile fino al 5 maggio rende disponibili risorse per 150.000 euro allo scopo di:
promuovere l’idea di sport inclusivo, aperto a tutti, capace di incidere positivamente sulla coesione sociale della comunità territoriale;
incentivare la rigenerazione di spazi in un’ottica di condivisione e cura del bene comune;
favorire la diffusione di valori educativi e corretti stili di vita.
Acri lancia il Premio GenP – Giovani che partecipano
13 Giugno 2025
Aperte fino al 14 settembre le candidature al premio per le organizzazioni del Terzo settore che incentivano la partecipazione giovanile
Non è vero che i giovani non partecipano e non si impegnano a migliorare il Paese. Lo fanno, ma non sempre all’interno delle organizzazioni tradizionali del Terzo settore. Sempre più spesso scelgono forme di impegno fluide, informali, legate a cause specifiche – come l’ambiente, i diritti civili e la giustizia sociale – e lontane da strutture composte e guidate prevalentemente da persone di generazioni passate. In questo scenario, molte realtà del Terzo settore stanno cercando nuove strade per coinvolgere le nuove generazioni anche all’interno dei propri processi decisionali.
In questo scenario nasce “GenP – Giovani che partecipano”, un premio promosso da Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria, dedicato alle organizzazioni del Terzo settore composte da giovani che valorizzino il protagonismo giovanile. Il premio si rivolge a realtà i cui organi di amministrazione siano composti o coinvolgano giovani under 35, incentivando la loro partecipazione attiva nella progettazione e realizzazione dei progetti. Il premio intende infatti portare alla luce e dare visibilità a esperienze significative di partecipazione giovanile.
Le organizzazioni vincitrici riceveranno un contributo di 10mila euro ciascuna e saranno premiate nel corso di un evento nazionale che si terrà nel mese di dicembre 2025.
Le candidature sono aperte fino al 14 settembre 2025 sul sito ufficiale www.genp.it, dove sono disponibili il regolamento completo e il modulo di partecipazione.
A novembre verrà annunciata la shortlist delle 10 organizzazioni finaliste e, tra queste, una giuria composta da esperti del settore e rappresentanti di Acri selezionerà le 3 organizzazioni vincitrici.
I componenti della giuria:
Ferruccio de Bortoli, giornalista
Lucrezia Ferrara, Young Advisory Board Fondazione Compagnia di San Paolo
Luca Gori, presidente Commissione Innovazione sociale di Acri
Clara Morelli, autrice Will Media
Vanessa Pallucchi, portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore
Tommaso Salaroli, cofondatore e CEO di Scomodo
Michele Sciscioli, capo Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale
Media partner dell’iniziativa sono Vita e Will, mentre Percorsi di Secondo Welfare realizzerà e presenterà, in occasione dell’evento di premiazione, un’indagine sul tasso di under 35 nei Cda delle organizzazioni del Terzo settore.
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa
10 Giugno 2025
Assegnate 6 borse di studio per programmi di vita e di studio all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione Carisbo
Sono stati premiati, presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, i 6 studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura. I 6 studenti potranno vivere e studiare per un trimestre fino ad un anno scolastico all’estero, accolti in una famiglia e una scuola del luogo e assistiti dai volontari locali.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Fondazione Intercultura e Fondazione Carisbo che risale al 2020-2021 e, grazie ad essa, 62 studentesse e studenti delle scuole secondarie di II grado – a cui si aggiungono i 6 studenti premiati quest’anno – hanno finora potuto vivere un’esperienza autentica delle diversità e acquisire nuove competenze utili per la loro vita personale e professionale.
Alla cerimonia di premiazione è intervenuta Maila Quaglia, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Carisbo, insieme a Vincenzo Morlini, past Consigliere di Amministrazione di Intercultura, poi Direttore Esecutivo di Intercultura e poi Presidente internazionale di AFS, alle famiglie dei giovani ambasciatori nel mondo e ai volontari di Intercultura, che proprio in questi mesi si stanno occupando della formazione degli studenti in partenza per prepararli alla loro esperienza.
I vincitori sono:
Sara, iscritta al Liceo E. Fermi di Bologna e in partenza per un programma scolastico semestrale in Brasile;
Steven, iscritto al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Thailandia;
Geremia, iscritto all’IIS G. Bruno di Medicina e in partenza per un programma annuale in Lettonia;
Francesca, iscritta all’IIS Montessori-Da Vinci di Porretta Terme e in partenza per un programma annuale in Perù;
Sabrina, iscritta al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma annuale in Honduras;
Matteo, iscritto al Liceo L. Bassi di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Messico.
Emozionati e felici per il traguardo raggiunto, alcuni ragazzi hanno così commentato la vincita della borsa di studio.
Geremia: «Quando ho scoperto di aver vinto, ho sentito come un ritorno brusco al presente. Quella che fino a poco prima sembrava solo un’idea improbabile era diventata concreta. È stato uno shock di consapevolezza. Ero felice, ma allo stesso tempo ero offuscato da tante altre emozioni, compresa la paura iniziale. Marco Aurelioperò, affermava che “ciò che ostacola l’azione, la promuove”, come se fosse proprio l’attrito, a dare lo slancio. Così il timore, invece di essere un intralcio, è ciò che valorizza la scelta.»
Sabrina: «Ho deciso di accettare questa sfida perché volevo mettermi in gioco davvero. Sentivo il bisogno di uscire dalla mia routine e conoscere un altro modo di vivere. L’Honduras, con la sua cultura e la sua lingua completamente nuove per me, mi è sembrato il luogo perfetto per farlo. So che sarà difficile, ma credo che le sfide più grandi siano anche le più formative.» Con loro erano presenti anche due ex vincitrici del concorso Intercultura e della borsa di studio FormazionEuropa, Sara Bonora, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Brasile a.s. 2023-24 e Matilde Mazzanti, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Cile a.s. 2023-24.
Ricerca Ipsos: l’esperienza con Intercultura decisiva per la propria vita per il 68% degli ex partecipanti
Partire con Intercultura non è solo un soggiorno all’estero, ma un’esperienza che lascia il segno per tutta la vita. Un’indagine Ipsos su 958 ex studenti, oggi tra i 20 e i 64 anni, lo conferma. Il 68% riconosce un impatto decisivo sulla propria identità e attribuisce ai volontari un ruolo chiave nel proprio percorso di crescita personale. Vivere e studiare all’estero con Intercultura permette di sviluppare competenze trasversali, fondamentali sia nella vita personale che in quella professionale.
Il 58% ha scelto destinazioni non convenzionali tra cui l’Asia, l’America Latina e l’Africa sviluppando un atteggiamento di apertura alla diversità culturale e competenze linguistiche: tutti parlano almeno un’altra lingua oltre all’inglese. Le soft skills ne escono rafforzate: il 97% migliora le relazioni, l’89% diventa più autonomo e il 74% si sente pronto alle sfide del mondo di oggi.
Sul piano personale, chi ha vissuto l’esperienza Intercultura denota una grande attenzione e accettazione delle diversità e una coscienza sociale evoluta e sensibile a tematiche di equità. E infine, il 65% si dichiara felice della propria vita, un aspetto che deriva dalla maggiore consapevolezza delle proprie risorse e da una marcata adattabilità di fronte ai cambiamenti. Intercultura non è solo un viaggio, ma un investimento nel futuro di sé stessi e del mondo intero.
Persone
Al via il canale di cofinanziamento del Fondo per la Repubblica Digitale
26 Maggio 2025
L’iniziativa
Annunciata dall’Impresa socialeFondo per la Repubblica Digitalel’attivazione di un canale di cofinanziamento da 5 milioni di euro, destinato a sostenere progetti ed iniziative congiunte orientate allo sviluppo delle competenze digitali e all’inclusione sociale, economica e lavorativa dei cittadini.
L’iniziativa, parte del Piano Strategico 2025–2026 approvato dal Comitato di Indirizzo Strategico del Fondo per la Repubblica Digitale, rappresenta uno strumento innovativo per attivare collaborazioni strategiche tra enti pubblici, privati e del Terzo Settore, con l’obiettivo di amplificare l’impatto delle azioni formative sul territorio.
Il canale di cofinanziamento, che mira ad attrarre risorse supplementari coerenti con le finalità del Fondo per la Repubblica Digitale, vuole inoltre favorire un confronto positivo con le esperienze di altri soggetti, portando avanti collaborazioni strategiche per arricchire reciprocamente la conoscenza, le pratiche e le esperienze sui temi relativi alla formazione e all’inclusione digitale. Questo approccio permette di amplificare l’impatto delle iniziative sostenute e di rafforzare la consapevolezza sul valore dell’investimento e della collaborazione per promuovere la formazione digitale e il reinserimento sociale delle categorie più fragili. Oltre a generare un effetto leva sulle risorse economiche messe in campo dal Fondo per la Repubblica Digitale e dagli interlocutori coinvolti, l’apertura del canale di cofinanziamento mira anche a sperimentare forme di innovazione, sia negli ambiti di intervento sia nelle modalità operative o metodologiche scelte.
Modalità di partecipazione
Il canale di cofinanziamento è aperto a soggetti pubblici e privati, con o senza scopo di lucro. Le iniziative e le progettualità promosse dovranno focalizzarsi su tematiche di interesse condiviso, attraverso tre modalità operative:
bandi pubblici elaborati e promossi congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori in funzione di enti erogatori;
progetti proposti direttamente da enti del Terzo Settore e sostenuti, almeno al 50%, da risorse interne e/o esterne provenienti da uno o più cofinanziatori;
iniziative elaborate e promosse congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori per la realizzazione di opportunità rivolte alla collettività in linea con la mission del Fondo per la Repubblica Digitale.
Il processo di selezione si articola in due momenti: una prima fase, in cui i soggetti interessati presentano la propria idea progettuale e una seconda fase, riservata esclusivamente alle idee ritenute idonee, in cui si procederà con la progettazione esecutiva. I criteri di selezione includono: coerenza con la missione del Fondo, originalità della proposta, assenza di contenuti già sottoposti o respinti, e assenza di interventi per l’acquisto e la costruzione di infrastrutture o esclusivamente finalizzate alla ricerca.
Le proposte potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili.
Risorse disponibili
Il Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale ha stanziato in totale 5 milioni di euro.
Fondazione, Comune e Chiesa di Bologna insieme per il progetto Bologna Serena per gli anziani
19 Maggio 2025
Investimento complessivo da 9 milioni di euro in tre anni per un progetto sulla qualità della vita delle persone over 65. Villa Serena come punto di riferimento per persone anziane
A Bologna la popolazione over 65, conta circa 96.000 persone, sono il 25% della popolazione. Saranno oltre 100 mila tra dieci anni e 109 mila tra venti. Di questi, quasi 55.000 hanno più di 75 anni e 36.000 superano gli 80 anni, mentre i centenari si avvicinano alle 250 unità. I livelli di autosufficienza non dipendono solo dall’età, ma diminuiscono con l’invecchiamento. Dall’indagine sulla qualità della vita realizzata dal Comune di Bologna sappiamo che oggi le persone che dichiarano di prendersi cura di un anziano sopra i 75 anni sono stimate in 17 mila. Il 33% degli over 65 a Bologna oggi abita da solo, percentuale che sale al 50% per gli over 80.
Da questi dati e da questa tendenza all’invecchiamento della popolazione e quindi dell’aspettativa di vita in città, parte il progettoBologna Serena per gli anziani.
Bologna Serena per gli anziani è il nuovo progetto con il quale Fondazione Carisbo, Comune e Chiesa di Bologna collaboreranno nei prossimi tre anni, a partire dal 2025, nel realizzare servizi di supporto, assistenza e inclusione sociale dedicati alla popolazione anziana e ai caregiver, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli over 65.
Bologna Serena per gli anziani ha gli obiettivi di:
innovare e rafforzare le risposte del sistema dei servizi mirati a rispondere ai bisogni della terza età;
sperimentare nuove risposte al cambiamento dei bisogni espressi dalla popolazione anziana alla luce delle mutazioni sociali e demografiche;
aggregare istituzioni, soggetti del terzo settore e comunità nel progettare e realizzare insieme un nuovo welfare per gli anziani.
Questi obiettivi saranno realizzati lungo tre assi strategici:
il domicilio come prospettiva prioritaria per il benessere dell’anziano;
la valorizzazione del ruolo del caregiver familiare e delle assistenti familiari;
la risposta a chi non entra nelle strutture residenziali sociosanitarie.
La convenzionetra gli enti sarà approvata nella prossima Giunta e prevede un investimento da parte della Fondazione Carisbo, che partecipa alla redazione delle linee guida e alle azioni, allo sviluppo, monitoraggio e valutazione del progetto, pari a 4,25 milioni di euro nell’arco di un triennio (di cui 1,25 milioni nel 2025, 1,5 milioni per il 2026 e 1,5 per il 2027).
Il Comune attuerà il progetto secondo le linee guida concordate, cofinanziandolo con ulteriori interventi nell’ambito delle risorse del proprio bilancio, per un valore di altri 4,5 milioni di euro nel triennio 2025/2027.
Questi fondi, pari a 9 milioni di euro in 3 anni, saranno destinati alle attività previste e gli enti collaboreranno nella gestione e il coordinamento delle azioni in collaborazione con gli enti e i soggetti del territorio garantendo la partecipazione della rete socio-sanitaria, in particolare Ausl di Bologna e Asp Città di Bologna, mentre la Chiesa di Bologna si impegna a collaborare al monitoraggio del progetto in sinergia con i propri servizi di ascolto territoriale.
Questo budget sarà suddiviso nel triennio su varie linee progettuali che riguardano:
interventi per i caregiver;
costruire una comunità dementia friendly;
potenziamento di telecontrollo, teleassistenza, telecompagnia;
servizi sociosanitari aperti;
promozione dell’invecchiamento in salute;
la creazione di un luogo e un team di riferimento in città sulle politiche per gli anziani.
A Villa Serena un punto di riferimento sulle politiche per le persone anziane
Sarà Villa Serena il punto di riferimento dove realizzare un luogo fisico in città per le famiglie, i cittadini, le associazioni e la comunità professionale sulle politiche per gli anziani. Lo spazio potrà essere allestito con mostre a tema, materiale informativo sulle opportunità esistenti, punti di informazione e orientamento per gli anziani sui temi della salute e dei servizi, uffici da dedicare all’organizzazione di eventi, gite o vacanze, locali e spazi aperti per lo svolgimento di attività di socializzazione, culturali e sportive.
Sarà sede di un team dedicato all’analisi del fenomeno dell’invecchiamento demografico e alla creazione di progettazioni innovative a partire dalla raccolta di dati affidabili e comparabili per monitorare i progressi delle azioni messe in campo e per la definizione delle politiche in questo ambito. Le nuove informazioni raccolte sui caregiver potranno offrire una maggior conoscenza delle conseguenze dell’assistenza informale sullo stress di chi si prende cura dei propri familiari, sulle diseguaglianze di genere ad esse connesse, sull’effettiva capacità di accesso ai servizi per le long term care, sulle diseguaglianze territoriali e servire alla produzione di conoscenze da mettere a disposizione della città per costruire il futuro welfare per gli anziani a Bologna.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo entra a far parte del Consorzio BI-REX di Bologna
23 Aprile 2025
Fondazione Carisbo annuncia la sua adesione al Consorzio BI-REX Big Data Innovation & Research Excellence, Competence Center nazionale e soggetto attuatore del Pnrr ad alta specializzazione sui Big Data, Industria 4.0 e Transizione 5.0.
La convenzione siglata, della durata di 3 anni e rinnovabile, darà avvio a forme di collaborazione sinergica, particolarmente focalizzate su iniziative per lo sviluppo economico del territorio, tramite la promozione di attività nell’ambito di Industria 4.0 di ricerca applicata, l’attivazione di progetti di innovazione e supporto all’imprenditorialità, nonché la messa a punto di percorsi di incubazione, accelerazione, orientamento e formazione.
Fondazione Carisbo e Consorzio BI-REX saranno così impegnate nella partecipazione congiunta a bandi europei, nazionali, regionali per la realizzazione di progetti di ricerca e formazione, attivando programmi di incubazione e accelerazione d’impresa, sostenendo la partecipazione delle rispettive startup a iniziative di networking e favorendone l’accesso, tramite tariffe agevolate, agli spazi di coworking nelle rispettive strutture.
Fondazione Carisbo è una fondazione di origine bancaria che persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo del territorio metropolitano di Bologna. Con il progetto BIGBO – Boost Innovation Garage, polo dedicato ai talenti, all’innovazione e alla trasformazione digitale, la Fondazione contribuisce nel diffondere una cultura imprenditoriale innovativa, generando un impatto tangibile e creando nuove opportunità di lavoro. BIGBO offre spazi di lavoro flessibili, multifunzionali e organizza tavole rotonde ed eventi incentrati su innovazione e tecnologia, programmi di accelerazione, attività di collegamento tra aziende consolidate e startup.
Il Competence Center BI-REX, con sede a Bologna, si configura come Public Private Partnership che raccoglie 64 player tra Università, Centri di Ricerca e Imprese di eccellenza, con l’obiettivo di supportare le aziende nei processi di innovazione, trasformazione digitale e sostenibilità, favorendo l’adozione delle tecnologie Industria 4.0 e 5.0 e il trasferimento tecnologico attraverso una vasta serie di servizi. Principale valore aggiunto di BI-REX è rappresentato dalla Linea Pilota, fabbrica digitale interconnessa completamente a disposizione delle imprese, in cui le tecnologie 4.0 and 5.0 sono integrate con quelle tradizionali.
Persone
Pubblicato il bando “Dritti al Punto” del Fondo per la Repubblica Digitale
22 Aprile 2025
Il contesto italiano
Lo sviluppo delle competenze digitali è uno degli obiettivi strategici dell’Unione europea, che mira a dotare almeno l’80% dei cittadini tra i 16 e i 74 anni di competenze digitali di base entro il 2030. A guidare questo processo è il quadro europeoDigComp 2.2, che individua cinque aree chiave – dalla sicurezza informatica, alla creazione di contenuti – ritenute essenziali per una piena partecipazione alla vita sociale e professionale. L’Italia, tuttavia, registra un significativo ritardo rispetto alla media UE: nel 2023 solo il 46% degli adulti possedeva competenze digitali almeno di base.
Il quadro è aggravato da divari generazionali e territoriali: tra i giovani (16-24 anni) la quota sale al 59%, mentre tra gli over 65 crolla al 19%, con le regioni del Sud ampiamente sotto la media UE (34%). Per colmare il ritardo, il PNRR ha attivato la misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, con l’obiettivo di formare 2 milioni di cittadini entro il 2026 attraverso 3000 Punti Digitale Facile. Sebbene la rete dei punti sia stata attivata, a marzo 2025, sono stati raggiunti circa 760 mila cittadini, pari al 38% dell’obiettivo, con risultati disomogenei tra le diverse regioni.
Bando Dritti al Punto
Il bando intende sostenere progetti di formazione all’interno dei Punti Digitale Facile, integrando le attività già pianificate e realizzate nell’ambito della misura M1C1 1.7.2 “Rete dei servizi di facilitazione digitale” del PNRR, al fine di potenziarne l’offerta formativa.
In particolare, si intende selezionare progetti formativi rivolti a tutti i cittadini, incentrati sui temi individuati dal quadro europeo DigComp 2.2, come l’alfabetizzazione su informazione e dati, ovvero la capacità di analizzare criticamente fonti e contenuti online e distinguere le informazioni affidabili dalle fake news; la sicurezza informatica, intesa come consapevolezza dei rischi digitali e capacità di proteggere dispositivi e dati personali; la creazione di contenuti digitali, anche con il supporto dell’Intelligenza Artificiale, promuovendo un uso consapevole e responsabile degli strumenti digitali e una riflessione sulle implicazioni etiche, sociali e legali dell’IA; infine, la comunicazione e collaborazione attraverso le tecnologie digitali, per incentivare l’uso attivo dei servizi digitali pubblici e privati (come l’uso di app quali Io e IT-Wallet, o servizi come Identità digitale, Domicilio digitale e Fascicolo sanitario elettronico), sviluppando strategie comunicative efficaci e inclusive nei diversi ambienti digitali.
Chi può partecipare
Le proposte possono essere presentate da Soggetti attuatori o Soggetti sub-attuatori della misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, che si occupino direttamente o indirettamente – per tramite di Soggetti realizzatori – della gestione di almeno un Punto Digitale Facile, o ancora da Soggetti realizzatori della misura, intesi come enti privati che abbiano sottoscritto un’apposita convenzione/contratto con un Soggetto attuatore/sub-attuatore per la co-gestione e co-progettazione delle attività presso uno o più Punti Digitale Facile.
Le proposte progettuali, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma Re@dy, entro le ore 11 del30 maggio 2025.
Composizione della lista congiunta di candidati al Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025/2026/2027 di Intesa Sanpaolo S.p.A.
28 Marzo 2025
Le Fondazioni aderenti al patto parasociale di consultazione e voto sottoscritto l’11 novembre 2024 in relazione all’Assemblea di Intesa Sanpaolo convocata per il 29 aprile 2025, anche sulla base degli orientamenti manifestati dal Consiglio di Amministrazione uscente della Banca per la composizione della lista dei candidati alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025−2027 e con l’intento di assicurare:
la composizione quantitativamente ottimale, avuto riguardo alla complessità organizzativa, di operatività e di governance della Banca e alle valutazioni espresse sulle dinamiche di funzionamento dell’Organo collegiale;
la continuità di azione ed il mantenimento del patrimonio informativo e di esperienze acquisito nel corso dei precedenti mandati;
un riscontro concreto alle esigenze di continuare a esprimere scelte di elevata qualità, diversità, complementarità e di integrare nuove competenze strategiche, professionalità e personalità, al fine di dare continuità alle capacità di approfondimento e di dibattito in tutte le complesse materie di competenza del Consiglio e del Comitato per il Controllo sulla Gestione, e permettere un’adeguata costituzione e funzionalità dei Comitati endo−consiliari;
hanno depositato in data 27 marzo 2025 la seguente lista di 17 candidati così articolata:
SEZIONE 1
GIAN MARIA GROS-PIETRO
PAOLA TAGLIAVINI
CARLO MESSINA
MARIANGELA ZAPPIA
FRANCO CERUTI
PAOLO MARIA VITTORIO GRANDI
LUCIANO NEBBIA
LIANA LOGIURATO
PIETRO PREVITALI
MARIA ALESSANDRA STEFANELLI
BRUNO MARIA PARIGI
DONATELLA BUSSO
SILVIA MERLO
PAOLO MESSA
SEZIONE 2
FABRIZIO MOSCA
MARIELLA TAGLIABUE
MAURA CAMPRA
Nel medesimo contesto, le Fondazioni hanno proposto (i) di determinare in 19 il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da nominare, (ii) di riconfermare il Prof. Gian Maria Gros−Pietro quale Presidente del Consiglio di Amministrazione e (iii) di nominare la Prof.a Paola Tagliavini quale Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione; nonché (iv) di indicare il Dott. Carlo Messina come profilo ideale per la posizione di Consigliere Delegato e CEO, nell’ambito della lista presentata, ferme restando le piene prerogative proprie del Consiglio di Amministrazione che sarà nominato, in ragione dei poteri definiti dallo Statuto sociale.
Alla luce dei risultati conseguiti nell’ultimo decennio dalla Banca, che hanno posto Intesa Sanpaolo in una posizione di vertice assoluto tra le banche europee, sia per l’affidabilità sia per il sostegno allo sviluppo del Paese, i Presidenti delle Fondazioni, nella loro connaturata rappresentanza di azionisti istituzionali di lungo termine, esprimono vivo apprezzamento per la visione e la gestione altamente efficace da parte del CEO e conseguentemente auspicano che il Dr. Carlo Messina possa garantire il suo ruolo di leadership nella Banca anche per i successivi mandati.
Infine, le Fondazioni hanno proposto, in linea con quanto evidenziato dal Consiglio uscente, la conferma degli emolumenti per i consiglieri che non siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione e l’incremento del compenso fisso specifico per i consiglieri che siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione nonché del compenso additivo del Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione.
Sviluppo del territorio
Aperto il bando Fairplay (terza sessione erogativa 2025)
28 Marzo 2025
Per l’area Sviluppo del territorio (settore Educazione, istruzione e formazione) e la missione “Formazione del capitale umano”, con specifico riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile SDG n° 4 “Istruzione di qualità” e SDG n° 9 “Imprese, innovazione e infrastrutture”, il bando Fairplay accessibile fino al 5 maggio rende disponibili risorse per 150.000 euro allo scopo di:
promuovere l’idea di sport inclusivo, aperto a tutti, capace di incidere positivamente sulla coesione sociale della comunità territoriale;
incentivare la rigenerazione di spazi in un’ottica di condivisione e cura del bene comune;
favorire la diffusione di valori educativi e corretti stili di vita.
Acri lancia il Premio GenP – Giovani che partecipano
13 Giugno 2025
Aperte fino al 14 settembre le candidature al premio per le organizzazioni del Terzo settore che incentivano la partecipazione giovanile
Non è vero che i giovani non partecipano e non si impegnano a migliorare il Paese. Lo fanno, ma non sempre all’interno delle organizzazioni tradizionali del Terzo settore. Sempre più spesso scelgono forme di impegno fluide, informali, legate a cause specifiche – come l’ambiente, i diritti civili e la giustizia sociale – e lontane da strutture composte e guidate prevalentemente da persone di generazioni passate. In questo scenario, molte realtà del Terzo settore stanno cercando nuove strade per coinvolgere le nuove generazioni anche all’interno dei propri processi decisionali.
In questo scenario nasce “GenP – Giovani che partecipano”, un premio promosso da Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria, dedicato alle organizzazioni del Terzo settore composte da giovani che valorizzino il protagonismo giovanile. Il premio si rivolge a realtà i cui organi di amministrazione siano composti o coinvolgano giovani under 35, incentivando la loro partecipazione attiva nella progettazione e realizzazione dei progetti. Il premio intende infatti portare alla luce e dare visibilità a esperienze significative di partecipazione giovanile.
Le organizzazioni vincitrici riceveranno un contributo di 10mila euro ciascuna e saranno premiate nel corso di un evento nazionale che si terrà nel mese di dicembre 2025.
Le candidature sono aperte fino al 14 settembre 2025 sul sito ufficiale www.genp.it, dove sono disponibili il regolamento completo e il modulo di partecipazione.
A novembre verrà annunciata la shortlist delle 10 organizzazioni finaliste e, tra queste, una giuria composta da esperti del settore e rappresentanti di Acri selezionerà le 3 organizzazioni vincitrici.
I componenti della giuria:
Ferruccio de Bortoli, giornalista
Lucrezia Ferrara, Young Advisory Board Fondazione Compagnia di San Paolo
Luca Gori, presidente Commissione Innovazione sociale di Acri
Clara Morelli, autrice Will Media
Vanessa Pallucchi, portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore
Tommaso Salaroli, cofondatore e CEO di Scomodo
Michele Sciscioli, capo Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale
Media partner dell’iniziativa sono Vita e Will, mentre Percorsi di Secondo Welfare realizzerà e presenterà, in occasione dell’evento di premiazione, un’indagine sul tasso di under 35 nei Cda delle organizzazioni del Terzo settore.
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa
10 Giugno 2025
Assegnate 6 borse di studio per programmi di vita e di studio all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione Carisbo
Sono stati premiati, presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, i 6 studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura. I 6 studenti potranno vivere e studiare per un trimestre fino ad un anno scolastico all’estero, accolti in una famiglia e una scuola del luogo e assistiti dai volontari locali.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Fondazione Intercultura e Fondazione Carisbo che risale al 2020-2021 e, grazie ad essa, 62 studentesse e studenti delle scuole secondarie di II grado – a cui si aggiungono i 6 studenti premiati quest’anno – hanno finora potuto vivere un’esperienza autentica delle diversità e acquisire nuove competenze utili per la loro vita personale e professionale.
Alla cerimonia di premiazione è intervenuta Maila Quaglia, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Carisbo, insieme a Vincenzo Morlini, past Consigliere di Amministrazione di Intercultura, poi Direttore Esecutivo di Intercultura e poi Presidente internazionale di AFS, alle famiglie dei giovani ambasciatori nel mondo e ai volontari di Intercultura, che proprio in questi mesi si stanno occupando della formazione degli studenti in partenza per prepararli alla loro esperienza.
I vincitori sono:
Sara, iscritta al Liceo E. Fermi di Bologna e in partenza per un programma scolastico semestrale in Brasile;
Steven, iscritto al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Thailandia;
Geremia, iscritto all’IIS G. Bruno di Medicina e in partenza per un programma annuale in Lettonia;
Francesca, iscritta all’IIS Montessori-Da Vinci di Porretta Terme e in partenza per un programma annuale in Perù;
Sabrina, iscritta al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma annuale in Honduras;
Matteo, iscritto al Liceo L. Bassi di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Messico.
Emozionati e felici per il traguardo raggiunto, alcuni ragazzi hanno così commentato la vincita della borsa di studio.
Geremia: «Quando ho scoperto di aver vinto, ho sentito come un ritorno brusco al presente. Quella che fino a poco prima sembrava solo un’idea improbabile era diventata concreta. È stato uno shock di consapevolezza. Ero felice, ma allo stesso tempo ero offuscato da tante altre emozioni, compresa la paura iniziale. Marco Aurelioperò, affermava che “ciò che ostacola l’azione, la promuove”, come se fosse proprio l’attrito, a dare lo slancio. Così il timore, invece di essere un intralcio, è ciò che valorizza la scelta.»
Sabrina: «Ho deciso di accettare questa sfida perché volevo mettermi in gioco davvero. Sentivo il bisogno di uscire dalla mia routine e conoscere un altro modo di vivere. L’Honduras, con la sua cultura e la sua lingua completamente nuove per me, mi è sembrato il luogo perfetto per farlo. So che sarà difficile, ma credo che le sfide più grandi siano anche le più formative.» Con loro erano presenti anche due ex vincitrici del concorso Intercultura e della borsa di studio FormazionEuropa, Sara Bonora, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Brasile a.s. 2023-24 e Matilde Mazzanti, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Cile a.s. 2023-24.
Ricerca Ipsos: l’esperienza con Intercultura decisiva per la propria vita per il 68% degli ex partecipanti
Partire con Intercultura non è solo un soggiorno all’estero, ma un’esperienza che lascia il segno per tutta la vita. Un’indagine Ipsos su 958 ex studenti, oggi tra i 20 e i 64 anni, lo conferma. Il 68% riconosce un impatto decisivo sulla propria identità e attribuisce ai volontari un ruolo chiave nel proprio percorso di crescita personale. Vivere e studiare all’estero con Intercultura permette di sviluppare competenze trasversali, fondamentali sia nella vita personale che in quella professionale.
Il 58% ha scelto destinazioni non convenzionali tra cui l’Asia, l’America Latina e l’Africa sviluppando un atteggiamento di apertura alla diversità culturale e competenze linguistiche: tutti parlano almeno un’altra lingua oltre all’inglese. Le soft skills ne escono rafforzate: il 97% migliora le relazioni, l’89% diventa più autonomo e il 74% si sente pronto alle sfide del mondo di oggi.
Sul piano personale, chi ha vissuto l’esperienza Intercultura denota una grande attenzione e accettazione delle diversità e una coscienza sociale evoluta e sensibile a tematiche di equità. E infine, il 65% si dichiara felice della propria vita, un aspetto che deriva dalla maggiore consapevolezza delle proprie risorse e da una marcata adattabilità di fronte ai cambiamenti. Intercultura non è solo un viaggio, ma un investimento nel futuro di sé stessi e del mondo intero.
Persone
Al via il canale di cofinanziamento del Fondo per la Repubblica Digitale
26 Maggio 2025
L’iniziativa
Annunciata dall’Impresa socialeFondo per la Repubblica Digitalel’attivazione di un canale di cofinanziamento da 5 milioni di euro, destinato a sostenere progetti ed iniziative congiunte orientate allo sviluppo delle competenze digitali e all’inclusione sociale, economica e lavorativa dei cittadini.
L’iniziativa, parte del Piano Strategico 2025–2026 approvato dal Comitato di Indirizzo Strategico del Fondo per la Repubblica Digitale, rappresenta uno strumento innovativo per attivare collaborazioni strategiche tra enti pubblici, privati e del Terzo Settore, con l’obiettivo di amplificare l’impatto delle azioni formative sul territorio.
Il canale di cofinanziamento, che mira ad attrarre risorse supplementari coerenti con le finalità del Fondo per la Repubblica Digitale, vuole inoltre favorire un confronto positivo con le esperienze di altri soggetti, portando avanti collaborazioni strategiche per arricchire reciprocamente la conoscenza, le pratiche e le esperienze sui temi relativi alla formazione e all’inclusione digitale. Questo approccio permette di amplificare l’impatto delle iniziative sostenute e di rafforzare la consapevolezza sul valore dell’investimento e della collaborazione per promuovere la formazione digitale e il reinserimento sociale delle categorie più fragili. Oltre a generare un effetto leva sulle risorse economiche messe in campo dal Fondo per la Repubblica Digitale e dagli interlocutori coinvolti, l’apertura del canale di cofinanziamento mira anche a sperimentare forme di innovazione, sia negli ambiti di intervento sia nelle modalità operative o metodologiche scelte.
Modalità di partecipazione
Il canale di cofinanziamento è aperto a soggetti pubblici e privati, con o senza scopo di lucro. Le iniziative e le progettualità promosse dovranno focalizzarsi su tematiche di interesse condiviso, attraverso tre modalità operative:
bandi pubblici elaborati e promossi congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori in funzione di enti erogatori;
progetti proposti direttamente da enti del Terzo Settore e sostenuti, almeno al 50%, da risorse interne e/o esterne provenienti da uno o più cofinanziatori;
iniziative elaborate e promosse congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori per la realizzazione di opportunità rivolte alla collettività in linea con la mission del Fondo per la Repubblica Digitale.
Il processo di selezione si articola in due momenti: una prima fase, in cui i soggetti interessati presentano la propria idea progettuale e una seconda fase, riservata esclusivamente alle idee ritenute idonee, in cui si procederà con la progettazione esecutiva. I criteri di selezione includono: coerenza con la missione del Fondo, originalità della proposta, assenza di contenuti già sottoposti o respinti, e assenza di interventi per l’acquisto e la costruzione di infrastrutture o esclusivamente finalizzate alla ricerca.
Le proposte potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili.
Risorse disponibili
Il Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale ha stanziato in totale 5 milioni di euro.
Fondazione, Comune e Chiesa di Bologna insieme per il progetto Bologna Serena per gli anziani
19 Maggio 2025
Investimento complessivo da 9 milioni di euro in tre anni per un progetto sulla qualità della vita delle persone over 65. Villa Serena come punto di riferimento per persone anziane
A Bologna la popolazione over 65, conta circa 96.000 persone, sono il 25% della popolazione. Saranno oltre 100 mila tra dieci anni e 109 mila tra venti. Di questi, quasi 55.000 hanno più di 75 anni e 36.000 superano gli 80 anni, mentre i centenari si avvicinano alle 250 unità. I livelli di autosufficienza non dipendono solo dall’età, ma diminuiscono con l’invecchiamento. Dall’indagine sulla qualità della vita realizzata dal Comune di Bologna sappiamo che oggi le persone che dichiarano di prendersi cura di un anziano sopra i 75 anni sono stimate in 17 mila. Il 33% degli over 65 a Bologna oggi abita da solo, percentuale che sale al 50% per gli over 80.
Da questi dati e da questa tendenza all’invecchiamento della popolazione e quindi dell’aspettativa di vita in città, parte il progettoBologna Serena per gli anziani.
Bologna Serena per gli anziani è il nuovo progetto con il quale Fondazione Carisbo, Comune e Chiesa di Bologna collaboreranno nei prossimi tre anni, a partire dal 2025, nel realizzare servizi di supporto, assistenza e inclusione sociale dedicati alla popolazione anziana e ai caregiver, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli over 65.
Bologna Serena per gli anziani ha gli obiettivi di:
innovare e rafforzare le risposte del sistema dei servizi mirati a rispondere ai bisogni della terza età;
sperimentare nuove risposte al cambiamento dei bisogni espressi dalla popolazione anziana alla luce delle mutazioni sociali e demografiche;
aggregare istituzioni, soggetti del terzo settore e comunità nel progettare e realizzare insieme un nuovo welfare per gli anziani.
Questi obiettivi saranno realizzati lungo tre assi strategici:
il domicilio come prospettiva prioritaria per il benessere dell’anziano;
la valorizzazione del ruolo del caregiver familiare e delle assistenti familiari;
la risposta a chi non entra nelle strutture residenziali sociosanitarie.
La convenzionetra gli enti sarà approvata nella prossima Giunta e prevede un investimento da parte della Fondazione Carisbo, che partecipa alla redazione delle linee guida e alle azioni, allo sviluppo, monitoraggio e valutazione del progetto, pari a 4,25 milioni di euro nell’arco di un triennio (di cui 1,25 milioni nel 2025, 1,5 milioni per il 2026 e 1,5 per il 2027).
Il Comune attuerà il progetto secondo le linee guida concordate, cofinanziandolo con ulteriori interventi nell’ambito delle risorse del proprio bilancio, per un valore di altri 4,5 milioni di euro nel triennio 2025/2027.
Questi fondi, pari a 9 milioni di euro in 3 anni, saranno destinati alle attività previste e gli enti collaboreranno nella gestione e il coordinamento delle azioni in collaborazione con gli enti e i soggetti del territorio garantendo la partecipazione della rete socio-sanitaria, in particolare Ausl di Bologna e Asp Città di Bologna, mentre la Chiesa di Bologna si impegna a collaborare al monitoraggio del progetto in sinergia con i propri servizi di ascolto territoriale.
Questo budget sarà suddiviso nel triennio su varie linee progettuali che riguardano:
interventi per i caregiver;
costruire una comunità dementia friendly;
potenziamento di telecontrollo, teleassistenza, telecompagnia;
servizi sociosanitari aperti;
promozione dell’invecchiamento in salute;
la creazione di un luogo e un team di riferimento in città sulle politiche per gli anziani.
A Villa Serena un punto di riferimento sulle politiche per le persone anziane
Sarà Villa Serena il punto di riferimento dove realizzare un luogo fisico in città per le famiglie, i cittadini, le associazioni e la comunità professionale sulle politiche per gli anziani. Lo spazio potrà essere allestito con mostre a tema, materiale informativo sulle opportunità esistenti, punti di informazione e orientamento per gli anziani sui temi della salute e dei servizi, uffici da dedicare all’organizzazione di eventi, gite o vacanze, locali e spazi aperti per lo svolgimento di attività di socializzazione, culturali e sportive.
Sarà sede di un team dedicato all’analisi del fenomeno dell’invecchiamento demografico e alla creazione di progettazioni innovative a partire dalla raccolta di dati affidabili e comparabili per monitorare i progressi delle azioni messe in campo e per la definizione delle politiche in questo ambito. Le nuove informazioni raccolte sui caregiver potranno offrire una maggior conoscenza delle conseguenze dell’assistenza informale sullo stress di chi si prende cura dei propri familiari, sulle diseguaglianze di genere ad esse connesse, sull’effettiva capacità di accesso ai servizi per le long term care, sulle diseguaglianze territoriali e servire alla produzione di conoscenze da mettere a disposizione della città per costruire il futuro welfare per gli anziani a Bologna.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo entra a far parte del Consorzio BI-REX di Bologna
23 Aprile 2025
Fondazione Carisbo annuncia la sua adesione al Consorzio BI-REX Big Data Innovation & Research Excellence, Competence Center nazionale e soggetto attuatore del Pnrr ad alta specializzazione sui Big Data, Industria 4.0 e Transizione 5.0.
La convenzione siglata, della durata di 3 anni e rinnovabile, darà avvio a forme di collaborazione sinergica, particolarmente focalizzate su iniziative per lo sviluppo economico del territorio, tramite la promozione di attività nell’ambito di Industria 4.0 di ricerca applicata, l’attivazione di progetti di innovazione e supporto all’imprenditorialità, nonché la messa a punto di percorsi di incubazione, accelerazione, orientamento e formazione.
Fondazione Carisbo e Consorzio BI-REX saranno così impegnate nella partecipazione congiunta a bandi europei, nazionali, regionali per la realizzazione di progetti di ricerca e formazione, attivando programmi di incubazione e accelerazione d’impresa, sostenendo la partecipazione delle rispettive startup a iniziative di networking e favorendone l’accesso, tramite tariffe agevolate, agli spazi di coworking nelle rispettive strutture.
Fondazione Carisbo è una fondazione di origine bancaria che persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo del territorio metropolitano di Bologna. Con il progetto BIGBO – Boost Innovation Garage, polo dedicato ai talenti, all’innovazione e alla trasformazione digitale, la Fondazione contribuisce nel diffondere una cultura imprenditoriale innovativa, generando un impatto tangibile e creando nuove opportunità di lavoro. BIGBO offre spazi di lavoro flessibili, multifunzionali e organizza tavole rotonde ed eventi incentrati su innovazione e tecnologia, programmi di accelerazione, attività di collegamento tra aziende consolidate e startup.
Il Competence Center BI-REX, con sede a Bologna, si configura come Public Private Partnership che raccoglie 64 player tra Università, Centri di Ricerca e Imprese di eccellenza, con l’obiettivo di supportare le aziende nei processi di innovazione, trasformazione digitale e sostenibilità, favorendo l’adozione delle tecnologie Industria 4.0 e 5.0 e il trasferimento tecnologico attraverso una vasta serie di servizi. Principale valore aggiunto di BI-REX è rappresentato dalla Linea Pilota, fabbrica digitale interconnessa completamente a disposizione delle imprese, in cui le tecnologie 4.0 and 5.0 sono integrate con quelle tradizionali.
Persone
Pubblicato il bando “Dritti al Punto” del Fondo per la Repubblica Digitale
22 Aprile 2025
Il contesto italiano
Lo sviluppo delle competenze digitali è uno degli obiettivi strategici dell’Unione europea, che mira a dotare almeno l’80% dei cittadini tra i 16 e i 74 anni di competenze digitali di base entro il 2030. A guidare questo processo è il quadro europeoDigComp 2.2, che individua cinque aree chiave – dalla sicurezza informatica, alla creazione di contenuti – ritenute essenziali per una piena partecipazione alla vita sociale e professionale. L’Italia, tuttavia, registra un significativo ritardo rispetto alla media UE: nel 2023 solo il 46% degli adulti possedeva competenze digitali almeno di base.
Il quadro è aggravato da divari generazionali e territoriali: tra i giovani (16-24 anni) la quota sale al 59%, mentre tra gli over 65 crolla al 19%, con le regioni del Sud ampiamente sotto la media UE (34%). Per colmare il ritardo, il PNRR ha attivato la misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, con l’obiettivo di formare 2 milioni di cittadini entro il 2026 attraverso 3000 Punti Digitale Facile. Sebbene la rete dei punti sia stata attivata, a marzo 2025, sono stati raggiunti circa 760 mila cittadini, pari al 38% dell’obiettivo, con risultati disomogenei tra le diverse regioni.
Bando Dritti al Punto
Il bando intende sostenere progetti di formazione all’interno dei Punti Digitale Facile, integrando le attività già pianificate e realizzate nell’ambito della misura M1C1 1.7.2 “Rete dei servizi di facilitazione digitale” del PNRR, al fine di potenziarne l’offerta formativa.
In particolare, si intende selezionare progetti formativi rivolti a tutti i cittadini, incentrati sui temi individuati dal quadro europeo DigComp 2.2, come l’alfabetizzazione su informazione e dati, ovvero la capacità di analizzare criticamente fonti e contenuti online e distinguere le informazioni affidabili dalle fake news; la sicurezza informatica, intesa come consapevolezza dei rischi digitali e capacità di proteggere dispositivi e dati personali; la creazione di contenuti digitali, anche con il supporto dell’Intelligenza Artificiale, promuovendo un uso consapevole e responsabile degli strumenti digitali e una riflessione sulle implicazioni etiche, sociali e legali dell’IA; infine, la comunicazione e collaborazione attraverso le tecnologie digitali, per incentivare l’uso attivo dei servizi digitali pubblici e privati (come l’uso di app quali Io e IT-Wallet, o servizi come Identità digitale, Domicilio digitale e Fascicolo sanitario elettronico), sviluppando strategie comunicative efficaci e inclusive nei diversi ambienti digitali.
Chi può partecipare
Le proposte possono essere presentate da Soggetti attuatori o Soggetti sub-attuatori della misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, che si occupino direttamente o indirettamente – per tramite di Soggetti realizzatori – della gestione di almeno un Punto Digitale Facile, o ancora da Soggetti realizzatori della misura, intesi come enti privati che abbiano sottoscritto un’apposita convenzione/contratto con un Soggetto attuatore/sub-attuatore per la co-gestione e co-progettazione delle attività presso uno o più Punti Digitale Facile.
Le proposte progettuali, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma Re@dy, entro le ore 11 del30 maggio 2025.
Composizione della lista congiunta di candidati al Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025/2026/2027 di Intesa Sanpaolo S.p.A.
28 Marzo 2025
Le Fondazioni aderenti al patto parasociale di consultazione e voto sottoscritto l’11 novembre 2024 in relazione all’Assemblea di Intesa Sanpaolo convocata per il 29 aprile 2025, anche sulla base degli orientamenti manifestati dal Consiglio di Amministrazione uscente della Banca per la composizione della lista dei candidati alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025−2027 e con l’intento di assicurare:
la composizione quantitativamente ottimale, avuto riguardo alla complessità organizzativa, di operatività e di governance della Banca e alle valutazioni espresse sulle dinamiche di funzionamento dell’Organo collegiale;
la continuità di azione ed il mantenimento del patrimonio informativo e di esperienze acquisito nel corso dei precedenti mandati;
un riscontro concreto alle esigenze di continuare a esprimere scelte di elevata qualità, diversità, complementarità e di integrare nuove competenze strategiche, professionalità e personalità, al fine di dare continuità alle capacità di approfondimento e di dibattito in tutte le complesse materie di competenza del Consiglio e del Comitato per il Controllo sulla Gestione, e permettere un’adeguata costituzione e funzionalità dei Comitati endo−consiliari;
hanno depositato in data 27 marzo 2025 la seguente lista di 17 candidati così articolata:
SEZIONE 1
GIAN MARIA GROS-PIETRO
PAOLA TAGLIAVINI
CARLO MESSINA
MARIANGELA ZAPPIA
FRANCO CERUTI
PAOLO MARIA VITTORIO GRANDI
LUCIANO NEBBIA
LIANA LOGIURATO
PIETRO PREVITALI
MARIA ALESSANDRA STEFANELLI
BRUNO MARIA PARIGI
DONATELLA BUSSO
SILVIA MERLO
PAOLO MESSA
SEZIONE 2
FABRIZIO MOSCA
MARIELLA TAGLIABUE
MAURA CAMPRA
Nel medesimo contesto, le Fondazioni hanno proposto (i) di determinare in 19 il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da nominare, (ii) di riconfermare il Prof. Gian Maria Gros−Pietro quale Presidente del Consiglio di Amministrazione e (iii) di nominare la Prof.a Paola Tagliavini quale Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione; nonché (iv) di indicare il Dott. Carlo Messina come profilo ideale per la posizione di Consigliere Delegato e CEO, nell’ambito della lista presentata, ferme restando le piene prerogative proprie del Consiglio di Amministrazione che sarà nominato, in ragione dei poteri definiti dallo Statuto sociale.
Alla luce dei risultati conseguiti nell’ultimo decennio dalla Banca, che hanno posto Intesa Sanpaolo in una posizione di vertice assoluto tra le banche europee, sia per l’affidabilità sia per il sostegno allo sviluppo del Paese, i Presidenti delle Fondazioni, nella loro connaturata rappresentanza di azionisti istituzionali di lungo termine, esprimono vivo apprezzamento per la visione e la gestione altamente efficace da parte del CEO e conseguentemente auspicano che il Dr. Carlo Messina possa garantire il suo ruolo di leadership nella Banca anche per i successivi mandati.
Infine, le Fondazioni hanno proposto, in linea con quanto evidenziato dal Consiglio uscente, la conferma degli emolumenti per i consiglieri che non siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione e l’incremento del compenso fisso specifico per i consiglieri che siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione nonché del compenso additivo del Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione.
Sviluppo del territorio
Aperto il bando Fairplay (terza sessione erogativa 2025)
28 Marzo 2025
Per l’area Sviluppo del territorio (settore Educazione, istruzione e formazione) e la missione “Formazione del capitale umano”, con specifico riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile SDG n° 4 “Istruzione di qualità” e SDG n° 9 “Imprese, innovazione e infrastrutture”, il bando Fairplay accessibile fino al 5 maggio rende disponibili risorse per 150.000 euro allo scopo di:
promuovere l’idea di sport inclusivo, aperto a tutti, capace di incidere positivamente sulla coesione sociale della comunità territoriale;
incentivare la rigenerazione di spazi in un’ottica di condivisione e cura del bene comune;
favorire la diffusione di valori educativi e corretti stili di vita.
Acri lancia il Premio GenP – Giovani che partecipano
13 Giugno 2025
Aperte fino al 14 settembre le candidature al premio per le organizzazioni del Terzo settore che incentivano la partecipazione giovanile
Non è vero che i giovani non partecipano e non si impegnano a migliorare il Paese. Lo fanno, ma non sempre all’interno delle organizzazioni tradizionali del Terzo settore. Sempre più spesso scelgono forme di impegno fluide, informali, legate a cause specifiche – come l’ambiente, i diritti civili e la giustizia sociale – e lontane da strutture composte e guidate prevalentemente da persone di generazioni passate. In questo scenario, molte realtà del Terzo settore stanno cercando nuove strade per coinvolgere le nuove generazioni anche all’interno dei propri processi decisionali.
In questo scenario nasce “GenP – Giovani che partecipano”, un premio promosso da Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria, dedicato alle organizzazioni del Terzo settore composte da giovani che valorizzino il protagonismo giovanile. Il premio si rivolge a realtà i cui organi di amministrazione siano composti o coinvolgano giovani under 35, incentivando la loro partecipazione attiva nella progettazione e realizzazione dei progetti. Il premio intende infatti portare alla luce e dare visibilità a esperienze significative di partecipazione giovanile.
Le organizzazioni vincitrici riceveranno un contributo di 10mila euro ciascuna e saranno premiate nel corso di un evento nazionale che si terrà nel mese di dicembre 2025.
Le candidature sono aperte fino al 14 settembre 2025 sul sito ufficiale www.genp.it, dove sono disponibili il regolamento completo e il modulo di partecipazione.
A novembre verrà annunciata la shortlist delle 10 organizzazioni finaliste e, tra queste, una giuria composta da esperti del settore e rappresentanti di Acri selezionerà le 3 organizzazioni vincitrici.
I componenti della giuria:
Ferruccio de Bortoli, giornalista
Lucrezia Ferrara, Young Advisory Board Fondazione Compagnia di San Paolo
Luca Gori, presidente Commissione Innovazione sociale di Acri
Clara Morelli, autrice Will Media
Vanessa Pallucchi, portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore
Tommaso Salaroli, cofondatore e CEO di Scomodo
Michele Sciscioli, capo Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale
Media partner dell’iniziativa sono Vita e Will, mentre Percorsi di Secondo Welfare realizzerà e presenterà, in occasione dell’evento di premiazione, un’indagine sul tasso di under 35 nei Cda delle organizzazioni del Terzo settore.
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa
10 Giugno 2025
Assegnate 6 borse di studio per programmi di vita e di studio all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione Carisbo
Sono stati premiati, presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, i 6 studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura. I 6 studenti potranno vivere e studiare per un trimestre fino ad un anno scolastico all’estero, accolti in una famiglia e una scuola del luogo e assistiti dai volontari locali.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Fondazione Intercultura e Fondazione Carisbo che risale al 2020-2021 e, grazie ad essa, 62 studentesse e studenti delle scuole secondarie di II grado – a cui si aggiungono i 6 studenti premiati quest’anno – hanno finora potuto vivere un’esperienza autentica delle diversità e acquisire nuove competenze utili per la loro vita personale e professionale.
Alla cerimonia di premiazione è intervenuta Maila Quaglia, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Carisbo, insieme a Vincenzo Morlini, past Consigliere di Amministrazione di Intercultura, poi Direttore Esecutivo di Intercultura e poi Presidente internazionale di AFS, alle famiglie dei giovani ambasciatori nel mondo e ai volontari di Intercultura, che proprio in questi mesi si stanno occupando della formazione degli studenti in partenza per prepararli alla loro esperienza.
I vincitori sono:
Sara, iscritta al Liceo E. Fermi di Bologna e in partenza per un programma scolastico semestrale in Brasile;
Steven, iscritto al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Thailandia;
Geremia, iscritto all’IIS G. Bruno di Medicina e in partenza per un programma annuale in Lettonia;
Francesca, iscritta all’IIS Montessori-Da Vinci di Porretta Terme e in partenza per un programma annuale in Perù;
Sabrina, iscritta al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma annuale in Honduras;
Matteo, iscritto al Liceo L. Bassi di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Messico.
Emozionati e felici per il traguardo raggiunto, alcuni ragazzi hanno così commentato la vincita della borsa di studio.
Geremia: «Quando ho scoperto di aver vinto, ho sentito come un ritorno brusco al presente. Quella che fino a poco prima sembrava solo un’idea improbabile era diventata concreta. È stato uno shock di consapevolezza. Ero felice, ma allo stesso tempo ero offuscato da tante altre emozioni, compresa la paura iniziale. Marco Aurelioperò, affermava che “ciò che ostacola l’azione, la promuove”, come se fosse proprio l’attrito, a dare lo slancio. Così il timore, invece di essere un intralcio, è ciò che valorizza la scelta.»
Sabrina: «Ho deciso di accettare questa sfida perché volevo mettermi in gioco davvero. Sentivo il bisogno di uscire dalla mia routine e conoscere un altro modo di vivere. L’Honduras, con la sua cultura e la sua lingua completamente nuove per me, mi è sembrato il luogo perfetto per farlo. So che sarà difficile, ma credo che le sfide più grandi siano anche le più formative.» Con loro erano presenti anche due ex vincitrici del concorso Intercultura e della borsa di studio FormazionEuropa, Sara Bonora, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Brasile a.s. 2023-24 e Matilde Mazzanti, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Cile a.s. 2023-24.
Ricerca Ipsos: l’esperienza con Intercultura decisiva per la propria vita per il 68% degli ex partecipanti
Partire con Intercultura non è solo un soggiorno all’estero, ma un’esperienza che lascia il segno per tutta la vita. Un’indagine Ipsos su 958 ex studenti, oggi tra i 20 e i 64 anni, lo conferma. Il 68% riconosce un impatto decisivo sulla propria identità e attribuisce ai volontari un ruolo chiave nel proprio percorso di crescita personale. Vivere e studiare all’estero con Intercultura permette di sviluppare competenze trasversali, fondamentali sia nella vita personale che in quella professionale.
Il 58% ha scelto destinazioni non convenzionali tra cui l’Asia, l’America Latina e l’Africa sviluppando un atteggiamento di apertura alla diversità culturale e competenze linguistiche: tutti parlano almeno un’altra lingua oltre all’inglese. Le soft skills ne escono rafforzate: il 97% migliora le relazioni, l’89% diventa più autonomo e il 74% si sente pronto alle sfide del mondo di oggi.
Sul piano personale, chi ha vissuto l’esperienza Intercultura denota una grande attenzione e accettazione delle diversità e una coscienza sociale evoluta e sensibile a tematiche di equità. E infine, il 65% si dichiara felice della propria vita, un aspetto che deriva dalla maggiore consapevolezza delle proprie risorse e da una marcata adattabilità di fronte ai cambiamenti. Intercultura non è solo un viaggio, ma un investimento nel futuro di sé stessi e del mondo intero.
Persone
Al via il canale di cofinanziamento del Fondo per la Repubblica Digitale
26 Maggio 2025
L’iniziativa
Annunciata dall’Impresa socialeFondo per la Repubblica Digitalel’attivazione di un canale di cofinanziamento da 5 milioni di euro, destinato a sostenere progetti ed iniziative congiunte orientate allo sviluppo delle competenze digitali e all’inclusione sociale, economica e lavorativa dei cittadini.
L’iniziativa, parte del Piano Strategico 2025–2026 approvato dal Comitato di Indirizzo Strategico del Fondo per la Repubblica Digitale, rappresenta uno strumento innovativo per attivare collaborazioni strategiche tra enti pubblici, privati e del Terzo Settore, con l’obiettivo di amplificare l’impatto delle azioni formative sul territorio.
Il canale di cofinanziamento, che mira ad attrarre risorse supplementari coerenti con le finalità del Fondo per la Repubblica Digitale, vuole inoltre favorire un confronto positivo con le esperienze di altri soggetti, portando avanti collaborazioni strategiche per arricchire reciprocamente la conoscenza, le pratiche e le esperienze sui temi relativi alla formazione e all’inclusione digitale. Questo approccio permette di amplificare l’impatto delle iniziative sostenute e di rafforzare la consapevolezza sul valore dell’investimento e della collaborazione per promuovere la formazione digitale e il reinserimento sociale delle categorie più fragili. Oltre a generare un effetto leva sulle risorse economiche messe in campo dal Fondo per la Repubblica Digitale e dagli interlocutori coinvolti, l’apertura del canale di cofinanziamento mira anche a sperimentare forme di innovazione, sia negli ambiti di intervento sia nelle modalità operative o metodologiche scelte.
Modalità di partecipazione
Il canale di cofinanziamento è aperto a soggetti pubblici e privati, con o senza scopo di lucro. Le iniziative e le progettualità promosse dovranno focalizzarsi su tematiche di interesse condiviso, attraverso tre modalità operative:
bandi pubblici elaborati e promossi congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori in funzione di enti erogatori;
progetti proposti direttamente da enti del Terzo Settore e sostenuti, almeno al 50%, da risorse interne e/o esterne provenienti da uno o più cofinanziatori;
iniziative elaborate e promosse congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori per la realizzazione di opportunità rivolte alla collettività in linea con la mission del Fondo per la Repubblica Digitale.
Il processo di selezione si articola in due momenti: una prima fase, in cui i soggetti interessati presentano la propria idea progettuale e una seconda fase, riservata esclusivamente alle idee ritenute idonee, in cui si procederà con la progettazione esecutiva. I criteri di selezione includono: coerenza con la missione del Fondo, originalità della proposta, assenza di contenuti già sottoposti o respinti, e assenza di interventi per l’acquisto e la costruzione di infrastrutture o esclusivamente finalizzate alla ricerca.
Le proposte potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili.
Risorse disponibili
Il Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale ha stanziato in totale 5 milioni di euro.
Fondazione, Comune e Chiesa di Bologna insieme per il progetto Bologna Serena per gli anziani
19 Maggio 2025
Investimento complessivo da 9 milioni di euro in tre anni per un progetto sulla qualità della vita delle persone over 65. Villa Serena come punto di riferimento per persone anziane
A Bologna la popolazione over 65, conta circa 96.000 persone, sono il 25% della popolazione. Saranno oltre 100 mila tra dieci anni e 109 mila tra venti. Di questi, quasi 55.000 hanno più di 75 anni e 36.000 superano gli 80 anni, mentre i centenari si avvicinano alle 250 unità. I livelli di autosufficienza non dipendono solo dall’età, ma diminuiscono con l’invecchiamento. Dall’indagine sulla qualità della vita realizzata dal Comune di Bologna sappiamo che oggi le persone che dichiarano di prendersi cura di un anziano sopra i 75 anni sono stimate in 17 mila. Il 33% degli over 65 a Bologna oggi abita da solo, percentuale che sale al 50% per gli over 80.
Da questi dati e da questa tendenza all’invecchiamento della popolazione e quindi dell’aspettativa di vita in città, parte il progettoBologna Serena per gli anziani.
Bologna Serena per gli anziani è il nuovo progetto con il quale Fondazione Carisbo, Comune e Chiesa di Bologna collaboreranno nei prossimi tre anni, a partire dal 2025, nel realizzare servizi di supporto, assistenza e inclusione sociale dedicati alla popolazione anziana e ai caregiver, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli over 65.
Bologna Serena per gli anziani ha gli obiettivi di:
innovare e rafforzare le risposte del sistema dei servizi mirati a rispondere ai bisogni della terza età;
sperimentare nuove risposte al cambiamento dei bisogni espressi dalla popolazione anziana alla luce delle mutazioni sociali e demografiche;
aggregare istituzioni, soggetti del terzo settore e comunità nel progettare e realizzare insieme un nuovo welfare per gli anziani.
Questi obiettivi saranno realizzati lungo tre assi strategici:
il domicilio come prospettiva prioritaria per il benessere dell’anziano;
la valorizzazione del ruolo del caregiver familiare e delle assistenti familiari;
la risposta a chi non entra nelle strutture residenziali sociosanitarie.
La convenzionetra gli enti sarà approvata nella prossima Giunta e prevede un investimento da parte della Fondazione Carisbo, che partecipa alla redazione delle linee guida e alle azioni, allo sviluppo, monitoraggio e valutazione del progetto, pari a 4,25 milioni di euro nell’arco di un triennio (di cui 1,25 milioni nel 2025, 1,5 milioni per il 2026 e 1,5 per il 2027).
Il Comune attuerà il progetto secondo le linee guida concordate, cofinanziandolo con ulteriori interventi nell’ambito delle risorse del proprio bilancio, per un valore di altri 4,5 milioni di euro nel triennio 2025/2027.
Questi fondi, pari a 9 milioni di euro in 3 anni, saranno destinati alle attività previste e gli enti collaboreranno nella gestione e il coordinamento delle azioni in collaborazione con gli enti e i soggetti del territorio garantendo la partecipazione della rete socio-sanitaria, in particolare Ausl di Bologna e Asp Città di Bologna, mentre la Chiesa di Bologna si impegna a collaborare al monitoraggio del progetto in sinergia con i propri servizi di ascolto territoriale.
Questo budget sarà suddiviso nel triennio su varie linee progettuali che riguardano:
interventi per i caregiver;
costruire una comunità dementia friendly;
potenziamento di telecontrollo, teleassistenza, telecompagnia;
servizi sociosanitari aperti;
promozione dell’invecchiamento in salute;
la creazione di un luogo e un team di riferimento in città sulle politiche per gli anziani.
A Villa Serena un punto di riferimento sulle politiche per le persone anziane
Sarà Villa Serena il punto di riferimento dove realizzare un luogo fisico in città per le famiglie, i cittadini, le associazioni e la comunità professionale sulle politiche per gli anziani. Lo spazio potrà essere allestito con mostre a tema, materiale informativo sulle opportunità esistenti, punti di informazione e orientamento per gli anziani sui temi della salute e dei servizi, uffici da dedicare all’organizzazione di eventi, gite o vacanze, locali e spazi aperti per lo svolgimento di attività di socializzazione, culturali e sportive.
Sarà sede di un team dedicato all’analisi del fenomeno dell’invecchiamento demografico e alla creazione di progettazioni innovative a partire dalla raccolta di dati affidabili e comparabili per monitorare i progressi delle azioni messe in campo e per la definizione delle politiche in questo ambito. Le nuove informazioni raccolte sui caregiver potranno offrire una maggior conoscenza delle conseguenze dell’assistenza informale sullo stress di chi si prende cura dei propri familiari, sulle diseguaglianze di genere ad esse connesse, sull’effettiva capacità di accesso ai servizi per le long term care, sulle diseguaglianze territoriali e servire alla produzione di conoscenze da mettere a disposizione della città per costruire il futuro welfare per gli anziani a Bologna.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo entra a far parte del Consorzio BI-REX di Bologna
23 Aprile 2025
Fondazione Carisbo annuncia la sua adesione al Consorzio BI-REX Big Data Innovation & Research Excellence, Competence Center nazionale e soggetto attuatore del Pnrr ad alta specializzazione sui Big Data, Industria 4.0 e Transizione 5.0.
La convenzione siglata, della durata di 3 anni e rinnovabile, darà avvio a forme di collaborazione sinergica, particolarmente focalizzate su iniziative per lo sviluppo economico del territorio, tramite la promozione di attività nell’ambito di Industria 4.0 di ricerca applicata, l’attivazione di progetti di innovazione e supporto all’imprenditorialità, nonché la messa a punto di percorsi di incubazione, accelerazione, orientamento e formazione.
Fondazione Carisbo e Consorzio BI-REX saranno così impegnate nella partecipazione congiunta a bandi europei, nazionali, regionali per la realizzazione di progetti di ricerca e formazione, attivando programmi di incubazione e accelerazione d’impresa, sostenendo la partecipazione delle rispettive startup a iniziative di networking e favorendone l’accesso, tramite tariffe agevolate, agli spazi di coworking nelle rispettive strutture.
Fondazione Carisbo è una fondazione di origine bancaria che persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo del territorio metropolitano di Bologna. Con il progetto BIGBO – Boost Innovation Garage, polo dedicato ai talenti, all’innovazione e alla trasformazione digitale, la Fondazione contribuisce nel diffondere una cultura imprenditoriale innovativa, generando un impatto tangibile e creando nuove opportunità di lavoro. BIGBO offre spazi di lavoro flessibili, multifunzionali e organizza tavole rotonde ed eventi incentrati su innovazione e tecnologia, programmi di accelerazione, attività di collegamento tra aziende consolidate e startup.
Il Competence Center BI-REX, con sede a Bologna, si configura come Public Private Partnership che raccoglie 64 player tra Università, Centri di Ricerca e Imprese di eccellenza, con l’obiettivo di supportare le aziende nei processi di innovazione, trasformazione digitale e sostenibilità, favorendo l’adozione delle tecnologie Industria 4.0 e 5.0 e il trasferimento tecnologico attraverso una vasta serie di servizi. Principale valore aggiunto di BI-REX è rappresentato dalla Linea Pilota, fabbrica digitale interconnessa completamente a disposizione delle imprese, in cui le tecnologie 4.0 and 5.0 sono integrate con quelle tradizionali.
Persone
Pubblicato il bando “Dritti al Punto” del Fondo per la Repubblica Digitale
22 Aprile 2025
Il contesto italiano
Lo sviluppo delle competenze digitali è uno degli obiettivi strategici dell’Unione europea, che mira a dotare almeno l’80% dei cittadini tra i 16 e i 74 anni di competenze digitali di base entro il 2030. A guidare questo processo è il quadro europeoDigComp 2.2, che individua cinque aree chiave – dalla sicurezza informatica, alla creazione di contenuti – ritenute essenziali per una piena partecipazione alla vita sociale e professionale. L’Italia, tuttavia, registra un significativo ritardo rispetto alla media UE: nel 2023 solo il 46% degli adulti possedeva competenze digitali almeno di base.
Il quadro è aggravato da divari generazionali e territoriali: tra i giovani (16-24 anni) la quota sale al 59%, mentre tra gli over 65 crolla al 19%, con le regioni del Sud ampiamente sotto la media UE (34%). Per colmare il ritardo, il PNRR ha attivato la misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, con l’obiettivo di formare 2 milioni di cittadini entro il 2026 attraverso 3000 Punti Digitale Facile. Sebbene la rete dei punti sia stata attivata, a marzo 2025, sono stati raggiunti circa 760 mila cittadini, pari al 38% dell’obiettivo, con risultati disomogenei tra le diverse regioni.
Bando Dritti al Punto
Il bando intende sostenere progetti di formazione all’interno dei Punti Digitale Facile, integrando le attività già pianificate e realizzate nell’ambito della misura M1C1 1.7.2 “Rete dei servizi di facilitazione digitale” del PNRR, al fine di potenziarne l’offerta formativa.
In particolare, si intende selezionare progetti formativi rivolti a tutti i cittadini, incentrati sui temi individuati dal quadro europeo DigComp 2.2, come l’alfabetizzazione su informazione e dati, ovvero la capacità di analizzare criticamente fonti e contenuti online e distinguere le informazioni affidabili dalle fake news; la sicurezza informatica, intesa come consapevolezza dei rischi digitali e capacità di proteggere dispositivi e dati personali; la creazione di contenuti digitali, anche con il supporto dell’Intelligenza Artificiale, promuovendo un uso consapevole e responsabile degli strumenti digitali e una riflessione sulle implicazioni etiche, sociali e legali dell’IA; infine, la comunicazione e collaborazione attraverso le tecnologie digitali, per incentivare l’uso attivo dei servizi digitali pubblici e privati (come l’uso di app quali Io e IT-Wallet, o servizi come Identità digitale, Domicilio digitale e Fascicolo sanitario elettronico), sviluppando strategie comunicative efficaci e inclusive nei diversi ambienti digitali.
Chi può partecipare
Le proposte possono essere presentate da Soggetti attuatori o Soggetti sub-attuatori della misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, che si occupino direttamente o indirettamente – per tramite di Soggetti realizzatori – della gestione di almeno un Punto Digitale Facile, o ancora da Soggetti realizzatori della misura, intesi come enti privati che abbiano sottoscritto un’apposita convenzione/contratto con un Soggetto attuatore/sub-attuatore per la co-gestione e co-progettazione delle attività presso uno o più Punti Digitale Facile.
Le proposte progettuali, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma Re@dy, entro le ore 11 del30 maggio 2025.
Composizione della lista congiunta di candidati al Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025/2026/2027 di Intesa Sanpaolo S.p.A.
28 Marzo 2025
Le Fondazioni aderenti al patto parasociale di consultazione e voto sottoscritto l’11 novembre 2024 in relazione all’Assemblea di Intesa Sanpaolo convocata per il 29 aprile 2025, anche sulla base degli orientamenti manifestati dal Consiglio di Amministrazione uscente della Banca per la composizione della lista dei candidati alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025−2027 e con l’intento di assicurare:
la composizione quantitativamente ottimale, avuto riguardo alla complessità organizzativa, di operatività e di governance della Banca e alle valutazioni espresse sulle dinamiche di funzionamento dell’Organo collegiale;
la continuità di azione ed il mantenimento del patrimonio informativo e di esperienze acquisito nel corso dei precedenti mandati;
un riscontro concreto alle esigenze di continuare a esprimere scelte di elevata qualità, diversità, complementarità e di integrare nuove competenze strategiche, professionalità e personalità, al fine di dare continuità alle capacità di approfondimento e di dibattito in tutte le complesse materie di competenza del Consiglio e del Comitato per il Controllo sulla Gestione, e permettere un’adeguata costituzione e funzionalità dei Comitati endo−consiliari;
hanno depositato in data 27 marzo 2025 la seguente lista di 17 candidati così articolata:
SEZIONE 1
GIAN MARIA GROS-PIETRO
PAOLA TAGLIAVINI
CARLO MESSINA
MARIANGELA ZAPPIA
FRANCO CERUTI
PAOLO MARIA VITTORIO GRANDI
LUCIANO NEBBIA
LIANA LOGIURATO
PIETRO PREVITALI
MARIA ALESSANDRA STEFANELLI
BRUNO MARIA PARIGI
DONATELLA BUSSO
SILVIA MERLO
PAOLO MESSA
SEZIONE 2
FABRIZIO MOSCA
MARIELLA TAGLIABUE
MAURA CAMPRA
Nel medesimo contesto, le Fondazioni hanno proposto (i) di determinare in 19 il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da nominare, (ii) di riconfermare il Prof. Gian Maria Gros−Pietro quale Presidente del Consiglio di Amministrazione e (iii) di nominare la Prof.a Paola Tagliavini quale Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione; nonché (iv) di indicare il Dott. Carlo Messina come profilo ideale per la posizione di Consigliere Delegato e CEO, nell’ambito della lista presentata, ferme restando le piene prerogative proprie del Consiglio di Amministrazione che sarà nominato, in ragione dei poteri definiti dallo Statuto sociale.
Alla luce dei risultati conseguiti nell’ultimo decennio dalla Banca, che hanno posto Intesa Sanpaolo in una posizione di vertice assoluto tra le banche europee, sia per l’affidabilità sia per il sostegno allo sviluppo del Paese, i Presidenti delle Fondazioni, nella loro connaturata rappresentanza di azionisti istituzionali di lungo termine, esprimono vivo apprezzamento per la visione e la gestione altamente efficace da parte del CEO e conseguentemente auspicano che il Dr. Carlo Messina possa garantire il suo ruolo di leadership nella Banca anche per i successivi mandati.
Infine, le Fondazioni hanno proposto, in linea con quanto evidenziato dal Consiglio uscente, la conferma degli emolumenti per i consiglieri che non siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione e l’incremento del compenso fisso specifico per i consiglieri che siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione nonché del compenso additivo del Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione.
Sviluppo del territorio
Aperto il bando Fairplay (terza sessione erogativa 2025)
28 Marzo 2025
Per l’area Sviluppo del territorio (settore Educazione, istruzione e formazione) e la missione “Formazione del capitale umano”, con specifico riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile SDG n° 4 “Istruzione di qualità” e SDG n° 9 “Imprese, innovazione e infrastrutture”, il bando Fairplay accessibile fino al 5 maggio rende disponibili risorse per 150.000 euro allo scopo di:
promuovere l’idea di sport inclusivo, aperto a tutti, capace di incidere positivamente sulla coesione sociale della comunità territoriale;
incentivare la rigenerazione di spazi in un’ottica di condivisione e cura del bene comune;
favorire la diffusione di valori educativi e corretti stili di vita.
Acri lancia il Premio GenP – Giovani che partecipano
13 Giugno 2025
Aperte fino al 14 settembre le candidature al premio per le organizzazioni del Terzo settore che incentivano la partecipazione giovanile
Non è vero che i giovani non partecipano e non si impegnano a migliorare il Paese. Lo fanno, ma non sempre all’interno delle organizzazioni tradizionali del Terzo settore. Sempre più spesso scelgono forme di impegno fluide, informali, legate a cause specifiche – come l’ambiente, i diritti civili e la giustizia sociale – e lontane da strutture composte e guidate prevalentemente da persone di generazioni passate. In questo scenario, molte realtà del Terzo settore stanno cercando nuove strade per coinvolgere le nuove generazioni anche all’interno dei propri processi decisionali.
In questo scenario nasce “GenP – Giovani che partecipano”, un premio promosso da Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria, dedicato alle organizzazioni del Terzo settore composte da giovani che valorizzino il protagonismo giovanile. Il premio si rivolge a realtà i cui organi di amministrazione siano composti o coinvolgano giovani under 35, incentivando la loro partecipazione attiva nella progettazione e realizzazione dei progetti. Il premio intende infatti portare alla luce e dare visibilità a esperienze significative di partecipazione giovanile.
Le organizzazioni vincitrici riceveranno un contributo di 10mila euro ciascuna e saranno premiate nel corso di un evento nazionale che si terrà nel mese di dicembre 2025.
Le candidature sono aperte fino al 14 settembre 2025 sul sito ufficiale www.genp.it, dove sono disponibili il regolamento completo e il modulo di partecipazione.
A novembre verrà annunciata la shortlist delle 10 organizzazioni finaliste e, tra queste, una giuria composta da esperti del settore e rappresentanti di Acri selezionerà le 3 organizzazioni vincitrici.
I componenti della giuria:
Ferruccio de Bortoli, giornalista
Lucrezia Ferrara, Young Advisory Board Fondazione Compagnia di San Paolo
Luca Gori, presidente Commissione Innovazione sociale di Acri
Clara Morelli, autrice Will Media
Vanessa Pallucchi, portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore
Tommaso Salaroli, cofondatore e CEO di Scomodo
Michele Sciscioli, capo Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale
Media partner dell’iniziativa sono Vita e Will, mentre Percorsi di Secondo Welfare realizzerà e presenterà, in occasione dell’evento di premiazione, un’indagine sul tasso di under 35 nei Cda delle organizzazioni del Terzo settore.
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa
10 Giugno 2025
Assegnate 6 borse di studio per programmi di vita e di studio all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione Carisbo
Sono stati premiati, presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, i 6 studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura. I 6 studenti potranno vivere e studiare per un trimestre fino ad un anno scolastico all’estero, accolti in una famiglia e una scuola del luogo e assistiti dai volontari locali.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Fondazione Intercultura e Fondazione Carisbo che risale al 2020-2021 e, grazie ad essa, 62 studentesse e studenti delle scuole secondarie di II grado – a cui si aggiungono i 6 studenti premiati quest’anno – hanno finora potuto vivere un’esperienza autentica delle diversità e acquisire nuove competenze utili per la loro vita personale e professionale.
Alla cerimonia di premiazione è intervenuta Maila Quaglia, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Carisbo, insieme a Vincenzo Morlini, past Consigliere di Amministrazione di Intercultura, poi Direttore Esecutivo di Intercultura e poi Presidente internazionale di AFS, alle famiglie dei giovani ambasciatori nel mondo e ai volontari di Intercultura, che proprio in questi mesi si stanno occupando della formazione degli studenti in partenza per prepararli alla loro esperienza.
I vincitori sono:
Sara, iscritta al Liceo E. Fermi di Bologna e in partenza per un programma scolastico semestrale in Brasile;
Steven, iscritto al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Thailandia;
Geremia, iscritto all’IIS G. Bruno di Medicina e in partenza per un programma annuale in Lettonia;
Francesca, iscritta all’IIS Montessori-Da Vinci di Porretta Terme e in partenza per un programma annuale in Perù;
Sabrina, iscritta al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma annuale in Honduras;
Matteo, iscritto al Liceo L. Bassi di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Messico.
Emozionati e felici per il traguardo raggiunto, alcuni ragazzi hanno così commentato la vincita della borsa di studio.
Geremia: «Quando ho scoperto di aver vinto, ho sentito come un ritorno brusco al presente. Quella che fino a poco prima sembrava solo un’idea improbabile era diventata concreta. È stato uno shock di consapevolezza. Ero felice, ma allo stesso tempo ero offuscato da tante altre emozioni, compresa la paura iniziale. Marco Aurelioperò, affermava che “ciò che ostacola l’azione, la promuove”, come se fosse proprio l’attrito, a dare lo slancio. Così il timore, invece di essere un intralcio, è ciò che valorizza la scelta.»
Sabrina: «Ho deciso di accettare questa sfida perché volevo mettermi in gioco davvero. Sentivo il bisogno di uscire dalla mia routine e conoscere un altro modo di vivere. L’Honduras, con la sua cultura e la sua lingua completamente nuove per me, mi è sembrato il luogo perfetto per farlo. So che sarà difficile, ma credo che le sfide più grandi siano anche le più formative.» Con loro erano presenti anche due ex vincitrici del concorso Intercultura e della borsa di studio FormazionEuropa, Sara Bonora, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Brasile a.s. 2023-24 e Matilde Mazzanti, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Cile a.s. 2023-24.
Ricerca Ipsos: l’esperienza con Intercultura decisiva per la propria vita per il 68% degli ex partecipanti
Partire con Intercultura non è solo un soggiorno all’estero, ma un’esperienza che lascia il segno per tutta la vita. Un’indagine Ipsos su 958 ex studenti, oggi tra i 20 e i 64 anni, lo conferma. Il 68% riconosce un impatto decisivo sulla propria identità e attribuisce ai volontari un ruolo chiave nel proprio percorso di crescita personale. Vivere e studiare all’estero con Intercultura permette di sviluppare competenze trasversali, fondamentali sia nella vita personale che in quella professionale.
Il 58% ha scelto destinazioni non convenzionali tra cui l’Asia, l’America Latina e l’Africa sviluppando un atteggiamento di apertura alla diversità culturale e competenze linguistiche: tutti parlano almeno un’altra lingua oltre all’inglese. Le soft skills ne escono rafforzate: il 97% migliora le relazioni, l’89% diventa più autonomo e il 74% si sente pronto alle sfide del mondo di oggi.
Sul piano personale, chi ha vissuto l’esperienza Intercultura denota una grande attenzione e accettazione delle diversità e una coscienza sociale evoluta e sensibile a tematiche di equità. E infine, il 65% si dichiara felice della propria vita, un aspetto che deriva dalla maggiore consapevolezza delle proprie risorse e da una marcata adattabilità di fronte ai cambiamenti. Intercultura non è solo un viaggio, ma un investimento nel futuro di sé stessi e del mondo intero.
Persone
Al via il canale di cofinanziamento del Fondo per la Repubblica Digitale
26 Maggio 2025
L’iniziativa
Annunciata dall’Impresa socialeFondo per la Repubblica Digitalel’attivazione di un canale di cofinanziamento da 5 milioni di euro, destinato a sostenere progetti ed iniziative congiunte orientate allo sviluppo delle competenze digitali e all’inclusione sociale, economica e lavorativa dei cittadini.
L’iniziativa, parte del Piano Strategico 2025–2026 approvato dal Comitato di Indirizzo Strategico del Fondo per la Repubblica Digitale, rappresenta uno strumento innovativo per attivare collaborazioni strategiche tra enti pubblici, privati e del Terzo Settore, con l’obiettivo di amplificare l’impatto delle azioni formative sul territorio.
Il canale di cofinanziamento, che mira ad attrarre risorse supplementari coerenti con le finalità del Fondo per la Repubblica Digitale, vuole inoltre favorire un confronto positivo con le esperienze di altri soggetti, portando avanti collaborazioni strategiche per arricchire reciprocamente la conoscenza, le pratiche e le esperienze sui temi relativi alla formazione e all’inclusione digitale. Questo approccio permette di amplificare l’impatto delle iniziative sostenute e di rafforzare la consapevolezza sul valore dell’investimento e della collaborazione per promuovere la formazione digitale e il reinserimento sociale delle categorie più fragili. Oltre a generare un effetto leva sulle risorse economiche messe in campo dal Fondo per la Repubblica Digitale e dagli interlocutori coinvolti, l’apertura del canale di cofinanziamento mira anche a sperimentare forme di innovazione, sia negli ambiti di intervento sia nelle modalità operative o metodologiche scelte.
Modalità di partecipazione
Il canale di cofinanziamento è aperto a soggetti pubblici e privati, con o senza scopo di lucro. Le iniziative e le progettualità promosse dovranno focalizzarsi su tematiche di interesse condiviso, attraverso tre modalità operative:
bandi pubblici elaborati e promossi congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori in funzione di enti erogatori;
progetti proposti direttamente da enti del Terzo Settore e sostenuti, almeno al 50%, da risorse interne e/o esterne provenienti da uno o più cofinanziatori;
iniziative elaborate e promosse congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori per la realizzazione di opportunità rivolte alla collettività in linea con la mission del Fondo per la Repubblica Digitale.
Il processo di selezione si articola in due momenti: una prima fase, in cui i soggetti interessati presentano la propria idea progettuale e una seconda fase, riservata esclusivamente alle idee ritenute idonee, in cui si procederà con la progettazione esecutiva. I criteri di selezione includono: coerenza con la missione del Fondo, originalità della proposta, assenza di contenuti già sottoposti o respinti, e assenza di interventi per l’acquisto e la costruzione di infrastrutture o esclusivamente finalizzate alla ricerca.
Le proposte potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili.
Risorse disponibili
Il Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale ha stanziato in totale 5 milioni di euro.
Fondazione, Comune e Chiesa di Bologna insieme per il progetto Bologna Serena per gli anziani
19 Maggio 2025
Investimento complessivo da 9 milioni di euro in tre anni per un progetto sulla qualità della vita delle persone over 65. Villa Serena come punto di riferimento per persone anziane
A Bologna la popolazione over 65, conta circa 96.000 persone, sono il 25% della popolazione. Saranno oltre 100 mila tra dieci anni e 109 mila tra venti. Di questi, quasi 55.000 hanno più di 75 anni e 36.000 superano gli 80 anni, mentre i centenari si avvicinano alle 250 unità. I livelli di autosufficienza non dipendono solo dall’età, ma diminuiscono con l’invecchiamento. Dall’indagine sulla qualità della vita realizzata dal Comune di Bologna sappiamo che oggi le persone che dichiarano di prendersi cura di un anziano sopra i 75 anni sono stimate in 17 mila. Il 33% degli over 65 a Bologna oggi abita da solo, percentuale che sale al 50% per gli over 80.
Da questi dati e da questa tendenza all’invecchiamento della popolazione e quindi dell’aspettativa di vita in città, parte il progettoBologna Serena per gli anziani.
Bologna Serena per gli anziani è il nuovo progetto con il quale Fondazione Carisbo, Comune e Chiesa di Bologna collaboreranno nei prossimi tre anni, a partire dal 2025, nel realizzare servizi di supporto, assistenza e inclusione sociale dedicati alla popolazione anziana e ai caregiver, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli over 65.
Bologna Serena per gli anziani ha gli obiettivi di:
innovare e rafforzare le risposte del sistema dei servizi mirati a rispondere ai bisogni della terza età;
sperimentare nuove risposte al cambiamento dei bisogni espressi dalla popolazione anziana alla luce delle mutazioni sociali e demografiche;
aggregare istituzioni, soggetti del terzo settore e comunità nel progettare e realizzare insieme un nuovo welfare per gli anziani.
Questi obiettivi saranno realizzati lungo tre assi strategici:
il domicilio come prospettiva prioritaria per il benessere dell’anziano;
la valorizzazione del ruolo del caregiver familiare e delle assistenti familiari;
la risposta a chi non entra nelle strutture residenziali sociosanitarie.
La convenzionetra gli enti sarà approvata nella prossima Giunta e prevede un investimento da parte della Fondazione Carisbo, che partecipa alla redazione delle linee guida e alle azioni, allo sviluppo, monitoraggio e valutazione del progetto, pari a 4,25 milioni di euro nell’arco di un triennio (di cui 1,25 milioni nel 2025, 1,5 milioni per il 2026 e 1,5 per il 2027).
Il Comune attuerà il progetto secondo le linee guida concordate, cofinanziandolo con ulteriori interventi nell’ambito delle risorse del proprio bilancio, per un valore di altri 4,5 milioni di euro nel triennio 2025/2027.
Questi fondi, pari a 9 milioni di euro in 3 anni, saranno destinati alle attività previste e gli enti collaboreranno nella gestione e il coordinamento delle azioni in collaborazione con gli enti e i soggetti del territorio garantendo la partecipazione della rete socio-sanitaria, in particolare Ausl di Bologna e Asp Città di Bologna, mentre la Chiesa di Bologna si impegna a collaborare al monitoraggio del progetto in sinergia con i propri servizi di ascolto territoriale.
Questo budget sarà suddiviso nel triennio su varie linee progettuali che riguardano:
interventi per i caregiver;
costruire una comunità dementia friendly;
potenziamento di telecontrollo, teleassistenza, telecompagnia;
servizi sociosanitari aperti;
promozione dell’invecchiamento in salute;
la creazione di un luogo e un team di riferimento in città sulle politiche per gli anziani.
A Villa Serena un punto di riferimento sulle politiche per le persone anziane
Sarà Villa Serena il punto di riferimento dove realizzare un luogo fisico in città per le famiglie, i cittadini, le associazioni e la comunità professionale sulle politiche per gli anziani. Lo spazio potrà essere allestito con mostre a tema, materiale informativo sulle opportunità esistenti, punti di informazione e orientamento per gli anziani sui temi della salute e dei servizi, uffici da dedicare all’organizzazione di eventi, gite o vacanze, locali e spazi aperti per lo svolgimento di attività di socializzazione, culturali e sportive.
Sarà sede di un team dedicato all’analisi del fenomeno dell’invecchiamento demografico e alla creazione di progettazioni innovative a partire dalla raccolta di dati affidabili e comparabili per monitorare i progressi delle azioni messe in campo e per la definizione delle politiche in questo ambito. Le nuove informazioni raccolte sui caregiver potranno offrire una maggior conoscenza delle conseguenze dell’assistenza informale sullo stress di chi si prende cura dei propri familiari, sulle diseguaglianze di genere ad esse connesse, sull’effettiva capacità di accesso ai servizi per le long term care, sulle diseguaglianze territoriali e servire alla produzione di conoscenze da mettere a disposizione della città per costruire il futuro welfare per gli anziani a Bologna.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo entra a far parte del Consorzio BI-REX di Bologna
23 Aprile 2025
Fondazione Carisbo annuncia la sua adesione al Consorzio BI-REX Big Data Innovation & Research Excellence, Competence Center nazionale e soggetto attuatore del Pnrr ad alta specializzazione sui Big Data, Industria 4.0 e Transizione 5.0.
La convenzione siglata, della durata di 3 anni e rinnovabile, darà avvio a forme di collaborazione sinergica, particolarmente focalizzate su iniziative per lo sviluppo economico del territorio, tramite la promozione di attività nell’ambito di Industria 4.0 di ricerca applicata, l’attivazione di progetti di innovazione e supporto all’imprenditorialità, nonché la messa a punto di percorsi di incubazione, accelerazione, orientamento e formazione.
Fondazione Carisbo e Consorzio BI-REX saranno così impegnate nella partecipazione congiunta a bandi europei, nazionali, regionali per la realizzazione di progetti di ricerca e formazione, attivando programmi di incubazione e accelerazione d’impresa, sostenendo la partecipazione delle rispettive startup a iniziative di networking e favorendone l’accesso, tramite tariffe agevolate, agli spazi di coworking nelle rispettive strutture.
Fondazione Carisbo è una fondazione di origine bancaria che persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo del territorio metropolitano di Bologna. Con il progetto BIGBO – Boost Innovation Garage, polo dedicato ai talenti, all’innovazione e alla trasformazione digitale, la Fondazione contribuisce nel diffondere una cultura imprenditoriale innovativa, generando un impatto tangibile e creando nuove opportunità di lavoro. BIGBO offre spazi di lavoro flessibili, multifunzionali e organizza tavole rotonde ed eventi incentrati su innovazione e tecnologia, programmi di accelerazione, attività di collegamento tra aziende consolidate e startup.
Il Competence Center BI-REX, con sede a Bologna, si configura come Public Private Partnership che raccoglie 64 player tra Università, Centri di Ricerca e Imprese di eccellenza, con l’obiettivo di supportare le aziende nei processi di innovazione, trasformazione digitale e sostenibilità, favorendo l’adozione delle tecnologie Industria 4.0 e 5.0 e il trasferimento tecnologico attraverso una vasta serie di servizi. Principale valore aggiunto di BI-REX è rappresentato dalla Linea Pilota, fabbrica digitale interconnessa completamente a disposizione delle imprese, in cui le tecnologie 4.0 and 5.0 sono integrate con quelle tradizionali.
Persone
Pubblicato il bando “Dritti al Punto” del Fondo per la Repubblica Digitale
22 Aprile 2025
Il contesto italiano
Lo sviluppo delle competenze digitali è uno degli obiettivi strategici dell’Unione europea, che mira a dotare almeno l’80% dei cittadini tra i 16 e i 74 anni di competenze digitali di base entro il 2030. A guidare questo processo è il quadro europeoDigComp 2.2, che individua cinque aree chiave – dalla sicurezza informatica, alla creazione di contenuti – ritenute essenziali per una piena partecipazione alla vita sociale e professionale. L’Italia, tuttavia, registra un significativo ritardo rispetto alla media UE: nel 2023 solo il 46% degli adulti possedeva competenze digitali almeno di base.
Il quadro è aggravato da divari generazionali e territoriali: tra i giovani (16-24 anni) la quota sale al 59%, mentre tra gli over 65 crolla al 19%, con le regioni del Sud ampiamente sotto la media UE (34%). Per colmare il ritardo, il PNRR ha attivato la misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, con l’obiettivo di formare 2 milioni di cittadini entro il 2026 attraverso 3000 Punti Digitale Facile. Sebbene la rete dei punti sia stata attivata, a marzo 2025, sono stati raggiunti circa 760 mila cittadini, pari al 38% dell’obiettivo, con risultati disomogenei tra le diverse regioni.
Bando Dritti al Punto
Il bando intende sostenere progetti di formazione all’interno dei Punti Digitale Facile, integrando le attività già pianificate e realizzate nell’ambito della misura M1C1 1.7.2 “Rete dei servizi di facilitazione digitale” del PNRR, al fine di potenziarne l’offerta formativa.
In particolare, si intende selezionare progetti formativi rivolti a tutti i cittadini, incentrati sui temi individuati dal quadro europeo DigComp 2.2, come l’alfabetizzazione su informazione e dati, ovvero la capacità di analizzare criticamente fonti e contenuti online e distinguere le informazioni affidabili dalle fake news; la sicurezza informatica, intesa come consapevolezza dei rischi digitali e capacità di proteggere dispositivi e dati personali; la creazione di contenuti digitali, anche con il supporto dell’Intelligenza Artificiale, promuovendo un uso consapevole e responsabile degli strumenti digitali e una riflessione sulle implicazioni etiche, sociali e legali dell’IA; infine, la comunicazione e collaborazione attraverso le tecnologie digitali, per incentivare l’uso attivo dei servizi digitali pubblici e privati (come l’uso di app quali Io e IT-Wallet, o servizi come Identità digitale, Domicilio digitale e Fascicolo sanitario elettronico), sviluppando strategie comunicative efficaci e inclusive nei diversi ambienti digitali.
Chi può partecipare
Le proposte possono essere presentate da Soggetti attuatori o Soggetti sub-attuatori della misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, che si occupino direttamente o indirettamente – per tramite di Soggetti realizzatori – della gestione di almeno un Punto Digitale Facile, o ancora da Soggetti realizzatori della misura, intesi come enti privati che abbiano sottoscritto un’apposita convenzione/contratto con un Soggetto attuatore/sub-attuatore per la co-gestione e co-progettazione delle attività presso uno o più Punti Digitale Facile.
Le proposte progettuali, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma Re@dy, entro le ore 11 del30 maggio 2025.
Composizione della lista congiunta di candidati al Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025/2026/2027 di Intesa Sanpaolo S.p.A.
28 Marzo 2025
Le Fondazioni aderenti al patto parasociale di consultazione e voto sottoscritto l’11 novembre 2024 in relazione all’Assemblea di Intesa Sanpaolo convocata per il 29 aprile 2025, anche sulla base degli orientamenti manifestati dal Consiglio di Amministrazione uscente della Banca per la composizione della lista dei candidati alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025−2027 e con l’intento di assicurare:
la composizione quantitativamente ottimale, avuto riguardo alla complessità organizzativa, di operatività e di governance della Banca e alle valutazioni espresse sulle dinamiche di funzionamento dell’Organo collegiale;
la continuità di azione ed il mantenimento del patrimonio informativo e di esperienze acquisito nel corso dei precedenti mandati;
un riscontro concreto alle esigenze di continuare a esprimere scelte di elevata qualità, diversità, complementarità e di integrare nuove competenze strategiche, professionalità e personalità, al fine di dare continuità alle capacità di approfondimento e di dibattito in tutte le complesse materie di competenza del Consiglio e del Comitato per il Controllo sulla Gestione, e permettere un’adeguata costituzione e funzionalità dei Comitati endo−consiliari;
hanno depositato in data 27 marzo 2025 la seguente lista di 17 candidati così articolata:
SEZIONE 1
GIAN MARIA GROS-PIETRO
PAOLA TAGLIAVINI
CARLO MESSINA
MARIANGELA ZAPPIA
FRANCO CERUTI
PAOLO MARIA VITTORIO GRANDI
LUCIANO NEBBIA
LIANA LOGIURATO
PIETRO PREVITALI
MARIA ALESSANDRA STEFANELLI
BRUNO MARIA PARIGI
DONATELLA BUSSO
SILVIA MERLO
PAOLO MESSA
SEZIONE 2
FABRIZIO MOSCA
MARIELLA TAGLIABUE
MAURA CAMPRA
Nel medesimo contesto, le Fondazioni hanno proposto (i) di determinare in 19 il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da nominare, (ii) di riconfermare il Prof. Gian Maria Gros−Pietro quale Presidente del Consiglio di Amministrazione e (iii) di nominare la Prof.a Paola Tagliavini quale Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione; nonché (iv) di indicare il Dott. Carlo Messina come profilo ideale per la posizione di Consigliere Delegato e CEO, nell’ambito della lista presentata, ferme restando le piene prerogative proprie del Consiglio di Amministrazione che sarà nominato, in ragione dei poteri definiti dallo Statuto sociale.
Alla luce dei risultati conseguiti nell’ultimo decennio dalla Banca, che hanno posto Intesa Sanpaolo in una posizione di vertice assoluto tra le banche europee, sia per l’affidabilità sia per il sostegno allo sviluppo del Paese, i Presidenti delle Fondazioni, nella loro connaturata rappresentanza di azionisti istituzionali di lungo termine, esprimono vivo apprezzamento per la visione e la gestione altamente efficace da parte del CEO e conseguentemente auspicano che il Dr. Carlo Messina possa garantire il suo ruolo di leadership nella Banca anche per i successivi mandati.
Infine, le Fondazioni hanno proposto, in linea con quanto evidenziato dal Consiglio uscente, la conferma degli emolumenti per i consiglieri che non siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione e l’incremento del compenso fisso specifico per i consiglieri che siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione nonché del compenso additivo del Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione.
Sviluppo del territorio
Aperto il bando Fairplay (terza sessione erogativa 2025)
28 Marzo 2025
Per l’area Sviluppo del territorio (settore Educazione, istruzione e formazione) e la missione “Formazione del capitale umano”, con specifico riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile SDG n° 4 “Istruzione di qualità” e SDG n° 9 “Imprese, innovazione e infrastrutture”, il bando Fairplay accessibile fino al 5 maggio rende disponibili risorse per 150.000 euro allo scopo di:
promuovere l’idea di sport inclusivo, aperto a tutti, capace di incidere positivamente sulla coesione sociale della comunità territoriale;
incentivare la rigenerazione di spazi in un’ottica di condivisione e cura del bene comune;
favorire la diffusione di valori educativi e corretti stili di vita.
Acri lancia il Premio GenP – Giovani che partecipano
13 Giugno 2025
Aperte fino al 14 settembre le candidature al premio per le organizzazioni del Terzo settore che incentivano la partecipazione giovanile
Non è vero che i giovani non partecipano e non si impegnano a migliorare il Paese. Lo fanno, ma non sempre all’interno delle organizzazioni tradizionali del Terzo settore. Sempre più spesso scelgono forme di impegno fluide, informali, legate a cause specifiche – come l’ambiente, i diritti civili e la giustizia sociale – e lontane da strutture composte e guidate prevalentemente da persone di generazioni passate. In questo scenario, molte realtà del Terzo settore stanno cercando nuove strade per coinvolgere le nuove generazioni anche all’interno dei propri processi decisionali.
In questo scenario nasce “GenP – Giovani che partecipano”, un premio promosso da Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria, dedicato alle organizzazioni del Terzo settore composte da giovani che valorizzino il protagonismo giovanile. Il premio si rivolge a realtà i cui organi di amministrazione siano composti o coinvolgano giovani under 35, incentivando la loro partecipazione attiva nella progettazione e realizzazione dei progetti. Il premio intende infatti portare alla luce e dare visibilità a esperienze significative di partecipazione giovanile.
Le organizzazioni vincitrici riceveranno un contributo di 10mila euro ciascuna e saranno premiate nel corso di un evento nazionale che si terrà nel mese di dicembre 2025.
Le candidature sono aperte fino al 14 settembre 2025 sul sito ufficiale www.genp.it, dove sono disponibili il regolamento completo e il modulo di partecipazione.
A novembre verrà annunciata la shortlist delle 10 organizzazioni finaliste e, tra queste, una giuria composta da esperti del settore e rappresentanti di Acri selezionerà le 3 organizzazioni vincitrici.
I componenti della giuria:
Ferruccio de Bortoli, giornalista
Lucrezia Ferrara, Young Advisory Board Fondazione Compagnia di San Paolo
Luca Gori, presidente Commissione Innovazione sociale di Acri
Clara Morelli, autrice Will Media
Vanessa Pallucchi, portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore
Tommaso Salaroli, cofondatore e CEO di Scomodo
Michele Sciscioli, capo Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale
Media partner dell’iniziativa sono Vita e Will, mentre Percorsi di Secondo Welfare realizzerà e presenterà, in occasione dell’evento di premiazione, un’indagine sul tasso di under 35 nei Cda delle organizzazioni del Terzo settore.
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa
10 Giugno 2025
Assegnate 6 borse di studio per programmi di vita e di studio all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione Carisbo
Sono stati premiati, presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, i 6 studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura. I 6 studenti potranno vivere e studiare per un trimestre fino ad un anno scolastico all’estero, accolti in una famiglia e una scuola del luogo e assistiti dai volontari locali.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Fondazione Intercultura e Fondazione Carisbo che risale al 2020-2021 e, grazie ad essa, 62 studentesse e studenti delle scuole secondarie di II grado – a cui si aggiungono i 6 studenti premiati quest’anno – hanno finora potuto vivere un’esperienza autentica delle diversità e acquisire nuove competenze utili per la loro vita personale e professionale.
Alla cerimonia di premiazione è intervenuta Maila Quaglia, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Carisbo, insieme a Vincenzo Morlini, past Consigliere di Amministrazione di Intercultura, poi Direttore Esecutivo di Intercultura e poi Presidente internazionale di AFS, alle famiglie dei giovani ambasciatori nel mondo e ai volontari di Intercultura, che proprio in questi mesi si stanno occupando della formazione degli studenti in partenza per prepararli alla loro esperienza.
I vincitori sono:
Sara, iscritta al Liceo E. Fermi di Bologna e in partenza per un programma scolastico semestrale in Brasile;
Steven, iscritto al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Thailandia;
Geremia, iscritto all’IIS G. Bruno di Medicina e in partenza per un programma annuale in Lettonia;
Francesca, iscritta all’IIS Montessori-Da Vinci di Porretta Terme e in partenza per un programma annuale in Perù;
Sabrina, iscritta al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma annuale in Honduras;
Matteo, iscritto al Liceo L. Bassi di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Messico.
Emozionati e felici per il traguardo raggiunto, alcuni ragazzi hanno così commentato la vincita della borsa di studio.
Geremia: «Quando ho scoperto di aver vinto, ho sentito come un ritorno brusco al presente. Quella che fino a poco prima sembrava solo un’idea improbabile era diventata concreta. È stato uno shock di consapevolezza. Ero felice, ma allo stesso tempo ero offuscato da tante altre emozioni, compresa la paura iniziale. Marco Aurelioperò, affermava che “ciò che ostacola l’azione, la promuove”, come se fosse proprio l’attrito, a dare lo slancio. Così il timore, invece di essere un intralcio, è ciò che valorizza la scelta.»
Sabrina: «Ho deciso di accettare questa sfida perché volevo mettermi in gioco davvero. Sentivo il bisogno di uscire dalla mia routine e conoscere un altro modo di vivere. L’Honduras, con la sua cultura e la sua lingua completamente nuove per me, mi è sembrato il luogo perfetto per farlo. So che sarà difficile, ma credo che le sfide più grandi siano anche le più formative.» Con loro erano presenti anche due ex vincitrici del concorso Intercultura e della borsa di studio FormazionEuropa, Sara Bonora, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Brasile a.s. 2023-24 e Matilde Mazzanti, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Cile a.s. 2023-24.
Ricerca Ipsos: l’esperienza con Intercultura decisiva per la propria vita per il 68% degli ex partecipanti
Partire con Intercultura non è solo un soggiorno all’estero, ma un’esperienza che lascia il segno per tutta la vita. Un’indagine Ipsos su 958 ex studenti, oggi tra i 20 e i 64 anni, lo conferma. Il 68% riconosce un impatto decisivo sulla propria identità e attribuisce ai volontari un ruolo chiave nel proprio percorso di crescita personale. Vivere e studiare all’estero con Intercultura permette di sviluppare competenze trasversali, fondamentali sia nella vita personale che in quella professionale.
Il 58% ha scelto destinazioni non convenzionali tra cui l’Asia, l’America Latina e l’Africa sviluppando un atteggiamento di apertura alla diversità culturale e competenze linguistiche: tutti parlano almeno un’altra lingua oltre all’inglese. Le soft skills ne escono rafforzate: il 97% migliora le relazioni, l’89% diventa più autonomo e il 74% si sente pronto alle sfide del mondo di oggi.
Sul piano personale, chi ha vissuto l’esperienza Intercultura denota una grande attenzione e accettazione delle diversità e una coscienza sociale evoluta e sensibile a tematiche di equità. E infine, il 65% si dichiara felice della propria vita, un aspetto che deriva dalla maggiore consapevolezza delle proprie risorse e da una marcata adattabilità di fronte ai cambiamenti. Intercultura non è solo un viaggio, ma un investimento nel futuro di sé stessi e del mondo intero.
Persone
Al via il canale di cofinanziamento del Fondo per la Repubblica Digitale
26 Maggio 2025
L’iniziativa
Annunciata dall’Impresa socialeFondo per la Repubblica Digitalel’attivazione di un canale di cofinanziamento da 5 milioni di euro, destinato a sostenere progetti ed iniziative congiunte orientate allo sviluppo delle competenze digitali e all’inclusione sociale, economica e lavorativa dei cittadini.
L’iniziativa, parte del Piano Strategico 2025–2026 approvato dal Comitato di Indirizzo Strategico del Fondo per la Repubblica Digitale, rappresenta uno strumento innovativo per attivare collaborazioni strategiche tra enti pubblici, privati e del Terzo Settore, con l’obiettivo di amplificare l’impatto delle azioni formative sul territorio.
Il canale di cofinanziamento, che mira ad attrarre risorse supplementari coerenti con le finalità del Fondo per la Repubblica Digitale, vuole inoltre favorire un confronto positivo con le esperienze di altri soggetti, portando avanti collaborazioni strategiche per arricchire reciprocamente la conoscenza, le pratiche e le esperienze sui temi relativi alla formazione e all’inclusione digitale. Questo approccio permette di amplificare l’impatto delle iniziative sostenute e di rafforzare la consapevolezza sul valore dell’investimento e della collaborazione per promuovere la formazione digitale e il reinserimento sociale delle categorie più fragili. Oltre a generare un effetto leva sulle risorse economiche messe in campo dal Fondo per la Repubblica Digitale e dagli interlocutori coinvolti, l’apertura del canale di cofinanziamento mira anche a sperimentare forme di innovazione, sia negli ambiti di intervento sia nelle modalità operative o metodologiche scelte.
Modalità di partecipazione
Il canale di cofinanziamento è aperto a soggetti pubblici e privati, con o senza scopo di lucro. Le iniziative e le progettualità promosse dovranno focalizzarsi su tematiche di interesse condiviso, attraverso tre modalità operative:
bandi pubblici elaborati e promossi congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori in funzione di enti erogatori;
progetti proposti direttamente da enti del Terzo Settore e sostenuti, almeno al 50%, da risorse interne e/o esterne provenienti da uno o più cofinanziatori;
iniziative elaborate e promosse congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori per la realizzazione di opportunità rivolte alla collettività in linea con la mission del Fondo per la Repubblica Digitale.
Il processo di selezione si articola in due momenti: una prima fase, in cui i soggetti interessati presentano la propria idea progettuale e una seconda fase, riservata esclusivamente alle idee ritenute idonee, in cui si procederà con la progettazione esecutiva. I criteri di selezione includono: coerenza con la missione del Fondo, originalità della proposta, assenza di contenuti già sottoposti o respinti, e assenza di interventi per l’acquisto e la costruzione di infrastrutture o esclusivamente finalizzate alla ricerca.
Le proposte potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili.
Risorse disponibili
Il Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale ha stanziato in totale 5 milioni di euro.
Fondazione, Comune e Chiesa di Bologna insieme per il progetto Bologna Serena per gli anziani
19 Maggio 2025
Investimento complessivo da 9 milioni di euro in tre anni per un progetto sulla qualità della vita delle persone over 65. Villa Serena come punto di riferimento per persone anziane
A Bologna la popolazione over 65, conta circa 96.000 persone, sono il 25% della popolazione. Saranno oltre 100 mila tra dieci anni e 109 mila tra venti. Di questi, quasi 55.000 hanno più di 75 anni e 36.000 superano gli 80 anni, mentre i centenari si avvicinano alle 250 unità. I livelli di autosufficienza non dipendono solo dall’età, ma diminuiscono con l’invecchiamento. Dall’indagine sulla qualità della vita realizzata dal Comune di Bologna sappiamo che oggi le persone che dichiarano di prendersi cura di un anziano sopra i 75 anni sono stimate in 17 mila. Il 33% degli over 65 a Bologna oggi abita da solo, percentuale che sale al 50% per gli over 80.
Da questi dati e da questa tendenza all’invecchiamento della popolazione e quindi dell’aspettativa di vita in città, parte il progettoBologna Serena per gli anziani.
Bologna Serena per gli anziani è il nuovo progetto con il quale Fondazione Carisbo, Comune e Chiesa di Bologna collaboreranno nei prossimi tre anni, a partire dal 2025, nel realizzare servizi di supporto, assistenza e inclusione sociale dedicati alla popolazione anziana e ai caregiver, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli over 65.
Bologna Serena per gli anziani ha gli obiettivi di:
innovare e rafforzare le risposte del sistema dei servizi mirati a rispondere ai bisogni della terza età;
sperimentare nuove risposte al cambiamento dei bisogni espressi dalla popolazione anziana alla luce delle mutazioni sociali e demografiche;
aggregare istituzioni, soggetti del terzo settore e comunità nel progettare e realizzare insieme un nuovo welfare per gli anziani.
Questi obiettivi saranno realizzati lungo tre assi strategici:
il domicilio come prospettiva prioritaria per il benessere dell’anziano;
la valorizzazione del ruolo del caregiver familiare e delle assistenti familiari;
la risposta a chi non entra nelle strutture residenziali sociosanitarie.
La convenzionetra gli enti sarà approvata nella prossima Giunta e prevede un investimento da parte della Fondazione Carisbo, che partecipa alla redazione delle linee guida e alle azioni, allo sviluppo, monitoraggio e valutazione del progetto, pari a 4,25 milioni di euro nell’arco di un triennio (di cui 1,25 milioni nel 2025, 1,5 milioni per il 2026 e 1,5 per il 2027).
Il Comune attuerà il progetto secondo le linee guida concordate, cofinanziandolo con ulteriori interventi nell’ambito delle risorse del proprio bilancio, per un valore di altri 4,5 milioni di euro nel triennio 2025/2027.
Questi fondi, pari a 9 milioni di euro in 3 anni, saranno destinati alle attività previste e gli enti collaboreranno nella gestione e il coordinamento delle azioni in collaborazione con gli enti e i soggetti del territorio garantendo la partecipazione della rete socio-sanitaria, in particolare Ausl di Bologna e Asp Città di Bologna, mentre la Chiesa di Bologna si impegna a collaborare al monitoraggio del progetto in sinergia con i propri servizi di ascolto territoriale.
Questo budget sarà suddiviso nel triennio su varie linee progettuali che riguardano:
interventi per i caregiver;
costruire una comunità dementia friendly;
potenziamento di telecontrollo, teleassistenza, telecompagnia;
servizi sociosanitari aperti;
promozione dell’invecchiamento in salute;
la creazione di un luogo e un team di riferimento in città sulle politiche per gli anziani.
A Villa Serena un punto di riferimento sulle politiche per le persone anziane
Sarà Villa Serena il punto di riferimento dove realizzare un luogo fisico in città per le famiglie, i cittadini, le associazioni e la comunità professionale sulle politiche per gli anziani. Lo spazio potrà essere allestito con mostre a tema, materiale informativo sulle opportunità esistenti, punti di informazione e orientamento per gli anziani sui temi della salute e dei servizi, uffici da dedicare all’organizzazione di eventi, gite o vacanze, locali e spazi aperti per lo svolgimento di attività di socializzazione, culturali e sportive.
Sarà sede di un team dedicato all’analisi del fenomeno dell’invecchiamento demografico e alla creazione di progettazioni innovative a partire dalla raccolta di dati affidabili e comparabili per monitorare i progressi delle azioni messe in campo e per la definizione delle politiche in questo ambito. Le nuove informazioni raccolte sui caregiver potranno offrire una maggior conoscenza delle conseguenze dell’assistenza informale sullo stress di chi si prende cura dei propri familiari, sulle diseguaglianze di genere ad esse connesse, sull’effettiva capacità di accesso ai servizi per le long term care, sulle diseguaglianze territoriali e servire alla produzione di conoscenze da mettere a disposizione della città per costruire il futuro welfare per gli anziani a Bologna.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo entra a far parte del Consorzio BI-REX di Bologna
23 Aprile 2025
Fondazione Carisbo annuncia la sua adesione al Consorzio BI-REX Big Data Innovation & Research Excellence, Competence Center nazionale e soggetto attuatore del Pnrr ad alta specializzazione sui Big Data, Industria 4.0 e Transizione 5.0.
La convenzione siglata, della durata di 3 anni e rinnovabile, darà avvio a forme di collaborazione sinergica, particolarmente focalizzate su iniziative per lo sviluppo economico del territorio, tramite la promozione di attività nell’ambito di Industria 4.0 di ricerca applicata, l’attivazione di progetti di innovazione e supporto all’imprenditorialità, nonché la messa a punto di percorsi di incubazione, accelerazione, orientamento e formazione.
Fondazione Carisbo e Consorzio BI-REX saranno così impegnate nella partecipazione congiunta a bandi europei, nazionali, regionali per la realizzazione di progetti di ricerca e formazione, attivando programmi di incubazione e accelerazione d’impresa, sostenendo la partecipazione delle rispettive startup a iniziative di networking e favorendone l’accesso, tramite tariffe agevolate, agli spazi di coworking nelle rispettive strutture.
Fondazione Carisbo è una fondazione di origine bancaria che persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo del territorio metropolitano di Bologna. Con il progetto BIGBO – Boost Innovation Garage, polo dedicato ai talenti, all’innovazione e alla trasformazione digitale, la Fondazione contribuisce nel diffondere una cultura imprenditoriale innovativa, generando un impatto tangibile e creando nuove opportunità di lavoro. BIGBO offre spazi di lavoro flessibili, multifunzionali e organizza tavole rotonde ed eventi incentrati su innovazione e tecnologia, programmi di accelerazione, attività di collegamento tra aziende consolidate e startup.
Il Competence Center BI-REX, con sede a Bologna, si configura come Public Private Partnership che raccoglie 64 player tra Università, Centri di Ricerca e Imprese di eccellenza, con l’obiettivo di supportare le aziende nei processi di innovazione, trasformazione digitale e sostenibilità, favorendo l’adozione delle tecnologie Industria 4.0 e 5.0 e il trasferimento tecnologico attraverso una vasta serie di servizi. Principale valore aggiunto di BI-REX è rappresentato dalla Linea Pilota, fabbrica digitale interconnessa completamente a disposizione delle imprese, in cui le tecnologie 4.0 and 5.0 sono integrate con quelle tradizionali.
Persone
Pubblicato il bando “Dritti al Punto” del Fondo per la Repubblica Digitale
22 Aprile 2025
Il contesto italiano
Lo sviluppo delle competenze digitali è uno degli obiettivi strategici dell’Unione europea, che mira a dotare almeno l’80% dei cittadini tra i 16 e i 74 anni di competenze digitali di base entro il 2030. A guidare questo processo è il quadro europeoDigComp 2.2, che individua cinque aree chiave – dalla sicurezza informatica, alla creazione di contenuti – ritenute essenziali per una piena partecipazione alla vita sociale e professionale. L’Italia, tuttavia, registra un significativo ritardo rispetto alla media UE: nel 2023 solo il 46% degli adulti possedeva competenze digitali almeno di base.
Il quadro è aggravato da divari generazionali e territoriali: tra i giovani (16-24 anni) la quota sale al 59%, mentre tra gli over 65 crolla al 19%, con le regioni del Sud ampiamente sotto la media UE (34%). Per colmare il ritardo, il PNRR ha attivato la misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, con l’obiettivo di formare 2 milioni di cittadini entro il 2026 attraverso 3000 Punti Digitale Facile. Sebbene la rete dei punti sia stata attivata, a marzo 2025, sono stati raggiunti circa 760 mila cittadini, pari al 38% dell’obiettivo, con risultati disomogenei tra le diverse regioni.
Bando Dritti al Punto
Il bando intende sostenere progetti di formazione all’interno dei Punti Digitale Facile, integrando le attività già pianificate e realizzate nell’ambito della misura M1C1 1.7.2 “Rete dei servizi di facilitazione digitale” del PNRR, al fine di potenziarne l’offerta formativa.
In particolare, si intende selezionare progetti formativi rivolti a tutti i cittadini, incentrati sui temi individuati dal quadro europeo DigComp 2.2, come l’alfabetizzazione su informazione e dati, ovvero la capacità di analizzare criticamente fonti e contenuti online e distinguere le informazioni affidabili dalle fake news; la sicurezza informatica, intesa come consapevolezza dei rischi digitali e capacità di proteggere dispositivi e dati personali; la creazione di contenuti digitali, anche con il supporto dell’Intelligenza Artificiale, promuovendo un uso consapevole e responsabile degli strumenti digitali e una riflessione sulle implicazioni etiche, sociali e legali dell’IA; infine, la comunicazione e collaborazione attraverso le tecnologie digitali, per incentivare l’uso attivo dei servizi digitali pubblici e privati (come l’uso di app quali Io e IT-Wallet, o servizi come Identità digitale, Domicilio digitale e Fascicolo sanitario elettronico), sviluppando strategie comunicative efficaci e inclusive nei diversi ambienti digitali.
Chi può partecipare
Le proposte possono essere presentate da Soggetti attuatori o Soggetti sub-attuatori della misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, che si occupino direttamente o indirettamente – per tramite di Soggetti realizzatori – della gestione di almeno un Punto Digitale Facile, o ancora da Soggetti realizzatori della misura, intesi come enti privati che abbiano sottoscritto un’apposita convenzione/contratto con un Soggetto attuatore/sub-attuatore per la co-gestione e co-progettazione delle attività presso uno o più Punti Digitale Facile.
Le proposte progettuali, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma Re@dy, entro le ore 11 del30 maggio 2025.
Composizione della lista congiunta di candidati al Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025/2026/2027 di Intesa Sanpaolo S.p.A.
28 Marzo 2025
Le Fondazioni aderenti al patto parasociale di consultazione e voto sottoscritto l’11 novembre 2024 in relazione all’Assemblea di Intesa Sanpaolo convocata per il 29 aprile 2025, anche sulla base degli orientamenti manifestati dal Consiglio di Amministrazione uscente della Banca per la composizione della lista dei candidati alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025−2027 e con l’intento di assicurare:
la composizione quantitativamente ottimale, avuto riguardo alla complessità organizzativa, di operatività e di governance della Banca e alle valutazioni espresse sulle dinamiche di funzionamento dell’Organo collegiale;
la continuità di azione ed il mantenimento del patrimonio informativo e di esperienze acquisito nel corso dei precedenti mandati;
un riscontro concreto alle esigenze di continuare a esprimere scelte di elevata qualità, diversità, complementarità e di integrare nuove competenze strategiche, professionalità e personalità, al fine di dare continuità alle capacità di approfondimento e di dibattito in tutte le complesse materie di competenza del Consiglio e del Comitato per il Controllo sulla Gestione, e permettere un’adeguata costituzione e funzionalità dei Comitati endo−consiliari;
hanno depositato in data 27 marzo 2025 la seguente lista di 17 candidati così articolata:
SEZIONE 1
GIAN MARIA GROS-PIETRO
PAOLA TAGLIAVINI
CARLO MESSINA
MARIANGELA ZAPPIA
FRANCO CERUTI
PAOLO MARIA VITTORIO GRANDI
LUCIANO NEBBIA
LIANA LOGIURATO
PIETRO PREVITALI
MARIA ALESSANDRA STEFANELLI
BRUNO MARIA PARIGI
DONATELLA BUSSO
SILVIA MERLO
PAOLO MESSA
SEZIONE 2
FABRIZIO MOSCA
MARIELLA TAGLIABUE
MAURA CAMPRA
Nel medesimo contesto, le Fondazioni hanno proposto (i) di determinare in 19 il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da nominare, (ii) di riconfermare il Prof. Gian Maria Gros−Pietro quale Presidente del Consiglio di Amministrazione e (iii) di nominare la Prof.a Paola Tagliavini quale Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione; nonché (iv) di indicare il Dott. Carlo Messina come profilo ideale per la posizione di Consigliere Delegato e CEO, nell’ambito della lista presentata, ferme restando le piene prerogative proprie del Consiglio di Amministrazione che sarà nominato, in ragione dei poteri definiti dallo Statuto sociale.
Alla luce dei risultati conseguiti nell’ultimo decennio dalla Banca, che hanno posto Intesa Sanpaolo in una posizione di vertice assoluto tra le banche europee, sia per l’affidabilità sia per il sostegno allo sviluppo del Paese, i Presidenti delle Fondazioni, nella loro connaturata rappresentanza di azionisti istituzionali di lungo termine, esprimono vivo apprezzamento per la visione e la gestione altamente efficace da parte del CEO e conseguentemente auspicano che il Dr. Carlo Messina possa garantire il suo ruolo di leadership nella Banca anche per i successivi mandati.
Infine, le Fondazioni hanno proposto, in linea con quanto evidenziato dal Consiglio uscente, la conferma degli emolumenti per i consiglieri che non siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione e l’incremento del compenso fisso specifico per i consiglieri che siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione nonché del compenso additivo del Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione.
Sviluppo del territorio
Aperto il bando Fairplay (terza sessione erogativa 2025)
28 Marzo 2025
Per l’area Sviluppo del territorio (settore Educazione, istruzione e formazione) e la missione “Formazione del capitale umano”, con specifico riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile SDG n° 4 “Istruzione di qualità” e SDG n° 9 “Imprese, innovazione e infrastrutture”, il bando Fairplay accessibile fino al 5 maggio rende disponibili risorse per 150.000 euro allo scopo di:
promuovere l’idea di sport inclusivo, aperto a tutti, capace di incidere positivamente sulla coesione sociale della comunità territoriale;
incentivare la rigenerazione di spazi in un’ottica di condivisione e cura del bene comune;
favorire la diffusione di valori educativi e corretti stili di vita.
Acri lancia il Premio GenP – Giovani che partecipano
13 Giugno 2025
Aperte fino al 14 settembre le candidature al premio per le organizzazioni del Terzo settore che incentivano la partecipazione giovanile
Non è vero che i giovani non partecipano e non si impegnano a migliorare il Paese. Lo fanno, ma non sempre all’interno delle organizzazioni tradizionali del Terzo settore. Sempre più spesso scelgono forme di impegno fluide, informali, legate a cause specifiche – come l’ambiente, i diritti civili e la giustizia sociale – e lontane da strutture composte e guidate prevalentemente da persone di generazioni passate. In questo scenario, molte realtà del Terzo settore stanno cercando nuove strade per coinvolgere le nuove generazioni anche all’interno dei propri processi decisionali.
In questo scenario nasce “GenP – Giovani che partecipano”, un premio promosso da Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria, dedicato alle organizzazioni del Terzo settore composte da giovani che valorizzino il protagonismo giovanile. Il premio si rivolge a realtà i cui organi di amministrazione siano composti o coinvolgano giovani under 35, incentivando la loro partecipazione attiva nella progettazione e realizzazione dei progetti. Il premio intende infatti portare alla luce e dare visibilità a esperienze significative di partecipazione giovanile.
Le organizzazioni vincitrici riceveranno un contributo di 10mila euro ciascuna e saranno premiate nel corso di un evento nazionale che si terrà nel mese di dicembre 2025.
Le candidature sono aperte fino al 14 settembre 2025 sul sito ufficiale www.genp.it, dove sono disponibili il regolamento completo e il modulo di partecipazione.
A novembre verrà annunciata la shortlist delle 10 organizzazioni finaliste e, tra queste, una giuria composta da esperti del settore e rappresentanti di Acri selezionerà le 3 organizzazioni vincitrici.
I componenti della giuria:
Ferruccio de Bortoli, giornalista
Lucrezia Ferrara, Young Advisory Board Fondazione Compagnia di San Paolo
Luca Gori, presidente Commissione Innovazione sociale di Acri
Clara Morelli, autrice Will Media
Vanessa Pallucchi, portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore
Tommaso Salaroli, cofondatore e CEO di Scomodo
Michele Sciscioli, capo Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale
Media partner dell’iniziativa sono Vita e Will, mentre Percorsi di Secondo Welfare realizzerà e presenterà, in occasione dell’evento di premiazione, un’indagine sul tasso di under 35 nei Cda delle organizzazioni del Terzo settore.
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa
10 Giugno 2025
Assegnate 6 borse di studio per programmi di vita e di studio all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione Carisbo
Sono stati premiati, presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, i 6 studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura. I 6 studenti potranno vivere e studiare per un trimestre fino ad un anno scolastico all’estero, accolti in una famiglia e una scuola del luogo e assistiti dai volontari locali.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Fondazione Intercultura e Fondazione Carisbo che risale al 2020-2021 e, grazie ad essa, 62 studentesse e studenti delle scuole secondarie di II grado – a cui si aggiungono i 6 studenti premiati quest’anno – hanno finora potuto vivere un’esperienza autentica delle diversità e acquisire nuove competenze utili per la loro vita personale e professionale.
Alla cerimonia di premiazione è intervenuta Maila Quaglia, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Carisbo, insieme a Vincenzo Morlini, past Consigliere di Amministrazione di Intercultura, poi Direttore Esecutivo di Intercultura e poi Presidente internazionale di AFS, alle famiglie dei giovani ambasciatori nel mondo e ai volontari di Intercultura, che proprio in questi mesi si stanno occupando della formazione degli studenti in partenza per prepararli alla loro esperienza.
I vincitori sono:
Sara, iscritta al Liceo E. Fermi di Bologna e in partenza per un programma scolastico semestrale in Brasile;
Steven, iscritto al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Thailandia;
Geremia, iscritto all’IIS G. Bruno di Medicina e in partenza per un programma annuale in Lettonia;
Francesca, iscritta all’IIS Montessori-Da Vinci di Porretta Terme e in partenza per un programma annuale in Perù;
Sabrina, iscritta al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma annuale in Honduras;
Matteo, iscritto al Liceo L. Bassi di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Messico.
Emozionati e felici per il traguardo raggiunto, alcuni ragazzi hanno così commentato la vincita della borsa di studio.
Geremia: «Quando ho scoperto di aver vinto, ho sentito come un ritorno brusco al presente. Quella che fino a poco prima sembrava solo un’idea improbabile era diventata concreta. È stato uno shock di consapevolezza. Ero felice, ma allo stesso tempo ero offuscato da tante altre emozioni, compresa la paura iniziale. Marco Aurelioperò, affermava che “ciò che ostacola l’azione, la promuove”, come se fosse proprio l’attrito, a dare lo slancio. Così il timore, invece di essere un intralcio, è ciò che valorizza la scelta.»
Sabrina: «Ho deciso di accettare questa sfida perché volevo mettermi in gioco davvero. Sentivo il bisogno di uscire dalla mia routine e conoscere un altro modo di vivere. L’Honduras, con la sua cultura e la sua lingua completamente nuove per me, mi è sembrato il luogo perfetto per farlo. So che sarà difficile, ma credo che le sfide più grandi siano anche le più formative.» Con loro erano presenti anche due ex vincitrici del concorso Intercultura e della borsa di studio FormazionEuropa, Sara Bonora, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Brasile a.s. 2023-24 e Matilde Mazzanti, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Cile a.s. 2023-24.
Ricerca Ipsos: l’esperienza con Intercultura decisiva per la propria vita per il 68% degli ex partecipanti
Partire con Intercultura non è solo un soggiorno all’estero, ma un’esperienza che lascia il segno per tutta la vita. Un’indagine Ipsos su 958 ex studenti, oggi tra i 20 e i 64 anni, lo conferma. Il 68% riconosce un impatto decisivo sulla propria identità e attribuisce ai volontari un ruolo chiave nel proprio percorso di crescita personale. Vivere e studiare all’estero con Intercultura permette di sviluppare competenze trasversali, fondamentali sia nella vita personale che in quella professionale.
Il 58% ha scelto destinazioni non convenzionali tra cui l’Asia, l’America Latina e l’Africa sviluppando un atteggiamento di apertura alla diversità culturale e competenze linguistiche: tutti parlano almeno un’altra lingua oltre all’inglese. Le soft skills ne escono rafforzate: il 97% migliora le relazioni, l’89% diventa più autonomo e il 74% si sente pronto alle sfide del mondo di oggi.
Sul piano personale, chi ha vissuto l’esperienza Intercultura denota una grande attenzione e accettazione delle diversità e una coscienza sociale evoluta e sensibile a tematiche di equità. E infine, il 65% si dichiara felice della propria vita, un aspetto che deriva dalla maggiore consapevolezza delle proprie risorse e da una marcata adattabilità di fronte ai cambiamenti. Intercultura non è solo un viaggio, ma un investimento nel futuro di sé stessi e del mondo intero.
Persone
Al via il canale di cofinanziamento del Fondo per la Repubblica Digitale
26 Maggio 2025
L’iniziativa
Annunciata dall’Impresa socialeFondo per la Repubblica Digitalel’attivazione di un canale di cofinanziamento da 5 milioni di euro, destinato a sostenere progetti ed iniziative congiunte orientate allo sviluppo delle competenze digitali e all’inclusione sociale, economica e lavorativa dei cittadini.
L’iniziativa, parte del Piano Strategico 2025–2026 approvato dal Comitato di Indirizzo Strategico del Fondo per la Repubblica Digitale, rappresenta uno strumento innovativo per attivare collaborazioni strategiche tra enti pubblici, privati e del Terzo Settore, con l’obiettivo di amplificare l’impatto delle azioni formative sul territorio.
Il canale di cofinanziamento, che mira ad attrarre risorse supplementari coerenti con le finalità del Fondo per la Repubblica Digitale, vuole inoltre favorire un confronto positivo con le esperienze di altri soggetti, portando avanti collaborazioni strategiche per arricchire reciprocamente la conoscenza, le pratiche e le esperienze sui temi relativi alla formazione e all’inclusione digitale. Questo approccio permette di amplificare l’impatto delle iniziative sostenute e di rafforzare la consapevolezza sul valore dell’investimento e della collaborazione per promuovere la formazione digitale e il reinserimento sociale delle categorie più fragili. Oltre a generare un effetto leva sulle risorse economiche messe in campo dal Fondo per la Repubblica Digitale e dagli interlocutori coinvolti, l’apertura del canale di cofinanziamento mira anche a sperimentare forme di innovazione, sia negli ambiti di intervento sia nelle modalità operative o metodologiche scelte.
Modalità di partecipazione
Il canale di cofinanziamento è aperto a soggetti pubblici e privati, con o senza scopo di lucro. Le iniziative e le progettualità promosse dovranno focalizzarsi su tematiche di interesse condiviso, attraverso tre modalità operative:
bandi pubblici elaborati e promossi congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori in funzione di enti erogatori;
progetti proposti direttamente da enti del Terzo Settore e sostenuti, almeno al 50%, da risorse interne e/o esterne provenienti da uno o più cofinanziatori;
iniziative elaborate e promosse congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori per la realizzazione di opportunità rivolte alla collettività in linea con la mission del Fondo per la Repubblica Digitale.
Il processo di selezione si articola in due momenti: una prima fase, in cui i soggetti interessati presentano la propria idea progettuale e una seconda fase, riservata esclusivamente alle idee ritenute idonee, in cui si procederà con la progettazione esecutiva. I criteri di selezione includono: coerenza con la missione del Fondo, originalità della proposta, assenza di contenuti già sottoposti o respinti, e assenza di interventi per l’acquisto e la costruzione di infrastrutture o esclusivamente finalizzate alla ricerca.
Le proposte potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili.
Risorse disponibili
Il Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale ha stanziato in totale 5 milioni di euro.
Fondazione, Comune e Chiesa di Bologna insieme per il progetto Bologna Serena per gli anziani
19 Maggio 2025
Investimento complessivo da 9 milioni di euro in tre anni per un progetto sulla qualità della vita delle persone over 65. Villa Serena come punto di riferimento per persone anziane
A Bologna la popolazione over 65, conta circa 96.000 persone, sono il 25% della popolazione. Saranno oltre 100 mila tra dieci anni e 109 mila tra venti. Di questi, quasi 55.000 hanno più di 75 anni e 36.000 superano gli 80 anni, mentre i centenari si avvicinano alle 250 unità. I livelli di autosufficienza non dipendono solo dall’età, ma diminuiscono con l’invecchiamento. Dall’indagine sulla qualità della vita realizzata dal Comune di Bologna sappiamo che oggi le persone che dichiarano di prendersi cura di un anziano sopra i 75 anni sono stimate in 17 mila. Il 33% degli over 65 a Bologna oggi abita da solo, percentuale che sale al 50% per gli over 80.
Da questi dati e da questa tendenza all’invecchiamento della popolazione e quindi dell’aspettativa di vita in città, parte il progettoBologna Serena per gli anziani.
Bologna Serena per gli anziani è il nuovo progetto con il quale Fondazione Carisbo, Comune e Chiesa di Bologna collaboreranno nei prossimi tre anni, a partire dal 2025, nel realizzare servizi di supporto, assistenza e inclusione sociale dedicati alla popolazione anziana e ai caregiver, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli over 65.
Bologna Serena per gli anziani ha gli obiettivi di:
innovare e rafforzare le risposte del sistema dei servizi mirati a rispondere ai bisogni della terza età;
sperimentare nuove risposte al cambiamento dei bisogni espressi dalla popolazione anziana alla luce delle mutazioni sociali e demografiche;
aggregare istituzioni, soggetti del terzo settore e comunità nel progettare e realizzare insieme un nuovo welfare per gli anziani.
Questi obiettivi saranno realizzati lungo tre assi strategici:
il domicilio come prospettiva prioritaria per il benessere dell’anziano;
la valorizzazione del ruolo del caregiver familiare e delle assistenti familiari;
la risposta a chi non entra nelle strutture residenziali sociosanitarie.
La convenzionetra gli enti sarà approvata nella prossima Giunta e prevede un investimento da parte della Fondazione Carisbo, che partecipa alla redazione delle linee guida e alle azioni, allo sviluppo, monitoraggio e valutazione del progetto, pari a 4,25 milioni di euro nell’arco di un triennio (di cui 1,25 milioni nel 2025, 1,5 milioni per il 2026 e 1,5 per il 2027).
Il Comune attuerà il progetto secondo le linee guida concordate, cofinanziandolo con ulteriori interventi nell’ambito delle risorse del proprio bilancio, per un valore di altri 4,5 milioni di euro nel triennio 2025/2027.
Questi fondi, pari a 9 milioni di euro in 3 anni, saranno destinati alle attività previste e gli enti collaboreranno nella gestione e il coordinamento delle azioni in collaborazione con gli enti e i soggetti del territorio garantendo la partecipazione della rete socio-sanitaria, in particolare Ausl di Bologna e Asp Città di Bologna, mentre la Chiesa di Bologna si impegna a collaborare al monitoraggio del progetto in sinergia con i propri servizi di ascolto territoriale.
Questo budget sarà suddiviso nel triennio su varie linee progettuali che riguardano:
interventi per i caregiver;
costruire una comunità dementia friendly;
potenziamento di telecontrollo, teleassistenza, telecompagnia;
servizi sociosanitari aperti;
promozione dell’invecchiamento in salute;
la creazione di un luogo e un team di riferimento in città sulle politiche per gli anziani.
A Villa Serena un punto di riferimento sulle politiche per le persone anziane
Sarà Villa Serena il punto di riferimento dove realizzare un luogo fisico in città per le famiglie, i cittadini, le associazioni e la comunità professionale sulle politiche per gli anziani. Lo spazio potrà essere allestito con mostre a tema, materiale informativo sulle opportunità esistenti, punti di informazione e orientamento per gli anziani sui temi della salute e dei servizi, uffici da dedicare all’organizzazione di eventi, gite o vacanze, locali e spazi aperti per lo svolgimento di attività di socializzazione, culturali e sportive.
Sarà sede di un team dedicato all’analisi del fenomeno dell’invecchiamento demografico e alla creazione di progettazioni innovative a partire dalla raccolta di dati affidabili e comparabili per monitorare i progressi delle azioni messe in campo e per la definizione delle politiche in questo ambito. Le nuove informazioni raccolte sui caregiver potranno offrire una maggior conoscenza delle conseguenze dell’assistenza informale sullo stress di chi si prende cura dei propri familiari, sulle diseguaglianze di genere ad esse connesse, sull’effettiva capacità di accesso ai servizi per le long term care, sulle diseguaglianze territoriali e servire alla produzione di conoscenze da mettere a disposizione della città per costruire il futuro welfare per gli anziani a Bologna.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo entra a far parte del Consorzio BI-REX di Bologna
23 Aprile 2025
Fondazione Carisbo annuncia la sua adesione al Consorzio BI-REX Big Data Innovation & Research Excellence, Competence Center nazionale e soggetto attuatore del Pnrr ad alta specializzazione sui Big Data, Industria 4.0 e Transizione 5.0.
La convenzione siglata, della durata di 3 anni e rinnovabile, darà avvio a forme di collaborazione sinergica, particolarmente focalizzate su iniziative per lo sviluppo economico del territorio, tramite la promozione di attività nell’ambito di Industria 4.0 di ricerca applicata, l’attivazione di progetti di innovazione e supporto all’imprenditorialità, nonché la messa a punto di percorsi di incubazione, accelerazione, orientamento e formazione.
Fondazione Carisbo e Consorzio BI-REX saranno così impegnate nella partecipazione congiunta a bandi europei, nazionali, regionali per la realizzazione di progetti di ricerca e formazione, attivando programmi di incubazione e accelerazione d’impresa, sostenendo la partecipazione delle rispettive startup a iniziative di networking e favorendone l’accesso, tramite tariffe agevolate, agli spazi di coworking nelle rispettive strutture.
Fondazione Carisbo è una fondazione di origine bancaria che persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo del territorio metropolitano di Bologna. Con il progetto BIGBO – Boost Innovation Garage, polo dedicato ai talenti, all’innovazione e alla trasformazione digitale, la Fondazione contribuisce nel diffondere una cultura imprenditoriale innovativa, generando un impatto tangibile e creando nuove opportunità di lavoro. BIGBO offre spazi di lavoro flessibili, multifunzionali e organizza tavole rotonde ed eventi incentrati su innovazione e tecnologia, programmi di accelerazione, attività di collegamento tra aziende consolidate e startup.
Il Competence Center BI-REX, con sede a Bologna, si configura come Public Private Partnership che raccoglie 64 player tra Università, Centri di Ricerca e Imprese di eccellenza, con l’obiettivo di supportare le aziende nei processi di innovazione, trasformazione digitale e sostenibilità, favorendo l’adozione delle tecnologie Industria 4.0 e 5.0 e il trasferimento tecnologico attraverso una vasta serie di servizi. Principale valore aggiunto di BI-REX è rappresentato dalla Linea Pilota, fabbrica digitale interconnessa completamente a disposizione delle imprese, in cui le tecnologie 4.0 and 5.0 sono integrate con quelle tradizionali.
Persone
Pubblicato il bando “Dritti al Punto” del Fondo per la Repubblica Digitale
22 Aprile 2025
Il contesto italiano
Lo sviluppo delle competenze digitali è uno degli obiettivi strategici dell’Unione europea, che mira a dotare almeno l’80% dei cittadini tra i 16 e i 74 anni di competenze digitali di base entro il 2030. A guidare questo processo è il quadro europeoDigComp 2.2, che individua cinque aree chiave – dalla sicurezza informatica, alla creazione di contenuti – ritenute essenziali per una piena partecipazione alla vita sociale e professionale. L’Italia, tuttavia, registra un significativo ritardo rispetto alla media UE: nel 2023 solo il 46% degli adulti possedeva competenze digitali almeno di base.
Il quadro è aggravato da divari generazionali e territoriali: tra i giovani (16-24 anni) la quota sale al 59%, mentre tra gli over 65 crolla al 19%, con le regioni del Sud ampiamente sotto la media UE (34%). Per colmare il ritardo, il PNRR ha attivato la misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, con l’obiettivo di formare 2 milioni di cittadini entro il 2026 attraverso 3000 Punti Digitale Facile. Sebbene la rete dei punti sia stata attivata, a marzo 2025, sono stati raggiunti circa 760 mila cittadini, pari al 38% dell’obiettivo, con risultati disomogenei tra le diverse regioni.
Bando Dritti al Punto
Il bando intende sostenere progetti di formazione all’interno dei Punti Digitale Facile, integrando le attività già pianificate e realizzate nell’ambito della misura M1C1 1.7.2 “Rete dei servizi di facilitazione digitale” del PNRR, al fine di potenziarne l’offerta formativa.
In particolare, si intende selezionare progetti formativi rivolti a tutti i cittadini, incentrati sui temi individuati dal quadro europeo DigComp 2.2, come l’alfabetizzazione su informazione e dati, ovvero la capacità di analizzare criticamente fonti e contenuti online e distinguere le informazioni affidabili dalle fake news; la sicurezza informatica, intesa come consapevolezza dei rischi digitali e capacità di proteggere dispositivi e dati personali; la creazione di contenuti digitali, anche con il supporto dell’Intelligenza Artificiale, promuovendo un uso consapevole e responsabile degli strumenti digitali e una riflessione sulle implicazioni etiche, sociali e legali dell’IA; infine, la comunicazione e collaborazione attraverso le tecnologie digitali, per incentivare l’uso attivo dei servizi digitali pubblici e privati (come l’uso di app quali Io e IT-Wallet, o servizi come Identità digitale, Domicilio digitale e Fascicolo sanitario elettronico), sviluppando strategie comunicative efficaci e inclusive nei diversi ambienti digitali.
Chi può partecipare
Le proposte possono essere presentate da Soggetti attuatori o Soggetti sub-attuatori della misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, che si occupino direttamente o indirettamente – per tramite di Soggetti realizzatori – della gestione di almeno un Punto Digitale Facile, o ancora da Soggetti realizzatori della misura, intesi come enti privati che abbiano sottoscritto un’apposita convenzione/contratto con un Soggetto attuatore/sub-attuatore per la co-gestione e co-progettazione delle attività presso uno o più Punti Digitale Facile.
Le proposte progettuali, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma Re@dy, entro le ore 11 del30 maggio 2025.
Composizione della lista congiunta di candidati al Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025/2026/2027 di Intesa Sanpaolo S.p.A.
28 Marzo 2025
Le Fondazioni aderenti al patto parasociale di consultazione e voto sottoscritto l’11 novembre 2024 in relazione all’Assemblea di Intesa Sanpaolo convocata per il 29 aprile 2025, anche sulla base degli orientamenti manifestati dal Consiglio di Amministrazione uscente della Banca per la composizione della lista dei candidati alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025−2027 e con l’intento di assicurare:
la composizione quantitativamente ottimale, avuto riguardo alla complessità organizzativa, di operatività e di governance della Banca e alle valutazioni espresse sulle dinamiche di funzionamento dell’Organo collegiale;
la continuità di azione ed il mantenimento del patrimonio informativo e di esperienze acquisito nel corso dei precedenti mandati;
un riscontro concreto alle esigenze di continuare a esprimere scelte di elevata qualità, diversità, complementarità e di integrare nuove competenze strategiche, professionalità e personalità, al fine di dare continuità alle capacità di approfondimento e di dibattito in tutte le complesse materie di competenza del Consiglio e del Comitato per il Controllo sulla Gestione, e permettere un’adeguata costituzione e funzionalità dei Comitati endo−consiliari;
hanno depositato in data 27 marzo 2025 la seguente lista di 17 candidati così articolata:
SEZIONE 1
GIAN MARIA GROS-PIETRO
PAOLA TAGLIAVINI
CARLO MESSINA
MARIANGELA ZAPPIA
FRANCO CERUTI
PAOLO MARIA VITTORIO GRANDI
LUCIANO NEBBIA
LIANA LOGIURATO
PIETRO PREVITALI
MARIA ALESSANDRA STEFANELLI
BRUNO MARIA PARIGI
DONATELLA BUSSO
SILVIA MERLO
PAOLO MESSA
SEZIONE 2
FABRIZIO MOSCA
MARIELLA TAGLIABUE
MAURA CAMPRA
Nel medesimo contesto, le Fondazioni hanno proposto (i) di determinare in 19 il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da nominare, (ii) di riconfermare il Prof. Gian Maria Gros−Pietro quale Presidente del Consiglio di Amministrazione e (iii) di nominare la Prof.a Paola Tagliavini quale Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione; nonché (iv) di indicare il Dott. Carlo Messina come profilo ideale per la posizione di Consigliere Delegato e CEO, nell’ambito della lista presentata, ferme restando le piene prerogative proprie del Consiglio di Amministrazione che sarà nominato, in ragione dei poteri definiti dallo Statuto sociale.
Alla luce dei risultati conseguiti nell’ultimo decennio dalla Banca, che hanno posto Intesa Sanpaolo in una posizione di vertice assoluto tra le banche europee, sia per l’affidabilità sia per il sostegno allo sviluppo del Paese, i Presidenti delle Fondazioni, nella loro connaturata rappresentanza di azionisti istituzionali di lungo termine, esprimono vivo apprezzamento per la visione e la gestione altamente efficace da parte del CEO e conseguentemente auspicano che il Dr. Carlo Messina possa garantire il suo ruolo di leadership nella Banca anche per i successivi mandati.
Infine, le Fondazioni hanno proposto, in linea con quanto evidenziato dal Consiglio uscente, la conferma degli emolumenti per i consiglieri che non siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione e l’incremento del compenso fisso specifico per i consiglieri che siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione nonché del compenso additivo del Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione.
Sviluppo del territorio
Aperto il bando Fairplay (terza sessione erogativa 2025)
28 Marzo 2025
Per l’area Sviluppo del territorio (settore Educazione, istruzione e formazione) e la missione “Formazione del capitale umano”, con specifico riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile SDG n° 4 “Istruzione di qualità” e SDG n° 9 “Imprese, innovazione e infrastrutture”, il bando Fairplay accessibile fino al 5 maggio rende disponibili risorse per 150.000 euro allo scopo di:
promuovere l’idea di sport inclusivo, aperto a tutti, capace di incidere positivamente sulla coesione sociale della comunità territoriale;
incentivare la rigenerazione di spazi in un’ottica di condivisione e cura del bene comune;
favorire la diffusione di valori educativi e corretti stili di vita.
Acri lancia il Premio GenP – Giovani che partecipano
13 Giugno 2025
Aperte fino al 14 settembre le candidature al premio per le organizzazioni del Terzo settore che incentivano la partecipazione giovanile
Non è vero che i giovani non partecipano e non si impegnano a migliorare il Paese. Lo fanno, ma non sempre all’interno delle organizzazioni tradizionali del Terzo settore. Sempre più spesso scelgono forme di impegno fluide, informali, legate a cause specifiche – come l’ambiente, i diritti civili e la giustizia sociale – e lontane da strutture composte e guidate prevalentemente da persone di generazioni passate. In questo scenario, molte realtà del Terzo settore stanno cercando nuove strade per coinvolgere le nuove generazioni anche all’interno dei propri processi decisionali.
In questo scenario nasce “GenP – Giovani che partecipano”, un premio promosso da Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria, dedicato alle organizzazioni del Terzo settore composte da giovani che valorizzino il protagonismo giovanile. Il premio si rivolge a realtà i cui organi di amministrazione siano composti o coinvolgano giovani under 35, incentivando la loro partecipazione attiva nella progettazione e realizzazione dei progetti. Il premio intende infatti portare alla luce e dare visibilità a esperienze significative di partecipazione giovanile.
Le organizzazioni vincitrici riceveranno un contributo di 10mila euro ciascuna e saranno premiate nel corso di un evento nazionale che si terrà nel mese di dicembre 2025.
Le candidature sono aperte fino al 14 settembre 2025 sul sito ufficiale www.genp.it, dove sono disponibili il regolamento completo e il modulo di partecipazione.
A novembre verrà annunciata la shortlist delle 10 organizzazioni finaliste e, tra queste, una giuria composta da esperti del settore e rappresentanti di Acri selezionerà le 3 organizzazioni vincitrici.
I componenti della giuria:
Ferruccio de Bortoli, giornalista
Lucrezia Ferrara, Young Advisory Board Fondazione Compagnia di San Paolo
Luca Gori, presidente Commissione Innovazione sociale di Acri
Clara Morelli, autrice Will Media
Vanessa Pallucchi, portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore
Tommaso Salaroli, cofondatore e CEO di Scomodo
Michele Sciscioli, capo Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale
Media partner dell’iniziativa sono Vita e Will, mentre Percorsi di Secondo Welfare realizzerà e presenterà, in occasione dell’evento di premiazione, un’indagine sul tasso di under 35 nei Cda delle organizzazioni del Terzo settore.
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa
10 Giugno 2025
Assegnate 6 borse di studio per programmi di vita e di studio all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione Carisbo
Sono stati premiati, presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, i 6 studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura. I 6 studenti potranno vivere e studiare per un trimestre fino ad un anno scolastico all’estero, accolti in una famiglia e una scuola del luogo e assistiti dai volontari locali.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Fondazione Intercultura e Fondazione Carisbo che risale al 2020-2021 e, grazie ad essa, 62 studentesse e studenti delle scuole secondarie di II grado – a cui si aggiungono i 6 studenti premiati quest’anno – hanno finora potuto vivere un’esperienza autentica delle diversità e acquisire nuove competenze utili per la loro vita personale e professionale.
Alla cerimonia di premiazione è intervenuta Maila Quaglia, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Carisbo, insieme a Vincenzo Morlini, past Consigliere di Amministrazione di Intercultura, poi Direttore Esecutivo di Intercultura e poi Presidente internazionale di AFS, alle famiglie dei giovani ambasciatori nel mondo e ai volontari di Intercultura, che proprio in questi mesi si stanno occupando della formazione degli studenti in partenza per prepararli alla loro esperienza.
I vincitori sono:
Sara, iscritta al Liceo E. Fermi di Bologna e in partenza per un programma scolastico semestrale in Brasile;
Steven, iscritto al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Thailandia;
Geremia, iscritto all’IIS G. Bruno di Medicina e in partenza per un programma annuale in Lettonia;
Francesca, iscritta all’IIS Montessori-Da Vinci di Porretta Terme e in partenza per un programma annuale in Perù;
Sabrina, iscritta al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma annuale in Honduras;
Matteo, iscritto al Liceo L. Bassi di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Messico.
Emozionati e felici per il traguardo raggiunto, alcuni ragazzi hanno così commentato la vincita della borsa di studio.
Geremia: «Quando ho scoperto di aver vinto, ho sentito come un ritorno brusco al presente. Quella che fino a poco prima sembrava solo un’idea improbabile era diventata concreta. È stato uno shock di consapevolezza. Ero felice, ma allo stesso tempo ero offuscato da tante altre emozioni, compresa la paura iniziale. Marco Aurelioperò, affermava che “ciò che ostacola l’azione, la promuove”, come se fosse proprio l’attrito, a dare lo slancio. Così il timore, invece di essere un intralcio, è ciò che valorizza la scelta.»
Sabrina: «Ho deciso di accettare questa sfida perché volevo mettermi in gioco davvero. Sentivo il bisogno di uscire dalla mia routine e conoscere un altro modo di vivere. L’Honduras, con la sua cultura e la sua lingua completamente nuove per me, mi è sembrato il luogo perfetto per farlo. So che sarà difficile, ma credo che le sfide più grandi siano anche le più formative.» Con loro erano presenti anche due ex vincitrici del concorso Intercultura e della borsa di studio FormazionEuropa, Sara Bonora, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Brasile a.s. 2023-24 e Matilde Mazzanti, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Cile a.s. 2023-24.
Ricerca Ipsos: l’esperienza con Intercultura decisiva per la propria vita per il 68% degli ex partecipanti
Partire con Intercultura non è solo un soggiorno all’estero, ma un’esperienza che lascia il segno per tutta la vita. Un’indagine Ipsos su 958 ex studenti, oggi tra i 20 e i 64 anni, lo conferma. Il 68% riconosce un impatto decisivo sulla propria identità e attribuisce ai volontari un ruolo chiave nel proprio percorso di crescita personale. Vivere e studiare all’estero con Intercultura permette di sviluppare competenze trasversali, fondamentali sia nella vita personale che in quella professionale.
Il 58% ha scelto destinazioni non convenzionali tra cui l’Asia, l’America Latina e l’Africa sviluppando un atteggiamento di apertura alla diversità culturale e competenze linguistiche: tutti parlano almeno un’altra lingua oltre all’inglese. Le soft skills ne escono rafforzate: il 97% migliora le relazioni, l’89% diventa più autonomo e il 74% si sente pronto alle sfide del mondo di oggi.
Sul piano personale, chi ha vissuto l’esperienza Intercultura denota una grande attenzione e accettazione delle diversità e una coscienza sociale evoluta e sensibile a tematiche di equità. E infine, il 65% si dichiara felice della propria vita, un aspetto che deriva dalla maggiore consapevolezza delle proprie risorse e da una marcata adattabilità di fronte ai cambiamenti. Intercultura non è solo un viaggio, ma un investimento nel futuro di sé stessi e del mondo intero.
Persone
Al via il canale di cofinanziamento del Fondo per la Repubblica Digitale
26 Maggio 2025
L’iniziativa
Annunciata dall’Impresa socialeFondo per la Repubblica Digitalel’attivazione di un canale di cofinanziamento da 5 milioni di euro, destinato a sostenere progetti ed iniziative congiunte orientate allo sviluppo delle competenze digitali e all’inclusione sociale, economica e lavorativa dei cittadini.
L’iniziativa, parte del Piano Strategico 2025–2026 approvato dal Comitato di Indirizzo Strategico del Fondo per la Repubblica Digitale, rappresenta uno strumento innovativo per attivare collaborazioni strategiche tra enti pubblici, privati e del Terzo Settore, con l’obiettivo di amplificare l’impatto delle azioni formative sul territorio.
Il canale di cofinanziamento, che mira ad attrarre risorse supplementari coerenti con le finalità del Fondo per la Repubblica Digitale, vuole inoltre favorire un confronto positivo con le esperienze di altri soggetti, portando avanti collaborazioni strategiche per arricchire reciprocamente la conoscenza, le pratiche e le esperienze sui temi relativi alla formazione e all’inclusione digitale. Questo approccio permette di amplificare l’impatto delle iniziative sostenute e di rafforzare la consapevolezza sul valore dell’investimento e della collaborazione per promuovere la formazione digitale e il reinserimento sociale delle categorie più fragili. Oltre a generare un effetto leva sulle risorse economiche messe in campo dal Fondo per la Repubblica Digitale e dagli interlocutori coinvolti, l’apertura del canale di cofinanziamento mira anche a sperimentare forme di innovazione, sia negli ambiti di intervento sia nelle modalità operative o metodologiche scelte.
Modalità di partecipazione
Il canale di cofinanziamento è aperto a soggetti pubblici e privati, con o senza scopo di lucro. Le iniziative e le progettualità promosse dovranno focalizzarsi su tematiche di interesse condiviso, attraverso tre modalità operative:
bandi pubblici elaborati e promossi congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori in funzione di enti erogatori;
progetti proposti direttamente da enti del Terzo Settore e sostenuti, almeno al 50%, da risorse interne e/o esterne provenienti da uno o più cofinanziatori;
iniziative elaborate e promosse congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori per la realizzazione di opportunità rivolte alla collettività in linea con la mission del Fondo per la Repubblica Digitale.
Il processo di selezione si articola in due momenti: una prima fase, in cui i soggetti interessati presentano la propria idea progettuale e una seconda fase, riservata esclusivamente alle idee ritenute idonee, in cui si procederà con la progettazione esecutiva. I criteri di selezione includono: coerenza con la missione del Fondo, originalità della proposta, assenza di contenuti già sottoposti o respinti, e assenza di interventi per l’acquisto e la costruzione di infrastrutture o esclusivamente finalizzate alla ricerca.
Le proposte potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili.
Risorse disponibili
Il Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale ha stanziato in totale 5 milioni di euro.
Fondazione, Comune e Chiesa di Bologna insieme per il progetto Bologna Serena per gli anziani
19 Maggio 2025
Investimento complessivo da 9 milioni di euro in tre anni per un progetto sulla qualità della vita delle persone over 65. Villa Serena come punto di riferimento per persone anziane
A Bologna la popolazione over 65, conta circa 96.000 persone, sono il 25% della popolazione. Saranno oltre 100 mila tra dieci anni e 109 mila tra venti. Di questi, quasi 55.000 hanno più di 75 anni e 36.000 superano gli 80 anni, mentre i centenari si avvicinano alle 250 unità. I livelli di autosufficienza non dipendono solo dall’età, ma diminuiscono con l’invecchiamento. Dall’indagine sulla qualità della vita realizzata dal Comune di Bologna sappiamo che oggi le persone che dichiarano di prendersi cura di un anziano sopra i 75 anni sono stimate in 17 mila. Il 33% degli over 65 a Bologna oggi abita da solo, percentuale che sale al 50% per gli over 80.
Da questi dati e da questa tendenza all’invecchiamento della popolazione e quindi dell’aspettativa di vita in città, parte il progettoBologna Serena per gli anziani.
Bologna Serena per gli anziani è il nuovo progetto con il quale Fondazione Carisbo, Comune e Chiesa di Bologna collaboreranno nei prossimi tre anni, a partire dal 2025, nel realizzare servizi di supporto, assistenza e inclusione sociale dedicati alla popolazione anziana e ai caregiver, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli over 65.
Bologna Serena per gli anziani ha gli obiettivi di:
innovare e rafforzare le risposte del sistema dei servizi mirati a rispondere ai bisogni della terza età;
sperimentare nuove risposte al cambiamento dei bisogni espressi dalla popolazione anziana alla luce delle mutazioni sociali e demografiche;
aggregare istituzioni, soggetti del terzo settore e comunità nel progettare e realizzare insieme un nuovo welfare per gli anziani.
Questi obiettivi saranno realizzati lungo tre assi strategici:
il domicilio come prospettiva prioritaria per il benessere dell’anziano;
la valorizzazione del ruolo del caregiver familiare e delle assistenti familiari;
la risposta a chi non entra nelle strutture residenziali sociosanitarie.
La convenzionetra gli enti sarà approvata nella prossima Giunta e prevede un investimento da parte della Fondazione Carisbo, che partecipa alla redazione delle linee guida e alle azioni, allo sviluppo, monitoraggio e valutazione del progetto, pari a 4,25 milioni di euro nell’arco di un triennio (di cui 1,25 milioni nel 2025, 1,5 milioni per il 2026 e 1,5 per il 2027).
Il Comune attuerà il progetto secondo le linee guida concordate, cofinanziandolo con ulteriori interventi nell’ambito delle risorse del proprio bilancio, per un valore di altri 4,5 milioni di euro nel triennio 2025/2027.
Questi fondi, pari a 9 milioni di euro in 3 anni, saranno destinati alle attività previste e gli enti collaboreranno nella gestione e il coordinamento delle azioni in collaborazione con gli enti e i soggetti del territorio garantendo la partecipazione della rete socio-sanitaria, in particolare Ausl di Bologna e Asp Città di Bologna, mentre la Chiesa di Bologna si impegna a collaborare al monitoraggio del progetto in sinergia con i propri servizi di ascolto territoriale.
Questo budget sarà suddiviso nel triennio su varie linee progettuali che riguardano:
interventi per i caregiver;
costruire una comunità dementia friendly;
potenziamento di telecontrollo, teleassistenza, telecompagnia;
servizi sociosanitari aperti;
promozione dell’invecchiamento in salute;
la creazione di un luogo e un team di riferimento in città sulle politiche per gli anziani.
A Villa Serena un punto di riferimento sulle politiche per le persone anziane
Sarà Villa Serena il punto di riferimento dove realizzare un luogo fisico in città per le famiglie, i cittadini, le associazioni e la comunità professionale sulle politiche per gli anziani. Lo spazio potrà essere allestito con mostre a tema, materiale informativo sulle opportunità esistenti, punti di informazione e orientamento per gli anziani sui temi della salute e dei servizi, uffici da dedicare all’organizzazione di eventi, gite o vacanze, locali e spazi aperti per lo svolgimento di attività di socializzazione, culturali e sportive.
Sarà sede di un team dedicato all’analisi del fenomeno dell’invecchiamento demografico e alla creazione di progettazioni innovative a partire dalla raccolta di dati affidabili e comparabili per monitorare i progressi delle azioni messe in campo e per la definizione delle politiche in questo ambito. Le nuove informazioni raccolte sui caregiver potranno offrire una maggior conoscenza delle conseguenze dell’assistenza informale sullo stress di chi si prende cura dei propri familiari, sulle diseguaglianze di genere ad esse connesse, sull’effettiva capacità di accesso ai servizi per le long term care, sulle diseguaglianze territoriali e servire alla produzione di conoscenze da mettere a disposizione della città per costruire il futuro welfare per gli anziani a Bologna.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo entra a far parte del Consorzio BI-REX di Bologna
23 Aprile 2025
Fondazione Carisbo annuncia la sua adesione al Consorzio BI-REX Big Data Innovation & Research Excellence, Competence Center nazionale e soggetto attuatore del Pnrr ad alta specializzazione sui Big Data, Industria 4.0 e Transizione 5.0.
La convenzione siglata, della durata di 3 anni e rinnovabile, darà avvio a forme di collaborazione sinergica, particolarmente focalizzate su iniziative per lo sviluppo economico del territorio, tramite la promozione di attività nell’ambito di Industria 4.0 di ricerca applicata, l’attivazione di progetti di innovazione e supporto all’imprenditorialità, nonché la messa a punto di percorsi di incubazione, accelerazione, orientamento e formazione.
Fondazione Carisbo e Consorzio BI-REX saranno così impegnate nella partecipazione congiunta a bandi europei, nazionali, regionali per la realizzazione di progetti di ricerca e formazione, attivando programmi di incubazione e accelerazione d’impresa, sostenendo la partecipazione delle rispettive startup a iniziative di networking e favorendone l’accesso, tramite tariffe agevolate, agli spazi di coworking nelle rispettive strutture.
Fondazione Carisbo è una fondazione di origine bancaria che persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo del territorio metropolitano di Bologna. Con il progetto BIGBO – Boost Innovation Garage, polo dedicato ai talenti, all’innovazione e alla trasformazione digitale, la Fondazione contribuisce nel diffondere una cultura imprenditoriale innovativa, generando un impatto tangibile e creando nuove opportunità di lavoro. BIGBO offre spazi di lavoro flessibili, multifunzionali e organizza tavole rotonde ed eventi incentrati su innovazione e tecnologia, programmi di accelerazione, attività di collegamento tra aziende consolidate e startup.
Il Competence Center BI-REX, con sede a Bologna, si configura come Public Private Partnership che raccoglie 64 player tra Università, Centri di Ricerca e Imprese di eccellenza, con l’obiettivo di supportare le aziende nei processi di innovazione, trasformazione digitale e sostenibilità, favorendo l’adozione delle tecnologie Industria 4.0 e 5.0 e il trasferimento tecnologico attraverso una vasta serie di servizi. Principale valore aggiunto di BI-REX è rappresentato dalla Linea Pilota, fabbrica digitale interconnessa completamente a disposizione delle imprese, in cui le tecnologie 4.0 and 5.0 sono integrate con quelle tradizionali.
Persone
Pubblicato il bando “Dritti al Punto” del Fondo per la Repubblica Digitale
22 Aprile 2025
Il contesto italiano
Lo sviluppo delle competenze digitali è uno degli obiettivi strategici dell’Unione europea, che mira a dotare almeno l’80% dei cittadini tra i 16 e i 74 anni di competenze digitali di base entro il 2030. A guidare questo processo è il quadro europeoDigComp 2.2, che individua cinque aree chiave – dalla sicurezza informatica, alla creazione di contenuti – ritenute essenziali per una piena partecipazione alla vita sociale e professionale. L’Italia, tuttavia, registra un significativo ritardo rispetto alla media UE: nel 2023 solo il 46% degli adulti possedeva competenze digitali almeno di base.
Il quadro è aggravato da divari generazionali e territoriali: tra i giovani (16-24 anni) la quota sale al 59%, mentre tra gli over 65 crolla al 19%, con le regioni del Sud ampiamente sotto la media UE (34%). Per colmare il ritardo, il PNRR ha attivato la misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, con l’obiettivo di formare 2 milioni di cittadini entro il 2026 attraverso 3000 Punti Digitale Facile. Sebbene la rete dei punti sia stata attivata, a marzo 2025, sono stati raggiunti circa 760 mila cittadini, pari al 38% dell’obiettivo, con risultati disomogenei tra le diverse regioni.
Bando Dritti al Punto
Il bando intende sostenere progetti di formazione all’interno dei Punti Digitale Facile, integrando le attività già pianificate e realizzate nell’ambito della misura M1C1 1.7.2 “Rete dei servizi di facilitazione digitale” del PNRR, al fine di potenziarne l’offerta formativa.
In particolare, si intende selezionare progetti formativi rivolti a tutti i cittadini, incentrati sui temi individuati dal quadro europeo DigComp 2.2, come l’alfabetizzazione su informazione e dati, ovvero la capacità di analizzare criticamente fonti e contenuti online e distinguere le informazioni affidabili dalle fake news; la sicurezza informatica, intesa come consapevolezza dei rischi digitali e capacità di proteggere dispositivi e dati personali; la creazione di contenuti digitali, anche con il supporto dell’Intelligenza Artificiale, promuovendo un uso consapevole e responsabile degli strumenti digitali e una riflessione sulle implicazioni etiche, sociali e legali dell’IA; infine, la comunicazione e collaborazione attraverso le tecnologie digitali, per incentivare l’uso attivo dei servizi digitali pubblici e privati (come l’uso di app quali Io e IT-Wallet, o servizi come Identità digitale, Domicilio digitale e Fascicolo sanitario elettronico), sviluppando strategie comunicative efficaci e inclusive nei diversi ambienti digitali.
Chi può partecipare
Le proposte possono essere presentate da Soggetti attuatori o Soggetti sub-attuatori della misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, che si occupino direttamente o indirettamente – per tramite di Soggetti realizzatori – della gestione di almeno un Punto Digitale Facile, o ancora da Soggetti realizzatori della misura, intesi come enti privati che abbiano sottoscritto un’apposita convenzione/contratto con un Soggetto attuatore/sub-attuatore per la co-gestione e co-progettazione delle attività presso uno o più Punti Digitale Facile.
Le proposte progettuali, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma Re@dy, entro le ore 11 del30 maggio 2025.
Composizione della lista congiunta di candidati al Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025/2026/2027 di Intesa Sanpaolo S.p.A.
28 Marzo 2025
Le Fondazioni aderenti al patto parasociale di consultazione e voto sottoscritto l’11 novembre 2024 in relazione all’Assemblea di Intesa Sanpaolo convocata per il 29 aprile 2025, anche sulla base degli orientamenti manifestati dal Consiglio di Amministrazione uscente della Banca per la composizione della lista dei candidati alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025−2027 e con l’intento di assicurare:
la composizione quantitativamente ottimale, avuto riguardo alla complessità organizzativa, di operatività e di governance della Banca e alle valutazioni espresse sulle dinamiche di funzionamento dell’Organo collegiale;
la continuità di azione ed il mantenimento del patrimonio informativo e di esperienze acquisito nel corso dei precedenti mandati;
un riscontro concreto alle esigenze di continuare a esprimere scelte di elevata qualità, diversità, complementarità e di integrare nuove competenze strategiche, professionalità e personalità, al fine di dare continuità alle capacità di approfondimento e di dibattito in tutte le complesse materie di competenza del Consiglio e del Comitato per il Controllo sulla Gestione, e permettere un’adeguata costituzione e funzionalità dei Comitati endo−consiliari;
hanno depositato in data 27 marzo 2025 la seguente lista di 17 candidati così articolata:
SEZIONE 1
GIAN MARIA GROS-PIETRO
PAOLA TAGLIAVINI
CARLO MESSINA
MARIANGELA ZAPPIA
FRANCO CERUTI
PAOLO MARIA VITTORIO GRANDI
LUCIANO NEBBIA
LIANA LOGIURATO
PIETRO PREVITALI
MARIA ALESSANDRA STEFANELLI
BRUNO MARIA PARIGI
DONATELLA BUSSO
SILVIA MERLO
PAOLO MESSA
SEZIONE 2
FABRIZIO MOSCA
MARIELLA TAGLIABUE
MAURA CAMPRA
Nel medesimo contesto, le Fondazioni hanno proposto (i) di determinare in 19 il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da nominare, (ii) di riconfermare il Prof. Gian Maria Gros−Pietro quale Presidente del Consiglio di Amministrazione e (iii) di nominare la Prof.a Paola Tagliavini quale Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione; nonché (iv) di indicare il Dott. Carlo Messina come profilo ideale per la posizione di Consigliere Delegato e CEO, nell’ambito della lista presentata, ferme restando le piene prerogative proprie del Consiglio di Amministrazione che sarà nominato, in ragione dei poteri definiti dallo Statuto sociale.
Alla luce dei risultati conseguiti nell’ultimo decennio dalla Banca, che hanno posto Intesa Sanpaolo in una posizione di vertice assoluto tra le banche europee, sia per l’affidabilità sia per il sostegno allo sviluppo del Paese, i Presidenti delle Fondazioni, nella loro connaturata rappresentanza di azionisti istituzionali di lungo termine, esprimono vivo apprezzamento per la visione e la gestione altamente efficace da parte del CEO e conseguentemente auspicano che il Dr. Carlo Messina possa garantire il suo ruolo di leadership nella Banca anche per i successivi mandati.
Infine, le Fondazioni hanno proposto, in linea con quanto evidenziato dal Consiglio uscente, la conferma degli emolumenti per i consiglieri che non siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione e l’incremento del compenso fisso specifico per i consiglieri che siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione nonché del compenso additivo del Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione.
Sviluppo del territorio
Aperto il bando Fairplay (terza sessione erogativa 2025)
28 Marzo 2025
Per l’area Sviluppo del territorio (settore Educazione, istruzione e formazione) e la missione “Formazione del capitale umano”, con specifico riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile SDG n° 4 “Istruzione di qualità” e SDG n° 9 “Imprese, innovazione e infrastrutture”, il bando Fairplay accessibile fino al 5 maggio rende disponibili risorse per 150.000 euro allo scopo di:
promuovere l’idea di sport inclusivo, aperto a tutti, capace di incidere positivamente sulla coesione sociale della comunità territoriale;
incentivare la rigenerazione di spazi in un’ottica di condivisione e cura del bene comune;
favorire la diffusione di valori educativi e corretti stili di vita.
Acri lancia il Premio GenP – Giovani che partecipano
13 Giugno 2025
Aperte fino al 14 settembre le candidature al premio per le organizzazioni del Terzo settore che incentivano la partecipazione giovanile
Non è vero che i giovani non partecipano e non si impegnano a migliorare il Paese. Lo fanno, ma non sempre all’interno delle organizzazioni tradizionali del Terzo settore. Sempre più spesso scelgono forme di impegno fluide, informali, legate a cause specifiche – come l’ambiente, i diritti civili e la giustizia sociale – e lontane da strutture composte e guidate prevalentemente da persone di generazioni passate. In questo scenario, molte realtà del Terzo settore stanno cercando nuove strade per coinvolgere le nuove generazioni anche all’interno dei propri processi decisionali.
In questo scenario nasce “GenP – Giovani che partecipano”, un premio promosso da Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria, dedicato alle organizzazioni del Terzo settore composte da giovani che valorizzino il protagonismo giovanile. Il premio si rivolge a realtà i cui organi di amministrazione siano composti o coinvolgano giovani under 35, incentivando la loro partecipazione attiva nella progettazione e realizzazione dei progetti. Il premio intende infatti portare alla luce e dare visibilità a esperienze significative di partecipazione giovanile.
Le organizzazioni vincitrici riceveranno un contributo di 10mila euro ciascuna e saranno premiate nel corso di un evento nazionale che si terrà nel mese di dicembre 2025.
Le candidature sono aperte fino al 14 settembre 2025 sul sito ufficiale www.genp.it, dove sono disponibili il regolamento completo e il modulo di partecipazione.
A novembre verrà annunciata la shortlist delle 10 organizzazioni finaliste e, tra queste, una giuria composta da esperti del settore e rappresentanti di Acri selezionerà le 3 organizzazioni vincitrici.
I componenti della giuria:
Ferruccio de Bortoli, giornalista
Lucrezia Ferrara, Young Advisory Board Fondazione Compagnia di San Paolo
Luca Gori, presidente Commissione Innovazione sociale di Acri
Clara Morelli, autrice Will Media
Vanessa Pallucchi, portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore
Tommaso Salaroli, cofondatore e CEO di Scomodo
Michele Sciscioli, capo Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale
Media partner dell’iniziativa sono Vita e Will, mentre Percorsi di Secondo Welfare realizzerà e presenterà, in occasione dell’evento di premiazione, un’indagine sul tasso di under 35 nei Cda delle organizzazioni del Terzo settore.
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa
10 Giugno 2025
Assegnate 6 borse di studio per programmi di vita e di studio all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione Carisbo
Sono stati premiati, presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, i 6 studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura. I 6 studenti potranno vivere e studiare per un trimestre fino ad un anno scolastico all’estero, accolti in una famiglia e una scuola del luogo e assistiti dai volontari locali.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Fondazione Intercultura e Fondazione Carisbo che risale al 2020-2021 e, grazie ad essa, 62 studentesse e studenti delle scuole secondarie di II grado – a cui si aggiungono i 6 studenti premiati quest’anno – hanno finora potuto vivere un’esperienza autentica delle diversità e acquisire nuove competenze utili per la loro vita personale e professionale.
Alla cerimonia di premiazione è intervenuta Maila Quaglia, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Carisbo, insieme a Vincenzo Morlini, past Consigliere di Amministrazione di Intercultura, poi Direttore Esecutivo di Intercultura e poi Presidente internazionale di AFS, alle famiglie dei giovani ambasciatori nel mondo e ai volontari di Intercultura, che proprio in questi mesi si stanno occupando della formazione degli studenti in partenza per prepararli alla loro esperienza.
I vincitori sono:
Sara, iscritta al Liceo E. Fermi di Bologna e in partenza per un programma scolastico semestrale in Brasile;
Steven, iscritto al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Thailandia;
Geremia, iscritto all’IIS G. Bruno di Medicina e in partenza per un programma annuale in Lettonia;
Francesca, iscritta all’IIS Montessori-Da Vinci di Porretta Terme e in partenza per un programma annuale in Perù;
Sabrina, iscritta al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma annuale in Honduras;
Matteo, iscritto al Liceo L. Bassi di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Messico.
Emozionati e felici per il traguardo raggiunto, alcuni ragazzi hanno così commentato la vincita della borsa di studio.
Geremia: «Quando ho scoperto di aver vinto, ho sentito come un ritorno brusco al presente. Quella che fino a poco prima sembrava solo un’idea improbabile era diventata concreta. È stato uno shock di consapevolezza. Ero felice, ma allo stesso tempo ero offuscato da tante altre emozioni, compresa la paura iniziale. Marco Aurelioperò, affermava che “ciò che ostacola l’azione, la promuove”, come se fosse proprio l’attrito, a dare lo slancio. Così il timore, invece di essere un intralcio, è ciò che valorizza la scelta.»
Sabrina: «Ho deciso di accettare questa sfida perché volevo mettermi in gioco davvero. Sentivo il bisogno di uscire dalla mia routine e conoscere un altro modo di vivere. L’Honduras, con la sua cultura e la sua lingua completamente nuove per me, mi è sembrato il luogo perfetto per farlo. So che sarà difficile, ma credo che le sfide più grandi siano anche le più formative.» Con loro erano presenti anche due ex vincitrici del concorso Intercultura e della borsa di studio FormazionEuropa, Sara Bonora, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Brasile a.s. 2023-24 e Matilde Mazzanti, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Cile a.s. 2023-24.
Ricerca Ipsos: l’esperienza con Intercultura decisiva per la propria vita per il 68% degli ex partecipanti
Partire con Intercultura non è solo un soggiorno all’estero, ma un’esperienza che lascia il segno per tutta la vita. Un’indagine Ipsos su 958 ex studenti, oggi tra i 20 e i 64 anni, lo conferma. Il 68% riconosce un impatto decisivo sulla propria identità e attribuisce ai volontari un ruolo chiave nel proprio percorso di crescita personale. Vivere e studiare all’estero con Intercultura permette di sviluppare competenze trasversali, fondamentali sia nella vita personale che in quella professionale.
Il 58% ha scelto destinazioni non convenzionali tra cui l’Asia, l’America Latina e l’Africa sviluppando un atteggiamento di apertura alla diversità culturale e competenze linguistiche: tutti parlano almeno un’altra lingua oltre all’inglese. Le soft skills ne escono rafforzate: il 97% migliora le relazioni, l’89% diventa più autonomo e il 74% si sente pronto alle sfide del mondo di oggi.
Sul piano personale, chi ha vissuto l’esperienza Intercultura denota una grande attenzione e accettazione delle diversità e una coscienza sociale evoluta e sensibile a tematiche di equità. E infine, il 65% si dichiara felice della propria vita, un aspetto che deriva dalla maggiore consapevolezza delle proprie risorse e da una marcata adattabilità di fronte ai cambiamenti. Intercultura non è solo un viaggio, ma un investimento nel futuro di sé stessi e del mondo intero.
Persone
Al via il canale di cofinanziamento del Fondo per la Repubblica Digitale
26 Maggio 2025
L’iniziativa
Annunciata dall’Impresa socialeFondo per la Repubblica Digitalel’attivazione di un canale di cofinanziamento da 5 milioni di euro, destinato a sostenere progetti ed iniziative congiunte orientate allo sviluppo delle competenze digitali e all’inclusione sociale, economica e lavorativa dei cittadini.
L’iniziativa, parte del Piano Strategico 2025–2026 approvato dal Comitato di Indirizzo Strategico del Fondo per la Repubblica Digitale, rappresenta uno strumento innovativo per attivare collaborazioni strategiche tra enti pubblici, privati e del Terzo Settore, con l’obiettivo di amplificare l’impatto delle azioni formative sul territorio.
Il canale di cofinanziamento, che mira ad attrarre risorse supplementari coerenti con le finalità del Fondo per la Repubblica Digitale, vuole inoltre favorire un confronto positivo con le esperienze di altri soggetti, portando avanti collaborazioni strategiche per arricchire reciprocamente la conoscenza, le pratiche e le esperienze sui temi relativi alla formazione e all’inclusione digitale. Questo approccio permette di amplificare l’impatto delle iniziative sostenute e di rafforzare la consapevolezza sul valore dell’investimento e della collaborazione per promuovere la formazione digitale e il reinserimento sociale delle categorie più fragili. Oltre a generare un effetto leva sulle risorse economiche messe in campo dal Fondo per la Repubblica Digitale e dagli interlocutori coinvolti, l’apertura del canale di cofinanziamento mira anche a sperimentare forme di innovazione, sia negli ambiti di intervento sia nelle modalità operative o metodologiche scelte.
Modalità di partecipazione
Il canale di cofinanziamento è aperto a soggetti pubblici e privati, con o senza scopo di lucro. Le iniziative e le progettualità promosse dovranno focalizzarsi su tematiche di interesse condiviso, attraverso tre modalità operative:
bandi pubblici elaborati e promossi congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori in funzione di enti erogatori;
progetti proposti direttamente da enti del Terzo Settore e sostenuti, almeno al 50%, da risorse interne e/o esterne provenienti da uno o più cofinanziatori;
iniziative elaborate e promosse congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori per la realizzazione di opportunità rivolte alla collettività in linea con la mission del Fondo per la Repubblica Digitale.
Il processo di selezione si articola in due momenti: una prima fase, in cui i soggetti interessati presentano la propria idea progettuale e una seconda fase, riservata esclusivamente alle idee ritenute idonee, in cui si procederà con la progettazione esecutiva. I criteri di selezione includono: coerenza con la missione del Fondo, originalità della proposta, assenza di contenuti già sottoposti o respinti, e assenza di interventi per l’acquisto e la costruzione di infrastrutture o esclusivamente finalizzate alla ricerca.
Le proposte potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili.
Risorse disponibili
Il Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale ha stanziato in totale 5 milioni di euro.
Fondazione, Comune e Chiesa di Bologna insieme per il progetto Bologna Serena per gli anziani
19 Maggio 2025
Investimento complessivo da 9 milioni di euro in tre anni per un progetto sulla qualità della vita delle persone over 65. Villa Serena come punto di riferimento per persone anziane
A Bologna la popolazione over 65, conta circa 96.000 persone, sono il 25% della popolazione. Saranno oltre 100 mila tra dieci anni e 109 mila tra venti. Di questi, quasi 55.000 hanno più di 75 anni e 36.000 superano gli 80 anni, mentre i centenari si avvicinano alle 250 unità. I livelli di autosufficienza non dipendono solo dall’età, ma diminuiscono con l’invecchiamento. Dall’indagine sulla qualità della vita realizzata dal Comune di Bologna sappiamo che oggi le persone che dichiarano di prendersi cura di un anziano sopra i 75 anni sono stimate in 17 mila. Il 33% degli over 65 a Bologna oggi abita da solo, percentuale che sale al 50% per gli over 80.
Da questi dati e da questa tendenza all’invecchiamento della popolazione e quindi dell’aspettativa di vita in città, parte il progettoBologna Serena per gli anziani.
Bologna Serena per gli anziani è il nuovo progetto con il quale Fondazione Carisbo, Comune e Chiesa di Bologna collaboreranno nei prossimi tre anni, a partire dal 2025, nel realizzare servizi di supporto, assistenza e inclusione sociale dedicati alla popolazione anziana e ai caregiver, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli over 65.
Bologna Serena per gli anziani ha gli obiettivi di:
innovare e rafforzare le risposte del sistema dei servizi mirati a rispondere ai bisogni della terza età;
sperimentare nuove risposte al cambiamento dei bisogni espressi dalla popolazione anziana alla luce delle mutazioni sociali e demografiche;
aggregare istituzioni, soggetti del terzo settore e comunità nel progettare e realizzare insieme un nuovo welfare per gli anziani.
Questi obiettivi saranno realizzati lungo tre assi strategici:
il domicilio come prospettiva prioritaria per il benessere dell’anziano;
la valorizzazione del ruolo del caregiver familiare e delle assistenti familiari;
la risposta a chi non entra nelle strutture residenziali sociosanitarie.
La convenzionetra gli enti sarà approvata nella prossima Giunta e prevede un investimento da parte della Fondazione Carisbo, che partecipa alla redazione delle linee guida e alle azioni, allo sviluppo, monitoraggio e valutazione del progetto, pari a 4,25 milioni di euro nell’arco di un triennio (di cui 1,25 milioni nel 2025, 1,5 milioni per il 2026 e 1,5 per il 2027).
Il Comune attuerà il progetto secondo le linee guida concordate, cofinanziandolo con ulteriori interventi nell’ambito delle risorse del proprio bilancio, per un valore di altri 4,5 milioni di euro nel triennio 2025/2027.
Questi fondi, pari a 9 milioni di euro in 3 anni, saranno destinati alle attività previste e gli enti collaboreranno nella gestione e il coordinamento delle azioni in collaborazione con gli enti e i soggetti del territorio garantendo la partecipazione della rete socio-sanitaria, in particolare Ausl di Bologna e Asp Città di Bologna, mentre la Chiesa di Bologna si impegna a collaborare al monitoraggio del progetto in sinergia con i propri servizi di ascolto territoriale.
Questo budget sarà suddiviso nel triennio su varie linee progettuali che riguardano:
interventi per i caregiver;
costruire una comunità dementia friendly;
potenziamento di telecontrollo, teleassistenza, telecompagnia;
servizi sociosanitari aperti;
promozione dell’invecchiamento in salute;
la creazione di un luogo e un team di riferimento in città sulle politiche per gli anziani.
A Villa Serena un punto di riferimento sulle politiche per le persone anziane
Sarà Villa Serena il punto di riferimento dove realizzare un luogo fisico in città per le famiglie, i cittadini, le associazioni e la comunità professionale sulle politiche per gli anziani. Lo spazio potrà essere allestito con mostre a tema, materiale informativo sulle opportunità esistenti, punti di informazione e orientamento per gli anziani sui temi della salute e dei servizi, uffici da dedicare all’organizzazione di eventi, gite o vacanze, locali e spazi aperti per lo svolgimento di attività di socializzazione, culturali e sportive.
Sarà sede di un team dedicato all’analisi del fenomeno dell’invecchiamento demografico e alla creazione di progettazioni innovative a partire dalla raccolta di dati affidabili e comparabili per monitorare i progressi delle azioni messe in campo e per la definizione delle politiche in questo ambito. Le nuove informazioni raccolte sui caregiver potranno offrire una maggior conoscenza delle conseguenze dell’assistenza informale sullo stress di chi si prende cura dei propri familiari, sulle diseguaglianze di genere ad esse connesse, sull’effettiva capacità di accesso ai servizi per le long term care, sulle diseguaglianze territoriali e servire alla produzione di conoscenze da mettere a disposizione della città per costruire il futuro welfare per gli anziani a Bologna.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo entra a far parte del Consorzio BI-REX di Bologna
23 Aprile 2025
Fondazione Carisbo annuncia la sua adesione al Consorzio BI-REX Big Data Innovation & Research Excellence, Competence Center nazionale e soggetto attuatore del Pnrr ad alta specializzazione sui Big Data, Industria 4.0 e Transizione 5.0.
La convenzione siglata, della durata di 3 anni e rinnovabile, darà avvio a forme di collaborazione sinergica, particolarmente focalizzate su iniziative per lo sviluppo economico del territorio, tramite la promozione di attività nell’ambito di Industria 4.0 di ricerca applicata, l’attivazione di progetti di innovazione e supporto all’imprenditorialità, nonché la messa a punto di percorsi di incubazione, accelerazione, orientamento e formazione.
Fondazione Carisbo e Consorzio BI-REX saranno così impegnate nella partecipazione congiunta a bandi europei, nazionali, regionali per la realizzazione di progetti di ricerca e formazione, attivando programmi di incubazione e accelerazione d’impresa, sostenendo la partecipazione delle rispettive startup a iniziative di networking e favorendone l’accesso, tramite tariffe agevolate, agli spazi di coworking nelle rispettive strutture.
Fondazione Carisbo è una fondazione di origine bancaria che persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo del territorio metropolitano di Bologna. Con il progetto BIGBO – Boost Innovation Garage, polo dedicato ai talenti, all’innovazione e alla trasformazione digitale, la Fondazione contribuisce nel diffondere una cultura imprenditoriale innovativa, generando un impatto tangibile e creando nuove opportunità di lavoro. BIGBO offre spazi di lavoro flessibili, multifunzionali e organizza tavole rotonde ed eventi incentrati su innovazione e tecnologia, programmi di accelerazione, attività di collegamento tra aziende consolidate e startup.
Il Competence Center BI-REX, con sede a Bologna, si configura come Public Private Partnership che raccoglie 64 player tra Università, Centri di Ricerca e Imprese di eccellenza, con l’obiettivo di supportare le aziende nei processi di innovazione, trasformazione digitale e sostenibilità, favorendo l’adozione delle tecnologie Industria 4.0 e 5.0 e il trasferimento tecnologico attraverso una vasta serie di servizi. Principale valore aggiunto di BI-REX è rappresentato dalla Linea Pilota, fabbrica digitale interconnessa completamente a disposizione delle imprese, in cui le tecnologie 4.0 and 5.0 sono integrate con quelle tradizionali.
Persone
Pubblicato il bando “Dritti al Punto” del Fondo per la Repubblica Digitale
22 Aprile 2025
Il contesto italiano
Lo sviluppo delle competenze digitali è uno degli obiettivi strategici dell’Unione europea, che mira a dotare almeno l’80% dei cittadini tra i 16 e i 74 anni di competenze digitali di base entro il 2030. A guidare questo processo è il quadro europeoDigComp 2.2, che individua cinque aree chiave – dalla sicurezza informatica, alla creazione di contenuti – ritenute essenziali per una piena partecipazione alla vita sociale e professionale. L’Italia, tuttavia, registra un significativo ritardo rispetto alla media UE: nel 2023 solo il 46% degli adulti possedeva competenze digitali almeno di base.
Il quadro è aggravato da divari generazionali e territoriali: tra i giovani (16-24 anni) la quota sale al 59%, mentre tra gli over 65 crolla al 19%, con le regioni del Sud ampiamente sotto la media UE (34%). Per colmare il ritardo, il PNRR ha attivato la misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, con l’obiettivo di formare 2 milioni di cittadini entro il 2026 attraverso 3000 Punti Digitale Facile. Sebbene la rete dei punti sia stata attivata, a marzo 2025, sono stati raggiunti circa 760 mila cittadini, pari al 38% dell’obiettivo, con risultati disomogenei tra le diverse regioni.
Bando Dritti al Punto
Il bando intende sostenere progetti di formazione all’interno dei Punti Digitale Facile, integrando le attività già pianificate e realizzate nell’ambito della misura M1C1 1.7.2 “Rete dei servizi di facilitazione digitale” del PNRR, al fine di potenziarne l’offerta formativa.
In particolare, si intende selezionare progetti formativi rivolti a tutti i cittadini, incentrati sui temi individuati dal quadro europeo DigComp 2.2, come l’alfabetizzazione su informazione e dati, ovvero la capacità di analizzare criticamente fonti e contenuti online e distinguere le informazioni affidabili dalle fake news; la sicurezza informatica, intesa come consapevolezza dei rischi digitali e capacità di proteggere dispositivi e dati personali; la creazione di contenuti digitali, anche con il supporto dell’Intelligenza Artificiale, promuovendo un uso consapevole e responsabile degli strumenti digitali e una riflessione sulle implicazioni etiche, sociali e legali dell’IA; infine, la comunicazione e collaborazione attraverso le tecnologie digitali, per incentivare l’uso attivo dei servizi digitali pubblici e privati (come l’uso di app quali Io e IT-Wallet, o servizi come Identità digitale, Domicilio digitale e Fascicolo sanitario elettronico), sviluppando strategie comunicative efficaci e inclusive nei diversi ambienti digitali.
Chi può partecipare
Le proposte possono essere presentate da Soggetti attuatori o Soggetti sub-attuatori della misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, che si occupino direttamente o indirettamente – per tramite di Soggetti realizzatori – della gestione di almeno un Punto Digitale Facile, o ancora da Soggetti realizzatori della misura, intesi come enti privati che abbiano sottoscritto un’apposita convenzione/contratto con un Soggetto attuatore/sub-attuatore per la co-gestione e co-progettazione delle attività presso uno o più Punti Digitale Facile.
Le proposte progettuali, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma Re@dy, entro le ore 11 del30 maggio 2025.
Composizione della lista congiunta di candidati al Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025/2026/2027 di Intesa Sanpaolo S.p.A.
28 Marzo 2025
Le Fondazioni aderenti al patto parasociale di consultazione e voto sottoscritto l’11 novembre 2024 in relazione all’Assemblea di Intesa Sanpaolo convocata per il 29 aprile 2025, anche sulla base degli orientamenti manifestati dal Consiglio di Amministrazione uscente della Banca per la composizione della lista dei candidati alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025−2027 e con l’intento di assicurare:
la composizione quantitativamente ottimale, avuto riguardo alla complessità organizzativa, di operatività e di governance della Banca e alle valutazioni espresse sulle dinamiche di funzionamento dell’Organo collegiale;
la continuità di azione ed il mantenimento del patrimonio informativo e di esperienze acquisito nel corso dei precedenti mandati;
un riscontro concreto alle esigenze di continuare a esprimere scelte di elevata qualità, diversità, complementarità e di integrare nuove competenze strategiche, professionalità e personalità, al fine di dare continuità alle capacità di approfondimento e di dibattito in tutte le complesse materie di competenza del Consiglio e del Comitato per il Controllo sulla Gestione, e permettere un’adeguata costituzione e funzionalità dei Comitati endo−consiliari;
hanno depositato in data 27 marzo 2025 la seguente lista di 17 candidati così articolata:
SEZIONE 1
GIAN MARIA GROS-PIETRO
PAOLA TAGLIAVINI
CARLO MESSINA
MARIANGELA ZAPPIA
FRANCO CERUTI
PAOLO MARIA VITTORIO GRANDI
LUCIANO NEBBIA
LIANA LOGIURATO
PIETRO PREVITALI
MARIA ALESSANDRA STEFANELLI
BRUNO MARIA PARIGI
DONATELLA BUSSO
SILVIA MERLO
PAOLO MESSA
SEZIONE 2
FABRIZIO MOSCA
MARIELLA TAGLIABUE
MAURA CAMPRA
Nel medesimo contesto, le Fondazioni hanno proposto (i) di determinare in 19 il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da nominare, (ii) di riconfermare il Prof. Gian Maria Gros−Pietro quale Presidente del Consiglio di Amministrazione e (iii) di nominare la Prof.a Paola Tagliavini quale Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione; nonché (iv) di indicare il Dott. Carlo Messina come profilo ideale per la posizione di Consigliere Delegato e CEO, nell’ambito della lista presentata, ferme restando le piene prerogative proprie del Consiglio di Amministrazione che sarà nominato, in ragione dei poteri definiti dallo Statuto sociale.
Alla luce dei risultati conseguiti nell’ultimo decennio dalla Banca, che hanno posto Intesa Sanpaolo in una posizione di vertice assoluto tra le banche europee, sia per l’affidabilità sia per il sostegno allo sviluppo del Paese, i Presidenti delle Fondazioni, nella loro connaturata rappresentanza di azionisti istituzionali di lungo termine, esprimono vivo apprezzamento per la visione e la gestione altamente efficace da parte del CEO e conseguentemente auspicano che il Dr. Carlo Messina possa garantire il suo ruolo di leadership nella Banca anche per i successivi mandati.
Infine, le Fondazioni hanno proposto, in linea con quanto evidenziato dal Consiglio uscente, la conferma degli emolumenti per i consiglieri che non siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione e l’incremento del compenso fisso specifico per i consiglieri che siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione nonché del compenso additivo del Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione.
Sviluppo del territorio
Aperto il bando Fairplay (terza sessione erogativa 2025)
28 Marzo 2025
Per l’area Sviluppo del territorio (settore Educazione, istruzione e formazione) e la missione “Formazione del capitale umano”, con specifico riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile SDG n° 4 “Istruzione di qualità” e SDG n° 9 “Imprese, innovazione e infrastrutture”, il bando Fairplay accessibile fino al 5 maggio rende disponibili risorse per 150.000 euro allo scopo di:
promuovere l’idea di sport inclusivo, aperto a tutti, capace di incidere positivamente sulla coesione sociale della comunità territoriale;
incentivare la rigenerazione di spazi in un’ottica di condivisione e cura del bene comune;
favorire la diffusione di valori educativi e corretti stili di vita.
Acri lancia il Premio GenP – Giovani che partecipano
13 Giugno 2025
Aperte fino al 14 settembre le candidature al premio per le organizzazioni del Terzo settore che incentivano la partecipazione giovanile
Non è vero che i giovani non partecipano e non si impegnano a migliorare il Paese. Lo fanno, ma non sempre all’interno delle organizzazioni tradizionali del Terzo settore. Sempre più spesso scelgono forme di impegno fluide, informali, legate a cause specifiche – come l’ambiente, i diritti civili e la giustizia sociale – e lontane da strutture composte e guidate prevalentemente da persone di generazioni passate. In questo scenario, molte realtà del Terzo settore stanno cercando nuove strade per coinvolgere le nuove generazioni anche all’interno dei propri processi decisionali.
In questo scenario nasce “GenP – Giovani che partecipano”, un premio promosso da Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria, dedicato alle organizzazioni del Terzo settore composte da giovani che valorizzino il protagonismo giovanile. Il premio si rivolge a realtà i cui organi di amministrazione siano composti o coinvolgano giovani under 35, incentivando la loro partecipazione attiva nella progettazione e realizzazione dei progetti. Il premio intende infatti portare alla luce e dare visibilità a esperienze significative di partecipazione giovanile.
Le organizzazioni vincitrici riceveranno un contributo di 10mila euro ciascuna e saranno premiate nel corso di un evento nazionale che si terrà nel mese di dicembre 2025.
Le candidature sono aperte fino al 14 settembre 2025 sul sito ufficiale www.genp.it, dove sono disponibili il regolamento completo e il modulo di partecipazione.
A novembre verrà annunciata la shortlist delle 10 organizzazioni finaliste e, tra queste, una giuria composta da esperti del settore e rappresentanti di Acri selezionerà le 3 organizzazioni vincitrici.
I componenti della giuria:
Ferruccio de Bortoli, giornalista
Lucrezia Ferrara, Young Advisory Board Fondazione Compagnia di San Paolo
Luca Gori, presidente Commissione Innovazione sociale di Acri
Clara Morelli, autrice Will Media
Vanessa Pallucchi, portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore
Tommaso Salaroli, cofondatore e CEO di Scomodo
Michele Sciscioli, capo Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale
Media partner dell’iniziativa sono Vita e Will, mentre Percorsi di Secondo Welfare realizzerà e presenterà, in occasione dell’evento di premiazione, un’indagine sul tasso di under 35 nei Cda delle organizzazioni del Terzo settore.
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa
10 Giugno 2025
Assegnate 6 borse di studio per programmi di vita e di studio all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione Carisbo
Sono stati premiati, presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, i 6 studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura. I 6 studenti potranno vivere e studiare per un trimestre fino ad un anno scolastico all’estero, accolti in una famiglia e una scuola del luogo e assistiti dai volontari locali.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Fondazione Intercultura e Fondazione Carisbo che risale al 2020-2021 e, grazie ad essa, 62 studentesse e studenti delle scuole secondarie di II grado – a cui si aggiungono i 6 studenti premiati quest’anno – hanno finora potuto vivere un’esperienza autentica delle diversità e acquisire nuove competenze utili per la loro vita personale e professionale.
Alla cerimonia di premiazione è intervenuta Maila Quaglia, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Carisbo, insieme a Vincenzo Morlini, past Consigliere di Amministrazione di Intercultura, poi Direttore Esecutivo di Intercultura e poi Presidente internazionale di AFS, alle famiglie dei giovani ambasciatori nel mondo e ai volontari di Intercultura, che proprio in questi mesi si stanno occupando della formazione degli studenti in partenza per prepararli alla loro esperienza.
I vincitori sono:
Sara, iscritta al Liceo E. Fermi di Bologna e in partenza per un programma scolastico semestrale in Brasile;
Steven, iscritto al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Thailandia;
Geremia, iscritto all’IIS G. Bruno di Medicina e in partenza per un programma annuale in Lettonia;
Francesca, iscritta all’IIS Montessori-Da Vinci di Porretta Terme e in partenza per un programma annuale in Perù;
Sabrina, iscritta al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma annuale in Honduras;
Matteo, iscritto al Liceo L. Bassi di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Messico.
Emozionati e felici per il traguardo raggiunto, alcuni ragazzi hanno così commentato la vincita della borsa di studio.
Geremia: «Quando ho scoperto di aver vinto, ho sentito come un ritorno brusco al presente. Quella che fino a poco prima sembrava solo un’idea improbabile era diventata concreta. È stato uno shock di consapevolezza. Ero felice, ma allo stesso tempo ero offuscato da tante altre emozioni, compresa la paura iniziale. Marco Aurelioperò, affermava che “ciò che ostacola l’azione, la promuove”, come se fosse proprio l’attrito, a dare lo slancio. Così il timore, invece di essere un intralcio, è ciò che valorizza la scelta.»
Sabrina: «Ho deciso di accettare questa sfida perché volevo mettermi in gioco davvero. Sentivo il bisogno di uscire dalla mia routine e conoscere un altro modo di vivere. L’Honduras, con la sua cultura e la sua lingua completamente nuove per me, mi è sembrato il luogo perfetto per farlo. So che sarà difficile, ma credo che le sfide più grandi siano anche le più formative.» Con loro erano presenti anche due ex vincitrici del concorso Intercultura e della borsa di studio FormazionEuropa, Sara Bonora, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Brasile a.s. 2023-24 e Matilde Mazzanti, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Cile a.s. 2023-24.
Ricerca Ipsos: l’esperienza con Intercultura decisiva per la propria vita per il 68% degli ex partecipanti
Partire con Intercultura non è solo un soggiorno all’estero, ma un’esperienza che lascia il segno per tutta la vita. Un’indagine Ipsos su 958 ex studenti, oggi tra i 20 e i 64 anni, lo conferma. Il 68% riconosce un impatto decisivo sulla propria identità e attribuisce ai volontari un ruolo chiave nel proprio percorso di crescita personale. Vivere e studiare all’estero con Intercultura permette di sviluppare competenze trasversali, fondamentali sia nella vita personale che in quella professionale.
Il 58% ha scelto destinazioni non convenzionali tra cui l’Asia, l’America Latina e l’Africa sviluppando un atteggiamento di apertura alla diversità culturale e competenze linguistiche: tutti parlano almeno un’altra lingua oltre all’inglese. Le soft skills ne escono rafforzate: il 97% migliora le relazioni, l’89% diventa più autonomo e il 74% si sente pronto alle sfide del mondo di oggi.
Sul piano personale, chi ha vissuto l’esperienza Intercultura denota una grande attenzione e accettazione delle diversità e una coscienza sociale evoluta e sensibile a tematiche di equità. E infine, il 65% si dichiara felice della propria vita, un aspetto che deriva dalla maggiore consapevolezza delle proprie risorse e da una marcata adattabilità di fronte ai cambiamenti. Intercultura non è solo un viaggio, ma un investimento nel futuro di sé stessi e del mondo intero.
Persone
Al via il canale di cofinanziamento del Fondo per la Repubblica Digitale
26 Maggio 2025
L’iniziativa
Annunciata dall’Impresa socialeFondo per la Repubblica Digitalel’attivazione di un canale di cofinanziamento da 5 milioni di euro, destinato a sostenere progetti ed iniziative congiunte orientate allo sviluppo delle competenze digitali e all’inclusione sociale, economica e lavorativa dei cittadini.
L’iniziativa, parte del Piano Strategico 2025–2026 approvato dal Comitato di Indirizzo Strategico del Fondo per la Repubblica Digitale, rappresenta uno strumento innovativo per attivare collaborazioni strategiche tra enti pubblici, privati e del Terzo Settore, con l’obiettivo di amplificare l’impatto delle azioni formative sul territorio.
Il canale di cofinanziamento, che mira ad attrarre risorse supplementari coerenti con le finalità del Fondo per la Repubblica Digitale, vuole inoltre favorire un confronto positivo con le esperienze di altri soggetti, portando avanti collaborazioni strategiche per arricchire reciprocamente la conoscenza, le pratiche e le esperienze sui temi relativi alla formazione e all’inclusione digitale. Questo approccio permette di amplificare l’impatto delle iniziative sostenute e di rafforzare la consapevolezza sul valore dell’investimento e della collaborazione per promuovere la formazione digitale e il reinserimento sociale delle categorie più fragili. Oltre a generare un effetto leva sulle risorse economiche messe in campo dal Fondo per la Repubblica Digitale e dagli interlocutori coinvolti, l’apertura del canale di cofinanziamento mira anche a sperimentare forme di innovazione, sia negli ambiti di intervento sia nelle modalità operative o metodologiche scelte.
Modalità di partecipazione
Il canale di cofinanziamento è aperto a soggetti pubblici e privati, con o senza scopo di lucro. Le iniziative e le progettualità promosse dovranno focalizzarsi su tematiche di interesse condiviso, attraverso tre modalità operative:
bandi pubblici elaborati e promossi congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori in funzione di enti erogatori;
progetti proposti direttamente da enti del Terzo Settore e sostenuti, almeno al 50%, da risorse interne e/o esterne provenienti da uno o più cofinanziatori;
iniziative elaborate e promosse congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori per la realizzazione di opportunità rivolte alla collettività in linea con la mission del Fondo per la Repubblica Digitale.
Il processo di selezione si articola in due momenti: una prima fase, in cui i soggetti interessati presentano la propria idea progettuale e una seconda fase, riservata esclusivamente alle idee ritenute idonee, in cui si procederà con la progettazione esecutiva. I criteri di selezione includono: coerenza con la missione del Fondo, originalità della proposta, assenza di contenuti già sottoposti o respinti, e assenza di interventi per l’acquisto e la costruzione di infrastrutture o esclusivamente finalizzate alla ricerca.
Le proposte potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili.
Risorse disponibili
Il Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale ha stanziato in totale 5 milioni di euro.
Fondazione, Comune e Chiesa di Bologna insieme per il progetto Bologna Serena per gli anziani
19 Maggio 2025
Investimento complessivo da 9 milioni di euro in tre anni per un progetto sulla qualità della vita delle persone over 65. Villa Serena come punto di riferimento per persone anziane
A Bologna la popolazione over 65, conta circa 96.000 persone, sono il 25% della popolazione. Saranno oltre 100 mila tra dieci anni e 109 mila tra venti. Di questi, quasi 55.000 hanno più di 75 anni e 36.000 superano gli 80 anni, mentre i centenari si avvicinano alle 250 unità. I livelli di autosufficienza non dipendono solo dall’età, ma diminuiscono con l’invecchiamento. Dall’indagine sulla qualità della vita realizzata dal Comune di Bologna sappiamo che oggi le persone che dichiarano di prendersi cura di un anziano sopra i 75 anni sono stimate in 17 mila. Il 33% degli over 65 a Bologna oggi abita da solo, percentuale che sale al 50% per gli over 80.
Da questi dati e da questa tendenza all’invecchiamento della popolazione e quindi dell’aspettativa di vita in città, parte il progettoBologna Serena per gli anziani.
Bologna Serena per gli anziani è il nuovo progetto con il quale Fondazione Carisbo, Comune e Chiesa di Bologna collaboreranno nei prossimi tre anni, a partire dal 2025, nel realizzare servizi di supporto, assistenza e inclusione sociale dedicati alla popolazione anziana e ai caregiver, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli over 65.
Bologna Serena per gli anziani ha gli obiettivi di:
innovare e rafforzare le risposte del sistema dei servizi mirati a rispondere ai bisogni della terza età;
sperimentare nuove risposte al cambiamento dei bisogni espressi dalla popolazione anziana alla luce delle mutazioni sociali e demografiche;
aggregare istituzioni, soggetti del terzo settore e comunità nel progettare e realizzare insieme un nuovo welfare per gli anziani.
Questi obiettivi saranno realizzati lungo tre assi strategici:
il domicilio come prospettiva prioritaria per il benessere dell’anziano;
la valorizzazione del ruolo del caregiver familiare e delle assistenti familiari;
la risposta a chi non entra nelle strutture residenziali sociosanitarie.
La convenzionetra gli enti sarà approvata nella prossima Giunta e prevede un investimento da parte della Fondazione Carisbo, che partecipa alla redazione delle linee guida e alle azioni, allo sviluppo, monitoraggio e valutazione del progetto, pari a 4,25 milioni di euro nell’arco di un triennio (di cui 1,25 milioni nel 2025, 1,5 milioni per il 2026 e 1,5 per il 2027).
Il Comune attuerà il progetto secondo le linee guida concordate, cofinanziandolo con ulteriori interventi nell’ambito delle risorse del proprio bilancio, per un valore di altri 4,5 milioni di euro nel triennio 2025/2027.
Questi fondi, pari a 9 milioni di euro in 3 anni, saranno destinati alle attività previste e gli enti collaboreranno nella gestione e il coordinamento delle azioni in collaborazione con gli enti e i soggetti del territorio garantendo la partecipazione della rete socio-sanitaria, in particolare Ausl di Bologna e Asp Città di Bologna, mentre la Chiesa di Bologna si impegna a collaborare al monitoraggio del progetto in sinergia con i propri servizi di ascolto territoriale.
Questo budget sarà suddiviso nel triennio su varie linee progettuali che riguardano:
interventi per i caregiver;
costruire una comunità dementia friendly;
potenziamento di telecontrollo, teleassistenza, telecompagnia;
servizi sociosanitari aperti;
promozione dell’invecchiamento in salute;
la creazione di un luogo e un team di riferimento in città sulle politiche per gli anziani.
A Villa Serena un punto di riferimento sulle politiche per le persone anziane
Sarà Villa Serena il punto di riferimento dove realizzare un luogo fisico in città per le famiglie, i cittadini, le associazioni e la comunità professionale sulle politiche per gli anziani. Lo spazio potrà essere allestito con mostre a tema, materiale informativo sulle opportunità esistenti, punti di informazione e orientamento per gli anziani sui temi della salute e dei servizi, uffici da dedicare all’organizzazione di eventi, gite o vacanze, locali e spazi aperti per lo svolgimento di attività di socializzazione, culturali e sportive.
Sarà sede di un team dedicato all’analisi del fenomeno dell’invecchiamento demografico e alla creazione di progettazioni innovative a partire dalla raccolta di dati affidabili e comparabili per monitorare i progressi delle azioni messe in campo e per la definizione delle politiche in questo ambito. Le nuove informazioni raccolte sui caregiver potranno offrire una maggior conoscenza delle conseguenze dell’assistenza informale sullo stress di chi si prende cura dei propri familiari, sulle diseguaglianze di genere ad esse connesse, sull’effettiva capacità di accesso ai servizi per le long term care, sulle diseguaglianze territoriali e servire alla produzione di conoscenze da mettere a disposizione della città per costruire il futuro welfare per gli anziani a Bologna.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo entra a far parte del Consorzio BI-REX di Bologna
23 Aprile 2025
Fondazione Carisbo annuncia la sua adesione al Consorzio BI-REX Big Data Innovation & Research Excellence, Competence Center nazionale e soggetto attuatore del Pnrr ad alta specializzazione sui Big Data, Industria 4.0 e Transizione 5.0.
La convenzione siglata, della durata di 3 anni e rinnovabile, darà avvio a forme di collaborazione sinergica, particolarmente focalizzate su iniziative per lo sviluppo economico del territorio, tramite la promozione di attività nell’ambito di Industria 4.0 di ricerca applicata, l’attivazione di progetti di innovazione e supporto all’imprenditorialità, nonché la messa a punto di percorsi di incubazione, accelerazione, orientamento e formazione.
Fondazione Carisbo e Consorzio BI-REX saranno così impegnate nella partecipazione congiunta a bandi europei, nazionali, regionali per la realizzazione di progetti di ricerca e formazione, attivando programmi di incubazione e accelerazione d’impresa, sostenendo la partecipazione delle rispettive startup a iniziative di networking e favorendone l’accesso, tramite tariffe agevolate, agli spazi di coworking nelle rispettive strutture.
Fondazione Carisbo è una fondazione di origine bancaria che persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo del territorio metropolitano di Bologna. Con il progetto BIGBO – Boost Innovation Garage, polo dedicato ai talenti, all’innovazione e alla trasformazione digitale, la Fondazione contribuisce nel diffondere una cultura imprenditoriale innovativa, generando un impatto tangibile e creando nuove opportunità di lavoro. BIGBO offre spazi di lavoro flessibili, multifunzionali e organizza tavole rotonde ed eventi incentrati su innovazione e tecnologia, programmi di accelerazione, attività di collegamento tra aziende consolidate e startup.
Il Competence Center BI-REX, con sede a Bologna, si configura come Public Private Partnership che raccoglie 64 player tra Università, Centri di Ricerca e Imprese di eccellenza, con l’obiettivo di supportare le aziende nei processi di innovazione, trasformazione digitale e sostenibilità, favorendo l’adozione delle tecnologie Industria 4.0 e 5.0 e il trasferimento tecnologico attraverso una vasta serie di servizi. Principale valore aggiunto di BI-REX è rappresentato dalla Linea Pilota, fabbrica digitale interconnessa completamente a disposizione delle imprese, in cui le tecnologie 4.0 and 5.0 sono integrate con quelle tradizionali.
Persone
Pubblicato il bando “Dritti al Punto” del Fondo per la Repubblica Digitale
22 Aprile 2025
Il contesto italiano
Lo sviluppo delle competenze digitali è uno degli obiettivi strategici dell’Unione europea, che mira a dotare almeno l’80% dei cittadini tra i 16 e i 74 anni di competenze digitali di base entro il 2030. A guidare questo processo è il quadro europeoDigComp 2.2, che individua cinque aree chiave – dalla sicurezza informatica, alla creazione di contenuti – ritenute essenziali per una piena partecipazione alla vita sociale e professionale. L’Italia, tuttavia, registra un significativo ritardo rispetto alla media UE: nel 2023 solo il 46% degli adulti possedeva competenze digitali almeno di base.
Il quadro è aggravato da divari generazionali e territoriali: tra i giovani (16-24 anni) la quota sale al 59%, mentre tra gli over 65 crolla al 19%, con le regioni del Sud ampiamente sotto la media UE (34%). Per colmare il ritardo, il PNRR ha attivato la misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, con l’obiettivo di formare 2 milioni di cittadini entro il 2026 attraverso 3000 Punti Digitale Facile. Sebbene la rete dei punti sia stata attivata, a marzo 2025, sono stati raggiunti circa 760 mila cittadini, pari al 38% dell’obiettivo, con risultati disomogenei tra le diverse regioni.
Bando Dritti al Punto
Il bando intende sostenere progetti di formazione all’interno dei Punti Digitale Facile, integrando le attività già pianificate e realizzate nell’ambito della misura M1C1 1.7.2 “Rete dei servizi di facilitazione digitale” del PNRR, al fine di potenziarne l’offerta formativa.
In particolare, si intende selezionare progetti formativi rivolti a tutti i cittadini, incentrati sui temi individuati dal quadro europeo DigComp 2.2, come l’alfabetizzazione su informazione e dati, ovvero la capacità di analizzare criticamente fonti e contenuti online e distinguere le informazioni affidabili dalle fake news; la sicurezza informatica, intesa come consapevolezza dei rischi digitali e capacità di proteggere dispositivi e dati personali; la creazione di contenuti digitali, anche con il supporto dell’Intelligenza Artificiale, promuovendo un uso consapevole e responsabile degli strumenti digitali e una riflessione sulle implicazioni etiche, sociali e legali dell’IA; infine, la comunicazione e collaborazione attraverso le tecnologie digitali, per incentivare l’uso attivo dei servizi digitali pubblici e privati (come l’uso di app quali Io e IT-Wallet, o servizi come Identità digitale, Domicilio digitale e Fascicolo sanitario elettronico), sviluppando strategie comunicative efficaci e inclusive nei diversi ambienti digitali.
Chi può partecipare
Le proposte possono essere presentate da Soggetti attuatori o Soggetti sub-attuatori della misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, che si occupino direttamente o indirettamente – per tramite di Soggetti realizzatori – della gestione di almeno un Punto Digitale Facile, o ancora da Soggetti realizzatori della misura, intesi come enti privati che abbiano sottoscritto un’apposita convenzione/contratto con un Soggetto attuatore/sub-attuatore per la co-gestione e co-progettazione delle attività presso uno o più Punti Digitale Facile.
Le proposte progettuali, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma Re@dy, entro le ore 11 del30 maggio 2025.
Composizione della lista congiunta di candidati al Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025/2026/2027 di Intesa Sanpaolo S.p.A.
28 Marzo 2025
Le Fondazioni aderenti al patto parasociale di consultazione e voto sottoscritto l’11 novembre 2024 in relazione all’Assemblea di Intesa Sanpaolo convocata per il 29 aprile 2025, anche sulla base degli orientamenti manifestati dal Consiglio di Amministrazione uscente della Banca per la composizione della lista dei candidati alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025−2027 e con l’intento di assicurare:
la composizione quantitativamente ottimale, avuto riguardo alla complessità organizzativa, di operatività e di governance della Banca e alle valutazioni espresse sulle dinamiche di funzionamento dell’Organo collegiale;
la continuità di azione ed il mantenimento del patrimonio informativo e di esperienze acquisito nel corso dei precedenti mandati;
un riscontro concreto alle esigenze di continuare a esprimere scelte di elevata qualità, diversità, complementarità e di integrare nuove competenze strategiche, professionalità e personalità, al fine di dare continuità alle capacità di approfondimento e di dibattito in tutte le complesse materie di competenza del Consiglio e del Comitato per il Controllo sulla Gestione, e permettere un’adeguata costituzione e funzionalità dei Comitati endo−consiliari;
hanno depositato in data 27 marzo 2025 la seguente lista di 17 candidati così articolata:
SEZIONE 1
GIAN MARIA GROS-PIETRO
PAOLA TAGLIAVINI
CARLO MESSINA
MARIANGELA ZAPPIA
FRANCO CERUTI
PAOLO MARIA VITTORIO GRANDI
LUCIANO NEBBIA
LIANA LOGIURATO
PIETRO PREVITALI
MARIA ALESSANDRA STEFANELLI
BRUNO MARIA PARIGI
DONATELLA BUSSO
SILVIA MERLO
PAOLO MESSA
SEZIONE 2
FABRIZIO MOSCA
MARIELLA TAGLIABUE
MAURA CAMPRA
Nel medesimo contesto, le Fondazioni hanno proposto (i) di determinare in 19 il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da nominare, (ii) di riconfermare il Prof. Gian Maria Gros−Pietro quale Presidente del Consiglio di Amministrazione e (iii) di nominare la Prof.a Paola Tagliavini quale Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione; nonché (iv) di indicare il Dott. Carlo Messina come profilo ideale per la posizione di Consigliere Delegato e CEO, nell’ambito della lista presentata, ferme restando le piene prerogative proprie del Consiglio di Amministrazione che sarà nominato, in ragione dei poteri definiti dallo Statuto sociale.
Alla luce dei risultati conseguiti nell’ultimo decennio dalla Banca, che hanno posto Intesa Sanpaolo in una posizione di vertice assoluto tra le banche europee, sia per l’affidabilità sia per il sostegno allo sviluppo del Paese, i Presidenti delle Fondazioni, nella loro connaturata rappresentanza di azionisti istituzionali di lungo termine, esprimono vivo apprezzamento per la visione e la gestione altamente efficace da parte del CEO e conseguentemente auspicano che il Dr. Carlo Messina possa garantire il suo ruolo di leadership nella Banca anche per i successivi mandati.
Infine, le Fondazioni hanno proposto, in linea con quanto evidenziato dal Consiglio uscente, la conferma degli emolumenti per i consiglieri che non siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione e l’incremento del compenso fisso specifico per i consiglieri che siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione nonché del compenso additivo del Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione.
Sviluppo del territorio
Aperto il bando Fairplay (terza sessione erogativa 2025)
28 Marzo 2025
Per l’area Sviluppo del territorio (settore Educazione, istruzione e formazione) e la missione “Formazione del capitale umano”, con specifico riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile SDG n° 4 “Istruzione di qualità” e SDG n° 9 “Imprese, innovazione e infrastrutture”, il bando Fairplay accessibile fino al 5 maggio rende disponibili risorse per 150.000 euro allo scopo di:
promuovere l’idea di sport inclusivo, aperto a tutti, capace di incidere positivamente sulla coesione sociale della comunità territoriale;
incentivare la rigenerazione di spazi in un’ottica di condivisione e cura del bene comune;
favorire la diffusione di valori educativi e corretti stili di vita.
Acri lancia il Premio GenP – Giovani che partecipano
13 Giugno 2025
Aperte fino al 14 settembre le candidature al premio per le organizzazioni del Terzo settore che incentivano la partecipazione giovanile
Non è vero che i giovani non partecipano e non si impegnano a migliorare il Paese. Lo fanno, ma non sempre all’interno delle organizzazioni tradizionali del Terzo settore. Sempre più spesso scelgono forme di impegno fluide, informali, legate a cause specifiche – come l’ambiente, i diritti civili e la giustizia sociale – e lontane da strutture composte e guidate prevalentemente da persone di generazioni passate. In questo scenario, molte realtà del Terzo settore stanno cercando nuove strade per coinvolgere le nuove generazioni anche all’interno dei propri processi decisionali.
In questo scenario nasce “GenP – Giovani che partecipano”, un premio promosso da Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria, dedicato alle organizzazioni del Terzo settore composte da giovani che valorizzino il protagonismo giovanile. Il premio si rivolge a realtà i cui organi di amministrazione siano composti o coinvolgano giovani under 35, incentivando la loro partecipazione attiva nella progettazione e realizzazione dei progetti. Il premio intende infatti portare alla luce e dare visibilità a esperienze significative di partecipazione giovanile.
Le organizzazioni vincitrici riceveranno un contributo di 10mila euro ciascuna e saranno premiate nel corso di un evento nazionale che si terrà nel mese di dicembre 2025.
Le candidature sono aperte fino al 14 settembre 2025 sul sito ufficiale www.genp.it, dove sono disponibili il regolamento completo e il modulo di partecipazione.
A novembre verrà annunciata la shortlist delle 10 organizzazioni finaliste e, tra queste, una giuria composta da esperti del settore e rappresentanti di Acri selezionerà le 3 organizzazioni vincitrici.
I componenti della giuria:
Ferruccio de Bortoli, giornalista
Lucrezia Ferrara, Young Advisory Board Fondazione Compagnia di San Paolo
Luca Gori, presidente Commissione Innovazione sociale di Acri
Clara Morelli, autrice Will Media
Vanessa Pallucchi, portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore
Tommaso Salaroli, cofondatore e CEO di Scomodo
Michele Sciscioli, capo Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale
Media partner dell’iniziativa sono Vita e Will, mentre Percorsi di Secondo Welfare realizzerà e presenterà, in occasione dell’evento di premiazione, un’indagine sul tasso di under 35 nei Cda delle organizzazioni del Terzo settore.
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa
10 Giugno 2025
Assegnate 6 borse di studio per programmi di vita e di studio all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione Carisbo
Sono stati premiati, presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, i 6 studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura. I 6 studenti potranno vivere e studiare per un trimestre fino ad un anno scolastico all’estero, accolti in una famiglia e una scuola del luogo e assistiti dai volontari locali.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Fondazione Intercultura e Fondazione Carisbo che risale al 2020-2021 e, grazie ad essa, 62 studentesse e studenti delle scuole secondarie di II grado – a cui si aggiungono i 6 studenti premiati quest’anno – hanno finora potuto vivere un’esperienza autentica delle diversità e acquisire nuove competenze utili per la loro vita personale e professionale.
Alla cerimonia di premiazione è intervenuta Maila Quaglia, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Carisbo, insieme a Vincenzo Morlini, past Consigliere di Amministrazione di Intercultura, poi Direttore Esecutivo di Intercultura e poi Presidente internazionale di AFS, alle famiglie dei giovani ambasciatori nel mondo e ai volontari di Intercultura, che proprio in questi mesi si stanno occupando della formazione degli studenti in partenza per prepararli alla loro esperienza.
I vincitori sono:
Sara, iscritta al Liceo E. Fermi di Bologna e in partenza per un programma scolastico semestrale in Brasile;
Steven, iscritto al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Thailandia;
Geremia, iscritto all’IIS G. Bruno di Medicina e in partenza per un programma annuale in Lettonia;
Francesca, iscritta all’IIS Montessori-Da Vinci di Porretta Terme e in partenza per un programma annuale in Perù;
Sabrina, iscritta al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma annuale in Honduras;
Matteo, iscritto al Liceo L. Bassi di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Messico.
Emozionati e felici per il traguardo raggiunto, alcuni ragazzi hanno così commentato la vincita della borsa di studio.
Geremia: «Quando ho scoperto di aver vinto, ho sentito come un ritorno brusco al presente. Quella che fino a poco prima sembrava solo un’idea improbabile era diventata concreta. È stato uno shock di consapevolezza. Ero felice, ma allo stesso tempo ero offuscato da tante altre emozioni, compresa la paura iniziale. Marco Aurelioperò, affermava che “ciò che ostacola l’azione, la promuove”, come se fosse proprio l’attrito, a dare lo slancio. Così il timore, invece di essere un intralcio, è ciò che valorizza la scelta.»
Sabrina: «Ho deciso di accettare questa sfida perché volevo mettermi in gioco davvero. Sentivo il bisogno di uscire dalla mia routine e conoscere un altro modo di vivere. L’Honduras, con la sua cultura e la sua lingua completamente nuove per me, mi è sembrato il luogo perfetto per farlo. So che sarà difficile, ma credo che le sfide più grandi siano anche le più formative.» Con loro erano presenti anche due ex vincitrici del concorso Intercultura e della borsa di studio FormazionEuropa, Sara Bonora, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Brasile a.s. 2023-24 e Matilde Mazzanti, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Cile a.s. 2023-24.
Ricerca Ipsos: l’esperienza con Intercultura decisiva per la propria vita per il 68% degli ex partecipanti
Partire con Intercultura non è solo un soggiorno all’estero, ma un’esperienza che lascia il segno per tutta la vita. Un’indagine Ipsos su 958 ex studenti, oggi tra i 20 e i 64 anni, lo conferma. Il 68% riconosce un impatto decisivo sulla propria identità e attribuisce ai volontari un ruolo chiave nel proprio percorso di crescita personale. Vivere e studiare all’estero con Intercultura permette di sviluppare competenze trasversali, fondamentali sia nella vita personale che in quella professionale.
Il 58% ha scelto destinazioni non convenzionali tra cui l’Asia, l’America Latina e l’Africa sviluppando un atteggiamento di apertura alla diversità culturale e competenze linguistiche: tutti parlano almeno un’altra lingua oltre all’inglese. Le soft skills ne escono rafforzate: il 97% migliora le relazioni, l’89% diventa più autonomo e il 74% si sente pronto alle sfide del mondo di oggi.
Sul piano personale, chi ha vissuto l’esperienza Intercultura denota una grande attenzione e accettazione delle diversità e una coscienza sociale evoluta e sensibile a tematiche di equità. E infine, il 65% si dichiara felice della propria vita, un aspetto che deriva dalla maggiore consapevolezza delle proprie risorse e da una marcata adattabilità di fronte ai cambiamenti. Intercultura non è solo un viaggio, ma un investimento nel futuro di sé stessi e del mondo intero.
Persone
Al via il canale di cofinanziamento del Fondo per la Repubblica Digitale
26 Maggio 2025
L’iniziativa
Annunciata dall’Impresa socialeFondo per la Repubblica Digitalel’attivazione di un canale di cofinanziamento da 5 milioni di euro, destinato a sostenere progetti ed iniziative congiunte orientate allo sviluppo delle competenze digitali e all’inclusione sociale, economica e lavorativa dei cittadini.
L’iniziativa, parte del Piano Strategico 2025–2026 approvato dal Comitato di Indirizzo Strategico del Fondo per la Repubblica Digitale, rappresenta uno strumento innovativo per attivare collaborazioni strategiche tra enti pubblici, privati e del Terzo Settore, con l’obiettivo di amplificare l’impatto delle azioni formative sul territorio.
Il canale di cofinanziamento, che mira ad attrarre risorse supplementari coerenti con le finalità del Fondo per la Repubblica Digitale, vuole inoltre favorire un confronto positivo con le esperienze di altri soggetti, portando avanti collaborazioni strategiche per arricchire reciprocamente la conoscenza, le pratiche e le esperienze sui temi relativi alla formazione e all’inclusione digitale. Questo approccio permette di amplificare l’impatto delle iniziative sostenute e di rafforzare la consapevolezza sul valore dell’investimento e della collaborazione per promuovere la formazione digitale e il reinserimento sociale delle categorie più fragili. Oltre a generare un effetto leva sulle risorse economiche messe in campo dal Fondo per la Repubblica Digitale e dagli interlocutori coinvolti, l’apertura del canale di cofinanziamento mira anche a sperimentare forme di innovazione, sia negli ambiti di intervento sia nelle modalità operative o metodologiche scelte.
Modalità di partecipazione
Il canale di cofinanziamento è aperto a soggetti pubblici e privati, con o senza scopo di lucro. Le iniziative e le progettualità promosse dovranno focalizzarsi su tematiche di interesse condiviso, attraverso tre modalità operative:
bandi pubblici elaborati e promossi congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori in funzione di enti erogatori;
progetti proposti direttamente da enti del Terzo Settore e sostenuti, almeno al 50%, da risorse interne e/o esterne provenienti da uno o più cofinanziatori;
iniziative elaborate e promosse congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori per la realizzazione di opportunità rivolte alla collettività in linea con la mission del Fondo per la Repubblica Digitale.
Il processo di selezione si articola in due momenti: una prima fase, in cui i soggetti interessati presentano la propria idea progettuale e una seconda fase, riservata esclusivamente alle idee ritenute idonee, in cui si procederà con la progettazione esecutiva. I criteri di selezione includono: coerenza con la missione del Fondo, originalità della proposta, assenza di contenuti già sottoposti o respinti, e assenza di interventi per l’acquisto e la costruzione di infrastrutture o esclusivamente finalizzate alla ricerca.
Le proposte potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili.
Risorse disponibili
Il Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale ha stanziato in totale 5 milioni di euro.
Fondazione, Comune e Chiesa di Bologna insieme per il progetto Bologna Serena per gli anziani
19 Maggio 2025
Investimento complessivo da 9 milioni di euro in tre anni per un progetto sulla qualità della vita delle persone over 65. Villa Serena come punto di riferimento per persone anziane
A Bologna la popolazione over 65, conta circa 96.000 persone, sono il 25% della popolazione. Saranno oltre 100 mila tra dieci anni e 109 mila tra venti. Di questi, quasi 55.000 hanno più di 75 anni e 36.000 superano gli 80 anni, mentre i centenari si avvicinano alle 250 unità. I livelli di autosufficienza non dipendono solo dall’età, ma diminuiscono con l’invecchiamento. Dall’indagine sulla qualità della vita realizzata dal Comune di Bologna sappiamo che oggi le persone che dichiarano di prendersi cura di un anziano sopra i 75 anni sono stimate in 17 mila. Il 33% degli over 65 a Bologna oggi abita da solo, percentuale che sale al 50% per gli over 80.
Da questi dati e da questa tendenza all’invecchiamento della popolazione e quindi dell’aspettativa di vita in città, parte il progettoBologna Serena per gli anziani.
Bologna Serena per gli anziani è il nuovo progetto con il quale Fondazione Carisbo, Comune e Chiesa di Bologna collaboreranno nei prossimi tre anni, a partire dal 2025, nel realizzare servizi di supporto, assistenza e inclusione sociale dedicati alla popolazione anziana e ai caregiver, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli over 65.
Bologna Serena per gli anziani ha gli obiettivi di:
innovare e rafforzare le risposte del sistema dei servizi mirati a rispondere ai bisogni della terza età;
sperimentare nuove risposte al cambiamento dei bisogni espressi dalla popolazione anziana alla luce delle mutazioni sociali e demografiche;
aggregare istituzioni, soggetti del terzo settore e comunità nel progettare e realizzare insieme un nuovo welfare per gli anziani.
Questi obiettivi saranno realizzati lungo tre assi strategici:
il domicilio come prospettiva prioritaria per il benessere dell’anziano;
la valorizzazione del ruolo del caregiver familiare e delle assistenti familiari;
la risposta a chi non entra nelle strutture residenziali sociosanitarie.
La convenzionetra gli enti sarà approvata nella prossima Giunta e prevede un investimento da parte della Fondazione Carisbo, che partecipa alla redazione delle linee guida e alle azioni, allo sviluppo, monitoraggio e valutazione del progetto, pari a 4,25 milioni di euro nell’arco di un triennio (di cui 1,25 milioni nel 2025, 1,5 milioni per il 2026 e 1,5 per il 2027).
Il Comune attuerà il progetto secondo le linee guida concordate, cofinanziandolo con ulteriori interventi nell’ambito delle risorse del proprio bilancio, per un valore di altri 4,5 milioni di euro nel triennio 2025/2027.
Questi fondi, pari a 9 milioni di euro in 3 anni, saranno destinati alle attività previste e gli enti collaboreranno nella gestione e il coordinamento delle azioni in collaborazione con gli enti e i soggetti del territorio garantendo la partecipazione della rete socio-sanitaria, in particolare Ausl di Bologna e Asp Città di Bologna, mentre la Chiesa di Bologna si impegna a collaborare al monitoraggio del progetto in sinergia con i propri servizi di ascolto territoriale.
Questo budget sarà suddiviso nel triennio su varie linee progettuali che riguardano:
interventi per i caregiver;
costruire una comunità dementia friendly;
potenziamento di telecontrollo, teleassistenza, telecompagnia;
servizi sociosanitari aperti;
promozione dell’invecchiamento in salute;
la creazione di un luogo e un team di riferimento in città sulle politiche per gli anziani.
A Villa Serena un punto di riferimento sulle politiche per le persone anziane
Sarà Villa Serena il punto di riferimento dove realizzare un luogo fisico in città per le famiglie, i cittadini, le associazioni e la comunità professionale sulle politiche per gli anziani. Lo spazio potrà essere allestito con mostre a tema, materiale informativo sulle opportunità esistenti, punti di informazione e orientamento per gli anziani sui temi della salute e dei servizi, uffici da dedicare all’organizzazione di eventi, gite o vacanze, locali e spazi aperti per lo svolgimento di attività di socializzazione, culturali e sportive.
Sarà sede di un team dedicato all’analisi del fenomeno dell’invecchiamento demografico e alla creazione di progettazioni innovative a partire dalla raccolta di dati affidabili e comparabili per monitorare i progressi delle azioni messe in campo e per la definizione delle politiche in questo ambito. Le nuove informazioni raccolte sui caregiver potranno offrire una maggior conoscenza delle conseguenze dell’assistenza informale sullo stress di chi si prende cura dei propri familiari, sulle diseguaglianze di genere ad esse connesse, sull’effettiva capacità di accesso ai servizi per le long term care, sulle diseguaglianze territoriali e servire alla produzione di conoscenze da mettere a disposizione della città per costruire il futuro welfare per gli anziani a Bologna.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo entra a far parte del Consorzio BI-REX di Bologna
23 Aprile 2025
Fondazione Carisbo annuncia la sua adesione al Consorzio BI-REX Big Data Innovation & Research Excellence, Competence Center nazionale e soggetto attuatore del Pnrr ad alta specializzazione sui Big Data, Industria 4.0 e Transizione 5.0.
La convenzione siglata, della durata di 3 anni e rinnovabile, darà avvio a forme di collaborazione sinergica, particolarmente focalizzate su iniziative per lo sviluppo economico del territorio, tramite la promozione di attività nell’ambito di Industria 4.0 di ricerca applicata, l’attivazione di progetti di innovazione e supporto all’imprenditorialità, nonché la messa a punto di percorsi di incubazione, accelerazione, orientamento e formazione.
Fondazione Carisbo e Consorzio BI-REX saranno così impegnate nella partecipazione congiunta a bandi europei, nazionali, regionali per la realizzazione di progetti di ricerca e formazione, attivando programmi di incubazione e accelerazione d’impresa, sostenendo la partecipazione delle rispettive startup a iniziative di networking e favorendone l’accesso, tramite tariffe agevolate, agli spazi di coworking nelle rispettive strutture.
Fondazione Carisbo è una fondazione di origine bancaria che persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo del territorio metropolitano di Bologna. Con il progetto BIGBO – Boost Innovation Garage, polo dedicato ai talenti, all’innovazione e alla trasformazione digitale, la Fondazione contribuisce nel diffondere una cultura imprenditoriale innovativa, generando un impatto tangibile e creando nuove opportunità di lavoro. BIGBO offre spazi di lavoro flessibili, multifunzionali e organizza tavole rotonde ed eventi incentrati su innovazione e tecnologia, programmi di accelerazione, attività di collegamento tra aziende consolidate e startup.
Il Competence Center BI-REX, con sede a Bologna, si configura come Public Private Partnership che raccoglie 64 player tra Università, Centri di Ricerca e Imprese di eccellenza, con l’obiettivo di supportare le aziende nei processi di innovazione, trasformazione digitale e sostenibilità, favorendo l’adozione delle tecnologie Industria 4.0 e 5.0 e il trasferimento tecnologico attraverso una vasta serie di servizi. Principale valore aggiunto di BI-REX è rappresentato dalla Linea Pilota, fabbrica digitale interconnessa completamente a disposizione delle imprese, in cui le tecnologie 4.0 and 5.0 sono integrate con quelle tradizionali.
Persone
Pubblicato il bando “Dritti al Punto” del Fondo per la Repubblica Digitale
22 Aprile 2025
Il contesto italiano
Lo sviluppo delle competenze digitali è uno degli obiettivi strategici dell’Unione europea, che mira a dotare almeno l’80% dei cittadini tra i 16 e i 74 anni di competenze digitali di base entro il 2030. A guidare questo processo è il quadro europeoDigComp 2.2, che individua cinque aree chiave – dalla sicurezza informatica, alla creazione di contenuti – ritenute essenziali per una piena partecipazione alla vita sociale e professionale. L’Italia, tuttavia, registra un significativo ritardo rispetto alla media UE: nel 2023 solo il 46% degli adulti possedeva competenze digitali almeno di base.
Il quadro è aggravato da divari generazionali e territoriali: tra i giovani (16-24 anni) la quota sale al 59%, mentre tra gli over 65 crolla al 19%, con le regioni del Sud ampiamente sotto la media UE (34%). Per colmare il ritardo, il PNRR ha attivato la misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, con l’obiettivo di formare 2 milioni di cittadini entro il 2026 attraverso 3000 Punti Digitale Facile. Sebbene la rete dei punti sia stata attivata, a marzo 2025, sono stati raggiunti circa 760 mila cittadini, pari al 38% dell’obiettivo, con risultati disomogenei tra le diverse regioni.
Bando Dritti al Punto
Il bando intende sostenere progetti di formazione all’interno dei Punti Digitale Facile, integrando le attività già pianificate e realizzate nell’ambito della misura M1C1 1.7.2 “Rete dei servizi di facilitazione digitale” del PNRR, al fine di potenziarne l’offerta formativa.
In particolare, si intende selezionare progetti formativi rivolti a tutti i cittadini, incentrati sui temi individuati dal quadro europeo DigComp 2.2, come l’alfabetizzazione su informazione e dati, ovvero la capacità di analizzare criticamente fonti e contenuti online e distinguere le informazioni affidabili dalle fake news; la sicurezza informatica, intesa come consapevolezza dei rischi digitali e capacità di proteggere dispositivi e dati personali; la creazione di contenuti digitali, anche con il supporto dell’Intelligenza Artificiale, promuovendo un uso consapevole e responsabile degli strumenti digitali e una riflessione sulle implicazioni etiche, sociali e legali dell’IA; infine, la comunicazione e collaborazione attraverso le tecnologie digitali, per incentivare l’uso attivo dei servizi digitali pubblici e privati (come l’uso di app quali Io e IT-Wallet, o servizi come Identità digitale, Domicilio digitale e Fascicolo sanitario elettronico), sviluppando strategie comunicative efficaci e inclusive nei diversi ambienti digitali.
Chi può partecipare
Le proposte possono essere presentate da Soggetti attuatori o Soggetti sub-attuatori della misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, che si occupino direttamente o indirettamente – per tramite di Soggetti realizzatori – della gestione di almeno un Punto Digitale Facile, o ancora da Soggetti realizzatori della misura, intesi come enti privati che abbiano sottoscritto un’apposita convenzione/contratto con un Soggetto attuatore/sub-attuatore per la co-gestione e co-progettazione delle attività presso uno o più Punti Digitale Facile.
Le proposte progettuali, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma Re@dy, entro le ore 11 del30 maggio 2025.
Composizione della lista congiunta di candidati al Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025/2026/2027 di Intesa Sanpaolo S.p.A.
28 Marzo 2025
Le Fondazioni aderenti al patto parasociale di consultazione e voto sottoscritto l’11 novembre 2024 in relazione all’Assemblea di Intesa Sanpaolo convocata per il 29 aprile 2025, anche sulla base degli orientamenti manifestati dal Consiglio di Amministrazione uscente della Banca per la composizione della lista dei candidati alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025−2027 e con l’intento di assicurare:
la composizione quantitativamente ottimale, avuto riguardo alla complessità organizzativa, di operatività e di governance della Banca e alle valutazioni espresse sulle dinamiche di funzionamento dell’Organo collegiale;
la continuità di azione ed il mantenimento del patrimonio informativo e di esperienze acquisito nel corso dei precedenti mandati;
un riscontro concreto alle esigenze di continuare a esprimere scelte di elevata qualità, diversità, complementarità e di integrare nuove competenze strategiche, professionalità e personalità, al fine di dare continuità alle capacità di approfondimento e di dibattito in tutte le complesse materie di competenza del Consiglio e del Comitato per il Controllo sulla Gestione, e permettere un’adeguata costituzione e funzionalità dei Comitati endo−consiliari;
hanno depositato in data 27 marzo 2025 la seguente lista di 17 candidati così articolata:
SEZIONE 1
GIAN MARIA GROS-PIETRO
PAOLA TAGLIAVINI
CARLO MESSINA
MARIANGELA ZAPPIA
FRANCO CERUTI
PAOLO MARIA VITTORIO GRANDI
LUCIANO NEBBIA
LIANA LOGIURATO
PIETRO PREVITALI
MARIA ALESSANDRA STEFANELLI
BRUNO MARIA PARIGI
DONATELLA BUSSO
SILVIA MERLO
PAOLO MESSA
SEZIONE 2
FABRIZIO MOSCA
MARIELLA TAGLIABUE
MAURA CAMPRA
Nel medesimo contesto, le Fondazioni hanno proposto (i) di determinare in 19 il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da nominare, (ii) di riconfermare il Prof. Gian Maria Gros−Pietro quale Presidente del Consiglio di Amministrazione e (iii) di nominare la Prof.a Paola Tagliavini quale Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione; nonché (iv) di indicare il Dott. Carlo Messina come profilo ideale per la posizione di Consigliere Delegato e CEO, nell’ambito della lista presentata, ferme restando le piene prerogative proprie del Consiglio di Amministrazione che sarà nominato, in ragione dei poteri definiti dallo Statuto sociale.
Alla luce dei risultati conseguiti nell’ultimo decennio dalla Banca, che hanno posto Intesa Sanpaolo in una posizione di vertice assoluto tra le banche europee, sia per l’affidabilità sia per il sostegno allo sviluppo del Paese, i Presidenti delle Fondazioni, nella loro connaturata rappresentanza di azionisti istituzionali di lungo termine, esprimono vivo apprezzamento per la visione e la gestione altamente efficace da parte del CEO e conseguentemente auspicano che il Dr. Carlo Messina possa garantire il suo ruolo di leadership nella Banca anche per i successivi mandati.
Infine, le Fondazioni hanno proposto, in linea con quanto evidenziato dal Consiglio uscente, la conferma degli emolumenti per i consiglieri che non siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione e l’incremento del compenso fisso specifico per i consiglieri che siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione nonché del compenso additivo del Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione.
Sviluppo del territorio
Aperto il bando Fairplay (terza sessione erogativa 2025)
28 Marzo 2025
Per l’area Sviluppo del territorio (settore Educazione, istruzione e formazione) e la missione “Formazione del capitale umano”, con specifico riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile SDG n° 4 “Istruzione di qualità” e SDG n° 9 “Imprese, innovazione e infrastrutture”, il bando Fairplay accessibile fino al 5 maggio rende disponibili risorse per 150.000 euro allo scopo di:
promuovere l’idea di sport inclusivo, aperto a tutti, capace di incidere positivamente sulla coesione sociale della comunità territoriale;
incentivare la rigenerazione di spazi in un’ottica di condivisione e cura del bene comune;
favorire la diffusione di valori educativi e corretti stili di vita.
Acri lancia il Premio GenP – Giovani che partecipano
13 Giugno 2025
Aperte fino al 14 settembre le candidature al premio per le organizzazioni del Terzo settore che incentivano la partecipazione giovanile
Non è vero che i giovani non partecipano e non si impegnano a migliorare il Paese. Lo fanno, ma non sempre all’interno delle organizzazioni tradizionali del Terzo settore. Sempre più spesso scelgono forme di impegno fluide, informali, legate a cause specifiche – come l’ambiente, i diritti civili e la giustizia sociale – e lontane da strutture composte e guidate prevalentemente da persone di generazioni passate. In questo scenario, molte realtà del Terzo settore stanno cercando nuove strade per coinvolgere le nuove generazioni anche all’interno dei propri processi decisionali.
In questo scenario nasce “GenP – Giovani che partecipano”, un premio promosso da Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria, dedicato alle organizzazioni del Terzo settore composte da giovani che valorizzino il protagonismo giovanile. Il premio si rivolge a realtà i cui organi di amministrazione siano composti o coinvolgano giovani under 35, incentivando la loro partecipazione attiva nella progettazione e realizzazione dei progetti. Il premio intende infatti portare alla luce e dare visibilità a esperienze significative di partecipazione giovanile.
Le organizzazioni vincitrici riceveranno un contributo di 10mila euro ciascuna e saranno premiate nel corso di un evento nazionale che si terrà nel mese di dicembre 2025.
Le candidature sono aperte fino al 14 settembre 2025 sul sito ufficiale www.genp.it, dove sono disponibili il regolamento completo e il modulo di partecipazione.
A novembre verrà annunciata la shortlist delle 10 organizzazioni finaliste e, tra queste, una giuria composta da esperti del settore e rappresentanti di Acri selezionerà le 3 organizzazioni vincitrici.
I componenti della giuria:
Ferruccio de Bortoli, giornalista
Lucrezia Ferrara, Young Advisory Board Fondazione Compagnia di San Paolo
Luca Gori, presidente Commissione Innovazione sociale di Acri
Clara Morelli, autrice Will Media
Vanessa Pallucchi, portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore
Tommaso Salaroli, cofondatore e CEO di Scomodo
Michele Sciscioli, capo Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale
Media partner dell’iniziativa sono Vita e Will, mentre Percorsi di Secondo Welfare realizzerà e presenterà, in occasione dell’evento di premiazione, un’indagine sul tasso di under 35 nei Cda delle organizzazioni del Terzo settore.
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa
10 Giugno 2025
Assegnate 6 borse di studio per programmi di vita e di studio all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione Carisbo
Sono stati premiati, presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, i 6 studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura. I 6 studenti potranno vivere e studiare per un trimestre fino ad un anno scolastico all’estero, accolti in una famiglia e una scuola del luogo e assistiti dai volontari locali.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Fondazione Intercultura e Fondazione Carisbo che risale al 2020-2021 e, grazie ad essa, 62 studentesse e studenti delle scuole secondarie di II grado – a cui si aggiungono i 6 studenti premiati quest’anno – hanno finora potuto vivere un’esperienza autentica delle diversità e acquisire nuove competenze utili per la loro vita personale e professionale.
Alla cerimonia di premiazione è intervenuta Maila Quaglia, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Carisbo, insieme a Vincenzo Morlini, past Consigliere di Amministrazione di Intercultura, poi Direttore Esecutivo di Intercultura e poi Presidente internazionale di AFS, alle famiglie dei giovani ambasciatori nel mondo e ai volontari di Intercultura, che proprio in questi mesi si stanno occupando della formazione degli studenti in partenza per prepararli alla loro esperienza.
I vincitori sono:
Sara, iscritta al Liceo E. Fermi di Bologna e in partenza per un programma scolastico semestrale in Brasile;
Steven, iscritto al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Thailandia;
Geremia, iscritto all’IIS G. Bruno di Medicina e in partenza per un programma annuale in Lettonia;
Francesca, iscritta all’IIS Montessori-Da Vinci di Porretta Terme e in partenza per un programma annuale in Perù;
Sabrina, iscritta al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma annuale in Honduras;
Matteo, iscritto al Liceo L. Bassi di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Messico.
Emozionati e felici per il traguardo raggiunto, alcuni ragazzi hanno così commentato la vincita della borsa di studio.
Geremia: «Quando ho scoperto di aver vinto, ho sentito come un ritorno brusco al presente. Quella che fino a poco prima sembrava solo un’idea improbabile era diventata concreta. È stato uno shock di consapevolezza. Ero felice, ma allo stesso tempo ero offuscato da tante altre emozioni, compresa la paura iniziale. Marco Aurelioperò, affermava che “ciò che ostacola l’azione, la promuove”, come se fosse proprio l’attrito, a dare lo slancio. Così il timore, invece di essere un intralcio, è ciò che valorizza la scelta.»
Sabrina: «Ho deciso di accettare questa sfida perché volevo mettermi in gioco davvero. Sentivo il bisogno di uscire dalla mia routine e conoscere un altro modo di vivere. L’Honduras, con la sua cultura e la sua lingua completamente nuove per me, mi è sembrato il luogo perfetto per farlo. So che sarà difficile, ma credo che le sfide più grandi siano anche le più formative.» Con loro erano presenti anche due ex vincitrici del concorso Intercultura e della borsa di studio FormazionEuropa, Sara Bonora, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Brasile a.s. 2023-24 e Matilde Mazzanti, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Cile a.s. 2023-24.
Ricerca Ipsos: l’esperienza con Intercultura decisiva per la propria vita per il 68% degli ex partecipanti
Partire con Intercultura non è solo un soggiorno all’estero, ma un’esperienza che lascia il segno per tutta la vita. Un’indagine Ipsos su 958 ex studenti, oggi tra i 20 e i 64 anni, lo conferma. Il 68% riconosce un impatto decisivo sulla propria identità e attribuisce ai volontari un ruolo chiave nel proprio percorso di crescita personale. Vivere e studiare all’estero con Intercultura permette di sviluppare competenze trasversali, fondamentali sia nella vita personale che in quella professionale.
Il 58% ha scelto destinazioni non convenzionali tra cui l’Asia, l’America Latina e l’Africa sviluppando un atteggiamento di apertura alla diversità culturale e competenze linguistiche: tutti parlano almeno un’altra lingua oltre all’inglese. Le soft skills ne escono rafforzate: il 97% migliora le relazioni, l’89% diventa più autonomo e il 74% si sente pronto alle sfide del mondo di oggi.
Sul piano personale, chi ha vissuto l’esperienza Intercultura denota una grande attenzione e accettazione delle diversità e una coscienza sociale evoluta e sensibile a tematiche di equità. E infine, il 65% si dichiara felice della propria vita, un aspetto che deriva dalla maggiore consapevolezza delle proprie risorse e da una marcata adattabilità di fronte ai cambiamenti. Intercultura non è solo un viaggio, ma un investimento nel futuro di sé stessi e del mondo intero.
Persone
Al via il canale di cofinanziamento del Fondo per la Repubblica Digitale
26 Maggio 2025
L’iniziativa
Annunciata dall’Impresa socialeFondo per la Repubblica Digitalel’attivazione di un canale di cofinanziamento da 5 milioni di euro, destinato a sostenere progetti ed iniziative congiunte orientate allo sviluppo delle competenze digitali e all’inclusione sociale, economica e lavorativa dei cittadini.
L’iniziativa, parte del Piano Strategico 2025–2026 approvato dal Comitato di Indirizzo Strategico del Fondo per la Repubblica Digitale, rappresenta uno strumento innovativo per attivare collaborazioni strategiche tra enti pubblici, privati e del Terzo Settore, con l’obiettivo di amplificare l’impatto delle azioni formative sul territorio.
Il canale di cofinanziamento, che mira ad attrarre risorse supplementari coerenti con le finalità del Fondo per la Repubblica Digitale, vuole inoltre favorire un confronto positivo con le esperienze di altri soggetti, portando avanti collaborazioni strategiche per arricchire reciprocamente la conoscenza, le pratiche e le esperienze sui temi relativi alla formazione e all’inclusione digitale. Questo approccio permette di amplificare l’impatto delle iniziative sostenute e di rafforzare la consapevolezza sul valore dell’investimento e della collaborazione per promuovere la formazione digitale e il reinserimento sociale delle categorie più fragili. Oltre a generare un effetto leva sulle risorse economiche messe in campo dal Fondo per la Repubblica Digitale e dagli interlocutori coinvolti, l’apertura del canale di cofinanziamento mira anche a sperimentare forme di innovazione, sia negli ambiti di intervento sia nelle modalità operative o metodologiche scelte.
Modalità di partecipazione
Il canale di cofinanziamento è aperto a soggetti pubblici e privati, con o senza scopo di lucro. Le iniziative e le progettualità promosse dovranno focalizzarsi su tematiche di interesse condiviso, attraverso tre modalità operative:
bandi pubblici elaborati e promossi congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori in funzione di enti erogatori;
progetti proposti direttamente da enti del Terzo Settore e sostenuti, almeno al 50%, da risorse interne e/o esterne provenienti da uno o più cofinanziatori;
iniziative elaborate e promosse congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori per la realizzazione di opportunità rivolte alla collettività in linea con la mission del Fondo per la Repubblica Digitale.
Il processo di selezione si articola in due momenti: una prima fase, in cui i soggetti interessati presentano la propria idea progettuale e una seconda fase, riservata esclusivamente alle idee ritenute idonee, in cui si procederà con la progettazione esecutiva. I criteri di selezione includono: coerenza con la missione del Fondo, originalità della proposta, assenza di contenuti già sottoposti o respinti, e assenza di interventi per l’acquisto e la costruzione di infrastrutture o esclusivamente finalizzate alla ricerca.
Le proposte potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili.
Risorse disponibili
Il Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale ha stanziato in totale 5 milioni di euro.
Fondazione, Comune e Chiesa di Bologna insieme per il progetto Bologna Serena per gli anziani
19 Maggio 2025
Investimento complessivo da 9 milioni di euro in tre anni per un progetto sulla qualità della vita delle persone over 65. Villa Serena come punto di riferimento per persone anziane
A Bologna la popolazione over 65, conta circa 96.000 persone, sono il 25% della popolazione. Saranno oltre 100 mila tra dieci anni e 109 mila tra venti. Di questi, quasi 55.000 hanno più di 75 anni e 36.000 superano gli 80 anni, mentre i centenari si avvicinano alle 250 unità. I livelli di autosufficienza non dipendono solo dall’età, ma diminuiscono con l’invecchiamento. Dall’indagine sulla qualità della vita realizzata dal Comune di Bologna sappiamo che oggi le persone che dichiarano di prendersi cura di un anziano sopra i 75 anni sono stimate in 17 mila. Il 33% degli over 65 a Bologna oggi abita da solo, percentuale che sale al 50% per gli over 80.
Da questi dati e da questa tendenza all’invecchiamento della popolazione e quindi dell’aspettativa di vita in città, parte il progettoBologna Serena per gli anziani.
Bologna Serena per gli anziani è il nuovo progetto con il quale Fondazione Carisbo, Comune e Chiesa di Bologna collaboreranno nei prossimi tre anni, a partire dal 2025, nel realizzare servizi di supporto, assistenza e inclusione sociale dedicati alla popolazione anziana e ai caregiver, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli over 65.
Bologna Serena per gli anziani ha gli obiettivi di:
innovare e rafforzare le risposte del sistema dei servizi mirati a rispondere ai bisogni della terza età;
sperimentare nuove risposte al cambiamento dei bisogni espressi dalla popolazione anziana alla luce delle mutazioni sociali e demografiche;
aggregare istituzioni, soggetti del terzo settore e comunità nel progettare e realizzare insieme un nuovo welfare per gli anziani.
Questi obiettivi saranno realizzati lungo tre assi strategici:
il domicilio come prospettiva prioritaria per il benessere dell’anziano;
la valorizzazione del ruolo del caregiver familiare e delle assistenti familiari;
la risposta a chi non entra nelle strutture residenziali sociosanitarie.
La convenzionetra gli enti sarà approvata nella prossima Giunta e prevede un investimento da parte della Fondazione Carisbo, che partecipa alla redazione delle linee guida e alle azioni, allo sviluppo, monitoraggio e valutazione del progetto, pari a 4,25 milioni di euro nell’arco di un triennio (di cui 1,25 milioni nel 2025, 1,5 milioni per il 2026 e 1,5 per il 2027).
Il Comune attuerà il progetto secondo le linee guida concordate, cofinanziandolo con ulteriori interventi nell’ambito delle risorse del proprio bilancio, per un valore di altri 4,5 milioni di euro nel triennio 2025/2027.
Questi fondi, pari a 9 milioni di euro in 3 anni, saranno destinati alle attività previste e gli enti collaboreranno nella gestione e il coordinamento delle azioni in collaborazione con gli enti e i soggetti del territorio garantendo la partecipazione della rete socio-sanitaria, in particolare Ausl di Bologna e Asp Città di Bologna, mentre la Chiesa di Bologna si impegna a collaborare al monitoraggio del progetto in sinergia con i propri servizi di ascolto territoriale.
Questo budget sarà suddiviso nel triennio su varie linee progettuali che riguardano:
interventi per i caregiver;
costruire una comunità dementia friendly;
potenziamento di telecontrollo, teleassistenza, telecompagnia;
servizi sociosanitari aperti;
promozione dell’invecchiamento in salute;
la creazione di un luogo e un team di riferimento in città sulle politiche per gli anziani.
A Villa Serena un punto di riferimento sulle politiche per le persone anziane
Sarà Villa Serena il punto di riferimento dove realizzare un luogo fisico in città per le famiglie, i cittadini, le associazioni e la comunità professionale sulle politiche per gli anziani. Lo spazio potrà essere allestito con mostre a tema, materiale informativo sulle opportunità esistenti, punti di informazione e orientamento per gli anziani sui temi della salute e dei servizi, uffici da dedicare all’organizzazione di eventi, gite o vacanze, locali e spazi aperti per lo svolgimento di attività di socializzazione, culturali e sportive.
Sarà sede di un team dedicato all’analisi del fenomeno dell’invecchiamento demografico e alla creazione di progettazioni innovative a partire dalla raccolta di dati affidabili e comparabili per monitorare i progressi delle azioni messe in campo e per la definizione delle politiche in questo ambito. Le nuove informazioni raccolte sui caregiver potranno offrire una maggior conoscenza delle conseguenze dell’assistenza informale sullo stress di chi si prende cura dei propri familiari, sulle diseguaglianze di genere ad esse connesse, sull’effettiva capacità di accesso ai servizi per le long term care, sulle diseguaglianze territoriali e servire alla produzione di conoscenze da mettere a disposizione della città per costruire il futuro welfare per gli anziani a Bologna.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo entra a far parte del Consorzio BI-REX di Bologna
23 Aprile 2025
Fondazione Carisbo annuncia la sua adesione al Consorzio BI-REX Big Data Innovation & Research Excellence, Competence Center nazionale e soggetto attuatore del Pnrr ad alta specializzazione sui Big Data, Industria 4.0 e Transizione 5.0.
La convenzione siglata, della durata di 3 anni e rinnovabile, darà avvio a forme di collaborazione sinergica, particolarmente focalizzate su iniziative per lo sviluppo economico del territorio, tramite la promozione di attività nell’ambito di Industria 4.0 di ricerca applicata, l’attivazione di progetti di innovazione e supporto all’imprenditorialità, nonché la messa a punto di percorsi di incubazione, accelerazione, orientamento e formazione.
Fondazione Carisbo e Consorzio BI-REX saranno così impegnate nella partecipazione congiunta a bandi europei, nazionali, regionali per la realizzazione di progetti di ricerca e formazione, attivando programmi di incubazione e accelerazione d’impresa, sostenendo la partecipazione delle rispettive startup a iniziative di networking e favorendone l’accesso, tramite tariffe agevolate, agli spazi di coworking nelle rispettive strutture.
Fondazione Carisbo è una fondazione di origine bancaria che persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo del territorio metropolitano di Bologna. Con il progetto BIGBO – Boost Innovation Garage, polo dedicato ai talenti, all’innovazione e alla trasformazione digitale, la Fondazione contribuisce nel diffondere una cultura imprenditoriale innovativa, generando un impatto tangibile e creando nuove opportunità di lavoro. BIGBO offre spazi di lavoro flessibili, multifunzionali e organizza tavole rotonde ed eventi incentrati su innovazione e tecnologia, programmi di accelerazione, attività di collegamento tra aziende consolidate e startup.
Il Competence Center BI-REX, con sede a Bologna, si configura come Public Private Partnership che raccoglie 64 player tra Università, Centri di Ricerca e Imprese di eccellenza, con l’obiettivo di supportare le aziende nei processi di innovazione, trasformazione digitale e sostenibilità, favorendo l’adozione delle tecnologie Industria 4.0 e 5.0 e il trasferimento tecnologico attraverso una vasta serie di servizi. Principale valore aggiunto di BI-REX è rappresentato dalla Linea Pilota, fabbrica digitale interconnessa completamente a disposizione delle imprese, in cui le tecnologie 4.0 and 5.0 sono integrate con quelle tradizionali.
Persone
Pubblicato il bando “Dritti al Punto” del Fondo per la Repubblica Digitale
22 Aprile 2025
Il contesto italiano
Lo sviluppo delle competenze digitali è uno degli obiettivi strategici dell’Unione europea, che mira a dotare almeno l’80% dei cittadini tra i 16 e i 74 anni di competenze digitali di base entro il 2030. A guidare questo processo è il quadro europeoDigComp 2.2, che individua cinque aree chiave – dalla sicurezza informatica, alla creazione di contenuti – ritenute essenziali per una piena partecipazione alla vita sociale e professionale. L’Italia, tuttavia, registra un significativo ritardo rispetto alla media UE: nel 2023 solo il 46% degli adulti possedeva competenze digitali almeno di base.
Il quadro è aggravato da divari generazionali e territoriali: tra i giovani (16-24 anni) la quota sale al 59%, mentre tra gli over 65 crolla al 19%, con le regioni del Sud ampiamente sotto la media UE (34%). Per colmare il ritardo, il PNRR ha attivato la misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, con l’obiettivo di formare 2 milioni di cittadini entro il 2026 attraverso 3000 Punti Digitale Facile. Sebbene la rete dei punti sia stata attivata, a marzo 2025, sono stati raggiunti circa 760 mila cittadini, pari al 38% dell’obiettivo, con risultati disomogenei tra le diverse regioni.
Bando Dritti al Punto
Il bando intende sostenere progetti di formazione all’interno dei Punti Digitale Facile, integrando le attività già pianificate e realizzate nell’ambito della misura M1C1 1.7.2 “Rete dei servizi di facilitazione digitale” del PNRR, al fine di potenziarne l’offerta formativa.
In particolare, si intende selezionare progetti formativi rivolti a tutti i cittadini, incentrati sui temi individuati dal quadro europeo DigComp 2.2, come l’alfabetizzazione su informazione e dati, ovvero la capacità di analizzare criticamente fonti e contenuti online e distinguere le informazioni affidabili dalle fake news; la sicurezza informatica, intesa come consapevolezza dei rischi digitali e capacità di proteggere dispositivi e dati personali; la creazione di contenuti digitali, anche con il supporto dell’Intelligenza Artificiale, promuovendo un uso consapevole e responsabile degli strumenti digitali e una riflessione sulle implicazioni etiche, sociali e legali dell’IA; infine, la comunicazione e collaborazione attraverso le tecnologie digitali, per incentivare l’uso attivo dei servizi digitali pubblici e privati (come l’uso di app quali Io e IT-Wallet, o servizi come Identità digitale, Domicilio digitale e Fascicolo sanitario elettronico), sviluppando strategie comunicative efficaci e inclusive nei diversi ambienti digitali.
Chi può partecipare
Le proposte possono essere presentate da Soggetti attuatori o Soggetti sub-attuatori della misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, che si occupino direttamente o indirettamente – per tramite di Soggetti realizzatori – della gestione di almeno un Punto Digitale Facile, o ancora da Soggetti realizzatori della misura, intesi come enti privati che abbiano sottoscritto un’apposita convenzione/contratto con un Soggetto attuatore/sub-attuatore per la co-gestione e co-progettazione delle attività presso uno o più Punti Digitale Facile.
Le proposte progettuali, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma Re@dy, entro le ore 11 del30 maggio 2025.
Composizione della lista congiunta di candidati al Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025/2026/2027 di Intesa Sanpaolo S.p.A.
28 Marzo 2025
Le Fondazioni aderenti al patto parasociale di consultazione e voto sottoscritto l’11 novembre 2024 in relazione all’Assemblea di Intesa Sanpaolo convocata per il 29 aprile 2025, anche sulla base degli orientamenti manifestati dal Consiglio di Amministrazione uscente della Banca per la composizione della lista dei candidati alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025−2027 e con l’intento di assicurare:
la composizione quantitativamente ottimale, avuto riguardo alla complessità organizzativa, di operatività e di governance della Banca e alle valutazioni espresse sulle dinamiche di funzionamento dell’Organo collegiale;
la continuità di azione ed il mantenimento del patrimonio informativo e di esperienze acquisito nel corso dei precedenti mandati;
un riscontro concreto alle esigenze di continuare a esprimere scelte di elevata qualità, diversità, complementarità e di integrare nuove competenze strategiche, professionalità e personalità, al fine di dare continuità alle capacità di approfondimento e di dibattito in tutte le complesse materie di competenza del Consiglio e del Comitato per il Controllo sulla Gestione, e permettere un’adeguata costituzione e funzionalità dei Comitati endo−consiliari;
hanno depositato in data 27 marzo 2025 la seguente lista di 17 candidati così articolata:
SEZIONE 1
GIAN MARIA GROS-PIETRO
PAOLA TAGLIAVINI
CARLO MESSINA
MARIANGELA ZAPPIA
FRANCO CERUTI
PAOLO MARIA VITTORIO GRANDI
LUCIANO NEBBIA
LIANA LOGIURATO
PIETRO PREVITALI
MARIA ALESSANDRA STEFANELLI
BRUNO MARIA PARIGI
DONATELLA BUSSO
SILVIA MERLO
PAOLO MESSA
SEZIONE 2
FABRIZIO MOSCA
MARIELLA TAGLIABUE
MAURA CAMPRA
Nel medesimo contesto, le Fondazioni hanno proposto (i) di determinare in 19 il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da nominare, (ii) di riconfermare il Prof. Gian Maria Gros−Pietro quale Presidente del Consiglio di Amministrazione e (iii) di nominare la Prof.a Paola Tagliavini quale Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione; nonché (iv) di indicare il Dott. Carlo Messina come profilo ideale per la posizione di Consigliere Delegato e CEO, nell’ambito della lista presentata, ferme restando le piene prerogative proprie del Consiglio di Amministrazione che sarà nominato, in ragione dei poteri definiti dallo Statuto sociale.
Alla luce dei risultati conseguiti nell’ultimo decennio dalla Banca, che hanno posto Intesa Sanpaolo in una posizione di vertice assoluto tra le banche europee, sia per l’affidabilità sia per il sostegno allo sviluppo del Paese, i Presidenti delle Fondazioni, nella loro connaturata rappresentanza di azionisti istituzionali di lungo termine, esprimono vivo apprezzamento per la visione e la gestione altamente efficace da parte del CEO e conseguentemente auspicano che il Dr. Carlo Messina possa garantire il suo ruolo di leadership nella Banca anche per i successivi mandati.
Infine, le Fondazioni hanno proposto, in linea con quanto evidenziato dal Consiglio uscente, la conferma degli emolumenti per i consiglieri che non siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione e l’incremento del compenso fisso specifico per i consiglieri che siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione nonché del compenso additivo del Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione.
Sviluppo del territorio
Aperto il bando Fairplay (terza sessione erogativa 2025)
28 Marzo 2025
Per l’area Sviluppo del territorio (settore Educazione, istruzione e formazione) e la missione “Formazione del capitale umano”, con specifico riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile SDG n° 4 “Istruzione di qualità” e SDG n° 9 “Imprese, innovazione e infrastrutture”, il bando Fairplay accessibile fino al 5 maggio rende disponibili risorse per 150.000 euro allo scopo di:
promuovere l’idea di sport inclusivo, aperto a tutti, capace di incidere positivamente sulla coesione sociale della comunità territoriale;
incentivare la rigenerazione di spazi in un’ottica di condivisione e cura del bene comune;
favorire la diffusione di valori educativi e corretti stili di vita.
Acri lancia il Premio GenP – Giovani che partecipano
13 Giugno 2025
Aperte fino al 14 settembre le candidature al premio per le organizzazioni del Terzo settore che incentivano la partecipazione giovanile
Non è vero che i giovani non partecipano e non si impegnano a migliorare il Paese. Lo fanno, ma non sempre all’interno delle organizzazioni tradizionali del Terzo settore. Sempre più spesso scelgono forme di impegno fluide, informali, legate a cause specifiche – come l’ambiente, i diritti civili e la giustizia sociale – e lontane da strutture composte e guidate prevalentemente da persone di generazioni passate. In questo scenario, molte realtà del Terzo settore stanno cercando nuove strade per coinvolgere le nuove generazioni anche all’interno dei propri processi decisionali.
In questo scenario nasce “GenP – Giovani che partecipano”, un premio promosso da Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria, dedicato alle organizzazioni del Terzo settore composte da giovani che valorizzino il protagonismo giovanile. Il premio si rivolge a realtà i cui organi di amministrazione siano composti o coinvolgano giovani under 35, incentivando la loro partecipazione attiva nella progettazione e realizzazione dei progetti. Il premio intende infatti portare alla luce e dare visibilità a esperienze significative di partecipazione giovanile.
Le organizzazioni vincitrici riceveranno un contributo di 10mila euro ciascuna e saranno premiate nel corso di un evento nazionale che si terrà nel mese di dicembre 2025.
Le candidature sono aperte fino al 14 settembre 2025 sul sito ufficiale www.genp.it, dove sono disponibili il regolamento completo e il modulo di partecipazione.
A novembre verrà annunciata la shortlist delle 10 organizzazioni finaliste e, tra queste, una giuria composta da esperti del settore e rappresentanti di Acri selezionerà le 3 organizzazioni vincitrici.
I componenti della giuria:
Ferruccio de Bortoli, giornalista
Lucrezia Ferrara, Young Advisory Board Fondazione Compagnia di San Paolo
Luca Gori, presidente Commissione Innovazione sociale di Acri
Clara Morelli, autrice Will Media
Vanessa Pallucchi, portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore
Tommaso Salaroli, cofondatore e CEO di Scomodo
Michele Sciscioli, capo Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale
Media partner dell’iniziativa sono Vita e Will, mentre Percorsi di Secondo Welfare realizzerà e presenterà, in occasione dell’evento di premiazione, un’indagine sul tasso di under 35 nei Cda delle organizzazioni del Terzo settore.
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa
10 Giugno 2025
Assegnate 6 borse di studio per programmi di vita e di studio all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione Carisbo
Sono stati premiati, presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, i 6 studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura. I 6 studenti potranno vivere e studiare per un trimestre fino ad un anno scolastico all’estero, accolti in una famiglia e una scuola del luogo e assistiti dai volontari locali.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Fondazione Intercultura e Fondazione Carisbo che risale al 2020-2021 e, grazie ad essa, 62 studentesse e studenti delle scuole secondarie di II grado – a cui si aggiungono i 6 studenti premiati quest’anno – hanno finora potuto vivere un’esperienza autentica delle diversità e acquisire nuove competenze utili per la loro vita personale e professionale.
Alla cerimonia di premiazione è intervenuta Maila Quaglia, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Carisbo, insieme a Vincenzo Morlini, past Consigliere di Amministrazione di Intercultura, poi Direttore Esecutivo di Intercultura e poi Presidente internazionale di AFS, alle famiglie dei giovani ambasciatori nel mondo e ai volontari di Intercultura, che proprio in questi mesi si stanno occupando della formazione degli studenti in partenza per prepararli alla loro esperienza.
I vincitori sono:
Sara, iscritta al Liceo E. Fermi di Bologna e in partenza per un programma scolastico semestrale in Brasile;
Steven, iscritto al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Thailandia;
Geremia, iscritto all’IIS G. Bruno di Medicina e in partenza per un programma annuale in Lettonia;
Francesca, iscritta all’IIS Montessori-Da Vinci di Porretta Terme e in partenza per un programma annuale in Perù;
Sabrina, iscritta al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma annuale in Honduras;
Matteo, iscritto al Liceo L. Bassi di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Messico.
Emozionati e felici per il traguardo raggiunto, alcuni ragazzi hanno così commentato la vincita della borsa di studio.
Geremia: «Quando ho scoperto di aver vinto, ho sentito come un ritorno brusco al presente. Quella che fino a poco prima sembrava solo un’idea improbabile era diventata concreta. È stato uno shock di consapevolezza. Ero felice, ma allo stesso tempo ero offuscato da tante altre emozioni, compresa la paura iniziale. Marco Aurelioperò, affermava che “ciò che ostacola l’azione, la promuove”, come se fosse proprio l’attrito, a dare lo slancio. Così il timore, invece di essere un intralcio, è ciò che valorizza la scelta.»
Sabrina: «Ho deciso di accettare questa sfida perché volevo mettermi in gioco davvero. Sentivo il bisogno di uscire dalla mia routine e conoscere un altro modo di vivere. L’Honduras, con la sua cultura e la sua lingua completamente nuove per me, mi è sembrato il luogo perfetto per farlo. So che sarà difficile, ma credo che le sfide più grandi siano anche le più formative.» Con loro erano presenti anche due ex vincitrici del concorso Intercultura e della borsa di studio FormazionEuropa, Sara Bonora, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Brasile a.s. 2023-24 e Matilde Mazzanti, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Cile a.s. 2023-24.
Ricerca Ipsos: l’esperienza con Intercultura decisiva per la propria vita per il 68% degli ex partecipanti
Partire con Intercultura non è solo un soggiorno all’estero, ma un’esperienza che lascia il segno per tutta la vita. Un’indagine Ipsos su 958 ex studenti, oggi tra i 20 e i 64 anni, lo conferma. Il 68% riconosce un impatto decisivo sulla propria identità e attribuisce ai volontari un ruolo chiave nel proprio percorso di crescita personale. Vivere e studiare all’estero con Intercultura permette di sviluppare competenze trasversali, fondamentali sia nella vita personale che in quella professionale.
Il 58% ha scelto destinazioni non convenzionali tra cui l’Asia, l’America Latina e l’Africa sviluppando un atteggiamento di apertura alla diversità culturale e competenze linguistiche: tutti parlano almeno un’altra lingua oltre all’inglese. Le soft skills ne escono rafforzate: il 97% migliora le relazioni, l’89% diventa più autonomo e il 74% si sente pronto alle sfide del mondo di oggi.
Sul piano personale, chi ha vissuto l’esperienza Intercultura denota una grande attenzione e accettazione delle diversità e una coscienza sociale evoluta e sensibile a tematiche di equità. E infine, il 65% si dichiara felice della propria vita, un aspetto che deriva dalla maggiore consapevolezza delle proprie risorse e da una marcata adattabilità di fronte ai cambiamenti. Intercultura non è solo un viaggio, ma un investimento nel futuro di sé stessi e del mondo intero.
Persone
Al via il canale di cofinanziamento del Fondo per la Repubblica Digitale
26 Maggio 2025
L’iniziativa
Annunciata dall’Impresa socialeFondo per la Repubblica Digitalel’attivazione di un canale di cofinanziamento da 5 milioni di euro, destinato a sostenere progetti ed iniziative congiunte orientate allo sviluppo delle competenze digitali e all’inclusione sociale, economica e lavorativa dei cittadini.
L’iniziativa, parte del Piano Strategico 2025–2026 approvato dal Comitato di Indirizzo Strategico del Fondo per la Repubblica Digitale, rappresenta uno strumento innovativo per attivare collaborazioni strategiche tra enti pubblici, privati e del Terzo Settore, con l’obiettivo di amplificare l’impatto delle azioni formative sul territorio.
Il canale di cofinanziamento, che mira ad attrarre risorse supplementari coerenti con le finalità del Fondo per la Repubblica Digitale, vuole inoltre favorire un confronto positivo con le esperienze di altri soggetti, portando avanti collaborazioni strategiche per arricchire reciprocamente la conoscenza, le pratiche e le esperienze sui temi relativi alla formazione e all’inclusione digitale. Questo approccio permette di amplificare l’impatto delle iniziative sostenute e di rafforzare la consapevolezza sul valore dell’investimento e della collaborazione per promuovere la formazione digitale e il reinserimento sociale delle categorie più fragili. Oltre a generare un effetto leva sulle risorse economiche messe in campo dal Fondo per la Repubblica Digitale e dagli interlocutori coinvolti, l’apertura del canale di cofinanziamento mira anche a sperimentare forme di innovazione, sia negli ambiti di intervento sia nelle modalità operative o metodologiche scelte.
Modalità di partecipazione
Il canale di cofinanziamento è aperto a soggetti pubblici e privati, con o senza scopo di lucro. Le iniziative e le progettualità promosse dovranno focalizzarsi su tematiche di interesse condiviso, attraverso tre modalità operative:
bandi pubblici elaborati e promossi congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori in funzione di enti erogatori;
progetti proposti direttamente da enti del Terzo Settore e sostenuti, almeno al 50%, da risorse interne e/o esterne provenienti da uno o più cofinanziatori;
iniziative elaborate e promosse congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori per la realizzazione di opportunità rivolte alla collettività in linea con la mission del Fondo per la Repubblica Digitale.
Il processo di selezione si articola in due momenti: una prima fase, in cui i soggetti interessati presentano la propria idea progettuale e una seconda fase, riservata esclusivamente alle idee ritenute idonee, in cui si procederà con la progettazione esecutiva. I criteri di selezione includono: coerenza con la missione del Fondo, originalità della proposta, assenza di contenuti già sottoposti o respinti, e assenza di interventi per l’acquisto e la costruzione di infrastrutture o esclusivamente finalizzate alla ricerca.
Le proposte potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili.
Risorse disponibili
Il Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale ha stanziato in totale 5 milioni di euro.
Fondazione, Comune e Chiesa di Bologna insieme per il progetto Bologna Serena per gli anziani
19 Maggio 2025
Investimento complessivo da 9 milioni di euro in tre anni per un progetto sulla qualità della vita delle persone over 65. Villa Serena come punto di riferimento per persone anziane
A Bologna la popolazione over 65, conta circa 96.000 persone, sono il 25% della popolazione. Saranno oltre 100 mila tra dieci anni e 109 mila tra venti. Di questi, quasi 55.000 hanno più di 75 anni e 36.000 superano gli 80 anni, mentre i centenari si avvicinano alle 250 unità. I livelli di autosufficienza non dipendono solo dall’età, ma diminuiscono con l’invecchiamento. Dall’indagine sulla qualità della vita realizzata dal Comune di Bologna sappiamo che oggi le persone che dichiarano di prendersi cura di un anziano sopra i 75 anni sono stimate in 17 mila. Il 33% degli over 65 a Bologna oggi abita da solo, percentuale che sale al 50% per gli over 80.
Da questi dati e da questa tendenza all’invecchiamento della popolazione e quindi dell’aspettativa di vita in città, parte il progettoBologna Serena per gli anziani.
Bologna Serena per gli anziani è il nuovo progetto con il quale Fondazione Carisbo, Comune e Chiesa di Bologna collaboreranno nei prossimi tre anni, a partire dal 2025, nel realizzare servizi di supporto, assistenza e inclusione sociale dedicati alla popolazione anziana e ai caregiver, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli over 65.
Bologna Serena per gli anziani ha gli obiettivi di:
innovare e rafforzare le risposte del sistema dei servizi mirati a rispondere ai bisogni della terza età;
sperimentare nuove risposte al cambiamento dei bisogni espressi dalla popolazione anziana alla luce delle mutazioni sociali e demografiche;
aggregare istituzioni, soggetti del terzo settore e comunità nel progettare e realizzare insieme un nuovo welfare per gli anziani.
Questi obiettivi saranno realizzati lungo tre assi strategici:
il domicilio come prospettiva prioritaria per il benessere dell’anziano;
la valorizzazione del ruolo del caregiver familiare e delle assistenti familiari;
la risposta a chi non entra nelle strutture residenziali sociosanitarie.
La convenzionetra gli enti sarà approvata nella prossima Giunta e prevede un investimento da parte della Fondazione Carisbo, che partecipa alla redazione delle linee guida e alle azioni, allo sviluppo, monitoraggio e valutazione del progetto, pari a 4,25 milioni di euro nell’arco di un triennio (di cui 1,25 milioni nel 2025, 1,5 milioni per il 2026 e 1,5 per il 2027).
Il Comune attuerà il progetto secondo le linee guida concordate, cofinanziandolo con ulteriori interventi nell’ambito delle risorse del proprio bilancio, per un valore di altri 4,5 milioni di euro nel triennio 2025/2027.
Questi fondi, pari a 9 milioni di euro in 3 anni, saranno destinati alle attività previste e gli enti collaboreranno nella gestione e il coordinamento delle azioni in collaborazione con gli enti e i soggetti del territorio garantendo la partecipazione della rete socio-sanitaria, in particolare Ausl di Bologna e Asp Città di Bologna, mentre la Chiesa di Bologna si impegna a collaborare al monitoraggio del progetto in sinergia con i propri servizi di ascolto territoriale.
Questo budget sarà suddiviso nel triennio su varie linee progettuali che riguardano:
interventi per i caregiver;
costruire una comunità dementia friendly;
potenziamento di telecontrollo, teleassistenza, telecompagnia;
servizi sociosanitari aperti;
promozione dell’invecchiamento in salute;
la creazione di un luogo e un team di riferimento in città sulle politiche per gli anziani.
A Villa Serena un punto di riferimento sulle politiche per le persone anziane
Sarà Villa Serena il punto di riferimento dove realizzare un luogo fisico in città per le famiglie, i cittadini, le associazioni e la comunità professionale sulle politiche per gli anziani. Lo spazio potrà essere allestito con mostre a tema, materiale informativo sulle opportunità esistenti, punti di informazione e orientamento per gli anziani sui temi della salute e dei servizi, uffici da dedicare all’organizzazione di eventi, gite o vacanze, locali e spazi aperti per lo svolgimento di attività di socializzazione, culturali e sportive.
Sarà sede di un team dedicato all’analisi del fenomeno dell’invecchiamento demografico e alla creazione di progettazioni innovative a partire dalla raccolta di dati affidabili e comparabili per monitorare i progressi delle azioni messe in campo e per la definizione delle politiche in questo ambito. Le nuove informazioni raccolte sui caregiver potranno offrire una maggior conoscenza delle conseguenze dell’assistenza informale sullo stress di chi si prende cura dei propri familiari, sulle diseguaglianze di genere ad esse connesse, sull’effettiva capacità di accesso ai servizi per le long term care, sulle diseguaglianze territoriali e servire alla produzione di conoscenze da mettere a disposizione della città per costruire il futuro welfare per gli anziani a Bologna.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo entra a far parte del Consorzio BI-REX di Bologna
23 Aprile 2025
Fondazione Carisbo annuncia la sua adesione al Consorzio BI-REX Big Data Innovation & Research Excellence, Competence Center nazionale e soggetto attuatore del Pnrr ad alta specializzazione sui Big Data, Industria 4.0 e Transizione 5.0.
La convenzione siglata, della durata di 3 anni e rinnovabile, darà avvio a forme di collaborazione sinergica, particolarmente focalizzate su iniziative per lo sviluppo economico del territorio, tramite la promozione di attività nell’ambito di Industria 4.0 di ricerca applicata, l’attivazione di progetti di innovazione e supporto all’imprenditorialità, nonché la messa a punto di percorsi di incubazione, accelerazione, orientamento e formazione.
Fondazione Carisbo e Consorzio BI-REX saranno così impegnate nella partecipazione congiunta a bandi europei, nazionali, regionali per la realizzazione di progetti di ricerca e formazione, attivando programmi di incubazione e accelerazione d’impresa, sostenendo la partecipazione delle rispettive startup a iniziative di networking e favorendone l’accesso, tramite tariffe agevolate, agli spazi di coworking nelle rispettive strutture.
Fondazione Carisbo è una fondazione di origine bancaria che persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo del territorio metropolitano di Bologna. Con il progetto BIGBO – Boost Innovation Garage, polo dedicato ai talenti, all’innovazione e alla trasformazione digitale, la Fondazione contribuisce nel diffondere una cultura imprenditoriale innovativa, generando un impatto tangibile e creando nuove opportunità di lavoro. BIGBO offre spazi di lavoro flessibili, multifunzionali e organizza tavole rotonde ed eventi incentrati su innovazione e tecnologia, programmi di accelerazione, attività di collegamento tra aziende consolidate e startup.
Il Competence Center BI-REX, con sede a Bologna, si configura come Public Private Partnership che raccoglie 64 player tra Università, Centri di Ricerca e Imprese di eccellenza, con l’obiettivo di supportare le aziende nei processi di innovazione, trasformazione digitale e sostenibilità, favorendo l’adozione delle tecnologie Industria 4.0 e 5.0 e il trasferimento tecnologico attraverso una vasta serie di servizi. Principale valore aggiunto di BI-REX è rappresentato dalla Linea Pilota, fabbrica digitale interconnessa completamente a disposizione delle imprese, in cui le tecnologie 4.0 and 5.0 sono integrate con quelle tradizionali.
Persone
Pubblicato il bando “Dritti al Punto” del Fondo per la Repubblica Digitale
22 Aprile 2025
Il contesto italiano
Lo sviluppo delle competenze digitali è uno degli obiettivi strategici dell’Unione europea, che mira a dotare almeno l’80% dei cittadini tra i 16 e i 74 anni di competenze digitali di base entro il 2030. A guidare questo processo è il quadro europeoDigComp 2.2, che individua cinque aree chiave – dalla sicurezza informatica, alla creazione di contenuti – ritenute essenziali per una piena partecipazione alla vita sociale e professionale. L’Italia, tuttavia, registra un significativo ritardo rispetto alla media UE: nel 2023 solo il 46% degli adulti possedeva competenze digitali almeno di base.
Il quadro è aggravato da divari generazionali e territoriali: tra i giovani (16-24 anni) la quota sale al 59%, mentre tra gli over 65 crolla al 19%, con le regioni del Sud ampiamente sotto la media UE (34%). Per colmare il ritardo, il PNRR ha attivato la misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, con l’obiettivo di formare 2 milioni di cittadini entro il 2026 attraverso 3000 Punti Digitale Facile. Sebbene la rete dei punti sia stata attivata, a marzo 2025, sono stati raggiunti circa 760 mila cittadini, pari al 38% dell’obiettivo, con risultati disomogenei tra le diverse regioni.
Bando Dritti al Punto
Il bando intende sostenere progetti di formazione all’interno dei Punti Digitale Facile, integrando le attività già pianificate e realizzate nell’ambito della misura M1C1 1.7.2 “Rete dei servizi di facilitazione digitale” del PNRR, al fine di potenziarne l’offerta formativa.
In particolare, si intende selezionare progetti formativi rivolti a tutti i cittadini, incentrati sui temi individuati dal quadro europeo DigComp 2.2, come l’alfabetizzazione su informazione e dati, ovvero la capacità di analizzare criticamente fonti e contenuti online e distinguere le informazioni affidabili dalle fake news; la sicurezza informatica, intesa come consapevolezza dei rischi digitali e capacità di proteggere dispositivi e dati personali; la creazione di contenuti digitali, anche con il supporto dell’Intelligenza Artificiale, promuovendo un uso consapevole e responsabile degli strumenti digitali e una riflessione sulle implicazioni etiche, sociali e legali dell’IA; infine, la comunicazione e collaborazione attraverso le tecnologie digitali, per incentivare l’uso attivo dei servizi digitali pubblici e privati (come l’uso di app quali Io e IT-Wallet, o servizi come Identità digitale, Domicilio digitale e Fascicolo sanitario elettronico), sviluppando strategie comunicative efficaci e inclusive nei diversi ambienti digitali.
Chi può partecipare
Le proposte possono essere presentate da Soggetti attuatori o Soggetti sub-attuatori della misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, che si occupino direttamente o indirettamente – per tramite di Soggetti realizzatori – della gestione di almeno un Punto Digitale Facile, o ancora da Soggetti realizzatori della misura, intesi come enti privati che abbiano sottoscritto un’apposita convenzione/contratto con un Soggetto attuatore/sub-attuatore per la co-gestione e co-progettazione delle attività presso uno o più Punti Digitale Facile.
Le proposte progettuali, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma Re@dy, entro le ore 11 del30 maggio 2025.
Composizione della lista congiunta di candidati al Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025/2026/2027 di Intesa Sanpaolo S.p.A.
28 Marzo 2025
Le Fondazioni aderenti al patto parasociale di consultazione e voto sottoscritto l’11 novembre 2024 in relazione all’Assemblea di Intesa Sanpaolo convocata per il 29 aprile 2025, anche sulla base degli orientamenti manifestati dal Consiglio di Amministrazione uscente della Banca per la composizione della lista dei candidati alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025−2027 e con l’intento di assicurare:
la composizione quantitativamente ottimale, avuto riguardo alla complessità organizzativa, di operatività e di governance della Banca e alle valutazioni espresse sulle dinamiche di funzionamento dell’Organo collegiale;
la continuità di azione ed il mantenimento del patrimonio informativo e di esperienze acquisito nel corso dei precedenti mandati;
un riscontro concreto alle esigenze di continuare a esprimere scelte di elevata qualità, diversità, complementarità e di integrare nuove competenze strategiche, professionalità e personalità, al fine di dare continuità alle capacità di approfondimento e di dibattito in tutte le complesse materie di competenza del Consiglio e del Comitato per il Controllo sulla Gestione, e permettere un’adeguata costituzione e funzionalità dei Comitati endo−consiliari;
hanno depositato in data 27 marzo 2025 la seguente lista di 17 candidati così articolata:
SEZIONE 1
GIAN MARIA GROS-PIETRO
PAOLA TAGLIAVINI
CARLO MESSINA
MARIANGELA ZAPPIA
FRANCO CERUTI
PAOLO MARIA VITTORIO GRANDI
LUCIANO NEBBIA
LIANA LOGIURATO
PIETRO PREVITALI
MARIA ALESSANDRA STEFANELLI
BRUNO MARIA PARIGI
DONATELLA BUSSO
SILVIA MERLO
PAOLO MESSA
SEZIONE 2
FABRIZIO MOSCA
MARIELLA TAGLIABUE
MAURA CAMPRA
Nel medesimo contesto, le Fondazioni hanno proposto (i) di determinare in 19 il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da nominare, (ii) di riconfermare il Prof. Gian Maria Gros−Pietro quale Presidente del Consiglio di Amministrazione e (iii) di nominare la Prof.a Paola Tagliavini quale Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione; nonché (iv) di indicare il Dott. Carlo Messina come profilo ideale per la posizione di Consigliere Delegato e CEO, nell’ambito della lista presentata, ferme restando le piene prerogative proprie del Consiglio di Amministrazione che sarà nominato, in ragione dei poteri definiti dallo Statuto sociale.
Alla luce dei risultati conseguiti nell’ultimo decennio dalla Banca, che hanno posto Intesa Sanpaolo in una posizione di vertice assoluto tra le banche europee, sia per l’affidabilità sia per il sostegno allo sviluppo del Paese, i Presidenti delle Fondazioni, nella loro connaturata rappresentanza di azionisti istituzionali di lungo termine, esprimono vivo apprezzamento per la visione e la gestione altamente efficace da parte del CEO e conseguentemente auspicano che il Dr. Carlo Messina possa garantire il suo ruolo di leadership nella Banca anche per i successivi mandati.
Infine, le Fondazioni hanno proposto, in linea con quanto evidenziato dal Consiglio uscente, la conferma degli emolumenti per i consiglieri che non siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione e l’incremento del compenso fisso specifico per i consiglieri che siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione nonché del compenso additivo del Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione.
Sviluppo del territorio
Aperto il bando Fairplay (terza sessione erogativa 2025)
28 Marzo 2025
Per l’area Sviluppo del territorio (settore Educazione, istruzione e formazione) e la missione “Formazione del capitale umano”, con specifico riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile SDG n° 4 “Istruzione di qualità” e SDG n° 9 “Imprese, innovazione e infrastrutture”, il bando Fairplay accessibile fino al 5 maggio rende disponibili risorse per 150.000 euro allo scopo di:
promuovere l’idea di sport inclusivo, aperto a tutti, capace di incidere positivamente sulla coesione sociale della comunità territoriale;
incentivare la rigenerazione di spazi in un’ottica di condivisione e cura del bene comune;
favorire la diffusione di valori educativi e corretti stili di vita.
Acri lancia il Premio GenP – Giovani che partecipano
13 Giugno 2025
Aperte fino al 14 settembre le candidature al premio per le organizzazioni del Terzo settore che incentivano la partecipazione giovanile
Non è vero che i giovani non partecipano e non si impegnano a migliorare il Paese. Lo fanno, ma non sempre all’interno delle organizzazioni tradizionali del Terzo settore. Sempre più spesso scelgono forme di impegno fluide, informali, legate a cause specifiche – come l’ambiente, i diritti civili e la giustizia sociale – e lontane da strutture composte e guidate prevalentemente da persone di generazioni passate. In questo scenario, molte realtà del Terzo settore stanno cercando nuove strade per coinvolgere le nuove generazioni anche all’interno dei propri processi decisionali.
In questo scenario nasce “GenP – Giovani che partecipano”, un premio promosso da Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria, dedicato alle organizzazioni del Terzo settore composte da giovani che valorizzino il protagonismo giovanile. Il premio si rivolge a realtà i cui organi di amministrazione siano composti o coinvolgano giovani under 35, incentivando la loro partecipazione attiva nella progettazione e realizzazione dei progetti. Il premio intende infatti portare alla luce e dare visibilità a esperienze significative di partecipazione giovanile.
Le organizzazioni vincitrici riceveranno un contributo di 10mila euro ciascuna e saranno premiate nel corso di un evento nazionale che si terrà nel mese di dicembre 2025.
Le candidature sono aperte fino al 14 settembre 2025 sul sito ufficiale www.genp.it, dove sono disponibili il regolamento completo e il modulo di partecipazione.
A novembre verrà annunciata la shortlist delle 10 organizzazioni finaliste e, tra queste, una giuria composta da esperti del settore e rappresentanti di Acri selezionerà le 3 organizzazioni vincitrici.
I componenti della giuria:
Ferruccio de Bortoli, giornalista
Lucrezia Ferrara, Young Advisory Board Fondazione Compagnia di San Paolo
Luca Gori, presidente Commissione Innovazione sociale di Acri
Clara Morelli, autrice Will Media
Vanessa Pallucchi, portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore
Tommaso Salaroli, cofondatore e CEO di Scomodo
Michele Sciscioli, capo Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale
Media partner dell’iniziativa sono Vita e Will, mentre Percorsi di Secondo Welfare realizzerà e presenterà, in occasione dell’evento di premiazione, un’indagine sul tasso di under 35 nei Cda delle organizzazioni del Terzo settore.
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa
10 Giugno 2025
Assegnate 6 borse di studio per programmi di vita e di studio all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione Carisbo
Sono stati premiati, presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, i 6 studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura. I 6 studenti potranno vivere e studiare per un trimestre fino ad un anno scolastico all’estero, accolti in una famiglia e una scuola del luogo e assistiti dai volontari locali.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Fondazione Intercultura e Fondazione Carisbo che risale al 2020-2021 e, grazie ad essa, 62 studentesse e studenti delle scuole secondarie di II grado – a cui si aggiungono i 6 studenti premiati quest’anno – hanno finora potuto vivere un’esperienza autentica delle diversità e acquisire nuove competenze utili per la loro vita personale e professionale.
Alla cerimonia di premiazione è intervenuta Maila Quaglia, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Carisbo, insieme a Vincenzo Morlini, past Consigliere di Amministrazione di Intercultura, poi Direttore Esecutivo di Intercultura e poi Presidente internazionale di AFS, alle famiglie dei giovani ambasciatori nel mondo e ai volontari di Intercultura, che proprio in questi mesi si stanno occupando della formazione degli studenti in partenza per prepararli alla loro esperienza.
I vincitori sono:
Sara, iscritta al Liceo E. Fermi di Bologna e in partenza per un programma scolastico semestrale in Brasile;
Steven, iscritto al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Thailandia;
Geremia, iscritto all’IIS G. Bruno di Medicina e in partenza per un programma annuale in Lettonia;
Francesca, iscritta all’IIS Montessori-Da Vinci di Porretta Terme e in partenza per un programma annuale in Perù;
Sabrina, iscritta al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma annuale in Honduras;
Matteo, iscritto al Liceo L. Bassi di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Messico.
Emozionati e felici per il traguardo raggiunto, alcuni ragazzi hanno così commentato la vincita della borsa di studio.
Geremia: «Quando ho scoperto di aver vinto, ho sentito come un ritorno brusco al presente. Quella che fino a poco prima sembrava solo un’idea improbabile era diventata concreta. È stato uno shock di consapevolezza. Ero felice, ma allo stesso tempo ero offuscato da tante altre emozioni, compresa la paura iniziale. Marco Aurelioperò, affermava che “ciò che ostacola l’azione, la promuove”, come se fosse proprio l’attrito, a dare lo slancio. Così il timore, invece di essere un intralcio, è ciò che valorizza la scelta.»
Sabrina: «Ho deciso di accettare questa sfida perché volevo mettermi in gioco davvero. Sentivo il bisogno di uscire dalla mia routine e conoscere un altro modo di vivere. L’Honduras, con la sua cultura e la sua lingua completamente nuove per me, mi è sembrato il luogo perfetto per farlo. So che sarà difficile, ma credo che le sfide più grandi siano anche le più formative.» Con loro erano presenti anche due ex vincitrici del concorso Intercultura e della borsa di studio FormazionEuropa, Sara Bonora, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Brasile a.s. 2023-24 e Matilde Mazzanti, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Cile a.s. 2023-24.
Ricerca Ipsos: l’esperienza con Intercultura decisiva per la propria vita per il 68% degli ex partecipanti
Partire con Intercultura non è solo un soggiorno all’estero, ma un’esperienza che lascia il segno per tutta la vita. Un’indagine Ipsos su 958 ex studenti, oggi tra i 20 e i 64 anni, lo conferma. Il 68% riconosce un impatto decisivo sulla propria identità e attribuisce ai volontari un ruolo chiave nel proprio percorso di crescita personale. Vivere e studiare all’estero con Intercultura permette di sviluppare competenze trasversali, fondamentali sia nella vita personale che in quella professionale.
Il 58% ha scelto destinazioni non convenzionali tra cui l’Asia, l’America Latina e l’Africa sviluppando un atteggiamento di apertura alla diversità culturale e competenze linguistiche: tutti parlano almeno un’altra lingua oltre all’inglese. Le soft skills ne escono rafforzate: il 97% migliora le relazioni, l’89% diventa più autonomo e il 74% si sente pronto alle sfide del mondo di oggi.
Sul piano personale, chi ha vissuto l’esperienza Intercultura denota una grande attenzione e accettazione delle diversità e una coscienza sociale evoluta e sensibile a tematiche di equità. E infine, il 65% si dichiara felice della propria vita, un aspetto che deriva dalla maggiore consapevolezza delle proprie risorse e da una marcata adattabilità di fronte ai cambiamenti. Intercultura non è solo un viaggio, ma un investimento nel futuro di sé stessi e del mondo intero.
Persone
Al via il canale di cofinanziamento del Fondo per la Repubblica Digitale
26 Maggio 2025
L’iniziativa
Annunciata dall’Impresa socialeFondo per la Repubblica Digitalel’attivazione di un canale di cofinanziamento da 5 milioni di euro, destinato a sostenere progetti ed iniziative congiunte orientate allo sviluppo delle competenze digitali e all’inclusione sociale, economica e lavorativa dei cittadini.
L’iniziativa, parte del Piano Strategico 2025–2026 approvato dal Comitato di Indirizzo Strategico del Fondo per la Repubblica Digitale, rappresenta uno strumento innovativo per attivare collaborazioni strategiche tra enti pubblici, privati e del Terzo Settore, con l’obiettivo di amplificare l’impatto delle azioni formative sul territorio.
Il canale di cofinanziamento, che mira ad attrarre risorse supplementari coerenti con le finalità del Fondo per la Repubblica Digitale, vuole inoltre favorire un confronto positivo con le esperienze di altri soggetti, portando avanti collaborazioni strategiche per arricchire reciprocamente la conoscenza, le pratiche e le esperienze sui temi relativi alla formazione e all’inclusione digitale. Questo approccio permette di amplificare l’impatto delle iniziative sostenute e di rafforzare la consapevolezza sul valore dell’investimento e della collaborazione per promuovere la formazione digitale e il reinserimento sociale delle categorie più fragili. Oltre a generare un effetto leva sulle risorse economiche messe in campo dal Fondo per la Repubblica Digitale e dagli interlocutori coinvolti, l’apertura del canale di cofinanziamento mira anche a sperimentare forme di innovazione, sia negli ambiti di intervento sia nelle modalità operative o metodologiche scelte.
Modalità di partecipazione
Il canale di cofinanziamento è aperto a soggetti pubblici e privati, con o senza scopo di lucro. Le iniziative e le progettualità promosse dovranno focalizzarsi su tematiche di interesse condiviso, attraverso tre modalità operative:
bandi pubblici elaborati e promossi congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori in funzione di enti erogatori;
progetti proposti direttamente da enti del Terzo Settore e sostenuti, almeno al 50%, da risorse interne e/o esterne provenienti da uno o più cofinanziatori;
iniziative elaborate e promosse congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori per la realizzazione di opportunità rivolte alla collettività in linea con la mission del Fondo per la Repubblica Digitale.
Il processo di selezione si articola in due momenti: una prima fase, in cui i soggetti interessati presentano la propria idea progettuale e una seconda fase, riservata esclusivamente alle idee ritenute idonee, in cui si procederà con la progettazione esecutiva. I criteri di selezione includono: coerenza con la missione del Fondo, originalità della proposta, assenza di contenuti già sottoposti o respinti, e assenza di interventi per l’acquisto e la costruzione di infrastrutture o esclusivamente finalizzate alla ricerca.
Le proposte potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili.
Risorse disponibili
Il Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale ha stanziato in totale 5 milioni di euro.
Fondazione, Comune e Chiesa di Bologna insieme per il progetto Bologna Serena per gli anziani
19 Maggio 2025
Investimento complessivo da 9 milioni di euro in tre anni per un progetto sulla qualità della vita delle persone over 65. Villa Serena come punto di riferimento per persone anziane
A Bologna la popolazione over 65, conta circa 96.000 persone, sono il 25% della popolazione. Saranno oltre 100 mila tra dieci anni e 109 mila tra venti. Di questi, quasi 55.000 hanno più di 75 anni e 36.000 superano gli 80 anni, mentre i centenari si avvicinano alle 250 unità. I livelli di autosufficienza non dipendono solo dall’età, ma diminuiscono con l’invecchiamento. Dall’indagine sulla qualità della vita realizzata dal Comune di Bologna sappiamo che oggi le persone che dichiarano di prendersi cura di un anziano sopra i 75 anni sono stimate in 17 mila. Il 33% degli over 65 a Bologna oggi abita da solo, percentuale che sale al 50% per gli over 80.
Da questi dati e da questa tendenza all’invecchiamento della popolazione e quindi dell’aspettativa di vita in città, parte il progettoBologna Serena per gli anziani.
Bologna Serena per gli anziani è il nuovo progetto con il quale Fondazione Carisbo, Comune e Chiesa di Bologna collaboreranno nei prossimi tre anni, a partire dal 2025, nel realizzare servizi di supporto, assistenza e inclusione sociale dedicati alla popolazione anziana e ai caregiver, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli over 65.
Bologna Serena per gli anziani ha gli obiettivi di:
innovare e rafforzare le risposte del sistema dei servizi mirati a rispondere ai bisogni della terza età;
sperimentare nuove risposte al cambiamento dei bisogni espressi dalla popolazione anziana alla luce delle mutazioni sociali e demografiche;
aggregare istituzioni, soggetti del terzo settore e comunità nel progettare e realizzare insieme un nuovo welfare per gli anziani.
Questi obiettivi saranno realizzati lungo tre assi strategici:
il domicilio come prospettiva prioritaria per il benessere dell’anziano;
la valorizzazione del ruolo del caregiver familiare e delle assistenti familiari;
la risposta a chi non entra nelle strutture residenziali sociosanitarie.
La convenzionetra gli enti sarà approvata nella prossima Giunta e prevede un investimento da parte della Fondazione Carisbo, che partecipa alla redazione delle linee guida e alle azioni, allo sviluppo, monitoraggio e valutazione del progetto, pari a 4,25 milioni di euro nell’arco di un triennio (di cui 1,25 milioni nel 2025, 1,5 milioni per il 2026 e 1,5 per il 2027).
Il Comune attuerà il progetto secondo le linee guida concordate, cofinanziandolo con ulteriori interventi nell’ambito delle risorse del proprio bilancio, per un valore di altri 4,5 milioni di euro nel triennio 2025/2027.
Questi fondi, pari a 9 milioni di euro in 3 anni, saranno destinati alle attività previste e gli enti collaboreranno nella gestione e il coordinamento delle azioni in collaborazione con gli enti e i soggetti del territorio garantendo la partecipazione della rete socio-sanitaria, in particolare Ausl di Bologna e Asp Città di Bologna, mentre la Chiesa di Bologna si impegna a collaborare al monitoraggio del progetto in sinergia con i propri servizi di ascolto territoriale.
Questo budget sarà suddiviso nel triennio su varie linee progettuali che riguardano:
interventi per i caregiver;
costruire una comunità dementia friendly;
potenziamento di telecontrollo, teleassistenza, telecompagnia;
servizi sociosanitari aperti;
promozione dell’invecchiamento in salute;
la creazione di un luogo e un team di riferimento in città sulle politiche per gli anziani.
A Villa Serena un punto di riferimento sulle politiche per le persone anziane
Sarà Villa Serena il punto di riferimento dove realizzare un luogo fisico in città per le famiglie, i cittadini, le associazioni e la comunità professionale sulle politiche per gli anziani. Lo spazio potrà essere allestito con mostre a tema, materiale informativo sulle opportunità esistenti, punti di informazione e orientamento per gli anziani sui temi della salute e dei servizi, uffici da dedicare all’organizzazione di eventi, gite o vacanze, locali e spazi aperti per lo svolgimento di attività di socializzazione, culturali e sportive.
Sarà sede di un team dedicato all’analisi del fenomeno dell’invecchiamento demografico e alla creazione di progettazioni innovative a partire dalla raccolta di dati affidabili e comparabili per monitorare i progressi delle azioni messe in campo e per la definizione delle politiche in questo ambito. Le nuove informazioni raccolte sui caregiver potranno offrire una maggior conoscenza delle conseguenze dell’assistenza informale sullo stress di chi si prende cura dei propri familiari, sulle diseguaglianze di genere ad esse connesse, sull’effettiva capacità di accesso ai servizi per le long term care, sulle diseguaglianze territoriali e servire alla produzione di conoscenze da mettere a disposizione della città per costruire il futuro welfare per gli anziani a Bologna.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo entra a far parte del Consorzio BI-REX di Bologna
23 Aprile 2025
Fondazione Carisbo annuncia la sua adesione al Consorzio BI-REX Big Data Innovation & Research Excellence, Competence Center nazionale e soggetto attuatore del Pnrr ad alta specializzazione sui Big Data, Industria 4.0 e Transizione 5.0.
La convenzione siglata, della durata di 3 anni e rinnovabile, darà avvio a forme di collaborazione sinergica, particolarmente focalizzate su iniziative per lo sviluppo economico del territorio, tramite la promozione di attività nell’ambito di Industria 4.0 di ricerca applicata, l’attivazione di progetti di innovazione e supporto all’imprenditorialità, nonché la messa a punto di percorsi di incubazione, accelerazione, orientamento e formazione.
Fondazione Carisbo e Consorzio BI-REX saranno così impegnate nella partecipazione congiunta a bandi europei, nazionali, regionali per la realizzazione di progetti di ricerca e formazione, attivando programmi di incubazione e accelerazione d’impresa, sostenendo la partecipazione delle rispettive startup a iniziative di networking e favorendone l’accesso, tramite tariffe agevolate, agli spazi di coworking nelle rispettive strutture.
Fondazione Carisbo è una fondazione di origine bancaria che persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo del territorio metropolitano di Bologna. Con il progetto BIGBO – Boost Innovation Garage, polo dedicato ai talenti, all’innovazione e alla trasformazione digitale, la Fondazione contribuisce nel diffondere una cultura imprenditoriale innovativa, generando un impatto tangibile e creando nuove opportunità di lavoro. BIGBO offre spazi di lavoro flessibili, multifunzionali e organizza tavole rotonde ed eventi incentrati su innovazione e tecnologia, programmi di accelerazione, attività di collegamento tra aziende consolidate e startup.
Il Competence Center BI-REX, con sede a Bologna, si configura come Public Private Partnership che raccoglie 64 player tra Università, Centri di Ricerca e Imprese di eccellenza, con l’obiettivo di supportare le aziende nei processi di innovazione, trasformazione digitale e sostenibilità, favorendo l’adozione delle tecnologie Industria 4.0 e 5.0 e il trasferimento tecnologico attraverso una vasta serie di servizi. Principale valore aggiunto di BI-REX è rappresentato dalla Linea Pilota, fabbrica digitale interconnessa completamente a disposizione delle imprese, in cui le tecnologie 4.0 and 5.0 sono integrate con quelle tradizionali.
Persone
Pubblicato il bando “Dritti al Punto” del Fondo per la Repubblica Digitale
22 Aprile 2025
Il contesto italiano
Lo sviluppo delle competenze digitali è uno degli obiettivi strategici dell’Unione europea, che mira a dotare almeno l’80% dei cittadini tra i 16 e i 74 anni di competenze digitali di base entro il 2030. A guidare questo processo è il quadro europeoDigComp 2.2, che individua cinque aree chiave – dalla sicurezza informatica, alla creazione di contenuti – ritenute essenziali per una piena partecipazione alla vita sociale e professionale. L’Italia, tuttavia, registra un significativo ritardo rispetto alla media UE: nel 2023 solo il 46% degli adulti possedeva competenze digitali almeno di base.
Il quadro è aggravato da divari generazionali e territoriali: tra i giovani (16-24 anni) la quota sale al 59%, mentre tra gli over 65 crolla al 19%, con le regioni del Sud ampiamente sotto la media UE (34%). Per colmare il ritardo, il PNRR ha attivato la misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, con l’obiettivo di formare 2 milioni di cittadini entro il 2026 attraverso 3000 Punti Digitale Facile. Sebbene la rete dei punti sia stata attivata, a marzo 2025, sono stati raggiunti circa 760 mila cittadini, pari al 38% dell’obiettivo, con risultati disomogenei tra le diverse regioni.
Bando Dritti al Punto
Il bando intende sostenere progetti di formazione all’interno dei Punti Digitale Facile, integrando le attività già pianificate e realizzate nell’ambito della misura M1C1 1.7.2 “Rete dei servizi di facilitazione digitale” del PNRR, al fine di potenziarne l’offerta formativa.
In particolare, si intende selezionare progetti formativi rivolti a tutti i cittadini, incentrati sui temi individuati dal quadro europeo DigComp 2.2, come l’alfabetizzazione su informazione e dati, ovvero la capacità di analizzare criticamente fonti e contenuti online e distinguere le informazioni affidabili dalle fake news; la sicurezza informatica, intesa come consapevolezza dei rischi digitali e capacità di proteggere dispositivi e dati personali; la creazione di contenuti digitali, anche con il supporto dell’Intelligenza Artificiale, promuovendo un uso consapevole e responsabile degli strumenti digitali e una riflessione sulle implicazioni etiche, sociali e legali dell’IA; infine, la comunicazione e collaborazione attraverso le tecnologie digitali, per incentivare l’uso attivo dei servizi digitali pubblici e privati (come l’uso di app quali Io e IT-Wallet, o servizi come Identità digitale, Domicilio digitale e Fascicolo sanitario elettronico), sviluppando strategie comunicative efficaci e inclusive nei diversi ambienti digitali.
Chi può partecipare
Le proposte possono essere presentate da Soggetti attuatori o Soggetti sub-attuatori della misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, che si occupino direttamente o indirettamente – per tramite di Soggetti realizzatori – della gestione di almeno un Punto Digitale Facile, o ancora da Soggetti realizzatori della misura, intesi come enti privati che abbiano sottoscritto un’apposita convenzione/contratto con un Soggetto attuatore/sub-attuatore per la co-gestione e co-progettazione delle attività presso uno o più Punti Digitale Facile.
Le proposte progettuali, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma Re@dy, entro le ore 11 del30 maggio 2025.
Composizione della lista congiunta di candidati al Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025/2026/2027 di Intesa Sanpaolo S.p.A.
28 Marzo 2025
Le Fondazioni aderenti al patto parasociale di consultazione e voto sottoscritto l’11 novembre 2024 in relazione all’Assemblea di Intesa Sanpaolo convocata per il 29 aprile 2025, anche sulla base degli orientamenti manifestati dal Consiglio di Amministrazione uscente della Banca per la composizione della lista dei candidati alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025−2027 e con l’intento di assicurare:
la composizione quantitativamente ottimale, avuto riguardo alla complessità organizzativa, di operatività e di governance della Banca e alle valutazioni espresse sulle dinamiche di funzionamento dell’Organo collegiale;
la continuità di azione ed il mantenimento del patrimonio informativo e di esperienze acquisito nel corso dei precedenti mandati;
un riscontro concreto alle esigenze di continuare a esprimere scelte di elevata qualità, diversità, complementarità e di integrare nuove competenze strategiche, professionalità e personalità, al fine di dare continuità alle capacità di approfondimento e di dibattito in tutte le complesse materie di competenza del Consiglio e del Comitato per il Controllo sulla Gestione, e permettere un’adeguata costituzione e funzionalità dei Comitati endo−consiliari;
hanno depositato in data 27 marzo 2025 la seguente lista di 17 candidati così articolata:
SEZIONE 1
GIAN MARIA GROS-PIETRO
PAOLA TAGLIAVINI
CARLO MESSINA
MARIANGELA ZAPPIA
FRANCO CERUTI
PAOLO MARIA VITTORIO GRANDI
LUCIANO NEBBIA
LIANA LOGIURATO
PIETRO PREVITALI
MARIA ALESSANDRA STEFANELLI
BRUNO MARIA PARIGI
DONATELLA BUSSO
SILVIA MERLO
PAOLO MESSA
SEZIONE 2
FABRIZIO MOSCA
MARIELLA TAGLIABUE
MAURA CAMPRA
Nel medesimo contesto, le Fondazioni hanno proposto (i) di determinare in 19 il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da nominare, (ii) di riconfermare il Prof. Gian Maria Gros−Pietro quale Presidente del Consiglio di Amministrazione e (iii) di nominare la Prof.a Paola Tagliavini quale Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione; nonché (iv) di indicare il Dott. Carlo Messina come profilo ideale per la posizione di Consigliere Delegato e CEO, nell’ambito della lista presentata, ferme restando le piene prerogative proprie del Consiglio di Amministrazione che sarà nominato, in ragione dei poteri definiti dallo Statuto sociale.
Alla luce dei risultati conseguiti nell’ultimo decennio dalla Banca, che hanno posto Intesa Sanpaolo in una posizione di vertice assoluto tra le banche europee, sia per l’affidabilità sia per il sostegno allo sviluppo del Paese, i Presidenti delle Fondazioni, nella loro connaturata rappresentanza di azionisti istituzionali di lungo termine, esprimono vivo apprezzamento per la visione e la gestione altamente efficace da parte del CEO e conseguentemente auspicano che il Dr. Carlo Messina possa garantire il suo ruolo di leadership nella Banca anche per i successivi mandati.
Infine, le Fondazioni hanno proposto, in linea con quanto evidenziato dal Consiglio uscente, la conferma degli emolumenti per i consiglieri che non siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione e l’incremento del compenso fisso specifico per i consiglieri che siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione nonché del compenso additivo del Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione.
Sviluppo del territorio
Aperto il bando Fairplay (terza sessione erogativa 2025)
28 Marzo 2025
Per l’area Sviluppo del territorio (settore Educazione, istruzione e formazione) e la missione “Formazione del capitale umano”, con specifico riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile SDG n° 4 “Istruzione di qualità” e SDG n° 9 “Imprese, innovazione e infrastrutture”, il bando Fairplay accessibile fino al 5 maggio rende disponibili risorse per 150.000 euro allo scopo di:
promuovere l’idea di sport inclusivo, aperto a tutti, capace di incidere positivamente sulla coesione sociale della comunità territoriale;
incentivare la rigenerazione di spazi in un’ottica di condivisione e cura del bene comune;
favorire la diffusione di valori educativi e corretti stili di vita.
Acri lancia il Premio GenP – Giovani che partecipano
13 Giugno 2025
Aperte fino al 14 settembre le candidature al premio per le organizzazioni del Terzo settore che incentivano la partecipazione giovanile
Non è vero che i giovani non partecipano e non si impegnano a migliorare il Paese. Lo fanno, ma non sempre all’interno delle organizzazioni tradizionali del Terzo settore. Sempre più spesso scelgono forme di impegno fluide, informali, legate a cause specifiche – come l’ambiente, i diritti civili e la giustizia sociale – e lontane da strutture composte e guidate prevalentemente da persone di generazioni passate. In questo scenario, molte realtà del Terzo settore stanno cercando nuove strade per coinvolgere le nuove generazioni anche all’interno dei propri processi decisionali.
In questo scenario nasce “GenP – Giovani che partecipano”, un premio promosso da Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria, dedicato alle organizzazioni del Terzo settore composte da giovani che valorizzino il protagonismo giovanile. Il premio si rivolge a realtà i cui organi di amministrazione siano composti o coinvolgano giovani under 35, incentivando la loro partecipazione attiva nella progettazione e realizzazione dei progetti. Il premio intende infatti portare alla luce e dare visibilità a esperienze significative di partecipazione giovanile.
Le organizzazioni vincitrici riceveranno un contributo di 10mila euro ciascuna e saranno premiate nel corso di un evento nazionale che si terrà nel mese di dicembre 2025.
Le candidature sono aperte fino al 14 settembre 2025 sul sito ufficiale www.genp.it, dove sono disponibili il regolamento completo e il modulo di partecipazione.
A novembre verrà annunciata la shortlist delle 10 organizzazioni finaliste e, tra queste, una giuria composta da esperti del settore e rappresentanti di Acri selezionerà le 3 organizzazioni vincitrici.
I componenti della giuria:
Ferruccio de Bortoli, giornalista
Lucrezia Ferrara, Young Advisory Board Fondazione Compagnia di San Paolo
Luca Gori, presidente Commissione Innovazione sociale di Acri
Clara Morelli, autrice Will Media
Vanessa Pallucchi, portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore
Tommaso Salaroli, cofondatore e CEO di Scomodo
Michele Sciscioli, capo Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale
Media partner dell’iniziativa sono Vita e Will, mentre Percorsi di Secondo Welfare realizzerà e presenterà, in occasione dell’evento di premiazione, un’indagine sul tasso di under 35 nei Cda delle organizzazioni del Terzo settore.
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa
10 Giugno 2025
Assegnate 6 borse di studio per programmi di vita e di studio all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione Carisbo
Sono stati premiati, presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, i 6 studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura. I 6 studenti potranno vivere e studiare per un trimestre fino ad un anno scolastico all’estero, accolti in una famiglia e una scuola del luogo e assistiti dai volontari locali.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Fondazione Intercultura e Fondazione Carisbo che risale al 2020-2021 e, grazie ad essa, 62 studentesse e studenti delle scuole secondarie di II grado – a cui si aggiungono i 6 studenti premiati quest’anno – hanno finora potuto vivere un’esperienza autentica delle diversità e acquisire nuove competenze utili per la loro vita personale e professionale.
Alla cerimonia di premiazione è intervenuta Maila Quaglia, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Carisbo, insieme a Vincenzo Morlini, past Consigliere di Amministrazione di Intercultura, poi Direttore Esecutivo di Intercultura e poi Presidente internazionale di AFS, alle famiglie dei giovani ambasciatori nel mondo e ai volontari di Intercultura, che proprio in questi mesi si stanno occupando della formazione degli studenti in partenza per prepararli alla loro esperienza.
I vincitori sono:
Sara, iscritta al Liceo E. Fermi di Bologna e in partenza per un programma scolastico semestrale in Brasile;
Steven, iscritto al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Thailandia;
Geremia, iscritto all’IIS G. Bruno di Medicina e in partenza per un programma annuale in Lettonia;
Francesca, iscritta all’IIS Montessori-Da Vinci di Porretta Terme e in partenza per un programma annuale in Perù;
Sabrina, iscritta al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma annuale in Honduras;
Matteo, iscritto al Liceo L. Bassi di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Messico.
Emozionati e felici per il traguardo raggiunto, alcuni ragazzi hanno così commentato la vincita della borsa di studio.
Geremia: «Quando ho scoperto di aver vinto, ho sentito come un ritorno brusco al presente. Quella che fino a poco prima sembrava solo un’idea improbabile era diventata concreta. È stato uno shock di consapevolezza. Ero felice, ma allo stesso tempo ero offuscato da tante altre emozioni, compresa la paura iniziale. Marco Aurelioperò, affermava che “ciò che ostacola l’azione, la promuove”, come se fosse proprio l’attrito, a dare lo slancio. Così il timore, invece di essere un intralcio, è ciò che valorizza la scelta.»
Sabrina: «Ho deciso di accettare questa sfida perché volevo mettermi in gioco davvero. Sentivo il bisogno di uscire dalla mia routine e conoscere un altro modo di vivere. L’Honduras, con la sua cultura e la sua lingua completamente nuove per me, mi è sembrato il luogo perfetto per farlo. So che sarà difficile, ma credo che le sfide più grandi siano anche le più formative.» Con loro erano presenti anche due ex vincitrici del concorso Intercultura e della borsa di studio FormazionEuropa, Sara Bonora, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Brasile a.s. 2023-24 e Matilde Mazzanti, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Cile a.s. 2023-24.
Ricerca Ipsos: l’esperienza con Intercultura decisiva per la propria vita per il 68% degli ex partecipanti
Partire con Intercultura non è solo un soggiorno all’estero, ma un’esperienza che lascia il segno per tutta la vita. Un’indagine Ipsos su 958 ex studenti, oggi tra i 20 e i 64 anni, lo conferma. Il 68% riconosce un impatto decisivo sulla propria identità e attribuisce ai volontari un ruolo chiave nel proprio percorso di crescita personale. Vivere e studiare all’estero con Intercultura permette di sviluppare competenze trasversali, fondamentali sia nella vita personale che in quella professionale.
Il 58% ha scelto destinazioni non convenzionali tra cui l’Asia, l’America Latina e l’Africa sviluppando un atteggiamento di apertura alla diversità culturale e competenze linguistiche: tutti parlano almeno un’altra lingua oltre all’inglese. Le soft skills ne escono rafforzate: il 97% migliora le relazioni, l’89% diventa più autonomo e il 74% si sente pronto alle sfide del mondo di oggi.
Sul piano personale, chi ha vissuto l’esperienza Intercultura denota una grande attenzione e accettazione delle diversità e una coscienza sociale evoluta e sensibile a tematiche di equità. E infine, il 65% si dichiara felice della propria vita, un aspetto che deriva dalla maggiore consapevolezza delle proprie risorse e da una marcata adattabilità di fronte ai cambiamenti. Intercultura non è solo un viaggio, ma un investimento nel futuro di sé stessi e del mondo intero.
Persone
Al via il canale di cofinanziamento del Fondo per la Repubblica Digitale
26 Maggio 2025
L’iniziativa
Annunciata dall’Impresa socialeFondo per la Repubblica Digitalel’attivazione di un canale di cofinanziamento da 5 milioni di euro, destinato a sostenere progetti ed iniziative congiunte orientate allo sviluppo delle competenze digitali e all’inclusione sociale, economica e lavorativa dei cittadini.
L’iniziativa, parte del Piano Strategico 2025–2026 approvato dal Comitato di Indirizzo Strategico del Fondo per la Repubblica Digitale, rappresenta uno strumento innovativo per attivare collaborazioni strategiche tra enti pubblici, privati e del Terzo Settore, con l’obiettivo di amplificare l’impatto delle azioni formative sul territorio.
Il canale di cofinanziamento, che mira ad attrarre risorse supplementari coerenti con le finalità del Fondo per la Repubblica Digitale, vuole inoltre favorire un confronto positivo con le esperienze di altri soggetti, portando avanti collaborazioni strategiche per arricchire reciprocamente la conoscenza, le pratiche e le esperienze sui temi relativi alla formazione e all’inclusione digitale. Questo approccio permette di amplificare l’impatto delle iniziative sostenute e di rafforzare la consapevolezza sul valore dell’investimento e della collaborazione per promuovere la formazione digitale e il reinserimento sociale delle categorie più fragili. Oltre a generare un effetto leva sulle risorse economiche messe in campo dal Fondo per la Repubblica Digitale e dagli interlocutori coinvolti, l’apertura del canale di cofinanziamento mira anche a sperimentare forme di innovazione, sia negli ambiti di intervento sia nelle modalità operative o metodologiche scelte.
Modalità di partecipazione
Il canale di cofinanziamento è aperto a soggetti pubblici e privati, con o senza scopo di lucro. Le iniziative e le progettualità promosse dovranno focalizzarsi su tematiche di interesse condiviso, attraverso tre modalità operative:
bandi pubblici elaborati e promossi congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori in funzione di enti erogatori;
progetti proposti direttamente da enti del Terzo Settore e sostenuti, almeno al 50%, da risorse interne e/o esterne provenienti da uno o più cofinanziatori;
iniziative elaborate e promosse congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori per la realizzazione di opportunità rivolte alla collettività in linea con la mission del Fondo per la Repubblica Digitale.
Il processo di selezione si articola in due momenti: una prima fase, in cui i soggetti interessati presentano la propria idea progettuale e una seconda fase, riservata esclusivamente alle idee ritenute idonee, in cui si procederà con la progettazione esecutiva. I criteri di selezione includono: coerenza con la missione del Fondo, originalità della proposta, assenza di contenuti già sottoposti o respinti, e assenza di interventi per l’acquisto e la costruzione di infrastrutture o esclusivamente finalizzate alla ricerca.
Le proposte potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili.
Risorse disponibili
Il Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale ha stanziato in totale 5 milioni di euro.
Fondazione, Comune e Chiesa di Bologna insieme per il progetto Bologna Serena per gli anziani
19 Maggio 2025
Investimento complessivo da 9 milioni di euro in tre anni per un progetto sulla qualità della vita delle persone over 65. Villa Serena come punto di riferimento per persone anziane
A Bologna la popolazione over 65, conta circa 96.000 persone, sono il 25% della popolazione. Saranno oltre 100 mila tra dieci anni e 109 mila tra venti. Di questi, quasi 55.000 hanno più di 75 anni e 36.000 superano gli 80 anni, mentre i centenari si avvicinano alle 250 unità. I livelli di autosufficienza non dipendono solo dall’età, ma diminuiscono con l’invecchiamento. Dall’indagine sulla qualità della vita realizzata dal Comune di Bologna sappiamo che oggi le persone che dichiarano di prendersi cura di un anziano sopra i 75 anni sono stimate in 17 mila. Il 33% degli over 65 a Bologna oggi abita da solo, percentuale che sale al 50% per gli over 80.
Da questi dati e da questa tendenza all’invecchiamento della popolazione e quindi dell’aspettativa di vita in città, parte il progettoBologna Serena per gli anziani.
Bologna Serena per gli anziani è il nuovo progetto con il quale Fondazione Carisbo, Comune e Chiesa di Bologna collaboreranno nei prossimi tre anni, a partire dal 2025, nel realizzare servizi di supporto, assistenza e inclusione sociale dedicati alla popolazione anziana e ai caregiver, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli over 65.
Bologna Serena per gli anziani ha gli obiettivi di:
innovare e rafforzare le risposte del sistema dei servizi mirati a rispondere ai bisogni della terza età;
sperimentare nuove risposte al cambiamento dei bisogni espressi dalla popolazione anziana alla luce delle mutazioni sociali e demografiche;
aggregare istituzioni, soggetti del terzo settore e comunità nel progettare e realizzare insieme un nuovo welfare per gli anziani.
Questi obiettivi saranno realizzati lungo tre assi strategici:
il domicilio come prospettiva prioritaria per il benessere dell’anziano;
la valorizzazione del ruolo del caregiver familiare e delle assistenti familiari;
la risposta a chi non entra nelle strutture residenziali sociosanitarie.
La convenzionetra gli enti sarà approvata nella prossima Giunta e prevede un investimento da parte della Fondazione Carisbo, che partecipa alla redazione delle linee guida e alle azioni, allo sviluppo, monitoraggio e valutazione del progetto, pari a 4,25 milioni di euro nell’arco di un triennio (di cui 1,25 milioni nel 2025, 1,5 milioni per il 2026 e 1,5 per il 2027).
Il Comune attuerà il progetto secondo le linee guida concordate, cofinanziandolo con ulteriori interventi nell’ambito delle risorse del proprio bilancio, per un valore di altri 4,5 milioni di euro nel triennio 2025/2027.
Questi fondi, pari a 9 milioni di euro in 3 anni, saranno destinati alle attività previste e gli enti collaboreranno nella gestione e il coordinamento delle azioni in collaborazione con gli enti e i soggetti del territorio garantendo la partecipazione della rete socio-sanitaria, in particolare Ausl di Bologna e Asp Città di Bologna, mentre la Chiesa di Bologna si impegna a collaborare al monitoraggio del progetto in sinergia con i propri servizi di ascolto territoriale.
Questo budget sarà suddiviso nel triennio su varie linee progettuali che riguardano:
interventi per i caregiver;
costruire una comunità dementia friendly;
potenziamento di telecontrollo, teleassistenza, telecompagnia;
servizi sociosanitari aperti;
promozione dell’invecchiamento in salute;
la creazione di un luogo e un team di riferimento in città sulle politiche per gli anziani.
A Villa Serena un punto di riferimento sulle politiche per le persone anziane
Sarà Villa Serena il punto di riferimento dove realizzare un luogo fisico in città per le famiglie, i cittadini, le associazioni e la comunità professionale sulle politiche per gli anziani. Lo spazio potrà essere allestito con mostre a tema, materiale informativo sulle opportunità esistenti, punti di informazione e orientamento per gli anziani sui temi della salute e dei servizi, uffici da dedicare all’organizzazione di eventi, gite o vacanze, locali e spazi aperti per lo svolgimento di attività di socializzazione, culturali e sportive.
Sarà sede di un team dedicato all’analisi del fenomeno dell’invecchiamento demografico e alla creazione di progettazioni innovative a partire dalla raccolta di dati affidabili e comparabili per monitorare i progressi delle azioni messe in campo e per la definizione delle politiche in questo ambito. Le nuove informazioni raccolte sui caregiver potranno offrire una maggior conoscenza delle conseguenze dell’assistenza informale sullo stress di chi si prende cura dei propri familiari, sulle diseguaglianze di genere ad esse connesse, sull’effettiva capacità di accesso ai servizi per le long term care, sulle diseguaglianze territoriali e servire alla produzione di conoscenze da mettere a disposizione della città per costruire il futuro welfare per gli anziani a Bologna.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo entra a far parte del Consorzio BI-REX di Bologna
23 Aprile 2025
Fondazione Carisbo annuncia la sua adesione al Consorzio BI-REX Big Data Innovation & Research Excellence, Competence Center nazionale e soggetto attuatore del Pnrr ad alta specializzazione sui Big Data, Industria 4.0 e Transizione 5.0.
La convenzione siglata, della durata di 3 anni e rinnovabile, darà avvio a forme di collaborazione sinergica, particolarmente focalizzate su iniziative per lo sviluppo economico del territorio, tramite la promozione di attività nell’ambito di Industria 4.0 di ricerca applicata, l’attivazione di progetti di innovazione e supporto all’imprenditorialità, nonché la messa a punto di percorsi di incubazione, accelerazione, orientamento e formazione.
Fondazione Carisbo e Consorzio BI-REX saranno così impegnate nella partecipazione congiunta a bandi europei, nazionali, regionali per la realizzazione di progetti di ricerca e formazione, attivando programmi di incubazione e accelerazione d’impresa, sostenendo la partecipazione delle rispettive startup a iniziative di networking e favorendone l’accesso, tramite tariffe agevolate, agli spazi di coworking nelle rispettive strutture.
Fondazione Carisbo è una fondazione di origine bancaria che persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo del territorio metropolitano di Bologna. Con il progetto BIGBO – Boost Innovation Garage, polo dedicato ai talenti, all’innovazione e alla trasformazione digitale, la Fondazione contribuisce nel diffondere una cultura imprenditoriale innovativa, generando un impatto tangibile e creando nuove opportunità di lavoro. BIGBO offre spazi di lavoro flessibili, multifunzionali e organizza tavole rotonde ed eventi incentrati su innovazione e tecnologia, programmi di accelerazione, attività di collegamento tra aziende consolidate e startup.
Il Competence Center BI-REX, con sede a Bologna, si configura come Public Private Partnership che raccoglie 64 player tra Università, Centri di Ricerca e Imprese di eccellenza, con l’obiettivo di supportare le aziende nei processi di innovazione, trasformazione digitale e sostenibilità, favorendo l’adozione delle tecnologie Industria 4.0 e 5.0 e il trasferimento tecnologico attraverso una vasta serie di servizi. Principale valore aggiunto di BI-REX è rappresentato dalla Linea Pilota, fabbrica digitale interconnessa completamente a disposizione delle imprese, in cui le tecnologie 4.0 and 5.0 sono integrate con quelle tradizionali.
Persone
Pubblicato il bando “Dritti al Punto” del Fondo per la Repubblica Digitale
22 Aprile 2025
Il contesto italiano
Lo sviluppo delle competenze digitali è uno degli obiettivi strategici dell’Unione europea, che mira a dotare almeno l’80% dei cittadini tra i 16 e i 74 anni di competenze digitali di base entro il 2030. A guidare questo processo è il quadro europeoDigComp 2.2, che individua cinque aree chiave – dalla sicurezza informatica, alla creazione di contenuti – ritenute essenziali per una piena partecipazione alla vita sociale e professionale. L’Italia, tuttavia, registra un significativo ritardo rispetto alla media UE: nel 2023 solo il 46% degli adulti possedeva competenze digitali almeno di base.
Il quadro è aggravato da divari generazionali e territoriali: tra i giovani (16-24 anni) la quota sale al 59%, mentre tra gli over 65 crolla al 19%, con le regioni del Sud ampiamente sotto la media UE (34%). Per colmare il ritardo, il PNRR ha attivato la misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, con l’obiettivo di formare 2 milioni di cittadini entro il 2026 attraverso 3000 Punti Digitale Facile. Sebbene la rete dei punti sia stata attivata, a marzo 2025, sono stati raggiunti circa 760 mila cittadini, pari al 38% dell’obiettivo, con risultati disomogenei tra le diverse regioni.
Bando Dritti al Punto
Il bando intende sostenere progetti di formazione all’interno dei Punti Digitale Facile, integrando le attività già pianificate e realizzate nell’ambito della misura M1C1 1.7.2 “Rete dei servizi di facilitazione digitale” del PNRR, al fine di potenziarne l’offerta formativa.
In particolare, si intende selezionare progetti formativi rivolti a tutti i cittadini, incentrati sui temi individuati dal quadro europeo DigComp 2.2, come l’alfabetizzazione su informazione e dati, ovvero la capacità di analizzare criticamente fonti e contenuti online e distinguere le informazioni affidabili dalle fake news; la sicurezza informatica, intesa come consapevolezza dei rischi digitali e capacità di proteggere dispositivi e dati personali; la creazione di contenuti digitali, anche con il supporto dell’Intelligenza Artificiale, promuovendo un uso consapevole e responsabile degli strumenti digitali e una riflessione sulle implicazioni etiche, sociali e legali dell’IA; infine, la comunicazione e collaborazione attraverso le tecnologie digitali, per incentivare l’uso attivo dei servizi digitali pubblici e privati (come l’uso di app quali Io e IT-Wallet, o servizi come Identità digitale, Domicilio digitale e Fascicolo sanitario elettronico), sviluppando strategie comunicative efficaci e inclusive nei diversi ambienti digitali.
Chi può partecipare
Le proposte possono essere presentate da Soggetti attuatori o Soggetti sub-attuatori della misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, che si occupino direttamente o indirettamente – per tramite di Soggetti realizzatori – della gestione di almeno un Punto Digitale Facile, o ancora da Soggetti realizzatori della misura, intesi come enti privati che abbiano sottoscritto un’apposita convenzione/contratto con un Soggetto attuatore/sub-attuatore per la co-gestione e co-progettazione delle attività presso uno o più Punti Digitale Facile.
Le proposte progettuali, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma Re@dy, entro le ore 11 del30 maggio 2025.
Composizione della lista congiunta di candidati al Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025/2026/2027 di Intesa Sanpaolo S.p.A.
28 Marzo 2025
Le Fondazioni aderenti al patto parasociale di consultazione e voto sottoscritto l’11 novembre 2024 in relazione all’Assemblea di Intesa Sanpaolo convocata per il 29 aprile 2025, anche sulla base degli orientamenti manifestati dal Consiglio di Amministrazione uscente della Banca per la composizione della lista dei candidati alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025−2027 e con l’intento di assicurare:
la composizione quantitativamente ottimale, avuto riguardo alla complessità organizzativa, di operatività e di governance della Banca e alle valutazioni espresse sulle dinamiche di funzionamento dell’Organo collegiale;
la continuità di azione ed il mantenimento del patrimonio informativo e di esperienze acquisito nel corso dei precedenti mandati;
un riscontro concreto alle esigenze di continuare a esprimere scelte di elevata qualità, diversità, complementarità e di integrare nuove competenze strategiche, professionalità e personalità, al fine di dare continuità alle capacità di approfondimento e di dibattito in tutte le complesse materie di competenza del Consiglio e del Comitato per il Controllo sulla Gestione, e permettere un’adeguata costituzione e funzionalità dei Comitati endo−consiliari;
hanno depositato in data 27 marzo 2025 la seguente lista di 17 candidati così articolata:
SEZIONE 1
GIAN MARIA GROS-PIETRO
PAOLA TAGLIAVINI
CARLO MESSINA
MARIANGELA ZAPPIA
FRANCO CERUTI
PAOLO MARIA VITTORIO GRANDI
LUCIANO NEBBIA
LIANA LOGIURATO
PIETRO PREVITALI
MARIA ALESSANDRA STEFANELLI
BRUNO MARIA PARIGI
DONATELLA BUSSO
SILVIA MERLO
PAOLO MESSA
SEZIONE 2
FABRIZIO MOSCA
MARIELLA TAGLIABUE
MAURA CAMPRA
Nel medesimo contesto, le Fondazioni hanno proposto (i) di determinare in 19 il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da nominare, (ii) di riconfermare il Prof. Gian Maria Gros−Pietro quale Presidente del Consiglio di Amministrazione e (iii) di nominare la Prof.a Paola Tagliavini quale Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione; nonché (iv) di indicare il Dott. Carlo Messina come profilo ideale per la posizione di Consigliere Delegato e CEO, nell’ambito della lista presentata, ferme restando le piene prerogative proprie del Consiglio di Amministrazione che sarà nominato, in ragione dei poteri definiti dallo Statuto sociale.
Alla luce dei risultati conseguiti nell’ultimo decennio dalla Banca, che hanno posto Intesa Sanpaolo in una posizione di vertice assoluto tra le banche europee, sia per l’affidabilità sia per il sostegno allo sviluppo del Paese, i Presidenti delle Fondazioni, nella loro connaturata rappresentanza di azionisti istituzionali di lungo termine, esprimono vivo apprezzamento per la visione e la gestione altamente efficace da parte del CEO e conseguentemente auspicano che il Dr. Carlo Messina possa garantire il suo ruolo di leadership nella Banca anche per i successivi mandati.
Infine, le Fondazioni hanno proposto, in linea con quanto evidenziato dal Consiglio uscente, la conferma degli emolumenti per i consiglieri che non siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione e l’incremento del compenso fisso specifico per i consiglieri che siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione nonché del compenso additivo del Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione.
Sviluppo del territorio
Aperto il bando Fairplay (terza sessione erogativa 2025)
28 Marzo 2025
Per l’area Sviluppo del territorio (settore Educazione, istruzione e formazione) e la missione “Formazione del capitale umano”, con specifico riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile SDG n° 4 “Istruzione di qualità” e SDG n° 9 “Imprese, innovazione e infrastrutture”, il bando Fairplay accessibile fino al 5 maggio rende disponibili risorse per 150.000 euro allo scopo di:
promuovere l’idea di sport inclusivo, aperto a tutti, capace di incidere positivamente sulla coesione sociale della comunità territoriale;
incentivare la rigenerazione di spazi in un’ottica di condivisione e cura del bene comune;
favorire la diffusione di valori educativi e corretti stili di vita.
Acri lancia il Premio GenP – Giovani che partecipano
13 Giugno 2025
Aperte fino al 14 settembre le candidature al premio per le organizzazioni del Terzo settore che incentivano la partecipazione giovanile
Non è vero che i giovani non partecipano e non si impegnano a migliorare il Paese. Lo fanno, ma non sempre all’interno delle organizzazioni tradizionali del Terzo settore. Sempre più spesso scelgono forme di impegno fluide, informali, legate a cause specifiche – come l’ambiente, i diritti civili e la giustizia sociale – e lontane da strutture composte e guidate prevalentemente da persone di generazioni passate. In questo scenario, molte realtà del Terzo settore stanno cercando nuove strade per coinvolgere le nuove generazioni anche all’interno dei propri processi decisionali.
In questo scenario nasce “GenP – Giovani che partecipano”, un premio promosso da Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria, dedicato alle organizzazioni del Terzo settore composte da giovani che valorizzino il protagonismo giovanile. Il premio si rivolge a realtà i cui organi di amministrazione siano composti o coinvolgano giovani under 35, incentivando la loro partecipazione attiva nella progettazione e realizzazione dei progetti. Il premio intende infatti portare alla luce e dare visibilità a esperienze significative di partecipazione giovanile.
Le organizzazioni vincitrici riceveranno un contributo di 10mila euro ciascuna e saranno premiate nel corso di un evento nazionale che si terrà nel mese di dicembre 2025.
Le candidature sono aperte fino al 14 settembre 2025 sul sito ufficiale www.genp.it, dove sono disponibili il regolamento completo e il modulo di partecipazione.
A novembre verrà annunciata la shortlist delle 10 organizzazioni finaliste e, tra queste, una giuria composta da esperti del settore e rappresentanti di Acri selezionerà le 3 organizzazioni vincitrici.
I componenti della giuria:
Ferruccio de Bortoli, giornalista
Lucrezia Ferrara, Young Advisory Board Fondazione Compagnia di San Paolo
Luca Gori, presidente Commissione Innovazione sociale di Acri
Clara Morelli, autrice Will Media
Vanessa Pallucchi, portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore
Tommaso Salaroli, cofondatore e CEO di Scomodo
Michele Sciscioli, capo Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale
Media partner dell’iniziativa sono Vita e Will, mentre Percorsi di Secondo Welfare realizzerà e presenterà, in occasione dell’evento di premiazione, un’indagine sul tasso di under 35 nei Cda delle organizzazioni del Terzo settore.
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa
10 Giugno 2025
Assegnate 6 borse di studio per programmi di vita e di studio all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione Carisbo
Sono stati premiati, presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, i 6 studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura. I 6 studenti potranno vivere e studiare per un trimestre fino ad un anno scolastico all’estero, accolti in una famiglia e una scuola del luogo e assistiti dai volontari locali.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Fondazione Intercultura e Fondazione Carisbo che risale al 2020-2021 e, grazie ad essa, 62 studentesse e studenti delle scuole secondarie di II grado – a cui si aggiungono i 6 studenti premiati quest’anno – hanno finora potuto vivere un’esperienza autentica delle diversità e acquisire nuove competenze utili per la loro vita personale e professionale.
Alla cerimonia di premiazione è intervenuta Maila Quaglia, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Carisbo, insieme a Vincenzo Morlini, past Consigliere di Amministrazione di Intercultura, poi Direttore Esecutivo di Intercultura e poi Presidente internazionale di AFS, alle famiglie dei giovani ambasciatori nel mondo e ai volontari di Intercultura, che proprio in questi mesi si stanno occupando della formazione degli studenti in partenza per prepararli alla loro esperienza.
I vincitori sono:
Sara, iscritta al Liceo E. Fermi di Bologna e in partenza per un programma scolastico semestrale in Brasile;
Steven, iscritto al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Thailandia;
Geremia, iscritto all’IIS G. Bruno di Medicina e in partenza per un programma annuale in Lettonia;
Francesca, iscritta all’IIS Montessori-Da Vinci di Porretta Terme e in partenza per un programma annuale in Perù;
Sabrina, iscritta al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma annuale in Honduras;
Matteo, iscritto al Liceo L. Bassi di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Messico.
Emozionati e felici per il traguardo raggiunto, alcuni ragazzi hanno così commentato la vincita della borsa di studio.
Geremia: «Quando ho scoperto di aver vinto, ho sentito come un ritorno brusco al presente. Quella che fino a poco prima sembrava solo un’idea improbabile era diventata concreta. È stato uno shock di consapevolezza. Ero felice, ma allo stesso tempo ero offuscato da tante altre emozioni, compresa la paura iniziale. Marco Aurelioperò, affermava che “ciò che ostacola l’azione, la promuove”, come se fosse proprio l’attrito, a dare lo slancio. Così il timore, invece di essere un intralcio, è ciò che valorizza la scelta.»
Sabrina: «Ho deciso di accettare questa sfida perché volevo mettermi in gioco davvero. Sentivo il bisogno di uscire dalla mia routine e conoscere un altro modo di vivere. L’Honduras, con la sua cultura e la sua lingua completamente nuove per me, mi è sembrato il luogo perfetto per farlo. So che sarà difficile, ma credo che le sfide più grandi siano anche le più formative.» Con loro erano presenti anche due ex vincitrici del concorso Intercultura e della borsa di studio FormazionEuropa, Sara Bonora, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Brasile a.s. 2023-24 e Matilde Mazzanti, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Cile a.s. 2023-24.
Ricerca Ipsos: l’esperienza con Intercultura decisiva per la propria vita per il 68% degli ex partecipanti
Partire con Intercultura non è solo un soggiorno all’estero, ma un’esperienza che lascia il segno per tutta la vita. Un’indagine Ipsos su 958 ex studenti, oggi tra i 20 e i 64 anni, lo conferma. Il 68% riconosce un impatto decisivo sulla propria identità e attribuisce ai volontari un ruolo chiave nel proprio percorso di crescita personale. Vivere e studiare all’estero con Intercultura permette di sviluppare competenze trasversali, fondamentali sia nella vita personale che in quella professionale.
Il 58% ha scelto destinazioni non convenzionali tra cui l’Asia, l’America Latina e l’Africa sviluppando un atteggiamento di apertura alla diversità culturale e competenze linguistiche: tutti parlano almeno un’altra lingua oltre all’inglese. Le soft skills ne escono rafforzate: il 97% migliora le relazioni, l’89% diventa più autonomo e il 74% si sente pronto alle sfide del mondo di oggi.
Sul piano personale, chi ha vissuto l’esperienza Intercultura denota una grande attenzione e accettazione delle diversità e una coscienza sociale evoluta e sensibile a tematiche di equità. E infine, il 65% si dichiara felice della propria vita, un aspetto che deriva dalla maggiore consapevolezza delle proprie risorse e da una marcata adattabilità di fronte ai cambiamenti. Intercultura non è solo un viaggio, ma un investimento nel futuro di sé stessi e del mondo intero.
Persone
Al via il canale di cofinanziamento del Fondo per la Repubblica Digitale
26 Maggio 2025
L’iniziativa
Annunciata dall’Impresa socialeFondo per la Repubblica Digitalel’attivazione di un canale di cofinanziamento da 5 milioni di euro, destinato a sostenere progetti ed iniziative congiunte orientate allo sviluppo delle competenze digitali e all’inclusione sociale, economica e lavorativa dei cittadini.
L’iniziativa, parte del Piano Strategico 2025–2026 approvato dal Comitato di Indirizzo Strategico del Fondo per la Repubblica Digitale, rappresenta uno strumento innovativo per attivare collaborazioni strategiche tra enti pubblici, privati e del Terzo Settore, con l’obiettivo di amplificare l’impatto delle azioni formative sul territorio.
Il canale di cofinanziamento, che mira ad attrarre risorse supplementari coerenti con le finalità del Fondo per la Repubblica Digitale, vuole inoltre favorire un confronto positivo con le esperienze di altri soggetti, portando avanti collaborazioni strategiche per arricchire reciprocamente la conoscenza, le pratiche e le esperienze sui temi relativi alla formazione e all’inclusione digitale. Questo approccio permette di amplificare l’impatto delle iniziative sostenute e di rafforzare la consapevolezza sul valore dell’investimento e della collaborazione per promuovere la formazione digitale e il reinserimento sociale delle categorie più fragili. Oltre a generare un effetto leva sulle risorse economiche messe in campo dal Fondo per la Repubblica Digitale e dagli interlocutori coinvolti, l’apertura del canale di cofinanziamento mira anche a sperimentare forme di innovazione, sia negli ambiti di intervento sia nelle modalità operative o metodologiche scelte.
Modalità di partecipazione
Il canale di cofinanziamento è aperto a soggetti pubblici e privati, con o senza scopo di lucro. Le iniziative e le progettualità promosse dovranno focalizzarsi su tematiche di interesse condiviso, attraverso tre modalità operative:
bandi pubblici elaborati e promossi congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori in funzione di enti erogatori;
progetti proposti direttamente da enti del Terzo Settore e sostenuti, almeno al 50%, da risorse interne e/o esterne provenienti da uno o più cofinanziatori;
iniziative elaborate e promosse congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori per la realizzazione di opportunità rivolte alla collettività in linea con la mission del Fondo per la Repubblica Digitale.
Il processo di selezione si articola in due momenti: una prima fase, in cui i soggetti interessati presentano la propria idea progettuale e una seconda fase, riservata esclusivamente alle idee ritenute idonee, in cui si procederà con la progettazione esecutiva. I criteri di selezione includono: coerenza con la missione del Fondo, originalità della proposta, assenza di contenuti già sottoposti o respinti, e assenza di interventi per l’acquisto e la costruzione di infrastrutture o esclusivamente finalizzate alla ricerca.
Le proposte potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili.
Risorse disponibili
Il Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale ha stanziato in totale 5 milioni di euro.
Fondazione, Comune e Chiesa di Bologna insieme per il progetto Bologna Serena per gli anziani
19 Maggio 2025
Investimento complessivo da 9 milioni di euro in tre anni per un progetto sulla qualità della vita delle persone over 65. Villa Serena come punto di riferimento per persone anziane
A Bologna la popolazione over 65, conta circa 96.000 persone, sono il 25% della popolazione. Saranno oltre 100 mila tra dieci anni e 109 mila tra venti. Di questi, quasi 55.000 hanno più di 75 anni e 36.000 superano gli 80 anni, mentre i centenari si avvicinano alle 250 unità. I livelli di autosufficienza non dipendono solo dall’età, ma diminuiscono con l’invecchiamento. Dall’indagine sulla qualità della vita realizzata dal Comune di Bologna sappiamo che oggi le persone che dichiarano di prendersi cura di un anziano sopra i 75 anni sono stimate in 17 mila. Il 33% degli over 65 a Bologna oggi abita da solo, percentuale che sale al 50% per gli over 80.
Da questi dati e da questa tendenza all’invecchiamento della popolazione e quindi dell’aspettativa di vita in città, parte il progettoBologna Serena per gli anziani.
Bologna Serena per gli anziani è il nuovo progetto con il quale Fondazione Carisbo, Comune e Chiesa di Bologna collaboreranno nei prossimi tre anni, a partire dal 2025, nel realizzare servizi di supporto, assistenza e inclusione sociale dedicati alla popolazione anziana e ai caregiver, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli over 65.
Bologna Serena per gli anziani ha gli obiettivi di:
innovare e rafforzare le risposte del sistema dei servizi mirati a rispondere ai bisogni della terza età;
sperimentare nuove risposte al cambiamento dei bisogni espressi dalla popolazione anziana alla luce delle mutazioni sociali e demografiche;
aggregare istituzioni, soggetti del terzo settore e comunità nel progettare e realizzare insieme un nuovo welfare per gli anziani.
Questi obiettivi saranno realizzati lungo tre assi strategici:
il domicilio come prospettiva prioritaria per il benessere dell’anziano;
la valorizzazione del ruolo del caregiver familiare e delle assistenti familiari;
la risposta a chi non entra nelle strutture residenziali sociosanitarie.
La convenzionetra gli enti sarà approvata nella prossima Giunta e prevede un investimento da parte della Fondazione Carisbo, che partecipa alla redazione delle linee guida e alle azioni, allo sviluppo, monitoraggio e valutazione del progetto, pari a 4,25 milioni di euro nell’arco di un triennio (di cui 1,25 milioni nel 2025, 1,5 milioni per il 2026 e 1,5 per il 2027).
Il Comune attuerà il progetto secondo le linee guida concordate, cofinanziandolo con ulteriori interventi nell’ambito delle risorse del proprio bilancio, per un valore di altri 4,5 milioni di euro nel triennio 2025/2027.
Questi fondi, pari a 9 milioni di euro in 3 anni, saranno destinati alle attività previste e gli enti collaboreranno nella gestione e il coordinamento delle azioni in collaborazione con gli enti e i soggetti del territorio garantendo la partecipazione della rete socio-sanitaria, in particolare Ausl di Bologna e Asp Città di Bologna, mentre la Chiesa di Bologna si impegna a collaborare al monitoraggio del progetto in sinergia con i propri servizi di ascolto territoriale.
Questo budget sarà suddiviso nel triennio su varie linee progettuali che riguardano:
interventi per i caregiver;
costruire una comunità dementia friendly;
potenziamento di telecontrollo, teleassistenza, telecompagnia;
servizi sociosanitari aperti;
promozione dell’invecchiamento in salute;
la creazione di un luogo e un team di riferimento in città sulle politiche per gli anziani.
A Villa Serena un punto di riferimento sulle politiche per le persone anziane
Sarà Villa Serena il punto di riferimento dove realizzare un luogo fisico in città per le famiglie, i cittadini, le associazioni e la comunità professionale sulle politiche per gli anziani. Lo spazio potrà essere allestito con mostre a tema, materiale informativo sulle opportunità esistenti, punti di informazione e orientamento per gli anziani sui temi della salute e dei servizi, uffici da dedicare all’organizzazione di eventi, gite o vacanze, locali e spazi aperti per lo svolgimento di attività di socializzazione, culturali e sportive.
Sarà sede di un team dedicato all’analisi del fenomeno dell’invecchiamento demografico e alla creazione di progettazioni innovative a partire dalla raccolta di dati affidabili e comparabili per monitorare i progressi delle azioni messe in campo e per la definizione delle politiche in questo ambito. Le nuove informazioni raccolte sui caregiver potranno offrire una maggior conoscenza delle conseguenze dell’assistenza informale sullo stress di chi si prende cura dei propri familiari, sulle diseguaglianze di genere ad esse connesse, sull’effettiva capacità di accesso ai servizi per le long term care, sulle diseguaglianze territoriali e servire alla produzione di conoscenze da mettere a disposizione della città per costruire il futuro welfare per gli anziani a Bologna.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo entra a far parte del Consorzio BI-REX di Bologna
23 Aprile 2025
Fondazione Carisbo annuncia la sua adesione al Consorzio BI-REX Big Data Innovation & Research Excellence, Competence Center nazionale e soggetto attuatore del Pnrr ad alta specializzazione sui Big Data, Industria 4.0 e Transizione 5.0.
La convenzione siglata, della durata di 3 anni e rinnovabile, darà avvio a forme di collaborazione sinergica, particolarmente focalizzate su iniziative per lo sviluppo economico del territorio, tramite la promozione di attività nell’ambito di Industria 4.0 di ricerca applicata, l’attivazione di progetti di innovazione e supporto all’imprenditorialità, nonché la messa a punto di percorsi di incubazione, accelerazione, orientamento e formazione.
Fondazione Carisbo e Consorzio BI-REX saranno così impegnate nella partecipazione congiunta a bandi europei, nazionali, regionali per la realizzazione di progetti di ricerca e formazione, attivando programmi di incubazione e accelerazione d’impresa, sostenendo la partecipazione delle rispettive startup a iniziative di networking e favorendone l’accesso, tramite tariffe agevolate, agli spazi di coworking nelle rispettive strutture.
Fondazione Carisbo è una fondazione di origine bancaria che persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo del territorio metropolitano di Bologna. Con il progetto BIGBO – Boost Innovation Garage, polo dedicato ai talenti, all’innovazione e alla trasformazione digitale, la Fondazione contribuisce nel diffondere una cultura imprenditoriale innovativa, generando un impatto tangibile e creando nuove opportunità di lavoro. BIGBO offre spazi di lavoro flessibili, multifunzionali e organizza tavole rotonde ed eventi incentrati su innovazione e tecnologia, programmi di accelerazione, attività di collegamento tra aziende consolidate e startup.
Il Competence Center BI-REX, con sede a Bologna, si configura come Public Private Partnership che raccoglie 64 player tra Università, Centri di Ricerca e Imprese di eccellenza, con l’obiettivo di supportare le aziende nei processi di innovazione, trasformazione digitale e sostenibilità, favorendo l’adozione delle tecnologie Industria 4.0 e 5.0 e il trasferimento tecnologico attraverso una vasta serie di servizi. Principale valore aggiunto di BI-REX è rappresentato dalla Linea Pilota, fabbrica digitale interconnessa completamente a disposizione delle imprese, in cui le tecnologie 4.0 and 5.0 sono integrate con quelle tradizionali.
Persone
Pubblicato il bando “Dritti al Punto” del Fondo per la Repubblica Digitale
22 Aprile 2025
Il contesto italiano
Lo sviluppo delle competenze digitali è uno degli obiettivi strategici dell’Unione europea, che mira a dotare almeno l’80% dei cittadini tra i 16 e i 74 anni di competenze digitali di base entro il 2030. A guidare questo processo è il quadro europeoDigComp 2.2, che individua cinque aree chiave – dalla sicurezza informatica, alla creazione di contenuti – ritenute essenziali per una piena partecipazione alla vita sociale e professionale. L’Italia, tuttavia, registra un significativo ritardo rispetto alla media UE: nel 2023 solo il 46% degli adulti possedeva competenze digitali almeno di base.
Il quadro è aggravato da divari generazionali e territoriali: tra i giovani (16-24 anni) la quota sale al 59%, mentre tra gli over 65 crolla al 19%, con le regioni del Sud ampiamente sotto la media UE (34%). Per colmare il ritardo, il PNRR ha attivato la misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, con l’obiettivo di formare 2 milioni di cittadini entro il 2026 attraverso 3000 Punti Digitale Facile. Sebbene la rete dei punti sia stata attivata, a marzo 2025, sono stati raggiunti circa 760 mila cittadini, pari al 38% dell’obiettivo, con risultati disomogenei tra le diverse regioni.
Bando Dritti al Punto
Il bando intende sostenere progetti di formazione all’interno dei Punti Digitale Facile, integrando le attività già pianificate e realizzate nell’ambito della misura M1C1 1.7.2 “Rete dei servizi di facilitazione digitale” del PNRR, al fine di potenziarne l’offerta formativa.
In particolare, si intende selezionare progetti formativi rivolti a tutti i cittadini, incentrati sui temi individuati dal quadro europeo DigComp 2.2, come l’alfabetizzazione su informazione e dati, ovvero la capacità di analizzare criticamente fonti e contenuti online e distinguere le informazioni affidabili dalle fake news; la sicurezza informatica, intesa come consapevolezza dei rischi digitali e capacità di proteggere dispositivi e dati personali; la creazione di contenuti digitali, anche con il supporto dell’Intelligenza Artificiale, promuovendo un uso consapevole e responsabile degli strumenti digitali e una riflessione sulle implicazioni etiche, sociali e legali dell’IA; infine, la comunicazione e collaborazione attraverso le tecnologie digitali, per incentivare l’uso attivo dei servizi digitali pubblici e privati (come l’uso di app quali Io e IT-Wallet, o servizi come Identità digitale, Domicilio digitale e Fascicolo sanitario elettronico), sviluppando strategie comunicative efficaci e inclusive nei diversi ambienti digitali.
Chi può partecipare
Le proposte possono essere presentate da Soggetti attuatori o Soggetti sub-attuatori della misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, che si occupino direttamente o indirettamente – per tramite di Soggetti realizzatori – della gestione di almeno un Punto Digitale Facile, o ancora da Soggetti realizzatori della misura, intesi come enti privati che abbiano sottoscritto un’apposita convenzione/contratto con un Soggetto attuatore/sub-attuatore per la co-gestione e co-progettazione delle attività presso uno o più Punti Digitale Facile.
Le proposte progettuali, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma Re@dy, entro le ore 11 del30 maggio 2025.
Composizione della lista congiunta di candidati al Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025/2026/2027 di Intesa Sanpaolo S.p.A.
28 Marzo 2025
Le Fondazioni aderenti al patto parasociale di consultazione e voto sottoscritto l’11 novembre 2024 in relazione all’Assemblea di Intesa Sanpaolo convocata per il 29 aprile 2025, anche sulla base degli orientamenti manifestati dal Consiglio di Amministrazione uscente della Banca per la composizione della lista dei candidati alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025−2027 e con l’intento di assicurare:
la composizione quantitativamente ottimale, avuto riguardo alla complessità organizzativa, di operatività e di governance della Banca e alle valutazioni espresse sulle dinamiche di funzionamento dell’Organo collegiale;
la continuità di azione ed il mantenimento del patrimonio informativo e di esperienze acquisito nel corso dei precedenti mandati;
un riscontro concreto alle esigenze di continuare a esprimere scelte di elevata qualità, diversità, complementarità e di integrare nuove competenze strategiche, professionalità e personalità, al fine di dare continuità alle capacità di approfondimento e di dibattito in tutte le complesse materie di competenza del Consiglio e del Comitato per il Controllo sulla Gestione, e permettere un’adeguata costituzione e funzionalità dei Comitati endo−consiliari;
hanno depositato in data 27 marzo 2025 la seguente lista di 17 candidati così articolata:
SEZIONE 1
GIAN MARIA GROS-PIETRO
PAOLA TAGLIAVINI
CARLO MESSINA
MARIANGELA ZAPPIA
FRANCO CERUTI
PAOLO MARIA VITTORIO GRANDI
LUCIANO NEBBIA
LIANA LOGIURATO
PIETRO PREVITALI
MARIA ALESSANDRA STEFANELLI
BRUNO MARIA PARIGI
DONATELLA BUSSO
SILVIA MERLO
PAOLO MESSA
SEZIONE 2
FABRIZIO MOSCA
MARIELLA TAGLIABUE
MAURA CAMPRA
Nel medesimo contesto, le Fondazioni hanno proposto (i) di determinare in 19 il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da nominare, (ii) di riconfermare il Prof. Gian Maria Gros−Pietro quale Presidente del Consiglio di Amministrazione e (iii) di nominare la Prof.a Paola Tagliavini quale Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione; nonché (iv) di indicare il Dott. Carlo Messina come profilo ideale per la posizione di Consigliere Delegato e CEO, nell’ambito della lista presentata, ferme restando le piene prerogative proprie del Consiglio di Amministrazione che sarà nominato, in ragione dei poteri definiti dallo Statuto sociale.
Alla luce dei risultati conseguiti nell’ultimo decennio dalla Banca, che hanno posto Intesa Sanpaolo in una posizione di vertice assoluto tra le banche europee, sia per l’affidabilità sia per il sostegno allo sviluppo del Paese, i Presidenti delle Fondazioni, nella loro connaturata rappresentanza di azionisti istituzionali di lungo termine, esprimono vivo apprezzamento per la visione e la gestione altamente efficace da parte del CEO e conseguentemente auspicano che il Dr. Carlo Messina possa garantire il suo ruolo di leadership nella Banca anche per i successivi mandati.
Infine, le Fondazioni hanno proposto, in linea con quanto evidenziato dal Consiglio uscente, la conferma degli emolumenti per i consiglieri che non siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione e l’incremento del compenso fisso specifico per i consiglieri che siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione nonché del compenso additivo del Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione.
Sviluppo del territorio
Aperto il bando Fairplay (terza sessione erogativa 2025)
28 Marzo 2025
Per l’area Sviluppo del territorio (settore Educazione, istruzione e formazione) e la missione “Formazione del capitale umano”, con specifico riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile SDG n° 4 “Istruzione di qualità” e SDG n° 9 “Imprese, innovazione e infrastrutture”, il bando Fairplay accessibile fino al 5 maggio rende disponibili risorse per 150.000 euro allo scopo di:
promuovere l’idea di sport inclusivo, aperto a tutti, capace di incidere positivamente sulla coesione sociale della comunità territoriale;
incentivare la rigenerazione di spazi in un’ottica di condivisione e cura del bene comune;
favorire la diffusione di valori educativi e corretti stili di vita.
Acri lancia il Premio GenP – Giovani che partecipano
13 Giugno 2025
Aperte fino al 14 settembre le candidature al premio per le organizzazioni del Terzo settore che incentivano la partecipazione giovanile
Non è vero che i giovani non partecipano e non si impegnano a migliorare il Paese. Lo fanno, ma non sempre all’interno delle organizzazioni tradizionali del Terzo settore. Sempre più spesso scelgono forme di impegno fluide, informali, legate a cause specifiche – come l’ambiente, i diritti civili e la giustizia sociale – e lontane da strutture composte e guidate prevalentemente da persone di generazioni passate. In questo scenario, molte realtà del Terzo settore stanno cercando nuove strade per coinvolgere le nuove generazioni anche all’interno dei propri processi decisionali.
In questo scenario nasce “GenP – Giovani che partecipano”, un premio promosso da Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria, dedicato alle organizzazioni del Terzo settore composte da giovani che valorizzino il protagonismo giovanile. Il premio si rivolge a realtà i cui organi di amministrazione siano composti o coinvolgano giovani under 35, incentivando la loro partecipazione attiva nella progettazione e realizzazione dei progetti. Il premio intende infatti portare alla luce e dare visibilità a esperienze significative di partecipazione giovanile.
Le organizzazioni vincitrici riceveranno un contributo di 10mila euro ciascuna e saranno premiate nel corso di un evento nazionale che si terrà nel mese di dicembre 2025.
Le candidature sono aperte fino al 14 settembre 2025 sul sito ufficiale www.genp.it, dove sono disponibili il regolamento completo e il modulo di partecipazione.
A novembre verrà annunciata la shortlist delle 10 organizzazioni finaliste e, tra queste, una giuria composta da esperti del settore e rappresentanti di Acri selezionerà le 3 organizzazioni vincitrici.
I componenti della giuria:
Ferruccio de Bortoli, giornalista
Lucrezia Ferrara, Young Advisory Board Fondazione Compagnia di San Paolo
Luca Gori, presidente Commissione Innovazione sociale di Acri
Clara Morelli, autrice Will Media
Vanessa Pallucchi, portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore
Tommaso Salaroli, cofondatore e CEO di Scomodo
Michele Sciscioli, capo Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale
Media partner dell’iniziativa sono Vita e Will, mentre Percorsi di Secondo Welfare realizzerà e presenterà, in occasione dell’evento di premiazione, un’indagine sul tasso di under 35 nei Cda delle organizzazioni del Terzo settore.
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa
10 Giugno 2025
Assegnate 6 borse di studio per programmi di vita e di studio all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione Carisbo
Sono stati premiati, presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, i 6 studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura. I 6 studenti potranno vivere e studiare per un trimestre fino ad un anno scolastico all’estero, accolti in una famiglia e una scuola del luogo e assistiti dai volontari locali.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Fondazione Intercultura e Fondazione Carisbo che risale al 2020-2021 e, grazie ad essa, 62 studentesse e studenti delle scuole secondarie di II grado – a cui si aggiungono i 6 studenti premiati quest’anno – hanno finora potuto vivere un’esperienza autentica delle diversità e acquisire nuove competenze utili per la loro vita personale e professionale.
Alla cerimonia di premiazione è intervenuta Maila Quaglia, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Carisbo, insieme a Vincenzo Morlini, past Consigliere di Amministrazione di Intercultura, poi Direttore Esecutivo di Intercultura e poi Presidente internazionale di AFS, alle famiglie dei giovani ambasciatori nel mondo e ai volontari di Intercultura, che proprio in questi mesi si stanno occupando della formazione degli studenti in partenza per prepararli alla loro esperienza.
I vincitori sono:
Sara, iscritta al Liceo E. Fermi di Bologna e in partenza per un programma scolastico semestrale in Brasile;
Steven, iscritto al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Thailandia;
Geremia, iscritto all’IIS G. Bruno di Medicina e in partenza per un programma annuale in Lettonia;
Francesca, iscritta all’IIS Montessori-Da Vinci di Porretta Terme e in partenza per un programma annuale in Perù;
Sabrina, iscritta al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma annuale in Honduras;
Matteo, iscritto al Liceo L. Bassi di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Messico.
Emozionati e felici per il traguardo raggiunto, alcuni ragazzi hanno così commentato la vincita della borsa di studio.
Geremia: «Quando ho scoperto di aver vinto, ho sentito come un ritorno brusco al presente. Quella che fino a poco prima sembrava solo un’idea improbabile era diventata concreta. È stato uno shock di consapevolezza. Ero felice, ma allo stesso tempo ero offuscato da tante altre emozioni, compresa la paura iniziale. Marco Aurelioperò, affermava che “ciò che ostacola l’azione, la promuove”, come se fosse proprio l’attrito, a dare lo slancio. Così il timore, invece di essere un intralcio, è ciò che valorizza la scelta.»
Sabrina: «Ho deciso di accettare questa sfida perché volevo mettermi in gioco davvero. Sentivo il bisogno di uscire dalla mia routine e conoscere un altro modo di vivere. L’Honduras, con la sua cultura e la sua lingua completamente nuove per me, mi è sembrato il luogo perfetto per farlo. So che sarà difficile, ma credo che le sfide più grandi siano anche le più formative.» Con loro erano presenti anche due ex vincitrici del concorso Intercultura e della borsa di studio FormazionEuropa, Sara Bonora, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Brasile a.s. 2023-24 e Matilde Mazzanti, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Cile a.s. 2023-24.
Ricerca Ipsos: l’esperienza con Intercultura decisiva per la propria vita per il 68% degli ex partecipanti
Partire con Intercultura non è solo un soggiorno all’estero, ma un’esperienza che lascia il segno per tutta la vita. Un’indagine Ipsos su 958 ex studenti, oggi tra i 20 e i 64 anni, lo conferma. Il 68% riconosce un impatto decisivo sulla propria identità e attribuisce ai volontari un ruolo chiave nel proprio percorso di crescita personale. Vivere e studiare all’estero con Intercultura permette di sviluppare competenze trasversali, fondamentali sia nella vita personale che in quella professionale.
Il 58% ha scelto destinazioni non convenzionali tra cui l’Asia, l’America Latina e l’Africa sviluppando un atteggiamento di apertura alla diversità culturale e competenze linguistiche: tutti parlano almeno un’altra lingua oltre all’inglese. Le soft skills ne escono rafforzate: il 97% migliora le relazioni, l’89% diventa più autonomo e il 74% si sente pronto alle sfide del mondo di oggi.
Sul piano personale, chi ha vissuto l’esperienza Intercultura denota una grande attenzione e accettazione delle diversità e una coscienza sociale evoluta e sensibile a tematiche di equità. E infine, il 65% si dichiara felice della propria vita, un aspetto che deriva dalla maggiore consapevolezza delle proprie risorse e da una marcata adattabilità di fronte ai cambiamenti. Intercultura non è solo un viaggio, ma un investimento nel futuro di sé stessi e del mondo intero.
Persone
Al via il canale di cofinanziamento del Fondo per la Repubblica Digitale
26 Maggio 2025
L’iniziativa
Annunciata dall’Impresa socialeFondo per la Repubblica Digitalel’attivazione di un canale di cofinanziamento da 5 milioni di euro, destinato a sostenere progetti ed iniziative congiunte orientate allo sviluppo delle competenze digitali e all’inclusione sociale, economica e lavorativa dei cittadini.
L’iniziativa, parte del Piano Strategico 2025–2026 approvato dal Comitato di Indirizzo Strategico del Fondo per la Repubblica Digitale, rappresenta uno strumento innovativo per attivare collaborazioni strategiche tra enti pubblici, privati e del Terzo Settore, con l’obiettivo di amplificare l’impatto delle azioni formative sul territorio.
Il canale di cofinanziamento, che mira ad attrarre risorse supplementari coerenti con le finalità del Fondo per la Repubblica Digitale, vuole inoltre favorire un confronto positivo con le esperienze di altri soggetti, portando avanti collaborazioni strategiche per arricchire reciprocamente la conoscenza, le pratiche e le esperienze sui temi relativi alla formazione e all’inclusione digitale. Questo approccio permette di amplificare l’impatto delle iniziative sostenute e di rafforzare la consapevolezza sul valore dell’investimento e della collaborazione per promuovere la formazione digitale e il reinserimento sociale delle categorie più fragili. Oltre a generare un effetto leva sulle risorse economiche messe in campo dal Fondo per la Repubblica Digitale e dagli interlocutori coinvolti, l’apertura del canale di cofinanziamento mira anche a sperimentare forme di innovazione, sia negli ambiti di intervento sia nelle modalità operative o metodologiche scelte.
Modalità di partecipazione
Il canale di cofinanziamento è aperto a soggetti pubblici e privati, con o senza scopo di lucro. Le iniziative e le progettualità promosse dovranno focalizzarsi su tematiche di interesse condiviso, attraverso tre modalità operative:
bandi pubblici elaborati e promossi congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori in funzione di enti erogatori;
progetti proposti direttamente da enti del Terzo Settore e sostenuti, almeno al 50%, da risorse interne e/o esterne provenienti da uno o più cofinanziatori;
iniziative elaborate e promosse congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori per la realizzazione di opportunità rivolte alla collettività in linea con la mission del Fondo per la Repubblica Digitale.
Il processo di selezione si articola in due momenti: una prima fase, in cui i soggetti interessati presentano la propria idea progettuale e una seconda fase, riservata esclusivamente alle idee ritenute idonee, in cui si procederà con la progettazione esecutiva. I criteri di selezione includono: coerenza con la missione del Fondo, originalità della proposta, assenza di contenuti già sottoposti o respinti, e assenza di interventi per l’acquisto e la costruzione di infrastrutture o esclusivamente finalizzate alla ricerca.
Le proposte potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili.
Risorse disponibili
Il Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale ha stanziato in totale 5 milioni di euro.
Fondazione, Comune e Chiesa di Bologna insieme per il progetto Bologna Serena per gli anziani
19 Maggio 2025
Investimento complessivo da 9 milioni di euro in tre anni per un progetto sulla qualità della vita delle persone over 65. Villa Serena come punto di riferimento per persone anziane
A Bologna la popolazione over 65, conta circa 96.000 persone, sono il 25% della popolazione. Saranno oltre 100 mila tra dieci anni e 109 mila tra venti. Di questi, quasi 55.000 hanno più di 75 anni e 36.000 superano gli 80 anni, mentre i centenari si avvicinano alle 250 unità. I livelli di autosufficienza non dipendono solo dall’età, ma diminuiscono con l’invecchiamento. Dall’indagine sulla qualità della vita realizzata dal Comune di Bologna sappiamo che oggi le persone che dichiarano di prendersi cura di un anziano sopra i 75 anni sono stimate in 17 mila. Il 33% degli over 65 a Bologna oggi abita da solo, percentuale che sale al 50% per gli over 80.
Da questi dati e da questa tendenza all’invecchiamento della popolazione e quindi dell’aspettativa di vita in città, parte il progettoBologna Serena per gli anziani.
Bologna Serena per gli anziani è il nuovo progetto con il quale Fondazione Carisbo, Comune e Chiesa di Bologna collaboreranno nei prossimi tre anni, a partire dal 2025, nel realizzare servizi di supporto, assistenza e inclusione sociale dedicati alla popolazione anziana e ai caregiver, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli over 65.
Bologna Serena per gli anziani ha gli obiettivi di:
innovare e rafforzare le risposte del sistema dei servizi mirati a rispondere ai bisogni della terza età;
sperimentare nuove risposte al cambiamento dei bisogni espressi dalla popolazione anziana alla luce delle mutazioni sociali e demografiche;
aggregare istituzioni, soggetti del terzo settore e comunità nel progettare e realizzare insieme un nuovo welfare per gli anziani.
Questi obiettivi saranno realizzati lungo tre assi strategici:
il domicilio come prospettiva prioritaria per il benessere dell’anziano;
la valorizzazione del ruolo del caregiver familiare e delle assistenti familiari;
la risposta a chi non entra nelle strutture residenziali sociosanitarie.
La convenzionetra gli enti sarà approvata nella prossima Giunta e prevede un investimento da parte della Fondazione Carisbo, che partecipa alla redazione delle linee guida e alle azioni, allo sviluppo, monitoraggio e valutazione del progetto, pari a 4,25 milioni di euro nell’arco di un triennio (di cui 1,25 milioni nel 2025, 1,5 milioni per il 2026 e 1,5 per il 2027).
Il Comune attuerà il progetto secondo le linee guida concordate, cofinanziandolo con ulteriori interventi nell’ambito delle risorse del proprio bilancio, per un valore di altri 4,5 milioni di euro nel triennio 2025/2027.
Questi fondi, pari a 9 milioni di euro in 3 anni, saranno destinati alle attività previste e gli enti collaboreranno nella gestione e il coordinamento delle azioni in collaborazione con gli enti e i soggetti del territorio garantendo la partecipazione della rete socio-sanitaria, in particolare Ausl di Bologna e Asp Città di Bologna, mentre la Chiesa di Bologna si impegna a collaborare al monitoraggio del progetto in sinergia con i propri servizi di ascolto territoriale.
Questo budget sarà suddiviso nel triennio su varie linee progettuali che riguardano:
interventi per i caregiver;
costruire una comunità dementia friendly;
potenziamento di telecontrollo, teleassistenza, telecompagnia;
servizi sociosanitari aperti;
promozione dell’invecchiamento in salute;
la creazione di un luogo e un team di riferimento in città sulle politiche per gli anziani.
A Villa Serena un punto di riferimento sulle politiche per le persone anziane
Sarà Villa Serena il punto di riferimento dove realizzare un luogo fisico in città per le famiglie, i cittadini, le associazioni e la comunità professionale sulle politiche per gli anziani. Lo spazio potrà essere allestito con mostre a tema, materiale informativo sulle opportunità esistenti, punti di informazione e orientamento per gli anziani sui temi della salute e dei servizi, uffici da dedicare all’organizzazione di eventi, gite o vacanze, locali e spazi aperti per lo svolgimento di attività di socializzazione, culturali e sportive.
Sarà sede di un team dedicato all’analisi del fenomeno dell’invecchiamento demografico e alla creazione di progettazioni innovative a partire dalla raccolta di dati affidabili e comparabili per monitorare i progressi delle azioni messe in campo e per la definizione delle politiche in questo ambito. Le nuove informazioni raccolte sui caregiver potranno offrire una maggior conoscenza delle conseguenze dell’assistenza informale sullo stress di chi si prende cura dei propri familiari, sulle diseguaglianze di genere ad esse connesse, sull’effettiva capacità di accesso ai servizi per le long term care, sulle diseguaglianze territoriali e servire alla produzione di conoscenze da mettere a disposizione della città per costruire il futuro welfare per gli anziani a Bologna.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo entra a far parte del Consorzio BI-REX di Bologna
23 Aprile 2025
Fondazione Carisbo annuncia la sua adesione al Consorzio BI-REX Big Data Innovation & Research Excellence, Competence Center nazionale e soggetto attuatore del Pnrr ad alta specializzazione sui Big Data, Industria 4.0 e Transizione 5.0.
La convenzione siglata, della durata di 3 anni e rinnovabile, darà avvio a forme di collaborazione sinergica, particolarmente focalizzate su iniziative per lo sviluppo economico del territorio, tramite la promozione di attività nell’ambito di Industria 4.0 di ricerca applicata, l’attivazione di progetti di innovazione e supporto all’imprenditorialità, nonché la messa a punto di percorsi di incubazione, accelerazione, orientamento e formazione.
Fondazione Carisbo e Consorzio BI-REX saranno così impegnate nella partecipazione congiunta a bandi europei, nazionali, regionali per la realizzazione di progetti di ricerca e formazione, attivando programmi di incubazione e accelerazione d’impresa, sostenendo la partecipazione delle rispettive startup a iniziative di networking e favorendone l’accesso, tramite tariffe agevolate, agli spazi di coworking nelle rispettive strutture.
Fondazione Carisbo è una fondazione di origine bancaria che persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo del territorio metropolitano di Bologna. Con il progetto BIGBO – Boost Innovation Garage, polo dedicato ai talenti, all’innovazione e alla trasformazione digitale, la Fondazione contribuisce nel diffondere una cultura imprenditoriale innovativa, generando un impatto tangibile e creando nuove opportunità di lavoro. BIGBO offre spazi di lavoro flessibili, multifunzionali e organizza tavole rotonde ed eventi incentrati su innovazione e tecnologia, programmi di accelerazione, attività di collegamento tra aziende consolidate e startup.
Il Competence Center BI-REX, con sede a Bologna, si configura come Public Private Partnership che raccoglie 64 player tra Università, Centri di Ricerca e Imprese di eccellenza, con l’obiettivo di supportare le aziende nei processi di innovazione, trasformazione digitale e sostenibilità, favorendo l’adozione delle tecnologie Industria 4.0 e 5.0 e il trasferimento tecnologico attraverso una vasta serie di servizi. Principale valore aggiunto di BI-REX è rappresentato dalla Linea Pilota, fabbrica digitale interconnessa completamente a disposizione delle imprese, in cui le tecnologie 4.0 and 5.0 sono integrate con quelle tradizionali.
Persone
Pubblicato il bando “Dritti al Punto” del Fondo per la Repubblica Digitale
22 Aprile 2025
Il contesto italiano
Lo sviluppo delle competenze digitali è uno degli obiettivi strategici dell’Unione europea, che mira a dotare almeno l’80% dei cittadini tra i 16 e i 74 anni di competenze digitali di base entro il 2030. A guidare questo processo è il quadro europeoDigComp 2.2, che individua cinque aree chiave – dalla sicurezza informatica, alla creazione di contenuti – ritenute essenziali per una piena partecipazione alla vita sociale e professionale. L’Italia, tuttavia, registra un significativo ritardo rispetto alla media UE: nel 2023 solo il 46% degli adulti possedeva competenze digitali almeno di base.
Il quadro è aggravato da divari generazionali e territoriali: tra i giovani (16-24 anni) la quota sale al 59%, mentre tra gli over 65 crolla al 19%, con le regioni del Sud ampiamente sotto la media UE (34%). Per colmare il ritardo, il PNRR ha attivato la misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, con l’obiettivo di formare 2 milioni di cittadini entro il 2026 attraverso 3000 Punti Digitale Facile. Sebbene la rete dei punti sia stata attivata, a marzo 2025, sono stati raggiunti circa 760 mila cittadini, pari al 38% dell’obiettivo, con risultati disomogenei tra le diverse regioni.
Bando Dritti al Punto
Il bando intende sostenere progetti di formazione all’interno dei Punti Digitale Facile, integrando le attività già pianificate e realizzate nell’ambito della misura M1C1 1.7.2 “Rete dei servizi di facilitazione digitale” del PNRR, al fine di potenziarne l’offerta formativa.
In particolare, si intende selezionare progetti formativi rivolti a tutti i cittadini, incentrati sui temi individuati dal quadro europeo DigComp 2.2, come l’alfabetizzazione su informazione e dati, ovvero la capacità di analizzare criticamente fonti e contenuti online e distinguere le informazioni affidabili dalle fake news; la sicurezza informatica, intesa come consapevolezza dei rischi digitali e capacità di proteggere dispositivi e dati personali; la creazione di contenuti digitali, anche con il supporto dell’Intelligenza Artificiale, promuovendo un uso consapevole e responsabile degli strumenti digitali e una riflessione sulle implicazioni etiche, sociali e legali dell’IA; infine, la comunicazione e collaborazione attraverso le tecnologie digitali, per incentivare l’uso attivo dei servizi digitali pubblici e privati (come l’uso di app quali Io e IT-Wallet, o servizi come Identità digitale, Domicilio digitale e Fascicolo sanitario elettronico), sviluppando strategie comunicative efficaci e inclusive nei diversi ambienti digitali.
Chi può partecipare
Le proposte possono essere presentate da Soggetti attuatori o Soggetti sub-attuatori della misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, che si occupino direttamente o indirettamente – per tramite di Soggetti realizzatori – della gestione di almeno un Punto Digitale Facile, o ancora da Soggetti realizzatori della misura, intesi come enti privati che abbiano sottoscritto un’apposita convenzione/contratto con un Soggetto attuatore/sub-attuatore per la co-gestione e co-progettazione delle attività presso uno o più Punti Digitale Facile.
Le proposte progettuali, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma Re@dy, entro le ore 11 del30 maggio 2025.
Composizione della lista congiunta di candidati al Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025/2026/2027 di Intesa Sanpaolo S.p.A.
28 Marzo 2025
Le Fondazioni aderenti al patto parasociale di consultazione e voto sottoscritto l’11 novembre 2024 in relazione all’Assemblea di Intesa Sanpaolo convocata per il 29 aprile 2025, anche sulla base degli orientamenti manifestati dal Consiglio di Amministrazione uscente della Banca per la composizione della lista dei candidati alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025−2027 e con l’intento di assicurare:
la composizione quantitativamente ottimale, avuto riguardo alla complessità organizzativa, di operatività e di governance della Banca e alle valutazioni espresse sulle dinamiche di funzionamento dell’Organo collegiale;
la continuità di azione ed il mantenimento del patrimonio informativo e di esperienze acquisito nel corso dei precedenti mandati;
un riscontro concreto alle esigenze di continuare a esprimere scelte di elevata qualità, diversità, complementarità e di integrare nuove competenze strategiche, professionalità e personalità, al fine di dare continuità alle capacità di approfondimento e di dibattito in tutte le complesse materie di competenza del Consiglio e del Comitato per il Controllo sulla Gestione, e permettere un’adeguata costituzione e funzionalità dei Comitati endo−consiliari;
hanno depositato in data 27 marzo 2025 la seguente lista di 17 candidati così articolata:
SEZIONE 1
GIAN MARIA GROS-PIETRO
PAOLA TAGLIAVINI
CARLO MESSINA
MARIANGELA ZAPPIA
FRANCO CERUTI
PAOLO MARIA VITTORIO GRANDI
LUCIANO NEBBIA
LIANA LOGIURATO
PIETRO PREVITALI
MARIA ALESSANDRA STEFANELLI
BRUNO MARIA PARIGI
DONATELLA BUSSO
SILVIA MERLO
PAOLO MESSA
SEZIONE 2
FABRIZIO MOSCA
MARIELLA TAGLIABUE
MAURA CAMPRA
Nel medesimo contesto, le Fondazioni hanno proposto (i) di determinare in 19 il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da nominare, (ii) di riconfermare il Prof. Gian Maria Gros−Pietro quale Presidente del Consiglio di Amministrazione e (iii) di nominare la Prof.a Paola Tagliavini quale Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione; nonché (iv) di indicare il Dott. Carlo Messina come profilo ideale per la posizione di Consigliere Delegato e CEO, nell’ambito della lista presentata, ferme restando le piene prerogative proprie del Consiglio di Amministrazione che sarà nominato, in ragione dei poteri definiti dallo Statuto sociale.
Alla luce dei risultati conseguiti nell’ultimo decennio dalla Banca, che hanno posto Intesa Sanpaolo in una posizione di vertice assoluto tra le banche europee, sia per l’affidabilità sia per il sostegno allo sviluppo del Paese, i Presidenti delle Fondazioni, nella loro connaturata rappresentanza di azionisti istituzionali di lungo termine, esprimono vivo apprezzamento per la visione e la gestione altamente efficace da parte del CEO e conseguentemente auspicano che il Dr. Carlo Messina possa garantire il suo ruolo di leadership nella Banca anche per i successivi mandati.
Infine, le Fondazioni hanno proposto, in linea con quanto evidenziato dal Consiglio uscente, la conferma degli emolumenti per i consiglieri che non siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione e l’incremento del compenso fisso specifico per i consiglieri che siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione nonché del compenso additivo del Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione.
Sviluppo del territorio
Aperto il bando Fairplay (terza sessione erogativa 2025)
28 Marzo 2025
Per l’area Sviluppo del territorio (settore Educazione, istruzione e formazione) e la missione “Formazione del capitale umano”, con specifico riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile SDG n° 4 “Istruzione di qualità” e SDG n° 9 “Imprese, innovazione e infrastrutture”, il bando Fairplay accessibile fino al 5 maggio rende disponibili risorse per 150.000 euro allo scopo di:
promuovere l’idea di sport inclusivo, aperto a tutti, capace di incidere positivamente sulla coesione sociale della comunità territoriale;
incentivare la rigenerazione di spazi in un’ottica di condivisione e cura del bene comune;
favorire la diffusione di valori educativi e corretti stili di vita.
Acri lancia il Premio GenP – Giovani che partecipano
13 Giugno 2025
Aperte fino al 14 settembre le candidature al premio per le organizzazioni del Terzo settore che incentivano la partecipazione giovanile
Non è vero che i giovani non partecipano e non si impegnano a migliorare il Paese. Lo fanno, ma non sempre all’interno delle organizzazioni tradizionali del Terzo settore. Sempre più spesso scelgono forme di impegno fluide, informali, legate a cause specifiche – come l’ambiente, i diritti civili e la giustizia sociale – e lontane da strutture composte e guidate prevalentemente da persone di generazioni passate. In questo scenario, molte realtà del Terzo settore stanno cercando nuove strade per coinvolgere le nuove generazioni anche all’interno dei propri processi decisionali.
In questo scenario nasce “GenP – Giovani che partecipano”, un premio promosso da Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria, dedicato alle organizzazioni del Terzo settore composte da giovani che valorizzino il protagonismo giovanile. Il premio si rivolge a realtà i cui organi di amministrazione siano composti o coinvolgano giovani under 35, incentivando la loro partecipazione attiva nella progettazione e realizzazione dei progetti. Il premio intende infatti portare alla luce e dare visibilità a esperienze significative di partecipazione giovanile.
Le organizzazioni vincitrici riceveranno un contributo di 10mila euro ciascuna e saranno premiate nel corso di un evento nazionale che si terrà nel mese di dicembre 2025.
Le candidature sono aperte fino al 14 settembre 2025 sul sito ufficiale www.genp.it, dove sono disponibili il regolamento completo e il modulo di partecipazione.
A novembre verrà annunciata la shortlist delle 10 organizzazioni finaliste e, tra queste, una giuria composta da esperti del settore e rappresentanti di Acri selezionerà le 3 organizzazioni vincitrici.
I componenti della giuria:
Ferruccio de Bortoli, giornalista
Lucrezia Ferrara, Young Advisory Board Fondazione Compagnia di San Paolo
Luca Gori, presidente Commissione Innovazione sociale di Acri
Clara Morelli, autrice Will Media
Vanessa Pallucchi, portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore
Tommaso Salaroli, cofondatore e CEO di Scomodo
Michele Sciscioli, capo Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale
Media partner dell’iniziativa sono Vita e Will, mentre Percorsi di Secondo Welfare realizzerà e presenterà, in occasione dell’evento di premiazione, un’indagine sul tasso di under 35 nei Cda delle organizzazioni del Terzo settore.
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa
10 Giugno 2025
Assegnate 6 borse di studio per programmi di vita e di studio all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione Carisbo
Sono stati premiati, presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, i 6 studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura. I 6 studenti potranno vivere e studiare per un trimestre fino ad un anno scolastico all’estero, accolti in una famiglia e una scuola del luogo e assistiti dai volontari locali.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Fondazione Intercultura e Fondazione Carisbo che risale al 2020-2021 e, grazie ad essa, 62 studentesse e studenti delle scuole secondarie di II grado – a cui si aggiungono i 6 studenti premiati quest’anno – hanno finora potuto vivere un’esperienza autentica delle diversità e acquisire nuove competenze utili per la loro vita personale e professionale.
Alla cerimonia di premiazione è intervenuta Maila Quaglia, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Carisbo, insieme a Vincenzo Morlini, past Consigliere di Amministrazione di Intercultura, poi Direttore Esecutivo di Intercultura e poi Presidente internazionale di AFS, alle famiglie dei giovani ambasciatori nel mondo e ai volontari di Intercultura, che proprio in questi mesi si stanno occupando della formazione degli studenti in partenza per prepararli alla loro esperienza.
I vincitori sono:
Sara, iscritta al Liceo E. Fermi di Bologna e in partenza per un programma scolastico semestrale in Brasile;
Steven, iscritto al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Thailandia;
Geremia, iscritto all’IIS G. Bruno di Medicina e in partenza per un programma annuale in Lettonia;
Francesca, iscritta all’IIS Montessori-Da Vinci di Porretta Terme e in partenza per un programma annuale in Perù;
Sabrina, iscritta al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma annuale in Honduras;
Matteo, iscritto al Liceo L. Bassi di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Messico.
Emozionati e felici per il traguardo raggiunto, alcuni ragazzi hanno così commentato la vincita della borsa di studio.
Geremia: «Quando ho scoperto di aver vinto, ho sentito come un ritorno brusco al presente. Quella che fino a poco prima sembrava solo un’idea improbabile era diventata concreta. È stato uno shock di consapevolezza. Ero felice, ma allo stesso tempo ero offuscato da tante altre emozioni, compresa la paura iniziale. Marco Aurelioperò, affermava che “ciò che ostacola l’azione, la promuove”, come se fosse proprio l’attrito, a dare lo slancio. Così il timore, invece di essere un intralcio, è ciò che valorizza la scelta.»
Sabrina: «Ho deciso di accettare questa sfida perché volevo mettermi in gioco davvero. Sentivo il bisogno di uscire dalla mia routine e conoscere un altro modo di vivere. L’Honduras, con la sua cultura e la sua lingua completamente nuove per me, mi è sembrato il luogo perfetto per farlo. So che sarà difficile, ma credo che le sfide più grandi siano anche le più formative.» Con loro erano presenti anche due ex vincitrici del concorso Intercultura e della borsa di studio FormazionEuropa, Sara Bonora, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Brasile a.s. 2023-24 e Matilde Mazzanti, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Cile a.s. 2023-24.
Ricerca Ipsos: l’esperienza con Intercultura decisiva per la propria vita per il 68% degli ex partecipanti
Partire con Intercultura non è solo un soggiorno all’estero, ma un’esperienza che lascia il segno per tutta la vita. Un’indagine Ipsos su 958 ex studenti, oggi tra i 20 e i 64 anni, lo conferma. Il 68% riconosce un impatto decisivo sulla propria identità e attribuisce ai volontari un ruolo chiave nel proprio percorso di crescita personale. Vivere e studiare all’estero con Intercultura permette di sviluppare competenze trasversali, fondamentali sia nella vita personale che in quella professionale.
Il 58% ha scelto destinazioni non convenzionali tra cui l’Asia, l’America Latina e l’Africa sviluppando un atteggiamento di apertura alla diversità culturale e competenze linguistiche: tutti parlano almeno un’altra lingua oltre all’inglese. Le soft skills ne escono rafforzate: il 97% migliora le relazioni, l’89% diventa più autonomo e il 74% si sente pronto alle sfide del mondo di oggi.
Sul piano personale, chi ha vissuto l’esperienza Intercultura denota una grande attenzione e accettazione delle diversità e una coscienza sociale evoluta e sensibile a tematiche di equità. E infine, il 65% si dichiara felice della propria vita, un aspetto che deriva dalla maggiore consapevolezza delle proprie risorse e da una marcata adattabilità di fronte ai cambiamenti. Intercultura non è solo un viaggio, ma un investimento nel futuro di sé stessi e del mondo intero.
Persone
Al via il canale di cofinanziamento del Fondo per la Repubblica Digitale
26 Maggio 2025
L’iniziativa
Annunciata dall’Impresa socialeFondo per la Repubblica Digitalel’attivazione di un canale di cofinanziamento da 5 milioni di euro, destinato a sostenere progetti ed iniziative congiunte orientate allo sviluppo delle competenze digitali e all’inclusione sociale, economica e lavorativa dei cittadini.
L’iniziativa, parte del Piano Strategico 2025–2026 approvato dal Comitato di Indirizzo Strategico del Fondo per la Repubblica Digitale, rappresenta uno strumento innovativo per attivare collaborazioni strategiche tra enti pubblici, privati e del Terzo Settore, con l’obiettivo di amplificare l’impatto delle azioni formative sul territorio.
Il canale di cofinanziamento, che mira ad attrarre risorse supplementari coerenti con le finalità del Fondo per la Repubblica Digitale, vuole inoltre favorire un confronto positivo con le esperienze di altri soggetti, portando avanti collaborazioni strategiche per arricchire reciprocamente la conoscenza, le pratiche e le esperienze sui temi relativi alla formazione e all’inclusione digitale. Questo approccio permette di amplificare l’impatto delle iniziative sostenute e di rafforzare la consapevolezza sul valore dell’investimento e della collaborazione per promuovere la formazione digitale e il reinserimento sociale delle categorie più fragili. Oltre a generare un effetto leva sulle risorse economiche messe in campo dal Fondo per la Repubblica Digitale e dagli interlocutori coinvolti, l’apertura del canale di cofinanziamento mira anche a sperimentare forme di innovazione, sia negli ambiti di intervento sia nelle modalità operative o metodologiche scelte.
Modalità di partecipazione
Il canale di cofinanziamento è aperto a soggetti pubblici e privati, con o senza scopo di lucro. Le iniziative e le progettualità promosse dovranno focalizzarsi su tematiche di interesse condiviso, attraverso tre modalità operative:
bandi pubblici elaborati e promossi congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori in funzione di enti erogatori;
progetti proposti direttamente da enti del Terzo Settore e sostenuti, almeno al 50%, da risorse interne e/o esterne provenienti da uno o più cofinanziatori;
iniziative elaborate e promosse congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori per la realizzazione di opportunità rivolte alla collettività in linea con la mission del Fondo per la Repubblica Digitale.
Il processo di selezione si articola in due momenti: una prima fase, in cui i soggetti interessati presentano la propria idea progettuale e una seconda fase, riservata esclusivamente alle idee ritenute idonee, in cui si procederà con la progettazione esecutiva. I criteri di selezione includono: coerenza con la missione del Fondo, originalità della proposta, assenza di contenuti già sottoposti o respinti, e assenza di interventi per l’acquisto e la costruzione di infrastrutture o esclusivamente finalizzate alla ricerca.
Le proposte potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili.
Risorse disponibili
Il Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale ha stanziato in totale 5 milioni di euro.
Fondazione, Comune e Chiesa di Bologna insieme per il progetto Bologna Serena per gli anziani
19 Maggio 2025
Investimento complessivo da 9 milioni di euro in tre anni per un progetto sulla qualità della vita delle persone over 65. Villa Serena come punto di riferimento per persone anziane
A Bologna la popolazione over 65, conta circa 96.000 persone, sono il 25% della popolazione. Saranno oltre 100 mila tra dieci anni e 109 mila tra venti. Di questi, quasi 55.000 hanno più di 75 anni e 36.000 superano gli 80 anni, mentre i centenari si avvicinano alle 250 unità. I livelli di autosufficienza non dipendono solo dall’età, ma diminuiscono con l’invecchiamento. Dall’indagine sulla qualità della vita realizzata dal Comune di Bologna sappiamo che oggi le persone che dichiarano di prendersi cura di un anziano sopra i 75 anni sono stimate in 17 mila. Il 33% degli over 65 a Bologna oggi abita da solo, percentuale che sale al 50% per gli over 80.
Da questi dati e da questa tendenza all’invecchiamento della popolazione e quindi dell’aspettativa di vita in città, parte il progettoBologna Serena per gli anziani.
Bologna Serena per gli anziani è il nuovo progetto con il quale Fondazione Carisbo, Comune e Chiesa di Bologna collaboreranno nei prossimi tre anni, a partire dal 2025, nel realizzare servizi di supporto, assistenza e inclusione sociale dedicati alla popolazione anziana e ai caregiver, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli over 65.
Bologna Serena per gli anziani ha gli obiettivi di:
innovare e rafforzare le risposte del sistema dei servizi mirati a rispondere ai bisogni della terza età;
sperimentare nuove risposte al cambiamento dei bisogni espressi dalla popolazione anziana alla luce delle mutazioni sociali e demografiche;
aggregare istituzioni, soggetti del terzo settore e comunità nel progettare e realizzare insieme un nuovo welfare per gli anziani.
Questi obiettivi saranno realizzati lungo tre assi strategici:
il domicilio come prospettiva prioritaria per il benessere dell’anziano;
la valorizzazione del ruolo del caregiver familiare e delle assistenti familiari;
la risposta a chi non entra nelle strutture residenziali sociosanitarie.
La convenzionetra gli enti sarà approvata nella prossima Giunta e prevede un investimento da parte della Fondazione Carisbo, che partecipa alla redazione delle linee guida e alle azioni, allo sviluppo, monitoraggio e valutazione del progetto, pari a 4,25 milioni di euro nell’arco di un triennio (di cui 1,25 milioni nel 2025, 1,5 milioni per il 2026 e 1,5 per il 2027).
Il Comune attuerà il progetto secondo le linee guida concordate, cofinanziandolo con ulteriori interventi nell’ambito delle risorse del proprio bilancio, per un valore di altri 4,5 milioni di euro nel triennio 2025/2027.
Questi fondi, pari a 9 milioni di euro in 3 anni, saranno destinati alle attività previste e gli enti collaboreranno nella gestione e il coordinamento delle azioni in collaborazione con gli enti e i soggetti del territorio garantendo la partecipazione della rete socio-sanitaria, in particolare Ausl di Bologna e Asp Città di Bologna, mentre la Chiesa di Bologna si impegna a collaborare al monitoraggio del progetto in sinergia con i propri servizi di ascolto territoriale.
Questo budget sarà suddiviso nel triennio su varie linee progettuali che riguardano:
interventi per i caregiver;
costruire una comunità dementia friendly;
potenziamento di telecontrollo, teleassistenza, telecompagnia;
servizi sociosanitari aperti;
promozione dell’invecchiamento in salute;
la creazione di un luogo e un team di riferimento in città sulle politiche per gli anziani.
A Villa Serena un punto di riferimento sulle politiche per le persone anziane
Sarà Villa Serena il punto di riferimento dove realizzare un luogo fisico in città per le famiglie, i cittadini, le associazioni e la comunità professionale sulle politiche per gli anziani. Lo spazio potrà essere allestito con mostre a tema, materiale informativo sulle opportunità esistenti, punti di informazione e orientamento per gli anziani sui temi della salute e dei servizi, uffici da dedicare all’organizzazione di eventi, gite o vacanze, locali e spazi aperti per lo svolgimento di attività di socializzazione, culturali e sportive.
Sarà sede di un team dedicato all’analisi del fenomeno dell’invecchiamento demografico e alla creazione di progettazioni innovative a partire dalla raccolta di dati affidabili e comparabili per monitorare i progressi delle azioni messe in campo e per la definizione delle politiche in questo ambito. Le nuove informazioni raccolte sui caregiver potranno offrire una maggior conoscenza delle conseguenze dell’assistenza informale sullo stress di chi si prende cura dei propri familiari, sulle diseguaglianze di genere ad esse connesse, sull’effettiva capacità di accesso ai servizi per le long term care, sulle diseguaglianze territoriali e servire alla produzione di conoscenze da mettere a disposizione della città per costruire il futuro welfare per gli anziani a Bologna.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo entra a far parte del Consorzio BI-REX di Bologna
23 Aprile 2025
Fondazione Carisbo annuncia la sua adesione al Consorzio BI-REX Big Data Innovation & Research Excellence, Competence Center nazionale e soggetto attuatore del Pnrr ad alta specializzazione sui Big Data, Industria 4.0 e Transizione 5.0.
La convenzione siglata, della durata di 3 anni e rinnovabile, darà avvio a forme di collaborazione sinergica, particolarmente focalizzate su iniziative per lo sviluppo economico del territorio, tramite la promozione di attività nell’ambito di Industria 4.0 di ricerca applicata, l’attivazione di progetti di innovazione e supporto all’imprenditorialità, nonché la messa a punto di percorsi di incubazione, accelerazione, orientamento e formazione.
Fondazione Carisbo e Consorzio BI-REX saranno così impegnate nella partecipazione congiunta a bandi europei, nazionali, regionali per la realizzazione di progetti di ricerca e formazione, attivando programmi di incubazione e accelerazione d’impresa, sostenendo la partecipazione delle rispettive startup a iniziative di networking e favorendone l’accesso, tramite tariffe agevolate, agli spazi di coworking nelle rispettive strutture.
Fondazione Carisbo è una fondazione di origine bancaria che persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo del territorio metropolitano di Bologna. Con il progetto BIGBO – Boost Innovation Garage, polo dedicato ai talenti, all’innovazione e alla trasformazione digitale, la Fondazione contribuisce nel diffondere una cultura imprenditoriale innovativa, generando un impatto tangibile e creando nuove opportunità di lavoro. BIGBO offre spazi di lavoro flessibili, multifunzionali e organizza tavole rotonde ed eventi incentrati su innovazione e tecnologia, programmi di accelerazione, attività di collegamento tra aziende consolidate e startup.
Il Competence Center BI-REX, con sede a Bologna, si configura come Public Private Partnership che raccoglie 64 player tra Università, Centri di Ricerca e Imprese di eccellenza, con l’obiettivo di supportare le aziende nei processi di innovazione, trasformazione digitale e sostenibilità, favorendo l’adozione delle tecnologie Industria 4.0 e 5.0 e il trasferimento tecnologico attraverso una vasta serie di servizi. Principale valore aggiunto di BI-REX è rappresentato dalla Linea Pilota, fabbrica digitale interconnessa completamente a disposizione delle imprese, in cui le tecnologie 4.0 and 5.0 sono integrate con quelle tradizionali.
Persone
Pubblicato il bando “Dritti al Punto” del Fondo per la Repubblica Digitale
22 Aprile 2025
Il contesto italiano
Lo sviluppo delle competenze digitali è uno degli obiettivi strategici dell’Unione europea, che mira a dotare almeno l’80% dei cittadini tra i 16 e i 74 anni di competenze digitali di base entro il 2030. A guidare questo processo è il quadro europeoDigComp 2.2, che individua cinque aree chiave – dalla sicurezza informatica, alla creazione di contenuti – ritenute essenziali per una piena partecipazione alla vita sociale e professionale. L’Italia, tuttavia, registra un significativo ritardo rispetto alla media UE: nel 2023 solo il 46% degli adulti possedeva competenze digitali almeno di base.
Il quadro è aggravato da divari generazionali e territoriali: tra i giovani (16-24 anni) la quota sale al 59%, mentre tra gli over 65 crolla al 19%, con le regioni del Sud ampiamente sotto la media UE (34%). Per colmare il ritardo, il PNRR ha attivato la misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, con l’obiettivo di formare 2 milioni di cittadini entro il 2026 attraverso 3000 Punti Digitale Facile. Sebbene la rete dei punti sia stata attivata, a marzo 2025, sono stati raggiunti circa 760 mila cittadini, pari al 38% dell’obiettivo, con risultati disomogenei tra le diverse regioni.
Bando Dritti al Punto
Il bando intende sostenere progetti di formazione all’interno dei Punti Digitale Facile, integrando le attività già pianificate e realizzate nell’ambito della misura M1C1 1.7.2 “Rete dei servizi di facilitazione digitale” del PNRR, al fine di potenziarne l’offerta formativa.
In particolare, si intende selezionare progetti formativi rivolti a tutti i cittadini, incentrati sui temi individuati dal quadro europeo DigComp 2.2, come l’alfabetizzazione su informazione e dati, ovvero la capacità di analizzare criticamente fonti e contenuti online e distinguere le informazioni affidabili dalle fake news; la sicurezza informatica, intesa come consapevolezza dei rischi digitali e capacità di proteggere dispositivi e dati personali; la creazione di contenuti digitali, anche con il supporto dell’Intelligenza Artificiale, promuovendo un uso consapevole e responsabile degli strumenti digitali e una riflessione sulle implicazioni etiche, sociali e legali dell’IA; infine, la comunicazione e collaborazione attraverso le tecnologie digitali, per incentivare l’uso attivo dei servizi digitali pubblici e privati (come l’uso di app quali Io e IT-Wallet, o servizi come Identità digitale, Domicilio digitale e Fascicolo sanitario elettronico), sviluppando strategie comunicative efficaci e inclusive nei diversi ambienti digitali.
Chi può partecipare
Le proposte possono essere presentate da Soggetti attuatori o Soggetti sub-attuatori della misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, che si occupino direttamente o indirettamente – per tramite di Soggetti realizzatori – della gestione di almeno un Punto Digitale Facile, o ancora da Soggetti realizzatori della misura, intesi come enti privati che abbiano sottoscritto un’apposita convenzione/contratto con un Soggetto attuatore/sub-attuatore per la co-gestione e co-progettazione delle attività presso uno o più Punti Digitale Facile.
Le proposte progettuali, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma Re@dy, entro le ore 11 del30 maggio 2025.
Composizione della lista congiunta di candidati al Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025/2026/2027 di Intesa Sanpaolo S.p.A.
28 Marzo 2025
Le Fondazioni aderenti al patto parasociale di consultazione e voto sottoscritto l’11 novembre 2024 in relazione all’Assemblea di Intesa Sanpaolo convocata per il 29 aprile 2025, anche sulla base degli orientamenti manifestati dal Consiglio di Amministrazione uscente della Banca per la composizione della lista dei candidati alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025−2027 e con l’intento di assicurare:
la composizione quantitativamente ottimale, avuto riguardo alla complessità organizzativa, di operatività e di governance della Banca e alle valutazioni espresse sulle dinamiche di funzionamento dell’Organo collegiale;
la continuità di azione ed il mantenimento del patrimonio informativo e di esperienze acquisito nel corso dei precedenti mandati;
un riscontro concreto alle esigenze di continuare a esprimere scelte di elevata qualità, diversità, complementarità e di integrare nuove competenze strategiche, professionalità e personalità, al fine di dare continuità alle capacità di approfondimento e di dibattito in tutte le complesse materie di competenza del Consiglio e del Comitato per il Controllo sulla Gestione, e permettere un’adeguata costituzione e funzionalità dei Comitati endo−consiliari;
hanno depositato in data 27 marzo 2025 la seguente lista di 17 candidati così articolata:
SEZIONE 1
GIAN MARIA GROS-PIETRO
PAOLA TAGLIAVINI
CARLO MESSINA
MARIANGELA ZAPPIA
FRANCO CERUTI
PAOLO MARIA VITTORIO GRANDI
LUCIANO NEBBIA
LIANA LOGIURATO
PIETRO PREVITALI
MARIA ALESSANDRA STEFANELLI
BRUNO MARIA PARIGI
DONATELLA BUSSO
SILVIA MERLO
PAOLO MESSA
SEZIONE 2
FABRIZIO MOSCA
MARIELLA TAGLIABUE
MAURA CAMPRA
Nel medesimo contesto, le Fondazioni hanno proposto (i) di determinare in 19 il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da nominare, (ii) di riconfermare il Prof. Gian Maria Gros−Pietro quale Presidente del Consiglio di Amministrazione e (iii) di nominare la Prof.a Paola Tagliavini quale Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione; nonché (iv) di indicare il Dott. Carlo Messina come profilo ideale per la posizione di Consigliere Delegato e CEO, nell’ambito della lista presentata, ferme restando le piene prerogative proprie del Consiglio di Amministrazione che sarà nominato, in ragione dei poteri definiti dallo Statuto sociale.
Alla luce dei risultati conseguiti nell’ultimo decennio dalla Banca, che hanno posto Intesa Sanpaolo in una posizione di vertice assoluto tra le banche europee, sia per l’affidabilità sia per il sostegno allo sviluppo del Paese, i Presidenti delle Fondazioni, nella loro connaturata rappresentanza di azionisti istituzionali di lungo termine, esprimono vivo apprezzamento per la visione e la gestione altamente efficace da parte del CEO e conseguentemente auspicano che il Dr. Carlo Messina possa garantire il suo ruolo di leadership nella Banca anche per i successivi mandati.
Infine, le Fondazioni hanno proposto, in linea con quanto evidenziato dal Consiglio uscente, la conferma degli emolumenti per i consiglieri che non siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione e l’incremento del compenso fisso specifico per i consiglieri che siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione nonché del compenso additivo del Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione.
Sviluppo del territorio
Aperto il bando Fairplay (terza sessione erogativa 2025)
28 Marzo 2025
Per l’area Sviluppo del territorio (settore Educazione, istruzione e formazione) e la missione “Formazione del capitale umano”, con specifico riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile SDG n° 4 “Istruzione di qualità” e SDG n° 9 “Imprese, innovazione e infrastrutture”, il bando Fairplay accessibile fino al 5 maggio rende disponibili risorse per 150.000 euro allo scopo di:
promuovere l’idea di sport inclusivo, aperto a tutti, capace di incidere positivamente sulla coesione sociale della comunità territoriale;
incentivare la rigenerazione di spazi in un’ottica di condivisione e cura del bene comune;
favorire la diffusione di valori educativi e corretti stili di vita.
Acri lancia il Premio GenP – Giovani che partecipano
13 Giugno 2025
Aperte fino al 14 settembre le candidature al premio per le organizzazioni del Terzo settore che incentivano la partecipazione giovanile
Non è vero che i giovani non partecipano e non si impegnano a migliorare il Paese. Lo fanno, ma non sempre all’interno delle organizzazioni tradizionali del Terzo settore. Sempre più spesso scelgono forme di impegno fluide, informali, legate a cause specifiche – come l’ambiente, i diritti civili e la giustizia sociale – e lontane da strutture composte e guidate prevalentemente da persone di generazioni passate. In questo scenario, molte realtà del Terzo settore stanno cercando nuove strade per coinvolgere le nuove generazioni anche all’interno dei propri processi decisionali.
In questo scenario nasce “GenP – Giovani che partecipano”, un premio promosso da Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria, dedicato alle organizzazioni del Terzo settore composte da giovani che valorizzino il protagonismo giovanile. Il premio si rivolge a realtà i cui organi di amministrazione siano composti o coinvolgano giovani under 35, incentivando la loro partecipazione attiva nella progettazione e realizzazione dei progetti. Il premio intende infatti portare alla luce e dare visibilità a esperienze significative di partecipazione giovanile.
Le organizzazioni vincitrici riceveranno un contributo di 10mila euro ciascuna e saranno premiate nel corso di un evento nazionale che si terrà nel mese di dicembre 2025.
Le candidature sono aperte fino al 14 settembre 2025 sul sito ufficiale www.genp.it, dove sono disponibili il regolamento completo e il modulo di partecipazione.
A novembre verrà annunciata la shortlist delle 10 organizzazioni finaliste e, tra queste, una giuria composta da esperti del settore e rappresentanti di Acri selezionerà le 3 organizzazioni vincitrici.
I componenti della giuria:
Ferruccio de Bortoli, giornalista
Lucrezia Ferrara, Young Advisory Board Fondazione Compagnia di San Paolo
Luca Gori, presidente Commissione Innovazione sociale di Acri
Clara Morelli, autrice Will Media
Vanessa Pallucchi, portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore
Tommaso Salaroli, cofondatore e CEO di Scomodo
Michele Sciscioli, capo Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale
Media partner dell’iniziativa sono Vita e Will, mentre Percorsi di Secondo Welfare realizzerà e presenterà, in occasione dell’evento di premiazione, un’indagine sul tasso di under 35 nei Cda delle organizzazioni del Terzo settore.
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa
10 Giugno 2025
Assegnate 6 borse di studio per programmi di vita e di studio all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione Carisbo
Sono stati premiati, presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, i 6 studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura. I 6 studenti potranno vivere e studiare per un trimestre fino ad un anno scolastico all’estero, accolti in una famiglia e una scuola del luogo e assistiti dai volontari locali.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Fondazione Intercultura e Fondazione Carisbo che risale al 2020-2021 e, grazie ad essa, 62 studentesse e studenti delle scuole secondarie di II grado – a cui si aggiungono i 6 studenti premiati quest’anno – hanno finora potuto vivere un’esperienza autentica delle diversità e acquisire nuove competenze utili per la loro vita personale e professionale.
Alla cerimonia di premiazione è intervenuta Maila Quaglia, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Carisbo, insieme a Vincenzo Morlini, past Consigliere di Amministrazione di Intercultura, poi Direttore Esecutivo di Intercultura e poi Presidente internazionale di AFS, alle famiglie dei giovani ambasciatori nel mondo e ai volontari di Intercultura, che proprio in questi mesi si stanno occupando della formazione degli studenti in partenza per prepararli alla loro esperienza.
I vincitori sono:
Sara, iscritta al Liceo E. Fermi di Bologna e in partenza per un programma scolastico semestrale in Brasile;
Steven, iscritto al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Thailandia;
Geremia, iscritto all’IIS G. Bruno di Medicina e in partenza per un programma annuale in Lettonia;
Francesca, iscritta all’IIS Montessori-Da Vinci di Porretta Terme e in partenza per un programma annuale in Perù;
Sabrina, iscritta al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma annuale in Honduras;
Matteo, iscritto al Liceo L. Bassi di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Messico.
Emozionati e felici per il traguardo raggiunto, alcuni ragazzi hanno così commentato la vincita della borsa di studio.
Geremia: «Quando ho scoperto di aver vinto, ho sentito come un ritorno brusco al presente. Quella che fino a poco prima sembrava solo un’idea improbabile era diventata concreta. È stato uno shock di consapevolezza. Ero felice, ma allo stesso tempo ero offuscato da tante altre emozioni, compresa la paura iniziale. Marco Aurelioperò, affermava che “ciò che ostacola l’azione, la promuove”, come se fosse proprio l’attrito, a dare lo slancio. Così il timore, invece di essere un intralcio, è ciò che valorizza la scelta.»
Sabrina: «Ho deciso di accettare questa sfida perché volevo mettermi in gioco davvero. Sentivo il bisogno di uscire dalla mia routine e conoscere un altro modo di vivere. L’Honduras, con la sua cultura e la sua lingua completamente nuove per me, mi è sembrato il luogo perfetto per farlo. So che sarà difficile, ma credo che le sfide più grandi siano anche le più formative.» Con loro erano presenti anche due ex vincitrici del concorso Intercultura e della borsa di studio FormazionEuropa, Sara Bonora, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Brasile a.s. 2023-24 e Matilde Mazzanti, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Cile a.s. 2023-24.
Ricerca Ipsos: l’esperienza con Intercultura decisiva per la propria vita per il 68% degli ex partecipanti
Partire con Intercultura non è solo un soggiorno all’estero, ma un’esperienza che lascia il segno per tutta la vita. Un’indagine Ipsos su 958 ex studenti, oggi tra i 20 e i 64 anni, lo conferma. Il 68% riconosce un impatto decisivo sulla propria identità e attribuisce ai volontari un ruolo chiave nel proprio percorso di crescita personale. Vivere e studiare all’estero con Intercultura permette di sviluppare competenze trasversali, fondamentali sia nella vita personale che in quella professionale.
Il 58% ha scelto destinazioni non convenzionali tra cui l’Asia, l’America Latina e l’Africa sviluppando un atteggiamento di apertura alla diversità culturale e competenze linguistiche: tutti parlano almeno un’altra lingua oltre all’inglese. Le soft skills ne escono rafforzate: il 97% migliora le relazioni, l’89% diventa più autonomo e il 74% si sente pronto alle sfide del mondo di oggi.
Sul piano personale, chi ha vissuto l’esperienza Intercultura denota una grande attenzione e accettazione delle diversità e una coscienza sociale evoluta e sensibile a tematiche di equità. E infine, il 65% si dichiara felice della propria vita, un aspetto che deriva dalla maggiore consapevolezza delle proprie risorse e da una marcata adattabilità di fronte ai cambiamenti. Intercultura non è solo un viaggio, ma un investimento nel futuro di sé stessi e del mondo intero.
Persone
Al via il canale di cofinanziamento del Fondo per la Repubblica Digitale
26 Maggio 2025
L’iniziativa
Annunciata dall’Impresa socialeFondo per la Repubblica Digitalel’attivazione di un canale di cofinanziamento da 5 milioni di euro, destinato a sostenere progetti ed iniziative congiunte orientate allo sviluppo delle competenze digitali e all’inclusione sociale, economica e lavorativa dei cittadini.
L’iniziativa, parte del Piano Strategico 2025–2026 approvato dal Comitato di Indirizzo Strategico del Fondo per la Repubblica Digitale, rappresenta uno strumento innovativo per attivare collaborazioni strategiche tra enti pubblici, privati e del Terzo Settore, con l’obiettivo di amplificare l’impatto delle azioni formative sul territorio.
Il canale di cofinanziamento, che mira ad attrarre risorse supplementari coerenti con le finalità del Fondo per la Repubblica Digitale, vuole inoltre favorire un confronto positivo con le esperienze di altri soggetti, portando avanti collaborazioni strategiche per arricchire reciprocamente la conoscenza, le pratiche e le esperienze sui temi relativi alla formazione e all’inclusione digitale. Questo approccio permette di amplificare l’impatto delle iniziative sostenute e di rafforzare la consapevolezza sul valore dell’investimento e della collaborazione per promuovere la formazione digitale e il reinserimento sociale delle categorie più fragili. Oltre a generare un effetto leva sulle risorse economiche messe in campo dal Fondo per la Repubblica Digitale e dagli interlocutori coinvolti, l’apertura del canale di cofinanziamento mira anche a sperimentare forme di innovazione, sia negli ambiti di intervento sia nelle modalità operative o metodologiche scelte.
Modalità di partecipazione
Il canale di cofinanziamento è aperto a soggetti pubblici e privati, con o senza scopo di lucro. Le iniziative e le progettualità promosse dovranno focalizzarsi su tematiche di interesse condiviso, attraverso tre modalità operative:
bandi pubblici elaborati e promossi congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori in funzione di enti erogatori;
progetti proposti direttamente da enti del Terzo Settore e sostenuti, almeno al 50%, da risorse interne e/o esterne provenienti da uno o più cofinanziatori;
iniziative elaborate e promosse congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori per la realizzazione di opportunità rivolte alla collettività in linea con la mission del Fondo per la Repubblica Digitale.
Il processo di selezione si articola in due momenti: una prima fase, in cui i soggetti interessati presentano la propria idea progettuale e una seconda fase, riservata esclusivamente alle idee ritenute idonee, in cui si procederà con la progettazione esecutiva. I criteri di selezione includono: coerenza con la missione del Fondo, originalità della proposta, assenza di contenuti già sottoposti o respinti, e assenza di interventi per l’acquisto e la costruzione di infrastrutture o esclusivamente finalizzate alla ricerca.
Le proposte potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili.
Risorse disponibili
Il Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale ha stanziato in totale 5 milioni di euro.
Fondazione, Comune e Chiesa di Bologna insieme per il progetto Bologna Serena per gli anziani
19 Maggio 2025
Investimento complessivo da 9 milioni di euro in tre anni per un progetto sulla qualità della vita delle persone over 65. Villa Serena come punto di riferimento per persone anziane
A Bologna la popolazione over 65, conta circa 96.000 persone, sono il 25% della popolazione. Saranno oltre 100 mila tra dieci anni e 109 mila tra venti. Di questi, quasi 55.000 hanno più di 75 anni e 36.000 superano gli 80 anni, mentre i centenari si avvicinano alle 250 unità. I livelli di autosufficienza non dipendono solo dall’età, ma diminuiscono con l’invecchiamento. Dall’indagine sulla qualità della vita realizzata dal Comune di Bologna sappiamo che oggi le persone che dichiarano di prendersi cura di un anziano sopra i 75 anni sono stimate in 17 mila. Il 33% degli over 65 a Bologna oggi abita da solo, percentuale che sale al 50% per gli over 80.
Da questi dati e da questa tendenza all’invecchiamento della popolazione e quindi dell’aspettativa di vita in città, parte il progettoBologna Serena per gli anziani.
Bologna Serena per gli anziani è il nuovo progetto con il quale Fondazione Carisbo, Comune e Chiesa di Bologna collaboreranno nei prossimi tre anni, a partire dal 2025, nel realizzare servizi di supporto, assistenza e inclusione sociale dedicati alla popolazione anziana e ai caregiver, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli over 65.
Bologna Serena per gli anziani ha gli obiettivi di:
innovare e rafforzare le risposte del sistema dei servizi mirati a rispondere ai bisogni della terza età;
sperimentare nuove risposte al cambiamento dei bisogni espressi dalla popolazione anziana alla luce delle mutazioni sociali e demografiche;
aggregare istituzioni, soggetti del terzo settore e comunità nel progettare e realizzare insieme un nuovo welfare per gli anziani.
Questi obiettivi saranno realizzati lungo tre assi strategici:
il domicilio come prospettiva prioritaria per il benessere dell’anziano;
la valorizzazione del ruolo del caregiver familiare e delle assistenti familiari;
la risposta a chi non entra nelle strutture residenziali sociosanitarie.
La convenzionetra gli enti sarà approvata nella prossima Giunta e prevede un investimento da parte della Fondazione Carisbo, che partecipa alla redazione delle linee guida e alle azioni, allo sviluppo, monitoraggio e valutazione del progetto, pari a 4,25 milioni di euro nell’arco di un triennio (di cui 1,25 milioni nel 2025, 1,5 milioni per il 2026 e 1,5 per il 2027).
Il Comune attuerà il progetto secondo le linee guida concordate, cofinanziandolo con ulteriori interventi nell’ambito delle risorse del proprio bilancio, per un valore di altri 4,5 milioni di euro nel triennio 2025/2027.
Questi fondi, pari a 9 milioni di euro in 3 anni, saranno destinati alle attività previste e gli enti collaboreranno nella gestione e il coordinamento delle azioni in collaborazione con gli enti e i soggetti del territorio garantendo la partecipazione della rete socio-sanitaria, in particolare Ausl di Bologna e Asp Città di Bologna, mentre la Chiesa di Bologna si impegna a collaborare al monitoraggio del progetto in sinergia con i propri servizi di ascolto territoriale.
Questo budget sarà suddiviso nel triennio su varie linee progettuali che riguardano:
interventi per i caregiver;
costruire una comunità dementia friendly;
potenziamento di telecontrollo, teleassistenza, telecompagnia;
servizi sociosanitari aperti;
promozione dell’invecchiamento in salute;
la creazione di un luogo e un team di riferimento in città sulle politiche per gli anziani.
A Villa Serena un punto di riferimento sulle politiche per le persone anziane
Sarà Villa Serena il punto di riferimento dove realizzare un luogo fisico in città per le famiglie, i cittadini, le associazioni e la comunità professionale sulle politiche per gli anziani. Lo spazio potrà essere allestito con mostre a tema, materiale informativo sulle opportunità esistenti, punti di informazione e orientamento per gli anziani sui temi della salute e dei servizi, uffici da dedicare all’organizzazione di eventi, gite o vacanze, locali e spazi aperti per lo svolgimento di attività di socializzazione, culturali e sportive.
Sarà sede di un team dedicato all’analisi del fenomeno dell’invecchiamento demografico e alla creazione di progettazioni innovative a partire dalla raccolta di dati affidabili e comparabili per monitorare i progressi delle azioni messe in campo e per la definizione delle politiche in questo ambito. Le nuove informazioni raccolte sui caregiver potranno offrire una maggior conoscenza delle conseguenze dell’assistenza informale sullo stress di chi si prende cura dei propri familiari, sulle diseguaglianze di genere ad esse connesse, sull’effettiva capacità di accesso ai servizi per le long term care, sulle diseguaglianze territoriali e servire alla produzione di conoscenze da mettere a disposizione della città per costruire il futuro welfare per gli anziani a Bologna.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo entra a far parte del Consorzio BI-REX di Bologna
23 Aprile 2025
Fondazione Carisbo annuncia la sua adesione al Consorzio BI-REX Big Data Innovation & Research Excellence, Competence Center nazionale e soggetto attuatore del Pnrr ad alta specializzazione sui Big Data, Industria 4.0 e Transizione 5.0.
La convenzione siglata, della durata di 3 anni e rinnovabile, darà avvio a forme di collaborazione sinergica, particolarmente focalizzate su iniziative per lo sviluppo economico del territorio, tramite la promozione di attività nell’ambito di Industria 4.0 di ricerca applicata, l’attivazione di progetti di innovazione e supporto all’imprenditorialità, nonché la messa a punto di percorsi di incubazione, accelerazione, orientamento e formazione.
Fondazione Carisbo e Consorzio BI-REX saranno così impegnate nella partecipazione congiunta a bandi europei, nazionali, regionali per la realizzazione di progetti di ricerca e formazione, attivando programmi di incubazione e accelerazione d’impresa, sostenendo la partecipazione delle rispettive startup a iniziative di networking e favorendone l’accesso, tramite tariffe agevolate, agli spazi di coworking nelle rispettive strutture.
Fondazione Carisbo è una fondazione di origine bancaria che persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo del territorio metropolitano di Bologna. Con il progetto BIGBO – Boost Innovation Garage, polo dedicato ai talenti, all’innovazione e alla trasformazione digitale, la Fondazione contribuisce nel diffondere una cultura imprenditoriale innovativa, generando un impatto tangibile e creando nuove opportunità di lavoro. BIGBO offre spazi di lavoro flessibili, multifunzionali e organizza tavole rotonde ed eventi incentrati su innovazione e tecnologia, programmi di accelerazione, attività di collegamento tra aziende consolidate e startup.
Il Competence Center BI-REX, con sede a Bologna, si configura come Public Private Partnership che raccoglie 64 player tra Università, Centri di Ricerca e Imprese di eccellenza, con l’obiettivo di supportare le aziende nei processi di innovazione, trasformazione digitale e sostenibilità, favorendo l’adozione delle tecnologie Industria 4.0 e 5.0 e il trasferimento tecnologico attraverso una vasta serie di servizi. Principale valore aggiunto di BI-REX è rappresentato dalla Linea Pilota, fabbrica digitale interconnessa completamente a disposizione delle imprese, in cui le tecnologie 4.0 and 5.0 sono integrate con quelle tradizionali.
Persone
Pubblicato il bando “Dritti al Punto” del Fondo per la Repubblica Digitale
22 Aprile 2025
Il contesto italiano
Lo sviluppo delle competenze digitali è uno degli obiettivi strategici dell’Unione europea, che mira a dotare almeno l’80% dei cittadini tra i 16 e i 74 anni di competenze digitali di base entro il 2030. A guidare questo processo è il quadro europeoDigComp 2.2, che individua cinque aree chiave – dalla sicurezza informatica, alla creazione di contenuti – ritenute essenziali per una piena partecipazione alla vita sociale e professionale. L’Italia, tuttavia, registra un significativo ritardo rispetto alla media UE: nel 2023 solo il 46% degli adulti possedeva competenze digitali almeno di base.
Il quadro è aggravato da divari generazionali e territoriali: tra i giovani (16-24 anni) la quota sale al 59%, mentre tra gli over 65 crolla al 19%, con le regioni del Sud ampiamente sotto la media UE (34%). Per colmare il ritardo, il PNRR ha attivato la misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, con l’obiettivo di formare 2 milioni di cittadini entro il 2026 attraverso 3000 Punti Digitale Facile. Sebbene la rete dei punti sia stata attivata, a marzo 2025, sono stati raggiunti circa 760 mila cittadini, pari al 38% dell’obiettivo, con risultati disomogenei tra le diverse regioni.
Bando Dritti al Punto
Il bando intende sostenere progetti di formazione all’interno dei Punti Digitale Facile, integrando le attività già pianificate e realizzate nell’ambito della misura M1C1 1.7.2 “Rete dei servizi di facilitazione digitale” del PNRR, al fine di potenziarne l’offerta formativa.
In particolare, si intende selezionare progetti formativi rivolti a tutti i cittadini, incentrati sui temi individuati dal quadro europeo DigComp 2.2, come l’alfabetizzazione su informazione e dati, ovvero la capacità di analizzare criticamente fonti e contenuti online e distinguere le informazioni affidabili dalle fake news; la sicurezza informatica, intesa come consapevolezza dei rischi digitali e capacità di proteggere dispositivi e dati personali; la creazione di contenuti digitali, anche con il supporto dell’Intelligenza Artificiale, promuovendo un uso consapevole e responsabile degli strumenti digitali e una riflessione sulle implicazioni etiche, sociali e legali dell’IA; infine, la comunicazione e collaborazione attraverso le tecnologie digitali, per incentivare l’uso attivo dei servizi digitali pubblici e privati (come l’uso di app quali Io e IT-Wallet, o servizi come Identità digitale, Domicilio digitale e Fascicolo sanitario elettronico), sviluppando strategie comunicative efficaci e inclusive nei diversi ambienti digitali.
Chi può partecipare
Le proposte possono essere presentate da Soggetti attuatori o Soggetti sub-attuatori della misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, che si occupino direttamente o indirettamente – per tramite di Soggetti realizzatori – della gestione di almeno un Punto Digitale Facile, o ancora da Soggetti realizzatori della misura, intesi come enti privati che abbiano sottoscritto un’apposita convenzione/contratto con un Soggetto attuatore/sub-attuatore per la co-gestione e co-progettazione delle attività presso uno o più Punti Digitale Facile.
Le proposte progettuali, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma Re@dy, entro le ore 11 del30 maggio 2025.
Composizione della lista congiunta di candidati al Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025/2026/2027 di Intesa Sanpaolo S.p.A.
28 Marzo 2025
Le Fondazioni aderenti al patto parasociale di consultazione e voto sottoscritto l’11 novembre 2024 in relazione all’Assemblea di Intesa Sanpaolo convocata per il 29 aprile 2025, anche sulla base degli orientamenti manifestati dal Consiglio di Amministrazione uscente della Banca per la composizione della lista dei candidati alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025−2027 e con l’intento di assicurare:
la composizione quantitativamente ottimale, avuto riguardo alla complessità organizzativa, di operatività e di governance della Banca e alle valutazioni espresse sulle dinamiche di funzionamento dell’Organo collegiale;
la continuità di azione ed il mantenimento del patrimonio informativo e di esperienze acquisito nel corso dei precedenti mandati;
un riscontro concreto alle esigenze di continuare a esprimere scelte di elevata qualità, diversità, complementarità e di integrare nuove competenze strategiche, professionalità e personalità, al fine di dare continuità alle capacità di approfondimento e di dibattito in tutte le complesse materie di competenza del Consiglio e del Comitato per il Controllo sulla Gestione, e permettere un’adeguata costituzione e funzionalità dei Comitati endo−consiliari;
hanno depositato in data 27 marzo 2025 la seguente lista di 17 candidati così articolata:
SEZIONE 1
GIAN MARIA GROS-PIETRO
PAOLA TAGLIAVINI
CARLO MESSINA
MARIANGELA ZAPPIA
FRANCO CERUTI
PAOLO MARIA VITTORIO GRANDI
LUCIANO NEBBIA
LIANA LOGIURATO
PIETRO PREVITALI
MARIA ALESSANDRA STEFANELLI
BRUNO MARIA PARIGI
DONATELLA BUSSO
SILVIA MERLO
PAOLO MESSA
SEZIONE 2
FABRIZIO MOSCA
MARIELLA TAGLIABUE
MAURA CAMPRA
Nel medesimo contesto, le Fondazioni hanno proposto (i) di determinare in 19 il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da nominare, (ii) di riconfermare il Prof. Gian Maria Gros−Pietro quale Presidente del Consiglio di Amministrazione e (iii) di nominare la Prof.a Paola Tagliavini quale Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione; nonché (iv) di indicare il Dott. Carlo Messina come profilo ideale per la posizione di Consigliere Delegato e CEO, nell’ambito della lista presentata, ferme restando le piene prerogative proprie del Consiglio di Amministrazione che sarà nominato, in ragione dei poteri definiti dallo Statuto sociale.
Alla luce dei risultati conseguiti nell’ultimo decennio dalla Banca, che hanno posto Intesa Sanpaolo in una posizione di vertice assoluto tra le banche europee, sia per l’affidabilità sia per il sostegno allo sviluppo del Paese, i Presidenti delle Fondazioni, nella loro connaturata rappresentanza di azionisti istituzionali di lungo termine, esprimono vivo apprezzamento per la visione e la gestione altamente efficace da parte del CEO e conseguentemente auspicano che il Dr. Carlo Messina possa garantire il suo ruolo di leadership nella Banca anche per i successivi mandati.
Infine, le Fondazioni hanno proposto, in linea con quanto evidenziato dal Consiglio uscente, la conferma degli emolumenti per i consiglieri che non siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione e l’incremento del compenso fisso specifico per i consiglieri che siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione nonché del compenso additivo del Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione.
Sviluppo del territorio
Aperto il bando Fairplay (terza sessione erogativa 2025)
28 Marzo 2025
Per l’area Sviluppo del territorio (settore Educazione, istruzione e formazione) e la missione “Formazione del capitale umano”, con specifico riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile SDG n° 4 “Istruzione di qualità” e SDG n° 9 “Imprese, innovazione e infrastrutture”, il bando Fairplay accessibile fino al 5 maggio rende disponibili risorse per 150.000 euro allo scopo di:
promuovere l’idea di sport inclusivo, aperto a tutti, capace di incidere positivamente sulla coesione sociale della comunità territoriale;
incentivare la rigenerazione di spazi in un’ottica di condivisione e cura del bene comune;
favorire la diffusione di valori educativi e corretti stili di vita.
Acri lancia il Premio GenP – Giovani che partecipano
13 Giugno 2025
Aperte fino al 14 settembre le candidature al premio per le organizzazioni del Terzo settore che incentivano la partecipazione giovanile
Non è vero che i giovani non partecipano e non si impegnano a migliorare il Paese. Lo fanno, ma non sempre all’interno delle organizzazioni tradizionali del Terzo settore. Sempre più spesso scelgono forme di impegno fluide, informali, legate a cause specifiche – come l’ambiente, i diritti civili e la giustizia sociale – e lontane da strutture composte e guidate prevalentemente da persone di generazioni passate. In questo scenario, molte realtà del Terzo settore stanno cercando nuove strade per coinvolgere le nuove generazioni anche all’interno dei propri processi decisionali.
In questo scenario nasce “GenP – Giovani che partecipano”, un premio promosso da Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria, dedicato alle organizzazioni del Terzo settore composte da giovani che valorizzino il protagonismo giovanile. Il premio si rivolge a realtà i cui organi di amministrazione siano composti o coinvolgano giovani under 35, incentivando la loro partecipazione attiva nella progettazione e realizzazione dei progetti. Il premio intende infatti portare alla luce e dare visibilità a esperienze significative di partecipazione giovanile.
Le organizzazioni vincitrici riceveranno un contributo di 10mila euro ciascuna e saranno premiate nel corso di un evento nazionale che si terrà nel mese di dicembre 2025.
Le candidature sono aperte fino al 14 settembre 2025 sul sito ufficiale www.genp.it, dove sono disponibili il regolamento completo e il modulo di partecipazione.
A novembre verrà annunciata la shortlist delle 10 organizzazioni finaliste e, tra queste, una giuria composta da esperti del settore e rappresentanti di Acri selezionerà le 3 organizzazioni vincitrici.
I componenti della giuria:
Ferruccio de Bortoli, giornalista
Lucrezia Ferrara, Young Advisory Board Fondazione Compagnia di San Paolo
Luca Gori, presidente Commissione Innovazione sociale di Acri
Clara Morelli, autrice Will Media
Vanessa Pallucchi, portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore
Tommaso Salaroli, cofondatore e CEO di Scomodo
Michele Sciscioli, capo Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale
Media partner dell’iniziativa sono Vita e Will, mentre Percorsi di Secondo Welfare realizzerà e presenterà, in occasione dell’evento di premiazione, un’indagine sul tasso di under 35 nei Cda delle organizzazioni del Terzo settore.
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa
10 Giugno 2025
Assegnate 6 borse di studio per programmi di vita e di studio all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione Carisbo
Sono stati premiati, presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, i 6 studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura. I 6 studenti potranno vivere e studiare per un trimestre fino ad un anno scolastico all’estero, accolti in una famiglia e una scuola del luogo e assistiti dai volontari locali.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Fondazione Intercultura e Fondazione Carisbo che risale al 2020-2021 e, grazie ad essa, 62 studentesse e studenti delle scuole secondarie di II grado – a cui si aggiungono i 6 studenti premiati quest’anno – hanno finora potuto vivere un’esperienza autentica delle diversità e acquisire nuove competenze utili per la loro vita personale e professionale.
Alla cerimonia di premiazione è intervenuta Maila Quaglia, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Carisbo, insieme a Vincenzo Morlini, past Consigliere di Amministrazione di Intercultura, poi Direttore Esecutivo di Intercultura e poi Presidente internazionale di AFS, alle famiglie dei giovani ambasciatori nel mondo e ai volontari di Intercultura, che proprio in questi mesi si stanno occupando della formazione degli studenti in partenza per prepararli alla loro esperienza.
I vincitori sono:
Sara, iscritta al Liceo E. Fermi di Bologna e in partenza per un programma scolastico semestrale in Brasile;
Steven, iscritto al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Thailandia;
Geremia, iscritto all’IIS G. Bruno di Medicina e in partenza per un programma annuale in Lettonia;
Francesca, iscritta all’IIS Montessori-Da Vinci di Porretta Terme e in partenza per un programma annuale in Perù;
Sabrina, iscritta al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma annuale in Honduras;
Matteo, iscritto al Liceo L. Bassi di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Messico.
Emozionati e felici per il traguardo raggiunto, alcuni ragazzi hanno così commentato la vincita della borsa di studio.
Geremia: «Quando ho scoperto di aver vinto, ho sentito come un ritorno brusco al presente. Quella che fino a poco prima sembrava solo un’idea improbabile era diventata concreta. È stato uno shock di consapevolezza. Ero felice, ma allo stesso tempo ero offuscato da tante altre emozioni, compresa la paura iniziale. Marco Aurelioperò, affermava che “ciò che ostacola l’azione, la promuove”, come se fosse proprio l’attrito, a dare lo slancio. Così il timore, invece di essere un intralcio, è ciò che valorizza la scelta.»
Sabrina: «Ho deciso di accettare questa sfida perché volevo mettermi in gioco davvero. Sentivo il bisogno di uscire dalla mia routine e conoscere un altro modo di vivere. L’Honduras, con la sua cultura e la sua lingua completamente nuove per me, mi è sembrato il luogo perfetto per farlo. So che sarà difficile, ma credo che le sfide più grandi siano anche le più formative.» Con loro erano presenti anche due ex vincitrici del concorso Intercultura e della borsa di studio FormazionEuropa, Sara Bonora, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Brasile a.s. 2023-24 e Matilde Mazzanti, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Cile a.s. 2023-24.
Ricerca Ipsos: l’esperienza con Intercultura decisiva per la propria vita per il 68% degli ex partecipanti
Partire con Intercultura non è solo un soggiorno all’estero, ma un’esperienza che lascia il segno per tutta la vita. Un’indagine Ipsos su 958 ex studenti, oggi tra i 20 e i 64 anni, lo conferma. Il 68% riconosce un impatto decisivo sulla propria identità e attribuisce ai volontari un ruolo chiave nel proprio percorso di crescita personale. Vivere e studiare all’estero con Intercultura permette di sviluppare competenze trasversali, fondamentali sia nella vita personale che in quella professionale.
Il 58% ha scelto destinazioni non convenzionali tra cui l’Asia, l’America Latina e l’Africa sviluppando un atteggiamento di apertura alla diversità culturale e competenze linguistiche: tutti parlano almeno un’altra lingua oltre all’inglese. Le soft skills ne escono rafforzate: il 97% migliora le relazioni, l’89% diventa più autonomo e il 74% si sente pronto alle sfide del mondo di oggi.
Sul piano personale, chi ha vissuto l’esperienza Intercultura denota una grande attenzione e accettazione delle diversità e una coscienza sociale evoluta e sensibile a tematiche di equità. E infine, il 65% si dichiara felice della propria vita, un aspetto che deriva dalla maggiore consapevolezza delle proprie risorse e da una marcata adattabilità di fronte ai cambiamenti. Intercultura non è solo un viaggio, ma un investimento nel futuro di sé stessi e del mondo intero.
Persone
Al via il canale di cofinanziamento del Fondo per la Repubblica Digitale
26 Maggio 2025
L’iniziativa
Annunciata dall’Impresa socialeFondo per la Repubblica Digitalel’attivazione di un canale di cofinanziamento da 5 milioni di euro, destinato a sostenere progetti ed iniziative congiunte orientate allo sviluppo delle competenze digitali e all’inclusione sociale, economica e lavorativa dei cittadini.
L’iniziativa, parte del Piano Strategico 2025–2026 approvato dal Comitato di Indirizzo Strategico del Fondo per la Repubblica Digitale, rappresenta uno strumento innovativo per attivare collaborazioni strategiche tra enti pubblici, privati e del Terzo Settore, con l’obiettivo di amplificare l’impatto delle azioni formative sul territorio.
Il canale di cofinanziamento, che mira ad attrarre risorse supplementari coerenti con le finalità del Fondo per la Repubblica Digitale, vuole inoltre favorire un confronto positivo con le esperienze di altri soggetti, portando avanti collaborazioni strategiche per arricchire reciprocamente la conoscenza, le pratiche e le esperienze sui temi relativi alla formazione e all’inclusione digitale. Questo approccio permette di amplificare l’impatto delle iniziative sostenute e di rafforzare la consapevolezza sul valore dell’investimento e della collaborazione per promuovere la formazione digitale e il reinserimento sociale delle categorie più fragili. Oltre a generare un effetto leva sulle risorse economiche messe in campo dal Fondo per la Repubblica Digitale e dagli interlocutori coinvolti, l’apertura del canale di cofinanziamento mira anche a sperimentare forme di innovazione, sia negli ambiti di intervento sia nelle modalità operative o metodologiche scelte.
Modalità di partecipazione
Il canale di cofinanziamento è aperto a soggetti pubblici e privati, con o senza scopo di lucro. Le iniziative e le progettualità promosse dovranno focalizzarsi su tematiche di interesse condiviso, attraverso tre modalità operative:
bandi pubblici elaborati e promossi congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori in funzione di enti erogatori;
progetti proposti direttamente da enti del Terzo Settore e sostenuti, almeno al 50%, da risorse interne e/o esterne provenienti da uno o più cofinanziatori;
iniziative elaborate e promosse congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori per la realizzazione di opportunità rivolte alla collettività in linea con la mission del Fondo per la Repubblica Digitale.
Il processo di selezione si articola in due momenti: una prima fase, in cui i soggetti interessati presentano la propria idea progettuale e una seconda fase, riservata esclusivamente alle idee ritenute idonee, in cui si procederà con la progettazione esecutiva. I criteri di selezione includono: coerenza con la missione del Fondo, originalità della proposta, assenza di contenuti già sottoposti o respinti, e assenza di interventi per l’acquisto e la costruzione di infrastrutture o esclusivamente finalizzate alla ricerca.
Le proposte potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili.
Risorse disponibili
Il Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale ha stanziato in totale 5 milioni di euro.
Fondazione, Comune e Chiesa di Bologna insieme per il progetto Bologna Serena per gli anziani
19 Maggio 2025
Investimento complessivo da 9 milioni di euro in tre anni per un progetto sulla qualità della vita delle persone over 65. Villa Serena come punto di riferimento per persone anziane
A Bologna la popolazione over 65, conta circa 96.000 persone, sono il 25% della popolazione. Saranno oltre 100 mila tra dieci anni e 109 mila tra venti. Di questi, quasi 55.000 hanno più di 75 anni e 36.000 superano gli 80 anni, mentre i centenari si avvicinano alle 250 unità. I livelli di autosufficienza non dipendono solo dall’età, ma diminuiscono con l’invecchiamento. Dall’indagine sulla qualità della vita realizzata dal Comune di Bologna sappiamo che oggi le persone che dichiarano di prendersi cura di un anziano sopra i 75 anni sono stimate in 17 mila. Il 33% degli over 65 a Bologna oggi abita da solo, percentuale che sale al 50% per gli over 80.
Da questi dati e da questa tendenza all’invecchiamento della popolazione e quindi dell’aspettativa di vita in città, parte il progettoBologna Serena per gli anziani.
Bologna Serena per gli anziani è il nuovo progetto con il quale Fondazione Carisbo, Comune e Chiesa di Bologna collaboreranno nei prossimi tre anni, a partire dal 2025, nel realizzare servizi di supporto, assistenza e inclusione sociale dedicati alla popolazione anziana e ai caregiver, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli over 65.
Bologna Serena per gli anziani ha gli obiettivi di:
innovare e rafforzare le risposte del sistema dei servizi mirati a rispondere ai bisogni della terza età;
sperimentare nuove risposte al cambiamento dei bisogni espressi dalla popolazione anziana alla luce delle mutazioni sociali e demografiche;
aggregare istituzioni, soggetti del terzo settore e comunità nel progettare e realizzare insieme un nuovo welfare per gli anziani.
Questi obiettivi saranno realizzati lungo tre assi strategici:
il domicilio come prospettiva prioritaria per il benessere dell’anziano;
la valorizzazione del ruolo del caregiver familiare e delle assistenti familiari;
la risposta a chi non entra nelle strutture residenziali sociosanitarie.
La convenzionetra gli enti sarà approvata nella prossima Giunta e prevede un investimento da parte della Fondazione Carisbo, che partecipa alla redazione delle linee guida e alle azioni, allo sviluppo, monitoraggio e valutazione del progetto, pari a 4,25 milioni di euro nell’arco di un triennio (di cui 1,25 milioni nel 2025, 1,5 milioni per il 2026 e 1,5 per il 2027).
Il Comune attuerà il progetto secondo le linee guida concordate, cofinanziandolo con ulteriori interventi nell’ambito delle risorse del proprio bilancio, per un valore di altri 4,5 milioni di euro nel triennio 2025/2027.
Questi fondi, pari a 9 milioni di euro in 3 anni, saranno destinati alle attività previste e gli enti collaboreranno nella gestione e il coordinamento delle azioni in collaborazione con gli enti e i soggetti del territorio garantendo la partecipazione della rete socio-sanitaria, in particolare Ausl di Bologna e Asp Città di Bologna, mentre la Chiesa di Bologna si impegna a collaborare al monitoraggio del progetto in sinergia con i propri servizi di ascolto territoriale.
Questo budget sarà suddiviso nel triennio su varie linee progettuali che riguardano:
interventi per i caregiver;
costruire una comunità dementia friendly;
potenziamento di telecontrollo, teleassistenza, telecompagnia;
servizi sociosanitari aperti;
promozione dell’invecchiamento in salute;
la creazione di un luogo e un team di riferimento in città sulle politiche per gli anziani.
A Villa Serena un punto di riferimento sulle politiche per le persone anziane
Sarà Villa Serena il punto di riferimento dove realizzare un luogo fisico in città per le famiglie, i cittadini, le associazioni e la comunità professionale sulle politiche per gli anziani. Lo spazio potrà essere allestito con mostre a tema, materiale informativo sulle opportunità esistenti, punti di informazione e orientamento per gli anziani sui temi della salute e dei servizi, uffici da dedicare all’organizzazione di eventi, gite o vacanze, locali e spazi aperti per lo svolgimento di attività di socializzazione, culturali e sportive.
Sarà sede di un team dedicato all’analisi del fenomeno dell’invecchiamento demografico e alla creazione di progettazioni innovative a partire dalla raccolta di dati affidabili e comparabili per monitorare i progressi delle azioni messe in campo e per la definizione delle politiche in questo ambito. Le nuove informazioni raccolte sui caregiver potranno offrire una maggior conoscenza delle conseguenze dell’assistenza informale sullo stress di chi si prende cura dei propri familiari, sulle diseguaglianze di genere ad esse connesse, sull’effettiva capacità di accesso ai servizi per le long term care, sulle diseguaglianze territoriali e servire alla produzione di conoscenze da mettere a disposizione della città per costruire il futuro welfare per gli anziani a Bologna.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo entra a far parte del Consorzio BI-REX di Bologna
23 Aprile 2025
Fondazione Carisbo annuncia la sua adesione al Consorzio BI-REX Big Data Innovation & Research Excellence, Competence Center nazionale e soggetto attuatore del Pnrr ad alta specializzazione sui Big Data, Industria 4.0 e Transizione 5.0.
La convenzione siglata, della durata di 3 anni e rinnovabile, darà avvio a forme di collaborazione sinergica, particolarmente focalizzate su iniziative per lo sviluppo economico del territorio, tramite la promozione di attività nell’ambito di Industria 4.0 di ricerca applicata, l’attivazione di progetti di innovazione e supporto all’imprenditorialità, nonché la messa a punto di percorsi di incubazione, accelerazione, orientamento e formazione.
Fondazione Carisbo e Consorzio BI-REX saranno così impegnate nella partecipazione congiunta a bandi europei, nazionali, regionali per la realizzazione di progetti di ricerca e formazione, attivando programmi di incubazione e accelerazione d’impresa, sostenendo la partecipazione delle rispettive startup a iniziative di networking e favorendone l’accesso, tramite tariffe agevolate, agli spazi di coworking nelle rispettive strutture.
Fondazione Carisbo è una fondazione di origine bancaria che persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo del territorio metropolitano di Bologna. Con il progetto BIGBO – Boost Innovation Garage, polo dedicato ai talenti, all’innovazione e alla trasformazione digitale, la Fondazione contribuisce nel diffondere una cultura imprenditoriale innovativa, generando un impatto tangibile e creando nuove opportunità di lavoro. BIGBO offre spazi di lavoro flessibili, multifunzionali e organizza tavole rotonde ed eventi incentrati su innovazione e tecnologia, programmi di accelerazione, attività di collegamento tra aziende consolidate e startup.
Il Competence Center BI-REX, con sede a Bologna, si configura come Public Private Partnership che raccoglie 64 player tra Università, Centri di Ricerca e Imprese di eccellenza, con l’obiettivo di supportare le aziende nei processi di innovazione, trasformazione digitale e sostenibilità, favorendo l’adozione delle tecnologie Industria 4.0 e 5.0 e il trasferimento tecnologico attraverso una vasta serie di servizi. Principale valore aggiunto di BI-REX è rappresentato dalla Linea Pilota, fabbrica digitale interconnessa completamente a disposizione delle imprese, in cui le tecnologie 4.0 and 5.0 sono integrate con quelle tradizionali.
Persone
Pubblicato il bando “Dritti al Punto” del Fondo per la Repubblica Digitale
22 Aprile 2025
Il contesto italiano
Lo sviluppo delle competenze digitali è uno degli obiettivi strategici dell’Unione europea, che mira a dotare almeno l’80% dei cittadini tra i 16 e i 74 anni di competenze digitali di base entro il 2030. A guidare questo processo è il quadro europeoDigComp 2.2, che individua cinque aree chiave – dalla sicurezza informatica, alla creazione di contenuti – ritenute essenziali per una piena partecipazione alla vita sociale e professionale. L’Italia, tuttavia, registra un significativo ritardo rispetto alla media UE: nel 2023 solo il 46% degli adulti possedeva competenze digitali almeno di base.
Il quadro è aggravato da divari generazionali e territoriali: tra i giovani (16-24 anni) la quota sale al 59%, mentre tra gli over 65 crolla al 19%, con le regioni del Sud ampiamente sotto la media UE (34%). Per colmare il ritardo, il PNRR ha attivato la misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, con l’obiettivo di formare 2 milioni di cittadini entro il 2026 attraverso 3000 Punti Digitale Facile. Sebbene la rete dei punti sia stata attivata, a marzo 2025, sono stati raggiunti circa 760 mila cittadini, pari al 38% dell’obiettivo, con risultati disomogenei tra le diverse regioni.
Bando Dritti al Punto
Il bando intende sostenere progetti di formazione all’interno dei Punti Digitale Facile, integrando le attività già pianificate e realizzate nell’ambito della misura M1C1 1.7.2 “Rete dei servizi di facilitazione digitale” del PNRR, al fine di potenziarne l’offerta formativa.
In particolare, si intende selezionare progetti formativi rivolti a tutti i cittadini, incentrati sui temi individuati dal quadro europeo DigComp 2.2, come l’alfabetizzazione su informazione e dati, ovvero la capacità di analizzare criticamente fonti e contenuti online e distinguere le informazioni affidabili dalle fake news; la sicurezza informatica, intesa come consapevolezza dei rischi digitali e capacità di proteggere dispositivi e dati personali; la creazione di contenuti digitali, anche con il supporto dell’Intelligenza Artificiale, promuovendo un uso consapevole e responsabile degli strumenti digitali e una riflessione sulle implicazioni etiche, sociali e legali dell’IA; infine, la comunicazione e collaborazione attraverso le tecnologie digitali, per incentivare l’uso attivo dei servizi digitali pubblici e privati (come l’uso di app quali Io e IT-Wallet, o servizi come Identità digitale, Domicilio digitale e Fascicolo sanitario elettronico), sviluppando strategie comunicative efficaci e inclusive nei diversi ambienti digitali.
Chi può partecipare
Le proposte possono essere presentate da Soggetti attuatori o Soggetti sub-attuatori della misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, che si occupino direttamente o indirettamente – per tramite di Soggetti realizzatori – della gestione di almeno un Punto Digitale Facile, o ancora da Soggetti realizzatori della misura, intesi come enti privati che abbiano sottoscritto un’apposita convenzione/contratto con un Soggetto attuatore/sub-attuatore per la co-gestione e co-progettazione delle attività presso uno o più Punti Digitale Facile.
Le proposte progettuali, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma Re@dy, entro le ore 11 del30 maggio 2025.
Composizione della lista congiunta di candidati al Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025/2026/2027 di Intesa Sanpaolo S.p.A.
28 Marzo 2025
Le Fondazioni aderenti al patto parasociale di consultazione e voto sottoscritto l’11 novembre 2024 in relazione all’Assemblea di Intesa Sanpaolo convocata per il 29 aprile 2025, anche sulla base degli orientamenti manifestati dal Consiglio di Amministrazione uscente della Banca per la composizione della lista dei candidati alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025−2027 e con l’intento di assicurare:
la composizione quantitativamente ottimale, avuto riguardo alla complessità organizzativa, di operatività e di governance della Banca e alle valutazioni espresse sulle dinamiche di funzionamento dell’Organo collegiale;
la continuità di azione ed il mantenimento del patrimonio informativo e di esperienze acquisito nel corso dei precedenti mandati;
un riscontro concreto alle esigenze di continuare a esprimere scelte di elevata qualità, diversità, complementarità e di integrare nuove competenze strategiche, professionalità e personalità, al fine di dare continuità alle capacità di approfondimento e di dibattito in tutte le complesse materie di competenza del Consiglio e del Comitato per il Controllo sulla Gestione, e permettere un’adeguata costituzione e funzionalità dei Comitati endo−consiliari;
hanno depositato in data 27 marzo 2025 la seguente lista di 17 candidati così articolata:
SEZIONE 1
GIAN MARIA GROS-PIETRO
PAOLA TAGLIAVINI
CARLO MESSINA
MARIANGELA ZAPPIA
FRANCO CERUTI
PAOLO MARIA VITTORIO GRANDI
LUCIANO NEBBIA
LIANA LOGIURATO
PIETRO PREVITALI
MARIA ALESSANDRA STEFANELLI
BRUNO MARIA PARIGI
DONATELLA BUSSO
SILVIA MERLO
PAOLO MESSA
SEZIONE 2
FABRIZIO MOSCA
MARIELLA TAGLIABUE
MAURA CAMPRA
Nel medesimo contesto, le Fondazioni hanno proposto (i) di determinare in 19 il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da nominare, (ii) di riconfermare il Prof. Gian Maria Gros−Pietro quale Presidente del Consiglio di Amministrazione e (iii) di nominare la Prof.a Paola Tagliavini quale Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione; nonché (iv) di indicare il Dott. Carlo Messina come profilo ideale per la posizione di Consigliere Delegato e CEO, nell’ambito della lista presentata, ferme restando le piene prerogative proprie del Consiglio di Amministrazione che sarà nominato, in ragione dei poteri definiti dallo Statuto sociale.
Alla luce dei risultati conseguiti nell’ultimo decennio dalla Banca, che hanno posto Intesa Sanpaolo in una posizione di vertice assoluto tra le banche europee, sia per l’affidabilità sia per il sostegno allo sviluppo del Paese, i Presidenti delle Fondazioni, nella loro connaturata rappresentanza di azionisti istituzionali di lungo termine, esprimono vivo apprezzamento per la visione e la gestione altamente efficace da parte del CEO e conseguentemente auspicano che il Dr. Carlo Messina possa garantire il suo ruolo di leadership nella Banca anche per i successivi mandati.
Infine, le Fondazioni hanno proposto, in linea con quanto evidenziato dal Consiglio uscente, la conferma degli emolumenti per i consiglieri che non siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione e l’incremento del compenso fisso specifico per i consiglieri che siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione nonché del compenso additivo del Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione.
Sviluppo del territorio
Aperto il bando Fairplay (terza sessione erogativa 2025)
28 Marzo 2025
Per l’area Sviluppo del territorio (settore Educazione, istruzione e formazione) e la missione “Formazione del capitale umano”, con specifico riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile SDG n° 4 “Istruzione di qualità” e SDG n° 9 “Imprese, innovazione e infrastrutture”, il bando Fairplay accessibile fino al 5 maggio rende disponibili risorse per 150.000 euro allo scopo di:
promuovere l’idea di sport inclusivo, aperto a tutti, capace di incidere positivamente sulla coesione sociale della comunità territoriale;
incentivare la rigenerazione di spazi in un’ottica di condivisione e cura del bene comune;
favorire la diffusione di valori educativi e corretti stili di vita.
Acri lancia il Premio GenP – Giovani che partecipano
13 Giugno 2025
Aperte fino al 14 settembre le candidature al premio per le organizzazioni del Terzo settore che incentivano la partecipazione giovanile
Non è vero che i giovani non partecipano e non si impegnano a migliorare il Paese. Lo fanno, ma non sempre all’interno delle organizzazioni tradizionali del Terzo settore. Sempre più spesso scelgono forme di impegno fluide, informali, legate a cause specifiche – come l’ambiente, i diritti civili e la giustizia sociale – e lontane da strutture composte e guidate prevalentemente da persone di generazioni passate. In questo scenario, molte realtà del Terzo settore stanno cercando nuove strade per coinvolgere le nuove generazioni anche all’interno dei propri processi decisionali.
In questo scenario nasce “GenP – Giovani che partecipano”, un premio promosso da Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria, dedicato alle organizzazioni del Terzo settore composte da giovani che valorizzino il protagonismo giovanile. Il premio si rivolge a realtà i cui organi di amministrazione siano composti o coinvolgano giovani under 35, incentivando la loro partecipazione attiva nella progettazione e realizzazione dei progetti. Il premio intende infatti portare alla luce e dare visibilità a esperienze significative di partecipazione giovanile.
Le organizzazioni vincitrici riceveranno un contributo di 10mila euro ciascuna e saranno premiate nel corso di un evento nazionale che si terrà nel mese di dicembre 2025.
Le candidature sono aperte fino al 14 settembre 2025 sul sito ufficiale www.genp.it, dove sono disponibili il regolamento completo e il modulo di partecipazione.
A novembre verrà annunciata la shortlist delle 10 organizzazioni finaliste e, tra queste, una giuria composta da esperti del settore e rappresentanti di Acri selezionerà le 3 organizzazioni vincitrici.
I componenti della giuria:
Ferruccio de Bortoli, giornalista
Lucrezia Ferrara, Young Advisory Board Fondazione Compagnia di San Paolo
Luca Gori, presidente Commissione Innovazione sociale di Acri
Clara Morelli, autrice Will Media
Vanessa Pallucchi, portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore
Tommaso Salaroli, cofondatore e CEO di Scomodo
Michele Sciscioli, capo Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale
Media partner dell’iniziativa sono Vita e Will, mentre Percorsi di Secondo Welfare realizzerà e presenterà, in occasione dell’evento di premiazione, un’indagine sul tasso di under 35 nei Cda delle organizzazioni del Terzo settore.
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa
10 Giugno 2025
Assegnate 6 borse di studio per programmi di vita e di studio all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione Carisbo
Sono stati premiati, presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, i 6 studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura. I 6 studenti potranno vivere e studiare per un trimestre fino ad un anno scolastico all’estero, accolti in una famiglia e una scuola del luogo e assistiti dai volontari locali.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Fondazione Intercultura e Fondazione Carisbo che risale al 2020-2021 e, grazie ad essa, 62 studentesse e studenti delle scuole secondarie di II grado – a cui si aggiungono i 6 studenti premiati quest’anno – hanno finora potuto vivere un’esperienza autentica delle diversità e acquisire nuove competenze utili per la loro vita personale e professionale.
Alla cerimonia di premiazione è intervenuta Maila Quaglia, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Carisbo, insieme a Vincenzo Morlini, past Consigliere di Amministrazione di Intercultura, poi Direttore Esecutivo di Intercultura e poi Presidente internazionale di AFS, alle famiglie dei giovani ambasciatori nel mondo e ai volontari di Intercultura, che proprio in questi mesi si stanno occupando della formazione degli studenti in partenza per prepararli alla loro esperienza.
I vincitori sono:
Sara, iscritta al Liceo E. Fermi di Bologna e in partenza per un programma scolastico semestrale in Brasile;
Steven, iscritto al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Thailandia;
Geremia, iscritto all’IIS G. Bruno di Medicina e in partenza per un programma annuale in Lettonia;
Francesca, iscritta all’IIS Montessori-Da Vinci di Porretta Terme e in partenza per un programma annuale in Perù;
Sabrina, iscritta al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma annuale in Honduras;
Matteo, iscritto al Liceo L. Bassi di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Messico.
Emozionati e felici per il traguardo raggiunto, alcuni ragazzi hanno così commentato la vincita della borsa di studio.
Geremia: «Quando ho scoperto di aver vinto, ho sentito come un ritorno brusco al presente. Quella che fino a poco prima sembrava solo un’idea improbabile era diventata concreta. È stato uno shock di consapevolezza. Ero felice, ma allo stesso tempo ero offuscato da tante altre emozioni, compresa la paura iniziale. Marco Aurelioperò, affermava che “ciò che ostacola l’azione, la promuove”, come se fosse proprio l’attrito, a dare lo slancio. Così il timore, invece di essere un intralcio, è ciò che valorizza la scelta.»
Sabrina: «Ho deciso di accettare questa sfida perché volevo mettermi in gioco davvero. Sentivo il bisogno di uscire dalla mia routine e conoscere un altro modo di vivere. L’Honduras, con la sua cultura e la sua lingua completamente nuove per me, mi è sembrato il luogo perfetto per farlo. So che sarà difficile, ma credo che le sfide più grandi siano anche le più formative.» Con loro erano presenti anche due ex vincitrici del concorso Intercultura e della borsa di studio FormazionEuropa, Sara Bonora, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Brasile a.s. 2023-24 e Matilde Mazzanti, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Cile a.s. 2023-24.
Ricerca Ipsos: l’esperienza con Intercultura decisiva per la propria vita per il 68% degli ex partecipanti
Partire con Intercultura non è solo un soggiorno all’estero, ma un’esperienza che lascia il segno per tutta la vita. Un’indagine Ipsos su 958 ex studenti, oggi tra i 20 e i 64 anni, lo conferma. Il 68% riconosce un impatto decisivo sulla propria identità e attribuisce ai volontari un ruolo chiave nel proprio percorso di crescita personale. Vivere e studiare all’estero con Intercultura permette di sviluppare competenze trasversali, fondamentali sia nella vita personale che in quella professionale.
Il 58% ha scelto destinazioni non convenzionali tra cui l’Asia, l’America Latina e l’Africa sviluppando un atteggiamento di apertura alla diversità culturale e competenze linguistiche: tutti parlano almeno un’altra lingua oltre all’inglese. Le soft skills ne escono rafforzate: il 97% migliora le relazioni, l’89% diventa più autonomo e il 74% si sente pronto alle sfide del mondo di oggi.
Sul piano personale, chi ha vissuto l’esperienza Intercultura denota una grande attenzione e accettazione delle diversità e una coscienza sociale evoluta e sensibile a tematiche di equità. E infine, il 65% si dichiara felice della propria vita, un aspetto che deriva dalla maggiore consapevolezza delle proprie risorse e da una marcata adattabilità di fronte ai cambiamenti. Intercultura non è solo un viaggio, ma un investimento nel futuro di sé stessi e del mondo intero.
Persone
Al via il canale di cofinanziamento del Fondo per la Repubblica Digitale
26 Maggio 2025
L’iniziativa
Annunciata dall’Impresa socialeFondo per la Repubblica Digitalel’attivazione di un canale di cofinanziamento da 5 milioni di euro, destinato a sostenere progetti ed iniziative congiunte orientate allo sviluppo delle competenze digitali e all’inclusione sociale, economica e lavorativa dei cittadini.
L’iniziativa, parte del Piano Strategico 2025–2026 approvato dal Comitato di Indirizzo Strategico del Fondo per la Repubblica Digitale, rappresenta uno strumento innovativo per attivare collaborazioni strategiche tra enti pubblici, privati e del Terzo Settore, con l’obiettivo di amplificare l’impatto delle azioni formative sul territorio.
Il canale di cofinanziamento, che mira ad attrarre risorse supplementari coerenti con le finalità del Fondo per la Repubblica Digitale, vuole inoltre favorire un confronto positivo con le esperienze di altri soggetti, portando avanti collaborazioni strategiche per arricchire reciprocamente la conoscenza, le pratiche e le esperienze sui temi relativi alla formazione e all’inclusione digitale. Questo approccio permette di amplificare l’impatto delle iniziative sostenute e di rafforzare la consapevolezza sul valore dell’investimento e della collaborazione per promuovere la formazione digitale e il reinserimento sociale delle categorie più fragili. Oltre a generare un effetto leva sulle risorse economiche messe in campo dal Fondo per la Repubblica Digitale e dagli interlocutori coinvolti, l’apertura del canale di cofinanziamento mira anche a sperimentare forme di innovazione, sia negli ambiti di intervento sia nelle modalità operative o metodologiche scelte.
Modalità di partecipazione
Il canale di cofinanziamento è aperto a soggetti pubblici e privati, con o senza scopo di lucro. Le iniziative e le progettualità promosse dovranno focalizzarsi su tematiche di interesse condiviso, attraverso tre modalità operative:
bandi pubblici elaborati e promossi congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori in funzione di enti erogatori;
progetti proposti direttamente da enti del Terzo Settore e sostenuti, almeno al 50%, da risorse interne e/o esterne provenienti da uno o più cofinanziatori;
iniziative elaborate e promosse congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori per la realizzazione di opportunità rivolte alla collettività in linea con la mission del Fondo per la Repubblica Digitale.
Il processo di selezione si articola in due momenti: una prima fase, in cui i soggetti interessati presentano la propria idea progettuale e una seconda fase, riservata esclusivamente alle idee ritenute idonee, in cui si procederà con la progettazione esecutiva. I criteri di selezione includono: coerenza con la missione del Fondo, originalità della proposta, assenza di contenuti già sottoposti o respinti, e assenza di interventi per l’acquisto e la costruzione di infrastrutture o esclusivamente finalizzate alla ricerca.
Le proposte potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili.
Risorse disponibili
Il Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale ha stanziato in totale 5 milioni di euro.
Fondazione, Comune e Chiesa di Bologna insieme per il progetto Bologna Serena per gli anziani
19 Maggio 2025
Investimento complessivo da 9 milioni di euro in tre anni per un progetto sulla qualità della vita delle persone over 65. Villa Serena come punto di riferimento per persone anziane
A Bologna la popolazione over 65, conta circa 96.000 persone, sono il 25% della popolazione. Saranno oltre 100 mila tra dieci anni e 109 mila tra venti. Di questi, quasi 55.000 hanno più di 75 anni e 36.000 superano gli 80 anni, mentre i centenari si avvicinano alle 250 unità. I livelli di autosufficienza non dipendono solo dall’età, ma diminuiscono con l’invecchiamento. Dall’indagine sulla qualità della vita realizzata dal Comune di Bologna sappiamo che oggi le persone che dichiarano di prendersi cura di un anziano sopra i 75 anni sono stimate in 17 mila. Il 33% degli over 65 a Bologna oggi abita da solo, percentuale che sale al 50% per gli over 80.
Da questi dati e da questa tendenza all’invecchiamento della popolazione e quindi dell’aspettativa di vita in città, parte il progettoBologna Serena per gli anziani.
Bologna Serena per gli anziani è il nuovo progetto con il quale Fondazione Carisbo, Comune e Chiesa di Bologna collaboreranno nei prossimi tre anni, a partire dal 2025, nel realizzare servizi di supporto, assistenza e inclusione sociale dedicati alla popolazione anziana e ai caregiver, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli over 65.
Bologna Serena per gli anziani ha gli obiettivi di:
innovare e rafforzare le risposte del sistema dei servizi mirati a rispondere ai bisogni della terza età;
sperimentare nuove risposte al cambiamento dei bisogni espressi dalla popolazione anziana alla luce delle mutazioni sociali e demografiche;
aggregare istituzioni, soggetti del terzo settore e comunità nel progettare e realizzare insieme un nuovo welfare per gli anziani.
Questi obiettivi saranno realizzati lungo tre assi strategici:
il domicilio come prospettiva prioritaria per il benessere dell’anziano;
la valorizzazione del ruolo del caregiver familiare e delle assistenti familiari;
la risposta a chi non entra nelle strutture residenziali sociosanitarie.
La convenzionetra gli enti sarà approvata nella prossima Giunta e prevede un investimento da parte della Fondazione Carisbo, che partecipa alla redazione delle linee guida e alle azioni, allo sviluppo, monitoraggio e valutazione del progetto, pari a 4,25 milioni di euro nell’arco di un triennio (di cui 1,25 milioni nel 2025, 1,5 milioni per il 2026 e 1,5 per il 2027).
Il Comune attuerà il progetto secondo le linee guida concordate, cofinanziandolo con ulteriori interventi nell’ambito delle risorse del proprio bilancio, per un valore di altri 4,5 milioni di euro nel triennio 2025/2027.
Questi fondi, pari a 9 milioni di euro in 3 anni, saranno destinati alle attività previste e gli enti collaboreranno nella gestione e il coordinamento delle azioni in collaborazione con gli enti e i soggetti del territorio garantendo la partecipazione della rete socio-sanitaria, in particolare Ausl di Bologna e Asp Città di Bologna, mentre la Chiesa di Bologna si impegna a collaborare al monitoraggio del progetto in sinergia con i propri servizi di ascolto territoriale.
Questo budget sarà suddiviso nel triennio su varie linee progettuali che riguardano:
interventi per i caregiver;
costruire una comunità dementia friendly;
potenziamento di telecontrollo, teleassistenza, telecompagnia;
servizi sociosanitari aperti;
promozione dell’invecchiamento in salute;
la creazione di un luogo e un team di riferimento in città sulle politiche per gli anziani.
A Villa Serena un punto di riferimento sulle politiche per le persone anziane
Sarà Villa Serena il punto di riferimento dove realizzare un luogo fisico in città per le famiglie, i cittadini, le associazioni e la comunità professionale sulle politiche per gli anziani. Lo spazio potrà essere allestito con mostre a tema, materiale informativo sulle opportunità esistenti, punti di informazione e orientamento per gli anziani sui temi della salute e dei servizi, uffici da dedicare all’organizzazione di eventi, gite o vacanze, locali e spazi aperti per lo svolgimento di attività di socializzazione, culturali e sportive.
Sarà sede di un team dedicato all’analisi del fenomeno dell’invecchiamento demografico e alla creazione di progettazioni innovative a partire dalla raccolta di dati affidabili e comparabili per monitorare i progressi delle azioni messe in campo e per la definizione delle politiche in questo ambito. Le nuove informazioni raccolte sui caregiver potranno offrire una maggior conoscenza delle conseguenze dell’assistenza informale sullo stress di chi si prende cura dei propri familiari, sulle diseguaglianze di genere ad esse connesse, sull’effettiva capacità di accesso ai servizi per le long term care, sulle diseguaglianze territoriali e servire alla produzione di conoscenze da mettere a disposizione della città per costruire il futuro welfare per gli anziani a Bologna.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo entra a far parte del Consorzio BI-REX di Bologna
23 Aprile 2025
Fondazione Carisbo annuncia la sua adesione al Consorzio BI-REX Big Data Innovation & Research Excellence, Competence Center nazionale e soggetto attuatore del Pnrr ad alta specializzazione sui Big Data, Industria 4.0 e Transizione 5.0.
La convenzione siglata, della durata di 3 anni e rinnovabile, darà avvio a forme di collaborazione sinergica, particolarmente focalizzate su iniziative per lo sviluppo economico del territorio, tramite la promozione di attività nell’ambito di Industria 4.0 di ricerca applicata, l’attivazione di progetti di innovazione e supporto all’imprenditorialità, nonché la messa a punto di percorsi di incubazione, accelerazione, orientamento e formazione.
Fondazione Carisbo e Consorzio BI-REX saranno così impegnate nella partecipazione congiunta a bandi europei, nazionali, regionali per la realizzazione di progetti di ricerca e formazione, attivando programmi di incubazione e accelerazione d’impresa, sostenendo la partecipazione delle rispettive startup a iniziative di networking e favorendone l’accesso, tramite tariffe agevolate, agli spazi di coworking nelle rispettive strutture.
Fondazione Carisbo è una fondazione di origine bancaria che persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo del territorio metropolitano di Bologna. Con il progetto BIGBO – Boost Innovation Garage, polo dedicato ai talenti, all’innovazione e alla trasformazione digitale, la Fondazione contribuisce nel diffondere una cultura imprenditoriale innovativa, generando un impatto tangibile e creando nuove opportunità di lavoro. BIGBO offre spazi di lavoro flessibili, multifunzionali e organizza tavole rotonde ed eventi incentrati su innovazione e tecnologia, programmi di accelerazione, attività di collegamento tra aziende consolidate e startup.
Il Competence Center BI-REX, con sede a Bologna, si configura come Public Private Partnership che raccoglie 64 player tra Università, Centri di Ricerca e Imprese di eccellenza, con l’obiettivo di supportare le aziende nei processi di innovazione, trasformazione digitale e sostenibilità, favorendo l’adozione delle tecnologie Industria 4.0 e 5.0 e il trasferimento tecnologico attraverso una vasta serie di servizi. Principale valore aggiunto di BI-REX è rappresentato dalla Linea Pilota, fabbrica digitale interconnessa completamente a disposizione delle imprese, in cui le tecnologie 4.0 and 5.0 sono integrate con quelle tradizionali.
Persone
Pubblicato il bando “Dritti al Punto” del Fondo per la Repubblica Digitale
22 Aprile 2025
Il contesto italiano
Lo sviluppo delle competenze digitali è uno degli obiettivi strategici dell’Unione europea, che mira a dotare almeno l’80% dei cittadini tra i 16 e i 74 anni di competenze digitali di base entro il 2030. A guidare questo processo è il quadro europeoDigComp 2.2, che individua cinque aree chiave – dalla sicurezza informatica, alla creazione di contenuti – ritenute essenziali per una piena partecipazione alla vita sociale e professionale. L’Italia, tuttavia, registra un significativo ritardo rispetto alla media UE: nel 2023 solo il 46% degli adulti possedeva competenze digitali almeno di base.
Il quadro è aggravato da divari generazionali e territoriali: tra i giovani (16-24 anni) la quota sale al 59%, mentre tra gli over 65 crolla al 19%, con le regioni del Sud ampiamente sotto la media UE (34%). Per colmare il ritardo, il PNRR ha attivato la misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, con l’obiettivo di formare 2 milioni di cittadini entro il 2026 attraverso 3000 Punti Digitale Facile. Sebbene la rete dei punti sia stata attivata, a marzo 2025, sono stati raggiunti circa 760 mila cittadini, pari al 38% dell’obiettivo, con risultati disomogenei tra le diverse regioni.
Bando Dritti al Punto
Il bando intende sostenere progetti di formazione all’interno dei Punti Digitale Facile, integrando le attività già pianificate e realizzate nell’ambito della misura M1C1 1.7.2 “Rete dei servizi di facilitazione digitale” del PNRR, al fine di potenziarne l’offerta formativa.
In particolare, si intende selezionare progetti formativi rivolti a tutti i cittadini, incentrati sui temi individuati dal quadro europeo DigComp 2.2, come l’alfabetizzazione su informazione e dati, ovvero la capacità di analizzare criticamente fonti e contenuti online e distinguere le informazioni affidabili dalle fake news; la sicurezza informatica, intesa come consapevolezza dei rischi digitali e capacità di proteggere dispositivi e dati personali; la creazione di contenuti digitali, anche con il supporto dell’Intelligenza Artificiale, promuovendo un uso consapevole e responsabile degli strumenti digitali e una riflessione sulle implicazioni etiche, sociali e legali dell’IA; infine, la comunicazione e collaborazione attraverso le tecnologie digitali, per incentivare l’uso attivo dei servizi digitali pubblici e privati (come l’uso di app quali Io e IT-Wallet, o servizi come Identità digitale, Domicilio digitale e Fascicolo sanitario elettronico), sviluppando strategie comunicative efficaci e inclusive nei diversi ambienti digitali.
Chi può partecipare
Le proposte possono essere presentate da Soggetti attuatori o Soggetti sub-attuatori della misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, che si occupino direttamente o indirettamente – per tramite di Soggetti realizzatori – della gestione di almeno un Punto Digitale Facile, o ancora da Soggetti realizzatori della misura, intesi come enti privati che abbiano sottoscritto un’apposita convenzione/contratto con un Soggetto attuatore/sub-attuatore per la co-gestione e co-progettazione delle attività presso uno o più Punti Digitale Facile.
Le proposte progettuali, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma Re@dy, entro le ore 11 del30 maggio 2025.
Composizione della lista congiunta di candidati al Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025/2026/2027 di Intesa Sanpaolo S.p.A.
28 Marzo 2025
Le Fondazioni aderenti al patto parasociale di consultazione e voto sottoscritto l’11 novembre 2024 in relazione all’Assemblea di Intesa Sanpaolo convocata per il 29 aprile 2025, anche sulla base degli orientamenti manifestati dal Consiglio di Amministrazione uscente della Banca per la composizione della lista dei candidati alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025−2027 e con l’intento di assicurare:
la composizione quantitativamente ottimale, avuto riguardo alla complessità organizzativa, di operatività e di governance della Banca e alle valutazioni espresse sulle dinamiche di funzionamento dell’Organo collegiale;
la continuità di azione ed il mantenimento del patrimonio informativo e di esperienze acquisito nel corso dei precedenti mandati;
un riscontro concreto alle esigenze di continuare a esprimere scelte di elevata qualità, diversità, complementarità e di integrare nuove competenze strategiche, professionalità e personalità, al fine di dare continuità alle capacità di approfondimento e di dibattito in tutte le complesse materie di competenza del Consiglio e del Comitato per il Controllo sulla Gestione, e permettere un’adeguata costituzione e funzionalità dei Comitati endo−consiliari;
hanno depositato in data 27 marzo 2025 la seguente lista di 17 candidati così articolata:
SEZIONE 1
GIAN MARIA GROS-PIETRO
PAOLA TAGLIAVINI
CARLO MESSINA
MARIANGELA ZAPPIA
FRANCO CERUTI
PAOLO MARIA VITTORIO GRANDI
LUCIANO NEBBIA
LIANA LOGIURATO
PIETRO PREVITALI
MARIA ALESSANDRA STEFANELLI
BRUNO MARIA PARIGI
DONATELLA BUSSO
SILVIA MERLO
PAOLO MESSA
SEZIONE 2
FABRIZIO MOSCA
MARIELLA TAGLIABUE
MAURA CAMPRA
Nel medesimo contesto, le Fondazioni hanno proposto (i) di determinare in 19 il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da nominare, (ii) di riconfermare il Prof. Gian Maria Gros−Pietro quale Presidente del Consiglio di Amministrazione e (iii) di nominare la Prof.a Paola Tagliavini quale Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione; nonché (iv) di indicare il Dott. Carlo Messina come profilo ideale per la posizione di Consigliere Delegato e CEO, nell’ambito della lista presentata, ferme restando le piene prerogative proprie del Consiglio di Amministrazione che sarà nominato, in ragione dei poteri definiti dallo Statuto sociale.
Alla luce dei risultati conseguiti nell’ultimo decennio dalla Banca, che hanno posto Intesa Sanpaolo in una posizione di vertice assoluto tra le banche europee, sia per l’affidabilità sia per il sostegno allo sviluppo del Paese, i Presidenti delle Fondazioni, nella loro connaturata rappresentanza di azionisti istituzionali di lungo termine, esprimono vivo apprezzamento per la visione e la gestione altamente efficace da parte del CEO e conseguentemente auspicano che il Dr. Carlo Messina possa garantire il suo ruolo di leadership nella Banca anche per i successivi mandati.
Infine, le Fondazioni hanno proposto, in linea con quanto evidenziato dal Consiglio uscente, la conferma degli emolumenti per i consiglieri che non siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione e l’incremento del compenso fisso specifico per i consiglieri che siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione nonché del compenso additivo del Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione.
Sviluppo del territorio
Aperto il bando Fairplay (terza sessione erogativa 2025)
28 Marzo 2025
Per l’area Sviluppo del territorio (settore Educazione, istruzione e formazione) e la missione “Formazione del capitale umano”, con specifico riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile SDG n° 4 “Istruzione di qualità” e SDG n° 9 “Imprese, innovazione e infrastrutture”, il bando Fairplay accessibile fino al 5 maggio rende disponibili risorse per 150.000 euro allo scopo di:
promuovere l’idea di sport inclusivo, aperto a tutti, capace di incidere positivamente sulla coesione sociale della comunità territoriale;
incentivare la rigenerazione di spazi in un’ottica di condivisione e cura del bene comune;
favorire la diffusione di valori educativi e corretti stili di vita.
Acri lancia il Premio GenP – Giovani che partecipano
13 Giugno 2025
Aperte fino al 14 settembre le candidature al premio per le organizzazioni del Terzo settore che incentivano la partecipazione giovanile
Non è vero che i giovani non partecipano e non si impegnano a migliorare il Paese. Lo fanno, ma non sempre all’interno delle organizzazioni tradizionali del Terzo settore. Sempre più spesso scelgono forme di impegno fluide, informali, legate a cause specifiche – come l’ambiente, i diritti civili e la giustizia sociale – e lontane da strutture composte e guidate prevalentemente da persone di generazioni passate. In questo scenario, molte realtà del Terzo settore stanno cercando nuove strade per coinvolgere le nuove generazioni anche all’interno dei propri processi decisionali.
In questo scenario nasce “GenP – Giovani che partecipano”, un premio promosso da Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria, dedicato alle organizzazioni del Terzo settore composte da giovani che valorizzino il protagonismo giovanile. Il premio si rivolge a realtà i cui organi di amministrazione siano composti o coinvolgano giovani under 35, incentivando la loro partecipazione attiva nella progettazione e realizzazione dei progetti. Il premio intende infatti portare alla luce e dare visibilità a esperienze significative di partecipazione giovanile.
Le organizzazioni vincitrici riceveranno un contributo di 10mila euro ciascuna e saranno premiate nel corso di un evento nazionale che si terrà nel mese di dicembre 2025.
Le candidature sono aperte fino al 14 settembre 2025 sul sito ufficiale www.genp.it, dove sono disponibili il regolamento completo e il modulo di partecipazione.
A novembre verrà annunciata la shortlist delle 10 organizzazioni finaliste e, tra queste, una giuria composta da esperti del settore e rappresentanti di Acri selezionerà le 3 organizzazioni vincitrici.
I componenti della giuria:
Ferruccio de Bortoli, giornalista
Lucrezia Ferrara, Young Advisory Board Fondazione Compagnia di San Paolo
Luca Gori, presidente Commissione Innovazione sociale di Acri
Clara Morelli, autrice Will Media
Vanessa Pallucchi, portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore
Tommaso Salaroli, cofondatore e CEO di Scomodo
Michele Sciscioli, capo Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale
Media partner dell’iniziativa sono Vita e Will, mentre Percorsi di Secondo Welfare realizzerà e presenterà, in occasione dell’evento di premiazione, un’indagine sul tasso di under 35 nei Cda delle organizzazioni del Terzo settore.
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa
10 Giugno 2025
Assegnate 6 borse di studio per programmi di vita e di studio all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione Carisbo
Sono stati premiati, presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, i 6 studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura. I 6 studenti potranno vivere e studiare per un trimestre fino ad un anno scolastico all’estero, accolti in una famiglia e una scuola del luogo e assistiti dai volontari locali.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Fondazione Intercultura e Fondazione Carisbo che risale al 2020-2021 e, grazie ad essa, 62 studentesse e studenti delle scuole secondarie di II grado – a cui si aggiungono i 6 studenti premiati quest’anno – hanno finora potuto vivere un’esperienza autentica delle diversità e acquisire nuove competenze utili per la loro vita personale e professionale.
Alla cerimonia di premiazione è intervenuta Maila Quaglia, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Carisbo, insieme a Vincenzo Morlini, past Consigliere di Amministrazione di Intercultura, poi Direttore Esecutivo di Intercultura e poi Presidente internazionale di AFS, alle famiglie dei giovani ambasciatori nel mondo e ai volontari di Intercultura, che proprio in questi mesi si stanno occupando della formazione degli studenti in partenza per prepararli alla loro esperienza.
I vincitori sono:
Sara, iscritta al Liceo E. Fermi di Bologna e in partenza per un programma scolastico semestrale in Brasile;
Steven, iscritto al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Thailandia;
Geremia, iscritto all’IIS G. Bruno di Medicina e in partenza per un programma annuale in Lettonia;
Francesca, iscritta all’IIS Montessori-Da Vinci di Porretta Terme e in partenza per un programma annuale in Perù;
Sabrina, iscritta al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma annuale in Honduras;
Matteo, iscritto al Liceo L. Bassi di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Messico.
Emozionati e felici per il traguardo raggiunto, alcuni ragazzi hanno così commentato la vincita della borsa di studio.
Geremia: «Quando ho scoperto di aver vinto, ho sentito come un ritorno brusco al presente. Quella che fino a poco prima sembrava solo un’idea improbabile era diventata concreta. È stato uno shock di consapevolezza. Ero felice, ma allo stesso tempo ero offuscato da tante altre emozioni, compresa la paura iniziale. Marco Aurelioperò, affermava che “ciò che ostacola l’azione, la promuove”, come se fosse proprio l’attrito, a dare lo slancio. Così il timore, invece di essere un intralcio, è ciò che valorizza la scelta.»
Sabrina: «Ho deciso di accettare questa sfida perché volevo mettermi in gioco davvero. Sentivo il bisogno di uscire dalla mia routine e conoscere un altro modo di vivere. L’Honduras, con la sua cultura e la sua lingua completamente nuove per me, mi è sembrato il luogo perfetto per farlo. So che sarà difficile, ma credo che le sfide più grandi siano anche le più formative.» Con loro erano presenti anche due ex vincitrici del concorso Intercultura e della borsa di studio FormazionEuropa, Sara Bonora, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Brasile a.s. 2023-24 e Matilde Mazzanti, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Cile a.s. 2023-24.
Ricerca Ipsos: l’esperienza con Intercultura decisiva per la propria vita per il 68% degli ex partecipanti
Partire con Intercultura non è solo un soggiorno all’estero, ma un’esperienza che lascia il segno per tutta la vita. Un’indagine Ipsos su 958 ex studenti, oggi tra i 20 e i 64 anni, lo conferma. Il 68% riconosce un impatto decisivo sulla propria identità e attribuisce ai volontari un ruolo chiave nel proprio percorso di crescita personale. Vivere e studiare all’estero con Intercultura permette di sviluppare competenze trasversali, fondamentali sia nella vita personale che in quella professionale.
Il 58% ha scelto destinazioni non convenzionali tra cui l’Asia, l’America Latina e l’Africa sviluppando un atteggiamento di apertura alla diversità culturale e competenze linguistiche: tutti parlano almeno un’altra lingua oltre all’inglese. Le soft skills ne escono rafforzate: il 97% migliora le relazioni, l’89% diventa più autonomo e il 74% si sente pronto alle sfide del mondo di oggi.
Sul piano personale, chi ha vissuto l’esperienza Intercultura denota una grande attenzione e accettazione delle diversità e una coscienza sociale evoluta e sensibile a tematiche di equità. E infine, il 65% si dichiara felice della propria vita, un aspetto che deriva dalla maggiore consapevolezza delle proprie risorse e da una marcata adattabilità di fronte ai cambiamenti. Intercultura non è solo un viaggio, ma un investimento nel futuro di sé stessi e del mondo intero.
Persone
Al via il canale di cofinanziamento del Fondo per la Repubblica Digitale
26 Maggio 2025
L’iniziativa
Annunciata dall’Impresa socialeFondo per la Repubblica Digitalel’attivazione di un canale di cofinanziamento da 5 milioni di euro, destinato a sostenere progetti ed iniziative congiunte orientate allo sviluppo delle competenze digitali e all’inclusione sociale, economica e lavorativa dei cittadini.
L’iniziativa, parte del Piano Strategico 2025–2026 approvato dal Comitato di Indirizzo Strategico del Fondo per la Repubblica Digitale, rappresenta uno strumento innovativo per attivare collaborazioni strategiche tra enti pubblici, privati e del Terzo Settore, con l’obiettivo di amplificare l’impatto delle azioni formative sul territorio.
Il canale di cofinanziamento, che mira ad attrarre risorse supplementari coerenti con le finalità del Fondo per la Repubblica Digitale, vuole inoltre favorire un confronto positivo con le esperienze di altri soggetti, portando avanti collaborazioni strategiche per arricchire reciprocamente la conoscenza, le pratiche e le esperienze sui temi relativi alla formazione e all’inclusione digitale. Questo approccio permette di amplificare l’impatto delle iniziative sostenute e di rafforzare la consapevolezza sul valore dell’investimento e della collaborazione per promuovere la formazione digitale e il reinserimento sociale delle categorie più fragili. Oltre a generare un effetto leva sulle risorse economiche messe in campo dal Fondo per la Repubblica Digitale e dagli interlocutori coinvolti, l’apertura del canale di cofinanziamento mira anche a sperimentare forme di innovazione, sia negli ambiti di intervento sia nelle modalità operative o metodologiche scelte.
Modalità di partecipazione
Il canale di cofinanziamento è aperto a soggetti pubblici e privati, con o senza scopo di lucro. Le iniziative e le progettualità promosse dovranno focalizzarsi su tematiche di interesse condiviso, attraverso tre modalità operative:
bandi pubblici elaborati e promossi congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori in funzione di enti erogatori;
progetti proposti direttamente da enti del Terzo Settore e sostenuti, almeno al 50%, da risorse interne e/o esterne provenienti da uno o più cofinanziatori;
iniziative elaborate e promosse congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori per la realizzazione di opportunità rivolte alla collettività in linea con la mission del Fondo per la Repubblica Digitale.
Il processo di selezione si articola in due momenti: una prima fase, in cui i soggetti interessati presentano la propria idea progettuale e una seconda fase, riservata esclusivamente alle idee ritenute idonee, in cui si procederà con la progettazione esecutiva. I criteri di selezione includono: coerenza con la missione del Fondo, originalità della proposta, assenza di contenuti già sottoposti o respinti, e assenza di interventi per l’acquisto e la costruzione di infrastrutture o esclusivamente finalizzate alla ricerca.
Le proposte potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili.
Risorse disponibili
Il Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale ha stanziato in totale 5 milioni di euro.
Fondazione, Comune e Chiesa di Bologna insieme per il progetto Bologna Serena per gli anziani
19 Maggio 2025
Investimento complessivo da 9 milioni di euro in tre anni per un progetto sulla qualità della vita delle persone over 65. Villa Serena come punto di riferimento per persone anziane
A Bologna la popolazione over 65, conta circa 96.000 persone, sono il 25% della popolazione. Saranno oltre 100 mila tra dieci anni e 109 mila tra venti. Di questi, quasi 55.000 hanno più di 75 anni e 36.000 superano gli 80 anni, mentre i centenari si avvicinano alle 250 unità. I livelli di autosufficienza non dipendono solo dall’età, ma diminuiscono con l’invecchiamento. Dall’indagine sulla qualità della vita realizzata dal Comune di Bologna sappiamo che oggi le persone che dichiarano di prendersi cura di un anziano sopra i 75 anni sono stimate in 17 mila. Il 33% degli over 65 a Bologna oggi abita da solo, percentuale che sale al 50% per gli over 80.
Da questi dati e da questa tendenza all’invecchiamento della popolazione e quindi dell’aspettativa di vita in città, parte il progettoBologna Serena per gli anziani.
Bologna Serena per gli anziani è il nuovo progetto con il quale Fondazione Carisbo, Comune e Chiesa di Bologna collaboreranno nei prossimi tre anni, a partire dal 2025, nel realizzare servizi di supporto, assistenza e inclusione sociale dedicati alla popolazione anziana e ai caregiver, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli over 65.
Bologna Serena per gli anziani ha gli obiettivi di:
innovare e rafforzare le risposte del sistema dei servizi mirati a rispondere ai bisogni della terza età;
sperimentare nuove risposte al cambiamento dei bisogni espressi dalla popolazione anziana alla luce delle mutazioni sociali e demografiche;
aggregare istituzioni, soggetti del terzo settore e comunità nel progettare e realizzare insieme un nuovo welfare per gli anziani.
Questi obiettivi saranno realizzati lungo tre assi strategici:
il domicilio come prospettiva prioritaria per il benessere dell’anziano;
la valorizzazione del ruolo del caregiver familiare e delle assistenti familiari;
la risposta a chi non entra nelle strutture residenziali sociosanitarie.
La convenzionetra gli enti sarà approvata nella prossima Giunta e prevede un investimento da parte della Fondazione Carisbo, che partecipa alla redazione delle linee guida e alle azioni, allo sviluppo, monitoraggio e valutazione del progetto, pari a 4,25 milioni di euro nell’arco di un triennio (di cui 1,25 milioni nel 2025, 1,5 milioni per il 2026 e 1,5 per il 2027).
Il Comune attuerà il progetto secondo le linee guida concordate, cofinanziandolo con ulteriori interventi nell’ambito delle risorse del proprio bilancio, per un valore di altri 4,5 milioni di euro nel triennio 2025/2027.
Questi fondi, pari a 9 milioni di euro in 3 anni, saranno destinati alle attività previste e gli enti collaboreranno nella gestione e il coordinamento delle azioni in collaborazione con gli enti e i soggetti del territorio garantendo la partecipazione della rete socio-sanitaria, in particolare Ausl di Bologna e Asp Città di Bologna, mentre la Chiesa di Bologna si impegna a collaborare al monitoraggio del progetto in sinergia con i propri servizi di ascolto territoriale.
Questo budget sarà suddiviso nel triennio su varie linee progettuali che riguardano:
interventi per i caregiver;
costruire una comunità dementia friendly;
potenziamento di telecontrollo, teleassistenza, telecompagnia;
servizi sociosanitari aperti;
promozione dell’invecchiamento in salute;
la creazione di un luogo e un team di riferimento in città sulle politiche per gli anziani.
A Villa Serena un punto di riferimento sulle politiche per le persone anziane
Sarà Villa Serena il punto di riferimento dove realizzare un luogo fisico in città per le famiglie, i cittadini, le associazioni e la comunità professionale sulle politiche per gli anziani. Lo spazio potrà essere allestito con mostre a tema, materiale informativo sulle opportunità esistenti, punti di informazione e orientamento per gli anziani sui temi della salute e dei servizi, uffici da dedicare all’organizzazione di eventi, gite o vacanze, locali e spazi aperti per lo svolgimento di attività di socializzazione, culturali e sportive.
Sarà sede di un team dedicato all’analisi del fenomeno dell’invecchiamento demografico e alla creazione di progettazioni innovative a partire dalla raccolta di dati affidabili e comparabili per monitorare i progressi delle azioni messe in campo e per la definizione delle politiche in questo ambito. Le nuove informazioni raccolte sui caregiver potranno offrire una maggior conoscenza delle conseguenze dell’assistenza informale sullo stress di chi si prende cura dei propri familiari, sulle diseguaglianze di genere ad esse connesse, sull’effettiva capacità di accesso ai servizi per le long term care, sulle diseguaglianze territoriali e servire alla produzione di conoscenze da mettere a disposizione della città per costruire il futuro welfare per gli anziani a Bologna.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo entra a far parte del Consorzio BI-REX di Bologna
23 Aprile 2025
Fondazione Carisbo annuncia la sua adesione al Consorzio BI-REX Big Data Innovation & Research Excellence, Competence Center nazionale e soggetto attuatore del Pnrr ad alta specializzazione sui Big Data, Industria 4.0 e Transizione 5.0.
La convenzione siglata, della durata di 3 anni e rinnovabile, darà avvio a forme di collaborazione sinergica, particolarmente focalizzate su iniziative per lo sviluppo economico del territorio, tramite la promozione di attività nell’ambito di Industria 4.0 di ricerca applicata, l’attivazione di progetti di innovazione e supporto all’imprenditorialità, nonché la messa a punto di percorsi di incubazione, accelerazione, orientamento e formazione.
Fondazione Carisbo e Consorzio BI-REX saranno così impegnate nella partecipazione congiunta a bandi europei, nazionali, regionali per la realizzazione di progetti di ricerca e formazione, attivando programmi di incubazione e accelerazione d’impresa, sostenendo la partecipazione delle rispettive startup a iniziative di networking e favorendone l’accesso, tramite tariffe agevolate, agli spazi di coworking nelle rispettive strutture.
Fondazione Carisbo è una fondazione di origine bancaria che persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo del territorio metropolitano di Bologna. Con il progetto BIGBO – Boost Innovation Garage, polo dedicato ai talenti, all’innovazione e alla trasformazione digitale, la Fondazione contribuisce nel diffondere una cultura imprenditoriale innovativa, generando un impatto tangibile e creando nuove opportunità di lavoro. BIGBO offre spazi di lavoro flessibili, multifunzionali e organizza tavole rotonde ed eventi incentrati su innovazione e tecnologia, programmi di accelerazione, attività di collegamento tra aziende consolidate e startup.
Il Competence Center BI-REX, con sede a Bologna, si configura come Public Private Partnership che raccoglie 64 player tra Università, Centri di Ricerca e Imprese di eccellenza, con l’obiettivo di supportare le aziende nei processi di innovazione, trasformazione digitale e sostenibilità, favorendo l’adozione delle tecnologie Industria 4.0 e 5.0 e il trasferimento tecnologico attraverso una vasta serie di servizi. Principale valore aggiunto di BI-REX è rappresentato dalla Linea Pilota, fabbrica digitale interconnessa completamente a disposizione delle imprese, in cui le tecnologie 4.0 and 5.0 sono integrate con quelle tradizionali.
Persone
Pubblicato il bando “Dritti al Punto” del Fondo per la Repubblica Digitale
22 Aprile 2025
Il contesto italiano
Lo sviluppo delle competenze digitali è uno degli obiettivi strategici dell’Unione europea, che mira a dotare almeno l’80% dei cittadini tra i 16 e i 74 anni di competenze digitali di base entro il 2030. A guidare questo processo è il quadro europeoDigComp 2.2, che individua cinque aree chiave – dalla sicurezza informatica, alla creazione di contenuti – ritenute essenziali per una piena partecipazione alla vita sociale e professionale. L’Italia, tuttavia, registra un significativo ritardo rispetto alla media UE: nel 2023 solo il 46% degli adulti possedeva competenze digitali almeno di base.
Il quadro è aggravato da divari generazionali e territoriali: tra i giovani (16-24 anni) la quota sale al 59%, mentre tra gli over 65 crolla al 19%, con le regioni del Sud ampiamente sotto la media UE (34%). Per colmare il ritardo, il PNRR ha attivato la misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, con l’obiettivo di formare 2 milioni di cittadini entro il 2026 attraverso 3000 Punti Digitale Facile. Sebbene la rete dei punti sia stata attivata, a marzo 2025, sono stati raggiunti circa 760 mila cittadini, pari al 38% dell’obiettivo, con risultati disomogenei tra le diverse regioni.
Bando Dritti al Punto
Il bando intende sostenere progetti di formazione all’interno dei Punti Digitale Facile, integrando le attività già pianificate e realizzate nell’ambito della misura M1C1 1.7.2 “Rete dei servizi di facilitazione digitale” del PNRR, al fine di potenziarne l’offerta formativa.
In particolare, si intende selezionare progetti formativi rivolti a tutti i cittadini, incentrati sui temi individuati dal quadro europeo DigComp 2.2, come l’alfabetizzazione su informazione e dati, ovvero la capacità di analizzare criticamente fonti e contenuti online e distinguere le informazioni affidabili dalle fake news; la sicurezza informatica, intesa come consapevolezza dei rischi digitali e capacità di proteggere dispositivi e dati personali; la creazione di contenuti digitali, anche con il supporto dell’Intelligenza Artificiale, promuovendo un uso consapevole e responsabile degli strumenti digitali e una riflessione sulle implicazioni etiche, sociali e legali dell’IA; infine, la comunicazione e collaborazione attraverso le tecnologie digitali, per incentivare l’uso attivo dei servizi digitali pubblici e privati (come l’uso di app quali Io e IT-Wallet, o servizi come Identità digitale, Domicilio digitale e Fascicolo sanitario elettronico), sviluppando strategie comunicative efficaci e inclusive nei diversi ambienti digitali.
Chi può partecipare
Le proposte possono essere presentate da Soggetti attuatori o Soggetti sub-attuatori della misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, che si occupino direttamente o indirettamente – per tramite di Soggetti realizzatori – della gestione di almeno un Punto Digitale Facile, o ancora da Soggetti realizzatori della misura, intesi come enti privati che abbiano sottoscritto un’apposita convenzione/contratto con un Soggetto attuatore/sub-attuatore per la co-gestione e co-progettazione delle attività presso uno o più Punti Digitale Facile.
Le proposte progettuali, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma Re@dy, entro le ore 11 del30 maggio 2025.
Composizione della lista congiunta di candidati al Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025/2026/2027 di Intesa Sanpaolo S.p.A.
28 Marzo 2025
Le Fondazioni aderenti al patto parasociale di consultazione e voto sottoscritto l’11 novembre 2024 in relazione all’Assemblea di Intesa Sanpaolo convocata per il 29 aprile 2025, anche sulla base degli orientamenti manifestati dal Consiglio di Amministrazione uscente della Banca per la composizione della lista dei candidati alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025−2027 e con l’intento di assicurare:
la composizione quantitativamente ottimale, avuto riguardo alla complessità organizzativa, di operatività e di governance della Banca e alle valutazioni espresse sulle dinamiche di funzionamento dell’Organo collegiale;
la continuità di azione ed il mantenimento del patrimonio informativo e di esperienze acquisito nel corso dei precedenti mandati;
un riscontro concreto alle esigenze di continuare a esprimere scelte di elevata qualità, diversità, complementarità e di integrare nuove competenze strategiche, professionalità e personalità, al fine di dare continuità alle capacità di approfondimento e di dibattito in tutte le complesse materie di competenza del Consiglio e del Comitato per il Controllo sulla Gestione, e permettere un’adeguata costituzione e funzionalità dei Comitati endo−consiliari;
hanno depositato in data 27 marzo 2025 la seguente lista di 17 candidati così articolata:
SEZIONE 1
GIAN MARIA GROS-PIETRO
PAOLA TAGLIAVINI
CARLO MESSINA
MARIANGELA ZAPPIA
FRANCO CERUTI
PAOLO MARIA VITTORIO GRANDI
LUCIANO NEBBIA
LIANA LOGIURATO
PIETRO PREVITALI
MARIA ALESSANDRA STEFANELLI
BRUNO MARIA PARIGI
DONATELLA BUSSO
SILVIA MERLO
PAOLO MESSA
SEZIONE 2
FABRIZIO MOSCA
MARIELLA TAGLIABUE
MAURA CAMPRA
Nel medesimo contesto, le Fondazioni hanno proposto (i) di determinare in 19 il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da nominare, (ii) di riconfermare il Prof. Gian Maria Gros−Pietro quale Presidente del Consiglio di Amministrazione e (iii) di nominare la Prof.a Paola Tagliavini quale Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione; nonché (iv) di indicare il Dott. Carlo Messina come profilo ideale per la posizione di Consigliere Delegato e CEO, nell’ambito della lista presentata, ferme restando le piene prerogative proprie del Consiglio di Amministrazione che sarà nominato, in ragione dei poteri definiti dallo Statuto sociale.
Alla luce dei risultati conseguiti nell’ultimo decennio dalla Banca, che hanno posto Intesa Sanpaolo in una posizione di vertice assoluto tra le banche europee, sia per l’affidabilità sia per il sostegno allo sviluppo del Paese, i Presidenti delle Fondazioni, nella loro connaturata rappresentanza di azionisti istituzionali di lungo termine, esprimono vivo apprezzamento per la visione e la gestione altamente efficace da parte del CEO e conseguentemente auspicano che il Dr. Carlo Messina possa garantire il suo ruolo di leadership nella Banca anche per i successivi mandati.
Infine, le Fondazioni hanno proposto, in linea con quanto evidenziato dal Consiglio uscente, la conferma degli emolumenti per i consiglieri che non siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione e l’incremento del compenso fisso specifico per i consiglieri che siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione nonché del compenso additivo del Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione.
Sviluppo del territorio
Aperto il bando Fairplay (terza sessione erogativa 2025)
28 Marzo 2025
Per l’area Sviluppo del territorio (settore Educazione, istruzione e formazione) e la missione “Formazione del capitale umano”, con specifico riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile SDG n° 4 “Istruzione di qualità” e SDG n° 9 “Imprese, innovazione e infrastrutture”, il bando Fairplay accessibile fino al 5 maggio rende disponibili risorse per 150.000 euro allo scopo di:
promuovere l’idea di sport inclusivo, aperto a tutti, capace di incidere positivamente sulla coesione sociale della comunità territoriale;
incentivare la rigenerazione di spazi in un’ottica di condivisione e cura del bene comune;
favorire la diffusione di valori educativi e corretti stili di vita.
Acri lancia il Premio GenP – Giovani che partecipano
13 Giugno 2025
Aperte fino al 14 settembre le candidature al premio per le organizzazioni del Terzo settore che incentivano la partecipazione giovanile
Non è vero che i giovani non partecipano e non si impegnano a migliorare il Paese. Lo fanno, ma non sempre all’interno delle organizzazioni tradizionali del Terzo settore. Sempre più spesso scelgono forme di impegno fluide, informali, legate a cause specifiche – come l’ambiente, i diritti civili e la giustizia sociale – e lontane da strutture composte e guidate prevalentemente da persone di generazioni passate. In questo scenario, molte realtà del Terzo settore stanno cercando nuove strade per coinvolgere le nuove generazioni anche all’interno dei propri processi decisionali.
In questo scenario nasce “GenP – Giovani che partecipano”, un premio promosso da Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria, dedicato alle organizzazioni del Terzo settore composte da giovani che valorizzino il protagonismo giovanile. Il premio si rivolge a realtà i cui organi di amministrazione siano composti o coinvolgano giovani under 35, incentivando la loro partecipazione attiva nella progettazione e realizzazione dei progetti. Il premio intende infatti portare alla luce e dare visibilità a esperienze significative di partecipazione giovanile.
Le organizzazioni vincitrici riceveranno un contributo di 10mila euro ciascuna e saranno premiate nel corso di un evento nazionale che si terrà nel mese di dicembre 2025.
Le candidature sono aperte fino al 14 settembre 2025 sul sito ufficiale www.genp.it, dove sono disponibili il regolamento completo e il modulo di partecipazione.
A novembre verrà annunciata la shortlist delle 10 organizzazioni finaliste e, tra queste, una giuria composta da esperti del settore e rappresentanti di Acri selezionerà le 3 organizzazioni vincitrici.
I componenti della giuria:
Ferruccio de Bortoli, giornalista
Lucrezia Ferrara, Young Advisory Board Fondazione Compagnia di San Paolo
Luca Gori, presidente Commissione Innovazione sociale di Acri
Clara Morelli, autrice Will Media
Vanessa Pallucchi, portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore
Tommaso Salaroli, cofondatore e CEO di Scomodo
Michele Sciscioli, capo Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale
Media partner dell’iniziativa sono Vita e Will, mentre Percorsi di Secondo Welfare realizzerà e presenterà, in occasione dell’evento di premiazione, un’indagine sul tasso di under 35 nei Cda delle organizzazioni del Terzo settore.
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa
10 Giugno 2025
Assegnate 6 borse di studio per programmi di vita e di studio all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione Carisbo
Sono stati premiati, presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, i 6 studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura. I 6 studenti potranno vivere e studiare per un trimestre fino ad un anno scolastico all’estero, accolti in una famiglia e una scuola del luogo e assistiti dai volontari locali.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Fondazione Intercultura e Fondazione Carisbo che risale al 2020-2021 e, grazie ad essa, 62 studentesse e studenti delle scuole secondarie di II grado – a cui si aggiungono i 6 studenti premiati quest’anno – hanno finora potuto vivere un’esperienza autentica delle diversità e acquisire nuove competenze utili per la loro vita personale e professionale.
Alla cerimonia di premiazione è intervenuta Maila Quaglia, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Carisbo, insieme a Vincenzo Morlini, past Consigliere di Amministrazione di Intercultura, poi Direttore Esecutivo di Intercultura e poi Presidente internazionale di AFS, alle famiglie dei giovani ambasciatori nel mondo e ai volontari di Intercultura, che proprio in questi mesi si stanno occupando della formazione degli studenti in partenza per prepararli alla loro esperienza.
I vincitori sono:
Sara, iscritta al Liceo E. Fermi di Bologna e in partenza per un programma scolastico semestrale in Brasile;
Steven, iscritto al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Thailandia;
Geremia, iscritto all’IIS G. Bruno di Medicina e in partenza per un programma annuale in Lettonia;
Francesca, iscritta all’IIS Montessori-Da Vinci di Porretta Terme e in partenza per un programma annuale in Perù;
Sabrina, iscritta al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma annuale in Honduras;
Matteo, iscritto al Liceo L. Bassi di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Messico.
Emozionati e felici per il traguardo raggiunto, alcuni ragazzi hanno così commentato la vincita della borsa di studio.
Geremia: «Quando ho scoperto di aver vinto, ho sentito come un ritorno brusco al presente. Quella che fino a poco prima sembrava solo un’idea improbabile era diventata concreta. È stato uno shock di consapevolezza. Ero felice, ma allo stesso tempo ero offuscato da tante altre emozioni, compresa la paura iniziale. Marco Aurelioperò, affermava che “ciò che ostacola l’azione, la promuove”, come se fosse proprio l’attrito, a dare lo slancio. Così il timore, invece di essere un intralcio, è ciò che valorizza la scelta.»
Sabrina: «Ho deciso di accettare questa sfida perché volevo mettermi in gioco davvero. Sentivo il bisogno di uscire dalla mia routine e conoscere un altro modo di vivere. L’Honduras, con la sua cultura e la sua lingua completamente nuove per me, mi è sembrato il luogo perfetto per farlo. So che sarà difficile, ma credo che le sfide più grandi siano anche le più formative.» Con loro erano presenti anche due ex vincitrici del concorso Intercultura e della borsa di studio FormazionEuropa, Sara Bonora, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Brasile a.s. 2023-24 e Matilde Mazzanti, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Cile a.s. 2023-24.
Ricerca Ipsos: l’esperienza con Intercultura decisiva per la propria vita per il 68% degli ex partecipanti
Partire con Intercultura non è solo un soggiorno all’estero, ma un’esperienza che lascia il segno per tutta la vita. Un’indagine Ipsos su 958 ex studenti, oggi tra i 20 e i 64 anni, lo conferma. Il 68% riconosce un impatto decisivo sulla propria identità e attribuisce ai volontari un ruolo chiave nel proprio percorso di crescita personale. Vivere e studiare all’estero con Intercultura permette di sviluppare competenze trasversali, fondamentali sia nella vita personale che in quella professionale.
Il 58% ha scelto destinazioni non convenzionali tra cui l’Asia, l’America Latina e l’Africa sviluppando un atteggiamento di apertura alla diversità culturale e competenze linguistiche: tutti parlano almeno un’altra lingua oltre all’inglese. Le soft skills ne escono rafforzate: il 97% migliora le relazioni, l’89% diventa più autonomo e il 74% si sente pronto alle sfide del mondo di oggi.
Sul piano personale, chi ha vissuto l’esperienza Intercultura denota una grande attenzione e accettazione delle diversità e una coscienza sociale evoluta e sensibile a tematiche di equità. E infine, il 65% si dichiara felice della propria vita, un aspetto che deriva dalla maggiore consapevolezza delle proprie risorse e da una marcata adattabilità di fronte ai cambiamenti. Intercultura non è solo un viaggio, ma un investimento nel futuro di sé stessi e del mondo intero.
Persone
Al via il canale di cofinanziamento del Fondo per la Repubblica Digitale
26 Maggio 2025
L’iniziativa
Annunciata dall’Impresa socialeFondo per la Repubblica Digitalel’attivazione di un canale di cofinanziamento da 5 milioni di euro, destinato a sostenere progetti ed iniziative congiunte orientate allo sviluppo delle competenze digitali e all’inclusione sociale, economica e lavorativa dei cittadini.
L’iniziativa, parte del Piano Strategico 2025–2026 approvato dal Comitato di Indirizzo Strategico del Fondo per la Repubblica Digitale, rappresenta uno strumento innovativo per attivare collaborazioni strategiche tra enti pubblici, privati e del Terzo Settore, con l’obiettivo di amplificare l’impatto delle azioni formative sul territorio.
Il canale di cofinanziamento, che mira ad attrarre risorse supplementari coerenti con le finalità del Fondo per la Repubblica Digitale, vuole inoltre favorire un confronto positivo con le esperienze di altri soggetti, portando avanti collaborazioni strategiche per arricchire reciprocamente la conoscenza, le pratiche e le esperienze sui temi relativi alla formazione e all’inclusione digitale. Questo approccio permette di amplificare l’impatto delle iniziative sostenute e di rafforzare la consapevolezza sul valore dell’investimento e della collaborazione per promuovere la formazione digitale e il reinserimento sociale delle categorie più fragili. Oltre a generare un effetto leva sulle risorse economiche messe in campo dal Fondo per la Repubblica Digitale e dagli interlocutori coinvolti, l’apertura del canale di cofinanziamento mira anche a sperimentare forme di innovazione, sia negli ambiti di intervento sia nelle modalità operative o metodologiche scelte.
Modalità di partecipazione
Il canale di cofinanziamento è aperto a soggetti pubblici e privati, con o senza scopo di lucro. Le iniziative e le progettualità promosse dovranno focalizzarsi su tematiche di interesse condiviso, attraverso tre modalità operative:
bandi pubblici elaborati e promossi congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori in funzione di enti erogatori;
progetti proposti direttamente da enti del Terzo Settore e sostenuti, almeno al 50%, da risorse interne e/o esterne provenienti da uno o più cofinanziatori;
iniziative elaborate e promosse congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori per la realizzazione di opportunità rivolte alla collettività in linea con la mission del Fondo per la Repubblica Digitale.
Il processo di selezione si articola in due momenti: una prima fase, in cui i soggetti interessati presentano la propria idea progettuale e una seconda fase, riservata esclusivamente alle idee ritenute idonee, in cui si procederà con la progettazione esecutiva. I criteri di selezione includono: coerenza con la missione del Fondo, originalità della proposta, assenza di contenuti già sottoposti o respinti, e assenza di interventi per l’acquisto e la costruzione di infrastrutture o esclusivamente finalizzate alla ricerca.
Le proposte potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili.
Risorse disponibili
Il Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale ha stanziato in totale 5 milioni di euro.
Fondazione, Comune e Chiesa di Bologna insieme per il progetto Bologna Serena per gli anziani
19 Maggio 2025
Investimento complessivo da 9 milioni di euro in tre anni per un progetto sulla qualità della vita delle persone over 65. Villa Serena come punto di riferimento per persone anziane
A Bologna la popolazione over 65, conta circa 96.000 persone, sono il 25% della popolazione. Saranno oltre 100 mila tra dieci anni e 109 mila tra venti. Di questi, quasi 55.000 hanno più di 75 anni e 36.000 superano gli 80 anni, mentre i centenari si avvicinano alle 250 unità. I livelli di autosufficienza non dipendono solo dall’età, ma diminuiscono con l’invecchiamento. Dall’indagine sulla qualità della vita realizzata dal Comune di Bologna sappiamo che oggi le persone che dichiarano di prendersi cura di un anziano sopra i 75 anni sono stimate in 17 mila. Il 33% degli over 65 a Bologna oggi abita da solo, percentuale che sale al 50% per gli over 80.
Da questi dati e da questa tendenza all’invecchiamento della popolazione e quindi dell’aspettativa di vita in città, parte il progettoBologna Serena per gli anziani.
Bologna Serena per gli anziani è il nuovo progetto con il quale Fondazione Carisbo, Comune e Chiesa di Bologna collaboreranno nei prossimi tre anni, a partire dal 2025, nel realizzare servizi di supporto, assistenza e inclusione sociale dedicati alla popolazione anziana e ai caregiver, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli over 65.
Bologna Serena per gli anziani ha gli obiettivi di:
innovare e rafforzare le risposte del sistema dei servizi mirati a rispondere ai bisogni della terza età;
sperimentare nuove risposte al cambiamento dei bisogni espressi dalla popolazione anziana alla luce delle mutazioni sociali e demografiche;
aggregare istituzioni, soggetti del terzo settore e comunità nel progettare e realizzare insieme un nuovo welfare per gli anziani.
Questi obiettivi saranno realizzati lungo tre assi strategici:
il domicilio come prospettiva prioritaria per il benessere dell’anziano;
la valorizzazione del ruolo del caregiver familiare e delle assistenti familiari;
la risposta a chi non entra nelle strutture residenziali sociosanitarie.
La convenzionetra gli enti sarà approvata nella prossima Giunta e prevede un investimento da parte della Fondazione Carisbo, che partecipa alla redazione delle linee guida e alle azioni, allo sviluppo, monitoraggio e valutazione del progetto, pari a 4,25 milioni di euro nell’arco di un triennio (di cui 1,25 milioni nel 2025, 1,5 milioni per il 2026 e 1,5 per il 2027).
Il Comune attuerà il progetto secondo le linee guida concordate, cofinanziandolo con ulteriori interventi nell’ambito delle risorse del proprio bilancio, per un valore di altri 4,5 milioni di euro nel triennio 2025/2027.
Questi fondi, pari a 9 milioni di euro in 3 anni, saranno destinati alle attività previste e gli enti collaboreranno nella gestione e il coordinamento delle azioni in collaborazione con gli enti e i soggetti del territorio garantendo la partecipazione della rete socio-sanitaria, in particolare Ausl di Bologna e Asp Città di Bologna, mentre la Chiesa di Bologna si impegna a collaborare al monitoraggio del progetto in sinergia con i propri servizi di ascolto territoriale.
Questo budget sarà suddiviso nel triennio su varie linee progettuali che riguardano:
interventi per i caregiver;
costruire una comunità dementia friendly;
potenziamento di telecontrollo, teleassistenza, telecompagnia;
servizi sociosanitari aperti;
promozione dell’invecchiamento in salute;
la creazione di un luogo e un team di riferimento in città sulle politiche per gli anziani.
A Villa Serena un punto di riferimento sulle politiche per le persone anziane
Sarà Villa Serena il punto di riferimento dove realizzare un luogo fisico in città per le famiglie, i cittadini, le associazioni e la comunità professionale sulle politiche per gli anziani. Lo spazio potrà essere allestito con mostre a tema, materiale informativo sulle opportunità esistenti, punti di informazione e orientamento per gli anziani sui temi della salute e dei servizi, uffici da dedicare all’organizzazione di eventi, gite o vacanze, locali e spazi aperti per lo svolgimento di attività di socializzazione, culturali e sportive.
Sarà sede di un team dedicato all’analisi del fenomeno dell’invecchiamento demografico e alla creazione di progettazioni innovative a partire dalla raccolta di dati affidabili e comparabili per monitorare i progressi delle azioni messe in campo e per la definizione delle politiche in questo ambito. Le nuove informazioni raccolte sui caregiver potranno offrire una maggior conoscenza delle conseguenze dell’assistenza informale sullo stress di chi si prende cura dei propri familiari, sulle diseguaglianze di genere ad esse connesse, sull’effettiva capacità di accesso ai servizi per le long term care, sulle diseguaglianze territoriali e servire alla produzione di conoscenze da mettere a disposizione della città per costruire il futuro welfare per gli anziani a Bologna.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo entra a far parte del Consorzio BI-REX di Bologna
23 Aprile 2025
Fondazione Carisbo annuncia la sua adesione al Consorzio BI-REX Big Data Innovation & Research Excellence, Competence Center nazionale e soggetto attuatore del Pnrr ad alta specializzazione sui Big Data, Industria 4.0 e Transizione 5.0.
La convenzione siglata, della durata di 3 anni e rinnovabile, darà avvio a forme di collaborazione sinergica, particolarmente focalizzate su iniziative per lo sviluppo economico del territorio, tramite la promozione di attività nell’ambito di Industria 4.0 di ricerca applicata, l’attivazione di progetti di innovazione e supporto all’imprenditorialità, nonché la messa a punto di percorsi di incubazione, accelerazione, orientamento e formazione.
Fondazione Carisbo e Consorzio BI-REX saranno così impegnate nella partecipazione congiunta a bandi europei, nazionali, regionali per la realizzazione di progetti di ricerca e formazione, attivando programmi di incubazione e accelerazione d’impresa, sostenendo la partecipazione delle rispettive startup a iniziative di networking e favorendone l’accesso, tramite tariffe agevolate, agli spazi di coworking nelle rispettive strutture.
Fondazione Carisbo è una fondazione di origine bancaria che persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo del territorio metropolitano di Bologna. Con il progetto BIGBO – Boost Innovation Garage, polo dedicato ai talenti, all’innovazione e alla trasformazione digitale, la Fondazione contribuisce nel diffondere una cultura imprenditoriale innovativa, generando un impatto tangibile e creando nuove opportunità di lavoro. BIGBO offre spazi di lavoro flessibili, multifunzionali e organizza tavole rotonde ed eventi incentrati su innovazione e tecnologia, programmi di accelerazione, attività di collegamento tra aziende consolidate e startup.
Il Competence Center BI-REX, con sede a Bologna, si configura come Public Private Partnership che raccoglie 64 player tra Università, Centri di Ricerca e Imprese di eccellenza, con l’obiettivo di supportare le aziende nei processi di innovazione, trasformazione digitale e sostenibilità, favorendo l’adozione delle tecnologie Industria 4.0 e 5.0 e il trasferimento tecnologico attraverso una vasta serie di servizi. Principale valore aggiunto di BI-REX è rappresentato dalla Linea Pilota, fabbrica digitale interconnessa completamente a disposizione delle imprese, in cui le tecnologie 4.0 and 5.0 sono integrate con quelle tradizionali.
Persone
Pubblicato il bando “Dritti al Punto” del Fondo per la Repubblica Digitale
22 Aprile 2025
Il contesto italiano
Lo sviluppo delle competenze digitali è uno degli obiettivi strategici dell’Unione europea, che mira a dotare almeno l’80% dei cittadini tra i 16 e i 74 anni di competenze digitali di base entro il 2030. A guidare questo processo è il quadro europeoDigComp 2.2, che individua cinque aree chiave – dalla sicurezza informatica, alla creazione di contenuti – ritenute essenziali per una piena partecipazione alla vita sociale e professionale. L’Italia, tuttavia, registra un significativo ritardo rispetto alla media UE: nel 2023 solo il 46% degli adulti possedeva competenze digitali almeno di base.
Il quadro è aggravato da divari generazionali e territoriali: tra i giovani (16-24 anni) la quota sale al 59%, mentre tra gli over 65 crolla al 19%, con le regioni del Sud ampiamente sotto la media UE (34%). Per colmare il ritardo, il PNRR ha attivato la misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, con l’obiettivo di formare 2 milioni di cittadini entro il 2026 attraverso 3000 Punti Digitale Facile. Sebbene la rete dei punti sia stata attivata, a marzo 2025, sono stati raggiunti circa 760 mila cittadini, pari al 38% dell’obiettivo, con risultati disomogenei tra le diverse regioni.
Bando Dritti al Punto
Il bando intende sostenere progetti di formazione all’interno dei Punti Digitale Facile, integrando le attività già pianificate e realizzate nell’ambito della misura M1C1 1.7.2 “Rete dei servizi di facilitazione digitale” del PNRR, al fine di potenziarne l’offerta formativa.
In particolare, si intende selezionare progetti formativi rivolti a tutti i cittadini, incentrati sui temi individuati dal quadro europeo DigComp 2.2, come l’alfabetizzazione su informazione e dati, ovvero la capacità di analizzare criticamente fonti e contenuti online e distinguere le informazioni affidabili dalle fake news; la sicurezza informatica, intesa come consapevolezza dei rischi digitali e capacità di proteggere dispositivi e dati personali; la creazione di contenuti digitali, anche con il supporto dell’Intelligenza Artificiale, promuovendo un uso consapevole e responsabile degli strumenti digitali e una riflessione sulle implicazioni etiche, sociali e legali dell’IA; infine, la comunicazione e collaborazione attraverso le tecnologie digitali, per incentivare l’uso attivo dei servizi digitali pubblici e privati (come l’uso di app quali Io e IT-Wallet, o servizi come Identità digitale, Domicilio digitale e Fascicolo sanitario elettronico), sviluppando strategie comunicative efficaci e inclusive nei diversi ambienti digitali.
Chi può partecipare
Le proposte possono essere presentate da Soggetti attuatori o Soggetti sub-attuatori della misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, che si occupino direttamente o indirettamente – per tramite di Soggetti realizzatori – della gestione di almeno un Punto Digitale Facile, o ancora da Soggetti realizzatori della misura, intesi come enti privati che abbiano sottoscritto un’apposita convenzione/contratto con un Soggetto attuatore/sub-attuatore per la co-gestione e co-progettazione delle attività presso uno o più Punti Digitale Facile.
Le proposte progettuali, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma Re@dy, entro le ore 11 del30 maggio 2025.
Composizione della lista congiunta di candidati al Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025/2026/2027 di Intesa Sanpaolo S.p.A.
28 Marzo 2025
Le Fondazioni aderenti al patto parasociale di consultazione e voto sottoscritto l’11 novembre 2024 in relazione all’Assemblea di Intesa Sanpaolo convocata per il 29 aprile 2025, anche sulla base degli orientamenti manifestati dal Consiglio di Amministrazione uscente della Banca per la composizione della lista dei candidati alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025−2027 e con l’intento di assicurare:
la composizione quantitativamente ottimale, avuto riguardo alla complessità organizzativa, di operatività e di governance della Banca e alle valutazioni espresse sulle dinamiche di funzionamento dell’Organo collegiale;
la continuità di azione ed il mantenimento del patrimonio informativo e di esperienze acquisito nel corso dei precedenti mandati;
un riscontro concreto alle esigenze di continuare a esprimere scelte di elevata qualità, diversità, complementarità e di integrare nuove competenze strategiche, professionalità e personalità, al fine di dare continuità alle capacità di approfondimento e di dibattito in tutte le complesse materie di competenza del Consiglio e del Comitato per il Controllo sulla Gestione, e permettere un’adeguata costituzione e funzionalità dei Comitati endo−consiliari;
hanno depositato in data 27 marzo 2025 la seguente lista di 17 candidati così articolata:
SEZIONE 1
GIAN MARIA GROS-PIETRO
PAOLA TAGLIAVINI
CARLO MESSINA
MARIANGELA ZAPPIA
FRANCO CERUTI
PAOLO MARIA VITTORIO GRANDI
LUCIANO NEBBIA
LIANA LOGIURATO
PIETRO PREVITALI
MARIA ALESSANDRA STEFANELLI
BRUNO MARIA PARIGI
DONATELLA BUSSO
SILVIA MERLO
PAOLO MESSA
SEZIONE 2
FABRIZIO MOSCA
MARIELLA TAGLIABUE
MAURA CAMPRA
Nel medesimo contesto, le Fondazioni hanno proposto (i) di determinare in 19 il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da nominare, (ii) di riconfermare il Prof. Gian Maria Gros−Pietro quale Presidente del Consiglio di Amministrazione e (iii) di nominare la Prof.a Paola Tagliavini quale Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione; nonché (iv) di indicare il Dott. Carlo Messina come profilo ideale per la posizione di Consigliere Delegato e CEO, nell’ambito della lista presentata, ferme restando le piene prerogative proprie del Consiglio di Amministrazione che sarà nominato, in ragione dei poteri definiti dallo Statuto sociale.
Alla luce dei risultati conseguiti nell’ultimo decennio dalla Banca, che hanno posto Intesa Sanpaolo in una posizione di vertice assoluto tra le banche europee, sia per l’affidabilità sia per il sostegno allo sviluppo del Paese, i Presidenti delle Fondazioni, nella loro connaturata rappresentanza di azionisti istituzionali di lungo termine, esprimono vivo apprezzamento per la visione e la gestione altamente efficace da parte del CEO e conseguentemente auspicano che il Dr. Carlo Messina possa garantire il suo ruolo di leadership nella Banca anche per i successivi mandati.
Infine, le Fondazioni hanno proposto, in linea con quanto evidenziato dal Consiglio uscente, la conferma degli emolumenti per i consiglieri che non siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione e l’incremento del compenso fisso specifico per i consiglieri che siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione nonché del compenso additivo del Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione.
Sviluppo del territorio
Aperto il bando Fairplay (terza sessione erogativa 2025)
28 Marzo 2025
Per l’area Sviluppo del territorio (settore Educazione, istruzione e formazione) e la missione “Formazione del capitale umano”, con specifico riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile SDG n° 4 “Istruzione di qualità” e SDG n° 9 “Imprese, innovazione e infrastrutture”, il bando Fairplay accessibile fino al 5 maggio rende disponibili risorse per 150.000 euro allo scopo di:
promuovere l’idea di sport inclusivo, aperto a tutti, capace di incidere positivamente sulla coesione sociale della comunità territoriale;
incentivare la rigenerazione di spazi in un’ottica di condivisione e cura del bene comune;
favorire la diffusione di valori educativi e corretti stili di vita.
Acri lancia il Premio GenP – Giovani che partecipano
13 Giugno 2025
Aperte fino al 14 settembre le candidature al premio per le organizzazioni del Terzo settore che incentivano la partecipazione giovanile
Non è vero che i giovani non partecipano e non si impegnano a migliorare il Paese. Lo fanno, ma non sempre all’interno delle organizzazioni tradizionali del Terzo settore. Sempre più spesso scelgono forme di impegno fluide, informali, legate a cause specifiche – come l’ambiente, i diritti civili e la giustizia sociale – e lontane da strutture composte e guidate prevalentemente da persone di generazioni passate. In questo scenario, molte realtà del Terzo settore stanno cercando nuove strade per coinvolgere le nuove generazioni anche all’interno dei propri processi decisionali.
In questo scenario nasce “GenP – Giovani che partecipano”, un premio promosso da Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria, dedicato alle organizzazioni del Terzo settore composte da giovani che valorizzino il protagonismo giovanile. Il premio si rivolge a realtà i cui organi di amministrazione siano composti o coinvolgano giovani under 35, incentivando la loro partecipazione attiva nella progettazione e realizzazione dei progetti. Il premio intende infatti portare alla luce e dare visibilità a esperienze significative di partecipazione giovanile.
Le organizzazioni vincitrici riceveranno un contributo di 10mila euro ciascuna e saranno premiate nel corso di un evento nazionale che si terrà nel mese di dicembre 2025.
Le candidature sono aperte fino al 14 settembre 2025 sul sito ufficiale www.genp.it, dove sono disponibili il regolamento completo e il modulo di partecipazione.
A novembre verrà annunciata la shortlist delle 10 organizzazioni finaliste e, tra queste, una giuria composta da esperti del settore e rappresentanti di Acri selezionerà le 3 organizzazioni vincitrici.
I componenti della giuria:
Ferruccio de Bortoli, giornalista
Lucrezia Ferrara, Young Advisory Board Fondazione Compagnia di San Paolo
Luca Gori, presidente Commissione Innovazione sociale di Acri
Clara Morelli, autrice Will Media
Vanessa Pallucchi, portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore
Tommaso Salaroli, cofondatore e CEO di Scomodo
Michele Sciscioli, capo Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale
Media partner dell’iniziativa sono Vita e Will, mentre Percorsi di Secondo Welfare realizzerà e presenterà, in occasione dell’evento di premiazione, un’indagine sul tasso di under 35 nei Cda delle organizzazioni del Terzo settore.
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa
10 Giugno 2025
Assegnate 6 borse di studio per programmi di vita e di studio all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione Carisbo
Sono stati premiati, presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, i 6 studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura. I 6 studenti potranno vivere e studiare per un trimestre fino ad un anno scolastico all’estero, accolti in una famiglia e una scuola del luogo e assistiti dai volontari locali.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Fondazione Intercultura e Fondazione Carisbo che risale al 2020-2021 e, grazie ad essa, 62 studentesse e studenti delle scuole secondarie di II grado – a cui si aggiungono i 6 studenti premiati quest’anno – hanno finora potuto vivere un’esperienza autentica delle diversità e acquisire nuove competenze utili per la loro vita personale e professionale.
Alla cerimonia di premiazione è intervenuta Maila Quaglia, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Carisbo, insieme a Vincenzo Morlini, past Consigliere di Amministrazione di Intercultura, poi Direttore Esecutivo di Intercultura e poi Presidente internazionale di AFS, alle famiglie dei giovani ambasciatori nel mondo e ai volontari di Intercultura, che proprio in questi mesi si stanno occupando della formazione degli studenti in partenza per prepararli alla loro esperienza.
I vincitori sono:
Sara, iscritta al Liceo E. Fermi di Bologna e in partenza per un programma scolastico semestrale in Brasile;
Steven, iscritto al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Thailandia;
Geremia, iscritto all’IIS G. Bruno di Medicina e in partenza per un programma annuale in Lettonia;
Francesca, iscritta all’IIS Montessori-Da Vinci di Porretta Terme e in partenza per un programma annuale in Perù;
Sabrina, iscritta al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma annuale in Honduras;
Matteo, iscritto al Liceo L. Bassi di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Messico.
Emozionati e felici per il traguardo raggiunto, alcuni ragazzi hanno così commentato la vincita della borsa di studio.
Geremia: «Quando ho scoperto di aver vinto, ho sentito come un ritorno brusco al presente. Quella che fino a poco prima sembrava solo un’idea improbabile era diventata concreta. È stato uno shock di consapevolezza. Ero felice, ma allo stesso tempo ero offuscato da tante altre emozioni, compresa la paura iniziale. Marco Aurelioperò, affermava che “ciò che ostacola l’azione, la promuove”, come se fosse proprio l’attrito, a dare lo slancio. Così il timore, invece di essere un intralcio, è ciò che valorizza la scelta.»
Sabrina: «Ho deciso di accettare questa sfida perché volevo mettermi in gioco davvero. Sentivo il bisogno di uscire dalla mia routine e conoscere un altro modo di vivere. L’Honduras, con la sua cultura e la sua lingua completamente nuove per me, mi è sembrato il luogo perfetto per farlo. So che sarà difficile, ma credo che le sfide più grandi siano anche le più formative.» Con loro erano presenti anche due ex vincitrici del concorso Intercultura e della borsa di studio FormazionEuropa, Sara Bonora, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Brasile a.s. 2023-24 e Matilde Mazzanti, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Cile a.s. 2023-24.
Ricerca Ipsos: l’esperienza con Intercultura decisiva per la propria vita per il 68% degli ex partecipanti
Partire con Intercultura non è solo un soggiorno all’estero, ma un’esperienza che lascia il segno per tutta la vita. Un’indagine Ipsos su 958 ex studenti, oggi tra i 20 e i 64 anni, lo conferma. Il 68% riconosce un impatto decisivo sulla propria identità e attribuisce ai volontari un ruolo chiave nel proprio percorso di crescita personale. Vivere e studiare all’estero con Intercultura permette di sviluppare competenze trasversali, fondamentali sia nella vita personale che in quella professionale.
Il 58% ha scelto destinazioni non convenzionali tra cui l’Asia, l’America Latina e l’Africa sviluppando un atteggiamento di apertura alla diversità culturale e competenze linguistiche: tutti parlano almeno un’altra lingua oltre all’inglese. Le soft skills ne escono rafforzate: il 97% migliora le relazioni, l’89% diventa più autonomo e il 74% si sente pronto alle sfide del mondo di oggi.
Sul piano personale, chi ha vissuto l’esperienza Intercultura denota una grande attenzione e accettazione delle diversità e una coscienza sociale evoluta e sensibile a tematiche di equità. E infine, il 65% si dichiara felice della propria vita, un aspetto che deriva dalla maggiore consapevolezza delle proprie risorse e da una marcata adattabilità di fronte ai cambiamenti. Intercultura non è solo un viaggio, ma un investimento nel futuro di sé stessi e del mondo intero.
Persone
Al via il canale di cofinanziamento del Fondo per la Repubblica Digitale
26 Maggio 2025
L’iniziativa
Annunciata dall’Impresa socialeFondo per la Repubblica Digitalel’attivazione di un canale di cofinanziamento da 5 milioni di euro, destinato a sostenere progetti ed iniziative congiunte orientate allo sviluppo delle competenze digitali e all’inclusione sociale, economica e lavorativa dei cittadini.
L’iniziativa, parte del Piano Strategico 2025–2026 approvato dal Comitato di Indirizzo Strategico del Fondo per la Repubblica Digitale, rappresenta uno strumento innovativo per attivare collaborazioni strategiche tra enti pubblici, privati e del Terzo Settore, con l’obiettivo di amplificare l’impatto delle azioni formative sul territorio.
Il canale di cofinanziamento, che mira ad attrarre risorse supplementari coerenti con le finalità del Fondo per la Repubblica Digitale, vuole inoltre favorire un confronto positivo con le esperienze di altri soggetti, portando avanti collaborazioni strategiche per arricchire reciprocamente la conoscenza, le pratiche e le esperienze sui temi relativi alla formazione e all’inclusione digitale. Questo approccio permette di amplificare l’impatto delle iniziative sostenute e di rafforzare la consapevolezza sul valore dell’investimento e della collaborazione per promuovere la formazione digitale e il reinserimento sociale delle categorie più fragili. Oltre a generare un effetto leva sulle risorse economiche messe in campo dal Fondo per la Repubblica Digitale e dagli interlocutori coinvolti, l’apertura del canale di cofinanziamento mira anche a sperimentare forme di innovazione, sia negli ambiti di intervento sia nelle modalità operative o metodologiche scelte.
Modalità di partecipazione
Il canale di cofinanziamento è aperto a soggetti pubblici e privati, con o senza scopo di lucro. Le iniziative e le progettualità promosse dovranno focalizzarsi su tematiche di interesse condiviso, attraverso tre modalità operative:
bandi pubblici elaborati e promossi congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori in funzione di enti erogatori;
progetti proposti direttamente da enti del Terzo Settore e sostenuti, almeno al 50%, da risorse interne e/o esterne provenienti da uno o più cofinanziatori;
iniziative elaborate e promosse congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori per la realizzazione di opportunità rivolte alla collettività in linea con la mission del Fondo per la Repubblica Digitale.
Il processo di selezione si articola in due momenti: una prima fase, in cui i soggetti interessati presentano la propria idea progettuale e una seconda fase, riservata esclusivamente alle idee ritenute idonee, in cui si procederà con la progettazione esecutiva. I criteri di selezione includono: coerenza con la missione del Fondo, originalità della proposta, assenza di contenuti già sottoposti o respinti, e assenza di interventi per l’acquisto e la costruzione di infrastrutture o esclusivamente finalizzate alla ricerca.
Le proposte potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili.
Risorse disponibili
Il Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale ha stanziato in totale 5 milioni di euro.
Fondazione, Comune e Chiesa di Bologna insieme per il progetto Bologna Serena per gli anziani
19 Maggio 2025
Investimento complessivo da 9 milioni di euro in tre anni per un progetto sulla qualità della vita delle persone over 65. Villa Serena come punto di riferimento per persone anziane
A Bologna la popolazione over 65, conta circa 96.000 persone, sono il 25% della popolazione. Saranno oltre 100 mila tra dieci anni e 109 mila tra venti. Di questi, quasi 55.000 hanno più di 75 anni e 36.000 superano gli 80 anni, mentre i centenari si avvicinano alle 250 unità. I livelli di autosufficienza non dipendono solo dall’età, ma diminuiscono con l’invecchiamento. Dall’indagine sulla qualità della vita realizzata dal Comune di Bologna sappiamo che oggi le persone che dichiarano di prendersi cura di un anziano sopra i 75 anni sono stimate in 17 mila. Il 33% degli over 65 a Bologna oggi abita da solo, percentuale che sale al 50% per gli over 80.
Da questi dati e da questa tendenza all’invecchiamento della popolazione e quindi dell’aspettativa di vita in città, parte il progettoBologna Serena per gli anziani.
Bologna Serena per gli anziani è il nuovo progetto con il quale Fondazione Carisbo, Comune e Chiesa di Bologna collaboreranno nei prossimi tre anni, a partire dal 2025, nel realizzare servizi di supporto, assistenza e inclusione sociale dedicati alla popolazione anziana e ai caregiver, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli over 65.
Bologna Serena per gli anziani ha gli obiettivi di:
innovare e rafforzare le risposte del sistema dei servizi mirati a rispondere ai bisogni della terza età;
sperimentare nuove risposte al cambiamento dei bisogni espressi dalla popolazione anziana alla luce delle mutazioni sociali e demografiche;
aggregare istituzioni, soggetti del terzo settore e comunità nel progettare e realizzare insieme un nuovo welfare per gli anziani.
Questi obiettivi saranno realizzati lungo tre assi strategici:
il domicilio come prospettiva prioritaria per il benessere dell’anziano;
la valorizzazione del ruolo del caregiver familiare e delle assistenti familiari;
la risposta a chi non entra nelle strutture residenziali sociosanitarie.
La convenzionetra gli enti sarà approvata nella prossima Giunta e prevede un investimento da parte della Fondazione Carisbo, che partecipa alla redazione delle linee guida e alle azioni, allo sviluppo, monitoraggio e valutazione del progetto, pari a 4,25 milioni di euro nell’arco di un triennio (di cui 1,25 milioni nel 2025, 1,5 milioni per il 2026 e 1,5 per il 2027).
Il Comune attuerà il progetto secondo le linee guida concordate, cofinanziandolo con ulteriori interventi nell’ambito delle risorse del proprio bilancio, per un valore di altri 4,5 milioni di euro nel triennio 2025/2027.
Questi fondi, pari a 9 milioni di euro in 3 anni, saranno destinati alle attività previste e gli enti collaboreranno nella gestione e il coordinamento delle azioni in collaborazione con gli enti e i soggetti del territorio garantendo la partecipazione della rete socio-sanitaria, in particolare Ausl di Bologna e Asp Città di Bologna, mentre la Chiesa di Bologna si impegna a collaborare al monitoraggio del progetto in sinergia con i propri servizi di ascolto territoriale.
Questo budget sarà suddiviso nel triennio su varie linee progettuali che riguardano:
interventi per i caregiver;
costruire una comunità dementia friendly;
potenziamento di telecontrollo, teleassistenza, telecompagnia;
servizi sociosanitari aperti;
promozione dell’invecchiamento in salute;
la creazione di un luogo e un team di riferimento in città sulle politiche per gli anziani.
A Villa Serena un punto di riferimento sulle politiche per le persone anziane
Sarà Villa Serena il punto di riferimento dove realizzare un luogo fisico in città per le famiglie, i cittadini, le associazioni e la comunità professionale sulle politiche per gli anziani. Lo spazio potrà essere allestito con mostre a tema, materiale informativo sulle opportunità esistenti, punti di informazione e orientamento per gli anziani sui temi della salute e dei servizi, uffici da dedicare all’organizzazione di eventi, gite o vacanze, locali e spazi aperti per lo svolgimento di attività di socializzazione, culturali e sportive.
Sarà sede di un team dedicato all’analisi del fenomeno dell’invecchiamento demografico e alla creazione di progettazioni innovative a partire dalla raccolta di dati affidabili e comparabili per monitorare i progressi delle azioni messe in campo e per la definizione delle politiche in questo ambito. Le nuove informazioni raccolte sui caregiver potranno offrire una maggior conoscenza delle conseguenze dell’assistenza informale sullo stress di chi si prende cura dei propri familiari, sulle diseguaglianze di genere ad esse connesse, sull’effettiva capacità di accesso ai servizi per le long term care, sulle diseguaglianze territoriali e servire alla produzione di conoscenze da mettere a disposizione della città per costruire il futuro welfare per gli anziani a Bologna.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo entra a far parte del Consorzio BI-REX di Bologna
23 Aprile 2025
Fondazione Carisbo annuncia la sua adesione al Consorzio BI-REX Big Data Innovation & Research Excellence, Competence Center nazionale e soggetto attuatore del Pnrr ad alta specializzazione sui Big Data, Industria 4.0 e Transizione 5.0.
La convenzione siglata, della durata di 3 anni e rinnovabile, darà avvio a forme di collaborazione sinergica, particolarmente focalizzate su iniziative per lo sviluppo economico del territorio, tramite la promozione di attività nell’ambito di Industria 4.0 di ricerca applicata, l’attivazione di progetti di innovazione e supporto all’imprenditorialità, nonché la messa a punto di percorsi di incubazione, accelerazione, orientamento e formazione.
Fondazione Carisbo e Consorzio BI-REX saranno così impegnate nella partecipazione congiunta a bandi europei, nazionali, regionali per la realizzazione di progetti di ricerca e formazione, attivando programmi di incubazione e accelerazione d’impresa, sostenendo la partecipazione delle rispettive startup a iniziative di networking e favorendone l’accesso, tramite tariffe agevolate, agli spazi di coworking nelle rispettive strutture.
Fondazione Carisbo è una fondazione di origine bancaria che persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo del territorio metropolitano di Bologna. Con il progetto BIGBO – Boost Innovation Garage, polo dedicato ai talenti, all’innovazione e alla trasformazione digitale, la Fondazione contribuisce nel diffondere una cultura imprenditoriale innovativa, generando un impatto tangibile e creando nuove opportunità di lavoro. BIGBO offre spazi di lavoro flessibili, multifunzionali e organizza tavole rotonde ed eventi incentrati su innovazione e tecnologia, programmi di accelerazione, attività di collegamento tra aziende consolidate e startup.
Il Competence Center BI-REX, con sede a Bologna, si configura come Public Private Partnership che raccoglie 64 player tra Università, Centri di Ricerca e Imprese di eccellenza, con l’obiettivo di supportare le aziende nei processi di innovazione, trasformazione digitale e sostenibilità, favorendo l’adozione delle tecnologie Industria 4.0 e 5.0 e il trasferimento tecnologico attraverso una vasta serie di servizi. Principale valore aggiunto di BI-REX è rappresentato dalla Linea Pilota, fabbrica digitale interconnessa completamente a disposizione delle imprese, in cui le tecnologie 4.0 and 5.0 sono integrate con quelle tradizionali.
Persone
Pubblicato il bando “Dritti al Punto” del Fondo per la Repubblica Digitale
22 Aprile 2025
Il contesto italiano
Lo sviluppo delle competenze digitali è uno degli obiettivi strategici dell’Unione europea, che mira a dotare almeno l’80% dei cittadini tra i 16 e i 74 anni di competenze digitali di base entro il 2030. A guidare questo processo è il quadro europeoDigComp 2.2, che individua cinque aree chiave – dalla sicurezza informatica, alla creazione di contenuti – ritenute essenziali per una piena partecipazione alla vita sociale e professionale. L’Italia, tuttavia, registra un significativo ritardo rispetto alla media UE: nel 2023 solo il 46% degli adulti possedeva competenze digitali almeno di base.
Il quadro è aggravato da divari generazionali e territoriali: tra i giovani (16-24 anni) la quota sale al 59%, mentre tra gli over 65 crolla al 19%, con le regioni del Sud ampiamente sotto la media UE (34%). Per colmare il ritardo, il PNRR ha attivato la misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, con l’obiettivo di formare 2 milioni di cittadini entro il 2026 attraverso 3000 Punti Digitale Facile. Sebbene la rete dei punti sia stata attivata, a marzo 2025, sono stati raggiunti circa 760 mila cittadini, pari al 38% dell’obiettivo, con risultati disomogenei tra le diverse regioni.
Bando Dritti al Punto
Il bando intende sostenere progetti di formazione all’interno dei Punti Digitale Facile, integrando le attività già pianificate e realizzate nell’ambito della misura M1C1 1.7.2 “Rete dei servizi di facilitazione digitale” del PNRR, al fine di potenziarne l’offerta formativa.
In particolare, si intende selezionare progetti formativi rivolti a tutti i cittadini, incentrati sui temi individuati dal quadro europeo DigComp 2.2, come l’alfabetizzazione su informazione e dati, ovvero la capacità di analizzare criticamente fonti e contenuti online e distinguere le informazioni affidabili dalle fake news; la sicurezza informatica, intesa come consapevolezza dei rischi digitali e capacità di proteggere dispositivi e dati personali; la creazione di contenuti digitali, anche con il supporto dell’Intelligenza Artificiale, promuovendo un uso consapevole e responsabile degli strumenti digitali e una riflessione sulle implicazioni etiche, sociali e legali dell’IA; infine, la comunicazione e collaborazione attraverso le tecnologie digitali, per incentivare l’uso attivo dei servizi digitali pubblici e privati (come l’uso di app quali Io e IT-Wallet, o servizi come Identità digitale, Domicilio digitale e Fascicolo sanitario elettronico), sviluppando strategie comunicative efficaci e inclusive nei diversi ambienti digitali.
Chi può partecipare
Le proposte possono essere presentate da Soggetti attuatori o Soggetti sub-attuatori della misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, che si occupino direttamente o indirettamente – per tramite di Soggetti realizzatori – della gestione di almeno un Punto Digitale Facile, o ancora da Soggetti realizzatori della misura, intesi come enti privati che abbiano sottoscritto un’apposita convenzione/contratto con un Soggetto attuatore/sub-attuatore per la co-gestione e co-progettazione delle attività presso uno o più Punti Digitale Facile.
Le proposte progettuali, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma Re@dy, entro le ore 11 del30 maggio 2025.
Composizione della lista congiunta di candidati al Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025/2026/2027 di Intesa Sanpaolo S.p.A.
28 Marzo 2025
Le Fondazioni aderenti al patto parasociale di consultazione e voto sottoscritto l’11 novembre 2024 in relazione all’Assemblea di Intesa Sanpaolo convocata per il 29 aprile 2025, anche sulla base degli orientamenti manifestati dal Consiglio di Amministrazione uscente della Banca per la composizione della lista dei candidati alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025−2027 e con l’intento di assicurare:
la composizione quantitativamente ottimale, avuto riguardo alla complessità organizzativa, di operatività e di governance della Banca e alle valutazioni espresse sulle dinamiche di funzionamento dell’Organo collegiale;
la continuità di azione ed il mantenimento del patrimonio informativo e di esperienze acquisito nel corso dei precedenti mandati;
un riscontro concreto alle esigenze di continuare a esprimere scelte di elevata qualità, diversità, complementarità e di integrare nuove competenze strategiche, professionalità e personalità, al fine di dare continuità alle capacità di approfondimento e di dibattito in tutte le complesse materie di competenza del Consiglio e del Comitato per il Controllo sulla Gestione, e permettere un’adeguata costituzione e funzionalità dei Comitati endo−consiliari;
hanno depositato in data 27 marzo 2025 la seguente lista di 17 candidati così articolata:
SEZIONE 1
GIAN MARIA GROS-PIETRO
PAOLA TAGLIAVINI
CARLO MESSINA
MARIANGELA ZAPPIA
FRANCO CERUTI
PAOLO MARIA VITTORIO GRANDI
LUCIANO NEBBIA
LIANA LOGIURATO
PIETRO PREVITALI
MARIA ALESSANDRA STEFANELLI
BRUNO MARIA PARIGI
DONATELLA BUSSO
SILVIA MERLO
PAOLO MESSA
SEZIONE 2
FABRIZIO MOSCA
MARIELLA TAGLIABUE
MAURA CAMPRA
Nel medesimo contesto, le Fondazioni hanno proposto (i) di determinare in 19 il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da nominare, (ii) di riconfermare il Prof. Gian Maria Gros−Pietro quale Presidente del Consiglio di Amministrazione e (iii) di nominare la Prof.a Paola Tagliavini quale Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione; nonché (iv) di indicare il Dott. Carlo Messina come profilo ideale per la posizione di Consigliere Delegato e CEO, nell’ambito della lista presentata, ferme restando le piene prerogative proprie del Consiglio di Amministrazione che sarà nominato, in ragione dei poteri definiti dallo Statuto sociale.
Alla luce dei risultati conseguiti nell’ultimo decennio dalla Banca, che hanno posto Intesa Sanpaolo in una posizione di vertice assoluto tra le banche europee, sia per l’affidabilità sia per il sostegno allo sviluppo del Paese, i Presidenti delle Fondazioni, nella loro connaturata rappresentanza di azionisti istituzionali di lungo termine, esprimono vivo apprezzamento per la visione e la gestione altamente efficace da parte del CEO e conseguentemente auspicano che il Dr. Carlo Messina possa garantire il suo ruolo di leadership nella Banca anche per i successivi mandati.
Infine, le Fondazioni hanno proposto, in linea con quanto evidenziato dal Consiglio uscente, la conferma degli emolumenti per i consiglieri che non siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione e l’incremento del compenso fisso specifico per i consiglieri che siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione nonché del compenso additivo del Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione.
Sviluppo del territorio
Aperto il bando Fairplay (terza sessione erogativa 2025)
28 Marzo 2025
Per l’area Sviluppo del territorio (settore Educazione, istruzione e formazione) e la missione “Formazione del capitale umano”, con specifico riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile SDG n° 4 “Istruzione di qualità” e SDG n° 9 “Imprese, innovazione e infrastrutture”, il bando Fairplay accessibile fino al 5 maggio rende disponibili risorse per 150.000 euro allo scopo di:
promuovere l’idea di sport inclusivo, aperto a tutti, capace di incidere positivamente sulla coesione sociale della comunità territoriale;
incentivare la rigenerazione di spazi in un’ottica di condivisione e cura del bene comune;
favorire la diffusione di valori educativi e corretti stili di vita.
Acri lancia il Premio GenP – Giovani che partecipano
13 Giugno 2025
Aperte fino al 14 settembre le candidature al premio per le organizzazioni del Terzo settore che incentivano la partecipazione giovanile
Non è vero che i giovani non partecipano e non si impegnano a migliorare il Paese. Lo fanno, ma non sempre all’interno delle organizzazioni tradizionali del Terzo settore. Sempre più spesso scelgono forme di impegno fluide, informali, legate a cause specifiche – come l’ambiente, i diritti civili e la giustizia sociale – e lontane da strutture composte e guidate prevalentemente da persone di generazioni passate. In questo scenario, molte realtà del Terzo settore stanno cercando nuove strade per coinvolgere le nuove generazioni anche all’interno dei propri processi decisionali.
In questo scenario nasce “GenP – Giovani che partecipano”, un premio promosso da Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria, dedicato alle organizzazioni del Terzo settore composte da giovani che valorizzino il protagonismo giovanile. Il premio si rivolge a realtà i cui organi di amministrazione siano composti o coinvolgano giovani under 35, incentivando la loro partecipazione attiva nella progettazione e realizzazione dei progetti. Il premio intende infatti portare alla luce e dare visibilità a esperienze significative di partecipazione giovanile.
Le organizzazioni vincitrici riceveranno un contributo di 10mila euro ciascuna e saranno premiate nel corso di un evento nazionale che si terrà nel mese di dicembre 2025.
Le candidature sono aperte fino al 14 settembre 2025 sul sito ufficiale www.genp.it, dove sono disponibili il regolamento completo e il modulo di partecipazione.
A novembre verrà annunciata la shortlist delle 10 organizzazioni finaliste e, tra queste, una giuria composta da esperti del settore e rappresentanti di Acri selezionerà le 3 organizzazioni vincitrici.
I componenti della giuria:
Ferruccio de Bortoli, giornalista
Lucrezia Ferrara, Young Advisory Board Fondazione Compagnia di San Paolo
Luca Gori, presidente Commissione Innovazione sociale di Acri
Clara Morelli, autrice Will Media
Vanessa Pallucchi, portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore
Tommaso Salaroli, cofondatore e CEO di Scomodo
Michele Sciscioli, capo Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale
Media partner dell’iniziativa sono Vita e Will, mentre Percorsi di Secondo Welfare realizzerà e presenterà, in occasione dell’evento di premiazione, un’indagine sul tasso di under 35 nei Cda delle organizzazioni del Terzo settore.
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa
10 Giugno 2025
Assegnate 6 borse di studio per programmi di vita e di studio all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione Carisbo
Sono stati premiati, presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, i 6 studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura. I 6 studenti potranno vivere e studiare per un trimestre fino ad un anno scolastico all’estero, accolti in una famiglia e una scuola del luogo e assistiti dai volontari locali.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Fondazione Intercultura e Fondazione Carisbo che risale al 2020-2021 e, grazie ad essa, 62 studentesse e studenti delle scuole secondarie di II grado – a cui si aggiungono i 6 studenti premiati quest’anno – hanno finora potuto vivere un’esperienza autentica delle diversità e acquisire nuove competenze utili per la loro vita personale e professionale.
Alla cerimonia di premiazione è intervenuta Maila Quaglia, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Carisbo, insieme a Vincenzo Morlini, past Consigliere di Amministrazione di Intercultura, poi Direttore Esecutivo di Intercultura e poi Presidente internazionale di AFS, alle famiglie dei giovani ambasciatori nel mondo e ai volontari di Intercultura, che proprio in questi mesi si stanno occupando della formazione degli studenti in partenza per prepararli alla loro esperienza.
I vincitori sono:
Sara, iscritta al Liceo E. Fermi di Bologna e in partenza per un programma scolastico semestrale in Brasile;
Steven, iscritto al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Thailandia;
Geremia, iscritto all’IIS G. Bruno di Medicina e in partenza per un programma annuale in Lettonia;
Francesca, iscritta all’IIS Montessori-Da Vinci di Porretta Terme e in partenza per un programma annuale in Perù;
Sabrina, iscritta al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma annuale in Honduras;
Matteo, iscritto al Liceo L. Bassi di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Messico.
Emozionati e felici per il traguardo raggiunto, alcuni ragazzi hanno così commentato la vincita della borsa di studio.
Geremia: «Quando ho scoperto di aver vinto, ho sentito come un ritorno brusco al presente. Quella che fino a poco prima sembrava solo un’idea improbabile era diventata concreta. È stato uno shock di consapevolezza. Ero felice, ma allo stesso tempo ero offuscato da tante altre emozioni, compresa la paura iniziale. Marco Aurelioperò, affermava che “ciò che ostacola l’azione, la promuove”, come se fosse proprio l’attrito, a dare lo slancio. Così il timore, invece di essere un intralcio, è ciò che valorizza la scelta.»
Sabrina: «Ho deciso di accettare questa sfida perché volevo mettermi in gioco davvero. Sentivo il bisogno di uscire dalla mia routine e conoscere un altro modo di vivere. L’Honduras, con la sua cultura e la sua lingua completamente nuove per me, mi è sembrato il luogo perfetto per farlo. So che sarà difficile, ma credo che le sfide più grandi siano anche le più formative.» Con loro erano presenti anche due ex vincitrici del concorso Intercultura e della borsa di studio FormazionEuropa, Sara Bonora, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Brasile a.s. 2023-24 e Matilde Mazzanti, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Cile a.s. 2023-24.
Ricerca Ipsos: l’esperienza con Intercultura decisiva per la propria vita per il 68% degli ex partecipanti
Partire con Intercultura non è solo un soggiorno all’estero, ma un’esperienza che lascia il segno per tutta la vita. Un’indagine Ipsos su 958 ex studenti, oggi tra i 20 e i 64 anni, lo conferma. Il 68% riconosce un impatto decisivo sulla propria identità e attribuisce ai volontari un ruolo chiave nel proprio percorso di crescita personale. Vivere e studiare all’estero con Intercultura permette di sviluppare competenze trasversali, fondamentali sia nella vita personale che in quella professionale.
Il 58% ha scelto destinazioni non convenzionali tra cui l’Asia, l’America Latina e l’Africa sviluppando un atteggiamento di apertura alla diversità culturale e competenze linguistiche: tutti parlano almeno un’altra lingua oltre all’inglese. Le soft skills ne escono rafforzate: il 97% migliora le relazioni, l’89% diventa più autonomo e il 74% si sente pronto alle sfide del mondo di oggi.
Sul piano personale, chi ha vissuto l’esperienza Intercultura denota una grande attenzione e accettazione delle diversità e una coscienza sociale evoluta e sensibile a tematiche di equità. E infine, il 65% si dichiara felice della propria vita, un aspetto che deriva dalla maggiore consapevolezza delle proprie risorse e da una marcata adattabilità di fronte ai cambiamenti. Intercultura non è solo un viaggio, ma un investimento nel futuro di sé stessi e del mondo intero.
Persone
Al via il canale di cofinanziamento del Fondo per la Repubblica Digitale
26 Maggio 2025
L’iniziativa
Annunciata dall’Impresa socialeFondo per la Repubblica Digitalel’attivazione di un canale di cofinanziamento da 5 milioni di euro, destinato a sostenere progetti ed iniziative congiunte orientate allo sviluppo delle competenze digitali e all’inclusione sociale, economica e lavorativa dei cittadini.
L’iniziativa, parte del Piano Strategico 2025–2026 approvato dal Comitato di Indirizzo Strategico del Fondo per la Repubblica Digitale, rappresenta uno strumento innovativo per attivare collaborazioni strategiche tra enti pubblici, privati e del Terzo Settore, con l’obiettivo di amplificare l’impatto delle azioni formative sul territorio.
Il canale di cofinanziamento, che mira ad attrarre risorse supplementari coerenti con le finalità del Fondo per la Repubblica Digitale, vuole inoltre favorire un confronto positivo con le esperienze di altri soggetti, portando avanti collaborazioni strategiche per arricchire reciprocamente la conoscenza, le pratiche e le esperienze sui temi relativi alla formazione e all’inclusione digitale. Questo approccio permette di amplificare l’impatto delle iniziative sostenute e di rafforzare la consapevolezza sul valore dell’investimento e della collaborazione per promuovere la formazione digitale e il reinserimento sociale delle categorie più fragili. Oltre a generare un effetto leva sulle risorse economiche messe in campo dal Fondo per la Repubblica Digitale e dagli interlocutori coinvolti, l’apertura del canale di cofinanziamento mira anche a sperimentare forme di innovazione, sia negli ambiti di intervento sia nelle modalità operative o metodologiche scelte.
Modalità di partecipazione
Il canale di cofinanziamento è aperto a soggetti pubblici e privati, con o senza scopo di lucro. Le iniziative e le progettualità promosse dovranno focalizzarsi su tematiche di interesse condiviso, attraverso tre modalità operative:
bandi pubblici elaborati e promossi congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori in funzione di enti erogatori;
progetti proposti direttamente da enti del Terzo Settore e sostenuti, almeno al 50%, da risorse interne e/o esterne provenienti da uno o più cofinanziatori;
iniziative elaborate e promosse congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori per la realizzazione di opportunità rivolte alla collettività in linea con la mission del Fondo per la Repubblica Digitale.
Il processo di selezione si articola in due momenti: una prima fase, in cui i soggetti interessati presentano la propria idea progettuale e una seconda fase, riservata esclusivamente alle idee ritenute idonee, in cui si procederà con la progettazione esecutiva. I criteri di selezione includono: coerenza con la missione del Fondo, originalità della proposta, assenza di contenuti già sottoposti o respinti, e assenza di interventi per l’acquisto e la costruzione di infrastrutture o esclusivamente finalizzate alla ricerca.
Le proposte potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili.
Risorse disponibili
Il Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale ha stanziato in totale 5 milioni di euro.
Fondazione, Comune e Chiesa di Bologna insieme per il progetto Bologna Serena per gli anziani
19 Maggio 2025
Investimento complessivo da 9 milioni di euro in tre anni per un progetto sulla qualità della vita delle persone over 65. Villa Serena come punto di riferimento per persone anziane
A Bologna la popolazione over 65, conta circa 96.000 persone, sono il 25% della popolazione. Saranno oltre 100 mila tra dieci anni e 109 mila tra venti. Di questi, quasi 55.000 hanno più di 75 anni e 36.000 superano gli 80 anni, mentre i centenari si avvicinano alle 250 unità. I livelli di autosufficienza non dipendono solo dall’età, ma diminuiscono con l’invecchiamento. Dall’indagine sulla qualità della vita realizzata dal Comune di Bologna sappiamo che oggi le persone che dichiarano di prendersi cura di un anziano sopra i 75 anni sono stimate in 17 mila. Il 33% degli over 65 a Bologna oggi abita da solo, percentuale che sale al 50% per gli over 80.
Da questi dati e da questa tendenza all’invecchiamento della popolazione e quindi dell’aspettativa di vita in città, parte il progettoBologna Serena per gli anziani.
Bologna Serena per gli anziani è il nuovo progetto con il quale Fondazione Carisbo, Comune e Chiesa di Bologna collaboreranno nei prossimi tre anni, a partire dal 2025, nel realizzare servizi di supporto, assistenza e inclusione sociale dedicati alla popolazione anziana e ai caregiver, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli over 65.
Bologna Serena per gli anziani ha gli obiettivi di:
innovare e rafforzare le risposte del sistema dei servizi mirati a rispondere ai bisogni della terza età;
sperimentare nuove risposte al cambiamento dei bisogni espressi dalla popolazione anziana alla luce delle mutazioni sociali e demografiche;
aggregare istituzioni, soggetti del terzo settore e comunità nel progettare e realizzare insieme un nuovo welfare per gli anziani.
Questi obiettivi saranno realizzati lungo tre assi strategici:
il domicilio come prospettiva prioritaria per il benessere dell’anziano;
la valorizzazione del ruolo del caregiver familiare e delle assistenti familiari;
la risposta a chi non entra nelle strutture residenziali sociosanitarie.
La convenzionetra gli enti sarà approvata nella prossima Giunta e prevede un investimento da parte della Fondazione Carisbo, che partecipa alla redazione delle linee guida e alle azioni, allo sviluppo, monitoraggio e valutazione del progetto, pari a 4,25 milioni di euro nell’arco di un triennio (di cui 1,25 milioni nel 2025, 1,5 milioni per il 2026 e 1,5 per il 2027).
Il Comune attuerà il progetto secondo le linee guida concordate, cofinanziandolo con ulteriori interventi nell’ambito delle risorse del proprio bilancio, per un valore di altri 4,5 milioni di euro nel triennio 2025/2027.
Questi fondi, pari a 9 milioni di euro in 3 anni, saranno destinati alle attività previste e gli enti collaboreranno nella gestione e il coordinamento delle azioni in collaborazione con gli enti e i soggetti del territorio garantendo la partecipazione della rete socio-sanitaria, in particolare Ausl di Bologna e Asp Città di Bologna, mentre la Chiesa di Bologna si impegna a collaborare al monitoraggio del progetto in sinergia con i propri servizi di ascolto territoriale.
Questo budget sarà suddiviso nel triennio su varie linee progettuali che riguardano:
interventi per i caregiver;
costruire una comunità dementia friendly;
potenziamento di telecontrollo, teleassistenza, telecompagnia;
servizi sociosanitari aperti;
promozione dell’invecchiamento in salute;
la creazione di un luogo e un team di riferimento in città sulle politiche per gli anziani.
A Villa Serena un punto di riferimento sulle politiche per le persone anziane
Sarà Villa Serena il punto di riferimento dove realizzare un luogo fisico in città per le famiglie, i cittadini, le associazioni e la comunità professionale sulle politiche per gli anziani. Lo spazio potrà essere allestito con mostre a tema, materiale informativo sulle opportunità esistenti, punti di informazione e orientamento per gli anziani sui temi della salute e dei servizi, uffici da dedicare all’organizzazione di eventi, gite o vacanze, locali e spazi aperti per lo svolgimento di attività di socializzazione, culturali e sportive.
Sarà sede di un team dedicato all’analisi del fenomeno dell’invecchiamento demografico e alla creazione di progettazioni innovative a partire dalla raccolta di dati affidabili e comparabili per monitorare i progressi delle azioni messe in campo e per la definizione delle politiche in questo ambito. Le nuove informazioni raccolte sui caregiver potranno offrire una maggior conoscenza delle conseguenze dell’assistenza informale sullo stress di chi si prende cura dei propri familiari, sulle diseguaglianze di genere ad esse connesse, sull’effettiva capacità di accesso ai servizi per le long term care, sulle diseguaglianze territoriali e servire alla produzione di conoscenze da mettere a disposizione della città per costruire il futuro welfare per gli anziani a Bologna.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo entra a far parte del Consorzio BI-REX di Bologna
23 Aprile 2025
Fondazione Carisbo annuncia la sua adesione al Consorzio BI-REX Big Data Innovation & Research Excellence, Competence Center nazionale e soggetto attuatore del Pnrr ad alta specializzazione sui Big Data, Industria 4.0 e Transizione 5.0.
La convenzione siglata, della durata di 3 anni e rinnovabile, darà avvio a forme di collaborazione sinergica, particolarmente focalizzate su iniziative per lo sviluppo economico del territorio, tramite la promozione di attività nell’ambito di Industria 4.0 di ricerca applicata, l’attivazione di progetti di innovazione e supporto all’imprenditorialità, nonché la messa a punto di percorsi di incubazione, accelerazione, orientamento e formazione.
Fondazione Carisbo e Consorzio BI-REX saranno così impegnate nella partecipazione congiunta a bandi europei, nazionali, regionali per la realizzazione di progetti di ricerca e formazione, attivando programmi di incubazione e accelerazione d’impresa, sostenendo la partecipazione delle rispettive startup a iniziative di networking e favorendone l’accesso, tramite tariffe agevolate, agli spazi di coworking nelle rispettive strutture.
Fondazione Carisbo è una fondazione di origine bancaria che persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo del territorio metropolitano di Bologna. Con il progetto BIGBO – Boost Innovation Garage, polo dedicato ai talenti, all’innovazione e alla trasformazione digitale, la Fondazione contribuisce nel diffondere una cultura imprenditoriale innovativa, generando un impatto tangibile e creando nuove opportunità di lavoro. BIGBO offre spazi di lavoro flessibili, multifunzionali e organizza tavole rotonde ed eventi incentrati su innovazione e tecnologia, programmi di accelerazione, attività di collegamento tra aziende consolidate e startup.
Il Competence Center BI-REX, con sede a Bologna, si configura come Public Private Partnership che raccoglie 64 player tra Università, Centri di Ricerca e Imprese di eccellenza, con l’obiettivo di supportare le aziende nei processi di innovazione, trasformazione digitale e sostenibilità, favorendo l’adozione delle tecnologie Industria 4.0 e 5.0 e il trasferimento tecnologico attraverso una vasta serie di servizi. Principale valore aggiunto di BI-REX è rappresentato dalla Linea Pilota, fabbrica digitale interconnessa completamente a disposizione delle imprese, in cui le tecnologie 4.0 and 5.0 sono integrate con quelle tradizionali.
Persone
Pubblicato il bando “Dritti al Punto” del Fondo per la Repubblica Digitale
22 Aprile 2025
Il contesto italiano
Lo sviluppo delle competenze digitali è uno degli obiettivi strategici dell’Unione europea, che mira a dotare almeno l’80% dei cittadini tra i 16 e i 74 anni di competenze digitali di base entro il 2030. A guidare questo processo è il quadro europeoDigComp 2.2, che individua cinque aree chiave – dalla sicurezza informatica, alla creazione di contenuti – ritenute essenziali per una piena partecipazione alla vita sociale e professionale. L’Italia, tuttavia, registra un significativo ritardo rispetto alla media UE: nel 2023 solo il 46% degli adulti possedeva competenze digitali almeno di base.
Il quadro è aggravato da divari generazionali e territoriali: tra i giovani (16-24 anni) la quota sale al 59%, mentre tra gli over 65 crolla al 19%, con le regioni del Sud ampiamente sotto la media UE (34%). Per colmare il ritardo, il PNRR ha attivato la misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, con l’obiettivo di formare 2 milioni di cittadini entro il 2026 attraverso 3000 Punti Digitale Facile. Sebbene la rete dei punti sia stata attivata, a marzo 2025, sono stati raggiunti circa 760 mila cittadini, pari al 38% dell’obiettivo, con risultati disomogenei tra le diverse regioni.
Bando Dritti al Punto
Il bando intende sostenere progetti di formazione all’interno dei Punti Digitale Facile, integrando le attività già pianificate e realizzate nell’ambito della misura M1C1 1.7.2 “Rete dei servizi di facilitazione digitale” del PNRR, al fine di potenziarne l’offerta formativa.
In particolare, si intende selezionare progetti formativi rivolti a tutti i cittadini, incentrati sui temi individuati dal quadro europeo DigComp 2.2, come l’alfabetizzazione su informazione e dati, ovvero la capacità di analizzare criticamente fonti e contenuti online e distinguere le informazioni affidabili dalle fake news; la sicurezza informatica, intesa come consapevolezza dei rischi digitali e capacità di proteggere dispositivi e dati personali; la creazione di contenuti digitali, anche con il supporto dell’Intelligenza Artificiale, promuovendo un uso consapevole e responsabile degli strumenti digitali e una riflessione sulle implicazioni etiche, sociali e legali dell’IA; infine, la comunicazione e collaborazione attraverso le tecnologie digitali, per incentivare l’uso attivo dei servizi digitali pubblici e privati (come l’uso di app quali Io e IT-Wallet, o servizi come Identità digitale, Domicilio digitale e Fascicolo sanitario elettronico), sviluppando strategie comunicative efficaci e inclusive nei diversi ambienti digitali.
Chi può partecipare
Le proposte possono essere presentate da Soggetti attuatori o Soggetti sub-attuatori della misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, che si occupino direttamente o indirettamente – per tramite di Soggetti realizzatori – della gestione di almeno un Punto Digitale Facile, o ancora da Soggetti realizzatori della misura, intesi come enti privati che abbiano sottoscritto un’apposita convenzione/contratto con un Soggetto attuatore/sub-attuatore per la co-gestione e co-progettazione delle attività presso uno o più Punti Digitale Facile.
Le proposte progettuali, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma Re@dy, entro le ore 11 del30 maggio 2025.
Composizione della lista congiunta di candidati al Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025/2026/2027 di Intesa Sanpaolo S.p.A.
28 Marzo 2025
Le Fondazioni aderenti al patto parasociale di consultazione e voto sottoscritto l’11 novembre 2024 in relazione all’Assemblea di Intesa Sanpaolo convocata per il 29 aprile 2025, anche sulla base degli orientamenti manifestati dal Consiglio di Amministrazione uscente della Banca per la composizione della lista dei candidati alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025−2027 e con l’intento di assicurare:
la composizione quantitativamente ottimale, avuto riguardo alla complessità organizzativa, di operatività e di governance della Banca e alle valutazioni espresse sulle dinamiche di funzionamento dell’Organo collegiale;
la continuità di azione ed il mantenimento del patrimonio informativo e di esperienze acquisito nel corso dei precedenti mandati;
un riscontro concreto alle esigenze di continuare a esprimere scelte di elevata qualità, diversità, complementarità e di integrare nuove competenze strategiche, professionalità e personalità, al fine di dare continuità alle capacità di approfondimento e di dibattito in tutte le complesse materie di competenza del Consiglio e del Comitato per il Controllo sulla Gestione, e permettere un’adeguata costituzione e funzionalità dei Comitati endo−consiliari;
hanno depositato in data 27 marzo 2025 la seguente lista di 17 candidati così articolata:
SEZIONE 1
GIAN MARIA GROS-PIETRO
PAOLA TAGLIAVINI
CARLO MESSINA
MARIANGELA ZAPPIA
FRANCO CERUTI
PAOLO MARIA VITTORIO GRANDI
LUCIANO NEBBIA
LIANA LOGIURATO
PIETRO PREVITALI
MARIA ALESSANDRA STEFANELLI
BRUNO MARIA PARIGI
DONATELLA BUSSO
SILVIA MERLO
PAOLO MESSA
SEZIONE 2
FABRIZIO MOSCA
MARIELLA TAGLIABUE
MAURA CAMPRA
Nel medesimo contesto, le Fondazioni hanno proposto (i) di determinare in 19 il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da nominare, (ii) di riconfermare il Prof. Gian Maria Gros−Pietro quale Presidente del Consiglio di Amministrazione e (iii) di nominare la Prof.a Paola Tagliavini quale Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione; nonché (iv) di indicare il Dott. Carlo Messina come profilo ideale per la posizione di Consigliere Delegato e CEO, nell’ambito della lista presentata, ferme restando le piene prerogative proprie del Consiglio di Amministrazione che sarà nominato, in ragione dei poteri definiti dallo Statuto sociale.
Alla luce dei risultati conseguiti nell’ultimo decennio dalla Banca, che hanno posto Intesa Sanpaolo in una posizione di vertice assoluto tra le banche europee, sia per l’affidabilità sia per il sostegno allo sviluppo del Paese, i Presidenti delle Fondazioni, nella loro connaturata rappresentanza di azionisti istituzionali di lungo termine, esprimono vivo apprezzamento per la visione e la gestione altamente efficace da parte del CEO e conseguentemente auspicano che il Dr. Carlo Messina possa garantire il suo ruolo di leadership nella Banca anche per i successivi mandati.
Infine, le Fondazioni hanno proposto, in linea con quanto evidenziato dal Consiglio uscente, la conferma degli emolumenti per i consiglieri che non siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione e l’incremento del compenso fisso specifico per i consiglieri che siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione nonché del compenso additivo del Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione.
Sviluppo del territorio
Aperto il bando Fairplay (terza sessione erogativa 2025)
28 Marzo 2025
Per l’area Sviluppo del territorio (settore Educazione, istruzione e formazione) e la missione “Formazione del capitale umano”, con specifico riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile SDG n° 4 “Istruzione di qualità” e SDG n° 9 “Imprese, innovazione e infrastrutture”, il bando Fairplay accessibile fino al 5 maggio rende disponibili risorse per 150.000 euro allo scopo di:
promuovere l’idea di sport inclusivo, aperto a tutti, capace di incidere positivamente sulla coesione sociale della comunità territoriale;
incentivare la rigenerazione di spazi in un’ottica di condivisione e cura del bene comune;
favorire la diffusione di valori educativi e corretti stili di vita.
Acri lancia il Premio GenP – Giovani che partecipano
13 Giugno 2025
Aperte fino al 14 settembre le candidature al premio per le organizzazioni del Terzo settore che incentivano la partecipazione giovanile
Non è vero che i giovani non partecipano e non si impegnano a migliorare il Paese. Lo fanno, ma non sempre all’interno delle organizzazioni tradizionali del Terzo settore. Sempre più spesso scelgono forme di impegno fluide, informali, legate a cause specifiche – come l’ambiente, i diritti civili e la giustizia sociale – e lontane da strutture composte e guidate prevalentemente da persone di generazioni passate. In questo scenario, molte realtà del Terzo settore stanno cercando nuove strade per coinvolgere le nuove generazioni anche all’interno dei propri processi decisionali.
In questo scenario nasce “GenP – Giovani che partecipano”, un premio promosso da Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria, dedicato alle organizzazioni del Terzo settore composte da giovani che valorizzino il protagonismo giovanile. Il premio si rivolge a realtà i cui organi di amministrazione siano composti o coinvolgano giovani under 35, incentivando la loro partecipazione attiva nella progettazione e realizzazione dei progetti. Il premio intende infatti portare alla luce e dare visibilità a esperienze significative di partecipazione giovanile.
Le organizzazioni vincitrici riceveranno un contributo di 10mila euro ciascuna e saranno premiate nel corso di un evento nazionale che si terrà nel mese di dicembre 2025.
Le candidature sono aperte fino al 14 settembre 2025 sul sito ufficiale www.genp.it, dove sono disponibili il regolamento completo e il modulo di partecipazione.
A novembre verrà annunciata la shortlist delle 10 organizzazioni finaliste e, tra queste, una giuria composta da esperti del settore e rappresentanti di Acri selezionerà le 3 organizzazioni vincitrici.
I componenti della giuria:
Ferruccio de Bortoli, giornalista
Lucrezia Ferrara, Young Advisory Board Fondazione Compagnia di San Paolo
Luca Gori, presidente Commissione Innovazione sociale di Acri
Clara Morelli, autrice Will Media
Vanessa Pallucchi, portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore
Tommaso Salaroli, cofondatore e CEO di Scomodo
Michele Sciscioli, capo Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale
Media partner dell’iniziativa sono Vita e Will, mentre Percorsi di Secondo Welfare realizzerà e presenterà, in occasione dell’evento di premiazione, un’indagine sul tasso di under 35 nei Cda delle organizzazioni del Terzo settore.
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa
10 Giugno 2025
Assegnate 6 borse di studio per programmi di vita e di studio all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione Carisbo
Sono stati premiati, presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, i 6 studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura. I 6 studenti potranno vivere e studiare per un trimestre fino ad un anno scolastico all’estero, accolti in una famiglia e una scuola del luogo e assistiti dai volontari locali.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Fondazione Intercultura e Fondazione Carisbo che risale al 2020-2021 e, grazie ad essa, 62 studentesse e studenti delle scuole secondarie di II grado – a cui si aggiungono i 6 studenti premiati quest’anno – hanno finora potuto vivere un’esperienza autentica delle diversità e acquisire nuove competenze utili per la loro vita personale e professionale.
Alla cerimonia di premiazione è intervenuta Maila Quaglia, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Carisbo, insieme a Vincenzo Morlini, past Consigliere di Amministrazione di Intercultura, poi Direttore Esecutivo di Intercultura e poi Presidente internazionale di AFS, alle famiglie dei giovani ambasciatori nel mondo e ai volontari di Intercultura, che proprio in questi mesi si stanno occupando della formazione degli studenti in partenza per prepararli alla loro esperienza.
I vincitori sono:
Sara, iscritta al Liceo E. Fermi di Bologna e in partenza per un programma scolastico semestrale in Brasile;
Steven, iscritto al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Thailandia;
Geremia, iscritto all’IIS G. Bruno di Medicina e in partenza per un programma annuale in Lettonia;
Francesca, iscritta all’IIS Montessori-Da Vinci di Porretta Terme e in partenza per un programma annuale in Perù;
Sabrina, iscritta al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma annuale in Honduras;
Matteo, iscritto al Liceo L. Bassi di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Messico.
Emozionati e felici per il traguardo raggiunto, alcuni ragazzi hanno così commentato la vincita della borsa di studio.
Geremia: «Quando ho scoperto di aver vinto, ho sentito come un ritorno brusco al presente. Quella che fino a poco prima sembrava solo un’idea improbabile era diventata concreta. È stato uno shock di consapevolezza. Ero felice, ma allo stesso tempo ero offuscato da tante altre emozioni, compresa la paura iniziale. Marco Aurelioperò, affermava che “ciò che ostacola l’azione, la promuove”, come se fosse proprio l’attrito, a dare lo slancio. Così il timore, invece di essere un intralcio, è ciò che valorizza la scelta.»
Sabrina: «Ho deciso di accettare questa sfida perché volevo mettermi in gioco davvero. Sentivo il bisogno di uscire dalla mia routine e conoscere un altro modo di vivere. L’Honduras, con la sua cultura e la sua lingua completamente nuove per me, mi è sembrato il luogo perfetto per farlo. So che sarà difficile, ma credo che le sfide più grandi siano anche le più formative.» Con loro erano presenti anche due ex vincitrici del concorso Intercultura e della borsa di studio FormazionEuropa, Sara Bonora, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Brasile a.s. 2023-24 e Matilde Mazzanti, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Cile a.s. 2023-24.
Ricerca Ipsos: l’esperienza con Intercultura decisiva per la propria vita per il 68% degli ex partecipanti
Partire con Intercultura non è solo un soggiorno all’estero, ma un’esperienza che lascia il segno per tutta la vita. Un’indagine Ipsos su 958 ex studenti, oggi tra i 20 e i 64 anni, lo conferma. Il 68% riconosce un impatto decisivo sulla propria identità e attribuisce ai volontari un ruolo chiave nel proprio percorso di crescita personale. Vivere e studiare all’estero con Intercultura permette di sviluppare competenze trasversali, fondamentali sia nella vita personale che in quella professionale.
Il 58% ha scelto destinazioni non convenzionali tra cui l’Asia, l’America Latina e l’Africa sviluppando un atteggiamento di apertura alla diversità culturale e competenze linguistiche: tutti parlano almeno un’altra lingua oltre all’inglese. Le soft skills ne escono rafforzate: il 97% migliora le relazioni, l’89% diventa più autonomo e il 74% si sente pronto alle sfide del mondo di oggi.
Sul piano personale, chi ha vissuto l’esperienza Intercultura denota una grande attenzione e accettazione delle diversità e una coscienza sociale evoluta e sensibile a tematiche di equità. E infine, il 65% si dichiara felice della propria vita, un aspetto che deriva dalla maggiore consapevolezza delle proprie risorse e da una marcata adattabilità di fronte ai cambiamenti. Intercultura non è solo un viaggio, ma un investimento nel futuro di sé stessi e del mondo intero.
Persone
Al via il canale di cofinanziamento del Fondo per la Repubblica Digitale
26 Maggio 2025
L’iniziativa
Annunciata dall’Impresa socialeFondo per la Repubblica Digitalel’attivazione di un canale di cofinanziamento da 5 milioni di euro, destinato a sostenere progetti ed iniziative congiunte orientate allo sviluppo delle competenze digitali e all’inclusione sociale, economica e lavorativa dei cittadini.
L’iniziativa, parte del Piano Strategico 2025–2026 approvato dal Comitato di Indirizzo Strategico del Fondo per la Repubblica Digitale, rappresenta uno strumento innovativo per attivare collaborazioni strategiche tra enti pubblici, privati e del Terzo Settore, con l’obiettivo di amplificare l’impatto delle azioni formative sul territorio.
Il canale di cofinanziamento, che mira ad attrarre risorse supplementari coerenti con le finalità del Fondo per la Repubblica Digitale, vuole inoltre favorire un confronto positivo con le esperienze di altri soggetti, portando avanti collaborazioni strategiche per arricchire reciprocamente la conoscenza, le pratiche e le esperienze sui temi relativi alla formazione e all’inclusione digitale. Questo approccio permette di amplificare l’impatto delle iniziative sostenute e di rafforzare la consapevolezza sul valore dell’investimento e della collaborazione per promuovere la formazione digitale e il reinserimento sociale delle categorie più fragili. Oltre a generare un effetto leva sulle risorse economiche messe in campo dal Fondo per la Repubblica Digitale e dagli interlocutori coinvolti, l’apertura del canale di cofinanziamento mira anche a sperimentare forme di innovazione, sia negli ambiti di intervento sia nelle modalità operative o metodologiche scelte.
Modalità di partecipazione
Il canale di cofinanziamento è aperto a soggetti pubblici e privati, con o senza scopo di lucro. Le iniziative e le progettualità promosse dovranno focalizzarsi su tematiche di interesse condiviso, attraverso tre modalità operative:
bandi pubblici elaborati e promossi congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori in funzione di enti erogatori;
progetti proposti direttamente da enti del Terzo Settore e sostenuti, almeno al 50%, da risorse interne e/o esterne provenienti da uno o più cofinanziatori;
iniziative elaborate e promosse congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori per la realizzazione di opportunità rivolte alla collettività in linea con la mission del Fondo per la Repubblica Digitale.
Il processo di selezione si articola in due momenti: una prima fase, in cui i soggetti interessati presentano la propria idea progettuale e una seconda fase, riservata esclusivamente alle idee ritenute idonee, in cui si procederà con la progettazione esecutiva. I criteri di selezione includono: coerenza con la missione del Fondo, originalità della proposta, assenza di contenuti già sottoposti o respinti, e assenza di interventi per l’acquisto e la costruzione di infrastrutture o esclusivamente finalizzate alla ricerca.
Le proposte potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili.
Risorse disponibili
Il Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale ha stanziato in totale 5 milioni di euro.
Fondazione, Comune e Chiesa di Bologna insieme per il progetto Bologna Serena per gli anziani
19 Maggio 2025
Investimento complessivo da 9 milioni di euro in tre anni per un progetto sulla qualità della vita delle persone over 65. Villa Serena come punto di riferimento per persone anziane
A Bologna la popolazione over 65, conta circa 96.000 persone, sono il 25% della popolazione. Saranno oltre 100 mila tra dieci anni e 109 mila tra venti. Di questi, quasi 55.000 hanno più di 75 anni e 36.000 superano gli 80 anni, mentre i centenari si avvicinano alle 250 unità. I livelli di autosufficienza non dipendono solo dall’età, ma diminuiscono con l’invecchiamento. Dall’indagine sulla qualità della vita realizzata dal Comune di Bologna sappiamo che oggi le persone che dichiarano di prendersi cura di un anziano sopra i 75 anni sono stimate in 17 mila. Il 33% degli over 65 a Bologna oggi abita da solo, percentuale che sale al 50% per gli over 80.
Da questi dati e da questa tendenza all’invecchiamento della popolazione e quindi dell’aspettativa di vita in città, parte il progettoBologna Serena per gli anziani.
Bologna Serena per gli anziani è il nuovo progetto con il quale Fondazione Carisbo, Comune e Chiesa di Bologna collaboreranno nei prossimi tre anni, a partire dal 2025, nel realizzare servizi di supporto, assistenza e inclusione sociale dedicati alla popolazione anziana e ai caregiver, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli over 65.
Bologna Serena per gli anziani ha gli obiettivi di:
innovare e rafforzare le risposte del sistema dei servizi mirati a rispondere ai bisogni della terza età;
sperimentare nuove risposte al cambiamento dei bisogni espressi dalla popolazione anziana alla luce delle mutazioni sociali e demografiche;
aggregare istituzioni, soggetti del terzo settore e comunità nel progettare e realizzare insieme un nuovo welfare per gli anziani.
Questi obiettivi saranno realizzati lungo tre assi strategici:
il domicilio come prospettiva prioritaria per il benessere dell’anziano;
la valorizzazione del ruolo del caregiver familiare e delle assistenti familiari;
la risposta a chi non entra nelle strutture residenziali sociosanitarie.
La convenzionetra gli enti sarà approvata nella prossima Giunta e prevede un investimento da parte della Fondazione Carisbo, che partecipa alla redazione delle linee guida e alle azioni, allo sviluppo, monitoraggio e valutazione del progetto, pari a 4,25 milioni di euro nell’arco di un triennio (di cui 1,25 milioni nel 2025, 1,5 milioni per il 2026 e 1,5 per il 2027).
Il Comune attuerà il progetto secondo le linee guida concordate, cofinanziandolo con ulteriori interventi nell’ambito delle risorse del proprio bilancio, per un valore di altri 4,5 milioni di euro nel triennio 2025/2027.
Questi fondi, pari a 9 milioni di euro in 3 anni, saranno destinati alle attività previste e gli enti collaboreranno nella gestione e il coordinamento delle azioni in collaborazione con gli enti e i soggetti del territorio garantendo la partecipazione della rete socio-sanitaria, in particolare Ausl di Bologna e Asp Città di Bologna, mentre la Chiesa di Bologna si impegna a collaborare al monitoraggio del progetto in sinergia con i propri servizi di ascolto territoriale.
Questo budget sarà suddiviso nel triennio su varie linee progettuali che riguardano:
interventi per i caregiver;
costruire una comunità dementia friendly;
potenziamento di telecontrollo, teleassistenza, telecompagnia;
servizi sociosanitari aperti;
promozione dell’invecchiamento in salute;
la creazione di un luogo e un team di riferimento in città sulle politiche per gli anziani.
A Villa Serena un punto di riferimento sulle politiche per le persone anziane
Sarà Villa Serena il punto di riferimento dove realizzare un luogo fisico in città per le famiglie, i cittadini, le associazioni e la comunità professionale sulle politiche per gli anziani. Lo spazio potrà essere allestito con mostre a tema, materiale informativo sulle opportunità esistenti, punti di informazione e orientamento per gli anziani sui temi della salute e dei servizi, uffici da dedicare all’organizzazione di eventi, gite o vacanze, locali e spazi aperti per lo svolgimento di attività di socializzazione, culturali e sportive.
Sarà sede di un team dedicato all’analisi del fenomeno dell’invecchiamento demografico e alla creazione di progettazioni innovative a partire dalla raccolta di dati affidabili e comparabili per monitorare i progressi delle azioni messe in campo e per la definizione delle politiche in questo ambito. Le nuove informazioni raccolte sui caregiver potranno offrire una maggior conoscenza delle conseguenze dell’assistenza informale sullo stress di chi si prende cura dei propri familiari, sulle diseguaglianze di genere ad esse connesse, sull’effettiva capacità di accesso ai servizi per le long term care, sulle diseguaglianze territoriali e servire alla produzione di conoscenze da mettere a disposizione della città per costruire il futuro welfare per gli anziani a Bologna.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo entra a far parte del Consorzio BI-REX di Bologna
23 Aprile 2025
Fondazione Carisbo annuncia la sua adesione al Consorzio BI-REX Big Data Innovation & Research Excellence, Competence Center nazionale e soggetto attuatore del Pnrr ad alta specializzazione sui Big Data, Industria 4.0 e Transizione 5.0.
La convenzione siglata, della durata di 3 anni e rinnovabile, darà avvio a forme di collaborazione sinergica, particolarmente focalizzate su iniziative per lo sviluppo economico del territorio, tramite la promozione di attività nell’ambito di Industria 4.0 di ricerca applicata, l’attivazione di progetti di innovazione e supporto all’imprenditorialità, nonché la messa a punto di percorsi di incubazione, accelerazione, orientamento e formazione.
Fondazione Carisbo e Consorzio BI-REX saranno così impegnate nella partecipazione congiunta a bandi europei, nazionali, regionali per la realizzazione di progetti di ricerca e formazione, attivando programmi di incubazione e accelerazione d’impresa, sostenendo la partecipazione delle rispettive startup a iniziative di networking e favorendone l’accesso, tramite tariffe agevolate, agli spazi di coworking nelle rispettive strutture.
Fondazione Carisbo è una fondazione di origine bancaria che persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo del territorio metropolitano di Bologna. Con il progetto BIGBO – Boost Innovation Garage, polo dedicato ai talenti, all’innovazione e alla trasformazione digitale, la Fondazione contribuisce nel diffondere una cultura imprenditoriale innovativa, generando un impatto tangibile e creando nuove opportunità di lavoro. BIGBO offre spazi di lavoro flessibili, multifunzionali e organizza tavole rotonde ed eventi incentrati su innovazione e tecnologia, programmi di accelerazione, attività di collegamento tra aziende consolidate e startup.
Il Competence Center BI-REX, con sede a Bologna, si configura come Public Private Partnership che raccoglie 64 player tra Università, Centri di Ricerca e Imprese di eccellenza, con l’obiettivo di supportare le aziende nei processi di innovazione, trasformazione digitale e sostenibilità, favorendo l’adozione delle tecnologie Industria 4.0 e 5.0 e il trasferimento tecnologico attraverso una vasta serie di servizi. Principale valore aggiunto di BI-REX è rappresentato dalla Linea Pilota, fabbrica digitale interconnessa completamente a disposizione delle imprese, in cui le tecnologie 4.0 and 5.0 sono integrate con quelle tradizionali.
Persone
Pubblicato il bando “Dritti al Punto” del Fondo per la Repubblica Digitale
22 Aprile 2025
Il contesto italiano
Lo sviluppo delle competenze digitali è uno degli obiettivi strategici dell’Unione europea, che mira a dotare almeno l’80% dei cittadini tra i 16 e i 74 anni di competenze digitali di base entro il 2030. A guidare questo processo è il quadro europeoDigComp 2.2, che individua cinque aree chiave – dalla sicurezza informatica, alla creazione di contenuti – ritenute essenziali per una piena partecipazione alla vita sociale e professionale. L’Italia, tuttavia, registra un significativo ritardo rispetto alla media UE: nel 2023 solo il 46% degli adulti possedeva competenze digitali almeno di base.
Il quadro è aggravato da divari generazionali e territoriali: tra i giovani (16-24 anni) la quota sale al 59%, mentre tra gli over 65 crolla al 19%, con le regioni del Sud ampiamente sotto la media UE (34%). Per colmare il ritardo, il PNRR ha attivato la misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, con l’obiettivo di formare 2 milioni di cittadini entro il 2026 attraverso 3000 Punti Digitale Facile. Sebbene la rete dei punti sia stata attivata, a marzo 2025, sono stati raggiunti circa 760 mila cittadini, pari al 38% dell’obiettivo, con risultati disomogenei tra le diverse regioni.
Bando Dritti al Punto
Il bando intende sostenere progetti di formazione all’interno dei Punti Digitale Facile, integrando le attività già pianificate e realizzate nell’ambito della misura M1C1 1.7.2 “Rete dei servizi di facilitazione digitale” del PNRR, al fine di potenziarne l’offerta formativa.
In particolare, si intende selezionare progetti formativi rivolti a tutti i cittadini, incentrati sui temi individuati dal quadro europeo DigComp 2.2, come l’alfabetizzazione su informazione e dati, ovvero la capacità di analizzare criticamente fonti e contenuti online e distinguere le informazioni affidabili dalle fake news; la sicurezza informatica, intesa come consapevolezza dei rischi digitali e capacità di proteggere dispositivi e dati personali; la creazione di contenuti digitali, anche con il supporto dell’Intelligenza Artificiale, promuovendo un uso consapevole e responsabile degli strumenti digitali e una riflessione sulle implicazioni etiche, sociali e legali dell’IA; infine, la comunicazione e collaborazione attraverso le tecnologie digitali, per incentivare l’uso attivo dei servizi digitali pubblici e privati (come l’uso di app quali Io e IT-Wallet, o servizi come Identità digitale, Domicilio digitale e Fascicolo sanitario elettronico), sviluppando strategie comunicative efficaci e inclusive nei diversi ambienti digitali.
Chi può partecipare
Le proposte possono essere presentate da Soggetti attuatori o Soggetti sub-attuatori della misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, che si occupino direttamente o indirettamente – per tramite di Soggetti realizzatori – della gestione di almeno un Punto Digitale Facile, o ancora da Soggetti realizzatori della misura, intesi come enti privati che abbiano sottoscritto un’apposita convenzione/contratto con un Soggetto attuatore/sub-attuatore per la co-gestione e co-progettazione delle attività presso uno o più Punti Digitale Facile.
Le proposte progettuali, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma Re@dy, entro le ore 11 del30 maggio 2025.
Composizione della lista congiunta di candidati al Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025/2026/2027 di Intesa Sanpaolo S.p.A.
28 Marzo 2025
Le Fondazioni aderenti al patto parasociale di consultazione e voto sottoscritto l’11 novembre 2024 in relazione all’Assemblea di Intesa Sanpaolo convocata per il 29 aprile 2025, anche sulla base degli orientamenti manifestati dal Consiglio di Amministrazione uscente della Banca per la composizione della lista dei candidati alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025−2027 e con l’intento di assicurare:
la composizione quantitativamente ottimale, avuto riguardo alla complessità organizzativa, di operatività e di governance della Banca e alle valutazioni espresse sulle dinamiche di funzionamento dell’Organo collegiale;
la continuità di azione ed il mantenimento del patrimonio informativo e di esperienze acquisito nel corso dei precedenti mandati;
un riscontro concreto alle esigenze di continuare a esprimere scelte di elevata qualità, diversità, complementarità e di integrare nuove competenze strategiche, professionalità e personalità, al fine di dare continuità alle capacità di approfondimento e di dibattito in tutte le complesse materie di competenza del Consiglio e del Comitato per il Controllo sulla Gestione, e permettere un’adeguata costituzione e funzionalità dei Comitati endo−consiliari;
hanno depositato in data 27 marzo 2025 la seguente lista di 17 candidati così articolata:
SEZIONE 1
GIAN MARIA GROS-PIETRO
PAOLA TAGLIAVINI
CARLO MESSINA
MARIANGELA ZAPPIA
FRANCO CERUTI
PAOLO MARIA VITTORIO GRANDI
LUCIANO NEBBIA
LIANA LOGIURATO
PIETRO PREVITALI
MARIA ALESSANDRA STEFANELLI
BRUNO MARIA PARIGI
DONATELLA BUSSO
SILVIA MERLO
PAOLO MESSA
SEZIONE 2
FABRIZIO MOSCA
MARIELLA TAGLIABUE
MAURA CAMPRA
Nel medesimo contesto, le Fondazioni hanno proposto (i) di determinare in 19 il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da nominare, (ii) di riconfermare il Prof. Gian Maria Gros−Pietro quale Presidente del Consiglio di Amministrazione e (iii) di nominare la Prof.a Paola Tagliavini quale Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione; nonché (iv) di indicare il Dott. Carlo Messina come profilo ideale per la posizione di Consigliere Delegato e CEO, nell’ambito della lista presentata, ferme restando le piene prerogative proprie del Consiglio di Amministrazione che sarà nominato, in ragione dei poteri definiti dallo Statuto sociale.
Alla luce dei risultati conseguiti nell’ultimo decennio dalla Banca, che hanno posto Intesa Sanpaolo in una posizione di vertice assoluto tra le banche europee, sia per l’affidabilità sia per il sostegno allo sviluppo del Paese, i Presidenti delle Fondazioni, nella loro connaturata rappresentanza di azionisti istituzionali di lungo termine, esprimono vivo apprezzamento per la visione e la gestione altamente efficace da parte del CEO e conseguentemente auspicano che il Dr. Carlo Messina possa garantire il suo ruolo di leadership nella Banca anche per i successivi mandati.
Infine, le Fondazioni hanno proposto, in linea con quanto evidenziato dal Consiglio uscente, la conferma degli emolumenti per i consiglieri che non siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione e l’incremento del compenso fisso specifico per i consiglieri che siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione nonché del compenso additivo del Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione.
Sviluppo del territorio
Aperto il bando Fairplay (terza sessione erogativa 2025)
28 Marzo 2025
Per l’area Sviluppo del territorio (settore Educazione, istruzione e formazione) e la missione “Formazione del capitale umano”, con specifico riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile SDG n° 4 “Istruzione di qualità” e SDG n° 9 “Imprese, innovazione e infrastrutture”, il bando Fairplay accessibile fino al 5 maggio rende disponibili risorse per 150.000 euro allo scopo di:
promuovere l’idea di sport inclusivo, aperto a tutti, capace di incidere positivamente sulla coesione sociale della comunità territoriale;
incentivare la rigenerazione di spazi in un’ottica di condivisione e cura del bene comune;
favorire la diffusione di valori educativi e corretti stili di vita.
Acri lancia il Premio GenP – Giovani che partecipano
13 Giugno 2025
Aperte fino al 14 settembre le candidature al premio per le organizzazioni del Terzo settore che incentivano la partecipazione giovanile
Non è vero che i giovani non partecipano e non si impegnano a migliorare il Paese. Lo fanno, ma non sempre all’interno delle organizzazioni tradizionali del Terzo settore. Sempre più spesso scelgono forme di impegno fluide, informali, legate a cause specifiche – come l’ambiente, i diritti civili e la giustizia sociale – e lontane da strutture composte e guidate prevalentemente da persone di generazioni passate. In questo scenario, molte realtà del Terzo settore stanno cercando nuove strade per coinvolgere le nuove generazioni anche all’interno dei propri processi decisionali.
In questo scenario nasce “GenP – Giovani che partecipano”, un premio promosso da Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria, dedicato alle organizzazioni del Terzo settore composte da giovani che valorizzino il protagonismo giovanile. Il premio si rivolge a realtà i cui organi di amministrazione siano composti o coinvolgano giovani under 35, incentivando la loro partecipazione attiva nella progettazione e realizzazione dei progetti. Il premio intende infatti portare alla luce e dare visibilità a esperienze significative di partecipazione giovanile.
Le organizzazioni vincitrici riceveranno un contributo di 10mila euro ciascuna e saranno premiate nel corso di un evento nazionale che si terrà nel mese di dicembre 2025.
Le candidature sono aperte fino al 14 settembre 2025 sul sito ufficiale www.genp.it, dove sono disponibili il regolamento completo e il modulo di partecipazione.
A novembre verrà annunciata la shortlist delle 10 organizzazioni finaliste e, tra queste, una giuria composta da esperti del settore e rappresentanti di Acri selezionerà le 3 organizzazioni vincitrici.
I componenti della giuria:
Ferruccio de Bortoli, giornalista
Lucrezia Ferrara, Young Advisory Board Fondazione Compagnia di San Paolo
Luca Gori, presidente Commissione Innovazione sociale di Acri
Clara Morelli, autrice Will Media
Vanessa Pallucchi, portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore
Tommaso Salaroli, cofondatore e CEO di Scomodo
Michele Sciscioli, capo Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale
Media partner dell’iniziativa sono Vita e Will, mentre Percorsi di Secondo Welfare realizzerà e presenterà, in occasione dell’evento di premiazione, un’indagine sul tasso di under 35 nei Cda delle organizzazioni del Terzo settore.
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa
10 Giugno 2025
Assegnate 6 borse di studio per programmi di vita e di studio all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione Carisbo
Sono stati premiati, presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, i 6 studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura. I 6 studenti potranno vivere e studiare per un trimestre fino ad un anno scolastico all’estero, accolti in una famiglia e una scuola del luogo e assistiti dai volontari locali.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Fondazione Intercultura e Fondazione Carisbo che risale al 2020-2021 e, grazie ad essa, 62 studentesse e studenti delle scuole secondarie di II grado – a cui si aggiungono i 6 studenti premiati quest’anno – hanno finora potuto vivere un’esperienza autentica delle diversità e acquisire nuove competenze utili per la loro vita personale e professionale.
Alla cerimonia di premiazione è intervenuta Maila Quaglia, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Carisbo, insieme a Vincenzo Morlini, past Consigliere di Amministrazione di Intercultura, poi Direttore Esecutivo di Intercultura e poi Presidente internazionale di AFS, alle famiglie dei giovani ambasciatori nel mondo e ai volontari di Intercultura, che proprio in questi mesi si stanno occupando della formazione degli studenti in partenza per prepararli alla loro esperienza.
I vincitori sono:
Sara, iscritta al Liceo E. Fermi di Bologna e in partenza per un programma scolastico semestrale in Brasile;
Steven, iscritto al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Thailandia;
Geremia, iscritto all’IIS G. Bruno di Medicina e in partenza per un programma annuale in Lettonia;
Francesca, iscritta all’IIS Montessori-Da Vinci di Porretta Terme e in partenza per un programma annuale in Perù;
Sabrina, iscritta al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma annuale in Honduras;
Matteo, iscritto al Liceo L. Bassi di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Messico.
Emozionati e felici per il traguardo raggiunto, alcuni ragazzi hanno così commentato la vincita della borsa di studio.
Geremia: «Quando ho scoperto di aver vinto, ho sentito come un ritorno brusco al presente. Quella che fino a poco prima sembrava solo un’idea improbabile era diventata concreta. È stato uno shock di consapevolezza. Ero felice, ma allo stesso tempo ero offuscato da tante altre emozioni, compresa la paura iniziale. Marco Aurelioperò, affermava che “ciò che ostacola l’azione, la promuove”, come se fosse proprio l’attrito, a dare lo slancio. Così il timore, invece di essere un intralcio, è ciò che valorizza la scelta.»
Sabrina: «Ho deciso di accettare questa sfida perché volevo mettermi in gioco davvero. Sentivo il bisogno di uscire dalla mia routine e conoscere un altro modo di vivere. L’Honduras, con la sua cultura e la sua lingua completamente nuove per me, mi è sembrato il luogo perfetto per farlo. So che sarà difficile, ma credo che le sfide più grandi siano anche le più formative.» Con loro erano presenti anche due ex vincitrici del concorso Intercultura e della borsa di studio FormazionEuropa, Sara Bonora, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Brasile a.s. 2023-24 e Matilde Mazzanti, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Cile a.s. 2023-24.
Ricerca Ipsos: l’esperienza con Intercultura decisiva per la propria vita per il 68% degli ex partecipanti
Partire con Intercultura non è solo un soggiorno all’estero, ma un’esperienza che lascia il segno per tutta la vita. Un’indagine Ipsos su 958 ex studenti, oggi tra i 20 e i 64 anni, lo conferma. Il 68% riconosce un impatto decisivo sulla propria identità e attribuisce ai volontari un ruolo chiave nel proprio percorso di crescita personale. Vivere e studiare all’estero con Intercultura permette di sviluppare competenze trasversali, fondamentali sia nella vita personale che in quella professionale.
Il 58% ha scelto destinazioni non convenzionali tra cui l’Asia, l’America Latina e l’Africa sviluppando un atteggiamento di apertura alla diversità culturale e competenze linguistiche: tutti parlano almeno un’altra lingua oltre all’inglese. Le soft skills ne escono rafforzate: il 97% migliora le relazioni, l’89% diventa più autonomo e il 74% si sente pronto alle sfide del mondo di oggi.
Sul piano personale, chi ha vissuto l’esperienza Intercultura denota una grande attenzione e accettazione delle diversità e una coscienza sociale evoluta e sensibile a tematiche di equità. E infine, il 65% si dichiara felice della propria vita, un aspetto che deriva dalla maggiore consapevolezza delle proprie risorse e da una marcata adattabilità di fronte ai cambiamenti. Intercultura non è solo un viaggio, ma un investimento nel futuro di sé stessi e del mondo intero.
Persone
Al via il canale di cofinanziamento del Fondo per la Repubblica Digitale
26 Maggio 2025
L’iniziativa
Annunciata dall’Impresa socialeFondo per la Repubblica Digitalel’attivazione di un canale di cofinanziamento da 5 milioni di euro, destinato a sostenere progetti ed iniziative congiunte orientate allo sviluppo delle competenze digitali e all’inclusione sociale, economica e lavorativa dei cittadini.
L’iniziativa, parte del Piano Strategico 2025–2026 approvato dal Comitato di Indirizzo Strategico del Fondo per la Repubblica Digitale, rappresenta uno strumento innovativo per attivare collaborazioni strategiche tra enti pubblici, privati e del Terzo Settore, con l’obiettivo di amplificare l’impatto delle azioni formative sul territorio.
Il canale di cofinanziamento, che mira ad attrarre risorse supplementari coerenti con le finalità del Fondo per la Repubblica Digitale, vuole inoltre favorire un confronto positivo con le esperienze di altri soggetti, portando avanti collaborazioni strategiche per arricchire reciprocamente la conoscenza, le pratiche e le esperienze sui temi relativi alla formazione e all’inclusione digitale. Questo approccio permette di amplificare l’impatto delle iniziative sostenute e di rafforzare la consapevolezza sul valore dell’investimento e della collaborazione per promuovere la formazione digitale e il reinserimento sociale delle categorie più fragili. Oltre a generare un effetto leva sulle risorse economiche messe in campo dal Fondo per la Repubblica Digitale e dagli interlocutori coinvolti, l’apertura del canale di cofinanziamento mira anche a sperimentare forme di innovazione, sia negli ambiti di intervento sia nelle modalità operative o metodologiche scelte.
Modalità di partecipazione
Il canale di cofinanziamento è aperto a soggetti pubblici e privati, con o senza scopo di lucro. Le iniziative e le progettualità promosse dovranno focalizzarsi su tematiche di interesse condiviso, attraverso tre modalità operative:
bandi pubblici elaborati e promossi congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori in funzione di enti erogatori;
progetti proposti direttamente da enti del Terzo Settore e sostenuti, almeno al 50%, da risorse interne e/o esterne provenienti da uno o più cofinanziatori;
iniziative elaborate e promosse congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori per la realizzazione di opportunità rivolte alla collettività in linea con la mission del Fondo per la Repubblica Digitale.
Il processo di selezione si articola in due momenti: una prima fase, in cui i soggetti interessati presentano la propria idea progettuale e una seconda fase, riservata esclusivamente alle idee ritenute idonee, in cui si procederà con la progettazione esecutiva. I criteri di selezione includono: coerenza con la missione del Fondo, originalità della proposta, assenza di contenuti già sottoposti o respinti, e assenza di interventi per l’acquisto e la costruzione di infrastrutture o esclusivamente finalizzate alla ricerca.
Le proposte potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili.
Risorse disponibili
Il Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale ha stanziato in totale 5 milioni di euro.
Fondazione, Comune e Chiesa di Bologna insieme per il progetto Bologna Serena per gli anziani
19 Maggio 2025
Investimento complessivo da 9 milioni di euro in tre anni per un progetto sulla qualità della vita delle persone over 65. Villa Serena come punto di riferimento per persone anziane
A Bologna la popolazione over 65, conta circa 96.000 persone, sono il 25% della popolazione. Saranno oltre 100 mila tra dieci anni e 109 mila tra venti. Di questi, quasi 55.000 hanno più di 75 anni e 36.000 superano gli 80 anni, mentre i centenari si avvicinano alle 250 unità. I livelli di autosufficienza non dipendono solo dall’età, ma diminuiscono con l’invecchiamento. Dall’indagine sulla qualità della vita realizzata dal Comune di Bologna sappiamo che oggi le persone che dichiarano di prendersi cura di un anziano sopra i 75 anni sono stimate in 17 mila. Il 33% degli over 65 a Bologna oggi abita da solo, percentuale che sale al 50% per gli over 80.
Da questi dati e da questa tendenza all’invecchiamento della popolazione e quindi dell’aspettativa di vita in città, parte il progettoBologna Serena per gli anziani.
Bologna Serena per gli anziani è il nuovo progetto con il quale Fondazione Carisbo, Comune e Chiesa di Bologna collaboreranno nei prossimi tre anni, a partire dal 2025, nel realizzare servizi di supporto, assistenza e inclusione sociale dedicati alla popolazione anziana e ai caregiver, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli over 65.
Bologna Serena per gli anziani ha gli obiettivi di:
innovare e rafforzare le risposte del sistema dei servizi mirati a rispondere ai bisogni della terza età;
sperimentare nuove risposte al cambiamento dei bisogni espressi dalla popolazione anziana alla luce delle mutazioni sociali e demografiche;
aggregare istituzioni, soggetti del terzo settore e comunità nel progettare e realizzare insieme un nuovo welfare per gli anziani.
Questi obiettivi saranno realizzati lungo tre assi strategici:
il domicilio come prospettiva prioritaria per il benessere dell’anziano;
la valorizzazione del ruolo del caregiver familiare e delle assistenti familiari;
la risposta a chi non entra nelle strutture residenziali sociosanitarie.
La convenzionetra gli enti sarà approvata nella prossima Giunta e prevede un investimento da parte della Fondazione Carisbo, che partecipa alla redazione delle linee guida e alle azioni, allo sviluppo, monitoraggio e valutazione del progetto, pari a 4,25 milioni di euro nell’arco di un triennio (di cui 1,25 milioni nel 2025, 1,5 milioni per il 2026 e 1,5 per il 2027).
Il Comune attuerà il progetto secondo le linee guida concordate, cofinanziandolo con ulteriori interventi nell’ambito delle risorse del proprio bilancio, per un valore di altri 4,5 milioni di euro nel triennio 2025/2027.
Questi fondi, pari a 9 milioni di euro in 3 anni, saranno destinati alle attività previste e gli enti collaboreranno nella gestione e il coordinamento delle azioni in collaborazione con gli enti e i soggetti del territorio garantendo la partecipazione della rete socio-sanitaria, in particolare Ausl di Bologna e Asp Città di Bologna, mentre la Chiesa di Bologna si impegna a collaborare al monitoraggio del progetto in sinergia con i propri servizi di ascolto territoriale.
Questo budget sarà suddiviso nel triennio su varie linee progettuali che riguardano:
interventi per i caregiver;
costruire una comunità dementia friendly;
potenziamento di telecontrollo, teleassistenza, telecompagnia;
servizi sociosanitari aperti;
promozione dell’invecchiamento in salute;
la creazione di un luogo e un team di riferimento in città sulle politiche per gli anziani.
A Villa Serena un punto di riferimento sulle politiche per le persone anziane
Sarà Villa Serena il punto di riferimento dove realizzare un luogo fisico in città per le famiglie, i cittadini, le associazioni e la comunità professionale sulle politiche per gli anziani. Lo spazio potrà essere allestito con mostre a tema, materiale informativo sulle opportunità esistenti, punti di informazione e orientamento per gli anziani sui temi della salute e dei servizi, uffici da dedicare all’organizzazione di eventi, gite o vacanze, locali e spazi aperti per lo svolgimento di attività di socializzazione, culturali e sportive.
Sarà sede di un team dedicato all’analisi del fenomeno dell’invecchiamento demografico e alla creazione di progettazioni innovative a partire dalla raccolta di dati affidabili e comparabili per monitorare i progressi delle azioni messe in campo e per la definizione delle politiche in questo ambito. Le nuove informazioni raccolte sui caregiver potranno offrire una maggior conoscenza delle conseguenze dell’assistenza informale sullo stress di chi si prende cura dei propri familiari, sulle diseguaglianze di genere ad esse connesse, sull’effettiva capacità di accesso ai servizi per le long term care, sulle diseguaglianze territoriali e servire alla produzione di conoscenze da mettere a disposizione della città per costruire il futuro welfare per gli anziani a Bologna.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo entra a far parte del Consorzio BI-REX di Bologna
23 Aprile 2025
Fondazione Carisbo annuncia la sua adesione al Consorzio BI-REX Big Data Innovation & Research Excellence, Competence Center nazionale e soggetto attuatore del Pnrr ad alta specializzazione sui Big Data, Industria 4.0 e Transizione 5.0.
La convenzione siglata, della durata di 3 anni e rinnovabile, darà avvio a forme di collaborazione sinergica, particolarmente focalizzate su iniziative per lo sviluppo economico del territorio, tramite la promozione di attività nell’ambito di Industria 4.0 di ricerca applicata, l’attivazione di progetti di innovazione e supporto all’imprenditorialità, nonché la messa a punto di percorsi di incubazione, accelerazione, orientamento e formazione.
Fondazione Carisbo e Consorzio BI-REX saranno così impegnate nella partecipazione congiunta a bandi europei, nazionali, regionali per la realizzazione di progetti di ricerca e formazione, attivando programmi di incubazione e accelerazione d’impresa, sostenendo la partecipazione delle rispettive startup a iniziative di networking e favorendone l’accesso, tramite tariffe agevolate, agli spazi di coworking nelle rispettive strutture.
Fondazione Carisbo è una fondazione di origine bancaria che persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo del territorio metropolitano di Bologna. Con il progetto BIGBO – Boost Innovation Garage, polo dedicato ai talenti, all’innovazione e alla trasformazione digitale, la Fondazione contribuisce nel diffondere una cultura imprenditoriale innovativa, generando un impatto tangibile e creando nuove opportunità di lavoro. BIGBO offre spazi di lavoro flessibili, multifunzionali e organizza tavole rotonde ed eventi incentrati su innovazione e tecnologia, programmi di accelerazione, attività di collegamento tra aziende consolidate e startup.
Il Competence Center BI-REX, con sede a Bologna, si configura come Public Private Partnership che raccoglie 64 player tra Università, Centri di Ricerca e Imprese di eccellenza, con l’obiettivo di supportare le aziende nei processi di innovazione, trasformazione digitale e sostenibilità, favorendo l’adozione delle tecnologie Industria 4.0 e 5.0 e il trasferimento tecnologico attraverso una vasta serie di servizi. Principale valore aggiunto di BI-REX è rappresentato dalla Linea Pilota, fabbrica digitale interconnessa completamente a disposizione delle imprese, in cui le tecnologie 4.0 and 5.0 sono integrate con quelle tradizionali.
Persone
Pubblicato il bando “Dritti al Punto” del Fondo per la Repubblica Digitale
22 Aprile 2025
Il contesto italiano
Lo sviluppo delle competenze digitali è uno degli obiettivi strategici dell’Unione europea, che mira a dotare almeno l’80% dei cittadini tra i 16 e i 74 anni di competenze digitali di base entro il 2030. A guidare questo processo è il quadro europeoDigComp 2.2, che individua cinque aree chiave – dalla sicurezza informatica, alla creazione di contenuti – ritenute essenziali per una piena partecipazione alla vita sociale e professionale. L’Italia, tuttavia, registra un significativo ritardo rispetto alla media UE: nel 2023 solo il 46% degli adulti possedeva competenze digitali almeno di base.
Il quadro è aggravato da divari generazionali e territoriali: tra i giovani (16-24 anni) la quota sale al 59%, mentre tra gli over 65 crolla al 19%, con le regioni del Sud ampiamente sotto la media UE (34%). Per colmare il ritardo, il PNRR ha attivato la misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, con l’obiettivo di formare 2 milioni di cittadini entro il 2026 attraverso 3000 Punti Digitale Facile. Sebbene la rete dei punti sia stata attivata, a marzo 2025, sono stati raggiunti circa 760 mila cittadini, pari al 38% dell’obiettivo, con risultati disomogenei tra le diverse regioni.
Bando Dritti al Punto
Il bando intende sostenere progetti di formazione all’interno dei Punti Digitale Facile, integrando le attività già pianificate e realizzate nell’ambito della misura M1C1 1.7.2 “Rete dei servizi di facilitazione digitale” del PNRR, al fine di potenziarne l’offerta formativa.
In particolare, si intende selezionare progetti formativi rivolti a tutti i cittadini, incentrati sui temi individuati dal quadro europeo DigComp 2.2, come l’alfabetizzazione su informazione e dati, ovvero la capacità di analizzare criticamente fonti e contenuti online e distinguere le informazioni affidabili dalle fake news; la sicurezza informatica, intesa come consapevolezza dei rischi digitali e capacità di proteggere dispositivi e dati personali; la creazione di contenuti digitali, anche con il supporto dell’Intelligenza Artificiale, promuovendo un uso consapevole e responsabile degli strumenti digitali e una riflessione sulle implicazioni etiche, sociali e legali dell’IA; infine, la comunicazione e collaborazione attraverso le tecnologie digitali, per incentivare l’uso attivo dei servizi digitali pubblici e privati (come l’uso di app quali Io e IT-Wallet, o servizi come Identità digitale, Domicilio digitale e Fascicolo sanitario elettronico), sviluppando strategie comunicative efficaci e inclusive nei diversi ambienti digitali.
Chi può partecipare
Le proposte possono essere presentate da Soggetti attuatori o Soggetti sub-attuatori della misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, che si occupino direttamente o indirettamente – per tramite di Soggetti realizzatori – della gestione di almeno un Punto Digitale Facile, o ancora da Soggetti realizzatori della misura, intesi come enti privati che abbiano sottoscritto un’apposita convenzione/contratto con un Soggetto attuatore/sub-attuatore per la co-gestione e co-progettazione delle attività presso uno o più Punti Digitale Facile.
Le proposte progettuali, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma Re@dy, entro le ore 11 del30 maggio 2025.
Composizione della lista congiunta di candidati al Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025/2026/2027 di Intesa Sanpaolo S.p.A.
28 Marzo 2025
Le Fondazioni aderenti al patto parasociale di consultazione e voto sottoscritto l’11 novembre 2024 in relazione all’Assemblea di Intesa Sanpaolo convocata per il 29 aprile 2025, anche sulla base degli orientamenti manifestati dal Consiglio di Amministrazione uscente della Banca per la composizione della lista dei candidati alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025−2027 e con l’intento di assicurare:
la composizione quantitativamente ottimale, avuto riguardo alla complessità organizzativa, di operatività e di governance della Banca e alle valutazioni espresse sulle dinamiche di funzionamento dell’Organo collegiale;
la continuità di azione ed il mantenimento del patrimonio informativo e di esperienze acquisito nel corso dei precedenti mandati;
un riscontro concreto alle esigenze di continuare a esprimere scelte di elevata qualità, diversità, complementarità e di integrare nuove competenze strategiche, professionalità e personalità, al fine di dare continuità alle capacità di approfondimento e di dibattito in tutte le complesse materie di competenza del Consiglio e del Comitato per il Controllo sulla Gestione, e permettere un’adeguata costituzione e funzionalità dei Comitati endo−consiliari;
hanno depositato in data 27 marzo 2025 la seguente lista di 17 candidati così articolata:
SEZIONE 1
GIAN MARIA GROS-PIETRO
PAOLA TAGLIAVINI
CARLO MESSINA
MARIANGELA ZAPPIA
FRANCO CERUTI
PAOLO MARIA VITTORIO GRANDI
LUCIANO NEBBIA
LIANA LOGIURATO
PIETRO PREVITALI
MARIA ALESSANDRA STEFANELLI
BRUNO MARIA PARIGI
DONATELLA BUSSO
SILVIA MERLO
PAOLO MESSA
SEZIONE 2
FABRIZIO MOSCA
MARIELLA TAGLIABUE
MAURA CAMPRA
Nel medesimo contesto, le Fondazioni hanno proposto (i) di determinare in 19 il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da nominare, (ii) di riconfermare il Prof. Gian Maria Gros−Pietro quale Presidente del Consiglio di Amministrazione e (iii) di nominare la Prof.a Paola Tagliavini quale Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione; nonché (iv) di indicare il Dott. Carlo Messina come profilo ideale per la posizione di Consigliere Delegato e CEO, nell’ambito della lista presentata, ferme restando le piene prerogative proprie del Consiglio di Amministrazione che sarà nominato, in ragione dei poteri definiti dallo Statuto sociale.
Alla luce dei risultati conseguiti nell’ultimo decennio dalla Banca, che hanno posto Intesa Sanpaolo in una posizione di vertice assoluto tra le banche europee, sia per l’affidabilità sia per il sostegno allo sviluppo del Paese, i Presidenti delle Fondazioni, nella loro connaturata rappresentanza di azionisti istituzionali di lungo termine, esprimono vivo apprezzamento per la visione e la gestione altamente efficace da parte del CEO e conseguentemente auspicano che il Dr. Carlo Messina possa garantire il suo ruolo di leadership nella Banca anche per i successivi mandati.
Infine, le Fondazioni hanno proposto, in linea con quanto evidenziato dal Consiglio uscente, la conferma degli emolumenti per i consiglieri che non siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione e l’incremento del compenso fisso specifico per i consiglieri che siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione nonché del compenso additivo del Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione.
Sviluppo del territorio
Aperto il bando Fairplay (terza sessione erogativa 2025)
28 Marzo 2025
Per l’area Sviluppo del territorio (settore Educazione, istruzione e formazione) e la missione “Formazione del capitale umano”, con specifico riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile SDG n° 4 “Istruzione di qualità” e SDG n° 9 “Imprese, innovazione e infrastrutture”, il bando Fairplay accessibile fino al 5 maggio rende disponibili risorse per 150.000 euro allo scopo di:
promuovere l’idea di sport inclusivo, aperto a tutti, capace di incidere positivamente sulla coesione sociale della comunità territoriale;
incentivare la rigenerazione di spazi in un’ottica di condivisione e cura del bene comune;
favorire la diffusione di valori educativi e corretti stili di vita.
Acri lancia il Premio GenP – Giovani che partecipano
13 Giugno 2025
Aperte fino al 14 settembre le candidature al premio per le organizzazioni del Terzo settore che incentivano la partecipazione giovanile
Non è vero che i giovani non partecipano e non si impegnano a migliorare il Paese. Lo fanno, ma non sempre all’interno delle organizzazioni tradizionali del Terzo settore. Sempre più spesso scelgono forme di impegno fluide, informali, legate a cause specifiche – come l’ambiente, i diritti civili e la giustizia sociale – e lontane da strutture composte e guidate prevalentemente da persone di generazioni passate. In questo scenario, molte realtà del Terzo settore stanno cercando nuove strade per coinvolgere le nuove generazioni anche all’interno dei propri processi decisionali.
In questo scenario nasce “GenP – Giovani che partecipano”, un premio promosso da Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria, dedicato alle organizzazioni del Terzo settore composte da giovani che valorizzino il protagonismo giovanile. Il premio si rivolge a realtà i cui organi di amministrazione siano composti o coinvolgano giovani under 35, incentivando la loro partecipazione attiva nella progettazione e realizzazione dei progetti. Il premio intende infatti portare alla luce e dare visibilità a esperienze significative di partecipazione giovanile.
Le organizzazioni vincitrici riceveranno un contributo di 10mila euro ciascuna e saranno premiate nel corso di un evento nazionale che si terrà nel mese di dicembre 2025.
Le candidature sono aperte fino al 14 settembre 2025 sul sito ufficiale www.genp.it, dove sono disponibili il regolamento completo e il modulo di partecipazione.
A novembre verrà annunciata la shortlist delle 10 organizzazioni finaliste e, tra queste, una giuria composta da esperti del settore e rappresentanti di Acri selezionerà le 3 organizzazioni vincitrici.
I componenti della giuria:
Ferruccio de Bortoli, giornalista
Lucrezia Ferrara, Young Advisory Board Fondazione Compagnia di San Paolo
Luca Gori, presidente Commissione Innovazione sociale di Acri
Clara Morelli, autrice Will Media
Vanessa Pallucchi, portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore
Tommaso Salaroli, cofondatore e CEO di Scomodo
Michele Sciscioli, capo Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale
Media partner dell’iniziativa sono Vita e Will, mentre Percorsi di Secondo Welfare realizzerà e presenterà, in occasione dell’evento di premiazione, un’indagine sul tasso di under 35 nei Cda delle organizzazioni del Terzo settore.
Sviluppo del territorio
Premiati gli studenti bolognesi vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa
10 Giugno 2025
Assegnate 6 borse di studio per programmi di vita e di studio all’estero con Intercultura, grazie al sostegno della Fondazione Carisbo
Sono stati premiati, presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione, i 6 studenti di eccellenza iscritti nelle scuole secondarie di II grado della Città metropolitana di Bologna, vincitori della sesta edizione del progetto FormazionEuropa promosso dalla Fondazione in partnership con la Fondazione Intercultura. I 6 studenti potranno vivere e studiare per un trimestre fino ad un anno scolastico all’estero, accolti in una famiglia e una scuola del luogo e assistiti dai volontari locali.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Fondazione Intercultura e Fondazione Carisbo che risale al 2020-2021 e, grazie ad essa, 62 studentesse e studenti delle scuole secondarie di II grado – a cui si aggiungono i 6 studenti premiati quest’anno – hanno finora potuto vivere un’esperienza autentica delle diversità e acquisire nuove competenze utili per la loro vita personale e professionale.
Alla cerimonia di premiazione è intervenuta Maila Quaglia, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Carisbo, insieme a Vincenzo Morlini, past Consigliere di Amministrazione di Intercultura, poi Direttore Esecutivo di Intercultura e poi Presidente internazionale di AFS, alle famiglie dei giovani ambasciatori nel mondo e ai volontari di Intercultura, che proprio in questi mesi si stanno occupando della formazione degli studenti in partenza per prepararli alla loro esperienza.
I vincitori sono:
Sara, iscritta al Liceo E. Fermi di Bologna e in partenza per un programma scolastico semestrale in Brasile;
Steven, iscritto al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Thailandia;
Geremia, iscritto all’IIS G. Bruno di Medicina e in partenza per un programma annuale in Lettonia;
Francesca, iscritta all’IIS Montessori-Da Vinci di Porretta Terme e in partenza per un programma annuale in Perù;
Sabrina, iscritta al Liceo L. Galvani di Bologna e in partenza per un programma annuale in Honduras;
Matteo, iscritto al Liceo L. Bassi di Bologna e in partenza per un programma trimestrale in Messico.
Emozionati e felici per il traguardo raggiunto, alcuni ragazzi hanno così commentato la vincita della borsa di studio.
Geremia: «Quando ho scoperto di aver vinto, ho sentito come un ritorno brusco al presente. Quella che fino a poco prima sembrava solo un’idea improbabile era diventata concreta. È stato uno shock di consapevolezza. Ero felice, ma allo stesso tempo ero offuscato da tante altre emozioni, compresa la paura iniziale. Marco Aurelioperò, affermava che “ciò che ostacola l’azione, la promuove”, come se fosse proprio l’attrito, a dare lo slancio. Così il timore, invece di essere un intralcio, è ciò che valorizza la scelta.»
Sabrina: «Ho deciso di accettare questa sfida perché volevo mettermi in gioco davvero. Sentivo il bisogno di uscire dalla mia routine e conoscere un altro modo di vivere. L’Honduras, con la sua cultura e la sua lingua completamente nuove per me, mi è sembrato il luogo perfetto per farlo. So che sarà difficile, ma credo che le sfide più grandi siano anche le più formative.» Con loro erano presenti anche due ex vincitrici del concorso Intercultura e della borsa di studio FormazionEuropa, Sara Bonora, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Brasile a.s. 2023-24 e Matilde Mazzanti, partita due anni fa per un programma scolastico semestrale in Cile a.s. 2023-24.
Ricerca Ipsos: l’esperienza con Intercultura decisiva per la propria vita per il 68% degli ex partecipanti
Partire con Intercultura non è solo un soggiorno all’estero, ma un’esperienza che lascia il segno per tutta la vita. Un’indagine Ipsos su 958 ex studenti, oggi tra i 20 e i 64 anni, lo conferma. Il 68% riconosce un impatto decisivo sulla propria identità e attribuisce ai volontari un ruolo chiave nel proprio percorso di crescita personale. Vivere e studiare all’estero con Intercultura permette di sviluppare competenze trasversali, fondamentali sia nella vita personale che in quella professionale.
Il 58% ha scelto destinazioni non convenzionali tra cui l’Asia, l’America Latina e l’Africa sviluppando un atteggiamento di apertura alla diversità culturale e competenze linguistiche: tutti parlano almeno un’altra lingua oltre all’inglese. Le soft skills ne escono rafforzate: il 97% migliora le relazioni, l’89% diventa più autonomo e il 74% si sente pronto alle sfide del mondo di oggi.
Sul piano personale, chi ha vissuto l’esperienza Intercultura denota una grande attenzione e accettazione delle diversità e una coscienza sociale evoluta e sensibile a tematiche di equità. E infine, il 65% si dichiara felice della propria vita, un aspetto che deriva dalla maggiore consapevolezza delle proprie risorse e da una marcata adattabilità di fronte ai cambiamenti. Intercultura non è solo un viaggio, ma un investimento nel futuro di sé stessi e del mondo intero.
Persone
Al via il canale di cofinanziamento del Fondo per la Repubblica Digitale
26 Maggio 2025
L’iniziativa
Annunciata dall’Impresa socialeFondo per la Repubblica Digitalel’attivazione di un canale di cofinanziamento da 5 milioni di euro, destinato a sostenere progetti ed iniziative congiunte orientate allo sviluppo delle competenze digitali e all’inclusione sociale, economica e lavorativa dei cittadini.
L’iniziativa, parte del Piano Strategico 2025–2026 approvato dal Comitato di Indirizzo Strategico del Fondo per la Repubblica Digitale, rappresenta uno strumento innovativo per attivare collaborazioni strategiche tra enti pubblici, privati e del Terzo Settore, con l’obiettivo di amplificare l’impatto delle azioni formative sul territorio.
Il canale di cofinanziamento, che mira ad attrarre risorse supplementari coerenti con le finalità del Fondo per la Repubblica Digitale, vuole inoltre favorire un confronto positivo con le esperienze di altri soggetti, portando avanti collaborazioni strategiche per arricchire reciprocamente la conoscenza, le pratiche e le esperienze sui temi relativi alla formazione e all’inclusione digitale. Questo approccio permette di amplificare l’impatto delle iniziative sostenute e di rafforzare la consapevolezza sul valore dell’investimento e della collaborazione per promuovere la formazione digitale e il reinserimento sociale delle categorie più fragili. Oltre a generare un effetto leva sulle risorse economiche messe in campo dal Fondo per la Repubblica Digitale e dagli interlocutori coinvolti, l’apertura del canale di cofinanziamento mira anche a sperimentare forme di innovazione, sia negli ambiti di intervento sia nelle modalità operative o metodologiche scelte.
Modalità di partecipazione
Il canale di cofinanziamento è aperto a soggetti pubblici e privati, con o senza scopo di lucro. Le iniziative e le progettualità promosse dovranno focalizzarsi su tematiche di interesse condiviso, attraverso tre modalità operative:
bandi pubblici elaborati e promossi congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori in funzione di enti erogatori;
progetti proposti direttamente da enti del Terzo Settore e sostenuti, almeno al 50%, da risorse interne e/o esterne provenienti da uno o più cofinanziatori;
iniziative elaborate e promosse congiuntamente dal Fondo con uno o più cofinanziatori per la realizzazione di opportunità rivolte alla collettività in linea con la mission del Fondo per la Repubblica Digitale.
Il processo di selezione si articola in due momenti: una prima fase, in cui i soggetti interessati presentano la propria idea progettuale e una seconda fase, riservata esclusivamente alle idee ritenute idonee, in cui si procederà con la progettazione esecutiva. I criteri di selezione includono: coerenza con la missione del Fondo, originalità della proposta, assenza di contenuti già sottoposti o respinti, e assenza di interventi per l’acquisto e la costruzione di infrastrutture o esclusivamente finalizzate alla ricerca.
Le proposte potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili.
Risorse disponibili
Il Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale ha stanziato in totale 5 milioni di euro.
Fondazione, Comune e Chiesa di Bologna insieme per il progetto Bologna Serena per gli anziani
19 Maggio 2025
Investimento complessivo da 9 milioni di euro in tre anni per un progetto sulla qualità della vita delle persone over 65. Villa Serena come punto di riferimento per persone anziane
A Bologna la popolazione over 65, conta circa 96.000 persone, sono il 25% della popolazione. Saranno oltre 100 mila tra dieci anni e 109 mila tra venti. Di questi, quasi 55.000 hanno più di 75 anni e 36.000 superano gli 80 anni, mentre i centenari si avvicinano alle 250 unità. I livelli di autosufficienza non dipendono solo dall’età, ma diminuiscono con l’invecchiamento. Dall’indagine sulla qualità della vita realizzata dal Comune di Bologna sappiamo che oggi le persone che dichiarano di prendersi cura di un anziano sopra i 75 anni sono stimate in 17 mila. Il 33% degli over 65 a Bologna oggi abita da solo, percentuale che sale al 50% per gli over 80.
Da questi dati e da questa tendenza all’invecchiamento della popolazione e quindi dell’aspettativa di vita in città, parte il progettoBologna Serena per gli anziani.
Bologna Serena per gli anziani è il nuovo progetto con il quale Fondazione Carisbo, Comune e Chiesa di Bologna collaboreranno nei prossimi tre anni, a partire dal 2025, nel realizzare servizi di supporto, assistenza e inclusione sociale dedicati alla popolazione anziana e ai caregiver, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli over 65.
Bologna Serena per gli anziani ha gli obiettivi di:
innovare e rafforzare le risposte del sistema dei servizi mirati a rispondere ai bisogni della terza età;
sperimentare nuove risposte al cambiamento dei bisogni espressi dalla popolazione anziana alla luce delle mutazioni sociali e demografiche;
aggregare istituzioni, soggetti del terzo settore e comunità nel progettare e realizzare insieme un nuovo welfare per gli anziani.
Questi obiettivi saranno realizzati lungo tre assi strategici:
il domicilio come prospettiva prioritaria per il benessere dell’anziano;
la valorizzazione del ruolo del caregiver familiare e delle assistenti familiari;
la risposta a chi non entra nelle strutture residenziali sociosanitarie.
La convenzionetra gli enti sarà approvata nella prossima Giunta e prevede un investimento da parte della Fondazione Carisbo, che partecipa alla redazione delle linee guida e alle azioni, allo sviluppo, monitoraggio e valutazione del progetto, pari a 4,25 milioni di euro nell’arco di un triennio (di cui 1,25 milioni nel 2025, 1,5 milioni per il 2026 e 1,5 per il 2027).
Il Comune attuerà il progetto secondo le linee guida concordate, cofinanziandolo con ulteriori interventi nell’ambito delle risorse del proprio bilancio, per un valore di altri 4,5 milioni di euro nel triennio 2025/2027.
Questi fondi, pari a 9 milioni di euro in 3 anni, saranno destinati alle attività previste e gli enti collaboreranno nella gestione e il coordinamento delle azioni in collaborazione con gli enti e i soggetti del territorio garantendo la partecipazione della rete socio-sanitaria, in particolare Ausl di Bologna e Asp Città di Bologna, mentre la Chiesa di Bologna si impegna a collaborare al monitoraggio del progetto in sinergia con i propri servizi di ascolto territoriale.
Questo budget sarà suddiviso nel triennio su varie linee progettuali che riguardano:
interventi per i caregiver;
costruire una comunità dementia friendly;
potenziamento di telecontrollo, teleassistenza, telecompagnia;
servizi sociosanitari aperti;
promozione dell’invecchiamento in salute;
la creazione di un luogo e un team di riferimento in città sulle politiche per gli anziani.
A Villa Serena un punto di riferimento sulle politiche per le persone anziane
Sarà Villa Serena il punto di riferimento dove realizzare un luogo fisico in città per le famiglie, i cittadini, le associazioni e la comunità professionale sulle politiche per gli anziani. Lo spazio potrà essere allestito con mostre a tema, materiale informativo sulle opportunità esistenti, punti di informazione e orientamento per gli anziani sui temi della salute e dei servizi, uffici da dedicare all’organizzazione di eventi, gite o vacanze, locali e spazi aperti per lo svolgimento di attività di socializzazione, culturali e sportive.
Sarà sede di un team dedicato all’analisi del fenomeno dell’invecchiamento demografico e alla creazione di progettazioni innovative a partire dalla raccolta di dati affidabili e comparabili per monitorare i progressi delle azioni messe in campo e per la definizione delle politiche in questo ambito. Le nuove informazioni raccolte sui caregiver potranno offrire una maggior conoscenza delle conseguenze dell’assistenza informale sullo stress di chi si prende cura dei propri familiari, sulle diseguaglianze di genere ad esse connesse, sull’effettiva capacità di accesso ai servizi per le long term care, sulle diseguaglianze territoriali e servire alla produzione di conoscenze da mettere a disposizione della città per costruire il futuro welfare per gli anziani a Bologna.
Cultura
44.723 visitatori per la mostra “Ai Weiwei. Who am I?” a Palazzo Fava
05 Maggio 2025
Grande successo per un evento che ha lasciato il segno
Si è conclusa ieri, domenica 4 maggio 2025, la mostra“Ai Weiwei. Who Am I?”, curata da Arturo Galansino e ospitata a Palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi 3.000 utenti.
L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.
Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.
Sviluppo del territorio
Fondazione Carisbo entra a far parte del Consorzio BI-REX di Bologna
23 Aprile 2025
Fondazione Carisbo annuncia la sua adesione al Consorzio BI-REX Big Data Innovation & Research Excellence, Competence Center nazionale e soggetto attuatore del Pnrr ad alta specializzazione sui Big Data, Industria 4.0 e Transizione 5.0.
La convenzione siglata, della durata di 3 anni e rinnovabile, darà avvio a forme di collaborazione sinergica, particolarmente focalizzate su iniziative per lo sviluppo economico del territorio, tramite la promozione di attività nell’ambito di Industria 4.0 di ricerca applicata, l’attivazione di progetti di innovazione e supporto all’imprenditorialità, nonché la messa a punto di percorsi di incubazione, accelerazione, orientamento e formazione.
Fondazione Carisbo e Consorzio BI-REX saranno così impegnate nella partecipazione congiunta a bandi europei, nazionali, regionali per la realizzazione di progetti di ricerca e formazione, attivando programmi di incubazione e accelerazione d’impresa, sostenendo la partecipazione delle rispettive startup a iniziative di networking e favorendone l’accesso, tramite tariffe agevolate, agli spazi di coworking nelle rispettive strutture.
Fondazione Carisbo è una fondazione di origine bancaria che persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo del territorio metropolitano di Bologna. Con il progetto BIGBO – Boost Innovation Garage, polo dedicato ai talenti, all’innovazione e alla trasformazione digitale, la Fondazione contribuisce nel diffondere una cultura imprenditoriale innovativa, generando un impatto tangibile e creando nuove opportunità di lavoro. BIGBO offre spazi di lavoro flessibili, multifunzionali e organizza tavole rotonde ed eventi incentrati su innovazione e tecnologia, programmi di accelerazione, attività di collegamento tra aziende consolidate e startup.
Il Competence Center BI-REX, con sede a Bologna, si configura come Public Private Partnership che raccoglie 64 player tra Università, Centri di Ricerca e Imprese di eccellenza, con l’obiettivo di supportare le aziende nei processi di innovazione, trasformazione digitale e sostenibilità, favorendo l’adozione delle tecnologie Industria 4.0 e 5.0 e il trasferimento tecnologico attraverso una vasta serie di servizi. Principale valore aggiunto di BI-REX è rappresentato dalla Linea Pilota, fabbrica digitale interconnessa completamente a disposizione delle imprese, in cui le tecnologie 4.0 and 5.0 sono integrate con quelle tradizionali.
Persone
Pubblicato il bando “Dritti al Punto” del Fondo per la Repubblica Digitale
22 Aprile 2025
Il contesto italiano
Lo sviluppo delle competenze digitali è uno degli obiettivi strategici dell’Unione europea, che mira a dotare almeno l’80% dei cittadini tra i 16 e i 74 anni di competenze digitali di base entro il 2030. A guidare questo processo è il quadro europeoDigComp 2.2, che individua cinque aree chiave – dalla sicurezza informatica, alla creazione di contenuti – ritenute essenziali per una piena partecipazione alla vita sociale e professionale. L’Italia, tuttavia, registra un significativo ritardo rispetto alla media UE: nel 2023 solo il 46% degli adulti possedeva competenze digitali almeno di base.
Il quadro è aggravato da divari generazionali e territoriali: tra i giovani (16-24 anni) la quota sale al 59%, mentre tra gli over 65 crolla al 19%, con le regioni del Sud ampiamente sotto la media UE (34%). Per colmare il ritardo, il PNRR ha attivato la misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, con l’obiettivo di formare 2 milioni di cittadini entro il 2026 attraverso 3000 Punti Digitale Facile. Sebbene la rete dei punti sia stata attivata, a marzo 2025, sono stati raggiunti circa 760 mila cittadini, pari al 38% dell’obiettivo, con risultati disomogenei tra le diverse regioni.
Bando Dritti al Punto
Il bando intende sostenere progetti di formazione all’interno dei Punti Digitale Facile, integrando le attività già pianificate e realizzate nell’ambito della misura M1C1 1.7.2 “Rete dei servizi di facilitazione digitale” del PNRR, al fine di potenziarne l’offerta formativa.
In particolare, si intende selezionare progetti formativi rivolti a tutti i cittadini, incentrati sui temi individuati dal quadro europeo DigComp 2.2, come l’alfabetizzazione su informazione e dati, ovvero la capacità di analizzare criticamente fonti e contenuti online e distinguere le informazioni affidabili dalle fake news; la sicurezza informatica, intesa come consapevolezza dei rischi digitali e capacità di proteggere dispositivi e dati personali; la creazione di contenuti digitali, anche con il supporto dell’Intelligenza Artificiale, promuovendo un uso consapevole e responsabile degli strumenti digitali e una riflessione sulle implicazioni etiche, sociali e legali dell’IA; infine, la comunicazione e collaborazione attraverso le tecnologie digitali, per incentivare l’uso attivo dei servizi digitali pubblici e privati (come l’uso di app quali Io e IT-Wallet, o servizi come Identità digitale, Domicilio digitale e Fascicolo sanitario elettronico), sviluppando strategie comunicative efficaci e inclusive nei diversi ambienti digitali.
Chi può partecipare
Le proposte possono essere presentate da Soggetti attuatori o Soggetti sub-attuatori della misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, che si occupino direttamente o indirettamente – per tramite di Soggetti realizzatori – della gestione di almeno un Punto Digitale Facile, o ancora da Soggetti realizzatori della misura, intesi come enti privati che abbiano sottoscritto un’apposita convenzione/contratto con un Soggetto attuatore/sub-attuatore per la co-gestione e co-progettazione delle attività presso uno o più Punti Digitale Facile.
Le proposte progettuali, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma Re@dy, entro le ore 11 del30 maggio 2025.
Composizione della lista congiunta di candidati al Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025/2026/2027 di Intesa Sanpaolo S.p.A.
28 Marzo 2025
Le Fondazioni aderenti al patto parasociale di consultazione e voto sottoscritto l’11 novembre 2024 in relazione all’Assemblea di Intesa Sanpaolo convocata per il 29 aprile 2025, anche sulla base degli orientamenti manifestati dal Consiglio di Amministrazione uscente della Banca per la composizione della lista dei candidati alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2025−2027 e con l’intento di assicurare:
la composizione quantitativamente ottimale, avuto riguardo alla complessità organizzativa, di operatività e di governance della Banca e alle valutazioni espresse sulle dinamiche di funzionamento dell’Organo collegiale;
la continuità di azione ed il mantenimento del patrimonio informativo e di esperienze acquisito nel corso dei precedenti mandati;
un riscontro concreto alle esigenze di continuare a esprimere scelte di elevata qualità, diversità, complementarità e di integrare nuove competenze strategiche, professionalità e personalità, al fine di dare continuità alle capacità di approfondimento e di dibattito in tutte le complesse materie di competenza del Consiglio e del Comitato per il Controllo sulla Gestione, e permettere un’adeguata costituzione e funzionalità dei Comitati endo−consiliari;
hanno depositato in data 27 marzo 2025 la seguente lista di 17 candidati così articolata:
SEZIONE 1
GIAN MARIA GROS-PIETRO
PAOLA TAGLIAVINI
CARLO MESSINA
MARIANGELA ZAPPIA
FRANCO CERUTI
PAOLO MARIA VITTORIO GRANDI
LUCIANO NEBBIA
LIANA LOGIURATO
PIETRO PREVITALI
MARIA ALESSANDRA STEFANELLI
BRUNO MARIA PARIGI
DONATELLA BUSSO
SILVIA MERLO
PAOLO MESSA
SEZIONE 2
FABRIZIO MOSCA
MARIELLA TAGLIABUE
MAURA CAMPRA
Nel medesimo contesto, le Fondazioni hanno proposto (i) di determinare in 19 il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da nominare, (ii) di riconfermare il Prof. Gian Maria Gros−Pietro quale Presidente del Consiglio di Amministrazione e (iii) di nominare la Prof.a Paola Tagliavini quale Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione; nonché (iv) di indicare il Dott. Carlo Messina come profilo ideale per la posizione di Consigliere Delegato e CEO, nell’ambito della lista presentata, ferme restando le piene prerogative proprie del Consiglio di Amministrazione che sarà nominato, in ragione dei poteri definiti dallo Statuto sociale.
Alla luce dei risultati conseguiti nell’ultimo decennio dalla Banca, che hanno posto Intesa Sanpaolo in una posizione di vertice assoluto tra le banche europee, sia per l’affidabilità sia per il sostegno allo sviluppo del Paese, i Presidenti delle Fondazioni, nella loro connaturata rappresentanza di azionisti istituzionali di lungo termine, esprimono vivo apprezzamento per la visione e la gestione altamente efficace da parte del CEO e conseguentemente auspicano che il Dr. Carlo Messina possa garantire il suo ruolo di leadership nella Banca anche per i successivi mandati.
Infine, le Fondazioni hanno proposto, in linea con quanto evidenziato dal Consiglio uscente, la conferma degli emolumenti per i consiglieri che non siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione e l’incremento del compenso fisso specifico per i consiglieri che siano anche componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione nonché del compenso additivo del Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione.
Sviluppo del territorio
Aperto il bando Fairplay (terza sessione erogativa 2025)
28 Marzo 2025
Per l’area Sviluppo del territorio (settore Educazione, istruzione e formazione) e la missione “Formazione del capitale umano”, con specifico riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile SDG n° 4 “Istruzione di qualità” e SDG n° 9 “Imprese, innovazione e infrastrutture”, il bando Fairplay accessibile fino al 5 maggio rende disponibili risorse per 150.000 euro allo scopo di:
promuovere l’idea di sport inclusivo, aperto a tutti, capace di incidere positivamente sulla coesione sociale della comunità territoriale;
incentivare la rigenerazione di spazi in un’ottica di condivisione e cura del bene comune;
favorire la diffusione di valori educativi e corretti stili di vita.
Acri lancia il Premio GenP – Giovani che partecipano
13 Giugno 2025
Aperte fino al 14 settembre le candidature al premio per le organizzazioni del Terzo settore che incentivano la partecipazione giovanile
Non è vero che i giovani non partecipano e non si impegnano a migliorare il Paese. Lo fanno, ma non sempre all’interno delle organizzazioni tradizionali del Terzo settore. Sempre più spesso scelgono forme di impegno fluide, informali, legate a cause specifiche – come l’ambiente, i diritti civili e la giustizia sociale – e lontane da strutture composte e guidate prevalentemente da persone di generazioni passate. In questo scenario, molte realtà del Terzo settore stanno cercando nuove strade per coinvolgere le nuove generazioni anche all’interno dei propri processi decisionali.
In questo scenario nasce “GenP – Giovani che partecipano”, un premio promosso da Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria, dedicato alle organizzazioni del Terzo settore composte da giovani che valorizzino il protagonismo giovanile. Il premio si rivolge a realtà i cui organi di amministrazione siano composti o coinvolgano giovani under 35, incentivando la loro partecipazione attiva nella progettazione e realizzazione dei progetti. Il premio intende infatti portare alla luce e dare visibilità a esperienze significative di partecipazione giovanile.
Le organizzazioni vincitrici riceveranno un contributo di 10mila euro ciascuna e saranno premiate nel corso di un evento nazionale che si terrà nel mese di dicembre 2025.
Le candidature sono aperte fino al 14 settembre 2025 sul sito ufficiale www.genp.it, dove sono disponibili il regolamento completo e il modulo di partecipazione.
A novembre verrà annunciata la shortlist delle 10 organizzazioni finaliste e, tra queste, una giuria composta da esperti del settore e rappresentanti di Acri selezionerà le 3 organizzazioni vincitrici.
I componenti della giuria:
Ferruccio de Bortoli, giornalista
Lucrezia Ferrara, Young Advisory Board Fondazione Compagnia di San Paolo
Luca Gori, presidente Commissione Innovazione sociale di Acri
Clara Morelli, autrice Will Media
Vanessa Pallucchi, portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore
Tommaso Salaroli, cofondatore e CEO di Scomodo
Michele Sciscioli, capo Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale
Media partner dell’iniziativa sono Vita e Will, mentre Percorsi di Secondo Welfare realizzerà e presenterà, in occasione dell’evento di premiazione, un’indagine sul tasso di under 35 nei Cda delle organizzazioni del Terzo settore.